Scala strapazza i fantasmi della
Roma Ora il Perugia puo' credere ai miracoli
RAPAJC E NEGRI FIRMANO IL 2 - 0
DAL NOSTRO INVIATO PERUGIA -
Per chi crede nelle favole l'incubo perugino
sembra giustamente svicolare nel sogno. Per chi
cerca calcio vero questa e' una partita da
scordare subito, pure se con i gol facili di
Rapajc e Negri la compagnia - Gaucci annusa il
lieto fine, escludendo guai (ancora possibili)
domenica a Piacenza. Colpa (merito?) dei mimi
romanisti, ridotti a una linea piatta per
distinguere l'orizzonte desiderato, placidi come
capita nei saldi - svendita alle ditte svuotate
d'ogni fervore produttivo, soltanto smaniose di
cambiare gestione. E mentre arrivano notizie sullo
sgretolamento piacentino e cagliaritano,
appuntamento piu' comodo non si potrebbe
immaginare dentro la messinscena che resuscita
atmosfere d'imbattibilita' dell'epoca 1978 - 79,
cioe' quei modelli d'efficientismo griffati
D'Attoma, cosi' lontani dal caos di quest'anno. Ma
adesso lo stadio stracolmo rappresenta l'Umbria
disposta al perdono, raggrumata nel presentimento
di salvezza grazie a un Perugia presto travolgente
sull'inconsistenza giallorossa. Superfluo
sofisticare su quanto accaduto per ricavarne
spunti credibili. Finzione abbastanza visibile?
Caldo appiccicoso che fa illanguidire i
giallorossi privi di Cervone, Statuto e Balbo?
L'emozione perugina soffoca qualsiasi sospetto,
ne' viene rimasticata la dubbia procedura utile al
gol apripista firmato da Rapajc. Povera Roma:
assorbe il dispiacere e non trova nemmeno
l'energia d'inalberare sacrosante proteste. Cosa
importa se Negri, assist - man di circostanza, ha
stoppato con il braccio quel lancio di Dicara? E
vi raccomandiamo Berti, portiere impalato ad
aspettare l'esecuzione, quando la scena imporrebbe
un suo tentativo d'uscita. Lo stadio impazzisce di
gioia. La Roma esprime una reazione rattrappita,
oscillante fra l'obbligo di badare all'onore e il
dosaggio dello sforzo. Certo, non prometteva
questa avarizia tecnica l'accoppiata Liedholm -
Sella, ma diventa anche arduo inventare obiettivi
quando non esistono minimi appigli. Vuoi mettere
la disperazione dei grifoni? Assente sdegnato
Luciano Gaucci e presente applaudito Fabrizio
Ravanelli, la Roma ha giusto un sussulto prima di
consegnarsi alle folate perugine. Niente paura:
smarcato dal redivivo Thern, Delvecchio commette
sullo scatto l'omissione poco scusabile, esalando
il tiro addosso a Bucci. Si', Delvecchio e Totti
risultano incorporei, quasi fossero impegnati a
completare degnamente una squadra di fantasmi, un
3 - 5 - 2 sfilacciato quando scatta l'arrembaggio
Kreek - Giunti - Negri. Proprio Negri coglie in
picchiata la sesta rete nelle ultime tre partite,
complice un papocchio del portiere avversario su
punizione di Gautieri (subentrato all'evanescente
Goretti) deviata sulla traversa. Formalizzato il
raddoppio, l'incauto Bucci puo' perfino incappare
nell'espulsione finale senza danni. E lo
sfaccendato Gautieri, piazzato in porta, ringrazia
commosso. Poi esplode la festa del Perugia, quasi
salvo. Che ne dice il Piacenza? PERUGIA 2 Bucci 6
Traversa 6 Matrecano 6 Dicara 6 Mijalkovic 6 Di
Chiara 5 Goretti 5 Giunti 6,5 Kreek 6 Negri 6,5
Rapajc 6 All.: Scala 6 ROMA 0 G. Berti 5 Candela 5
Aldair 5 Petruzzi 4 Lanna 5 Carboni 5 Tommasi 5 Di
Biagio 5,5 Thern 5 Delvecchio 4 Totti 5,5 All.:
Liedholm 5 Arbitro: Messina 5 (Mangerini e
Pisacreta 6) 22' Negri, sinistro su assist Rapajc,
para Berti 25' Gol: Rapajc, sinistro in area su
assist di Negri1 - 0 15' Gol: Negri riprende
punizione di Gautieri sulla traversa2 - 0 20'
Giunti punizione, papera Berti che poi devia in
angolo 26' Rudi in area al volo su cross Rapajc,
respinge Berti Espulsi: Bucci al 46' s.t., mani
fuori area. Ammoniti: Candela, Berti, Dicara,
Kreek, Delvecchio, Aldair. Sostituzioni. Perugia:
Gautieri (6) per Goretti dal 42' p.t.; Rudi (6)
per Kreek dal 47' p.t.; Materazzi (sv) per Di
Chiara dal 16' s.t. Roma: Moriero (5) per Carbone
dal s.t.; Bernardini (sv) per Tommasi dal 29'
s.t.; Conti (sv) per Delvecchio dal 26' s.t.
Recuperi: 3' piu' 4'.