Mandatemi i resoconti!
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RESOCONTO
DI VALERIO
sono Valerio e
voglio inviarti il resoconto di una giornata allucinante passata a Napoli
o meglio ad INFERNOPOLIS.Partiamo alle 9 e mezzo e torniamo a Roma che
sono le 22 passate.Partiamo con una macchina targata Pesaro e per la strada
incontriamo sia macchine provenienti da Roma sia macchine di napoleCani
provenienti da fuori di quella citta' di MERDA.All'arrivo si capisce che
gia'e un casino e prendiamo un bastone trovato sull'autostrada per difenderci.Sciarpe
nei pantaloni,e via zitti zitti verso il nostro settore quando sentiamo
gia' l'odore dei lacrimogeni e siamo costretti a scappare perche' vediamo
dietro di noi una nuvola di fumo e i napoleCani che
si menano con la
polizia.Riusciamo a raggiungere la GABBIA,entriamo senza staccare il biglietto.Prima
di entrare c'e'da parte dei napoleCani un lancio di oggetti verso un gruppo
di 70 romanisti come mattoni,pietre,aste,bottiglie di vetro,raudi,bulloni
e rubinetti!.Noi
rispondiamo tirando
un bidone della spazzatura.Purtroppo Mirko (un mio amico) e stato fatto
vittima da un bullone sul braccio e si e rifiutato di farsi medicare altrimenti
sarebbe stato diffidato.Entrati nella gabbia ci posizioniamo nel secondo
anello e noto che il prefetto di Napoli e' (CENSURA,
n.d.L.) .Ci sono 10 celerini in curva A che
permettono ai napoleCani di tirarci tutto.Pero'grazie alla rete non scappa
il morto.Inizia la partita e i napoleCani non sanno altro che intonare
i loro 2-3 cori(ole ole ola',poromporompompero e il loro napoli napoli)da
ridere....Noi intoniamo cori che hanno fatto la storia del mondo ultras
e siamo autori fino al gol delle MERDE di un buon tifo.Per poi esplodere
al pareggio di Batistuta.Il tifo nel secondo tempo e' piu' che buono e
al gol di TOTTI salto in aria.
Il loro pareggio
mi fustra.Lo scudetto e' solo rimandato ma non mi va giu' che quelle merde
abbiano qualche speranza di salvarsi.Finisce la partita. Ecco la guerra.
I napoleCani escono,da
fuori tirano di tutto e cercano di sfondare i cancelli,noi aspettiamo un
ora dentro con tutto il casino che c'e'
fuori,vogliamo
uscire,io mi sono rotto le palle come altri,carichiamo la polizia,non si
respira per i gas lacrimogeni,riusciamo a sfondare i cancelli,finalmente
usciamo e decidiamo di buttarci nella mischia i napoleCani ci tirano di
tutto noi rispondiamo e intanto si sprigiona una nuvola di fumo nero,una
camionetta incendiata.I napoleCani tirano una bomba carta e diversi
oggetti,noi incendiamo 2 bidoni della spazzattura per difenderci.E'
panico scappiamo la macchina e' dall' altra direzione,speriamo che
non l'abbiano incendiata.Ci rifugiamo in un vicolo ma siamo costretti ad
uscire,e scappiamo nella zona dei pullman,non si respira dai lacrimogeni.Incontro
una persona di Roma che conosco e' venuto con il pullman gli affidiamo
le nostre sciarpe.Grazie a Dio ci da' anche 3 bottiglie d'acqua.Fuggiamo
alla macchina e prendiamo la tagenziale,una lunga fila e poi finalmente
in autostrada.Mirko sta male con il braccio deve medicarsi io ho
una grossa ferita sulla gamba causata da un sediolino,mi lacrimano
gli occhi,prendiamo l'autostrada di Caianello e ci fermiamo ad un
EWA GRILL,in campania ce ne sono molti.Ci risistemiamo compriamo dei
cerotti,del disinfettante e della fasciatura,ci rifermiamo ad un altro
autogrill la macchia
e procediamo a passo lento verso roma visto che non riesco a frenare per
la gamba dolorante.Se altri resoconti li ho raccontati con gioia e allegria
questo l'ho raccontato con rabbia e odio verso quei napoletani di merda.DESIDERO
CHE IL NAPOLI VADA IN SERIE B! Solo oggi apprendo che sono stati dati appena
25 milioni di multa alla SSC NAPOLI.
FORZA ROMA.VINCEREMO
LO SCUDETTO. DAJE!
RESOCONTO
DI A. CIALONE
MA
NE VALE LA PENA?
Questa è
la domanda che mi sono rivolto quando sono ritornato a Roma da Napoli
dopo aver visto la partita che ci avrebbe dovuto consacrare Campioni d’
Italia.
Voglio solamente
raccontare la nostra odissea,perché di vera e propia odissea si
è trattato,che ci ha portato da Roma a Napoli e ritorno,a conferma
dei nostri dubbi su questa trasferta e sul fatto che alcuni gruppi organizzati,come
il XXI Aprile nel mio caso, hanno organizzato una trasferta più
grande di loro e hanno cercato di speculare il più possibile sulle
persone senza considerare le conseguenze che solo per fortuna non sono
state tragiche
(sul XXI Aprile posso giurare
sul fatto che non speculano assolutamente su nulla e che sono bravissime
persone.... Che poi il XXI abbia avuto problemi di organizzazione è
evidente, ma certo non con intento speculativo, n.d.L.).
La partenza era
fissata alle ore 7.00 ma da subito si riesce a carpire l’andamento della
giornata infatti 4 pullman si sono presentati con tre ore di ritardo poiché
erano stati affittati a Caserta dopo questo imprevisto siamo riusciti a
partire e senza mai,ripeto mai,fermarci in un autogrill per ristorarci
e rinfrescarci sotto un caldo torrido arriviamo fuori dallo stadio
di Napoli alle 14.45.
Al nostro arrivo
la zona circondante lo stadio era vuota non c’era nessuno e più
di mille persone giunte li con i pullman non riuscivano a capire dove si
dovevano collocare perchè la gabbia dedicata
a noi tifosi romani era già stracolma poiché moltissimi erano
in possesso si un biglietto diverso dalla tribuna ospiti,e qui nasce la
mia prima domanda,ma NESSUNO SAPEVA CHE SAREBBERO ARRIVATI 10.000 ROMANISTI
quando il tam tam cittadino ne prevedeva 15.000,perché è
stata organizzato un settore ospiti per 4.000 quando tutti sapevano che
saremmo stati più del doppio,perché accalcati come le bestie
quando lo stadio aveva interi settori vuoti?
In questa occasione
ci sono state delle cariche con lancio di relativi lacrimogeni contro quei
tifosi che rivendicavano il proprio diritto di vedere la partita in un
settore dove era possibile entrare,cosi’ siamo stati costretti ad entrare
in gabbia e non si è riusciti a vedere tutto il primo tempo perché
non c’era neanche uno spiraglio per una mosca,nel secondo tempo per fortuna
siamo riusciti a trovare un posto migliore dal quale vedersi la partita.
Un altro fatto che ho notato è che il nostro settore era sprovvisto
di bar,e qui la mia seconda domanda,MA è POSSIBILE CHE NESSUNO HA
PENSATO CHE NOI TIFOSI AVESSIMO SETE O FAME in una giornata caldissima
,non è normale lasciare 10.000 persone accalcate sotto una gabbia
con 35 gradi minimo senza un minimo di bar,mi domando vi pare possibile?Una
persona civile neanche i cani li tratta cosi’ noi invece siamo peggio dei
cani perché siamo tifosi una razza a parte da quanto ho potuto capire.
Dopo il fischio
finale della partita che tutti sappiamo come è andata a finire siamo
stati un ora dentro lo stadio fino a quando un gruppo di facinorosi ha
tentato di sfondare le porte vedendosi respinti da un lancio allucinante
di lacrimogeni che ha creato una cappa irrespirabile nel nostro settore
per più di venti minuti,dopo aver subito tutti quei lacrimogeni
finalmente siamo usciti; ma una brutta sorpresa ci aspettava infatti i
nostri pullman ,”cautamente”organizzati dal nostro gruppo e non solo,erano
andati via con tutti li zaini e l’oggetti personali che le persone gli
lasciato cosi’ da lasciare circa 500 persone a Napoli senza sapere come
tornare.Qui sorge la mia terza domanda è POSSIBILE LASCIARE 500
PERSONE A NAPOLI DOPO LA PARTITA SENZA RITORNO.
Di queste persone
i più furbi sono riusciti ad infilarsi nei pullman che sono rimasti
nel parcheggio dello stadio, altri incautamente sono andati subito a prendere
il treno non avvedendosi del rischio che stavano correndo, poiché
proprio in questo treno sono stati tutti identificati dopo l’accoltellamento
di un agente delle forza dell’ordine.Noi abbiamo aspettato invano il ritorno
dei pullman e dopo la partenza di tutti è stato organizzato un secondo
treno speciale che portava tutte le persone che erano rimaste al S.Paolo,circa
300, che è partito alle 20.30 dalla stazione di Campi Flegrei visibilmente
sconvolta dal passaggio dei tifosi del primo treno speciale.
Viaggio in treno
estenuante che si è concluso alle 2.00 del giorno dopo.
Vorrei continuare
a farvi domande perchè il tifoso è trattato
come una razza a parte quando si sa che su 10.000 persone solo 500 sono
scalmanati e tutti gli altri rispettabilissimi,perché non veniamo
protetti dalla società almeno da un responsabile sul posto che tuteli
il tifoso “buono”, perché mandiamo 10.000 persone al massacro?
Infine sono molto
deluso da questa trasferta indipendentemente dal risultato per come è
avvenuta c’è stata un organizzazione spregiudicata poiché
non si possono mandare 15.000 persone a Napoli organizzando un settore
ospiti da 4.000 posti.
Vi porgo
gentili saluti A.Cialone
I pacifici napoletani
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I pacifici napoletani
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DOMANDA
DI M.
Volevo informarti
che ho ripreso con la mia telecamerina digitale Sony un agente della digos
con la telecamera a spalla che ci sputava attraverso la rete di protezione,purtroppo
non ho il software x poterla scaricare sul pc, Puoi aiutarmi?
RESOCONTO
DI CARLO GOLD
Domenica mattina
mi sveglio alle 9 e parto per Napoli.
Siamo otto con
due macchine, tutti esperti e coscenti di quello a cui andiamo incontro.Il
viaggio scorre che è un piacere, tra cannoni d'erba, caffè,
colazioni varie, la tensione sembra non esistere.
A mezzogiorno arriviamo
al casello e, seppur presenti molti tifosi romanisti, il clima non è
quello soliti delle invasioni giallo-rosse.
Oltrepassato il
casello ciò che più spicca è l'assenza completa di
forze del (dis)ordine. Capiamo subito che dovremo combattere e lottare
solo con le nostre forze per arrivare allo stadio. Percorriamo la tangenziale
di Napoli spalla a spalla con i partenopei, ci offendiamo , ci imbruttiamo,
ma tra lanci di oggetti, offese da parte di donne, anziani e bambini, riusciamo
ad arrivare sino al parcheggio settore ospiti, dove entriamo schivando
le sassate e le fiondate dei napoleCani.
Arriviamo sotto
lo stadio e veniamo accolti con una sassaiola stile ramallah da parte dei
tifosi napoletani. Per arrivare dall'antistadio all'entrata sembra l'inferno:
mattoni, torcioni, sassi, arance con lamette incastrate, pezzi di ferro.
Riusciamo ad entrare
allo stadio tutti incolumi. Appena entrato incontro un mio amico, che mi
dice, con gli occhi spiritati, di aver visto decine di teste rotte.
Il settore all'una
è già stracolmo, ma la gente continua ad affluire numerosissima.
Alle due il settore è invivibile: sovraffollamento disumano, la
rete metallica che sembra rendere il settore ancora piu' stretto, un caldo
boia afoso ed umido, il tutto condito dal costante lancio di lacrimogeni
da parte degli sbirri.
