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Diffideranno anche me?




Avevo un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in rete. Bene, sono stato bannato da You Tube.
Indovinate un po' per quale video?
Ma per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente! A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo voi su You tube, qui rimarrà sempre.

Il sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore,
salvo imprevisti.
"Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una volta nel gregge, 
è inutile che abbai: scodinzola"
(Anton Cechov)


NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Amato (Governo Prodi, centrosinistra)
Una produzione Amato & Maroni Co.
LA TRAPPOLA DELLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Maroni (Governo Berlusconi), centrodestra
VALERIO E LA TESSERA DEL TIFOSO
http://www.youtube.com/watch?v=fAz0zq5lGT4

Il primo servizio di Striscia la notizia sulla tessera del tifoso

Il servizio di Report sulla Tessera del Tifoso:
http://www.youtube.com/watch?v=xtQ6ZzBcTeE&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=-obKswYhdgM&feature=related


Come sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it, che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/ ed è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto, facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno 2010)


Sono già fidelizzato!
http://www.facebook.com/group.php?gid=107646622604574?ref=mf?v=info



COME EVITARE DI ESSERE RICONOSCIUTI TRAMITE FACEBOOK
Cliccare su Account in alto a destra, poi su Impostazioni privacy e quindi su Personalizza impostazioni. Ancora non è finita, bisogna trovare Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io, andare su Modifica le impostazioni e finalmente spuntare la casella No.


CLICCA SUL LOGO
Contatti per prenotazioni:
lavecchiaguardia@libero.it

Info:http://www.romabeachsoccer.it/

LA ROMA SI'
LA LAZIO NO

Come sapete, Maria Sensi ha fatto un libro di ricette. Le sto sperimentando una per una.
13 giugno: 
Ricetta:
Giudizio:
Pasta con le patate
*
Rigatoni con sugo di coda
Nun ce voleva un libro di ricette.
*
Nun specifica la coda di chi è: del gatto? Del cane?
Clicca qui per le altre 
prelibatezze già sperimentate.
TU MI TESSERI?
IO NON TI VOTO.

Campagna permanente per privare del voto tutti i partiti politici che sosterranno in qualsiasi modo la tessera del tifoso imposta dall'attuale ministro dell'Interno Maroni.

"Chi ancora si oppone non é un tifoso"
Roberto Maroni, Lega Nord, 21 giugno 2011 (vedi a destra)
*

Lo sguardo indubbiamente
intelligente del Trota con una simpatica maglietta.

Da sinistra a destra:
Maroni, il Trota, Cota, Borghezio

SONDAGGIO ON LINE:
Se per abbonarsi servirà ancora sottoscrivere la tessera 
del tifoso come ti comporterai?
http://www.facebook.com/home.php?sk=question&id=10150208734510894
RISULTATI al 13 luglio 2011: 
1508 non mi abbono
80 mi abbono




Per scaricare il file in formato word
di disdetta della tessera del tifoso:

Clicca qui

In giallo, quello che scrive il webmaster
In giallo oro, le vostre e-mail
In bianco gli articoli di giornale ed altro.
30 LUGLIO/1° AGOSTO 2011... INIZIAMO A FARCI SENTIRE!
ASSEMBLEA DEI SOCI AS ROMA:
MYROMA INIZIA LA SOLLECITAZIONE DELLE DELEGHE DI VOTO
In altre parole: i piccoli azionisti che vogliono avere una voce unica tramite
MyRoma all'assemblea dei soci, diano le deleghe a MyRoma seguendo le regole indicate sul sito
http://www.myroma.it/


13 luglio 2011: Romani, Maroni parlava di "contestazioni iniziali"...
Napoli:
*
Roma:

Viale Jonio

Tangenziale Est Conca d'Oro/Nomentana

1932/33
Tourneè in Costa Azzurra


13 luglio 2011: Romani, pare che la campagna contro-abbonamenti sia iniziata...:

Via Appia Nuova

Via Appia Nuova

Stazione Tuscolana

Salita del Quadraro

Roma Store Via Appia

Re di Roma

Re di Roma

Re di Roma

Porta Furba

Porta Furba

Porta Furba

Numidio Quadrato

Numidio Quadrato

Mandrione

Battistini

Tangenziale - Verano

Tangenziale Est Casalbertone

Roma Store Piazza Colonna

Via Flavio Stilicone


12 luglio 2011: Romani, anche stasera, nonostante una giornata infernale, un po' di notizie.

Settecamini

Viale Ionio-Montesacro

Via Prati Fiscali

Via Marco Polo
*
Da Bologna:
LA LORO BANCA E' DIFFERENTE
Stiamo Uniti.
Questo è lo slogan pubblicitario della campagna abbonamenti 2011-12, mentre l’effige di Di Vaio che invita ad abbonarsi è stata rimossa dai mezzi ATC per non dare adito a false segnalazioni sulle corsie preferenziali.
Chi volesse abbonarsi al Bologna per la prossima stagione deve avere la tessera del tifoso. Gli abbonati novelli, ovvero coloro i quali sono sprovvisti della Tessera del Tifoso, (che certifica l’integrità morale del portatore con il rilascio di una carta di credito ricaricabile) devono provvedere alla richiesta recandosi presso una filiale Carisbo.
Una volta che Questura, Ministero dell’Interno, USL, Agenzia delle Entrate e ISVAP avranno emesso parere positivo il tifoso tornerà nella filiale Carisbo a ritirare la Tessera. E’ inutile che si porti dietro la speranza di risolvere la pratica perché a questo punto l’abbonando deve recarsi in una filiale di una banca differente per sottoscrivere l’abbonamento. (La loro banca è differente)
Zaino in spalla e via allora, verso uno sportello Emilbanca questa volta, e oltre al contante saranno sufficienti la tessera del tifoso, le analisi del sangue non più vecchie di sei ore, un mazzo di carte piacentine e un pacchetto di Loacker, tassativamente non alla vaniglia.
Probabilmente per ritirare l’abbonamento stesso (sarebbe il quarto giro in banca) sarà organizzato un tour delle filiali di un terzo gruppo bancario ancora da stabilire.
Il Bologna metterà a disposizione un servizio navetta che percorrerà ogni sei ore un percorso panoramico di tutti gli sportelli bancari di Bologna e provincia.
Si consigliano scarpe chiuse.
Nei pullman potrete anche godere della presentazione di un kit di pentole rossoblu.
Ricapitolando: la Tessera si fa alla Carisbo e l’abbonamento ad Emilbanca.
Verrà così certificato che non siete criminali ma avete del tempo da perdere.
Qualora però il tifoso volesse aderire all’associazione ideata da Consorte dovrà evitare Emilbanca e Carisbo e recarsi presso la Banca di Bologna.
E tre.
I singoli biglietti invece saranno disponibili con formula roulette, ci si iscrive, si paga e poi venti minuti prima dell’inizio della partita ti viene comunicata la banca e la filiale presso la quale andarli a ritirare.
La tessera del tifoso è un’invenzione fatta da Maroni. Da qui deriva una classica esclamazione di chi è costretto a tutta la trafila.
E’ un Ministro attivissimo che vale per due.
Il Bologna dal canto suo ha calato l’asso con la scelta di tre istituti di credito diversi. “Non si poteva fare diversamente” ci verrà detto. Come no.
In tema di abbonamenti e tessera aggiungo un paio di brevi considerazioni. I biglietti nominativi nel resto dell’Europa calcistica non esistono più. Anche i tornelli all’estero sono malvisti. Le discriminazioni territoriali poi sono davvero un sorpruso, l’ennesimo, che chi vuole seguire il calcio dal vivo continua a subire. A parte l’inutilità evidente (come in Bologna – Napoli vietata ai residenti in Campania, partita nella quale metà Dall’Ara era colorato di azzurro) rimane da capire per quale motivo in un paese civile, un qualunque cittadino non possa assistere ad uno spettacolo pubblico sulla base della sua residenza. Chiunque abbia frequentato una curva od un settore ospiti di uno stadio italiano sa benissimo come viga la presunzione che tu sia un criminale. Niente liquidi come in aereo (mi hanno sequestrato un brik alla pera perché non aveva gli angoli stondati), l’ombrello lo puoi portare solo se il metereologo ufficiale alla mattina ha dato l’ok, a nulla vale il fatto che per esempio stia già piovendo. (Non è una battuta).
Non mi dilungo sulle mille storture e assurdità. Queste difficoltà e divieti però non combattono la violenza, rendono semplicemente la vita più difficile a chi preferisce lo stadio a Sky. La maggioranza di Ultras o Gruppi, chiamateli come volete, hanno rifiutato di sottoscrivere la tessera e l’anno passato hanno pagato più soldi continuando a seguire il Bologna. Non è questa la sede per dilungarci su chi siano e cosa facciano gli Ultras, volevo solo registrare che uno dei motivi per il quale è bello andare allo stadio è l’atmosfera che si vive grazie anche a chi anima le curve. Considerando che l’introduzione della tessera e di altre restrizioni generiche non ha limitato gli episodi di violenza (o meglio non in rapporto al numero di spettatori, calati drasticamente) ma ha semplicemente allontanato dagli stadi una parte di pubblico mi chiedo cosa aspettino le società a prendere posizione in difesa dei loro clienti. Una posizione chiara sarebbe ad esempio ridurre il prezzo dei biglietti. Il Bologna dice che l’ha fatto perché ha portato il costo di un ticket di curva da 20 a 18 euro, dimenticandosi però che lo scorso anno ogni quattro biglietti acquistati il quinto aveva il costo simbolico di 50 centesimi. In pratica seguire tutta la stagione costa più dell’anno scorso. Ma andare allo stadio a Bologna è più o meno caro che altrove? Vediamo: il biglietto “popolare” in prelazione ai vecchi abbonati a Cesena l’anno passato costava 10 euro, anche a Parma 10 euro, a Firenze addirittura 14 euro mentre a Palermo la media era poco superiore ai 15 euro a partita. Se non cambierà qualcosa quindi il messaggio è chiaro: fate l’abbonamento, tesseratevi.
Peccato.
Bente
(Riccardo Rovinetti)
*
Torino, sponda Juve:
"In riferimento alla maglia della Juve, volevo dirti che quellà non è la terza ma bensi la SECONDA maglia (purtroppo)!!!! NO al CALCIO MODERNO! Ciao e complimenti per il sito! Sei la nostra Voce! http://www.passionemaglie.it/2011/07/nike-presenta-ufficialmente-le-nuove-maglie-della-juventus-2011-2012/".
In effetti anche la prima fa abbastanza schifo: pare che uno non mette a fuoco le righe, altro che effetto tridimensionale! Il rosa e il nero dovrebbero richiamare la prima maglia, ma lo stellone è veramente inguardabile.
*
Cagliari, a questo ci ha portato Maroni:
Il Cagliari rinuncia agli abbonamenti
Sabato 09 Luglio 2011 10:29
La notizia era ormai nell'aria. Ora sembra trovare conferma l'ipotesi che la società Cagliari Calcio non offrirà ai propri tifosi la possibilità di acquistare gli abbonamenti annuali per la stagione 2011/2012, come preannunciato dallo stesso presidente Cellino alcuni mesi fa. Tuttavia, secondo il quotidiano Sardegna24, le tessere non dovrebbero scomparire del tutto. Sembra infatti profilarsi la messa in vendita di carnet da quattro o al massimo cinque partite ad un prezzo promozionale. Con tutta probabilità per accaparrarseli bisognerà però aspettare i primi di agosto, ovvero pochi giorni dopo il varo del calendario della prossima stagione di serie A, così da permettere di accorpare le prime gare all'interno dei nuovi pacchetti. Sarà ora interessante capire come i tifosi rossoblù accoglieranno questa inaspettata novità.
Fonte www.tuttomercatoweb.com
Sul punto: "Ciao Lorenzo, a Cagliari hanno deciso di fare questa cosa, premesso che Cellino avrà un fine utilitaristico non ancora accertato (aldilà di più introiti dai biglietti...) pensi che sia attuabile come cosa come raggiro per la TDT?
Oppure la potranno obbligare anche con questi carnet di biglietti?
Ora come ora non avrebbero il tempo per fare una legge ancora più speciale ma meglio non mettersi limiti... Ciao m".
Per ora c'è un divieto di vendere in anticipo 19 biglietti singoli, o carnet di tagliandi, ma ancora nulla per i singoli biglietti: lo sanno anche loro che se dovessero fare una cosa del genere all'Olimpico ci starebbero 10mila spettatori e a Cagliari 3mila....
*
Lazio: "Salve, con la presente sono a denunciare una situazione assurda che sta occorrendo al sottoscritto, alla propria famiglia e a un nutrito gruppo di tifosi della S.S.LAZIO (non saprei dire quanti, ma sicuramente centinaia), abbonati allo stadio l'anno scorso e quindi regolarmente aderenti all'obbligatoria tessera del tifoso. Per tutto l'anno siamo andati allo stadio senza essere in possesso della tessera medesima, per quanto obbligatoria, in quanto essa non ci è mai stata recapitata. Portavamo con noi le ricevute di presentazione della domanda, ma le stesse non sono mai state richieste e visionate, il possesso dell'abbonamento allo stadio era ritenuta prova sufficiente al diritto di entrare e quindi del possesso della tessera del tifoso (che, per la S.S.LAZIO, è una Poste Pay dal nome Millenovecento).
Ora, la S.S.LAZIO ha presentato ieri la campagna abbonamenti per la stagione a venire. Noi, come detto, non abbiamo la tessera ma abbiamo le prove della sua richiesta. Beh, pochi giorni prima, la Lazio mi ha scritto, in copia a molti altri, che "Poste Italiane ci ha comunicato che la documentazione, da Lei fornitaci nella precedente campagna abbonamenti, è stata accidentalmente distrutta".
QUINDI, DOPO 1 ANNO DALLA MIA RICHIESTA, NON SOLO POSTE NON MI HA MANDATO LA TESSERA, MA VA AD ASSERIRE CHE HA DISPERSO I MIEI DOCUMENTI, CON TANTO DI DATI PERSONALI. Da cui:
- quale sarebbe la sicurezza garantita dallo strumento, se i miei dati non sono mai stati acquisiti dagli organi preposti?
- chi mi garantisce che tali dati non siano finiti in mani diverse da quelle alle quali erano destinati?
- chi mi ripaga del danno? e chi delle spese e dei disagi che dovrò nuovamente subire per reiterare la domanda?
E' possibile intentare una qualche azione, anche collettiva, contro la Lazio o le Poste o chi sia?
Un saluto (potete pubblicare anche su Cara Aduc o dove volete)
Fabio, da Roma".

Da Monaco:

Dalla Germania: i tifosi del Bayern contestano Neuer
Lunedì 11 Luglio 2011 09:00
Esposto nel ritiro dei bavaresi uno striscione contro l’ex Schalke 04. Furioso per l’accaduto il presidente Rummenigge
“Essere stato la bandiera di una storica rivale non ti fa amare dai tuoi nuovi tifosi”. Così dovremmo dire al povero Manuel Neuer, nuovo acquisto del Bayern Monaco. Il portiere ha militato per diversi anni nelle file dello Schalke 04, squadra di cui, tra l'altro, è sostenitore. Alcuni fan non hanno digerito il suo passato nel clan nemico e, durante il ritiro dei bavaresi a Riva del Garda, è stato esposto uno striscione in cui avvertono che Neuer non verrà mai accettato dal club. Furioso per l’accaduto Karl-Heinz Rummenigge. "Siamo tutti incavolati - ha tuonato il presidente del Bayern -, speravamo che il caso fosse chiuso". Infatti venerdì il numero uno aveva incontrato una folta rappresentanza degli ultrà bavaresi chiedendo di sostenere il nuovo arrivato. La società sta pensando persino di proibire a questi fan l'ingresso alla Allianz Arena. Un caso molto curioso che rimanda all’estate del 2009, quando alcuni tifosi della Juventus contestarono il possibile arrivo di Dejan Stankovic dall’Inter. Infatti, dopo l’accaduto, la trattativa non si chiuse. Anche nel mondo del calcio non ci si dimentica del passato da nemico. [Fonte: Datasport]
A parte che lo striscione è educatissimo e dovrebbe essere di esempio, non vedo per quale ragione ci si debba arrabbiare. La mancanza di rispetto non è dei tifosi verso Neuer ma è della presidenza del Bayern che lo acquista, sapendo di fare un torto ai sentimenti dei suoi tifosi, pardon, clienti. Vietare poi l'ingresso all'Allianz Arena (che razza di nome per uno stadio) è semplicemente una idiozia degno dei tempi calcistici che stiamo vivendo con questa ossessione del politically correct. Ne consegue: "Lazio- Lazio vaffanculo!".
*
River Plate, i tifosi non vogliono che in serie B giochi con la divisa storica.
http://www.youtube.com/watch?v=nPj6Hn6UMlU&feature=player_embedded
Domande: "Domanda. A quale banca si appogga il Milan per la sua tessera del tifoso? Risposta. Intesa San Paolo. Ridomanda. Quale banca ha dato una fidejussione di circa 800 milioni di euro per la vicenda Mediaset-Cir-Mondadori? Risposta. Sempre Intesa San Paolo... Strano, no?"
Non riflettiamo troppo, o facciamo la fine di Calvi!


11 luglio 2011: iniziamo con un articolo a firma Alessandro Catapano di due giorni fa sulla Gazzetta dello Sport.
Per chi se lo fosse perso, eccolo qui:
"GASPORT (A. CATAPANO) - A proposito delle aperture della nuova Roma verso la tifoseria, circolano voci— confermate— di incontri istituzionali con il Questore Francesco Tagliente e il capo della Digos Lamberto Giannini, e voci — smentite, ma ben documentate — di altri incontri più informali con rappresentanti del tifo o personaggi comunque legati agli ultrà. Si dice anche che la Roma negli ultimi giorni si sia avvalsa della consulenza dell’avvocato Lorenzo Contucci, difensore di tanti noti ultrà italiani, per trovare il sistema, diciamo così, di rendere meno indigesta ai propri sostenitori la tessera del tifoso e aumentare in questo modo il dato degli abbonati. Intanto, questa consulenza dovrebbe aver prodotto un primo risultato, già sottoposto all’attenzione del Viminale: consentire a chi ne è già in possesso di entrare allo stadio con sola la tessera del tifoso, dove verrebbero inseriti anche i dati dell’abbonamento, senza dover esibire anche la tesserina del club. Si tratta di una digitalizzazione che la Roma conta di poter applicare da subito.
Intanto, emerge qualche piccolo dettaglio della nuova campagna abbonamenti, tenuta fin qui sotto silenzio: non ancora la data di lancio ufficiale, ma almeno ora si sa che ci sarà un abbassamento dei prezzi e che sarà possibile pagare certe tipologie di abbonamento in comode rate, anzi alcune comodissime".
Dunque, consiglio ad Alessandro Catapano di scegliere meglio le sue fonti. O quantomeno di non avere quale unica fonte la Questura, onde evitare - se già non lo si è - di diventarne la longa manus. Ed allora, è assai probabile che la Roma si sia istituzionalmente incontrata con il Questore e il capo della Digos. E' onvece certamente FALSO che la Roma si sia avvalsa della "consulenza" del sottoscritto per trovare il sistema di far digerire la tessera del tifoso ai sostenitori della Roma, come chi segue il mio sito giorno per giorno non faticherà ad immaginare.
E' invece vero che ho avuto un colloquio, quale consigliere di MyRoma, con un esponente della società per ribadire che il punto di vista di MyRoma e di molti sostenitori della Roma, è quello per cui la tessera del tifoso debba essere scissa dall'abbonamento. Tutto il contrario di quanto scritto da Catapano.
Come è possibile che su un quotidiano a tiratura nazionale si scriva il contrario?
La Roma fa sapere di non aver parlato del colloquio - cui hanno assistito altre tre persone - con nessuno.
Da chi ha avuto Catapano la notizia dell'incontro?
Non è difficile capirlo.
Così come non è difficile capire che riportare una notizia in questo modo ha l'obiettivo strategico di indebolire il fronte interno, quello del sascrosanto NO alla tessera del tifoso. Quale migliore strategia istituzionale vi può essere se non quella di adombrare che si sarebbe offerta una "consulenza" per accorpare tessera del tifoso e abbonamento? Meno male che a quell'incontro c'erano fidatissimi testimoni e che la stessa Roma, su "Il Romanista" di ieri abbia fatto chiarezza: "Contucci, spiegano a Trigoria, ha ribadito il no di MyRoma all’accorpamento di tessera e abbonamento".
Quindi, se - come appurato - quanto scritto da Catapano è una bugia, bisognerebbe solo capire chi l'ha creata.
Le soluzioni sono solo due, anzi tre:
a) lo stesso Catapano;
b) la Questura;
c) sia Catapano che la Questura.
La mia idea già ce l'ho e credo sia anche la vostra.
*
Bene, lasciamo i letamai e parliamo di cose serie:
"Caro Presidente, stamani mi sono recato alla filiale che ha in gestione la vendita degli abbonamenti per effettuare la richiesta della tessera del tifoso per me e per mio figlio Attilio di 10 anni, finalizzata alla sottoscrizione di due abbonamenti. Avevo con me i moduli già compilati e le fotocopie dei documenti necessari ,ma non ho potuto formalizzare la richiesta perché la gentile operatrice mi ha detto che non poteva inoltrarla in quanto negavo il consenso ai quattro punti riguardanti il trattamento dei dati personali. La cosa mi è parsa un po’ strana perché io ero lì per avere un documento che mi consentisse l’acquisto dell’abbonamento e non per avere pubblicità o, peggio ancora, per dare il consenso affinchè i dati di mio figlio di 10 anni (oltre ai miei) potessero essere utilizzati a fini commerciali dalla Lega Pro o da altri soggetti. Un altro potenziale sottoscrittore lì presente ha chiesto la nota informativa che per legge avrebbero dovuto rilasciarci, ricevendo invece due fogli con le condizioni economiche della carta di credito che avrebbe ricevuto (incredibile!). A questo punto la gentile operatrice ha telefonato al responsabile dell’ agenzia che le ha confermato l’equazione: niente consenso uguale niente tessera del tifoso. A questo punto io ed altre 4 persone abbiamo rinunciato a sottostare a questo ricatto ed abbiamo lasciato la sede dell’ ufficio. La cosa che più mi mortifica è che mio figlio all’ uscita mi ha chiesto:” papà ma l’abbonamento lo facciamo o no?”. Le scrivo pertanto perché spero che Lei possa in qualche modo districare questa matassa, altrimenti dovrò dimostrarle il mio affetto, la mia vicinanza ed il ringraziamento mio e di mio figlio per quello che ha fatto per Benevento in questi 5 anni, acquistando il biglietto al botteghino sperando di non scorgere qualcuno lì nascosto per spiare di soppiatto i dati di mio figlio al fine di venderli alle multinazionali.
Con stima e gratitudine Lettera firmata".

Festa Lariana a Como

C'è chi sta peggio: la terza maglia della Juventus



8 luglio 2011 (pomeriggio): da Il Romanista di oggi:
"IL ROMANISTA (P. BRUNI) - Si entrerà allo stadio con la tessera del tifoso (non è del tutto vero: si entrerà allo stadio anche con la tessera del tifoso, visto che chi acquista il biglietto volta per volta può entrare allo stadio anche senza la maledetta tessera, come lo scorso anno). E’ questa una delle grandi novità della campagna abbonamenti per la prossima stagione (non è vero: non me ne voglia P. Bruni, ma non c'è nessuna novità, tantomeno grande. L'accesso allo stadio Olimpico è regolato esattamente come la scorsa stagione). La Roma, infatti, seguendo il percorso già tracciato da altre società italiane e in ottemperanza alle sempre pressanti richieste del Viminale, ha deciso di “unificare” le card e consentire ai tifosi di evitare fastidiose lungaggini burocratiche. Una piccola rivoluzione che avrà il suo battesimo il 19 luglio, il giorno in cui ci si potrà mettere in fila davanti ai terminali giallorossi per far cominciare, materialmente, a vivere il sogno americano.
Per fortuna, tutte le problematiche vissute di recente sull’asse Roma-Boston sembrano essersi appianate e l’iter decisionale può dirsi praticamente concluso. La struttura organizzativa che fa capo a Carlo Feliziani sta lavorando al progetto “abbonamenti” da almeno un paio di mesi, nel tentativo di consegnare agli innamorati romanisti numerose possibilità di scelta e qualche gustosa sorpresa. A Trigoria si sono fissati un obiettivo: superare i 18.617 abbonati del 2010/2011 e recuperare tutto il terreno perduto nel corso dell’ultimo decennio. Le offerte, ancora rigorosamente top secret (qualcosa in più si potrà sapere già da lunedì prossimo) sembrerebbero, comunque, affascinanti e rivoluzionarie. Potrebbe nascere un settore assegnato alle famiglie a prezzi contenuti oppure una zona interamente dedicata alle scuole calcio affiliate. Dove? Dai Distinti Nord, alla Tevere Laterale fino, addirittura, alla Monte Mario ogni ipotesi è valida.
Si parla anche di un mini-pacchetto per le sfide di Europa League, una specie di agevolazione che possa garantire adeguata cornice di spettatori in una competizione che, storicamente, non ha quasi mai acceso gli animi. Non è da escludere, neppure, che si compia una rivoluzione fra le diverse aree dell’Olimpico: i Distinti potrebbero essere accorpati alle Curve, discorso simile per la Tribuna Tevere che abbraccerebbe l’attuale Laterale e finirebbe per diventare un’unica, immensa, fetta di spalto. Per il nono anno consecutivo, inoltre, non dovrebbero esserci aumenti: tanto sugli abbonamenti, quanto sui biglietti che vengono stampati per le singole gare. Ove possibile, c’è la volontà di coinvolgere “l’affezionato” con alcune iniziative che lo coinvolgano e gli aprano sia le sotterranee porte dello stadio, sia quelle del “Fulvio Bernardini”. Insomma, tantissima carne al fuoco che, oltre a rosolarsi per benino, è quasi pronta a stuzzicare l’appetito della gente. Fra undici giorni tutti a tavola: non sono ammesse assenze o mal di pancia improvvisi".
A tavola tra undici giorni non ci andrò di certo. Mangerò volta per volta. Se ho fame. E senza il Ministro Maroni nel portafoglio.
IO NON SONO UN VERO TIFOSO,
NON MI TESSERO, NON MI ABBONO.
E-mail: "Ciao Lore', è da un pò che non ti mandavo qualche bel video, quindi in questo periodo un po' così te ne mando addirittura 3...io non so voi ma li ho visti già 150 volte, ed ogni volta mi emoziono, naturalmente parliamo ancora dei ragazzi del San Lorenzo, ed i 3 video fanno riferimento al derby dell'apertura 2010...in casa degli acerrimi rivali dell'huracan.
I primi 2 sono ripresi direttamente dal settore, il terzo è l'inquadratura televisiva con tanto di risultato parziale (che poi sarà quello finale).
http://www.youtube.com/watch?v=1ldrqwHWiZk
http://www.youtube.com/watch?v=ae-uLLW3Q9c
http://www.youtube.com/watch?v=TeaTQLCQ50Q&feature=related
come sempre lazio merda, che non guasta mai.
RESISTIAMO E NON CI TESSERIAMO Davidone".
*
Ricordi d'annata:
"Ciao Lorenzo, ieri nel traffico stavo sentendo senza troppa concentrazione di sottofondo, qualche canzone alla radio. All'improvviso parte: Si La Vita E' Tutto Un Quiz di Renzo Arbore, brano orecchiabile ma niente di trascendentale, eppure non so perchè, mi ha fatto rivenire in testa (la mente coi suoi ricordi quando viaggia è diabolica) un vecchio coro che fu alzato a Firenze in un Fiorentina-Roma nella stagione 96'97. Ovviamente perdemmo 2-1 quella gara, non so ancora come facemmo a salvarci dalla retrocessione in quell'infausta annata; ricordo che eravamo veramente pochi, sulle 400 unità al massimo. Ad un certo punto quando si stava materializzando l'ennesima debacle stagionale, con tanta gente che invitava a lasciare il settore vuoto, incitando i presenti ad andarsene, partì un coro che oggi rimembro con un velo di malinconia, per i tempi dove ancora lo stadio era un divertimento e non un lager come ora. Testualmente faceva così: SE LA ROMA E' TUTTA QUI, CI MERITIAMO LA SERIE B, E A QUEL PRESIDENTE NANO, LE MANETTE GLI METTIAMO. A ripensare a quei tempi sembra passato un secolo, per fortuna che i ricordi e le emozioni restano nell'animo di chi le ha vissute, peccato che gli adolescenti di oggi per colpa di uno Stato ottuso e sfacciatamente repressivo, certi momenti li vivranno sempre più a sprazzi, mentre prima giustamente era la consuetudine. Un saluto e sempre Forza Roma!   - Osvaldo -".


8 luglio 2011: segnalo anzitutto questa mostra dedicata ad Agostino:
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Poi, l'addio di Riise: "Forse non avresti scritto nulla al suo riguardo... Siamo tutti presi, giustamente, dalle faccende burocratiche di tessere, divieti e presidenti matti. Ma ieri sera tra una notizia e un'altra ne ho letta una che mi ha tolto il fiato: ''Riise è del Fulham per 2 milioni e mezzo''. Ok, non c'è la firma, c'è solo l'accordo. Ma fa lo stesso, quella notizia mi ha tolto il fiato senza neanche c'avessi riflettuto. M'ha tolto il fiato perchè in un secondo mi sono passati per la testa ricordi bellissimi, uno dietro l'altro. Qui si discuteva di fare o non fare cori per i giocatori, io dico una cosa.. Potremo pure non farne mai nessuno, ma se siamo veri tifosi, ammettiamolo, quando se ne vanno certi giocatori è sempre una bella delusione. Allora non voglio star qui a scrivere chilometri di righe, voglio piuttosto chiedervi: Ma mancherà solo a me quel ''olè olè olè riseee riseee''? Manchera solo a me il suo nome urlato tre volte all'annuncio dello speaker? Solo per me quel suo gol con la juve non se ne andrà mai dalla mia testa? E quello col siena? E quello con l'Inter!!. Insomma, per me è doveroso che su un sito come questo qualche riga dedicata a lui prima del suo addio definitivo vengano pubblicate. E' pur sempre il roscio piu cazzuto di tutti. Daniele".
Di iniziativa, in effetti, tratto poco notizie come questa, ma pubblico volentieri le e-mail che mi vengono inviate, come sempre. Un giocatore di cuore, che fa piacere ricordare.
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Maglie: "Ciao Lorè...io più guardo queste magliette e più rimango allibito... Non so quanta voce ha in capitolo myroma su questo, ma cosa ne pensi di
presentare alla società delle proposte per future magliette?
Non so gli sponsor che vincoli danno in questo caso, ma magari se si prepara una presentazione grafica degna di questo nome, ordinata, seria e pulita,
qualcosa di buono esce sicuramente (abbiamo i migliori grafici qui ma affidiamo l'immagine nostra ai new yorkesi...bah...)
Si tratterà nel mio caso (e di chi volesse contribuire) di fare un progettone gratis, ma magari fosse... pur di aggiustare questa maglia...una volta per tutte!
Se qualcuno volesse "collaborare" sono convinto che usciranno davvero belle cosette, cosa ne pensi?  E' tanto assurda come cosa? Magari è la volta bona che qualcuno ce sta a sentì...Un saluto e sempre complimenti per questo fantastico sito...finalmente ha acquistato il peso che merita ;) BZ".
Penso quel che pensi tu.... non ci vuole molto a decidere stile e colore della vera maglia della Roma. Speriamo con MyRoma di riuscire a fare qualcosa al riguardo, nel documento programmatico consegnato a Di Bendetto c'è un capitolo apposito proprio su questo tema.
Sempre sulle maglie: "Buongiorno Lorenzo, leggendo qua e la sul web arrticoli e opinioni sui "prototipi"? delle nuove maglie della Roma,sono andato sul tuo sito e ho visto le foto...Cosi per nostalgia mi son andato a vedere anche le maglie degli anni passati.
Io rimango sempre più perplesso...possibile che la Robe di Kappa non riesca a far nulla di meglio? Robe da Incompetenti,mi vien da dire!!!(Giocando a PES ho fatto meglio io).
A questi signori..vorrei dire che La Maglia rappresenta La Squadra,i Tifosi e nel caso nostro anche ROMA, la NOSTRA CITTA'...Ora, che mi rappresentano quelle sagome enormi..dove le metti le metti! stanno male...io sarei propenso ad una maglia più sobria,rispettando le tonalità dei colori e mettere un limite alle dimensioni delle SCRITTE E SIMBOLI DI SPONSOR SU QUESTA...possibile che io come tifoso e ROMANO (Lotito ha comperato tutte le scorte di Malox delle farmacie site a Roma..lo sono andato a cercare per un conoscente Laziese...ma la risposta del farmacista è stata sempre la stessa...li ha comprati tutti Lotito...li darà ai suoi tifosi che ti devo dire).
devo vedere LA MIA MAGLIA trasformata in un CARTELLONE PUBBLICITARIO?! sono veramente stanco e nauseato...capisco che AS ROMA sia appetibile come squadra e non solo...ma tutto deve avere un limite...tra la toppa della serie A quella della Champions/Europa league...le scritte e i simboli enormi!...mi sembra una brutta copia del vestito di arlecchino...NON SE NE PUO' PIU'... Quello che faro' è NON comprare la maglia,come faccio purtroppo da molti anni.Chiedo al Marketing (As Roma) di intervenire,di tutelare noi tifosi e la squadra da questo scempio!
NO ALLA TESSERA!
TU NON MI MANDI ALLO STADIO?...IO NON TI MANDO AL GOVERNO!
DISDIRE PER NON SUBIRE UN OBBLIGO FATTO PASSARE PER SCELTA!
(non sono e non saro' mai tesserato)
Grazie dell'attenzione e dello spazio. Pierluigi".
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Maglie, again: "Ci risiamo, per l’ennesima volta la ROBE DE KAKKA se ne fotte letteralmente del ns. disgusto e ci presenta delle maglie che dire di merda è un’eufemismo.Allora mi chiedo che cavolo di interesse possono avere a vestire la ns. squadra (dato che le altre neanche le considero) se poi durante l’anno se gli va bene vendono 10 maglie?! Non sarebbe meglio dargli un bel calcio nel culo, pagare la penale (oppure farsi dare noi i soldi per lo scempio che ci appioppano ogni anno), e cambiare sponsor tecnico!? ….o niente niente non abbiamo più una lira italo-americana per levarseli dalle palle! Comunque complimenti ai fenomeni della KAKKA anche quest’anno perché dopo un’intera annata a studiare e scervellarsi sulla creazione delle nuove maglie della MAGGICA , sono riusciti a creare l’ennesimo ABBORTO!!!!!! Annateveneaffanculo !!!!Scusa ma quando ce vò ce vò!! Ciao MARCO69".
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Scudetto di cartone: "Lorè, andiamo anche con questo sondaggio. Non facciamo gli interisti, dimostriamo di non volere nessuno scudetto di cartone!" http://www.facebook.com/home.php?sk=question&id=187234077999563
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La società dice la sua:
"IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Ore 20: 23: la Roma prende ufficialmente posizione sull’assegnazione dello scudetto del 2006. E lo fa attraverso una dichiarazione all’Ansa dell’avvocato Roberto Cappelli, nominato lo scorso 4 luglio dal cda giallorosso presidente ad interim:
«Non riteniamo di promuovere alcuna azione finalizzata a farsi riconoscere l’assegnazione dello scudetto 2006 in quanto riteniamo che le vittorie a cui ambiano debbano essere conquistate sul campo. È questo lo spirito con cui la Roma vuole iniziare questo nuovo corso».
Cappelli ha poi aggiunto: «La società sin d’ora accetta con serenità qualsiasi decisione che la procura federale riterrà opportuno assumere in riguardo, nella convinzione che tale organo saprà interpretare ed applicare al meglio i principi normativi che regolano il sistema calcistico». Poche parole, ma decise. Arrivate al termine di una giornata in cui si è discusso se intervenire o meno sulla vicenda. La Roma aveva deciso di mantenere un profilo basso, lasciando che fossero Inter e Juventus a darsi battaglia a suon di dichiarazioni al vetriolo.
E invece no. In serata Cappelli (pare dopo essersi consultato anche col gruppo DiBenedetto) ha deciso di far sentire la voce ufficiale della società. Una società che non ha alcuna voglia di approfittare di una vicenda di cui preferisce essere spettatrice. Ecco la rivoluzione culturale. Per questo, alle parole dell’avvocato, non ne seguiranno altre. Si penserà ad altro. Al campo. Al ritiro, al via tra meno di una settimana. Agli acquisti. Al nuovo progetto. Il passato non verrà dimenticato. E se mai lo scudetto 2006 dovesse davvero essere assegnato alla Roma la società accetterà la decisione. Senza enfasi, mantenendo uno stile e un’eleganza che da altre parti sembra mancare.
Lo scudetto degli onesti - o presunti tali - è soprattutto questo. Il passato non verrà dimenticato anche perché il titolo del 2006, comunque vada, è ormai sporcato da scandali di ogni tipo. E l’Inter potrebbe comunque perderlo: primo perché la prescrizione per illecito sportivo può scattare dopo 8 anni (come spiegato nell’intervista ad Enrico Lubrano nelle pagine che seguono); secondo perché Moratti potrebbe rinunciare alla prescrizione e rimettersi al giudizio (come fatto da Franco Baldini per il caso passaporti, ma questa è un’altra storia e un altro stile). E terzo perché il Consiglio federale, che si riunirà il prossimo 18 luglio, potrebbe revocare lo scudetto ai nerazzurri. In serata sono arrivate poi anche le parole di Tommasi, all’epoca giocatore della Roma e oggi presidente dell’Assocalciatori: «Giusto rimettersi alle decisioni del Consiglio federale. Gli scudetti è bello conquistarli sul campo».
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Ancora: "Ciao Lorenzo, come immagino starai seguendo anche tu la discussione per lo scudetto del 2006.. Ci hanno chiamato piagnoni, rosiconi per anni, quando eravamo gli unici a capire che c'era qualcosa che non andava, vedendo episodi come Siena-Inter con 4 giocatori merdazzurri  in fuorigioco (se non sbaglio il numero..ma comunque con Maicon in fuorigioco di 5 metri) , Inter- Samp, con i doriani con due uomini in più, e senza fare un tiro in porta, o ancor di più nel 2007 Inter-Roma con l'espulsione imbarazzante di Mexes (ammonito prima per esser entrato in campo dalla parte della bandierina..ammonizione mai più vista in un campo di calcio), permettendo così il gol di Zanetti quasi a fine partita, e praticamente lo scudetto a loro..e di episodi così ce ne sono tanti, veramente troppi, tanto d'arrivare a soprannominarli "la nuova Juve", senza sapere di averci preso..
io quello scudetto non lo voglio, sa di sporco..ma quando leggo che il sig. Cappelli, "presidente" dell'AS Roma, dice che "Non riteniamo di promuovere alcuna azione finalizzata a farsi riconoscere l'assegnazione dello scudetto 2006 in quanto riteniamo che le vittorie a cui ambiano debbano essere conquistate sul campo. E' questo lo spirito con cui la Roma vuole iniziare questo nuovo corso", un pò mi girano..e ti spiego perchè..Abbiamo sofferto tantissimo in questi anni, solo NOI TIFOSI sappiamo quanto, arrivando ingiustamente sempre secondi, riuscendo a strappare veramente poco, rispetto a quanto potevamo portare a casa..ci hanno sopraffatto RUBANDO, comportandosi allo stesso modo della Juve della triade..ed ora che abbiamo la possibilità di farci sentire, almeno di provare a chiedere giustizia, di alzare la voce, cosa che ultimamente è stato fatta troppo poco, decidono di stare buoni, di "iniziare il nuovo ciclo" stando a cuccia, zitti e buoni, permettendogli di fare ancora una volta il loro gioco, invece di iniziare "col botto", facendogli veramente capire che le cose stanno cambiando.. Vorrei un tuo parere, ma io sinceramente la penso così.. Forza Roma, sempre e comunque.. Raskia".
Mah, guarda, devo dire che anche a me gli scudetti vinti a tavolino piacciono poco, se non altro perché non ci può essere la controprova di esserselo meritato sul campo se tutto filava liscio... Ci si può far sentire in tanti nmodi, e la Società ha ritenuto di farlo così. Secondso me quel titolo, semplicemente, va revocato anche all'Inter e lasciato "non assegnato per corruzione".
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L'eticità della tessera del tkifoso per sconfiggere la violenza:
http://www.tutto-finanziamenti.it/tag/tessera-del-tifoso
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Massimo Izzi sulla lupa:
NELL’ATTO DI FONDAZIONE
«Sarà Roma e sul petto la Lupa»
MASSIMO IZZI
Scrivo da sette anni sul Romanista occupandomi quasi esclusivamente del racconto delle vicende storiche della Roma, alla cui fondazione ho dedicato la mia tesi di Laurea (nel 1999) e 12 libri … ebbene, ieri, leggendo le presunte dichiarazioni del Presidente Lotito (francamente stento ancora a credere che le abbia rilasciate), mi sono trovato a concludere di non essermi mai imbattuto (con tutto il rispetto), in un’accozzaglia così disordinata e sgradevole di inesattezze ed errori grossolani. Il dottor Lotito, come direbbe Totò, è “uomo di mondo”, imprenditore di successo eccetera eccetera eccetera, ma se ha intenzione di dedicarsi allo studio della storia della Roma (cosa che indubbiamente gli fa onore e testimonia una volta di più le sue simpatie verso i colori giallorossi), dovrebbe avere la grande pazienza di leggere, documentarsi e infine tirare le proprie conclusioni.
Ho da poche settimane dato alle stampe la prima biografia del nostro fondatore Italo Foschi (252 pagine), e mi permetto di dire che “qualcosina” sulle origini della Roma e del suo simbolo ne mastico. Andiamo dunque ai fatti. Lotito, almeno secondo quanto riportato dal sito La Roma 24, in riferimento all’articolo di F. Patania sul Corriere dello Sport avrebbe affermato che: «Il simbolo originario della Roma non era la lupa di Romolo e Remo ma era una lupa ben diversa. C’è chi si è appropriato del simbolo di Roma». Che c’è di vero? Un nulla avvolto nel niente. I tifosi della Lupa debbono sapere che già negli articoli che l’8 giugno 1927 documentarono la nascita dell’AS Roma (edizione romana della Gazzetta dello Sport, Il Messaggero, Il Tevere eccetera eccetera), si può leggere: «Il nuovo club assume la denominazione di Associazione Sportiva Roma, veste i colori giallo-rossi, con sul petto il fascio littorio e la Lupa Romana ». Al dottor Lotito facciamo notare, con umana comprensione, che la Lupa Capitolina (con tanto di paffuti gemellini) era lo stemma che fregiava le maglie della Fortitudo-ProRoma nella stagione 1926/27 (il presidente Lotito potrà certo allestire una task force per scovare centinaia di foto d’epoca che documentano quanto affermato). La Fortitudo-ProRoma, è uno dei tre club che diede vita alla fusione da cui nacque la Roma, il presidente, era Italo Foschi, che a maggior ragione volle che la sua nuova creatura ripartisse da quello stemma. Mi preme far notare che le normative federali dell’epoca rendevano obbligatorio, per i club di nuova fondazione, l’inserimento del Fascio littorio.
La stessa Fortitudo Pro Roma per il tesseramento 1926/27 adottò una custodia in pelle con il marchio sovraimpresso della Lupa Capitolina (con la scritta SPQR sul basamento, un esemplare è nella collezione di Gabriele Pescatore), la custodia in pelle venne ripresa (identica in ogni particolare), per il tesseramento della stagione 1927/28 dell’AS Roma. Alla fine del primo torneo della sua storia, nei primi mesi del 1928, la Roma aveva già provveduto (come testimoniato da una pubblicazione di 25 pagine dell’Ufficio Stampa e propaganda del Club, stampata da L’Universale Tipografica Poliglotta), a inserire il logo incrociato ASR sotto la Lupa che è, ancora oggi, lo stemma ufficiale del Club. Questo stemma è riportato, inoltre, sulle tessere del 1932/33, 1933/34, 1935/36, 1936/37, 1937/38, 1938/39, 1939/40, 1940/41, 1941/42, 1942/43, 1944/45, 1950/51 eccetera eccetera. Tutte tessere di cui i collezionisti giallo-rossi posseggono esemplari, ma crediamo che anche gli esemplari di cui ad oggi non ho avuto modo di prendere visione, abbiano la stessa caratteristica grafica. Mi fa piacere inoltre ricordare che l’Audace Club Sportivo (gloriosa società ancora in attività), altra cofondatrice della Roma nata il 15 ottobre 1901, con sede in Via del Corso Umberto 12, aveva come simbolo la Lupa Capitolina (lo storico labaro del club è stato in mostra, a cura dell’UTR, nel 2007 a Testaccio. Se Lotito fosse venuto avrebbe potuto sincerarsene di persona). Potremmo andare avanti, ma non avrebbe senso. Se la SS Lazio deciderà di cercare nuovi simboli tanti auguri, la cosa francamente non c’interessa, la Roma non ne ha bisogno, il suo stemma, millenario, la rappresenta gloriosamente da sempre.

