ROMA: KONSEL (35' ST CHIMENTI),
CAFU, ALDAIR, PETRUZZI, CANDELA, DI FRANCESCO,
HELGUERA, TOMMASI, P. SERGIO, BALBO,
DELVECCHIO. (3 DAL MORO, 14 CHOUTOS, 16
PIVOTTO, 21 TETRADZE, 28 CONTI, 30 ZAGO).
ARBITRO: CECCARINI DI
LIVORNO. ANGOLI: 12-6 PER LA ROMA. RECUPERO: 3' E 3'. NOTE: CIELO NUVOLOSO, TERRENO IN
BUONE CONDIZIONI. SPETTATORI: 15 MILA.
AMMONITI LUCARELLI PER SIMULAZIONE, TOMMASI
PER GIOCO SCORRETTO, PIACENTINI E CARRERA PER
PROTESTE
Zeman agguanta l' Udinese,
Mondonico sprofonda verso la B
DECIDE DI FRANCESCO DOPO APPENA
DUE MINUTI
BERGAMO - S'arrampica la Roma e
sprofonda l'Atalanta. Incuranti di qualche assenza
importante (gli squalificati Di Biagio e Totti,
oltre a Gautieri, Scapolo e Gomez, con l'aggiunta
di Zago, dirottato a sorpresa in panchina perche'
a rischio di squalifica alla vigilia della visita
di Ronaldo all'Olimpico), i giallorossi di Zeman
espugnano Bergamo per l'undicesima volta,
conquistano la sesta vittoria stagionale in
trasferta, agguantano l'Udinese al quarto posto e
staccano il Parma, consolidando la zona Uefa.
Giunta alla tredicesima sconfitta, la sesta sul
proprio campo dopo quattro mesi d'imbattibilita'
casalinga, l'Atalanta vede, invece, affievolirsi
le speranze di evitare la B. Subito aggressiva e
capace di sprigionare un pressing asfissiante
(oltre alla perfetta applicazione della tattica
del fuorigioco), la Roma ha impiegato meno di
quanto potesse augurarsi persino Zeman per colpire
un'Atalanta che aveva espresso i suoi timori sin
dal varo della formazione, che prevedeva una sola
punta (Lucarelli), supportata da quel calciatore
multiuso che e' Sgro'. Dopo appena 2 minuti,
infatti, Di Francesco e' scattato su lancio di
Candela per battere in velocita' Gallo e Carrera,
presentarsi davanti a Fontana e segnare il suo
terzo gol stagionale. Trovarsi in svantaggio dopo
appena 120 secondi rappresentava una mazzata per
l'Atalanta, che impiegava un quarto d'ora prima di
mostrare flebili segni di ripresa. Troppo poco per
impensierire avversari tecnicamente superiori, che
macinavano gioco con disinvolta rapidita' e
disarmante praticita'. Se Petruzzi garantiva
solidita' in difesa anche piu' di Aldair, sulle
fasce Candela spingeva meglio di Cafu. A
centrocampo lo spagnolo Helguera, uno spilungone
biondo e dinoccolato alla sua settima apparizione
nel nostro campionato, svolgeva ordinatamente il
compitino, sorretto dalla grinta e dalla mobilita'
di due stantuffi come Di Francesco e Tommasi. In
avanti Delvecchio faceva girare la testa a
Dundjerski, talmente a disagio da essere
sostituito dopo 40' dal piu' ruvido Rustico,
mentre Balbo agiva soprattutto da sponda per i
compagni di reparto, ma Paulo Sergio non era lesto
ad approfittare delle sbadataggini di Mirkovic.
