La Fortitudo, prima
della sua unione con la Pro Roma, aveva già una lunga tradizione di
attaccamento alla pratica sportiva, ma a livello
dilettantistico; fra i suoi atleti vi era un profondo
legame, possedevano una carica morale ed una serietà
agonistica esemplari. La fondazione del sodalizio
fu dovuta a fratel Damaso Cerquetti, dei Fratelli di N.S.
della Misericordia, e risale al 1908; ma la continuità e
la sua affermazione sono legate a fratel Porfirio Ciprari,
una figura di sacerdote, educatore e sportivo che ha
lasciato un gradito ricordo, non solo nel rione Borgo, ma
in tutta Roma.
L'origine del calcio romano organizzato è da far
coincidere con la nascita della Fortitudo, una squadra che giocava sui campi dei
"Daini" dell' "Olmo", della "Madonna del Riposo".
Quest'ultimo, anzi era il campo su cui giocava prima della
fusione. Il suo stato maggiore fu composto per parecchi
anni da religiosi. Non può sorprendere che i rossoblu
della Fortitudo e i loro
frato fossero fossero vittime di invettive sanguinose in
un clima ardente, quando ogni partita era un derby. Ma i
frati non deflettevano e la Fortitudo visse
stagioni di gloria, lanciando giocatori di prim'ordine; su
tutti basterà citare Attilio Ferraris, l'idolo di Borgo
Pio, che quando la Roma nacque aveva già indossato la
maglia azzurra.