Se
volete avere notizie su locali, concerti
e musica a Roma
"
AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI
BELLO NEL MONDO" Johann
Joachim Winckelmann, 1756
(archeologo
e filologo, nonché massimo teorico mondiale dell'estetica neoclassica)
"Non
per guadagnar ma per amor del gioco" QUELLI
CHE SIAMO * LA
GIUSTA DISTANZA * NON
DORMO * IO
STO CON GLI ULTRAS
Avevo
un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni
tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in
rete. Bene, sono stato bannato da You Tube. Indovinate
un po' per quale video? Ma
per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina
fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente!
A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo
voi su You tube, qui rimarrà sempre.
Il
sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco
dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo
le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo
imprevisti.
"Non
sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà
cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una
volta nel gregge, è
inutile che abbai: scodinzola" (Anton
Cechov)
Come
sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare
AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters
trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della
Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it,
che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/
ed
è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di
creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto,
facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza
e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui
siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno
2010)
COME
EVITARE DI ESSERE RICONOSCIUTI TRAMITE FACEBOOK Cliccare
su Account in alto a destra, poi su Impostazioni privacy e quindi su Personalizza
impostazioni. Ancora non è finita, bisogna trovare Suggerisci agli
amici le foto in cui ci sono io, andare su Modifica le impostazioni e finalmente
spuntare la casella No.
Info:http://www.romabeachsoccer.it/ LA
ROMA SI' LA
LAZIO NO Come
sapete, Maria Sensi ha fatto un libro di ricette. Le sto sperimentando
una per una. 13
giugno:
Ricetta:
Giudizio:
Pasta
con le patate * Rigatoni
con sugo di coda
Nun
ce voleva un libro di ricette. * Nun
specifica la coda di chi è: del gatto? Del cane?
Clicca
qui per le altre prelibatezze
già sperimentate.
TU
MI TESSERI? IO
NON TI VOTO.
Campagna permanente
per privare del voto tutti i partiti politici che sosterranno in qualsiasi
modo la tessera del tifoso imposta dall'attuale ministro dell'Interno Maroni.
"Chi
ancora si oppone non é un tifoso" Roberto
Maroni, Lega Nord, 21 giugno 2011 (vedi a
destra) *
Lo
sguardo indubbiamente intelligente
del Trota con una simpatica maglietta.
Da
sinistra a destra: Maroni,
il Trota, Cota, Borghezio
30
LUGLIO/1° AGOSTO 2011... INIZIAMO A FARCI SENTIRE! ASSEMBLEA
DEI SOCI AS ROMA: MYROMA
INIZIA LA SOLLECITAZIONE DELLE DELEGHE DI VOTO In
altre parole: i piccoli azionisti che vogliono avere una voce unica tramite MyRoma
all'assemblea dei soci, diano le deleghe a MyRoma seguendo le regole indicate
sul sito http://www.myroma.it/
13
luglio 2011: Romani, Maroni parlava di "contestazioni
iniziali"... Napoli:
*
Roma:
Viale
Jonio
Tangenziale
Est Conca d'Oro/Nomentana
1932/33 Tourneè
in Costa Azzurra
13
luglio 2011: Romani, pare che la campagna
contro-abbonamenti sia iniziata...:
Via
Appia Nuova
Via
Appia Nuova
Stazione
Tuscolana
Salita
del Quadraro
Roma
Store Via Appia
Re
di Roma
Re
di Roma
Re
di Roma
Porta
Furba
Porta
Furba
Porta
Furba
Numidio
Quadrato
Numidio
Quadrato
Mandrione
Battistini
Tangenziale
- Verano
Tangenziale
Est Casalbertone
Roma
Store Piazza Colonna
Via
Flavio Stilicone
12
luglio 2011: Romani, anche stasera, nonostante
una giornata infernale, un po' di notizie.
Settecamini
Viale
Ionio-Montesacro
Via
Prati Fiscali
Via
Marco Polo
*
Da
Bologna:
LA
LORO BANCA E' DIFFERENTE
Stiamo
Uniti. Questo
è lo slogan pubblicitario della campagna abbonamenti 2011-12, mentre
l’effige di Di Vaio che invita ad abbonarsi è stata rimossa dai
mezzi ATC per non dare adito a false segnalazioni sulle corsie preferenziali. Chi
volesse abbonarsi al Bologna per la prossima stagione deve avere la tessera
del tifoso. Gli abbonati novelli, ovvero coloro i quali sono sprovvisti
della Tessera del Tifoso, (che certifica l’integrità morale del
portatore con il rilascio di una carta di credito ricaricabile) devono
provvedere alla richiesta recandosi presso una filiale Carisbo. Una
volta che Questura, Ministero dell’Interno, USL, Agenzia delle Entrate
e ISVAP avranno emesso parere positivo il tifoso tornerà nella filiale
Carisbo a ritirare la Tessera. E’ inutile che si porti dietro la speranza
di risolvere la pratica perché a questo punto l’abbonando deve recarsi
in una filiale di una banca differente per sottoscrivere l’abbonamento.
(La loro banca è differente) Zaino
in spalla e via allora, verso uno sportello Emilbanca questa volta, e oltre
al contante saranno sufficienti la tessera del tifoso, le analisi del sangue
non più vecchie di sei ore, un mazzo di carte piacentine e un pacchetto
di Loacker, tassativamente non alla vaniglia. Probabilmente
per ritirare l’abbonamento stesso (sarebbe il quarto giro in banca) sarà
organizzato un tour delle filiali di un terzo gruppo bancario ancora da
stabilire. Il
Bologna metterà a disposizione un servizio navetta che percorrerà
ogni sei ore un percorso panoramico di tutti gli sportelli bancari di Bologna
e provincia. Si
consigliano scarpe chiuse. Nei
pullman potrete anche godere della presentazione di un kit di pentole rossoblu. Ricapitolando:
la Tessera si fa alla Carisbo e l’abbonamento ad Emilbanca. Verrà
così certificato che non siete criminali ma avete del tempo da perdere. Qualora
però il tifoso volesse aderire all’associazione ideata da Consorte
dovrà evitare Emilbanca e Carisbo e recarsi presso la Banca di Bologna. E
tre. I
singoli biglietti invece saranno disponibili con formula roulette, ci si
iscrive, si paga e poi venti minuti prima dell’inizio della partita ti
viene comunicata la banca e la filiale presso la quale andarli a ritirare. La
tessera del tifoso è un’invenzione fatta da Maroni. Da qui deriva
una classica esclamazione di chi è costretto a tutta la trafila. E’
un Ministro attivissimo che vale per due. Il
Bologna dal canto suo ha calato l’asso con la scelta di tre istituti di
credito diversi. “Non si poteva fare diversamente” ci verrà detto.
Come no. In
tema di abbonamenti e tessera aggiungo un paio di brevi considerazioni.
I biglietti nominativi nel resto dell’Europa calcistica non esistono più.
Anche i tornelli all’estero sono malvisti. Le discriminazioni territoriali
poi sono davvero un sorpruso, l’ennesimo, che chi vuole seguire il calcio
dal vivo continua a subire. A parte l’inutilità evidente (come in
Bologna – Napoli vietata ai residenti in Campania, partita nella quale
metà Dall’Ara era colorato di azzurro) rimane da capire per quale
motivo in un paese civile, un qualunque cittadino non possa assistere ad
uno spettacolo pubblico sulla base della sua residenza. Chiunque abbia
frequentato una curva od un settore ospiti di uno stadio italiano sa benissimo
come viga la presunzione che tu sia un criminale. Niente liquidi come in
aereo (mi hanno sequestrato un brik alla pera perché non aveva gli
angoli stondati), l’ombrello lo puoi portare solo se il metereologo ufficiale
alla mattina ha dato l’ok, a nulla vale il fatto che per esempio stia già
piovendo. (Non è una battuta). Non
mi dilungo sulle mille storture e assurdità. Queste difficoltà
e divieti però non combattono la violenza, rendono semplicemente
la vita più difficile a chi preferisce lo stadio a Sky. La maggioranza
di Ultras o Gruppi, chiamateli come volete, hanno rifiutato di sottoscrivere
la tessera e l’anno passato hanno pagato più soldi continuando a
seguire il Bologna. Non è questa la sede per dilungarci su chi siano
e cosa facciano gli Ultras, volevo solo registrare che uno dei motivi per
il quale è bello andare allo stadio è l’atmosfera che si
vive grazie anche a chi anima le curve. Considerando che l’introduzione
della tessera e di altre restrizioni generiche non ha limitato gli episodi
di violenza (o meglio non in rapporto al numero di spettatori, calati drasticamente)
ma ha semplicemente allontanato dagli stadi una parte di pubblico mi chiedo
cosa aspettino le società a prendere posizione in difesa dei loro
clienti. Una posizione chiara sarebbe ad esempio ridurre il prezzo dei
biglietti. Il Bologna dice che l’ha fatto perché ha portato il costo
di un ticket di curva da 20 a 18 euro, dimenticandosi però che lo
scorso anno ogni quattro biglietti acquistati il quinto aveva il costo
simbolico di 50 centesimi. In pratica seguire tutta la stagione costa più
dell’anno scorso. Ma andare allo stadio a Bologna è più o
meno caro che altrove? Vediamo: il biglietto “popolare” in prelazione ai
vecchi abbonati a Cesena l’anno passato costava 10 euro, anche a Parma
10 euro, a Firenze addirittura 14 euro mentre a Palermo la media era poco
superiore ai 15 euro a partita. Se non cambierà qualcosa quindi
il messaggio è chiaro: fate l’abbonamento, tesseratevi. Peccato. Bente (Riccardo
Rovinetti)
*
Torino,
sponda Juve: "In
riferimento alla maglia della Juve, volevo dirti che quellà non
è la terza ma bensi la SECONDA maglia (purtroppo)!!!! NO al CALCIO
MODERNO! Ciao e complimenti per il sito! Sei la nostra Voce! http://www.passionemaglie.it/2011/07/nike-presenta-ufficialmente-le-nuove-maglie-della-juventus-2011-2012/". In
effetti anche la prima fa abbastanza schifo: pare che uno non mette a fuoco
le righe, altro che effetto tridimensionale! Il rosa e il nero dovrebbero
richiamare la prima maglia, ma lo stellone è veramente inguardabile.
*
Cagliari,
a questo ci ha portato Maroni:
Il
Cagliari rinuncia agli abbonamenti
Sabato
09 Luglio 2011 10:29 La
notizia era ormai nell'aria. Ora sembra trovare conferma l'ipotesi che
la società Cagliari Calcio non offrirà ai propri tifosi la
possibilità di acquistare gli abbonamenti annuali per la stagione
2011/2012, come preannunciato dallo stesso presidente Cellino alcuni mesi
fa. Tuttavia, secondo il quotidiano Sardegna24, le tessere non dovrebbero
scomparire del tutto. Sembra infatti profilarsi la messa in vendita di
carnet da quattro o al massimo cinque partite ad un prezzo promozionale.
Con tutta probabilità per accaparrarseli bisognerà però
aspettare i primi di agosto, ovvero pochi giorni dopo il varo del calendario
della prossima stagione di serie A, così da permettere di accorpare
le prime gare all'interno dei nuovi pacchetti. Sarà ora interessante
capire come i tifosi rossoblù accoglieranno questa inaspettata novità. Fonte
www.tuttomercatoweb.com Sul
punto: "Ciao Lorenzo, a Cagliari hanno
deciso di fare questa cosa, premesso che Cellino avrà un fine utilitaristico
non ancora accertato (aldilà di più introiti dai biglietti...)
pensi che sia attuabile come cosa come raggiro per la TDT? Oppure
la potranno obbligare anche con questi carnet di biglietti? Ora
come ora non avrebbero il tempo per fare una legge ancora più speciale
ma meglio non mettersi limiti... Ciao m". Per
ora c'è un divieto di vendere in anticipo 19 biglietti singoli,
o carnet di tagliandi, ma ancora nulla per i singoli biglietti: lo sanno
anche loro che se dovessero fare una cosa del genere all'Olimpico ci starebbero
10mila spettatori e a Cagliari 3mila....
*
Lazio:
"Salve,
con la presente sono a denunciare una situazione assurda che sta occorrendo
al sottoscritto, alla propria famiglia e a un nutrito gruppo di tifosi
della S.S.LAZIO (non saprei dire quanti, ma sicuramente centinaia), abbonati
allo stadio l'anno scorso e quindi regolarmente aderenti all'obbligatoria
tessera del tifoso. Per tutto l'anno siamo andati allo stadio senza essere
in possesso della tessera medesima, per quanto obbligatoria, in quanto
essa non ci è mai stata recapitata. Portavamo con noi le ricevute
di presentazione della domanda, ma le stesse non sono mai state richieste
e visionate, il possesso dell'abbonamento allo stadio era ritenuta prova
sufficiente al diritto di entrare e quindi del possesso della tessera del
tifoso (che, per la S.S.LAZIO, è una Poste Pay dal nome Millenovecento). Ora,
la S.S.LAZIO ha presentato ieri la campagna abbonamenti per la stagione
a venire. Noi, come detto, non abbiamo la tessera ma abbiamo le prove della
sua richiesta. Beh, pochi giorni prima, la Lazio mi ha scritto, in copia
a molti altri, che "Poste Italiane ci ha comunicato che la documentazione,
da Lei fornitaci nella precedente campagna abbonamenti, è stata
accidentalmente distrutta". QUINDI,
DOPO 1 ANNO DALLA MIA RICHIESTA, NON SOLO POSTE NON MI HA MANDATO LA TESSERA,
MA VA AD ASSERIRE CHE HA DISPERSO I MIEI DOCUMENTI, CON TANTO DI DATI PERSONALI.
Da cui: -
quale sarebbe la sicurezza garantita dallo strumento, se i miei dati non
sono mai stati acquisiti dagli organi preposti? -
chi mi garantisce che tali dati non siano finiti in mani diverse da quelle
alle quali erano destinati? -
chi mi ripaga del danno? e chi delle spese e dei disagi che dovrò
nuovamente subire per reiterare la domanda? E'
possibile intentare una qualche azione, anche collettiva, contro la Lazio
o le Poste o chi sia? Un
saluto (potete pubblicare anche su Cara Aduc o dove volete) Fabio,
da Roma".
Da
Monaco:
Dalla
Germania: i tifosi del Bayern contestano Neuer Lunedì
11 Luglio 2011 09:00 Esposto nel
ritiro dei bavaresi uno striscione contro l’ex Schalke 04. Furioso per
l’accaduto il presidente Rummenigge “Essere
stato la bandiera di una storica rivale non ti fa amare dai tuoi nuovi
tifosi”. Così dovremmo dire al povero Manuel Neuer, nuovo acquisto
del Bayern Monaco. Il portiere ha militato per diversi anni nelle file
dello Schalke 04, squadra di cui, tra l'altro, è sostenitore. Alcuni
fan non hanno digerito il suo passato nel clan nemico e, durante il ritiro
dei bavaresi a Riva del Garda, è stato esposto uno striscione in
cui avvertono che Neuer non verrà mai accettato dal club. Furioso
per l’accaduto Karl-Heinz Rummenigge. "Siamo tutti incavolati - ha tuonato
il presidente del Bayern -, speravamo che il caso fosse chiuso". Infatti
venerdì il numero uno aveva incontrato una folta rappresentanza
degli ultrà bavaresi chiedendo di sostenere il nuovo arrivato. La
società sta pensando persino di proibire a questi fan l'ingresso
alla Allianz Arena. Un caso molto curioso che rimanda all’estate del 2009,
quando alcuni tifosi della Juventus contestarono il possibile arrivo di
Dejan Stankovic dall’Inter. Infatti, dopo l’accaduto, la trattativa non
si chiuse. Anche nel mondo del calcio non ci si dimentica del passato da
nemico. [Fonte: Datasport]
A parte
che lo striscione è educatissimo e dovrebbe essere di esempio, non
vedo per quale ragione ci si debba arrabbiare. La mancanza di rispetto
non è dei tifosi verso Neuer ma è della presidenza del Bayern
che lo acquista, sapendo di fare un torto ai sentimenti dei suoi tifosi,
pardon, clienti. Vietare poi l'ingresso all'Allianz Arena (che razza di
nome per uno stadio) è semplicemente una idiozia degno dei tempi
calcistici che stiamo vivendo con questa ossessione del politically correct.
Ne consegue: "Lazio- Lazio vaffanculo!".
*
River
Plate, i tifosi non vogliono che in serie B giochi con la divisa storica. http://www.youtube.com/watch?v=nPj6Hn6UMlU&feature=player_embedded Domande:
"Domanda.
A quale banca si appogga il Milan per la sua tessera del tifoso? Risposta.
Intesa San Paolo. Ridomanda. Quale banca ha dato una fidejussione di circa
800 milioni di euro per la vicenda Mediaset-Cir-Mondadori? Risposta. Sempre
Intesa San Paolo... Strano, no?" Non
riflettiamo troppo, o facciamo la fine di Calvi! 11
luglio 2011: iniziamo con un articolo a firma
Alessandro Catapano di due giorni fa sulla Gazzetta dello Sport. Per
chi se lo fosse perso, eccolo qui: "GASPORT
(A. CATAPANO) - A proposito delle aperture della nuova Roma verso la tifoseria,
circolano voci— confermate— di incontri istituzionali con il Questore Francesco
Tagliente e il capo della Digos Lamberto Giannini, e voci — smentite, ma
ben documentate — di altri incontri più informali con rappresentanti
del tifo o personaggi comunque legati agli ultrà. Si dice anche
che la Roma negli ultimi giorni si sia avvalsa della consulenza dell’avvocato
Lorenzo Contucci, difensore di tanti noti ultrà italiani, per trovare
il sistema, diciamo così, di rendere meno indigesta ai propri sostenitori
la tessera del tifoso e aumentare in questo modo il dato degli abbonati.
