Io sono due
notti che non dormo. Ho il mal di testa
tutto il giorno.
I miei pensieri borghesi fanno a cazzotti con le bugie sentite in televisione. Sono veramente frastornato, non me ne faccio una ragione. Ho provato le sensazioni che avevo a scuola quando c'era da fare qualcosa di diverso, magari di un po' coglione, comunque fuori dalle righe. La differenza con oggi però c'è ed è terribilmente evidente. Oggi non posso. Non posso mostrare quello che penso, non posso agire liberamente, sono schiacciato dalle mie responsabilità borghesi, le urla che vorrei lanciare sono strozzate dalla cravatta che porto. L'immagine di libero professionista, la responsabilità verso chi si fida di me, gli impegni presi da rispettare, il futuro incertissimo da costruire. Per anni ho sopito ogni reazione all'ingiustizia, ho fatto finta che le cose non mi riguardassero, mi sono lasciato dietro le spalle ogni sentimento di ribellione, in nome di una prudenza "saggia", di un equilibrio mai trovato, anzi finto. In questo momento sto impazzendo. Non riesco a mentirmi. Non posso convincermi che le cose a volte vanno male per disgrazia. Che esiste una Ragion di Stato, un fine lontano più importante del problema che vedo vicino. Non sono un violento, ma sto facendo tanta violenza su me stesso. Mi sento ricattato. In nome di una vita decente da rincorrere sto rinunciando ad avere mie idee, o meglio, ad esternarle. Perchè se non ti allinei, non ti danno da mangiare. Ed è vero che senza cibo si muore, ma senza dormire si impazzisce. FC (12 novembre 2007) |