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" AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI BELLO NEL MONDO" Johann Joachim Winckelmann, 1756 (archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica) "Non per guadagnar ma per amor del gioco" |
Radio Città Aperta 88.90 FM tutte le maledette domeniche dalle 19 alle 21 |
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e 2+2 = 5 Gli strani dati dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive clicca qui
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Tessera (19 partite) | 1900 punti (residenti fuori provincia: +510 punti; under 18: +170 punti) |
Biglietto per partita singola | 110 punti (residenti fuori provincia: +30 a partita; under 18: +10 a partita) |
Biglietto per ogni trasferta in Italia (competizioni ufficiali) | 200 punti (under 18: + 10 a partita) |
Biglietto per ogni trasferta in Europa (competizioni ufficiali) | 220 punti (under 18: + 20 a partita) |
Ulteriori
vantaggi:
Partite amichevoli gratis Prelazione biglietti per le partite in trasferta, di coppa e derby |
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Il settore ospiti è quello azzurro, ampliabile con quello giallo posto a fianco in caso di grande affluenza. |
Caro
Totti “chi si loda si imbroda”
di
Michele Fusco
La
Scarpa d’Oro è un premio totalmente incongruente, per cui vantarsene
non avrebbe alcun senso, se non fosse che a vincerlo, quest’anno, è
stato il più intoccabile di tutti: Francesco Totti.
So
di prendermi una rogna (è esattamente
così e te la terrai per molto, anzi per sempre: tornatene a Milano,
n.d.L.), ma tenterò di spiegare perché
ci sono almeno due motivi per cui avrebbe dovuto incassarlo senza ulteriori
commenti, che invece purtroppo ha fatto. Il primo: il premio è un
puro calcolo matematico, per cui chi fa più gol in Europa se lo
pappa. Ma il vincitore è anche il più bravo tra i bravi?
Qui ci sarebbe da capire, per esempio, come mai il sole di Totti, nella
serata più importante qella recente storia giallorossa – quella
di Manchester – si sia completamente eclissato.
Il
secondo motivo è una (sua) immotivata punta di rivalsa. Dice: «Mi
davano per finito o per raccomandato e ho vinto Mondiali, Coppa Italia,
classifica cannonieri e Scarpa d’Oro». Ora. Servirebbe un gran giurì
per stabilire in quale percentuale il giallorosso ha contribuito alla vittoria
mondiale, mentre io già lo so ed è (quasi) pari allo zero.
Ma se lui è convinto del contrario, cos’è adesso tutta questa
manfrina con Donadoni?
Ieri
(17 giugno) sono stato nuovamente con i ragazzi di Potenza per la finale
play off di ritorno a Benevento...
Si parte da Potenza a mezzogiorno e mezza con 10 pullman per raggiungere la città sannita... Si parte tutti incolonnati con le guardie a mantenere il passo senza darci il permesso di sostare in autogrill, tant'è che fanno fermare tutti i pullman sull'autostrada per permetterci solamente di pisciare... naturalmente le ragazze sono impossibilitate dal farla perchè NON SONO PREVISTE SOSTE IN AUTOGRILL.... quindi poverine hanno dovuto "soffrire" per circa 3 ore e mezza... CI FANNO arrivare davanti lo stadio alle 3.50, cioè 10 minuti prima del fischio d'inizio e l'ingresso è costituito da un solo cancello dal quale dovranno passare in meno di 10 minuti circa 600 persone (puoi immaginare la ressa)... (evidentemente Raciti non gli ha insegnato nulla, n.d.L.) controllo sbrigativo ed entro... Per essere uno stadio di C2 che può contenere 20.000 persone non è male (è molto simile a quello di avellino), le presenze sono ufficialmente 7500 (per via del decreto pisanu/amato/melandri/ecc), ufficiosamente almeno 10.000... Beneventani piuttosto fiacchi nei loro cori (difficilmente si è riuscito a sentire nitidamente le parole di un coro)... Arbitraggio piuttosto pilotato per via del "primo tifoso" MASTELLA (per informazioni chiedere ai tifosi del Monopoli...), con rigore netto negato e molte ammonizioni