Tenuta in soggezione da una bella Roma, l'Atalanta
balbettava per l'intero primo tempo, incapace di
confezionare uno straccio di occasione, e
rischiando invece di capitolare per la seconda
volta in un paio di circostanze. A tenere in piedi
la baracca nerazzurra provvedevano Carrera e
Sottil, mentre piu' avanti soltanto la rabbia di
un "ex" come Piacentini evitava che i giallorossi
dominassero completamente il centrocampo. Persino
Sgro' e Gallo erano meno lucidi del solito, per
non dire degli impacci di Foglio e Zenoni, mentre
in avanti Lucarelli sgomitava impotente contro
l'implacabile Petruzzi. Qualcosa di diverso
accadeva nella ripresa, quando l'Atalanta portava
in campo tutta la propria disperazione. Soltanto
quella, pero'. Il resto erano palloni a lunga
gittata scagliati dai difensori, nella vana
illusione che qualche incornata mettesse in
difficolta' Konsel. Poteva accadere soltanto al
34', quando il portiere austriaco usciva a vuoto e
s'infortunava (lussazione al dito medio della mano
sinistra), ma Aldair respingeva la conclusione di
Sgro'. L'arrembaggio dell'Atalanta, al quale
partecipava stabilmente anche Carrera, non
provocava brividi a Chimenti: unica eccezione un
tiro ravvicinato del ventenne Rossini, respinto
con un'uscita tempestiva, e poi allontanato
definitivamente da Petruzzi. Ma ormai era il 47' e
a quel punto s'arenavano le ultime esili speranze
nerazzurre.
Il tecnico nerazzurro: "Non
siamo ancora spacciati"
BERGAMO - (m. gh.) Disarmato, se non ancora
rassegnato. Emiliano Mondonico assiste desolato
alla sesta sconfitta casalinga della sua Atalanta
e osserva una classifica sempre piu' precaria.
"Considerando gli altri risultati - commenta
l'allenatore, contestato da buona parte dei tifosi
- e' stata una domenica assolutamente negativa.
Anche se soltanto la matematica ci consente di
sperare nella salvezza, abbiamo il dovere di
scovare gli stimoli per provarci sino alla fine.
Contro una squadra smaliziata come la Roma di
Zeman abbiamo avuto la disavventura di prendere
subito un gol, che per noi e' stato come una
doccia gelata. A quel punto e' saltata la partita
che avevamo preparato ed e' affiorata
prepotentemente la paura. Nella ripresa abbiamo
inseguito generosamente il pareggio e forse, alla
fine, non lo avremmo demeritato". PARMA 1 Buffon 6
Ze' Maria 5,5 Thuram 6 Cannavaro 5 Sensini 5,5
Stanic 6,5 D. Baggio 6,5 Fiore 5,5 Blomqvist 6,5
Chiesa 6 Crespo 6,5 All.: Ancelotti 6 FIORENTINA 2
Toldo 6 Falcone 6 Firicano 6 Padalino 6 Serena 6,5
Cois 6,5 Rui Costa 6,5 Schwarz 6 Edmundo 7
Batistuta 6,5 Oliveira 6 All. Malesani 7 Arbitro:
Bolognino 6 (Mercurio 6, Di Mauro 6) Marcatori:
Edmundo al 9', Crespo al 13' e Rui Costa al 32'
s.t. Espulsi: Stanic (doppia ammonizione) 34' s.t.
Ammoniti: Schwarz, Fiore, D. Baggio e Edmundo.
Sostituzioni. Parma: Orlandini (s.v.) per Ze'
Maria 35' s.t. Fiorentina: Tarozzi (6) per
Oliveira 13' s.t.; Robbiati (s.v.) per Rui Costa
46' s.t. Recuperi 2' piu' 3'. ATALANTA 0 Fontana 6
Carrera 6 Dundjerski 4 Sottil 6 Mirkovic 5 Foglio
5 Gallo 5,5 Piacentini 6,5 Zenoni 5,5 Sgro' 5,5
Lucarelli 5 All.: Mondonico 5,5 ROMA 1 Konsel 6
Cafu 6 Petruzzi 6,5 Aldair 5,5 Candela 6,5 Tommasi
6,5 Helguera 6 Di Francesco 7 Paulo Sergio 5,5
Balbo 5,5 Delvecchio 6,5 All. Zeman 6,5 Arbitro:
Ceccarini 5,5 (Marano 6, Mitro 6) Marcatore: Di
Francesco 2' p.t. Ammoniti: Lucarelli, Tommasi,
Candela, Piacentini, Carrera. Sostituzioni.
Atalanta: Rustico (5,5) per Dundjerski 40' p.t.;
Magallanes (5,5) per Foglio 40' p.t.; F. Rossini
(6) per Lucarelli 15' s.t. Roma: Chimenti (7) per
Konsel 35' s.t. Recuperi: 3' piu' 3'.
