Arbitro: Luci di Firenze. RETE: 6'pt Signori. NOTE: Ammoniti: Negro, R. Bacci,
Signori, Bonacina, Garzya, Carboni,
Spettatori: 69.886, Giannini ha fallito un
calcio di rigore.
"Olimpico
quasi pieno, per un derby duro e cattivo,
fatto di spintoni e falli non proprio
ortodossi. In campo, scendono due squadre
distanti nove punti in classifica. Una
voragine tra Lazio e Roma che anche le memorie
piu' ferree non riescono a ricordare. I
giallorossi non ci stanno mentre i
biancazzurri hanno voglia di chiudere il match
il prima possibile. Nelle zuffe che si
susseguono, chi ha la peggio sono i laziali.
Prima esce Bergodi sorretto a braccia. Signori
diventa il capitano e, qualche istante piu'
tardi, segna la rete che risulterà decisiva.
Una botta al volo e Cervone ha soltanto il
tempo di vedere la palla entrare in rete. Poi,
e' la volta di Gascoigne che rimedia un colpo
alla schiena e deve abbandonare il terreno di
gioco. Il campione inglese e' sorretto da
Signori: ha una smorfia di dolore dipinta sul
viso, cammina con passo lento, si regge il
fianco, piange, ripreso dalle telecamere. Si
va avanti cosi' , purtroppo: di gioco se ne
vede poco, ma, in compenso, i cartellini
gialli sono tanti. La Lazio, dopo aver riposto
nel cassetto sogni proibitivi, insegue la
coppa Uefa; la Roma ha sete di punti, il
baratro della serie B e' lì, ad un passo. Gli
ingredienti per non vedere un derby alla
camomilla ci sono tutti. Ridimensionata dagli
infortuni, la Lazio non e' stata piu' in grado
di dare la spinta necessaria alla partita; la
Roma ha continuato a spingere, a tentare in
tutte le maniere la via della rete. Ma
Giannini, alle dieci di ieri sera ha fallito
la più ghiotta delle occasioni. Quando
mancavano quindici minuti alla fine dell'
incontro ha avuto la palla per pareggiare il
conto e togliere la Roma da una situazione che
e' diventata drammatica. "Serie B, serie B"
gridavano i tifosi biancocelesti mentre il
giallorosso si trovava solo al cospetto di
Marchegiani per calciare il penalty. Lo ha
mancato, meglio se l' e' fatto parare, tra
l'ovazione della gente laziale. La Lazio vince
il derby e si avvicina all'obiettivo
prefissato di entrare in Europa, per la Roma
un'amara serata".
(tratto da Laziowiki.org)
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA
Corriere
Della Sera
Signori e Giannini inguaiano la
Roma
Lazio vs Roma 1 a 0, marcatori
Signori; tra falli e cattiverie il pianto di
Gascoigne
I GIALLOROSSI SUBITO IN
SVANTAGGIO ATTACCANO INVANO. PALO DI BALBO,
PRODEZZE DI MARCHEGIANI
L' azzurro segna un gol capolavoro, il Principe
sbaglia un rigore: derby alla Lazio
LAZIO 1 0 ROMA MARCATORI:
Signori al 7' p.t. Marchegiani 8 Negro 5,5 Bacci 6
Di Matteo 5,5 Bonomi 6 Bergodi s.v. Favalli dal 5'
p.t. 6 Fuser 6,5 Winter 6,5 Boksic 7 Gascoigne
s.v. Di Mauro dal 15' p.t. 5 Signori 7 Cervone 6
Garzya 5 Lanna 6 Mihajlovic 6,5 Aldair 6 Carboni 6
Cappioli 6 Piacentini 5 Totti dal s.t. 6,5 Balbo 5
Giannini 5 Bonacina 5 Scarchilli dal 25' s.t.s.v.