non date... La partita finisce al 90° 1-0 per il Benevento e si va ai supplementari per via dell'1-0 del Potenza nella partita d'andata... al 9° del 1° tempo supplementare gol del "laziale" delgado ed il settore esplode... è stata per me una scena bellissima vedere tantissime persone i 15enni come i 40enni piangere di gioia per la C1 che si avvicinava dopo 15 anni di astinenza... La partita finisce sull'1-1 e di nuovo grida di gioia, cori, sbandierate, il tutto contornato da lacrime di gioia per una "partita di calcio" (mi stava venendo la pelle d'oca nel vedere scene del genere). Ecco la squadra che arriva sotto il settore e distribuisce magliette, pantaloncini, scarpini, tutto...qualcuno entra in campo perchè la gioia è incontenibile ma purtroppo i signori che stanno "in alto" non riescono a capirlo e quindi...vabbè ci siamo capiti... il top però è vedere Delgado che in mutande riesce a scavalcare il cancello di 3 metri che divideva il settore dal campo per entrare in curva e salire al 2° anello proprio dov'eramo noi....baci, abbracci di tutti, impazziti letteralmente (tranne il sottoscritto, insomma, è sempre della lazio ehehe)...(ORA IL BUON DELGADO NON RISCHIA UNA DIFFIDA PER "INVASIONE INVERSA"?) Si resta nel settore quasi un'ora perchè all'esterno dello stadio i beneventani cercano un contatto con la polizia ma facendo poca roba (qualche sasso e niente più). Come al solito camionette della polizia che sfrecciano sgommando tra la gente (raciti non ha insegnato nulla...) e poi la scena "più bella" è quella di un gruppo di ragazzi che tranquillamente seduti su un muretto senza far nulla viene preso a manganellate da 3-4 poliziotti, il tutto senza un motivo... Si esce dal settore e si riparte...i beneventani provano con scarsa mira a tirare qualche sasso e tutto finisce. Si riparte per Potenza con le solite guardie a "guidarci" a 60-70 all'ora senza farci fermare nemmeno una volta sul bordo della strada ed in più hanno pure sbagliato direzione in autostrada facendoci allungare di un centinaio di km. Si arriva a Potenza intorno alle 23.30 ed è tutta una festa, lo stadio è aperto per far abbracciare il popolo potentino alla squadra e per ringraziarli. Devo inoltre dire che Potenza ha un presidente fantastico...Ha solo 24 anni ed è stato bellissimo vederlo durante la festa in mezzo agli ultras a cavalcioni sulla balaustra (verrà diffidato?) lanciare il coro "Torneremo nella Nord...", e poi non contento si va ad arrampicare anche sulla ringhiera che divide il campo (verrà diffidato visto che già a Potenza-Sorrento e Potenza-Gela dei ragazzi sono stati diffidati per essere saliti lì?), insomma un presidente "ultras"... La serata continua con i ragazzi della Brigata Ostile (con i quali ho fatto la trasferta e mando un grosso saluto) tra una birra e l'altra parlando dell'impresa di quest'anno... Si conclude così la mia stagione calcistica, proprio nel giorno in cui cade la ricorrenza del 3° scudetto giallorosso, "si passa" in C1 e si va finalmente in vacanza con ripartenza il 18 agosto a milano per la Supercoppa Italiana... Auguri Pepè... |
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il calendario torna allla lega Per l'Osservatorio del Viminale non ci sono più partite a rischio. Matarrese soddisfatto: "Ora le date e gli orari li stabiliamo noi". L'emergenza
è finita: il campionato di calcio tornerà a giocare a porte
aperte. Dopo i provvedimenti presi in seguito agli incidenti di Catania
in cui perse la vita l'ispettore Raciti, si torna alla normalità.
Le date e gli orari delle partite, inoltre, torneranno ad essere competenza
della Lega. Questo è emerso dalla riunione dell'Osservatorio nazionale
sulle manifestazioni sportive che si è tenuta questa mattina alla
presenza tra gli altri del prefetto Antonio Manganelli, del presidente
della Figc, Giancarlo Abete e dei presidenti delle leghe di serie A,B,C
e D Antonio Matarrese, Mario Macalli e Carlo Tavecchio.
