XXXI Giornata
M
ILAN
-
ROMA 1-0

Milano, Stadio San Siro
domenica 14 maggio 1995
Ore 16:00

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Tabellino partita:
MILAN: Rossi: Panucci, Maldini, Albertini, Costacurta, Baresi, Eranio (24'pt Donadoni), Lentini, Boban, Massaro (42'st Galli), Simone.
In Panchina: Ielpo, Stroppa, Melli.

Allenatore: Capello.
 
ROMA: Cervone, Annoni (36'st Piacentini), Lanna, Aldair, Petruzzi, Carboni, Moriero, Statuto, Balbo, Giannini (33'st Totti), Fonseca.

In Panchina: Lorieri, Benedetti, Maini.

Allenatore: Mazzone.
 
Arbitro: Cesari di Genova. 

RETE: 34'pt Lentini. 

NOTE: Ammoniti: Statuto, Giannini, Moriero, Albertini, Spettatori: 53.184.

 

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Corriere Della Sera

Il Milan vince senza farlo apposta

Campioni col freno tirato ma Lentini, al quarto centro di fila, gela la Roma

A SAN SIRO CALCIO SOFT. I PADRONI DI CASA AVEVANO IN TESTA SOLTANTO LA FINALE DI COPPA CAMPIONI

MILANO . La strada che porta a Vienna e' un tappeto da srotolare con cura per rendere piu' agevole e sicuro il cammino. Il Milan vi procede ad andatura controllata, badando a non esagerare. Niente acuti, riposti i furori agonistici ma neppure plateali cadute di tensione. Insomma, quel che si dice una gara all' insegna della compostezza, caratterizzata soprattutto da un apprezzabile rigore tattico. Ma se un Milan a scartamento ridotto, privo tra l' altro dell' eccentricita' di Savicevic, era fortemente ipotizzabile, ad uscire dagli schemi e' stato l' atteggiamente della Roma che, libera da catene di qualsiasi tipo, avrebbe potuto (e dovuto) esprimersi a ben altri livelli di gioco. Invece i giallorossi hanno scelto la linea morbida, adeguandosi al calcio soft dei milanesi anche attraverso una impeccabile interpretazione del ruolo di sparring partners. Prove tecniche per Vienna non soltanto da parte di Capello ma pure (e a sorpresa) ad opera di Carletto Mazzone nel segno di un progetto comune: quello di una squadra italiana sul piu' alto podio d' Europa. Milan Roma, pertanto,come sfida dei paradossi. Perche' se i rossoneri hanno centellinato con pignoleria l' uso del pressing, i giallorossi hanno porto senza problemi l' altra guancia evitando di mordere. Ne e' scaturito un pomeriggio in cui soprattutto i pacchetti di centrocampo si sono fronteggiati con fare accademico, bello stile e poca sostanza, con Albertini punto di riferimento dei padroni di casa e Giannini il piu' puntigioso nell' inseguire la profondita' sul versante opposto. In uno scenario di questo tipo e' toccato alla difesa rossonera imporre la sua dittatura. Esperienza, forza, affiatamento hanno orientato la partita cosi' da concedere alla Roma soltanto briciole (mezz' ora della ripresa: da Balbo lungo per Fonseca, scatto in area e perfetta uscita di Rossi; tempo scaduto: punizione di Fonseca e correzione in angolo del portiere milanista) se non addirittura ipotesi di conclusione a rete (18' : Balbo Fonseca, altissimo; 9' della ripresa: ancora Balbo Fonseca e ancora altissimo). Di eccellente fattura la prova di Baresi tanto da indurre Capello a "ibernare" il suo capitano (esentato dall' appuntamento di Napoli) per scongelarlo soltanto in prossimita' di Vienna. Se la Roma e' stata praticamente perfetta nell' allenare il Milan in chiave europea e se il Milan ha potuto giovarsi di un aiuto tanto importante, va da se' come il risultato programmato per questo rendez vous tra le vice grandi fosse un bel pareggio senza gol. A violare l' equilibrio poteva soltanto essere un fatto anomalo, come in effetti anomala e' risultata la rete di Lentini (34' ), quinta nelle ultime quattro partite, quarta consecutiva. Un lungo cross dalla sinistra, il pallone che in mezzo all' area irride Aldair Lanna Massaro Cervone concludendo il suo viaggio in porta. Stravaganza da "Mai dire gol" come le reti di Baggio al Foggia e a Reggio Emilia oppure come il raddoppio di Zola all' Inter. Oppure ancora, risalendo nel tempo, come la beffa di Sousa a Parma. Un gol senza un tiro e un tiro (sempre Lentini, botta bassa poco fuori area respinta da Cervone al 32' della ripresa) senza gol. Questo e poco altro ha prodotto il Milan in fase offensiva, condizionato dagli eccessi di narcisismo di Simone e dal rodaggio tuttora in fase di perfezionamento da parte di Massaro. Frenata prevista, anche perche' conseguente ad una dura settimana di lavoro che proprio ieri, dopo Savicevic, ha mietuto la seconda vittima: Eranio, costretto ad abbandonare per un lieve malanno muscolare. La strada per Vienna resta un tappeto morbido, con qualche trappola imprevista. MILAN 1 0 ROMA MARCATORI: Lentini al 34' p.t. Rossi 6,5 Panucci 6 Maldini 6,5 Albertini 6 Costacurta 6 Baresi 7 Eranio 5,5 Donadoni dal 24' p.t. 6 Lentini 6 Boban 5,5 Massaro 5,5 Galli dal 41' s.t. s.v. Simone 5,5 Cervone 6 Annoni 6 Piacentini dal 37' s.t.s.v. Lanna 6 Aldair 6,5 Petruzzi 6 Carboni 6 Moriero 5,5 Statuto 6 Balbo 6 Giannini 6 Totti dal 31' s.t. s.v. Fonseca 5,5 ARBITRO: Cesari 6,5 SPETTATORI: paganti 4.950, incasso 220.527.000 lire; abbonati 48.234, quota 1.423.825.988. NOTE: ammoniti Albertini, Statuto, Giannini e Moriero. Allenatore: Capello Allenatore: Mazzone

