Quando
l'Olimpico esplose per una parata di Damiano...
Il coro che
invoca in campo "undici Tommasi" non ha solo un
contenuto simbolico, visto che Damiano è stato
capace di giocare... pure in porta!
L'episodio risale al 12 gennaio 1997, quando
all'Olimpico si gioca Roma-Perugia, per la
sedicedima giornata di Campionato. E' la prima
stagione di Damiano Tommasi alla Roma, sono
passati appena 4 mesi dal suo esordio in serie A,
avvenuto alla prima giornata contro il Piacenza.
Al 94' minuto, con la Roma in vantaggio per 4-1,
viene espulso il portiere giallorosso Cervone, per
un fallo su un giocatore perugino lanciato a rete.
Impossibile far entrare il portiere di riserva,
dato che l'allenatore Carlos Bianchi ha già
ultimato i cambi disponibili: a difendere la porta
della Roma, per il tempo che resta da giocare del
recupero, deve andare uno dei giocatori già in
campo.
Detto fatto, è il numero 17 giallorosso, Damiano
Tommasi, che sveste i panni del controcampista per
indossare quelli dell'estremo difensore: si infila
all'istante la maglia e i guantoni di Cervone, e
prende posto tra i pali. E' vero che restano da
giocare solo gli scampoli dei minuti di recupero,
ma il Perugia deve battere una punizione dal
limite: Damiano sistema il piazzamento dei
compagni e si concentra sulla linea di porta, il
tiro di Rapajic supera la barriera e spiove forte
e centrale verso lo specchio... ma Damiano c'è:
sfodera una paratona a mani aperte e devia oltre
la traversa, meritandosi il boato e gli applausi a
scena aperta dell'Olimpico, ed accogliendo con un
gran sorriso le pacche affettuose dei compagni; lo
zoom delle telecamere lo coglie visibilmente
divertito dall'inusuale esperienza, ma subito
pronto a rientrare nel ruolo, tutto intento a
richiamare la difesa al piazzamento in area
sull'imminente tiro dalla bandierina...
(www.giallorossi.it)
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I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
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Corriere
Della Sera
La Roma forza 4 non placa gli
ultra'
La societa' nel mirino dei
contestatori. Sensi: " E' solo un pugno di ingrati "
Thern, Moriero e due volte
Balbo (ora capocannoniere) rilanciano i
giallorossi. Espulso Cervone: Tommasi in porta per
gli ultimi due minuti
ROMA - Nemmeno la quaterna sul
Perugia ricompatta il tifo romanista, che comunque
disapprova con i fischi un commando di
disturbatori piombato in tribuna Monte Mario per
oltraggiare Sensi, quasi dipendessero solo dai
suoi (presunti) comportamenti parsimoniosi certi
disincanti stagionali. Sono cinquanta ultra',
forse nostalgici di precedenti gestioni, impegnati
nella messinscena programmata e spalancata mentre
l'organizzazione Bianchi sta ormai gestendo un
rassicurante vantaggio, dalla prodezza - Thern al
gol definitivo, firmato Balbo. Sono momenti
assurdi di tensione, dove gli esagitati vorrebbero
addirittura forzare quel cordone protettivo
montato sulle gradinate attorno al loro
pretestuoso bersaglio, salvo trasferire piu' tardi
questa violenza immotivata nei paraggi dello
spogliatoio senza spaventare il presidente: "Li
conosco, si tratta sempre del solito gruppetto
manovrato d'oppositori, ingrati da non mischiare
fra la massa dei nostri veri sostenitori. No,
nessuna contestazione seria, non scherziamo".
Obbligati a lottare contro la loro crisi, i
professionisti criticati di Trigoria vantano
certamente il merito d'orientare secondo estri una
partita avvelenata, dopo amnesie difensive e
disagi raggrumati fino ad un soffio
dall'intervallo, quando in pieno recupero una
volee azzeccata di Moriero, complice Kocic,
riproduce (2 - 1) un sofferto vantaggio.
L'episodio sembra spegnere i malumori sugli
spalti, che hanno accompagnato l'impaccio
romanista tanto negli snodi propositivi quanto nei
ripiegamenti difensivi, mortificati dal nuovo
Perugia di Nevio Scala, cosi' rapido ad attivare
l'accoppiata Pizzi - Rapajc. Anzi, scolpito il
quintetto arretrato tipo "belle epoque" parmense,
il successore di Galeone punta sull'atteggiamento
tattico piu' coraggioso per riparare i guasti
causati da un dubbio rigore, quasi un regalo
servito al capocannoniere Balbo, fin li' nullo
dentro la gabbia Castellini - Dicara. Possibile?