Riunione dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni Sportive presieduto dal Prefetto Manganelli. Diminuiti del 70% gli incidenti con feriti EFFICACIA
DELLA NORMATIVA ANTIVIOLENZA E’ stato tracciato un punto di situazione
sull’efficacia delle strategie adottate dall’Osservatorio per dare attuazione
alla recente normativa antiviolenza, da cui sono emersi l’andamento chiaramente
positivo dei risultati ottenuti e la conseguente esigenza di proseguire
con metodologie di assoluto rigore.
ADEGUAMENTO
DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Un primo monitoraggio ha individuato attualmente
37 impianti con capienza superiore ai 7.500 spettatori che, in base alle
nuove norme, dovranno realizzare tutte le misure previste. Si tratta di
stadi riferiti ad una sola squadra di serie A, a 7 di serie B, 23 di serie
C , 3 di serie D e 3 di campionati dilettantistici.
GLI
STEWARDS
BIGLIETTI
NOMINATIVI E’ stata sottolineata l’efficacia della misura e la progressiva
diminuzione degli episodi che ne hanno evidenziato la violazione (certo,
nessuno ha mai controllato! n.d.L.).
VISITA
DI VALUTAZIONE 2007
INDICI
DI RISCHIO
STRISCIONI
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http://www.youtube.com/watch?v=7NI4s5p1bEo&mode=related&search= http://www.youtube.com/watch?v=wML35RB_ZRM http://www.youtube.com/watch?v=HRFzOxU4fls&mode=related&search= |
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Iniziata la pagina 56 di memorabilia. Inserite molte foto nella stagione 1982/83, tra cui la pagina di Pisa/Roma 1-2. |
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"Hanno provocato incidenti in almeno 25 partite" I tifosi più cattivi d'Europa sono quelli del Liverpool I tifosi del Liverpool sono i peggiori d'Europa. Criticati duramente dall'Uefa dopo gli incidenti avvenuti all'esterno dello stadio Olimpico di Atene, nella sera della finale di Champions League col Milan. Il presidente del calcio europeo Michel Platini comunicherà a Richard Caborn, ministrodello Sport britannico, i risultati della ricerca durata ben quattro anni: ben 25 le partite in cui i supporters dei reds avrebbero partecipato e provocato incidenti. Inammissibile il comportamento nella finale del 23 maggio: alcuni tifosi avrebbero tentato in ogni modo, sia con biglietti validi che falsi (alcuni addirittura senza tagliando), di entrare all'interno dell'impianto greco. Il triste risultato è stato quello di incidenti, per fortuna non molto gravi, che avrebbero potuto però rovinare l'evento calcistico dell'anno. William Gaillard, portavoce ufficiale dell'organizzazione europea, ha dichiarato: "Quale tifoso ruberebbe un biglietto dalle mani di un'altra persona della stessa squadra o da quelle di un bambino? Sappiamo cosa è avvenuto ad Atene ed i tifosi del Liverpool - ha proseguito Gaillard - sono stati la causa di gran parte dei disordini a differenza, invece, di quelli di altri squadre". I riferimenti di Gaillard sono chiari: all'esterno dello stadio Olimpico, la polizia greca, lo scorso 23 maggio. è stata costretta ad usare i gas lacrimogeni per disperdere i violenti e sedare gli scontri. Inoltre, nei giorni successivi alla finale, sono arrivate molte testimonianze che parlavano di biglietti rubati nel corso degli incidenti. Per il Liverpool si è trattato di una vera beffa. La società inglese, infatti, una settimana fa aveva inviato all'Uefa un documento per protestare contro le scarse misure di sicurezza approntate fuori dallo stadio e, dunque, aveva deciso di tutelare tutti quei tifosi coinvolti negli incidenti. Ora, la risposta del massimo organismo calcistico europeo ha un sapore ancora più amaro. Non si è fatta attendere la reazione degli inglesi. Rick Perry, presidente esecutivo del Liverpool ha affermato: "I difetti d'organizzazione, soprattutto nella