STILE JUVE

LE INTERCETTAZIONI 
DI MOGGI & CO.
2006

Così Moggi faceva pressioni sulla commissione che doveva giudicare Alessandro sul caso Gea. Giraudo a Moggi: "Mi rompono i coglioni 
sul contratto tv"
"A mio figlio date solo una multa
sennò ne faccio cacciare dieci"

Moviola e tv, Moggi concorda le valutazioni: "Salva quei tre arbitri e sul Milan puoi battere". Dondarini a Pairetto: "Quelli della Samp erano fuori di testa"

SAMPDORIA-JUVENTUS
Pairetto prima del sorteggio: "E' tutto ok"
Moggi chiama Pairetto
Moggi: "Ma che fate oggi i sorteggi?"
Pairetto: "Sì, adesso".
M: "Ma per mercoledì per tutto?"
P: "Sì, sì, sì per mercoledì, solo che non ho la... è a casa".
M: "Uhm e va be'".
P: "E' tutto ok eh!"
M: "Ci sentiamo".
P: "Eh è tutto avanti sì"

Dondarini al guardalinee
"Ormai diamo il rigore"
Dondarini chiama Pairetto dopo la partita
Dondarini: "Eh bella battaglia hai visto?"
Pairetto: "Minchia".
D: "Orca miseria ma questi erano fuori di testa".
P: "Come?"
D: "Erano fuori di testa questi della Sampdoria".
P: "Quelli della Samp eh?"
D: "Mamma, guarda ti giuro se non c'erano i giocatori della Juve che mi aiutavano io non so come finiva questa partita perché erano veramente... ma dall'inizio dal primo minuto..."
P: "Sì sì ma questi sono sempre tutti fuori..."
D: "Poi sai ho dovuto dare quel rigore lì."
P: "Sì"
D: "Guarda che è di un netto Gigi".
P: "Sì ma ci credo perché poi dalla vostra posizione".
(...)
D: "Guarda ho dovuto sopportare perché se no..."
P: "Sì sì".
D: "Sì ho dovuto, ho cercato di non infierire perché questi erano cerca di... non erano sereni dall'inizio per cui..."
P: "Sì sì ma vanno sempre in campo mai sereni contro le grandi squadre si sentono sempre vittima di tutto guarda sono incredibili".
D: "Sì veramente ma è una cosa vergognosa quella a questo punto cosa fai? Non puoi dare rigore perché è una grossa squadra..."
P: "Ma vedrai anche in futuro quando avrai modo di farne ancora vedrai sarà sempre così li devi già preparare psicologicamente".
D: "Sì sì ma o me lo aspettavo poi eh perché ci mancherebbe".
P: "Ma poi tu ha visto domenica hai espulso due sacrosanti no?"
D: "Mamma mia."
P: "Sacrosanti no? Si piangevano addosso e dicevano che era stato fatto perché la partita dopo era contro una grande squadra no?"
D: "No no infatti infatti".
(...)
P: "Ma tu cos'avevi dato? rigore?"
D: "No io mi sono guardato in giro per sapere se era angolo o se era rinvio e lui mi ha indicato rigore".
P: "Ma chi?"
D: "Ambrosino" (il guardalinee ndr).
P: "Ha indicato rigore?"
D: "Lui mi ha dato rigore ed io ho fischiato rigore dopo di che mi ha richiamato mi ha detto "Donda scusami ho fatto una grande cazzata non dare rigore perché facciamo una troiata mai vista"".
P: "Era calcio d'angolo infatti"
D: "E infatti fa "guarda che ha preso la palla scusami istintivamente lì ho indicato rigore ma guarda è angolo" allora sul 3 a 0 gli ho detto "Marcello ma oramai diamo rigore" fa "no no guarda assolutamente non darlo perché non è rigore facciamo una figura di merda" a quel punto l'ho visto talmente convinto".
P: "Ma roba da pazzi".
 

IL PROCESSO AD ALESSANDRO MOGGI
La commissione: "A Gallavotti gli fò lo sculaccio"
Paolo Conti chiama Luciano Moggi
Conti: "Guarda io credo che noi abbiamo fatto già molto e cerchiamo di fare il meno possibile, una roba che cerchiamo di fare adesso vediamo ma l'orientamento che c'è in commissione Luciano è quello di volumizzare insomma quindi"
M: "Si vabbé ma"
C: "Cerca di intervenire"
M: "Eh?"
C: "Cerca di intervenire un pochino"
M: "Ma con chi?"
C: "Eh lì chi ci può essere, l'avvocato Galavotti, parla con l'avvocato Galavotti"
(...)
M: "E gli fò lo sculaccio"
(...)
C: "Deve fargli una multa bisogna fargli una multa hai capito? E' la strada che sto battendo anch'io"
M: "Vabbé va una multa"
C: "Bisogna fargli una pena pecuniaria sennò rischia la sospensione, se tu li sensibilizzi, io li ho portati già su stà strada"
M: "Ma chi bacherozzi devo sensibilizzare su stà strada? Io lo sculaccio!"
(...)

Il dg Juve a Gallavotti
"Digli che non rompano i c..."
Moggi chiama Gallavotti
Moggi: "Stà a sentì io ti avevo telefonato per una cosa"
Galavotti: "Io sto qui al tribunale di Napoli"
(...)
M: "Vabbé ma hai sistemato tutto no?"
G: "Sì sì tutto sistemato".
M: "Ho visto che ha preso allenatore, direttore ha preso tutti" (parlano di De Laurentiis ndr)
G: "Ma speriamo bene (risata) diamogli una mano perché ne ha bisogno"
M: "Ma che soggetto, dagli una mano, ma io se dà un colpo de telefono, ma tu lo conosci?"
G: "Sì benissimo da tanti anni, poi col cinema lo conosco bene"
M: "Eh allora digli che mi dia una telefonata o fai un appuntamento te che così ci vediamo".
(...)
M: "Ah senti un po' ti volevo chiedere una cosa"
G: "Dimmi"
M: "Tu hai fatto quella commissione che giudica i procuratori no?"
G: "Sì"
M: "Bò sensibilizzali un po' perché il 20 hanno chiamato per una cosa di 2 anni fa..."
G: "Alessandro sì"
M: "Alessandro , ma digli che andassero a fan culo che non rompessero i coglioni (risata) insomma dai"
G: "Ci parlo ci parlo"
M: "Ma che ci parli, pensaci te e digli che non rompessero le palle"

Luciano al figlio
"L'accordo è una multa"
Moggi chiama il figlio Alessandro
Alessandro Moggi: "Il più stronzo di tutti è un certo Claudio Onorato un avvocato che fa parte della Commissione"
Luciano Moggi: "Eh?"
A. M.: "Che ha chiesto tre mesi di squalifica per me tanto per rendergli conto..."
(...)
L. M: "E lasciamo fare a me ora ma che hanno fatto non hanno fatto niente"
A. M.: "No alla fine fortunatamente c'era qualcuno che mi difendeva penso che mi fanno una multa spero ma questo ha chiesto una multa più per tre mesi di squalifica"
L. M.: "No no una multa fanno, l'accordo era una multa ora sistemo Gallavotti lascia fare a me, ora quando arrivo a Genova lo facciamo assieme ti faccio sentire".