Mazzone e Sensi contestano il gol partita Oggi Galliani puo' chiudere l' affare Weah

MILANO . Pensieri dettati dalla felicita' o dalla delusione. Pensieri amari come quello di Carlo Mazzone: "La Roma ha disputato una grande partita. Per il Milan, che aveva la testa alla finale con l' Ajax, e' stata l' occasione di un buon allenamento ma a noi non resta niente; i miei giocatori hanno dato tantissimo, meritavano un briciolo di soddisfazione". Il presidente Sensi aggiunge: "Il gol e' stato un malinteso tra arbitro e guardalinee". Dice duro l' allenatore giallorosso: "Prima che Lentini calciasse il pallone il guardalinee sbandierava il fuorigioco, identica situazione ci e' capitata in casa con il Torino, il gol ci e' stato annullato". Qui la rete e' stata convalidata dal signor Cesari: e' il quinto gol di Lentini in sei partite, il quarto consecutivo, quello che aumenta le speranze del giocatore milanista di essere in campo a Vienna. "A questa sfida ci tengo tantissimo, sono pronto ma l' ultima parola spetta al tecnico". Fabio Capello ha le idee chiare, la testa alla finale. "Da una settimana stiamo lavorando a questa partita e forse contro la Roma siamo risultati meno brillanti". Il Milan ha conquistato ufficialmente il posto Uefa. Oggi a Cannes incontro con i dirigenti del Paris St. Germain per discutere l' acquisto di Weah. In settimana Van Basten ritornera' dal professor Maertens per un ulteriore controllo. In infermeria Eranio: indurimento alla gamba destra. Contro il Napoli rientra Desailly. Savicevic migliora: restera' fermo ancora un paio di giorni.

Superlavoro per Vienna Rossoneri piu' imballati

MILANO . Classe, schemi, tecnica in grandi dosi, pero' ieri al Meazza in Milan Roma, e' mancata soprattutto l' intensita' agonistica. Un macth dunque puramente accademico, con i rossoneri preoccupati soprattutto di fare fiato, smaltendo cosi' il duro lavoro sostenuto in settimana, in vista della finale di Coppa campioni. La Roma in verita' e' apparsa piu' disposta a fare la partita, chiamando ad un impegno piu' sostenuto i centrocampisti. Il gol di Lentini, assolutamente casuale, le ha complicato la vita. MILAN . DIFESA: Baresi superstar, velocissimo a chiudere negli spazi brevi. Maldini muscolarmente tonico, non ha volutamente spinto come al solito sulla fascia. Panucci ordinato e diligente, mentre Costacurta e' sembrato meno esplosivo e scattante di altre volte, e non sempre ha dato sensazioni di sicurezza estrema. CENTROCAMPO: Eranio ingiudicabile, subito bloccato da uno stiramento inguinale, Boban e Albertini hanno corso molto, soprattutto in appoggio alla difesa, mentre sono apparsi un po' imballati nelle giocate rapide sotto misura, cosa che invece e' riuscita al subentrato Donadoni. ATTACCO: Massaro e' in condizioni discrete, ma puo' ancora salire di condizione, mentre Simone appare gia' al massimo della sua condizione psicofisica, Lentini ha larghe pause agonistiche, ma almeno 4 o 5 volte per partita riesce a proporre le sue lunghe progressioni vincenti. ROMA . DIFESA: Aldair e Petruzzi i migliori, muscoli, tecnica ed abilita' nei disimpegni, Annoni e Lanna, bravi soprattutto a chiudere e negli stacchi aerei ma invece piuttosto in difficolta' nel costruire il gioco. CENTROCAMPO: Statuto e' un mostro di vitalita' , con velocita' e fiato da vendere, Carboni uno stantuffo inesauribile, sulla fascia, ma via via sempre meno lucido, Moriero negli spazi stretti ha sofferto lo scarso peso atletico e Giannini, un diesel ricco di fosforo, ha trovato tutti i corridoi chiusi per lanciare i compagni in profondita' . ATTACCO: Meglio Fonseca in continua ripresa pero' probabilmente sara' al massimo fra una quindicina di giorni; Balbo e' parso meno tecnico del compagno per mettere in crisi sul serio Baresi e compagni.


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