Intanto, questa consulenza dovrebbe aver prodotto un primo risultato, già
sottoposto all’attenzione del Viminale: consentire a chi ne è già
in possesso di entrare allo stadio con sola la tessera del tifoso, dove
verrebbero inseriti anche i dati dell’abbonamento, senza dover esibire
anche la tesserina del club. Si tratta di una digitalizzazione che la Roma
conta di poter applicare da subito. Intanto,
emerge qualche piccolo dettaglio della nuova campagna abbonamenti, tenuta
fin qui sotto silenzio: non ancora la data di lancio ufficiale, ma almeno
ora si sa che ci sarà un abbassamento dei prezzi e che sarà
possibile pagare certe tipologie di abbonamento in comode rate, anzi alcune
comodissime". Dunque,
consiglio ad Alessandro Catapano di scegliere meglio le sue fonti. O quantomeno
di non avere quale unica fonte la Questura, onde evitare - se già
non lo si è - di diventarne la longa manus. Ed allora, è
assai probabile che la Roma si sia istituzionalmente incontrata con il
Questore e il capo della Digos. E' onvece certamente FALSO che la
Roma si sia avvalsa della "consulenza" del sottoscritto per trovare il
sistema di far digerire la tessera del tifoso ai sostenitori della Roma,
come chi segue il mio sito giorno per giorno non faticherà ad immaginare. E'
invece vero che ho avuto un colloquio, quale consigliere di MyRoma, con
un esponente della società per ribadire che il punto di vista di
MyRoma e di molti sostenitori della Roma, è quello per cui la tessera
del tifoso debba essere scissa dall'abbonamento. Tutto il contrario di
quanto scritto da Catapano. Come
è possibile che su un quotidiano a tiratura nazionale si scriva
il contrario? La
Roma fa sapere di non aver parlato del colloquio - cui hanno assistito
altre tre persone - con nessuno. Da
chi ha avuto Catapano la notizia dell'incontro? Non
è difficile capirlo. Così
come non è difficile capire che riportare una notizia in questo
modo ha l'obiettivo strategico di indebolire il fronte interno, quello
del sascrosanto NO alla tessera del tifoso. Quale migliore strategia istituzionale
vi può essere se non quella di adombrare che si sarebbe offerta
una "consulenza" per accorpare tessera del tifoso e abbonamento? Meno male
che a quell'incontro c'erano fidatissimi testimoni e che la stessa Roma,
su "Il Romanista" di ieri abbia fatto chiarezza: "Contucci,
spiegano a Trigoria, ha ribadito il no di MyRoma all’accorpamento di tessera
e abbonamento". Quindi,
se - come appurato - quanto scritto da Catapano è una bugia, bisognerebbe
solo capire chi l'ha creata. Le
soluzioni sono solo due, anzi tre: a)
lo stesso Catapano; b)
la Questura; c)
sia Catapano che la Questura. La
mia idea già ce l'ho e credo sia anche la vostra.
*
Bene,
lasciamo i letamai e parliamo di cose serie: "Caro
Presidente, stamani mi sono recato alla filiale che ha in gestione la vendita
degli abbonamenti per effettuare la richiesta della tessera del tifoso
per me e per mio figlio Attilio di 10 anni, finalizzata alla sottoscrizione
di due abbonamenti. Avevo con me i moduli già compilati e le fotocopie
dei documenti necessari ,ma non ho potuto formalizzare la richiesta perché
la gentile operatrice mi ha detto che non poteva inoltrarla in quanto negavo
il consenso ai quattro punti riguardanti il trattamento dei dati personali.
La cosa mi è parsa un po’ strana perché io ero lì
per avere un documento che mi consentisse l’acquisto dell’abbonamento e
non per avere pubblicità o, peggio ancora, per dare il consenso
affinchè i dati di mio figlio di 10 anni (oltre ai miei) potessero
essere utilizzati a fini commerciali dalla Lega Pro o da altri soggetti.
Un altro potenziale sottoscrittore lì presente ha chiesto la nota
informativa che per legge avrebbero dovuto rilasciarci, ricevendo invece
due fogli con le condizioni economiche della carta di credito che avrebbe
ricevuto (incredibile!). A questo punto la gentile operatrice ha telefonato
al responsabile dell’ agenzia che le ha confermato l’equazione: niente
consenso uguale niente tessera del tifoso. A questo punto io ed altre 4
persone abbiamo rinunciato a sottostare a questo ricatto ed abbiamo lasciato
la sede dell’ ufficio. La cosa che più mi mortifica è che
mio figlio all’ uscita mi ha chiesto:” papà ma l’abbonamento lo
facciamo o no?”. Le scrivo pertanto perché spero che Lei possa in
qualche modo districare questa matassa, altrimenti dovrò dimostrarle
il mio affetto, la mia vicinanza ed il ringraziamento mio e di mio figlio
per quello che ha fatto per Benevento in questi 5 anni, acquistando il
biglietto al botteghino sperando di non scorgere qualcuno lì nascosto
per spiare di soppiatto i dati di mio figlio al fine di venderli alle multinazionali. Con
stima e gratitudine Lettera firmata".
Festa
Lariana a Como
C'è
chi sta peggio: la terza maglia della Juventus
8
luglio 2011 (pomeriggio): da Il Romanista
di oggi: "IL
ROMANISTA (P. BRUNI) - Si entrerà allo stadio con la tessera del
tifoso (non è del tutto vero: si entrerà
allo stadio anche con la tessera del tifoso, visto che chi acquista il
biglietto volta per volta può entrare allo stadio anche senza la
maledetta tessera, come lo scorso anno). E’
questa una delle grandi novità della campagna abbonamenti per la
prossima stagione (non è vero: non
me ne voglia P. Bruni, ma non c'è nessuna novità, tantomeno
grande. L'accesso allo stadio Olimpico è regolato esattamente come
la scorsa stagione). La Roma, infatti, seguendo
il percorso già tracciato da altre società italiane e in
ottemperanza alle sempre pressanti richieste del Viminale, ha deciso di
“unificare” le card e consentire ai tifosi di evitare fastidiose lungaggini
burocratiche. Una piccola rivoluzione che avrà il suo battesimo
il 19 luglio, il giorno in cui ci si potrà mettere in fila davanti
ai terminali giallorossi per far cominciare, materialmente, a vivere il
sogno americano. Per
fortuna, tutte le problematiche vissute di recente sull’asse Roma-Boston
sembrano essersi appianate e l’iter decisionale può dirsi praticamente
concluso. La struttura organizzativa che fa capo a Carlo Feliziani sta
lavorando al progetto “abbonamenti” da almeno un paio di mesi, nel tentativo
di consegnare agli innamorati romanisti numerose possibilità di
scelta e qualche gustosa sorpresa. A Trigoria si sono fissati un obiettivo:
superare i 18.617 abbonati del 2010/2011 e recuperare tutto il terreno
perduto nel corso dell’ultimo decennio. Le offerte, ancora rigorosamente
top secret (qualcosa in più si potrà sapere già da
lunedì prossimo) sembrerebbero, comunque, affascinanti e rivoluzionarie.
Potrebbe nascere un settore assegnato alle famiglie a prezzi contenuti
oppure una zona interamente dedicata alle scuole calcio affiliate. Dove?
Dai Distinti Nord, alla Tevere Laterale fino, addirittura, alla Monte Mario
ogni ipotesi è valida. Si
parla anche di un mini-pacchetto per le sfide di Europa League, una specie
di agevolazione che possa garantire adeguata cornice di spettatori in una
competizione che, storicamente, non ha quasi mai acceso gli animi. Non
è da escludere, neppure, che si compia una rivoluzione fra le diverse
aree dell’Olimpico: i Distinti potrebbero essere accorpati alle Curve,
discorso simile per la Tribuna Tevere che abbraccerebbe l’attuale Laterale
e finirebbe per diventare un’unica, immensa, fetta di spalto. Per il nono
anno consecutivo, inoltre, non dovrebbero esserci aumenti: tanto sugli
abbonamenti, quanto sui biglietti che vengono stampati per le singole gare.
Ove possibile, c’è la volontà di coinvolgere “l’affezionato”
con alcune iniziative che lo coinvolgano e gli aprano sia le sotterranee
porte dello stadio, sia quelle del “Fulvio Bernardini”. Insomma, tantissima
carne al fuoco che, oltre a rosolarsi per benino, è quasi pronta
a stuzzicare l’appetito della gente. Fra undici giorni tutti a tavola:
non sono ammesse assenze o mal di pancia improvvisi". A
tavola tra undici giorni non ci andrò di certo. Mangerò volta
per volta. Se ho fame. E senza il Ministro Maroni nel portafoglio.
IO
NON SONO UN VERO TIFOSO, NON
MI TESSERO, NON MI ABBONO.
E-mail:
"Ciao
Lore', è da un pò che non ti mandavo qualche bel video, quindi
in questo periodo un po' così te ne mando addirittura 3...io non
so voi ma li ho visti già 150 volte, ed ogni volta mi emoziono,
naturalmente parliamo ancora dei ragazzi del San Lorenzo, ed i 3 video
fanno riferimento al derby dell'apertura 2010...in casa degli acerrimi
rivali dell'huracan. I
primi 2 sono ripresi direttamente dal settore, il terzo è l'inquadratura
televisiva con tanto di risultato parziale (che poi sarà quello
finale). http://www.youtube.com/watch?v=1ldrqwHWiZk http://www.youtube.com/watch?v=ae-uLLW3Q9c http://www.youtube.com/watch?v=TeaTQLCQ50Q&feature=related come
sempre lazio merda, che non guasta mai. RESISTIAMO
E NON CI TESSERIAMO Davidone".
*
Ricordi
d'annata: "Ciao
Lorenzo, ieri nel traffico stavo sentendo senza troppa concentrazione di
sottofondo, qualche canzone alla radio. All'improvviso parte: Si La Vita
E' Tutto Un Quiz di Renzo Arbore, brano orecchiabile ma niente di trascendentale,
eppure non so perchè, mi ha fatto rivenire in testa (la mente coi
suoi ricordi quando viaggia è diabolica) un vecchio coro che fu
alzato a Firenze in un Fiorentina-Roma nella stagione 96'97. Ovviamente
perdemmo 2-1 quella gara, non so ancora come facemmo a salvarci dalla retrocessione
in quell'infausta annata; ricordo che eravamo veramente pochi, sulle 400
unità al massimo. Ad un certo punto quando si stava materializzando
l'ennesima debacle stagionale, con tanta gente che invitava a lasciare
il settore vuoto, incitando i presenti ad andarsene, partì un coro
che oggi rimembro con un velo di malinconia, per i tempi dove ancora lo
stadio era un divertimento e non un lager come ora. Testualmente faceva
così: SE LA ROMA E' TUTTA QUI, CI MERITIAMO LA SERIE B, E A QUEL
PRESIDENTE NANO, LE MANETTE GLI METTIAMO. A ripensare a quei tempi sembra
passato un secolo, per fortuna che i ricordi e le emozioni restano nell'animo
di chi le ha vissute, peccato che gli adolescenti di oggi per colpa di
uno Stato ottuso e sfacciatamente repressivo, certi momenti li vivranno
sempre più a sprazzi, mentre prima giustamente era la consuetudine.
Un saluto e sempre Forza Roma! - Osvaldo -". 8
luglio 2011: segnalo anzitutto questa mostra
dedicata ad Agostino:
*
Poi,
l'addio di Riise: "Forse non avresti scritto
nulla al suo riguardo... Siamo tutti presi, giustamente, dalle faccende
burocratiche di tessere, divieti e presidenti matti. Ma ieri sera tra una
notizia e un'altra ne ho letta una che mi ha tolto il fiato: ''Riise è
del Fulham per 2 milioni e mezzo''. Ok, non c'è la firma, c'è
solo l'accordo. Ma fa lo stesso, quella notizia mi ha tolto il fiato senza
neanche c'avessi riflettuto. M'ha tolto il fiato perchè in un secondo
mi sono passati per la testa ricordi bellissimi, uno dietro l'altro. Qui
si discuteva di fare o non fare cori per i giocatori, io dico una cosa..
Potremo pure non farne mai nessuno, ma se siamo veri tifosi, ammettiamolo,
quando se ne vanno certi giocatori è sempre una bella delusione.
Allora non voglio star qui a scrivere chilometri di righe, voglio piuttosto
chiedervi: Ma mancherà solo a me quel ''olè olè olè
riseee riseee''? Manchera solo a me il suo nome urlato tre volte all'annuncio
dello speaker? Solo per me quel suo gol con la juve non se ne andrà
mai dalla mia testa? E quello col siena? E quello con l'Inter!!. Insomma,
per me è doveroso che su un sito come questo qualche riga dedicata
a lui prima del suo addio definitivo vengano pubblicate. E' pur sempre
il roscio piu cazzuto di tutti. Daniele". Di
iniziativa, in effetti, tratto poco notizie come questa, ma pubblico volentieri
le e-mail che mi vengono inviate, come sempre. Un giocatore di cuore, che
fa piacere ricordare.
*
Maglie:
"Ciao
Lorè...io più guardo queste magliette e più rimango
allibito... Non so quanta voce ha in capitolo myroma su questo, ma cosa
ne pensi di presentare
alla società delle proposte per future magliette? Non
so gli sponsor che vincoli danno in questo caso, ma magari se si prepara
una presentazione grafica degna di questo nome, ordinata, seria e pulita, qualcosa
di buono esce sicuramente (abbiamo i migliori grafici qui ma affidiamo
l'immagine nostra ai new yorkesi...bah...) Si
tratterà nel mio caso (e di chi volesse contribuire) di fare un
progettone gratis, ma magari fosse... pur di aggiustare questa maglia...una
volta per tutte! Se
qualcuno volesse "collaborare" sono convinto che usciranno davvero belle
cosette, cosa ne pensi? E' tanto assurda come cosa? Magari è
la volta bona che qualcuno ce sta a sentì...Un saluto e sempre complimenti
per questo fantastico sito...finalmente ha acquistato il peso che merita
;) BZ". Penso
quel che pensi tu.... non ci vuole molto a decidere stile e colore della
vera maglia della Roma. Speriamo con MyRoma di riuscire a fare qualcosa
al riguardo, nel documento programmatico consegnato a Di Bendetto c'è
un capitolo apposito proprio su questo tema. Sempre
sulle maglie: "Buongiorno Lorenzo, leggendo
qua e la sul web arrticoli e opinioni sui "prototipi"? delle nuove maglie
della Roma,sono andato sul tuo sito e ho visto le foto...Cosi per nostalgia
mi son andato a vedere anche le maglie degli anni passati. Io
rimango sempre più perplesso...possibile che la Robe di Kappa non
riesca a far nulla di meglio? Robe da Incompetenti,mi vien da dire!!!(Giocando
a PES ho fatto meglio io). A
questi signori..vorrei dire che La Maglia rappresenta La Squadra,i Tifosi
e nel caso nostro anche ROMA, la NOSTRA CITTA'...Ora, che mi rappresentano
quelle sagome enormi..dove le metti le metti! stanno male...io sarei propenso
ad una maglia più sobria,rispettando le tonalità dei colori
e mettere un limite alle dimensioni delle SCRITTE E SIMBOLI DI SPONSOR
SU QUESTA...possibile che io come tifoso e ROMANO (Lotito ha comperato
tutte le scorte di Malox delle farmacie site a Roma..lo sono andato a cercare
per un conoscente Laziese...ma la risposta del farmacista è stata
sempre la stessa...li ha comprati tutti Lotito...li darà ai suoi
tifosi che ti devo dire). devo
vedere LA MIA MAGLIA trasformata in un CARTELLONE PUBBLICITARIO?! sono
veramente stanco e nauseato...capisco che AS ROMA sia appetibile come squadra
e non solo...ma tutto deve avere un limite...tra la toppa della serie A
quella della Champions/Europa league...le scritte e i simboli enormi!...mi
sembra una brutta copia del vestito di arlecchino...NON SE NE PUO' PIU'...
Quello che faro' è NON comprare la maglia,come faccio purtroppo
da molti anni.Chiedo al Marketing (As Roma) di intervenire,di tutelare
noi tifosi e la squadra da questo scempio! NO
ALLA TESSERA! TU
NON MI MANDI ALLO STADIO?...IO NON TI MANDO AL GOVERNO! DISDIRE
PER NON SUBIRE UN OBBLIGO FATTO PASSARE PER SCELTA! (non
sono e non saro' mai tesserato) Grazie
dell'attenzione e dello spazio. Pierluigi".
*
Maglie,
again: "Ci risiamo, per l’ennesima volta
la ROBE DE KAKKA se ne fotte letteralmente del ns. disgusto e ci presenta
delle maglie che dire di merda è un’eufemismo.Allora mi chiedo che
cavolo di interesse possono avere a vestire la ns. squadra (dato che le
altre neanche le considero) se poi durante l’anno se gli va bene vendono
10 maglie?! Non sarebbe meglio dargli un bel calcio nel culo, pagare la
penale (oppure farsi dare noi i soldi per lo scempio che ci appioppano
ogni anno), e cambiare sponsor tecnico!? ….o niente niente non abbiamo
più una lira italo-americana per levarseli dalle palle! Comunque
complimenti ai fenomeni della KAKKA anche quest’anno perché dopo
un’intera annata a studiare e scervellarsi sulla creazione delle nuove
maglie della MAGGICA , sono riusciti a creare l’ennesimo ABBORTO!!!!!!
Annateveneaffanculo !!!!Scusa ma quando ce vò ce vò!! Ciao
MARCO69".
