PAOLO SIROLI 1985/86
"La tragedia che si ripete, praticamente lo stesso copione.
Ancora una volta i tifosi della Roma in ritorno da una
trasferta. Ancora una volta un treno in fiamme prima di
sbarcare a Termini. Ancora una volta un giovane rimasto a
terra, intrappolato nel corridoio, tramortito dall’ossido di
carbonio, calpestato dalla ressa di gente impaurita, in
salvo alla meno peggio. A due giornate dalla fine del
campionato, la squadra all’epoca allenata da Sven Goran
Eriksson avrebbe voluto culminare una clamorosa rincorsa ai
danni della Juventus. Però vanificò l’impresa all’Olimpico
la settimana successiva con un incredibile Roma-Lecce 2-3
passato alla storia. Sul convoglio di rientro da Pisa, nel
nodo ferroviario tra Ponte Galeria e l’autostrada per
Fiumicino, a pochi chilometri dalla Stazione Ostiense morì
nel sonno Paolo Siroli, classe 1968, abitante nel
centralissimo quartiere Prati: “Era mio amico –
disse un coetaneo - Stavamo sempre all’oratorio San
Giuseppe, al Trionfale, e quando è venuto a domandarmi se
andavo a Pisa gli ho detto che sarei partito in treno con
il solito gruppo. Voleva venire anche lui, per festeggiare
l’aggancio alla Juve e così siamo partiti insieme alla
Stazione Ostiense alle 3 di notte: era la sua prima
trasferta al seguito della Roma. Paolo era bravo, era
tanto bravo, aveva anche una ragazza. All’Olimpico, a
vedere la Roma, ci andavamo sempre insieme.” (Cuori Tifosi, Maurizio Martucci)