Continuano gli
incidenti da entrambe le parti sia fuori che dentro lo stadio.Vedo persone
alle prime trasferte (non capiscono cosa sono venuti a fare a Napoli) terrorizzate.
ALCUNE RAGAZZE ORA PIANGONO. lO STADIO è UN CATINO INFERNALE. iL
PUBBLICO GIALLOROSSO SOSTIENE COME SEMPRE LA SQUADRA, MA IL TIFO NON è
INCESSANTE COME IN ALTRE OCCASIONI.
La partita finisce
e gli sbirri ci tengono dentro lo stadio. Ora la situazione è veramente
insostenibile: la gente è stanca, assetata, accaldata ed in un clima
infernale. I cellerini in un primo momento staccano persino l'acqua dai
bagni. La situazione si fa critica; ora i tifosi sono veramente stufi.
Partono le prime cariche, il cordone è rotto.
I tifosi si riversano
nel piazzale della facoltà di ingegneria. Una macchina viene data
alle fiamme, altre vengono distrutte. Le guardie, terrorizzate, sparano
decine di lacrimogeni ad altezza d'uomo e lanciano sassi contro i tifosi
( e già le guardie lanciano sassi contro i tifosi), creando un fuggi
fuggi generale nello strettissimo corridoio per uscire dallo stadio San
Gennaro di Napoli.
Finalmente arrivo
alla macchina. Parto, le guardie di Salerno (probabilmente "dopate"), ci
offendono e ci scherniscono. Noi ricambiamo. Sulla tangenziale al ritorno,
la solita storia: biglie d'acciaio lanciate con la fionda, sassaiole etc.
Finalmente al casello!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Esco da Napoli
e sembra di essere rientrati nel mondo civile.
TORNO DA QUESTA
TRASFERTA A NAPOLI TIRANDO DELLE CONSIDERAZIONI: DOPO AVER VISTO BAMBINI
FARE I SCONTRI, ANZIANI OFFENDERE E LANCIARE OGGETTI, DOPO AVER VISTO COSI'
TANTA MISERIA, DISPERAZIONE, POVERTA' NON RIESCO NEANCHE AD ODIARVI: PROVO
PER VOI SOLO PIETA' E COMPASSIONE
La partenza del secondo
treno per Napoli
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L'arrivo a Napoli
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Sotto la galleria
che porta allo stadio # 1
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Sotto la galleria
che porta allo stadio # 2
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Una macchina della
Polizia in fiamme
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Grazie
ad Alessandra
per queste foto!
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RESOCONTO
DI ANDREA MENEGHETTI
Domenica mattina,vicino
al parcheggio settore ospiti , stavo nella mia macchina e stavo guidando
quando 2 infami napoletani si affiancano alla macchina e incominciano a
schiaffeggiare,senza mai prenderlo,un mio amico. Il loro intento era di
distrarmi,infatti altri 2 infami su un'altro motorino mi danno 2 coltellate
sulla schiena. Bella forza e gran coraggio accoltellare alla schiena una
persona distratta.... questa è la tipica napoletanata. In una società
senza regole la mentalità ultras è sconosciuta. Mi fanno
schifo e l'ho detto pure al verbale. Colgo l'occasione per ringraziare
la questura di napoli e la digos che mi aveva promesso la scorta fino al
settore ospiti...sapete dove mi hanno lasciato le bestie?? davanti alla
questura,lato curva a,da solo e senza dirmi niente.Grazie tifosi in divisa.
Mi raccomando domenica
regalate soldi ai bagarini.... ma fatelo in fretta perchè
avranno pochi minuti per vendere... A MORTE LORO E TUTTI QUEI TEPPISTELLI
CONIGLI CHE SI FANNO CHIAMARE NAPOLECANI.
Domenica saremo
più forti anche di Moggi.
Andrea Meneghetti
RESOCONTO
DI GIOVANNI
Per la trasferta
più importante e delicata del campionato non potevo certo vedermi
la partita a casa o a San Giovanni così io e due miei amici verso
le 9 partiamo alla volta del San Paolo con il pullman della Garbatella.
Il viaggio è andato bene; quando ancora stavamo sull' autostrada
siamo stati fermati tutti quanti per i controlli. Ci hanno fatto scendere
e sono saliti sul pullman facendo finta di controllare così biglietto
alla mano e zaini aperti ci hanno fatto risalire; che buffoni se c'eravamo
portati un bazzuca passava inosservato: VIVA IL SERVIZIO D'ORDINE!! Finalmente
ripartiamo e altra fila interminabile per prendere la tangenziale stava
praticamente fermi. Sempre perchè il servizio d'ordine è
efficiente a 3 Km dallo stadio siamo rimasti di nuovo fermi in mezzo alla
strada ( eravamo tutti scesi dai pullman e dalle macchine) con i napoletani
che ci passavano vicino. Un quarto d'ora e ripartiamo per lo stadio che
raggiungiamo in 10 minuti. Apparentemente l' atmosfera, nel parcheggio
riservato a noi, era pacifica ma appena varcato il cancello della tribuna
ospiti c' erano i pulcinella che ci aspettavano dai bagni della CURVA A
da dove ci hanno tirato sassi e mattoni. Stessa storia anche entrati nello
stadio ma fortunatamente questa volta c' era la rete ( e pensare che quando
avevo saputo che la montavano non ero per niente contento). I Carabinieri
giuro che gli hanno fatto fare quello che gli è parso e piaciuto
per un'ora poi hanno deciso che "PURTROPPO ERA ARRIVATA L'ORA DI COMINCIARE
A LAVORARE". la partita neanche dico come è andata tanto lo sappiamo
tutti. Usciti dagli spalti è scoppiato il putiferio ma per fortuna
siamo riusciti illesi dagli scontri anche se i lacrimogeni continuavano
a torturarci. Arrivati nel piazzale dove stavano i pullman siamo rimasti
lì per circa un'ora e poi verso le 20 siamo partiti per Roma.
La festa è
solo rinviata... DAJE ROMA MANCA SOLO UNA FINALE!!!
RESOCONTO
DI SIMONE DA PARMA DA... P.za S. Giovanni!
Domenica noi di
Parma siamo andati a S.Giovanni per quella che doveva essere la festa.
Quando veniamo a Roma, noi di Pr, viviamo il viaggio con una trepidazione
incredibile. Infatti abbiamo preso il pendolino da Parma alle 6.30 del
mattino e durante il viaggio non ha dormito nessuno. Arrivati a Termini
cerchiamo subito la fermata della metro, ci saliamo e dopo due o tre fermate
scendiamo.
Appena mettiamo
la testa fuori dal sottopassaggio vediamo scene bellissime: ogni macchina,
motorino, finestra, balcone hanno bandiere giallorosse esposte. Che spettacolo.
Beh... arrivati
a S.Giovanni alle 11 circa ci posizioniamo a 15 metri dal maxischermo più
grande. Le ore passano. Caldo infernale, qualcunA è in costume da
bagno (mmmh), ci sparano l'acqua co'gli idranti.. molto bello. Però
non mi è assolutamente piaciuto il comportamento dell'organizzazione;
non so che dire... hanno allestito un palco dove c'era sopra "er cipolla";
ma su quel palco c'era anche qualche animatore/presentatore (chiamatelo
come volete) che da quanto ho capito con la roma non c'entravano una mazza
non capivo cosa
facessero lì. Il pre-partita è stato UNA AMERICANATA: hanno
letto i nomi dei giocatori un paio di volte (e noi dovevamo fare ole'),
ci hanno fatto vedere 30 volte tutti i gol della Roma di quest'anno...
DAI LORE'... SEMBRAVA CHE AVEVAMO GIA' VINTO, MORTACCI LORO, DI STREAM
E DEL COMUNE E poi la partita: 2-2.
Al gol di Totti
mi sono scaravoltato a terra e ho guardato il cielo.
Al gol di Pecchia
mi sono scaravoltato a terra e ho battuto i pugni.
Una volta finito
tutto abbiamo preso un bel panino LURIDO con la salsiccia da uno di quei
furgoncini LURIDI... che schifo, bastardi una fanta 5000 lire e il pane
di 3 giorni prima, stronzi. Poi alle 22.25 avevamo il treno che ci riportava
a casa ma ad un certo punto dalla staz.Termini viene letto un messaggio
a tutti i binari: ATTENZIONE TUTTI I TRENI VIAGGIANO CON UN RITARDO DI
ALMENO UN'ORA A CAUSA DI DISORDINI CREATI DA "TIFOSI FACINOROSI".
Devo ammettere
che in quel momento ho bestemmiato proprio tanto, anche perche' volevo
sapere cos' era successo precisamente a napoli. Vabbe' siamo partiti alle
24.00 da termini. Alle 6.30 sono entrato in casa.
Le facce dei miei
genitori: NO COMMENT!
Vorrei dire una
cosa importante: qualche volta nel pre-partita, nel maxischermo, venivano
inquadrati i gruppi della sud a Napoli dentro la gabbia... e sul momento
da piazza San Giovanni partivano applausi scroscianti per i trasfertisti
giallorossi. E durante
la partita spesso
i nostri sovrastavano quegli zingari napolecani de merda. GRAZIE AI RAGAZZI
CHE RAPPRESENTANO LA ROMA IN TUTTA ITALIA. NOI DI PR, NEL NORD FACCIAMO
DEL NOSTRO MEGLIO. DAJE ROMA
RESOCONTO
DI LORENZO (VR)
Fino ad ora la
trasferta piu' pericolosa per me era stata senza dubbio Brescia '94, ma
questa ragazzi è stata proprio una cosa mai vista e mi auguro irripetibile.
Io gia' da tempo
non avevo dubbi: a Napoli ci volevo essere e l'ipotesi di S.Giovanni non
l'ho mai presa in considerazione.Questo non solo per l'importanza della
partita,ma anche perchè per la prima volta in vita mia avevo
la possibilita' di farmi una trasferta "vera",cioè partendo da Roma
e soprattutto tornando a Roma.Così parto sabato pomeriggio e sul
treno per Roma incontro un ragazzo che anche lui sarebbe andato a Napoli;parliamo
per tutto il viaggio e ci scambiamo i numeri perchè io ero da solo
e non sapevo con chi andare. Arrivo a Roma e la sera incontro finalmente
e con grande piacere Lorenzo. Sabato notte ho dormito poco per la tensione
e domenica mattina alle 7.20 sono alla stazione, biglietto e appuntamento
col ragazzo conosciuto sabato e 4 suoi amici. Partiamo in ritardo,sul treno
c'erano solo romanisti. Bandiere,sciarpette cori,un grande effetto,
proprio come avevo sempre visto in tivu'.Ci avviciniamo a Napoli e la tensione
cresce sempre piu'. Scendiamo a campi flegrei per ultimi e non senza timore
decidiamo di non fare il corteo,per non essere
bersagliati dai
napoletani,anche perchè io dovevo andare a ritirare il biglietto
in una via vicino allo stadio.Per fortuna era tutto tranquillo e nessuno
ci ha rotto i coglioni.I miei amici entrano nell'antistadio,io vado a prendere
il biglietto tranquillo e con la sciarpa nascosta. Mi avvio velocemente
verso il settore ospiti ma prima di quella specie di sottopassaggio due
poliziotti mi fermano intimandomi di non andare perchè stavano succedendo
incidenti.Mi dice di entrare dall' altra parte facendo il giro dello stadio.
Gli dico di no perchè alcuni avrebbero potuto notare che giungevo
da quella parte e avrebbero potuto capire
che ero della Roma.Lui
se ne frega e non mi fa passare,me ne vado e i primi cento metri ho avuto
paura ma per fortuna tutto a posto.Intanto dei ragazzini napoletani scavalcano
i muretti passandosi le pietre da portarsi dentro.Faccio il giro e arrivo
nel mio settore,siamo tra i primi ad entrare.
Becco gli amici
in alto sulla destra.Poco dopo napoletani quindicenni dalla curva A iniziano
a tirare di tutto.