Possibile che la Roma non sappia arricchire una
circostanza fortunata (Racalbuto a tre metri da
una collisione Allegri - Totti, punisce
l'intervento maldestro del perugino),
traccheggiando nel possesso palla senza
verticalizzazioni ne' accelerazioni. Possibile che
il rilanciato 4 - 4 - 2 dell'allenatore argentino
tradisca vuoti di tensione e reparti scollegati,
come dimostrato dall'immediato pericolo
contropiedistico che, eluso Cervone, Petruzzi
disinnesca all'ultimo istante? La gente becca a
ripetizione Lanna, attribuendogli qualsiasi
voragine aperta dalle incursioni di Gautieri.
Invece maggiore comprensione ottengono gli
altrettanto stonati Petruzzi e Aldair, tagliati
fuori durante l'azione del pareggio umbro,
squarcio di superiorita' non casuale se sommato a
un precedente spreco di Pizzi, catapultato dietro
una respinta di Cervone su incornata - Giunti.
Si', Giovanni Cervone, ripescato dopo cinque mesi,
danza spesso a rischio e poi s'inchina al
rasoterra di Rapajc. Quali disordini accadrebbero
senza il numero balistico di Moriero e una sfida
romanesca tornata improvvisamente in discesa?
Rafforzata quanto a certezze psicologiche, la
compagnia giallorossa lascia ancora una
sconcertante palla gol (Matrecano sbatte sui piedi
di Cervone) e quindi straripa lungo il tragitto Di
Biagio - Totti, delegando il maleamato Thern a
schiodare una rete sontuosa. Due avversari
seminati con palla obliqua piantata sotto
l'incrocio, Kocic seduto, Perugia accartocciato.
Percio', in altri tempi, salirebbero al cielo cori
di ringraziamento, ma frange d'utenti giallorossi
rimproverano a Sensi acquisti promessi e non
effettuati. Cosi' Balbo quadruplica nel caos delle
volgarita' di tribuna. Meno male che sopraggiunge
sdrammatizzante l'espulsione regolamentare di
Cervone, con Tommasi costretto ad improvvisarsi
portiere una manciata di secondi. E Sensi, sotto
scorta, accenna ad un paio di rinforzi di fine
gennaio (Candela, Pivotto) per allentare la
stretta. Serviranno a rendere l'aria respirabile?
ROMA 4 Cervone 6,5 E. Annoni 7 Petruzzi 6 Aldair 6
Lanna 5,5 Moriero 7 Di Biagio 6,5 Thern 7 Tommasi
5,5 Balbo 6 Totti 6 All.: C. Bianchi 6 PERUGIA 1
Kocic 6,5 Gautieri 6,5 Matrecano 6 Castellini 5
Dicara 6 Kreek 5 Giunti 6 Manicone 5 Allegri 5
Pizzi 6 Rapaic 6,5 All. Scala 6 Arbitro: Racalbuto
6 (Fiori 6, Puglisi 6) 2' Rapaic crossa al centro,
Petruzzi sventa precedendo Pizzi 26' gol: Balbo,
su rigore, dopo scontro in area Allegri - Totti 1
- 0 35' Giunti sottomisura, respinge Cervone 37'
gol: Rapaic rasoterra di sinistro infila Cervone 1
- 1 48' gol: Moriero al volo di destro in
diagonale 2 - 1 8' Matrecano di testa, Cervone si
salva con i piedi 23' gol: Thern di destro in
diagonale 3 - 0 43' gol: Balbo lanciato da Thern
salta Kocic e infila 4 - 1 Espulsi: Cervone 46'
s.t. Ammoniti: Kreek, Annoni, Totti, Dicara,
Allegri, Petruzzi, Castellini. Sostituzioni. Roma:
Tommasi (s.v.) per Cervone 46' s.t., Romondini
(s.v.) per Annoni 45' s.t., Statuto (s.v.) per
Moriero 32' s.t., Bernardini (s.v.) per Di Biagio
40' s.t. Perugia: Gattuso (5) per Kreek 15' s.t.
Recuperi: 5' piu' 4'.