La
società dice la sua: "IL
ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Ore 20: 23: la Roma prende ufficialmente posizione
sull’assegnazione dello scudetto del 2006. E lo fa attraverso una dichiarazione
all’Ansa dell’avvocato Roberto Cappelli, nominato lo scorso 4 luglio dal
cda giallorosso presidente ad interim: «Non
riteniamo di promuovere alcuna azione finalizzata a farsi riconoscere l’assegnazione
dello scudetto 2006 in quanto riteniamo che le vittorie a cui ambiano debbano
essere conquistate sul campo. È questo lo spirito con cui la Roma
vuole iniziare questo nuovo corso». Cappelli
ha poi aggiunto: «La società sin d’ora accetta con serenità
qualsiasi decisione che la procura federale riterrà opportuno assumere
in riguardo, nella convinzione che tale organo saprà interpretare
ed applicare al meglio i principi normativi che regolano il sistema calcistico».
Poche parole, ma decise. Arrivate al termine di una giornata in cui si
è discusso se intervenire o meno sulla vicenda. La Roma aveva deciso
di mantenere un profilo basso, lasciando che fossero Inter e Juventus a
darsi battaglia a suon di dichiarazioni al vetriolo. E
invece no. In serata Cappelli (pare dopo essersi consultato anche col gruppo
DiBenedetto) ha deciso di far sentire la voce ufficiale della società.
Una società che non ha alcuna voglia di approfittare di una vicenda
di cui preferisce essere spettatrice. Ecco la rivoluzione culturale. Per
questo, alle parole dell’avvocato, non ne seguiranno altre. Si penserà
ad altro. Al campo. Al ritiro, al via tra meno di una settimana. Agli acquisti.
Al nuovo progetto. Il passato non verrà dimenticato. E se mai lo
scudetto 2006 dovesse davvero essere assegnato alla Roma la società
accetterà la decisione. Senza enfasi, mantenendo uno stile e un’eleganza
che da altre parti sembra mancare. Lo
scudetto degli onesti - o presunti tali - è soprattutto questo.
Il passato non verrà dimenticato anche perché il titolo del
2006, comunque vada, è ormai sporcato da scandali di ogni tipo.
E l’Inter potrebbe comunque perderlo: primo perché la prescrizione
per illecito sportivo può scattare dopo 8 anni (come spiegato nell’intervista
ad Enrico Lubrano nelle pagine che seguono); secondo perché Moratti
potrebbe rinunciare alla prescrizione e rimettersi al giudizio (come fatto
da Franco Baldini per il caso passaporti, ma questa è un’altra storia
e un altro stile). E terzo perché il Consiglio federale, che si
riunirà il prossimo 18 luglio, potrebbe revocare lo scudetto ai
nerazzurri. In serata sono arrivate poi anche le parole di Tommasi, all’epoca
giocatore della Roma e oggi presidente dell’Assocalciatori: «Giusto
rimettersi alle decisioni del Consiglio federale. Gli scudetti è
bello conquistarli sul campo».
*
Ancora:
"Ciao Lorenzo, come immagino starai seguendo anche tu la discussione per
lo scudetto del 2006.. Ci hanno chiamato piagnoni, rosiconi per anni, quando
eravamo gli unici a capire che c'era qualcosa che non andava, vedendo episodi
come Siena-Inter con 4 giocatori merdazzurri in fuorigioco (se non
sbaglio il numero..ma comunque con Maicon in fuorigioco di 5 metri) , Inter-
Samp, con i doriani con due uomini in più, e senza fare un tiro
in porta, o ancor di più nel 2007 Inter-Roma con l'espulsione imbarazzante
di Mexes (ammonito prima per esser entrato in campo dalla parte della bandierina..ammonizione
mai più vista in un campo di calcio), permettendo così il
gol di Zanetti quasi a fine partita, e praticamente lo scudetto a loro..e
di episodi così ce ne sono tanti, veramente troppi, tanto d'arrivare
a soprannominarli "la nuova Juve", senza sapere di averci preso.. io
quello scudetto non lo voglio, sa di sporco..ma quando leggo che il sig.
Cappelli, "presidente" dell'AS Roma, dice che "Non riteniamo di promuovere
alcuna azione finalizzata a farsi riconoscere l'assegnazione dello scudetto
2006 in quanto riteniamo che le vittorie a cui ambiano debbano essere conquistate
sul campo. E' questo lo spirito con cui la Roma vuole iniziare questo nuovo
corso", un pò mi girano..e ti spiego perchè..Abbiamo sofferto
tantissimo in questi anni, solo NOI TIFOSI sappiamo quanto, arrivando ingiustamente
sempre secondi, riuscendo a strappare veramente poco, rispetto a quanto
potevamo portare a casa..ci hanno sopraffatto RUBANDO, comportandosi allo
stesso modo della Juve della triade..ed ora che abbiamo la possibilità
di farci sentire, almeno di provare a chiedere giustizia, di alzare la
voce, cosa che ultimamente è stato fatta troppo poco, decidono di
stare buoni, di "iniziare il nuovo ciclo" stando a cuccia, zitti e buoni,
permettendogli di fare ancora una volta il loro gioco, invece di iniziare
"col botto", facendogli veramente capire che le cose stanno cambiando..
Vorrei un tuo parere, ma io sinceramente la penso così.. Forza Roma,
sempre e comunque.. Raskia". Mah,
guarda, devo dire che anche a me gli scudetti vinti a tavolino piacciono
poco, se non altro perché non ci può essere la controprova
di esserselo meritato sul campo se tutto filava liscio... Ci si può
far sentire in tanti nmodi, e la Società ha ritenuto di farlo così.
Secondso me quel titolo, semplicemente, va revocato anche all'Inter e lasciato
"non assegnato per corruzione".
NELL’ATTO
DI FONDAZIONE «Sarà
Roma e sul petto la Lupa» MASSIMO
IZZI
Scrivo
da sette anni sul Romanista occupandomi quasi esclusivamente del racconto
delle vicende storiche della Roma, alla cui fondazione ho dedicato la mia
tesi di Laurea (nel 1999) e 12 libri … ebbene, ieri, leggendo le presunte
dichiarazioni del Presidente Lotito (francamente stento ancora a credere
che le abbia rilasciate), mi sono trovato a concludere di non essermi mai
imbattuto (con tutto il rispetto), in un’accozzaglia così disordinata
e sgradevole di inesattezze ed errori grossolani. Il dottor Lotito, come
direbbe Totò, è “uomo di mondo”, imprenditore di successo
eccetera eccetera eccetera, ma se ha intenzione di dedicarsi allo studio
della storia della Roma (cosa che indubbiamente gli fa onore e testimonia
una volta di più le sue simpatie verso i colori giallorossi), dovrebbe
avere la grande pazienza di leggere, documentarsi e infine tirare le proprie
conclusioni. Ho
da poche settimane dato alle stampe la prima biografia del nostro fondatore
Italo Foschi (252 pagine), e mi permetto di dire che “qualcosina” sulle
origini della Roma e del suo simbolo ne mastico. Andiamo dunque ai fatti.
Lotito, almeno secondo quanto riportato dal sito La Roma 24, in riferimento
all’articolo di F. Patania sul Corriere dello Sport avrebbe affermato che:
«Il simbolo originario della Roma non era la lupa di Romolo e Remo
ma era una lupa ben diversa. C’è chi si è appropriato del
simbolo di Roma». Che c’è di vero? Un nulla avvolto nel niente.
I tifosi della Lupa debbono sapere che già negli articoli che l’8
giugno 1927 documentarono la nascita dell’AS Roma (edizione romana della
Gazzetta dello Sport, Il Messaggero, Il Tevere eccetera eccetera), si può
leggere: «Il nuovo club assume la denominazione di Associazione Sportiva
Roma, veste i colori giallo-rossi, con sul petto il fascio littorio e la
Lupa Romana ». Al dottor Lotito facciamo notare, con umana comprensione,
che la Lupa Capitolina (con tanto di paffuti gemellini) era lo stemma che
fregiava le maglie della Fortitudo-ProRoma nella stagione 1926/27 (il presidente
Lotito potrà certo allestire una task force per scovare centinaia
di foto d’epoca che documentano quanto affermato). La Fortitudo-ProRoma,
è uno dei tre club che diede vita alla fusione da cui nacque la
Roma, il presidente, era Italo Foschi, che a maggior ragione volle che
la sua nuova creatura ripartisse da quello stemma. Mi preme far notare
che le normative federali dell’epoca rendevano obbligatorio, per i club
di nuova fondazione, l’inserimento del Fascio littorio. La
stessa Fortitudo Pro Roma per il tesseramento 1926/27 adottò una
custodia in pelle con il marchio sovraimpresso della Lupa Capitolina (con
la scritta SPQR sul basamento, un esemplare è nella collezione di
Gabriele Pescatore), la custodia in pelle venne ripresa (identica in ogni
particolare), per il tesseramento della stagione 1927/28 dell’AS Roma.
Alla fine del primo torneo della sua storia, nei primi mesi del 1928, la
Roma aveva già provveduto (come testimoniato da una pubblicazione
di 25 pagine dell’Ufficio Stampa e propaganda del Club, stampata da L’Universale
Tipografica Poliglotta), a inserire il logo incrociato ASR sotto la Lupa
che è, ancora oggi, lo stemma ufficiale del Club. Questo stemma
è riportato, inoltre, sulle tessere del 1932/33, 1933/34, 1935/36,
1936/37, 1937/38, 1938/39, 1939/40, 1940/41, 1941/42, 1942/43, 1944/45,
1950/51 eccetera eccetera. Tutte tessere di cui i collezionisti giallo-rossi
posseggono esemplari, ma crediamo che anche gli esemplari di cui ad oggi
non ho avuto modo di prendere visione, abbiano la stessa caratteristica
grafica. Mi fa piacere inoltre ricordare che l’Audace Club Sportivo (gloriosa
società ancora in attività), altra cofondatrice della Roma
nata il 15 ottobre 1901, con sede in Via del Corso Umberto 12, aveva come
simbolo la Lupa Capitolina (lo storico labaro del club è stato in
mostra, a cura dell’UTR, nel 2007 a Testaccio. Se Lotito fosse venuto avrebbe
potuto sincerarsene di persona). Potremmo andare avanti, ma non avrebbe
senso. Se la SS Lazio deciderà di cercare nuovi simboli tanti auguri,
la cosa francamente non c’interessa, la Roma non ne ha bisogno, il suo
stemma, millenario, la rappresenta gloriosamente da sempre. 6
luglio 2011: "La Lazio merita l'uso di
un simbolo che identifichi di più la nostra squadra con la città
di Roma" Firmato Claudio Lotito:
Vabbé,
basta ridere. Ecco la nuova maglia della Lazie voluta da Lotito!
Ora,
però, facciamo presente al vulcanico Presidente, a digiuno di storia,
qualche cosetta. Dal
libro " LAZIO - Il lungo volo dell'Aquila" di Sergio Barbero edito dalla
Graphot Editrice, pubblicato a Novembre del 1999: <<I
discorsi si concretizzarono il 9 Gennaio 1900. C'é già la
GINNASTICA ROMA. Bigiarelli, rivolgendosi agli inseparabili amici, dice:
"dobbiamo trovare
qualcosa che racchiuda ROMA e nel contempo rappresenti un'attività
che supera le Mura della città stessa". L'intraprendente ex sottoufficiale
rimane un po' sopra pensiero. Poi cercando di soffocare una sorta di eccitazione,
esclama: "Propongo la denominazione di Società Podistica Lazio!". Il
capannone Pippa Nera é scosso da un fragoroso applauso. "E LAZIO
SIA !", gridarono gli altri in coro">>. Quindi,
se si dice "siamo la prima squadra della Capitale" si dice una idiozia. Questa
la vera storia, tratta da un documentatissimo scritto di Romulus, inviatomi
tanti anni fa: "ROMANI, Sostengono
i nostri "cugini" lazzieli che la loro squadra, la lazzie, sia quella che
ha portato il calcio a Roma. Io
vi dimostrerò, cari ROMANI, che, come sono soliti fare, i lazzieli
mentono consapevolmente ovvero per crassa e misera ignoranza e disprezzo
della VERITA'. Io
vi dimostrerò, cari ROMANI, che non sono i lazzieli ad esser nemici
della Verita' , ma è la Verità ad esser fiera nemica dei
lazzieli poichè, ogni volta che Lei si rivela a noi ROMANI, abbatte
senza pietà il castello di falsità, di visioni oniriche,
di bugie, di imposture che i lazzieli inventano x nobilitare la loro turpe
e miserrima storia. Dicono infatti i lazzieli che il calcio sia stato portato
a Roma da Dante Bigiarelli,
il bersagliere che, nel 1900, fondò la Società Podistica
Lazzie su una panchina dell'odierna Piazza della Libertà. Dicono
sempre i lazzieli che la Società Podistica cominciò a giocare
a calcio "a livello episodico" sin dal 1901. Ora,
cari ROMANI, a rigor di logica appare evidente che codesto Bigiarelli,
o chi per lui, dovesse conoscere le regole del gioco del Calcio per fondare
una Società che al Calcio giocava. Come
faceva il Bigiarelli a conoscere le regole del calcio? Da dove aveva appreso
le misure delle porte, dei campi, i rudimenti delle regole principali? Appare
quasi certo quindi che il Bigiarelli abbia visto giocare di persona almeno
una partita di calcio. Nessuno
infatti fonda un club di persone che praticano uno sport che non hanno
mai visto giocare e di cui non conoscono le regole. Ora,
cari ROMANI, nel 1900 la radio era allo stadio embrionale e non esistevano
la televisione nè la pay tv. Esisteva il Cinema ma, pur non potendolo
negare in maniera assoluta, appare davvero irrisoria la possibiltà
che Dante Bigiarelli abbia conosciuto il Calcio vedendolo giocare AL CINEMA. Difficile
pure pensare che il Bigiarelli abbia conosciuto il Calcio vedendolo giocare
fuori ROMA. Il
Bigiarelli era piuttosto giovane, aveva combattuto in Etiopia scampando
alla disfatta di Adua e questi elementi, coniugati con la difficoltà
dei viaggi dell'epoca (le macchine erano un giocattolo x pochi ricchissimi),
e con la relativa distanza di Roma da altri centri importanti, ci porta
a dover escludere che il Bersagliere abbia visto giocare al Calcio nel
mentre di un viaggio fuori Roma. Quindi,
escludendo per ultima l'ipotesi fantastica che i soci della lazzie fossero
degli autodidatti del Calcio, rimane aperto il quesito: da chi il Bigiarelli
aveva appreso le regole del calcio? Chi introdusse al Calcio i soci della
Podistica Lazzie? Chi,
in definitiva, HA PORTATO IL CALCIO A ROMA? Bene,
cari ROMANI, eccovi la risposta. Il
Calcio, come ben sapete, è stato fondato dagli Inglesi. Gli
Inglesi a quell'epoca erano titolari di un immenso Impero Coloniale fondato
sulla potenza di una flotta senza eguali e marinai inglesi erano di stanza
praticamente in tutti i porti dell'epoca. Non
è un caso che la prima società calcistica italiana sia il
Genoa, squadra della città portuale mediterranea x eccellenza. A
Roma, divenuta da quasi un trentennio Capitale del Regno D'Italia, v'era
la sede dell'Ambasciata Inglese e di numerosi consolati britannici x gli
affari commerciali, politici e religiosi. Cronache
dell'epoca raccontano di come biondi giovanotti inglesi e scozzesi si sfidassero
tra di loro gareggiando in un strano gioco con la palla. Di queste partite
purtroppo non ne rimane che la memoria, ma nessuna documentazione. Questa
mancanza di documenti probanti ci impedisce di assegnare agli Inglesi il
merito di aver portato il calcio a Roma. La
prima partita di Calcio giocata a Roma, di cui abbiamo documentazione certa,
venne disputata il 18 settembre 1895, al Velodromo di Via Isonzo, tra la
Società Udinese di Scherma e Ginnastica e la Società rodigina
di ginnastica (Rovigo) (precisazione di Maurizio
Romanato giornalista
del Gazzettino, inviatami il 12.01.2006 in quanto in precedenza era stato
scritto che l'incontro si svolse contro il Treviso, n.d.L.). A
vedere la partita c'erano il Re, la Regina e circa 20.000 persone di contorno. L'allenatore
e direttore dei rodigini era quel Francesco Gabrielli - che in quella città
ha sempre vissuto e insegnato - che per primo tradusse in Italiano un manuale
inglese di regole della Association Football. E'
ipotesi più che plausibile, anche se non documentabile, che almeno
uno dei 9 originari fondatori della lazzie, tutti appassionati sportivi,
fosse presente all'incontro che, per l'epoca, era di eccezionale rilevanza
sportiva. A
partire dal novembre di quello stesso anno la Società Ginnastica
Roma cominciò a giocare al Calcio "in maniera episodica". Questa
Società Ginnastica Roma, o SGR, era la stessa Società la
cui esistenza pare abbia indotto Bigiarelli a chiamare lazzie la sua "creazione".
Bigiarelli sostenne infatti di non aver potuto dare alla propria Società
il titolo di Società Podistica Roma poichè esisteva
già una Società Ginnastica Roma, ed avrebbe perciò
cercato un nome che "andasse oltre i confini di Roma pur comprendendola". Bene,
la SGR giocava al calcio "in maniera episodica" sin dal 1895 risultando
così in assoluto la prima Società Romana ad aver giocato
al Football. E'
LA SGR la prima società Capitolina ad aver portato il calcio a Roma. Non
solo ma, nel 1896, gli studenti del Regio Liceo Ginnasio "Ennio Quirino
Visconti" fondarono il Football Club Roma. Contemporaneamente
nasceva anche lo Sporting Club Roma. Queste
3 società, SGR, FCR ed SCR, dettero vita nel maggio 1899, in quel
di Villa Pamphili, al primo CAMPIONATO DI CALCIO DEL LAZIO. Vinsero
i Ginnasti del SGR di cui sono in grado di dare anche la Formazione. La
Formazione della Prima Squadra Vincente di ROMA: Cesare
Tifi, Mario Fabris, Fortunato Celli, Enrico Brignoli, Mario de Fiori, Vibo
Bruti, Attilio Serafini, Raoul Dal Mulin, Guido Ottier, Enrico Cremonese,
Gregorio Pocobelli.. Nel
biennio 1899-1900 nacquero altre società che si occupavano
di Calcio. Ricordiamo
la Forza e Coraggio, la Cristiana, la Veloce Club Podistico. Nel
1901 nasce poi la Roman Cricket and Football Club società che, nel
1927, con l'Alba e la Fortitudo si fonde nella AsRoma. La
Roman CFC comincia a giocare al Football PRIMA che vi cominciasse a giocare,
a carattere episodico, la S.P. lazzie. Possiamo
quindi affermare che uno dei tre rami da cui nacque la ROMA ha cominciato
a giocare a pallone prima della lazzie. La
lazzie quindi, è stata solo l ' OTTAVA squadra Capitolina a giocare
al Calcio. Questo
dice, documenti alla mano, la Storia. E
questo afferma, sempre documenti alla mano, la Verità che la Storia
ci tramanda. E
la Verità e la Storia ci insegnano, cari ROMANI, che non è
stata la lazzie a portare il calcio a Roma ma giovani udinesi e trevigiani.