Moggi e i procuratori
"Ne faccio cacciare 10"
Moggi con un membro della commissione giudicante
Paolo: "Senti, è venuto fuori un capolavoro là, hai visto?"
M: "Sì, si lo so"
P: "E' stata dura, te l'han detta?"
M: "Sì, ma mi son fatto una litigata con Garavotti l'ho rimbalzata"
P: "Eh, ma non è neanche colpa sua perché"
M: "E' Onorato, l'uomo suo però che ha rotto i coglioni, Onorati, come si chiama"
P: "Eh, ma hai visto che aveva proposto una sospensione, mica sono stato io, sì ma te l'han detto come è andata, o no?"
M: "Sì, gliel'ho data io a Garavotti, perché Garavotti che è uno che sta nello studio suo questa eh?"
P: "Eh, però Luciano sai che cos'è eh? la deposizione di Alessandro è stata brutta, è stata una incolpazione e gli..."
M: "Ma Paolo, ma non facciamo, ma Paolo non facciamo prenderci in giro"
P: "E gli avvocati hanno fatto un casino della Madonna"
M: "Ma io senza deposizione di nessuno, incastro dieci di voi, dai!"
P: "Luciano, okay lo puoi fare benissimo ma se uno dice"
M: "Ora, ora ora la deposizione! Ma che cazzo di deposizione, noi ci facciamo pigliare per il culo"
P: "La la la l'abbiamo recuperata per i capelli"
M: "Ci metto le mani io faccio caccià una decina di procuratori"
P: "Eh, non faresti un cattivo... ma fallo porca madosca, te lo dici ma non lo fai"
M: "No non lo fo perché io rispetto il lavoro degli altri ma poi le prese per il culo non mi piace"
P: "Eh, comunque abbiamo risolto in maniera brillante, era dura eh? Insomma, hai visto te l'han detta come era partita la richiesta?"
M: "So tutto, so tutto anche perché mi sono incazzato abbastanza"
 

PREVITI E LA LAZIO
"Previti vuole che il Milan
dia soldi a Lotito"
Giraudo chiama Moggi
Giraudo: "Sai che io adesso non so se sia vero o meno comunque Adriano dice che lui ha litigato con Cesare Previti, perché l'ha chiamato Cesare Previti per dargli una mano a Lotito".
Moggi: "Eh!"
G: "Allora lui gli ha detto, Cesare Previti gli ha detto guarda che lo vuole Berlusconi, allora Adriano gli ha detto, allora fammelo dire da Berlusconi, perché se Berlusconi vuole che io dia dei soldi a Lotito, siccome mi sente sempre non ha problemi, me lo dice e allora dice dagli dei soldi a Lotito, allora è un altro discorso, ma siccome non me l'ha mai detto".
M: "Sì no ma dai questo è un deficiente dai si perde, si perde del tempo"
 

IL MOVIOLISTA DI BISCARDI
Moggi: "Ok Bertini, Dattilo e Trefoloni"
"E che devo dire di Collina?"
Fabio Conzutti chiama Moggi
Conzutti: "Poi c'è vabbé Messina per Bologna-Milan. Il rigore non dato al Milan eh, quello di Nesta però c'è il rigore dato e poi tirato via"
Moggi: "Non devi rompere i coglioni te lo dico subito"
(...)
C: "Ma sì dopo sai, bene insomma Luciano adesso bisogna vedere come la mettiamo cioè questo ti volevo chiedere"
M: "Allora te devi salvare: Bertini, Dattilo e Trefoloni" 
C: "Sì no salvare questo l'avevo capito è sicuro"
M: "Eh!"
C: "Solo che dobbiamo fare Luciano, adesso dimmi te cosa devo fare, cioè su Inzaghi a parte che non c'è niente, ma possiamo dire che"
M: "Sul Milan puoi battere quanto ti pare"
C: "Sì sì no quello sicuro!"
(...)
M: "Trefoloni ha dato un rigore che non c'era no hai detto?"
C: "Sì"
M: "La partita era Lazio-Reggina, ha dato in favore della Lazio"
C: "Sì"
M: "E la prossima volta lo dà in favore della Reggina e pareggia".
(...)
C: "Senti invece una cosa ti volevo chiedere Luciano, con Collina cosa facciamo, visto che c'è il Messina di mezzo?"
M: "Niente ha arbitrato benissimo"
C: "Ah cioè è un rigore che è un rigore che si può dare e lui l'ha dato punto"
M: "Eh certo e certo, va bon"
C: "Vabbé niente c'è questo e bon, vedo di farla andare nel migliore dei modi possibili come sempre"
M: "Tu vedi poi ci sentiamo dopo la trasmissione"
 

L'ACQUISTO DI CANNAVARO
Moggi al difensore
"Dì al brindellone che vai via"
Moggi chiama Fabio Cannavaro e un terzo uomo
Moggi: "Allora lo possiamo fare anche oggi: fai chiamà Ghelzi (Ghelfi vicepresidente Inter), gli dici che vuole andà via".
Cannavaro: "Come?"
M: "Fai chiamare Ghelzi, ooh.. come si chiama là, brindellone alto... il Presidente!"
C: "Facchetti"
M: "Facchetti. Fai chiamare Ghelzi e Ghelzi lo farà. Gli dici: guarda, io voglio andà via perché non sò considerato dall'allenatore e stop".
(...)
M: "Dagli una telefonata di brutto, dai! Poi richiamami, dai!"
 

I SOSPETTI E LA ROMA
"Pensiamo alle nostre
baggianate e basta"

Moggi chiama Giraudo
Giraudo: "Scusa ma il primo grado, cosa hanno condannato il Chievo e il Siena, han dei punti di penalità?"
Moggi: "No no l'hanno assolti, hanno condannato Ricci, Sartori e Papadopulo"
G: "La società?"
M: "No no tutto a posto, tutto a posto e quindi si poteva anche evitare una cosa del genere, oltretutto poi dice naturalmente son baggianate perché io non ritengo assolutamente una cosa che sia un illecito però".
G: "Tutto a posto per dire che anche le nostre son baggianate e be'".
M: "Eh sì anche le nostre sono baggianate si è chiaro, va be', meno male che noi abbiamo l'abitudine di fare sempre le cose per noi e basta, (risata) e in quei casi lì ci aiutano le nostre forze".
(...)
G: "Volevo dirti questo, c'era Baldini no al consiglio che ha accompagnato Sensi no, lui aspettava fuori, quando sono uscito, siccome la Mazzolini (Mazzoleni dirigente della Roma ndr) continua a rompere i coglioni che vogliono fare il contratto delle partite no?"
M: "Uhm"
G: "Per il numero di gare che garantiamo, allora io ho detto guarda che e gliel'ho fatto dire alla Mazzolini, noi parlavamo con Baldini per quando ci sono i calendari, io gliel'ho detto guarda che noi non facciamo il contratto se non mettete a posto Emerson eh? "No no ma voi avete questa roba qui che andate fortissimo, quindi non c'è problema, mettiamo", e allora gli ho detto ma guardate che questa continua a chiedere eh! La prossima settimana bisogna vedersi noi inutile che 10 persone, bisogna che lei metta a posto Emerson e contestualmente, mettiamo a posto il contratto, se no non va bene 'sta cosa qua, ma non ci sono problemi, e allora se non ci sono problemi"".
M: "No no bisogna farlo contestualmente".
G: "No ma scherzi".
M. "Altrimenti si fottono eh!"
G: "Ma che scherzi".
M: "Quella è gente senza faccia". 

Diffusi altri verbali delle intercettazioni che stanno gettando il calcio nel caos
Al centro dei colloqui ancora le designazioni arbitrali e i rapporti con i media
Moggi: "Il duo indivisibile 
lo faccio alzare di peso"

Di seguito i nuovi verbali delle intercettazioni trasmesse dalla magistratura di Torino ai colleghi di Roma e all'ufficio inchieste della Federcalcio.

