XXII Giornata NAPOLI - ROMA 0-2 Napoli, Stadio San Paolo domenica 22 febbraio 1998
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Tabellino partita: NAPOLI:
TAGLIALATELA, GORETTI, BALDINI, MALAFRONTE,
CASSON, PANARELLI (28' ST ASANOVIC), ROSSITTO,
LONGO, TURRINI, BELLUCCI (28' ST STOJAK), PROTTI
(1' ST SCARLATO). (12 DI FUSCO, 3 SERGIO, 17
CIMADOMO), 28 ALLEGRI).
ROMA: KONSEL, CAFU, CANDELA, ZAGO,
ALDAIR, DI BIAGIO, DI FRANCESCO (33' ST VAGNER),
TOMMASI, GAUTIERI (1' ST PAULO SERGIO), BALBO (1'
DELVECCHIO), TOTTI. (12 CHIMENTI, 3 DAL MORO, 25
PETRUZZI, 18 HELGUERA).
ARBITRO: BAZZOLI DI MERANO RECUPERO: 2' E 3' ANGOLI: 6-5 PER LA ROMA NOTE: CIELO SERENO CON TEMPERATURA MITE.
TERRENO DI GIOCO IN BUONE CONDIZIONI. ESPULSO 44'
PT ROSSITTO PER UNA GOMITATA A CAFU SEGNALATA
ALL'ARBITRO DAL GUARDALINEE PUGLISI. AMMONITI DI
BIAGIO, BALDINI E ZAGO PER SCORRETTEZZE E LONGO
PER PROTESTE. SPETTATORI: 25.000.
Rossitto si fa espellere, Longo
regala un assist a Totti: la Roma ringrazia.
Incidenti nel dopo gara: 18 feriti tra tifosi e
poliziotti
I partenopei collezionano
l'ennesima sconfitta, i giallorossi intascano tre
punti per la zona - Uefa
DAL NOSTRO INVIATO NAPOLI -
Totti e Di Biagio sembrano i notai romanisti
incaricati di certificare che il Napoli retrocede,
dopo quasi trent'anni caratterizzati da Ferlaino
nel bene e nel male. Due mazzate in rapida
successione, quando Rossitto ha gia' salutato la
compagnia - Montefusco per una stupida gomitata a
Cafu, proprio sotto gli occhi del guardalinee
Puglisi, fanno 50 reti subite in 16 sconfitte:
degrado senza rimedi in quattro gestioni tecniche
d'annientamento. Ne' si puo' chiamare derby del
sole questo de profundis partenopeo fra pochi
intimi, dove la Roma deve comunque aspettare la
superiorita' numerica e soprattutto le
sostituzioni all'intervallo dell'impresentabile
Balbo e del solista Gautieri, cosi' poco zemaniani
nei loro prevedibili movimenti sempre palla al
piede. Si', con una difesa totalmente straniera
(Antonio Carlos e' il nuovo portafortuna, a
dispetto della terza ammonizione sopportata in tre
prestazioni vincenti), i giallorossi procedono
sotto ritmo, quasi saldati per meta' tragitto alle
sventure napoletane a centrocampo. E, bloccate le
corsie esterne dai giovani Panarelli e Malafronte,
gli ultimi della classifica cercano ancora
rigurgiti d'onore, articolando una specie di 1 - 3
- 4 - 2 da mutuo soccorso, anzi da prolungamento
dell'agonia calcistica. L'involuto football
romanista, ridotto alle estemporanee strattonate
di Cafu o ai dribbling di Totti, permette il
prolungamento di un malinconico equilibrio che
esclude profondita' di schemi, accelerazioni,
ribaltamenti. A cosa servono Taglialatela e
Konsel? Tagliatela disinnesca giusto un'esecuzione
obliqua dell'arrembante Cafu su cross sventagliato
da Totti; il portiere austriaco non si sporca
nemmeno i guantoni, anche se quell'unica idea
smarcante di Longo, destinazione Protti,
meriterebbe un attaccante meno renitente allo
scatto nell'area giallorossa improvvisamente
sguarnita. Sotto le grinfie brasiliane di Aldair e
Antonio Carlos, le punte schierate da Montefusco
destano sincera pena e non cambiera' nulla
affiancando nel prosieguo Scarlato allo stralunato
Bellucci, poi rilevato dal piu' tonico Stojak.
