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I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
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La Roma e'
gia' brasiliana
Entusiasma
Vagner, segna Paulo Sergio, applausi a Cafu.
KAPFENBERG .
Zeman mette i giallorossi ai lavori forzati prima
della partita d'esordio (8 1)
KAPFENBERG . La prima volta di Zeman sulla
panchina della Roma arriva dopo una giornata da
lavori forzati. I giallorossi impiegati contro la
rappresentativa della Stiria sono stati torchiati
come ergastolani ad Alcatraz. Ma tutto avviene col
sorriso sulle labbra, per adesso, senza strepiti e
affanni. Otto sgambature da mille metri l'una, di
prima mattina, poi comincia il lavoro
all'"Alpenstadion". Un'altra ora e mezza a tutto
campo, per riprovare posizioni, scambi e diagonali
previsti dagli schemi di Zeman, le prime azioni
offensive con la difesa ben schierata. A destra
Cafu, centrali Servidei e Gomez, poi Dal Moro
sulla sinistra. Il quartetto chiude dentro di se',
come una forchetta, Balbo e il giovane Choutos,
terminali di tutte le azioni che partivano da
varie zone del campo. Konsel in porta e non
Chimenti. Riposo dopo il pranzo, ma alle 17 di
nuovo in campo, a prescindere dalla partita con la
Stiria in programma solo un'ora e mezza dopo. Una
adunata che, in fondo, era una prova generale
prima di ritrovarsi tra "i piedi" i primi
avversari della stagione. Pochi minuti sul campo a
prender misure e distanze, poi rientro negli
spogliatoi a verificare le medesime sulla lavagna.
Non c'e' che dire, la Roma sgobba sodo, la
metamorfosi voluta dal compaesano di Kafka
richiede lavoro e sacrificio. Il gruppo risponde
bene, in campo e fuori. Prendete ad esempio
Chimenti, il portiere che e' stato soppiantato da
Konsel, appropriatosi della maglia numero uno
spiattellando blasone da portiere internazionale e
"curriculum" inossidabile. "Io non ho problemi,
decidono il mister e il lavoro sul campo .
sussurra Chimenti misurando le parole come un
farmacista usa versare il veleno nel misurino ..
Io non ho pretese, cerco di mostrare quello che so
fare e di imparare. Io per la maglia da titolare
mi sento pronto". Frasi fatte, che sembrano uscite
dalle pagine di "Cuore". Pace, fratellanza e
amicizia fanno da cornice alla prima gara della
Roma che di spunti ne ha offerti parecchi, davanti
a cinque o seicento romani mischiatisi ai circa
tremila austriaci. Zeman ha mantenuto fede alla
promessa ("Gioca soprattutto chi conosco meno"), e
le novita' non sono mancate. Gia' all'entrata
delle squadre in campo, con Konsel tra i pali, ma
soprattutto con Lucenti subito sulla fascia
destra, con Candela sul lato opposto, dove
sembrava dovesse agire Dal Moro. Indubbiamente
solo un test di prova, che comunque offre spunti.
Totti, per esempio, nel tridente d'attacco del
boemo ha giocato a sinistra, Balbo centrale, Paulo
Sergio sul lato destro, invertendo il raggio
d'azione che copriva nel Bayer Leverkusen. Ma
tutto e' durato mezz'ora, poi Totti e il
brasiliano si sono scambiati fasce e compiti da
sostenere. Le premesse sono buone. Promosso subito
l'ex palermitano Lucenti, quindi, anche se la
girandola successiva di cambi e posizioni in campo
ha reso, come previsto, il primo galoppo ufficiale
niente altro che un test. La prima rete
dell'annata, quella di Balbo, e' arrivata grazie
ad un virtuosismo di Vagner. Partito da
centrocampo, il brasiliano in velocita' ha
seminato come birilli due avversari, appoggiando
poi all'attaccante che tagliava al centro.
L'atterramento in area dell'italoargentino era
netto. Il tiro dal dischetto una pura formalita'.
La partita e' poi finita 8 1. Con le altre reti
segnate da: Paulo Sergio, Totti, Couthos,
Delvecchio, Daniele Conti e due autoreti. E tanti
applausi per Cafu, il terzo brasiliano che attende
l'arrivo di Aldair.
La Roma che ha adottato il classico 4 3 3, si e'
schierata nel primo tempo con: Konsel; Lucenti,
Gomez, Servidei, Candela; Di Francesco, Di Biagio,
Vagner; P. Sergio, Balbo, Totti. E nella ripresa
con: Chimenti; Cafu, Gomez, Fanucci, Dal Moro;
Tommasi, Helguera, Conti; Gautieri, Choutos,
Delvecchio. All. Zeman
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