XVII Giornata
INTERNAZIONALE - ROMA 2-0
Milano, Stadio Meazza
domenica 14 gennaio 1996
ore: 14:30


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Tabellino partita:
INTER: Pagliuca, Pistone, Festa, M. Paganin, Roberto Carlos, J. Zanetti, B. Carbone, Ince, Berti (37'st Fontolan), Branca (43'st Orlandini), Ganz (27'st Dell'Anno).
Allenatore: Hodgson.
 
ROMA: Cervone, Aldair, Petruzzi, Lanna, Cappioli (38'st Delvecchio), Statuto (23'st Di Biagio), Giannini (17'st Totti), Carboni, Fonseca, Balbo.
Allenatore: Mazzone.
 
Arbitro: Cesari di Genova.
RETI: 17'pt e 21'st Branca.

 

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Corriere Della Sera

L' Inter non e' piu' l' armata Brancaleone

Due gol dell' ex castigano la Roma e la coppia Ince Carbone promette un futuro migliore

La sconfitta di Bari ha indotto Hodgson a cambiare: l' inglese, al rientro, ha giocato piu' arretrato. Inefficace il centrocampo giallorosso

MILANO . Senza farsi tentare da puerili entusiasmi, nell' Inter che ieri ha sbattuto un 2 0 addosso alla Roma sono finalmente riconfluite una beneficante energia sostitutiva rispetto a Bari e una sostanziale correzione geometrica rispetto agli empirici tentativi di quadratura. Dal suo arrivo a Milano ad oggi, Hodgson ha lavorato sul caos: per interpretarlo prima, per ordinarlo poi. Sempre, pero' , con esiti che, al di la' di avari risultati numerici, poco avevano espresso una linea di certezza e una consolante continuita' . Spesso era parso doveroso ricominciare, rimescolare, ripensare, rivedere. Stavolta, invece, e' parsa sbocciare una certa consistenza di gioco assimilato. Anzi, sarebbe corretto dire che questa Inter ci sarebbe apparsa funzionale e convincente pure se alla fine non fosse arrivato il risultato molto positivo che ha raccolto. Insomma, al di la' del 2 0 e a prescindere dal 20. Almeno tre le ragioni tattiche che, sommandosi, si sono cementate. Uno: la posizione marcatamente "incontristica" di Ince, situato in posizione di centrocampista arretrato a protezione dell' impacciatissima difesa a quattro, la quale ha in Pistone e Paganin i due elementi piu' refrattari nel controllo del pallone e nello "scalare" le marcature. Due: la capacita' di Carbone di creare, rifinire, verticalizzare e spesso pure di saltare l' uomo, come accaduto per il secondo gol. Tre: il fattivo uso della fascia destra grazie all' opera di Zanetti, esemplare nell' anticipo, la discesa e il cross per la prima rete di Branca. Fin qui, la tattica: cioe' Ince in simil Desailly; Carbone play maker avanzato; Zanetti a variare la manovra lateralmente. Il resto, forse ancora il "piu' " dell' Inter attuale, risiede nei meriti individuali: Branca, che due volte, e sempre di testa, ruba prima il tempo e poi lo spazio ad una difesa narcotizzata. E, quando ancora la partita e' sullo 0 0, il meglio e' di Pagliuca che si oppone in sequenza a Balbo, Statuto, Fonseca. Ribadito che l' Inter ha vinto fondando il successo su una conduzione rigorosa e compatta, va anche spiegato che lo svantaggio della Roma a fine primo tempo era del tutto inaccettabile: per qualita' dei singoli (considerazione gia' fatta sette giorni fa in Roma Fiorentina); per fluidita' di manovra; per facilita' di smarcamento, nello spazio e senza palla, dei due attaccanti. Era cosi' facile per Balbo e Fonseca tagliare la coppia Festa Paganin da pronosticare un immediato vantaggio, sfiorato due volte al 13' , o un pronto pareggio (anche ad inizio di ripresa). Ma vedere il calcio solo attraverso le occasioni e' ingannevole, perche' anche l' Inter ha sfiorato, ormai a tempo scaduto, il risultato superdimensionato. Piuttosto la Roma ha perso, e per un' ora non avrebbe meritato, perche' non ha saputo far valere le sue qualita' collettive: troppo compassato il ritmo di Giannini a centrocampo; per nulla fremente il pressing, come invece lo era stato con la Fiorentina; inesistenti i raddoppi e gli accorgimenti per frenare le scorribande di Zanetti a destra e limitare la liberta' di Carbone. Possibile che un tecnico di estrazione "uomistica" come Mazzone non abbia pensato ad una marcatura ad personam sul mini fantasista? Accettabile che non abbia saputo sfruttare proprio sulle vie laterali la propria superiorita' numerica a centrocampo? Certo, il primo errore e' stato puntare su Giannini (assente dal 22 ottobre), gia' poco dinamico di suo. Poi, troppo tardivamente su Totti. Senza Carboni, espulso, e' stato quasi penoso il trascinarsi della Roma verso la fine. Fine nota, come quasi tutte le storie mediocri. INTER 2 Pagliuca 7 Pistone 5 Festa 6 M. Paganin 5 R. Carlos 6 Zanetti 7 B. Carbone 7 Ince 7 Berti 6 Branca 7 Ganz 5 All.: Hodgson 7 ROMA 0 Cervone 6 Aldair 6 Petruzzi 6 Lanna 5 Cappioli 6 Statuto 5 Giannini 5 Thern 6 Carboni 5 Balbo 5 Fonseca 5 All. Mazzone 5 Arbitro: Cesari 6 (Marano 7, Raciti 6) 6' : Pagliuca in uscita salva su Balbo 13' : Balbo testa, Pagliuca respinge; riprende Statuto, Pagliuca devia 17' : Gol: Branca testa su cross di Zanetti da destra 1 0 23' : Fonseca, sinistro su lancio di Cappioli; salva Pagliuca 13' : Ganz di destro in girata: esterno rete 15' : Balbo di sinistro da un passo, fuori 22' Gol: Branca di testa su assist di Carbone da destra 2 0 45' : Fontolan di sinistro, Cervone ferma a terra Ammoniti: Totti, Pistone. Espulsi: Carboni per doppia ammonizione al 24' s.t.. Sostituzioni. Inter: Dell' Anno (s.v.) per Ganz dal 27' s.t.; Fontolan (s.v.) per Berti dal 36' s.t.; Orlandini (s.v.) per Branca dal 44' s.t. Roma: Totti (5) per Giannini dal 17' s.t.; Di Biagio (s.v.) per Statuto dal 23' s.t.; Delvecchio (s.v.) per Cappioli dal 39' s.t.