E sempre Verità e Storia ci dicono, cari ROMANI, che non è
stata la lazzie la prima società Capitolina a praticare il Football,
ma la Società Ginnastica Roma. Non
equivocate quindi, signori lazzieli, e non mentite. Non
avete portato voi il Calcio a ROMA. Voi
al massimo vi avete portato il CACIO. Cacio che, in forma di pecorino,
dev' essere stato il vostro primo pallone. AVE
ATQUE VALE, ROMANI. ROMVLVS
FECIT". Detto
questo, possiamo senz'altro ammettere che la S.S. Lazio è una squadra
di Roma nata prima dell'A.S. Roma attuale. Tuttavia,
c'è una discreta differenza tra l'essere UNA squadra di Roma e LA
squadra di Roma. Ove così non fosse, il romanista Lotito non avrebbe
alcun interesse ad appropriarsi di simboli che non appartengono ai laziali
che, pur potendo inizialmente scegliere nome e colori di Roma, optarono
per la Grecia e per il nome della nostra Regione. Compatisco,
quindi, il povero Lotito che - da vero romanista - vorrebbe avere sulla
sbiadita maglietta dei corregionali un qualcosa che possa richiamare Roma.
Forse per evitare che nelle rare occasioni di comparsa in Europa per identificare
la provenienza della squadra biancoceleste (e NON biancoblu) si debba scrivere
Lazio-Roma. Come
fare? Il
nome e i colori li abbiamo noi, che ci unimmo per contrastare gli squadroni
del Nord, con cui i laziali sono gemellati a livello di tifoseria. Il
simbolo di Roma, pure, e sin dall'inizio. Il
Colosseo già figurò nel 1997/98 sulle nostre maglie della
Diadora. Il
"lupo spelacchiato", lo abbiamo visto ieri, era la lupa, per volontà
degli stessi fondatori, e sempre lupa è rimasta quando nelle figurine
Panini, per ciò che concerne la Lazio, abbiamo anche visto villiche
che portavano tribalmente cesti con la testa. Straparla. Lunga
vita a Lotito. Resisti! Altre
info su questa pagina: chihaportatoilcalcioaroma.html.
*
Commenti:
"Questi
possono mettere scritte, Colossei biancocelesti (che si potrebbero confondere
con il partenone greco o il palazzo reale di Napoli) etc etc..ma non hanno
capito che noi siamo l' ASROMA di ROMA.. Da sempre invidiosi e complessati
Stefanino".
*
Raffaele:
"Ciao
Lorenzo, Ti mando un fotomontaggio che scherzosamente per gli altri (seriamente
per noi) fa capire quanto siano antiestetici gli omoni della kappa. Ad
alcuni il problema maglie sembra banale riconducendo il tutto a due fattori:
sti cazzi della marca e la maglia della roma è "sempre" bella. Sulla
prima cosa posso essere più o meno d'accordo, qui non si critica
la Kappa o la Diadora perchèsono meno fighe della Nike o dell'Adidas,
si criticano delle scelte che vanno innanzitutto contro la tradizione della
nostra maglia e vanno contro la Kappa stessa perchè dubito che queste
maglie se usciranno così avranno successo. Più che dare la
colpa però alla Kappa io darei la colpa a chi l'anno scorso se ne
è altamente fottuto (come gli anni precedenti) di creare un rapporto
di collaborazione con la tifoseria (che può lasciare feedback preziosi),
ma del resto quando una società vede un CDA composto da: mamma,
figlia, un laziale, una salma, la zia, il marito (e c'ha detto culo che
la figlia era troppo piccola sennò ce stava pure quella) quale innovazione
o quali benefici ci si può aspettare per un club di calcio (che
è un'azienda)? Volevo solo ricordare alla Robe di Kappa i successi
delle maglie dell'AS Roma "pulite" e che un marchio non è detto
che
più è visibile e più è vendibile (mai visto
nike fare loghi enormi sulla maglie di nessuno sport) .Per la nuova società
sarebbe molto importante conoscerci meglio (noi TIFOSI della Roma, non
pseudoromanistoni da sky-mediaset, romanistoni da radio e bar, e bimbinkiaromanistoni
da internet) e capire cosa vogliamo e cosa non vogliamo, magari imparate
a conoscerci BENE voi fate un sacco di soldi e noi torniamo a fare quello
che abbiamo sempre fatto la domenica senza tessere... Ho
specificato TIFOSI perchè qua è pieno di "io senza roma non
so stare" però poi in trasferta? Una
parola per Lotito, sulla maglia può scriverci: "la prima squadra
della capitale nata da un parto anale". Le sue parole però mi fomentano,
si è reso conto che in realtà la Lazio a livello mondiale-europeo
non ha una collocazione precisa quindi deve specificare da dove vengano".
*
Sempre
sulle maglie: "..ho
visto sul web la nuova maglia dell'arsenal... ..poi
ho visto quella dell'inter...la laziomerda già l'avemo vista (maglia
del 74..)... ...noi
sembra che stamo cosi...nun c'ho parole..."
5
luglio 2011: periodicamente si sveglia e straparla:
"Lotito:
«Il simbolo originario dell'altra squadra non era quello della lupa
di Romolo e Remo, all'inizio era un lupo spelacchiato, che poi è
diventato una Lupa con Romolo e Remo, simbolo della capitale e non della
Roma. Noi vogliamo interpretare il ruolo della capitale come lo interpreta
la Roma, ingiustamente, attraverso quel simbolo. Ne abbiamo tutti i diritti
essendo indiscutibilmente la prima squadra della capitale. Per questo insisto
dicendo che dobbiamo avere un riferimento certo e storico della città
sulle nostre magliette (sarà una scritta con la frase “Lazio prima
squadra della capitale)”. Dal
comunicato di fondazione dell'A.S. Roma: "LA
RIUNIONE DI IERI SERA: Ieri sera si sono riuniti i presidenti delle tre
società Alba, Fortitudo e Roman nelle persone dell'on. Ulisse Igliori,
del comm. Italo Foschi e dell'avv. Vittorio Scialoja, i quali riconoscendo
la necessità di dotare Roma di una grande squadra di calcio, e di
dare incremento a tutti gli sports
atletici, hanno deciso, anche in ossequio al desiderio delle superiori
gerarchie del Partito, di fondere gli Enti da loro presieduti e di costituire
un nuovo organismo che prenderà il nome di Associazione Sportiva
Roma. L'accordo è stato raggiunto con rapidità fascista e
la fusione è ormai un fatto compiuto ed avrà inizio non appena
cessati gli attuali impegni dei vari campionati in corso. La nuova squadra
giuocherà con la maglia dai colori di Roma, fregiata dallo scudo
verde sormontato dalla lupa e dal fascio littorio". Lo
strano essere, quindi, dovrebbe prima studiare la storia e capire di cosa
parla, poi aprire la bocca dopo aver azionato il cervello. E,
visto che tutti noi ci auguriani che Lotito resista a lungo alla presidenza
della Lazie, la scritta che indica è perfetta: la Lazio è
la prima squadra della Capitale (e su questo, lo sappiamo, c'è molto
da discutere), noi siamo LA squadra della Capitale. Già che
ci sei, Lotito, metti la lupa capitolina sulla maglia ellenica che vi ritrovate:
i laziali saranno sicuramente contenti!
LOTITO
RESISTI!
2
luglio 2011: AS Roma, nuovo corso finalmente!
Ieri pomeriggio ho ricevuto questa e-mail: "Buongiorno,
la presente per ringraziarvi per la segnalazione dell'errore relativo alla
news “Amarcord 29 giugno 1969” pubblicata sul nostro sito. Vi comunichiamo
che abbiamo provveduto alla rimozione del materiale fotografico e documentale
erroneamente attribuito alla partita Foggia-Roma del 29 giugno 1969. Buona
giornata e buon lavoro, Riccardo
Nasuti Area Comunicazione -------------------- Riccardo
Nasuti A.S.
Roma S.p.A. Via
di Trigoria Km. 3,600 - 00128 Roma www.asroma.it". Impensabile
fino a pochi mesi fa! Questo fa capire che ora esiste una "Area Comunicazione",
attenta al tifoso. Una rondine non fa primavera, ma devo dire che la cosa
è altamente apprezzata da tutti.
Con
l'occasione: pare che la nuova dirigenza della Roma sia decisamente contraria
alla tessera del tifoso. Qui mi fermo.
*
Nuove
maglie: "Ciao Lorenzo, secondo indiscrezioni
(documentate da foto fonte Passione Maglie che ci prende tantissimo) queste
che ti allego dovrebbero (sono) le maglie per la nuova stagione. Personale
commento: Una merda, non comprerò mai una maglia del genere, capisco
le esigenze degli sponsor giustamente, ma mi pare sufficiente mettere 2
loghi della kappa sulle maniche. In quella posizione fanno vomitare, e
la seconda maglia ancora con sto cazzo
di lupetto? Via la kappa assolutamente... Raffaele".
Concerto
Vasco Rossi 1°
luglio 2011 Roma Stadio Olimpico
*
Parma:
Abbonamenti
Parma: Presentata la campagna
17:44
del 30 giugno E’
stata presentata ufficialmente questo pomeriggio nella sala stampa dello
stadio Tardini la campagna abbonamenti per la prossima stagione. A promuoverla
il Presidente Tommaso Ghirardi (arrivato con le stampelle a causa di "un
infortunio muscolare al polpaccio destro"), il Delegato alla sicurezza
del Parma fc Stefano Perrone e il Responsabile ticketing service di Lottomatica
Amedeo Bardelli. "Ho
grandi aspettative per questa campagna abbonamenti - inizia Ghirardi
-, perché sapete che i tifosi sono coloro che con il loro contributo
aiutano la squadra e la società a crescere. Dal punto di vista sportivo
ce la stiamo mettendo tutta per allestire un gruppo competitivo". "Sono
molto dispiaciuto per il comunicato fatto dai Boys che invitano i tifosi
a non sottoscrivere l'abbonamento. Sono dispiaciuto a livello personale
perché stimo molto questi ragazzi, che sono molto legati ai nostri
colori. Capisco che il loro sfogo e la loro battaglia contro la tessera
del tifoso non sono rivolti contro il Parma, ma contro un sistema che non
li accontenta. Voglio essere schietto e sincero, desidero che questa società
sia vicina a tutti. Voglio portare però avanti la campagna abbonamenti
non solo nell'interesse della società, ma anche nell'interesse dei
tifosi stessi. Qui a Parma siamo fortunati ad avere un gruppo di tifosi
che ci sta sempre vicino e che se non si abbonasse sarebbe certamente penalizzato". Il
presidente ha poi sottolineato, numeri alla mano, perchè abbonarsi
convenga: “Ad esempio, il costo medio di un biglietto in Tribuna Centrale
Petitot nella passata stagione era di 113 euro. Bene - spiega Ghirardi
- chi si abbona quest’anno usufruendo della prelazione paga per 19 partite
1340 euro. Questo vuol dire che per ogni gara paga solo 70,50 euro e ha
in pratica 7 partite gratis. Chi non si abbona durante la prelazione, ma
dopo, spende 1.725 euro. A partita paga quindi 90 euro e ha l’equivalente
di 4 gare gratis. Passando alla Curva Nord, il prezzo medio dei biglietti
l’anno scorso era di 18,60 euro. Chi si abbona quest’anno in prelazione
paga 142 euro per tutta la stagione. Si parla di 7,50 euro a partita, con
ben 11 gare regalate (la dignità
vale di più di una cena regalata....).
C’è
molta convenienza anche per chi si abbona in libera vendita: 184 euro,
con un costo a partita di 9,60. Quindi vede 9 partite gratis”. "Senza
l'abbonamento quindi sarebbero ancora più penalizzati questi ragazzi
che fanno dei sacrifici per venire allo stadio alla domenica. Abbonarsi
è allora nell'interesse del tifoso. Vorrei anche sottolineare che
la Tessera del Tifoso sta creando problemi ai ragazzi che vengono allo
stadio, ma anche al sottoscritto. Non pensiate che sia Ghirardi ad essere
favorevole alla tessere. Noi come abbiamo ribadito più volte non
ci abbiamo mai speculato, ma anzi per noi è solo stato un costo.
Abbonati o no - conclude il Presidente - noi come società
faremo di tutto per aiutare i nostri tifosi". "L'abbonamento
materiale della stagione, ovvero, il classico tesserino, per la prima volta
nella storia non esiste più - spiega Stefano Perrone, Delegato
alla sicurezza Parma Fc - . E' stato smaterializzato. Pertanto la Tessera
del Tifoso è a tutti gli effetti il titolo d'ingresso allo stadio.
Senza di essa non è possibile sottoscrivere l'abbonamento. L'unico
documento che viene rilasciato al momento della sottoscrizione è
un semplice "segnaposto", un tagliando cartaceo che riporta settore, fila
e posto assegnato. Il "segnaposto" - continua Perrone - non ha valore
di titolo di accesso allo stadio, ma esclusivamente di promemoria per il
tifoso e di aiuto al personale addetto all'accoglienza. Va custodito unitamente
alla Tessera del Tifoso. Per agevolare in tal senso gli abbonati, al momento
della sottoscrizione il Parma fc consegnerà una pratica custodia
di plastica. Vorrei infine ricordare che secondo l'ultimo Protocollo d'Intesa
Ministeriale, dalla stagione 2011-12 senza Tessera del Tifoso non si potrà
andare in trasferta" (se il Prefetto appone
limitazioni geografiche per gli altri settori... meglio essere precisi...).
Altre
notizie da Erich: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/06/30/visualizza_new.html_811040208.html "Non
c'entra nulla con il calcio , ma son cose che mi mandano in bestia....
La notizia ansa è : il capo della mobile di napoli indagato per
favoreggiamento alla camorra. Tra le righe pensi di leggere soddisfazione
tra le istituzioni per aver pizzicato un traditore dello stato venduto
ai camorristi .... Invece : solidarietà e fiducia , ma che cazzo
di stato è questo? Qualche
punto della news ansa: ...La
misura cautelare - ha spiegato il capo della procura - non impedira' comunque
a Pisani di svolgere il lavoro di poliziotto in una citta' diversa da Napoli.
Stima e fiducia in Pisani sono state espresse dal ministro dell'Interno,
Roberto Maroni nel corso di una telefonata con il capo della polizia, Antonio
Manganelli. Lo stesso Manganelli ha avuto parole di apprezzamento per il
funzionario. ''Confermo stima e fiducia nel dottor Vittorio Pisani, che
destinerò ad altro incarico per corrispondere alle determinazioni
dell'autorità giudiziaria, nella quale ripongo altrettanta fiducia
ed i cui provvedimenti rispettiamo ...... ....''Siamo
addolorati e amareggiati ma nutriamo massima fiducia in Pisani e siamo
sicuri che si riuscirà a chiarire le accuse che speriamo siano frutto
di un equivoco'', ha detto il questore. Che
dire...
*
Dal
sito degli Ultrà Lodigiani:
Incazzatura
di cuore
Chissà
che questo non sia il mio ultimo vero sfogo su questo blog. Perché
qua più passano i minuti e più sento crescermi l’incazzatura.
Quasi sicuramente l’abbandono di Moretti significherà dare la Lodigiani
a Maura e ai vecchi soci. Morale della favola: sogni in frantumi. Niente
prima squadra. Ritorno alla Borghesiana a fare gli sgaloppini di Longarini
e della sua “gloriosa”Borghesiana Soccer Academy, altro aborto del calcio
moderno. Una prima squadra il cui titolo è piovuto dal cielo, che
se io fossi Federici chiederei immediatamente i danni a questi signori.
Ma come, io vi ho dato il titolo per un progetto di lunga durata e voi
lo gettate così al vento? Io voglio sapere perché tutto questo:
perché la Lodigiani merita dei soci così squallidi e avidi?