La gabbia,lo devo
ammettere è stata una salvezza.All'inizio ero scettico ma poi ho
visto che ci ha salvato e 'sti cazzi se era contro la dignita' umana. I
ragazzini continuano per mezz'ora con un accanimento mai visto,la polizia
immobile,così come i carabinieri a centro curva. Finalmente parte
un accenno di carica verso queste merde napoletane e la situazione si tranquillizza,almeno
sugli spalti,perche' sotto sentiamo che sta succedendo il finimondo.I soliti
ragazzini escono in massa dalla loro cazzo di curva per bersagliare i tanti
tifosi della Roma rimasti nell'antistadio perchè il settore ospiti
era tracolmo....strano, chi lo avrebbe mai detto!? Ah,lo stadio era
mezzo vuoto,allora perchè mi volevano impedire di andarci?
Inizia la partita
e il tifo mi sembra molto buono ma la Roma non gioca un granchè
bene.Nell'intervallo mi telefona mio padre
che mi dice che
ci sono una cifra di feriti e io provo con successo a tranquillizzarlo.
Secondo tempo,segna
il capitano,è il delirio.Si canta molto ma io non riesco a cantare
moltissimo perchè praticamente ad ogni coro una lacrima di gioia;sapevo
che dovevo aspettare....e infatti!
Capello mette Montella
solo sul due pari e stavolta non si è proprio regolato:forza Vincenzo.
Finisce la partita,la
delusione è tanta ma credevo di piu',sara' per il timore di altri
incidenti,sara' perchè abbiamo un'altra possibilita',stavolta a
Roma nel nostro stadio(che sia meglio così?) Rimaniamo dentro un'ora
e mezza,poi proviamo ad uscire ma una carica dei teppisti in divisa ci
riporta nell'antistadio.Si piange ancora ma per l'ennesimo lacrimogeno.Dall'antistadio
vediamo di tutto,due auto incendiate, cariche e guerriglia ovunque.Finalmente
verso le 19 usciamo e ci dirigiamo verso la stazione; saremmo stati
200 tifosi,dopo 50 metri la polizia ci ferma dicendoci che che ci avrebbero
scortato loro.
Appunto,questa
era la mia preoccupazione.Si cammina piano e molti hanno fretta di arrivare
e iniziano a correre, la polizia li insegue,un accenno di carica ma niente
di grave.Nel piazzale della stazione ricomincia il casino: a destra gli
scugnizzi in motorino ci lanciano di tutto,sulla sinistra pure.(Li disprezzo
proprio piu' di chiunque altro, li odio con tutto me stesso!).Davanti a
noi,quattro o cinque macchine incendiate e il fumo ci impedisce l'accesso
alla stazione. Si corre un po' a cazzo in cerca in cerca di un riparo che
non c'è. Quando ti trovi in mezzo a certe situazioni si fa quello
che si puo',non ci sono regole,nulla ha piu' un senso.Me ne frego di tutto
e mi difendo.Dopo qualche minuto la situazione torna normale.Intorno distruzione
ovunque. Siamo alla stazione e ritrovo gli amici persi negli scontri.Decidiamo
di non prendere il primo treno perchè immaginavamo che sarebbe successo
un po' di casino:scelta azzeccata.Verso le 20.30 arriva un intercity speciale.Chiediamo
ad un poliziotto se conviene salire,lui mi risponde di no perchè
sarebbe successo di tutto invitandoci ad andare a Porta Garibaldi e poi
alla stazione centrale;ma un collega lo smentisce:"salite qua,perche' in
giro e' pieno di accoltellati e si capisce che siete della Roma".
Andate a fanculo
e decidiamo di salire,dopo un po' arrivano i 600 dei pullman e poi si parte.A
Formia un coglione
tira il freno e
il treno si ferma e si guasta.Scendiamo andiamo verso il bar, ma lo troviamo
distrutto e ci raccontano cosa è successo col treno precedente,e
meno male che non l'abbiamo preso!
Si riparte,viaggio
lungo ma tranquillo; siamo a Roma all' 1.30.Non ho mai visto Roma così
bella.Mi sembrava di aver riconquistato la civilta'!
Vado subito al
Roma store di V. Appia per prenotare due biglietti per un amico e per la
mia ragazza.
Alle tre
e mezza sono a letto ma fatico ad addormentarmi perchè rivivo tutte
le emozioni,di ogni tipo,vissute.
Il giorno dopo
sento i telegiornali e mi incazzo: io non sono un teppista. Perchè
non spiegano il perchè di tutti quei casini,come hanno
fatto radio e tivu' romane? Vergognatevi. Se dopo una giornata che non
ci fanno bere si scende dal treno a Formia disidratati e chiudono il bar
in faccia è normale che lo si sfonda per bere!! Va beh,lasciamo
stare.
Mi hanno chiesto
se rifarei una trasferta così, assolutamente si,non ho dubbi.
Comunque adesso
non me ne ferga niente di nulla,incidenti,mala informazione,polizia,Capello-Montella
(non si parla
d'altro che palle!),voglio
questo cazzo di scudetto,è un premio che meritiamo tutti, voglio
l'ultima lacrima,quella definitiva!
Un abbraccio a
tutti.
CRITICA
DI BRIGATA VENTICELLO
Ti volevo dire
che non sono particolarmente in sintonia con il tuo resoconto all'inizio
della pagina su napoli-roma... riguardo al fatto che il piano di sicurezza
predisposto dalla questura lasciava molto a desiderare e che non assicurava
che le cose sarebbero filate per il verso giusto, siamo tutti d'accordo
e lo abbiamo sempre detto. Riguardo al fatto che i napoletani
sono dei figli di puttana della peggior
specie siamo tutti
d'accordo, lo abbiamo sempre detto e oggi siamo tutti ancora più
convinti.
Però perchè
nessuno, dalla parte nostra, osa condannare quelle MERDE che da quando
sono entrati allo stadio hanno cominciato a bersagliare le guardie che
non avevano ancora fatto niente, quelle MERDE che hanno distrutto le stazioni
di napoli e formia nonchè
un intero treno,
quelle stesse MERDE che a torricola durante l'identificazione con le facce
impaurite giuravano di aver dormito tutto il viaggio.... Io ho 18 anni
e vado allo stadio da quando ne avevo 8 e posso dire di aver vissuto e
sofferto le vicende della roma dei vari bianchi(ottavio), radice, boskov,
mazzone e via discorrendo....perciò rabbrividisco al solo pensiero
che queste MERDE millantano di tifare per la mia stessa squadra, queste
MERDE che l'unica cosa che hanno fatto per la roma è stato sfondare
un treno vecchio e puzzolente....COMPLIMENTI!
Rispondo: il mio
resoconto è basato solo su ciò che ho visto, in quanto ormai
ho imparato a credere solo a ciò che vedo.... Per questa ragione
ti dico che sono arrivato allo stadio verso le 13.15, e quindi già
erano iniziati i casini con la Polizia (e non ne conosco i motivi); sono
tornato a Roma con il pullman, e quindi nulla ho visto riguardo ciò
che è accaduto a Campi Flegrei e a Formia.... Se dovessi scrivere
per sentito dire, avrei anche dovuto riferire che a Formia i casini seri
sono iniziati perchè un poliziotto ha sparato un intero caricatore
ad altezza d'uomo contro il treno (incredibilmente senza colpire nessuno),
addirittura insultato dagli agenti della Polfer che pare gli abbiano chiesto
se fosse impazzito.... avrei dovuto parlare delle botte da orbi che quelli
del treno - colpevoli e innocenti - hanno preso dalla Polizia, delle telecamere
rubate o distrutte, della polizia napoletana che alla partenza del treno
ha tirato i sassi contro i finestrini ed anche una transenna..... tutte
cose che mi sono state riferite da più parte ma che non ho visto.....
è per questo che sulle cose che non ho vissuto lascio scrivere gli
altri. E' chiaro che da tifoso romanista il mio punto di vista è
più filo-tifosi che filo-altri, ma proprio per questo - come vedi
- inserisco anche i resoconti dei giornali, per garantire una certa obiettività....
A presto!
Lorenzo
RESOCONTO
DI ATTILIO
Con gli unici 2
amici disposti che ho trovato e con i quali ho vissuto la lunga attesa
ai botteghini dell'olimpico per avere quello che ritenevo "il pass per
entrare nella storia", parto da sotto casa mia (zona termini) alle 9.30
a bordo di una Lanus grigia opportunamente resa anonima (pecette sulla
targa). Io - alla mia quarta trasferta - sono il più "anziano" (figuratevi
un po'). I moniti e gli avvertimenti della vigilia li abbiamo sentiti,
gli occhi atterriti di mia madre mi hanno angosciato per tutta la settimana
così come il silenzio trattenuto a fatica di mio padre. Napoli è
da evitare per ovvie ragioni, lo riconosciamo tutti. E ne sono convinto
veramente e me ne accorgo da piccoli rituali della vigilia: soprattutto
il desiderio di restare a contatto con la mia famiglia mi pervade così
come quell di risentire gli amici più cari. Aleggia in me un presagio
non buono ma ormai sono deciso e non aspetto altro che partire. E'
il desiderio di sfidare la mia fede e di sfidarmi, di sentire sotto pelle
questo immenso amore per il calcio e per la mia ROMA. Quindi parto! Il
viaggio è più che scorrevole fino all'ingresso in città
dove veniamo fermati 2 volte nello spazio di 200 300 metri da vigili urbani
che accertata la nostra provenienza, riescono perfino a contestarci le
cinture per chi viaggia dietro ( a Napoli!!!). Comunque, parcheggiamo in
un garage di conoscenza di un amico di Napoli. Raggiungiamo lo stadio in
metropolitano: da P.za Cavour a Campi Flegrei, 5,6 fermate col fiato
sospeso invischiati in mezzo a quel fetore che solo il napoletano produce.
A destinazione scendiamo, e già riecheggiano i cori degli amici
romanisti, che sofferenza non poterli raggiungere. Lo stadio dista qualche
centinaio di metri. I più lunghi della mia vita. In quei momenti
ti accorgi che nonstante ogni tuo sforzo, conosci la sana paura, la paura
davvero di non arrivarci. Un venditore di bandiere napoletane ci riconosce
e ci intima di comprare qualche vessillo napoletano " se no nun ci arrivate
guaiò": manco morto me ce ricoprirei e proseguiamo. Ormai abbiamo
perso l'anonimato, ma complice l'orario precoce (11.30) ce la facciamo
senza altri sussulti. Finalmente raggiungiamo i romanisti già in
attesa davanti i cancelli. Poco dopo vedo unirsi a noi un ragazzo sconvolto
con la maglia a brandelli e non ci vuole molto a capire perchè.
A questo punto i sentimenti cambiano, alla paura succede un schietto e
puro odio verso questa gente di merda. Ore 13: aprono i cancelli sotto
la spinta furente di un popolo comunque festoso che ha aspettato troppo
questo appuntamento. Sono tra i primi a varcare la soglia dei cancelli
ma non faccio in tempo a raggiungere le scalette che vengo tempestato da
una pioggia di mattoni, sagome di cemento, ferri di ogni foggia, scagliati
da quei miserabili entrati prima di noi e ben appostati oltre che indisturbati
per il lancio. Per miracolo entro illeso. La "gabbia" ci rassicura e ci
protegge permettendoci così di pensare solo al nostro Amore. Mi
rendo conto che posso diventare testimone di un evento, anzi dell'Evento
che ogni dei presenti ha portato nei propri sogni. Per me è la possibilità
di riscattare mia fin troppo giovane età (7 anni) del primo scudetto.
Inizia la partita
e sono fiero di star lì e consumarmi la gola e il fiato. Li annichiliamo
coi cori e i nostri magici colori a quei poracci. Subito Del Vecchio ci
toglie il fiato. Siamo allegri e degni e orgogliosi di questa ROMA e di
noi stessi.