Sono dettagli ai margini d'uno sfascio.
Squattrinato e patetico, prigioniero del sogno
Maradona, il Napoli precipita mentre i tifosi
intonano il refrain "Ferlaino, vattene!".
Provvedera' l'onorevole Rivelli, che ha annunciato
nei giorni scorsi una disponibilita' da 30
miliardi, promettendo di lanciare una societa' ad
azionariato diffuso, modello Barcellona? Qua, la
vecchia gloria Antonio Juliano, chiamato a salvare
il club gia' affossato dai predecessori, memorizza
la fine di speranze mai nate. E' di Rossitto
l'ultima metaforica pugnalata: dopo aver bloccato
l'oppositore Tommasi, decide di spostarsi su Cafu
per abbatterlo a gioco fermo, con un raptus
penalizzante. Cartellino rosso proprio accanto
alla panchina di Zeman, che non puo' esimersi dal
riordinare l'organizzazione zonarola. Dentro
allora Paulo Sergio e Delvecchio, che almeno
lottano e svariano, sfruttando i rifornimenti del
centrale Di Biagio. Tuttavia, senza un regalo in
disimpegno di Longo, che consegna a Totti la palla
gol, non arriveremmo al blitz prezioso per la zona
Uefa. Il talentuoso intercetta il passaggio
laterale verso l'interno campo, anticipa Turrini e
esplode il destro liberatorio. I tifosi napoletani
fischiano e s'abbandonano ad applausi di scherno.
Qualche razzo viene sparato sulla postazione dei
sostenitori giallorossi raggruppati sotto la curva
A, come se il disegno di legge - Veltroni non
spaventasse gli ultra'. Il Napoli lascia spazio ad
una spettacolare triangolazione Candela - Totti -
Candela, prima di arrendersi al raddoppio griffato
di testa da Di Biagio, su corner - Totti. Serve
inoltrare Stojak, seguirne l'aggiramento finale
che impegna Konsel nell'unica parata domenicale? I
romanisti ripartono e si divertono in picchiata,
nell'atmosfera da sgombero anticipato. Povero
Napoli: zavorrato da proclami fasulli e colpevoli
responsabilita' dirigenziali, da' l'addio alla
serie A. Ora i suoi innamorati tramortiti si
augurano solo che la via crucis finisca presto.
Quando finiranno i tradimenti? Quando passera' 'a
nuttata?
Incidenti nel dopo - gara: 18
feriti tra tifosi e poliziotti
NAPOLI - (a.ci.) Incidenti tra
tifosi e polizia al termine di Napoli - Roma.
Diciotto i feriti: una decina, in modo lieve, tra
i romanisti, due tra quelli del Napoli e sei i
poliziotti che hanno dovuto farsi medicare al
termine delle cariche avvenute a Piazzale Tecchio.
Identificato e denunciato per lancio di razzi,
avvenuto durante la gara, un tifoso del Napoli.
Per lui sara' chiesto il provvedimento di
inibizione di presenza allo stadio. Gli incidenti
sono accaduti in due fasi. Al termine della gara i
romanisti, che erano stati trattenuti all'interno
dello stadio per evitare il contatto con un gruppo
di tifosi avversari, hanno cominciato un lancio di
monetine ed oggetti contro le forze dell'ordine.
