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Corriere
Della Sera
Balbo risveglia la Roma
Tripletta dell' argentino, ma l'
Empoli mette i brividi Zeman non vinceva dallo
scorso 7 dicembre e anche ieri ha rischiato la beffa
Aldair completa il poker dei padroni di casa Per i
toscani doppietta di Cappellini
I giallorossi rompono il
digiuno che durava da 54 giorni
ROMA - Sono passati quasi due
mesi. Quel 7 dicembre si scriveva dell'ultima
vittoria della Roma che faceva mirabilie. Poi, una
lunga serie di delusioni e di amarezze. Cosi', ci
sono voluti 54 giorni perche' la squadra di Zeman
tornasse a guadagnare i tre punti. Vittima
l'Empoli, troppo debole in difesa per frenare la
ritrovata vena di Balbo. L'argentino ha firmato
una tripletta, mettendo fine a un digiuno che si
protraeva da tempo. Si parlava di uno strappo fra
il mister e il bomber, di un improvviso calo di
forma dovuto a fattori sconosciuti. La risposta
l'ha data lo stadio Olimpico in un freddo
pomeriggio di febbraio. Balbo ha ritrovato la via
della porta, dopo aver sbagliato nella maniera
piu' clamorosa un gol che avrebbe segnato anche un
giocatorino di terza serie. Quattro a tre, dopo 97
minuti di gioco. Partita divertente, non c'e'
dubbio; ma sempre caratterizzata da improvvisi
attacchi di cuore, ai quali il mister venuto dal
freddo ha abituato i suoi tifosi. Crisi alle
spalle per la Roma? Franco Sensi, il presidente,
si dice soddisfatto e ottimista, ma la realta' ha
i contorni diversi, perche' questa squadra non e'
la stessa che in autunno aveva fatto scrivere
fiumi di inchiostro. Il giocattolo scricchiola,
qualche ingranaggio della macchina si e' logorato
e anche ieri, contro un Empoli che non puo' dirsi
squadrone, la Roma ha balbettato, si e' lasciata
addirittura riprendere, pur essendo in
superiorita' numerica. Fischi e lazzi che sono
durati pochi minuti: finche' la professionalita'
di Aldair e l'opportunismo di Balbo non hanno
riportato la tranquillita' sulla panchina. Fu vera
gloria? L'attesa durera' pochissimo, lo spazio di
una settimana, perche' domenica prossima la Roma
dovra' salire a Torino per incontrare una Juventus
lanciatissima. Spalletti recrimina, sostiene che
se non ci fosse stata l'espulsione di Fusco, forse
la partita avrebbe avuto un indirizzo diverso. Ma
da qui a dire che la Roma non ha meritato di
vincere, ce ne passa. Nel primo tempo, la squadra
di Zeman ha avuto almeno tre palle gol per
concludere il match. La prima fallita da Balbo
che, a porta spalancata, non e' riuscito a
sospingere in rete un pallone che Totti gli aveva
offerto su un piatto d'argento. Finito il primo
tempo sull'uno a zero, la Roma ha preso a dormire,
cosi' come le era capitato con il Piacenza. E
quindici minuti piu' tardi, ha potuto anche
affrontare un Empoli in dieci per l'espulsione di
Fusco. Usciva il difensore, ma anche Totti,
colpito duro, doveva abbandonare il campo. La Roma
ha sbandato, i toscani ne hanno approfittato,
raggiungendo il pareggio grazie alla serpentina di
Esposito che porgeva a Bonomi la piu' ghiotta
delle occasioni. Eccoli i fischi della curva Sud,
eccole le ingiurie contro Sensi. Ma per fortuna
del presidente giallorosso, i giovanotti di
Spalletti, in difesa, non eccellono e su un corner
indolore cincischiano e perdono palla, favorendo
quel furbo brasiliano che di nome fa Aldair.
Mancano 18 minuti alla fine della partita: da
questo momento, all'Olimpico ne succedono di tutti
i colori. Va ancora in gol Balbo dopo una
splendida fuga di Gautieri; risponde in maniera
fantastica Cappellini con un gran tiro al volo.
Due minuti piu' tardi, e' di nuovo Balbo a far
respirare Zeman su rigore. Ma non c'e' nemmeno il
tempo di accendere una sigaretta, perche'
Cappellini replica. Sei minuti di sofferenza pura.