LA SFIDA ATLETICA Balbo Fonseca, vietato sacrificarsi
MILANO . L' Inter lotta con umilta' , la Roma giostra con neghittosa sufficienza, i nerazzurri, sia pure in modo non armonico, provano a coprire tutte le zone del campo; i giallorossi sembrano piu' squadra, ma manca loro l' intensita' , e la troppa disinvoltura permette pure a Zanetti e Carbone di strappare in pressing due palloni ai difensori per i due cross fatali poi finalizzati in gol. Le potenzialita' dei giallorossi rimangono praticamente inespresse. Difesa Aldair Lanna Petruzzi: forza esplosiva nelle gambe, stacchi imperiosi di testa, buona tecnica nelle uscite palla al piede ma anche la troppa confidenza li fa poi trovare fuori posizione pagando un dazio terribile: due errori, due gol. Centrocampo: Giannini gioca un' infinita' di palloni ma gli manca oramai il cambio di velocita' , Statuto e Carboni in pratica non sono mai riusciti a far valere il loro pezzo forte per la generale mancanza di ritmo; meglio Cappioli e Thern, gli unici che hanno provato con una certa continuita' a pressare gli avversari cercando poi di far muovere i compagni con sollecitudine. Attacco Balbo Fonseca: grandi mezzi fisici, velocita' e protezione della palla. Nel primo tempo in grado di saltare quasi regolarmente gli avversari, ma alla distanza sempre meno incisivi anche perche' poco propensi a rientrare a centrocampo per partecipare al pressing provando a recuperare qualche pallone in piu' da trascinare sotto porta. Gli emblemi nel bene e nel male della Roma di ieri: classe, doti fisiche, ma anche scarso spirito di sacrificio.

