1975/76
Roma/Inter
L'infortunio di Valerio
25
gennaio 1976, finisce la carriera di Spadoni
Conti,
Morini, Rocca, Negrisolo, Santarini, Peccenini,
Petrini, Boni, Prati, De Sisti. E con l’undici
Valerio Spadoni. Si gioca Roma-Inter, è il 25
gennaio del 1976. Finirà 1-1, apre Cerilli nel primo
tempo, pareggio di Pierino Prati nella ripresa. Ma
questa partita resterà nella storia minore del
nostro calcio per un altro motivo. E’ l’ultima
partita a un certo livello di Valerio Spadoni,
romagnolo di Lugo, uno che in quanto a sfortuna, può
dire la sua. Per dire: a 18 anni Spadoni viene
acquistato dall’Atalanta in serie A, ma non
debutterà mai. E’ un incidente stradale a rubargli
l’intera stagione. Quattro anni dopo è la Roma ad
accorgersi di questo talento vero, mezzala di punta
come si diceva negli anni ’70, mancino sregolato ma
di classe cristallina, «Sciabola» come lo chiamano i
tifosi. Quel giorno sarà il libero dell’Inter Bini a
porre fine alla sua carriera: lussazione al
ginocchio e lesione del nervo sciatico. Spadoni ha
26 anni. Cercherà di riprendersi, non ce la farà.
Chiuderà nei dilettanti, a casa sua, in Romagna, nel
Baracca Lugo. (E bravo chi se lo ricorda, Valerio
Spadoni, citato nell’album «L’orso bruno» di
Antonello Venditti. «La Roma ha perso domenica e chi
se ne frega mancava Spadoni», la canzone si intitola
«Dove») (Da Il Corriere dello Sport)
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