IL CONSIGLIO DI STATO
Telefonata Innocenzo Mazzini-Luciano Moggi
Mazzini: "E il consiglio di Stato che ha fatto?".
Moggi: "Il Consiglio di Stato?".
Ma: "Sai che ha fatto? Ha riammesso il Como e la Viterbese".
M: "Ma va!! Ha riammesso il Como e la Viterbese? Ha messo in crisi la Federazione!".
Ma: "Eh e a questo punto si è riammessa l'Ancona in C2 è l'unica cosa buona questa!".
M: "E' un bel casino questo!".
Ma: "E sai chi era il Presidente della sezione del Consiglio di Stato? Frascione".
M: "Eh questo se non lo facciamo fuori!".
Ma: "Ma l'avete sempre difeso voi".
M: "Se non lo facciamo diventa un casino".
Ma: "Ma come si fa a tenere Frascione".
M: "Ma poi a fare così si dà contro alla Federazione eh!". (...)
M: "Va bè senti un po' va invece ti voglio dire un'altra cosa, dunque ieri sera, ieri Carraro ti ho detto che aveva telefonato a Lippi".
Ma: "Sì"
M: "Che Lippi gli aveva domandato dell'ufficio a Lippi gli aveva detto sì va benissimo ma io non vorrei".
Ma: "Ma lui non vuole la segretaria".
M: "Ma non è mica così lasciate stare, io conosco Lippi, io conosco Lippi come le tasche mie, va in tilt e si entusiasma ma se va in tilt va in tilt"
Ma: "Eh ma quando va male?"
M: "Però lui ha bisogno di un'organizzazione"
I: (risate).
(...)
Ma: "Te, tu mi devi dire anche se c'è necessità di far sta cosa per mettere a posto una certa cosa"
M: "Quella lì, quella lì"
Ma: "Te, tu mi devi dir la verità non mi devi qualcosa".
M: "Ma te lo sto dicendo, c'è la necessità di mettere a posto quella lì ma anche per organizzare".
Ma: "Eeh no aspetta".
M: "Per toglierla da dov'è in poche parole".
Ma: "E no e stamme a sentire ti sto dicendo una cosa importante che tu devi valutare".
M: "Uhm".
Ma: "Ma parlo io non c'è bisogno che parli te. Allora in Federazione oggi sono stato avvicinato da due miei informatori, che mi hanno detto guarda che la bionda va dicendo in giro che hanno messo di mezzo gli avvocati".
M: "No non hanno messo di mezzo niente".
Ma: "Aspetta lasciami finire, non solo hanno messo di mezzo gli avvocati ma va dicendo che se non gli danno ogni cosa ben precisa e importante e compagnia bella, fa venir fuori un gran casino e fa scoppiare un bel bubbone, allora questa storia, non è bella se tu permetti"
(...).
Ma: "No ma se questa scema va dicendo in giro ste cose".
M: "No ma allora dobbiamo farlo prima possibile tu mercoledì vai da Carraro e gli dici Moggi ti ha detto di fare una cosa e deve essere fatta!".

TOSATTI E IL SORTEGGIO
Pairetto chiama Bergamo
Pairetto: "Che rottura di c... guarda ci fosse la designazione cazzo domenica prendevano Collina, paf e si metteva a Udine a Udine che era il posto più giusto per metterlo perché ci è stato casino questa settimana e tutto e lo mettevamo lì e avevamo la più bella cosa che potessimo fare".
Bergamo: "Eh sì!"
P: "Ma vaffanculo e poi ci rompe anche il cazzo quello lì...( parlano di Tosatti n. d. r.) che lui che vuole sto cazzo di sorteggio noi invece così mettevamo Collina che era la cosa più limpida nel senso..."
(...)
B: "Il problema è che c'è Lazio e Roma e c'è Farina".
P: "Orca troia guarda, togliamo una delle due, la Roma con chi gioca?".
B: "E come fai la Roma gioca con l'Inter".
A: "Puttana no quella va messa dentro".
B: "La Lazio gioca in trasferta e aspetta dove gioca, perché le ho guardate tutte sono stati un po' in ufficio
A: "La Lazio gioca fuori, al limite togliamo la Lazio Paolo ma vaffanculo eh si scusami scusami eh no?"
B: "Ora non mi ricordo dove però si può anche levare".
A: "No dico per dire non è una soluzione Paolo".
B: "Ha sette punti si fa a quattro ce l'abbiamo, Collina Racalbuto Rosetti e Farina e la Lazio se ne va in seconda fascia".
A: "In seconda fascia e vaffanculo tanto la Lazio non è una squadra da... no?"

MANOVRA UEFA
Telefonata Moggi-Innocenzo Mazzini
Ma: "Tutta gente messa lì da Carraro, dai".
M: "Certe volte non sanno neppure che fanno".
Ma: "Sì ma il 27 quando c'è da andare a riscuotere lo stipendio..."
M: "Ma che interessi hanno a togliere questo dall'Uefa?"
Ma: "Eh ma perché è un amico nostro, coglione!"
M: "Eh ma questo me lo devono, ma lascia perdere, eh questa sera chiamo Ghirellino e te lo dico".
Ma: "Ma a parte Pazzanese, non pensà solo a Pazzanese, c'è anche quella storia dello Statuto eh!".
M: "Quella è una cosa complicata va bè".
Ma: "Boh, io so solo che lunedì quest'altro, si faccia la solita figura del cazzo eh, mamma mia".
M: "E se si fa una figura del cazzo ci mettono il commissario ad acta, eh".

IL SEGRETARIO
Telefonata Mazzini-Moggi
MA: "Te lo sai che ieri c'è stato l'incontro a Roma tra Ghirelli e De Laurentiis?".
MO: "Sì me... fanno baci in bocca".
MA: "Sai se si baciassero...".
MO: "E' lui che gli fa da tramite su tutto, gli ho fatto prendere Marino".
MA: "E allora perché non ci si manda..."
MO: "E infatti che gli voglio fare io?"
MA: "Bravo"
MO: "Lasciami operare sai che arrivo (...) io a essere preso per il culo a me mi sta bene tutto ma essere preso per il culo non mi piace".
MA: "Ti volevo dare altre due perlettine, lui sta sminestrando a suo piacimento sia il settore giovanile con quel demente di Papponetti sia qui al settore tecnico"
MO: "Come nel settore tecnico".
MA: "Sì, qui a Coverciano"
MO: "Che può fare a Coverciano?".
MA: "Fa contratti, fa tutta una serie di azioni che dimostrano come lui si senta il presidente federale".
MO: "Ah dobbiamo fermarlo".
MA: "Questo è pericolosissimo, ricordatelo".

BALDAS E BISCARDI
Telefonata Moggi-Fabio Baldas
BA: "Allora, va bè con Aldo ho risolto".
M: "Ci mancherebbe".
BA: (risata) "Ah va bè gli ho parlato gliel'ho menata lì un po', eh ancora eh ma ste cose, gli ho detto si va bè ascolta se ho sbagliato ti richiedo scusa" (...)
BA: "Allora intanto è stato Pairetto che ha messo i bastoni fra le ruote all'Uefa, perché l'Uefa mi vuole tenere".
M: "Eh adesso sento un pochino".
BA: "Ascolta io ho fatto, ti ho preparato due righe di appunto, te le mando via fax in ufficio?".

IL DUO INDIVISIBILE
Telefonata Moggi-Mazzini (parlano di Bergamo, Pairetto e la segretaria)
MA: "Sì caro, il duo è invisibile ricordati di cosa ti dice Innocenzo".
M: "No, no ti sbagli".
MA: "Ma secondo lui eh!"
M: "Cioè il duo indivisibile vorrebbe significare lei e lui? Ma perché indivisibile?"
MA: "Perché lei fa una questione di tutto che ha fatto per la struttura".
M: "E per lui".
MA: "E per lui bravo, non guadagnava 900 euro come li guadagna tutti, ma ne guadagnava 2000".
M: "E se io vado da Carraro e faccio alzà di peso tutte e 2? Il duo indivisibile, guarda che io vado per pochi spicci eh!".