6 luglio 2011: "La Lazio merita l'uso di un simbolo che identifichi di più la nostra squadra con la città di Roma" Firmato Claudio Lotito:
Vabbé, basta ridere. Ecco la nuova maglia della Lazie voluta da Lotito!
Ora, però, facciamo presente al vulcanico Presidente, a digiuno di storia, qualche cosetta.
Dal libro " LAZIO - Il lungo volo dell'Aquila" di Sergio Barbero edito dalla Graphot Editrice, pubblicato a Novembre del 1999:
<<I discorsi si concretizzarono il 9 Gennaio 1900. C'é già la GINNASTICA ROMA. Bigiarelli, rivolgendosi agli inseparabili amici, dice: "dobbiamo
trovare qualcosa che racchiuda ROMA e nel contempo rappresenti un'attività che supera le Mura della città stessa". L'intraprendente ex sottoufficiale rimane un po' sopra pensiero. Poi cercando di soffocare una sorta di eccitazione, esclama: "Propongo la denominazione di Società Podistica Lazio!".
Il capannone Pippa Nera é scosso da un fragoroso applauso. "E LAZIO SIA !", gridarono gli altri in coro">>.
Quindi, se si dice "siamo la prima squadra della Capitale" si dice una idiozia.
Questa la vera storia, tratta da un documentatissimo scritto di Romulus, inviatomi tanti anni fa:
"ROMANI,
Sostengono i nostri "cugini" lazzieli che la loro squadra, la lazzie, sia quella che ha portato il calcio a Roma.
Io vi dimostrerò, cari ROMANI, che, come sono soliti fare, i lazzieli mentono consapevolmente ovvero per crassa e misera ignoranza e disprezzo della VERITA'.
Io vi dimostrerò, cari ROMANI, che non sono i lazzieli ad esser nemici della Verita' , ma è la Verità ad esser fiera nemica dei lazzieli poichè, ogni volta che Lei si rivela a noi ROMANI, abbatte senza pietà il castello di falsità, di visioni oniriche, di bugie, di imposture che i lazzieli inventano x nobilitare la loro turpe e miserrima storia. Dicono infatti i lazzieli che il calcio sia stato portato a Roma da Dante
Bigiarelli, il bersagliere che, nel 1900, fondò la Società Podistica Lazzie su una panchina dell'odierna Piazza della Libertà. Dicono sempre i lazzieli che la Società Podistica cominciò a giocare a calcio "a livello episodico" sin dal 1901.
Ora, cari ROMANI, a rigor di logica appare evidente che codesto Bigiarelli, o chi per lui, dovesse conoscere le regole del gioco del Calcio per fondare una Società che al Calcio giocava.
Come faceva il Bigiarelli a conoscere le regole del calcio? Da dove aveva appreso le misure delle porte, dei campi, i rudimenti delle regole principali?
Appare quasi certo quindi che il Bigiarelli abbia visto giocare di persona almeno una partita di calcio.
Nessuno infatti fonda un club di persone che praticano uno sport che non hanno mai visto giocare e di cui non conoscono le regole.
Ora, cari ROMANI, nel 1900 la radio era allo stadio embrionale e non esistevano la televisione nè la pay tv. Esisteva il Cinema ma, pur non potendolo negare in maniera assoluta, appare davvero irrisoria la possibiltà che Dante Bigiarelli abbia conosciuto il Calcio vedendolo giocare AL CINEMA.
Difficile pure pensare che il Bigiarelli abbia conosciuto il Calcio vedendolo giocare fuori ROMA.
Il Bigiarelli era piuttosto giovane,  aveva combattuto in Etiopia scampando alla disfatta di Adua e questi elementi, coniugati con la difficoltà dei viaggi dell'epoca (le macchine erano un giocattolo x pochi ricchissimi), e con la relativa distanza di Roma da altri centri importanti, ci porta a dover escludere che il Bersagliere abbia visto giocare al Calcio nel mentre di un viaggio fuori Roma.
Quindi, escludendo per ultima l'ipotesi fantastica che i soci della lazzie fossero degli autodidatti del Calcio, rimane aperto il quesito: da chi il Bigiarelli aveva appreso le regole del calcio? Chi introdusse al Calcio i soci della Podistica Lazzie?
Chi, in definitiva, HA PORTATO IL CALCIO A ROMA?
Bene, cari ROMANI, eccovi la risposta.
Il Calcio, come ben sapete, è stato fondato dagli Inglesi.
Gli Inglesi a quell'epoca erano titolari di un immenso Impero Coloniale fondato sulla potenza di una flotta senza eguali e marinai inglesi erano di stanza praticamente in tutti i porti dell'epoca.
Non è un caso che la prima società calcistica italiana sia il Genoa, squadra della città portuale mediterranea x eccellenza.
A Roma, divenuta da quasi un trentennio Capitale del Regno D'Italia, v'era la sede dell'Ambasciata Inglese e di numerosi consolati britannici x gli affari commerciali, politici e religiosi.
Cronache dell'epoca raccontano di come biondi giovanotti inglesi e scozzesi si sfidassero tra di loro gareggiando in un strano gioco con la palla. Di queste partite purtroppo non ne rimane che la memoria, ma nessuna documentazione.
Questa mancanza di documenti probanti ci impedisce di assegnare agli Inglesi il merito di aver portato il calcio a Roma.
La prima partita di Calcio giocata a Roma, di cui abbiamo documentazione certa,  venne disputata il 18 settembre 1895, al Velodromo di Via Isonzo, tra la Società Udinese di Scherma e Ginnastica e la Società rodigina di ginnastica (Rovigo) (precisazione di Maurizio Romanato
giornalista del Gazzettino, inviatami il 12.01.2006 in quanto in precedenza era stato scritto che l'incontro si svolse contro il Treviso, n.d.L.).
A vedere la partita c'erano il Re, la Regina e circa 20.000 persone di contorno.
L'allenatore e direttore dei rodigini era quel Francesco Gabrielli - che in quella città ha sempre vissuto e insegnato - che per primo tradusse in Italiano un manuale inglese di regole della Association Football.
E' ipotesi più che plausibile, anche se non documentabile, che almeno uno dei 9 originari fondatori della lazzie, tutti appassionati sportivi, fosse presente all'incontro che, per l'epoca, era di eccezionale rilevanza sportiva.
A partire dal novembre di quello stesso anno la Società Ginnastica Roma cominciò a giocare al Calcio "in maniera episodica".
Questa Società Ginnastica Roma, o SGR, era la stessa Società la cui esistenza pare abbia indotto Bigiarelli a chiamare lazzie la sua "creazione". Bigiarelli sostenne infatti di non aver potuto dare alla propria Società il titolo di Società Podistica Roma  poichè esisteva già una Società Ginnastica Roma, ed avrebbe perciò cercato un nome che "andasse oltre i confini di Roma pur comprendendola".
Bene, la SGR giocava al calcio "in maniera episodica" sin dal 1895 risultando così in assoluto la prima Società Romana ad aver giocato al Football.
E' LA SGR la prima società Capitolina ad aver portato il calcio a Roma.
Non solo ma, nel 1896, gli studenti del Regio Liceo Ginnasio "Ennio Quirino Visconti" fondarono il Football Club Roma.
Contemporaneamente nasceva anche lo Sporting Club Roma.
Queste 3 società, SGR, FCR ed SCR, dettero vita nel maggio 1899, in quel di Villa Pamphili, al primo CAMPIONATO DI CALCIO DEL LAZIO.
Vinsero i Ginnasti del SGR di cui sono in grado di dare anche la Formazione.
La Formazione della Prima Squadra Vincente di ROMA:
Cesare Tifi, Mario Fabris, Fortunato Celli, Enrico Brignoli, Mario de Fiori, Vibo Bruti, Attilio Serafini, Raoul Dal Mulin, Guido Ottier, Enrico Cremonese, Gregorio Pocobelli..
Nel biennio 1899-1900  nacquero altre società che si occupavano di Calcio.
Ricordiamo la Forza e Coraggio, la Cristiana, la Veloce Club Podistico.
Nel 1901 nasce poi la Roman Cricket and Football Club società che, nel 1927, con l'Alba e la Fortitudo si fonde nella AsRoma.
La Roman CFC comincia a giocare al Football PRIMA che vi cominciasse a giocare, a carattere episodico, la S.P. lazzie.
Possiamo quindi affermare che uno dei tre rami da cui nacque la ROMA  ha cominciato a giocare a pallone prima della lazzie.
La lazzie quindi, è stata solo l ' OTTAVA squadra Capitolina a giocare al Calcio.
Questo dice, documenti alla mano, la Storia.
E questo afferma, sempre documenti alla mano, la Verità che la Storia ci tramanda.
E la Verità e la Storia ci insegnano, cari ROMANI, che non è stata la lazzie a portare il calcio a Roma ma giovani udinesi e trevigiani. E sempre Verità e Storia ci dicono, cari ROMANI, che non è stata la lazzie la prima società Capitolina a praticare il Football, ma la Società Ginnastica Roma.
Non equivocate quindi, signori lazzieli, e non mentite.
Non avete portato voi il Calcio a ROMA.
Voi al massimo vi avete portato il CACIO. Cacio che, in forma di pecorino, dev' essere stato il vostro primo pallone.
AVE ATQUE VALE, ROMANI.
ROMVLVS FECIT".
Detto questo, possiamo senz'altro ammettere che la S.S. Lazio è una squadra di Roma nata prima dell'A.S. Roma attuale.
Tuttavia, c'è una discreta differenza tra l'essere UNA squadra di Roma e LA squadra di Roma. Ove così non fosse, il romanista Lotito non avrebbe alcun interesse ad appropriarsi di simboli che non appartengono ai laziali che, pur potendo inizialmente scegliere nome e colori di Roma, optarono per la Grecia e per il nome della nostra Regione.
Compatisco, quindi, il povero Lotito che - da vero romanista - vorrebbe avere sulla sbiadita maglietta dei corregionali un qualcosa che possa richiamare Roma. Forse per evitare che nelle rare occasioni di comparsa in Europa per identificare la provenienza della squadra biancoceleste (e NON biancoblu) si debba scrivere Lazio-Roma.
Come fare?
Il nome e i colori li abbiamo noi, che ci unimmo per contrastare gli squadroni del Nord, con cui i laziali sono gemellati a livello di tifoseria.
Il simbolo di Roma, pure, e sin dall'inizio.
Il Colosseo già figurò nel 1997/98 sulle nostre maglie della Diadora.
Il "lupo spelacchiato", lo abbiamo visto ieri, era la lupa, per volontà degli stessi fondatori, e sempre lupa è rimasta quando nelle figurine Panini, per ciò che concerne la Lazio, abbiamo anche visto villiche che portavano tribalmente cesti con la testa.
Straparla.
Lunga vita a Lotito.
Resisti!
Altre info su questa pagina: chihaportatoilcalcioaroma.html.
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Commenti: "Questi possono mettere scritte, Colossei biancocelesti (che si potrebbero confondere con il partenone greco o il palazzo reale di Napoli) etc etc..ma non hanno capito che noi siamo l' ASROMA di ROMA.. Da sempre invidiosi e complessati Stefanino".
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Raffaele: "Ciao Lorenzo, Ti mando un fotomontaggio che scherzosamente per gli altri (seriamente per noi) fa capire quanto siano antiestetici gli omoni della kappa.
Ad alcuni il problema maglie sembra banale riconducendo il tutto a due fattori: sti cazzi della marca e la maglia della roma è "sempre" bella.
Sulla prima cosa posso essere più o meno d'accordo, qui non si critica la Kappa o la Diadora perchèsono meno fighe della Nike o dell'Adidas, si criticano delle scelte che vanno innanzitutto contro la tradizione della nostra maglia e vanno contro la Kappa stessa perchè dubito che queste maglie se usciranno così avranno successo. Più che dare la colpa però alla Kappa io darei la colpa a chi l'anno scorso se ne è altamente fottuto (come gli anni precedenti) di creare un rapporto di collaborazione con la tifoseria (che può lasciare feedback preziosi), ma del resto quando una società vede un CDA composto da: mamma, figlia, un laziale, una salma, la zia, il marito (e c'ha detto culo che la figlia era troppo piccola sennò ce stava pure quella) quale innovazione o quali benefici ci si può aspettare per un club di calcio (che è un'azienda)? Volevo solo ricordare alla Robe di Kappa i successi delle maglie dell'AS Roma "pulite" e che un marchio non è detto che più è visibile e più è vendibile (mai visto nike fare loghi enormi sulla maglie di nessuno sport) .Per la nuova società sarebbe molto importante conoscerci meglio (noi TIFOSI della Roma, non pseudoromanistoni da sky-mediaset, romanistoni da radio e bar, e bimbinkiaromanistoni da internet) e capire cosa vogliamo e cosa non vogliamo, magari imparate a conoscerci BENE voi fate un sacco di soldi e noi torniamo a fare quello che abbiamo sempre fatto la domenica senza tessere...
Ho specificato TIFOSI perchè qua è pieno di "io senza roma non so stare" però poi in trasferta?
Una parola per Lotito, sulla maglia può scriverci: "la prima squadra della capitale nata da un parto anale". Le sue parole però mi fomentano, si è reso conto che in realtà la Lazio a livello mondiale-europeo non ha una collocazione precisa quindi deve specificare da dove vengano".

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Sempre sulle maglie:
"..ho visto sul web la nuova maglia dell'arsenal...
..poi ho visto quella dell'inter...la laziomerda già l'avemo vista (maglia del 74..)...
...noi sembra che stamo cosi...nun c'ho parole..."


5 luglio 2011: periodicamente si sveglia e straparla: "Lotito: «Il simbolo originario dell'altra squadra non era quello della lupa di Romolo e Remo, all'inizio era un lupo spelacchiato, che poi è diventato una Lupa con Romolo e Remo, simbolo della capitale e non della Roma. Noi vogliamo interpretare il ruolo della capitale come lo interpreta la Roma, ingiustamente, attraverso quel simbolo. Ne abbiamo tutti i diritti essendo indiscutibilmente la prima squadra della capitale. Per questo insisto dicendo che dobbiamo avere un riferimento certo e storico della città sulle nostre magliette (sarà una scritta con la frase “Lazio prima squadra della capitale)”.
Dal comunicato di fondazione dell'A.S. Roma:
"LA RIUNIONE DI IERI SERA: Ieri sera si sono riuniti i presidenti delle tre società Alba, Fortitudo e Roman nelle persone dell'on. Ulisse Igliori, del comm. Italo Foschi e dell'avv. Vittorio Scialoja, i quali riconoscendo la necessità di dotare Roma di una grande squadra di calcio, e di dare incremento a tutti gli
sports atletici, hanno deciso, anche in ossequio al desiderio delle superiori gerarchie del Partito, di fondere gli Enti da loro presieduti e di costituire un nuovo organismo che prenderà il nome di Associazione Sportiva Roma. L'accordo è stato raggiunto con rapidità fascista e la fusione è ormai un fatto compiuto ed avrà inizio non appena cessati gli attuali impegni dei vari campionati in corso. La nuova squadra giuocherà con la maglia dai colori di Roma, fregiata dallo scudo verde sormontato dalla lupa e dal fascio littorio".
Lo strano essere, quindi, dovrebbe prima studiare la storia e capire di cosa parla, poi aprire la bocca dopo aver azionato il cervello.
E, visto che tutti noi ci auguriani che Lotito resista a lungo alla presidenza della Lazie, la scritta che indica è perfetta: la Lazio è la prima squadra della Capitale (e su questo, lo sappiamo, c'è molto da discutere), noi siamo LA squadra della Capitale. Già che ci sei, Lotito, metti la lupa capitolina sulla maglia ellenica che vi ritrovate: i laziali saranno sicuramente contenti!
LOTITO RESISTI!


2 luglio 2011: AS Roma, nuovo corso finalmente! Ieri pomeriggio ho ricevuto questa e-mail: "Buongiorno, la presente per ringraziarvi per la segnalazione dell'errore relativo alla news “Amarcord 29 giugno 1969” pubblicata sul nostro sito. Vi comunichiamo che abbiamo provveduto alla rimozione del materiale fotografico e documentale erroneamente attribuito alla partita Foggia-Roma del 29 giugno 1969. Buona giornata e buon lavoro,
Riccardo Nasuti Area Comunicazione
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Riccardo Nasuti
A.S. Roma S.p.A.
Via di Trigoria Km. 3,600 - 00128 Roma
www.asroma.it".
Impensabile fino a pochi mesi fa! Questo fa capire che ora esiste una "Area Comunicazione", attenta al tifoso. Una rondine non fa primavera, ma devo dire che la cosa è altamente apprezzata da tutti.
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Aggioniamo i dati del sondaggio su Facebook:
http://www.facebook.com/home.php?sk=question&id=10150208734510894
1375 non sottoscriveranno l'abbonamento se sarà legato alla tessera del tifoso, 76 sì.

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Con l'occasione: pare che la nuova dirigenza della Roma sia decisamente contraria alla tessera del tifoso. Qui mi fermo.
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Nuove maglie: "Ciao Lorenzo, secondo indiscrezioni (documentate da foto fonte Passione Maglie che ci prende tantissimo) queste che ti allego dovrebbero (sono) le maglie per la nuova stagione. Personale commento: Una merda, non comprerò mai una maglia del genere, capisco le esigenze degli sponsor giustamente, ma mi pare sufficiente mettere 2 loghi della kappa sulle maniche. In quella posizione fanno vomitare, e la seconda maglia ancora con sto
cazzo di lupetto? Via la kappa assolutamente... Raffaele".

Concerto Vasco Rossi
1° luglio 2011 Roma Stadio Olimpico
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Parma:
Abbonamenti Parma: Presentata la campagna
17:44 del 30 giugno
E’ stata presentata ufficialmente questo pomeriggio nella sala stampa dello stadio Tardini la campagna abbonamenti per la prossima stagione. A promuoverla il Presidente Tommaso Ghirardi (arrivato con le stampelle a causa di "un infortunio muscolare al polpaccio destro"), il Delegato alla sicurezza del Parma fc Stefano Perrone e il Responsabile ticketing service di Lottomatica Amedeo Bardelli.
"Ho grandi aspettative per questa campagna abbonamenti - inizia Ghirardi -, perché sapete che i tifosi sono coloro che con il loro contributo aiutano la squadra e la società a crescere. Dal punto di vista sportivo ce la stiamo mettendo tutta per allestire un gruppo competitivo".
"Sono molto dispiaciuto per il comunicato fatto dai Boys che invitano i tifosi a non sottoscrivere l'abbonamento. Sono dispiaciuto a livello personale perché stimo molto questi ragazzi, che sono molto legati ai nostri colori. Capisco che il loro sfogo e la loro battaglia contro la tessera del tifoso non sono rivolti contro il Parma, ma contro un sistema che non li accontenta. Voglio essere schietto e sincero, desidero che questa società sia vicina a tutti. Voglio portare però avanti la campagna abbonamenti non solo nell'interesse della società, ma anche nell'interesse dei tifosi stessi. Qui a Parma siamo fortunati ad avere un gruppo di tifosi che ci sta sempre vicino e che se non si abbonasse sarebbe certamente penalizzato".
Il presidente ha poi sottolineato, numeri alla mano, perchè abbonarsi convenga: “Ad esempio, il costo medio di un biglietto in Tribuna Centrale Petitot nella passata stagione era di 113 euro. Bene - spiega Ghirardi - chi si abbona quest’anno usufruendo della prelazione paga per 19 partite 1340 euro. Questo vuol dire che per ogni gara paga solo 70,50 euro e ha in pratica 7 partite gratis. Chi non si abbona durante la prelazione, ma dopo, spende 1.725 euro. A partita paga quindi 90 euro e ha l’equivalente di 4 gare gratis. Passando alla Curva Nord, il prezzo medio dei biglietti l’anno scorso era di 18,60 euro. Chi si abbona quest’anno in prelazione paga 142 euro per tutta la stagione. Si parla di 7,50 euro a partita, con ben 11 gare regalate (la dignità vale di più di una cena regalata....). C’è molta convenienza anche per chi si abbona in libera vendita: 184 euro, con un costo a partita di 9,60.  Quindi vede 9 partite gratis”.
"Senza l'abbonamento quindi sarebbero ancora più penalizzati questi ragazzi che fanno dei sacrifici per venire allo stadio alla domenica. Abbonarsi è allora nell'interesse del tifoso. Vorrei anche sottolineare che la Tessera del Tifoso sta creando problemi ai ragazzi che vengono allo stadio, ma anche al sottoscritto. Non pensiate che sia Ghirardi ad essere favorevole alla tessere. Noi come abbiamo ribadito più volte non ci abbiamo mai speculato, ma anzi per noi è solo stato un costo. Abbonati o no - conclude il Presidente -  noi come società faremo di tutto per aiutare i nostri tifosi".
"L'abbonamento materiale della stagione, ovvero, il classico tesserino, per la prima volta nella storia non esiste più - spiega Stefano Perrone, Delegato alla sicurezza Parma Fc - . E' stato smaterializzato. Pertanto la Tessera del Tifoso è a tutti gli effetti il titolo d'ingresso allo stadio. Senza di essa non è possibile sottoscrivere l'abbonamento. L'unico documento che viene rilasciato al momento della sottoscrizione è un semplice "segnaposto", un tagliando cartaceo che riporta settore, fila e posto assegnato. Il "segnaposto" - continua Perrone - non ha valore di titolo di accesso allo stadio, ma esclusivamente di promemoria per il tifoso e di aiuto al personale addetto all'accoglienza. Va custodito unitamente alla Tessera del Tifoso. Per agevolare in tal senso gli abbonati, al momento della sottoscrizione il Parma fc consegnerà una pratica custodia di plastica. Vorrei infine ricordare che secondo l'ultimo Protocollo d'Intesa Ministeriale, dalla stagione 2011-12 senza Tessera del Tifoso non si potrà andare in trasferta" (se il Prefetto appone limitazioni geografiche per gli altri settori... meglio essere precisi...).
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Nel frattempo l'entusiasta Maroni viene stoppato: "Ciao Lorenzo non so se hai letto questa comunque te la posto.Cosa dirà Maroni adesso?
http://www.laroma24.it/archivio/46023/camera-stop-a-maroni-sugli-steward.html
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Altre notizie da Erich:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/06/30/visualizza_new.html_811040208.html
"Non c'entra nulla con il calcio , ma son cose che mi mandano in bestia.... La notizia ansa è : il capo della mobile di napoli indagato per favoreggiamento alla camorra. Tra le righe pensi di leggere soddisfazione tra le istituzioni per aver pizzicato un traditore dello stato venduto ai camorristi .... Invece : solidarietà e fiducia , ma che cazzo di stato è questo?
Qualche punto della news ansa:
...La misura cautelare - ha spiegato il capo della procura - non impedira' comunque a Pisani di svolgere il lavoro di poliziotto in una citta' diversa da Napoli. Stima e fiducia in Pisani sono state espresse dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni nel corso di una telefonata con il capo della polizia, Antonio Manganelli. Lo stesso Manganelli ha avuto parole di apprezzamento per il funzionario. ''Confermo stima e fiducia nel dottor Vittorio Pisani, che destinerò ad altro incarico per corrispondere alle determinazioni dell'autorità giudiziaria, nella quale ripongo altrettanta fiducia ed i cui provvedimenti rispettiamo ......
....''Siamo addolorati e amareggiati ma nutriamo massima fiducia in Pisani e siamo sicuri che si riuscirà a chiarire le accuse che speriamo siano frutto di un equivoco'', ha detto il questore.
Che dire...
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Dal sito degli Ultrà Lodigiani:
Incazzatura di cuore
Chissà che questo non sia il mio ultimo vero sfogo su questo blog. Perché qua più passano i minuti e più sento crescermi l’incazzatura. Quasi sicuramente l’abbandono di Moretti significherà dare la Lodigiani a Maura e ai vecchi soci. Morale della favola: sogni in frantumi. Niente prima squadra. Ritorno alla Borghesiana a fare gli sgaloppini di Longarini e della sua “gloriosa”Borghesiana Soccer Academy, altro aborto del calcio moderno. Una prima squadra il cui titolo è piovuto dal cielo, che se io fossi Federici chiederei immediatamente i danni a questi signori. Ma come, io vi ho dato il titolo per un progetto di lunga durata e voi lo gettate così al vento? Io voglio sapere perché tutto questo: perché la Lodigiani merita dei soci così squallidi e avidi? Perché questi qua si lamentano delle spese e poi rifiutano le offerte di vendere le loro quote? Perché hanno rifondato la Lodigiani senza conoscerne un minimo di storia? Noi abbiamo lottato per ridare un’immagine a questa squadra, rivalutarne il glorioso passato e introdurla in un radioso futuro, e ora che cazzo di senso hanno avuto le nostre battaglie? Io da 17 anni seguo la Lodigiani, bello sfigato, eh? Voi, piccoli soci della Lodigiani, mettetevi nei panni di uno che ha visto centinaia di partite in casa e fuori, dal Trentino alla Sicilia, che ha rinunciato ad una parte della propria vita per questa squadra, che ha visto arrivarsi la Cisco coi suoi picchiatori, che ha preso assieme ad altri ragazzi una diffida per nulla, che abbiamo penato tanto per riavere una prima squadra, le mille battaglie, e ora ci troviamo di nuovo così, con vaghe promesse di una futura prima squadra quando e chissà...sai, una volta si diceva che il vero calcio era quello minore, il calcio pulito, quello delle squadre di paese e dei campi di periferia, dei derby infuocati dal sapore campanilistico, e invece oggi no, non è vero niente, oggi hai la squadra del tuo paese che magari domani se la prende uno di un altro paese distante 60 km da casa tua e la porta via chiamandola con un altro nome, poi magari riparti e rifallisci pure, o ti compri un titolo e finisci chissà dove...con giocatori che in Eccellenza o Promozione pensano di essere professionisti e dissanguano una società...che poi questa non è un’attenuante per i nostri dirigenti, perché puoi fare una squadra di giovanissimi e tenerti un titolo che un giorno chissà quanto ti potrebbe ricostare, se e quando lo riprenderai...una squadra di giovanissimi che al limite ti garantisce una categoria più bassa l’anno prossimo ma chissà, anche un ripescaggio per come gira il calcio di oggi. Cazzo, la Lodigiani aveva un progetto, aveva San Basilio, il ritorno della prima squadra, le categorie giovanili elite, e invece ci si è attaccati alla Borghesiana, al deserto del Gobi, alla tetta di Longarini (che poi dico io dove la farete la segreteria della Lodigiani?), ci si attacca a Malvicini e a Ceci che non sono di certo eterni anche se gli auguro di campare più a lungo possibile, forse anche a Birillo...ma non si guarda al futuro, ad un progetto. Moretti coi suoi difetti avrà fatto cazzate, creato il vuoto intorno a sé, ma aveva un progetto. Lo capite? O riconoscete solo il tintinnio dei vostri fottuti denari? Potevate accettare la sua offerta e crearvi un’altra squadra per fare le sole giovanili e scuola calcio, ma perché questa ostinazione a chiamarsi Lodigiani? La conoscete voi la storia della Lodigiani? Alcuni di voi la conoscono benissimo. E allora ditemi, la vostra creatura attuale che cazzo ha in comune con la Lodigiani? Quali sarebbero le analogie? Perché l’avete fatta ripartire? Se volete far parte di una società dovete rispettarne la storia, ma capisco che viviamo nel mondo dei Red Bull Salzburg, degli Atletico Rom...pardon Pomezia, nel mondo in cui nessuno crede più a nulla, dove  c'è Longarini che ha fatto fare una finaccia alla Lodigiani, per non parlare di Ternana e Ancona e poi va dal Papa, lui, e parla di “valori dello sport”. Ma quali valori se poi gli unici che seguono questo sport con passione sono sempre i soli a prendersela nel culo tra penalizzazioni Covisoc, fusioni, porcate, partite truccate, tessere del tifoso, tornelli e nominativi? Ora mi rendo conto, siamo noi dei malati di mente, e quegli altri sono quelli svegli, quelli che sanno come gira il mondo. Beh, sono orgoglioso di essere così coglione, magari oggi alla mia età sono un fallito proprio perché faccio parte di quella sfigatissima categoria che è quella degli idealisti, che fa rima con perdenti. Ma almeno riesco a guardare a testa alta questo mondo, e forse la notte dormo più sereno di questa grande gente che sa come vanno le cose e sa farsi gli affari propri! Ma vaffanculo va.....
....ed ecco come gli Ultrà Lodigiani festeggeranno la fine delle loro diffide e l'anno del quindicennale....
...ed ecco come la Lodigiani festeggerà i suoi 40 anni di storia!
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Tesserati Hellas:
Butei, disordini a Sorrento
Ieri si sono visti all’opera a Sorrento i famigerati Butei i tifosi dell’Hellas Verona che autodefiniscono se stessi come una forma di aggregazione sociale a denominazione d’origine controllata veronese e alto gradimento alcolico. In parole povere una banda di ubriaconi cronici che vanno alle partite solo per fare casino e provocare le opposte tifoserie come è regolarmente accaduto anche ieri quando arrivati al campo Italia hanno incominciato ad insultare i tifosi locali continuando anche durante il minuto dedicato al ricordo del militare ucciso in Afghanistan. Per non parlare di quei due che hanno assistito all’incontro in mutande denudandosi completamente in diverse occasioni.
Questa marmaglia di alcolizzati ha continuato, la propria  opera anche nel dopo partita. Mentre andavano via a bordo delle loro auto hanno più volte insultato e minacciato gli ignari passanti e turisti della penisola sorrentina. Più volte sono dovute intervenire le forze dell'ordine. A Meta ad esempio, alcuni facinorosi sono usciti dalle auto con cinte e bastoni minacciando alcuni ragazzini, tifosi del Sorrento che erano nella piazzetta del Mulino. Solo la polizia è riuscita ad evitare il peggio.
Grazie a Dio e al comportamento civile della popolazione della penisola non è accaduto nessun fatto spiacevole e dopo le ore 19.30 la situazione è ritornata alla normalità. Già immaginiamo cosa potrà accadere tra quindici giorni quando questa gentaglia andrà a Salerno.
All’andata un tifoso del Sorrento è stato arrestato per aver tirato una monetina addosso ad uno Stewart. Usando lo stesso sistema di misura questi rifiuti umani dovrebbero essere condannati come minimo a dieci anni di carcere.
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Terminiamo con la censura di internet... anche si queste tematiche non fanno leggi ma si muovono per via amministrativa, come hanno fatto con la tessera del tifoso...:
"Cari amici,
Fra pochi giorni l'Autorità per le comunicazioni potrebbe votare un provvedimento che metterebbe il bavaglio alla rete, arrivando perfino a chiudere siti internet stranieri in modo arbitrario e senza controllo giudiziario. Inondiamo i membri dell'Autorità di messaggi per difendere la nostra libertà d'informazione su internet!
Il nostro governo ha lanciato un nuovo attacco alla libertà di accesso all'informazione, e fra qualche giorno un organo amministrativo sconosciuto ai più potrebbe ricevere poteri enormi per censurare internet.
L’Autorità per le comunicazioni, un organo di nomina politica, sta per votare un meccanismo che potrebbe perfino portare alla chiusura di qualunque sito internet straniero - da Wikileaks a Youtube ad Avaaz! - in modo arbitrario e senza alcun controllo giudiziario. Gli esperti hanno già denunciato l’incostituzionalità della regolamentazione, ma soltanto una valanga di proteste dell’opinione pubblica può fermare questo nuovo assalto alle nostre libertà democratiche.
Non c'è tempo da perdere. La prossima settimana l'Autorità voterà la delibera, e se insieme costruiremo un appello pubblico enorme contro la censura su internet potremo fare la differenza. Inondiamo i membri dell'Autorità di messaggi per chiedere di respingere la regolamentazione e preservare così il nostro diritto ad accedere all’informazione su internet. Agisci ora e inoltra l'appello a tutti!
http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl
Negli anni Berlusconi ha cercato più volte di controllare l’informazione su internet, ma finora i suoi tentativi sono sempre falliti. Ora, lontano dai riflettori, il governo ha la possibilità concreta di espandere i suoi tentacoli sulla rete, a meno che i cittadini non alzeranno la voce per fermarlo.
La nuova regolamentazione permetterebbe all'Autorità per le Comunicazioni di rimuovere contenuti sospetti di violazione del copyright da siti internet italiani senza alcun controllo giudiziario. Ancora peggio, la pubblicazione di una canzone o di un testo sospetto potrebbero perfino portare alla chiusura di interi siti internet stranieri, inclusi siti d’informazione, portali di software libero, piattaforme video come YouTube o d’interesse pubblico come WikiLeaks.
Se approvata, la nuova regolamentazione garantirebbe di fatto poteri legislativi e giudiziari a un organo amministrativo le cui funzioni dovrebbero essere esclusivamente consultive e di controllo, aprendo così la strada a un processo decisionale arbitrario e incontrollato. L'Autorità, nella speranza di passare inosservata, sta velocizzando al massimo la decisione, che è prevista per la prossima settimana.
Ma insieme possiamo costruire un enorme grido pubblico e convincere i membri chiave dell'Autorità che sono ancora indecisi a opporsi alla regolamentazione e rimandare così la questione all'unico organo che ha i poteri costituzionali per legiferare sulla materia: il Parlamento. Manda un messaggio ora e inoltra l'appello il più possibile:
http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl
I governi sono sempre più impauriti da internet, che è diventato uno strumento per aprire il dibattito pubblico e per la mobilitazione dei cittadini, e stanno cercando così di imporre regole più strette di censura. Ma i cittadini stanno rispondendo, come in Gran Bretagna, dove l'opposizione dell'opinione pubblica ha costretto il governo a ritirare la legislazione sul copyright che voleva mettere un bavaglio alla rete. In Italia lo scorso anno siamo riusciti a fermare la "legge bavaglio" liberticida. Vinciamo di nuovo!
Con determinazione,
Giulia, Luis, Ben, Ricken, Pascal, Benjamin e tutto il resto del team di Avaaz
FONTI
Campagna di Agorà Digitale, Altroconsumo e altre associazioni contro la delibera AGCOM sulla rimozione automatica dei contenuti su internet:
http://sitononraggiungibile.e-policy.it/

6 luglio, muore il web italiano:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/6-luglio-muore-il-web-italiano/2154694

Agcom, si sveglia l'opposizione politica: "Modifica diritto d'autore spetta al Parlamento":
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=1219&ID_sezione=&sezione=

Internet: Fini su delibera Agcom, no ai paletti, si tuteli la libertà:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Internet-Fini-su-delibera-Agcom-no-ai-paletti-si-tuteli-la-liberta_312189942267.html

D’Angelo (Agcom): “La libertà non è un procedimento amministrativo”:
http://zambardino.blogautore.repubblica.it/2010/12/15/dangelo-agcom-il-decreto-romani-un-errore-aver-paura-della-liberta/

Delibera n. 668/10/CONS dell'Agcom, Lineamenti di provvedimento concernente l'esercizio delle competenze dell'Autorità nell'attività di tutela del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica:
http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=5415

Il governo britannico pronto a rivedere i suoi piani per bloccare i siti che violano il copyright (in inglese):
http://www.computerweekly.com/Articles/2011/02/02/245187/Government-to-review-plans-to-block-copyright-infringing.htm



1° luglio 2011: affamato di prato verde, mentre scrivo sto seguendo persino il derby del cuore. Non voglio peccare di presunzione - ogni cosa ha il suo pubblico - ma Maroni amerebbe avere dei sostenitori sugli spalti come quelli che sto vedendo, che applaudono entusiasti sconosciuti cantanti oggettivamente osceni nell'intervallo della partita! Invoco il simbolico lancio purificatore della torcia in direzione del cantante!
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Andiamo al regime, diciamo che la storia la conosco bene... In ogni caso, da uno Stato che mette il Capo della Mobile di Napoli accusato di non aver indagato sui boss per favorire gli amici alla Divisione Anticrimine di Roma invece che a timbrare i passaporti, cosa ci si può aspettare?
'Striscioni sì ma di dissenso'. Niente Daspo a 10 ultrà del Palermo
 I tifosi hanno tutto il diritto di accendere fumogenie di protestare contro i provvedimenti del governo in materia di calcio. Il Tar Sicilia ha dato ragione a dieci ultras del Palermo, che due anni fa si erano visti notificare un "Daspo" dal questore, ovvero un divieto di accedere allo stadio per aver messo in atto «atteggiamenti di induzione alla violenza». Il 20 settembre 2009, un gruppo di tifosi delle curve nord e sud si era dato appuntamento davanti al Renzo Barbera per ascoltare la radiocronaca di Parma-Palermo. Durante il primo tempo erano spuntati anche degli striscioni: «Tessera del tifoso un altro abuso vergognoso», «Ci sono perché ci credo», «Ci sono anche se non ti vedo».E la Digos era subito intervenuta (perché?). Adesso, dopo il ricorso dei tifosi, i giudici hanno annullato il Daspo e nel loro provvedimento hanno scritto: «L' accensione dei fumogeni, il canto dei cori e l' esposizione degli striscioni non sono sufficientia far ravvisare nella condotta dei tifosi un concreto comportamento di "incitamento, inneggiamento o induzione alla violenza", sì che il provvedimento impugnato deve considerarsi adottato in assenza dei presupposti normativi, con conseguente annullamento». L' avvocato di uno dei tifosi, Michele Calantropo, spiega: «Il Daspo è un provvedimento condivisibile per fermare atteggiamenti violenti, ma non può essere utilizzato per reprimere le manifestazioni del pensiero. Il Daspo - prosegue il legale - può essere peraltro applicato solo nel corso di una manifestazione sportiva. E in quel caso, la partita era a Parma. Davanti al Barbera non si verificò alcun atteggiamento violento». L' avvocatura dello Stato, per conto della questura, ha già proposto ricorso (su cosa, visto che hanno già perso anche al Consiglio di Stato?). Ma anche il Cga ha emesso un primo provvedimento che assolve gli ultras (già!).
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Dal sito ufficiale della Roma:

Casualità vuole che la foto sia di Napoli/Roma 1968/69, di cui alla foto che vedete pubblicata qui sotto.
Segnalo comunque che nel 1968/69 i "tre punti"  non esistevano. La vittoria valeva 2 punti e alla Roma bastava un pareggio.
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Inseriti diversi video, grazie ad Adnrea, nella stagione 1961/62.
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Aggiunte diverse foto, grazie a Marco, nella stagione 1968/69: qui sotto un assaggio:
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E' giusto sapere cosa è successo a questo gruppo musicale:
PUNKREAS: COSA E’ SUCCESSO QUESTA NOTTE !
Stendiamo il presente comunicato per rendere pubblica la gravissima situazione che ci ha visto involontari protagonisti nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2011 presso l’Euro Hotel di Nichelino, alle porte di Torino .
Dopo il concerto dei Punkreas tenutosi presso il Free Music Festival di Nichelino, ci dirigiamo verso l’albergo insieme alla crew e ai rapper Anti L’Onesto e Dj Noko che hanno chiuso la serata e che viaggiano con noi.
Arrivati sul posto, attorno alle ore 02:00 constatiamo la presenza di militari in divisa – carabinieri – che presidiano l’entrata e immediatamente ci si approcciano con modi poco amichevoli.
Veniamo inoltre a conoscenza del fatto che l’albergo ospita un alto numero di carabinieri (70-100), presumibilmente destinati a servizio di O.P. in Val di Susa, dove il giorno precedente si sono avuti duri scontri con ampio uso di lacrimogeni contro i manifestanti.
Alcuni di noi, come da consolidata tradizione, si ritrovano nella camera di Paletta per parlare del concerto appena effettuato e fare gli ultimi saluti prima di raggiungere le rispettive stanze.
Dopo circa un’ora, il gruppetto si scioglie e restano nella stanza solo Paletta, Gagno e il fonico Gianluca Amen, che continuano a chiaccherare.
Quando sono circa le 03:30, senza aver avuto peraltro alcun avviso o richiamo né dalla direzione né dagli ospiti delle stanze confinanti, i 3 sentono dapprima bussare violentemente alla porta e subito dopo cominciano ad avvertire difficoltà respiratorie che in breve diventano sempre più pronunciate, unitamente a bruciore intensissimo a gola e occhi.
In breve, si rendono conto che qualcuno sta pompando gas urticante da sotto la soglia della porta della camera. Sentendo rumori e grida di sfida e di scherno dall’esterno, e nonostante la situazione sia resa anche più grave dall’impossibilità di aprire completamente la finestra della camera , i 3 decidono di non uscire, per timore di aggressioni fisiche.
Si chiudono momentaneamente nel bagno, sperando così – e con l’ausilio degli asciugamani bagnati – di limitare i danni e resistere a quello che sembra un vero e proprio assalto. Immaginatevi 3 persone chiuse in una camera satura di gas iniettato dall’esterno da un numero indefinito ma alto di militari che gridano di volersi vendicare di un tono di voce – a loro detta – troppo alto.
Nel frattempo qualcuno nelle stanze vicine sente qualcosa. Il primo ad affacciarsi è Anti, che subito si trova la strada sbarrata da tre militari in borghese, muniti di manganello .Il rapper viene schiaffeggiato, malmenato e spinto nel bagno. Gli viene intimato di non uscire dalla stanza e di “farsi i cazzi suoi”.
A questo punto si sveglia il band manager Ruvido che si rende subito conto della gravità della situazione e chiama immediatamente ambulanza e carabinieri di Nichelino.
Nel frattempo band e crew si compattano per affrontare la situazione.
Solo a quel punto, rendendosi conto di avere a che fare con persone che potrebbero godere di attenzione mediatica, i militari cambiano repentinamente atteggiamento tentando di minimizzare l’accaduto.
Appaiono graduati che si offrono insistentemente di trovarci dapprima delle nuove camere, poi addirittura un nuovo hotel.
Ovviamente rifiutiamo, raccogliamo i nostri bagagli e ripartiamo da Torino con destinazione casa.
Abbiamo deciso di rendere noto l’accaduto non solo perché di per sé vergognoso e meritevole di suscitare indignazione, ma anche perché abbiamo avuto la netta sensazione che le cose sarebbero precipitate ulteriormente se non avessimo dato velocemente l’impressione di avere immediati e sufficientemente influenti contatti esterni (agenzia, ufficio stampa, avvocato).
Per una lunghissima mezz’ora noi, e in particolare i 3 chiusi in camera ci siamo sentiti come devono essersi sentiti Uva, Cucchi, Aldrovrandi, e tanti, tantissimi, troppi altri finiti senza possibilità di difendersi nella mani di chi abusa del suo potere per scopi che nulla hanno a che vedere con l’ordine pubblico.
Punkreas & Crew.


