XXIV Giornata
JUVENTUS - ROMA 3-0
Torino, Stadio Delle Alpi
sabato 15 marzo 1997
ore: 15:00


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Tabellino partita:
JUVENTUS (4-4-2): Peruzzi, Porrini, Ferrara, Montero, Dimas, Di Livio (32'st Jugovic), Deschamps, Tacchinardi, Zidane (20'st Lombardo), Amoruso, Vieri (20'st Padovano).
In Panchina: Rampulla, Iuliano, Cingolani, Trotta.
Allenatore: Lippi.
 
ROMA (4-4-2): Cervone, Pivotto, Petruzzi, Aldair, Candela, Tommasi (1'st Fonseca), Di Biagio (12'st Statuto), Thern, Carboni, Balbo, Totti.
In Panchina: Berti, Lanna, Tetradze, Bernardini, Delvecchio.
Allenatore: Bianchi:
 
Arbitro: Cesari di Genova.
 RETI: 28'pt e 44'pt Vieri, 40'st Amoruso.
NOTE: Ammoniti: Jugoviæ, Montero, Carboni, Di Biagio, Petruzzi.
 

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Corriere Della Sera

La Juve risparmia le forze ma non i gol

Vieri e Amoruso travolgono la Roma: i bianconeri vincono senza fatica e pensano alla Coppa

CAMPIONATO / Funziona alla perfezione il turn - over di Lippi: giallorossi k.o. gia' nel primo tempo e mai pericolosi davanti a Peruzzi

