Il Genoa grazie al gigante boemo
respira tre punti di ossigeno per la salvezza
A MARASSI I SOGNI DI GRANDEZZA
DEI GIALLOROSSI HANNO SUBITO UN BRUSCO
RIDIMENSIONAMENTO
GENOVA . Un Genoa cosi'
concentrato e rabbioso non se l' aspettava
nessuno. Tantomeno la Roma. Una Roma superiore
tatticamente ma troppo nervosa e presuntuosa.
Quindi e' uscita sconfitta pur lottando sino alla
fine per raggiungere il pari. Il gol segnato da
Skuhravy dopo un quarto d' ora ha caricato i
rossoblu' , costringendo la squadra di Mazzone ad
una rincorsa rivelatasi stranamente affannosa.
Eppure la Roma a Marassi si presentava con
credenziali di lusso: terza in classifica dopo due
vittorie consecutive, pimpante al punto da
esprimere affrettati rimpianti per l' eccessiva
lontananza dalla testa della classifica. Il fatto
e' che il Genoa ha sorpreso i giallorossi
probabilmente convinti di poter controllare un
avversario privo di giocatori di spicco e
sicuramente inferiori come classe. La Roma del
resto aveva iniziato la partita con evidente ed
eccessiva sufficienza. Difesa schierata a zona,
centrocampo comandato da Giannini sempre bravo, in
avanti Balbo e Fonseca con l' appoggio di
Cappioli. Ma la rete rossoblu' l' ha richiamata
alla dura realta' . Bortolazzi centrava dalla
destra, fatale indecisione della difesa romanista
e Skuhravy si avventava sulla palla con la potenza
del suo quasi quintale e batteva imparabilmente
Cervone. Il Genoa portatosi in vantaggio prendeva
fiducia in se stesso mentre la Roma continuava a
giocare con superbia, quasi che il gol subito
fosse un incidente di percorso sicuramente
rimediabile. Non era comunque la solita Roma anche
se reagiva con veemenza. Ma Micillo era
impeccabile. Prima deviava in angolo un tiro di
Balbo che avrebbe potuto sfruttare meglio l'
occasione, poi al 23' parava alla grande un tiro
di Cappioli. Il Genoa teneva duro anche se nella
ripresa fatalmente si arroccava in difesa del
vantaggio fino a trasformare la sua area di rigore
in "fortino". E proprio nel secondo tempo la Roma
mancava in fase di conclusione. Attaccavano a
lungo i giallorossi, ma mancava la lucidita' .
Mentre il Genoa tentava timidi e poco convinti
contropiede, i difensori romanisti avanzavano fino
a trasformare l' offensiva in un assalto. E' vero
quello che sostiene Mazzone e che cioe' che "la
Roma aveva sempre la palla" ma la cosa serve a
poco se manca la lucidita' . Era lucido Giannini,
lo era in parte Thern, ma Piacentini e Carboni
quando avanzavano accrescevano la confusione
mentre Cappioli non trovava la posizione. E
comunque le punte erano controllate attentamente.
Balbo, tanto atteso e tanto temuto dai genoani, si
faceva quasi sempre anticipare. Fonseca quasi mai
arrivava in zona tiro. Mazzone faceva entrare
prima Moriero e poi Totti, un' altra punta, ma
cambiava ben poco. Tutto sommato Micillo non era
impegnato come nel primo tempo quando aveva
salvato il risultato. Al 5' l' ennesima
indecisione di Balbo permetteva a Caricola di
liberare alla disperata, all' 11' Cappioli aveva
un indugio e Micillo sempre pronto gli rubava la
palla. Il Genoa si difendeva, un po' per scelta ma
molto per la pressione romanista che rischiava di
schiacciarlo. Al 16' Cervone evitava la beffa
arrivando in tempo su punizione di Bortolazzi
(palla che stava per infilarsi nell' angolino alla
sua sinistra). Il giapponese Miura era commovente,
cosi' Skuhravy (che giocava pure lui da
difensore), la gente non gradiva la sostituzione
di Van' t Ship, tra i piu' tenaci, ma Marchioro
preferiva rinforzare il reparto arretrato e
comunque Signorini dava un apporto notevole per la
conquista di una vittoria che migliora la
classifica rossoblu' e rende meno buio il futuro
proprio quando si parlava di sostituire l' attuale
allenatore con Maselli. Il fallaccio di Fonseca su
Galante a tre minuti dal termine, confermava il
nervosismo di una Roma che non "voleva" veder
interrotta la sua serie magica e che molto aveva
fatto sognare. Nello stadio di Marassi con
gradinate sempre piu' preoccupantemente vuote,
Genoa e Roma si sono battute con correttezza.