30 giugno 2011: disdette: "ciao lorenzo, oggi ho disdetto altre 5 tessere a ragazzi del nostro gruppo....
 è conveniente specificare, che per disdire la tessera, si può protocollare la domanda direttamente alla lottomatica in viale del campo boario 56
oltre che in modalità via raccomandata R/R
gli uffici lottomatica si trovano a testaccio, facilemente raggiungibili...il protocollo è sempre aperto e non c'è fila....
magari qualcuno si scoraggia di fare la fila alla posta... e pagare i 4 euro di raccomandata...
un saluto emanuele corederoma".
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Poi: "Ciao Lore, nel casino che ho trovo il tempo di scriverti queste due righe sulla tessera, si tratta di una sorta di proposta di lettera che potremmo mandare alla AS ROMA per, come dire, dare un’idea, una proposta:
"Spett.le AS ROMA,
io sottoscritto Gianluca A…. mi dichiaro disponibile, nei tempi e nei modi che AS ROMA vorrà indicarmi, ad anticipare da subito il corrispettivo dei 18 tagliandi di ingresso relativi alle partite in casa della AS ROMA per la stagione 2011/12.
Come unica richiesta vorrei avere la possibilità di ritirare i tagliandi, acquistati nel modo che sarà indicato, in maniera cumulativa o, in alternativa, presso punti di distribuzione su tutto il territorio con adeguato tempo a disposizione e di godere, in virtù di quanto acquistato, della prelazione per gli incontri di UEFA Europa League e Coppa Italia.
In attesa di vostre comunicazioni in merito dirette o a mezzo comunicato stampa vi invio i miei più cordiali saluti".
Che dici?
Le ineffabili disposizioni dei carnefici del calcio italiano vietano anche questo. La cosa bella è che lo scorso anno ho visto TUTTE le partite della Roma in casa senza avere la tessera del tifoso ed acquistando volta per volta il biglietto, soggetto da febbraio in poi al controllo di questura: cosa cambiava e cosa cambia se mi faccio l'abbonamento in anticipo senza farmi la tessera del tifoso? Vorrei una risposta sensata dagli scienziati che firmano i protocolli.
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Et voilà: "ciao lorenzo, probabilmente hai già letto questa dichiarazione di platini ma cmq te la riporto.
Ma come vede Platini la Serie A? "Si vede un buon calcio. La brutta immagine la offrono gli stadi mezzi vuoti. Mi chiedo come un arabo o un russo, guardando la tv, possa essere invogliato a investire nel calcio italiano: come minimo pensa che interessi a pochi". alla faccia di maroni e dei suoi dati taroccati".
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Stefano Faccendini:
Big Brother
Pubblicato da thepeoplesgame su 29 giugno 2011
Quando nel 1949 George Orwell pubblicò il romanzo “1984”, probabilmente non immaginava quanto la realtà potesse avvicinarsi alla sua fantasia, quanto un libro all’epoca considerato di fantascienza potesse diventare di attualità, sebbene con qualche decennio di ritardo. Come di sicuro non avrebbe mai sognato, neanche nel peggiore degli incubi, che il Grande Fratello, faccia e occhio di quella dittatura immaginaria londinese, fosse conosciuto dalle nuove generazioni solo come titolo di una delle trasmissioni televisive più vergognose di tutti i tempi.
Nel libro Orwell descrive il modo in cui si era arrivati al trionfo di quella dittatura e i principi, i metodi, attraverso i quali il suo potere veniva preservato. Molto, come è ovvio, si basava sul controllo, filtro e modifica delle informazioni, delle notizie, in modo che uscissero, nella forma e nella sostanza, come volute da quel terribile regime. Bisognava esercitare un “controllo della realtà” continuo. Uno degli slogan del Grande Fratello era “ chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”. Il personaggio del libro, Winston Smith, osservava come la gente dovesse “sapere e non sapere, essere conscia della più completa sincerità ma abile a dire delle bugie attentamente preparate, poter avere allo stesso tempo due opinioni relative ad un cosa che si annullano a vicenda, sapere che sono contraddittorie ma credere ad entrambe”. Il suo lavoro, presso il Ministero della Verità, era quello di altrerare tutte le fonti, le notizie, i dati per lasciare traccia solo di quanto deciso dal potere centrale. Si fabbricava la storia, si distruggevano le fonti, il passato, per non dare punti di riferimento, per annullare le coscienze. E durante giorno e notte gli slogan e la propaganda inculcavano ininterrottamente, attraverso schermi e altoparlanti installati ovunque, la verità fabbricata.
Mi sono dilungato in questa citazione letteraria perchè me la hanno richiamata alla mente le recenti parole del Ministro Maroni e della sua eco mediatica, sempre presente in un paese servile e omertoso come l’Italia. Secondo l’onorevole padano, la TdT è stata un successo e non perde occasione per ripeterlo. Non è vero che c’è stato un calo degli spettatori, mentre dall’altro lato abbiamo stadi più sicuri e accoglienti.
Questo vuol dire negare, re-interpretare, camuffare, filtrare, mangiare-digerire-espellere in diversa forma dati, fatti e notizie. No, non mi vado a leggere le statistiche perchè so troppo bene che possono dire cose assai diverse se si cambia la base di partenza, il modello di riferimento e il valore di stima. I numeri sono oggettivi ma possono essere interpretati: quindi se io dico che un giocatore ha fatto 100 tiri ed un altro 20 ma ometto di dire che il secondo ha giocato un decimo delle partite disputate dal primo, non sono onesto nella valutazione dei due.
Se io dico che non gli incidenti negli stadi sono diminuiti ma non dico che in 10 anni la Roma, ad esempio, è passata da 64mila spettatori di media, anno dell’ultimo scudetto, a poco più di 33mila, 2010-11, commetto lo stesso errore in malafede.
Se affermo che la tessera funziona nonostante la media della A sia diminuita da 25.570 a 24.901 (!!!) nelle ultime due stagioni, per non parlare delle serie inferiori che non interessano nessuno se non i tifosi coinvolti ma che sono in caduta libera, non faccio altro che alterare le informazioni, lavorare per il Ministero della Verità.
Il particolare ancora più triste è che purtroppo non servono neanche numeri o dati ma solo i nostri occhi: se una persona è abituata da anni ad andare allo stadio, lo spettacolo che oggi si vede di fronte negli impianti italiani è desolante, come numero di spettatori presenti e come spettacolo che sono costretti ad offrire, spogliati di ogni entusiasmo cromatico, umoristico e vocale.
Mentre quindi si discute su come scoraggiare altri tifosi dall’andare in trasferta nel prossimo campionato, l’ennesimo calcio scommesse sta passano in secondo piano. Zitti, zitti se ne sta parlando sempre di meno, nelle pagine sempre più nascoste dei giornali. Come avvenuto molte altre volte del resto: in Italia di zozzerie ne sono successe quasi ogni anno, che poi la gente si ricordi solo il 1980 e il 2006 è solo per l’importanza dei nomi coinvolti, delle amnistie e delle vittorie mondiali.
Anche qui, gli operai del Ministero della Verità si sono messi all’opera per l’ennesima volta: tra un po’ non rimarrà traccia delle puntate, dei drink con i tranquillantoi dentro, delle telefonate. Tutto sarà spazzato sotto a questo enorme tappeto che copre il nostro calcio. È bastato un richiamo dell’Amministratore Delegato di Sky Italia Tom Mockridge per creare il panico nei salotti pallonari di tutta la penisola.
Mockridge, giustamente, ha fatto capire che il suo datore di lavoro non era contento, e poteva esserlo sempre meno, di pagare più che profumatamente un prodotto che sembrava, intercettazione dopo intercettazione, sempre più avariato. Visto che la Serie A, tra i maggiori campionati europei, è quello che più dipende dalle entrate dei diritti TV, su cui a giorni le società si scanneranno per il problema dei bacini di utenza, il monito deve essere stato ascoltato. Ma all’italiana.
Consci infatti che la giustizia, sportiva e non,  a queste latitudini ha dei tempi piuttosto lunghi e che i soldi di Sky servono subito, faranno finta che questo scandalo scommesse, anche se esistito, sia di piccola entità. Si rovinerà, sacrificherà, qualche nome minore, qualche giocatore sconosciuto, ridando credibilità al campionato, facendo felice la TV e ricominciando ad agosto come se niente fosse successo.
Le partite sono state tutte regolari, il calcio italiano è pulito, abbiamo il campionato più bello del mondo, gli stadi sono pieni di famiglie felici e sicuri. Il Grande Fratello è all’opera.
Chi controlla il passato controlla il futuro, chi controlla il presente controlla il passato.
http://thepeoplesgame.wordpress.com/2011/06/29/big-brother-di-stefano-faccendini/
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Richard Stallman:
Stallman: no alla tessera del tifoso. Ecco uno (strano) eroe moderno
Come avevo raccontato, Richard Stallman mi ha concesso un'intervista alla recente Conferenza sul Software libero al Politecnico di Milano. Oggi l'intervista, di cui avevo dato un'anticipazione, è uscita su Wired.it. Stallman predica libertà da ogni dispositivo che ci vuole tracciare, non parla solo di software libero.
Quando gli ho fatto l'esempio della tessera del tifoso o della necessità di registrarsi per accedere a network wireless, è stato inflessibile: conta di più la tua libertà o una partita di calcio? Essere libero o connetterti a tutti i costi? Dovreste battervi per queste cose, dice.
Per certi aspetti si tratta veramente di un eroe, un po' difficile da seguire, ma una volta che ci parli e condividi il suo credo, be' sì, non puoi che stimarlo.
Credo che sia impossibile vivere come fa lui (se qualcuno ci riesce mi piacerebbe intervistarlo) per questo lo considero un eroe. Un eroe strano, perché dal punto di vista delle persone cosiddette normali la sua battaglia per la libertà personale ha dell'assurdo. Voglio dire, arrivare a rifiutare Debian, Ubuntu e Android mi sembra esagerato, benché dal suo punto di vista più che legittimo.
Gli ho sentito usare più volte il termine sorveglianza, che nei scorsi giorni è stato ripreso anche da Barrett Brown, l'ex portavoce di Anonymous ora divenuto una specie di nuovo Assange.
Quello che sostiene Stallman è che nel momento in cui rinunciamo a difendere la nostra anche più piccola libertà rischiamo di perderla del tutto. Lo scandalo Romas / Coin svelato da Brown aiuta per esempio a capire il rifiuto di social network come Facebook da perte di Stallman.
Faccio un attimo l'integralista: perché abbiamo rinunciato a combattere per la libertà? Perché siamo disposti a mercificarla per gingilli o servizi tecnologici capaci di radiografarci? In fondo se facessimo tutti gli Stallman per un paio di settimane il mondo diventerebbe in breve un posto migliore.
Silvio Gulizia
http://comunitadigitali.blogosfere.it/2011/06/stallman-no-alla-tessera-del-tifoso-ecco-uno-strano-eroe-moderno.html
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Qui un'altra mini intervista di Stallman
http://daily.wired.it/news/tech/2011/06/28/wireless-stallman.html
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Gianluca Sottovia (Padova Calcio) sul comunicato degli Ultras sulla Tessera del Tifoso: "Siamo preoccupati oltre che dispiaciuti della decisione dei ragazzi della Fattori, che sono quelli che ci hanno seguito con maggiore costanza in questi anni. Ci dispiace, ma non possiamo opporci a quella che è una linea nazionale da parte del Ministero che va avanti ormai da qualche anno. Inutilmente anche le grandi società hanno provato a opporsi a questo provvedimento che presenta alcuni pro e molti contro. Poi dal punto di vista personale posso anche avere una posizione diversa da quella del Ministero dell’Interno, ma come società prendiamo atto che il processo è ormai irreversibile e che quest’anno chi non ha la tessera del tifoso non potrà andare in trasferta”. Su eventuali deroghe concesse all’interno del provvedimento ministeriale: “Sappiamo che esistono e che potremo eventualmente richiederle in alcune trasferte, ma non conosciamo i dettagli, almeno per il momento”.
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Accade a Genova lato Samp: "Ringraziando tutti i ragazzi che hanno voluto seguirci in gradinata nord, visto il particolare momento che sta vivendo l’ U.C. Sampdoria, e visto e considerato che non possiamo, per nostra profonda natura, vivere lo stadio e la Sampdoria in modo marginale ed elitario, comunichiamo che dalla prima partita della prossima stagione occuperemo il piano superiore della gradinata sud.
Resta viva la nostra totale opposizione alle logiche che stanno dietro alla tessera del tifoso, resta vivo il nostro dissenso verso chi ha scelto di sottoscrivere, unicamente per comodità, un programma che mira alla distruzione del patrimonio rappresentato dai tifosi organizzati. Il nostro obbiettivo è sostenere la nostra squadra e spingerla all’immediato ritorno in serie A, con i nostri mezzi, le nostre forze, il nostro entusiasmo.
Per l’ U.C. SAMPDORIA
ULTRAS TITO CUCCHIARONI e STRUPPA 86".
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Tesserati Hellas Verona a Salerno... credo che Maroni ne abbia di strada da fare!
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Argentina al contrario:
Bacia maglia River per amore, multato
E' accaduto al nuovo tecnico Almeyda perche' c'erano tifosi Boca
BUENOS AIRES, 28 GIU - In Argentina con il calcio non si scherza: baciare la maglietta del River Plate di fronte ai tifosi del Boca Juniors puo' costare molto caro, come conferma quanto accaduto a Matias Almeyda, nuovo allenatore della squadra di Buenos Aires appena retrocessa in serie B. La giustizia argentina lo ha infatti multato per circa 3500 dollari considerando il gesto come una pericolosa provocazione ed un potenziale incitamento alla violenza.

Ricevo e pubblico (con un paio di giorni di ritardo):
"Ebbene sì, sembra che finalmente, malgrado "Miss Profilo Basso" si sia quasi incatenata alla poltrona a Trigoria, malgrado abbia tentato e fatto "di tutto di più" per ostacolare la trattativa con DiBenedetto, sembra che finalmente sia in programma il CdA che sancirà l'uscita dalla società di Rosella Sensi, con familiari e pippomarriani accoliti annessi e connessi.
Ed a chi ancora inspiegabilmente (a meno che non abbia qualche interesse personale, magari qualche "entry point" di favore a Trigoria, come è ovvio e lecito pensare che possa essere il caso di qualche noto conduttore radiofonico e televisivo, piuttosto che qualche pennivendolo), ebbene a chi ancora inspiegabilmente continua a dire che la "virtuosa" Rosella è stata un grande presidente e che le critiche che continuano da più parti a pioverle addosso sono infondate, immeritate e ingrate, ebbene a chi dice così ricordiamo solo alcuni dei "capolavori" di Rosella.
1) La vendita (ad una società presieduta guarda caso da una delle sorelline...) dei" diritti" dello Stemma dell'A.S.Roma (uno Stemma storico, che appartiene al Popolo Giallorosso).
2) La vendita di Trigoria (ed il conseguente affitto a leasing).
3) La vendita di Aquilani ("mai e poi mai sarà ceduto uno dei gioielli - Totti, De Rossi e Aquilani - finchè la società sarà guidata dalla famiglia Sensi ").
4) L'assurdo rifiuto all'offerta di Soros.
5) Il prostrarsi a Galliani ("il mio amico Adriano"), Moggi, Giraudo, Bettega e Moratti.
6) Il non aver mai presentato il famoso, fantomatico e millantato "progetto".
7) L'aver criticato un proprio calciatore (De Rossi) che giustamente aveva denunciato i tanti torti arbitrali subiti dalla Roma, che di fatto costarono uno scudetto.
8) L'aver portato Mexes a scadenza di contratto per regalarlo al Milan del succitato amico Adriano.
9) L'essersi messa sempre e continuamente "di traverso" nella trattativa con DiBenedetto.
10) L'aver fatto sfumare - probabilmente - alcuni possibili acquisti di Sabatini (Alvarez, forse Lamela, chissà Higuain...) sol perchè non ha voluto concedere la "delega alla firma" ad uno dei componenti del nuovo (prossimo) CdA.
Vi pare poco?
Nulla di eccepire per quanto riguarda il presidente Franco Sensi, che - va detto - ha fatto tanto per la società e che probabilmente è stato il secondo più grande presidente della Storia della Roma, dopo Dino Viola.
Ma Rosella Sensi ha rappresentato l'"oscurantismo", il "medio evo"... e se sotto la sua gestione sono comunque arrivati alcuni risultati, ed altri ne sono stati sfiorati, il merito certo non è suo ma dei "miracoli" che hanno saputo realizzare Spalletti, Ranieri ed un gruppo di calciatori che hanno fatto "quadrato" e sono riusciti a centrare imprese memorabili (o perlomeno arrivarci a un passo).
Vattene, Rosella... e, abbi pazienza, a te "grazie" non lo diciamo.
Marco, webmaster del sito http://forzaeonore.xoom.it//forzaeonore/index.html"

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Rinfreschiamo la memoria... ve lo ricordate questo? La frase finale scelta da Romachannel è perfetta.
http://www.youtube.com/watch?v=Iz36-alDRBk&feature=player_embedded#at=108

Censura in rete: "avanti con la censura...speriamo di non dover cominciare a lottare anche per la democrazia in rete......
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/6-luglio-muore-il-web-italiano/2154694".

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João:
"Ciao Lorenzo ti saluto ancora! Lo so che non facciamo cori per i calciatori trane 2 ma ieri sera me so morto delle risate nel provare di capire che cazzo di coro se poteva fa per uno che si chiama Stekelenburg...mo tifo che arrivi  questo solo per vedere i piu fantasisti della curva sud a creare un coro per questo tizio.ahahahah abraccio".
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Subbuteo:
ANTEPRIMA DEL FESTIVAL NAZIONALE DELLA CULTURA DEL CALCIO
Giovedì 
primo evento SFERA nella BIBLIOTECA DEL CALCIO di Piazza della Libertà 
(Roma), sede della Fondazione Gabriele Sandri. 
Giornata dedicata al Subbuteo: presentazione di libri sul panno verde, mostra e tavolo da 
gioco per simulare i derby delle capitali. 
Da Lazio-Roma al londinese Chelsea-West Ham 
www.fondazionegabrielesandri.it
Molto interessante, a parte il "Lazio/Roma" invece di Roma/Lazio ;-)
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In Egitto: http://edition.cnn.com/2011/SPORT/football/06/29/football.ultras.zamalek.ahly/index.html?hpt=hp_c1
E-mail: "A Lorè, io sono diffidato per aver acceso un fumone e ora m'è arrivata questa convocazione... per questa stronzata mi hanno dato due anni di daspo, poi altri due me li ha  dati il giudice ma che vonno ancora?":

Se è per questo, in base all'art. 9 della Legge Amato, poi neanche potrai più fare biglietti per 5 anni....
Comunque sia, è una comunicazione che hanno ricevuto tutti i diffidati di Roma. La convocazione è facoltativa, nel senso che si può andare o meno. Vogliono sapere - in presenza di una psicologa - che effetti ha avuto il daspo, se hai capito il grave reato commesso, cosa diresti a quelli che si macchiano di questi gravi reati e se collaboreresti con la Questura per lanciare un messaggio positivo, anche tramite uno spot dove potrai apparire non riconoscibile. Diciamo che nelle intenzioni c'è una funzione educativa. Un po' come chiedere "Come ti senti?" a uno a cui hai appena sparato in faccia.
In effetti 9 anni senza stadio per un fumone colorato è molto educativo.
Però magari non lo sanno, oppure vogliono capirne di più!
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Terminiamo con un articolo in inglese uscito su "When Saturday Comes" che ha ad oggetto la vicenda del bresciano Paolo Scaroni:

Fighting back


28 giugno 2011: bell'articolo tratto da Sportpeople, segnalatomi da Jacopo, sulla situazione in Russia.
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Aggiornamento sondaggio su sottoscrizione tessera: http://www.facebook.com/home.php?sk=question&id=10150208734510894&qa_ref=ns
Alle 23.40 di ieri: 1253 non faranno l'abbonamento, 71 sì.
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Poi, per oggi, torniamo in Argentina... fair play e terzo tempo a Buenos Aires:
Da Calciopress:
(Calciopress – So. Gian.) La Tessera del tifoso, il cui protocollo d’intesa è stato sottoscritto in modo unanime dai vertici del calcio professionistico italiano, passa ai club sotto il profilo organizzativo.
Fermo restando il dissenso di Calciopress di fronte al reiterarsi di un’iniziativa che ha contribuito a svuotare gli stadi nella stagione appena conclusa (“Tessera del tifoso, ma ai tifosi chi ci pensa?“), ci si domanda se tutte le società saranno davvero in grado di soddisfare le molteplici norme che l’accordo prevede. Proviamo a sintetizzarle:
1. I biglietti per i posti destinati ai sostenitori della squadra ospite potranno essere acquistati solo dai possessori delle tessera del tifoso:
2. I biglietti per i posti destinati ai sostenitori della squadra ospite non potranno essere venduti a chi è residente nella regione che “origina” la trasferta o, nel caso di squadre della stessa regione, ai residenti della provincia da cui proviene la squadra ospite.
3. In casi particolari e qualora le società di concerto con il GOS siano nelle condizioni di riservare posti dello stadio a tifosi ospiti senza tessera, dovranno farne richiesta all’Osservatorio sulle manifestazioni sportive
4. Dovranno essere indicate, nei casi di cui al punto .3, le misure organizzative che si intendono adottare affinchè la possibilità sia concessa dagli organi preposti all’ordine pubblico: maggior numero di steward, individuazione di un settore adeguatamente separato da quelli destinati ai tifosi locali, percorsi che evitino possibilità di incroci tra le tifoserie.
5. E’ previsto un impegno per riqualificare i settori ospiti in termini di accoglienza e comfort, che non devono sempre e necessariamente coincidere con le “curve”.
6. Senza tessera del tifoso non sarà possibile acquistare nessun tipo di abbonamento, neanche quelli per determinati pacchetti di gare.
7. E’ prevista l’istituzione, presso le società calcistiche, di uffici e/o sportelli e/o portali web denominati “Dipartimenti dei tifosi” per favorire una corretta informazione e per l’adozione di iniziative promozionali coordinate centralmente dalla Lega.
8. E’ prevista l’apertura di un tavolo di confronto con le rappresentanze delle tifoserie che vorranno rapportarsi con l’Osservatorio nell’interesse dei “tifosi”.
La categoria che maggiormente andrà in panne, con il previsto passaggio delle consegne dal Viminale alle società, è certamente la Lega Pro.
In Prima e Seconda Divisione navigano a vista 85 club, guidati da un Mario Macalli sempre più pessimista sul futuro (QUI i particolari). La grave crisi economica che pervade la terza e quarta serie nazionale ne dovrebbe ridurre il numero a 76.
In questo “mare magnum”, tenuto conto delle difficoltà finanziarie che attanagliano i club e della inadeguatezza degli stadi, ci si domanda perplessi come sarà possibile ottemperare ai punti 4, 5 e 7. Muri invalicabili, già a una prima lettura dell’accordo sottoscritto tra le parti.
Ci aspetta un’altra stagione costellata da stadi ancora più tristemente vuoti che in passato. Che Dio ce la mandi buona e senza vento.
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Da Padova:
NON CI ABBONIAMO NE’ CI TESSERIAMO!
In seguito al protocollo recentemente firmato a Roma e di fronte alla volontà del Ministro Maroni di proseguire sulla linea della “Tessera del Tifoso”, noi ragazzi della Fattori comunichiamo che anche quest’anno non sottoscriveremo l’abbonamento al Calcio Padova, né sottoscriveremo
alcuna tessera fino a quando questa non verrà opportunamente modificata, a norma del rispetto dei nostri diritti di cittadini prima ancora che di tifosi.
Il fallimento di una tessera che di fatto ha svuotato gli stadi è palese e sotto gli occhi di tutti, ma ciò che maggiormente ci dispiace e ci rattrista è il silenzio delle società calcistiche, che sono ben conscie di quanto questo provvedimento abbia penalizzato i loro veri tifosi ma che al momento di firmare il protocollo non hanno sollevato la benchè minima obiezione. E ci riferiamo in particolare alla Società Calcio Padova, il cui A.D. Gianluca Sottovia, che è anche vicepresidente della Lega di Serie B. Non citeremo tutte le volte che ci siamo stati, anche in trasferte vietate rimanendo fuori dallo stadio ma sempre al fianco dei nostri colori, ci limitiamo a sottolineare l’amore dimostrato dai Ragazzi della Fattori nell’ultimo atto della stagione a Novara, a partita ormai compromessa, quando abbiamo cominciato a cantare ed a far festa come se stessimo vincendo, come forma di ringraziamento alla squadra per una stagione che passerà alla storia comunque sia andata. Ci dispiace notare che tutto questo amore non sia stato minimamente ripagato dalla società Calcio Padova, abilissima nel chiedere il supporto dei propri tifosi quando servono, quanto rapida a scaricarli quando per qualche motivo diventano “scomodi”.
Invitiamo tutti i ragazzi della Fattori a non sottoscrivere l’abbonamento: la nostra forza è quella di una tifoseria unita, che è riuscita a trascinare l’intero ambiente, e vi chiediamo pertanto di fare questo grande sacrificio, per il bene stesso del Tifo Padovano. Chi ritiene di volersi abbonare ugualmente è liberissimo, ma lo invitiamo ad abbonarsi in altri settori dello stadio, perché con noi, con la Fattori, con il “modus vivendi” degli Ultras Padova non centra nulla.
Invitiamo altresì tutti i ragazzi della Fattori e simp0atizzanti ad una riunione sul tema della Tessera del tifoso che terremo mercoledì 6 luglio presso lo stadio Appiani, in modo da stabilire tutti insieme la linea da tenere e valutare se continuare o meno ad appoggiare il Calcio Padova, in attesa di segnali da parte della società stessa!
CI SIAMO MA NON CI TESSERIAMO NE’ CI ABBONIAMO!
Tribuna Fattori Padova.


27 giugno 2011: Diffidata per un anno dal proprio club per aver invaso il campo del Leeds per gioia... protagonista? Una bisnonna.
http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-2007227/Leeds-United-ban-Old-Age-Pitch-invader--VIDEO-SPECIAL.html
Dopo 110 anni di Serie A, il RIver Plate retrocede in B: composta la reazione dei sostenitori.
http://www.youtube.com/watch?v=8qr6WHp-WaQ&feature=share
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Abbonamenti 2011/12: tra poco affronteremo per bene la tematica. Nel frattempo due notizie.
Chi vuole fare l'abbonamento prossimo venturo e non ha la tessera del tifoso, dovrà pagarla 15 euro, in aggiunta al costo dell'abbonamento.
Secondo aspetto: l'Agenzia delle Entrate ha prorogato per questa stagione la possibilità di pagare in contanti il proprio abbonamento. Già perché - come prevedevamo - dalla prossima stagione (2012/13) l'abbonamento potrà essere acquistato solo se si attiva la funzione "carta di credito" della propria AS Roma Club Privilege. Quindi tutti quei bei discorsi della serie "tanto io non la attivo e la metto nel cassetto" vanno a farsi friggere perché dal prossimo anno dovrà essere attivata per forza, altrimenti le banche come ci guadagnano?

Clicca qui per il PDF
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Detto questo, sono molte le disdette della tessera del tifoso ricevute dalla Roma, che ha bisogno di una ulteriore crisi di abbonamenti per poter recriminare con la Lega Calcio e con il Ministero degli Interni del tracollo di presenze. Per questa stagione, vista la situazione societaria ancora in itinere, non è possibile scindere l'abbonamento dalla famigerata tessera, nonostante la AS Roma sia contraria all'imposizione.
Quando più società recrimineranno per i mancati incassi, allora la Lega Calcio dovrà prendere posizioni diverse: il primo anno lo hanno subito duramente, ma può essere stato un caso. Diamogli la conferma NON ABBONANDOCI e decidendo - chi lo vorrà - di acquistare comunque i singoli biglietti.
Per chi, invece, ha fatto la tessera del tifoso lo scorso anno: è il momento buono per disdirla, così non si buttano i soldi.
Non è possibile abbonarsi e poi disdirla perché il contratto prevede l'annullamento dell'abbonamento in caso di disdetta della tessera del tifoso.
Ed allora, cosa ci vuole? Basta mandare una raccomandata seguendo le istruzioni qui sotto e poi sottostare allo sforzo di comprare i biglietti per le singole partite in casa. Per le trasferte, i dati delle presenze dimostrano che anche i tesserati non hanno seguito la Roma fuori casa. Quindi non cambia nulla: si vedranno tutte le partite in casa e - fino a che non saranno costretti a cambiare qualcosa - si andrà in trasferta in Europa.
Prima o poi si accorgeranno degli stadi vuoti.
DISDICI
LA "AS ROMA CLUB PRIVILEGE",
NON TI ABBONARE.


24 giugno 2011 (pomeriggio): e-mail: "Lorè, ma ci stiamo veramente facendo abbindolare in questo modo?
possibile che NESSUNO si stia accorgendo della falsità della notizia che sta circolando in merito al divieto fisso di trasferta?
appena ho letto l'articolo di forzaroma.info (poi ho scoperto che proveniva dal il romanista) ho subito pensato che si sarebbe diffuso il panico, ma almeno dal tuo sito mi aspettavo una smentita (per altro ti ho segnalato immediatamente il fatto x sms).
dove cavolo sta scritto che c'è il divieto fisso di acquistare QUALUNQUE settore dello stadio per le partite in trasferta??? DOVE???
il protocollo parla esclusivamente di BIGLIETTI PER I POSTI RISERVATI AI TIFOSI DELLA SQUADRA OSPITE!  i biglietti per i settori destinati ai tifosi della squadra di casa dove cavolo sta scritto che non si possono comprare???
se poi vogliamo guardare in casa nostra è anche possibile che il CASMS per tutte e diciotto le gare in trasferta imponga il divieto di vendita ai residenti nel Lazio (anche se personalmente non ci credo), ma NESSUNA TRASFERTA È VIETATA PER REGOLA SCRITTA.
dici che cambia se sono vietate per regola o se il CASMS le chiude tutte una ad una? secondo me cambia molto, perché se la gente parte dal presupposto (sulla carta giusto) che a qualche trasferta ci si può andare anche senza tessera magari non la sottoscrive o la disdice, se parte dal presupposto che non se ne può fare neanche una senza tessera di sicuro se la terrà bella stretta in tasca oppure correrà a sottoscriverla.
non ci credo e non ci voglio credere che non te ne sei accorto nemmeno tu".
Come spiegato a chi mi ha scritto, questo sito è pur sempre un hobby e quindi la capacità di poter commentare alcuni argomenti risente del tempo che ho a disposizione, solitamente assai scarso. Sono 12 giorni consecutivi (esclusi sabati e domeniche) che non riesco a pranzare e l'ultimo frugoletto intende dormire solo alle 23.00, non prima di giochi di ogni tipo. Detto questo, meno male che chi legge  mi manda e-mail di questo tipo che mi accorciano il lavoro per il sito. Ora che ho avuto il tempo di leggere il protocollo, confermo che nulla cambia rispetto alla scorsa stagione e che i titoli dei giornali sono stati del tutto fuorvianti. Rimane il divieto di vendita di biglietti per il settore ospiti - a prescindere dalla Regione di residenza - a chi non ha la tessera del tifoso.
Per gli altri settori - sempre che siano stati in grado di scrivere correttamente in italiano - non vige alcun divieto di vendita per i residenti nella Regione da cui origina la trasferta ma, come lo scorso anno, sarà il CASMASSSASMMMSSSS a dare indicazioni ai prefetti.
Per quanto riguarda l'obbligatorietà della tessera per potersi abbonare, anche in questo caso quanto scritto nel protocollo conta relativamente.
Un protocollo è un accordo di intenti tra due o più soggetti rappresentativi.
In questo caso l'accordo tra il simpatico Maroni e le varie leghe calcio è stato nel senso di legare l'abbonamento alla tessera del tifoso MA CONTINUA A NON ESSERCI ALCUN OBBLIGO DI LEGGE AL RIGUARDO.
E se non c'è alcun obbligo di legge (un protocollo non è nulla a livello di obbligatrorietà), ogni società può fare quel che vuole, ovviamente mettendosi di traverso sia al simpatico Bobo e agli esecutori dei suoi ordini che alla Lega Serie A di cui si fa parte.
E' un po' quella situazione che si verifica quando un sindacato firma una intesa con il datore di lavoro: a volte spuntano i Cobas che non recepiscono l'accordo e fanno di testa loro. Se la Roma, una volta tanto, facesse il Cobas dicendo che l'emorragia di abbonamenti e la diminuzione di tifosi impongono scelte contrarie, sarebbe il casus belli che porterebbe una buona parte delle altre società ad accodarsi, visto che nessuno (o quasi nessuno) ha bene digerito l'imposizione del secessionista Maroni.
Per chi vuole leggere questo famoso protocollo (spero lo leganno CRITICAMENTE anche i giornalisti, visto che per ora hanno riportato slogan non aderenti alla realtà del documento), qui sotto trovate il PDF.

Protocollo d intesa del 21 giugno 2011
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Chiarito questo, ecco come in Inghilterra vedono Maroni e la tessera del tifoso:
http://www.leadersinfootball.com/blog/the-leader/the-leader’s-regular-football-columnists-2/
Per chi non sa l'inglese, mi riprometto di tradurre il tutto nel week end.
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Un interessante lettera di Wetherill a Toronews e la risposta del Direttore:
Maroni: il calcio non é politica
La grottesca esultanza per i risultati della Tessera del Tifoso. Da Anthony Weatherill
L’ambizione è parte integrante della struttura psicoanalitica di un politico, quindi è comprensibile quando questa viene esibita in modo evidente. La cosa meno comprensibile, è quando questa ambizione porta il politico fuori dai normali confini della realtà. Sarà che la sua gente lo sta spingendo a vestire i panni del futuro premier del governo italiano, ma stavolta Roberto Maroni ha svoltato decisamente nel surreale.
A sentire il leader leghista  il primo anno della Tessera del Tifoso è stato a dir poco entusiasmante, che gli spettatori non sono fuggiti dagli stadi, che gli incidenti e gli arresti sono diminuiti. Sappiamo come i politici siano abili a piegare i numeri ai loro desiderata, ma quando è troppo, è troppo. La Tessera del Tifoso non è mai stata del tifoso, ma delle banche, le quali lucrano e lucreranno sempre di più su questa pseudo rivoluzione maroniana. La Tessera del Tifoso non ha risolto nessun problema del mondo del calcio. Gli stadi vuoti erano prima, e vuoti continuano ad essere oggi. La fuga dei tifosi c’era già stata da tempo, lasciando le società solo con i proventi dei diritti tv(sempre più grami per le squadre meno blasonate. Ossia la quasi totalità dei club italiani). Basta guardare gli stadi ogni domenica, per rendersi conto che la passione per il calcio sia declinata verso un altro tipo di consumo: quello dello spettacolo televisivo. Le famiglie e le persone normali, continuano a stare abbondantemente lontani dalle gradinate degli stadi, auto esiliandosi di fronte agli schermi televisivi. La vera domanda da porsi è che tipo di passione gira oggi attorno al mondo del calcio, e che cosa vogliamo che diventi il nostro amato gioco. I tifosi non possono essere utilizzati come trampolino di lancio di feconde carriere, che intanto hanno utilizzato l’idea della Tessera del Tifoso per ricevere prestigiosi incarichi.
La verità, come l’ultimo scandalo del calcio scommesse insegna, che il calcio nel nostro Paese sta morendo. Il paradosso si è raggiunto con due squadre che hanno giocato i play off di Prima e Seconda divisione essendo praticamente fallite. Altri tifosi, quindi, la domenica sono destinati ad andare ad ingrossare le fila dei teledipendenti del calcio. Vedere il calcio giocato da altri club sul piccolo schermo, seppur al plasma o a cristalli liquidi, non lenirà il dolore di aver visto la loro squadra scomparire. Per quei pochi irriducibili supporter, niente più calcio sulle gradinate il fine settimana. La Tessera del Tifoso di Maroni pensate sia nata per dare una risposta a tutto ciò? Ovviamente la domanda è retorica, sappiamo che la Tessera del Tifoso, nonostante il nome, non è nata per ascoltare le esigenze del tifoso. L’operazione è stata scaltra e piena di fumo negli occhi, come purtroppo molte cose degli ultimi vent’anni in Italia. La politica, e qualche funzionario del variopinto sottobosco del Ministero degli Interni, hanno pensato bene di parlare a nome dei tifosi perbene(come se avessero fatto una qualche elezione primaria che li avesse fatti assurgere a portavoce dei tifosi perbene. Messo ci sia una differenza tra tifosi per bene e non per bene. I tifosi, sono tifosi!), alla stessa stregua di un qualunque capopopolo in lotta contro un qualche potere oscuro. Un portavoce dei tifosi, può venire solo dal mondo dei tifosi. Non dal Ministero degli Interni. Solo i tifosi possono parlare e ragionare su una tessera che porta il loro nome. L’aspetto più comico Maroni lo ha raggiunto quando ha annunciato che dopo il primo anno,  la Tessera del Tifoso è pronta a partire con un’operazione di fidelizzazione dei tifosi ai loro club. Infatti Roberto Maroni vuole convincere l’universo mondo che ha bisogno di una Tessera del Tifoso per fidelizzare il suo tifo per il Milan.
Tutto ciò mi fa dire che l’entusiasmo esibito da Maroni è, perdonatemi lo slang, “fuffa”. Una grande rappresentazione mediatica, per spingere l’ex curvarolo milanista padano ad ergersi ancora una volta verso chiari traguardi politici. L’ex curvarolo milanista ha dimenticato di essere stato un giorno in curva, a tifare per Gullit e Van Basten. Ora si è accomodato in tribuna, e spera presto di assurgere ad un trono. Le banche italiane, ovviamente, sentitamente lo ringraziano.
Anthony Weatherill
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Caro Anthony,
tu che avevi ideato una “Tessera” ben diversa da quella poi messa in atto: hai ragione su ogni fronte.
L'esultanza del Ministro é grottesca, l'immagine é quella di un uomo che a braccia incrociate e a mento in su osserva un paesaggio post-atomico annuendo con piena soddisfazione. Ma se la politica, come giustamente osservi, é l'arte di far passare per trionfi i più clamorosi insuccessi, allora forse siamo davanti ad un'operazione di routine per un governante di lunga esperienza; solo che stavolta il terreno lo conosciamo bene, lo conosciamo in prima persona, sappiamo com'era prima (qualche anno fa, stadi pieni) e com'é adesso, e dunque l'operazione non funziona, non con noi.
Che le tv siano le padrone del calcio é assodato, e saranno loro a condizionare anche lo svolgimento del processo calcioscommesse in corso: ad Agosto, i due grandi operatori televisivi dovranno iniziare a vendere i loro pacchetti, per cui tutto dovrà già essere chiuso, e sarà chiuso in fretta e male, colpendo qualcuno ma, nel dubbio, lievemente (come accadde con Calciopoli, archiviata in fretta e poi ancora nel marasma giudiziario dopo cinque anni). Ma non é -non solo- per i colossi del piccolo schermo che gli stadi si svuotano; c'é spazio e ci sono appassionati di calcio a sufficienza per riempire curve e divani. Se solo, accanto alle legittime strategie delle tv, si avviasse un'azione governativa lungimirante, magari portata avanti da -o con la collaborazione di- persone davvero competenti in materia, persone che sappiano che andare allo stadio é una gioia, non un percorso minato, persone che siano, o siano state, tifosi. E in Italia non dovrebbe essere difficile trovarne.
Alessandro Salvatico

A sinistra, Sassuolo/Torino 2009/10
A destra, Sassuolo/Torino 2010/11

Tratto da Facebook
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Chiudiamo con Salernitana/Verona (con sottofondo sulla tessera del tifoso): i veronesi avranno esibito la tessera del tifoso per interrompere il lancio di bengala e petardi?
http://www.youtube.com/watch?v=uDYFR9RiZao&feature=share


24 giugno 2011: questo l'articolo compiacente della Gazzetta dello Sport, di seguito i commenti allo stesso. Evidentemente il popolo non la pensa allo stesso modo!
http://www.gazzetta.it/dilatua/Calcio/23-06-2011/dalla-morte-raciti-801724502830_full.shtml
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Abbonamento solo con la tessera?
I NO (non faremo l'abbonamento) salgono a quota 1010, mentre i SI (ci abboneremo) passano a 61.
Si vota qui: http://www.facebook.com/home.php?sk=question&id=10150208734510894&qa_ref=ns
Mi sembra abbastanza evidente che - seppur contenti di una buona campagna acquisti - noi Romani "culturalmente arretrati" secondo l'amichetto di Maroni, vorremmo essere prima di tutto LIBERI di abbonarci ma non tesserarci.
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Stesso sondaggio a Firenze, risultati provvisori:
240 partecipanti:
202 non mi tessero e quindi non mi abbono (tra questi circa una quarantina anche per motivi che vanno da quell'economico, al calcio spezzatino e l'impossibilità quindi di vedere tutte le gare)
38 si abbonano
I media fiorentini pensano che il problema sia l'allenatore che rimane! Forse per il tifosotto di tribuna....
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E-mail: "Ho letto la domanda di quello che proponeva di abbonarsi e poi disdire la tessera. L'idea (almeno quella proposta all'inizio) era di usare la tessera come bancomat anche di abbonamenti e biglietti, con questi che sarebbero stati caricati direttamente sulla carta (infatti è quello il vero business!).
Dal momento che però ci sono mille problemi tecnici e che la maggioranza delle tessere non è arrivata ancora questo non è stato possibile. L'idea è attuabile ma se ti beccano ti possono invalidare l'abbonamento (Questo non lo credo: non essendovi una legge non è possibile annullarlo), in più senza tessere non puoi sfruttare la prelazione per le altre competizioni (a meno che l'AS Roma non la conceda lo stesso....).
Ultima cosa, ma la più importante. Il problema della tessera non è avere un bancomat in tasca ma mandare i propri dati senza motivo alla questura, cosa che non sarebbe evitata con questo procedimento. Quindi è inutile. Saluti, Giorgio".
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Altra mail: "Caro Lorenzo, vista l’ufficialità per l’anno prossimo dell’obbligatorietà della tessera del tifoso per seguire la Roma in trasferta, avrei una proposta da fare: su consiglio del mitico Crescina e sinceramente condiviso a pieno anche dal sottoscritto, proporrei di fare tutti la tessera e dimostrare con i fatti che è una cosa del tutto inutile…..e lasciamo stare i dettagli….
Non è detto che se si aderisce al progetto, lo stesso abbia un senso o sia valido e funzionale, si può anche aderire e fare in modo che tutto crolli lo stesso…
Scusami solo per la voce magari troppo fuori dal coro oramai ma per non dargliela vinta arriviamo a pensarle tutte! Cristiano con la Roma nel cuore…".
Argomento già affrontato... Il fatto è che non "tutti" se la potrebbero fare, perché l'art. 9 della legge Amato impedisce a molti amici che da sempre seguono la Roma di potere acquistare persino i biglietti e per questioni per le quali il daspo lo hanno già scontato. Oltre a ciò, se pure tutti si fanno la tessera e poi al prossimo Napoli/Roma ti dicono (come faranno e come hanno già fatto per Catania/Roma) che solo in 50 possono andare?

