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Corriere
Della Sera
La Roma sogna ma il miracolo
svanisce
TRE RETI GIALLOROSSE, POI LA
BEFFA CEKA NEI SUPPLEMENTARI
ROMA . Commovente prestazione
della Roma sorretta da un Giannini in vena di
riscatto. Ma e' lo Slavia Praga che entra in
semifinale di Coppa Uefa, a sette minuti dall'
epilogo dei supplementari, dopo un' estenuante
battaglia e tre gol giallorossi che fanno credere
al miracolo. In sessantacinquemila aspettano una
sera da magica Roma e le scenografie appassionate,
srotolate dentro l' Olimpico, raffigurano
astronavi giallorosse proiettate verso felicita'
chissa' come raggiungibili. Cosa sara' mai questo
Slavia Praga per sfuggire all' agguato dei
"mazzoniani", che assimilato anche Totti,
privilegiano una temeraria trazione anteriore,
sospinti dall' entusiasmo dei propri tifosi? L'
avvio della partita rivela tuttavia che gli
oppositori puntano furbi sui due gol arraffati il
5 marzo scorso: stessa compattezza d' allora, ma
senza variazioni propositive sul copione
italianista, dove adesso abbondano raddoppi e
imbottiture soprattutto a protezione dell'
accoppiata Hysky Suchoparek appiccicati sulle
punte giallorosse Balbo e Fonseca. Poi Kozel
battitore staccato, mentre Novotny tampina Moriero
senza azzardare contrassalti, imitato da Lerch,
bloccato lungo la bretella Carboni Totti.
Servirebbe profondita' di gioco, articolato fuori
dagli accorgimenti praghesi applicati; e dalla
stessa tensione emotiva che porta tanto Giannini
quanto Di Biagio ad ammassarsi centralmente, a
rielaborare i rifornimenti rinunciando spesso a
innestare i riferimemti esterni nell' aggiramento
della difesa avversaria. Cosi' evaporano minuti
preziosi e aumentano le apprensioni dietro gli
snodi d' un assalto senza sbocchi, che spaventa il
portiere dello Slavia, Stejskal, giusto una volta,
quando a pochi istanti dall' intervallo Di Biagio
stanga contro lo stinco proteso di Suchoparek e la
botta si schianta addosso al palo. Roma
sfortunata? Inutile produrre lo sforzo da
rischiatutto, nel ginepraio d' interdizioni,
ostruzionismi e ripartenze firmato mister Cipro,
precettore piu' vicino al memorabile catenaccio di
Rocco che all' adorato Zeman? Beh, quanti
assistono alla rappresentazione dei giallorossi,
impegnati con tanto cuore e poca lucidita' nell'
arduo azzeramento del passivo d' andata, deve
purtroppo memorizzare un paio di pericoli che
Cervone sventa, riscattando le esitazioni di
Praga. Come se allo Slavia bastasse il solo
Smicer, avanzato, per far rabbrividire ad esempio
Annoni, che gli serve maldestro di testa la palla
ghiotta, nel tentavivo d' interrompere il primo
ribaltamento devastante. E dopo quaranta minuti in
trincea, l' identica procedura contropiedistica
valorizza un inserimentodi Poborsky. Il suo tiro,
frenato da Cervone, diventa emblematico dei rischi
che devono assumersi i difensori giallorossi in
una partita che resta difficile, perche' agli
avversari basta poco per far saltare sogni,
progetti e speranze della Roma. Urgono quindi
rettifiche per raccorciare le distanze e Mazzone
lo capisce, a meta' percorso. Il tecnico della
Roma interviene togliendo dalla mischia l'
evanescente Fonseca, sempre troppo lento, per
inoltrare Cappioli, che rientra, sradica palloni,
e alleggerisce il lavoro degli interditori. Mossa
azzeccata, forse decisiva, perche' il nuovo
arrivato sembra dimostrare che nulla e' perduto,
mentre schizza a correggere con la fronte, sotto
misura, un cross riversato da Moriero. Gol? No,
Penicka lo evita e risale l' onda giallorossa, che
consente allo stremato Slavia giusto l' ultima
bravata (58' ) senza pero' sorprendere Cervone. A
questo punto accerchiato, pressato ovunque,
anticipato alle fonti del gioco, lo Slavia Praga
comincia a scricchiolare paurosamente. Ed e'
Moriero, spostato al centro, che fa saltare il
"bunker" degli avversari, raccogliendo dai venti
metri una respinta purchessia di Hisky in mischia.
