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Giornata PARMA - ROMA 0-2 Parma, Stadio
Tardini domenica 30 novembre 1997
ore: invia una e-mail per i resoconti
Tabellino partita:
PARMA:
BUFFON, ZE' MARIA (1' ST MUSSI), THURAM, CANNAVARO,
MILANESE, CRIPPA, BAGGIO, GIUNTI (1' ST FIORE),
BLOMQVIST, CHIESA, CRESPO (13' ST MANIERO). (24
NISTA, 16 APOLLONI, 13 STANIC, 19 ORLANDINI).
ROMA: KONSEL,
CAFU, PETRUZZI, CANDELA, DAL MORO, TOMMASI (39' ST
TETRADZE), DI BIAGIO, DI FRANCESCO, PAULO SERGIO
(28' ST PIVOTTO), BALBO, TOTTI. (12 CHIMENTI, 15
SERVIDEI, 8 SCAPOLO, 18 HELGUERA, 19 GAUTIERI). Marcatori:
Totti 9', Paulo Sergio 21'
ARBITRO: BRASCHI
DI PRATO
ANGOLI: 16-3 PER
IL PARMA RECUPERO:
5' E 4'
NOTE: GIORNATA
UMIDA CON CIELO COPERTO, TERRENO IN DISCRETE
CONDIZIONI, SPETTATORI 22.000; AMMONITI CRIPPA,
CAFU, BALBO E THURAM PER GIOCO FALLOSO, KONSEL PER
CONDOTTA NON REGOLAMENTARE, CHIESA PER PROTESTE.
Giovedi' in Champions League,
ieri in campionato: nuova disfatta sotto i colpi
della banda Zeman
PARMA - ROMA 0 - 2 / Totti e Paulo
Sergio colpiscono in velocita', Konsel conserva il
vantaggio con una serie di grandi parate La Roma
elimina il Parma anche dall'Italia Giovedi' in
Champions League, ieri in campionato: nuova
disfatta sotto i colpi della banda - Zeman DAL
NOSTRO INVIATO PARMA - Il calcio, alla fine, e' un
gioco capitalistico, come il Monopoli: se fai
rendere quello hai, vinci. La Roma transita,
pesante e crudele, sul bisogno di vitamine del
Parma, sintetizzando al massimo i suoi schemi
offensivi, lesinando la spettacolarita' delle sue
prestazioni. Bellezza formato mignon, condensata
in accecanti gemme. Tre limpide occasioni, due
gol. Roma brillante nel colpire, affondare e
ritirarsi, in affanno solo tra le due reti, quando
il pareggio sarebbe meritato, quando il Parma fa
fruttare le incursioni di Ze' Maria e Crippa a
destra e Blomqvist a sinistra. Nel primo tempo il
disavanzo e' ingiusto, sia per la consistenza del
gioco del Parma, sia per il computo delle
occasioni. Ma sull'arco dei 90', l'analisi del
tecnico emiliano non e' convincente: la sofferenza
dell'avversario, costretto all'angolo per un'ora,
e' piu' presunta che reale. Il vantaggio a freddo
della Roma - Totti trasforma un lancio di Di
Francesco, scattando in posizione regolare, mentre
Paulo Sergio giace a terra in area dall'azione
precedente - provoca 10' ardenti e inutili. Crespo
non da' forza a un pallonetto e Cafu salva, Konsel
si esibisce in due respinte su deviazioni aeree di
Crippa e Chiesa. E' il Parma migliore, che riesce
a operare sia in senso verticale, affondando al
centro, sia orizzontale, allargando sulle fasce.
Momenti quasi di gloria, freddati da Paulo Sergio
terminale di un classico schema zemaniano: Totti
taglia per l'inserimento di Dal Moro da dietro,
traversone basso per il piattone del brasiliano,
che poi vanifichera' due altre incursioni. Il
Parma c'e' sempre come volonta', meno come mira:
Dino Baggio (testa) e Crippa (sinistro in mischia)
legittimano un gol che non arriva. A graziare un
pubblico partecipe come accade raramente, non
viene neanche lo 0 - 3, sprecato da Balbo su
Buffon. La Roma qui conclude la sua partita
offensiva, in attesa di tempi migliori. Nella
nuova Zemanlandia il canonico 4 - 3 - 3 puo'
venire adattato al divenire della sfida e alla
necessita' di accorciare e compattare la squadra.
Nel secondo tempo Ancelotti spinge sulle barricate
Mussi e Fiore e, dopo una decina di minuti,
Maniero: se le prime due sostituzioni avvengono
per rinvigorire la squadra (debole in Giunti e Ze'
Maria) la terza e' inevitabile: il Parma si trova
spostato lateralmente dalla ristrettezza creata
dalla Roma, che ha centrocampo e difesa incollati.
Pippo dovrebbe sfruttare l'unica arma rimasta:
palla lunga o cross dalla fascia. La Roma, in
difficolta' nel primo tempo su questo genere di
offensiva, disinnesca arretrando ogni possibile
pericolo. Cosi', al Parma resta solo Enrico Chiesa
che, come l'eroico omonimo Toti, scaglia la sua
stampella appena vede uno spiraglio. Quattro volte
centra la porta e quattro volte Konsel si oppone.