Terminiamo la parentesi con questa bella cosa... LEGGERE ATTENTAMENTE:
"Roma 23 giugno 2011 - I dati assolutamente positivi in tema di violenza negli stadi sono un successo tecnico delle scelte operate dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza per contrastare la violenza nelle manifestazioni sportive ed un successo politico del Ministro che ha attuato con convinzione senza procrastinare ulteriormente le indicazioni che provenivano dai tecnici dell’ordine pubblico. La tessera del tifoso non è una schedatura bensì uno strumento che offre opportunità per sviluppare un sano senso di appartenenza ad un club.
Il modello per garantire la sicurezza negli stadi disciplina in modo corretto e partecipato l’azione di tutti gli attori del mondo sportivo affidando la responsabilità della sicurezza ai funzionari di polizia che hanno ottimizzato al meglio l’esperienza maturata nel settore.
E’ un format, visti i risultati, che sarebbe opportuno utilizzare anche in altri settori dell’ordine pubblico sulla base del principio della mediazione.
Enzo Marco Letizia (Associazione Nazionale Funzionari di Polizia)"
http://www.anfp.it/default.aspx?pagina=dettaglionewsinevidenza_2&IdLingua=1&Nascosto=IdNews&IdNews=1189
Ecco lì che già vogliono la tessera del manifestante!

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Daniele Lomonaco entra nell'A.S. Roma: "lorè che ne pensi de daniele lo monaco nuovo addetto stampa? penso sia una voce che, oltre ad essere competente, possa difendere per la prima volta città e tifosi, nel recente passato troppo poco tutelati e difesi... laziale risorsa umana!!! JACOPO". Credo sia una delle notizie più buone che si potevano avere in questo inizio di Estate, insieme al ritorno di Baldini. E' un segnale importantissimo per la Roma del futuro in quanto Daniele è sempre stato vicino alla tifoseria e sensibile alle tematiche a noi care. Non si potranno pretendere miracoli, però si passa dalla notte al girono, finalmente. Se poi dovesse fare pure i miracoli (ovviamente con il sostegno societario), allora....
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Il River Plate sta per retrocedere e i tifosi - mentre i biancorossi stanno perdendo 2-0 nello spareggio contro il Belgrano - la prendono con filosofia:
http://www.youtube.com/watch?v=7gSzZ_aVGOk&feature=player_embedded
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Non ho capito se è una cosa vera o no:
http://www.youtube.com/watch?v=HiYADqxO2iw&feature=related

Circola poi in rete questa iniziativa sul caso Aldovrandi con messaggio allegato:
"Cari tutti,
vi invito a cliccare su questo link se avete facebook http://www.facebook.com/home.php#!/event.php?eid=122085654542697

ISTRUZIONI
- adattare alle proprie esigenze il testo che trovate in allegato (cliccare qui per scaricdarlo) inserendo i propri dati personali
- stampare l'articolo al link
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/06/10/news/la_madre_di_federico_aldrovandi_sentenza_giusta_ora_basta_linciaggi-17511752/
- Firmare sia la denuncia, sia la copia del documento che l'articolo allegato
- inserire tutto in una busta
- spedire per raccomandata AR al seguente indirizzo: Procura Generale del Lazio della Corte dei Conti, att.ne Procuratore Pasquale Iannantuono, Via Baiamonti 25 - 00195 ROMA
- in alternativa si puo' inviare al seguente indirizzo e-mail:
segr.sezione.giur.lazio@corteconti.it
FATE CIRCOLARE , CONDIVIDETE IL LINK IN MODO TALE CHE PIOVANO ALMENO QUALCHE CENTINAIA DI ESPOSTI


23 giugno 2011: allora: "A differenza di quello che scrive 'Il Fatto Quotidiano' - aggiunge Maroni - il numero di tifosi e' aumentato, anche se solo dello 0,9%, da quando abbiamo messo in atto misure antiviolenza (e non da quando hanno varato la tessera del tifoso). Dall'omicidio Raciti in poi (quindi NON dalla tessera del tifoso, nota bene) sono diminuite le partite con incidenti, gli scontri, il numero di agenti feriti e l'impiego delle forze dell'ordine''. ''Quanto agli stadi senza gabbie e reti - conclude - non e' il ministero che puo' disporli ma dobbiamo collaborare tutti, anche i tifosi. Devo sottolineare che c'e' gia' condivisione dell'idea da parte del Coni, della Federcalcio delle tre Leghe (Serie A, Serie B e Lega Pro, ndr) e delle societa''. Bene, è stata contattato oggi telefonicamente il Centro Studi della Lega Calcio che ha riferito che ancora non ha i dati definitivi della stagione passata perché alcune squadre non hanno inviato i dati sulle loro presenze. Noi i dati li abbiamo ricavati dal sito www.stadiapostcards.com che li ricava a sua volta dai quattro maggiori quotidiani nazionali. Come fa Maroni a parlare di un aumento dello 0,9% (che comunque sarebbe una sconfitta per i loro desiderata) se i dati ufficiali ancora non ci sono?
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Tessera sì, tessera no, news sondaggio: "news sondaggio: 845 No, non rinnoveremo; 52 Si, rinnoveremo".
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A Cesare quel che è di Cesare: ottimo articolo del Direttore de "Il Romanista":
"(Il Romanista-C.Fotia) Una domanda semplice semplice al ministro Maroni, che ieri ha sbandierato i dati della presunta efficacia delle tessera del tifoso nel ridurre gli episodi di violenza negli stadi: perché non applica gli stessi criteri di durezza repressiva applicati agli ultras del calcio alle centinaia di ultras padani che domenica nel prato di Pontida inneggiavano alla secessione, compiendo una evidente apologia di reato, dal momento che la secessione è chiaramente anticostituzionale?
A questa domanda il ministro Maroni non risponderà, come non ha mai risposto in passato alle nostre obiezioni sul tema. Non che l’opposizione, salvo qualche benemerito come Paolo Cento, Enzo Foschi e Mario Staderini, contesti questa che è una delle misure più illiberali e antidemocratiche esistenti in Italia. Tutti finiscono per considerare gli stadi luoghi dove non vigono più la democrazia e lo stato di diritto. La misura, infatti, è stata peggiorata: mentre finora si decideva partita per partita se i tifosi senza tessera potessero andare in trasferta, dal prossimo anno chi è senza tessera non potrà seguire la propria squadra del cuore, a meno che la squadra ospitante non si faccia carico di organizzare un settore dedicato a loro e provvedere alla sicurezza.Già è aberrante che chi non ha la tessera del tifoso non possa abbonarsi allo stadio. Già sono inaccettabili tutte le complicazioni per acquistare un biglietto. Ora si mette persino in discussione la libertà di movimento dei cittadini, sancita dalla costituzione. E non basta, perché anche le altre misure prese per combattere la violenza negli stadi come il Daspo (il divieto di partecipare alle manifestazioni sportive) sono incompatibili con uno stato di diritto.
Il Daspo, infatti, viene emesso dal questore, sulla base del "sospetto" di pericolosità sociale e non deve essere ratificato da un giudice (come invece avviene in Inghilterra).Per non parlare della misura che impone che gli striscioni dentro gli stadi devono essere preventivamente autorizzati dalla polizia. In sostanza gli stadi sono diventati territori "extracostituzionali", dove non vige più lo stato di diritto, ma un vero e proprio stato di polizia. Intanto, si costringe il tifoso a dichiararsi "non ultras" accettando la tessera, poi si appiccica automaticamente all’ultras la qualifica di individuo violento e pericoloso in base a sospetti e non a prove dimostrate davanti a un giudice. Infine, si interviene sulla libertà di espressione del pensiero.
In un paese democratico, quale noi siamo, se uno compie un reato, allo stadio e ovunque, lo si individua e, se la sua responsabilità viene provata davanti a un tribunale, lo si condanna con le pene previste dalle leggi; se uno esibisce in uno stadio un striscione razzista lo si blocca e lo si denuncia, non si fa lo screening preventivo, affidando all’autorità di polizia il compito di decidere cosa è lecito e cosa no. In uno stato democratico non si limita la libertà dei cittadini di muoversi su tutto il territorio nazionale e di partecipare a ogni tipo di manifestazione, senza bisogno di alcuna tessera. Vorrei per un momento prescindere dal fatto se la tessera del tifoso abbia o no fatto diminuire l’affluenza negli stadi (il ministro dice di no, noi documentiamo che invece, almeno per quanto riguarda la Roma sono diminuiti) e persino se sia suo merito la diminuzione degli episodi di violenza, perché in gioco ci sono fondamentali diritti di libertà delle persone.
Non ho mai accettato, neppure negli anni del terrrorismo, l’idea che la violenza si combatta riducendo i diritti di libertà. Allora ti accusavano di fiancheggiare il terrorismo, oggi di difendere i violenti. E’ vero esattamente il contrario: quante simpatie al terrorismo porta una repressione indiscriminata che colpisce anche chi terrorista non è? Quanta simpatia per la violenza fa crescere uno stato che equipara un ragazzino che ha acceso un fumogeno a uno che va allo stadio solo per scontrarsi con la polizia? Io voglio la Costituzione ovunque, dunque anche dentro gli stadi. La libertà e la responsabilità sono la migliore educazione contro la violenza, che io voglio combattere molto più del ministro Maroni. Diritti, ma anche doveri, a cominciare dal dovere di non praticare la violenza e di non commettere reati. Chi sgarra deve pagare, ma non si può accettare l’idea che esistono categorie (gli ultras e poi magari anche gli immigrati clandestini, i rom, etc…) che non hanno diritti.
La libertà è indivisibile, se la neghi a uno oggi, domani potrai negarla a tutti. Mi domando dove siano, a destra, a sinistra, al centro, i liberali alle vongole, i garantisti a giorni alterni, i difensori dello stato di diritto solo quando questo serve a proteggere i potenti".
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E-mail: "Buonasera, premetto che sono un ex tesserato che odia la tessera del tifoso, ma credo che il mondo contro cui combattiamo ( parlo dei media) sia troppo forte e sono arrivato alla conclusione o fuori dagli stadi o per assurdo tesserati e in trasferta come prima (quando non le vietano ugualmente), che senso ha continuare a comprare il biglietto per le partite in casa? Lasciare gli spalti vuoti sarebbe il messaggio più forte e poi che ho io in comune con chi sta in sud e si è tesserato? Mi farebbe piacere il tuo parere, con stima! Alessandro". Senz'altro gli spalti vuoti sarebbero il segnale più forte ma poiché temo che quel vuoto venga sostituito dagli ebeti con le facce dipinte che vediamo al seguito della Nazionale, preferisco tenere il mio posto acquistando il biglietto.
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E-mail:
"Caro Lorenzo, dopo le fregnacce raccontate ieri dal Ministro PadANO, servilmente e pedissequamente riportate come oro colato dagli organi di stampa, è evidente che in questo Paese si può ormai sostenere che Cristo è morto di freddo ed essere creduti sol "perchè c'è scritto pure sul giornale" o "perchè lo hanno detto in televisione". Mi domando, però, se chi si è tesserato ques'anno - ed è stato presente nella desolazione dello stadio Olimpico - sia ancora disposto a farsi coglionare dall'omino rancoroso con baffetti e cravatta verde. Molti si saranno tesserati perchè "non ho niente da nascondere", altri "perchè così non faccio la fila a prendere il biglietto", altri ancora perchè erano comunque abituati ad avere l'abbonamento in tasca. Ma costoro, in ogni caso, sanno in cuor loro che quello che è stato raccontato ieri con toni trionfalistici non corrisponde al vero. Sanno che gli spettatori sono drasticamente diminuiti, sanno che ai tornelli loro riservati potevano passare anche i non tesserati, sanno che ste' famose "corsie preferenziali" per accedere allo stadio non esistono, sanno, insomma, che sta' tessera non serve a niente, se non a consentire al PadANO di declamare il successo del "suo" progetto. Puntualmente,  subito dopo le esternazioni di Maroni, sono tornati all'attacco quelli che vogliono fare "gli nuovi stadi", all'evidente scopo di lucrare e basta visto che detti stadi rischierebbero di rimanere sempre più vuoti. E allora, sigg.ri tesserati disdite la tessera e tornate a far parte dei buoni, di quelli che "vivono" per l'ASR ma che ragionano con la loro testa e che - pur non avendo anch'essi "nulla da nascondere" - ritengono che non ci si debba piegare a questa ennesima imposizione. Ormai non si tratta soltanto di dire NO ALLA TESSERA, quanto piuttosto di opporsi a continui divieti ed imposizioni provenienti da Istituzioni miopi e prevaricatrici che hanno l'unico fine dichiarato di mantenere lo "status quo" ad ogni costo, anche reprimendo la nostra immensa passione. P.S. "in confronto al PadANO, il Prefetto Serra era un dilettante della restrizione". Un Ultrà".
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Domanda interessante: "ma se io mi faccio la tessera del tifoso, mi abbono, e disdico la tessera , che succede?"
Ora mi studio la cosa.


22 giugno 2011: sui deliri di ieri:
"Ciao Lz,
che dire delle farneticazioni del Ministro Padano … sinceramente non pensavo che facesse passi indietro,NON LO FARA MAI!
Il nemico sul quale concentrarsi non è lui,che non ammetterà mai il fallimento del suo progetto,ma la stampa,le radio e i tg cortigiani.
Coloro che continuano a elogiare e sostenere le tesi del Ministro,indicando noi come pseudo tifosi,e facendo copia e incolla con articoli fantasiosi,che ripropongono ogni tanto,su presunte alleanze,piani studiati tra gruppi ultras che neanche esistono più.
L’Itaglia è un paese di idioti,che finchè  hanno tv al plasma,palmare,e bella macchina (con un pacco di bollettini da pagare a fine mese) non si rendono conto dei reali problemi,non votano perché non gli và o perché devono andare al mare. Molti no  si interessano neanche dei cosa si vota.
In quest’ignoranza e menefreghismo totale i padroni ci sguazzano e fanno il porco del comodo loro.
Tornando a noi  ci sono i tanti ragazzi che non vedono l’ora di vedere un lancio di un fumogeno o di una bottiglietta di plastica per chiamare la situazione “Scontri” e ovviamente postare subito foto e video su Facebook e vantarsi di essere presenti.
Così facendo non fanno che aiutare la stampa ad enfatizzare piccoli avvenimenti.
Dunque questi, sono quelli che ad agosto ,al primo grande  acquisto, correranno a incrementare il numero di tessere,che effettivamente anche quest’anno ,da noi, non sono state poche.
A queste persone deve “passare la fantasia” di venire in curva. Si dice che errare è umano,ma perseverare è diabolico!
Quest’anno ti sei tesserato diciamo … per sbaglio?perché pensavi che l’avrebbero fatto tutti? perchè senza aaaRoma nun potevi stà?
Se non chiedi la disdetta sei un tesserato convinto,un opportunista,un vile!
Secondo me c’è bisogno di alzare il tiro,è vero che i gruppi sono scesi in basso,(anche sé non in toto),ma è pur vero che tanti tesserati che si divertivano di più tra gli ultras li hanno seguiti. Ecco,secondo me non deve più accadere,perché chi sceglie  di non tesserarsi,FA’ UNA SCELTA CHIARA, e se ne assume,responsabilità, oneri ed onori. Ti piace il settore con la gente che fa il tifo,benissimo non tesserarti e sarai il benvenuto,hai la tessera via di qui perché sei UN VILE!.
Chiarisco subito,tesserarsi non è reato,o un atto da infame,ma se poi vai in mezzo agli ultras a far finta che non ce l’hai SI!
Meglio uno zoccolo duro da 400/500 persone su cui si può contare che diecimila bambinoni viziati,o cinesi,che quando la squadra va male mettono in vendita gli abbonamenti su portaportese (li ho visti io,Ma ti rendi conto!!!!!!!)
La lettera inviata da MyRoma alla nuova presidenza descrive perfettamente la situazione causata dalla Tdf e spero possa essere presa in considerazione
da “zio Tom”,ma in realtà ci credo veramente poco.
P.S: Mi aggiungo al sondaggio “Abbonato ma non tesserato” dal tuo sito perché da me facebook è boicottato.
MAI TESSERATO,MAI SERVO DELLO STATO!".
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Staderini, segretario dei Radicali Italiani:
TESSERA DEL TIFOSO: RADICALI, DA MARONI SOLITA PROPAGANDA
Diminuiti gli spettatori e aumentati i divieti. Nuovi stadi non siano come Italia ‘90
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani e Marco Perduca, senatore Radicale
Stordito dal sole di Pontida, il Ministro Maroni continua nella solita propaganda.
La verità è che con la tessera del tifoso sono diminuiti del 4% gli spettatori paganti mentre sono aumentati i divieti e le ordinanze dei Prefetti.
La tessera si è rivelata inutile e dannosa, creando non pochi problemi alle questure di tutta Italia come ammesso dagli stessi sindacati di polizia.
Oggi Maroni annuncia le nuove follie della prossima stagione, che saranno fondate sulle discriminazioni a base territoriale piuttosto che sulla tessera. Infatti, la possibilità di comprare i biglietti e di accedere a questo o quel settore dello stadio in realtà dipenderà dalla città di residenza, come già sperimentato quest’anno.
Una logica che non sorprende che venga dal Presidente in pectore della Padania, alla quale non solo i club di calcio dovrebbero rivoltarsi con le armi del diritto.
Per quanto riguarda i nuovi stadi, se non si faranno i conti con il nostro passato ci ritroveremo come per Italia ‘90, quando un miliardo di euro di denaro pubblico fu gettato al vento per stadi insicuri e obsoleti.
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Sempre sul secessionista: "Lorè, Maroni dice che le presenze negli stadi non sono calate.I numeri dicono il contrario.I numeri sò numeri, non opinabili per definizione,ergo Maroni ,inopinabilmente, dice bugie.Possibile che non si può denunciare un ministro della repubblica che mente? Facce sapè, perchè io di farmi prendere per il culo non sono disposto".
E comunque qui c'è la bacheca del prode minsitro: http://www.facebook.com/pages/Roberto-Bobo-Maroni/68045715943?sk=info
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Terza maglia: "Ciao Lorenzo,volevo avere l'opportunità di dire la mia sulla terza maglia della nostra Roma; io proporrei fosse gialla con bordi rossi(con
le tonalità tipiche dei nostri unici colori).Manterremo i nostri colori anche con squadre tipo l'Arsenal che hanno la prima maglia con molto rosso ma anche con molto bianco e quindi ci costringerebbero (solo in caso di trasferta) ad usare la nostra terza.Tu che ne dici?Saluti". Dico che sono d'accordo. La prima classica, la seconda bianca con i bordi giallorossi, la terza giallo-oro con bordi porpora.
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Everton e TV: "Ciao Lorenzo. Solo per tua conoscenza, se mai giudicassi interessante la cosa.
Essendo simpatizzante dell'Everton, mi collego spesso ad un sito italiano di cui ti allego il link: http://efc.splinder.com/.
In fondo alla prima pagina è riportato l'elenco della spartizione dei diritti TV totale della Premier League in mln di €. La cosa che mi ha colpito è che la forbice tra la prima e l'ultima è piuttosto ridotta (almeno così a me sembra) e cioè circa 60 mln allo United e 39 al Birmingham e al Blackpool.
Non so se in Italia sia simile ma, a mia memoria la distanza tra la prima e l'ultima era abissale.
In alto il webmaster si premura anche di specificare i vari tipi di introiti.
Spero sia interessante. In attesa di buone notizie (Bobo che al prossimo salto ce rimane secco!!!) ti saluto. Manuel 71".
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Una cosa che mi viene segnalata e che mi farebbe piacere far vedere ai suini che si occupano del nostro calcio e capire cosa pensano al riguardo:
"Ciao, sono Stefano e ti scrivo da Barcellona, e’ tantissimo tempo che ti seguo e veramente complimenti per il tuo sito.
ti ho mandato questa url perche’ penso che questo video merita davvero, soprattutto per il triste momento che stiamo passando,
onore a raul gonzales blanco.
http://www.youtube.com/watch?v=agEAvAudamU&feature=player_detailpage
E sempre agli stessi porci, farei vedere questo: http://www.youtube.com/watch?v=CaN_h8zITsc&feature=youtu.be
e questo: http://www.youtube.com/watch?v=dGesAROS6J4&feature=youtu.be
Riguardo i suini, ricordo uno striscione che facemmo con gli ASRU che recitava così: "Un porco, anche vestito di seta, sempre un maiale rimane".
Era riferito a una persona di recente radiata, ma è ancora attualissimo.
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Un bel videoservizio della BBC sul derby di Buenos Aires, Boca/River: http://www.youtube.com/watch?v=dzbzZNzV5oo&feature=player_embedded
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Aggiunte alcuen splendide foto nella stagione 1932/33.
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A proposito di eliminazione delle barriere negli stadi... ecco a voi il precursore!
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Accade a Vicenza:
Esposto degli ultras per i fatti di Cittadella
Lunedì 20 Giugno 2011 12:34
Dopo i sette Daspo arrivati in seguito ai fatti di Cittadella-Vicenza del febbraio scorso, la risposta degli ultras biancorossi è un esposto inviato al ministero degli Interni e alla procura della Repubblica di Padova.
Qui sotto riportiamo il testo integrale del documento, sottoscritto da 83 tifosi (che si riservano la costituzione di parte civile) e depositato dall'avvocato Luca Moscheni.

A seguito dei provvedimenti penali e amministrativi scaturiti dopo l’incontro Cittadella – Vicenza di sabato 19 febbraio 2011 vogliamo evidenziare alcuni tteggiamenti ambigui e provocatori avvenuti nella giornata da parte delle Forze dell’Ordine.
Per tutta la tifoseria vicentina la trasferta di Cittadella era l’occasione per una semplice scampagnata fuori porta. La mancanza di restrizioni e di totale tranquillità con la tifoseria avversaria, ha mobilitato centinaia di fans Berici, vogliosi di seguire la propria squadra.
La passione storica nella cittadina padovana e nei paesi limitrofi per i colori biancorossi contribuiva ancor di più a rendere la giornata un’ occasione festiva e spensierata.
Già dalle ore pre - partita la Città era occupata allegramente dalla maggior parte dei tifosi Vicentini che assiepati in vari locali della zona, attendevano tranquillamente l’avvicinarsi del fischio di inizio con gli stessi tifosi granata. Nessun contatto, nessuna tensione quindi.
E’ con l’arrivo nei pressi dello stadio che si comincia ad intuire però un aria di strana tensione da parte delle forze dell’ordine, presenti con il reparto celere di Padova ed i funzionari della stessa Questura in un fin troppo folto numero per l’occasione. Strana, perché fondata sul nulla, senza motivi e senza ragione.
Ed in effetti, la sensazione si trasforma presto in fatti concreti. Cominciano,innanzitutto, esternazioni di stupore, che diventano progressivamente lamentele, da parte dei tifosi vicentini, in quanto i controlli pre-filtraggio vengono fatti in un modo che, più che accurato, risulta invasivo, sia da parte degli Stewart – non autorizzati a ciò normativamente, perlomeno così ci risulta – sia e soprattutto da parte degli agenti. Molte ragazze vengono fatte svestire da giubbetti e felpe, restando in canottiera, riferendo un fortissimo disagio ed imbarazzo per un’attività che non sembra suggerita da alcun elemento di pericolosità per l’ordine pubblico o altro.
Il controllo anche dei biglietti non appare quello normale e praticato di prassi in occasione di ogni partita, bensì lento ed eccessivamente scrupoloso, creando un naturale e conseguente nervosismo. Non si avvertono, infatti, i motivi di tali scrupoli.
Poi iniziano i casi più eclatanti e provocatori.
Un ragazzo, solo per avere sotto il giubbetto uno stendardo assolutamente apolitico e neutrale che riportava i colori del Vicenza ed un Leone , viene svestito completamente e lasciato senza mutande di fronte agli ultimi tifosi presenti all’esterno, con forte imbarazzo e disagio nel ragazzo stesso e nei presenti al fatto, avvertito come inutile e contrario al buon costume nonché alla tutela della dignità e riservatezza umana.. Tutto questo , quindi, crea una normale irritazione dei presenti alla scena. Le critiche a tale comportamento vengono del tutto snobbate dagli agenti presenti, che continuano ad avere atteggiamento inutilmente aggressivo, per il momento in senso verbale.
Nonostante tutto si cerca da parte della tifoseria di tenere i toni bassi e di procedere per l’ingresso nell’impianto di gioco, con una metodica nei controlli che continua ad essere estenuante ed immotivata.
Quando all’esterno dello stadio erano rimaste poche decine di tifosi, accadeva che:
Veniva bloccato un tifoso udinese per un semplice stendardo bianconero;
Di seguito, venivano dapprima fermati altri 2 ragazzi con felpe coperte dal giubbetto e poi allontanati a mal parole ed insulti dal reparto celere. La loro colpa? Avere una felpa riportante la scritta di 10 cm ACAB, intravista da un agente durante la perquisizione. A nulla sono valsi i tentativi di alcuni di noi di interloquire con le forze dell’ordine, ma anzi minacciati e sospinti veniamo incanalati verso i tornelli.
Scoprendo il rifiuto di far entrare i 3 ragazzi nonostante siano in possesso di regolare biglietto e ritenendo l’atteggiamento assolutamente non provocatorio da parte nostra, si decide per solidarietà di abbandonare lo stadio e tornarsene a casa. Questa modalità di solidarietà era stata svolta già in altre occasioni, sia dalla tifoseria vicentina che da altre, senza problemi di sorta o conseguenze violente da parte dei tifosi stessi.
Per correttezza e per evitare nuove tensioni, come sempre fatto anche in passato, avvertiamo della decisione un agente della Digos di Vicenza affinchè ne informi anche i colleghi Patavini. Questo, in sostanza, era sempre stato il comportamento di prassi, conseguenza di un rapporto di dialogo instaurato con gli agenti della Digos vicentina in queste occasioni, attraverso cui queste situazioni si erano sempre risolte con un allegra partita a pallone o chiacchierata all’esterno dello stadio (fatti riportati, tra l’altro, più volte, anche nelle cronache del Giornale di Vicenza).   Nel mentre si attendono risposte, qualche tifoso decide di avviarsi verso il portone di uscita di sicurezza, per vedere che stava accadendo, cancello che ci accorgiamo però essere bloccato all’esterno.
Questi tifosi, infatti, provano per una prima volta ad uscire ma il cancello viene chiuso in modo repentino e violento dall’esterno; lì per lì non si sa nemmeno da chi. Ad un secondo tentativo, per esasperazione più deciso, partono le prime manganellate e ci si rende conto che fuori a tener chiuso il cancello vi è un reparto della celere.. Si crea tensione e confusione, anche perché non si capisce il motivo per cui si attendeva una pacifica risposta dei funzionari della Digos e ci si trova, invece, la celere a sbattere portoni e partire con le cariche. Non si comprende perché, poi, si possa arrivare a limitare la libertà delle persone, la loro libertà di circolazione, soprattutto quando tale uscita dallo stadio era stata correttamente comunicata.
A quel punto vola qualche calcio da parte di alcuni ragazzi sul cancello ma nulla più. In risposta, nuovi colpi di manganello. Finalmente il cancello si apre e si avvia un dialogo con due funzionari di Polizia, diretto a chiarire l’intero accaduto. In sostanza, si voleva capire: perché il divieto di accesso di alcuni ragazzi, soprattutto quelli con la felpa ed indicati in narrativa più sopra; perché il blocco all’uscita, comunicato in tranquillità ad un agente della Digos di Vicenza; perché un atteggiamento così immediatamente violento della celere, quando l’uscita dallo stadio, come già accaduto in passato, sarebbe avvenuto in accordo con la Digos, senza alcuna volontà di scontro o disordini, per pura e semplice “solidarietà” ed amicizia con altri ragazzi; nel mentre si tenta questo dialogo, purtroppo le manganellate continuano da parte di alcuni agenti della celere. Perchè? Perché minare il buon esito del dialogo con tale atteggiamento inutilmente violento?
Soprattutto un agente ben identificabile (indicato da tutti i presenti come provocatore; tutti, indistintamente, da visuali diverse , in momenti diversi) per la stazza minuta ma ben attento a coprirsi il volto con il foulard del reparto mobile, continua ad invitarci fuori per continuare a rincarare la dose di manganellate. Ai continui richiami del funzionario, l’agente della Celere non calma la sua ira ed anzi con inviti espliciti (“Venite fuori merde, vi rompo il culo”) continua a provocare i tifosi presenti, agitando volutamente ed esplicitamente il manganello verso i tifosi vicentini, tant’è che alcuni di essi cercano di abbassargli il manganello. A questo gesto, l’agente in questione immediatamente intensifica i suoi atteggiamenti provocatori ed offensivi, in primo luogo verbali ed in secondo luogo agitando in continuazione il manganello, colpendo anche qualcuno dei presenti.
Nei diversi minuti in cui alcuni tifosi cercano di dialogare con i funzionari di Polizia presenti – in modo costruttivo, pacifico, chiarificatore, tant’è che alla fine verrà acconsentita l’uscita dallo stadio -, questo agente continua nel suo comportamento, offensivo, provocatorio e si ritiene non adeguato a chi porta una divisa delle Forze dell’Ordine.
A nulla sono serviti i richiami dei Funzionari presenti in loco; chi cerca di parlare con i Funzionari stessi, viene continuamente distratto da questo personaggio, dai suoi insulti, dalle sue minacce; con grande pazienza, alla fin fine, con ripetuti interventi da una parte e dall’altra (molti ragazzi si prodigano per mantenere il dialogo, nonostante la voglia di menar le mani del poliziotto in questione e il nervosismo di alcuni vicentini), la situazione viene chiarita e i tifosi vicentini che lo desiderano, finalmente possono uscire sul piazzale esterno allo stadio.
Tutto ciò premesso, con il presente esposto chiediamo che si voglia

Procedere
Penalmente o in via disciplinare nei confronti degli agenti delle Forze dell’Ordine che si riterrà abbiano violato le norme di legge o di regolamento di disciplina, in particolar modo valutando la legittimità o meno di coloro che hanno provveduto:
ad imbarazzanti perquisizioni personali con comprovato denudamento di una persona;
a porre con metodi offensivi, ai limiti del contatto fisico, un ingiustificato divieto a circolare con una felpa con la scritta ACAB, di cui non risulta vietata né la vendita né la circostanza dell’indossarla;
a vietare con metodi violenti, provocatori ed offensivi la libera circolazione di persone comuni che volevano uscire dallo stadio e che avevano preventivamente avvertito un funzionario della Digos di Vicenza e di cui potrà essere fornito il nominativo, il numero di cellulare a riprova della veridicità di quanto detto.
Infine, si voglia valutare il comportamento di quell’agente della celere, da tutti indicato e individuato come offensivo e provocatore, che potrà essere facilmente identificato, essendo posizionato proprio vicinissimo ed alle spalle dei due funzionari della Digos con cui si era instaurato dialogo.
E  soprattutto speriamo che i tifosi del Vicenza non votino più Lega Nord perché il mandante è Maroni.
*
Andiamo a Bologna con una lettera aperta dal finale geniale:
Lettera aperta alla Federazione, alla Lega, ai membri dell’Osservatorio, al Ministro dell’Interno Roberto Maroni, alle Televisioni a pagamento; a tutti quelli che, in questi anni, hanno rovinato il nostro calcio.
Cari Padroni del Pallone,
avete vietato l'ingresso di striscioni, tamburi, megafoni, costruito tornelli, vi siete resi protagonisti di una repressione costante e sempre più asfissiante avente come unico scopo quello di uccidere il tifo, così come lo conosciamo e come lo abbiamo sempre vissuto.
Il risultato?
Gli stadi si sono svuotati quest'anno grazie all'introduzione della tessera del tifoso, mentre partite venivano manipolate da svariati personaggi protagonisti del sistema.
Mentre Vi preoccupavate di schedare tutti i tifosi d'Italia, era in corso l’ennesimo caso di calcio-scommesse ad avvelenare il Nostro sport.
Le famiglie allo stadio non vengono perchè non esistono più settori a prezzi popolari, perchè mille peripezie sono da affrontare per avere un biglietto, oggi sono anche consapevoli di assistere ad uno spettacolo già scritto su un copione, come nei grandi show di wrestling americani. Per non parlare di un padre che dovrebbe far sottoscrivere la tessera al proprio figlio e farlo così registrare dalla Questura, in via preventiva!!!
Avete vietato trasferte lasciando settori ospiti vuoti, impedendo a cittadini italiani la libera circolazione sul territorio come sancito dalla Costituzione.
Noi a tutto questo ci siamo sempre opposti e continueremo a farlo poichè crediamo che un altro calcio sia possibile, il Nostro calcio, in nome di un ideale e uno stile di vita che ci permetta ancora di essere uomini liberi.
Chiediamo a tutti gli organi competenti l’immediato ritiro del Programma Tessera del Tifoso, che le fidelizzazioni appartengano e vengano gestite solo dalle società sportive, senza alcuna imposizione, con la facoltà di aderire o meno senza essere discriminati sull’accessibilità agli impianti.
Chiediamo prezzi sostenibili come soluzione per riavvicinare le persone a salvaguardia di quel patrimonio culturale che è il Calcio.
In attesa di una celere risposta e NON di una risposta della Celere.
I gruppi della Curva A. Costa"
*
Passando ad altro, pubblicizzo volentieri questa iniziativa contro al pedofilia, che ha visto l'unione di molti trifosi giallorossi:
ULTIMA MISSIONE: DESTINAZIONE INFERNO
UN'OPERA DI DENUNCIA ASSOLUTA CONTRO IL CRIMINE PIU' GRANDE: LA PEDOFILIA
VENERDI’ 24 GIUGNO 2011 – ORE 21.00
TEATRO TENDASTRISCE - Via Giorgio Perlasca 69
Liberamente ispirato dal libro di Pasquale Giaquinto "Stringimi Forte" testi di Steven Pulgra 
e Vanina Cock

IL CAST
Andrea CAPRARI - Angelo NICOTRA - Antonio COPPOLA - Carlo ZAMPA - Claudia G. MORETTI -David GRAMICCIOLI - Fabrizio AMICI - Francesco MARINI - Francesco ORLOTTI - Giancarlo MARTINI - Laura DI GIACOMO - Luca WARD - Marcello MICCI - Marco MORI - Maria Antonietta PITTORE - Maria CIPRIANO - Maurizio COLANDREA - Mauro LORENZINI - Paola NARCISI – Roberto FALCHIERI - Susanna MENDOZA Regia: Bruno BUCCIARELLI - Direzione artistica: Maurizio CARDELLI - Hair Styling: Lello SEBASTIANI - Cover Art: ARTEFATTI

LA STORIA
Nel gennaio del 2005 l’ispettore capo di polizia Nick Frontera è di stanza presso la questura di
Viterbo. Dimensione, questa della città laziale, che ha il carattere punitivo riguardo la bravura,
l’esperienza dell’ispettore stesso. L’unico motivo di sollievo che attenua la rabbia di Frontera è
condividere i giorni in questura con l’amico e collega di sempre Domenico De Juliis detto Mimmo.
Ai due nel corso dei mesi si sono aggiunti gli agenti Giuseppe Soliano detto Giupi e Betta Raggi. I
quattro si muovono come un corpo estraneo rispetto all’apparato della questura e dei colleghi.
Non c’è giorno che passa in cui De Juliis non si uspichi una chiamata importante da parte del
ministero, l’affidamento ad una questura di una grande città italiana oppure che accada qualcosa
di importante proprio lì, nel capoluogo della Tuscia. Ma cosa volete che accada in una delle città
più tranquille del mondo. “Giorni di stanca e di rabbia” li avrebbe definiti il grandissimo Leo
Longanesi. Finché, all’improvviso, un giorno di fine gennaio, accade l’incredibile.
Prima del Natale 2004 la questura di Roma d’accordo con il Viminale e sulla base di elementi
investigativi forniti dalle polizie più importanti di Europa, avvia una mega operazione che cerca di
colpire una rete internazionale dedita al commercio di bambini ed alla pedopornografia on-line.
L’indagine cade in un momento particolare della nostra storia e soprattutto di quella della chiesa
cattolica; organo questo, grandemente provato dallo scandalo della diocesi di Boston che
coinvolge centinaia di religiosi, ritenuti colpevoli di abusi su minori. Sono passati due anni e la
ferita è ancora aperta, un ulteriore coinvolgimento in uno scandalo del genere potrebbe infliggere
un colpo letale alla chiesa che, consapevole del poco tempo di vita rimasto a Giovanni Paolo II, si
sta apprestando alla più grande successione della sua storia.
L’operazione in se stessa, se pur partita con i migliori propositi e la più adeguata predisposizione
da parte della polizia e delle più importati sfere istituzionali, resta tuttavia impercettibile a livello
mediatico. Estesasi su tutto il territorio nazionale, la stessa, porterà a quattordici denuncie e ad un
solo arresto, che avverrà proprio a Viterbo. L’arresto riguarda Ernesto Maria Brachetti, dirigente di
banca prossimo alla pensione, nella cui abitazione, un elegante appartamento al terzo piano di un
palazzo del ‘700 in pieno centro storico, vengono sequestrati 400 files pedopornografici e
addirittura uno snuff-movie.
All'arresto partecipa anche Piero Loiacono, che pur non facendo parte direttamente della squadra
di Frontera, ha da subito instaurato con l’ispettore un rapporto di reciproca stima. Sarà proprio
Loiacono a sottrarre l’agenda ed il cellulare del Brachetti, per poi consegnarli segretamente a Nick
Frontera. L’ispettore da anni aspettava un’occasione così grande con la quale poter dimostrare di
essere ancora un poliziotto di valore assoluto.
L’iniziale diffidenza da parte dei suoi uomini rispetto ai reali rischi che contiene in se un’indagine
del genere viene superata dall’entusiasmo che Frontera sa trasmettere agli stessi agenti. A loro si
aggiunge il giudice Giancarlo Laner già membro del pool antimafia di Palermo, quello per
intenderci, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il giudice Laner dal 1999 è in pensione. E’ così
che quattro poliziotti ed un ex magistrato in clandestinità, poiché nessuno ufficialmente gli affida
questa indagine, partono per l’Ultima Missione: Destinazione Inferno.