Cosi' sono le squadre di Zeman: cosi' divertono,
ma cosi' ti fanno anche impazzire.
Abel fa pace con Zeman e i
tifosi "Ora voglio vincere con la Juve"
ROMA - (s.pe.) La felicita' di
Balbo e' incontenibile: "Se perdevamo, stavolta
uscivo con la polizia. Sono felice per me, ma
anche per i compagni, che ringrazio di cuore:
quando ho spedito dentro il primo pallone,
sembravano tutti piu' contenti di me. Il motivo
della mia resurrezione? Un po' di fortuna e piu'
palloni da giocare. Io i gol li ho sempre fatti,
con questi se non sbaglio sono arrivato a quota
109 in serie A. Sapevo che prima o poi sarei
riuscito a fare nuovamente centro. Magari, avrei
preferito un po' prima, nell'interesse mio e della
Roma". Anche Zeman ha elogiato il suo bomber: "Uno
come Abel non si puo' discutere come giocatore,
ne' tantomeno come persona". E l'argentino, di
rimando: "Io a Zeman voglio un gran bene. E' un
professionista vero, un bravissimo tecnico. Solo
che certe cose bisogna dirle. Io le ho dette e ho
fatto tre gol: magari in settimana gli faccio
un'altra sparata, cosi' vinciamo a Torino con la
Juve".
Repubblica
La Roma si ritrova il suo leader
è Balbo
ROMA - Prima la contestazione,
poi gli applausi, quindi qualche fischio e alla
fine una risata. C' è un po' di tutto nella
vittoria ottenuta dalla Roma sull' Empoli, in un
pomeriggio in cui il pubblico ha ritrovato proprio
ciò che ha sempre chiesto a Zeman: spettacolo,
brividi e la risurrezione del suo centravanti.
Quattro gol segnati, tre subiti, tante occasioni
davanti alla porta avversaria, e anche tanta
paura. Quella che ha bloccato le gambe dei
romanisti in un finale rocambolesco e che ha
gelato il presidente Sensi subito dopo il pareggio
dell' Empoli, quando la gara sembrava destinata a
prendere la stessa strada di sofferenza e
imprecazioni vista altre volte. Spettatori
compatti, pochi, quarantaduemila, minimo
stagionale, quasi tutti con l' idea fissa che se
qualcosa di meglio si poteva fare per questa Roma
e non è stato fatto, la colpa sia della società. E
allora ecco un minuto di silenzio contro il
presidente a metà gara, uno striscione polemico,
un brutto coro, tutto dimenticato grazie al
risultato. E lo stesso Sensi ha fatto finta di non
accorgersene, lasciando di fretta lo stadio con
qualche complimento per la squadra e una risposta
sarcastica: "Non ho visto nè sentito alcuna
contestazione, se c' è stata me la spiegherete un'
altra volta". Sei giornate senza vincere, tanti
dubbi emersi dopo un inizio brillante, la Roma
cercava una vittoria per non rimettere subito in
discussione lavoro e programmi disegnati con
Zeman. E l' Empoli non ci ha pensato due volte a
darle una mano. Primo tempo inesistente del gruppo
allenato da Spalletti, tutti dietro a sperare che
la Roma sbagliasse e per venti minuti è andata
così. Con Balbo che sembrava già destinato ad un
pomeriggio da centravanti dimenticato, dopo aver
fallito l' occasione più facile della partita, con
un colpo di testa messo fuori a porta vuota. Gli
errori dell' Empoli hanno finito con l' avere la
meglio sui timori della Roma. Gol regalato proprio
a Balbo che al 21' ha sfruttato una deviazione di
testa di Tommasi e un sonno lungo una vita della
difesa. Primo tempo chiuso in vantaggio, poi la
festa nella ripresa. Esposito semina tre avversari
e regala il pareggio a Bonomi dopo un quarto d'
ora. Una mischia da oratorio in area porta al
nuovo vantaggio dei giallorossi con Aldair e poi
ancora Balbo in contropiede per il 3-1. Partita
finita per tutti tranne che per le due difese.
Aldair concede a Cappellini dieci minuti da
campione, coronati da due reti segnate a cavallo
del rigore dubbio trasformato ancora da Balbo.
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