A partire dalla stagione 2008/2009, infatti, Cuore Rossonero sostituirà la tessera di abbonamento e sarà il supporto su cui caricare i biglietti delle singole partite. Andrà a sostituire nel tempo il biglietto cartaceo. Per la prima volta grazie a questo strumento sarà possibile premiare la tua passione attraverso l'attribuzione di un punteggio. I Punti Stella - questo il nome dei punti assegnati - ti permetteranno di accedere a una speciale classifica che diventerà strumento per premiare i tifosi più fedeli. In base al numero di Punti Stella accumulati sulla Carta, infatti i titolari di Cuore Rossonero potranno godere di speciali facilitazioni nell'acquisto di bliglietti per particolari partite. Cuore Rossonero, in quanto carta bancaria potrà essere utilizzata anche come una qualsiasi prepagata ricaricabile. In futuro ti consentirà di acquistare biglietti e tessere attraverso gli sportelli bancomat e/o su internet. Tramite l'utilizzo di Cuore Rossonero in esercizi commerciali convenzionati potrai accumulare speciali Punti Milan per vincere fantastici premi e indimenticabili giornate all'insegna dei colori rossoneri o in compagnia dei tuoi campioni. Sono inoltre in fase di studio e predisposizione alcune iniziative per accrescere sempre di più la fidelizzazione dei nostri sostenitori. |
- soggetti che sono sottoposti a provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401 (cosidetto DASPO), - soggetti che siano stati condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive. * È rilasciata dalla Società sportiva previo nulla osta della Questura competente che comunica l’eventuale presenza di motivi ostativi (Daspo in corso e condanne per reati da stadio negli ultimi 5 anni). |
Anche il Dott. Massucci (O.N.M.S.), in una intervista a "Il Romanista" di qualche tempo fa (vedi aggiornamenti del 13 dicembre 2008), disse che "Per i Daspo, invece, parliamo solo di quelli in atto. Non di quelli scontati". La cosa sarebbe del tutto ovvia, visto che il diffidato non può entrare allo stadio e una misura del genere aumenterebbe la sicurezza in ordine alla non frequentazione dello stadio da parte del diffidato. Per tutta la loro vita. Questo vale addirittura per coloro che, scontata la diffida, siano stati assolti nel procedimento penale che ha dato origine alla diffida stessa. In altre parole, chi è stato diffidato ANCHE SE INGIUSTAMENTE perché poi è stato assolto, non potrà MAI PIU' ANDARE ALLO STADIO! In effetti, rileggendo bene la norma (art. 9 della Legge Amato n. 41 /2007), si capisce che mostro giuridico ha creato il precedente Ministro dell'Interno: Nuove prescrizioni per le societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio Faccio un mea culpa. Quando lessi l'intervista del Dott. Massucci non ricordavo questo articolo 9. Mi sembrava impossibile una cosa del genere. E invece sono riusciti a farlo. Roba da chiedere asilo politico in Iran. Quindi, cari ragazzi, visto che il modello di tessera del Milan sarà quello che verrà adottato in tutta Italia, il piano diabolico di Amato/Maroni e soci si sta compiendo. In base alla Legge Amato, tutti quelli che hanno ricevuto una diffida, in qualunque anno, per qualsiasi ragione e qualsiasi sia stato l'esito del procedimento penale, non potranno avere la tessera del tifoso e quindi non potranno andare più allo stadio. Per sempre. Anche se innocenti e assolti dal giudice penale! La legge però prevede che anche chi ha ricevuto una condanna per reati "da stadio" non possa avere la tessera del tifoso (che, ricordiamolo, sostituirà i biglietti cartacei e le tessere stagionali). La norma parrebbe persino ultronea: se sono stato denunciato, la diffida me l'hanno fatta contestualmente alla denuncia. Quindi già non potrei mai più andare alo stadio per il fatto di essere stato diffidato. Ma mettiamo il caso che, all'epoca, il tifoso sia stato solo denunciato ma non diffidato. E che a distanza di 4 o 5 anni venga condannato in primo grado per aver esposto lo striscione contro Prandelli e Mutu. Dopo 5 anni quel soggetto - che regolarmente potrà andare alla partita nel frattempo non essendo né diffidato né condannato - non potrà mai più andare allo stadio, per tutta la sua vita. Attenzione, perché non sto parlando di qualcosa che potrebbe accadere. Sto parlando di qualcosa che sta già accadendo a Milano. E' stata quindi istituita per legge la diffida a vita, anche per gli innocenti e qualsiasi sia il fatto attribuito. |
Del
resto, anche al di là della legge, è lo stesso modulo che
ognuno di noi dovrà (meglio: dovrebbe) firmare per fare la tessera
- presente su questa pagina
sul sito dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazione Sportive - che
conferma quel che dico.