DAL NOSTRO INVIATO TORINO - Sicuramente verra' lo scudetto, ma lo scudetto non sara' tutto. Non bastera' dire che e' il ventiquattresimo, che e' meritato e perfino bello anche per chi bianconero non e'. Altresi' dovra' essere fatto un rilievo piu' impegnativo: che questo titolo prossimo venturo, ribadito con solennita' dal 3 - 0 di ieri sulla Roma, e' il primo interamente ascrivibile ai meriti del tecnico che questa Juve ha "griffato": Marcello Lippi. Deposta l'enfasi, premesso che lo zonismo e il relativo 4 - 4 - 2 cui si ispira e' di matrice italianista, come la storia professionale dell'allenatore conferma, resta l'analisi di una squadra che - salvo rare eccezioni - ha imparato ad essere implacabilmente risoluta pur prescindendo dagli uomini. Prescindendo da Roberto Baggio (quello di tre anni fa, non quello attuale), la Juve vinse il campionato '94 - '95. Ma allora poteva contare sull'irripetibile Vialli, si crebbe in casa un "pesantissimo" Ravanelli e si stava accingendo a scoprire Del Piero. Quell'impresa, dunque, non venne firmata principalmente dal tecnico, ma piuttosto dagli uomini che ne interpretavano il copione secondo quanto il sommo Gianni Brera, verosimilmente, sarebbe tornato a bollare - dopo il sacchismo - come "eretismo podistico". Tuttavia gia' la conquista della Coppa Campioni l'anno scorso, con una seconda parte affidata a piedi e a soluzioni non sempre di primo rango (i gol di Jugovic e Padovano, i rigori di Pessotto e Ferrara nella finale), premettevano che la rivoluzione si sarebbe compiuta la stagione successiva: via Vialli, Ravanelli e Sousa, non indispensabile Del Piero (bersagliato da due seri infortuni, ma anche destinato alla panchina). Importante, eppure non insostituibile, Boksic. E, men che meno, non necessario Padovano, o Pessotto, o Torricelli. Nemmeno Conte, il capitano e l'uomo che assieme a Deschamps era deputato a sostenere il centrocampo, fermo da novembre, e' risultato impossibile da surrogare. Quale mirabile costruzione abbia architettato Lippi - e quanto sangue vi abbia pompato e quanta anima sia riuscito a soffiarvi dentro - e' stato facile accertare da meta' stagione in avanti, quando il turn - over, piu' che una opportunita', e' diventato una necessita'. Pero' nelle ultime due settimane, cioe' nelle gare interne con Vicenza (2 - 0) e Roma (3 - 0) e in quelle in trasferta con Rosenborg (1 - 1 in Champions League) e Inter (0 - 0), il bisogno di avvicendare Conte, Boksic, Del Piero, Pessotto, Deschamps e Zidane (assenti con il Vicenza), o Torricelli e gli attaccanti titolari (a Milano e ieri), hanno reso l'esatta dimensione della realizzazione lippiana. La Juve non solo e' sempre stata all'altezza di se medesima - tranne a Trondheim, dove ha sottostimato l'avversario e sara' meglio non ripetere l'errore mercoledi' -; non solo ha sempre tenuto fede al proprio progetto tattico e alla vocazione di imporre il gioco; e' pure riuscita a raggiungere gli obiettivi primari e secondari con una disinvoltura essenziale. Infatti, di fronte all'ectoplasma della Roma, ha saputo indovinare gli autori dei gol (Vieri e Amoruso) e il momento in cui realizzarli. Sigillato l'incontro 4' prima della fine del primo tempo, la squadra si e' dedicata alla gestione della gara come se si trattasse di un test di avvicinamento alla Coppa Campioni: fuori Zidane e Vieri, dentro Lombardo, a segno l'esteta Nicola Amoruso, primo gol in campionato. Mentre Lippi faceva respirare la Juve a pieni polmoni, la Roma di Bianchi biascicava intorno al pallone. Rinunciando a Tetradze e a Moriero (per dissidi personali e non per la sciatalgia diplomatica), l'indecifrabile tecnico argentino si era inibito la via laterale di destra, consegnandola a Dimas - Zidane, che dilagavano contro un Tommasi inaccettabile e un Pivotto buono da centrale e molto meno da esterno. Naturalmente non e' solo questa la ragione dell'avvilente prestazione romanista, che ha spezzato una serie di sei risultati utili: perche' pure a sinistra Carboni stentava e in mezzo Di Biagio galleggiava nel vuoto creatogli anche dall'inconsistente Thern. Rispetto a Genova, quando vinse, la Roma ieri era sfilacciata. Inevitabile che abbia perso. Incommensurabile la delusione di chi cerchi di scrutar calcio dentro un guscio vuoto. JUVENTUS 3 Peruzzi s.v. Porrini 6 Ferrara 7 Montero 6 Dimas 6,5 Di Livio 7 Deschamps 6 Zidane 6 Tacchinardi 7 Vieri 8 N. Amoruso 7 All.: Lippi 8 ROMA 0 Cervone 5 Pivotto 5 Petruzzi 5 Aldair 5 Candela 6 Tommasi 4 Di Biagio 6 Thern 5,5 Carboni 5 Balbo 5 Totti 6 All. C. Bianchi 5 Arbitro: Cesari 7 (Contente 5, De Santis 6) 11' Deschamps destro su respinta Cervone: Candela salva sulla riga 27' Gol: Vieri destro in area su assist filtrante di Amoruso 1 - 0 44' Gol: Vieri destro su uscita Cervone (assist Di Livio) 2 - 0 4' Vieri rovesciata di sinistro (su punizione Zidane): palo 28' Fonseca punizione di sinistro, fuori di poco 34' Statuto destro al volo in area: a lato di poco 39' Padovano sinistro alto dopo dribbling su Cervone 41' Gol: Amoruso destro in area su assist di Lombardo 3 - 0 Ammoniti: Di Biagio, Carboni, Petruzzi, Montero, Jugovic. Sostituzioni. Juve: Padovano (5) per Vieri e Lombardo (7) per Zidane 20' s.t.; Jugovic (5) per Di Livio 32' s.t. Roma: Fonseca (6) per Tommasi nel s.t.; Statuto (6) per Di Biagio 12' s.t. Recuperi: 3' piu' 5'. Paganti: 10.558. Incasso: 328.172.000 lire.


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