LE FINALITA’ DELL’OPERA
Il 24 GIUGNO 2011 non è una data scelta a caso, proprio nei giorni in cui va in scena questa
rappresentazione, su scala globale e in un periodo di tempo che abbraccerà circa 72 ore, verrà
messa in atto, maggiormente on-line, una orribile campagna criminale denominata “giornata
dell’orgoglio pedofilo”, pratica aberrante giunta, tristemente, all’ottavo anno di vita. Durante tale
periodo verranno allacciati rapporti, arruolati soggetti sensibili, diffusi e scambiati decine di
migliaia di files pedopornografici… tra cui i tristemente noti Snuff-Movie, filmati venduti per decine
di migliaia di euro, che culminano con la morte di un minore, spesso per soffocamento, nel
consumarsi di un atto sessuale forzato.
Nella continua lotta alla pedofilia, che non consiste soltanto nel punire chi commette atti aberranti
contro l’infanzia, si vuole respingere, con ogni mezzo, l'inaccettabile mentalità di chi difende
orgogliosamente l'appartenenza a questa ignobile categoria criminale. Si vuole sensibilizzare
l’opinione pubblica, proprio in un momento di forte incremento di impulsi multimediali, a porre
attenzione ai guasti di un poco attento uso di internet, maggiormente ad opera di minori, spesso
lasciati soli per ore davanti ad un schermo, porta di un mondo inesplorato e pericoloso.
Si vuole combattere con ogni mezzo, in collaborazione con tutte le istituzioni sensibili al
problema, pubbliche e private, il radicarsi di un mercato teso all’arruolamento di minori atti allo
scopo. Se prodotti come gli snuff-movie trovano mercato… aumenta la richiesta di tali
realizzazioni, e l’inevitabile ascesa dell’offerta comporterà inesorabilmente un sensibile aumento
di vittime di questa pratica devastante. Durante la rappresentazione, e nella campagna di
presentazione dell’opera, svolta con ogni mezzo possibile, saranno gli stessi autori, promotori e
partecipanti al cast a diffondere dati e allarmi connessi al problema.
L’opera , che nasce dalla comunione di intenti di uno straordinario gruppo di amici, genitori,
collaboratori, non ha fini di lucro. Il ricavato dalla vendita dei biglietti è destinato esclusivamente
alla copertura dei costi di produzione. Il patrocinio delle istituzioni ha carattere gratuito e gli
sponsor presenti acquistano carnet di biglietti da destinarsi a singoli, gruppi/comitati di cittadini
vittime della pedofilia e soggetti indigenti desiderosi di assistere alla rappresentazione.
Il contenuto dell’opera non tende a muovere alcun attacco strumentale ad istituzioni politiche,
religiose, governative e sociali. E’ liberamente ispirato al romanzo “Stringimi forte”, di Pasquale
Giaquinto, e correlato a fatti di cronaca ed eventi temporali che vanno a costituire l’attuale quadro
del fenomeno “pedofilia” su scala internazionale.
L’opera è dedicata alle famiglie vittime della pedofilia, in ogni luogo, in ogni tempo.
Prevendita su circuito GREENTICKETS (www.greenticket.it)
Costo dei biglietti, per due differenti ordini di posto: 10,00 e 15,00 euro + diritti di prevendita
Per ulteriori informazioni: web: www.destinazioneinferno.it – email: ultimamissione@gmail.com

L’evento è presente sul social Facebook: ULTIMA MISSIONE: DESTINAZIONE INFERNO


21 giugno 2011: dunque, un individuo non immune da precedenti penali che in quel di Pontida proclama “abbiamo un grande sogno: una Padania libera e indipendente”, disconoscendo di fatto l'Italia dalla quale vorrebbe staccarsi, proprio in Italia è Ministro degli Interni. Comanda la Polizia italiana. Decine e decine di migliaia di poliziotti delle regioni del Sud Italia obbediscono a un uomo che vuole staccarsi da loro. Un po' come se in Irlanda, in un'ottica pan-britannica, il capo del Sinn Fein fosse Ministro dell'Interno. Proprio perché secessionista ed anti-italiano (persino spergiuro, avendo egli giurato fedeltà alla Repubblica unica e indivisibile), introduce e coltiva discriminazioni territoriali in base alla regione geografica di nascita o di residenza, come fatto per i tifosi di calcio nella scorsa stagione e come intende continuare a fare con la scusa della tessera del tifoso.
Oggi esce questa notizia, che peraltro ricalca analoghe "notizie" già uscite l'anno scorso e due anni fa:
Maroni: "Mai più in trasferta senza tessera del tifoso"
Il ministro dell'Interno: "Per la sicurezza negli stadi siamo sulla buona strada"
"Nonostante le contestazioni iniziali (evidentemente il progetto è stato appoggiato entusiasticamente dal popolo che frequenta gli stadi... forse questa notte perché non me ne sono accorto...), il programma tessera del tifoso continua con ottimi risultati: non c'è stato calo di presenze negli stadi (chissà com'è che non ha fornito i dati!), sono avvenuti meno incidenti e c'è stato meno bagarinaggio". Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, presentando il protocollo di intesa siglato insieme a Coni, Figc e Lega Calcio. "Se si continua così - ha auspicato Maroni - raggiungeremo presto l'obbiettivo di togliere gabbie e reti dagli stadi come avviene in alcuni paesi europei: siamo sulla buona strada" (ah, beh, sì, si è visto per Salernitana/Verona!).
Queste alcune novità presentate per la prossima stagione: I biglietti per i posti destinati ai tifosi della squadra ospite non potranno essere venduti ai residenti nella Regione che origina la trasferta, fatta eccezione per quelli in possesso della tessera del tifoso (e non è una novità, visto che già lo scorso anno era così). Le società ospitanti, in presenza di particolari esigenze e qualora siano in grado di riservare posti dello stadio a tifosi della squadra ospite non fidelizzati, potranno indirizzare specifiche richieste all'Osservatorio (e non è una novità, visto che già lo scorso anno alla fine hanno fatto così). Gli abbonamenti, compresi quelli per pacchetti di gare, potranno essere rilasciati solo ai possessori della tessera del tifoso (e non è una novità, visto che già lo scorso anno era così). Per garantire la circolarità della tessera tutte le società sportive dovranno essere collegate all'apposito sistema informatico. Per le gare a «rischio» l'Osservatorio ed il Casms potranno fornire specifiche indicazioni (e non è una novità, visto che già lo scorso anno era così). Il protocollo è stato firmato dal Vice presidente del Coni, Luca Pancalli, dal presidente della Figc, Giancarlo Abete(il cui fratello Luigi, il caso vuole, è presidente dell'A.B.I.) dai presidente della Lega di Serie A, B e Lega Pro, rispettivamente Maurizio Beretta(che è anche responsabile della comunicazione del gruppo Unicredit, e questo spiega perché la Roma potrebbe avere le mani legate...), Andrea Abodi e Mario Macalli. "Il programma continua migliorando i risultati, non è stato facile partire abbiamo resistito alle contestazioni e al tentativo di bloccare la tessere - ha sottolineato Maroni - non c'è stata una diminuzione dei tifosi (i dati, Maroni, i dati!!! Li dai per gli incidenti, non li dai per gli spettatori? Un "giornalista" ha osato fare qualche domanda all'uomo con la cravatta verde?), ma una drastica diminuzione del bagarinaggio e tutte le tifoserie sono andate in trasferta (beh, insomma!). La tessera non è uno strumento di polizia (noooooooo!) ma in 5 anni c'è stata una riduzione dell'81% e del 51% dei feriti tra la polizia e i civili a fronte di una riduzione del 31% di forze dell'ordine negli stadi (in 5 anni.... quidni la tessera non c'entra proprio nulla perché non è stata introdotta 5 anni fa). Oggi si fa un passo avanti con la consegna del programma nelle mani della società. Entro la fine di questo campionato vogliamo togliere tutte le gabbie ma anche tutte le reti dagli stadi. Chi ancora si oppone non é un tifoso" (ah, quindi io non sono un tifoso della Roma. Voi che leggete, non siete tifosi della Roma. Sapete chi ve lo dice? Roberto Maroni, censurato per resistenza a pubblico ufficiale, secessionista e indipendentista, socio di uno che dice Sono Porci Questi Romani. Visto che, smentendo il calo degli spettatori mostra anche qualche aspetto che lo riconduce al paese di Collodi, è evidente che se mente in ordine agli spettatori, mente anche sull'ultima frase che, correttamente letta, va intesa quindi come "chi si oppone è un vero tifoso". Del resto sentirsi dire una cosa del genere da un tipo che in gioventù frequentava gli spalti del Varese Calcio per poi passare sotto la bandiera del Milan solo perché vince la dice tutta sull' "esser tifoso" di Maroni. "La tessera si è dimostrata efficace - ha detto Abete - si deve superare un'eccessiva ideologizzazione di questo strumento che serve ad usufruire dell'avvenimento in modo sereno. Questo protocollo favorisce la circolarità della tessera, determina un nuovo fronte con le tifoserie e responsabilizza ulteriormente le società".
Aspetto comunque di leggere il protocollo per verificare quali sono le "novità" del secessionista padano, le cui rivendicazioni di indipendenza possono farci piacere sol per il fatto che, a quel punto, potremo dichiarargli guerra!
Da LaRoma.net:
"L’indiscrezione si è trasformata in realtà. Anche per il prossimo anno per abbonarsi e andare in trasferta servirà la “tessera del tifoso” e sul web si scatena la protesta dei supporters. L’idea di dover obbligatoriamente aderire al programma per seguire la propria squadra del cuore non è piaciuto a tanti tifosi romanisti che, per il secondo anno di fila, sono pronti a boicottare la campagna abbonamenti. "Abbonato ma non tesserato" è questa la frase simbolo del dissenso che in questi giorni molti utenti di facebook stanno sostituendo alla propria foto del profilo. Stessa immagine che campeggia anche sul sito asromaultras.org, punto di riferimento per la tifoseria giallorossa, che da anni sta portando avanti una vera e propria campagna di (contro)informazione legata alla  famigerata tessera del tifoso. L’idea di dover sottoscrivere la “Privilege Card” per esercitare quello che da anni è stato un diritto non piace. Proprio no. Così il gruppo “No privilege Card” su facebook commenta: “Che una cosa sia chiara a tutti: Quest'anno, come quello passato e come tutti quelli che verranno, ci abboneremo soltanto se non sarà obbligatorio sottoscrivere la tessera del tifoso. Altrimenti si abbonino Maroni e i componenti dell'Osservatorio”. Stesso tenore per il gruppo “Campo Testaccio” che ad oggi conta oltre 46mila iscritti: “ABBONATI MA NON TESSERATI!!! Questa è la nostra richiesta!”. Anche MyROMA si è espressa sull’argomento in un’intervista rilasciata qualche giorno fa al nostro sito: “MyROMA – spiega Lorenzo Contucci responsabile del dipartimento per la tradizione- chiede che l'abbonamento allo stadio venga scisso dal programma tessera del tifoso. Perchè provvedimenti di questo tipo non possono essere obbligatori, ma devono essere lasciati alla libera volontà delle persone”.  Sempre l’associazione di azionariato popolare in questi giorni ha inviato  un documento sia a DiBenedetto che a Franco Baldini, dove il problema  “abbonamenti” figura al primo punto.
Intanto il nostro sondaggio lanciato sulle pagine Facebook (“Se per abbonarsi servirà ancora sottoscrivere la tessera del tifoso come ti comporterai?!?”) nel giro di qualche giorno ha superato i 600 vontanti, 632 per la precisione. Il risultato è chiaro e non ammette repliche con l'opzione “Non mi abbonerò” che ha totalizzato ben 591 voti, contro i soli 41 di coloro che sono disposti lo stesso a sottoscrivere la tessera... con  il “partito” dei "NO" che è destinato a crescere con il trascorrere delle ore. Ricapitolando,quindi, i tifosi non vogliono questo programma (che a nulla serve ai fini della sicurezza) e le società sono costrette a rinunciare a parte degli introiti derivanti dagli abbonamenti… cui prodest dicevano i latini… A chi giova tutto ciò ci domandiamo noi!".
A Maroni e ai banchieri.


20 giugno 2011: il documento predisposto da MyRoma e consegnato a Di Benedetto:

CLICCARE QUI PER LEGGERLO
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http://www.myroma.it/
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La mia solidarietà al Ministro Maroni che ha rischiato di cadere a Pontida, alla festa della Lega Nord in cui è stato acclamato Presidente del Consiglio.
Il prossimo salto andrà sicuramente meglio (speriamo)!
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Sondaggio abbonamenti:
http://www.facebook.com/home.php?sk=question&id=10150208734510894
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Dopo Salernitana/Hellas Verona (con tanto di striscione finale dei granata "Ultras Verona Bossi-Maroni" su Raisport ho beccato un servizio su Paolo Rossi con immagini di L.R. Vicenza/Roma del 1977/78. Ho fatto quel che ho potuto!
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Terze maglie: "quello che hai scritto sul sito è corretto, e ovviamente sono d'accordo. però se vogliamo essere precisi quello è un celeste stile marsiglia piuttosto che un blu everton.
e noi, se vogliamo dirla tutta, sulle terze maglie dovremmo fare una specie di guerra : arancione? grigia? nero-arancio? nero-verde?
 è vero che la terza è una maglia commerciale ma allora perchè non farla ad esempio con richiami dei colori della fortitudo? dell'alba? a questo punto ha un senso farla verde o blu per motivi storici.
e poi basta co sti cazzo di pupazzetti, meglio la nike o adidas almeno il materiale è decente piuttosto che sta roba da mercatino con le scritte enormi (poco sobrie) della kappa, perfino i calciatori che hanno un fisico decente sembrano degli sfigati pensionati con quella roba addosso".
Perfetto, allora siamo d'accordo su tutto. La terza maglia dovrebbe avere un richiamo storico (spiegato al popolo).
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I progetti della "nuova" AS Roma: "Sono consapevoli di aver perso 6mila abbonati a causa della tessera, ma la loro soluzione per riprenderseli sono: (udite udite!!) due colpi del calciomercato!!. Invece ,per il piano "riportiamo le famiglie allo stadio", non hanno capito quale è il vero problema secondo me. Mi chiedo su cosa basino le loro proposte..No alla tessera! Alessio".
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Inseriti diversi video nella stagione 1960/61 tra cui uno bellissimo a colori di Roma/Padova, grazie ad Andrea.


19 giugno 2011: da Il Romanista:
Più stadio per tutti, ecco le idee per la nuova Roma
Domenica 19 Giugno 2011 10:08
(Il Romanista - P.Bruni)
Il futuro è adesso. Sono giorni decisivi e frenetici quelli che stanno vivendo a Trigoria: dalla programmazione sul campo a quella dirigenziale. Dal rafforzamento delle strutture cardine fino alla campagna abbonamenti per la prossima stagione.

Ed è proprio la voce "botteghino" quella che, per certi versi, dovrebbe diventare uno dei fiori all'occhiello del nuovo corso societario. La base è semplice: la Roma appartiene ai suoi tifosi. Senza di loro non avrebbe ragione d'esistere e, grazie al loro, ha quel fascino seducente che l'ha resa immortale. Si ripartirà da questo cercando di migliorare un meccanismo già all'avanguardia. La conferma di Carlo Feliziani, l'uomo che conosce tutti i segreti del "ticketing" giallorosso, è stato un primo passo importante verso quel potenziamento che la proprietà americana ha in testa da quando il dossier "As Roma" è finito sul tavolo di mister Di Benedetto (veramente Carlo Feliziani è la persona che, unica in Italia, decise che i minori di 14 anni dovevano avere la tessera del tifoso per avere diritto ai tagliandi gratuiti. La biglietteria mi sembra che nel corso degli ultimi anni sia stato il servizio PEGGIORE che ha avuto l'A.S. Roma: scarse informazioni e incompetenza), . In molti, comunque, si domandano: come sarà la nuova campagna abbonamenti?

L'OBIETTIVO Il "must" è riportare la gente allo stadio e per farlo, escludendo gli obblighi governativi, serve ingolosire i sostenitori. Feliziani ha inviato da tempo a Boston una lunga relazione con una serie di proposte da realizzare per la prossima annata (mi piacerebbe leggerla). Grafici e parametri di comparazione rispetto al trend degli ultimi anni,comprese le varie possibilità d'intervento per non rischiare di contrapporsi alle vigenti legislazioni (ancora: quali legislazioni?) che mordono il mondo del calcio. Le risposte arriveranno a breve, entro la settimana che sta per iniziare, anche perché i tempi stringono e la presentazione ufficiale non può andare oltre la metà di luglio. Di sicuro ci saranno grosse novità, qualcosa che possa riaccendere la fantasia dei tifosi e riportare l'Olimpico ai fasti di una volta. L'obiettivo è superare i 18.617 abbonati del 2010/'11 e recuperare tutto il terreno perduto nel corso degli anni, fra card privilegiate e contestazioni societarie. Basti pensare che nell'ultimo quinquennio, davanti ai terminali, il borsino presenze è andato man mano a scemare perdendo, dal 2006 ad oggi, quasi quindicimila fedelissimi. Mica pochi se, oltre alla componente strettamente poetica dell'incitamento durante le partite, si fa un consuntivo in euro di quanto sarebbe potuto entrare nelle casse di Trigoria. Con la tessera del tifoso al primo posto nel mietere un gran numero di"vittime". Se in questo caso poco si potrà fare, visto che il Viminale non intende mollare di un centimetro (è la Roma che deve avanzare di un centimetro, in ASSENZA di una legge!), per il resto le offerte sembrerebbero decisamente interessanti e rivoluzionarie.

LE FAMIGLIE Dovrebbe nascere un settore riservato alle famiglie, così come veniva fatto fino al 2006 (allora, sotto un'altra forma, si chiamava"pacchetto famiglie"), una sorta di zona tranquilla, a costi contenuti, dedicata soprattutto a coloro che vogliono portare i più piccoli a vedere la Magica senza correre rischi. Dove sarà ubicato? Al momento è difficile dirlo, le ipotesi sono molteplici: dai Distinti Nord, alla Tevere Laterale fino, addirittura, alla Monte Mario mutuando, in questo caso, ciò che nei primi anni del nuovo millennio veniva inquadrato come "settore 13".

L'EUROPA LEAGUE Potrebbe nascere, invece, una sorta di miniabbonamento a prezzi vantaggiosi per l'Europa League (non ce ne frega niente: non ci vendiamo per pochi euro), qualcosa che possa garantire un'adeguata cornice di spettatori in una competizione che, storicamente, non ha quasi mai infervorato gli animi.

SETTORI UNIFICATI È probabile poi che alcune aree dello stadio vengano accorpate: i Distinti potrebbero abbracciare le Curve e diventare un'unica,grande, porzione di spalto. Idem per la Tevere che azzererebbe l'attuale "Laterale" e finirebbe tutta sotto una stessa "bandiera".

LA TESSERA DEL TIFOSO È possibile pure che la famigerata tessera del tifoso, per abbattere le lungaggini burocratiche, venga rilasciata contestualmente alla sottoscrizione dell'abbonamento (e chissenefrega!).

I BIGLIETTI OMAGGIO Discorso differente per la cosiddetta biglietteria omaggio, quella voce che compare in tutte le società del pianeta: dal calcio al basket, transitando pure per la pallavolo o il tresette. Sono al vaglio diverse possibilità e,ognuna di queste, ha una sua specificità. La Roma, ad esempio, oltre a pagare più di un milione di euro al Coni per l'utilizzo dell'Olimpico, garantisce un certo quantitativo di tagliandi (che vengono scalati durante la contrattazione dall'importo iniziale delcontratto). Nel prossimo futuro, però, le cose potrebbero cambiare e, tramite una maggiore elargizione di biglietti (quando possibile), abbattere ulteriormente i costi d'affitto dell'impianto. Il tutto, ovviamente, in attesa che venga costruito lo stadio di proprietà.
Benissimo, non avevo dubbi: il nulla. Se non si cambiano del tutto strategie e non si azzera completamente - anche a livello umano - la precedente gestione non si va lontano. Se poi dobbiamo tenerci queste persone per un altro anno, sopporteremo. Ma non ci abboniamo. Ci abboneremo soltanto se non sarà obbligatorio sottoscrivere la tessera del tifoso. Altrimenti si abbonino Maroni e i componenti dell'Osservatorio.

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Seconda maglia del Liverpool: "Ciao Lorenzo, ti scrivo per precisare quanto per molti è sembrato uno scandalo sulle maglie del Liverpool, tra l'altro con delle palesi imprecisioni. Innanzitutto la maglia in questione è la TERZA e non la seconda.
Altro appunto, la tonalità di blu della maglia dell'Everton è un blu (blue Royal) totalmente differente da quello della maglia che ha un celeste che la rende simile a quella del Marsiglia.
Appunti storici (fonte Wikipedia con annesse maglie disegnate):
* Dal 1892 al 1896: la maglia del Liverpool era di colore bianco-celeste (a metà) con pantaloncini blu - la away invece è simile a quella riproposta da adidas.
* Dal 1897 per differenziarsi dall'Everton utilizzò il rosso (colore civico di Liverpool)
L'everton fino al giocò con svariate maglie di diverso colore alcune strambe tipo salmone, bianco, e nero per poi adattare il blue royal".
Vero, a volte si è frettolosi nei giudizi. Però sarebbe anche opportuno che le campagne pubblicitarie vengano integrate da informazioni utili come questa.
E' anche vero, però, che i fans sono furiosi, in quanto i colori richiamano quelli degli acerrimi rivali dell'Everton. Inoltre penso che se il colore rosso venne adottato per DIFFERENZIARSI dall'Everton, lo stesso non debba mai più essere usato, visto che è stato ripudiato.
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/sport/football/3643019/Red-faces-at-Liverpool-as-new-kit-features-blue.html
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Gianluca: "Consiglierei Maroni ed i suoi amichetti di dedicarsi maggiormente ad un tema che conosci come le tue tasche "Il sistema giudiziario Italiano" giunto oramai al collasso. Invece di perdere tempo con le stronzate "TESSERA DEL TIFOSO" che nell'opinione pubblica disinformata
e che non sa neanche come è fatto uno stadio fanno breccia, (accrescendo la popolarità del ministro)  è consigliato affrontare le vere emergenze.
Riprendo le parole di Pannella che dice " ...... Oggi lo Stato è fuorilegge, è un delinquente professionale ......" consiglio a  tutti la lettura di questo articolo di Walter Vecelio che fa capire la situazione disperata i cui riversano i detenuti ed i lavoratori del settore.
http://www.radicali.it/rassegna-stampa/lettera-disastro-della-giustizia-coraggio-dellamnistia
Caro Maroni e cari politici spero sia arrivato il momento di affrontare i problemi  veri e non le stronzate "TESSERA DEL TIFOSO", che sta facendo diventare l'Italia ridicola, leggi ed iniziative che contribuiscono ad affossare il già moribondo Calcio italiano, come dimostrano i circa 400.000 spettatori in meno dell'ultima stagione in SERIE A, come dimostra il posto in meno in Champions League dal prossimo anno, come dimostrano i continui scandali scommesse e non. Gianluca".
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Padova contesta il sindaco:
ZANONATO NON E’ IL NOSTRO SINDACO!
Relativamente ai fischi ricevuti da Ivo Rossi (Vicesindaco di Padova) in occasione della serata di gala organizzata dal Calcio Padova al Pedrocchi martedì sera, ed alle recenti polemiche nate in merito, sia con lo stesso Ivo Rossi che con il Presidente consigliare per lo sport Michele Toniato, vogliamo precisare quanto segue
Innanzitutto troviamo alquanto fantasioso dare la colpa ai soliti “quattro ultras politicizzati”, visto che in piazza c’erano 1.500 persone, frequentatrici di tutti i settori dello stadio, e che i ragazzi della Fattori non guidavano i cori bensì si trovavano ai margini della Piazza, in disparte (il Direttivo della Fattori al completo, addirittura stazionava nella vicina Piazza Cavour). I fischi, come i cori, sono partiti spontanei dalla piazza al momento in cui Rossi è salito sul palco, ed a fischiare era la quasi totalità della Piazza, composta da gente di ogni idea politica ed estrazione sociale. Quella che dai latini veniva chiamata “Vox populi”, dimostrazione che non è solo la Fattori ma l’intera tifoseria a vedere la Giunta come fumo negli occhi. Ce n’eravamo già accorti quando in occasione di cori contro Zanonato (sindaco di Padova) vedevamo la Ovest applaudire. Le minacce di Ivo Rossi su “Appiani in Festa” ci sembrano fuori luogo, tantopiù che fino a prova contraria viviamo in un paese libero, dove uno è anche libero di fischiare il politico o la Giunta di turno. Lui, precisamente, paga agli occhi di molti tifosi l’eccessiva vicinanza a Zanonato, l’unico “problema politico” della Padova Calcistica.
Come si spiega questa ostilità? Si spiega con l’atteggiamento tenuto nel corso degli anni da Flavio Zanonato, a cominciare da quell’ormai lontano Maggio 1999 e dal battibecco che ebbe con una delegazione della curva in piena campagna elettorale... Negli anni successivi lui fece di tutto per scavare un solco profondo con la tifoseria, facendo di volta in volta il suo piccolo “sgarbo” personale: ad esempio quando si presentò a Treviso-Milan (disputata all’Euganeo) con la sciarpa del Treviso, o come quando andava in TV a difendere un assurdo divieto di assistere a Padova-Venezia per i tifosi biancoscudati residenti fuori dal Comune di Padova, o come quando ci diede pubblicamente dei “disagiati sociali” in seguito ai fischi sempre all’indirizzo di Ivo Rossi in Piazza della Frutta nel settembre 2009… Ultimo sgarbo, in ordine di tempo, le sue dichiarazioni successive al derby col Vicenza nell’Aprile 2010, quando commentò i nostri cori di sfottò ai vicentini con una frase che ce la ricorderemo a lungo: “Questa tifoseria non rappresenta la città di Padova!”. Già, lui invece che prima della partita confondeva la curva vicentina con quella padovana andandola a salutare, era un ottimo rappresentante e ci faceva fare una splendida figura!
Sicuramente non è un buon sistema quello di presentare come “gentili concessioni” della Giunta quelli che sono dei diritti di tutti i cittadini prima che di tutti i tifosi: il servizio di bus-navetta per esempio non è gratis, chi lo vuole utilizzare deve pagare il biglietto, e dovrebbe essere un diritto di quanti pagano le tasse usufruire di un servizio di trasporto pubblico. La Tribuna Est è perfettamente agibile e si è visto in occasione di Italia-Australia di rugby, solo che chissà perché per una partita di calcio servono ben due giorni di riunioni in Prefettura. Infine per quanto riguarda i maxischermi, bisognerebbe chiedere se chi si è recato a vedere la finale all’Appiani (a proposito, a breve dovrebbe essere abbattuto: un altro bel regalo della Giunta Zanonato!) è rimasto soddisfatto del servizio… Infine, le sue recenti dichiarazioni sull’Euganeo, che paragonava con lo stadio di Varese (perché proprio Varese e non Modena, Cesena, Vicenza, Reggio Emilia o Trieste?), definendo l’impianto di Padova Ovest “uno dei migliori che ci siano in giro” e dicendo chiaramente che “i tifosi padovani non dovrebbero lamentarsi dello stadio che è già perfetto così come è!”. Noi qualche dubbio in merito lo avremmo, visto che oltre all’ormai nota questione dell’inutile pista d’atletica l’Euganeo manca di tanti servizi utili per i tifosi: si faccia un giro sul piazzale, il signor Zanonato, e si accorgerà di come manchino completamente dei bagni esterni, un deposito caschi per chi arriva in scooter, un punto di ristoro, un servizio di trasporto pubblico, di come l’erba non venga mai minimamente curata, e tanto altro ancora!
In conclusione, invitiamo tutti a diffidare da chi vorrebbe attaccare al nostro tifo etichette politiche vere o presunte che siano: i cori che domenicalmente si levano anche contro il Ministro Maroni, colpevole di aver introdotto la Tessera del Tifoso, sono li a testimoniare che noi Ragazzi della Fattori in realtà non abbiamo nessun padrone. Anzi, Zanonato e la sua Giunta ci dovrebbero ringraziare, perché proprio la protesta contro la Tessera del Tifoso fa si che i ragazzi della Fattori abbiano boicottato e boicotteranno (come del resto fanno molte altre tifoserie) la Lega Nord e qualsiasi iniziativa elettorale del Centro-destra, fino a quando non cambierà qualcosa. Zanonato dovrebbe fare più di qualche passo indietro, visto che per anni ha sempre pensato di poter fare a meno di occuparsi di calcio, e che oggi improvvisamente si affretta a volersi far passare come “primo tifoso biancoscudato”. A buon intenditor…
Caro Rossi, la tua fede biancoscudata non è in discussione, ma per i fischi e le contestazioni devi prendertela con il tuo sindaco. Alla prossima!

Queens Park F.C.

Kawasaki Frontale

Sanfrecce Hiroshima

Preston Athletic


17 giugno 2011: nella pagina del 1932/33, alla partita Torino/Roma, vi suggerisco l'articolo "Un'ora in treno coi ragazzi giallorossi...".
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Nel decimo anniversario del terzo scudetto, partiamo dal Canada con le molte segnalazioni inviate...: il Vancouver perde contro il Boston e i tifosi non la prendono bene...:
http://tv.repubblica.it/sport/hockey-perde-vancouver-i-tifosi-mettono-la-citta-a-ferro-e-fuoco/70872?video
http://www.cronacalive.it/link/assaltano-le-auto-della-polizia-e-ci-saltano-sopra
Sul punto, Davidone: "Ciao Lore'...oggi niente video di tifoserie argentine...ma un video di tifoserie canadesi...una in particolare.
Nel video che ti ho linkato vedrai la goliardia e la genuinità dei tifosi dei "Vancouver Canuks", squadra di hokey su ghiaccio che proprio ieri hanno perso la finale del campionato nhl...nel video si nota tutta la loro delusione, dopo la partita, manifestata naturalmente in maniera più che pacifica..........
IL MODELLO CANADESE: http://www.youtube.com/watch?v=xdLwqMtYcio&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=fhTsKRyUye8&feature=related
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La faccia come il posteriore:
VERONA: FONTANA (LNP), SOPRUSO VIETARE TRASFERTA A TRE QUARTI VERONESI
(AGENPARL) - Roma, 15 giu - "A Verona sono 10.700 i tifosi che hanno sottoscritto la tessera del tifoso, solo 2800 però l'hanno ricevuta materialmente. Oltre 5.000 tessere non sono mai arrivate, e non certo per colpa dei tifosi. Ieri sera alle ore 20.00 il Prefetto di Salerno ha disposto che in vista della gara di ritorno della finale play-off, in programma domenica alle ore 18.00, la vendita dei tagliandi di ingresso allo stadio per i Veronesi sia riservata ai soli possessori di tessera del tifoso, materialmente rilasciata, nel numero massimo di 2.000 unità".E' quanto si legge in una nota dell'europarlamentare veronese del Carroccio (forse si è dimenticato che è uno degli esponenti del suo partito, Maroni ,che ha voluto tutto questo...), Lorenzo Fontana, che dichiara "è un sopruso vietare la trasferta a tre quarti dei tifosi Veronesi, per problemi che non li riguardano (ergo: Maroni fa i soprusi). Si vieta, di fatto, la possibilità di andare a tifare la propria squadra del cuore creando disagi a centinaia di persone che si sono organizzate con voli charter e pullman pur di seguire l'Hellas Verona in questa finale decisiva".
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Stefano mi segnala la seconda maglia del Liverpool, dicendo "ci provassero a Roma":
http://www.corrieredellosport.it/foto/calcio/2011/06/16-32530_1/Liverpool%2C+ecco+le+nuove+maglie
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APPELLO di GIORGIO SANDRI, PAPA' DI GABRIELE:
In zona Balduina mi è stata rubata l'auto del mio Gabriele, SMART NERA.
Quell'auto che tenevo gelosamente aveva dentro gli indumenti di mio figlio indossati la sera prima che venisse ucciso. Faccio appello al buon cuore. Non per il valore economico, vorrei che chi mi ha rubato questo.. possa riportarmelo. E' parte della mia vita! Targa DD502CK


16 giugno 2011: la grande truffa continua: ricordate che i Veronesi si sono tesserati "così possiamo seguire il Verona ovunque?". Beh, ovviamente non era vero e questo sia di monito per coloro che sostengono che tesserandosi si può seguire la Roma ovunque:
"I biglietti per Salerno solo ai tifosi che materialmente sono in possesso della tessera del tifoso. La decisione del Prefetto di Salerno ha mandato in subbuglio i piani di centinaia di supporters gialloblù, pronti a seguire l'Hellas in ogni condizione. "E' assurdo. Una cosa inammissibile. A inizio stagione ho sottoscritto la tessera, non me l'hanno spedita e ora non posso andare in trasferta?". "E' una vergogna" ci dice un altro appena uscito infuriato da un centro della Lottomatica, dove non ha potuto acquistare il biglietto. "Per tutto il campionato mi è stata ritenuta valida la ricevuta della richiesta della tessera. E adesso, per la partita più importante dell'anno, mi dicono che non va più bene". L'inghippo è proprio su quel "materialmente" che significa tagliar fuori dalla trasferta tre tifosi "tesserati" su quattro. Delle 10.700 tessere del tifoso sottoscritte dai supporters veronesi, solo un quarto sono fisicamente arrivate in mano ai legittimi proprietari. Circa tremila tessere sono arrivate ma non sono state ritirate (perchè per acquistare il biglietto è sempre bastata la ricevuta della richiesta o l'abbonamento) e oltre cinquemila non sono mai state consegnate. E questo, ovviamente, non per colpa dei tifosi del Verona ma per gli inghippi burocratici tra Ministero dell'Interno, Questura e Lega Pro.
Del caso se ne sta occupando il sindaco Tosi che ha attivato il Ministro dell'Interno Maroni. Il Verona, dal canto suo, domani aprirà il bigoncio dello stadio, cancelli 21 e 22, dalle 10 alle 18 per permettere ai tifosi a cui la tessera è arrivata di ritirarla. I biglietti a disposizione dei veronesi sono duemila, ma visto quanto successo a pochi giorni dalla partita ben difficilmente andranno esauriti.
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Sempre sul punto, Cristiano: "L'ultima frontiera del ridicolo: sapendo che i veronesi sono tesserati e che quindi sarebbero scesi ugualmente a Salerno e avrebbero mostrato tutta l'inutilità di questa maledettissima tessera, si sono inventati che la trasferta è vietata a chi non la possiede materialmente. Dunque, il consumatore finale deve pagare per una inadempienza frutto di chi la tessera la emette. Non c'è che da augurarsi che tutta la "peggio" Verona la possegga già... oltre che una bella azione legale per ottenere il risarcimento dalle società e dalle aziende emittenti.
VERONA - Il Prefetto della Provincia di Salerno ha disposto che in vista della gara di ritorno della finale play-off, in programma domenica alle 18, la vendita dei tagliandi di ingresso allo stadio per i residenti nella regione Veneto sia riservata ai soli possessori di tessera del tifoso, materialmente rilasciata, nel numero massimo di 2.000 unità".
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A Madrid sanno bene qual è la squadra di Roma:
"Ciao Lorenzo, ti invio queste foto scattate nel museo del Real Madrid. Della Lazie nemmeno una traccia. Sempre Forza Magica Roma. Valerio".
Evelina: "Ciao Lorenzo,
ti segnalo questo video riassuntivo della stagione 2010/11 dei tifosi dell'Aris Salonicco (che ricordiamolo, controllano la società di calcio tramite l'Aris Members Society) http://www.youtube.com/watch?v=f8Hd6UqOSSM&feature=player_embedded
A presto Evelina".
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Mi piacerebbe avere, da chiunque, una risposta: come fa lo Stadio Flaminio ad essere a norma per 40.000 spettatori per il rugby e non esserlo per più di 4.000 persone per il calcio? Questa gente non vuole mandare i tifosi allo stadio, altro che stadi pieni!
CALCIO: ATLETICO ROMA-JUVE STABIA, FERMEZZA CONTRO ILLECITI TIFOSI
(AGI) - Roma, 14 giu - Si sono tenuti questa mattina il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ed il Tavolo tecnico presieduti rispettivamente dal Prefetto e dal Questore di Roma per definire le misure per la gestione della sicurezza in occasione della gara Atletico Roma-Juve Stabia.
  Nel corso delle due riunioni - si legge in una nota - e' stato in particolare affrontato il tema delle criticita' strutturali dello stadio Flaminio (chissà perché per il rugby queste criticità strutturali non ci sono.... anzi mettono pure nuove tribune con i tubi Innocenti!!!), ed i rischi connessi per la sicurezza dei tifosi, degli operatori delle Forze dell'ordine, nonche' degli stessi giocatori (oddio, mi dovrò barricare in casa domenica!). Alla luce di quanto emerso, i Presidenti delle 2 Societa', nel prendere atto degli sforzi profusi dalla Prefettura e dalla Questura per l'accoglienza dei tifosi in vista della gara e degli effettivi rischi, hanno condiviso l'opportunita' della limitazione della capienza a 4.000 posti, raggiungendo l'intesa circa la destinazione di 1500 biglietti ai tifosi ospite in possesso della tessera del tifoso. La soluzione, hanno sottolineato i 2 Presidenti nel corso delle riunioni, consente di bilanciare le aspettative dei tifosi con le esigenze di sicurezza strutturale ed ambientale dello stadio Flaminio. Nel confermare la politica di accoglienza rivolta ai tifosi stabiesi, la Questura di Roma ha predisposto l'attivazione dell'area collettore di via Schiavonetti, dove i supporters stabiesi che raggiungeranno la Capitale attraverso l'uscita autostradale di Roma Sud potranno lasciare in sosta le auto al seguito. Dall'area parcheggio indicata i tifosi campani potranno raggiungere poi lo stadio con bus navette gratuite, in condizioni di sicurezza, con le quali potranno poi al termine farvi ritorno. La Questura di Roma, pur confermando le piu' ampie condizioni di accoglienza per i supporters locali e ospiti che vorranno assistere allo spettacolo sportivo nel rispetto delle regole, ribadisce la linea di estrema fermezza nei confronti di chiunque si renda autore di atti illeciti, per la trattazione dei quali sono stati allestiti specifici punti di trattazione dei fermati presso gli Uffici di polizia di zona.(AGI)
Il tutto con una tifoseria di casa che praticamente non esiste. Non sanno gestire l'ordine pubblico o, più semplicemente, vogliono evitare di gestire l'ordine pubblico. Solo in Italia uno stadio che contiene 40mila persone per il rugby viene ritenuto agibile per 4mila persone per il calcio. Ridicoli.
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Festa Ultras Tito Cucchiaroni:
FESTA UTC 24-25 giugno RACCOLTA DISDETTE TESSERA DEL TIFOSO
Per tutta la durata della festa sarà allestito un banchetto dedicato a chiunque voglia disdire la tessera del tifoso. Occorre semplicemente portare con sè un documento d'identità, la samp card e, per chi lo avesse sottoscritto, l'abbonamento del campionato appena concluso; tali documenti verranno fotocopiati e sarà nostro impegno attivare le procedure per la disdetta presso gli organi competenti.
Vi ricordiamo che la tdt non dovrà essere rinnovata, ma avrà una durata di 5 anni anche se buona parte di ciò che vi prometteva non è mai stato rispettato!
...E' PIU' SEMPLICE DISDIRLA CHE SOTTOSCRIVERLA...
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Info: "Il 17 Giugno, in occasione dei 10 anni dallo scudetto, si disputerà il primo MyROMA's cup. Triangolare tra Aesseromaartisti, Roma club Garbatella e St Pauli. Prima del match verranno premiati Alberto de Rossi e Alessandro Florenzi. Per maggiori informazioni www.myroma.it o www.laroma.net".



15 giugno 2011: inserite, grazie ad Andrea molte altre foto ed articoli della stagione 1932/33, ormai completa.

14 giugno 2011 (pomeriggio): ancora referendum e protesta:
Giulio: "secondo me scrivere sulle schede del referendum no alla tessera è una cosa sbagliata.. perchè il referendum è forse ancora l’unica parvenza di democrazia in questo paese e quindi credo sia nostro dovere esprimere le nostre preferenze riguardo a quello che ci viene sottoposto. e in questo referendum purtroppo non c’erano domande sulla tessera. poi ognuno di noi è libero di fare ciò che vuole! No Alla Tessera Giulio".
Invece non sono d'accordo, perché era stranoto che - se fosse stato raggiunto il quorum - avrebbe vinto il sì.
Annullare la scheda scrivendo "no alla tessera del tifoso" comportava comunque l'innalzamento del quorum ma, al tempo stesso, un segnale chiaro sul punto.
Ancora: "Ciao lorenzo volevo informarti LENOLA prov Latina (LT), 12 schede con la dicitura "no alla tessera del tifoso" pari all' 1% dei voti validi e questo senza fare propaganda ma solo tra amici!!!! ciao continua cosi!".


14 giugno 2011: chi è causa del suo mal pianga se stesso:
"Caro Lorenzo, dopo 6 anni che non votavo, stamattina mi sono nuovamente recato al seggio e  ciò a prescindere da ogni orientamento politico visto che sono ormai intimamente convinto che non ha più senso parlare di ideologie in uno stato "nemico" dove non c'è spazio per il dissenso e dove chi (per restare in tema) si definisce ultras, o cerca semplicemente di seguire la propria squadra in trasferta deve farsi schedare. E' inutile precisare che il mio "no alla tessera del tifoso!" figurava su ogni scheda ripiegata ed inserita negli appositi scatoloni. Dopo tanti anni, ho sprecato qualche minuto del mio tempo non tanto per votare, quanto piuttosto per consentire il raggiungimento del quorum e quindi per fare l'esatto contrario di quanto consigliava il Ministro della Rep. Padana. Mi piace pensare che lorsignori siano - dopo i risultati del referendum - un po' più preoccupati della nostra "banale" crociata contro la tessera. Le tematiche e gli strumenti di contrapposizione di chi è (o pensa) "ultras" stanno infatti piano piano uscendo dal ristretto contesto "tifo - calcio -
stadio" e coinvolgono sempre di più i genitori, le mogli, i figli, gli amici, i colleghi, i vicini di casa, ecc. dei medesimi ultras. No alla tessera! Un Ultrà".
Lo stesso sostanzialmente io. La mia tessera elettorale era praticamente intonsa. Per le elezioni politiche e ammnistrative ho deciso da tempo di non votare più in quanto votando si legittima lo stesso sistema: i politici sono terrorizzati dal non voto. Il referendum, invece, riguarda il popolo. Molte altre volte non ho votato i referendum perché non capivo - e sì che non sono del tutto ignorante - i quesiti, perché troppo tecnici.
Questa volta c'era più di una motivazione per andare a votare ed il fatto che chi ci sta reprimendo abbia detto di non votare mi ha spinto ad andare.
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Inseriti altri resoconti su Roma/Varese.
Mi si dice...: "Partendo dalla scusa di alcuni messaggi su Twitter di Dave Boyle, il direttore generale di SD (Supporters Direct), la Football Foundation ha deciso di tagliare il proprio finanziamento a SD, ovvero la maggior parte dei fondi su cui si basa la loro attività. La verità è che SD e il movimento di cui è alla guida stanno diventando troppo scomodi ed influenti per chi vuole comandare il calcio grazie ai propri soldi, ovvero la Premier League. Per ora vi chiederei di diffondere questa storia. Chi è iscritto a facebook può iscriversi al gruppo di sostegno morale a SD https://www.facebook.com/home.php?sk=group_162031167197147".
Sul punto:
Chi ha paura dei supporters trust? La Premier League vuole uccidere SD e tutto il movimento
Pubblicato da thepeoplesgame su 12 giugno 2011
Supporters Direct ed il movimento dei tifosi responsabili, che stanno con ottimi risultati di cambiare il mondo del calcio, riportando alla base valori come democraticità, trasparenza e sostenibilità, sono diventati scomodi. Troppo scomodi. Tanto che l’esistenza stessa dell’organizzazione inglese è in questi giorni gravemente minacciata dalla decisione della Football Foundation di non rinnovare il finanziamento che è alla base dell’attività di Supporters Direct. Il grosso dei fondi a disposizione di SD arriva dal Football Stadium Improvement Fund (FSIF), ovvero in pratica, indirettamente, dalla Premier League.
Dalla sua fondazione nel 2000, Supporters Direct ha aiutato a formare circa 180 trust, con un totale di circa 270.000 iscritti, contribuendo fattivamente a salvare quasi 50 club tra calcio e rygby, portati al fallimento dai loro “benefattori”. SD ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione in Inghilterra e in Europa di un nuovo approccio dei tifosi verso i loro club ed il calcio in generale, un approccio proattivo, in cui i sostenitori hanno preso coscienza della loro forza e si sono uniti in modo democratico e responsabile per il bene delle loro squadre. L’influenza positiva sul calcio e sulla società del lavoro di SD è stata riconosciuta ed incoraggiata dalle istituzioni europee e dal parlamento inglese che nella recente inchiesta sullo stato del calcio nazionale ha recepito i suggerimenti di SD per promuovere il coinvolgimento attivo dei tifosi nella vita, nella gestione e nella proprietà dei club, in linea con il concetto di “Big Society” portato avanti dalla nuova coalizione di governo. Proprio questa nuova inchiesta, che i vertici della Premier League stanno cercando di far passare per un’idiozia, potrebbe vedere il campionato di calcio più ricco del mondo chiamato a rispondere su temi importanti e delicati.
A qualcuno tutto questo doveva fare fastidio. A chi vuole che il calcio sia un solo un business, a chi vuole tenerne ben salde le redini a discapito dell’unica parte rimasta vera, i tifosi (e non i clienti). Il modo più semplice per proteggere i loro interessi dall’influenza crescente del movimento guidato da Supporters Direct era tagliare i fondi che permettono di portare avanti questa rivoluzione.
Per farlo, è stato usato un pretesto ridicolo: dei messaggi scritti sul proprio account Twitter dal direttore generale di SD, Dave Boyle, appena dopo la promozione del Wimbledon, di cui è da tifoso da sempre, giudicati offensivi e blasfemi, in particolare verso i “giudici” che autorizzarono il trasferimento del Wimbledon a Milton Keynes. Espressioni forse eccessive, di cui Boyle si è scusato e da cui SD si è dissociata, usate da un tifoso che stava celebrando una grande vittoria e anche una grande vendetta per un torto impossibile da dimenticare. Purtroppo, era proprio quello che qualcuno aspettava per potervisi attaccare, in mancanza di meglio.
L’attività e l’influenza dei supporters’ trust non è limitata alle serie minori, dove si trovano i 19 club totalmente in mano ai loro tifosi. Lo Swansea City ha come terzo maggior azionista il trust dei tifosi, con il 19,99% del capitale sociale. Il trust dell’Arsenal ha una quota piccola ma influente che sta difendendo con le unghie dopo l’ultimo cambio di proprietà. Il trust del Liverpool ha avuto un ruolo importante nella “cacciata” dei proprietari americani e lo stesso sta cercando di fare quello del Manchester United in lotta contro Glazer (noi cosa stiamo aspettando... aderite a MyRoma!).
Ieri il direttivo di SD si è riunito in una sessione di emergenza (qui il resoconto):  sono state accettate le dimissioni di Dave Boyle da Chief Executive (Direttore Generale), sostituito da Brian Burgess a partire da ieri, ed è stato formato un comitato all’interno del direttivo per gestire questa fase di crisi. Si comincerà quindi da subito a proteggere il lavoro in Scozia, nel resto d’Europa e nel rugby, che è sostenuto in altri modi (tra le fonti il governo scozzese, l’Uefa e la lega del rugby) e a cercare nuove forme di finanziamento, compresa una collaborazione con il Premier League Fans’ Fund.
Ma tocca anche a tutti i tifosi coinvolti nel movimento della fan ownership, tutti i tifosi che vogliono un calcio migliore, più pulito, più sano, che li rispetti invece di sfruttarli, lottare per difendere Supporters Direct, le meravigliose persone che vi lavorano e rischiano il posto, e tutti i principi per cui si battono, in Inghilterra, in Europa e anche oltre. Chi crede in questo movimento, che raccoglie centinaia di migliaia di tifosi che hanno a cuore solo il bene del calcio e dei loro club, e che hanno dimostrato di essere capaci di cose incredibili, chi non vuole che tutto questo finisca facendo vincere chi dalla sua ha solo avidità e denaro, è chiamato a mobilitarsi. Intanto, è nato un gruppo su Facebook per chi vuole dare il proprio sostegno morale a SD: si chiama “Supporters Direct has my support”.
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Grazie all'indefesso Andrea F. inserite molte foto ed articoli nella stagione 1932/33. Qui un assaggio... Palermo/Roma (rinviata), si notino i romanisti al seguito...
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Hellas Verona/Salernitana, Andrea: "Utilizzando il gergo della stampa nostrana credo che i veronesi di ieri fossero "teppisti travestiti da tesserati".
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Una lotta senza speranza:
"Ancora violenza negli stadi. Ieri un brutto episodio è stato registrato nel campo di calcio di Ariano Irpino al termine della partita di calcio di spareggio per accedere al campionato di promozione tra Real Forino e Baiano. Già durante la partita la tifoseria del baianese arrivata in massa ad Ariano (erano circa 500) ha cominciato a creare scompigli sugli spalti. Tafferugli tra loro, con lanci di fumogeni. Poi il clou è giunto al termine della partita finita con la vittoria del Forino. E forse proprio la gioia della tifoseria forinese, che stava esultando nel campo al termine della partita, ha sollevato l’ira degli avversari.