ARBITRO: Luci 7 SPETTATORI: paganti 33.881,
incasso L. 1.476.455.000, abbonati 36.005, quota
L. 950.622.000. NOTE: ammoniti Negro, Bonacina,
Garzya, Bacci, Signori, Carboni Allenatore: Zoff
Allenatore: Mazzone
ROMA . Ne' Principi, ne'
Signori. Ma tanta cattiveria, quella si' . Con
calci e spintoni che hanno cominciato a volare
subito, fin dal primo minuto di questo derby
formato notturno. Olimpico quasi pieno, striscioni
poco spiritosi, soltanto volgari che poi i tifosi
hanno riposto immediatamente, perche' avevano un
unico ritornello: la mala educazione. Soltanto due
possono essere citati. Uno incita: "Balliamo sui
lupi"; l' altro e' caritatevole nei confronti dei
colori giallorossi. Dice: "Salviamoli, sono in via
di estinzione". In campo, scendono due squadre
distanti nove punti in classifica. Una voragine
tra Lazio e Roma che anche le memorie piu' ferree
non riescono a ricordare. Ecco spuntare l'
acredine: i giovanotti di Mazzone non ci vogliono
stare; il gruppo di Zoff vorrebbe chiudere il
conto in un amen. Nelle zuffe che si susseguono,
chi ha la peggio sono i laziali. Prima esce
Bergodi sorretto a braccia. Signori diventa il
capitano e, qualche istante piu' tardi, azzecca il
terno. Una botta al volo e Cervone ha soltanto il
tempo di vedere la palla entrare in rete. Poi, e'
la volta di Gascoigne che rimedia un colpo alla
schiena e deve abbandonare l' Olimpico tra i cori
non certo oxfordiani della curva sud. Il ragazzone
inglese e' sorretto da Signori: ha una smorfia di
dolore dipinta sul viso, cammina con passo lento,
si regge il fianco, piange. Le telecamere lo
inquadrano e si vede chiaramente che il vecchio
guascoine ha le lacrime che gli rigano il viso.
Perche' fischiarlo? Corre in ospedale, perche' si
teme che possa esserci una lesione interna. La
Roma sportiva, invece, vuole rivederlo presto in
campo. Si va avanti cosi' , purtroppo: di gioco se
ne vede poco, ma, in compenso, i cartellini gialli
sono tanti. Peccato! Perche' Roma, dopo aver
offerto ai romani una mattinata ed un pomeriggio
incantevoli, con temperature primaverili, aveva
continuato a venire incontro alla folla. Serata
tiepida, nemmeno un filo di vento, il prato e' un
biliardo. E allora? Forza: siano i nostri eroi
all' altezza della situazione, dimostrino che le
centinaia di milioni guadagnati in periodo di
crisi economica sono almeno sudati. La Lazio, dopo
aver riposto nel cassetto sogni proibitivi,
insegue la coppa Uefa; la Roma ha sete di punti,
il baratro della serie "B" e' li' , ad un passo.
Gli ingredienti per non vedere un derby alla
camomilla ci sono tutti. Beh, a dire il vero una
inversione di tendenza c' e' stata. Nelle ultime
sette stracittadine, sul pareggio si poteva
scommettere dopo cinque minuti di gioco. Stavolta,
il ritornello e' cambiato. Immediatamente. La "x"
non era il segno sicuro: poteva starci, ma non era
scontato al cento per cento. Una svolta, non c' e'
dubbio. Importante, d' accordo. Pero' l' acredine
e la cattiveria sono subito diventate
protagoniste. Calci, spintoni, invettive, male
parole. Con l' arbitro costretto ad intervenire
con mano pesante. Nella seconda parte della gara,
il leit motiv del derby non e' cambiato di una
virgola. Ridimensionata dagli infortuni, la Lazio
non e' stata piu' in grado di dare la spinta
necessaria alla partita; la Roma ha continuato a
spingere, a tentare in tutte le maniere la via
della rete. Ma il Principe giallorosso, al secolo
Giannini Giuseppe, alle dieci di ieri sera ha
definitivamente abdicato. Quando mancavano
quindici minuti alla fine dell' incontro ha avuto
la palla per pareggiare il conto e togliere la
Roma da una situazione che ora e' diventata
drammatica. "Serie B, serie B" gridavano i tifosi
biancocelesti mentre il nobile eroe giallorosso si
trovava solo al cospetto di Marchegiani per
calciare il penalty. Lo ha mancato, meglio se l'
e' fatto parare. Ed e' in quel preciso momento che
i Signori hanno vinto ed i Principi sono scesi dal
trono. Definitivamente.