gestione e nella ripartizione dei biglietti per la finale sono stati evidenti, ma queste ultime dichiarazioni della Uefa non possono distogliere l'attenzione dalla verità. Quello che sorprende di più nelle parole di Gaillard è che a pochi giorni dalla finale, la stessa Uefa, aveva definito i tifosi del Liverpool ottimi supporters e dalla grande tradizione". Dispiaciuto anche Caborn, ministro dello Sport, il quale ha dichiarato: "Ho molta simpatia per i tifosi del Liverpool che hanno speso molte sterline per i biglietti acquistati ma, in alcuni casi, non sono riusciti ad entrare all'interno dello stadio. Bisognerà trovare spiegazioni convincenti per quanto accaduto. Abbiamo già attivato la nostra ambasciata ad Atene e tentato di coinvolgere le autorità locali. Allo stesso tempo manterremo i contatti con la Uefa. Metterò questo caso in cima alla mia agenda e ne parlerò certamente con Platini". L'Uefa, in ogni caso, inviterà la società britannica a prendere seri provvedimenti per impedire a certi tifosi di seguire la squadra in trasferta, aumentando il numero dei controlli o distribuendo in maniera differente i biglietti che avrà a disposizione. E i fans del Liverpool come rispondono? La maggior parte ha parlato di "farsa", di "documento ridicolo", che ha il solo obiettivo gettare fango sulla società. Per tutti ha risposto Les Lawson, portavoce ufficiale dei supporters inglesi: "Come possiamo noi essere i peggiori? Un poliziotto (Raciti n. d. r.) è morto in Italia, i tifosi della Roma, negli ultimi quattro anni, hanno aggredito quelli del Leeds, del Middlesbrough, del Liverpool e del Manchester. È tipico da parte dell'Uefa: piuttosto che considerare gli errori commessi nell'organizzazione della finale, vogliono trovare a tutti i costi un colpevole". (4 giugno 2007) La Repubblica (debbo dire, per correttezza, che i tifosi del Liverpool non hanno tutti i torti: contando gli ultimi 4 anni della nostra squadra ho contato 50 episodi di violenza, n.d.L.). |
Ciao
Lorenzo,
Mi chiamo Antonio, e ho diciotto anni. Sono romanista da quando sono al mondo e, mio malgrado, per vari problemi, non POSSO essere un ultrà nel vero senso della parola. Mi manca la cosa più importante, la frequentazione assidua di quelle gradinate che ora vogliono portarci via. Seguo con piacere le vicende legate al mondo ultras, che ho spesso difeso a spada tratta, spiegando la differenza che passa tra tifoso, ultrà e coglione che va allo stadio solo per farsi le canne e caricare le guardie. Spesso mi sono trovato a difendere quel bellissimo mondo dagli attacchi di coloro che considerano gli ultrà il cancro del calcio, forse pensando che sia più giusto farsi l'abbonamento a Sky invece che quello in curva sud centrale. Io sono uno di quelli che invece che stare a sentire le cazzate che sparano i cronisti, cerca di sentire i cori e di capire (a volte ci riesco pure) da dove provenga, da quale parte o gruppo della curva. Vi vedo alla televisione, purtroppo, me ne rammarico molto, ma siete davvero belli. E' un emozione unica seguirvi nei canti, negli sfottò, vedervi fare una coreografia, vedervi fare una sciarpata (anche se le sciarpate dei tempi che furon non si potranno mai ripetere. Una curva come quella del commando non la vedremo mai più). Tutto ciò, il tifo, gli ultrà che uniscono le voci, i cuori per quella maledetta ora e mezza di calcio, è pura poesia, un unico essere dall'aspetto meraviglioso, unico, inimmaginabile per chi non l'abbia mai visto. E questa poesia me la vogliono togliere. NO, CAZZO, NO. Ecco il mio appello. Mi rivolgo a tutti i gruppi della sud, di cui consoco benissimo storia e tradizioni, quindi so benissimo che mi ascolteranno.Fedayn, Boys, Lupi, Ultras Primavalle san Lorenzo, Ultras Romani, Irish Clan, Lupi e altri non certo meno importanti.ACOLTATEMI. VOI