Segna Amoruso:
doccia fredda, ma era nell'aria. Il colpo viene accusato e ci tappa le
ali per un po' fintanto che non riprendiamo a volare grazie a RE LEONE:
DELIRIO!!!!, la ROMA dimostra forza e fierezza di sè. Intervallo:
siamo un popolo, una famiglia ognuno preoccupato delle sorti dell'altro
sia su come è andato il prepartita sia sul come uscire sani dallo
stadio. La partita riprende e con lei la voglia matta di arrivare dove
non capita spesso di arrivare e così TOTTI ci spedisce in paradiso:
cross di CAFU, arresto di petto a rientrare, un rimbalzo, tiro di mezzo
volo e GOL!!!! Non ho mai avuto: è un predestinato. Folle corsa,
maglia levata al cielo e urlo liberatorio verso i tifosi, quei travagliati
tifosi ai quali regala il momento di una vita, il momento che da senso
al tutto: stupendo, irripetibile, e rabbrividisco al punto di non sapere
come liberare la gioia. Mancano 10 minuti al traguardo tanto sospirato.
D'improvviso il brusco risveglio. Ci gela Pecchia e non dico altro. Non
mi scompongo nè mi dispero nemmeno al fischio finale convinto come
sono che questa ROMA ce la farà. Ora inizia un'altra partita. Usciamo
accolti da una situazione che in pochi attimi degenera nei modi che ormai
sono a tutti noti e che non voglio riferire eccetto la miseria di questi
porci napoletani ai quali ho giurato odio a vita. Torniamo alla nostra
macchina e raggiungiamo il casello senza difficoltà (sono ormai
le 19.30). Siamo in autostrada, sguardo assorto sulla strada che se ne
va e che ci ha risparmiato grazie a DIO. Ma di tutti i pensieri non mi
capita di riflettere sul senso di tutto ciò, del rischio corso e
delle ansie procurate, perchè per me è già tutto chiaro.
Piuttosto volgo la mente e chi non c'è più a chi ha mancato
per un pelo questi rari momenti di vita, a chi non può più
sfidare il pericolo e sfidare se stesso per una passione che riempie il
cuore e i nostri anni più belli. E a quanti mi chiedono se ne vale
la pena, consiglio vivamente di no, se quello che non si sente per la ROMA,
non è lo stesso che ho provato io, quel 10 giugno in quella "gabbia"
rovente di passione!! ROMA TI AMO
PENSIERO
DI ANDREA
E' molto tempo
che frequento questo sito, ma e' la prima volta che scrivo.
Sono tifosissimo
della Magica, nonche' grandissimo amante della citta' di Roma, mi definisco
un tifoso normale uno di quelli che vuole incitare la squadra fino all'inverosimile
e capace di urlare per 90 minuti, capace di fare veramente chilometri e
chilometri, capace
anche di scavalcare per vederla se impossibilitato all'acquisto del biglietto
(bastardi bagarini), capace di rubarli agli stessi, etc etc. In passato
ho fatto anche alcune trasferte, ma e' qui viene la mia pena ed la mia
rabbia per i tifosi giallorossi accoltellati, tutte in MASSIMA SICUREZZA!,
erano trasferte
diciamo tranquille, piacenza, venezia etc, in quanto tifoso "normale" non
mi sono nemmeno sognato di andare a Napoli! Io dico una cosa a tutti quei
ragazzi tornati feriti da Napoli, mi dispiace per Voi , davvero, so che
siete stati vittime di agguati e di infamie da parte di quei teppisti da
due soldi, ma la mia rabbia e' verso la Vostra diciamo senza offesa
ignoranza, dove
credevate di andare in gita? Non ascoltate i telegiornali? Napoli non e'
una citta' come le altre, Napoli e' un covo di banditi, una citta' dove
anche la piu' elementare legge non viene rispettata, ora io mi chiedo come
e' possibile pensare di andare a Napoli in trasferta, in questa stagione
delicatissima per loro e pensare che non accada nulla, io non dico che
gli scontri siano giusti ma purtroppo e' cio che succede, purtroppo bisogna
dirlo, il tifoso romanista in genere, ma lo dico con orgoglio, non puo'
competere in delinquenza con i napoletani, il mio e' quindi un invito caloroso
a non seguire piu' la Roma (
e vi giuro che
mi dispiace moltissimo doverlo dire), diretto a chi non abbia la necessaria
esperienza ( me compreso) per andare in citta' di merda come Napoli. Ho
visto dalle foto ragazze e bambini, ho letto di ragazzi che per la prima
volta andavano in trasferta! Lasciamo queste trasferte a gente che, senza
offesa per nessuno, sappia all'occorrenza anche difendersi, visto che chi
dovrebbe difenderci non lo fa' !
Un altra cosa!
se io fossi andato a napoli avrei portato qualcosa con cui difendermi !
Un saluto! napoli
vergogna!!! napoletani bastardi!
APPELLO
DE IL PA'
Non scrivo per
raccontare della domenica di ordinaria follia che penso tutti abbiamo vissuto,
forse perchè nessuna lingua mortale saprebbe descrivere al meglio
l'animalità dei Napoletani o forse perchè l'indignazione
contro le forze dell'ordine è un sentimento ormai troppo scontato,
anche dopo che li hai visti massacrarti di cariche e lacrimogeni, lanciarti
sassi ed altri oggetti contundenti, lasciarti in pasto alle bestie partenopee
nei pressi della stazione (certo fa sorridere l'intervista in cui il questore
dice che più di quattromila romanisti proprio non se li aspettava).
Non scrivo nemmeno per raccontare della mia fuga dal treno speciale a Formia,
perchè temevo manganellate e diffide o forse soltanto perchè
avevo sete. Scrivo perchè sono deluso dalle troppe cose
che, proprio adesso, contaminano quello che gira intorno al popolo giallorosso.
Sono schifato dai finti tifosi, da tutti quelli che si sono riscoperti
romanisti negli ultimi mesi, o che si riscoprono tali solo quando c'è
da affollare una piazza gremita di imbecilli. Forse sono geloso, magari
sbaglio a pensare che la mia Roma non sia un patrimonio di tutti, ma in
altre situazioni, magari più difficili, non mi ero accorto che fossimo
così tanti. Sono schifato dal virus che sta diventando il
montellismo: Montella è un fenomeno, non oso immaginare la Roma
degli ultimi mesi senza le sue magìe, ma domenica non potevo sentire
gente che insultava Capello invocando il suo ingresso mentre la Roma vinceva
o che, ben peggio, osa dire oggi che la Roma prende gol perchè Vincenzo
non gioca, nè posso accettare che uno dei nostri migliori giocatori,
eretto a vittima sacrificale dalla stampa, faccia sceneggiate degne di
Mario Merola con il suo mister mentre la squadra di cui fa parte si sta
giocando un traguardo di quel genere (prendesse esempio da Nakata, campione
pure lui quando va in campo, esemplare quando c'è da digerire panchine).
Sono schifato dalla crocifissione di Antonioli, che da mesi è costretto
a giocare davanti ad una platea sempre pronta a puntare il dito e mai a
sostenerlo. Non voglio scagionarlo, le sue colpe le ha, ma prendersela
sempre e solo col portiere è sciocco, infantile, contrproducente.
Sono schifato da tutti quelli che cominciano ad avere troppe pretese, che
criticano Batistuta se sbaglia uno stop, che non capiscono Delvecchio,
che dicono che non è più la Roma di qualche mese fa. Amici,
non è l'ora del disfattismo nè dei processi, domenica c'è
una partita che abbiamo sempre sognato di poter vedere da vivi. Facciamo
che l'Olimpico sia una bolgia inespugnabile, perchè se la partita
ci darà ragione per questa volta non avremo sofferto invano.
DA
FRANCESCO AI ROMANI (UN TIFOSO INTERISTA CHE ABITA A NAPOLI)
Non sono un tifoso
romanista, mi auguro vogliate ospitare comunque questa mia breve lettera.
Abito a Napoli
e sono un tifoso interista (Napoli, come Roma del resto, è piena
di interisti) e il 10 giugno ero allo stadio. Speravo vincesse la Roma
per due ragioni: perchè peggio della Juve non c'è niente
e per mandare in B questa squadra di pellegrini e la parte peggiore dei
suoi tifosi, chiamiamoli pure così quei pezzi di merda capaci solo
di agguati vili, pronti a scappare di fronte ad una carica di tifosi avversari
o della polizia. Li conosco bene i napoletani, li ho visti in azione a
Napoli tante volte con i tifosi ospiti o a Milano quando seguivo l'Inter:
sempre gli stessi, pronti a lanciare di tutto, ad attaccare persone (anche
estranee ad una partita), fottuti di paura non appena sono assaliti da
gente tosta (un certo P*****, credo porti ancora i segni delle mazzate
prese a Milano e a Verona).
Detto questo, vi
scrivo perchè mi hanno colpito alcune testimonianze di tifosi della
Roma, soprattutto quelli molto giovani e alle prime trasferte, ospitate
dal vostro sito. Napoli viene descritta come una galera a cielo aperto,
una fogna da cui scappare e i suoi tifosi, tutti delinquenti. Vorrei dire
alcune cose a quei ragazzi certamente perbene che hanno vissuto la trasferta
come un'odissea.
Il 10 giugno ero
lì ed ho visto, purtroppo molte schifezze (abitando peraltro vicino
lo stadio), ho visto con i miei occhi una macchina di Roma attaccata con
spranghe e sassi, una vera e propria caccia al romanista (ho anche avvertito
una pattuglia della Digos) che ha scatenato una breve ma violenta vendetta
dei romani alle 18 quando scendeno verso la stazione di
Campi a centinaia
hanno distrutto 30 macchine, incendiate 6, praticamente facendo in 15 minuti
di ordinaria follia, quello che i napoletani non erano riusciti a fare
tutta la giornata. Tanti romani sono stati attaccati in modo infame, i
più esposti erano quelli con le auto, chissà quante sono
state danneggiate uscite dalla Tangenziale, quante persone ferite a bordo.
Ma
questo è
il punto, quella che si sapeva essere una trasferta ad altissimo rischio
(tanti napoletani, vi ricordo, per paura non sono andati allo stadio: pensate
che su 29mila paganti circa 20mila erano della Roma) è stata affrontata
dalla questura in modo vergognoso. Poteva restare una giornata con incidenti,
prevedibili, ma comunque contenuti, come tante trasferte
difficili se solo
il servizio d'ordine fosse stato appena decente. E' diventata un inferno.
Non si è mai visto in partite del genere che i tifosi ospiti vengano
lasciati in una città nemica così in balia di gentaglia,
che intorno allo stadio, dico intorno allo stadio, non a 3 chilometri,
a volte non si trovasse un poliziotto, che un'automobile targata Roma arrivando
nella zona dello stadio non trovasse presidi di agenti ed altro. Questo
è stato il vero incubo di quella domenica: i romani erano tantissimi,
quasi 20mila, e la questura lo sapeva benissimo che ne sarebbero arrvati
così tanti. Hanno pensato a scortare i treni e i pullman, ma a migliaia
sonoarrivati con le macchine e a loro nessuno ha pensato. Bastava blindare
tutta la zona dello stadio(approfittando peraltro del blocco alle auto
fino alle 13) e mettere la polizia lì nei posti dove chi conosce
Napoli sapeva che i teppisti avrebbero agito indisturbati (per esempio
appena si esce dalla tangenziale di Fuorigrotta o sulla stessa Tangenziale)
e vi assicuro che quelli che a molti di voi sono sembrati animali o zingari
avrebbero sbattuto contro un muro, sparendo dopo una semplice carica, come
vermi o pischelletti come li chiamate voi.
Questa non era
una partita come le altre, tutti sapevano che di fronte c'erano due tifoserie
"pesanti", tutto si doveva prevedere anche l'arrivo in massa delle auto.
Si era parlato di 2000 agenti ma sapete quanti ce ne erano? Meno della
metà: 600! Attraversare quella zona per un romano magari non ultrà
e non in massa, con un piazzale Tecchio lasciato in balia di
delinquenti capisco
sia stato come affrontare un campo minato. In un'altra città, pensiamo
a Roma, nelle stesse condizioni, anche i napoletani non l'avrebbero fatta
franca e sarebbero stati facile bersaglio. Ma questo è il punto.