La polizia ha disperso con una carica i tifosi del
Napoli per sgomberare il passaggio ed e'
intervenuta, all'interno del San Paolo, nel
settore occupato dai romanisti, contro i
sostenitori giallorossi. I tifosi della Roma,
circa 500, sono stati fatti uscire sotto scorta,
ma a Piazzale Tecchio un gruppo di essi ha cercato
di vendicarsi aggredendo la polizia, che ha
risposto caricandoli. Dopo oltre due ore e mezzo
dalla fine della partita i sostenitori della Roma
sono saliti a bordo dei pullman parcheggiati e
delle auto, facendo ritorno a Roma. Di cattivo
umore - ma per tutt'altri motivi - anche i
giocatori romanisti, che sono entrati in silenzio
stampa. Bocche cucite per protesta per il
deferimento di Zeman alla commissione disciplinare
dopo la gara con la Juventus. NAPOLI 0
Taglialatela 6 Goretti 6 Malafronte 5 F. Baldini 5
Panarelli 5 Crasson 5 Rossitto 4,5 R. Longo 5
Turrini 6,5 Protti 5 Bellucci 5 All.: Montefusco 5
ROMA 2 Konsel 6,5 Cafu 7 Antonio Carlos 6 Aldair
6,5 Candela 6 Tommasi 6 Di Biagio 6,5 Di Francesco
6 Gautieri 6 Balbo 5 Totti 7 All. Zeman 6 Arbitro:
Bazzoli 6 (Puglisi 6,5, Cerofolini 6) Marcatori:
Totti all'8' e Di Biagio al 17' s.t. Espulso:
Rossitto (fallo a gioco fermo) al 45' p.t.
Ammoniti: Di Biagio, Baldini, Antonio Carlos e
Longo. Sostituzioni Napoli: Scarlato (5) per
Protti nel s.t.; Asanovic (s.v.) per Panarelli 28'
s.t.; Stojak (s.v.) per Bellucci 28' s.t. Roma:
Paulo Sergio (6,5) per Gautieri nel s.t.;
Delvecchio (6) per Balbo nel s.t.; Vagner (s.v.)
per Di Francesco 33' s.t. Recuperi: 2' piu' 3'.
Repubblica
A Napoli e Brescia lacrimogeni e
arresti
UN' altra giornata di
ordinaria violenza negli stadi. Niente di grave,
per fortuna: ma tanti episodi, dalla serie A alla
serie C. La "partita blindata", Brescia-Atalanta,
si è conclusa con scontri fra gli ultrà bresciani
e la polizia: feriti 4 agenti, 3 tifosi fermati,
19 denunce e alcune auto danneggiate. Ancora caos,
invece, dopo un incontro del Napoli. Bilancio, tre
arresti e 18 feriti, il più grave ricoverato in
ospedale (7 giorni di prognosi per trauma
cranico), cariche delle forze dell' ordine e
tafferugli. La sfida con la Roma, come si temeva
alla vigilia, s' è confermata una partita a
rischio. Durante i 90 minuti i soliti razzi,
sparati con criminale precisione e colpevole
perseveranza dai tifosi del Napoli in direzione di
quelli avversari. Quattro petardi hanno raggiunto
il bersaglio, esplodendo tra i sostenitori della
Roma. Identificato e denunciato a piede libero il
lanciatore. Ma gli incidenti più gravi si sono
verificati nel dopo-partita, nel piazzale davanti
alla Mostra d' Oltremare. Due le cariche delle
forze dell' ordine. Una per disperdere i tifosi
del Napoli, che aspettavano gli avversari fuori
dallo stadio. L' altra contro un gruppo di tifosi
romani, in attesa di mettersi in viaggio, che
hanno cominciato a lanciare pietre e petardi
contro la polizia. Ferite negli scontri 18
persone: 6 poliziotti, 10 tifosi della Roma, un
napoletano e un ragazzo olandese di 16 anni,
Petrus Joannes, l' unico ad essere ricoverato. Tre
tifosi arrestati. Parapiglia invece a Padova in
campo e fitta sassaiola e cariche della polizia
fuori dello stadio. Al 42' della ripresa di
Padova- Lucchese (1-1) espulsi dall' arbitro
Calabrese l' attaccante De Franceschi (che litiga
con un guardalinee e pare gli dia un buffetto
sulla guancia), Montrone e il ds dei veneti
Garlini. Protesta il presidente Viganò: "C' è
malafede, qualcuno in alto ci vuole portare in
serie C". Sempre in B, rissa fra giocatori in
Perugia-Venezia. Scortato il tecnico Giorgini dopo
la sconfitta dell' Ancona in casa col Ravenna.
Colpita l' auto di Flachi. Danneggiato lo stadio
Del Conero. Pietre contro la polizia anche in
serie C-1 (girone B), al termine di
Nocerina-Savoia 0-1. Feriti (anche una ragazza) e
due arresti durante Cremapergo-Mantova.