Roma da Uefa, Piacenza da fifa

I sogni europei dei giallorossi diventano per Cagni l' incubo retrocessione

All' Olimpico da' spettacolo anche "Cavallo Pazzo", che si e' arrampicato sotto la copertura

ROMA . Sotto la pioggia, la Coppa Uefa non e' piu' un miraggio. Nove punti in cinque partite, quarta vittoria consecutiva e la Roma si proietta sparata nella volata per entrare in Europa. Il conforto viene anche dai precedenti: due anni fa, con Bianchi in panchina, i giallorossi agguantarono i mercoledi' fuori confine con una incredibile rimonta nelle ultime giornate. Al Piacenza resta l' amaro in bocca di un miracolo che si sta spegnendo proprio nel momento decisivo della stagione. Gigi Cagni maschera la delusione: "All' inizio dell' anno avrei firmato per giocarmi la salvezza in uno spareggio. Mi sa tanto che finira' cosi' ". Ai romanisti basta un ottimo primo tempo per sbarazzarsi di una squadra fin troppo rinunciataria. La partita si decide alla consegna delle formazioni. Il Piacenza rinuncia a una punta, De Vitis, e Mazzone ne approfitta per un cambio al volo: lascia in panchina lo stopper Festa, gia' spogliato, e inserisce Bonacina a ringhiare sui polpacci del giocoliere Moretti. La mossa da vecchia volpe decide l' incontro. Nei primi 45' gli emiliani non superano mai il centrocampo. Nonostante il terreno bagnato, la Roma pressa e gioca di prima. Mihajlovic, smanioso di meritarsi la conferma, da' vita a una gara personale con Taibi. Il serbo tira da ogni angolo del campo, quattro stoccate nei primi dieci minuti trovano pero' eccellenti risposte. Quando il portiere sembra ormai caldo per meritarsi l' otto in pagella, ecco la frittata. Assist di Giannini a Rizzitelli e Taibi si dimentica del terreno viscido: palla sotto la pancia e Gialappa' s che arricchisce l' archivio. La Roma e' padrona del campo e il raddoppio giunge annunciato. Mihajlovic taglia in mezzo, Carannante si fa tradire dal pallone carico d' effetto e svirgola in porta: altro materiale per "Mai dire gol". Scamiciato sotto il diluvio, Cagni mette dentro la punta Ferrante. La carta e' buona ma tardiva, perche' i giallorossi trovano il tris con Carboni, che buca la smarrita retroguardia. A vivacizzare una partita finita pensano la coppia Iacobelli Cervone per l' 1 3 e Cavallo Pazzo Appignani, l' incubo di Pippo Baudo, che si arrampica sotto la copertura dello stadio e tiene con il fiato sospeso i 50 mila dell' Olimpico. La ripresa e' un monologo sterile del Piacenza, che cerca il golletto della speranza: qualche mischia, un rigore contestato per un fallo su Turrini. Si finisce con la curva sud che festeggia le sei reti della Juventus e canta "Tutti a Milano": l' Europa si decide sabato a San Siro contro l' Inter. ROMA 3 1 PIACENZA MARCATORI: Rizzitelli al 22' , aut. Carannante al 28' , Carboni al 41' , Iacobelli al 45' p.t. Cervone 5,5 Bonacina 6 Aldair 6,5 Mihajlovic 6,5 Lanna 6 Carboni 6,5 Haessler 6 Piacentini 6 Rizzitelli 6 Totti dal 45' s.t. s.v. Giannini 5,5 Festa dal 30' s.t. s.v. Cappioli 6 Taibi 5 Chiti 5 Carannante 5 Suppa 5 Ferrante dal 38' p.t. 6 Maccoppi 6 Lucci 6 Turrini 6,5 Papais 6 Iacobelli 5,5 Moretti 5 Piovani 5,5 ARBITRO: Pairetto 6,5 SPETTATORI: paganti 18.175 incasso 477.900.000 lire abbonati 34.333 quota 881.620.000 lire NOTE: ammoniti Iacobelli, Chiti, Turrini Allenatore: Mazzone Allenatore: Cagni Coldagelli Luigi