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Corriere
Della Sera
Ora e' la Roma che fa paura alla
Lazio
Spettacolo all' Olimpico dove i
giallorossi battono l' Udinese. Nei quarti sara' di
nuovo derby
In vantaggio con Paulo Sergio e
poi raggiunta da Poggi, la squadra di Zeman
raddoppia con Delvecchio e passa il turno
ROMA - Quarti di nobilta'. Dopo
quello di Milano, arriva anche il derby della
capitale. L'accoppiamento che ancora doveva essere
ultimato vede infatti contrapposte la Lazio,
qualificata ma sofferente mercoledi' a Napoli, e
la Roma, che ieri sera ha tolto di mezzo l'Udinese
(2 - 1) dopo il pareggio (2 - 2) dell'andata. A
gennaio, dunque, la prima rivincita, dopo il derby
di venti giorni fa, stravinto dai biancocelesti
per 3 - 1. Il quadro della Coppa Italia e' cosi'
delineato e assolutamente ricco. Le migliori otto
sono Juve, Fiorentina, Parma, Atalanta, le romane,
appunto, e le milanesi. Il meglio del calcio
italiano piu' l'Atalanta. L'Olimpico non ha
regalato sorprese. Al contrario di Zeman, in sede
di allestimento della formazione. La piu' grossa
ha investito Balbo (sciatalgia), escluso dal boemo
e lasciato in panchina proprio contro la sua ex
squadra. La scelta ha determinato la composizione
di un trio d'attacco mai provato in precedenza e
formato da Paulo Sergio, Delvecchio e Totti. La
sorpresa minore invece ha portato il nome di
Vagner, alla vigilia dato in dubbio tra campo e
panchina e destinato poi alla tribuna. In questo
modo, il caso del centrocampista brasiliano e'
diventato ancora piu' ingarbugliato: il confronto
a quattro di mercoledi' pomeriggio tra il
giocatore, il presidente Sensi, Zeman e Balbo in
qualita' di capitano, evidentemente ha prodotto
esiti insoddisfacenti. Nonostante lo schieramento
inedito, la Roma ha colto di sorpresa l'Udinese,
presentata all'Olimpico da Zaccheroni nel suo
organico tradizionale. I giallorossi hanno messo
subito la partita sul ritmo, sulla manovra
aggressiva e avvolgente, nel tentativo di
approfittare di una difesa avversaria non
all'altezza del resto della squadra. Ma una volta
prese le misure, specialmente a centrocampo, i
bianconeri hanno capovolto l'input dato in avvio
di partita dalla Roma. Bierhoff si e' visto
salvare sulla linea da Candela un colpo di testa
di consumata perizia (14'), e poi, proprio nel suo
momento piu' propizio, l'Udinese e' andata
improvvisamente in bambola. Messa una pezza da
Bertotto sulla linea in scivolata (conclusione
fiacca di Delvecchio a portiere aggirato), la
squadra friulana, pochi istanti dopo, non ha
saputo evitare la prima rete di Paulo Sergio in
giallorosso (tocco "da sotto" di sinistro da
distanza ravvicinata). Eppure la partita non si e'
chiusa su quell'acuto. Anzi, ha finito
paradossalmente per migliorare in qualita', spinta
da una Roma nuovamente padrona della situazione.
Solo un errore da principiante di Aldair, in fase
di recupero, ha rimesso temporaneamente in corsa
l'Udinese, al gol del pareggio con Poggi dopo un
dribbling stretto di Bierhoff sullo stesso
brasiliano. L'illusione pero' ha avuto vita breve.
Tutto l'intervallo e sei minuti del secondo tempo.
Quando Delvecchio ha stecchito Turci e trascinato
la Roma nei quarti di nobilta' di questa Coppa
Italia.
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