UNA SEGRETARIA IN PIÙ 
Lippi: «Accidenti. Ah senti ti devo dire una cosa. Oggi mi ha chiamato Carraro no? (...) Ieri sera quando te mihai telefonato e mi hai detto quella cosa lì. Io lì per lì non ho neanche capito bene no?» 
Moggi: «Io ti facevo mettereuna segretaria a tua disposizione» 
Lippi: «Sì, no, volevo dire che quando me l’hai detto ieri sera, io non ho capito benissimo quello che mi hai detto, poi mi hai detto tanto ci sentiamo domani. (...) Oggi poi mi ha chiamato Carraro no? (...) Era contento, mi ha fatto i complimenti, era tutto contento. Poi mi dice: senta un po’, ho parlato con il vostro amico, emi dice di metterle una segretaria a disposizione, ma io pensavo che lei con Vladovich si trovasse bene, no?» 
Moggi: «No, ma non ha capito un c...» (...) 
Lippi: «Come segretaria di Mazzini lo posso capire ma se viene fuori che Lippi ha una segretaria, viene fuori sui giornali, viene fuori sicuro, lo fanno venire fuori loro» 
Moggi: «Ma mica a disposizione tua, a disposizione del club Italia» 
Lippi: «Ecco, questo è un altro discorso (...) ma deve essere specificato bene, eh» (...) 
Moggi: «Eh, ma perché le cose vanno bene Marcello, è qui che bisogna far andar le cose meglio, capisci? (...) L’abilità sta nel cogliere imomenti propizi per far andar meglio le cose siccome io conosco la maniera dilettantistica di questi qua allora è meglio metterli con il cappio subito in modo che capiscano che c’è un’organizzazione, dove però non ci deve essere Lippi che la chiede, deve esser fatta in modo che...» (...) 
Lippi: «Eh, infatti, infatti. Tu però devi essere bravo a fargliela capire eh?» 
Moggi: «Domani vado a quella riunione e ci penso io... 

BASTONI TRA LE RUOTE 
Baldas: «Intanto è stato Pairetto a mettere i bastoni tra le ruote all’Uefa, perché l’Uefa mi vuole tenere, mi vorrebbe tenere (...) Ho parlato con Eberle ed Eberle mi ha detto guarda, se la Federazione non l’Aia perché io non c’entro più con gli ispettori arbitrali no, mase la Federcalcio manda due righe all’Uefa loro mi tengono» 
Moggi: «Chi, la Federazione dovrebbe mandarle?» 
Baldas: «Sì, esatto» (...) 
Moggi: «Eh, adesso sento un pochino» 
Baldas: «Ascolta io ho fatto, ti ho preparato due righe di appunto, te le mando via fax in ufficio?» 
Moggi: «Mandamele in ufficio» 
Baldas: «Va bene, e comunque sarà poi mica Pairetto che mette i bastoni tra le ruote no?» (...) 
Moggi:«Ma va’,maguarda se tu immagini che Pairetto può mettere i bastoni tra le ruote (risata)» 

HO VISTO CHI BACIAVI 
Moggi: «Però te t’ho vista abbracciata a Baldini, nonmi sei piaciuta» 
donna (non identificata): «Nono, allora ti dico questo, che l’hanno trasmesso in televisione?» 
Moggi: «Sì» 
donna: «Allora, ho trovato Baldini e Girando che stavano parlando insieme (...)» 
Moggi: «Giraudo t’ha salutato mentre baciavi Baldini» 
donna: «(...) sai che gli ho detto, chiedi conferma a lui se non mi credi, dico, ‘‘ma che bella coppia che fate capito?’’» 
Moggi: «Comunque è rimasto molto deluso» 
donna: «Chi? Perché?» 
Moggi: «E perché t’ha visto baci e abbracci » 
IBRA VIENE ALLA JUVE 
Raiola: «(...) Dice, guarda, diglielo a Zlata (è il presidente dell’Ajax che si rivolge a Raiola) questo, può fare guerra quanto vuole (...) noi non lo mandiamo via, perché se lui vuole andare via o va alla Roma, che già offre di più... No no, ho detto, lui non va alla Roma, e la Juve anche lei arriva a 12 milioni, non c’è problema. (...) Lui ha tirato fuori un fax del Monaco che mi ha mandato adesso, del Monaco, io gli ho detto guarda che il Monaco non ha neanche i soldi per accendere la luce nello stadio. E un fax del Lione che vogliono trattare intorno ai 20 milioni (...) Vuoi che te lo mandi il fax del Lione e del Monaco?» 
Moggi: «Sì sì, ma intanto che me ne faccio io?» 
Raiola: «No, va be’, non vorrei che quello scemo di Giraudo dicesse Raiola sta facendo lo scemo» 
Moggi: «Mica vorrai confronta’ Juventus, Lione, Monaco, dai» 
Raiola: «Tu devi essere un po’ più contento quando mi senti, capito?» 
Moggi: «E certo» 
Raiola: «Io ti do i gioielli» 
Moggi: «Ma io infatti vedi ti...» 
Raiola: «E Giraudo questo non lo capisce »



NAPOLI - Il direttore generale della Juventus Luciano Moggi e l'amministratore delegato Antonio Giraudo sono indagati anche per concorso in sequestro di persona nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla procura di Napoli.

Tale accusa si riferisce a un episodio avvenuto al termine della partita Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, conclusasi 2-1 per i calabresi, ovvero quando i due dirigenti avrebbero chiuso a chiave negli spogliatoi l'arbitro Paparesta ed i suoi collaboratori Cristiano Copelli e Aniello Di Mauro.

Tale comportamento sarebbe scaturito dal fatto che la terna arbitrale non avrebbe assicurato "un esito favorevole della gara della Juventus".

L'arbitro e guardalinee "privati della libertà personale" sarebbero stati minacciati con "plurime espressioni verbali", come è scritto nell'avviso emesso dai magistrati. Il fatto è accaduto al Granillo di Reggio Calabria il 6 novembre 2004.

La circostanza emerge da alcune telefonate intercettate. La prima tra Pietro Ingargiola, osservatore dell'Aia, e Tullio Lanese, presidente dello stesso organismo.

Ingargiola: "Cumpà, quello che ho visto io in vita mia non l'ho mai vista una cosa del genere, cioè entrano Moggi e Giraudo...Moggi lo minaccia col dito, col dito agli occhi... Tu sei scandaloso, come è scandaloso il rigore che non hai dato. A Paparesta gli ha detto: con te non abbiamo fortuna, almeno tu sei quello di sempre...io gli ho detto a lui (riferendosi evidentemente a Paparesta): ma tu di queste cose...Dice: acqua in bocca, mi fa, acqua in bocca per tutti...ripeto a me nun me ne frega niente. Io non ho visto e non ho sentito, sono cose vostre...".
Lanese: "...problemi vostri sono, è logico, io non c'ero, io non c'ero...

Ingargiola: "...Io non ho visto e non ho fatto niente, io mi sono andato...quando questi sono andati a minacciare, io sono andato dentro il bagno..."
Lanese: "bravo, bravo, bravo".

In un'altra telefonata, la stessa giornata, Moggi parla con una donna.
Moggi: "Ho chiuso l'arbitro nello spogliatoio e mi sono portato le chiavi in aeroporto...ora li apriranno! Butteranno giù la porta..".

Successivamente Moggi al telefono commenta con il giornalista Damascelli. "...Sono entrato nello spogliatoio, li ho fatti neri tutti quanti! Poi li ho chiusi a chiave e volevo portare via le chiavi, me le hanno levate, se no le portavo via".

Infine quattro giorni dopo Moggi parla a telefono con Lanese: Lanese: "lo so, non mi dire, cioè io so tutto perchè l'osservatore è un mio amico e m'ha detto che t'ha visto entrare, cosa gli hai detto, dice io che devo fare? Tu, gli ho detto, non c'ero e ti fai i c... tuoi. Eh, eh, giusto?".



