RITA
SALA
(Il
Messaggero)
"...hanno vinto
loro, gli angeli. Capaci di
ammansire le belve, di rendere gli
ultras del
calcio estremisti di bontà". |
Nel
testo precedente, che ripeto qui,
vi dicevo che il mio "belve"
dell'articolo
sull'Olimpico è stato usato
in senso esclusivamente positivo.
Come,
grazie a Carlo Zampa, ho potuto
spiegare ieri in radio, quel
"belve" stava
ad indicare la forza e la potenza
di un gruppo di indomabili che
solo la
solidarietà umana e la pena
per i bimbi di San Giuliano ha
"addomesticato"
e ammutolito. Belve nobili, le
mie, Al pari dei leoni e i lupi,
protagonisti
del Mito, mitici essi stessi,
Tanto più che,
nell'articolo, citavo
certi striscioni degli Ultras
giallorossi come purissima poesia
("Addio,
piccole stelle", eccetera). E'
stato bello, insomma, e pieno di
pathos,
vedere le "belve" zittirsi per
dieci lunghi minuti in nome del
dolore e
dell'amore.
Grazie
RITA
SALA |
|
La
replica di Alice
Giornalista,
sei tu la vera belva!
Essere
giornalisti significa prima di tutto alterare
i fatti in base al proprio
tornaconto. Il loro scopo fondamentale
è dare per primi la notizia
e, nel caso non sia possibile, aggiungere
dettagli anche fasulli: l’importante
è stare in primo piano. Cosa conta se
per farlo devono passare sopra
ai sentimenti delle persone di cui si parla? I
giornalisti devono fare
lo scoop. Devono informare. Devono creare una
coscienza. Devono rendere
noto cosa accade. In verità, succede
tutt’altro. Scrivono per vendere
più copie. Fanno servizi per
incrementare l’audience. I giornalisti
sono semplici oratori. Convincono il pubblico
con le loro opinioni. Si
occupano di ciò che gli fa più
comodo. E quel che è
peggio è che hanno seguito, che la
gente crede in tutto quello che
viene riportato. O almeno finge bene. Ai
giornalisti è permesso
di criticare e di giudicare, di scegliere e di
manipolare. Ma ora abbiamo
superato il limite. Rita Sala del
Messaggero ha concluso un suo articolo
con queste parole: “Hanno vinto loro, gli
angeli. Capaci di ammansire le
belve, di rendere gli ultras del calcio
estremisti di bontà”. Cosa
ne sa lei della nostra sensibilità?
Cosa ne sa degli striscioni
per i morti? Dei 10 minuti di assordante
silenzio? Delle volte che abbiamo
lottato per quelle che ci sono sembrate buone
cause? Dei nostri sacrifici?
Del nostro spirito? Che diritto ha di
infangare la nostra dignità,
il nostro orgoglio, la nostra fede, i nostri
ideali? Ha tentato di scusarsi
tornando sui suoi passi e affermando che “quel
belve stava ad indicare
la forza e la potenza di un gruppo di
indomabili che solo la solidarietà
umana ha addomesticato e ammutolito” e che
“è stato bello vedere
le belve zittirsi”. Pensava che ci saremmo
cascati? Si è solo espressa
male. No, la realtà è un’altra:
le vere bestie sono proprio
i giornalisti! |
DURO
ARTICOLO SUL GIORNALE LEGHISTA
CONTRO
IL SIT-IN DI IERI
(ANSA)
- MILANO, 21 NOV - ''Fannulloni! 1.500 burini
ROMANISTI passano la giornata
a contestare Galliani'': non usa mezzi termini
oggi 'La Padania', il quotidiano
della Lega Nord, per attaccare i tifosi
giallorossi che ieri, assieme alla
signora
Maria Sensi, hanno inscenato un sit-in di
protesta davanti alla sede della
Federcalcio in via allegri.
Sotto il titolo 'Fannulloni!, con quel che
segue, nelle pagine sportive
il quotidiano leghista mostra tre foto sopra a
questo occhiello: ''Ma non
hanno un lavoro, una famiglia e un po' di sale
in zucca?''.
Didascalia della prima foto, che mostra i
tifosi a braccia alzate: ''Che
figurini. Notate i bei visini puliti e
rassicuranti dei 1.500 galantuomini
ROMANISTI''.
Seconda foto, dove si vede la mano di un
tifoso che espone un ritratto
di Luciano Moggi trasformato in Bin Laden:
''Un fine e forbito fotomontaggio
che fa onore alla delicata mano con tanto di
catenazza d'oro al polso che
lo sostiene''.