CHE AMATE LA SUD COME ME, ANCHE SE NON CI SONO MAI STATO. NON LASCIATE CHE SI PRENDANO LE VOSTRE GRADINATE, NON LASCIATE CHE UNA MERDA DI PREFETTO FACCIA I SUOI COMODI CANCELLANDO IL VOSTRO ESSERE. Io non voglio vedervi migrare in massa nella tevere. Io voglio vedere gli striscioni storici dove sono sempre stati. Voglio la parte bassa della curva sempre attiva, voglio sentire i megafoni urlare il nome di quella città che tutto il mondo ci invidia, voglio vedere le coreografie. Ma soprattutto voglio LIBERTà PER GLI ULTRAS IN SENSO FISICO. Mi spiego. Abusi, continue violazioni di diritti da parte di automi dell'ingiustizia. Per carità, ci sono poliziotti e poliziotti, ne conosco molti che sono delle persone squisite, che mai arriverebbero a stracciare la bandiera di un tifoso o a sequestrare uno striscione apparentemente legale. IL PUNTO E'. Vogliono farvi sparire! Voi che fate? Constatate impotenti l'ineluttabilità del destino senza far nulla. Ma è questo che abbaimo imparato da poco meno di cento anni di paradiso con questi colori? Questo vi hanno insengato i padri fondatori di quella curva? Mollare di fronte al pericolo. NO. Non deve finire così, ragazzi. Come dice quel verso dei Boys? Nessuna notte sarà così lunga da non permettere al nostro sole di risorgere. Anche se i Boys, per vari motivi, non sono il mio gruppo preferito, trovo in tali parole la filosofia di vita della nostra curva. Ecco, ora è notte, ragazzi, notte fonda. Ma dovete, dobbiamo, reagire, facciamo sentire la nostra voce nelle sedi di competenza, qualcuno dalla nostra parte ci sarà, no? Se pure non ci fosse. Un prefetto non ci fermerà, né ora né mai. Poi, su quale sia il metodo migliore per protestare si discuterà, spero, ma partiamo dal presupposto che si deve capire che non ci dobbiamo arrendere. NON CI DOBBIAMO ARRENDERE. FATELO ANCHE PER COLORO CHE, COME ME, NON POSSONO ESSERE CON VOI, ANCHE SE COL CUORE CI SONO OGNI DOMENICA. NELLA GIOIA E NEL DOLORE RAGAZZI, QUESTO è IL PATTO CHE CI UNISCE A QUEI COLORI. NON MOLLATE. CHIUDO CITANDO UN CORO SECONDO ME STUPENDO FORSE IL MIGLIORE DELLA SUD. Non smetterò mai di lottar, per questa maglia storica, il passato non si dimentica, battiamo le mani da veri romani, per questa città che è magica. PS: chiedo scusa se sono sembrato inopportuno, non essendo mai stato in curva. Ma ho detto ciò che pensavo, in assoluta schiettezza. Spero non me ne vorrete, fratelli miei. Con tutte le ovvie conseguenze che porta il dover osservare un fenomeno dall'esterno, pubblico la lettera di Antonio per simpatia, convinto che con la frequentazione futura dello stadio lo stesso possa dare una risposta a tutti i suoi perché. |
Il Gip: "L'ipotesi che ad uccidere l'ispettore sia stato il 'fuoco amico" è esclusa" Delitto Raciti, revocato ordine d'arresto "Dubbi dalla perizia del Ris" Il legale della vedova: "Non cerchiamo un colpevole qualsiasi" Il giovane, però, resta in carcere per il reato di rissa per il quale era stata richiesta la revoca del provvedimento, ma non era stata concessa. Il gip scrive che i "dubbi" avanzati dalla recente perizia del Ris fanno venire meno "la gravità degli indizi per giustificare la detenzione cautelare in carcere". Mentre viene nuovamente esclusa, l'ipotesi del "fuoco amico" (in base alla quale fatale sarebbe stato piuttosto l'impatto con la jeep della polizia), tanto da rigettare l'ennesima richiesta di perizia medico legale. Nei giorni corsi i Ris di Parma avevano trovato tracce di vernice blu (il colore del Defender, la jeep della Polizia su cui Raciti era in servizio la sera del derby) sugli scarponi di Raciti. Una rivelazione che smentirebbe la tesi della Procura secondo la quale ad uccidere il poliziotto sarebbe stato un colpo di un pezzo di un lavello impugnato dal minorenne in carcere: "Non c'è nessun