Appena è uscito il primo tifoso dallo stadio, un quindicenne di Forino, un gruppo della tifoseria del baianese lo ha aggredito con calci e pugni. Il giovane è caduto a terra. Ed è stato colpito violentemente al volto. Sono stati gli altri tifosi del Real Forino a strappare il quindicenne dalla rabbia degli avversari. Subito è intervenuta la polizia che era di servizio per il controllo e l’ordine pubblico della partita. Gli agenti hanno sedato la rissa e hanno chiuso immediatamente i tifosi del Real Forino nello stadio. Erano circa 300.

Nell’intervento sono rimasti feriti in modo lieve, anche due agenti. Al seguito c’erano anche bambini e donne che sono stati costretti a rimanere sotto l’abbondante pioggia caduta proprio in quell’istante. La polizia ha prima riportato la calma tra i tifosi. Poi ha scortato la tifoseria baianese sul pullman fino a Baiano. Alla fine i trecento del Real Forino sono stati “liberati” dallo stadio. Nel frattempo un’ambulanza era arrivata per medicare il giovane aggredito. I colpi gli hanno causato una forte emorragia al naso.

Fortunatamente non ha avuto altre gravi conseguenze. Anche se il suo volto era completamente tumefatto. Ne avrà per 5 giorni. Intanto la polizia ha avviato le indagini. Alcuni giovani del baianese sono stati condotti in questura per rilevare le generalità. Con molta probabilità nelle prossime ore gli agenti della questura prenderanno provvedimenti nei confronti dei confronti dei responsabili e molto probabilmente sarà individuato il giovane che ha aggredito il tifoso, che rischia una denuncia".

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A.S.D. BRUTIUM COSENZA
Il gruppo Curva Nord Cosenza Ultras, dopo la decisione presa a gennaio 2011 di lasciare vuote le gradinate del San Vito e di non seguire più la squadra fuori casa in segno di protesta contro la Tessera del tifoso e l’inasprimento delle leggi special i imposte dal Ministro Maroni e dal Governo Berlusconi in tema di manifestazioni sportive, ha scelto di allontanarsi in modo definitivo dal calcio moderno e da tutti i suoi scandali. Dopo un’attenta riflessione sul messaggio che da più parti è stato fatto passare per valido e secondo il quale il problema reale da risolvere a tutti costi è rappresentato dagli ultras, si è deciso di ripopolare i campi sportivi delle categorie dilettantistiche. Intendiamo lanciare un segnale di rottura, ma al contempo continuare ad esprimere i l nostro modo di essere.
Il 22 aprile 2011, abbiamo costituito un’associazione sportiva dilettantistica dal nome BRUTIUM COSENZA, col simbolo del lupo che azzanna il pallone moderno: fotografia perfetta del la nostra protesta. Il progetto nasce dal basso con la speranza di riuscire a scardinare il moderno “sistema
calcio” che ormai non ci rappresenta più. Nella prossima stagione agonistica iscriveremo la “nostra” squadra in Terza categoria per dimostrare che la parola ultras è stata spesso accostata a tematiche
che non ci appartengono. Razzi smo, corruzione, business, violenza gratuita sono argomenti lontani anni luce da ciò che abbiamo manifestato nel corso della mi l itanza sul le gradinate del San Vito. Al contrario, sono l’integrazione e l’aggregazione sociale i cavalli sui qual i si è sempre scelto di puntare. Vincendo a mani bassi. Tutti i ragazz i del gruppo si sono autotassati per riuscire a gestire il campionato e, perché no, ad arrivare il più in alto possibile. Il risultato sportivo passerà però in secondo piano perché la vittoria più bella sarà il colore che potremo tornare ad esprimere su una gradinata, cancellando quel grigiore che ha rovinato le nostre domeniche del pallone. In ultimo, ma non per questo meno importante, teniamo a chiarire un concetto. Siamo e rimarremo per sempre tifosi e ultras dell’attuale Cosenza Calcio 1914, che riteniamo la prima squadra del la città e per la quale auspichiamo con tutte le nostre forze una veloce risoluzione dei problemi dirigenziali. Non l’abbandoneremo mai e continueremo a difenderne i colori fuori dagli stadi da semplici appassionati, in virtù di quanto spiegato sopra. A prescindere, invece, seguiremo dal vivo il BRUTIUM COSENZA che ha la presunzione di rappresentare l’indole rivoluzionaria e passionale della terra dei Bruzi.
Per la prestazione ufficiale del progetto, dello staff tecnico e del le maglie ufficiali, il BRUTIUM COSENZA darà comunicazione a tutti gli organi di stampa con ampio preavviso all’inizio del la prossima settimana.
Tutto condivisibile, anche se il problema rimane.... Se il Brutium Cosenza dovesse un giorno scalare le categorie?


13 giugno 2011: Roma Primavera tricolore! In linea le foto e i filmati di Roma/Varese.
Emanuele: "Tanti saluti a Maroni".
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Maglie: "Ciao Lorenzo , notizia presa da yahoo sulle maglie di alcuni club calcistici europei. Secondo colui che ha realizzato l'articolo questo sono le 10 maglie più belle, pensa te quelle più brutte. un saluto
il Psv Eindhoven è bianco rosso
Il Manchester City è bianco azzurro
Il Bordeaux è blu
il Celtic è bianco verde
Per le altre ancora più note non servono spiegazioni
http://it.eurosport.yahoo.com/top-flop/article/2445/
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Strano, i Veronesi sono tesserati:
Verona - Salernitana, incidenti: 19 arresti
Lunedì 13 Giugno 2011 11:56
Gli scontri tra le opposte tifoserie si sono verificati fin dall’arrivo dei supporters granata nella cittá veneta con un bilancio finale di 19 arrestati, dei quali 14 tifosi granata e 5 sostenitori gialloblu. • A rendere la situazione ancora più incandescente lo stop imposto ad un torpedone di sostenitori della Salernitana, bloccato dagli agenti della questura di Verona. I poliziotti in assetto antisommossa hanno provveduto a condurre gli occupanti del bus presso gli uffici della centrale per l’identificazione del caso, preludio a qualche provvedimento ben più serio, vale a dire il Daspo. • La miccia è stata accesa con l’arrivo della gran massa di tifosi granata. Non è bastato un ingente numero di tutori dell’ordine per evitare che le frange più violente del tifo venissero a contatto. I due gruppi di facinorosi si sono scontrati, facendo affidamento su bastoni e spranghe di ferro e c’è stato bisogno di un massiccio intervento delle forze di polizia per evitare che gli scontri degenerassero. Qualche contuso tra le tifoserie e diversi fermi, poi tramutati in arreso presso la questura di Verona. • I poliziotti hanno anche sequestrato petardi, razzi e piccoli quantitativi di sostanze stupefacenti e si è reso necessario l’utilizzo di lacrimogeni per disperdere i facinorosi. Anche durante la gara si sono registrati momenti di tensione sugli spalti del Bentegodi. Nell’anello inferiore del settore occupato dai sostenitori granata la polizia è dovuta intervenire per creare una zona cuscinetto più ampia e spegnere sul nascere le tensioni successive alla prima rete su rigore dell’attaccante di casa Ferrari. • anche il dopo gara. Dopo oltre due ore di attesa i tifosi ospiti hanno lasciato l’impianto di Piazzale Olimpia e si sono verificati incidenti con le forze dell’ordine, schierate per evitare ulteriori contatti con i tifosi gialloblu. I dirigenti della questura sono giá al lavoro per dare un volto ed un nome ai responsabili del pomeriggio di violenza con l’ausilio delle immagini. • I primi riscontri investigativi hanno prodotto ben 19 arresti. Dalle prime notizie raccolte i tifosi della Salernitana fermati ed arrestati successivamente sono originari del quartiere Carmine, mentre altri due sostenitori di Mariconda sono stati sorpresi a lanciare bombe carta contro i supportes del Verona. In serata poi l’episodio del bus bloccato e condotto alla centrale per gli accertamenti del caso e l’identificazione degli occupanti. Insomma, sono rimasti lettera morta gli appelli alla civiltá, lanciati anche dai due sindaci De Luca e Tosi.


12 giugno 2011: non so chi va o non va a Pistoia, dopo il casino che hanno fatto con i biglietti. Sul sito della Prefettura di Lucca non c'è scritto assolutamente nulla in ordine al divieto di vendita dei biglietti per i non residenti in Toscana.
IL CASMSASSASASAAAASSSSS non ha deciso nulla, tantomeno l'Osservatorio. Ergo, non si capisce da chi sia arrivata questa limitazione e, soprattutto, se esiste o se invece non è stato chiesto informalmente do comunicare il divieto per scoraggiare la presenza dei romanisti nell'incontro contro la squadra sostenuta dal Ministro Maroni.
Stasera io vado e sarò sul posto e cercheremo di capire. Al limite chi va senza biglietto andrà a mangiare fuori senza cadere nei tranelli da parte di chi già ha testo il tranello a una cinquantina di viola....
Tanto per farvi ridere, pare che la nostra amata Società - che in attesa di Di Benedetto è ancora gestita con criteri dilettantistici - abbia comunicato ieri alle 13 il comunicato ufficiale per la vendita dei biglietti Roma-Varese con riportate le ricevitorie in cui si potevano acquistare fino a Sabato alle 19.00.
Gli As Roma Store ovviamente sono stati esclusi dalla vendita (sarebbe stato troppo facile far trovare un punto fisso ai tifosi senza dover girare...) ma... sorpresa... le ricevitorie che avrebbero dovuto vendere i biglietti non ne sapevano assolutamente nulla.... e il comunicato è invece arrivato alle biglietterie ufficiali che però non potevano  vendere i biglietti...
NUOVI PROPRIETARI,
PER CORTESIA, PIAZZA PULITA DI QUESTA GENTE
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Carrarese/Prato:
Sarà affollata di giocatori di Serie A la tribuna dello stadio dei Marmi di Carrara domani per la finale di ritorno dei playoff di Seconda divisione Lega Pro tra Carrarese e Prato (impostosi 1-0 all'andata). Gigi Buffon, Cristiano e Alessandro Lucarelli, Sebastian Giovinco, saranno tra i supporter della squadra di casa mentre Bobo Vieri tiferà Prato. L'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, ha vietato la trasferta ai residenti nella provincia di Prato escluso i possessori della tessera del tifoso. Gli ultras del Prato però partiranno lo stesso: non potendo entrare allo stadio, tiferanno dall'esterno, dietro la curva sud riservata agli ospiti. La partita sarà trasmessa in diretta su Rai3, per la sola zona di Prato, dove sarà allestito un maxischermo allo stadio Lungobisenzio.
Ma... se la TdT serve per gestire l'ordine pubblico, non era meglio che i tifosi del Prato fossero dentro lo stadio?
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Intervista di Maroni su Il Giornale:
«Questo mondo del calcio mi ha disgustato»
di Tony Damascelli
Il ministro dell’Interno non ha più voglia di giocare a calcio. «Questo mondo mi ha deluso e anche disgustato». Roberto Maroni non è un tipo da mezze misure. «Ho combattuto la mafia, la camorra, la ’ndrangheta, posso avere paura di quello che accade nel football? Sono stato offeso da Zamparini che mi ha accusato di avere dimenticato i valori della democrazia per l’introduzione della tessera del tifoso. Ma i fatti mi hanno dato ragione, più tessere del tifoso di abbonamenti (frase senza senso... che vuol dire? Con la tessera del tifoso ci sono statio meno abbonamenti, è un dato di fatto) . La lega, quella del calcio ovviamente, è condizionata dagli interessi dei club, mi fido della federcalcio, della lega un po’ meno. La cultura del successo, l’avidità, la corsa al denaro hanno fatto saltare i freni inibitori, laddove esiste ignoranza o fragilità accadono i fatti miserabili di cui ci stiamo occupando».
Domani a Roma, Maroni firmerà il decreto che istituisce l’unità investigativa per le scommesse, una struttura creata ad hoc per intervenire sul fenomeno che sta intossicando il mondo del calcio, italiano e non soltanto. «Il Coni e la Federcalcio mi hanno chiesto un aiuto. Loro non possono disporre degli strumenti che invece noi possiamo utilizzare per indagare. Così faremo, in collaborazione con i Monopoli, con le concessionarie di scommesse, con la guardia di finanza, con la polizia, i carabinieri, la polizia postale, la Dia. Proporrò ai ventisette membri dell’Unione Europea, ai miei ventisette colleghi ministri, la creazione di un network che controlli il movimento di scommesse anomale, per evitare che il criminale italiano faccia la sua puntata dal Belgio o dalla Svizzera o viceversa (il bello è che accade solo in Italia, Maroni!). Poi chiederò un incontro con l’Uefa, per presentare a Platini il progetto e dialogare con il massimo organismo sportivo continentale. La Fifa ha dato 20milioni di dollari all’Interpol per organizzare un controllo sul mondo delle scommesse, dovremo fare lo stesso anche se l’Interpol non ha potere investigativo».
Tra gli organismi coinvolti nell’iniziativa c’è anche l’Unire: «L’ippica non dipende dal Coni ma muove scommesse per oltre un miliardo e mezzo di euro, il calcio arriva a quattro miliardi e quattrocentomila euro, per un totale di sei miliardi, una cifra colossale. Comunque il messaggio dovrà essere chiaro: chi sgarra sa che non avrà a che fare soltanto con le sanzioni sportive e, comunque, non ci si limiterà alla squalifica ma alla radiazione, all’espulsione a vita».
Parole, ma i fatti? «Guardi che se opporranno un muro noi lo abbatteremo. E’ ora di cambiare, di restituire i valori etici e non mercantili allo sport. La mafia si combatte nelle scuole elementari, la corruzione del calcio va affrontata nei vivai. Non mi preoccupo. Due anni fa individuammo infiltrazioni camorriste nelle violenze alla stazione ferroviaria di Napoli, alla vigilia della trasferta di campionato contro la Roma (lo stesso PM di Napoli lo ha smentito); firmai il divieto di trasferta dei tifosi napoletani per tutto il torneo. Un gruppo di ultras scese in piazza indossando una maglietta gialla che portava questa scritta: “Io ho precedenti penali”, è appesa al muro del mio ufficio, un souvenir (non è solo un souvenir: è la realtà anche per te, Roby). Le organizzazioni criminali usano il calcio per gestire le trasferte, il merchandising e per riciclare il denaro sporco anche con le scommesse regolari».
E il ministro che fa? Si dimette da tifoso del Milan?
«La passione è diventata sfida. Ero un terzinaccio che correva e basta ma aveva come idolo Rivera. Oggi sarei addolorato profondamente se Cristiano Doni risultasse responsabile di questa vicenda, crollerebbe un simbolo per il tifo atalantino, con conseguenze non facilmente immaginabili, è un rischio grande. Per quanto mi riguarda ho ancora il ricordo di un bagno nella fontana in piazza a Varese il giorno del primo scudetto dell’era Berlusconi. E poi di un viaggio in charter per la finale di Atene, in compagnia di Fabrizio, mio figlio, a festeggiare il giorno del suo compleanno e della champions. Il charter ripartì alle sei del mattino da Atene, restai in bambola per due giorni. Indimenticabile».
Però, un uomo di governo che viaggia in charter è una notizia non italiana. Per esempio un volo di Stato sarebbe stato più attuale: «Lasciamo perdere l’argomento (e ride). Quando vado in vacanza viaggio con le compagnie low cost, con la mia famiglia e la scorta. E poi, se proprio vuole saperlo, per il bagno nella fontana, a quel tempo io ero all’opposizione».
Non si può avere tutto dalla vita, a parte la maglietta gialla (già).


10 giugno 2011 (pomeriggio): referendum... Roberto Maroni fa sapere che al referendum non va a votare.
E allora, nel premettere che non voto più da molti anni per elezioni politiche e amministrative, avendo dichiarato l'indipendenza della mia privata abitazione, ormai assediata dall'Italia, non mi resta che dire questo:
caro Roberto Maroni, tu hai fatto la tessera del tifoso e allora io vado a votare il referendum, così, tanto per far raggiungere il quorum di cui hai il terrore.
Se tu avessi dichiarato che andavi a votare, magari non ci andavo.
Farò sempre il tuo contrario, Roberto.
Se poi sulla scheda scrivo "Sì", "No" o un "no alla tessera del tifoso" a caratteri cubitali, sono affari miei.
Poi, per dare il colpo di grazia,  vado a Pistoia senza tessera a vedere Roma/Varese primavera visto che tifi per il Varese, caro Roberto.
Ah già, tifi anche per il Milan....
Del resto, "Noi non seguiamo mille squadre, solo le nullità lo fanno" (cit.).
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Finale scudetto della Roma primavera contro il Varese: i biglietti li vendono sul posto.... Inutile dirlo: tutti a Pistoia.
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Come sapete, i tifosi dell' U.S. Avellino ( o almeno una parte) dopo il fallimento della società non seguono più la nuova compagine (A.S. Avellino).
Qui un video significativo: http://www.facebook.com/video/video.php?v=179741395414524&comments
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Spycalcio su Repubblica:
Calcio in tv, il boom di Sky
Un aumento del 40 per 100
Calcio in tv, il boom di Sky Un aumento del 40 per 100 Ilaria D'Amico
In attesa di un'estate rovente, aspettando i processi e le sentenze del calcio scommesse, ecco che merita ritornare sull'annata appena conclusa. Gli spettatori negli stadi hanno tenuto: più o meno (più meno che più: quando c'è un aumento dello 0,1% Maroni annuncia trionfante che salgono gli spettatori negli stadi e quando come oggi c'è un meno 4% cosa ci dice?) gli stessi dell'anno precedente, nonostante i timori per la tessera del tifoso (veramente il Ministero dell'Interno riteneva che con la tessera del tifoso "i tifosi sani" sarebbero tornati negli stadi, che si sarebbero riempiti di famigliole felici....). Bene San Siro e San Paolo, maluccio l'Olimpico con Roma e Lazio. La Juventus la prossima stagione avrà il nuovo impianto da 45.000 ma dovrà riempirlo. Ma è in tv che si è avuto un autentico boom. Lo testimoniano i dati di Sky, che pubblichiamo in esclusiva. La media totale partite sulla pay tv di Murdoch è stata di 494.002 telespettatori contro i 353.851 della stagione precedente, con un maxi-incremento del 39,6%. La media parallele serie A (vale a dire l'insieme delle partite della domenica alle 15) è stata invece di 1.466.559 contro 1.240.460 della stagione precedente (incremento del 18,2%). Inoltre la novità della Serie A 2010-2011, cioè la partita della domenica alle 12,30, non ha assolutamente scoraggiato il tifoso: l'audience media è stata infatti altissima, 863.308 spettatori a partita (con il record per Udinese-Inter del 23/1 con 1.386.714 spettatori medi). Il record assoluto della stagione invece è stato di Juventus-Inter del 13 febbraio con 2.864.452 spettatori medi. Insomma, un dato importante: il calcio in tv piace, cresce sempre di più. Ora i presidenti devono svegliarsi e cercare di riportare i tifosi negli stadi. Senza stare a piangere o sognare impianti nuovi e leggi dello Stato che non arrivano mai.
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Calcioscommesse:
CALCIO SCOMMESSE: RADICALI, A QUANDO LA TESSERA DELLO SCOMMETTITORE?
Da Maroni solita propaganda poliziesca

Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, e Marco Perduca, senatore Radicale
Quando c’è da fare propaganda, il Ministro dell’Interno è sempre in prima fila.
È accaduto che mentre Maroni si divertiva a rendere impossibile la vita dei tifosi con le sue tessere e le centinaia di ordinanze prefettizie, intorno al calcio sembrerebbe essere successo di tutto, tra millantatori, falsificatori di risultati e presenza della criminalità organizzata.
E così il Ministro ha subito pensato che fosse l’occasione buona per creare nuove e inutili burocrazie poliziesche: dopo il Casms, che ha reso difficile la vita non solo ai tifosi ma anche alle prefetture di tutta Italia, nascono ora l’Uiss e il Giss.
A quando la tessera dello scommettitore?

Roma/Genoa primavera a Pistoia

Roma/Genoa primavera a Pistoia



10 giugno 2011: la partita della primavera Fiorentina/Varese, terminata con la vittoria ai rigori dei lombardi che hanno giocato i tempi supplementari in 8, mi ha riconciliato con il calcio.
Chi ha tempo di leggere dei biglietti per la finale faccia sapere.
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Daspo di massa ai viola, da dodicesimouomo.net:
La Fiorentina perderà più di 45 tifosi
Non è nello stile di questo sito guardare cosa fanno e non fanno gli altri. Anche perchè sappiamo benissimo che la misura del Daspo viene applicata ad ogni tifoseria, senza “favoritismi” per nessuno. Certo è che questi 45 Daspo fanno clamore.
Farà ancora più clamore il silenzio della società. Pronti a cospargerci il capo di cenere se il club prenderà le parti dei suoi tifosi ma permetteteci di essere molto scettici al riguardo.
Mentre arrivano notizie di partite aggiustate, nei giorni dove si discute, dopo la bellezza di 5 anni se radiare o meno Moggi e lo stesso pontifica e ci fa la morale da tv, giornali, siti web. Mentre scoppiano scandali in seno alla FIFA, e da Napoli ci fanno sapere di infiltrazioni camorristiche nel calcio. Nei giorni in cui Abete, collezionista di sconfitte, invece di dimettersi, invoca pene dure ed esemplari per giocatori e club implicati negli scandali ma sappiamo che la FIGC era informata sui flussi anomali di scommesse. Immaginiamo che anche stavolta il tutto si risolverà in fretta e furia con una “pulitina di facciata”. E mentre il calcio perde ogni residua credibilità, vediamo che a pagare sono sempre e solo i tifosi.
I tifosi, gli Ultras come il male assoluto di uno sport immorale, sporco, corrotto. I tifosi, gli Ultras a volte così naif, romantici, che giusto o sbagliato sono gli unici ad avere ancora degli ideali nel calcio.
Abbiamo raccontato di come a volte sia impossibile o quasi acquistare un biglietto anche se lo stadio è semivuoto. Insomma un percorso ad ostacoli per non parlare delle trasferte.
Oramai andare a vedere una partita di calcio non è più un divertimento ma una “faticaccia” e mettendo in conto che l'atmosfera che si vive in uno stadio non è per niente di gioia.
E così nel giro di pochi anni gli stadi si sono svuotati. Non sono pochi coloro che da fedeli appassionati, sono arrivati ad odiarlo questo gioco o meglio, questo sistema.
I 45 Daspo porteranno fuori dallo stadio altri tifosi. Il calcio è al punto di non ritorno. I presidenti da un anno litigano su quanti soldi si devono spartire in base ai tifosi. Rischiano con la loro avidità, cecità, distacco, di contarne tanti di meno nel giro di pochi anni. Perchè del resto abbiamo capito che le società ci considerano ma solo quando “facciamo numero” per dividersi i soldi.
 
 

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Poi segnalo questo gruppo su Facebook che propone un referendum contro la tessera del tifoso: http://www.facebook.com/home.php?ref=hp#!/home.php?sk=group_136564403084949&ap=1
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Massimo Fini (me lo avete segnalato in molti) su Il Fatto Quotidiano:
Un calcio da PlayStation
Massimo Fini
Nel 1982, dopo la vittoria dell’Italia ai Mondiali di Spagna e la decisione di introdurre il “terzo straniero”, scrissi per il Giorno un articolo in cui dicevo che il calcio andava a morire. Ma, data la sua fortissima struttura pensavo che l’erosione sarebbe avvenuta molto lentamente e non mi sarei mai aspettato che ne avrei visto la fine, o quasi, nell’arco della mia vita.

Non mi riferisco qui agli scandali che hanno recentemente coinvolto società di B e anche di A, che sono solo un epifenomeno, oltretutto abbastanza circoscritto se paragonato a quanto avviene di analogo in altri settori della società (politica, finanza), della ben più profonda corruzione che negli ultimi decenni ha corroso il mondo del calcio e il suo significato più autentico. Il calcio (come altri sport minori, rugby per esempio, che questo significato hanno conservato) prima di essere spettacolo, prima di essere gioco, prima di essere sport è (o per essere più precisi: era) un rito collettivo. Una liturgia. Era l’ultimo spazio rimasto al sacro in una società che sotto la spinta della razionalizzazione economica si è completamente secolarizzata. Perché è basato su un elemento del tutto gratuito, la passione del tifoso, il quale gioisce come un bambino se la sua squadra vince o si dispera se perde, senza che questo abbia per lui, nell’uno o nell’altro caso, alcun significato economico.

Una liturgia (un mito) è per sua natura tendenzialmente immutabile, come sapevano bene i Greci e anche la Chiesa cattolica prima che, col papato di Wojtyla, perdesse la sua sapienza. Se qualche cambiamento deve essere apportato lo si deve fare con estrema cautela. Son come le fiabe che racconti ai tuoi bambini, i quali vogliono che tu le ripeta ogni volta come gliele hai narrate la prima volta, immutate in ogni particolare. I tifosi sono come quei bambini.

Il business, l’astrazione del denaro, ha svuotato il calcio di tutti i suoi contenuti rituali, mitici, simbolici, magici, irrazionali, identitari. Addio alla Messa domenicale. Oggi, per il business televisivo, le partite sono spalmate su quattro giorni, dal venerdì al lunedì, e se è turno di Coppa dei Campioni (io preferisco chiamarla ancora così, anche se ormai, sempre per esigenze di business, è un’altra cosa) e di Uefa su tutta la settimana. Un’overdose che ammazzerebbe anche un toro. Fine anche del sub-rito del sabato, della schedina giocata al bar con gli amici. I calciatori cambiano squadra ogni anno per essere sostituiti da “novità” ritenute più stuzzicanti o durante lo stesso campionato (con buona pace della regolarità della competizione), non esistono più giocatori-simbolo, campioni che hanno fatto tutta la loro carriera in una sola squadra (Totti è stato, e sarà, l’ultimo, un’eccezione comunque rispetto all’epoca dei Rivera, dei Mazzola, degli Antognoni, dei Riva, dei Bulgarelli), persino le maglie, per interesse degli sponsor, non sono più quelle, ci sono squadre, in Italia e in Europa (che sono il centro del business) che giocano con undici stranieri.

Il processo di identificazione, il riconoscersi in una squadra, nella sua storia, nella sua tradizione, nelle sue maglie, nei suoi colori, nel suo carattere, la cui continuità era assicurata dal passaggio di testimone, di generazione in generazione, fra gli “anziani” e i giovani dei vivai (oggi semidistrutti dalla sentenza Bosman che ha portato nel calcio, cioè anche nella sfera del sacro, le ferree leggi del mercato) è diventato quasi impossibile. Ci vuole un grande sforzo di immaginazione, un voler illudersi a tutti i costi che il calcio, così come lo abbiamo vissuto per un secolo, esista ancora. Non per nulla qualche anno fa gli ultras, i terribili ultras, i demonizzati ultras, in rappresentanza di 78 società di A, di B, di C e delle serie minori, organizzarono a Milano, davanti alla Figc, in una domenica canicolare di giugno, una civilissima e composta manifestazione al grido di “Ridateci il calcio di una volta!”. Ma non furono ascoltati. Non se ne dette quasi notizia, nemmeno sulla Gazzetta dello Sport. Disturbavano il manovratore.

Il calcio da stadio, l’unico, vero, calcio ha perso, dal 1982, anno simbolicamente della svolta, il 40% degli spettatori. E ha perso anche la sua caratteristica di evento nazionalpopolare, di “festa di tutti”, interclassista, con un’importante funzione sociale: sulle gradinate sedevano fianco a fianco, uniti dalla stessa passione, il piccolo e il medio imprenditore e il suo operaio. La politica degli abbonamenti (denaro fresco da incassare a prescindere) e dei prezzi ha distrutto il senso di ritrovarsi insieme in modo comunitario, la suburra va dietro le porte, gli altri, a seconda del proprio status, nelle diverse tribune. Chi può permetterselo guarda la partita su Sky, dove l’implacabile moviola va a cercare i labiali dei giocatori, gli sputi, le sacrosante bestemmie, gli scazzottamenti alle spalle dell’arbitro e insomma una parte importante del calcio (divenuta proibitissima, vietatissima, sanzionatissima) che è una metafora della guerra e come tale viene vissuta dai tifosi. Uno sfogo di aggressività salutare, se circoscritto e incanalato nelle due ore della partita, ad evitare guai peggiori, i “delitti delle villette a schiera” come li chiama Guido Ceronetti.

Questo calcio pulitino, televisivo, asettico è certamente politically correct e, soprattutto economically correct, ma il risultato è che quanto in esso vi è di più concretamente umano, e cioè i valori rituali, mitici, simbolici, sociali di cui parlavo, è stato sacrificato all’astrazione-denaro. Al loro posto resta la vuota forma della partita che domani potrebbe anche diventare, come tutto il resto, virtuale. Una PlayStation. Una perfetta simulazione, senza possibilità di errore, sull’iPad.

Ad ogni buon conto il calcio va a ridursi progressivamente a un qualunque spettacolo televisivo, a una Domenica in, da fruirsi solipsisticamente a casa, fra una telefonata al cellulare e una visitina al frigo. Perdendo tutti i suoi connotati specifici susciterà un interesse sempre più generico, vago, intercambiabile che, come tale, prima o poi svanirà. Così gli apprendisti stregoni, a furia di spremerla, avranno ucciso “la gallina dalle uova d’oro” e il razionalismo nella forma del denaro avrà realizzato, è il caso di dirlo, l’ennesimo autogol.

Il Fatto Quotidiano, 8 giugno 2011



9 giugno 2011: prima di tutto, complimenti alla Roma Primavera che battendo 2-0 il Genoa è in finale scudetto. La finale è domenica 12 giugno a Pistoia, ore 20.30, contro la Fiorentina o il Varese. Complimenti anche ai ragazzi che sono andati a Pistoia stasera che spero saranno rafforzati per la finale.
321 Km. 3 ore e 4 minuti. Nun c'avemo un cazzo da fà.
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Purtroppo i viola non tesserati sono incorsi nella repressione del dissenso operata dallo Stato:
PRIMAVERA, 45 Daspo per un fumogeno e un petardo
Ha del clamoroso, almeno per le proporzioni rispetto ad altri fatti accadute in altre curve e in altre occasioni, la notizia riportata poco fa da Radio Blu, in occasione di Fiorentina-Atalanta, gara valida per i quarti di finale della final eight del Campionato Primavera, sarebbero stati emessi 45 DASPO (pare per questioni legate al lancio di un petardo e di un fumogeno), nei confronti dei tifosi della Fiorentina giunti a Lucca. Gran parte dei tifosi coinvolti sarebbero appartenenti al gruppo dei non tesserati, che segue le partite dei viola nel parterre di Curva Fiesole.
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Giornalisti fuori dal mondo (in questo caso da Quotidiano.net):
"Prima di lui c'era riuscito solo il serbo Ivan Bogdanov, l'ultra' che blocco' Italia-Serbia a ottobre e che da allora venne soprannominato 'Ivan il terribile'. Oggi Mario Ferri, 23enne di Pescara soprannominato 'Falco' e noto in tutto il mondo per le sue invasioni di campo, e' stato raggiunto da un provvedimento Daspo di ben cinque anni, il piu' duro mai comminato in Italia dopo, appunto, quello di Bogdanov. Ferri ha pagato per l'ennesima invasione di campo, quella effettuata a Londra durante la finale di Champions tra Barcellona e Manchester United, nello stadio di Wembley. In quell'occasione e' stato eclatante anche il gesto di Ferri, che ha abbracciato Lionel Messi e gli ha messo al collo una sciarpa del Milan. Ferri, ha deciso la questura di Pescara, per i prossimi cinque anni dovra' anni presentarsi a orari prestabiliti in caserma dai carabinieri per firmare. Il provvedimento vale sia sul territorio nazionale che internazionale. In Italia, quando il Pescara giochera' nello stadio di casa, Ferri dovra' presentarsi al minuto 10 e al minuto 40 delle due frazioni di gioco. Quando la squadra giochera' in trasferta, gli bastera' farsi vedere dai militari al quindicesimo e al sessantesimo minuto di gioco. Il Daspo per Ferri riguardera' quindi anche l'Ironman in programma a Pescara il 12 giugno prossimo, quando 'Falco' dovra' andare in caserma due volte, all'ora di pranzo e nel pomeriggio, mentre si svolgera' la prova di triathlon".
Il giornalaio di turno non sa che tutte le questure d'Italia diffidano abitualmente per 5 anni centinaia di persone, per reati assolutamente idioti e minimali, accanendosi persino sui minorenni. Ma loro che ne sanno? Solo quando gli toccano un nipote se ne accorgono...

*
Continuando con i giornalisti della carta stampata che va per la maggiore, fedele rappresentazione della classe politrica che ci governa, tanto a destra quanto a sinistra:
A CAZZARI!
Calcio Scommesse, PM Di Martino: "Nulla su Totti. Non so da dove possa esser uscito il suo nome"
SKY SPORT - "Non ce assolutamente nulla su Totti e Vieri. Sono nomi che non so da dove siano usciti. Si capisce che è una sciocchezza. Con l'autorità sportiva non c'è nessun problema, con Palazzi ci sentiamo quotidianamente. Non vedo nessun legame con le indagini di Napoli, per quel che riguarda la criminalità organizzata non ho elementi particolari. Posso pensarci viste le grandi somme investite, ma non ci sono riscontri" ha detto il PM di Cremona
Roberto Di Martino.
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Torniamo a Irlanda/Italia:
TIFO AZZURRO A LIEGI, STUDENTI PRO QUORUM REFERENDUM
(ANSA) - LIEGI (BELGIO), 7 GIU - Amore per la maglia azzurra ed un messaggio a favore dei referendum di domenica e lunedi' prossimi. Cosi' i tifosi italiani del Belgio accolgono allo stadio 'Sclessin'di Liegi la squadra di Cesare Prandelli. ''L'amore per la nazionale non ha confini. Gli immigrati in Belgio'', replica uno striscione esposto dalla curva dell'impianto. Sulla tribuna opposta una critta degli studenti Erasmus di Bruxelles: ''12 e 13 giugno, facciamogli un quorum cosi' ''. La grossa scritta e' stata appesa alla balaustra per oltre mezzora, poi gli studenti l'hanno rimossa alcuni minuti prima dell'inizio.

Lo stadio e' ad ampia maggioranza bianco, rosso e verde, sono 18.000 i tifosi locali che hanno acquistato il biglietto per vedere l'Italia. Ampio uso di fumogeni da parte della curva pro azzurri, mentre sul settore opposto sono sistemati una decina di ultra' Italia, che hanno esposto un altro striscione di tipo referendario, ma contro la tessera del tifoso: ''Maroni, noi abbiamo votato no... alla tessera''. (ANSA).

*
A proposito di Italia.... Scozia/Italia 2008: proprio come in Italia!