Terza foto, la moglie del presidente
giallorosso: ''La sciura Sensi a suo
agio in mezzo a tanto bendidio''.
Nell'articolo, tra l'altro, i tifosi
che hanno dimostrato in
via
Allegri vengono gratificati degli epiteti di
''caciottari'', ''burinazzi'',
''porchettari'', bisognosi di cure. ''Ma a
Roma non lavora nessuno il mercoledi'
mattina?'', si domanda l'articolista. E alla
signora Sensi, che ha definito
la protesta ''la dimostrazione di quanto e'
grande il popolo giallorosso'',
viene riservato questo commento: ''Li
mortacci. Grande, sciura Sensi. Immensa.
Come il vuoto dei pensieri di chi ha il tempo
per cazzeggiare per le vie
di Roma sperando di ingraziarsi gli arbitri o
di far sparire Moggi e Galliani''.
(ANSA).
|
L'autore
dell'articolo a destra è stato
licenziato
direttore@lapadania.net
|
Ricevo
questa e-mail (16 gennaio 2004):
"Non
è la prima volta che il signor Vittorio
Zucconi scrive un pezzo
sul
mondo
delle tifoserie, che (risulta evidente alla
lettura) sembra proprio
non
conoscere manco de striscio.
Dopo
Perugia-Roma ha pubblicato su Repubblica un
articolo assurdo (con
riferimento
ai fumogeni in campo) in cui denunciava la
SCARSA REPRESSIONE e lo SCARSO
CONTROLLO da parte della polizia colpevole,
secondo lui, di lasciar
fare come gli pare a questi criminali che
possono prtare qualsiasi
cosa
all'interno di uno stadio.
Il
signor Vittorio Zucconi non ha mai provato
l'esperienza di partire in trasferta,
essere fermato dieci volte per controlli al
pullman, alla
persona,
al tagliando d'ingresso... Essere tastati
all'ingresso dello stadio,
vedersi sequestrata una bottiglietta d'acqua
e perfino UN ACCENDINO
(!)...
Il signor Vittorio Zucconi non si è
mai trovato a subire, da tifoso
pacifico, una repressione pericolosa e
sconsiderata.
...E
VABBE' !
ValeRoma
gli ha scritto recentemente a proposito del
vergognoso striscione
rossonero
inneggiante all'omicidio di De Falchi a
distanza di 15 anni e
della
scarsa rilevanza mediatica data a questo
genere di infamità, e questo signore
non ha saputo fare di meglio che rispondere
con una frasetta
ridicola
e retorica che manco se capisce se è
da ride o meno. La risposta del
"giornalista" suona quantomeno canzonatoria,
e considerando la gravità
dei
fatti a cui il lettore faceva riferimento,
questa ironia appare quantomeno
inopportuna.
Per
completezza riporto il link e lo scambio di
frasi.
http://www.repubblica.it/2003/g/rubriche/ilcalciointesta/lette16gen/lette16gen.html
"PIU'
STRISCIONI PER TUTTI
Caro
VZ
solo
ora ho saputo di un ignobile striscione
dei tifosi milanisti... diceva
LE
NOSTRE CARICHE FANNO PIANGERE LE VOSTRE
MADRI chiaramente riferito all'omicidio
De Falchi.... il signor Collina interruppe
una partita per far
rimuovereuno
striscione contro Bergamo e Pairetto...
forse Messina era
troppo
occupato a fare casini in campo.... mi
cadono le braccia...
quanto
era bello il calcio di una volta.
Valerio
valeroma@hotmail.
com"
Risposta
di Zucconi: "Chi è senza striscione,
caro il mio valeromanista,
scagli il primo razzo".
NON
MI SEMBRA UNA RISPOSTA COMPIUTA NE'
OPPORTUNA.
Per
far notare all'autore dei suddetti articoli
e di questa risposta che sa
di
presa per il culo che qualche volta prima di
scrivere occorrerebbe
INFORMARSI,
l'e-mail è:
calciointesta@aol.com"
Nota di Lorenzo:
Il sottotitolo della
rubrica del giornalista in questione
è
"Commenti,
sfoghi e pronostici di un tifoso
incompetente e del suo cane sapiente"
Purtroppo il
commento che abbiamo letto sopra ed anche il
suo articolo sul giornale
"La Vepubblica" (utilizzo la erre moscia che
solitamente uso per il "Covvieve
della Seva"), sembra più opera del
tifoso incompetente che non del
suo cane sapiente: auspico che la prossima
volta lasci fare al suo amico
a quattro zampe. |
|
|