ROMA - Moggi che chiama il designatore ed elargisce "consigli" per le griglie degli arbitri alla vigilia della partita. Che parla con Giraudo meditando di trovare un modo per "punire" Zeman. Poi una telefonata con il vice di Carraro, Mazzini, per screditare i Della Valle. E ancora: l'arbitro Paparesta "sequestrato" e minacciato sempre dal ds juventino negli spogliatoi del Granillo a Reggio Calabria dopo la gara. Lo scenario che si delinea mano a mano che filtrano i contenuti delle intercettazioni dei magistrati napoletani è inquietante. Ecco alcuni dei dialoghi fra i vari protagonisti dello scandalo, un vero e proprio terremoto per il calcio italiano.

Luciano Moggi a Antonio Giraudo (22 dicembre 2004)
Moggi: A Zeman "bisogna... bisogna fargli qualcosa, non so un sistema, peccato che... bisogna dargli una legnata...". I due parlano del tecnico boemo che, si ricorda nell'avviso di comparizione, aveva reiteratamente denunciato le responsabilità della società juventina in ordine all'uso di sostanze dopanti, e si prefigura così il tentativo di "raccogliere dossier per screditarne la reputazione".
Moggi: "Bisogna prendere le emorragie, dandogli un danno a questo qua, inventandoci qualcosa, portandogli via un giocatore, trovargli qualche...".

Luciano Moggi e Paolo Bergamo (9 febbraio 2005).
Moggi: "Ora invece ti dico quello che mi ero studiato io
Bergamo: "Vediamo cosa torna con quello che ho studiato io"
Moggi: "Vediamo un pochino se...."
Bergamo: "Vediamo chi ha studiato meglio... Chi ci metti in prima griglia di squadre? Di partite?"
Moggi: "Aspe'... fammi piglià il foglietto! Perché io me la son guardata oggi per bene. Allora io ho fatto: Inter-Roma..."
Bergamo: "Sì..."
Moggi: "Juventus-Udinese..."
Bergamo: "Sì..."
Moggi: "Reggina-Milan..."
Bergamo: "Sì..."
Moggi: "Fiorentina-Parma, che non può non essere non messa qui... e Siena-Messina"
Bergamo: "Sì..."
Moggi: "Ho fatto di cinque, ma si può fa' anche di quattro però! Non è che, però, Siena-Messina mi sembra una partita abbastanza importante! Mi sembra, eh?"
Bergamo: "Poi c'è anche Livorno-Sampdoria che all'andata c'è stato casino! Comunque, vabbè, vai avanti, tanto questo... cambia poco"
Moggi: "So' squadre che... so' squadre Livorno e Sampdoria che in pratica so' un po' più tranquille!
Bergamo: "Uhhh! Insomma! Mha... Vabbè, vai, tanto questo cambia poco, se ne puo aggiungere anche una volendo, però arbitri per la prima fascia ce ne ho pochi. Dimmi".
Moggi: "Io c'ho messo Bertini..."
Bergamo: "Uh..."
Moggi: "Paparesta che ritorna..."
Bergamo: "No, Palapresta non ritorna!"
Moggi: "Ritorna venerdì"
Bergamo: "Ma sei sicuro?"
Moggi: "Sicuro!"
Bergamo: "Ma se mi ha detto Gigi che questo impegno con l'Uefa lo tiene fuori fino al 12..."
Moggi: "Eeh... ti ha detto una ca... e il 12 quand'e? Bergamo: "Sabato"
Moggi: "No, no, lui ritorna venerdi sera. Bertini, Paparesta, Trefoloni, Ragalbuto, ci avevo messo Tombolini, però Tombolini poi ha fatto casino con la Lazio, non so questo qui com'è, cioè ha fatto casino, ha dato un rigore..."
Bergamo: "Uh..."
Moggi: "...e questi erano gli arbitri che io avevo messo in questa griglia"
Bergamo: "E Rodomonti al posto di Tombolini, no?" Moggi: "....O Rodomonti al posto di Tombolini, va pure bene.
Bergamo: "E allora s'era fatta uguale, vedi?!"
Moggi: "Io... io credo... credo che questa qui possa essere una griglia.... una griglia"
Bergamo: "Cioè io non c'ho Paparesta. Io ce ne avevo quattro. C'avevo Bertini, Ragalbuto, Rodomonti e Trefoloni. E sinceramente Tombolini volevo tenerlo un turno fermo perché ha sbagliato, sennò questi non li punisci mai?"
Moggi: "Si si, no no no... Eh... Oh? Guarda, ora ti dico... Può darsi pure che io mi sbaglio, io pure c'ho della gente da tene' sotto, no? Se tu, per esempio, non punisci Collina e Rosetti, gli altri sono tutti autorizzati..."
Bergamo: ".Ma infatti, io Collina e Rosetti non ce li ho mica messi, eh?"
Moggi: "No, per dirti... Ma gli altri sono autorizzati a dire: se lo fanno loro possiamo farlo anche noi, non ci devono rompere i coglioni!"
Bergamo: "Io ce li ho scritti, Bertini, Rodomonti, Trefoloni, poi te me dici Paparesta, meglio! Paparesta arriva e si fa arbitrare! L'importante è che arrivi di venerdì perché Inter-Roma anticipa al sabato"
Moggi: "No, no venerdi sera lui arriva! No, no, non ci sono problemi...."
Moggi: "Io credo... credo che questa qui non abbia... non abbia nessun problema questa griglia, penso. Lo penso io, poi sai, nel calcio non si sa mai, se son problemi o meno, però..."
Bergamo: "No, ma anch'io ci credo a questa qui, eh... l'unica cosa, non mi interessa nemmeno che Bertini va a fare Reggina-Milan che è la sesta volta del Milan e... da quel momento sarà poi precluso! Pazienza, ahò. Non farà Milan-Juventus ma non è questo che ci preoccupa! Perché tanto ha già fatto l'andata, quindi...".

Moggi e Giraudo sono indagati anche per concorso in sequestro di persona, in riferimento a un episodio avvenuto al termine di Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, conclusasi 2-1 per i calabres: i due dirigenti avrebbero chiuso a chiave negli spogliatoi del Granillo di Reggio Calabria l'arbitro Paparesta e i suoi collaboratori Cristiano Copelli e Aniello Di Mauro, poiché la terna arbitrale non avrebbe assicurato "un esito favorevole della gara della Juventus". L'arbitro e guardalinee "privati della libertà personale" sarebbero stati minacciati con "plurime espressioni verbali", come scrivono i pm.

La circostanza emerge da alcune telefonate, la prima tra Pietro Ingargiola, osservatore dell'Aia, e Tullio Lanese, presidente dello stesso organismo.
Ingargiola: "Cumpà, quello che ho visto io in vita mia non l'ho mai vista una cosa del genere, cioè entrano Moggi e Giraudo... Moggi lo minaccia col dito, col dito agli occhi... Tu sei scandaloso, come è scandaloso il rigore che non hai dato. A Paparesta gli ha detto: con te non abbiamo fortuna, almeno tu sei quello di sempre... io gli ho detto a lui (riferendosi evidentemente a Paparesta): ma tu di queste cose... Dice: acqua in bocca, mi fa, acqua in bocca per tutti... ripeto a me nun me ne frega niente. Io non ho visto e non ho sentito, sono cose vostre...".
Lanese: "...problemi vostri sono, è logico, io non c'ero, io non c'ero..."
Ingargiola: "Io non ho visto e non ho fatto niente, io mi sono andato... quando questi sono andati a minacciare, io sono andato dentro il bagno..."
Lanese: "Bravo, bravo, bravo".

In un'altra telefonata, la stessa giornata, Moggi parla con una donna.
Moggi: "Ho chiuso l'arbitro nello spogliatoio e mi sono portato le chiavi in aeroporto... ora li apriranno, butteranno giù la porta..".
Successivamente, Moggi al telefono commenta con il giornalista Damascelli: "Sono entrato nello spogliatoio, li ho fatti neri tutti quanti! Poi li ho chiusi a chiave e volevo portare via le chiavi, me le hanno levate, sennò le portavo via".