IL NERAZZURRO: "DOPPIETTA SENZA RANCORE"
Sensi a Mazzone: "Scelte inaccettabili"
MILANO . Puntuale e' arrivata la vendetta. Porta la firma di Marco Branca, sei gol in nerazzurro, che sotto gli occhi di Cesare Romiti, tifoso della Roma, ha rifilato due reti nella porta di quella che fino a novembre era la sua squadra. "Faccio l' attaccante, in certe domeniche mi riesce di andare in rete, in altre no. Non stiamo a far polemiche, nei confronti dei miei ex compagni e della mia ex squadra. L' affetto e' immutato, anche se adesso sono solo interista. Lo sono diventato il giorno in cui ho indossato questa maglia e non ho piu' pensato al passato". Alle parole di Sensi l' attaccante interista ha risposto con i fatti. Il presidente giallorosso in settimana, dopo aver criticato piu' volte gli arbitri, aveva fatto sapere di non aver rimpianti per aver ceduto Branca al mercato di novembre: "Per la Roma e' stata un' operazione vantaggiosa". L' interista ha incassato e si e' consolato in campo: due colpi di testa precisi e un commento, che non ha bisogno di interpretazioni. "Lui parla da presidente, io faccio il calciatore e cerco di farlo bene". Cosi' il presidente giallorosso esce dallo stadio di San Siro furente. Ce l' ha soprattutto con Mazzone, perche' dopo una serie di domeniche in cui la Roma ha collezionato successi, l' allenatore ha modificato la formazione. "Lui solo sa il perche' di questo cambio improvviso. Una cosa e' certa: la partita non l' ha vinta l' Inter, ma l' abbiamo persa noi. La Roma e' mancata a centrocampo, dove si e' mossa con lentezza, consentendo ai nerazzurri di fare pressing". Concetti ribaditi nello spogliatoio, dove il presidente romanista e' stato visto agitarsi molto, e all' aeroporto, dove ha ripetuto: "Questa partita non l' ha vinta l' Inter, ma l' ha persa la Roma". Chiaro che Franco Sensi non ha gradito, dopo tre mesi, il rientro in squadra di Giannini. Appena sente il nome del capitano fa una smorfia, ma avrebbe voglia di esternare tutta la sua rabbia. "Giannini? Un ritorno normale". Nessuna contestazione all' arbitro: "E' andato bene come i guardalinee. Ci tengo a precisare che la protesta fatta in settimana non era solo per quello che e' successo domenica scorsa, ma per una serie di ingiustizie che ci sono capitate dall' inizio del campionato ad oggi". Gia' oggi incontrera' Mazzone per capire. Il tecnico giallorosso e' in silenzio stampa fino a domani. Sta cercando di capire l' Inter anche Roy Hodgson. "Abbiamo giocato una buona partita difensiva. Nel primo tempo avevamo paura e fino al 2 0 non s' e' vista la vera Inter. Sono contento. La squadra ha dimostrato entusiasmo e grinta. E questa l' Inter che voglio, anche se sulla prestazione di Bari ho letto critiche troppo severe e pesanti che non meritavamo. La nuova posizione di Carbone puo' essere positiva, pero' aspettiamo a parlare, perche' se domenica dovessimo perdere, comincerebbe un' altra settimana di crisi. Ince davanti alla difesa puo' essere una buona collocazione per lui". A San Siro, per arresto cardiocircolatorio e' deceduto un tifoso: Giuseppe Santagostino, di Milano. Aveva 73 anni. Padovan Giancarlo, Ghisi Giancarla, Rondelli Giorgio


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