Solo a Napoli si poteva organizzare un servizio così vergognoso
e la beffa è stata sentire un questore all'indomani della partita
lavarsene le
mani dicendo "c'era
troppa feccia in giro tra le due tifoserie". Chi vi scrive è una
persona perbene, come quei romani che hanno testimoniato su questo sito,
e non vuole affatto giustificare la teppaglia che ha agito indisturbata
con coltelli ed altro. Anzi, che riposino all'Inferno in serie B e vengano
pure massacrati a Bari, Cagliari o Verona. Ma vorrei dire che Napoli è
una città tutta particolare, dal lunedì al sabato sembra
una città quasi normale, una città che negli ultmi anni nonostante
la camorra i disservizi, il disordine è cresciuta ed è tornata
ad avvicinarsi alla sua storia migliore, che è quella di una città
d'arte, non violenta, piena di turisti. La domenica allo stadio sembra
di stare nella peggiore periferia dove si va in tre su un motorino con
un coltello, senza casco sotto gli occhi delle guardie. I napoletani sapendo
dell'arrivo di 20mila romani, gli odiati romani, non aspettavano altro,
io li conosco bene, guardandosi bene dall'affrontare però la massa
dei tifosi giallorossi, come voi ben sapete. Che qui (non solo qui, ma
in certi quarieri di Napoli il problema è cronico) c'è gente
che vive di scippi e rapine è una triste realtà, gli stessi
che magari hanno accoltellato in modo vile qualche romano isolato. Non
sono
animali ma diventano
animali, state certi che a Roma non si faranno vedere mai da soli allo
stadio come hanno fatto a Napoli e semmai verranno in trasferta avranno
una paura fottuta.
Ai giovani romani
come Alessandro dico e concludo: vorrei che tornaste a Napoli con altro
stato d'animo, non per una partita ma per godere delle cose belle che pure
questa città offre. Perchè quella piazza che separa la stazione
di Campi Flegrei dallo stadio ogni mattina è attraversata da tanti
studenti, lavoratori gente perbene, che se quella piazza tu potessi vederla
ogni troveresti difficile immaginare che per tanti tifosi venuti da Roma
è stato il luogo dell'incubo e la galera da cui scappare.
Grazie all'AsRoma
ultras per l'ospitalità, in bocca al lupo a tutti.
* * *
Ringraziando il
direttore di questo sito per lo spazio dato ad un tifoso ospite rettifico
i destinatari del mio messaggio: non si tratta ovviamente di Alessandro
(non mi risulta nessuno che si chiami così che abbia scritto sulla
trasferta di Napoli) ma di Attilio, Giovanni e soprattutto Andrea Meneghetti.
Di quest'ultimo mi ha colpito il suo racconto che sono certo è autentico.
Caro Andrea spero tu abbia voglia di tornare a Napoli, sempre per una partita,
magari in condizioni diverse per vedere la tua Roma. Qui a Napoli venite
sempre in tanti, tu quando il Napoli risalirà dalla fogna della
B sono certo ci sarai perchè quella trasferta del 10 giugno,
per come
è stata
preparata soprattutto dalla forze dell'ordine, sono certo che è
irripetibile in un paese che si dice civile. Sarà stata una pessima
esperienza per te ed anche per qualcuno qui a Napoli. Intanto vieni pure
quando vuoi, con stato d'animo diverso, sari accolto da me come i miei
amici romani mi accolgono a Roma: con vera amicizia. E Napoli ti sembrerà
lontana parente da quella giungla di teppisti che hai visto. Se vuoi rispondere
puoi farlo su questo sito, ti leggerò ben volentieri. Stai bene
e in gamba.
RESOCONTO
DI EUGENIO
Ciao ragazzi,
a tutti per cominciare
un caloroso FORZA ROMA!, purtroppo il mio resoconto non è puntuale,
in quanto già abbiamo vinto lo scudetto, ma solo ora mi fate rivivere
L'esperienza napoletana infatti IO C'ERO e ho visto i colerosi (comprese
le guardie) come ci hanno trattato. Parto da Roma Termini con il treno
delle 9.30 convinto che le cose non sarebbero andate lisce , il viaggio
però procede tranquillo con una personale ansia per la partita.
Arrivo a Napoli molto tardi circa 12.30 scendiamo dal treno e ci mischiamo
ai tifosi dei treni precedenti; fino a quì tutto tranquillo. Ci
fanno scendere nella galleria che porta allo stadio e là già
si sentivano le prime bombe, arrivo davanti allo stadio senza problemi
e entro, a quel punto è iniziata la guerra con i colerosi io ero
attaccato alla curva A e ringrazio chi si è inventato quella gabbia
che ha salvato molte teste ; rispondiamo cmq alle sassaiole degli schifosi
poi entrano quella altre **** con il casco blù e la situazione all'interno
si calma. Della partita è inutile parlarne perchè penso che
tutti l'abbiate vista e sinceramente non la voglio ricordare. A fine partita
è successo tutto quello che ci aspettavamo. Cominciamo con lo stare
quasi 2 ore nell'anti stadio, prima carica e subito i lacrimogeni , se
vedete le foto del sito io ero tra quelli sul tetto dei bagni pensate un
pò come stavo con i lacrimogeni e la difficoltà di scendere,
dopo un pò di esitazione mi lancio di sotto perchè non ce
la facevo più e mi dirigo verso l'uscita e lì
mi accorgo di essermi
perso i miei amici e di trovarmi in guerra: macchine in fiamme,sassi, cariche
da tutte le parti. Ritrovati i miei amici mi dirego verso la stazione e
a quel punto mi sono sfogato di tutti i cazzi passati per colpa di quelle
merde, dopo la distruzione di Campi Flegrei il treno parte e tutto procede
tranquillo ma con la rabbia di non aver massacrato almeno un coleroso ,
a Formia è di nuovo marasma ma non ho partecipato perchè
credo che Formia non c'entrasse niente con Napoli, infatti per il coglione
che ha accoltellato il poliziotto ci hanno fatto scendere a Torricola e
tutti gli innocenti che hanno dovuto camminare con le mani sulla testa
come gli ***** lo devono a quella merda che non è degna di tifare
per l' A.S.Roma. Io che ero senza documento sono stato fino alle 2.30 a
Torricola e dopo ci hanno portato alla stazione Termini da dove sono andato
a casa . Ringrazio
tutta la gente che c'era e non si è tirata indietro nei momenti
giusti ma condanno chi ha dovuto aumentare tutto il casino che era successo.....
Lo scudetto però l'abbiamo vinto e le merde sono un'altra volta
in B . UN ABBRACCIO A TUTTI E GRAZIE RAGAZZI ......SIAMO I CAMPIONI.
P.s. un saluto
a Andrea Meneghetti che anche dopo le coltellate non solo ha
visto la partita
ma ha anche vissuto gli attimi di panico dopo . Forza MENE
siamo i campioni!!!!
RESOCONTO
DI RICCARDO
il mio resoconto
è quello di un ragazzo di 16 anni alla sua prima trasferta(ma che
sarà la prima di moltissime).parto con un mio amico con l'orgoglio
capitolino nonostante gli avvertimenti di altri compagni che conoscevano
il''clima'' di napoli.appena arrivati all'esterno dello stadio iniziamo
o perlomeno inizio a capire come potra essere la giornata decine di scugnizzi
di merda,che ci assalrtano con lancio di seggiolini e pietre,dall anello
superiore,la celere ci fa entrare tutti di colpo x sottrarci al tiro al
bersaglio delle merde. all'interno dello stadio sempre le solite
merde della curva A che ci bersagliano dal loro settore con lanci di seggiolini
almeno fino a 10 minuti dall'inizio della partita,fino a quando i cellerini
si svegliano dal loro eterno sonno e decidono di mettere in atto una piccola
carica seguita da un cordone di polizziotti tra i 2 settori,inizia la partita.....ma
non penso che sia quella la cosa da raccontare tanto l'avrete gia vista
mille volte.usciamo tardi , verso le 7 ci fanno uscirema ispiegabilmente
ci assaltano con i lacrimogeni senza alcun motivo, da li il giustificato
gesto di alcuni a ribellarsi lanciando oggetti contro la celere;non basta
ci caricano anche picchiando donne bambini e qualsiasi persona gli capiti
sotto.io sfortunamente dopo una carica mi rifuggo con un mio amico e con
un 'altra trentina di persone in un vicolo cieco,veniamo circondati da
una ventina di polizziotti che pensano bene di massacrare un giovane in
10-15 contro uno ma non basta una volta il ragazzo comincia a sanguinare
ma i bastardi non si fermano no continuano a menare.x mia fortuna e degli
altri a noi ci fanno ricongiungere agli altri , ma restera indelebile quella
immaggine che mi ha portato ad odiare ancora di più qualsiasi forma
di istituzione (polizia carabinieri ecc che siano) torniamo nel parcheggio
e li le cose si tranquilizzano fino al ritorno a roma.in fine vorrei fare
una riflessione contro chi si permette di giudicarci come teppisti o vandali,vorrei
dire a questi vigliacchi che è facile giudicare guardando
la partita in tv e stando sulle loro poltroncine nelle varie trasmissioni
sportive; forse queste merde devono sapere che non è altrettanto
facile vivere una giornata di assedio con la celere schierata dalla parte
dei napoletani con l'unico intento di picchiarci.comunque nonostante questa
fosse la mia prima trasferta resta in me il fatto che seguirò sempre
la roma napoli o milano o all'inferno che sia.