Quattro giorni dopo, Moggi al telefono con Lanese.
Lanese: "Lo so, non mi dire, cioè io so tutto perché l'osservatore è un mio amico e m'ha detto che t'ha visto entrare, cosa gli hai detto, dice io che devo fare? Tu, gli ho detto, non c'ero e ti fai i c... tuoi. Eh, eh, giusto?".

Il nome di Franco Carraro compare in una delle intercettazioni acquisite nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli. Viene considerato direttamente coinvolto nell'individuazione della griglia arbitrale e successivamente del direttore di gara per dare un "aiuto" in campo alla Lazio. Il primo episodio è riferito alla partita Chievo-Lazio vinta dalla squadra romana per 1-0 il 20 febbraio 2005, sesta giornata della gara di ritorno. Il presidente della Figc sottolinea a Paolo Bergamo - allora designatore arbitrale - la necessità di "dare una mano alla Lazio", come dall'intercettazione della telefonata del 3 febbraio.

La circostanza viene comunicata da Bergamo a Pairetto, altro designatore, e da Mazzini, vice presidente della Figc, allo stesso Pairetto:"Mi ha cercato Lotito, voleva sapere, lui aveva parlato con Carraro, credo venerdì, sulla richiesta di attenzione verso il suo caso, perché tu sai è uno dei portabandiera di pro Carraro, pro Galliani, ma Carraro v'ha detto qualcosa e non v'ha detto niente?... Cerca di capire Gigi, lui vuole sapere soltanto se Carraro vi ha detto qualcosa, di tenere in considerazione la posizione della Lazio e sua, perché lui sta facendo tanto...". Poi, Mazzini a Lotito: "Ti volevo dire per dirti quanto ci tenevo a questa cosa, lui (Bergamo) è alla Fifa, hai capito? E torna stasera, l'altro... l'altro (Pairetto) è stato all'Uefa è tornato sabato".

Secondo l'accusa si perfezionava dunque un accordo per favorire la Lazio. C'è una telefonata tra Mazzini e Lotito, riferita all'intervento di Carraro.
Lotito: "Quindi lui ci aveva parlato? Questo è un fatto positivo, allora significa che è leale con me". E ancora: "Ma l'ha fatto specificamente o genericamente? Nel senso per una conduzione anche futura non solo specifica per un fatto"
Mazzini: "No, no... me lo ha confermato, non solo... ma è un intervento pressante".
Lotito: "Bisogna che te li lavori tutti e due e ci parli in modo chiaro, comincia, comincia, dobbiamo vedere e cominciamo a dire, hai capito? A stabilire, a stabilire, capito?".

Il secondo episodio che riguarda la Lazio e quando, secondo l'accusa, c'è un diretto interesse di Carraro, è relativo alla partita interna vinta con il Parma per 2-0, il 27 febbraio, arbitrata da Messina. Mazzini telefona a Lotito.
Mazzini: "Bisogna salvarsi in tutti i modi, eh?...". Lotito: "Aho', domenica ho il Parma eh? Che è importante".
In un'altra telefonata, Mazzini dice: "Ti arrestano... ti arrestano". E Lotito: "Aho', e perché mi devono arrestare?". Mazzini: "Eh, chiediglielo a quelli del Parma... chiediglielo a quelli del Parma!...".

Il terzo incontro della Lazio al centro dell'inchiesta è quello vinto a Bologna per 2-1. Secondo l'accusa la designazione di Tagliavento era stata predeterminata da Carraro, Bergamo, Pairetto, Mazzini e Lotito. Il presidente della Lazio dice: "Il problema adesso è a Bologna... stammi a sentire... guarda che Bologna è importante, sai perché o sai che m'ha fatto Gazzoni... lo sai che mi ha detto... domenica vicino a me? Ti faccio una dichiarazione al vetriolo... dico vabbè... fai la dichiarazione". Mazzini: "Te fai la dichiarazione... noi ci prendiamo i punti".

Due le partite del Milan al centro dell'inchiesta della procura di Napoli: Milan-Brescia (risultato 1-1) del 9 aprile 2005, e Milan-Chievo (1-0) del 20 aprile 2005.
Per il primo episodio sono indagati per concorso in frode sportiva Leandro Meani, dirigente del Milan, il vicecommissario della Can, Gennaro Mazzei, e il guardalinee Gabriele Contini. Gli inquirenti parlano di "designazione fraudolenta" di Contini che si adoperava per "il raggiungimento di un risultato comunque favorevole alla squadra milanista". In una conversazione del primo aprile di quell'anno Contini, appena designato per la gara del Milan, chiama Meani "per concordare un incontro a cena dopo la partita e Meani, vantando il proprio merito per la designazione dice: "Figa, se non c'era zio, però, sempre, eh?". Contini risponde con una risata.

Per l'altro incontro, Milan-Chievo del 20 aprile 2005, risultano indagati sempre Meani, l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo e il guardalinee Claudio Puglisi. Agli atti una conversazione tra Bergamo e Pairetto. Bergamo sottolinea che "a... a... e..., uno che è già da due mesi che dovevamo averlo messo e c'è stata qualche pressione e quindi... si mette Puglisi a fare Milan-Chievo... Ehm, ieri si è sbagliato e quindi questi dicono: perché ci penalizzate? Ehm, cioè con me non hanno parlato, eh? Ti dico la verità, hanno chiamato Gennaro".

In un'altra partita il Milan, per gli inquirenti, risulta invece danneggiato allo scopo di agevolare la Juventus. Si tratta di Siena-Milan (risultato 2-1) del 17 aprile 2005. Indagati Paolo Bergamo, Pier Luigi Pairetto, il vicepresidente della Federcalcio Innocenzo Mazzini, Antonio Giraudo e il guardalinee Duccio Baglioni. In quella gara fu annullato per fuorigioco un gol al rossonero Schevchenko. Il 22 aprile c'è una telefonata tra Mazzini e Giraudo. Mazzini, "al fine di esaltare - scrivono i pm - la capacità e la potenza del gruppo" ricorda all'interlocutore il lavoro "eccezionale" fatto da Bergamo per la partita Siena-Milan ("Però... però devo dire a Siena il nostro amico è stato eccezionale, eh").

Altra conversazione del 17 aprile tra Leonardo Meani e Contini. Quest'ultimo nell'attribuire le principali responsabilità a Baglioni precisa: "E' l'amico di Pairetto, se lo vuoi sapere è quello che gli prenota i biglietti, che Pairetto va a mangiare a casa sua, non al ristorante, a casa sua".

Meani poi chiama il vicecommissario Mazzei per lamentarsi dell'errore di Baglioni. "Che c..., che c..., io questo proprio non lo voglio no, questo non lo voglio, non l'ho mai chiesto né voluto, questo è uno... Oltretutto adesso mi dice di stare molto attenti, eh, di non sbagliare perché Galliani è furibondo, perché figurati. Quindi digli di stare molto attenti da qui... alla fine del campionato". Ripete il concetto più volte (sottolineano i pm) poi aggiunge: "...Comunque Gennaro è furibondo, ri.. riporta da adesso in poi di non sbagliare più un c... perché è furibondo, quindi anche mercoledì cercate di mandare due intelligenti".

Diego Della Valle fu anche vittima di un tentativo di screditarlo, per danneggiarlo nella corsa alla Lega quando si opponeva a Adriano Galliani. E' uno dei particolari che emerge dalle intercettazioni. Mazzini, il 3 dicembre del 2004, dice a Moggi: "Allora due mie strette conoscenze qui di Firenze hanno una documentazione molto molto riservata ma molto interessante, che loro son disponibili a vendere, sull'intrallazzo che il signor Della Valle ha fatto con il Sindaco su certe operazioni di vendita di immobili qui a Firenze in maniera truffaldina... Loro sono disponibili a dare la documentazione con soldi naturalmente, a un plenipotenziario di Galliani... o chiunque esso sia... Ora, sarò vero o non sarà vero, però merita di andare a vedere secondo me".