Perché questi qua si lamentano delle spese e poi rifiutano le offerte
di vendere le loro quote? Perché hanno rifondato la Lodigiani senza
conoscerne un minimo di storia? Noi abbiamo lottato per ridare un’immagine
a questa squadra, rivalutarne il glorioso passato e introdurla in un radioso
futuro, e ora che cazzo di senso hanno avuto le nostre battaglie? Io da
17 anni seguo la Lodigiani, bello sfigato, eh? Voi, piccoli soci della
Lodigiani, mettetevi nei panni di uno che ha visto centinaia di partite
in casa e fuori, dal Trentino alla Sicilia, che ha rinunciato ad una parte
della propria vita per questa squadra, che ha visto arrivarsi la Cisco
coi suoi picchiatori, che ha preso assieme ad altri ragazzi una diffida
per nulla, che abbiamo penato tanto per riavere una prima squadra, le mille
battaglie, e ora ci troviamo di nuovo così, con vaghe promesse di
una futura prima squadra quando e chissà...sai, una volta si diceva
che il vero calcio era quello minore, il calcio pulito, quello delle squadre
di paese e dei campi di periferia, dei derby infuocati dal sapore campanilistico,
e invece oggi no, non è vero niente, oggi hai la squadra del tuo
paese che magari domani se la prende uno di un altro paese distante 60
km da casa tua e la porta via chiamandola con un altro nome, poi magari
riparti e rifallisci pure, o ti compri un titolo e finisci chissà
dove...con giocatori che in Eccellenza o Promozione pensano di essere professionisti
e dissanguano una società...che poi questa non è un’attenuante
per i nostri dirigenti, perché puoi fare una squadra di giovanissimi
e tenerti un titolo che un giorno chissà quanto ti potrebbe ricostare,
se e quando lo riprenderai...una squadra di giovanissimi che al limite
ti garantisce una categoria più bassa l’anno prossimo ma chissà,
anche un ripescaggio per come gira il calcio di oggi. Cazzo, la Lodigiani
aveva un progetto, aveva San Basilio, il ritorno della prima squadra, le
categorie giovanili elite, e invece ci si è attaccati alla Borghesiana,
al deserto del Gobi, alla tetta di Longarini (che poi dico io dove la farete
la segreteria della Lodigiani?), ci si attacca a Malvicini e a Ceci che
non sono di certo eterni anche se gli auguro di campare più a lungo
possibile, forse anche a Birillo...ma non si guarda al futuro, ad un progetto.
Moretti coi suoi difetti avrà fatto cazzate, creato il vuoto intorno
a sé, ma aveva un progetto. Lo capite? O riconoscete solo il tintinnio
dei vostri fottuti denari? Potevate accettare la sua offerta e crearvi
un’altra squadra per fare le sole giovanili e scuola calcio, ma perché
questa ostinazione a chiamarsi Lodigiani? La conoscete voi la storia della
Lodigiani? Alcuni di voi la conoscono benissimo. E allora ditemi, la vostra
creatura attuale che cazzo ha in comune con la Lodigiani? Quali sarebbero
le analogie? Perché l’avete fatta ripartire? Se volete far parte
di una società dovete rispettarne la storia, ma capisco che viviamo
nel mondo dei Red Bull Salzburg, degli Atletico Rom...pardon Pomezia, nel
mondo in cui nessuno crede più a nulla, dove c'è Longarini
che ha fatto fare una finaccia alla Lodigiani, per non parlare di Ternana
e Ancona e poi va dal Papa, lui, e parla di “valori dello sport”. Ma quali
valori se poi gli unici che seguono questo sport con passione sono sempre
i soli a prendersela nel culo tra penalizzazioni Covisoc, fusioni, porcate,
partite truccate, tessere del tifoso, tornelli e nominativi? Ora mi rendo
conto, siamo noi dei malati di mente, e quegli altri sono quelli svegli,
quelli che sanno come gira il mondo. Beh, sono orgoglioso di essere così
coglione, magari oggi alla mia età sono un fallito proprio perché
faccio parte di quella sfigatissima categoria che è quella degli
idealisti, che fa rima con perdenti. Ma almeno riesco a guardare a testa
alta questo mondo, e forse la notte dormo più sereno di questa grande
gente che sa come vanno le cose e sa farsi gli affari propri! Ma vaffanculo
va..... ....ed
ecco come gli Ultrà Lodigiani festeggeranno la fine delle loro diffide
e l'anno del quindicennale.... ...ed
ecco come la Lodigiani festeggerà i suoi 40 anni di storia!
*
Tesserati
Hellas:
Butei,
disordini a Sorrento
Ieri
si sono visti all’opera a Sorrento i famigerati Butei i tifosi dell’Hellas
Verona che autodefiniscono se stessi come una forma di aggregazione sociale
a denominazione d’origine controllata veronese e alto gradimento alcolico.
In parole povere una banda di ubriaconi cronici che vanno alle partite
solo per fare casino e provocare le opposte tifoserie come è regolarmente
accaduto anche ieri quando arrivati al campo Italia hanno incominciato
ad insultare i tifosi locali continuando anche durante il minuto dedicato
al ricordo del militare ucciso in Afghanistan. Per non parlare di quei
due che hanno assistito all’incontro in mutande denudandosi completamente
in diverse occasioni. Questa
marmaglia di alcolizzati ha continuato, la propria opera anche nel
dopo partita. Mentre andavano via a bordo delle loro auto hanno più
volte insultato e minacciato gli ignari passanti e turisti della penisola
sorrentina. Più volte sono dovute intervenire le forze dell'ordine.
A Meta ad esempio, alcuni facinorosi sono usciti dalle auto con cinte e
bastoni minacciando alcuni ragazzini, tifosi del Sorrento che erano nella
piazzetta del Mulino. Solo la polizia è riuscita ad evitare il peggio. Grazie
a Dio e al comportamento civile della popolazione della penisola non è
accaduto nessun fatto spiacevole e dopo le ore 19.30 la situazione è
ritornata alla normalità. Già immaginiamo cosa potrà
accadere tra quindici giorni quando questa gentaglia andrà a Salerno. All’andata
un tifoso del Sorrento è stato arrestato per aver tirato una monetina
addosso ad uno Stewart. Usando lo stesso sistema di misura questi rifiuti
umani dovrebbero essere condannati come minimo a dieci anni di carcere.
*
Terminiamo
con la censura di internet... anche si queste tematiche non fanno leggi
ma si muovono per via amministrativa, come hanno fatto con la tessera del
tifoso...: "Cari
amici, Fra
pochi giorni l'Autorità per le comunicazioni potrebbe votare un
provvedimento che metterebbe il bavaglio alla rete, arrivando perfino a
chiudere siti internet stranieri in modo arbitrario e senza controllo giudiziario.
Inondiamo i membri dell'Autorità di messaggi per difendere la nostra
libertà d'informazione su internet! Il
nostro governo ha lanciato un nuovo attacco alla libertà di accesso
all'informazione, e fra qualche giorno un organo amministrativo sconosciuto
ai più potrebbe ricevere poteri enormi per censurare internet. L’Autorità
per le comunicazioni, un organo di nomina politica, sta per votare un meccanismo
che potrebbe perfino portare alla chiusura di qualunque sito internet straniero
- da Wikileaks a Youtube ad Avaaz! - in modo arbitrario e senza alcun controllo
giudiziario. Gli esperti hanno già denunciato l’incostituzionalità
della regolamentazione, ma soltanto una valanga di proteste dell’opinione
pubblica può fermare questo nuovo assalto alle nostre libertà
democratiche. Non
c'è tempo da perdere. La prossima settimana l'Autorità voterà
la delibera, e se insieme costruiremo un appello pubblico enorme contro
la censura su internet potremo fare la differenza. Inondiamo i membri dell'Autorità
di messaggi per chiedere di respingere la regolamentazione e preservare
così il nostro diritto ad accedere all’informazione su internet.
Agisci ora e inoltra l'appello a tutti! http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl Negli
anni Berlusconi ha cercato più volte di controllare l’informazione
su internet, ma finora i suoi tentativi sono sempre falliti. Ora, lontano
dai riflettori, il governo ha la possibilità concreta di espandere
i suoi tentacoli sulla rete, a meno che i cittadini non alzeranno la voce
per fermarlo. La
nuova regolamentazione permetterebbe all'Autorità per le Comunicazioni
di rimuovere contenuti sospetti di violazione del copyright da siti internet
italiani senza alcun controllo giudiziario. Ancora peggio, la pubblicazione
di una canzone o di un testo sospetto potrebbero perfino portare alla chiusura
di interi siti internet stranieri, inclusi siti d’informazione, portali
di software libero, piattaforme video come YouTube o d’interesse pubblico
come WikiLeaks. Se
approvata, la nuova regolamentazione garantirebbe di fatto poteri legislativi
e giudiziari a un organo amministrativo le cui funzioni dovrebbero essere
esclusivamente consultive e di controllo, aprendo così la strada
a un processo decisionale arbitrario e incontrollato. L'Autorità,
nella speranza di passare inosservata, sta velocizzando al massimo la decisione,
che è prevista per la prossima settimana. Ma
insieme possiamo costruire un enorme grido pubblico e convincere i membri
chiave dell'Autorità che sono ancora indecisi a opporsi alla regolamentazione
e rimandare così la questione all'unico organo che ha i poteri costituzionali
per legiferare sulla materia: il Parlamento. Manda un messaggio ora e inoltra
l'appello il più possibile: http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl I
governi sono sempre più impauriti da internet, che è diventato
uno strumento per aprire il dibattito pubblico e per la mobilitazione dei
cittadini, e stanno cercando così di imporre regole più strette
di censura. Ma i cittadini stanno rispondendo, come in Gran Bretagna, dove
l'opposizione dell'opinione pubblica ha costretto il governo a ritirare
la legislazione sul copyright che voleva mettere un bavaglio alla rete.
In Italia lo scorso anno siamo riusciti a fermare la "legge bavaglio" liberticida.
Vinciamo di nuovo! Con
determinazione, Giulia,
Luis, Ben, Ricken, Pascal, Benjamin e tutto il resto del team di Avaaz FONTI Campagna
di Agorà Digitale, Altroconsumo e altre associazioni contro la delibera
AGCOM sulla rimozione automatica dei contenuti su internet: http://sitononraggiungibile.e-policy.it/
Delibera
n. 668/10/CONS dell'Agcom, Lineamenti di provvedimento concernente l'esercizio
delle competenze dell'Autorità nell'attività di tutela del
diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica: http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=5415
1°
luglio 2011: affamato di prato verde, mentre
scrivo sto seguendo persino il derby del cuore. Non voglio peccare di presunzione
- ogni cosa ha il suo pubblico - ma Maroni amerebbe avere dei sostenitori
sugli spalti come quelli che sto vedendo, che applaudono entusiasti sconosciuti
cantanti oggettivamente osceni nell'intervallo della partita! Invoco il
simbolico lancio purificatore della torcia in direzione del cantante!
*
Andiamo
al regime, diciamo che la storia la conosco bene... In ogni caso, da uno
Stato che mette il Capo della Mobile di Napoli accusato di non aver indagato
sui boss per favorire gli amici alla Divisione Anticrimine di Roma invece
che a timbrare i passaporti, cosa ci si può aspettare?
'Striscioni
sì ma di dissenso'. Niente Daspo a 10 ultrà del Palermo
I
tifosi hanno tutto il diritto di accendere fumogenie di protestare contro
i provvedimenti del governo in materia di calcio. Il Tar Sicilia ha dato
ragione a dieci ultras del Palermo, che due anni fa si erano visti notificare
un "Daspo" dal questore, ovvero un divieto di accedere allo stadio per
aver messo in atto «atteggiamenti di induzione alla violenza».
Il 20 settembre 2009, un gruppo di tifosi delle curve nord e sud si era
dato appuntamento davanti al Renzo Barbera per ascoltare la radiocronaca
di Parma-Palermo. Durante il primo tempo erano spuntati anche degli striscioni:
«Tessera
del tifoso un altro abuso vergognoso»,
«Ci
sono perché ci credo»,
«Ci
sono anche se non ti vedo».E la Digos
era subito intervenuta (perché?).
Adesso, dopo il ricorso dei tifosi, i giudici hanno annullato il Daspo
e nel loro provvedimento hanno scritto: «L' accensione dei fumogeni,
il canto dei cori e l' esposizione degli striscioni non sono sufficientia
far ravvisare nella condotta dei tifosi un concreto comportamento di "incitamento,
inneggiamento o induzione alla violenza", sì che il provvedimento
impugnato deve considerarsi adottato in assenza dei presupposti normativi,
con conseguente annullamento». L' avvocato di uno dei tifosi,
Michele Calantropo, spiega: «Il Daspo è un provvedimento condivisibile
per fermare atteggiamenti violenti, ma non può essere utilizzato
per reprimere le manifestazioni del pensiero. Il Daspo - prosegue il legale
- può essere peraltro applicato solo nel corso di una manifestazione
sportiva. E in quel caso, la partita era a Parma. Davanti al Barbera non
si verificò alcun atteggiamento violento». L' avvocatura dello
Stato, per conto della questura, ha già proposto ricorso (su
cosa, visto che hanno già perso anche al Consiglio di Stato?).
Ma anche il Cga ha emesso un primo provvedimento che assolve gli ultras
(già!).
*
Dal
sito ufficiale della Roma: Casualità
vuole che la foto sia di Napoli/Roma 1968/69, di cui alla foto che vedete
pubblicata qui sotto. Segnalo
comunque che nel 1968/69 i "tre punti" non esistevano. La vittoria
valeva 2 punti e alla Roma bastava un pareggio.
*
Inseriti
diversi video, grazie ad Adnrea, nella stagione 1961/62.
*
Aggiunte
diverse foto, grazie a Marco, nella stagione 1968/69:
qui sotto un assaggio:
*
E'
giusto sapere cosa è successo a questo gruppo musicale: PUNKREAS:
COSA E’ SUCCESSO QUESTA NOTTE ! Stendiamo
il presente comunicato per rendere pubblica la gravissima situazione che
ci ha visto involontari protagonisti nella notte tra il 29 e il 30 giugno
2011 presso l’Euro Hotel di Nichelino, alle porte di Torino . Dopo
il concerto dei Punkreas tenutosi presso il Free Music Festival di Nichelino,
ci dirigiamo verso l’albergo insieme alla crew e ai rapper Anti L’Onesto
e Dj Noko che hanno chiuso la serata e che viaggiano con noi. Arrivati
sul posto, attorno alle ore 02:00 constatiamo la presenza di militari in
divisa – carabinieri – che presidiano l’entrata e immediatamente ci si
approcciano con modi poco amichevoli. Veniamo
inoltre a conoscenza del fatto che l’albergo ospita un alto numero di carabinieri
(70-100), presumibilmente destinati a servizio di O.P. in Val di Susa,
dove il giorno precedente si sono avuti duri scontri con ampio uso di lacrimogeni
contro i manifestanti. Alcuni
di noi, come da consolidata tradizione, si ritrovano nella camera di Paletta
per parlare del concerto appena effettuato e fare gli ultimi saluti prima
di raggiungere le rispettive stanze. Dopo
circa un’ora, il gruppetto si scioglie e restano nella stanza solo Paletta,
Gagno e il fonico Gianluca Amen, che continuano a chiaccherare. Quando
sono circa le 03:30, senza aver avuto peraltro alcun avviso o richiamo
né dalla direzione né dagli ospiti delle stanze confinanti,
i 3 sentono dapprima bussare violentemente alla porta e subito dopo cominciano
ad avvertire difficoltà respiratorie che in breve diventano sempre
più pronunciate, unitamente a bruciore intensissimo a gola e occhi. In
breve, si rendono conto che qualcuno sta pompando gas urticante da sotto
la soglia della porta della camera. Sentendo rumori e grida di sfida e
di scherno dall’esterno, e nonostante la situazione sia resa anche più
grave dall’impossibilità di aprire completamente la finestra della
camera , i 3 decidono di non uscire, per timore di aggressioni fisiche. Si
chiudono momentaneamente nel bagno, sperando così – e con l’ausilio
degli asciugamani bagnati – di limitare i danni e resistere a quello che
sembra un vero e proprio assalto. Immaginatevi 3 persone chiuse in una
camera satura di gas iniettato dall’esterno da un numero indefinito ma
alto di militari che gridano di volersi vendicare di un tono di voce –
a loro detta – troppo alto. Nel
frattempo qualcuno nelle stanze vicine sente qualcosa. Il primo ad affacciarsi
è Anti, che subito si trova la strada sbarrata da tre militari in
borghese, muniti di manganello .Il rapper viene schiaffeggiato, malmenato
e spinto nel bagno. Gli viene intimato di non uscire dalla stanza e di
“farsi i cazzi suoi”. A
questo punto si sveglia il band manager Ruvido che si rende subito conto
della gravità della situazione e chiama immediatamente ambulanza
e carabinieri di Nichelino. Nel
frattempo band e crew si compattano per affrontare la situazione. Solo
a quel punto, rendendosi conto di avere a che fare con persone che potrebbero
godere di attenzione mediatica, i militari cambiano repentinamente atteggiamento
tentando di minimizzare l’accaduto. Appaiono
graduati che si offrono insistentemente di trovarci dapprima delle nuove
camere, poi addirittura un nuovo hotel. Ovviamente
rifiutiamo, raccogliamo i nostri bagagli e ripartiamo da Torino con destinazione
casa. Abbiamo
deciso di rendere noto l’accaduto non solo perché di per sé
vergognoso e meritevole di suscitare indignazione, ma anche perché
abbiamo avuto la netta sensazione che le cose sarebbero precipitate ulteriormente
se non avessimo dato velocemente l’impressione di avere immediati e sufficientemente
influenti contatti esterni (agenzia, ufficio stampa, avvocato). Per
una lunghissima mezz’ora noi, e in particolare i 3 chiusi in camera ci
siamo sentiti come devono essersi sentiti Uva, Cucchi, Aldrovrandi, e tanti,
tantissimi, troppi altri finiti senza possibilità di difendersi
nella mani di chi abusa del suo potere per scopi che nulla hanno a che
vedere con l’ordine pubblico. Punkreas
& Crew.
30
giugno 2011: disdette: "ciao
lorenzo, oggi ho disdetto altre 5 tessere a ragazzi del nostro gruppo.... è
conveniente specificare, che per disdire la tessera, si può protocollare
la domanda direttamente alla lottomatica in viale del campo boario 56 oltre
che in modalità via raccomandata R/R gli
uffici lottomatica si trovano a testaccio, facilemente raggiungibili...il
protocollo è sempre aperto e non c'è fila.... magari
qualcuno si scoraggia di fare la fila alla posta... e pagare i 4 euro di
raccomandata... un
saluto emanuele corederoma".
