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(11 mb) |
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C'ho riflettuto molto, ho letto il
comunicato della Sud e mi sono emozionato.
Se dovessi usare parole contro il calcio moderno userei quelle parole, farei leggere quel comunicato che non so chi ha scritto ma che mi ha fatto emozionare. La protesta della curva è una gran risposta a chi va in curva per farsi fico. Oggi la visione Dello stadio senza gruppi, senza quei cosi mi ha rattristato, oggi si è visto chi che ha reso quella curva tra le migliori al mondo, chi è che non molla mai. Facile dire che bisognava andare a Roma Udinese perché "la roma ha bisogno di noi" ma quei "bravi tifosi" dov'erano quando la roma aveva bisogno di loro, ricordo troppo bene la stagione di3 anni fa. Che deve fare una curva? O meglio la Sud, lottare contro tutto quello che sta succedendo andando allo stadio e magari fare un ottimo tifo (non me ne volere Lorenzo) così dopo sul sito asromaultras.org prende un bel voto? A cosa ha portato tutto ciò? Non mi sembra che la situazione sia migliorata e allora la miglior risposta è non andare allo stadio e magari andare a tifare la roma tutti insieme da un'altra parte contro chi ti vuole omologato, contro chi ti vorrebbe tenere il suo occhio, ben sorvegliato! ODIO QUESTO CALCIO E RINGRAZIO DIO CHE CI SIA UNA CURVA SUD. Ciao Lorenzo, scusa lo sfogo Forza Roma Gabriele Ciao Lorenzo, inanzitutto grazie per il tuo lavoro con il sito. Sono un abbonato della Roma, settore curva nord. Sicuramente non sono un ultras, però tanto tempo speso per la nostra Magica, tra partite di coppa italia di mercoledì pomeriggio e tanti primi turni di coppa uefa iniziati alle21 perchè c'erano i "pacchi". Non sono andato al circo massimo, forse perchè "schiacciato dalle mie responsabilità borghesi", sono rimasto a casa ad ascoltare la partita alla radio, come quando non ero ancora abbonato. Volevo partecipare anche io alla protesta, anche se in nord, nessuno si accorgerà del mio seggiolino vuoto; perchè il tifo, il colore, i cori, l'atmosfera valgono molto e non possono essere comprati dai diritti-TV. Spero che mercoledì troverò anche nel mio settore qualche "teppista" che non mi farà vedere la partita con la sua bandiera o con il suo fumogeno, o qualcun altro che mi costringerà a vedere la partita in piedi! Ciao Forza Roma! Andrea |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
cantano al Circo Massimo «Gabriele con noi» «Gabriele con noi»: è questo uno dei cori che si sono innalzati dal Circo Massimo da parte dei tifosi della Sud della Roma che, con una protesta pacifica, vogliono ricordare la morte di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso da un poliziotto tre settimane fa in un'area di servizio nei pressi di Arezzo. «Questa è l'ora de mostrà quanto valemo» recita uno degli striscioni che i tifosi giallorossi hanno portato al Circo Massimo. Presenti moltissimi gruppi storici della curva sud: tra questi "Ultras Romani", "Fedayn", "Boys", "Quadraro", "Lupi", "Razza romana". Bandiere giallorosse e fumogeni in tutto il Circo Massimo: i tifosi della curva sud hanno disertato l'Olimpico e, di conseguenza, non vedranno la partita neanche al Circo Massimo, per ricordare, anche dopo la morte di Gabriele Sandri, che «l'ultrà non può essere sempre bistrattato». GAZZETTA.IT ROMA, 2 dicembre 2007 - La Roma si conferma la squadra più affezionata al gol della serie A: contro l'Udinese trova la via della rete per la quindicesima giornata di fila, e tre punti che le consentono di superare la Juve e di restare nella scia di un'Inter inarrestabile. I friulani si fermano invece dopo 8 risultati utili consecutivi: all'Olimpico finisce 2-1 per i padroni di casa. Dopo l'uno-due di Juan e Quagliarella nel giro di un minuto, è Taddei, tredicesimo marcatore giallorosso, a firmare l'ottava vittoria. UNO-DUE-TRE - La Roma riparte con Totti, al rientro da 40 giorni, in panchina. In campo è il solito Vucinic, l'eroe di Kiev, a farne le veci, con i mobilissimi Giuly, Taddei e Mancini a supporto. In difesa Cassetti è inizialmente preferito a Panucci. L'Udinese non presenta alcuna novità, se non il preannunciato Zapata al posto dello squalificato Felipe. Il primo flash è la fotografia fedele della gara: dopo 3' Handanovic dice di no a Taddei, lanciato in corridoio da Cassetti. Poi è l'Udinese a frullare insidiosa dalle parti di Doni, ma subito i giallorossi ritrovano distanze e strategie, e ai friulani non resta che un ruolo da - pur validi - comprimari. La Roma mastica calcio bello ed efficace, fatto di ritmo, verticalizzazioni continue, grande dinamismo. La squadra produce a getto continuo un gioco corale ed essenziale, veloce e fantasioso. Con Juan che, all'11', concretizza in gol la supremazia giallorossa sfruttando una corta respinta di Handanovic su un tiro di Giuly. Ma Quagliarella ha la risposta pronta: un minuto dopo sul lancio di Pepe si avvita e colpisce di destro poco fuori dall'area. Doni si tuffa, inutilmente proteso verso un pallone scagliato a fil di palo. Al 21' De Rossi sfiora il gol di testa su corner di Pizarro, al 24' Inler chiama Doni a un grande intervento su un suo destro dalla distanza. Al 27' la Roma trova il raddoppio: assist di Giuly, Lukovic repinge male, Taddei al secondo tentativo spinge in rete, complice una deviazione di Lukovic. FAIR PLAY SPALLETTI - La ripresa è un po' la copia sbiadita del primo tempo: la Roma mantiene un controllo attivo sulla partita, creando molto e concedendo poco agli avversari, ma il tutto a una velocità dimezzata rispetto ai primi 45'. Lo spettacolo però continua, perché il gioco espresso dalla banda Spalletti resta di ottima fattura, con l'Udinese che resta a guardare o poco più. L'allenatore è poi protagonista di un bel gesto di fair play: sull'ammonizione di Tonetto, prima sbotta, poi, sul richiamo di Saccani, si scusa e placa anche la rabbia dei tifosi. La Roma insiste ma il terzo gol non arriva, nonostante gli innumerovoli quasi-gol, complice anche un po' di eccessivo narcisismo. Sorpresa finale: in due minuti l'Udinese si ritrova in nove, dopo che Pinzi commette un fallo da dietro su Juan e Dossena protesta troppo vivacemente: Saccani estrae per due volte il cartellino rosso, al 33' e 34'. Ma la Roma non riesce ad approfittarne, anzi al minuto 37' l'Udinese confeziona l'occasione più limpida della ripresa: la crea Di Natale, la sbaglia Floro Flores, che tira a botta sicura ma trova un Doni in giornata di grazia. Spalletti si arrabbia per la latitanza dei suoi nell'occasione, ma per l'Udinese finisce qui. Livia Taglioli
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