Nessuno dei suoi compagni, invece, riesce mai a
liberarsi, vizio gia' emerso in Champions League.
La volonta' e' spremuta fino all'ultima goccia di
sudore, ma non si puo' confondere il livello
agonistico con quello tattico - tecnico. Se il
primo e' alto, il secondo arranca. Il nuovo Zeman
non ha vergogna di coprirsi, di sistemare Pivotto
in difesa e spostare Cafu al posto di Paulo
Sergio, con compiti di soffietto. Si difende,
prende pugni che non fanno male e poi, quando il
Parma va in affanno, potrebbe anche segnare il 3 -
0. Ma Buffon salva su Balbo e Totti, mentre il
palo stoppa Cafu. Troppo per il Parma attuale,
insolentito dalla sorte oltre i suoi peccati. Ma,
quando gira male, capiti sempre su Parco della
Vittoria, a pagare dazio. -
L'ALLENATORE DELUSO Ancelotti: "Rischiamo una
crisi di identita" PARMA - Il Parma e' in
ginocchio per la la seconda volta in una
settimana. "E' un momento delicato - ammette
Carletto Ancelotti -, raccogliamo meno di quello
che si semina. L'importante, comunque, e'
continuare a seminare". Vittoria meritata della
Roma, allora? "Abbiamo giocato alla pari e avuto
forse piu' occasioni. Nel complesso, comunque, la
Roma ha dimostrato di possedere piu' serenita',
mentre noi eravamo spesso preoccupati e
disordinati". Adesso per il Parma c'e' davvero il
rischio di una crisi: fuori dalla Champions League
e indietro in campionato. "Il momento e' difficile
- prosegue Ancelotti - e poi ci attendono tre
trasferte. La situazione va valutata attentamente,
perche' c'e' il rischio che la crisi di risultati
degeneri in crisi di identita'. Questa sconfitta
e' figlia del pareggio di giovedi', siamo calati
nel finale ma questo e' comprensibile". Hernan
Crespo ha bisogno di riposo? "Per lui si tratta di
un periodo di stanchezza recuperabile, ma e' un
giocatore in cui credo ciecamente, anche se oggi
non ha giocato bene come pure giovedi' scorso".
Zeman fa i complimenti, Totti si esalta: "Questa
e' un'impresa" PARMA - (r.sch.) Zdenek Zeman, dopo
dieci anni di attesa, riesce a sfatare il tabu'
del Tardini. "Spero solo che non debbano passarne
altri dieci prima che io possa vincere di nuovo in
questo stadio", dice il tecnico boemo, abbozzando
una smorfia che vuole essere un inusitato sorriso
di compiacimento. La Roma adesso guarda con piu'
fiducia alla corsa verso i primissimi posti in
classifica. Ora e' terza, a pari punti con
l'Udinese, ma Zeman avverte: "Risultati come
questo di Parma vanno gestiti al meglio. Anche il
presidente Sensi e' soddisfatto, per una volta non
si e' lamentato". E' molto felice per la sua
prestazione anche Francesco Totti, che difende a
spada tratta il suo gol: "Non credo di essere
stato in fuorigioco. Abbiamo disputato una
grandissima partita e alla fine credo che la
vittoria sia giusta, anche se e' giusto ammettere
che il Parma ha creato molte occasioni da gol". La
Roma dunque comincia a pensare in grande: "L'Inter
pero' non si ferma: ha vinto anche a Vicenza e
questo e' un grande risultato, ma la Roma ha
dimostrato di esserci. Il nostro e' un grande
calcio, piace alla gente ed e' produttivo, lo
dimostriamo sia nelle gare casalinghe sia in
trasferta: e non e' poco". Cesare Maldini era in
tribuna e c'e' da scommetterci che di questo Totti
abbia preso attenta nota. "Io devo restare con i
piedi per terra - conclude l'attaccante -, adesso
penso soltanto al terzo posto della Roma. Zeman ci
ha fatto i complimenti e questa e' una bella
soddisfazione".
PARMA 0 Buffon 7 Ze' Maria 5 Thuram 6 Cannavaro 6
Milanese 5 Crippa 6 D. Baggio 6 Giunti 5 Blomqvist
6 Chiesa 7 Crespo 5 All.: Ancelotti 6 ROMA 2
Konsel 8 Cafu 7 Petruzzi 6 Candela 6 Dal Moro 7
Tommasi 6 Di Biagio 7 Di Francesco 7 Paulo Sergio
6 Balbo 6 Totti 7 All. Zeman 7 Arbitro: Braschi 7
(Stevanato 6, Gini 7)
Marcatori: Totti 9', Paulo Sergio 21' p.t.
Ammoniti: Crippa, Thuram, Balbo, Cafu, Konsel,
Chiesa. Sostituzioni. Parma: Mussi (5) per Ze'
Maria e Fiore (6) per Giunti nel s.t.; Maniero (5)
per Crespo 13' s.t. Roma: Pivotto (sv) per Paulo
Sergio 28' s.t.; Tetradze (sv) per Di Francesco
39' s.t. Recuperi: 4' piu' 4'.