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Il servizio | ||||
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I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
Corriere
Della SeraIl Milan vince senza farlo appostaCampioni col freno tirato ma Lentini, al quarto centro di fila, gela la RomaA SAN SIRO CALCIO SOFT. I
PADRONI DI CASA AVEVANO IN TESTA SOLTANTO LA
FINALE DI COPPA CAMPIONI MILANO . La strada che porta a
Vienna e' un tappeto da srotolare con cura per
rendere piu' agevole e sicuro il cammino. Il Milan
vi procede ad andatura controllata, badando a non
esagerare. Niente acuti, riposti i furori
agonistici ma neppure plateali cadute di tensione.
Insomma, quel che si dice una gara all' insegna
della compostezza, caratterizzata soprattutto da
un apprezzabile rigore tattico. Ma se un Milan a
scartamento ridotto, privo tra l' altro dell'
eccentricita' di Savicevic, era fortemente
ipotizzabile, ad uscire dagli schemi e' stato l'
atteggiamente della Roma che, libera da catene di
qualsiasi tipo, avrebbe potuto (e dovuto)
esprimersi a ben altri livelli di gioco. Invece i
giallorossi hanno scelto la linea morbida,
adeguandosi al calcio soft dei milanesi anche
attraverso una impeccabile interpretazione del
ruolo di sparring partners. Prove tecniche per
Vienna non soltanto da parte di Capello ma pure (e
a sorpresa) ad opera di Carletto Mazzone nel segno
di un progetto comune: quello di una squadra
italiana sul piu' alto podio d' Europa. Milan
Roma, pertanto,come sfida dei paradossi. Perche'
se i rossoneri hanno centellinato con pignoleria
l' uso del pressing, i giallorossi hanno porto
senza problemi l' altra guancia evitando di
mordere. Ne e' scaturito un pomeriggio in cui
soprattutto i pacchetti di centrocampo si sono
fronteggiati con fare accademico, bello stile e
poca sostanza, con Albertini punto di riferimento
dei padroni di casa e Giannini il piu' puntigioso
nell' inseguire la profondita' sul versante
opposto. In uno scenario di questo tipo e' toccato
alla difesa rossonera imporre la sua dittatura.
Esperienza, forza, affiatamento hanno orientato la
partita cosi' da concedere alla Roma soltanto
briciole (mezz' ora della ripresa: da Balbo lungo
per Fonseca, scatto in area e perfetta uscita di
Rossi; tempo scaduto: punizione di Fonseca e
correzione in angolo del portiere milanista) se
non addirittura ipotesi di conclusione a rete (18'
: Balbo Fonseca, altissimo; 9' della ripresa:
ancora Balbo Fonseca e ancora altissimo). Di
eccellente fattura la prova di Baresi tanto da
indurre Capello a "ibernare" il suo capitano
(esentato dall' appuntamento di Napoli) per
scongelarlo soltanto in prossimita' di Vienna. Se
la Roma e' stata praticamente perfetta nell'
allenare il Milan in chiave europea e se il Milan
ha potuto giovarsi di un aiuto tanto importante,
va da se' come il risultato programmato per questo
rendez vous tra le vice grandi fosse un bel
pareggio senza gol. A violare l' equilibrio poteva
soltanto essere un fatto anomalo, come in effetti
anomala e' risultata la rete di Lentini (34' ),
quinta nelle ultime quattro partite, quarta
consecutiva. Un lungo cross dalla sinistra, il
pallone che in mezzo all' area irride Aldair Lanna
Massaro Cervone concludendo il suo viaggio in
porta. Stravaganza da "Mai dire gol" come le reti
di Baggio al Foggia e a Reggio Emilia oppure come
il raddoppio di Zola all' Inter. Oppure ancora,
risalendo nel tempo, come la beffa di Sousa a
Parma. Un gol senza un tiro e un tiro (sempre
Lentini, botta bassa poco fuori area respinta da
Cervone al 32' della ripresa) senza gol. Questo e
poco altro ha prodotto il Milan in fase offensiva,
condizionato dagli eccessi di narcisismo di Simone
e dal rodaggio tuttora in fase di perfezionamento
da parte di Massaro. Frenata prevista, anche
perche' conseguente ad una dura settimana di
lavoro che proprio ieri, dopo Savicevic, ha
mietuto la seconda vittima: Eranio, costretto ad
abbandonare per un lieve malanno muscolare. La
strada per Vienna resta un tappeto morbido, con
qualche trappola imprevista. MILAN 1 0 ROMA
MARCATORI: Lentini al 34' p.t. Rossi 6,5 Panucci 6
Maldini 6,5 Albertini 6 Costacurta 6 Baresi 7
Eranio 5,5 Donadoni dal 24' p.t. 6 Lentini 6 Boban
5,5 Massaro 5,5 Galli dal 41' s.t. s.v. Simone 5,5
Cervone 6 Annoni 6 Piacentini dal 37' s.t.s.v.
