Gioca, e' capitano e segna: la
Roma si illude per un quarto d' ora
La squadra di Zeman passa in
vantaggio ma e' raggiunta da Luiso
DAL NOSTRO INVIATO VICENZA -
Balbo ha giocato e ha fatto pure il capitano. La
prima non e' una sorpresa, la seconda si'. Poi ha
segnato, illudendo per un po' la Roma: questa e'
la sorpresa clamorosa. L'uomo che vuol essere
giudicato solo da Dio (finendo con l'assomigliare
a Berlusconi, caustica battuta di Zeman), che
insulta il suo allenatore pagando solo 30 milioni
di multa, ha piazzato di sinistro, passati 11', la
palla che poteva valere la Coppa Uefa. Non era in
fuorigioco, anche se poteva sembrare. Balbo ha
esultato per conto suo, si vedeva che aveva della
rabbia dentro. Si trovava molto lontano dalla
panchina e non ha degnato di uno sguardo chi lo ha
rimesso dentro ingoiando l'amarezza. Un sussulto,
durato meno di un quarto d'ora. In un'azione
analoga, su cui grava il sospetto di un
fuorigioco, Luiso ha pareggiato per il Vicenza e
la partita e' finita li'. Brutta per tutto il
resto, addirittura noiosa nel secondo tempo, non
completamente inutile per i risultati piovuti
dagli altri campi. Risultati che lasciano
relativamente tranquilli i biancorossi di Guidolin
e fanno respirare la squadra di Zeman: la Uefa, a
questo punto, si decidera' domenica prossima
all'Olimpico, dove la Roma, nello scontro diretto
con il Parma, si giochera' l'unico obiettivo per
il quale e' in corsa. Tra Balbo e Luiso c'e' stato
il vuoto. E il vuoto ha dilagato anche dopo.
Ubriaco d'Europa, il Vicenza ha sofferto un po' la
Roma in avvio di partita, ma chi temeva qualche
segno di cedimento causato dall'impegno in Coppa
delle Coppe contro il Roda e' rimasto deluso.
Squalificati Konsel e Di Francesco, Zeman e' stato
costretto a schierare Chimenti tra i pali e a
inventarsi Dal Moro esterno di centrocampo,
tenendo in panchina il russo Tetradze. La Roma
nella ripresa ha rischiato in almeno quattro
occasioni, che hanno visto sempre Luiso
protagonista (5', 15', 24' e 43'), sia di testa
che di piede. Nonostante un Totti in buone
condizioni, i giallorossi non hanno mai fatto
tremare Brivio. Solo Paulo Sergio, su assist
magnifico proprio di Totti, e' riuscito a
presentarsi davanti al portiere vicentino,
bravissimo nella deviazione all'11'. Sempre Totti
ha concluso alto da ottima posizione al 43'.
Nemmeno l'inserimento della quarta punta ha
cambiato la situazione. Tolto Dal Moro, Zeman ha
buttato nella mischia Delvecchio. Ma non ha messo
paura a nessuno. VICENZA 1 Brivio 6 Mendez 5,5
Belotti 6,5 Dicara 6 Viviani 5 Schenardi 7 Di
Carlo 6 Ambrosini 6 Ambrosetti 6,5 Zauli 5 Luiso 7
All.: Guidolin 6,5 ROMA 1 Chimenti 6 Cafu 6 C. A.
Zago 5,5 Aldair 6 Candela 5,5 Tommasi 5,5 Di
Biagio 6 Dal Moro 6 Paulo Sergio 5 Balbo 5 Totti 7
All. Zeman 6 Arbitro: Collina 6 (Puglisi 5,
Coppola 6) Marcatori: Balbo all'11 e Luiso al 24'
p.t. Ammoniti: Ambrosini, Schenardi, Viviani,
Candela, Cafu, Delvecchio. Sostituzioni. Vicenza:
Stovini (6,5) per Mendez nel s.t.; Beghetto (s.v.)
per Ambrosetti 31' s.t.; Firmani (s.v.) per
Schenardi 35' s.t.. Roma: Delvecchio (s.v.) per
Dal Moro 33' s.t. Recuperi: 1' piu' 4'.
Una battuta e i separati in
casa fanno pace "Abel, ti arrabbi se ti
sostituisco ancora?"
VICENZA - (g.to.) "Prima della
partita, dopo aver parlato a tutta la squadra,
Zeman mi ha chiamato da una parte e mi ha detto:
Abel, se ti sostituisco pure oggi, ti arrabbi? Io
gli ho risposto di no, che non avrei avuto
problemi. Quella battuta e' stato il modo migliore
per sdrammatizzare tutto...". Abel Balbo racconta
cosi' la vigilia piu' attesa, conclusione in
apparenza soffice dopo una settimana di veleni.