Ci sono poi altre telefonate, fino all'ultima del 22 dicembre. In una Moggi dice a Mazzini: "Lavora per quella cosa là, fammi sape' qualcosa, dai". In un'altra Mazzini spiega: "Io tra oggi e domani vedo quegli amici che potrebbero avere delle cose interessanti!". E Moggi: "Io cambierò spesso il telefonino, no? Per evita' che... che mi localizzino... però tu adesso, una preghiera... questo qui è un numero che non devi da' a nessuno!". Mazzini, successivamente, rivela a Moggi: "Hanno dei documenti strani in mano... loro vogliono manda' via Della Valle".

Il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, fu 'punito' dall'arbitro De Santis per le dichiarazioni rilasciate sulla cosiddetta 'combriccola romana' della quale De Santis, secondo Spinelli, faceva parte. E' quanto si sostiene nell'avviso a comparire della Procura di Napoli.
In particolare, secondo l'accusa, De Santis, in veste di direttore di gara dell'incontro Livorno-Siena, finito 3-6 l'8 maggio del 2005, avrebbe espulso in maniera ingiustificata il calciatore Fabio Galante e avrebbe compiuto "atti finalizzati ad alterare il risultato del predetto incontro terminato con la vittoria del Siena, dovendo il Livorno giocare per oltre settanta minuti in inferiorità numerica". E questo, si sostiene, "per danneggiare" Spinelli. C'è una telefonata intercettata tra Innocenzo Mazzini e De Santis. Il vice presidente della Figc dice: "Povero Spinelli... sei stato come sempre splendido...". De Santis replica: "...Hai visto? Pronti e via, uno fuori...".

Moggi parla con Mazzini di Carraro: "Non deve rompere i coglioni".
La telefonata è del 9 marzo 2005, dopo la convocazion fatta da Carraro dei due designatori arbitrali, Bergamo e Pairetto. Mazzini rassicura Moggi: "Sì ho già fatto quello che dovevo fare, stai tranquillo". E il direttore generale della Juventus ribadisce: "perché non deve rompere i coglioni". E, infine, conclude: "No, no noi ci sentiamo, ma ci parlo io, parlo io e - dice testualmente - gli faccio parlà da Geronzi, non ti preoccupà...".

Ignazio Scardina, giornalista di Rai Sport, tra i destinatari degli inviti a comparire della Procura di Napoli. E' fra gli esponenti del mondo dell'informazione dei quali sono state intercettate in alcune telefonate. Il riferimento nell'invito a comparire è in particolare al condizionamento presunto di alcune trasmissioni tv - si cita Il Processo di Biscardi - e a singoli giornalisti o commentatori del servizio pubblico o di emittenti private. In relazione al Processo, Moggi parla con il moviolista Baldas, ex arbitro, in riferimento a Rodomonti. Baldas dice: "C'e Rodomonti, gli diamo un po' addosso se tu sei d'accordo". Moggi: "Noo, lasciatelo stare, visto che ci sono io sabato, che mettere il rigore del Siena?".

In un'altra telefonata, Baldas: "Senti, per quanto riguarda lì con il Cagliari lì c'è un fuorigioco di ottanta centimetri io non so se adesso devo verificare se è Mitro o Rossomando"
Moggi risponde: "Ma... no bisogna salva... l'arbitro".
Baldas: "No, no questo sicuro, a limite... no li diamo... scarichiamo sui guardalinee"
Moggi: "Chi erano i guardalinee?"
Baldas: "Mitro e Rossomando"
Moggi gli dice: "Scarica su Ossomando...Somando"
Baldas insiste: "Che ci faceva dall'altra parte...Non so se era lui lì o se era dall'altra parte"
Moggi: "Se era lui è bene se no scarichi su Mitro" Baldas: "Va bene, va bene allora ho capito tutto...va bene"

Altra telefonata, Moggi a Baldas: "Non mettere ovviamente la prova televisiva di Ibrahimovic"
Baldas: "Senti Tombolini gli do dentro un po' sulla storia... non te ne frega niente?".
Moggi: "Sì...sì...non me ne frega niente".

Altra telefonata, Moggi e Biscardi.
Biscardi: "Zeman lo faccio stanga' da Riva..."
Moggi: "Ma vogliamola una bella cosa? Andiamogli addosso di brutto".

Ci sono altre telefonate tra Moggi e il presidente del Messina, Franza, e ancora, tra Moggi e Biscardi dopo la partita Juventus-Milan, conclusasi 0-0.
Biscardi riferisce: "L'unica moviola che ho fatto io, barando un po', come puoi immaginare, che Costacurta stava dentro l'area con i piedi fuori, ma con la mano che ha fatto il fallo da rigore, stava dentro l'area"
Moggi: "Però guarda bisogna fa assolve l'arbitro con formula ampia"
Biscardi: "Bertini... si, gli faccio mettere poco"
Moggi: "Niente... no... niente, niente, niente Aldo.
Taglia... taglia... taglia tutto... o dici che c'ha ragione l'arbitro oppure devi taglia' la moviola".

Baldas a Moggi, 17 gennaio 2005: "C'è il fuorigioco di Trezeguet sul gol"
Moggi: "L'arbitro deve essere assolto alla grande! Anzi!"
Baldas: "Ma tutto quello che vuoi... no però voglio dire, siccome sai, siccome è in virtuale, si vede che c'è... che ci sono cinquanta centimetri di fuorigioco!"
Moggi: "Poi i cinquanta centimetri li accorci, devono diventa' venti".



PREVITI CUORE LAZIALE - Luciano Moggi ha rapporti con molti politici, fra cui due ministri. Un giorno però, dalle telefonate, spuntano anche i nomi di Berlusconi e Previti. E' il 1° settembre 2004: Giraudo racconta a Moggi una confidenza che gli ha appena fatto il vicepresidente del Milan, Adriano Galliani, su presunte pressioni di Previti (laziale sfegatato), per "aiutare" il presidente della Lazio Lotito, indebitatissimo col fisco: "Adriano dice che lui ha litigato con Cesare Previti, perché l'ha chiamato Cesare Previti per dargli una mano a Lotito. Cesare Previti gli ha detto: "Guarda che lo vuole Berlusconi". Allora Adriano gli ha detto: "Allora fammelo dire da Berlusconi, perché se Berlusconi vuole che io dia dei soldi a Lotito, siccome mi sente sempre, non ho problemi, ma siccome non me l'ha mai detto... ".

LE MINACCE - La Commissione di vigilanza sui procuratori del calcio contesta ad Alessandro Moggi, presidente della Gea, un comportamento scorretto e minaccia di squalificarlo per un po'. Il giovane Ale va a piangere da papà Luciano, che chiama furibondo un membro della Commissione, Paolo Conti: "Che roba è?". Quello si giustifica: "Noi l'abbiamo sempre rimandata, abbiamo già fatto molto, cerchiamo di fare il meno possibile, ma cerca di intervenire tu". E gli segnala un altro membro, Gallavotti (avvocato della federcalcio, ndr): "Tu gli devi dire che bisogna fare una pena pecuniaria, se no rischia la sospensione, se tu li sensibilizzi". Moggi: "Ma chi bacherozzi devo sensibilizzare? Io lo sculaccio! E tu vedi di non rompere i coglioni". Poi telefona a Gallavotti, che lo chiama affettuosamente "Lucianone": "Tu hai fatto quella commissione che giudica i procuratori, no? Bò, sensibilizzali un po', perché il 20 hanno chiamato Alessandro per una cosa di due anni fa. Ma digli che andassero a fanculo, che non rompessero i coglioni! Li conosci tutti, mi raccomando, fammi sapè". L'avvocato, ubbidiente, assicura: "Sì, sì, ci parlo io". Il giorno 22 Ale richiama papà: "L'avvocato Onorato della commissione ha chiesto 3 mesi di squalifica per me. Alla fine qualcuno mi ha difeso, anche se questo stronzo di avvocato ha chiesto una multa più 3 mesi di squalifica". Moggi senior è una furia: "L'accordo era una multa! Ora sistemo Gallavotti, lascia fare a me". Prima però parla con un altro membro della commissione, che gli spiega: "La deposizione di Alessandro è stata brutta e gli avvocati han fatto un casino della Madonna". Ma Lucianone passa alle minacce: "Ma io, senza la deposizione di nessuno, incastro dieci di voi, dài! Ma che cazzo di deposizione, facciamo a pigliarci per il culo? Ci metto le mani io e faccio cacciare una decina di procuratori!". Alla fine Alessandro se la cava con una multa.