*
Poi:
"Ciao
Lore, nel casino che ho trovo il tempo di scriverti queste due righe sulla
tessera, si tratta di una sorta di proposta di lettera che potremmo mandare
alla AS ROMA per, come dire, dare un’idea, una proposta: "Spett.le
AS ROMA, io
sottoscritto Gianluca A…. mi dichiaro disponibile, nei tempi e nei modi
che AS ROMA vorrà indicarmi, ad anticipare da subito il corrispettivo
dei 18 tagliandi di ingresso relativi alle partite in casa della AS ROMA
per la stagione 2011/12. Come
unica richiesta vorrei avere la possibilità di ritirare i tagliandi,
acquistati nel modo che sarà indicato, in maniera cumulativa o,
in alternativa, presso punti di distribuzione su tutto il territorio con
adeguato tempo a disposizione e di godere, in virtù di quanto acquistato,
della prelazione per gli incontri di UEFA Europa League e Coppa Italia. In
attesa di vostre comunicazioni in merito dirette o a mezzo comunicato stampa
vi invio i miei più cordiali saluti". Che
dici? Le
ineffabili disposizioni dei carnefici del calcio italiano vietano anche
questo. La cosa bella è che lo scorso anno ho visto TUTTE le partite
della Roma in casa senza avere la tessera del tifoso ed acquistando volta
per volta il biglietto, soggetto da febbraio in poi al controllo di questura:
cosa cambiava e cosa cambia se mi faccio l'abbonamento in anticipo senza
farmi la tessera del tifoso? Vorrei una risposta sensata dagli scienziati
che firmano i protocolli.
*
Et
voilà: "ciao lorenzo, probabilmente
hai già letto questa dichiarazione di platini ma cmq te la riporto. Ma
come vede Platini la Serie A? "Si vede un
buon calcio. La brutta immagine la offrono gli stadi mezzi vuoti. Mi chiedo
come un arabo o un russo, guardando la tv, possa essere invogliato a investire
nel calcio italiano: come minimo pensa che interessi a pochi".
alla faccia di maroni e dei suoi dati taroccati".
*
Stefano
Faccendini:
Big
Brother
Pubblicato
da thepeoplesgame su 29 giugno 2011 Quando
nel 1949 George Orwell pubblicò il romanzo “1984”, probabilmente
non immaginava quanto la realtà potesse avvicinarsi alla sua fantasia,
quanto un libro all’epoca considerato di fantascienza potesse diventare
di attualità, sebbene con qualche decennio di ritardo. Come di sicuro
non avrebbe mai sognato, neanche nel peggiore degli incubi, che il Grande
Fratello, faccia e occhio di quella dittatura immaginaria londinese, fosse
conosciuto dalle nuove generazioni solo come titolo di una delle trasmissioni
televisive più vergognose di tutti i tempi. Nel
libro Orwell descrive il modo in cui si era arrivati al trionfo di quella
dittatura e i principi, i metodi, attraverso i quali il suo potere veniva
preservato. Molto, come è ovvio, si basava sul controllo, filtro
e modifica delle informazioni, delle notizie, in modo che uscissero, nella
forma e nella sostanza, come volute da quel terribile regime. Bisognava
esercitare un “controllo della realtà” continuo. Uno degli slogan
del Grande Fratello era “ chi controlla il passato controlla il futuro:
chi controlla il presente controlla il passato”. Il personaggio del libro,
Winston Smith, osservava come la gente dovesse “sapere e non sapere, essere
conscia della più completa sincerità ma abile a dire delle
bugie attentamente preparate, poter avere allo stesso tempo due opinioni
relative ad un cosa che si annullano a vicenda, sapere che sono contraddittorie
ma credere ad entrambe”. Il suo lavoro, presso il Ministero della Verità,
era quello di altrerare tutte le fonti, le notizie, i dati per lasciare
traccia solo di quanto deciso dal potere centrale. Si fabbricava la storia,
si distruggevano le fonti, il passato, per non dare punti di riferimento,
per annullare le coscienze. E durante giorno e notte gli slogan e la propaganda
inculcavano ininterrottamente, attraverso schermi e altoparlanti installati
ovunque, la verità fabbricata. Mi
sono dilungato in questa citazione letteraria perchè me la hanno
richiamata alla mente le recenti parole del Ministro Maroni e della sua
eco mediatica, sempre presente in un paese servile e omertoso come l’Italia.
Secondo l’onorevole padano, la TdT è stata un successo e non perde
occasione per ripeterlo. Non è vero che c’è stato un calo
degli spettatori, mentre dall’altro lato abbiamo stadi più sicuri
e accoglienti. Questo
vuol dire negare, re-interpretare, camuffare, filtrare, mangiare-digerire-espellere
in diversa forma dati, fatti e notizie. No, non mi vado a leggere le statistiche
perchè so troppo bene che possono dire cose assai diverse se si
cambia la base di partenza, il modello di riferimento e il valore di stima.
I numeri sono oggettivi ma possono essere interpretati: quindi se io dico
che un giocatore ha fatto 100 tiri ed un altro 20 ma ometto di dire che
il secondo ha giocato un decimo delle partite disputate dal primo, non
sono onesto nella valutazione dei due. Se
io dico che non gli incidenti negli stadi sono diminuiti ma non dico che
in 10 anni la Roma, ad esempio, è passata da 64mila spettatori di
media, anno dell’ultimo scudetto, a poco più di 33mila, 2010-11,
commetto lo stesso errore in malafede. Se
affermo che la tessera funziona nonostante la media della A sia diminuita
da 25.570 a 24.901 (!!!) nelle ultime due stagioni, per non parlare delle
serie inferiori che non interessano nessuno se non i tifosi coinvolti ma
che sono in caduta libera, non faccio altro che alterare le informazioni,
lavorare per il Ministero della Verità. Il
particolare ancora più triste è che purtroppo non servono
neanche numeri o dati ma solo i nostri occhi: se una persona è abituata
da anni ad andare allo stadio, lo spettacolo che oggi si vede di fronte
negli impianti italiani è desolante, come numero di spettatori presenti
e come spettacolo che sono costretti ad offrire, spogliati di ogni entusiasmo
cromatico, umoristico e vocale. Mentre
quindi si discute su come scoraggiare altri tifosi dall’andare in trasferta
nel prossimo campionato, l’ennesimo calcio scommesse sta passano in secondo
piano. Zitti, zitti se ne sta parlando sempre di meno, nelle pagine sempre
più nascoste dei giornali. Come avvenuto molte altre volte del resto:
in Italia di zozzerie ne sono successe quasi ogni anno, che poi la gente
si ricordi solo il 1980 e il 2006 è solo per l’importanza dei nomi
coinvolti, delle amnistie e delle vittorie mondiali. Anche
qui, gli operai del Ministero della Verità si sono messi all’opera
per l’ennesima volta: tra un po’ non rimarrà traccia delle puntate,
dei drink con i tranquillantoi dentro, delle telefonate. Tutto sarà
spazzato sotto a questo enorme tappeto che copre il nostro calcio. È
bastato un richiamo dell’Amministratore Delegato di Sky Italia Tom Mockridge
per creare il panico nei salotti pallonari di tutta la penisola. Mockridge,
giustamente, ha fatto capire che il suo datore di lavoro non era contento,
e poteva esserlo sempre meno, di pagare più che profumatamente un
prodotto che sembrava, intercettazione dopo intercettazione, sempre più
avariato. Visto che la Serie A, tra i maggiori campionati europei, è
quello che più dipende dalle entrate dei diritti TV, su cui a giorni
le società si scanneranno per il problema dei bacini di utenza,
il monito deve essere stato ascoltato. Ma all’italiana. Consci
infatti che la giustizia, sportiva e non, a queste latitudini ha
dei tempi piuttosto lunghi e che i soldi di Sky servono subito, faranno
finta che questo scandalo scommesse, anche se esistito, sia di piccola
entità. Si rovinerà, sacrificherà, qualche nome minore,
qualche giocatore sconosciuto, ridando credibilità al campionato,
facendo felice la TV e ricominciando ad agosto come se niente fosse successo. Le
partite sono state tutte regolari, il calcio italiano è pulito,
abbiamo il campionato più bello del mondo, gli stadi sono pieni
di famiglie felici e sicuri. Il Grande Fratello è all’opera. Chi
controlla il passato controlla il futuro, chi controlla il presente controlla
il passato. http://thepeoplesgame.wordpress.com/2011/06/29/big-brother-di-stefano-faccendini/
*
Richard
Stallman:
Stallman:
no alla tessera del tifoso. Ecco uno (strano) eroe moderno
Come
avevo raccontato, Richard Stallman mi ha concesso un'intervista alla recente
Conferenza sul Software libero al Politecnico di Milano. Oggi l'intervista,
di cui avevo dato un'anticipazione, è uscita su Wired.it. Stallman
predica libertà da ogni dispositivo che ci vuole tracciare, non
parla solo di software libero. Quando
gli ho fatto l'esempio della tessera del tifoso o della necessità
di registrarsi per accedere a network wireless, è stato inflessibile:
conta di più la tua libertà o una partita di calcio? Essere
libero o connetterti a tutti i costi? Dovreste battervi per queste cose,
dice. Per
certi aspetti si tratta veramente di un eroe, un po' difficile da seguire,
ma una volta che ci parli e condividi il suo credo, be' sì, non
puoi che stimarlo. Credo
che sia impossibile vivere come fa lui (se qualcuno ci riesce mi piacerebbe
intervistarlo) per questo lo considero un eroe. Un eroe strano, perché
dal punto di vista delle persone cosiddette normali la sua battaglia per
la libertà personale ha dell'assurdo. Voglio dire, arrivare a rifiutare
Debian, Ubuntu e Android mi sembra esagerato, benché dal suo punto
di vista più che legittimo. Gli
ho sentito usare più volte il termine sorveglianza, che nei scorsi
giorni è stato ripreso anche da Barrett Brown, l'ex portavoce di
Anonymous ora divenuto una specie di nuovo Assange. Quello
che sostiene Stallman è che nel momento in cui rinunciamo a difendere
la nostra anche più piccola libertà rischiamo di perderla
del tutto. Lo scandalo Romas / Coin svelato da Brown aiuta per esempio
a capire il rifiuto di social network come Facebook da perte di Stallman. Faccio
un attimo l'integralista: perché abbiamo rinunciato a combattere
per la libertà? Perché siamo disposti a mercificarla per
gingilli o servizi tecnologici capaci di radiografarci? In fondo se facessimo
tutti gli Stallman per un paio di settimane il mondo diventerebbe in breve
un posto migliore. Silvio
Gulizia http://comunitadigitali.blogosfere.it/2011/06/stallman-no-alla-tessera-del-tifoso-ecco-uno-strano-eroe-moderno.html
Gianluca
Sottovia (Padova Calcio) sul comunicato degli Ultras sulla Tessera del
Tifoso: "Siamo preoccupati oltre che dispiaciuti
della decisione dei ragazzi della Fattori, che sono quelli che ci hanno
seguito con maggiore costanza in questi anni. Ci dispiace, ma non possiamo
opporci a quella che è una linea nazionale da parte del Ministero
che va avanti ormai da qualche anno. Inutilmente anche le grandi società
hanno provato a opporsi a questo provvedimento che presenta alcuni pro
e molti contro. Poi dal punto di vista personale posso anche avere una
posizione diversa da quella del Ministero dell’Interno, ma come società
prendiamo atto che il processo è ormai irreversibile e che quest’anno
chi non ha la tessera del tifoso non potrà andare in trasferta”.
Su eventuali deroghe concesse all’interno del provvedimento ministeriale:
“Sappiamo che esistono e che potremo eventualmente richiederle in alcune
trasferte, ma non conosciamo i dettagli, almeno per il momento”.
*
Accade
a Genova lato Samp: "Ringraziando tutti i
ragazzi che hanno voluto seguirci in gradinata nord, visto il particolare
momento che sta vivendo l’ U.C. Sampdoria, e visto e considerato che non
possiamo, per nostra profonda natura, vivere lo stadio e la Sampdoria in
modo marginale ed elitario, comunichiamo che dalla prima partita della
prossima stagione occuperemo il piano superiore della gradinata sud. Resta
viva la nostra totale opposizione alle logiche che stanno dietro alla tessera
del tifoso, resta vivo il nostro dissenso verso chi ha scelto di sottoscrivere,
unicamente per comodità, un programma che mira alla distruzione
del patrimonio rappresentato dai tifosi organizzati. Il nostro obbiettivo
è sostenere la nostra squadra e spingerla all’immediato ritorno
in serie A, con i nostri mezzi, le nostre forze, il nostro entusiasmo. Per
l’ U.C. SAMPDORIA ULTRAS
TITO CUCCHIARONI e STRUPPA 86".
*
Tesserati
Hellas Verona a Salerno... credo che Maroni ne abbia di strada da fare!
*
Argentina
al contrario:
Bacia
maglia River per amore, multato E' accaduto
al nuovo tecnico Almeyda perche' c'erano tifosi Boca
BUENOS
AIRES, 28 GIU - In Argentina con il calcio non si scherza: baciare la maglietta
del River Plate di fronte ai tifosi del Boca Juniors puo' costare molto
caro, come conferma quanto accaduto a Matias Almeyda, nuovo allenatore
della squadra di Buenos Aires appena retrocessa in serie B. La giustizia
argentina lo ha infatti multato per circa 3500 dollari considerando il
gesto come una pericolosa provocazione ed un potenziale incitamento alla
violenza.
Ricevo
e pubblico (con un paio di giorni di ritardo): "Ebbene
sì, sembra che finalmente, malgrado "Miss Profilo Basso" si sia
quasi incatenata alla poltrona a Trigoria, malgrado abbia tentato e fatto
"di tutto di più" per ostacolare la trattativa con DiBenedetto,
sembra che finalmente sia in programma il CdA che sancirà l'uscita
dalla società di Rosella Sensi, con familiari e pippomarriani accoliti
annessi e connessi. Ed
a chi ancora inspiegabilmente (a meno che non abbia qualche interesse personale,
magari qualche "entry point" di favore a Trigoria, come è ovvio
e lecito pensare che possa essere il caso di qualche noto conduttore radiofonico
e televisivo, piuttosto che qualche pennivendolo), ebbene a chi ancora
inspiegabilmente continua a dire che la "virtuosa" Rosella è stata
un grande presidente e che le critiche che continuano da più parti
a pioverle addosso sono infondate, immeritate e ingrate, ebbene a chi dice
così ricordiamo solo alcuni dei "capolavori" di Rosella. 1)
La vendita (ad una società presieduta guarda caso da una delle sorelline...)
dei" diritti" dello Stemma dell'A.S.Roma (uno Stemma storico, che appartiene
al Popolo Giallorosso). 2)
La vendita di Trigoria (ed il conseguente affitto a leasing). 3)
La vendita di Aquilani ("mai e poi mai sarà ceduto uno dei gioielli
- Totti, De Rossi e Aquilani - finchè la società sarà
guidata dalla famiglia Sensi "). 4)
L'assurdo rifiuto all'offerta di Soros. 5)
Il prostrarsi a Galliani ("il mio amico Adriano"), Moggi, Giraudo, Bettega
e Moratti. 6)
Il non aver mai presentato il famoso, fantomatico e millantato "progetto". 7)
L'aver criticato un proprio calciatore (De Rossi) che giustamente aveva
denunciato i tanti torti arbitrali subiti dalla Roma, che di fatto costarono
uno scudetto. 8)
L'aver portato Mexes a scadenza di contratto per regalarlo al Milan del
succitato amico Adriano. 9)
L'essersi messa sempre e continuamente "di traverso" nella trattativa con
DiBenedetto. 10)
L'aver fatto sfumare - probabilmente - alcuni possibili acquisti di Sabatini
(Alvarez, forse Lamela, chissà Higuain...) sol perchè non
ha voluto concedere la "delega alla firma" ad uno dei componenti del nuovo
(prossimo) CdA. Vi
pare poco? Nulla
di eccepire per quanto riguarda il presidente Franco Sensi, che - va detto
- ha fatto tanto per la società e che probabilmente è stato
il secondo più grande presidente della Storia della Roma, dopo Dino
Viola. Ma
Rosella Sensi ha rappresentato l'"oscurantismo", il "medio evo"... e se
sotto la sua gestione sono comunque arrivati alcuni risultati, ed altri
ne sono stati sfiorati, il merito certo non è suo ma dei "miracoli"
che hanno saputo realizzare Spalletti, Ranieri ed un gruppo di calciatori
che hanno fatto "quadrato" e sono riusciti a centrare imprese memorabili
(o perlomeno arrivarci a un passo). Vattene,
Rosella... e, abbi pazienza, a te "grazie" non lo diciamo. Marco,
webmaster del sito http://forzaeonore.xoom.it//forzaeonore/index.html"
João: "Ciao
Lorenzo ti saluto ancora! Lo so che non facciamo cori per i calciatori
trane 2 ma ieri sera me so morto delle risate nel provare di capire che
cazzo di coro se poteva fa per uno che si chiama Stekelenburg...mo tifo
che arrivi questo solo per vedere i piu fantasisti della curva sud
a creare un coro per questo tizio.ahahahah abraccio".
*
Subbuteo:
ANTEPRIMA
DEL FESTIVAL NAZIONALE DELLA CULTURA DEL CALCIO Giovedì primo
evento SFERA nella BIBLIOTECA DEL CALCIO di Piazza della Libertà (Roma),
sede della Fondazione Gabriele Sandri. Giornata
dedicata al Subbuteo: presentazione di libri sul panno verde, mostra e
tavolo da gioco
per simulare i derby delle capitali. Da
Lazio-Roma al londinese Chelsea-West Ham www.fondazionegabrielesandri.it
Molto
interessante, a parte il "Lazio/Roma" invece di Roma/Lazio ;-)
*
In
Egitto: http://edition.cnn.com/2011/SPORT/football/06/29/football.ultras.zamalek.ahly/index.html?hpt=hp_c1 E-mail:
"A
Lorè, io sono diffidato per aver acceso un fumone e ora m'è
arrivata questa convocazione... per questa stronzata mi hanno dato due
anni di daspo, poi altri due me li ha dati il giudice ma che vonno
ancora?": Se
è per questo, in base all'art. 9 della Legge Amato, poi neanche
potrai più fare biglietti per 5 anni.... Comunque
sia, è una comunicazione che hanno ricevuto tutti i diffidati di
Roma. La convocazione è facoltativa, nel senso che si può
andare o meno. Vogliono sapere - in presenza di una psicologa - che effetti
ha avuto il daspo, se hai capito il grave reato commesso, cosa diresti
a quelli che si macchiano di questi gravi reati e se collaboreresti con
la Questura per lanciare un messaggio positivo, anche tramite uno spot
dove potrai apparire non riconoscibile. Diciamo che nelle intenzioni c'è
una funzione educativa. Un po' come chiedere "Come ti senti?" a uno a cui
hai appena sparato in faccia. In
effetti 9 anni senza stadio per un fumone colorato è molto educativo. Però
magari non lo sanno, oppure vogliono capirne di più!