Prima di tutto bisogna ricordare che se si dichiara qualcosa di non esatto nell'autocertificazione che vedete qui a destra, si viene denunciati e si dovrà subire un processo penale. Dopo di ciò, a parte che l'intestazione della certificazione non coincide con il contenuto da dichiarare, la tribale modulistica in questione contiene: a) una violazione di legge; b) un eccesso di potere; c) una disposizione corretta (secondo la legge) ma assurda. Lo dimostrerò con una certa facilità. Iniziamo dall'intestazione? Ma sì, iniziamo. a) di non aver mai riportato una qualsiasi condanna penale, per qualsiasi reato; b) di non avere in corso alcun procedimento penale nel quale già si è già stati rinviati a giudizio: in altre parole, chi ha un vero e proprio processo in corso. Come vedrete, invece, nella autocertificazione si dovrò dichiarare tutt'altro, visto che si chiede: a) di non essere sottoposti a provvedimenti d.a.spo. (che non sono procedimenti penalei ma provvedimenti amministrativi); b) di non essere sottoposti a misure di prevenzione (ad esempio, sorveglianza speciale); c) di non essere stati condannati per reati "da stadio". Quindi l'intestazione non coincide con nulla di ciò che è richiesto e chi l'ha predisposta è un analfabeta giuridico. Poi abbiamo detto che c'è una a) VIOLAZIONE DI LEGGE nella prima casella da barrare, il povero tifoso deve dichiarare di non essere destinatario di un daspo: l'art. 9 della legge antiviolenza n. 401/89, invece, dice che bisognerebbe dichiarare di non essere STATI destinatari di daspo, anche in passato, quindi. La (totalmente falsa) interpretazione della norma è comunque condivisibile, visto che è logico che il "daspato" non possa avere la tessera. In futuro, tuttavia - per capriccio o per gli inevitabili incidenti che ci saranno comunque - potranno comunque inibire lo stadio non solo a chi ha un daspo in corso ma anche a chi lo ha avuto in passato. Lo dice la legge, e il Ministero dell'Interno dovrebbe seguire la legge. Invece non lo fa, anzi, andando avanti con la lettura della modulistica, crea di propria iniziativa categorie di persone interdette dallo stadio, con un evidente b) ECCESSO DI POTERE Più che di eccesso di potere si dovrebbe parlare di "creazione di potere". Il Ministero dell'Interno diviene Legislatore. Non credo sia mai accaduto, né in Cina né in Cile. La seconda casella, infatti, riguarda (escludendoli dagli stadi) coloro che sono sottoposti alla sorveglianza speciale di P.S., in base alla legge 1423/56. Già, peccato che l'art. 9 della legge n. 401/89 che discplina chi può entrare allo stadio e chi no, non lo preveda, visto che si riferisce solo a chi ha avuto un daspo e a chi è stato condannato per reati da stadio. Del resto è normale che, in uno stato di polizia, la polizia crei delle norme che non esistono, altrimenti che stato di polizia sarebbe? Finiamo con l'unica c) DISPOSIZIONE CORRETTA MA ASSURDA perlomeno per quel che dice l'art. 9 della legge 401/89: la terza casella esclude dagli stadi chiunque sia stato condannato, anche solo in primo grado, per reati commessi in occasioen o a causa di manifestazioni sportive. Senza limiti temporali. E' quel che dice la legge, infatti. Se, quindi, il povero Mario Rossi, tifoso, è stato condannato nel 1989, ma anche nel 1957,come anche nel 1898 a 1000 lire di multa per un reato da stadio, non potrà