elemento che la confermi" dice il Ris. Per esserne certi i militari "hanno persino colpito per 14 volte un manichino con un oggetto identico, ottenendo lo stesso risultato: se fosse stato un uomo, sarebbe rimasto vivo". Ed Enzo Trantino, il legale della vedova del poliziotto ucciso, dice: "Se ora il Gip ha deciso la scarcerazione dell'indagato significa che ricorrevano le condizioni per farlo. Noi restiamo in attesa non di un responsabile qualsiasi ma dell'autore o degli autori dei gravissimi fatti che hanno strappato un uomo alla famiglia, alla divisa e alla vita". Mentre Giuseppe Lippera, il legale del minorenne, definisce la decisione del Gip "un atto di giustizia atteso da tempo". |
ma solo in stadi con telecamere I tifosi si stanno anche abituando a pagare i biglietti dei treni: di recente alcuni di loro, che si erano... dimenticati, hanno fatto un bonifico di 1850 euro a Trenitalia. Per chi invece sale sul treno senza pagare c'è sempre il pronto il Daspo (Fulvio Bianchi questa volta prende una cantonata, ma solo perché non conosce bene la legge: il daspo non è previsto per chi non paga il biglietto del treno. Il tifoso è un cittadino come tutti gli altri! Non è che se in occasione di una manifestazione sportiva non pago il biglietto mi puoi fare il daspo! Puoi multarmi, come tutti i cittadini in quanto l'essere tifoso non è un qualcosa che "diversifica" la posizione dell'essere umano... n.d.L.). Così come le telecamere individueranno quelli che creano problemi sugli spalti (veramente li individuano già dal 1999, n.d.L.). Steward: l'11 giugno parte il corso al Coni, pagato da Gianni Petrucci (200.000 euro). Poi i club dovranno sbrigarsela da soli: qualche società paga 19 euro a domenica, poco invogliante per i giovani che vogliono fare gli steward. Matarrese ha parlato con Giuliano Amato: chiaro se si andrà avanti per gradi, ma in futuro la polizia uscirà dagli stadi e i club dovranno accollarsi le spese della sicurezza. Ci vorrà un po' di tempo, ma il traguardo è questo: steward, famiglie negli stadi (la mia famiglia di 4 persone non la riesco a portare: in tribuna 165 euro per una partita sono eccessive, mentre la farsa degli under 14 gratis tanto sbandierata rimarrà quella che è, vale a dire una farsa populista per il politico di turno n.d.L.) e poliziotti fuori. (mica tanto: gli unici che pagano sono i tifosi, non ci vuole tanto a capirlo... i processi per direttissima sono solo per loro, n.d.L.). Dal primo luglio cambia tutto: chissà perché Borrelli e Palazzi vogliono lasciare in eredità ad altri tutte queste pratiche? Va a rilento anche l'inchiesta su Calciopoli-2: ma in questo caso non per colpa dell'Ufficio Indagini. Borrelli e i suoi 007 aspettano infatti che finiscano gli interrogatori di Napoli poi sentiranno anche Dattilo e Paparesta. Su un sito intanto gira la testimonianza di un arbitro pentito. "Internazionale parlante", si spiega. Il nome non c'è. Almeno per ora. Peccato: se ci fosse davvero un pentito, arbitro o non arbitro, forse si farebbe davvero chiarezza su Calciopoli. E' quello che si aspettano tutti i tifosi del calcio. (Fonte: Repubblica, rubrica Spycalcio di Fulvio Bianchi) |
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Lo sottolinea l'Espresso in un servizio in edicola domani, riferendo che i militari "hanno persino colpito per 14 volte un manichino con un oggetto identico, ottenendo lo stesso risultato: se fosse stato un uomo, sarebbe rimasto vivo". "Le analisi degli specialisti guidati dal colonnello Luciano Garofano, incrinano - si legge- le certezze granitiche della Procura dei minori di Catania. E fanno strada a nuovi indizi, tali da rilanciare l'ipotesi di un impatto mortale con la jeep Discovery della polizia. Una tesi che il consulente della difesa, Carlo Torre, il perito di Cogne, mette