RESOCONTO
DI DAVID
Questa stagione
non abbiamo saltato una trasferta,finalmente arriva l'appuntamento piu'atteso
NAPOLI!!La giornata e' stupenda,arrivato alla stazione Tiburtina devo aspettare
come al solito i miei tre fedeli compagni ultras.Dopo i soliti 15 minuti
di attesa arrivano(per questa trasferta ci si e' accollato un pischello
con il quale non ho molta confidenza),parcheggiamo una macchina e ci dirigiamo
verso la stazione Termini.Saremo circa 30 persone.Decidiamo di non partire
con il primo treno perche' i tifosi romanisti che salivano ci sembravano
troppo sprovveduti e inesperti di trasferte.Dopo circa un ora,ormai in
molti, saliamo sul treno (strapieno)e ci sistemiano tutti ammassati .Durante
il viaggio inizialmente si ride e si scherza come al solito,poi con il
passare dei minuti sentiamo salire la tensione per quella che non era solo
una partita significativa per lo scudetto,ma anche un confronto con quelle
MERDE NAPOLETANE!!!!Diamo gli ultimi ritocchi ai falsoni e ironizziamo
su quello che puo' succedere una volta arrivanti dai purcinella maledetti.C'e'
chi ci dice che sara' inevitabile lo scontro con i scugnizzi specialmente
durante il tragitto stazione-stadio.Arriviamo alla stazione di Campi Flegrei,dove
ci attendono i ragazzi del treno precedente.I colerosi dai balconi ci guardano
con disprezzo e ogni tanto vediamo cadere dall'alto lampadine sassi e altro.C'e'
tenzione sul piazzale,e non capiamo perche' tutta quell'attesa.Ecco finalmente
il terzo treno carico dei nostri.Siamo tutti e quindi possiamo partire
in corteo per il San Paolo.Si tira dritti a passo veloce e sinceramente
mi sono guardato bene intorno per tutto il tragitto,arrivati in fondo alla
galleria siamo costretti a salire da una rampa di scale molto stretta dove
ci si ammassa come bestie.Lì ho visto quelle bestie schifose lanciarci
di tutto,dai topi morti alle siringhe(questa e' napoli).Arrivati davanti
al cancello esplode una bomba carta ed entriamo tutti senza il minimo controllo.Il
settore ospiti e' gia' pieno e completamente coperto da una fitta gabbia(probabilmente
e' stato un bene).Troviamo posto al confine con la tribuna dei colerosi.Prima
del fischi di inizio dalla curva napoletana e' stato lanciato di tutto
verso il nostro settore senza che nessuno fermasse quelle bestie.Faceva
caldissimo e la nostra fortuna e' stata quella di essere attaccati alla
loro tribuna e quindi di poter comprare acqua a nostro piacimento.La partita
e' stata da infarto e sappiamo tutti come e' finita.Finita la partita dalla
curna napoletana qualche ragazzotto a ripreso a lanciarci dei sassi ma
le forze del disordine sono intervenute tempestivamente.Dopo circa mezzora
di attesa nel nostro settore cominciano i primi incidenti nell'antistadio
con la celere.Scendiamo le scale e vediamo che la situazione e' pesante,c'e'
un auto incendiata davanti al piazzale.I burattini in divisa ci lanciano
un numero impressionante di lacrimogeni e diventano inevitabili le cariche
sia da parte nostra che da parte loro.Passiamo quasi mezzora nel piazzale
circondati dalle guardie.Non riusciamo ad andarcene, e nella confusione
ci perdiamo il pischello che si era aggregato con noi.Grazie a una buona
carica riusciamo a passare il cordone di polizia per raggiungere la stazione.Durante
il percorso sono state incendiate macchine,aggrediti i passanti(questo
non lo approvo), e' stata fatta un altra POMPEI.Alla stazione non eravamo
più di 50,non c'era una guardia tutte ancora impegnate nei
scontri davanti lo stadio.Entriamo subito nel vagone del treno e prendiamo
posto.Nel frattempo arrivano scaglionati il resto dei nostri,e con loro
la celere.Inizia un lancio fittissimo di lacrimogeni e siamo costretti
a sigillare con le cinte tutte le porte e finestre del vagone.Nonostante
questo una ventina di guardie riescono ad entrare, e io sono costretto
a buttarmi dal finestrino del treno.E' una battaglia ,cariche e controcariche,gli
occhi mi bruciano da morire (grazie ai lacrimogeni).Finalmente torna la
calma e saliamo tutti sul treno,circa 1500 persone ammassate in 3-4 vagoni.Trovo
posto sdraiato sul portavalige.Parte il treno e penso che ormai e' finita
si torna a casa.Per qulche assurdo motivo ci fermiamo alla stazione di
Formia, e dopo qualche minuto di calma qualcuno comincia a scendere dal
treno per mangiare e bere.Io non mi muovo dal mio posto, quando sento degli
spari e inizia una gran confusione.Non ho visto niente ma poi ho saputo
che i spari erano a salve e nella confusione era stato accoltellato un
carabiniere.Ripartiamo per Roma e capiamo che per evitare nuovi confronti
con la celere dovevamo tirare il freno d'emergenza prima della stazione.Succede
l'imprevedibile,il treno rallenta e si ferma lentamente alla stazione di
torricola.Non avevo mai visto tanta celere in in vita mia.I loro
sguardi erano freddi e incazzati, ho avuto paura.Le poche ragazze che erano
presenti tra noi tifosi erano terrorizzate, c'era un atmosfera pesantissima,non
si sentiva volare una mosca.A quel punto ci potevamo aspettare di tutto.Se
provavamo ad aprire i finestrini venivamo minacciati ed eravamo costrettia
richiuderli .Eravamo nel primo vagone.Iniziano i rastellamenti dagli ultimi
vagoni a luci spente.Vediamo scendere dai vagoni i primi ultras pestati,perquisiti
e vengono presi i documenti.I pestaggi arrivano anche nel nostro vagone,rimasti
in 10-15 siamo costretti a rifugiarci nella sala guida per non subire le
ultime cariche furiose di quei bastardi celerini.Il bibitaro reo di non
so che cosa viene pestato a sangue da 6 guardie davanti ai miei occhi.Alla
fine scendiamo e veniamo insultati e perquisiti.Infine ci mettono
dentro gli autobus e finalmente abbandoniamo quella maledetta stazione.Ho
visto il piu' duro degli ultras diventare un agnellino sotto le manganellate
selvaggie della celere,purtroppo tutti avevamo capito che reagire sarebbe
stata la cosa più sciocca che potevamo fare, avremmo scatenato una
reazione furibonda delle guardie.Dopo tutto quello che e' successo pero'
sono sempre più convinto che nulla ci potra' impedire di seguire
sempre e ovunque la nostra amata Roma.Onore ai diffidati.ODIO NAPOLI I
NAPOLETANI E TUTTI I CAMPANI
DYD
666
Che
Napoli- Roma fosse partita a rischio lo si sapeva. guarda....io ero li.....nello
stesso punto tuo.. mai come quel giorno ho rischiato tanto in una partita...
ti
racconto in breve la mia esperienza.. siamo partiti in 4 in macchina da
firenze (abitiamo tutti li) alle 5 del mattino.. arrivati a napoli in mattinata....avevamo
fissato un albergo per la giornata in modo da stare tranquilli... arrivati
all'albergo il portiere ci dice di non lasciare la macchina fuori assolutamente
senno' non l'avremmo piu' rivista....(una golf nuova di zecca 1.9 tdi )
quindi siamo andati a metterla in garage e abbiamo dato una mancia enorme
perche' senno' ce la faceva rubare da dentro il garage!!! (parole sue!)
da
qui iniziano i problemi... un gruppo di napoletani ci aveva visto e sapeva
che eravamo romanisti....anche se noi ci eravamo tolti tutto per non farsi
notare e parlavamo tutti fiorentino..... ci stavano aspettando fuori dall'albergo
sito a 300 metri dallo stadio!!! non ci facevano uscire....allora abbiamo
dovuto chiamare un taxi per farci portare allo stadio preso il taxi al
volo di corsa...dopo una curva...succede l'inevitabile... in 5 con la spranga
in mano fermano il taxi e cercano di massacrarci....in quel caso dobbiamo
molto all'autista che per salvare il suo taxi e noi e' sceso e si e' messo
a urlare qualcosa di indecifrabile in napoletano ed e' riuscito a far scappare
sta gente.... dio sia lodato!! arrivati allo stadio ci lascia proprio
al volo perche' gia' c'erano cariche...
eravamo
dalla parte sbagliata.... non ci aveva portato nel settore ospiti perche'
non poteva passare.... siamo riusciti piano piano ad arrivarci a piedi....
entrati
allo stadio abbiamo notato la gabbia... li per li c'e' sembrata una cosa
esagerata...ma alla fine l'avremmo benedetta...se non c'era quella....sarebbe
successo qualcosa di molto brutto... confermo quello che hai detto...si
vedeva volare di tutto.. distruggevano il LORO stadio pur di tirarci qualcosa
addosso!!
la
partita si gioca.... il gol di totti che vola verso la curva b opposta
a noi nel settorino aperto dopo per i romanisti..... finita la partita
hai detto bene te..... confermo TUTTO QUELLO CHE HAI DETTO.. ho visto veramente
di tutto quel pomeriggio..... eravamo li per vincere uno scudetto non per
rischiare la vita.... napoli MAI PIU'...
MAI
PIU' IL NAPOLI IN SERIE A per il bene di tutti.... ditela come vi pare
ma da quando ho avuto quell'esperienza....odio napoli ancora di piu'....e
quella gente aveva la rabbia vera negli occhi...dyd666
DA
UN FORUM
Ma
stavamo ad un passo da uno strameritato scudetto e quindi si va...si parte.
Almeno in 10.000. Ultras...Famiglie..bambini..professionisti...cani sciolti...di
tutto.
Ci sono state polemiche sulla questione della "GABBIA" installata
all'interno del S.Paolo. Più in la vedremo a cosa è servita.
Arriviamo al casello di Napoli intorno a mezzogiorno. Ci fano Scendere
TUTTI e ci perquisiscono a fondo. Ci fanno togliere anche le scarpe ed
a qualcuno ho visto anche far calare le braghe. Ma l'umiliazione
subita, di fronte allo scudetto alle porte è NULLA. Arriviamo sulla
tangenziale di Napoli, quella che passa dentro le case, come a Roma a scalo
S.Lorenzo. Con la differenza che a S.Lorenzo la gente in 3 su un motorino
senza casco, con i bastoni in mano a fracassare i vetri dei pulmann dei
tifosi in arrivo, NON LI VEDI. Addirittura c'è chi vorrebbe, da
solo, venire alle mani con un Pullmann intero...carico di ultras. MAH!
Il
tutto, OVVIAMENTE, con la scorta della polizia NAPOLETANA, che altrettanto
ovviamente non interveniva a disperdere chi dalla strada o parallelamente
ai pullmann scagliava oggetti sputi bastoni bottiglie contro di essi. Arriviamo
al parcheggio dietro la curva del Napoli...dove c'è un piccolo parco
verde...per altro discretamente curato.
Scendiamo
e dopo una prima sommaria perquisizione a terra ci avviamo in corteo verso
il settore Ospiti.
3
Bombe. Non saprei definirle differentemente. I Petardi..i Tric e Trac,
le castagnole,.i fischioni..insomma quella roba li la sparo io a Capodanno....e
ti
assicuro....quello che è esploso non era nulla di simile. Ma siamo
a Napoli. Patria della Pirotecnica! (Salvo poi contare mani amputate gente
invalida a decine ogni capodanno).
Mentre
siamo sul piazzale comincia una fitta sassaiola. Ci piove in testa di tutto
(io e i miei tre amici avendo già frequentato il S.Paolo siamo partiti
con i caschi da cantiere....). E ovviamente è stato restituito TUTTO.
Breccola
per breccola, bottiglia per bottiglia, sasso per sasso....
La
Polizia CARICA...ma carica solo noi. E i Napoletani ne approfittano per
avvicinarsi, dietro la celere. Arrivati davanti ai cancelli altro cordone,
meno consistente di guardie, che visto il fuggi fuggi pensa bene di non
frapporsi e si scansa. Sfondiamo e siamo dentro. Una pioggia di lacrimogeni
ci avvolge...qualcuno che è rimasto fuori a dare battaglia...e che
avrebbe fatto meglio ad entrare. Siamo sotto. Nel primo anello e vediamo
la rete della gabbia davanti a noi. Ma sotto non si respira...sotto è
un
macello...i
lacrimogeni..il soffitto basso...un carnaio. Ci muoviamo, andiamo sopra.
Al primo anello....è già pieno. Ma quattro posti in alto
li troviamo. Il panorama è deprimente. La rete ci sovrasta, ma evidentemente
è stata disposta in maniera sbagliata, visto che una biglia...ragazzi..una
biglia di quelle del flipper colpisce sul sopracciglio quello di fronte
a me ...in pieno. Si apre e con un attimo è coperto di sangue. Lo
tampono coi fazzoletti, pulisco la ferita con l'unica boccia d'acqua che
siamo
riusciti
a portare dentro. Poi arrivano 4 infermieri e se lo portano via. Sghignazzando.
Durante la partita, ad ogni gol (2-2 il risultato) la pioggia di oggetti
si intensifica. Col risultato che la rete si gonfia e raccoglie la marea
di roba che arriva sulle nostre teste. Tra i vari oggetti che ho avuto
la possibilità di enumerare: Pezzi di servizi sanitari, piombini
dei salami, pezzi di tubo, laterizi, marmi vari, bottiglie, bastoni di
scope, e...dulcis in fundo. due TOPI MORTI.
Sottolineo,
che per tutto il periodo del primo tempo l'affluenza dei tifosi della roma
era continua. ma mentre le curve del napoli non erano del tutto piene i
nostri settori trabordavano. Col risultato che hanno aperto ai romanisti
un distinto nord (sotto la curva del B del napoli) dove Totti dopo aver
segnato è andato ad esultare..ricordate?...noi stavamo dalla parte
opposta.
Certo
se avessero dato una curva e un pezzo di "Montemario" sano sano ai tifosi
della Roma, forse si sarebbe potuto controllare tutto molto meglio....ma
si sa..siamo a Napoli..siamo in Italia, e noi siamo gli ultras...le bestie
e come tali dobbiamo esser trattati.
La
partita finisce ed evidentemente qualcosa è già accaduto,
perchè da dentro vedo una colonna di fumo nero alzarsi a pochi metri
dallo stadio.
Si
sentono sirene....forse sono i pompieri.