Prima della partita i giallorossi, con capitan
Giannini in testa, sono andati verso la curva dei
genoani gettando fiori ed applaudendo. Anche per
questo la reazione di Fonseca e' stata fuori luogo
e incomprensibile. Per la Roma tutto sommato e'
solo una battuta d' arresto apparentemente non
preoccupante e anche causata da eccessiva
sicurezza. Nel Genoa si sono tutti battuti bene
mettendo da parte tecnica e finezze. Mazzone
ribadisce che la sua squadra non ha colpe e non
accetta processi. Si' , la Roma poteva anche
pareggiare ma da una squadra di lusso come quella
giallorossa molto piu' ci si aspettava soprattutto
molto piu' ci si attendeva dai suoi lodatissimi
cannonieri. Il Genoa ringrazia. Un Genoa favorito
nel suo fervore agonistico da Pairetto decisamente
in giornata opaca. GENOA 1 0 ROMA MARCATORE:
Skuhravy al 15' pt. Micillo 7 Torrente 6 Delli
Carri dal 7' st.6 Caricola 6,5 Manicone 6,5
Galante 6,5 Francesconi 6 Ruotolo 6 Bortolazzi 6,5
Van' t Schip 6,5 Signorini dal 23' st. 6 Skuhravy
6,5 Miura 6 Cervone 6,5 Annoni 6 Moriero dal 10'
st 5 Lanna 6 Piacentini 5,5 Petruzzi 6 Carboni 5,5
Cappioli 6 Totti dal 20' st. 5,5 Thern 6 Balbo 5,5
Giannini 6,5 Fonseca 5,5 ARBITRO: Pairetto 6
SPETTATORI: Paganti 2.651 Incasso 100.780.000
Abbonati 16.202 Quota 307.830.000 NOTE: Espulso
Fonseca al 42' st. Ammoniti: Ruotolo, Giannini,
Fonseca, Caricola, Carboni, Galante Allenatore:
Marchioro Allenatore: Mazzone
Mazzone: "Fonseca espulso,
multiamolo" Marchioro: "Fischi? Conta solo
vincere"
GENOVA . Negli spogliatoi di
Marassi Carletto Mazzone mastica amaro. Ovviamente
non ha digerito, e non fa nulla per nasconderlo,
la sconfitta della sua Roma. Ma non ha neppure
gradito il giudizio dell' allenatore del Genoa,
Pippo Marchioro, che ha definito la squadra
giallorossa del primo tempo "un po' troppo
superba". "Forse Marchioro aveva ancora in mente .
sbotta Mazzone di pessimo umore . la Roma che
aveva segnato quattro reti alla Reggiana a Reggio
quando lui era sulla panchina degli emiliani".
Nessun rimprovero Poi passa a parlare di Genoa
Roma: "La partita l' abbiamo condotta noi, l'
abbiamo sempre avuta in mano. Abbiamo avuto
numerose palle gol. Ma stavolta non era proprio
giornata. Non siamo riusciti a segnare anche per
le prodezze del portiere Micillo. Che volete che
vi dica, nel calcio capita anche questo. Ma non so
proprio che cosa potrei rimproverare ai miei
giocatori". L' espulsione di Fonseca sul finire?
Mazzone scuote il capo: "E io riproporro' quanto
ho gia' fatto senza successo tempo addietro: che i
giocatori espulsi vengano multati. E che
raggiungano subito gli spogliatoi senza far
perdere tempo, specie quando si e' in svantaggio".
Pippo Marchioro invece e' finalmente disteso:
"Quattro punti in due partite, con Milan e Roma .
e' il suo commento . sono un investimento per il
futuro. Ma attenzione: non c' e' da illudersi. Ci
sara' da lottare fino alla fine. Come del resto e'
avvenuto contro la Roma. La squadra mi e'
piaciuta: e' cresciuta parallelamente ai progressi
compiuti da Skuhravy, che e' un giocatore
fondamentale per noi. Nel primo tempo la Roma e'
apparsa un po' troppo superba. Ma nel secondo
tempo ha tirato fuori gli artigli e ci ha messo in
difficolta' . Non si e' mai arresa, fino alla
fine. Probabilmente anche per loro questo
risultato era troppo importante". Il pubblico non
ha gradito la sostituzione di Van' t Schip con
Signorini e ha fischiato. Marchioro scuote il
capo: "Io rispetto i tifosi, ma sono convinto che
a quel punto quella fosse l' unica cosa da fare.
Direi una soluzione "fisiologica". La Roma aveva
mandato in campo Moriero e Totti, non potevamo
rimanere scoperti: per noi erano importanti i tre
punti". Tra i giocatori Davide Micillo, che con le
sue parate e' considerato dai compagni l' eroe
della giornata, si schermisce: "E stata la squadra
ad aver vinto. Abbiamo giocato bene tutti. Del
resto, non si possono fare quattro punti contro
avversari come Milan e Roma se non c' e' un
collettivo che si esprime a grande livello. Ed e'
quello che e' avvenuto in occasione delle ultime
due partite contro squadre che, sulla carta, ci
erano superiori". 500 poliziotti Infine una
piacevole annotazione: il clima disteso voluto dai
giocatori in campo e' stato recepito anche sugli
spalti dai tifosi, in verita' non troppo numerosi.
Non si sono registrati incidenti. E non e' poco
per una partita molto temuta, con uno schieramento
di 500 poliziotti e che in passato aveva avuto,
purtroppo, ben altri bilanci.