Ed e' sempre Moriero, scatenato, a sfiorare la
prodezza bis di li' a poco, ma Stejskal ottiene l'
aiuto del palo piu' vicino. La Roma incalza,
sorretta da un Giannini commovente, che fiuta
odore di riscatto. E contrasta, verticalizza,
salvo prendersi addirittura la soddisfazione del 2
0 riequilibrante, non appena va sparato da punta
aggiuntiva sugli sviluppi d' una azione Balbo
Totti. Respinge il libero sotto pressione proprio
all' attenzione di Carboni: centrata sulla testa
del principe che, avvitandosi fra i difensori
dello Slavia, pesca l' angolo sguarnito e corre
sotto la curva a festeggiare. Poi la cavalcata dei
supplementari, con lo Slavia in ginocchio, e Totti
che esalta ancora Moriero. Lancio e botta
trapassante sono quasi tutt' uno. L' Olimpico e'
in festa, ma la beffa e' dietro l' angolo. A sette
minuti dall' epilogo ecco la zampata di Vavra, un
perfido diagonale nella porta di Cervone. Serve a
poco recriminare per l' incertezza della difesa.
Il miracolo e' svanito. ROMA 3 Cervone 7 E. Annoni
6,5 Aldair 6,5 Lanna 6,5 Carboni 6,5 Moriero 6,5
Di Biagio 6,5 Totti 5 Giannini 7,5 Balbo 6 Fonseca
5 All.: Mazzone 7 SLAVIA PRAGA 1 Stejskal 6,5
Penicka 6 Novotny 6 Bejbl 5 Kozel 6 Suchoparek 6
Lerck 6 Kristofik 5 Poborsky 6,5 Hyrsky 5 Smicer 6
All. Cipro 6 Arbitro: Ouzounov (Bulgaria) 6,5 7' :
Penicka, destro, Cervone respinge 17' Carboni in
area, sinistro ravvicinato, palla fuori 32'
Poborski, esterno destro, parata di Cervone 45' Di
Biagio, sinistro, Suchoparek devia, palo 18' Gol:
Moriero, destro da fuori area 1 0 20' Moriero,
destro, Stejskal devia, palo 37' Gol: Giannini,
testa su punizione di Carboni 2 0 9' p.t.s. Gol:
Moriero, diagonale destro in corsa 3 0 8' s.t.s.
Gol: Vavra, diagonale di destro in area 3 1
Ammoniti: Carboni, Statuto, Di Biagio, Giannini,
Suchoparek, Penicka, Stejskal, Wagner.
Sostituzioni. Roma: Cappioli (7) per Fonseca dal
s.t.; Statuto (6) per Di Biagio dal 22' s.t.
Slavia Praga: Vavra (s.v.) per Kristofik dal s.t.
Paganti: 63.879, incasso 2.283.000.000
COMPLEANNO AMARO PER L'
ALLENATORE
ROMA . Non si puo' uscire cosi'
dall' Europa, a 7 minuti dall' epilogo dei
supplementari e dopo aver fatto credere che l'
irrealizzabile si stava avverando. Il presidente
Sensi detta subito ai cronisti: "Questa e' proprio
una stagione maledetta. Non vedo l' ora di
concluderla. Ho visto una Roma grande almeno come
l' amarezza finale e voglio ringraziare Mazzone e
i giocatori che in campo sono stati commoventi".
Naturalmente Sensi non precisa se Mazzone (triste
compleanno, ieri ha compiuto 59 anni) apparterra'
al futuro della Roma, ma e' facile pensare che i
nuovi programmi non prevedano piu' l' allenatore
trasteverino. Nello spogliatoio giallorosso i
ragazzi piangono. Moriero: "Ho provato un
dispiacere enorme soprattutto per i nostri tifosi,
che sono venuti a incoraggiarci e hanno riempito
l' Olimpico. E incredibile, e' incredibile farsi
sbattere fuori cosi' . Noi abbiamo dominato la
partita e noi meritavamo di diventare
semifinalisti". L' analisi di Mazzone risente
naturalmente dei malumori circostanti. Dice:
"Forse abbiamo sbagliato qualcosa nel primo tempo,
ma sotto il profilo della volonta' e della
generosita' siamo stati esemplari. Abbiamo fatto
due gol nei tempi regolamentari ad una squadra
forte, che ha badato soltanto a impedirci di
giocare. Poi, nel primo tempo supplementare ho
creduto proprio di avercela fatta, quando Moriero
ha trovato la sua seconda soddisfazione personale.
Inutile recriminare, anche se ritengo di aver
salvato almeno l' onore". Dall' altra parte, il
tecnico dello Slavia Frantisek Cipro dissente:
"Andando a fare il conteggio delle occasioni, ci
si accorge che noi non abbiamo rubato nulla". E
cosi' sia. Arrivano in semifinale Uefa anche il
Bayern Monaco (5 1 a Nottingham) e il Barcellona
(3 2 a Eindhoven). Per la prima volta dall' 89,
non ci sara' una squadra italiana in semifinale
Uefa (sei vittorie italiane e un secondo posto
negli ultimi sette anni).
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