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Corriere Della Sera
Balbo prende a racchettate il
Napoli
Roma travolgente, l' argentino da
record: firma una tripletta e raggiunge quota 102
gol in giallorosso. Abel irresistibile, D' Alema lo
applaude a scena aperta. Mutti a rischio: " Va bene
perdere, ma non cosi' "
ROMA - NAPOLI 6 - 2 / Punteggio
tennistico propiziato dalle prodezze del bomber e
dalle reti di Candela, Gautieri e Di Francesco
Balbo prende a racchettate il Napoli Roma
travolgente, l'argentino da record: firma una
tripletta e raggiunge quota 102 gol in giallorosso
ROMA - Sinfonia romanista, con le occasioni che
non finiscono mai, per addobbare il 6 - 2
tennistico, pure se l'annientamento del Napoli
potrebbe raddolcire presto i devastatori
"zemaniani". Ricordate? C'era l'anno scorso una
Roma sfiduciata, in stato di semiabbandono
tecnico, senza orgoglio e furore agonistico. Tutto
capovolto, mentre un pubblico impazzito accompagna
la cavalleria - Di Biagio a spianare subito questo
impegno, chiuso ancora prima di verificare
l'opposizione partenopea. Bortolo Mutti entra nel
vortice; il suo bunker viene frullato via, come
capita quando gli schemi travolgenti di mastro
Zdenek vengono applicati da interpreti votati ai
recuperi delle situazioni di possesso, e
assatanati nell'aggressione d'ogni spazio sgombro.
Zeman non ha ancora gestito formazioni vincenti,
ma forse non esiste oggi allenatore altrettanto
creativo nelle rifondazioni. Oggi la Roma ne
riflette perfino il fanatismo, caratterizzata dal
football totale che il boemo ha gia' diffuso
altrove, spendendosi sempre secondo la sua cultura
sportiva, prendere o lasciare. E qui comunque pare
un sogno: pressing, sincronia di movimenti,
velocita' nel ribaltare l'azione, intensita' di
scatti multipli senza aspettare l'imbeccata. La
gente va in delirio, paventando solo che Tommasi,
Di Francesco, Di Biagio e Gautieri non sappiano
resistere a certi ritmi, stremati dalle consegne
come il leggendario Fidippide. Inutile ipotecare
il futuro: passa un quarto d'ora di sarabanda e
Taglialatela e' trafitto da una sovrapposizione di
Candela, ispiratore Balbo. La zona zemaniana
merita dieci, l'antico derby del sole confonde
inizio e fine, risultando un monologo parzialmente
rintracciabile nell'elenco dei marcatori. La Roma
corre a cronometro. La Roma disintegra le
barricate partenopee, opprimendo Taglialatela.
Perche' Cafu e' un treno puntuale; perche' Di
Francesco e Tommasi garantiscono i tagli di campo;
perche' la condizione atletica di ogni romanista
fissa divari clamorosi specie a centrocampo. Cosa
vogliamo estrapolare? Il Napoli s'arrocca,
evocando quei pugili che vagheggiano giusto
l'epilogo anticipato per sfuggire al supplizio.
Aspirazione impossibile: Gautieri raddoppia e Di
Francesco, innescato dal superlativo Di Biagio,
mira sul palo. Ora i tifosi improvvisano un coro
di ringraziamento alla Lazio di Cragnotti,
alludendo all'esonero che inflisse a Zeman,
decisivo per il boom giallorosso. Siamo nei
momenti tempestosi che risvegliano Balbo,
stoccatore non ancora assimilato appieno dai nuovi
schemi. Comunque sulle rovine napoletane
l'argentino pianta la sua tripletta, raggiungendo
quota 102. In tribuna d'onore Tardelli annota e
Massimo D'Alema, segretario del Pds, gongola. La
rotazione zemaniana fa schizzare chiunque in zona
tiro, valorizzando soprattutto la duttilita' degli
scatenati Di Biagio e Di Francesco, aggregati alla
nazionale per la delicata missione anti -
Inghilterra di sabato prossimo. Cosi' Di Francesco
firma forse il gol stilisticamente piu' pregevole
del fragoroso set rifilato ai dipendenti di
Ferlaino. Che, sotto di cinque reti, entrano in
partita per alleggerire la punizione grazie ad
Altomare e ad un rigore azzeccato da Bellucci.
Dettagli di contorno. La Roma dilaga e sempre
dagli undici metri Balbo completa la festa. A
conti fatti, al Napoli poteva andare peggio.
Diciamo 11 - 2, dal nostro taccuino. Pero' Zeman
preferisce fare la sfinge.
Abel irresistibile, D'Alema lo
applaude a scena aperta
ROMA - (f. hav.) Sotto la
maglia della Roma aveva quella con la scritta 100.
E al gol che lo consacra tra i bomber piu'
prolifici del nostro campionato, il suo primo
personale, anche Massimo D'Alema si alza in piedi
e applaude a scena aperta. Per il cannoniere e per
il gioco spumeggiante della Roma. La giornata di
Abel Balbo diventa cosi' quella delle dediche: la
rete che gli fa tagliare il traguardo e' per la
moglie "che mi e' stata sempre vicina - dice - e
ha educato bene mio figlio". Le altre due, ci
tiene a specificare, sono "per le persone che
soffrono, che oggi non possono essere felici come
noi". L'attaccante giallorosso aspettava il giro
di boa dei cento gol da tempo. E ha tagliato lo
striscione d'arrivo proprio nella gara che
proietta la compagine di Zeman tra le grandi del
campionato, li' dove si puo' cominciare a
mormorare la parola scudetto: "E' bello giocare in
questa Roma. Ci sacrifichiamo tutti e stiamo
diventando una grande squadra, anche se dobbiamo
ancora migliorare e finora non abbiamo fatto nulla
di eccezionale". Balbo sa che l'entusiasmo puo'
essere dannoso: "E' una grande soddisfazione
essere secondi in classifica. Ed e' magnifico
vedere uno stadio felice. Questo ripaga noi e i
tifosi di tanti sacrifici: a molti di loro, in un
momento come questo, venire all'Olimpico costa
parecchio". L'argentino riesce ad ironizzare pure
sul rigore sbagliato e sul successivo guizzo che
gli ha consentito di trafiggere Taglialatela: "E'
uno schema che proviamo spesso...".
LA PANCHINA CHE SCOTTA Mutti a
rischio: "Va bene perdere, ma non cosi" ROMA -
Radio - Napoli lo da' in panchina fino alla
ripresa del campionato, quando al San Paolo
arrivera' la capolista Inter. Ma lui, Bortolo
Mutti, si rende conto da solo che quella potrebbe
essere l'ultima chance: "Sapevamo che si poteva
perdere, ma non in questa maniera".
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