nero su bianco: 'Il complesso lesivo si adatta benissimo ad un trauma di tipo automobilistico...". "Nei laboratori di Parma i misteri dello stadio Massimino si sono infittiti. I tecnici dell'Arma -riferisce l'Espresso- hanno escluso la possibilità di identificare vittima e aggressori attraverso le immagini delle telecamere. L'andamento dei tagli nella giacca di Raciti, la scarsa presenza di particelle di acciaio, l'assenza di tracce della pellicola protettiva del sottolavello e gli effetti dei test d'impatto, nessuno dei quali potenzialmente letale, inducono a ritenere che l'arma del delitto non sia quella indicata finora. E, mistero nel mistero, anche le fibre di tessuto ritrovate sullo spigolo del sottolavello non appartengono, secondo il Ris, alla giubba che l'ispettore Raciti indossava quella sera maledetta". "La sorpresa più evidente -si legge- salta fuori dal campione di vernice blu prelevato dalla maschera antigas e dagli anfibi dell'ispettore morto durante gli scontri: L'analisi ha consentito di accertare che i frammenti di colore azzurro sono costituiti da una resina acrilica modificata con nitrocellulosa e con una forte presenza di biossido di titanio quale carica inorganica. La vernice sugli anfibi e la maschera è la stessa: gli investigatori del Ris hanno chiesto di analizzare anche i pantaloni ed il casco del poliziotto, che non sono stati loro consegnati. Sono tracce della carrozzeria della jeep Discovery? Il Ris promette di risolvere anche questo quesito con analisi chimico-merceologiche". Tutti gli elementi raccolti da accusa e difesa, ricorda il settimanale, sono stati al centro di un acceso incidente probatorio (le urla si sono udite nei corridoi del palazzo di Giustizia) durato più di sette ore davanti al gip Alessandra Chierego, che adesso dovrà pronunciarsi sull'ennesima richiesta di scarcerazione per il diciassettenne detenuto da quattro mesi con l'accusa di omicidio volontario, presentata dall'avvocato Giuseppe Lipera. La partita giudiziaria si gioca sul terreno medico-legale, e non a caso il professor Torre ha chiesto l'esumazione del cadavere di Raciti per compiere una serie di esami in grado di stabilire con maggiore esattezza l'orario dell'impatto mortale. La Procura, che insiste nella sua tesi, confortata dalle valutazioni del gip, del tribunale del riesame e della Cassazione che hanno finora confermato l'ordine di custodia cautelare per omicidio volontario, e considera l'esame del Ris "non definitivo", lo colloca tra le 19,02 e le 19,11. La difesa lo sposta in avanti, alle 20,30, e punta i propri riflettori sul Discovery della polizia, impegnato in una improvvisa retromarcia per sfuggire al lancio di pietre e bombe carta degli ultras. Ha scritto il perito Torre: "Credo, in conclusione, che Filippo Raciti sia morto non per un'emorragia intraperitoneale conseguente alle lesioni del fegato, ma per un trauma toracico coinvolgente l'apparato respiratorio. Un trauma di tipo automobilistico". Un trauma che, secondo la difesa, osserva il settimanale "è perfettamente raccontato nel verbale (pubblicato da L'espresso n. 14 del 12 aprile scorso) dell'agente che guidava il gippone azzurro: Innescata la retromarcia ho spostato il Discovery di qualche metro. In quel momento ho sentito una botta sull'autovettura ed ho visto Raciti che si trovava alla mia sinistra portarsi le mani alla testa. Ho fermato il mezzo e ho visto un paio di colleghi soccorrere Raciti ed evitare che cadesse per terra...". Intanto
stamane è stata rinviata al prossimo 13 luglio la trattazione, davanti
la prima sezione penale della Corte di Cassazione, della richiesta di scarcerazione
del diciassettenne indagato per l'omicidio dell'ispettore Filippo Raciti.
Il giudice relatore sarà Paolo Bardovagni.
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