Perchè
B.I.S.L.
"Seppur
formato da tifosi romanisti teniamo a precisare che
non vogliamo essere
identificati come un gruppo, ma come una linea di
pensiero adottabile da
chiunque non si trovi d'accordo con chi vuole
stravolgere delle regole
antiche come il mondo.
Ci
riferiamo a quel "Progetto Ultrà'" che sicuramente è
un buon
progetto a livello economico - per chi lo porta
avanti, visto che riceve
finanziamenti dalla regione -, ma che di ultrà ha
ben poco.
I
promotori dimostrano di non conoscere le basi del
mestiere andando contro
il calcio moderno, quando a nostro avviso di moderno
ci sono solo loro
con le riunioni dove bergamaschi e bresciani siedono
allo stesso tavolo
dichiarando guerra alle lame.
Bene,
noi vorremmo ricordare a questi "sportivi" che fare
l'ultras è un
reato, pertanto si deve rispettare un determinato
codice che parte dalla
strada; di conseguenza la parola infame non si dice
a sproposito visto
che non sono le lame il problema dell' ultras, ma i
progetti che tanto
piacciono a Marinelli.
Quindi
il progetto di Balestri nasce in questura, luogo in
cui l'ultras vero entra
solo se arrestato.
Lo
stesso vale per tutti coloro che credono che
l'ultras debba avere un progetto,
un negozio, una radio, e una mano da stringere all'
ispettore digos di
turno.
L'
ultras nasce e muore clandestino, soprattutto non
tradisce i suoi amici
perchè il nemico numero uno resta chi lo vuole
eliminare.
Per
il resto (scontri) non esistono regole.
Non
diremo mai il significato di B.I.S.L. anche se
intuibile.
Questa
spiegazione è doverosa ma non ne seguiranno
altre.
Onore
ai detenuti, ai diffidati, morte alle spie !
B.I.S.L."
(novembre
2003, volantino diffuso allo Stadio Olimpico ed
integralmente
trascritto dal webmaster) |
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Provocazione
al femminile, fa il suo ingresso in
occasione di
Roma/Messina
del 19 marzo 2006
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"Abbiamo
individuato in fan’s magazine l’unica testata capace
di affrontare dei
temi che molti, un po’ in malafede o per
incompetenza non riuscirebbero
ad approfondire nel modo più corretto e/o
concreto. Bisl nasce
come una provocazione verso tutto ciò di
contraddittorio e falso
che ci circonda. Il passo da acronimo ad una
polivalente linea di pensiero
è breve. Dicevamo provocazione…
Accade
spesso che l’esternare un pensiero veritiero susciti
più scalpore
di quanto ne meriti, è lecito perciò pensare che
tale scalpore
derivi non dai contenuti espressi tramite striscioni
rigorosamente rimati
che tanto piacciono alla gente, bensì all’ambiguità
di coloro
verso cui indirettamente vengono lanciati
determinati messaggi, i quali,
condivisi hanno fatto in modo di creare nella nostra
curva uno spirito
di complicità, non di collaborazione, che la portano
oggi a remare
compatta verso un’unica direzione. Nel nostro ultimo
messaggio diffuso
a Roma parlavamo di “rossi con neri, pregiudicati
con incensurati, omosessuali
con eterosessuali….uniti facciamo paura!”… Facciamo
paura a chi quotidianamente
ci manipola in modo subdolo per creare fra di noi
delle spaccature (si
parla di società, non più di spalti) che portano
alla disgregazione
sociale, un modo trasversale di mantenere sotto
controllo un ordine “pre-disordinato”.
Noi parliamo di aggregazione e non di esclusione, di
andare verso… e non
di andare contro. Soffermiamoci sul valore
dell’Amicizia, di recente abbiamo
proposto il tema di quel sentimento puro, lo stesso
che si inizia a coltivare
con il proprio compagno di banco, e lo abbiamo
ribadito come augurio nei
confronti di Lapo Elkann a significare che gli
stereotipi della persona
“regolare”, a nostro modo di vedere, non coincidono
con tutto ciò
di opinabile o condivisibile all’interno della sfera
del privato. Cogliamo
l’occasione per mandare un saluto ai detenuti, a
tutti i gruppi della sud,
a chi sta facendo in modo di renderla più unita, a
chi è
diffidato, a chi sta per esaurire il tempo di
diffida e a tutti coloro
si sentano in sintonia con noi, al di là di ogni
divisione; agli
infami il massimo disprezzo".
(Novembre
2005, volantino diffuso allo Stadio Olimpico ed
integralmente trascritto
dal webmaster) |