XVI Giornata
ROMA - INTERNAZIONALE 1-1
Roma, Stadio Olimpico
domenica 19 dicembre 1993
ore: 20:30

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Corriere Della Sera

Zenga frena la Roma, Sosa salva l' Inter

la sfida dell' Olimpico decisa da gol sudamericani: segna Balbo, rimedia l' uruguaiano.

I GIALLOROSSI BOMBARDANO IL PORTIERE NERAZZURRO. AL GOL DEL PARI ESPULSO MAZZONE PER PROTESTE

ROMA . Tenebra e' la notte dell' Inter fino a quando non la soccorre Sosa, venti minuti alla fine, una punizione piena di inganni che Lorieri, masochisticamente, aiuta a entrare, opponendosi male, peggio che puo' . Tenebra e' la notte del gioco dell' Inter, ma il punto, casuale e gratuito, arriva comunque e allora Roma diventa una trasferta utile per la contabilita' della classifica. Per nient' altro, pero' : per un' ora, quasi, ha vinto la Roma. Non solo perche' era in vantaggio, ma perche' avrebbe potuto addirittura raddoppiarlo, visto che l' Inter veniva sistematicamente spedita alla periferia del confronto. Dopo un tempo di dominio atletico, la Roma ha patito una flessione netta. Mazzone, intuendola, ha votato la squadra alla protezione. Cosi' ha tolto una punta per un difensore. Scelta da difensivista, ma logica nel contesto e per le convinzioni del tecnico. Forse ha sbagliato, ma il pari l' ha voluto la sorte, non la ragione dell' Inter. Anzi, piu' che Sosa, ha deciso Zenga con tre parate definitive nel momento di maggior vigore avversario. Una prova di alto valore simbolico: il numero 1 e il numero 11 che determinano un angoscioso pareggio, mentre in mezzo c' e' il nulla o quasi. La partita, infatti, e' una pagina che la Roma ha subito voglia di scrivere, mentre l' Inter, al massimo, potrebbe appallottolarla. Il gol di Balbo (14' ) sunteggia un tempo di superiorita' psicologica e muscolare, di migliore organizzazione, di differente velocita' . Roma con merito perche' il vantaggio viene da un' azione di nitida economia di tocchi e tracimante ribaltamento del fronte. La difesa dell' Inter ha la colpa dell' impreparazione su un pallone conteso (e perso a centrocampo): il lancio di Mihajlovic pesca il movimento di Festa in felice appoggio offensivo. E l' assist per Balbo, che si spalanca la porta su una retroguardia sbilanciata, e' proprio del terzino che l' Inter a ottobre preferi' cedere alla Roma. La trasformazione dell' argentino (un pallonetto aggirante sull' uscita di Zenga) e' mozzafiato. Mazzone, subito avanti, dispone della situazione che felicemente aveva costruito: intanto una squadra molto corta a cercare la superiorita' numerica a centrocampo e la rapidita' con cui esercitare lo scattismo di Rizzitelli in assistenza a Balbo. Certo, il sacrificio maggiore viene chiesto, sulla destra, a Cappioli che copre su Fontolan e riparte (quando puo' ) contro Antonio Paganin. In difesa regole spartane, rigorosamente "uomiste": Garzya sempre addosso a Sosa, Festa rigorosamente su Bergkamp, Comi libero. A centrocampo su tutti, per continuita' di giocate e proprieta' di posizione, il serbo Mihajlovic. E' lui che conferisce nerbo e che, non a caso, avvicina la Roma al raddoppio. Due punizioni (una al 31' e una al 42' ) chiamano Zenga prima alla vigilanza e poi ad un intervento di eccellente plasticita' per la deviazione decisiva. Non e' l' unico, visto che al 40' , un colpo di testa di Rizzitelli, da due passi, costringe il portiere a salvarsi con il corpo. Dell' Inter solo una rappresentazione teorica. Intanto, il 5 3 2 e' una pura disposizione numerica, priva di un doppio movimento: quello della palla (che impiega sempre troppo tempo per raggiungere qualsiasi giocatore) e quello degli stessi interpreti, impelagati nelle gabbie di Mazzone, marcature e raddoppio di marcature. In queste condizioni l' Inter ricorre al tiro da lontano (Sosa al 19' , Massimo Paganin al 27' ) e al lancio senza meta. Tanto casuale e' l' intenzione dei nerazzurri, quanto oculata quella della Roma: scoperchiato il centrocampo avversario (dove latitano sia Shalimov che Manicone) non resta che una difesa annegata in spazi voraci per Balbo e Rizzitelli, sui quali stentano rispettivamente Bergomi e Massimo Paganin. Neppure con una Roma che, dopo una punizione di Balbo (2' deviazione di pugno di Zenga), accenna a sopirsi, l' Inter evidenzia qualcosa di meglio di uno stentato possesso di palla. Una girata di Fontolan (bel numero all' 8' ) e' tutto quanto i nerazzurri producono fino a meta' ripresa. Bagnoli prova con Dell' Anno per Massimo Paganin, Mazzone toglie Rizzitelli per Benedetti. L' intento e' quello di arginare Fontolan e di conservare intangibile il vantaggio dopo un tempo di grande dispendio e un turno di Coppa Italia (giovedi' con la Samp) durato 120' e costato l' eliminazione dopo una serie infinita di rigori. Sarebbe pure una mossa funzionale se Sosa, al 25' , non cogliesse un pareggio di rocambolesca fortuita' : il tiro dagli oltre 20 metri e' carico di effetto e, di suo, Lorieri ci mette le mani aperte. Palla sul palo interno di destra e, di li' , in rete. Mazzone furente (forse per il fallo fischiato da Collina: contatto di Mihajlovic su Shalimov) si fa espellere. Dalla scaletta degli spogliatoi ordina di sostituire Giannini con Piacentini (decisione fischiatissima: chissa' perche' visto che Giannini barcolla), ma la partita e' visibilmente ripiegata su se stessa. L' Inter si fa dare respiro da Dell' Anno, la Roma non ne trova piu' con Mihajlovic. Finisce male: l' Inter in melina, la Roma a buttar lontano la palla e la gente che fischia, rabbiosa. ROMA 1 1 INTER MARCATORI: Balbo al 14' p.t., Sosa al 25' s.t. Lorieri 5 Garzya 6 Festa 6,5 Mihajlovic 7 Comi 6 Carboni 6 Cappioli 6 Bonacina 5,5 Balbo 6,5 Giannini 5,5 Piacentini dal 30' s.t.s.v. Rizzitelli 6 Benedetti dal 16 s.t. 5,5 Zenga 7 Bergomi 5,5 A. Paganin 6 Shalimov 5 M. Paganin 5 Dell' Anno dal 13' s.t.6,5 Battistini 5,5 Orlando 6 Manicone 5,5 Fontolan 6 Bergkamp 5 Sosa 6 ARBITRO: Collina 6 SPETTATORI: paganti: 23.353, incasso 834.535.000, abbonati 34.333. Quota L. 881.620.000 NOTE: espulso Mazzone al 25' s.t.; ammoniti: Bergomi, Comi, Giannini, Festa, Sosa Allenatore: Mazzone Allenatore: Bagnoli

