Il Cagliari torna a sperare
battendo una squadra che pare ammutinata contro
Carlos Bianchi
Fa tutto Silva: assist per l'1
- 0, regalo sul pareggio avversario e gol
decisivo. I rossoblu' sono ora a un solo punto da
Perugia e Piacenza
CAGLIARI - Carletto Mazzone
alza le braccia verso il cielo. Il suo Cagliari ha
travolto la Roma, visto che il risultato poteva
essere ben piu' netto. I 3 punti, essenziali per
fare un passo avanti in classifica verso una
salvezza sempre difficile ma non piu' impossibile,
sono comunque li': una grande soddisfazione per
Mazzone, l'ennesima lezione per una Roma
inconsistente, senza voglia di combattere,
maldisposta da Carlos Bianchi che, ormai, ha perso
completamente ogni contatto con la squadra. Tanto
da far pensare a un vero ammutinamento silenzioso.
Il Cagliari ha lottato da squadra all'ultima
spiaggia. Molti e comprensibili gli errori
commessi dai ragazzi di Mazzone, ma tutti hanno
mostrato una commovente volonta'. Inatteso
protagonista, Dario Silva: l'uruguaiano, criticato
e tartassato, e' stato infatti il dominatore della
partita. Sua la prodezza che ha permesso a
Tovalieri di segnare il primo gol (pallone
riconquistato d'astuzia sul fondo e assist a
Tovalieri); suo l'errore in area che ha innescato
il pareggio di Carboni; suo il gol finale con un
tiro al volo perfetto, forte, imparabile. Nel
secondo tempo di gioco se n'e' visto poco o nulla.
Colpa soprattutto della Roma, incapace di
costruire azioni accettabili, con Fonseca nullo,
Delvecchio attentamente controllato e un
centrocampo evanescente. Numerosi giallorossi
davano la sensazione di star volutamente a
guardare. Fonseca, ad esempio, regalava agli
avversari palloni su palloni; in difesa Aldair era
nervoso, scoordinato, irriconoscibile; persino
Candela girava a vuoto. Insomma, un disastro. Buon
per Cervone che i cagliaritani fossero in vena di
regali. I rossoblu' sfioravano infatti in almeno
tre occasioni la terza rete: c'era un clamoroso
palo di Silva a portiere battuto e c'era un gol
"mangiato" incredibilmente da Tovalieri. E non
parliamo di due rigori non dati a Tovalieri.
Rigori discussi, ma in particolare il primo (fallo
di Tetradze) al 31' del primo tempo era parso
netto. Se per il Cagliari si riapre il discorso -
salvezza, per la Roma si tratta di un ennesimo
duro colpo in proiezione zona - Uefa. Il
presidente Sensi ha detto poco o nulla, mentre
Carlos Bianchi, invece di tornare a un
provvidenziale "silenzio - stampa" si e'
arrampicato sugli specchi, dando addirittura tutta
la colpa della sconfitta alla rete di Silva. "Se
al 46' - ha detto Bianchi mentre tutti lo stavano
a guardare con gli occhi spalancati - non avesse
segnato, la partita sarebbe finita in parita". E
il non gioco della squadra? E le squallide
prestazioni di troppi titolari? Nessuna risposta o
risposte da far cadere le braccia. Carlos si e'
arrabbiato solo quando gli e' stato chiesto se non
avesse visto nella prestazione dei giallorossi un
comportamento polemico nei suoi confronti. "Non
rispondo - si e' adirato - a domande del genere".
E se n'e' andato irritato. Ma e' chiaro che la
squadra gli e' sfuggita di mano, che lo
spogliatoio e' diviso, che alcuni giocatori non lo
gradiscono piu', che il presidente Sensi dovra'
presto tirare le somme. La Roma al Sant'Elia ha
offerto uno spettacolo ai limiti della decenza e
non bastano certo a giustificarla le assenze di
Thern, Balbo e Totti. E' tutta la squadra che non
funziona e anche i giocatori di valore - come
Candela, Tetradze, Aldair e Carboni - hanno perso
ormai la testa. E' una squadra da ricostruire e da
rifondare e c'e' ampiamente da dubitare che Carlos
Bianchi sia in grado di farlo. Il Cagliari, tutto
sommato, ha sofferto ma ha vinto nettamente e con
pieno merito. Silva e' stato il migliore in campo,
ma tutti si sono battuti (generosa, in
particolare, la prestazione di Villa). Mazzone ha
trasmesso ai suoi ragazzi grinta e tenacia, doti
che mancano ai giallorossi e che permettono ora ai
sardi di sperare ancora. D'altro canto la Roma, la
pessima Roma del Sant'Elia, ha spianato la via
all'avversario. Il presidente Sensi non l'ha
detto, ma in cuor suo deve aver rimpianto quel
Carletto Mazzone che un anno fa, conquistando 22
punti nelle ultime 9 giornate, porto' i
giallorossi in quella Coppa Uefa che adesso sembra
essere diventata un irraggiungibile sogno.
CAGLIARI 2 Sterchele 6,5 Pancaro 6 Villa 6,5
Minotti 6,5 Bettarini 6,5 Berretta 6,5 Muzzi 7
Sanna 6,5 O'Neill 6 D. Silva 7,5 Tovalieri 7 All.:
Mazzone 7 ROMA 1 Cervone 6 Tetradze 6 Petruzzi 5,5
Aldair 5 Candela 5,5 Moriero 5 Statuto 5 Di Biagio
6 Carboni 5,5 Fonseca 4 Delvecchio 6 All. C.
Bianchi 4 Arbitro: Bazzoli 6 (Fiori 7 e Bilo' 7)
7' Gol: Tovalieri destro in area piccola su assist
di Silva 1 - 0 24' Gol: Carboni sinistro su errore
di Silva che perde palla 1 - 1 28' Sanna destro,
facile parata di Cervone. 37' Sterchele respinge
di piede su colpo di testa di Fonseca. 46' Gol:
Silva destro al volo su assist in area di O'Neill
2 - 1 28' Moriero destro in area, para Sterchele.
34' Silva di testa su centro di O'Neill, palo. 42'
Tovalieri solo su centro di O'Neill, spreca
l'occasione. Ammoniti: Muzzi, Di Biagio, Sanna,
Carboni, Statuto, A. Conti, Aldair. Sostituzioni.
Cagliari: Scugugia (6,5) per Muzzi 28' s.t. Roma:
A. Conti (s.v.) per Petruzzi 33' s.t. Recuperi: 1'
piu' 4'.
INSULTI AI GIALLOROSSI AL
RITORNO Sensi fa i complimenti al suo vecchio
allenatore CAGLIARI - (e.s.) Carletto Mazzone e'
felice, ha persino ricevuto i complimenti dei suoi
ex giocatori e del presidente Sensi. Un gesto
dovuto, ma che la dice anche lunga sui rimpianti
che ha lasciato e sulla delusione di tutti i
giallorossi per la gestione di Carlos Bianchi. Il
"sor" Carletto, pero', si controlla: "E' stata una
vittoria sofferta, conquistata soprattutto con la
volonta' e la tenacia. L'importante, ora, e'
restare con i piedi per terra". Per la Roma,
rientro movimentato nella Capitale. Temendo una
reazione dei tifosi, l'aeroporto e' stato
"blindato" da molti agenti di polizia: i giocatori
si sono presi comunque una razione di insulti
("andate a lavorare") da parte dei facchini dello
scalo e sono stati scortati fuori da un'uscita
secondaria.