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Corriere della Sera
FIORENTINA ROMA 0 0 / A Firenze l' unica
partita senza reti: poche occasioni, le squadre si sono
date battaglia a centrocampo annullandosi a vicenda
La Roma ingabbia Batistuta e lo
spettacolo
Pressing e raddoppi
soffocano il gioco. Toldo para un rigore a Balbo e fa
un miracolo su Di Biagio. Il portiere viola: " Sapevo
dove avrebbe tirato "
A Firenze l'unica partita senza
reti: poche occasioni, le squadre si sono date
battaglia a centrocampo annullandosi a vicenda La
Roma ingabbia Batistuta e lo spettacolo Pressing e
raddoppi soffocano il gioco. Toldo para un rigore
a Balbo e fa un miracolo su Di Biagio DAL NOSTRO
INVIATO FIRENZE - Quanto piace questo calcio
elettrico e scheletrico, ridotto all'osso da
tecnici - monoliti e propagandato da attori -
fotocopia imbalsamati negli schemi? I cultori di
questa stortura, vera essenza dell'anticalcio,
sostengono si tratti di gioco moderno,
modernissimo, senza specificare cosa significhi
un'etichetta simile e da dove poi scaturisca lo
spettacolo. Fiorentina e Roma, a una lettura meno
sofisticata, sono state in realta' due belve che
si sono rincorse per azzannarsi, due squadre
rattrappite in trenta metri e accecate dalla
frenesia del pressing e del fuorigioco, entrambi
utilizzati senza intermittenze, tutti come
soldatini diligenti, a ogni respiro
dell'avversario. Una sfida cosi' frammentata,
oltre allo zero a zero del campo (anche se la Roma
recrimina per un rigore di Balbo parato da Toldo
al 38' del primo tempo) non poteva non tradursi in
un effetto desolante dal punto di vista dello
spettacolo. Tre uomini sempre sulla palla, ma mai
tre passaggi di fila; caviglie azzannate e fiato
sul collo, strafalcioni leggendari e appoggi
orizzontali di cinque metri schizzati in tribuna o
in curva; arbitro per due terzi della partita col
fischietto sempre in bocca e i guardalinee con il
braccio sempre alzato. Alla fine, i piu' bravi
sono stati proprio loro: Boggi e i suoi
collaboratori, De Santis e Ivaldi, a cui va tutta
la solidarieta' per avere respinto un pomeriggio
ad altissimo rischio di stress e di errori.
Risolta brillantemente la fatica di annullarsi a
vicenda, Fiorentina e Roma non sono riuscite a
trovare un percorso alternativo. Con immaginabile
disprezzo da parte dei rispettivi allenatori, sono
stati gli episodi, ancora una volta, a determinare
un pareggio che forse sta benino ai giallorossi e
fa respirare un poco i viola, soprattutto
Malesani. La strepitosa giornata di Toldo da una
parte ha salvato la panchina di Malesani,
improvvisamente scricchiolante dopo le tre
sconfitte consecutive in campionato (Inter, Empoli
e Juventus). E dall'altra permette alla Roma di
sentirsi orfana di due punti, di rammaricarsi per
l'occasione perduta, sebbene il pareggio non
faccia una piega e non offenda nessuno. Il rigore
parato a Balbo (fallo di Tarozzi su Gautieri,
terzo penalty fallito dall'argentino in questa
stagione) ha anticipato di quasi un'ora
l'inverosimile, ossia un volo d'angelo su
incornata ravvicinata di Di Biagio che e' sembrato
ai limiti dell'impossibile. Cosi', grazie al suo
portiere, Malesani ha potuto tenere ancora
nell'armadio le sue valigie, anche se i problemi
della Fiorentina tradiscono una consistenza
preoccupante. A nulla e' servito variare
l'impostazione di base, aggiungere un difensore ai
tre visti in precedenza e infoltire il
centrocampo. La linea di retroguardia con il
rinforzo di Bettarini non ha spazzato via i dubbi
del passato. E a centrocampo, con Rui Costa piu'
arretrato ma stranamente relegato sulla fascia
sinistra (un po' come Zola contro l'Inghilterra),
i viola non hanno mai fatto la voce grossa, blandi
quanto la coppia d'attacco Batistuta - Oliveira.
La Roma, pur contando le due occasioni per operare
il sorpasso, ha offerto la prestazione meno
convincente del suo campionato oltre misura.
Soltanto Konsel, Petruzzi, Di Biagio e a corrente
alternata Totti, sono andati sopra le righe
rispetto al resto della compagnia. Alla ripresa ci
sara' il derby. Ma la beffa per Zeman e' gia'
dietro l'angolo. Aldair e Petruzzi, infatti,
salteranno l'appuntamento con la Lazio. Diffidati,
e ieri ammoniti, i due verranno squalificati dal
giudice, lasciando campo libero all'improbabile
coppia Gomez - Servidei. Il portiere viola:
"Sapevo dove avrebbe tirato" FIRENZE - (r.p.)
L'eroe della partita e' il portiere viola
Francesco Toldo protagonista di due parate
eccezionali su rigore di Balbo e sul colpo di
testa di Di Biagio a pochi secondi dalla fine. "Mi
sono commosso - confessa Toldo - quando il
pubblico ha scandito il mio nome. La parata su
Balbo e' stata ragionata. Batte rigori quasi
sempre sulla destra e ho indovinato la parte
giusta. Quella su Di Biagio invece e' stata
d'istinto, un mezzo miracolo. Non dedico le parate
a Maldini anzi gli auguro di tutto cuore di
battere la Russia. Se andiamo ai Mondiali puo'
esserci posto anche per me". Zeman e i giocatori
della Roma non hanno nascosto la sorpresa quando
hanno saputo che l'Olimpico era pieno di tifosi
che seguivano la partita di Firenze dal maxi
schermo. "La Roma e' un sentimento" ha commentato
Balbo e Zeman ha aggiunto: "Un pubblico cosi'
meriterebbe lo scudetto. A Firenze potevamo
vincere, la nostra classifica sarebbe stata
eccellente. Mi consolo pensando che siamo imbattu
ti uscendo dallo stadio dove imperversa un
goleador come Batistuta".
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