ROMA: KONSEL, CAFU, ZAGO (1' ST
PETRUZZI), ALDAIR, CANDELA, TOMMASI, DI
BIAGIO, DI FRANCESCO, PAULO SERGIO, DELVECCHIO
(7' ST PIVOTTO, 36' ST BALBO), TOTTI. (12
CHIMENTI, 3 DAL MORO, 18 HELGUERA, 19
GAUTIERI).
ARBITRO: BAZZOLI DI MERANO. ANGOLI: 3-2 PER LA ROMA. RECUPERO: 3' E 4' NOTE: GIORNATA PRIMAVERILE,
TERRENO IN OTTIME CONDIZIONI, SPETTATORI
20.000. AMMONITI GIANNICHEDDA, CAFU, CANDELA,
PIVOTTO, TOTTI E POGGI PER GIOCO FALLOSO;
PIERINI PER COMPORTAMENTO ANTIREGOLAMENTARE.
AL 3' ST ESPULSO CAFU PER DOPPIA
AMMONIZIONE.
Bierhoff e un grande Totti "
fanno pari " con due doppiette, decidono Calori e
Poggi
Due volte in vantaggio e due
volte raggiunti, ma i friulani si guadagnano il
posto Uefa nel finale
DAL NOSTRO INVIATO UDINE - In
equilibrio per un tempo, a tratti persino
eccessivamente morbida, questa sfida - Uefa s'e'
impennata di colpo nella ripresa, vibrante e pazza
fin quasi all'inverosimile. L'Udinese l'ha
strappata alla Roma approfittando della
superiorita' numerica goduta per tre quarti d'ora
(espulsione di Cafu per doppia ammonizione) e
della sua maggiore praticita' sotto rete. Ora
l'Europa conferma l'accredito ai friulani per la
prossima stagione, ma non condanna la Roma. Pure i
giallorossi, alla fine, saranno sulla scena
internazionale. Il traguardo a cui forse saranno
costretti a rinunciare e' il terzo posto e il
relativo sorpasso sulla Lazio. Considerate tra le
squadre italiane piu' spregiudicate e
spettacolari, per via del modulo impostato dai
rispettivi allenatori, Udinese e Roma ieri hanno
confezionato una partita strana, continuamente
soggetta a colpi di scena e ribaltamenti. Non una
bella partita, nonostante il numero dei gol (6)
possa far pensare al contrario. Ma intensa si', e
contradditoria, emozionante, dalle mille
sfaccettature. Decisa da Oliver Bierhoff (suoi il
primo e il quarto gol bianconeri), l'uomo dei
sogni giallorossi ma destinato, per ora, a finire
al Milan. E giocata in maniera superba da
Francesco Totti. L'unico della Roma a staccarsi di
netto rispetto agli altri, autore della doppietta
che aveva rimesso in gioco la squadra e di un
assist abbacinante (al 40', sul 2 a 3)
disintegrato incredibilmente dal solito Balbo, al
quale ormai farebbe bene un congedo anticipato
dalla Roma. Totti e' risultata la sola nota
confortante per la formazione di Zeman. In
tribuna, ha preso posto ieri Pietro Ghedin, uno
dei collaboratori del c.t. Cesare Maldini.
Sicuramente avra' preso nota e riferito al
superiore: un giocatore cosi' non puo' restare
fuori dalla lista dei 22 per i mondiali di
Francia. L'Udinese ha vinto con merito ma ha
rischiato troppo. Ha messo al sicuro la vittoria
soltanto nei minuti finali, dopo aver sprecato
diverse occasioni in contropiede per eccesso di
sicurezza o per riprovevole leggerezza. A un certo
punto e' sembrato un festival: e mentre Amoroso,
Helveg, Appiah e Poggi facevano a gara a non
chiudere la faccenda, la Roma, in evidente
difficolta' a centrocampo e in difesa, riusciva
comunque a far ballare la difesa avversaria.
Agghiacciante la disattenzione che consentiva a
Totti di lanciarsi verso il 2 a 2 e quella che
Balbo invece non ha saputo tradurre nel terzo
pareggio. Orfano dello squalificato Turci,
Zaccheroni ha buttato nella mischia il
ventidueenne Giorgio Frezzolini, portiere di
riserva nato a Roma e super tifoso della Lazio
(con la cui maglia ha cominciato a giocare a
calcio), secondo tradizione di famiglia. Al suo
debutto in A, il ragazzo se l'e' cavata bene.
Sfortunato in occasione della prima prodezza di
Totti (ha toccato con la mano il pallone, ma non
e' riuscito a impedire che finisse dentro), nulla
ha potuto sul secondo numero del giallorosso. Per
il resto, ha dimostrato freddezza e semplicita',
qualita' fondamentali per un portiere. In piu', il
tecnico friulano ha dato fiducia all'altro
ragazzino, Appiah, segnalatosi come uno dei
migliori in campo. Del resto, proprio li' in mezzo
l'Udinese ha costruito il suo successo,
schiantando la Roma costretta a far arretrare in
fase difensiva, Paulo Sergio sulla linea mediana.