Bagnoli ringrazia: "Non ci speravo piu' " Romanisti in coro: "Punizione inventata"

ROMA . Due Natali differenti. L' Inter si rallegra per un punto insperato, la Roma si arrabbia per una vittoria buttata. L' unico giallorosso felice sembra il presidente Franco Sensi: "La punizione del gol non c' era, ma l' arbitraggio e' stato buono. Potevamo vincere, ma pazienza, la squadra cresce, faremo un grande girone di ritorno. Buon Natale a tutti". Mazzone invece non digerisce l' espulsione: "Non capisco perche' Collina ha fischiato il fallo, era inesistente. Sulla partita dico solo che Zenga e' stato il migliore in campo". E dai giocatori si alza identico coro di insoddisfazione. "Gli arbitraggi ci penalizzano sempre". Parte Abel Balbo: "E stata una occasione persa per una grande vittoria. Siamo stati penalizzati, ma questo ormai capita spesso. La punizione del gol era inesistente, ci risiamo. Ci sono troppi episodi sfavorevoli che ci fanno perdere troppi punti. Forse bisogna che cominciamo a piangere anche noi; la societa' deve fare qualcosa". Anche Gigi Garzya e' polemico nei confronti di Collina: "Abbiamo giocato in 12 contro 11, non e' giusto. Qui bisogna fare qualcosa. Non e' possibile che la squadra venga sempre penalizzata da questi arbitraggi". Capitan Giannini invece se la prende con le sue condizioni fisiche che gli hanno impedito di essere in campo fino alla fine. "Il mio contributo alla squadra oggi e' stato nullo. E un peccato perche' potevamo gestire meglio il risultato, e' mancata un po' di tranquillita' , una partita storta. Chiedo scusa ai miei compagni". In casa neroazzurra invece la felicita' e' palpabile. Comincia il presidente Pellegrini: "Speravo nel colpaccio. E stata comunque una partita sofferta, nel secondo tempo abbiamo tenuto palla piu' della Roma. Con questa partita si chiude un ' 93 che per noi e' stato tutto sommato positivo". Osvaldo Bagnoli, come al solito, e' sintetico: "Abbiamo preso un bel gol, ma la nostra ingenuita' e' stata troppo grande. Nell' occasione della rete di Balbo tutti e due i terzini sono andati da un' altra parte. Il pareggio e' nato da una prodezza individuale di Sosa. Non ci speravo piu' , per questo dobbiamo essere contenti e felici e buon Natale a tutti". E Sosa? Critico: "Abbiamo avuto solo un' occasione con Fontolan. Per l' Inter e' troppo poco. Forse in avanti ancora qualcosa non funziona". Padovan Giancarlo


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