Ieri nel settore ospiti 15 ultras della
Sud. Presenti striscioni Fedayn, Escalation,
tradizione cattolica, diffidati con noi. 40 in tutto
i ragazzi da Kiev, Moscavolgograd (Siberia) e
Bielorussia. Come al solito nessun cenno di
ringraziamento da parte dei soliti mercenari, per
noi nessuna sorpresa... (De Rossi si scuserà in
occasione di Sampdoria/Roma
n.d.L.)
Dispiacere per i ragazzi "locali" a cui
abbiamo spiegato la loro sensibilità... Imparassero
dai giocatori del Catania. 32 U.T.R. in tribuna per
conto loro. |
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
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GAZZETTA.IT
DONETSK (Ucraina), 22 novembre 2006 -
Serviva un punto alla Roma per passare il turno e
forse è stata proprio questa la chiave della sconfitta
di Donetsk per i giallorossi. La squadra di Spalletti
ha avuto un approccio troppo molle alla partita, e ha
concesso agli ucraini la possibilità di tenere aperto
il discorso qualificazione grazie al gol di Marica.
Nella prima mezz’ora non succede
praticamente nulla, e Doni deve limitarsi a
controllare un paio di colpi di testa di Duljai e
Brandao, centrali e quindi innocui. Per limitare gli
inserimenti dei centrocampisti giallorossi, Lucescu
piazza Kucher su Totti, che in realtà qualche calcione
lo prende anche da Chygrynskiy e quindi non trova mai
l'ispirazione. Il tecnico degli ucraini, probabilmente
impressionato dalla prova di forza dei giallorossi
contro il Catania, impedisce così al capitano della
Roma di indietreggiare sulla trequarti per cercare le
solite sponde a vantaggio di Taddei e Mancini. Chiusa
la porta all’attacco romanista, lo Shakhtar deve
attendere l'inizio del secondo tempo per segnare il
gol che lo tiene in corsa per gli ottavi. E' Marica,
dopo un paio di prove generali, che infila di testa il
pallone su cross di Jadson in seguito all'errore della
difesa di Spalletti, salita in blocco (e male) per
mettere in fuorigioco gli ucraini.
Dopo l'1-0 ci si aspetta che la Roma cominci
un'altra partita. Eppure l'ingresso in campo di
Pizarro (ammonito, salterà il Valencia) rende la
manovra romanista appena più ordinata. A tirare le
somme la macchina da gol ammirata domenica non
scalfisce gli ultimi 20 metri del campo ucraino e ci
vuole un salvataggio di Doni su Jadson per convincere
Spalletti a mettere dentro anche Vucinic e Montella,
ridisegnando l'assetto con un 3-4-3 raramente visto
all'opera. A pungere sono solo gli ucraini, che nel
finale centrano un palo con Srna e sfiorano il 2-0 con
una bordata di Fernardinho e un tocco ravvicinato di
Brandao. Per la Roma la qualificazione diventa così
una faccenda legata all'ultima partita contro il
Valencia: basterà non perdere per entrare negli
ottavi. |