Espulso Cafu, Zeman ha provato a tappare il buco
col disastroso Pivotto, togliendo un inutile
Delvecchio e lasciando libero Totti di muoversi
secondo natura. Il pallonetto di Poggi, pochi
secondi dopo il 2 a 2, ha continuato a infiammare
la partita e piegato le gambe ai giallorossi.
Quello, insieme all'"orrore" di Balbo, e' stato il
momento che piu' di ogni altro ha segnato la
partita. Indirizzandola verso l'Udinese, punendo
troppo duramente una Roma comunque coraggiosa.
UDINESE 4 Frezzolini 6 Bertotto 5,5 Calori 6,5
Pierini 6 Helveg 7 Giannichedda 6 Appiah 7 Pineda
6,5 Poggi 6,5 Bierhoff 7 Amoroso 6 All.:
Zaccheroni 7 ROMA 2 Konsel 5,5 Cafu 4 Zago 5,5
Aldair 5 Candela 6 Tommasi 5 Di Biagio 5 Di
Francesco 5 P. Sergio 5,5 Delvecchio 4 Totti 7,5
All. Zeman 5 Arbitro: Bazzoli 6,5 (Di Savino 6,5
Pisacreta 6) Marcatori: Bierhoff 23', Totti 44'
p.t.; Calori 13', Totti 28', Poggi 29', Bierhoff
42' s.t. Esp.: Cafu 3' s.t. Amm.: Giannichedda,
Pierini, Poggi, Totti, Candela, Pivotto. Sost.:
Udinese: Jorgensen (s.v.) per Pineda 29' s.t.;
Locatelli (s.v.) per Poggi 33' s.t.; Nava (s.v.)
per Amoroso 36' s.t. Roma: Petruzzi (5) per Zago
nel s.t.; Pivotto (4) per Delvecchio 6' s.t.;
Balbo (4) per Pivotto 35' s.t.
INCREDIBILE SCUSA: "ERO FREDDO"
Balbo si mangia un gol ma da' la colpa a Zeman
UDINE - (g.to.) "Chiedo scusa ai compagni e ai
tifosi". Non all'allenatore Zeman: ma questa non
e' piu' una notizia. Piuttosto, come ha fatto a
sbagliare un gol come quello? Balbo da' diverse
spiegazioni, cerca in ogni modo di giustificarsi.
Difficile, tuttavia, riuscire ad assolverlo:
"Quando giochi poco, perdi la fiducia. E senza
fiducia, senza tranquillita', anche una palla come
quella che m'e' capitata alla fine della partita
puo' essere sbagliata. Ho voluto stopparla, prima
di indirizzarla in rete a colpo sicuro. Purtroppo
il controllo e' stato difettoso e cosi' il
portiere e' riuscito a intervenire evitando il
gol". Sintetizzando, l'errore clamoroso
dell'attaccante argentino - sempre amatissimo qui
a Udine: i tifosi bianconeri sperano di riaverlo
l'anno prossimo al posto di Bierhoff - e' dunque
da imputare a Zeman che non lo fa piu' giocare. Ma
si puo' mandare in campo un giocatore capace di un
simile svarione? "Entrare a freddo e dare il
massimo non e' semplice per nessuno - ha ribattuto
secco l'argenti no -. E poi, quando ho sbagliato
gia' stavamo perdendo, gia' avevamo subito tre
gol. Mi dispiace, e' logico. Pero' non credo che
l'occasione da me sprecata abbia determinato la
sconfitta della Roma".
Zaccheroni punta su Appiah: "Ha
un grande futuro"
UDINE - (g.to.) L'Europa e' fatta. Forse anche il
terzo posto, visto che la Lazio continua a
crollare e che solo un punto divide l'Udinese
dalla squadra di Eriksson. Alberto Zaccheroni tira
un sospiro di sollievo, nonostante la sofferenza
eccessiva che ha accompagnato la vittoria della
sua squadra. "Potevamo e dovevamo chiudere prima
la partita. La Roma era rimasta in dieci e cercava
disperatamente di recuperare per la terza volta.