Cominciamo
ad incamminarci verso i cancelli...sprangati...dell'uscita.
La
calca è enorme...c'è una ressa immane. Dappertutto...è
come stare in prima fila al concerto rock. Ovunque.E anche se provi a spostarti
è lo stesso.
Provo
a raggiungere un bagno. Arrivo dentro ma non c'è l'acqua. Qualcuno
ha chiuso i rubinetti staccando poi le manopole o forse non ci sono mai
state.
Il
bagno quando sono entrato era pieno di gente, ma "integro" come puo' esserlo
un bagno da stadio, manopole a parte. Insomma, se ci fosse stata l'acqua
un bagno simile a quelli della Sud. Quando sono uscito avevo bevuto.
Ci
sono riuscito grazie all'aiuto di qualche volenteroso che ha provveduto
a raggiungere la tubatura, portarla in luce, forarla e farne uscire il
liquido prezioso. Ricordo che era Giugno inoltrato, c'era il sole e c'era
la ressa.
Di
responsabili dello stadio nemmeno l'ombra, di polizia, nemmeno l'ombra.
di qualcuno che ti aiutasse a bere, che riaprisse i rubinetti nemmeno l'ombra.
La
cosa più bella sta per arrivare... Siamo all'uscita..i cancelli
sono ancora chiusi. La celere che era con noi nel settore ospiti, all'interno
della gabbia e non fuori a respingere gli attacchi dei napoletani i lanci
di oggetti, è uscita alla spicciolata da una porta laterale.
Siamo rimasti solo noi...qualcuno ha provato ad infilarsi nella porta laterale
ma l'hanno respinto a manganellate. Siamo solo noi nell'antistadio. D'improvviso
si aprono i cancelli. facciamo un PASSO..UN PASSO..UN CAZZO DI SOLO PASSO
FUORI e siamo bersaglio di una trentina di lacrimogeni (di quelli nuovi..testati
in quell'occasione per poi portarli a Genova...) sparati ad ALTEZZA UOMO.
Di nuovo siamo incastrati.
Di
nuovo la nuvola. Un paio di signore....SIGNORE di almeno 45 anni svengono...altri
sono quasi soffocati. altri sono in terra svenuti. Io rientro tra le lacrime
e il bruciore sugli spalti. E da li vedo gente rompere la rete che ancora
era piena di roba....prendere gran parte della roba ricevuta...scendere
le scale..arrivare sul corridoio delle scale e
bersagliare
la Celere che ancora fuori aveva fatto richiudere i cancelli. Stavolta
pero' qualcuno di loro indietreggia e il cancello cede....siamo fuori...espulsi
come un siluro. Siamo avvelenati. Qualcuno diffonde la notizia di un accoltellato.
Trillano i cellulari. Chi sta a Roma è preoccupato. Io dico tutto
ok..c'è qualche scaramuccia....
E
invece fuori è la guerra. Avevo 30 anni in quel periodo. Avevo più
di 50 trasferte sulle spalle. Avevo visto tanto...ma mai una cosa cosi'..mai.
Cariche
coordinate e non di Celere Carabinbieri e Finanza. Mai vista la Finanza
caricare...prima di Napoli.
Siamo
avvelenati....anche perchè hanno rubato 3 pulmann con la roba della
gente dentro. Perchè siamo aggrediti dalla mattina...perchè
ogni volta a napoli è cosi...perchè ci rode anche il culo
per la partita.... E reagiamo...e anche io sono nella mischia. Un vice
questore da una aiuola ordina cariche via radio...è scortato da
3 -4 agenti che quando vedono arrivare la carica fuggono. Il vicequestore
tenta la fuga, ma andare a fare le cariche con i mocassini sull'erba non
è una scelta adatta. Finisce in
terra....e
finisce per oggi di dare ordini via radio....causa radio e qualche osso
rotti. La sua auto lasciata incustodita è data alle fiamme. Una
torcia lanciata a chilomba centra il finestrino rotto da una distanza di
almeno 10 metri....un minuto e le fiamme sono altissime....arrivano i vigili...c'è
un momento di calma....sgattaiolo di lato e raggiungo il mio pulmann, per
fortuna c'è ancora.
E'
notte quando sono a Roma. Vedo il TG e mi rendo conto che la fortuna mi
ha guardato dall'alto.
A
Napoli MAI PIU'.
E
Spero che MAI PIU' il NAPOLI torni in A. Per il bene di tutti.
Napoletani
inclusi.
Avevo
avuto gia' due esperienze a Napoli, per due anni di seguito.
quella
partita era diversa...si respirava sin dalla mattina un aria strana.....noi
eravamo li per lo scudetto loro per andare in serie B Il primo anno giurai
di non tornarci piu' ma invece non mantenei questo sano presupposto.
mai
piu' napoli!
Un
mio amico ando' giu a Napoli quella maledetta domenica, e ancora si
chiede
come mai non sia successo nulla, che davvero non ci sia scappato il
de
falchi della situazione.
e'
vero... ho visto parecchia gente ferita... che il tg e i giornali non ne
parlarono...ma
fu veramente una grazie che non successe di peggio!
Affitto
una macchina ed ebbe la fortuna di trovarla con il "solo"
parabrezza
rotto, ma poco male, si poteva scappare da quella giugla.
noi
si scappo' da napoli a sera tarda. perche' la stessa gente ci aspettava
ancora
fuori dall'albergo...
mi
ricordo solo che usciti dal garage in macchina ci sputarono e
offesero...e
ci corsero dietro...e noi via come le scheggie per le vie di
napoli
cercando l'autostrada...
il
nostro viaggio era ancora piu' lungo.... fino a firenze
DAL
COVVIEVE DELLA SEVA DI OGGI
LA NOTTE VIOLENTA
«Non
siamo teppisti» Code per riavere i documenti ritirati
In Questura i 400
viaggiatori del treno bloccato a Torricola «Tutto è iniziato
a Formia»
Il giorno successivo
a Napoli-Roma lo passano davanti alla Questura, i tifosi romanisti identificati
alla stazione di Torricola, dopo il drammatico viaggio di ritorno. In oltre
quattrocento ieri hanno aspettato ore a via Genova per riavere patenti
e carte d’identità. Sono parecchie centinaia nel tardo pomeriggio,
molti sono qui già dalla mattina, qualcuno porta i segni sul corpo
della notte trascorsa. Un ragazzo biondo ha un braccio ingessato e una
ferita sulla testa, «ma non ho nessuna
voglia di raccontare, non ho proprio nulla da dire, non è successo
niente», dice. Invece ha molta voglia
di parlare Antonio Curatolo, impiegato, che solo per caso si è trovato
sul quel treno. «Io ho accompagnato
un amico romanista a vedere la partita, è la prima volta che vado
in trasferta, sono juventino - spiega - siamo
partiti con la mia Golf, poi all’uscita del San Paolo l’ho trovata completamente
distrutta. Quindi abbiamo deciso di prendere il treno e da quel momento
ci è successo di tutto». E’ un
ragazzo, porta sulla schiena i segni delle manganellate. Ecco il suo racconto:
«La
guerriglia è iniziata alla stazione di Formia, due tifosi scendono
dal treno per bere a una fontanella, i poliziotti li raggiungono e per
intimorirli colpiscono con il manganello la fontana, dicendo che nessuno
doveva scendere dal treno. Tutti a quel punto escono. Scoppia il delirio,
un poliziotto spara». Davanti alla Questura
i tifosi vogliono irrobustire il racconto, intanto i poliziotti in strada
li chiamano a gruppi di cinque, a volte dieci, per la riconsegna dei documenti.
«Arrivati
a Torricola ci hanno lasciati fermi per oltre due ore
- continua il ragazzo - poi ci hanno fatto
scendere con le mani dietro la testa, gli occhi bassi. Dovete tenere gli
occhi a terra, dicevano, avevo una sete pazzesca, ho chiesto da bere, mi
hanno risposto male, io ho fatto lo stesso e allora sono arrivate le manganellate».
Mario Bertoni, il suo amico, conferma il racconto e aggiunge: «Mentre
uscivamo dai convogli un megafono diceva ’’Siamo autorizzati a rispondere
a qualsiasi provocazione anche verbale con la violenza’’».
Mauro, 26 anni, laureando in ingegneria, aspetta da ore di riavere la sua
patente. Ha una fretta pazzesca, deve tornare a Latina per terminare la
tesi di laurea. «E’ stata un’esperienza
allucinante - spiega -ci
hanno trattato in una maniera assurda, come bestie. Capisco anche i poliziotti
hanno avuto grandi difficoltà, però il servizio di sicurezza
è stato organizzato molto male. Ad esempio, all’uscita del San Paolo
fino alla stazione nessuno ci ha scortato, dalle finestre ci è arrivato
addosso di tutto». Con lui Paolo, il
suo migliore amico, ufficiale dell’esercito. «Quando
mi hanno chiesto i documenti ho consegnato il mio tesserino militare
- dice - ma è stato peggio, mi hanno
deriso perché indossavo la maglietta di Totti. Cosa fai qui nel
treno dei tifosi?, mi hanno chiesto. Come se un ufficiale non potesse tifare
per la Roma. Ci hanno lasciato per ore nel treno, senza bere, con i finestrini
chiusi. Ecco, io credo di poter dire che questa trasferta napoletana è
stata organizzata malissimo, quello che è accaduto è la conseguenza
della disorganizzazione».
Cristiano, 19 anni,
studente del liceo scientifico, aspetta da ore per riavere la patente e
ha fretta, tanta. «I miei genitori non
sanno che sono qui - racconta - ecco
io non capisco perché ci siamo trovati in mezzo a questi disordini.
Noi volevamo solo tornare a casa, volevamo solo questo».
Maria Rosaria Spadaccino
SEMPVE
DAL COVVIEVE DELLA SEVA... IL MITO! FABVIZIO VONCONE!!!!!
LE CONFESSIONI
DI UN DIFFIDATO
«Io
a Napoli con alcol e coltello: i tafferugli mi eccitano»
«I napoletani
ci pisciavano in testa. È quella la cosa più schifosa. Più
dei topi morti grossi come gatti, più delle pietre, dei pezzi di
lavandino. Però io lo sapevo che sarebbe successo. E lo sapevano
pure le guardie. Solo che hanno fatto finta di niente. Guardie infami».
«Noi ce ne eravamo stati buoni buoni, perché poi a tutti,
come a me, ci sarebbe piaciuto vincere lo scudetto. Io ho 28 anni, nell’83
ero un ragazzino, ricordo che a Primavalle ci fu una festa incredibile,
con l’unico problema di mio fratello più grande, che incendiò
un cassonetto, ma per fare festa, mica per altro, e che per questo fu fermato
dai vigili».
«La verità
è che io a stare buono con le guardie che mi trattano come una bestia
non ci so stare. Ma i tafferugli, fuori dallo stadio San Paolo, io nemmeno
lo so perché sono scoppiati. In genere scattano per una cosa da
niente, una guardia che ti spinge, o che ti insulta. Ma mentre loro, le
guardie dico, hanno paura dei tafferugli, io mi diverto, mi eccito. A Napoli
abbiamo fatto un bel casino, non succedeva da tempo, anche se era nell’aria».
«Ad un certo
punto, siamo entrati dentro un bar e abbiamo rubato tutto. Io sono andato
diritto alle bottiglie del whisky, perché sul treno, a ritorno,
se proprio mi devo fare di alcol, mi piace che sia roba buona e non, invece,
birraccia. Però un amico mio è stato più furbo ed
è andato alla cassa, credo abbia rubato almeno trecentomila lire.
Uno, che non avevo mai visto prima, in trasferta, l’ho visto correre con
le palle di un biliardo. Mentre correvano gli ho detto: " Ma che ce fai?
". E quello: « Ce faccio er tiro a segno co’ le guardie "Mitico,
no?».
