CAGLIARI:
52 gli autorizzati da Maroni (di cui 12
donne), collocati in Monte Mario anziché nel
deserto settore ospiti.
Nessun ultras, tifosi normali.
Peraltro credo cagliaritani di Roma. Una
tristezza.
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SIENA:
Poco più di un centinaio gli
autorizzati da Maroni a partecipare alla trasferta
di Roma.
Nessun commento.
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ATALANTA:
Ricordando gli atalantini veri, una
profonda tristezza.
54 gli autorizzati da Maroni, di cui una
ventina "wannabe",
vale a dire gli "io vorrei" e 8 donne.
Manca la stoffa degli ultras, non è colpa
loro.
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PALERMO:
Circa
250, in totale, i tifosi ospiti autorizzati dal
Ministro Maroni a sedere in Monte Mario, con il
settore ospiti "classico" desolatamente vuoto e
rafforzati dai tifosi del Palermo non residenti
nelle altre regioni e senza tessera del tifoso.
Gitanti o poco più.
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MILAN:
Giungono in circa 3000 da tutte le regioni
d'Italia, autorizzati da Maroni e scortati fino
all'interno dello stadio Olimpico.
In basso si collocano circa 300 tifosi che lanciano
una discreta quantià di bomboni nella parte
bassa della Curva Nord, con la quale si insultano
vicendevolmente. Paradossalmente è più
la parte medio alta che fa il tifo, visto che la
parte bassa sta attenta a quel che accade alla loro
sinistra: i fantastici sistemi di gestione delle
folle del Ministero dell'Interno han fatto
sì, nel corso degli anni, che gruppi radicali
di tifosi si trovino fianco a fianco. Rispondono "se volete siamo qua"
ai tifosi giallorossi che li insultano con
cori quali "rossoneri-carabinieri", "senza scorta
quando venite?", "milanista ultras di Stato", "Ti
schieri solo a Latina".
Ovviamente senza voto.
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LECCE:
Si apprezzano più per l'assenza che
non per la presenza.
Presenti - credo - solo leccesi di Roma e zone
limitrofe. Non credo ci fossero tesserati di Lecce.
Comunque collocati in Monte Mario, assistono seduti
alla partita, in circa 150.
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JUVENTUS:
Pieni i distinti, dove vengono fatti
confluire, con buona pace della tessera del tifoso,
tutti i 4000 tifosi juventini,
sia autorizzati da Maroni che non. Gruppi
organizzati e tesserati in basso. Scambi di torce
con la parte bassa della Nord.
Tifo un po' discontinuo, corale solo a tratti.
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CHIEVO:
38 i tifosi ospiti autorizzati dalla NASA,
dalla CIA, dalla Polizia e dal Papa a venire a Roma,
di cui dieci donne, due bambini e due ragazzini.
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CESENA:
Circa 300 gli autorizzati dal Governo a
recarsi a Roma. Non so se stanno zitti sempre o se
hanno rinunciato a farsi sentire dopo i 3 gol in 8
minuti.
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BOLOGNA:
Circa 200 gli autorizzati governativi a
venire a Roma.
Non senza sorpresa c'è qualcuno che a volte
tifa e pezze del boccaporto centrale dell'Andrea
Costa appese.
La massima parte della Bologna ultras rossoblu
non è stata invece autorizzata dal Ministero
dell'Interno: la loro assenza si avverte di
più della presenza degli altri.
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INTERNAZIONALE:
Nonostante il permesso di Maroni, era
difficile arrivare a Roma oggi ed era anche
difficile sapere quando
si sarebbe giocato, visti i continui cambiamenti.
Alla fin fine nelle fotografie si intuisce bene la
composizione del gruppo:
circa 500 da tutte le regioni d'Italia, con un
gruppetto di ultras che arriva all'inizio della
partita e - giustamente - non si
cura degli stewards ponendosi in basso, fin
quando un bombone gli suggerirsi di mettersi un po'
più di lato verso la Monte Mario.
Tifo nullo, complice anche il risultato.
La maggior parte va via a venti minuti dlla fine.
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PARMA:
51 i tifosi di una Parma in prima linea
contro la tessera autorizzati da Maroni a venire
all'Olimpico. Club.
Si distinguono per un paio di "Roma vaffanculo",
subito rintuzzato da "tesserato pezzo di merda"
dalla parte bassa della Nord.
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LAZIO:
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GENOA:
38
i tifosi genoani autorizzati dal Governo Italiano ad
assistere a Roma/Genoa.
Vi risparmio la suddivisione in donne, bimbi e uomini.
Un successone questa tessera e tantissimi non
tesserati portati dal tutore!
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NOVARA:
Dicevo agli amici che i novaresi sono
forse tra i pochi tesserati che riesco a comprendere
in questa stagione. Assenti da 60 anni in serie A,
non ce l'hanno fatta a non chiedere l'autorizzazione
di Stato e quindi si presentano allo Stadio Olimpico
in poco più di duecento, con una 50ina di
ultras - tra loro anche qualche NON tesserato - che
si danno da fare per animare il loro settore.
Approfittando dei 15' di silenzio della Sud si fanno
sentire dall'Olimpico, perdendo un po' d'animo man
mano che la Roma segnava. Secondo verso il basso
sperando in qualche maglietta dai loro beniamini
che, senza cuore, se ne rientrano negli spogliatoi.
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UDINESE:
31 i tifosi dell'Udinese autorizzati dallo
Stato, di cui 7 donne e un bambino. Numeri che
dimostrano il successo della tessera del tifoso. Una
decina di ultras dell'Udinese senza biglietto,
invece, dopo essersi visto negato l'ingresso nel
settore ospiti e senza la possibilità - in
quanto terribili friulani - di poter acquistare un
biglietto, sono stati gentilmente ospitati tra gli
ultras rivali, in Curva Sud.
Gradirei un parere sul punto di una qualsiasi
persona sana di mente.
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FIORENTINA:
I viola autorizzati dal Governo a
comparire a Roma sono circa 200.
All'inizio fanno un po' di tifo e sventolano due
bandieroni, iun Tribuna Monte Mario.
Poi si calmano e seguono la partita.
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NAPOLI:
Circa 2000 i tifosi napoletani che hanno
chiesto all'ex ministro Maroni di poter venire a
Roma.
Farsi sentire, si fanno sentire. Insultano Roma e i
Romani ma, non essendo ultras, hanno i loro momenti
di stanca. Caso più unico che raro, per i
napoletani, neanche una torcia o un fumone, il che
la dice tutta sulla qualità di chi occupava
quel settore.
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CATANIA:
La pena della tessera del tifoso si vede
da partite come questa. Non so neanche se quella
cinquantina di persone sistemate in Monte Mario
fossero tesserati di Catania o tifosi catanesi
residenti a Roma.
So solo che è una desolazione.
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