avere la tessera del tifoso. E se dice che non ha avuto condanne sottoscrivendo il modulo qui a fianco, commette un reato. E' vero o non è vero? Traiamo le conclusioni: a) qualunque soggetto in grado di smentirmi, anche istituzionale, me lo faccia sapere, me ne spieghi le ragioni giuridiche e chiederò scusa pubblicamente acquistando una pagina pubblicitaria del Messaggero a mie spese, oltre ad offire una cena alla Pergola con il sottoscritto come cameriere; b) Maroni! Lo sapevi? Se sì, sei complice (beh, è pure ovvio). Se no, informati. |
(introdotto da quel galantuomo del Ministro Amato, non bisogna dare tutte le colpe a Maroni): Nuove prescrizioni per le societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive (non si parla degli ultimi 5 anni, cosa che sarebbe peraltro comunque illogica). Come si vede dal modulo scaricabile dal sito della Lega-Pro (ex Serie C) http://www.lega-calcio-serie-c.it/it/tessera.htm l'autocertificazione che dovrebbe firmare il tifoso, non fa riferimento ai daspo in corso, ma a chiunque lo abbia ricevuto, anche in passato. E per le condanne, non si fa riferimento agli ultimi 5 anni, ma si parla di condanne da stadio e basta. Anche del 1989, quindi. L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive cosa dice al riguardo? |
Insomma
ricapitolando possiamo dire che a breve avremo milioni di italiani che
pagheranno una tantum (10 euro gli juventini) per essere schedati e per
chiedere il permesso alla questura di accedere in luoghi pubblici.
ma
i soldi col sistema tessera-del-tifoso-carta-di-credito continueranno ad
uscire lentamente ed inesorabilmente dalle tasche degli italiani per altri
lidi. pochi spiccioli per volta ripetuti milioni di volte, all'infinito.
soldi sicuri di fatto facendo niente visto che una volta partito, il meccanismo
fa tutto da solo, o meglio genera introiti da azioni altrui (quelle dei
tifosi) e dalla tecnologia.
Poi
come è ovvio immaginare da questa card ci saranno società
che godranno di benefici indiretti, leggasi le pay-tv che vendono il business
calcio a chi sarà bloccato dalla burocrazia.
Oppure
davvero qualcuno pensa che un padre di famiglia sia ben lieto di chiedere
il permesso al questore per lui e suo figlio?
Senza
contare che i costi dei biglietti stadio non caleranno (tanto per dire
26,5euro per il settore ospiti di siena-roma) e ovviamente chi farà
la tessera per vedersi una o due partite all'anno dovrà tirare fuori
la tantum (10euro a cranio?) dunque per i tifosi tiepidi l'incidenza del
costo tessera sarà superiore. (vero che qualcuno la tantum non la
chiede, del resto è sicuro di rifarsi dopo).
I media oltre che una cronica difficoltà ad andare contro i centri di influenza del potere politico (la tessera è figlia della coppia amato maroni) in questa occasione sono direttamente coinvolti dal punto di vista economico;
Aspettarsi tutta la verità da loro è un pò come chiedere all'oste se il vino è buono...
Casualmente articoli e commenti ostili alla tessera li troviamo sul guerin sportivo da parte del suo direttore Matteo Marani, e Gianni Mura su Repubblica; soggetti forti ed indipendenti che al massimo possono irritare qualche inserzionista pubblicitario. e chissà che pure loro una certa influenza non l'abbiano, voi trattereste con i guanti i vostri migliori clienti?
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