*
Terminiamo
con un articolo in inglese uscito su "When Saturday Comes" che ha ad oggetto
la vicenda del bresciano Paolo Scaroni:
Poi,
per oggi, torniamo in Argentina... fair play e terzo tempo a Buenos Aires:
Da
Calciopress: (Calciopress
– So. Gian.) La Tessera del tifoso, il cui protocollo d’intesa è
stato sottoscritto in modo unanime dai vertici del calcio professionistico
italiano, passa ai club sotto il profilo organizzativo. Fermo
restando il dissenso di Calciopress di fronte al reiterarsi di un’iniziativa
che ha contribuito a svuotare gli stadi nella stagione appena conclusa
(“Tessera del tifoso, ma ai tifosi chi ci pensa?“), ci si domanda se tutte
le società saranno davvero in grado di soddisfare le molteplici
norme che l’accordo prevede. Proviamo a sintetizzarle: 1.
I biglietti per i posti destinati ai sostenitori della squadra ospite potranno
essere acquistati solo dai possessori delle tessera del tifoso: 2.
I biglietti per i posti destinati ai sostenitori della squadra ospite non
potranno essere venduti a chi è residente nella regione che “origina”
la trasferta o, nel caso di squadre della stessa regione, ai residenti
della provincia da cui proviene la squadra ospite. 3.
In casi particolari e qualora le società di concerto con il GOS
siano nelle condizioni di riservare posti dello stadio a tifosi ospiti
senza tessera, dovranno farne richiesta all’Osservatorio sulle manifestazioni
sportive 4.
Dovranno essere indicate, nei casi di cui al punto .3, le misure organizzative
che si intendono adottare affinchè la possibilità sia concessa
dagli organi preposti all’ordine pubblico: maggior numero di steward, individuazione
di un settore adeguatamente separato da quelli destinati ai tifosi locali,
percorsi che evitino possibilità di incroci tra le tifoserie. 5.
E’ previsto un impegno per riqualificare i settori ospiti in termini di
accoglienza e comfort, che non devono sempre e necessariamente coincidere
con le “curve”. 6.
Senza tessera del tifoso non sarà possibile acquistare nessun tipo
di abbonamento, neanche quelli per determinati pacchetti di gare. 7.
E’ prevista l’istituzione, presso le società calcistiche, di uffici
e/o sportelli e/o portali web denominati “Dipartimenti dei tifosi” per
favorire una corretta informazione e per l’adozione di iniziative promozionali
coordinate centralmente dalla Lega. 8.
E’ prevista l’apertura di un tavolo di confronto con le rappresentanze
delle tifoserie che vorranno rapportarsi con l’Osservatorio nell’interesse
dei “tifosi”. La
categoria che maggiormente andrà in panne, con il previsto passaggio
delle consegne dal Viminale alle società, è certamente la
Lega Pro. In
Prima e Seconda Divisione navigano a vista 85 club, guidati da un Mario
Macalli sempre più pessimista sul futuro (QUI i particolari). La
grave crisi economica che pervade la terza e quarta serie nazionale ne
dovrebbe ridurre il numero a 76. In
questo “mare magnum”, tenuto conto delle difficoltà finanziarie
che attanagliano i club e della inadeguatezza degli stadi, ci si domanda
perplessi come sarà possibile ottemperare ai punti 4, 5 e 7. Muri
invalicabili, già a una prima lettura dell’accordo sottoscritto
tra le parti. Ci
aspetta un’altra stagione costellata da stadi ancora più tristemente
vuoti che in passato. Che Dio ce la mandi buona e senza vento.
*
Da
Padova:
NON
CI ABBONIAMO NE’ CI TESSERIAMO! In
seguito al protocollo recentemente firmato a Roma e di fronte alla volontà
del Ministro Maroni di proseguire sulla linea della “Tessera del Tifoso”,
noi ragazzi della Fattori comunichiamo che anche quest’anno non sottoscriveremo
l’abbonamento al Calcio Padova, né sottoscriveremo alcuna
tessera fino a quando questa non verrà opportunamente modificata,
a norma del rispetto dei nostri diritti di cittadini prima ancora che di
tifosi. Il
fallimento di una tessera che di fatto ha svuotato gli stadi è palese
e sotto gli occhi di tutti, ma ciò che maggiormente ci dispiace
e ci rattrista è il silenzio delle società calcistiche, che
sono ben conscie di quanto questo provvedimento abbia penalizzato i loro
veri tifosi ma che al momento di firmare il protocollo non hanno sollevato
la benchè minima obiezione. E ci riferiamo in particolare alla Società
Calcio Padova, il cui A.D. Gianluca Sottovia, che è anche vicepresidente
della Lega di Serie B. Non citeremo tutte le volte che ci siamo stati,
anche in trasferte vietate rimanendo fuori dallo stadio ma sempre al fianco
dei nostri colori, ci limitiamo a sottolineare l’amore dimostrato dai Ragazzi
della Fattori nell’ultimo atto della stagione a Novara, a partita ormai
compromessa, quando abbiamo cominciato a cantare ed a far festa come se
stessimo vincendo, come forma di ringraziamento alla squadra per una stagione
che passerà alla storia comunque sia andata. Ci dispiace notare
che tutto questo amore non sia stato minimamente ripagato dalla società
Calcio Padova, abilissima nel chiedere il supporto dei propri tifosi quando
servono, quanto rapida a scaricarli quando per qualche motivo diventano
“scomodi”. Invitiamo
tutti i ragazzi della Fattori a non sottoscrivere l’abbonamento: la nostra
forza è quella di una tifoseria unita, che è riuscita a trascinare
l’intero ambiente, e vi chiediamo pertanto di fare questo grande sacrificio,
per il bene stesso del Tifo Padovano. Chi ritiene di volersi abbonare ugualmente
è liberissimo, ma lo invitiamo ad abbonarsi in altri settori dello
stadio, perché con noi, con la Fattori, con il “modus vivendi” degli
Ultras Padova non centra nulla. Invitiamo
altresì tutti i ragazzi della Fattori e simp0atizzanti ad una riunione
sul tema della Tessera del tifoso che terremo mercoledì 6 luglio
presso lo stadio Appiani, in modo da stabilire tutti insieme la linea da
tenere e valutare se continuare o meno ad appoggiare il Calcio Padova,
in attesa di segnali da parte della società stessa! CI
SIAMO MA NON CI TESSERIAMO NE’ CI ABBONIAMO! Tribuna
Fattori Padova.
Abbonamenti
2011/12: tra poco affronteremo per bene la tematica. Nel frattempo due
notizie. Chi
vuole fare l'abbonamento prossimo venturo e non ha la tessera del tifoso,
dovrà pagarla 15 euro, in aggiunta al costo dell'abbonamento. Secondo
aspetto: l'Agenzia delle Entrate ha prorogato per questa stagione la possibilità
di pagare in contanti il proprio abbonamento. Già perché
- come prevedevamo - dalla prossima stagione (2012/13) l'abbonamento potrà
essere acquistato solo se si attiva la funzione "carta di credito" della
propria AS Roma Club Privilege. Quindi tutti quei bei discorsi della serie
"tanto io non la attivo e la metto nel cassetto" vanno a farsi friggere
perché dal prossimo anno dovrà essere attivata per forza,
altrimenti le banche come ci guadagnano?
Detto
questo, sono molte le disdette della tessera del tifoso ricevute dalla
Roma, che ha bisogno di una ulteriore crisi di abbonamenti per poter recriminare
con la Lega Calcio e con il Ministero degli Interni del tracollo di presenze.
Per questa stagione, vista la situazione societaria ancora in itinere,
non è possibile scindere l'abbonamento dalla famigerata tessera,
nonostante la AS Roma sia contraria all'imposizione. Quando
più società recrimineranno per i mancati incassi, allora
la Lega Calcio dovrà prendere posizioni diverse: il primo anno lo
hanno subito duramente, ma può essere stato un caso. Diamogli la
conferma NON ABBONANDOCI e decidendo - chi lo vorrà - di
acquistare comunque i singoli biglietti. Per
chi, invece, ha fatto la tessera del tifoso lo scorso anno: è il
momento buono per disdirla, così non si buttano i soldi. Non
è possibile abbonarsi e poi disdirla perché il contratto
prevede l'annullamento dell'abbonamento in caso di disdetta della tessera
del tifoso. Ed
allora, cosa ci vuole? Basta mandare una raccomandata seguendo le istruzioni
qui sotto e poi sottostare allo sforzo di comprare i biglietti per le singole
partite in casa. Per le trasferte, i dati delle presenze dimostrano che
anche i tesserati non hanno seguito la Roma fuori casa. Quindi non cambia
nulla: si vedranno tutte le partite in casa e - fino a che non saranno
costretti a cambiare qualcosa - si andrà in trasferta in Europa. Prima
o poi si accorgeranno degli stadi vuoti.
DISDICI LA
"AS ROMA CLUB PRIVILEGE", NON
TI ABBONARE.
24
giugno 2011 (pomeriggio): e-mail: "Lorè,
ma ci stiamo veramente facendo abbindolare in questo modo? possibile
che NESSUNO si stia accorgendo della falsità della notizia che sta
circolando in merito al divieto fisso di trasferta? appena
ho letto l'articolo di forzaroma.info (poi ho scoperto che proveniva dal
il romanista) ho subito pensato che si sarebbe diffuso il panico, ma almeno
dal tuo sito mi aspettavo una smentita (per altro ti ho segnalato immediatamente
il fatto x sms). dove
cavolo sta scritto che c'è il divieto fisso di acquistare QUALUNQUE
settore dello stadio per le partite in trasferta??? DOVE??? il
protocollo parla esclusivamente di BIGLIETTI PER I POSTI RISERVATI AI TIFOSI
DELLA SQUADRA OSPITE! i biglietti per i settori destinati ai tifosi
della squadra di casa dove cavolo sta scritto che non si possono comprare??? se
poi vogliamo guardare in casa nostra è anche possibile che il CASMS
per tutte e diciotto le gare in trasferta imponga il divieto di vendita
ai residenti nel Lazio (anche se personalmente non ci credo), ma NESSUNA
TRASFERTA È VIETATA PER REGOLA SCRITTA. dici
che cambia se sono vietate per regola o se il CASMS le chiude tutte una
ad una? secondo me cambia molto, perché se la gente parte dal presupposto
(sulla carta giusto) che a qualche trasferta ci si può andare anche
senza tessera magari non la sottoscrive o la disdice, se parte dal presupposto
che non se ne può fare neanche una senza tessera di sicuro se la
terrà bella stretta in tasca oppure correrà a sottoscriverla. non
ci credo e non ci voglio credere che non te ne sei accorto nemmeno tu". Come
spiegato a chi mi ha scritto, questo sito è pur sempre un hobby
e quindi la capacità di poter commentare alcuni argomenti risente
del tempo che ho a disposizione, solitamente assai scarso. Sono 12 giorni
consecutivi (esclusi sabati e domeniche) che non riesco a pranzare e l'ultimo
frugoletto intende dormire solo alle 23.00, non prima di giochi di ogni
tipo. Detto questo, meno male che chi legge mi manda e-mail di questo
tipo che mi accorciano il lavoro per il sito. Ora che ho avuto il tempo
di leggere il protocollo, confermo che nulla cambia rispetto alla scorsa
stagione e che i titoli dei giornali sono stati del tutto fuorvianti.
Rimane il divieto di vendita di biglietti per il settore ospiti - a prescindere
dalla Regione di residenza - a chi non ha la tessera del tifoso. Per
gli altri settori - sempre che siano stati in grado di scrivere correttamente
in italiano - non vige alcun divieto di vendita per i residenti nella Regione
da cui origina la trasferta ma, come lo scorso anno, sarà il CASMASSSASMMMSSSS
a dare indicazioni ai prefetti. Per
quanto riguarda l'obbligatorietà della tessera per potersi abbonare,
anche in questo caso quanto scritto nel protocollo conta relativamente. Un
protocollo è un accordo di intenti tra due o più soggetti
rappresentativi. In
questo caso l'accordo tra il simpatico Maroni e le varie leghe calcio è
stato nel senso di legare l'abbonamento alla tessera del tifoso MA CONTINUA
A NON ESSERCI ALCUN OBBLIGO DI LEGGE AL RIGUARDO. E
se non c'è alcun obbligo di legge (un protocollo non è nulla
a livello di obbligatrorietà), ogni società può fare
quel che vuole, ovviamente mettendosi di traverso sia al simpatico Bobo
e agli esecutori dei suoi ordini che alla Lega Serie A di cui si fa parte. E'
un po' quella situazione che si verifica quando un sindacato firma una
intesa con il datore di lavoro: a volte spuntano i Cobas che non recepiscono
l'accordo e fanno di testa loro. Se la Roma, una volta tanto, facesse il
Cobas dicendo che l'emorragia di abbonamenti e la diminuzione di tifosi
impongono scelte contrarie, sarebbe il casus belli che porterebbe
una buona parte delle altre società ad accodarsi, visto che nessuno
(o quasi nessuno) ha bene digerito l'imposizione del secessionista Maroni. Per
chi vuole leggere questo famoso protocollo (spero lo leganno CRITICAMENTE
anche i giornalisti, visto che per ora hanno riportato slogan non aderenti
alla realtà del documento), qui sotto trovate il PDF.
Un
interessante lettera di Wetherill a Toronews e la risposta del Direttore:
Maroni:
il calcio non é politica La
grottesca esultanza per i risultati della Tessera del Tifoso. Da Anthony
Weatherill
L’ambizione
è parte integrante della struttura psicoanalitica di un politico,
quindi è comprensibile quando questa viene esibita in modo evidente.
La cosa meno comprensibile, è quando questa ambizione porta il politico
fuori dai normali confini della realtà. Sarà che la sua gente
lo sta spingendo a vestire i panni del futuro premier del governo italiano,
ma stavolta Roberto Maroni ha svoltato decisamente nel surreale. A
sentire il leader leghista il primo anno della Tessera del Tifoso
è stato a dir poco entusiasmante, che gli spettatori non sono fuggiti
dagli stadi, che gli incidenti e gli arresti sono diminuiti. Sappiamo come
i politici siano abili a piegare i numeri ai loro desiderata, ma quando
è troppo, è troppo. La Tessera del Tifoso non è mai
stata del tifoso, ma delle banche, le quali lucrano e lucreranno sempre
di più su questa pseudo rivoluzione maroniana. La Tessera del Tifoso
non ha risolto nessun problema del mondo del calcio. Gli stadi vuoti erano
prima, e vuoti continuano ad essere oggi. La fuga dei tifosi c’era già
stata da tempo, lasciando le società solo con i proventi dei diritti
tv(sempre più grami per le squadre meno blasonate. Ossia la quasi
totalità dei club italiani). Basta guardare gli stadi ogni domenica,
per rendersi conto che la passione per il calcio sia declinata verso un
altro tipo di consumo: quello dello spettacolo televisivo. Le famiglie
e le persone normali, continuano a stare abbondantemente lontani dalle
gradinate degli stadi, auto esiliandosi di fronte agli schermi televisivi.
La vera domanda da porsi è che tipo di passione gira oggi attorno
al mondo del calcio, e che cosa vogliamo che diventi il nostro amato gioco.
