Mazzone: " e' stressato, lo tengo
fuori per il suo bene " .
Pari a
Cremona: segna Balbo, replica Maspero su rigore,
arbitro ridicolo
CREMONA .
Persino i pazienti e di solito distaccati tifosi
cremonesi hanno perso la pazienza, fischiando e
protestando. Di farlo avevano anche motivi,
perche' la Cremonese e la Roma stavano offrendo
uno spettacolo desolante, accontentandosi senza
troppi sotterfugi del pareggio e scivolando in una
sorta di "non belligeranza". Naturalmente alla
fine sia Mazzone (acido in verita' per il pareggio
avversario) che lo squalificato Simoni erano
moderatamente soddisfatti. Certo, accontentarsi di
un punticino puo' essere comprensibile, ma a patto
di non attuare un irritante "non gioco", il tutto
condito da grossi, enormi errori arbitrali. La
Roma era apparsa inizialmente ben disposta.
Mancava Giannini ufficialmente "stressato" e
"affaticato" ma nella realta' escluso da Mazzone
per motivi tecnici e perche' per lui in questa
squadra non sembra esserci piu' posto. Il tecnico
ha comunicato sabato sera al capitano che sarebbe
andato in tribuna per "il suo bene". Giannini ha
accettato la decisione, non ha fatto polemiche ed
e' parso come sollevato. Insomma e' una completa
rottura. Fuori Giannini, s' e' vista una squadra
operaia e pratica che tanto piace a Mazzone.
Difesa imperniata su Aldair, centrocampo fitto con
arretramento quasi costante di Cappioli e dello
stesso Haessler, ottime prestazioni di Piacentini
e Berretta (almeno sul piano della quantita' ), in
avanti il solo Balbo, sempre pronto. La Cremonese,
impaurita, favoriva l' avversario arretrando
Giandebiaggi su Haessler, ammucchiandosi davanti
all' incerto Verdelli e confidando in avventurose
sortite di Tentoni, lontano dalla miglior forma e
ben controllato da Lanna. Questa Roma, che contro
una rinunciataria e traballante Cremonese era
costretta a prendere l' iniziativa, dopo 9' andava
in gol gelando uno stadio gia' infreddolito.
Centro dalla destra di Carbone verso Haessler che
prontamente crossava. Si vedeva Balbo in
elevazione colpire di testa e mandare la palla
alla sinistra di Turci. Ma il vantaggio aveva
sulla Roma l' effetto di una camomilla. Molto
gioco a centrocampo, qualche spunto di Haessler e
Balbo, ma di vero gioco se ne vedeva sempre meno,
anche perche' finalmente Giandebiaggi veniva
portato in avanti in appoggio a Tentoni. E Cervone
al 33' effettuava il suo primo intervento proprio
su tiro di Tentoni. Al 34' Maspero, palla al
piede, entrava in area romanista. Cervone usciva
colpendo in pieno la palla e facendo ruzzolare l'
attaccante cremonese. L' arbitro ravvisava nell'
intervento del portiere un fallo ed accordava
senza esitazioni il rigore ammonendo poi per
proteste il nervoso Cervone. E Maspero, dal canto
suo, batteva impeccabilmente il penalty, sul quale
il presidente Sensi e l' allenatore Mazzone
avanzeranno ampi dubbi costruendo la tesi secondo
la quale, sulla base di quanto mostrato dalla tv,
la Roma a Cremona avrebbe vinto e non pareggiato.
Raggiunto il pari, la Roma cercava timidamente di
farsi viva in fase offensiva ed al 40' l' ottimo
Turci "rubava" la palla a Balbo ormai solo. Poi al
43' Gualco strattonava in area cremonese Lanna ma
l' arbitro, che e' dirigente di un' azienda di
marmellata, sorvolava con incredibile
disinvoltura. E quando Balbo colpiva
volontariamente la palla di mano mandandola sulla
traversa, si guardava bene dall' ammonirlo perche'
in quel caso avrebbe dovuto espellerlo. Errore
bissato quando "perdonava" per lo stesso motivo
Cervone, che aveva mandato vistosamente di
proposito la palla addosso al guardalinee.
