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Corriere
della Sera
Rifondazione Zeman scaccia i fantasmi
Un miracolo di Chimenti allontana il
ricordo dell' 86: Totti, Di Biagio e Balbo accendono l'
Olimpico La Roma all' arrembaggio regala gol e
spettacolo La squadra si scatena quando Tombolini caccia
il leccese Annoni Delvecchio spreca molto
ROMA - LECCE 3 - 1 / I
giallorossi ottengono la prima vittoria casalinga
reagendo con orgoglio all'espulsione di Konsel per
fallo su Maspero Rifondazione Zeman scaccia i
fantasmi Un miracolo di Chimenti allontana il
ricordo dell'86: Totti, Di Biagio e Balbo accendono
l'Olimpico La Roma all'arrembaggio regala gol e
spettacolo La squadra si scatena quando Tombolini
caccia il leccese Annoni Delvecchio spreca molto
ROMA - Il volo per superare i leccesi e' tormentato,
a tratti pauroso, ma gli innamorati della Roma
accettano le complicazioni di Zeman quasi fossero
passaggi obbligati d'una rifondazione basata sullo
spettacolo. Piace l'arrembaggio giallorosso oltre
qualsiasi avversita', intrigano soprattutto alcuni
capovolgimenti emotivi quando sembrano
materializzarsi all'Olimpico i fantasmi di undici
anni fa, dopo quasi quaranta minuti d'assalto al
bunker di Prandelli. Cosa spera un gruppo di
guastatori, votato ad ostruire ogni spazio, se non
l'episodio fortunato che impreziosisca saltuari
contrattacchi? Diventa comunque difficile definire
"azione ribaltante" quanto capita sotto i piedi del
centrale Petruzzi, mentre esita, incespica e
fornisce l'alleggerimento verso il portiere,
preccupato dall'ombra di Maspero. Povero Konsel:
scavalcato dal pallone puo' solo ostacolare
l'inseguitore ringalluzzito, aspettando il capestro.
Capestro doppio, cioe' rigore ed espulsione, come
decide drastico l'arbitro Tombolini nello stadio
ammutolito. Ecco servita la nemesi storica,
l'atmosfera irrespirabile che, eversore Fascetti,
impedi' d'agguantare lo scudetto romanista
nell'aprile '86, causa colpevole negligenza. Meglio
chiudere gli occhi, pero' chi protegge le coronarie
non vede la prodezza di Chimenti, bravo ad
ipnotizzare il rigorista Maspero ai margini dello
psicodramma. Poi, scongiurata la beffa, brillano
girandole avvolgenti, accese da un football
aggressivo e dispendioso, dove spopola
l'equilibratore Di Biagio, supportato dall'ottimo
incontrista Di Francesco. La Roma si spende di
corsa, nell'assoluto rispetto dei dogmi del
precettore boemo. E, inalberato sulla corsia destra
il sontuoso Cafu, il 4 - 3 - 3 di conquista prevede
indifferentemente raffiche o sbilanciamenti, in
romanzesca alternanza. Ne' ha importanza
l'inferiorita' numerica che i giallorossi mascherano
spavaldi per circa un quarto d'ora (fino
all'espulsione riequilibrante di Annoni, che picchia
duro su Totti); anzi, sottratto Vagner, solista
ancora ribelle all'ordine zemaniano, zampilla una
manovra inarrestabile. Tocca al talentuoso Totti,
reso rapido dalle nuove cure, fissare il provvisorio
vantaggio, utilizzando una punizione corta di Cafu:
stop di petto e girata imparabile nell'angolo.
Contenzioso risolto? Mai dire mai con la zona ultra
- offensiva di Zeman, che tira il collo ai tre
mediani e obbliga i difensori a stare alti, salvo
correre a perdifiato negli ardui recuperi. Del
resto, il Lecce e' organizzato per una dignitosa
opposizione di rimessa e non butta via l'occasione
propizia. E' l'ottimo Piangerelli che innesca
Maspero, uscendo da un rigurgito giallorosso. La
palla centrata esalta lo stacco di Palmieri, che va
piu' su di Aldair e dello stonato Petruzzi. Gol
preso dieci contro dieci, senza che l'imperturbabile
Zeman abbia avvertito l'obbligo di irrobustire i
filtri difensivi, favorendo ad esempio l'ingresso di
un incontrista al posto dello stonato Delvecchio,
dilapidatore d'occasioni. Niente paura: una prodezza
balistica di Di Biagio, sinistro rasoterra da fuori
area, ristabilisce le differenze dinamiche e
tecniche. Quindi, sullo slancio, Totti sale in
cattedra per attivare il redivo Delvecchio: traversa
colpita di corsa, ci pensa Balbo sulla ribattuta a
centrare il 99esimo bersaglio. Il resto e'
divertimento, con un palo di Totti piu' gli sprechi
successivi di Aldair, Balbo e Cafu. La Roma e' nei
quartieri alti. ROMA 3 Konsel s.v. Cafu 7 Aldair 7
Petruzzi 5 Candela 6,5 Di Francesco 7 Di Biagio 8
Vagner 5 Totti 7 Balbo 6,5 Delvecchio 6 All.: Zeman
7 LECCE 1 Lorieri 6 Hatz 6 Sakic 6 Baronchelli 5
Annoni 5 M. Rossi 5 Piangerelli 6 Govedarica 5
Casale 6 Maspero 5,5 Palmieri 6,5 All. Prandelli 6,5
Arbitro: Tombolini 6 (Marano 6 e Di Mauro 6)
Marcatori: Totti al 3', Palmieri al 10', Di Biagio
'17 e Balbo 23' s.t. Espulsi: Konsel (ult. uomo) 38'
p.t.; Annoni (doppia amm.) 6' s.t. Ammoniti:
Govedarica e Hatz. Sost.: Roma: Chimenti (7) per
Vagner 39' p.t.; P. Sergio (sv) per Delvecchio 35'
s.t.; Tommasi (sv) per Totti 31' s.t. Lecce: De
Francesco (sv) per Maspero 24' s.t., Costantino (sv)
per Rossi 24' s.t.; Vanigli (sv) per Govedarica 44'
s.t. Recuperi: 4' e 3'.
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