Subito un gol su punizione, poi
la cacciata di Bucaro condanna il Foggia
IMPORTANTE VITTORIA ESTERNA DEI
GIALLOROSSI IN UNA PARTITA CON OTTO AMMONITI E DUE
ESPULSI TITOLO
DAL NOSTRO INVIATO FOGGIA . Si
prova un certo disagio a riassumere quel poco di
buono, emerso dietro il "blitz" romanista dentro
lo stadio foggiano, mentre Genova resta smarrita
dopo la sua luttuosa domenica senza calcio. Ma
questa stagione, pure negli epicentri meno
violenti, e' forse ormai avvelenata dal sospetto,
da frequenti dimostrazioni d' incivilta' sportiva.
Qui, ad esempio, la direzione inquietante del
signor Rodomonti, gia' famoso per la rete Galante
che penalizzo' gli juventini, verra' ricordata
causa l' abuso di cartellini disciplinari
sventolati: dodici, comprensivi di due targhette
rosse verso Bucaro e Piacentini, ovviamente
espulsi (doppia ammonizione). Potrete cosi'
immaginare quali improperi abbia ricevuto l'
imprenditore giallorosso Sensi, quando il primo
"reprobo" di Catuzzi viene cacciato (41' ),
complicando ulteriormente l' inseguimento dei
compagni zonaroli, subito intossicati dal gol
lampo firmato Balbo. Ai piedi del presidente
ospite piovono monetine, disgustoso supporto a
riferimenti urlati tipo "Matarrese ti sta
compensando, ora dovrai ringraziarlo al
telefono!". In questa atmosfera poco
raccomandabile, Franco Sensi e signora si
consegnano ad un discreto numero di poliziotti per
guardare incolumi il secondo atto romanista,
consumato secondo i criteri d' un esagerato
contenimento. Dilaga addirittura la paura di
vincere fuori casa, che significa agganciare i
laziali laddove sopravvivono minime speranze da
futura lotta scudetto. Lotta scudetto? Memorizzato
l' inverecondo spettacolo, nemmeno i giallorossi
piu' ottimisti dovrebbero vagheggiare redditizi
inseguimenti. Tuttavia, lasciato fuori l'
acciaccato Fonseca, riciclato Giannini seconda
punta e rilanciato Piacentini nel pacchetto
centrocampistico, la Roma si ritrova dopo appena
settantasei secondi a gestire l' inaspettato
vantaggio, complice quel quartetto Caini Bucaro
Bianchini Nicoli davvero propenso ad elargire
doni. Comincia Nicoli: azzarda un dribbling
pasticciato dinnanzi a Balbo, che gli sfila palla
per ripartire obliquo puntando l' area sguarnita.
E Nicoli, beffato, pattina dietro l'
irrangiungibile Abel, intralciandolo all' imbocco
dei sedici metri. Calcio piazzato. Ma la barriera
foggiana e' sbrindellata, quanto serve all'
artista argentino (partner Giannini) per piantare
quasi sotto traversa l' imparabile prodezza.
Alleluja: dal 16 ottobre scorso i "mazzoniani" non
segnavano lontano dall' Olimpico e l' emozionante
imprevisto li attanaglia, fatte salve alcune idee
propositive di Thern. Tocca allora agli storditi,
frenetici foggiani, assortire football di
possesso, orientati dalla vena del regista Di
Biagio, talento che forse diventera' presto
romanista. E le accelerazioni, i "tagli" di
terreno consentiti dagli oppositori di mezzo,
scivolano dentro l' avversione al tiro esatto del
trio Bresciani Cappellini Mandelli, congiunti
dilapidatori d' un primo tempo spesso rimasticato
nei paraggi di Cervone senza importunarlo. Due
volte Bresciani, scatenato tanto da Nicoli quanto
da Bressan, lascia immaginare in solitudine il
meritato pareggio. Invece dapprima s' incarta e
poi s' attarda al punto da permettere il recupero
Carboni, in punta di scarpa. Segue l' azione piu'
bella, tutta di prima, Di Biagio, Mandelli
(retropassaggio volante con il tacco), Bresciani,
e l' esecuzione si potrebbe azzeccare ad occhi
socchiusi. Bresciani, desolato, lo ammettera' . Lo
sproposito innervosisce il Foggia "catuzziano",
che paga ancora cara la dabbenaggine d' una
sentinella, Bucaro, nell' unico ribaltamento
romanista di meta' percorso, proposto con Carboni.
Si' , Bucaro, in precedenza avvisato dal
cartellino giallo, (botta da dietro sugli stinchi
di Balbo), butta giu' il guastatore avanzante.