LUCIANONE MOVIOLISTA - Con tutto quel che ha da fare, Moggi trova il tempo per istruire i moviolisti. Uno di una tv privata lo chiama per sapere come trattare l'arbitro Trefoloni che "ha regalato un rigore alla Lazio". E Lucianone: "Bisogna trattarlo bene". Poi c'è il moviolista di Biscardi, che dal 2004 ha inaugurato al Processo la "patente a punti" per gli arbitri. Anche per lui, istruzioni precise prima di andare in onda: "Allora - raccomanda Moggi - te devi salvare Bertini, Dattilo e Trefoloni. Sul Milan puoi battere quanto ti pare". Il giovanotto fa notare che gli arbitri hanno commesso errori e, con la patente a punti, "qualcosina dobbiamo tirar via a Trefoloni e Dattilo, magari un punto. Dimmi tu cosa devo fare e io nei limiti del possibile faccio". Ma Moggi, inflessibile: "A Dattilo, Trefoloni e Bertini va dato un punto in più: anziché 20, 21! Poi ci sentiamo dopo la trasmissione". Il pover'uomo gli rinnova una raccomandazione, un fax che gli ha inviato tempo prima: "Pensi di riuscire a far qualcosa per me, per farmi fare qualche partita di serie A? Ti prego, ricordati di me nelle tue preghiere". E Moggi, benedicente: "Ma io mi ricordo sempre di tutti, non c'è bisogno di pregare".

L'ARBITRO CON 50 OCCHI - Lunedì 20 settembre 2004, alla vigilia della cena a casa Giraudo (martedì 21), vengono designati gli arbitri per la terza di campionato, in programma mercoledì 22. La Juve sarà a Genova contro la Sampdoria. Il 20 mattina Moggi chiede notizie a Pairetto: "Ma che fate oggi i sorteggi?". Pairetto: "Sì, adesso... comunque abbiamo impostato bene, stiamo definendo, è tutto ok... tutto avanti... a dopo". Un'ora dopo un'impiegata dalla Figc chiama Moggi: "Sono usciti gli arbitri per mercoledì". E lui: "Sì, sì, ma li conosco già: abbiamo Dondarini". La donna è stupita: "Ah, li conosce già? Sì, Dondarini, esatto". L'indomani un Dondarini emozionatissimo chiama Pairetto per ringraziarlo (l'arbitro era stato pure candidato da Pairetto ad internazionale). Pairetto: "Mi raccomando, Donda... Fai una bella partita, che sai che lì sono sempre...". Dondarini: "... particolari...". Pairetto: "Infatti, quindi con cinquanta occhi bene aperti... per vedere anche quello che non c'è, a volte... So che arbitrerai benissimo". La Juve vince 3-0, a mani basse. Il primo gol è su rigore, generosamente concesso dal Donda fra le proteste. All'ultimo minuto il guardalinee segnala un rigore anche per la Samp: fallo in area su Pagano. Il Donda indica il dischetto, ma poi, quando Flachi sta per calciare, cambia idea e trasforma il penalty in corner. Finisce in rissa. L'indomani il malcapitato telefona a Pairetto: "Bella battaglia, hai visto? Questi della Samp erano fuori di testa, se non c'erano i giocatori della Juve che mi aiutavano, non so come finiva la partita... Ho dovuto dare un rigore (alla Juve), che era di un netto, Gigi... Emerson mi guarda subito come a dire "oh, ma questo è rigore", e io tranquillamente fischio e indico il rigore, solo che sai lì nessuno ha capito niente... il pubblico... Poi per fortuna mi dicono che c'è l'inquadratura dietro la porta che fa vedere che è nettissimo... Non puoi dare un rigore perché è una grossa squadra?". Quanto al rigore dato e poi tolto alla Samp, è tutta colpa del guardalinee: "Mi ha detto: "Donda, scusami, ho fatto una gran cazzata, non dare il rigore, è solo angolo". Allora, sul 3-0, gli ho detto: "Ma ormai diamo il rigore". Ma lui fa: "No, assolutamente non darlo, perché facciamo una figura di merda". Alla fine l'episodio non è stato bello, ma è meglio non averlo dato... Alla fine credo di averla portata via limitando i danni...".

LE GUERRE DEL MERCATO - La campagna acquisti bianconera, dopo l'arrivo di Capello, ha due obiettivi: Fabio Cannavaro dall'Inter e Zlatan Ibrahimovic dall'Ajax. I due sono già d'accordo con Moggi, ma restano da convincere i rispettivi club, buttandola in rissa e aizzando i giocatori contro le società. Il 20 agosto Lucianone dice a Giraudo: "Ho parlato con Cannavaro e ci ho fatto parlà anche Ciro Ferrara". Il caso lo segue il suo factotum Paco Casal. Ma poi Moggi parla direttamente con Cannavaro e lo convince a far chiamare dal suo procuratore Branca "il brindellone alto", cioè il presidente dell'Inter Giacinto Facchetti, per comunicargli: "Guardate, io voglio andar via, perché non sono considerato dall'allenatore". Insomma, Cannavaro "farà casino, dopodiché Paco interviene" con l'Inter. Anche Ibrahimovic, ad Amsterdam, ha ricevuto precise istruzioni sulle più moderne tecniche di guerriglia: rifiutarsi di giocare, non presentarsi agli allenamenti, fare l'offeso per il trattamento del compagno di squadra Van der Vart. "Il ragazzo (Ibrahimovic, ndr) c'ha le palle... E' venuto fuori un litigio bestiale - confida Moggi a un giornalista famoso e molto amico - alimentato un po' da noi, insomma...". Alla fine, come da copione, Ibrahimovic approda alla Juve. Pairetto, sempre molto super partes, chiama Moggi apposta dall'Uefa per complimentarsi dell'affare: "Eccezionale! Bestiale! Complimenti! Madonna!". 


Pagina iniziale
Index
La stagione in corso
The championship
Aggiornamenti
Updates
Fotografie
Pictures
Premessa
Premise
Scudetti e trofei
Palmarès
La Lazie
The second team of the region
Visti a Roma
Away fans in Rome
Le bandiere della Roma
Unforgettable players
Campo Testaccio
The glorious ground of AS Roma
Memorabilia
Memorabilia
Roma e i romani
Roma and romans
La Storia dell'A.S. Roma
A.S. Roma History
Derby!
Derby!
La Roma in Tv e alla radio
AS Roma in TV and radio
Video
Video
Vita vissuta
Lived life
Miscellanea
Miscellanea
Il manifesto degli ultras
The Ultras' manifesto
Bigliografia
Bibliography
La storia della Curva Sud
Curva Sud history
Le partite storiche
Matches to remember
Gruppi ultras
A.S. Roma Ultras groups
Sotto la Sud!
A.S. Roma players under the Curva Sud
Cori Curva Sud
Curva Sud chants
Amici e nemici
Friends & enemies
La cronaca ne parla
The wrong and right side of A.S. Roma fans
Fedeli alla tribù
Faithfuls to the tribe
Diffide, che fare?
Suggests for the banned
Links
Links
Scrivetemi
E mail me
Libro degli ospiti
Guestbook