“Cuore Giallorosso” nasce alla fine del ’76 per
iniziativa di alcuni ragazzi del Trionfale che decidono di
seguire la Magica con un proprio striscione in Sud. Nel suo
primissimo periodo il gruppo non si distingue da un Roma
Club se non per la giovane età dei componenti (14-18 anni). La nascita del CUCS porta alla svolta.
Affascinati dal tifo del neonato Commando, i ragazzi di
Cuore Giallorosso seguono incessantemente i cori della curva
dal loro muretto (il boccaporto piccolo alla destra del
tabellone, sopra il sito storico degli Ultrà). In questo
modo iniziano ad attirare la curiosità di altri fans della
Sud, compresi alcuni ‘addetti ai lavori’. Ad un certo punto quanto fatto fin lì non basta
più e nella stagione ‘79/80, su invito di Roberto ‘Coca
Cola’ del CUCS, il Cuore si trasferisce sullo stesso mitico
muretto del Commando (leggermente defilato alla sua
sinistra). Inizia il periodo migliore del gruppo che aumenta
di organico e perde definitivamente la sua connotazione ‘di
quartiere’. Spuntano nuove bandiere e fumogeni. Arrivano le
sciarpe e gli adesivi (solo per i membri del gruppo e a
mezzo autotassazione). Durante gli anni ’80 lo striscione a
lettere bianche del Cuore segue la Roma in molti stadi
italiani (fra le altre, si ricorda particolarmente la calda
trasferta a Firenze nell’anno degli undici accoltellati)
(chi può dimenticarla..., n.d.L.). Dopo il rifacimento della Sud il CUCS scende sul
fondo della curva ma il Cuore decide di rimanere al suo
posto (vicino ai ‘nuovi’ Fedayn) per poi tornare dopo
qualche anno al muretto delle origini. Con la fine del vecchio Olimpico inizia il declino
del gruppo. Abbattuta la Sud, il Cuore si sistema in Nord
con il suo striscione più piccolo ma già accusando delle
defezioni. I tempi stanno cambiando e parecchi ragazzi del
gruppo si disamorano della Curva, anche perché cominciano ad
incrinarsi alcuni capisaldi del tifo giallorosso (primi fra
tutti, l’amore ‘cieco’ per la maglia ed il rispetto fra
Romanisti). Il campionato al Flaminio segna di fatto lo
scioglimento del gruppo. Il direttivo comunque continua a
sentire ancora il significato di Cuore Giallorosso e,
nonostante l’età, continua imperterrito a rinnovare il
suo abbonamento in Sud. Di questa lunga avventura resta
l’orgoglio di aver portato testardamente avanti un gruppo a
vocazione ultrà senza averne il nome.