Bazzoli, insomma, mostrava di essere in giornata
nerissima. Nel secondo tempo non succedeva
assolutamente nulla. Cremonese e Roma tiravano a
campare. Scontata l' ironia finale di Mazzone sul
rigore che avrebbe trasformato una sacrosanta
vittoria romanista in un mediocre pareggio. Ma
sulla partita sarebbe meglio stendere un velo
pietoso. CREMONESE 1 1 ROMA MARCATORI: Balbo al 9'
, Maspero (rigore) al 34' p.t. Turci 6,5 Gualco
5,5 Pedroni 5 S. De Agostini 5 Lucarelli dal 2'
s.t. 5 Colonnese 5 Verdelli 5 Giandebiaggi 6
Nicolini 6,5 Dezotti 5 Maspero 6 Tentoni 6
Florjancic da 13' s.t.5 Cervone 5 Festa 6 Lanna 6
Bonacina 5,5 Aldair 6 Carboni 5,5 Haessler 6,5
Piacentini 6 Balbo 6,5 Berretta 6 Cappioli 5,5
Scarchilli dal 45' s.t.s.v. ARBITRO: Bazzoli di
Merano 4 SPETTATORI: paganti 4.597, incasso L.
109.530.000; abbonati 3.109; quota L. 130.650.000
NOTE: ammoniti: Piacentini, Balbo, Festa, Cervone,
Florjancic e Maspero Allenatore: Simoni
Allenatore: Mazzone Sasso Enzo
E ora con la Roma operaia
Giannini ha davvero chiuso
di ENZO SASSO
CREMONA . Ha detto Mazzone dopo il tutt' altro che
esaltante pareggio con la Cremonese: "La tv
dimostrera' che il risultato e' ingiusto. Senza
quel rigore avremmo conquistato una sacrosanta
vittoria". E il presidente Sensi che aveva
raggiunto ieri mattina la squadra sottolineava che
la decisione dell' arbitro Bazzoli andava
sottoposta al giudizio della tv la quale infatti
comprovava la tesi romanista. D' accordo, insomma,
Bazzoli ha regalato un rigore alla Cremonese ma
gli errori arbitrali, affrettatamente trasformati
dai giallorossi in una sorta di persecuzione, non
possono giustificare il brutto secondo tempo
disputato da una Roma che pur nel primo tempo
doveva essersi resa conto di essere superiore ad
un avversario impaurito al punto di relegare sulla
destra Giandebiaggi su Haessler puntellando una
incerta difesa. Mazzone, quando gli e' stato
chiesto il perche' del "non gioco" nella ripresa,
ha scherzato prendendo in giro i cronisti che gli
avevano rivolto l' impertinente domanda. In tal
modo il tecnico romanista ha anche evitato di
soffermarsi sul "caso Giannini". E successo
infatti a Cremona quanto da tempo si paventava.
Mazzone, sabato sera, ha chiamato Giannini e gli
ha detto che contro la Cremonese non avrebbe
giocato. Giannini non ha battuto ciglio. Ma la
sortita di Mazzone ha significato la totale e
completa "rottura" tra la Roma e Giannini che da
oggi dovra' cercarsi un' altra squadra a meno che
a fine stagione non sia l' allenatore a doverlo
fare. L' episodio di Giannini e' in fondo un bene
perche' chiarisce gli equivoci sorti negli ultimi
tempi. Mazzone vuole una Roma che si batta allo
stremo, una Roma che per un pareggio in trasferta
sia disposta a giocare alla morte. Che questo sia
accaduto a Cremona e' da dimostrare ed il secondo
tempo giocato dai giallorossi non puo' certo aver
soddisfatto il tecnico. Ma la situazione e' questa
e ne va preso atto. La Roma che Mazzone sogna non
e' la Roma ricercata ed elegante che in passato si
e' ammirata. Giannini e' l' emblema di quello che
Mazzone non vuole e si puo' capire che per il
presidente Sensi, sull' argomento evasivo,
Giannini per la societa' e' un capitale da
difendere. Certo, a Cremona la Roma avrebbe potuto
vincere, anzi secondo Mazzone aveva vinto tenendo
conto che il rigore concesso alla Cremonese, piu'
che dubbio era inesistente. Verissimo, ed allora
si dovrebbe ringraziare paradossalmente l' arbitro
Bazzoli che con le sue decisioni sballate ha
regalato un punto alla modesta Cremonese, quella
che nella prima parte del campionato dava
spettacolo e che ad esempio travolse la Lazio.
Detto questo c' e' da porre al presidente Sensi un
paio di domande sui seguenti punti: accettera' il
"popolo" romanista la Roma proletaria dei Bonacina
e dei Berretta? E perche' non rinnovare di corsa
il contratto ad Haessler che certo sa giocare e lo
si e' visto a Cremona? La rottura tra Giannini e
la Roma (o meglio tra Giannini e Mazzone) era
forse inevitabile ma "far fuori" il "principe"
insultato dalla piazza e che pure fino a poco
tempo fa lo aveva eletto ad idolo, e' quantomeno
ingenuo ed anche un tantino autolesionistico. Con
il sincero augurio, beninteso, di sbagliare.