Repubblica
Roma, un bel salto verso il
vertice
BERGAMO - Facendo di nome
Eusebio, ieri Di Francesco deve essersi finalmente
sentito all' altezza dell' impegnativo battesimo:
la galoppata con la quale, dopo soli due minuti,
ha attraversato il campo prima di trafiggere
Fontana permette alla Roma di arrampicarsi al
quarto posto, a Zeman di esibirsi nel consueto
repertorio sussurrato ("meglio quarti che decimi,
ora spero che i tifosi tornino dalla nostra
parte") e a Sensi di non accusare il complesso d'
inferiorità verso Cragnotti, nella settimana
cominciata con l' acquisto di Tomic in risposta a
quello laziale di Stankovic e conclusa con un'
allusiva battuta sul possibile arrivo di Chiesa
("il colpo Tomic non resterà l' unico, ora cerco
un grande giocatore italiano"). Mondonico, che
grandi giocatori non ne allena, si è invece
abbandonato al realismo. "Per sperare di restare
in A, ormai l' Atalanta si deve aggrappare alla
matematica", ha detto l' allenatore, crudo quanto
la metà della curva che alla mezz' ora del secondo
tempo gli ha dedicato un coro d' insulti. La
tribuna ha applaudito i contestatori, mentre l'
altra metà degli ultrà difendeva il tecnico dell'
epopea atalantina (ma il prossimo anno tornerà al
Torino). Lanciato in campo anche un cacciavite,
raccolto da Candela. Soltanto nell' ultimo quarto
d' ora l' Atalanta ha davvero spaventato la Roma.
Non avrebbero giustificato il pareggio né il tiro
al volo di Sgrò respinto da Aldair, né la parata
in uscita su Fausto Rossini di Chimenti, appena
entrato al posto di Konsel - lussazione al medio
della mano sinistra, ma il portiere austriaco
giura che sabato contro l' Inter ci sarà - né il
successivo salvataggio di Petruzzi a porta vuota
sulla rovesciata di Rossini. Erano i minuti di
recupero e Carrera, da libero, si era trasformato
in centravanti per guidare l' arrembaggio, ma la
superiorità di gioco della Roma nel resto della
gara era stata evidente, malgrado un calo nella
ripresa che Zeman ha insolitamente giustificato
con la scelta di un atteggiamento più prudente.
"Nel primo tempo avevamo rischiato molto,
attaccando anche con i due terzini
contemporaneamente: in vantaggio di un gol non era
proprio il caso di correre pericoli inutili". Per
la verità si tratta più di un paradosso zemaniano
che dell' abiura di un modello tattico - l'
offensivismo a tutti i costi - perseguito con
ostinazione fino a quando lo ha consentito l'
ovvia reazione dell' Atalanta, che dopo 40' ha
modificato lo schieramento iniziale a una punta
(Lucarelli), con due cursori sulle fasce (Foglio e
Zenoni), un centrocampo infoltito ad arte attorno
a Sgrò e marcature strettissime sulle tre punte
romaniste: Mondonico ha finalmente inserito
Rustico al posto di Dundjerski ed ha affiancato
Magallanes a Lucarelli, poi sostituito in avvio di
ripresa da Rossini, più efficace nel gioco di
sponda. Contrariato per il cambio, il centravanti
promesso al Valencia si è ancora una volta
scontrato con le croniche difficoltà della sua
squadra ad arrivare al tiro. Nel primo tempo il
paragone con la Roma è stato perfino ingeneroso,
come ha subito dimostrato la semplicità dello
scatto con cui Di Francesco ha tagliato fuori
Carrera, unico ostacolo sul lancio in verticale di
Candela. Il pressing di Tommasi e Di Francesco e
le volate di Cafù e Candela hanno fornito a
Delvecchio e Paulo Sergio un' infinità di palloni.
Interrotta solo da un tiro al volo di Sgrò (24' ),
la pressione romanista ha prodotto parecchie belle
azioni spezzate dal baluardo Carrera, un rigore
reclamato da Delvecchio per un intervento in
recupero di Carrera sul suo slalom (36' ) e una
parata di Fontana su pallonetto di Di Francesco
(37' ). Nella ripresa l' accademia si è limitata a
un paio di contropiede non conclusi da Balbo.