*
Poi passiamo a dei celebri incidenti del 1980/81, quando Roberto Rulli e pochi valorosi difesero l'onore di Roma sulle gradinate di Torino:
"ciao Lorenzo se ti puo' interessare ti allego un link di un filmato presente su youtube riguardante la famosa partita Toro-Roma 80/81
dal minuto 2.46 per pochi secondi e' possibile vedere dal vivo quei famosi scontri dei quali hai pubblicato le foto. saluti fabio
http://www.youtube.com/watch?v=zGIcm_IJZgU
Qui il filmato da scaricare.
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Nelle pagine di "Fedeli alla tribù", inseriti molti altri adesivi anni '70-'80 di altre squadre.
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Annuncio: "Ciao lorenzo, volevo chiederti se potevi pubblicare questo annuncio : vendo la mia piccola collezione di riviste la roma, più precisamente annata 96 (da aprile a dicembre), annata 97 completa, annata 98 completa, annata 99 completa, annata 2000 (manca solo agosto), annata 2001 (mancano luglio-agosto-settembre-ottobre) e annata 2002 fino a settembre incluso. chiunque fosse interessato puo contattarmi presso questo indirizzo email modstalenti@hotmail.it".
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Onore ai padovani:
Padova – Novara: 300 ultras storici senza biglietto. Rischio sicurezza in città
Sarebbero almeno 300 gli ultras storici del Calcio Padova senza biglietti per la sfida fondamentale con il Novara giovedì sera.
Tifosi padovani Mentre la quota biglietti ha ormai raggiunto i 16.000 ticket staccati nelle rivendite, il cuore pulsante da sempre del tifo biancoscudato è beffato. Centinaia di supporter da sempre sono rimasti a bocca asciutta nel caos biglietti che anche questa volta si è generato. Sono ultras che non erano abbonati perchè non hanno mai accettato la tessera del tifoso: quindi non era per loro la vendita delle prime 24 ore e dalle 13.00 di oggi si sono immersi nelle code tra centinaia di altri tifosi “occasionali”.
La rabbia per questi problemi rischia di accendere polemiche e difficoltà in termini di sicurezza non indifferenti in città. Senza considerare che allo stato attuale gli unici biglietti rimasti sono molto costosi (40.00 euro per la tribuna Ovest). Cifre che gli ultras storici non intendono sborsare senza un trattamento di favore. Nella mattinata di mercoledì pare che il Prefetto possa concedere l’apertura del secondo anello della tribuna Est dando così spazio ad altri circa 5000 tifosi.
Vero è che si deve in qualche maniera ragionare sui rischi incidenti nel momento in cui queste centinaia di tifosi di fede biancoscudata non dovessero trovare un modo per accedere allo stadio nel momento più importante per la loro squadra. Per loro, in un modo o nell’altro, una soluzione andrebbe trovata immediatamente. Secondo le ultime indicazioni del Calcio Padova alle 20.00 “sono ancora a disposizione poco meno di 500 tagliandi del settore Tribuna Ovest. Terminati questi, sarà raggiunta la capienza di 16.500 posti disponibili per i biancoscudati. La prevendita proseguirà comunque on line anche in serata attraverso il sito www.ticketone.it”.
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Hellas Verona/Salernitana:
"Caro Lorenzo,
per la serie "oggi le comiche" ecco quanto sta accadendo in vista della finale playoff di Lega pro girone A tra Salernitana e Verona. Premetto che tra le due tifoserie c'è molto astio e livore e che in passato sono successi numerosi incidenti sia a Verona che a Salerno. Ieri il casms decideva di autorizzare la vendita anche ai non possessori della tdt in vista della partita di domenica prossima a Verona. Per tale motivo venivano messi in vendita in 4 negozi di Salerno 3100 biglietti. In particolare era stato deciso di dividere il settore ospiti in 2 parti: in quella inferiore i tesserati, in quella superiore i non tesserati. Vista l'occasione si decideva anche di aumentare la capienza dello stadio Bentegodi portandola a circa 30000 posti. Puoi facilmente immaginare la calca e la ressa a Salerno viste le numerose richieste. Ma ecco che oggi pomeriggio giunge una notizia inaspettata:
"Il Prefetto di Verona, recepite le indicazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive in ordine alla vendita dei biglietti per la gara Hellas Verona – Salernitana, finale di andata dei play off di Prima Divisione Lega Pro in programma allo stadio Bentegodi di Verona domenica 12 giugno alle ore 16:00, ha ritenuto di dover adottare le seguenti prescrizioni:
- da oggi e fino a tutta la giornata di sabato 11 giugno vendita dei tagliandi per i residenti della Regione Campania riservata ai soli possessori di Tessera del Tifoso;
- il giorno della gara, vendita dei tagliandi ai soli residenti nella Regione Veneto "
In pratica, il casms è ritornato sui suoi passi. Guarda caso, proprio stamattina, su vari quotidiani locali di Salerno e Verona si esprimeva perplessità in seguito alla decisione di non vietare la trasferta ai senza tessera. Risultato? Bè credo lo si possa capire da quanto precedentemente scritto.
N.B.: il prefetto parla di tagliandi in vendita da oggi e sino a sabato ai soli possessori della tessera. E chi ha già acquistato i tagliandi ed è sprovvisto di tessera?
Grazie sempre per l'attenzione e la cura del sito. Un abbraccio, Gianluca".
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Dalla terra d'Albione:I tifosi inglesi rivogliono i posti in piedi negli stadi
Reintrodurre i posti in piedi nei maggiori stadi del Regno Unito. È la proposta a sorpresa della Football supporters federation (Fsf), associazione che riunisce 180 mila tifosi di calcio inglesi e gallesi.
Standing ground Mercoledì 23 marzo la Fsf ha lanciato una petizione on line sul proprio sito web per chiedere il ripristino di spalti dai quali sia possibile seguire in piedi i match di Premier League e Championship (la serie B inglese) sul modello di quanto già accade in Germania.
IL DIVIETO DAL 1994. Le terrace o standing area ovvero le tribune prive di posti a sedere numerati, sono state vietate nei maggiori campionati inglesi a partire dal 1994 a seguito dei due tragici incidenti verificatisi negli anni '80 allo stadio Heysel di Bruxelles e nell'impianto di Hillsborough, a Sheffield. In entrambi i casi le vittime occupavano settori senza seggiolini numerati e questo fattore, unito alla mancanza di adeguate misure di sicurezza, si rivelò decisivo nell'aggravare il bilancio finale di morti e feriti.
PROPOSTA E POLEMICHE. La proposta della Fsf ha suscitato polemiche nel Regno Unito. La Fa (la lega calcio d'Oltremanica) e i principali club della Premier League hanno già assicurato che le terrace non torneranno, mentre è durissima la reazione contraria dei familiari delle vittime di Hillsborough. Possibilista, invece, si è dichiarato il ministro per lo Sport, Hugh Robertson che si è detto favorevole a ripristinare settori che accolgano spettatori in piedi nel caso in cui la polizia li ritenga sicuri.
Tuttavia, il governo non pare ansioso di venire incontro a questa richiesta, consapevole del fatto che dopo le migliorie degli ultimi anni gli stadi inglesi sono divenuti fra i più sicuri del mondo.
La petizione della Football supporters federation parte dal presupposto che «i tifosi inglesi e gallesi debbano potere scegliere se seguire le partite di calcio da seduti o in piedi sugli spalti, in aree dedicate e sicure». Fra i motivi a sostegno di questo ritorno al passato, l'associazione  elenca una serie di ragioni fra le quali la pratica invalsa da parte di molti tifosi di trascorrere i novanta minuti dell'incontro in piedi ostacolando quindi la visuale di chi resta seduto oltre alla necessità di avere biglietti a costi più contenuti nelle standing area.
Secondo l'Fsf, inoltre, reintrodurre i posti in piedi in occasione delle partite di campionato avrebbe un basso impatto sulla sicurezza e sulla logistica interna degli stadi britannici. I seggiolini numerati potrebbero infatti essere rimontati in occasione dei match di Europa o Champions League, per i quali l'Uefa richiede espressamente impianti dotati esclusivamente di posti a sedere.
L'esempio proposto è il vario rail system, un sistema a binario che consente di rimuovere i seggiolini per scorrimento in caso di necessità. Il vario è oggi presente in diversi stadi di nuova concezione che ospitano gli incontri dei club tedeschi di Bundesliga, come gli impianti di Stoccarda e Hoffenheim. Secondo John Darch, portavoce di Fsf: «non stiamo parlando di reintrodurre le vecchie terrace, ma di un sistema moderno che ha passato tutti i test di sicurezza in Germania».
LA FUNZIONE SOCIALE DELLO STANDING. L'Fsf insiste anche sulla «funzione sociale» dei posti in piedi che verrebbero venduti a costi più contenuti di quelli tradizionali permettendo l'accesso ai match di Premier League a chi oggi non può permetterseli. A tal proposito, il Guardian di giovedì 24 marzo ha ricordato che un biglietto in una standing area tedesca costa in media dai 12 ai 14 euro, un quarto di quanto occorra per assistere a un match inglese di cartello comodamente seduti sul proprio seggiolino di plastica.
Sempre il Guardian e il Daily Mail hanno registrato le reazioni che la proposta della Fsf ha suscitato nell'opinione pubblica e presso la coalizione di governo. Il 15 aprile di ventidue anni fa il Regno Unito fu colpito dal disastro di Hillsborough, una delle peggiori tragedie mai verificatesi all'interno di uno stadio di calcio. Ad appena quattro anni di distanza dai morti dell'Heysel, la semifinale di coppa di Lega fra Liverpool e Nottingham Forest durò appena sei minuti dopo che l'arbitro dell'incontro fu avvisato di ciò che stava accadendo attorno al rettangolo di gioco.
L'INCIDENTE DI HILLSBOROUGH. Un insieme di colpevoli negligenze degli organizzatori aveva infatti fatto sì che migliaia di tifosi del Liverpool si ritrovassero compressi fra le tribune e le barriere di recinzione con l'impossibilità di lasciare il proprio settore, soffocati dalla calca e presi dal panico. Novantasei persone morirono fra la folla, principalmente per asfissia e centinaia di supporter riuscirono a salvarsi soltanto scavalcando o sfondando le barriere di recinzione che separavano gli spalti dal terreno di gioco. Un intero capitolo del bestseller Febbre a 90° di Nick Hornby ricostruisce il pomeriggio di Hillsborough mettendo in luce le cause e le circostanze che determinarono la tragedia, poi esaminate nel Taylor Report, l'indagine che ha posto le basi per i nuovi criteri di sicurezza oggi in vigore negli stadi britannici, fra cui l'abolizione dei posti in piedi.
Contraria la Premier League, possibilista la polizia
Alla luce di tutto questo, non sorprende dunque che l'Hillsborough family support group (Hfsg), l'associazione che riunisce i familiari delle 96 vittime e dei 766 feriti di quel 15 aprile 1989 abbia accolto con sdegno la proposta di reintrodurre posti in piedi nei maggior stadi britannici.
Come ha ribadito Margaret Aspinall, presidente dell'Hsfg: «siamo assolutamente contrari a ogni forma di posti in piedi negli stadi di calcio e lo saremo sempre. Non ci interessa quello che accade in Germania, qui siamo in Inghilterra e mai incoraggeremo il governo a cambiare la legge sulla sicurezza negli stadi».
SOLO POSTI A SEDERE. Su una simile lunghezza d'onda si è inserito il portavoce della Premier League, Dan Johnson, secondo il quale «la nostra posizione è di continuare con i posti a sedere e di opporci al ritorno delle gradinate. I posti numerati hanno portato più donne e bambini negli stadi del Paese e restano più sicuri delle standing area, indipendentemente da quanto queste ultime possano essere migliorate».
Andy Holt, agente in servizio negli stadi britannici e portavoce dell'Association of chief police officers ha sottolineato come «reintrodurre i posti in piedi negli stadi sarebbe una ricompensa per i tifosi che oggi infrangono le regole dimenticandosi di seguire gli incontri da seduti». Eppure lo stesso Holt non esclude la possibilità che possano esistere standing area sicure come quelle presenti oggi in Germania: «il problema per la polizia consiste piuttosto nel controllo della folla che nel modo in cui gli spettatori assistono alle partite».
IL PRECEDENTE NEL 2001. La questione non è del tutto nuova. Già nel 2001 l'allora ministro per lo Sport, Kate Hoey aveva suggerito di rivedere l'obbligatorietà dei posti a sedere negli stadi, ma i suoi colleghi di governo avevano bocciato la proposta. La palla passa ora all'attuale ministro Robertson che dovrà destreggiarsi fra le pressioni dei tifosi più appassionati e la necessità di mantenere gli attuali standard di sicurezza che hanno fatto degli stadi britannici un modello da seguire.
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Brutte cose in Paraguay:
Tifosi del Santos deternuti da una settimana in Paraguay in condizioni disumane.
I tifosi del Santos mangiano tortillas e riso
Dormono sul bus e in due stanze presso la stazione di polizia
I 58 sostenitori del  Santos del Brasile, accusati di reati quali rapina aggravata e disturbo alla quiete pubblica rimangono rinchiusi nel commissariato di San Lorenzo ad Asuncion (Paraguay).
I brasiliani vengono assistiti dal loro console  e da emissari del loro club.
I tifosi al seguito del Santos per la semifinale di Copa Libertadores contro il Cerro Porteno  rimangono detenuti presso il commissariato di polizia, alcuni per mancanza di posti sono costretti a dormire nel loro pullman nel piazzale.
Ai tifosi detenuti viene somministrato un solo pasto al giorno ,dal momento che nei compiti della polizia non rientra la ‘gestione’ dei detenuti.
I pochi pacchi di biscotti che sono riusciti a recapitare emissari del consolato brasiliano sono andati esauriti subito dimostrando che i tifosi detenuti sono affamati.
Secondo altre fonti i tifosi del Santos sono costretti anche ad usare il bagno del loro pullman per mancanza di servizi igienici.
Le persone arrestate passano le giornate sotto  la tettoia del cortile del commissariato, cantando e giocando a domino o lanciando insulti di ogni tipo verso le autorità Paraguaiane.
I tifosi Brasiliani sono detenuti nel commissariato di polizia secondo l’ordinanza del giudice Carlos Pane del tribunale di San Lorenzo.
Lo stesso ha ordinato la detenzione preventiva, sulla base della denuncia presentata dal procuratore Julio César Ortiz che persegue i tifosi del Santos per piccoli furti e atti vandalici a diversi negozi di San Lorenzo.
Gli atti di vandalismo incriminati si sono verificati  dopo l’ incontro di calcio tra Cerro Porteno e Santos, mercoledì 01 Giugno che ha visto la qualificazione della squadra Brasiliana alla finale di Libertadores.
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England:
"Ciao lorenzo, un amico di norwich grande tifoso della roma mi ha linkato il video spot della nuova maglietta per la prossima stagione, essendo di marca italiana hanno voluto fare uno spot con musica e mezzi che richiamano il made in italy (pavarotti e Vespa)...http://www.youtube.com/watch?v=Xew50XrbOLU&feature=player_embedded#at=19 peccato solo per la canzone napoletana...


8 giugno 2011 (pomeriggio): scegliete l'animale che più si avvicina ai "giornalisti" che hanno oggi lanciato in prima pagina a nove colonne e con tanto di foto il presunto coinvolgimento di Totti nel calcio scommesse.

ANSA

La Repubblica

Libero

Il Giornale

Il Giornale

Il Fatto Quotidiano

Il Corriere della Sera
 

Il Corriere della Sera
Calcio Scommesse, legale Erodiani:
"Il Capitano della Giallorossa? Nessun riferimento alla Roma, si parlava di serie minori"
«Erodiani, durante l'interrogatorio di garanzia eseguito dal gip ha già escluso ogni collegamento per quanto riguarda la serie A, mentre ve ne sono stati certamente per la serie B e la Lega Pro». Paolo D'Incecco, legale di Massimo Erodiani, entrando nel tribunale di Cremona, dove nel primo pomeriggio il suo assistito sarà interrogato dal procuratore capo Roberto De Martino, smentisce alcune indiscrezioni secondo le quali nel giro delle scommesse al centro delle indagini vi sarebbero squadre di serie A. Quanto alla deposizione di ieri di Marco Pirani che avrebbe spiegato allo stesso procuratore capo che era Erodiani a fornirgli le indicazioni sulle partite truccate, Giancarlo De Marco, anch'egli legale di Erodiani, non crede che «Pirani abbia potuto dire una cosa del genere, perchè da quel che so, potrebbe essere stato il contrario». Per quanto riguarda poi alcuni presunti nomi illustri che potrebbero essere emersi dalle intercettazioni, De Marco esclude che quando si parla di una squadra giallorossa, questa sia la Roma: "Il Capitano della Giallorossa? Nessun riferimento alla Roma, possibile si parlasse di serie minori"
*
Opinioni: "riempiamo di messaggi questo pseudi personaggi .... domani dopo la smentita ( ma non c'era nemmeno bisogno ) pretendo le scuse a Totti sul giornale" .
Per le altre opinioni, Facebook è pieno: "A lorè ste merde ce stanno a riprova con il capitano dopo aver fatto la stessa identica cosa con de rossi!! non aspettano altro che mettere questi nomi in prima pagina?? sono schifato, non ho parole giulio
Lettere inviate a "La Repubblica" (tra gli estensori dell'articolo c'è anche il nostro Carlo Bonini):
"Egr. Direttore e Spett.le Redazione di Repubblica,
parafrasando una celebre espressione andreottiana dico che Totti logora chi non ce l'ha.
Non è la prima volta infatti che si levano spropositate ed infondate accuse al Capitano; qualche tempo fa fu tale Borghezio, carneade politicante leghista, ad attaccare ed insultare senza motivo Totti; sappiamo bene quante volte il nostro Francesco sia stato sbeffeggiato da improbabili tentativi d'imitazione mirati solo a mettere in risalto (esagerando non poco) il suo accento romano (fino a farlo apparire un "coatto"); ricordiamo che perfino il Presidente della Repubblica, che dovrebbe avere a cuore (ed a mente...) cose un po' più importanti di una polemicuccia da bar dello sport, arrivò a commentare il famoso calcione di Totti a Balotelli (ovviamente sorvolando sulle provocazioni dell'ex-interista che avevano originato quella reazione eccessiva).
Suscita stupore e delusione però, almeno in chi ritiene Repubblica un giornale "serio", leggere che anche questo giornale utilizza - nel sito internet - il nome di Totti in maniera chiaramente subdola, ed evidentemente per attirare "click" e quindi "audience"; come vi siete permessi, commentando l'intercettazione sull'"over" di Fiorentina-Roma, di scrivere testualmente "È qui che viene fuori il nome di Francesco Totti, indicato solo come "Il Capitano della Giallorossa" "? Siete scesi anche voi ai livelli dei tabloid scandalistici?
Non so se Totti darà un seguito a questa vostra assurda affermazione, sicuramente ne avrebbe ben donde. In nessuna intercettazione, e sicuramente non in quella oggetto dell'articolo, è stato pronunciato il nome di Totti. "Il Capitano della Giallorossa" potrebbe essere quello del Lecce (stessi colori, e guarda caso squadra sicuramente già menzionata in più intercettazioni); sempre che poi in questa, come in altre intercettazioni, non vi sia semplicemente un millantato credito.
Ma il titolo scandalistico su Totti intanto l'avete fatto, i click li avete conquistati... che squallore però!
Marco.
http://forzaeonore.xoom.it//forzaeonore/index.html".
Lasciamoci con Basette Goal: http://www.leggo.it/video.php?idv=10184&id_news=125985


8 giugno 2011: calcioscommesse e ultras:
"Ciao Lorenzo, in questi giorni in cui il calcio è tornato nella bufera io per dirla alla Dante <Non mi curo di loro ma guardo e passo>. Io Ultras, sono
fortunato. L'ultras è da sempre quello che va oltre il risultato è quello che va allo stadio per la maglia, la città che rappresenta, il gruppo cui appartiene. Va allo stadio per giocarsi la partita nella partita, quella del tifo e di altro. In questo momento mi fa pena vedere neglio occhi dei tifosi diillusi l'amarezza di un calcio in cui non possono credere, l'amarezza di idoli dimostratesi delinquenti. Il calcio non è credibile, ma non da oggi e forse nemmeno da ieri ma da tanto tempo. Quando in un mondo circolano troppi soldi è normale trovare qualcuno che corrompe e qualcuno che si fa corrompere. La soluzione? non c'è se non quella di un ritorno al passato quando non c'erano le scommesse, quando non c'era le paytv quando le società non erano quotate in borsa ma erano delle semplici associazioni sportive. Ecco quindi che, io oggi vado fiero di appartenere a quella schiera di ultras che hanno inteso vivere il calcio non legandosi totalmente al fattore campo o a questo o quel giocatore ma portando avanti ideali che non tramontano mai come l'amicizia, il coraggio,
l'orgoglio e la passione del proprio essere. Per i tifosi semplici tanta tristezza. Poveracci chissà quanti hanno osannato Doni e Signori ed oggi i loro beniamini sono finiti nel fango. Quanti poi si sono fatti arrestare o diffidare per un rigore dato o non dato, per una papera del portiere o un fallo di rigore? Oggi non ha più senso.Vuoi vedere che alla fine l'unico modo giusto di vedere il calcio è quello degli ultras? Per noi ultras andare allo stadio ha
forse ancora un senso ma oggi un semplice appassionato del pallone con che spirito dovrebbe andare a vedersi una partita, probabilmente taroccata?
Ps. Per il MInistro Maroni: ma il problema del calcio in Italia non era la violenza degli stadi? Gianpaolo '74".
*
Ancora calcioscommesse: "Il coinvolgimento (INESISTENTE) della Roma è un coinvolgimento voluto dai poteri lobbistici che gravitano ancora intorno al calcio. Su Fiorentina-Roma non c'è mai stato un flusso di giocate anomalo. Abbiamo avuto la possibilità di verificarlo con due responsabili di altrettante agenzie bettistiche a carattere regionale che ci hanno però dato una proiezione sul nazionale tutt'altro che lontana dalla realtà. Questi dati usciranno a giorni, ma sono state operate delle pressioni su chi voleva dirlo subito. La Roma vessata sui giornali è quella stessa società che dopo l'accordo con Kerimov subi il controllo della finanza a Trigoria. I titoli di giornale contro la Roma evidentemente servivano. Fermo restando che se qualche giocatore si è giocato un risultato anche a paro e disparo merita l'oblio e l'odio eterno".
In effetti la cosa mi sembra evidente. Pensiamo forse che l'ANSA, Il Messaggero e compagnia bella non siano influenzabili dalle lobbies? Avete fatto caso che De Rossi e la Roma hanno avuto titoli ENORMI su tutti i giornali del mondo per vicende che, da un laro, erano inseistenti, dall'altro sono di seconda mano, voci che giravano in un letamaio di scommettitori incalliti che mentivano alle mogli sui soldi giocati e si facevano ipotecare le case?
Eppure, di fronte al passaggio di consegne che dovrebbe vedere l'avvicendamento degli americani, c'è qualche lobby che vuole mettere i bastoni tra le ruote, con la complicità - non so quanto involontaria - di media spazzatura.
Comunque sia Paolo Giannace, caporedattore di AGIPRONEWS, intervenuto a 1927, su TeleRadiostereo, ha dichiarato, in ordine a Fiorentina/Roma:
"Abbiamo analizzato i movimenti sui bookmakers italiani e non risulta alcuna anomalia particolare su questa gara. Era abbastanza facile pronosticare un over perchè tra statistiche, precedenti e stato di forma era prevedibile uno svolgimento simile. Non possiamo monitorare ciò che succede all'estero ma di solito la tendenza è simile a quella nostrana. Solo il 13% aveva giocato il pareggio finale. L'OVER di solito si aggira sull'1.60/1.70, poi chiaro che può oscillare nell'arco della settimana".
*
A grande richiesta, ho creato una pagina per Inter/Palermo giocata a Roma.
*
Arsenal: "Mamma mia che orrore quell'articolo sull'Arsenal... e pensare che una volta ad Highbury si stava così sotto il mitico orologio Edo".

Concordo al 100%. Tutta la vita sulla staccionata o sotto l'orologio.
*
Poi, diamo una mano a Yves Janssens, fotografo del club belga Eendracht Aalst che un tempo era in prima divisione ma poi è fallito scendendo in quarta e ora è di nuovo in seconda divisione... Mi ha mandato del materiale dell'incontro Aalst/Roma degli anni '90 e ora mi chiede di votare per la sua squadra su un sito belga www.pinoffs.be/stem
Basta mettere l'e-mail nella prima casella,mentre nella seconda andare sino a 3rd Klasse A e cliccare sulla penultima squadra V.C. Eendr. Aalst, in modo che il suo club, così mi dice, non venga dimenticato. Dopo di ciò vi arriverà una e-mail con un link: cliccateci sopra e vi appariranno belle fanciulle che rappresentano le squadre votate. Cliccando sul nome del club, altre foto delle belle fanciulle che si spogliano... E 'namo!
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Osservatooooorioooooooooo! Maaaroooooniiiiiii! Ecco perché i bambini vanbno allo stadio! Sveglia!
http://www.youtube.com/watch?v=I-o--U9CepM&feature=related
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Questa foto di Repubblica ha fatto scalpore:

Raffigura, non un boss come inizialmente scritto dai media, ma il figlio di un boss che assiste a una partita di calcio del Napoli.
E' ovvio che il primo pensiero - scontato anche per il sottoscritto - è "com'è possibile che il figlio di un boss sia a bordo campo e uno che ha acceso un fumone a scopo folkloristico non ci possa andare per tre anni?". Riflettendo dieci secondi, però, non possiamo cadere nel loro tranello e l'impulsività deve lasciare spazio alla ragione. Per quale motivo una persona che è figlia di un boss (non cambierebbe molto neanche se fosse un boss in persona) e che non è sottoposta a misure interdittive dall'accedere agli stadi non potrebbe andare a vedere una partita di calcio? Un mafioso, un camorrista, un figlio di un camorrista, il figlio di Bin  Laden e il nipote di George Bush, non possono essere tifosi di calcio e quindi assistere a una partita di calcio? Esiste una legge che vieta al figlio di un boss della camorra di assistere a un match di serie A? Un figlio di un boss della camorra può andare allo stadio esattamente come ci va Maroni, fino a che non lo diffideranno. Semmai ci si può chiedere in base a quale titolo di accesso si trovasse lì e non in tribuna, ma tant'è. Meglio lui - figlio di un boss e quindi non necessariamente boss a sua volta - a bordo campo che diversi personaggi in tribuna d'onore.
Si tratta, quindi, di una notizia burla, creata ad arte per suggestionare, visto che si parla attualmente di infiltrazione della camorra nel calcioscommesse. Non caso nel tranello e quindi offro la mia solidarietà alla persona - di cui non conosco neanche il nome - sbattuta in prima pagina.
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Intervista di dodicesimouomo a Cristiano Militello:
Gli stadi di questo campionato hanno mostrato desolanti spazi vuoti e anche laddove si sono riempiti, si sono svuotati di passione, calore. Alla luce anche delle nuove inchieste delle procure, dei nuovi/vecchi scandali, si continua a pensare e chiedere limitazioni solo per i tifosi, che credibilità può ancora avere questo calcio?
La verità? è che mi fa tenerezza vedere la passione, la dedizione, direi spesso quasi la....cecità che i tifosi - o almeno, quelli che si ostinano a seguire il pallone - mettono nel farsi incantare da questo teatrino sempre più di plastica. E che è alla base dello "sfruttamento" imposto da certe norme: aumentano gli ostacoli "ma tanto il tifoso è un tossico e continuerà ad andare allo stadio". Ma non è così, gli abbonati sono stati meno del 14%, i paganti meno del 4%.
E pensare che c'è gente che continua a fare la morale agli ultras... quando delle altre componenti, da Blatter in giù, il più pulito c'ha la rogna. Io detesto le generalizzazioni, ci sono anche eccezioni (l'Udinese, l'Empoli, il Chievo,...), solo che talvolta le eccezioni sono nei posti sbagliati. Uno come Tommasi dovrebbe essere Presidente di federazione non sindacalista dei calciatori

E' stato il campionato della tessera, dei divieti di trasferta. E' diventato soprattutto il campionato degli stadi vuoti, e anche laddove si sono riempiti, si sono svuotati di passione, calore.
Insomma hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato pace, quanto può andare avanti un sistema che punisce, emargina coloro a cui il calcio dovrebbe appartenere e mantiene sempre gli stessi volti ai posti di comando, nonostante gli insuccessi continui, nonostante abbiano venduto una passione popolare alle Tv?
Andrà avanti fino a quando le inquadrature delle paytv saranno sempre più strette fino a zoomare sui singoli tifosi, anziche sulle curve-muri umani di una volta. Forzature a parte, ci vorrebbe un'inversione di rotta clamorosa. Smetterla di considerare il calcio solamente un prodotto commerciale, il calcio è un fenomeno sociale ed in quanto tale è prima di tutto un prodotto culturale. Il tifoso è il propellente del carrozzone e parte integrante del prodotto ma è quello più scarsamente rappresentato e tutelato. Non esiste nessuna società dove io apporto buona parte dei capitali e non ho neanche una quota. O no?

Anche fare il biglietto in alcuni casi è diventato una vera odissea, abbiamo testimonianze di tesserati e non, che sono rimasti "fuori" perchè le ricevitorie per paura di perdere la licenza, di multe, in mancanza di comunicazioni chiare hanno preferito in alcuni casi non emettere biglietti. Immaginiamo anche a te siano arrivate lamentele dello stesso tipo. Ci puoi raccontare diciamo alcuni casi "limite"?
Centinaia, l'ultimo in ordine di tempo? di pochi giorni fa: un tifoso sannita venuto dalla Germania per vedersi Benevento-Juve stabia e che ha fatto 2000 km per scoprire che in Italia per una partita di serie C se non hai la Tessera del tifoso non puoi entrare.

Il progetto tessera va avanti, ci troveremo davanti a stadi ancora più vuoti?
Fino a 10 anni fa, allo stadio io avevo la possibilità di scegliere tra 2 spettacoli, quello in campo e quello sugli spalti. Se mi annoiava la partita c'era sempre quello offerto dal tifo. Oggi, escluse poche partite di cartello, non è più così. E la realtà è sotto gli occhi di tutti, checchè si inventino ai piani alti. Ma finchè le SOCIETA' di calcio non si ribelleranno a questo ricatto, difendendo i diritti dei propri sostenitori e sancendo il ravvedimento di una legislazione che doveva essere "d'emergenza" e che invece, come sempre succede nel nostro paese, è diventata definitiva, non credo se ne esca.

Report e tu con le tue inchieste siete stati tra i pochissimi a parlare della Tessera. Perchè su un argomento che ha di fatto cambiato il modo di andare allo stadio c'è stato e continua un silenzio dei media assordante?
Striscia vive di segnalazioni e di mail ne sono arrivate tantissime; noi poi siamo una realtà sganciata da certi meccanismi di potere. Report idem.
I giornali, per ciò che ne so, sono anch'essi stati sommersi da lamentele (e detto tra noi molti giornalisti sono... sensibilizzati al problema, ma purtroppo quasi sempre è la direzione dei giornali stessi che detta l'orientamento), ma sono tra l'incudine e il martello, leggasi Stato e pay-tv, che se la cantano e se la suonano. Ma faccio io una domanda a voi: perchè dopo ben tre servizi sulla tessera, NESSUNO - nè dall'Osservatorio, nè dal Ministero - ci ha mai contattato per replicare alcunchè?

Finiamo in allegria, i migliori striscioni che hai visto in questa stagione
SPERIAMO NON CI VEDA BRUNETTA degli aretini in un match giocato di mercoledi alle 14.30
NON SI CANTA A BOCCA PIENA dei parmensi in un match alle 12.30
BOSSI T'E' RIMASTA NA SCUREGGIA dei romanisti



7 giugno 2011: terminata, grazie a Marco, la stagione 1967/68 che si fregia della lupa capitolina.
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Un accostamento cromaticamente azzeccato:
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E-mail:
Che dire, non basta una tessera per fermare un ideale, non basta una tessera per fermare la scomodita'  dell'ultimo movimento di aggregazione, non basterà una tessera per levarci dai coglioni... Eppure tra diffide e arresti noi ci saremo sempre. Molti ci hanno abbandonato, altri hanno fatto scelte diverse, molti ancora stanno firmando... per un IDEALE. Un plauso a coloro che ancora si stanno battendo, ai pochi che sono rimasti,a coloro che cantano anche per "il compagno di banco"che all'olimpico        non si può neanche avvicinare. Un plauso a quelli che, in una maniera o  nell'altra si sono fatti sempre sentire : in sud, in trasferta, all'obelisco o chi in silenzio, che ha deciso di non  esserci. Un plauso a chi non si piega  "via fax", a chi si sgola, a chi,    nonostante il risultato: la trasferta e'  la trasferta... Oltre il risultato.           Ci vogliono smantellare. La tessera del tifoso e' l'ultima delle tante privazioni (mirate) che lo stato ha adottato sul movimento ultras. Repressione, questo e' tutto, diamo fastidio, non c'e niente da fare, siamo rimasti l'ultima voce contraria, abbiamo deciso di lottare ma sia chiaro... "CHE NESSUNO SI TIRI INDIETRO". Un ultras
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Certo, la tessera del tifoso ha in più il controllo del Ministero dell'Interno, e quindi la schedatura è più insidiosa, comunque sia ecco cosa accade per l'Arsenal... da un blog::
La tessera del tifoso e storie simili.....
Nel post di ieri, quello in cui si parlava della partita vinta contro il West Ham, c'era una domanda, tra i commenti, di un lettore di questo blog, che si chiama Tommy. Mi chiedeva come funzionava la vendita dei biglietti per le partite in trasferta in Premier League. Casualmente proprio ieri, tra i miei amici in Facebook, un caro amico, che fa il giornalista sportivo, postava sulla sua pagina un video in cui si raccontava di come funziona (apparentemente male) della tessera del tifoso, quella cosa che si applica in Italia ma su cui sono veramente poco preparato e su cui sorvolo nel mio giudizio.
Cosi oggi rispondo a Tommy e vediamo se la mia risposta lo soddisfa o meno e se per caso si possono riscontrare differenze sostanziali sui metodi applicati in Italia per le trasferte.
Allora, prima di tutto, bisogna partire da una considerazione di base veramente importante. Cioe' e' molto difficile trovare biglietti per gli stadi in Premier League. E' una premessa importante, perche' il sistema che si applica  per la vendita dei  biglietti, risponde sia a un'esigenza di ordine pubblico, sia a un'esigenza di selezione obbligatoria per dare una logica nell'assegnare i biglietti ogni settimana.
Poi c'e' un'altra considerazione, le trasferte in Premier le fa chi vuole farle. Mi spiego. Non esiste una tipologia di persone o una fascia d'eta' che fa le trasferte, in trasferta ci vanno i ragazzini di 8 anni (con i genitori), fino a persone che hanno qualunque eta' e che vogliono solo andare in trasferta a vedere calcio dal vivo. Cosi in un settore ospiti trovi uomini di 70 anni, donne giovani e meno giovani e famiglie intere in tantissimi casi.
E' una premessa che reputo importante e mi auguro abbiate colto la sua reale importanza, cosi posso andare avanti nel mio tentativo di spiegazione.
Detto cio', c'e' da dire che per avere un abbonamento allo stadio, per le partite in casa, c'e' una trafila molto particolare. Prima di tutto bisogna essere members, cioe' pagare un'iscrizione annuale (35 sterline) che da la soddisfazione di essere parte di una grande famiglia (nel caso dell'Arsenal parliamo di 180mila tesserati), che contribuiscono alle casse sociale del club e poi con altre 30 sterline si puo' aderire alla lista d'attesa per l'abbonamento. Io ho atteso 10 anni prima di veder soddisfatta la mia richiesta e ogni anno si liberano posti solo se uno rinuncia la posto o se uno muore. Quando io fui chiamato per l'abbonamento, i posti a disposizione erano solo 22. Considerando che allo stadio ci sono 60.500 posti e che gli abbonati sono 38mila come prevede la legge, capite che ventidue e' veramente un piccolo numero.
Quindi, fin dal primo momento che si aderisce alla tessera che ti fa diventare “member”, i tuoi dati sono registrato, hai una tesserina d'identificazione e un numero.
A questo punto, nei dieci anni che ero solo un tesserato sostenitore, avevo la possibilita' ogni tanto di poter comprare dei biglietti per le partite, che erano molto piu' frequenti, piu salivo nella scala dell'anzianita' di tesseramento e ogni volta che compravo il biglietto lo potevo fare solo con carta di credito a mio nome.  Questo fa capire bene che con 38mila abbonati e 180mila members, non ne rimangano per chi voglia comprarli in altre maniere, ed infatti e' proprio cosi, ed infatti mi pare che siano circa 12 anni che tutte le partite in casa dell'Arsenal sono SOLD OUT e sono in vendita libera, senza abbonamenti e altro, solo le partite di Carlin Cup, cosi lo scorso anno sono stati il 99.5% i biglietti venduti per l"Emirates e questo e', se non lo sapevate, il record in Europa, ma al secondo posto non c'e' il Barcellona o il Real Madrid, ma ci sono United e altre squadre inglesi.
Poi nel biglietto c'erano scritte alcune cose importanti. Ad esempio la persona che compra il biglietto e' responsabile del posto assegnato e che se ci fossero dei danni, questi verrebbero addebitati sulla carta di credito con cui si sono comprati i biglietti.
In pratica non si menziona il fatto che questi non possano essere ceduti ad altri...e' certamente possibile, ma prima di darli in giro a chiunque capiti, e' sempre meglio essere sicuri di chi ci va, perche' se capitano a una persona poco affidabile, e questo fa danni , i conti sono sulla vostra carta di credito. Ogni poltroncina all”Emirates ha un costo (in caso di danni) superiore alle 1500 sterline. Giusto per dare una misura.... poi se accadessero incidenti nel settore dove avete comprato il biglietto, prima di tutto vengono a cercare chi aveva quei posti, poi sara' un vostro problema certificare che non eravate allo stadio.
Tutta questa premessa perche' i biglietti per le trasferte sono una conseguenza di tutto cio'. Infatti, dopo che si e' diventati abbonati per le partite in casa, potete tentare di andare in trasferta. Ci sono due modi, uno e' avere la “Away scheme”, cioe' essere in una lista in cui si decide di prendere tutti i biglietti per le trasferte ogni volta che questi vengono realizzati.
Anche in questo caso c'e' una lista d'attesa enorme e solo quest'anno sono riuscito ad essere dentro (ed ecco perche' ho sempre i biglietti per le trasferte). Anche in questo caso tutto e' molto semplice. Appena un biglietto per una trasferta vine pubblicato e stampato, mi viene addebitato sulla carta di credito, mi arriva a casa per posta e se ci vado o non ci vado, sono problemi solo miei. Per ora non ho fatto tutte le trasferte, ma ho venduto comunque i biglietti a persone “fidate” e sicure, in pratica a gente che sono certo non si mette nei casini in uno stadio. Anche in questo caso tutti i biglietti a disposizione per le trasferte, che siano a Londra stessa o a Newcastle (la piu' lontana di tutte), sono sempre SOLD OUT .
Per ogni biglietto che si ottiene, si ha un punto in una specie di classifica di fedelta', che ti possono essere azzerati  se per caso, anche solo una volta, ti metti nei casini in una partita di calcio. Per casino intendo che ti lasci andare a un danneggiamento oppure a un diverbio d'opinioni violento con un tifoso avversario.
A cosa servono questi punti? Semplice, se si gioca in Europa (trasferta) o una finale di FA Cup a Wembley o la finale di Champion League, i biglietti vanno distribuiti in base ai punti guadagnati con le trasferte. Piu' ne hai, maggiore e' la possibilita' che ottieni i biglietti che desideri. In pratica la Societa', in questo modo, ha la possibilita' di avere una pre-selezione di qualita' sui suoi tifosi che si recano in trasferta per partite in cui non il totale controllo della gestione. Certo, la mela marcia puo' capitare, ma come ben sapete, al minimo problema, in UK, non solo esci da queste liste, ma ti scordi lo stadio per parecchi anni.
Ma per tornare alla questione biglietti, alla fin fine non si ha nessuna fila fuori dalle banche, nessun favoritismo a chi conosce questo o quell'altro politico, etc etc... tu sai quanti punti hai e sai se avrai diritto o meno ai biglietti. Semplice e lineare, stop.
In pratica, per chiudere il discorso, non esiste una reale tessera del tifoso, ma esiste comunque una specie di schedatura. Certo, nessuno lo nega. Quando vado in trasferta la Societa' sa dove sono seduto allo stadio, sa a che ora entro dentro lo stadio (infatti i biglietti sono con codici a barre che aprono automaticamente i cancelli dello stadio ed avvertono elettronicamente che il mio biglietto e' in uso e sanno dove sono seduto nel treno organizzato per la trasferta, in quanto il biglietto e' numerato ed ho la sicurezza del posto a sedere in cambio di un controllo, sanno quindi e a che ora salgo sul treno e a che ora scendo. Considerando che poi ci si muove con la Oyster Card anche per i mezzi per tornare dalla stazione a casa, diciamo che in un attimo possono sapere pure i miei spostamenti dentro Londra una volta che lascio il treno organizzato.
Sento che questo sia una specie di schedatura e controllo? Si, senza dubbio. Mi infastidisce? Non di certo. Anzi, considerando che vado per divertirmi e non per distruggere nulla, diciamo che mi sento piu' sicuro e vado veramente tranquillo.
I controlli sono tanti e vari, ad esempio in treno (come ogni normale treno ci sono le telecamere e non solo in quelli dei tifosi, sia chiaro), non puoi avere piu' di due birre al bar del treno e allo stadio non puoi sederti dove vuoi, anche se hai il biglietto. Cioe' se compri un biglietto (da un amico, un conoscente) per un settore che non e' quello della squadra per cui tifi, nessuno ti puo' vietare di essere seduto li, anche perche' non e' che devi dichiarare cosa tifi, ma in un certo senso lo stai facendo, perche' non puoi avere nessun segno di riconoscimento della squadra per cui tifi e se per caso esibisci comunque la tua fede calcistica (ad esempio esulti al momento di un goal) e non sei nel settore della tua squadra, vieni invitato a lasciare il posto e ad andare fuori dallo stadio. L'ho visto fare e lo trovo giustissimo. Meno rischi, meno incidenti. Perche' si sa, davanti a un pallone e 22 uomini in campo, alle volte l'uomo si trasforma in animale.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Domani si riparla dell'Arsenal......