L'AMARO ESORDIO DEL TECNICO Il
Perugia e' riuscito a spaventare Scala "Situazione
peggiore di quanto pensassi" ROMA - "A dire la
verita', mi aspettavo qualcosa di piu'...". Amaro
esordio, quello di Scala. Amaro al di la' del
risultato. E il nuovo tecnico del Perugia lo
confessa candidamente, senza tanti giri di parole.
"Ci vorra' piu' tempo di quello che avevo
previsto, per ricostruire questa squadra: la
situazione e' peggiore di quanto pensassi".
L'impatto con la realta' del campionato, per l'ex
allenatore del Parma ingaggiato da Gaucci dopo
l'esonero di Giovanni Galeone, e' stato piu' duro
del previsto. Le prospettive, secondo lui, non
sono rosee. Anzi. "Ma sono convinto che ce la
faremo - giura -, questa e' una buona squadra".
Quello visto contro i giallorossi e' stato un
Perugia privo di idee, scarsamente convinto dei
propri mezzi ma forse ben consapevole dei propri
limiti: "Abbiamo commesso una lunga serie di
errori. Sin dal primo tempo", ammette Scala
continuando nella sua spietata analisi. Possibile
che il tecnico gia' rimpianga di aver firmato il
contratto con il patron degli umbri? Probabilmente
no. Ma dalle sue parole, oltre all'inevitabile
ottimismo per il futuro, traspare anche la
certezza di dover lavorare duramente per rimettere
in linea la compagine: "Sono arrivato solo da
quattro giorni. Bisognera' fare valutazioni
precise. Atleticamente, per esempio, i giocatori
hanno un'autonomia di meno di un tempo e mezzo",
confessa il tecnico di fronte all'evidente calo
della squadra nell'ultima mezz'ora di gioco. Si
parla di rinforzi, della possibilita' che a
Perugia arrivi qualche volto nuovo. "Non ho
chiesto nulla a Gaucci: per il futuro ci sara' da
impegnarsi molto, tutti insieme. Il presidente, io
e i miei collaboratori", chiarisce Scala. Muller
sbarchera' a Fiumicino tra pochi giorni, il
tecnico ovviamente lo sa. "Ma e' fermo da un mese
e mezzo, non credo che potra' scendere subito in
campo", prevede l'allenatore, lasciando
chiaramente intendere che non si aspetta nemmeno
dal neoacquisto quel salto di qualita' che
potrebbe consentire ai suoi uomini di riprendere a
macinare punti. La Roma, invece, ha ripreso la sua
marcia. Tra le contestazioni ed i fischi,
sfruttando le incertezze degli avversari. I
giocatori mantengono il silenzio - stampa. E le
repliche sono affidate a Sensi e a Bianchi. Il
presidente tenta di "sgonfiare" le polemiche:
"Sono i soliti trenta - quaranta, se andate in
Questura trovate anche i loro precedenti penali",
risponde ai giornalisti spazzando via l'ipotesi di
un abbandono della societa': "Ma scherziamo? Io
non me ne vado". E Carlos Bianchi fa il pompiere:
"La contestazione? I tifosi vogliono vedere i
risultati. Puo' essere che non siano contenti...".
Tommasi, portiere per caso con
tuffo strappa applausi
Damiano Tommasi, 23 anni,
centrocampista della Roma (nella foto), ha giocato
in porta gli ultimi minuti della partita vinta dai
giallorossi 4 - 1 contro il Perugia. Ha dovuto
sostituire Cervone, espulso per una parata fuori
area. Un minuto prima il tecnico giallorosso aveva
fatto entrare il terzo sostituto, Romondini,
rendendo impossibile l'ingresso di Sterchele.
Tommasi, dopo lunghi preliminari, si e' schierato
in porta, protetto da Thern, e si e' esibito in
una brillante deviazione in angolo in tuffo su
punizione di Allegri. Tommasi, che nella sua
posizione aveva disputato una partita sotto tono,
ha sorriso compiaciuto, ricevendo congratulazioni
da tutti i compagni, dopo l'ottimo intervento come
estremo difensore. Per la Roma si e' trattato di
una situazione paradossale: dopo lunghe polemiche
Cervone negli ultimi giorni era stato reintegrato
in prima squadra e il titolare di tutta la
stagione, Sterchele, era stato retrocesso in
panchina. L'altro portiere, Berti, acquistato nei
mesi scorsi dal Genoa per prendere il posto di
Cervone, tornera' comunque utile in panchina per
il prossimo turno considerando la squalifica che
sara' comminata a Cervone. Ma nel "valzer" dei
portieri e' toccato a Tommasi fare da supplente.
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