FIN QUI TUTTO
BENE. ORA INIZIA LA CREAZIONE DI FABVIZIO VONCONE CHE MISCHIA VERITA' A
FANTASIA, n.d.L.:
«Dentro e fuori
la stazione dei Campi Flegrei abbiamo fatto quello che forse non avevamo
mai fatto prima. Ho visto amici miei sdradicare panchine, sfondare vetrine.
Io ho incendiato una macchina, una Opel, mi sembra. Io, in trasferta, porto
sempre una bottiglietta di alcol e un po’ di ovatta. (infatti
è entrato allo stadio con la bottiglia di alcool, in quella bolgia
disumana, se l'è conservata sin dal viaggio d'andata e poi all'uscita
ha incendiato una macchina con il batuffolo di ovatta: leggetevi la cronaca
- sempre del Voncone - di Roma/Liverpool:
Fabvizio Voncone in gioventù probabilmente usava questa tecnica
e ci è rimasto affezionato, n.d.L.).
Basta sfondare il finestrino, inzuppi l’ovatta e gli dai fuoco. Uno spettacolo.
Ne abbiamo incendiate almeno una quindicina (Una
quindicina!!!!! Grande Fabvizio Voncone!!!, n.d.L.).
Ho sentito una guardia urlare: "Dobbiamo sparargli addosso". Sono infami.
Perché loro hanno le armi e noi no, io da due carabinieri che mi
correvano dietro, mi sono dovuto difendere con un coltello. Loro con i
fucili e io con il coltello: è giusto? No, non è giusto.
Lo sapete pure voi giornalisti che non è giusto. Ma non dite niente,
perché siete infami, come le guardie (poi
a un certo punto è arrivato Cappuccetto Rosso con un bazooka e mi
sono dovuto difendere con un'ascia bipenne.... Fabvizio: sei un mito!)».
«Sul treno
del ritorno ho dormito fino a Formia. Lì mi hanno svegliato le grida
di quelli che avevano la forza di fare altro casino. Io ero stanco, mi
sono arrabbiato solo a Torricola, dove ci hanno tenuto fermi due ore, per
poi perquisirci e trattarci come animali. Molti di noi sono stati gonfiati
di botte».
«Io sono
diffidato, in teoria non dovrei entrare negli stadi ma poi faccio come
mi pare (infatti manda Fabvizio Voncone a
firmare al posto suo al Commissariato di P.S., tanto la pena è lieve,
fino a 18 mesi, n.d.L.). Certi, a Torricola,
si sono fatti prendere dal panico e hanno buttato i documenti fuori dal
finestrino, nella campagna. Ma non era necessario. Lo dico pure per me:
nessuno ha le prove che io ho fatto casino, sarei stato proprio sfortunato
se fossi finito in qualche ripresa filmata».
«Domenica,
contro il Parma, è la partita della vita. Almeno della mia. Per
questo devo trovare un biglietto d’ingresso (così
si becca altri 18 mesi, ci va sempre Fabvizio Voncone a firmare... pardon:
a fivmave, n.d.L.)».
È alto,
con i capelli ricci e neri. Un drago tatuato sull’avambraccio destro. Sta
in fila, in via Appia Nuova, davanti al «Roma store». È
calmo, sorride. Sembra un tifoso normale.
FABVIZIO
VONCONE ORMAI SEI IL MITO DELLA CURVA SUD!
Pardon:
della CUVVA SUD!
....E
ANCHE TU SEMBRI UN GIORNALISTA NORMALE!
I
disordini alla stazione, l’assalto a Formia, la retata a Torricola:
«La
polizia non è stata tenera, ma la capisco: con quella gente non
si
poteva agire altrimenti»
«Tifosi
quelli? No, avanzi di galera»
Alessandro,
28 anni, commerciante, racconta gli scontri della trasferta a Napoli
di
LUCA LIPPERA
«Una trasferta
così non la farò mai più. È proprio vero: mischiati
tra i tifosi ci stanno venti o trenta figli di puttana: sono loro che fanno
nascere i bordelli. Era la prima volta che seguivo la Roma fuori casa.
Abbiamo avuto paura e la polizia non è stata tenera. Ma pure loro
li capisco: se prendi a calci le macchine, se le incendi, se attacchi perfino
le ambulanze che devono fa’, alla fine, le forze dell’ordine? Picchiano,
e ci vanno di mezzo anche quelli che non c’entrano niente».
Non tutti parlano e
agiscono da ultrà. Alessandro M., 28 anni, diploma da geometra all’"Alberti",
gestore d’un negozio di ottica all’Ardeatino, domenica c’era, ha visto
e può ben raccontare. I giallorossi in "gabbia" nello stadio di
Napoli, gli scontri tra il San Paolo e i Campi Flegrei, il ritorno a Roma
in treno, la guerriglia alla stazione di Formia, la retata a Torricola,
la paura dei Lupi di finire «tutti arrestati». «La
polizia ci faceva scendere dai vagoni — racconta
— Eravamo circondati, gli agenti urlavano:
consegnare i documenti, mani sulla testa, tutti in fila indiana e faccia
al muro. Ho fatto il carrista in Sicilia con compiti di polizia. Da una
parte i celerini li capivo. Ma è stato tremendo».
Com’era cominciata?
«Ma niente...
Eravamo partiti tutti contenti e felici. Poi capita che a due, tre persone
gli parte la brocca, che duecento gli vanno dietro, e che a quel punto
finiscono in mezzo pure i quattromila che non alzato un dito».
Dov’è scoccata
la scintilla?
«Allo stadio,
dopo la partita. La polizia ci ha fatto restare due ore sulle scalinate
verso l’uscita. Tutto lecito, per carità. Fuori si sentivano spari
e botti: lacrimogeni. Ma stavamo in giro dal mattino. Niente acqua e niente
cibo. Gli animi erano caldi. C’è stato uno screzio tra un paio di
tifosi e i celerini. Qualche scemo ha cominciato a tirare le aste delle
bandiere contro gli agenti. La polizia ha reagito coi lacrimogeni. Non
respiravamo più. Solo dopo venti minuti sono state aperte le porte
del San Paolo. E a quel punto, da lì alla stazione di Campi Flegrei,
sì e no quattrocento metri, è stata la guerra».
E c’eri pure tu.
«Il fatto
è che non riesci a sottrarti. Pensando di essere più protetto,
cerchi di stare dalla parte della polizia. Ma quando la Celere mena, perché
ci stanno i casini, lo fa quasi a caso, e non è che sta a guardare
se c’entri, se porti il fazzoletto, se sei o no un teppista. Non sai più
cosa fare».
Poi vi hanno messo
sul treno per Roma...
«E la situazione
era di nuovo abbastanza rilassata. Stavamo tutti al finestrino e non vedevamo
l’ora di tornare a casa. Faceva un caldo bestiale. Eravamo in giro dalle
otto del mattino e la cosa era stata organizzata in modo da farci seguire
un percorso obbligato. Quindi non avevamo potuto comprare niente. Un errore:
non so di chi: della Questura, della Prefettura: lo sanno loro. E così
saliva la tensione. Nel frattempo siamo arrivati a Formia».
E a Formia?
«Da quello
che si è capito, qualcuno, nei primi vagoni, ha tirato il freno
d’emergenza. Ma forse era una semplice sosta. Fatto sta che in coda si
sono messi a tirare sassi contro le auto. Li avevano presi a Napoli sulla
massicciata. Uno della carovana è sceso per bere alla fontanella.
Quelli della Polfer l’hanno accerchiato. Non so: forse ha detto una parola
di troppo. Fatto sta che s’è preso un ceffone».
Poi?
«Gli amici,
dai finestrini, strillavano: «Anvedi che glie stanno a fa’...". Parevano
ossessi. È stata la fine. Alcuni sono scesi dal treno caricando
la polizia. Si sa com’è: quando succedono certe cose, esce la feccia.
Gli agenti hanno risposto. Uno ha sparato. Dal vagone gli hanno tirato
di tutto. Io non sapevo più se erano tifosi o avanzi di galera.
È stata incendiata una macchina. Hanno distrutto il bar. Un poliziotto
s’è beccato una coltellata. Erano scatenati».
Ma alla fine siete
ripartiti...
«E ormai
sapevo come andava a finire. Ho chiamato col cellulare due amici: un
laziale e un carabiniere. "Guarda - m’hanno
detto - che adesso v’aspettano". E difatti...».
Difatti?
«Eravamo
vicino Roma. Stavo affacciato al finestrino quando laggiù, in lontananza,
lungo i binari, ho visto i caschi blu scuro della Celere che luccicavano
sotto le luci della stazione di Torricola. Erano pronti. La paura era tanta».
E cosa è
successo?
«A me niente,
per fortuna. Ma nei vagoni di coda, da dove erano partite le pietre di
Formia, sono saliti coi manganelli e parecchi le hanno prese. C’è
stata questa specie di "rastrellamento" e se fiatavi erano schiaffi. Dopo
averci fatto consegnare i documenti, ci hanno messo sui pullman. S’era
sparsa la voce che ci arrestavano. Alla fine ci hanno lasciato a Termini.
Non posso neppure prendermela con la polizia. Tenere a bada migliaia di
persone, quando ci sono in mezzo alcuni pazzi, non è semplice. E
io, fuori casa, non ci vado più».
RESOCONTO
DI UN TIFOSO DEL NAPOLI (FRANCESCO)
Sono un tifoso
del NAPOLI e ti mando questa e mail per dirti che navigando in internet
sono finito sul tuo sito e prima di tutto mi complimento perchè
è ben fatto.
Guardando il sito
sono arrivato alla pagina che parla degli scontri di NAPOLI - ROMA 2-2.Io
sono un ultras da anni guardo la partita del Napoli dal settore dei FEDAYN
pertanto mi sento uno di loro;essendo un ultras mi sono trovato anche
in mezzo a scontri con polizia o con tifosi avversari (LAZIO – NAPOLI).
Ci terrei a precisare alcune cose accadute quel giorno al San Paolo. E’
inutile nascondere che c’era premeditazione da parte nostra,ma anche voi
non vi siete comportati da santi. Quando i tuoi compari sono arrivati alla
stazione di Campi Flegrei sono stati trattenuti dentro la stazione per
un po’ e per ammazzare il tempo hanno iniziato a lanciare pietre (ferendo
persone e rompendo vetri di auto), io so questo perché ovviamente
mi trovavo fuori la stazione.Ci vediamo arrivare le pietre in faccia, cosa
fare? Ovviamente rispondere e da li è iniziata la bagarre. Durante
la partita la curva A ha lanciato di tutto ma se non ci fosse stata
la recinzione credo che avrebbero fatto lo stesso, ti trovi? Dopo la partita
i nostri graditi ospiti hanno iniziato a sfasciare auto e a saccheggiare
i bar antistanti al San Paolo,non appagati hanno distrutto la stazione
di campi flegrei e relativi treni.( Ovviamente escludo i vari accoltellamenti
che considero a prescindere da chi li commette un atto di vero sciacallaggio).
A proposito durante tutto questo ho aiutato 5 dei vostri ospitandoli a
casa mia e facendoli andar via verso le 19 quando era tutto finito. Perché
mi ero reso conto che le cose stavano degenerando parecchio. Ora sul tuo
sito leggo racconti dei tifosi giallorossi venuti a Napoli e leggo cumuli
di stronzate;addirittura affermano che la polizia caricava solo loro, CAZZATE!!!
Ho visto persino bambini napoletani essere manganellati da decine di celerini
di merda. Un’altra cosa voglio aggiungere ci chiamate zingari ma i saccheggi
a Formia (compreso ferimento poliziotto) chi li ha commessi mia nonna?
Non credo! Noi venimmo a Roma e ci comportammo da signori!!!!
Se ci definite
zingari vuol dire che la prossima volta che ci sarà Roma – Napoli
ci accoglierete in grande stile magari proponendoci un gemellaggio…. NON
CREDO che sarà cosi perché gia avete dimostrato tutta la
vostra classe qui da noi. E li vedremo i veri zingari chi sono!!!! Lo so
che ti chiedo troppo ma mi auguro che inserisci questo racconto tra quelli
che ho letto sul sito o almeno che mi rispondi.
Nigga4life@hotmail.com