"Quando ho visto Delvecchio ai bordi del campo,
pronto per entrare, non ho pensato a chi avrebbe
sostituito. E dopo il gol nemmeno mi ricordo che
cosa ho fatto. Sono andato verso sinistra, verso
la tribuna. Ma, con tutto il rispetto, non e' che
avessi segnato il gol che valeva il Mondiale".
Balbo non segnava da 40 giorni, dalla trasferta di
Lecce dell'11 febbraio: "Ne avevo bisogno, peccato
non aver vinto. Comunque, l'importante e' aver
tenuto dietro la Fiorentina. La Coppa Uefa e'
sempre vicina. Se poi domenica battiamo il
Parma...".
Repubblica
Balbo si fa perdonare Roma
formato Uefa
VICENZA - I minuti che Abel
Balbo non ha giocato nella domenica degli insulti
sono riapparsi miracolosamente a Vicenza. Zeman ha
regalato tutto all' argentino, dal posto di
titolare, alla fascia di capitano, alla
possibilità di segnare dopo 11 minuti e 10
secondi, scrostandosi di dosso le tensioni della
settimana. E alla fine il boemo ha concesso anche
il privilegio di restare in campo quando le
energie stavano calando e restavano solo le
intuizioni, quelle che Balbo avrà pure a cinquant'
anni nei tornei Over qualcosa. Pareggio è stato
tra Vicenza e Roma, con due gol dei centravanti,
Balbo e Luiso, e uno schema ricorrente: attacca
chi ha la palla. La Roma ha guadagnato il primo
pareggio del girone di ritorno, nonostante una
fase di mare mosso nel secondo tempo. Zeman ha
provato a vincere schierando quattro attaccanti
negli ultimi 16 minuti (recupero compreso): ci
crede, dice di sentirsi "ancora in corsa per il
secondo posto". Il Vicenza, invece, riprende la
strada dopo la sconfitta di Bologna, dando fiducia
a un Guidolin che invocava, un po' scherzando un
po' no, la sua conferma solo per le coppe europee.
Ma c' erano due uomini che più di tutti erano
sotto esame: e questi uomini si sono incontrati,
ieri mattina, nel ritiro della Roma a Montecchio
Superiore. Il freddo, distaccato Zdenek Zeman ha
preso da parte Abel Balbo e per sdrammatizzare gli
ha chiesto: "Se ti sostituisco, poi ti arrabbi?".
Hanno riso entrambi, pur rimanendo su opposte
barricate. Ma l' argentino ha trovato subito il
modo di rispondere come solo un attaccante vero sa
fare. Prima entrando nel cuore delle azioni
preparatorie del gol. Poi fiondandosi su un
passaggio filtrante di Totti, bravo a lavorare al
limite dell' area una palla sporca di Viviani. A
colpo sicuro, la conclusione dell' argentino. La
14.esima del campionato. Sono passati poco più di
undici minuti, Balbo ha fatto capire perché la sua
esclusione non sarebbe stata una buona mossa di
politica aziendale. "Abbiamo dimostrato di essere
una squadra unita, tutti noi vogliamo riportare la
Roma in Europa", sarà la versione negli
spogliatoi. Poi il centravanti confesserà, con il
berrettino nero calato sulla testa: "Spero che i
bambini non abbiano sentito le mie parolacce,
domenica scorsa". Ma ormai quella sostituzione
appartiene al passato. Contro il Vicenza non
demerita Chimenti, portiere cresciuto in una
famiglia di attaccanti. Peggio, molto peggio Dal
Moro, chiamato al posto di Di Francesco. Non
convince nemmeno la sorpresa di Guidolin: Viviani
terzino sinistro. Responsabilità sul gol di Balbo,
un' ammonizione. La Roma prende possesso del campo
nel primo tempo, il Vicenza corre sulla fascia con
le gambe di Ambrosetti, cerca Luiso con lanci
lunghi, ma riesce a far male più adesso che in un
convincente secondo tempo. Si protesta per un
presunto mani in area di Candela, poi Di Biagio
commette fallo su Ambrosini. "Tutti i miei
compagni mi hanno detto che quell' azione era in
fuorigioco", racconterà Balbo. Ma Collina non ha
dubbi: la punizione la batte Zauli, che non ripete
il numero di Bologna, ma sceglie un rasoterra che
incoccia nella barriera e spiazza Chimenti, scatto
di Luiso, anche la sua è una botta senza
esitazioni. La partita viene decisa da questi due
episodi. Ma non si può restare indifferenti di
fronte alla buona vena di Totti, ai continui
rilanci di Aldair e Di Biagio, agli anticipi di
Zago. Unici superstiti della Roma in un secondo
tempo di grande imbarazzo, con il centrocampo
sempre più leggero, un Balbo sempre meno mobile,
un Paulo Sergio sempre più sprecone (Brivio è
bravo contro di lui all' 11' ). Zeman non accenna
nessun cambio fino al 33' , quando spedisce in
campo Delvecchio. Al posto di Balbo? Macché, di
Dal Moro. Sfida estrema del boemo a un risultato
ormai bloccato.