Noi dovevamo essere piu' cattivi e lucidi, invece
abbiamo finito col rischiare di subire pure il gol
del tre a tre. Comunque la vittoria mi pare
meritata, volevamo questi tre punti fondamentali
per la corsa all'Uefa e li abbiamo presi. La Roma
ha confermato di essere un'ottima squadra, che non
si e' mai arresa, mai rassegnata. Si e' battuta
fino all'ultimo con coraggio e generosita': anche
lei, come noi, merita un posto in Europa il
prossimo anno". L'esordio in serie A di
Frezzolini, la seconda gara dal primo minuto del
giovanissimo Appiah (17 anni e mezzo), Zaccheroni
giudica positivamente entrambi: "Mi sono piaciuti,
si sono comportati bene. Appiah, in particolare,
ho aspettato a utilizzarlo per non rischiare di
bruciarlo. Ma e' un elemento dall'avvenire sicuro:
tecnicamente dotato, in mezzo al campo riesce a
fare tutto". Emozionato Frezzolini: "E' andata
bene, questi tre punti erano troppo importanti per
noi. Sull'occasione di Balbo ho tremato, sul primo
di gol di Totti invece sono stato sfortunato. Ma
mi accontento".
Rapubblica
Totti non ferma Bierhoff & C.
UDINE - C' è da chiedersi dove
sarebbe finita la Roma senza Totti, questo Totti.
Il "pupo", come viene affettuosamente chiamato,
quasi si dovesse ancora fare. Senza il "pupo", a
quest' ora, la Roma piangerebbe la sconfitta più
pesante dell' anno. E già così, questo 4-2 di
sudore e schemi tattici a brandelli, fa già
abbastanza male. Vince l' Udinese, grazie a
Bierhoff ma non solo. E' un centrocampo ad
avvolgere il centravanti che svetta, sono due
attaccanti come Poggi e Amoroso a farlo sentire
sempre temibile sotto porta. Gente esperta come
Giannichedda, cemento indurito a centrocampo, ma
anche ragazzini come Appiah. Ghanese, diciassette
anni, bel piede e tanta tranquillità nel giocare
la palla, una sola presenza dal 1' . "Avevo paura
di bruciarlo" confida Zaccheroni, "ma a me piace
tanto. è completo e gioca col sorriso". "Alberto
non ci lasciare" canta la curva. La cessione di
Bierhoff, invece, sembra già pronta ad essere
metabolizzata. A proposito di stress, Udinese-Roma
viene firmato da due attaccanti finiti nelle
correnti del mercato. Dal dieci romanista,
soprattutto, non ci si poteva aspettare subito un
comportamento così evoluto. Ma la sensazione di
giocare nel deserto non aiuta la causa romanista
sulla strada del rinnovo del contratto. Già, il
deserto, ieri pomeriggio al "Friuli". Si capisce
presto che la Roma rischia sulla fascia destra.
Cafu si becca un cartellino giallo, poi non
interviene sul primo gol. Da Pineda, sulla
sinistra, parte un cross perfetto per Bierhoff che
in area anticipa Aldair, ruba il tempo a Konsel e
batte al volo di destro. Il centrocampo dell'
Udinese sovrasta Di Biagio e compagni: non è solo
superiorità numerica (4 contro 3), ma anche di
scarsa vena del centrale. Se non fosse per il
"pupo", che è in grado di affondare i denti nella
partita: e lo dimostra, quando mancano 15 secondi
alla fine del primo tempo. Da Tommasi parte un
cross che lo trova pronto a un passo dall' area di
rigore, sulla sinistra: il tiro al volo inganna
Frezzolini, sostituto di Turci, che non riesce a
trattenere. Per complicarsi la vita, la Roma
aspetta tre minuti nella ripresa, subito dopo il
cambio Petruzzi-Zago (il brasiliano è rimasto
negli spogliatoi per un colpo alla testa). Cafu
trattiene Amoroso per la maglia, e viene espulso
per somma di ammonizioni. Al posto di Delvecchio
entra Pivotto ed è un' agonia. Amoroso scardina
sul lato destro la difesa. Sette minuti dopo il
suo ingresso Pivotto si fa ammonire per trattenuta
e sul calcio di punizione a rientrare di Pineda
irrompe un uomo libero di battere di testa: è
Calori. Zeman si arrabbia. Ma in questa confusione
di schemi, a un certo punto la Roma giocherà col
4-2-3, Totti raccoglie l' invito di Candela,
aggancia di destro e anticipa l' uscita di
Frezzolini. Di piatto sinistro. Passa neanche un
minuto, che Poggi si trova libero di superare
Konsel con un pallonetto. I difensori della Roma
erano convinti che fosse fuorigioco, Zeman dubita.
Ma ormai è fatta, e Balbo (entrato al 37' al posto
di Pivotto) ha sui piedi la palla del pareggio ma
la sbaglia, solo, a pochi passi dal portiere. Dopo
poco l' Udinese, rinnovata dall' esuberanza di
Jorgensen trova il quarto gol. Aldair perde palla,
il danese si avventa e dopo una serie di
interventi alla Oggi le comiche arriva Bierhoff
che gira di sinistro. Bentornata in Europa,
Udinese.