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JUVENTUS - ROMA 0-2 Torino, Stadio Delle Alpi sabato 23 Dicembre 1995 Ore: 14:30 invia una e-mail per i resoconti |
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Balbo | Ferrara (a) | Servizio |
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I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
Corriere Della SeraMazzone sistema la Juve per le festeRoma in contropiede: Balbo e un' autorete di Ferrara mettono in ginocchio i bianconeriI giallorossi, che hanno
espugnato Torino dopo quattordici anni, si
rilanciano in classifica. Campioni inconcludenti e
senza idee Mazzone sistema la Juve per le
feste Roma in contropiede: Balbo e un' autorete di
Ferrara mettono in ginocchio i bianconeri DAL NOSTRO INVIATO TORINO .
Pasqua con chi vuoi, Natale col sor Carlo. Franco
Sensi parla per tutti, anche per l' allenatore con
lo spadone sospeso sulla cotenna. Lui no, ma la
sua camminata tranquilla verso lo spogliatoio dopo
la vittoria in casa della Juve, il suo sguardo
ironico, rivelano un' inossidabilita' capace di
superare ultimatum e minacce. Carlo Mazzone tace e
vince la sua seconda partita consecutiva in
trasferta, la piu' importante. Il tecnico
giallorosso passeggia dove molti dei suoi
predecessori avevano raccolto poco o niente.
Risale al campionato 1981 82 l' ultimo successo
romanista a Torino: c' era una volta Falcao,
segno' proprio lui, per quella Roma alla vigilia
dello scudetto, arrivato un anno dopo. Ora, nel
settore brasiliani, c' e' Aldair e il grafico
tecnico tattico aiuta a capire: quello della Roma
al Delle Alpi e' stato un meraviglioso e
organizzatissimo catenaccio, vocabolo che bisogna
svuotare della sua negativita' , specialmente
quando e' tatticamente ispirato e puntuale come
quello messo in campo dall' allenatore romano.
Mazzone, infatti, anche quando il suo 3 5 2 viene
snaturato dall' espulsione di Lanna per doppia
ammonizione (in una manciata di minuti), mantiene
la squadra in tensione e soprattutto precisa nel
disimpegno, non angosciata quando la pressione
bianconera aumenta in intensita' e continuita' .
La passione juventina si esprime attraverso un
primo tempo dominato dalla buona salute e dall'
ottima tenuta del campo delle due squadre,
talmente brave nell' annullarsi a vicenda da
offrire un limitato spettacolo sotto rete. Si
gioca strettissimi, condensati, nessuno riesce a
sfuggire dalla morsa dell' altro, dai venti metri
in cui si e' costretti dai rispettivi
schieramenti. La Roma, pero' , da' l' impressione
di essere meglio attrezzata per quello che vuole
ottenere: uscire da questo pomeriggio pre festivo
dal Delle Alpi senza guai. La Juventus, invece,
non pare avere la potenza e l' intensita' che
sarebbero necessarie per sfondare, cozza
costantemente contro il muro di gomma giallorosso,
prima a centrocampo, poi, quando ha un uomo in
piu' , attorno all' area difesa da Cervone,
impenetrabile, se si esclude una puntata di
Ravanelli ben chiusa dal portiere giallorosso.
Nonostante il risultato positivo, Sensi,
presidente dal palato fino, dice di aver preferito
la Roma piu' offensiva e penetrante che rimonto'
con il Broendby in Coppa Uefa o quella, piu'
recente, vittoriosa a Napoli. Eppure c' e' una
certa grandezza anche nella tattica piu' difensiva
che arrembante della squadra di Torino, una certa
bellezza anche nell' impedire all' avversario di
avvicinarsi pericolosamente alla porta, nel non
consentirgli la conclusione, nel non perdere mai
la calma e la lucidita' quando l' assedio diventa
continuo e il possesso della palla da parte degli
avversari e' costante. La Juventus mostra la sua
debolezza proprio nell' incapacita' di adeguarsi
al gioco della Roma. Vialli e Ravanelli ("cabeza
blanca" particolarmente indisponente, al punto di
replicare persino ad Agnelli che l' aveva
criticato: "Ha visto un' altra partita") si
trovano sempre spalle alla porta, immagine
canonica di una squadra che non riesce a
costruire, che si affida al colpo singolo, all'
invenzione, che non trova la riva. E una Juventus
a scartamento ridottissimo, non fisicamente
inadempiente, piuttosto incapace di trovare una
relazione tra la forma e la sostanza, tra la corsa
e il ragionamento, anticipata, quando non
sovrastata, dagli avversari al momento di alzare
gli occhi e dare concretezza all' azione. Lippi, a
un certo punto, sistema in campo quattro punte,
oltre ai due bronzi anche Padovano e Lombardo
(esordio in campionato), ma la situazione in campo
non cambia. La Roma non e' mai sembrata in
pericolo. Alla fine, congiunzione di due segni
opposti (positiva la Roma, negativa la Juve), la
vittoria giallorossa e' rotonda e giustificata.
Sicuramente meritata. JUVENTUS 0 Peruzzi 6 Carrera
6 Tacchinardi 5 Ferrara 6 Torricelli 6 Di Livio 5
Deschamps 5 P. Sousa 5 Jugovic 5 Vialli 5
Ravanelli 4 All.: Lippi 5 ROMA 2 Cervone 7 Aldair
8 Petruzzi 8 Lanna 7 Statuto 7 Cappioli 7 Di
Biagio 7 Thern 7 Carboni 7 Balbo 7 Fonseca 7 All.
Mazzone 8 Arbitro: Collina 7 (Padovan 7, Saia 7)
3' Fonseca anticipato dopo un liscio Tacchinardi
10' Ravanelli di sinistro, parata di Cervone 24'
Ferrara reclama un rigore 40' Vialli sinistro,
parato da Cervone 45' Gol: Balbo appoggia dopo
parata di Peruzzi su Di Biagio 0 1 17' Balbo,
destro parato, su lancio di Statuto 21' Gol:
autorete di Ferrara dopo un cross di Cappioli 0 2
31' Ravanelli, destro ravvicinato, salva Cervone
33' Conte, destro dal limite, fuori Ammoniti:
Fonseca, Carboni, Thern, Balbo. Espulso: Lanna al
9' s.t. Sostituzioni. Juventus: Lombardo (5) per
Torricelli 12' s.t.; Padovano (s.v.) per Di Livio
22' s.t.; Conte (s.v.) per Jugovic 26' s.t. Roma:
Annoni (s.v.) per Di Biagio 28' s.t.; Moriero
(s.v.) per Statuto 40 s.t.; Totti (s.v.) per Balbo
46' s.t. VIALLI: "SPERIAMO ANCORA, MA
DOBBIAMO CAMBIARE" CRITICHE PER L' ESPULSIONE DI
LANNA |