Esplode l' ira dei foggiani sugli spalti, Catuzzi
arretra Di Biagio, e l' ex "Zemanlandia" perde nel
prosieguo l' unico qualificato ispiratore,
accartocciandosi nella inutile sfida del non
gioco. Va cosi' in scena un altro spettacolo,
frammentario e grottesco, dove sembra
paradossalmente importante fissare il maggior
numero possibile di "censurati". Difatti la Roma,
che impegna Mancini giusto con una mazzata Carboni
e una conclusione Giannini rimpallata, da' la
sensazione di volersi aggiudicare pure il premio
dell' indisciplina, trentadue falli contati a
diciannove. Pero' , agitato dalle proteste, e
forse nel tentativo di ripristinare l' equilibrio
numerico, l' arbitro Rodomonti procede all'
impazzata, trovando "colpevoli" ovunque. E
casualmente, scopriremo all' epilogo il pareggio
dei cattivi: quattro ammoniti di qua, quattro di
la' , piu' Piacentini che agli sgoccioli trova il
destino di Bucaro. Troppo tardi per "aiutare" il
confusionario Foggia. E la Roma ringrazia. FOGGIA
0 1 ROMA MARCATORE: Balbo al 2' p.t. Mancini 6
Bucaro 5 Bianchini 5 Nicoli 5 Di Biagio 6 Caini 6
Bresciani 5 Biagioni dal 33' s.t. s.v. Bressan 5
Cappellini 5 De Vincenzo 5 Mandelli 6 Cervone 6
Aldair 6 Lanna 6 Statuto 5 Petruzzi 6 Carboni 6
Moriero 5 Maini dal 40' s.t. s.v. Thern 6 Balbo 6
Giannini 6 Piacentini 5 ARBITRO: Rodomonti 5
SPETTATORI: paganti 6.330; incasso 221.650.000;
abbonati 10.062; quota 254.677.733. NOTE: espulsi
Bucaro al 41' p.t., Piacentini 35' s.t.; ammoniti
Bianchini, Caini, Petruzzi, Balbo, Mancini,
Aldair, Moriero, Di Biagio. Allenatore: Catuzzi
Allenatore: Mazzone
Ultra' pugliesi scatenati
contro Sensi "Anche questa volta farai ricorso?"
FOGGIA . Quando al 41' del primo tempo l' arbitro
Rodomonti ha espulso, per doppia ammonizione, il
foggiano Bucaro, la tribuna ha cominciato ad
insultare pesantemente il presidente della Roma,
Franco Sensi. "Presidente . gli hanno urlato .
farai ricorso oggi? Vediamo se hai il coraggio di
ritirarti anche questa volta". Chiaro riferimento
alle dichiarazioni dopo la sconfitta con la Juve.
Il presidente giallorosso ha ingoiato tutto con
apparente calma, pensando e sperando di poter
portare a casa una vittoria tanto importante. Alla
fine, e' stato lui ad aver ragione: "E stata una
bella partita, ben giocata da entrambe le squadre.
La Roma, forse, poteva e doveva mettere al sicuro
il risultato gia' nel primo tempo. Eravamo in
superiorita' numerica e non siamo stati in grado
di approfittarne, mancando troppe volte il
raddoppio che pure avremmo meritato". Si tenta di
fargli rilasciare una dichiarazione sull' arbitro,
molto contestato dai foggiani. "Quello che posso
dire e' che ci sono stati troppi ammoniti,
comunque l' arbitraggio e' stato abbastanza
buono". A Carletto Mazzone subito viene chiesto
come mai era cosi' arrabbiato e agitato. "Credo d'
essere l' uomo di maggiore esperienza nella Roma .
ha dichiarato . e so che, se avessimo pareggiato
sarebbero sorte un mucchio di polemiche che ci
avrebbero massacrato. Percio' , la vittoria, che
tra l' altro ritengo giusta, non doveva sfuggirci.
Ecco perche' ero spesso in piedi ai margini del
campo; volevo che i miei non perdessero mai la
concentrazione". E soddisfatto della sua squadra?
"Certo, anche se ho sofferto molto; i ragazzi sono
riusciti a tenere bene la palla senza mai lasciare
grandi spazi ai rossoneri. Il gol dopo appena un
minuto e l' espulsione di un loro difensore, hanno
costituito per noi un buon vantaggio. Pero' c' e'
da dire, anche, che il migliore in campo per il
Foggia e' stato il portiere Mancini e questo la
dice lunga". Prima di andare via Mazzone ha
commentato quanto successo a Genova. "Quando
succedono fatti cosi' gravi viene voglia di
mollare tutto. Non e' concepibile che in un Paese
civile come il nostro possano succedere cose cosi'
drammatiche per una partita di pallone". L'
allenatore del Foggia, Enrico Catuzzi, non vuole
appigliarsi ad alibi di comodo: "Parlare dell'
arbitro non mi sembra corretto. E il caso di
sottolineare, piuttosto, la nostra grave
distrazione in occasione del gol subito. La Roma
ha giocato bene e ha meritato la vittoria. A noi
e' mancata lucidita' ". Anche Catuzzi ha
commentato con parole di fuoco il gravissimo
episodio di Genova: "Quello che e' successo e'
inquietante. Non e' possibile che dei delinquenti
comuni rovinino lo sport. Mi auguro che questo
episodio faccia riflettere tutti. Cosi' non si
puo' andare avanti".