6 giugno 2011: sono stato fuori e quindi cerco di recuperare il tempo perduto.
Per quanto riguarda la carognata fatta a Daniele De Rossi in merito alla vicenda del calcioscommesse: "Che bastardi, citano tutti DDR nei titoli per poi dire nell’articolo che nella partita in oggetto non ha giocato e che il tizio nelle intercettazioni probabilmente tirava fuyori nomi solo per impressionare la gente. Però chi non vuole approfondire e legge solo i titoli pensa che sia coinvolto. Ma uno non puo’ fare causa a ste m.rde?".
Io ho letto solo il Messaggero e il "spunta il nome di De Rossi" mi è già bastato. Si tratta del più becero "giornalismo" sensazionalista e spero che Daniele quereli tutti, dal primo all'ultimo, per la suggestione che l'accostamento tra il suo nome e la losca vicenda ha inevitabilmente creato.
Sulla vicenda, da Palermo: "Ciao Lorenzo volevo dire una cosa che riguarda il nuovo scandalo (da noi tifosi però sempre saputo, soltanto che le federazioni hanno e continuano a fare finta di niente) del calcio scommesse. Per l'anno prossimo Propongo di lasciargli gli stadi completamente vuoti, non abbonatevi (fermo restando che io non mi abbonavo a prescindere per il fatto della tessera del tifoso). Non ci meritano, è veramente uno schifo, a distanza di 2 anni di nuovo punto e daccapo. Con i sentimenti dei tifosi non si gioca. Un saluto ai ragazzi presenti con noi in curva sud domenica sera".
Un articolo:
I mercenari dell'anima
MASSIMO GRAMELLINI
Pietà, chiede Signori, l’ex bomber dal cognome ingannevole, riciclatosi secondo i giudici in scommettitore di partite truccate. Ma non può esserci pietà per chi insozza i sogni. Nonostante grondi denaro da tutti i pori televisivi, per molti di noi il calcio resta un quarto d’ora di ricreazione incastonato in un mondo immondo, che ogni giorno ci costringe a convivere con truffe, soprusi e raccomandazioni.
Anche il tifoso più cinico vi si accosta con l’animo del bambino che fu, quello che la domenica andava allo stadio con lo stomaco in gola. Credendoci davvero, nei suoi eroi. Perciò: nessuna pietà per chi non ha avuto pietà. Chi ruba soldi pubblici ferisce la nostra parte adulta di cittadini. Ma chi lascia perdere apposta la nostra squadra del cuore sta estinguendo la riserva di ingenuità che giace dentro ogni essere umano.
Nella bolgia della vergogna, lo sportivo-scommettitore sta un gradino più sotto dello sportivo drogato. Truccano entrambi, ma il secondo lo fa sulla propria pelle. Il primo, invece, solo su quella dei suoi tifosi. La lettura delle intercettazioni (che qualcuno vorrebbe vietare) aumenta lo sdegno. Cricche di malaffare capeggiate da campioni in pensione o in attività che ingaggiano calciatori di questa o quella maglia - qui un terzino, là un centravanti - fino a costruirsi una loro squadra privata e parallela, in una sorta di Fantacalcio della truffa che pratica scorribande sui campi della Prima Divisione, della Serie B e persino della A. In ogni club c’è un agente all’Avana pronto a entrare in azione per corrompere i compagni disponibili o per sedare quelli riottosi con dei farmaci, così da indurli comunque a giocar male. Non sempre è necessario truccare l’esito finale. A volte basta vendersi per qualche minuto, tanto ormai si scommette su tutto: sul risultato dei primi tempi, sul numero dei gol e anche su quello dei calci d’angolo.
Riviste col senno di poi, le immagini delle diciotto partite smascherate sembrano altrettante sfide alla nostra ostinazione infantile nel rifiutare la realtà: portieri che scambiano la palla per una saponetta, ali destre che inciampano in un filo d’erba, difensori che al momento di affrontare l’avversario si spostano di lato, fingendo di essersi presi una storta. C’è un fotogramma che mi ha fatto schiumare di rabbia: il portiere corrotto ha appena lasciato entrare il pallone in rete e dietro di lui, nella curva a ridosso della porta, si vede un bambino che piange per il gol subito. Forse era la sua prima partita. Forse il padre ha dovuto tirare la cinghia per potergli regalare quel primo pomeriggio «da grande». Ma cosa volete che interessino i palpiti immortali di un bambino a questi mercenari dell’anima, pronti a vendere la maglia che indossano per qualche centinaio di euro? Chiedono pietà. Ma non hanno avuto pietà dei tifosi che stavano ingannando. Come non ha pietà dei cittadini il politico che deruba lo Stato. Tutti i furfanti alterano le regole del gioco, ma in questo caso è persino peggio, perché il gioco era davvero «il gioco».
È insopportabile l’avidità di chi ha già tutto e per avere di più vende l’unica cosa che non potrà ricomprarsi: la dignità. È insopportabile la presunzione di impunità che accomuna gli scommettitori fraudolenti ai malfattori di ogni altro ramo della Furtopoli nostrana, felici di declamare le loro gesta nei telefonini. Ma è altrettanto insopportabile che continuino a farci credere che si tratti di poche mele merce in un cesto di lillà, proprio nel giorno in cui uno come Blatter viene rieletto per la quarta volta ai vertici del dollarificio calcistico mondiale.
Non si gioisce di certo per chi perde la libertà... ma sulla moralità delle bandiere biancocelesti c'è da riflettere...
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4 giugno, Roma/Milan Primavera a Lucca:
A Torre Maura
...e ora c'è Roma/Genoa, Semifinale Play-off scudettto Primavera, allo Stadio Melani di Pistoia ore 20.30 mercoledì 8 giugno 2011.
Un video della Curva Sud non tesserata: http://www.youtube.com/watch?v=2RXEMK9AcrU
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Mi viene poi segnalato questo sito di magliette: http://londinium.spreadshirt.it/
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Meritocrazia: "CIAO Lz, io nn commento perchè veramente nn so più cosa dire, ma il dott. spartaco mortola è il nuovo questore di genova....proprio lui che è stato condannato due volte per i fatti di genova 2001...io nn so che dire...". Delinqui e sarai promosso! It's Italy, my dear.
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Progetti culturali, Maurizio Martucci:
"E' finalmente nata la Fondazione Gabriele Sandri, per la quale ho il piacere di curare la prima BIBLIOTECA DEL CALCIO di Roma e il
FESTIVAL NAZIONALE DELLA CULTURA DEL CALCIO, previsto per la fine dell’anno.
Alla faccia del riesplodere dello scandalo scommesse e di un football sempre più malato e poco credibile, ti segnalo il sito ( www.fondazionegabrielesandri.it ) dove oggi puoi trovare il mio articolo che inizia così: USCIAMO DALLA SEGREGAZIONE CULTURALE, NONOSTANTE IL
CALCIO SCOMMESSE - “Non è vero che il calcio è solo un prodotto commerciale. Il calcio è principalmente un fenomeno sociale e come tale... prodotto culturale!”   Con questi due progetti vogliamo dar voce ai tanti Peter Pan, romantici di un calcio antico, sparsi in Italia, a quei sognatori di un calcio che non c’è più e che invece possiamo riscoprire per non perdere identità, memoria e tradizione. La biblioteca (accettiamo ben volentieri donazioni di testi!) è già funzionante e aperta con orario continuato 10-18 dal lunedì al sabato, nel centro di Roma. Consultazione e prestito gratuito".
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Non so poi cosa sia accaduto:
Carrara, 2 giugno 2011 - Presidio di protesta di circa 500 tifosi della Carrarese, stamani davanti al comune di Carrara, per contestare la decisione dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive che ha vietato la partecipazione dei supporter azzurri (coloro che non hanno la tessera del tifoso) alla trasferta di Prato, dove domenica è in programma la finale di andata dei play off del campionato di Seconda divisione.
Il sindaco Angelo Zubbani ha incontrato una delegazione di tifosi ed ha assicurato il suo interessamento nei confronti della questura di Prato. Sembra che i tifosi della Carrarese siano intenzionati a partire ugualmente alla volta di Prato domenica in treno e, se non potranno assistere alla gara, si sistemeranno all'esterno dello stadio Lungobisenzio.
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2000 Km. per Cremonese/Benevento ma.....:
"Le domande a capitan Clemente si sono interrotte con il presidente Vigorito che invitava il sindaco Fausto Pepe, appena giunto in sala stampa, a sedersi al suo fianco, ringraziandolo per la piacevole visita inaspettata. Mentre il primo cittadino prendeva posto, si apriva un simpatico siparietto con un tifoso di origini sannite, arrivato dalla Germania in macchina per assistere alla gara, e il presidente. Il tifoso, scusandosi per il suo italiano “precario” faceva presente che, ieri, dopo aver fatto una fila di un’ora apprendeva che non poteva acquistare il biglietto per residenza diversa e per non essere possessore della tessera del tifoso, rammaricandosi per i 2000 Km fatti ed il rischio di non poter assistere alla gara della squadra che ama e segue tutte le domeniche in radio. Questa la seria ed ironica, allo stesso tempo, risposta del massimo dirigente.
“Lei deve sapere che in Italia, tra le migliaia di Leggi vigenti, ne hanno aggiunta un’altra che, ingiustamente, impedisce di aver libertà di andare ad assistere ad una partita di calcio. Lo so tutto questo è assurdo, ne tanto meno io, che di guai ne ho già tanti, posso fare qualcosa. Neanche quello di dirle di venire domenica davanti ai cancelli per farla entrare. Rischierei di commettere un reato. Poi che lei domenica davanti ai cancelli verrà lo stesso vedremo come fare. A limite la faccio entrare e le faccio anche la tessera del tifoso“.
Interessante articolo sul 50%+1: http://www.myroma.it/news-dal-mondo/321-il-sole-24-ore-a-berlino-loscar-dei-conti.html
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Svizzera: "In Svizzera, sono risaliti in Serie A, dopo anni di scazzi in serie inferiori, le gloriose società del Losanna e del Servette.
A proposito del Servette, ecco la fine della partita con ovvia invasione di campo.
http://www.tsr.ch/video/#nav=sport/;id=3179651 Un saluto Matteo".

Una vignetta relativa a un derby del 1954

Cartolina degli anni andati
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Poi, il torneo di questa sera:



1° giugno 2011: lo sanno tutti, ma tanto perché rimanga per sempre su questo sito.... c'hanno fatto sbagliare tutte le scommesse 'sti sola.... e come al solito, poteva mancare una "bandiera" della Lazie? Dopo Giordano e Manfredonia, Beppe Signori, quello che criticava De Rossi!
Aggiornate Wikipedia per piacere?
Calcio scommesse, 16 arresti tra cui Signori
Indagati Bettarini e Cristiano Doni
Gip: "Compiute impressionanti manipolazioni". Una vera e propria “organizzazione criminale” composta da calciatori, ex calciatori, titolari di ricevitorie e liberi professionisti, con l'obiettivo di manipolare gli incontri di calcio a loro vantaggio arrivando persino a “condizionare alcune partite”. A carico dei fermati ci sono prove “importanti e inconfutabili”. Indagate anche 28 persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva
Una vera e propria “organizzazione criminale” composta da calciatori, ex calciatori, titolari di ricevitorie e liberi professionisti, con l’obiettivo di manipolare gli incontri di calcio per poter scommettere forti somme e arrivando così a falsare i “campionati di serie B e Lega Pro in corso”, incidendo “sulle ultime fasi del campionato, con gravi danni per le società, per gli scommettitori leali e per la regolarità delle competizioni sportive”.
L’ordinanza del Gip, Guido Salvini, ricostruisce l’indagine che ha portato stamani all’arresto di 16 persone, tra cui l’ex capitano della Lazio e attaccante della nazionale, Beppe Signori, e a iscrivere nel registro degli indagati 44 persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Tra questi anche Stefano Bettarini e Cristiano Doni, storico capitano-bandiera dell’Atalanta. La squadra bergamasca rischia di vedersi cancellare la promozione in A appena conquistata. Doni, infatti, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, è l’uomo di riferimento dell’associazione per falsare le partite dell’Atalanta. In particolare gli incontri con Ascoli, Padova e Piacenza.

Alcune delle persone coinvolte nell’inchiesta “indicavano nel capitano dell’Atalanta Cristiano Doni uno dei calciatori che avevano realizzato la combine unitamente al difensore del Piacenza Gervasoni Carlo”, scrive il Gip per la partita Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso che finì 3-0, risultato che era “l’obiettivo dell’organizzazione” che aveva scommesso sul match. Il gip segnala inoltre la “seconda rete di Cristiano Doni su calcio di rigore assegnato per un fallo di Gervasoni”, il difensore del Piacenza. Sulla partita scommise anche Stefano Bettarini, soprannominato “il bello”. In un sms intercettato l’ordine: “Fai 1852 al Bello (Bettarini Stefano) 1 Atalanta i soldi li ha Angelo lui è in attivo”. L’incontro di calcio Atalanta-Piacenza, prosegue il gip, “veniva pianificato in Bologna e precisamente in via Bassi 7, presso lo studio Professionisti Associati”. Su quella partita Beppe Signori “ha investito 60.000 euro”.

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Le partite sotto accusa:
Le partite sotto inchiesta sarebbero 18, tutte legate alla stagione 2010/2011, tra cui ben quattro incontri della Cremonese (Lega Pro, Prima Divisione). Sono finite sotto la lente degli inquirenti anche cinque partite di serie B e un match di serie A, Inter-Lecce del 20 marzo scorso, terminato 1-0 in favore della squadra nerazzurra.
Ecco l'elenco completo degli incontri sotto inchiesta... quante se ne semo giocate e le abbiamo perse grazie a 'sti sòla?:

SERIE A
- INTER-LECCE del 20 marzo 2011

SERIE B
- LIVORNO-ASCOLI del 25 febbraio 2011
- ASCOLI-ATALANTA del 12 marzo 2011
- ATALANTA-PIACENZA del 19 marzo 2011
- PADOVA-ATALANTA del 26 marzo 2011
- SIENA-SASSUOLO del 27 marzo 2011

LEGA PRO
Girone A
- CREMONESE-SPEZIA del 17 ottobre 2010
- MONZA-CREMONESE del 21 ottobre 2010
- CREMONESE-PAGANESEdel 14 gennaio 2011
- SPAL-CREMONESE del 16 gennaio 2011
- ALESSANDRIA-RAVENNA del 20 marzo 2011
- REGGIANA-RAVENNA del 10 marzo 2011
- VERONA-RAVENNA del 27 febbraio 2011
- RAVENNA-SPEZIA del 27 marzo 2011

Girone B
- BENEVENTO-VIAREGGIO del 13 febbraio 2011
- BENEVENTO-COSENZA del 28 febbraio 2011
- TARANTO-BENEVENTO del 13 marzo 2011
- BENEVENTO-PISA del 21 marzo 2011

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Mistificazioni targate Sole 24 ore. Come diceva qualcuno, anche un articolo impostato a favore di qualcuno contiene in sé delle notizie.
Vediamo quali.
I tifosi della Juve vincono il campionato degli stadi pieni
di Dario Pelizzari

Non è vero che il calcio italiano piace sempre meno ai tifosi che frequentano lo stadio. Che gli impianti sono deserti come mai prima d'ora. Che la tessera del tifoso introdotta nel campionato appena concluso abbia convinto un numero importante di persone che la partita è meglio vederla davanti alla tv, che si fa meno fatica e nessuno ti chiede di vuotare le tasche all'ingresso.
Secondo l'autorevole portale web tedesco transfermarkt.it(come il sorcio, sono andato a controllare, visto che il portale è in italiano. Non ho trovato la notizia. Non ho dubbi che un qualcosa al riguardo ci sia, ma avrei voluto leggerla personalmente, n.d.L.), l'Italia del pallone non è cambiata rispetto allo scorso anno. Almeno, non in modo così decisivo da giustificare il luogo comune che dice che i tifosi del bel Paese abbiano scelto la via del piccolo schermo perché gli impianti di casa nostra sono poca cosa rispetto a quelli che si vedono in giro per il mondo.

Rispetto al torneo 2009-10, si registra un saldo negativo di circa 400 mila presenze, che in termini percentuali è pari al 4% (quindi c'è stato un calo degli spettatori e non un aumento. La notizia è questa. Nonostante la tessera del tifoso che doveva riportare le famiglie negli stadi, gli spettatori sono in calo). Nella scorsa stagione erano stati 9 milioni e 571 mila gli appassionati che avevano deciso di seguire la squadra del cuore allo stadio, contro i 9 milioni e 169 mila che invece risultano al termine del campionato 2010-11.
Un decremento del 4% non può essere considerato, di per sé, un dato tanto preoccupante da mettere in stato di allarme i vertici della Federcalcio (no, mica!). Soprattutto se si considerano i numeri registrati negli anni precedenti. Nel 2007-08, le persone che sono entrate in un impianto italiano per seguire una partita di serie A sono state 9 milioni e 140 mila (già, ma si usciva dalle macerie di Calciopoli avvenuta l'anno prima...). Meno, pure se di poco, della stagione appena conclusa.
Ma cosa dire allora dei 7 milioni e 306 mila del 2006-07 (la stagione immediatamente dopo Calciopoli...)? L'Italia aveva vinto il Mondiale di Germania, ma c'era il veleno del dopo Calciopoli che ancora scorreva nelle vene dei seguaci più tiepidi. Juventus e Napoli giocavano in serie B e c'era poca voglia di fare festa.

Insomma, non è vero che il calcio italiano piace sempre meno ai tifosi che frequentano lo stadio (come non è vero? Sono comunque diminuiti i tifosi che vanno allo stadio!). Il problema è un altro. Nasce dalla scarsa capacità delle società di casa nostra di attrarre nuovo pubblico, di conquistare nuovi tifosi, di proporre un servizio di accoglienza e di cortesia che all'estero va alla grande e qui da noi, beh, qui da noi è proprio poca cosa.
C'è un valore in percentuale che riassume questa tendenza: 55%. E' l'indice di sfruttamento degli stadi di serie A, che secondo transfermarkt.it vengono utlizzati a mezzo servizio, semipieni o semivuoti, dipende dai punti di vista e dai singoli casi.
L'Olimpico di Torino ha fatto registrare nel 2010-11 un'affluenza totale di circa 393 mila persone per i 19 incontri casalinghi della Juventus, pari ad un indice di sfruttamento dell'81,4%, primo della lista (di qui il titolo fuorviante: è evidente che le altre squadre avessero avuto uno stadio di scarsa capienza come la Juventus, la percentuale di riempimento sarebbe stata maggiore. Se la Roma avesse avuto uno stadio da 30mila posti avrebbe fatto registrare quersti sempre il tutto esaurito. E se la Juve avesse giocato nel vecchio Comunale di Torino, sarebbe stata agli ultimi posti. Il successo si misura con il numero di spettatori che in media vanno a vedere le partite, non con una - assolutamente idiota - "indice di sfruttamento".). Seguono il San Paolo di Napoli con il 75,5% (866 mila spettatori complessivi) e il San Siro di Milano sponda Inter con il 73,4% (1 milione e 116 mila persone). In coda, il San Nicola di Bari (33,9%), il Bentegodi di Verona (33,2%) e il Via del mare di Lecce (31,7%).

All'estero, si segue il calcio in modo diverso. Sempre riferendoci ai dati relativi alla stagione 2010-11, si può dire che in Germania, Spagna ed Inghilterra le cose vadano molto meglio che da noi. Lo dicono i numeri. La Bundesliga ha chiuso il campionato con un saldo di 13 milioni di spettatori al botteghino per 306 partite disputate, contro i 9 milioni italiani per 380 incontri. Altro che differenza, un abisso. Che diventa ancora più profondo se consideriamo l'indice di sfruttamento, che in Germania è stato pari al 93% e da noi, lo ricordiamo, appena il 55%.
Discorso simile per l'Inghilterra (13 milioni e 405 mila spettatori per 380 gare, indice pari al 91%) e per la Spagna, anche se per gli iberici i numeri non sono così roboanti (10 milioni e 750 mila spettatori per 380 partite, indice 72%). E' un dato di fatto, nel calcio europeo di prima fascia gli stadi sono al servizio del calcio, e non viceversa. Per la gioia delle società che incassano denaro e vendono magliette e cappellini. Per la gioia del pubblico, che si sente protagonista di una grande festa e rinnova il proprio tagliando con il sorriso di chi si sente soddisfatto del servizio che riceve.

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E-mail: "…oltre la tessera: disdici Sky! Ciao Lorenzo sono Fabrizio, ho visto nei giorni scorsi che avevi postato la mail di un altro ragazzo riguardo le problematiche che sta affrontando l’unico canale televisivo, a mio avviso, quasi totalmente libero e degno di nota: Current.
Bene, dopo uno scambio di mail tra me e la direzione Sky (la quale si discolpa da ogni accusa) ora mi è arrivata una mail di Current dove si invitano tutti coloro che hanno a cuore questa situazione di disdire l’abbonamento a Sky. Anche se un piccolo gesto ma basta con le prese per il culo pure da chi da anni è il nostro primo nemico!". Io il problema l'ho risolto a monte perché non ho Sky :-)
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Di Benedetto e soci: "Caro Lorenzo,
penso che se fosse andata in porto, a suo tempo, la trattativa con Kerimov o quella con Soros, allora si sarebbe potuto parlare di campagne-acquisti faraoniche, che rapportate ad oggi avrebbero significato acquisti del calibro di Tevez o Ibrahimovich, se non addirittura Rooney o Villa.
Ma l'approccio di DiBenedetto è diverso... in primis punta (giustamente) al risanamento del bilancio della Società, devastato dall'incapacità gestionale di Rosella; e con l'imminente fair play finanziario tanto caro a Platini, la floridità e la trasparenza del bilancio societario sono sicuramente prioritarie.
Cionondimeno la squadra sarà adeguatamente rinforzata e resa competitiva già nella prossima stagione. Sono stati stanziati 40 milioni di euro per il mercato, cui vanno aggiunti i soldi eventualmente risparmiati dall'OPA e quelli incassati dalle cessioni.
I nomi? Vogliamo giocare anche noi al toto-formazione, che poi è lo sport preferito da pennivendoli ed opinionisti vari di questi tempi? Di nomi se ne fanno tanti, e probabilmente ciò conferma che Sabatini si sta muovendo "a fari spenti", che poi spesso nel calciomercato è sinonimo di abilità e successo. Tra i possibili nuovi acquisti ci sarà senz'altro un portiere di sicuro affidamento, due esterni, un centrale difensivo, almeno un paio di centrocampisti, uno o due attaccanti.
Ma soprattutto ci vuole PIENA FIDUCIA IN DIBENEDETTO, BALDINI E SABATINI.
Che non comincino, tra radio televisioni giornali e siti vari, a criticare eventuali acquisti di nomi poco altisonanti… Sabatini ha preso per pochi soldi Pastore ed Hernandez, per esempio… ed il Barca è diventato così forte anche e soprattutto grazie ai giovani “carneadi” della sua Cantera!
Un abbraccio e SEMPRE FORZA ROMA!
http://forzaeonore.xoom.it/forzaeonore/news/300511.htm".
*
E quando si parla di merchandising inguardabile, ecco qui il completino del Verona con lupettone gigante. Mi  piacerebbe sapere quanti pezzi verranno venduti di questa oscenità:



31 maggio 2011 (pomeriggio): qualcosina per digerire:
"bella lorè, ho chiamato mezzo mondo per avere info riguardo la vendita dei biglietti della fase finale del campionato primavera che si terrà in toscana.
appunto dopo mille chiamate, l'italia che lavora :D, sono riuscito a risalire a sapere che....
* 100 biglietti x partita sono acquistabili online tramite questo sito http://www.bestticket.it/  (perchè solo 100? il mondo è pieno di stupidi)
* tutti gli altri biglietti sono acquistabili "fisicamente" nelle filiali di un altro circuito, che si possono trovare tramite quest'altro sito
http://www.indexpoint.net/italy/default.aspx   (nel modulo per la ricerca della filiale non inserite come cap il cap 'generico' di roma 00100 che sennò non vi trova manco una filiale)   -- io per adesso però ho chiamato la filiale  "Agenzia Viaggi 22 The Ocean - Roma - Via Silvestro Gherardi, 22" e la tizia che lavora li ha controllato sul suo terminale e per adesso ancora non ha la possibilità di prendere questi biglietti, richiamo nel pomeriggio perchè per dire non aveva avuto ancora nessuna comunicazione a riguardo......a differenza del tizio di www.bestticket.it che mi ha dato tutte queste notizie x sicure.....
*inoltre tutti gli altri biglietti sono acquistabili il giorno della partita ai botteghini dello stadio, però io vi dico, se possibile pijamoli tutti a roma che come dice il saggio, amici amici amici ar cazzo...... ;-)
te faccio cmq sapè oggi pomeriggio se ci sono 'nuove' quando richiamo l' "Agenzia Viaggi 22 The Ocean - Roma - Via Silvestro Gherardi, 22"
bella e lazio merda
p.s.: in tutto questo la nota più bella è che all'inizio ho chiamato l'as roma e mi hanno risposto
"no mi dispiace noi non sappiamo niente riguardo la vendita di questi biglietti, vendendoli la lega calcio a noi non interessa"
volevo fargli notare che queste partite le gioca la roma primavera.....però poi ho lasciato perde perchè tanto è inutile ;-)
*
Palermo/Inter:
Ciao Lorenzo,
i palermitani invadono il terreno di gioco a fine gara, torce bomboni, interisti con coreografia autorizzata in trasferta per altro..
Tutti possono fare tutto, tranne noi.
Mi sembra chiaro e così è.
Se un romanista sputa su un seggiolino lo filmano e minimo gli vanno a casa il giorno dopo, ma se i soldati di greenpeace (GRANDI!!!) fanno un'azione militaresca neanche se ne accorgono (o non vogliono accorgersene). Saluti.

Ancora Palermo/Inter: "Ciao Lorenzo, ti segnalo questo pezzo e aspetto... una raffica di daspo per i colpevoli :-)

Incredibile: la tribuna Vip inveisce contro gli arbitri
Insulti e palle di carta lanciate contro la quaterna arbitrale, domenica sera, mentre i quattro ritiravano il premio.
Il racconto di uno giudice di gara rimasto anonimo
E dire che domenica sera all’Olimpico si è assistito a uno spettacolo civilissimo tra le due tifoserie, che di fatto stona con quello che vi stiamo per raccontare, e lo facciamo con imbarazzo e sorpresa. Infatti la quaterna arbitrale, salita in tribuna per la premiazione, è stata oggetto di insulti e di lanci di palle di carta da parte della tribuna Vip, di colore rosanero. Ecco le parole di uno dei giudici di gara, rimasto anonimo: “Non ho mai visto una cosa simile. Certo, siamo abituati a ricevere insulti, ma ciò che è accaduto a Roma ci ha sorpreso, in quanto l’atmosfera era assolutamente tranquilla, le due tifoserie hanno dato spettacolo. Ci hanno insultato pesantemente, gente in giacca e cravatta che poi ha pensato bene di lanciarci palle di carta. Mi sono sentito mortificato, specie perché vicino a noi c’era il designatore italiano Braschi e quello europeo Collina. Poi ci si stupisce se in periferia si picchi un arbitro”. E noi di certo ci stupiamo nell’apprendere che questo tipo di situazione sia stata generata da uomini che rappresentato lo Stato e soprattutto il popolo italiano.
*
Greenpeace (bravo Marco Montanari, così si fa giornalismo, non come quei servi!):
Barbera (Greenpeace): All'Olimpico per lanciare un messaggio.
L'incursione? Fatta senza nessuna autorizzazione
(LaRoma.net)-  Si può entrare in uno stadio super controllato nel giorno più atteso dell’anno con corde, funi, caschi, carrucole e un telone di qualche decina di metri? La risposta ovviamente è "Si" se in gioco c’è Greenpeace che, nel corso della finale di coppa Italia giocata allo stadio Olimpico di Roma ha voluto ribadire il suo “NO” al nucleare con un’incursione che ha lasciato di stucco tutti. Ma come è stato possibile per i quattro attivisti superare varchi e tornelli, eludendo tutti i  controlli di Stewart e Polizia portando all’interno dello Stadio uno striscione grande così?
“Questi - spiega a LaRoma.net Salvatore Barbera, responsabile campagna nucleare di Greenpeace -  sono i segreti del mestiere e non possiamo di certo rivelarli (sorride, n.d.r.). Però  ci siamo riusciti  ed una cosa è certa, il tutto si è svolto senza alcun permesso e autorizzazione".
 

Dott. Barbera è la prima volta che Greenpeace porta avanti un’azione simile nel mondo del calcio?
“In questa forma è stata la prima volta. C'è stato qualcosa in Francia in una manifestazione tennistica dove, tra i vari sponsor, figurava anche quello di un'azienda produttrice di energia nucleare. A memoria credo proprio che quella di domenica sia stata la prima volta di una simile incursione nel mondo del calcio... soprattutto considerando la portata dell’evento”.

Come mai avete scelto proprio la finale di Coppa Italia?
“Ovviamente volevamo mandare un messaggio a tutta la popolazione. Questo perché gli italiani stanno per essere derubati di un loro diritto che è  quello di poter scegliere sul referendum del nucleare. Abbiamo scelto il calcio perché è uno sport popolare di largo seguito e visto che non ci hanno dato altri spazi…”

Cioè?
"Sul referendum c'è scarsa comunicazione nei media tradizionali, soprattutto in Rai dove se ne sta parlando pochissimo. Per esempio gli spot istituzionali, che per legge dovrebbero essere garantiti a partire da 45 giorni prima del voto referendario, non sono ancora in onda e allora c’è venuto in mente di andare noi alla Rai per prenderci quegli spazi che ci vengono negati”.

Intanto i quattro attivisti sono stati fermati, denunciati, sottoposti a daspo e ad uno è stato addirittura dato il foglio di via... Vi aspettavate una simile reazione?
“Ovviamente quando facciamo le nostre azioni mettiamo sempre in conto delle possibili conseguenze legali. Ci prendiamo i rischi in prima persona perché crediamo nelle nostre idee e nelle campagne che portiamo avanti... La reazione forse è stata esagerata perchè la manifestazione, come hanno visto tutti, è stata assolutamente pacifica. Inoltre abbiamo preso tutte le precauzioni volte a tutelare la sicurezza dei nostri attivisti e degli spettatori presenti allo stadio. Abbiamo lavorato in completa sicurezza e grande professionalità. Il caso più preoccupante è senza dubbio quello  legato al ragazzo che per tre anni non potrà più tornare a Roma e visto che parliamo della Capitale è un problema non di poco conto. Per quest’ultimo faremo sicuramente ricorso e vedremo cosa ci verrà riconosciuto dal giudice”.

Come siete riusciti ad entrare all'Olimpico con tutta l'attrezzatura e il grosso striscione che abbiamo visto in tv?
“Questi sono i segreti del mestiere e non possiamo rivelarli (sorride, n.d.r.). Però il dato è che ci siamo riusciti e, ovviamente, il tutto senza alcun permesso e autorizzazione”.

Certo che se al posto di Greenpeace ci fosse stato qualcun altro mosso da intenti non proprio pacifici... Che idea vi siete fatti?
“E' una domanda difficile, non sta a noi giudicare. Credo che qualcuno in Questura si sia posto questo interrogativo”.

Cosa si sente di dire ai nostri lettori?
“Noi abbiamo voluto lanciare un segnale anche a tutti quelli che, magari, non sono informati su questa tipologia di argomenti. Il messaggio che voglio ribadire è quello che tutta Italia deve andare a votare... per l'appunto “Da Milano a Palermo” come recitava lo striscione. Bisogna creare una grossa mobilitazione per portare i cittadini al voto il 12 e 13 giugno, perchè ci stanno togliendo la possibilità di informare. Ci stanno togliendo il referendum e solo le persone possono bloccare il ritorno del nucleare in Italia”.

*
Lettera al desertificatore degli stadi:
Boys: lettera a Maroni

Caro Ministro Maroni,
stasera vogliamo cogliere l’occasione di questa partita per scriverLe una lettera aperta, per tirare un po’ le somme di questo primo anno di Tessera del Tifoso.
Se avrà la gentilezza di rispondere punto per punto ai nostri quesiti, noi Le promettiamo di ascoltarLa attentamente.
Non è nostra intenzione “sfruttare” una tale occasione di beneficenza per toglierci dei sassolini dalla scarpa e far valere le nostre ragioni, ma in fondo questo è il nostro amato stadio, il nostro spazio, il nostro habitat. Questa sera siamo presenti anche Noi, come in tutte le iniziative di solidarietà che ci vengono proposte, perché la beneficenza è uno dei nostri punti cardine, così come il sostegno e l’amore indiscusso per la nostra squadra, la funzione sociale del nostro gruppo in città come aggregare negli anni (34!) centinaia di giovani, o collaborare in attività extra stadio come insegnare il tifo ai bambini della nostra Provincia.
Caro Ministro Maroni, questa lettera la scriviamo per chiederLe qualche chiarimento sulla Tessera del Tifoso, strumento a Lei tanto caro.
Volevamo chiederLe: dove sono tutti i vantaggi promessi ai poveri sottoscrittori?
Le corsie preferenziali, gli ingressi senza fila, le zone dedicate negli stadi, lo snellimento nell’acquisto dei biglietti, le agevolazioni con le Ferrovie per seguire la propria squadra, ed infine il mitico “Menù del tifoso” in Autogrill.
L’unica cosa che è stata fatta per la Tessera in questo intero anno è stata una delibera del Garante della Privacy, che ha condannato questo strumento per “comunicazione ingannevole”, smascherando chi dietro alla Tessera (chi?) aveva sapientemente collegato banche interessate ai conti correnti dei sottoscrittori e aziende interessate a profilare le abitudini dei consumatori per proporre prodotti “ad hoc”.
Insomma, delle vere e proprie indagini di mercato, delle abili mosse di marketing che avvantaggeranno le aziende sponsor del progetto, in barba a tutti gli utenti che, in buona fede (e un po’ scioccamente), non sono stati attenti a leggere tutte le clausole prima di firmare.
Un’altra domanda, signor Ministro: ma tutte le famiglie che dovevano affollare gli stadi dopo l’introduzione della Tessera, dove sono?
Perché Noi, presenti in tutta Italia nonostante gli enormi disagi, tutte queste famiglie non le abbiamo certo viste.
Ma soprattutto dove sono tutte quelle migliaia di tifosi che avrebbero dovuto sottoscrivere la Tessera?
In una nazione con milioni di tifosi, Lei ha espresso alla stampa il Suo tripudio per aver sottoscritto 700.000 Tessere, sempre ben attento a non chiarire che oltre la metà sono state regalate dal Milan, e molte altre sottoscritte da non tifosi come prodotto bancario. Se poi la Tessera non fosse stata obbligatoria (così come pubblicizzata) per abbonarsi, quante ne sarebbero state sottoscritte? Poche migliaia, forse, ma per avere la riprova basterebbe provare nella prossima stagione…
Abbiamo visto stadi desolatamente vuoti, di tifosi e di colore, dove la passione è stata uccisa e la gente non si diverte più. Abbiamo visto settori ospiti deserti di tifosi, ma stracolmi di pettorine gialle degli steward, forse gli unici veri “trionfatori” di questa Tessera.
Ministro, abbiamo sentito anche le Sue conferenze, dove si rallegrava per la diminuzione di incidenti tra le tifoserie. Ordine pubblico: togli il pubblico, rimane l’ordine. Infatti doveva forse parlare di chiusure degli stadi, perché l’unico rimedio che ha saputo portare è stato quello di lasciare a casa ogni domenica migliaia di tifosi in tutta Italia, obbligandoli con la forza a non andare allo stadio. E poi ci parla di diminuzione di incidenti? Certo, è come se per prevenire le stragi al volante, si chiudessero tutte le autostrade. Senza dimenticarsi che gli incidenti più “rilevanti” in questa stagione sono avvenuti fra tifoserie “tesserate”, segno che la Tessera non serve come deterrente: non serve e basta.
Il “progetto” Tessera del Tifoso è oggettivamente fallito, e la cosa non si può nascondere per orgoglio personale. Sbagliare è umano Sig. Ministro, perseverare è diabolico.
Dalla parte del tifo,
BOYS PARMA 1977

*
Poi, uno speciale:
Speciale Tessera Tifoso - Juventus, Lazio, Bari e Cosenza esclusivo: ecco il parere di ultras e non
Alessio Lento, Mattia Boscaro, Santa Colella e Matteo Torre

SPECIALE TESSERA TIFOSO / ROMA - Da Bolzano a Cosenza passando per Roma, Calciomercato.it ha viaggiato tra le piazze più calde della tifoseria italiana per fare un bilancio sul debutto stagionale della Tessera del Tifoso. Una raccolta di umori, esperienze, sensazioni di ultras e non dei vari club sui disagi della card introdotta quest'anno dal Ministro Maroni e le (presunte) agevolazioni urlate e garantite dai vari rappresentati del governo.

Lo speciale si dividerà in tre parti. Oggi pubblichiamo la prima puntata che raccoglie l'opinione di Vincenzo, tifoso juventino, Sergio Crocco, storico capo Ultras del Cosenza, di Jacopo, ex capo ultras biancoceleste e due sostenitori del Bari come Ernesto Chibelli e Gianni Maggipinto.

VINCENZO, TIFOSO JUVENTUS DI BOLZANO, TESSERATO - "Sono tifoso della Juventus da quando sono nato, ma stando lontano da Torino ho sempre fatto molti sacrifici per andare a vedere la partita della mia squadra. A parte quella di Verona sono sempre state trasferte organizzate con il gruppo storico che mi hanno permesso di seguire i bianconeri. Ora mi sono tesserato, perchè spesso vado in trasferta, a Verona appunto oppure a Milano, e mi piace seguire la gara con i supporter bianconeri. Dal punto di vista sentimentale la tessera del tifoso ha fatto si che il mio rapporto con la mia squadra si sia rafforzato, sento di aver in qualche modo 'materializzato' la mia fede. Non posso dire di aver visto grandi vantaggi dal punto di vista della sicurezza o agevolazioni in quanto a file o controlli. A livello teorico ci potrebbe essere una maggiore tranquillità sapendo che in caso di scontri i colpevoli possono essere riconosciuti più facilmente, potrebbe essere un primo passo per aumentare la sicurezza, ma a livello pratico non credo sia una soluzione determinante. Credo che i problemi vadano affrontati in altri modi, sopratutto cercando di far rispettare le regole punendo in maniera esemplare chi compie un reato. Culturalmente non stiamo facendo passi in avanti, non reggiamo il confronto con Germania o Inghilterra. Vivo quasi al confine e posso garantire che già in una regione come la mia si respira un'aria diversa da questo punto di vista".

SERGIO CROCCO, STORICO CAPO ULTRAS DEL COSENZA, NON TESSERATO - "La Tdt è una indegna e populistica 'boiata' che serviva solo alla sete di qualunquismo e di manganelli che questo ministro ha da sempre. Se andrebbe eliminata? Certo che si. Ma vorrei aggiungerti una cosa, forse non 'popolare', ma di certo vera. Gli ultras del Cosenza calcio sono, insieme a poche altre curve italiane, quelli che hanno veramente il diritto di protestare verso la Tdt. Perchè noi, a differenza dell'80% degli ultras italiani, disprezziamo ogni giorno, e non soltanto la domenica, il ministro Maroni. Non stiamo, da lunedi a sabato, a chiedergli tolleranza zero e più repressione verso i Rom, verso gli extracomunitari o verso altre categorie sociali più deboli di noi, per poi pretendere l'impunità la domenica. Chi chiede repressione a Maroni ha contribuito a creare un clima 'securitario' che poi ha colpito anche gli ultras. In ogni caso la Tdt andrebbe annullata immediatamente. Non ha portato alcun vantaggio perchè se è vero che gli incidenti sono diminuiti, è anche vero che la gente allo stadio non ci va più. E' come chiudere tutte le strade d'Italia e poi vantarsi che non ci sono morti sulle strade".

ERNESTO CHIBELLI, TIFOSO DEL BARI DA 10 ANNI, TESSERATO - "Ritengo che un bravo tifoso debba essere prima di tutto un bravo sportivo. Sulla base di questa personale teoria non ho indugiato un secondo nel sottoscrivere la tessera del tifoso fiducioso che questo strumento potesse dare inizio ad un nuovo ciclo nella mentalità fuori e dentro lo stadio. Questo nuovo ciclo non ha avuto inizio e molte delle regole sono state disattese. Come ad esempio, spesso i tifosi ospiti qui a Bari, tesserati e non, sono stati messi nello stesso settore. Cosa mi aspetto nei prossimi anni? Il calcio come tutti gli sport sono motivo di aggregazione, dove la fede può dividere ma la passione unisce. Sarebbe bello vedere tifosi avversari nella propria curva, fatto anomalo al giorno d'oggi ma che potrebbe divenire normalità un domani. Ricordo la partita Italia-Spagna, Europei 2008, a Vienna, miscuglio di tifoserie con un unico obiettivo; vivere quel sogno nel rispetto di tutto. Un'emozione unica. Questo è quello che desidero qui a Bari ed in tutti i campi nazionali ed europei e non solo negli stadi delle squadre gemellate. In ogni modo da tesserato mi sento un tifoso libero a differenza di coloro che vedono la tessera come una restrizione della libertà di esercitare il loro credo".

GIANNI MAGGIPINTO, TIFOSO BARI, NON TESSERATO - "Ho deciso di non tesserarmi in quanto ritengo che la Tdt sia solo uno dei tanti mezzi per allontanare la gente dagli stadi, aumentando così il numero degli abbonati alle pay-tv. La mia domanda da rivolgere al Ministro Maroni sarebbe questa: "Che differenza c'è tra il biglietto nominale e la Tdt?", praticamente nulla. Entrambe nominative, quindi identiche sotto alcuni punti di vista, ma in realtà dietro la tessera si celano interessi che vanno al di là della così tanto paventata 'sicurezza' negli stadi. Dati alla mano dimostrano che l'introduzione della tessera non ha fatto altro che diminuire il numero delle presenze negli stadi, allontanando così ciò che è rimasto di pulito (i tifosi, ultras e non) in un calcio dove i valori faticano ad essere ancora presenti. Durante questa stagione è capitato anche di andare in trasferta (FIRENZE) e nonostante fossimo in possesso di un biglietto di maratona laterale, siamo stati messi tutti (tesserati e non) nel settore ospiti, seppur divisi dal nei due formaggini presenti nel settore ospiti dello stadio di Firenze. A Bari si è deciso di non tesserarsi, e la linea è stata seguita dalla maggior parte dei tifosi che seguono la squadra, infatti rispetto allo scorso anno non sono stati rinnovati circa 5000 abbonamenti, il che fa riflettere, se si considerano i risultati della squadra nella passata stagione".

JACOPO, EX ULTRAS LAZIO, NON TESSERATO - "Per me la Tessera del tifoso non è uno strumento di 'fidelizzazione', non crea un legame stretto tra club e tifoso. Potrebbe funzionare, ma alcuni aspetti sono sbagliati: vieta a chiunque sia stato processato, anche se prosciolto, di fare richiesta per la Tessera. Basta esporre uno striscione non autorizzato per avere il Daspo e perdere l'accesso alla Tessera. Una persona che compie reato e sconta la sua pena, invece, può diventare parlamentare: c'è qualcosa che non quadra.
Se le banche sono 'aiutate' dalla Tessera? E' vero in parte. Può essere usata come carta ricaricabile, ha un aspetto bancario, ma non tutte le società si sono impegnate nell'adottarla come tale. L'osservatorio dice che gli incidenti sono diminuiti con l'avvento della Tessera, ma è falso: molte partite sono vietate ai tifosi ospiti, e questo la rende inutile, perché i tifosi vanno allo stadio con o senza Tessera. Rispetto alle stagioni passate, poi, è cambiato poco o nulla: già da prima le trasferte potevano essere vietate, ed il settore ospiti poteva essere chiuso. Quest'anno, ad esempio, durante Lazio-Napoli tutti i tifosi azzurri stavano in Tribuna Monte Mario: così persone che vanno allo stadio per vedere la partita si sono ritrovate a due seggiolini di distanza dai tifosi ospiti, senza protezioni. E' normale che ne scaturiscano battibecchi e tafferugli".
http://www.calciomercato.it/news/120112/Speciale-Tessera-Tifoso---Juventus-Lazio-Bari-e-Cosenza-esclusivo-ecco-il-parere-di-ultras-e-non.html



31 maggio 2011: derby del cuore:

Inter/Palermo: NEL VIDEO SOTTO INVASIONE DEI TIFOSI DEL PALERMO A FINE GARA. DURANTE LA PARTITA BOTTI, LANCIO DI TORCIE E FUMOGENI COME NON SI VEDEVA DA TEMPO, CON TANTO DI STRISCIONE NON AUTORIZZATO. ALLA GRANDE!!!
http://www.youtube.com/watch?v=RgLPMdxYaF0&feature=player_embedded
Strascichi Inter/Palermo: "Tutto l'Inter Club San Giorgio a Cremano era radunato in piazza in attesa del pullman per recarci a Roma. In quel momento c'erano 4-5 tifosi del Napoli che avevano iniziato ad apostrofarci con alcuni sfottò; in quel momento, il Presidente del Club provava a tranquillizzarci dicendo: "Lasciateli stare, sono 4 stupidi".  Ad un certo punto, però, un signore si avvicina al gruppo e inizia a dire: "Prenderei una tanica di benzina e vi brucerei tutti", visto che eravamo vestiti tutti di nerazzurro.
Successivamente questo signore fa 2-3 passi e inizia a parlare al telefonino; dopo 5 minuti arrivano 7-8 motorini con tantissimi ragazzi. E uno di questi ci ha addirittura tirato una bomba addosso! Non ho mai avuto tanta paura in vita mia. Mio padre mi prende e mi porta via dicendomi "Non possiamo rischiare la vita per una partita!". Io mi chiedo perché è successo tutto questo..." Un tifoso napoletano dell'Inter".
Ancora strascichi: "Volevo comunicarvi che ieri notte un gruppo di 10 vigliacchi romanisti ha assalito la nostra macchina (eravamo io e altri due miei amici) sfondandola e ci hanno pestati con cascate,calci e bastonate. Poco dopo siamo venuti a sapere che a quanto pare sempre gli stessi avevano dato una coltellata lacerando l'aorta ad un ragazzo e come che non bastasse hanno anche aggredito un interista che parlava per fatti suoi al cellulare pestandolo.
Nel mio caso non avevo avanzato nessuno sfottò o niente avevo semplicemente la sciarpa dei Boys al collo e questo gruppo di vigliacchi ha sfondato la macchina mi ha tirato fuori e mentre gli altri mi mantenevano uno ha iniziato a sputarmi addosso e a colpirmi con il casco in testa. E mentre lo faceva diceva: "Damme tutto quello che hai dell'Inter,damme tutto brutta m...a!" e sono riusciti a prendersi la sciarpa; poi per fortuna sono riuscito a spingerli e a correre a chiamare aiuto per attirare l'attenzione,ma entro in un bar dicendo ci stanno ammazzando venite e il signore mi risponde "ma siete interisti?". Ma dico io, ti sto dicendo che ci stanno ammazzando che ti importa che squadra tifiamo?
Non ho mai odiato la capitale del mio Stato quanto ora! Ora semmai sti vigliacchi faranno anche i gradassi con la sciarpa dei Boys in curva sud, quando l'hanno ottenuta nella maniera più da conigli possibile!".

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