Lanna 6 Aldair 6,5 Petruzzi 6 Carboni 6 Moriero
5,5 Statuto 6 Balbo 6 Giannini 6 Totti dal 31'
s.t. s.v. Fonseca 5,5 ARBITRO: Cesari 6,5
SPETTATORI: paganti 4.950, incasso 220.527.000
lire; abbonati 48.234, quota 1.423.825.988. NOTE:
ammoniti Albertini, Statuto, Giannini e Moriero.
Allenatore: Capello Allenatore: Mazzone Mazzone e Sensi contestano
il gol partita Oggi Galliani puo' chiudere l'
affare Weah MILANO . Pensieri dettati dalla
felicita' o dalla delusione. Pensieri amari come
quello di Carlo Mazzone: "La Roma ha disputato una
grande partita. Per il Milan, che aveva la testa
alla finale con l' Ajax, e' stata l' occasione di
un buon allenamento ma a noi non resta niente; i
miei giocatori hanno dato tantissimo, meritavano
un briciolo di soddisfazione". Il presidente Sensi
aggiunge: "Il gol e' stato un malinteso tra
arbitro e guardalinee". Dice duro l' allenatore
giallorosso: "Prima che Lentini calciasse il
pallone il guardalinee sbandierava il fuorigioco,
identica situazione ci e' capitata in casa con il
Torino, il gol ci e' stato annullato". Qui la rete
e' stata convalidata dal signor Cesari: e' il
quinto gol di Lentini in sei partite, il quarto
consecutivo, quello che aumenta le speranze del
giocatore milanista di essere in campo a Vienna.
"A questa sfida ci tengo tantissimo, sono pronto
ma l' ultima parola spetta al tecnico". Fabio
Capello ha le idee chiare, la testa alla finale.
"Da una settimana stiamo lavorando a questa
partita e forse contro la Roma siamo risultati
meno brillanti". Il Milan ha conquistato
ufficialmente il posto Uefa. Oggi a Cannes
incontro con i dirigenti del Paris St. Germain per
discutere l' acquisto di Weah. In settimana Van
Basten ritornera' dal professor Maertens per un
ulteriore controllo. In infermeria Eranio:
indurimento alla gamba destra. Contro il Napoli
rientra Desailly. Savicevic migliora: restera'
fermo ancora un paio di giorni. Superlavoro per Vienna
Rossoneri piu' imballati MILANO . Classe, schemi, tecnica in grandi dosi, pero' ieri al Meazza in Milan Roma, e' mancata soprattutto l' intensita' agonistica. Un macth dunque puramente accademico, con i rossoneri preoccupati soprattutto di fare fiato, smaltendo cosi' il duro lavoro sostenuto in settimana, in vista della finale di Coppa campioni. La Roma in verita' e' apparsa piu' disposta a fare la partita, chiamando ad un impegno piu' sostenuto i centrocampisti. Il gol di Lentini, assolutamente casuale, le ha complicato la vita. MILAN . DIFESA: Baresi superstar, velocissimo a chiudere negli spazi brevi. Maldini muscolarmente tonico, non ha volutamente spinto come al solito sulla fascia. Panucci ordinato e diligente, mentre Costacurta e' sembrato meno esplosivo e scattante di altre volte, e non sempre ha dato sensazioni di sicurezza estrema. CENTROCAMPO: Eranio ingiudicabile, subito bloccato da uno stiramento inguinale, Boban e Albertini hanno corso molto, soprattutto in appoggio alla difesa, mentre sono apparsi un po' imballati nelle giocate rapide sotto misura, cosa che invece e' riuscita al subentrato Donadoni. ATTACCO: Massaro e' in condizioni discrete, ma puo' ancora salire di condizione, mentre Simone appare gia' al massimo della sua condizione psicofisica, Lentini ha larghe pause agonistiche, ma almeno 4 o 5 volte per partita riesce a proporre le sue lunghe progressioni vincenti. ROMA . DIFESA: Aldair e Petruzzi i migliori, muscoli, tecnica ed abilita' nei disimpegni, Annoni e Lanna, bravi soprattutto a chiudere e negli stacchi aerei ma invece piuttosto in difficolta' nel costruire il gioco. CENTROCAMPO: Statuto e' un mostro di vitalita' , con velocita' e fiato da vendere, Carboni uno stantuffo inesauribile, sulla fascia, ma via via sempre meno lucido, Moriero negli spazi stretti ha sofferto lo scarso peso atletico e Giannini, un diesel ricco di fosforo, ha trovato tutti i corridoi chiusi per lanciare i compagni in profondita' . ATTACCO: Meglio Fonseca in continua ripresa pero' probabilmente sara' al massimo fra una quindicina di giorni; Balbo e' parso meno tecnico del compagno per mettere in crisi sul serio Baresi e compagni. |