I tifosi non possono essere utilizzati come trampolino di lancio di feconde
carriere, che intanto hanno utilizzato l’idea della Tessera del Tifoso
per ricevere prestigiosi incarichi. La
verità, come l’ultimo scandalo del calcio scommesse insegna, che
il calcio nel nostro Paese sta morendo. Il paradosso si è raggiunto
con due squadre che hanno giocato i play off di Prima e Seconda divisione
essendo praticamente fallite. Altri tifosi, quindi, la domenica sono destinati
ad andare ad ingrossare le fila dei teledipendenti del calcio. Vedere il
calcio giocato da altri club sul piccolo schermo, seppur al plasma o a
cristalli liquidi, non lenirà il dolore di aver visto la loro squadra
scomparire. Per quei pochi irriducibili supporter, niente più calcio
sulle gradinate il fine settimana. La Tessera del Tifoso di Maroni pensate
sia nata per dare una risposta a tutto ciò? Ovviamente la domanda
è retorica, sappiamo che la Tessera del Tifoso, nonostante il nome,
non è nata per ascoltare le esigenze del tifoso. L’operazione è
stata scaltra e piena di fumo negli occhi, come purtroppo molte cose degli
ultimi vent’anni in Italia. La politica, e qualche funzionario del variopinto
sottobosco del Ministero degli Interni, hanno pensato bene di parlare a
nome dei tifosi perbene(come se avessero fatto una qualche elezione primaria
che li avesse fatti assurgere a portavoce dei tifosi perbene. Messo ci
sia una differenza tra tifosi per bene e non per bene. I tifosi, sono tifosi!),
alla stessa stregua di un qualunque capopopolo in lotta contro un qualche
potere oscuro. Un portavoce dei tifosi, può venire solo dal mondo
dei tifosi. Non dal Ministero degli Interni. Solo i tifosi possono parlare
e ragionare su una tessera che porta il loro nome. L’aspetto più
comico Maroni lo ha raggiunto quando ha annunciato che dopo il primo anno,
la Tessera del Tifoso è pronta a partire con un’operazione di fidelizzazione
dei tifosi ai loro club. Infatti Roberto Maroni vuole convincere l’universo
mondo che ha bisogno di una Tessera del Tifoso per fidelizzare il suo tifo
per il Milan. Tutto
ciò mi fa dire che l’entusiasmo esibito da Maroni è, perdonatemi
lo slang, “fuffa”. Una grande rappresentazione mediatica, per spingere
l’ex curvarolo milanista padano ad ergersi ancora una volta verso chiari
traguardi politici. L’ex curvarolo milanista ha dimenticato di essere stato
un giorno in curva, a tifare per Gullit e Van Basten. Ora si è accomodato
in tribuna, e spera presto di assurgere ad un trono. Le banche italiane,
ovviamente, sentitamente lo ringraziano. Anthony
Weatherill
*
Caro
Anthony, tu
che avevi ideato una “Tessera” ben diversa da quella poi messa in atto:
hai ragione su ogni fronte. L'esultanza
del Ministro é grottesca, l'immagine é quella di un uomo
che a braccia incrociate e a mento in su osserva un paesaggio post-atomico
annuendo con piena soddisfazione. Ma se la politica, come giustamente osservi,
é l'arte di far passare per trionfi i più clamorosi insuccessi,
allora forse siamo davanti ad un'operazione di routine per un governante
di lunga esperienza; solo che stavolta il terreno lo conosciamo bene, lo
conosciamo in prima persona, sappiamo com'era prima (qualche anno fa, stadi
pieni) e com'é adesso, e dunque l'operazione non funziona, non con
noi. Che
le tv siano le padrone del calcio é assodato, e saranno loro a condizionare
anche lo svolgimento del processo calcioscommesse in corso: ad Agosto,
i due grandi operatori televisivi dovranno iniziare a vendere i loro pacchetti,
per cui tutto dovrà già essere chiuso, e sarà chiuso
in fretta e male, colpendo qualcuno ma, nel dubbio, lievemente (come accadde
con Calciopoli, archiviata in fretta e poi ancora nel marasma giudiziario
dopo cinque anni). Ma non é -non solo- per i colossi del piccolo
schermo che gli stadi si svuotano; c'é spazio e ci sono appassionati
di calcio a sufficienza per riempire curve e divani. Se solo, accanto alle
legittime strategie delle tv, si avviasse un'azione governativa lungimirante,
magari portata avanti da -o con la collaborazione di- persone davvero competenti
in materia, persone che sappiano che andare allo stadio é una gioia,
non un percorso minato, persone che siano, o siano state, tifosi. E in
Italia non dovrebbe essere difficile trovarne. Alessandro
Salvatico
A
sinistra, Sassuolo/Torino 2009/10 A
destra, Sassuolo/Torino 2010/11
Abbonamento
solo con la tessera? I
NO (non faremo l'abbonamento) salgono a quota 1010, mentre i SI (ci abboneremo)
passano a 61. Si
vota qui: http://www.facebook.com/home.php?sk=question&id=10150208734510894&qa_ref=ns Mi
sembra abbastanza evidente che - seppur contenti di una buona campagna
acquisti - noi Romani "culturalmente arretrati" secondo l'amichetto di
Maroni, vorremmo essere prima di tutto LIBERI di abbonarci ma non tesserarci.
*
Stesso
sondaggio a Firenze, risultati provvisori: 240
partecipanti: 202
non mi tessero e quindi non mi abbono (tra questi circa una quarantina
anche per motivi che vanno da quell'economico, al calcio spezzatino e l'impossibilità
quindi di vedere tutte le gare) 38
si abbonano I
media fiorentini pensano che il problema sia l'allenatore che rimane! Forse
per il tifosotto di tribuna....
*
E-mail:
"Ho
letto la domanda di quello che proponeva di abbonarsi e poi disdire la
tessera. L'idea (almeno quella proposta all'inizio) era di usare la tessera
come bancomat anche di abbonamenti e biglietti, con questi che sarebbero
stati caricati direttamente sulla carta (infatti
è quello il vero business!). Dal
momento che però ci sono mille problemi tecnici e che la maggioranza
delle tessere non è arrivata ancora questo non è stato possibile.
L'idea è attuabile ma se ti beccano ti possono invalidare l'abbonamento
(Questo
non lo credo: non essendovi una legge non è possibile annullarlo),
in più senza tessere non puoi sfruttare la prelazione per le altre
competizioni (a meno che l'AS Roma non
la conceda lo stesso....). Ultima
cosa, ma la più importante. Il problema della tessera non è
avere un bancomat in tasca ma mandare i propri dati senza motivo alla questura,
cosa che non sarebbe evitata con questo procedimento. Quindi è inutile.
Saluti, Giorgio".
*
Altra
mail: "Caro Lorenzo, vista l’ufficialità
per l’anno prossimo dell’obbligatorietà della tessera del tifoso
per seguire la Roma in trasferta, avrei una proposta da fare: su consiglio
del mitico Crescina e sinceramente condiviso a pieno anche dal sottoscritto,
proporrei di fare tutti la tessera e dimostrare con i fatti che è
una cosa del tutto inutile…..e lasciamo stare i dettagli…. Non
è detto che se si aderisce al progetto, lo stesso abbia un senso
o sia valido e funzionale, si può anche aderire e fare in modo che
tutto crolli lo stesso… Scusami
solo per la voce magari troppo fuori dal coro oramai ma per non dargliela
vinta arriviamo a pensarle tutte! Cristiano con la Roma nel cuore…". Argomento
già affrontato... Il fatto è che non "tutti" se la potrebbero
fare, perché l'art. 9 della legge Amato impedisce a molti amici
che da sempre seguono la Roma di potere acquistare persino i biglietti
e per questioni per le quali il daspo lo hanno già scontato. Oltre
a ciò, se pure tutti si fanno la tessera e poi al prossimo Napoli/Roma
ti dicono (come faranno e come hanno già fatto per Catania/Roma)
che solo in 50 possono andare?
Terminiamo
la parentesi con questa bella cosa... LEGGERE ATTENTAMENTE: "Roma
23 giugno 2011 - I dati assolutamente positivi in tema di violenza negli
stadi sono un successo tecnico delle scelte operate dal Dipartimento di
Pubblica Sicurezza per contrastare la violenza nelle manifestazioni sportive
ed un successo politico del Ministro che ha attuato con convinzione senza
procrastinare ulteriormente le indicazioni che provenivano dai tecnici
dell’ordine pubblico. La tessera del tifoso non è una schedatura
bensì uno strumento che offre opportunità per sviluppare
un sano senso di appartenenza ad un club. Il
modello per garantire la sicurezza negli stadi disciplina in modo corretto
e partecipato l’azione di tutti gli attori del mondo sportivo affidando
la responsabilità della sicurezza ai funzionari di polizia che hanno
ottimizzato al meglio l’esperienza maturata nel settore. E’
un format, visti i risultati, che sarebbe opportuno utilizzare anche in
altri settori dell’ordine pubblico sulla base del principio della mediazione. Enzo
Marco Letizia (Associazione Nazionale Funzionari di Polizia)" http://www.anfp.it/default.aspx?pagina=dettaglionewsinevidenza_2&IdLingua=1&Nascosto=IdNews&IdNews=1189 Ecco
lì che già vogliono la tessera del manifestante!
*
Daniele
Lomonaco entra nell'A.S. Roma: "lorè
che ne pensi de daniele lo monaco nuovo addetto stampa? penso sia una voce
che, oltre ad essere competente, possa difendere per la prima volta città
e tifosi, nel recente passato troppo poco tutelati e difesi... laziale
risorsa umana!!! JACOPO". Credo sia una
delle notizie più buone che si potevano avere in questo inizio di
Estate, insieme al ritorno di Baldini. E' un segnale importantissimo per
la Roma del futuro in quanto Daniele è sempre stato vicino alla
tifoseria e sensibile alle tematiche a noi care. Non si potranno pretendere
miracoli, però si passa dalla notte al girono, finalmente. Se poi
dovesse fare pure i miracoli (ovviamente con il sostegno societario), allora....
-
adattare alle proprie esigenze il testo che trovate in allegato (cliccare
qui per scaricdarlo) inserendo i propri dati personali -
stampare l'articolo al link http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/06/10/news/la_madre_di_federico_aldrovandi_sentenza_giusta_ora_basta_linciaggi-17511752/ -
Firmare sia la denuncia, sia la copia del documento che l'articolo allegato -
inserire tutto in una busta -
spedire per raccomandata AR al seguente indirizzo: Procura Generale del
Lazio della Corte dei Conti, att.ne Procuratore Pasquale Iannantuono, Via
Baiamonti 25 - 00195 ROMA -
in alternativa si puo' inviare al seguente indirizzo e-mail: segr.sezione.giur.lazio@corteconti.it FATE
CIRCOLARE , CONDIVIDETE IL LINK IN MODO TALE CHE PIOVANO ALMENO QUALCHE
CENTINAIA DI ESPOSTI 23
giugno 2011: allora: "A
differenza di quello che scrive 'Il Fatto Quotidiano' - aggiunge Maroni
- il numero di tifosi e' aumentato, anche se solo dello 0,9%, da quando
abbiamo messo in atto misure antiviolenza
(e non da quando hanno varato la tessera del tifoso).
Dall'omicidio Raciti in poi (quindi NON
dalla tessera del tifoso, nota bene) sono
diminuite le partite con incidenti, gli scontri, il numero di agenti feriti
e l'impiego delle forze dell'ordine''. ''Quanto agli stadi senza gabbie
e reti - conclude - non e' il ministero che puo' disporli ma dobbiamo collaborare
tutti, anche i tifosi. Devo sottolineare che c'e' gia' condivisione dell'idea
da parte del Coni, della Federcalcio delle tre Leghe (Serie A, Serie B
e Lega Pro, ndr) e delle societa''. Bene,
è stata contattato oggi telefonicamente il Centro Studi della Lega
Calcio che ha riferito che ancora non ha i dati definitivi della stagione
passata perché alcune squadre non hanno inviato i dati sulle loro
presenze. Noi i dati li abbiamo ricavati dal sito www.stadiapostcards.com
che li ricava a sua volta dai quattro maggiori quotidiani nazionali. Come
fa Maroni a parlare di un aumento dello 0,9% (che comunque sarebbe una
sconfitta per i loro desiderata) se i dati ufficiali ancora non ci sono?
*
Tessera
sì, tessera no, news sondaggio: "news
sondaggio: 845 No, non rinnoveremo; 52 Si, rinnoveremo".
*
A Cesare
quel che è di Cesare: ottimo articolo del Direttore de "Il Romanista": "(Il
Romanista-C.Fotia) Una domanda semplice semplice al ministro Maroni, che
ieri ha sbandierato i dati della presunta efficacia delle tessera del tifoso
nel ridurre gli episodi di violenza negli stadi: perché non applica
gli stessi criteri di durezza repressiva applicati agli ultras del calcio
alle centinaia di ultras padani che domenica nel prato di Pontida inneggiavano
alla secessione, compiendo una evidente apologia di reato, dal momento
che la secessione è chiaramente anticostituzionale? A
questa domanda il ministro Maroni non risponderà, come non ha mai
risposto in passato alle nostre obiezioni sul tema. Non che l’opposizione,
salvo qualche benemerito come Paolo Cento, Enzo Foschi e Mario Staderini,
contesti questa che è una delle misure più illiberali e antidemocratiche
esistenti in Italia. Tutti finiscono per considerare gli stadi luoghi dove
non vigono più la democrazia e lo stato di diritto. La misura, infatti,
è stata peggiorata: mentre finora si decideva partita per partita
se i tifosi senza tessera potessero andare in trasferta, dal prossimo anno
chi è senza tessera non potrà seguire la propria squadra
del cuore, a meno che la squadra ospitante non si faccia carico di organizzare
un settore dedicato a loro e provvedere alla sicurezza.Già è
aberrante che chi non ha la tessera del tifoso non possa abbonarsi allo
stadio. Già sono inaccettabili tutte le complicazioni per acquistare
un biglietto. Ora si mette persino in discussione la libertà di
movimento dei cittadini, sancita dalla costituzione. E non basta, perché
anche le altre misure prese per combattere la violenza negli stadi come
il Daspo (il divieto di partecipare alle manifestazioni sportive) sono
incompatibili con uno stato di diritto. Il
Daspo, infatti, viene emesso dal questore, sulla base del "sospetto" di
pericolosità sociale e non deve essere ratificato da un giudice
(come invece avviene in Inghilterra).Per non parlare della misura che impone
che gli striscioni dentro gli stadi devono essere preventivamente autorizzati
dalla polizia. In sostanza gli stadi sono diventati territori "extracostituzionali",
dove non vige più lo stato di diritto, ma un vero e proprio stato
di polizia. Intanto, si costringe il tifoso a dichiararsi "non ultras"
accettando la tessera, poi si appiccica automaticamente all’ultras la qualifica
di individuo violento e pericoloso in base a sospetti e non a prove dimostrate
davanti a un giudice. Infine, si interviene sulla libertà di espressione
del pensiero. In
un paese democratico, quale noi siamo, se uno compie un reato, allo stadio
e ovunque, lo si individua e, se la sua responsabilità viene provata
davanti a un tribunale, lo si condanna con le pene previste dalle leggi;
se uno esibisce in uno stadio un striscione razzista lo si blocca e lo
si denuncia, non si fa lo screening preventivo, affidando all’autorità
di polizia il compito di decidere cosa è lecito e cosa no. In uno
stato democratico non si limita la libertà dei cittadini di muoversi
su tutto il territorio nazionale e di partecipare a ogni tipo di manifestazione,
senza bisogno di alcuna tessera. Vorrei per un momento prescindere dal
fatto se la tessera del tifoso abbia o no fatto diminuire l’affluenza negli
stadi (il ministro dice di no, noi documentiamo che invece, almeno per
quanto riguarda la Roma sono diminuiti) e persino se sia suo merito la
diminuzione degli episodi di violenza, perché in gioco ci sono fondamentali
diritti di libertà delle persone. Non
ho mai accettato, neppure negli anni del terrrorismo, l’idea che la violenza
si combatta riducendo i diritti di libertà. Allora ti accusavano
di fiancheggiare il terrorismo, oggi di difendere i violenti. E’ vero esattamente
il contrario: quante simpatie al terrorismo porta una repressione indiscriminata
che colpisce anche chi terrorista non è? Quanta simpatia per la
violenza fa crescere uno stato che equipara un ragazzino che ha acceso
un fumogeno a uno che va allo stadio solo per scontrarsi con la polizia?
Io voglio la Costituzione ovunque, dunque anche dentro gli stadi. La libertà
e la responsabilità sono la migliore educazione contro la violenza,
che io voglio combattere molto più del ministro Maroni. Diritti,
ma anche doveri, a cominciare dal dovere di non praticare la violenza e
di non commettere reati. Chi sgarra deve pagare, ma non si può accettare
l’idea che esistono categorie (gli ultras e poi magari anche gli immigrati
clandestini, i rom, etc…) che non hanno diritti. La
libertà è indivisibile, se la neghi a uno oggi, domani potrai
negarla a tutti. Mi domando dove siano, a destra, a sinistra, al centro,
i liberali alle vongole, i garantisti a giorni alterni, i difensori dello
stato di diritto solo quando questo serve a proteggere i potenti".
*
E-mail:
"Buonasera,
premetto che sono un ex tesserato che odia la tessera del tifoso, ma credo
che il mondo contro cui combattiamo ( parlo dei media) sia troppo forte
e sono arrivato alla conclusione o fuori dagli stadi o per assurdo tesserati
e in trasferta come prima (quando non le vietano ugualmente), che senso
ha continuare a comprare il biglietto per le partite in casa? Lasciare
gli spalti vuoti sarebbe il messaggio più forte e poi che ho io
in comune con chi sta in sud e si è tesserato? Mi farebbe piacere
il tuo parere, con stima! Alessandro".
Senz'altro gli spalti vuoti sarebbero il segnale più forte ma poiché
temo che quel vuoto venga sostituito dagli ebeti con le facce dipinte che
vediamo al seguito della Nazionale, preferisco tenere il mio posto acquistando
il biglietto.
*
E-mail: "Caro
Lorenzo, dopo le fregnacce raccontate ieri dal Ministro PadANO, servilmente
e pedissequamente riportate come oro colato dagli organi di stampa, è
evidente che in questo Paese si può ormai sostenere che Cristo è
morto di freddo ed essere creduti sol "perchè c'è scritto
pure sul giornale" o "perchè lo hanno detto in televisione". Mi
domando, però, se chi si è tesserato ques'anno - ed è
stato presente nella desolazione dello stadio Olimpico - sia ancora disposto
a farsi coglionare dall'omino rancoroso con baffetti e cravatta verde.
Molti si saranno tesserati perchè "non ho niente da nascondere",
altri "perchè così non faccio la fila a prendere il biglietto",
altri ancora perchè erano comunque abituati ad avere l'abbonamento
in tasca. Ma costoro, in ogni caso, sanno in cuor loro che quello che è
stato raccontato ieri con toni trionfalistici non corrisponde al vero.
Sanno che gli spettatori sono drasticamente diminuiti, sanno che ai tornelli
loro riservati potevano passare anche i non tesserati, sanno che ste' famose
"corsie preferenziali" per accedere allo stadio non esistono, sanno, insomma,
che sta' tessera non serve a niente, se non a consentire al PadANO di declamare
il successo del "suo" progetto. Puntualmente, subito dopo le esternazioni
di Maroni, sono tornati all'attacco quelli che vogliono fare "gli nuovi
stadi", all'evidente scopo di lucrare e basta visto che detti stadi rischierebbero
di rimanere sempre più vuoti. E allora, sigg.ri tesserati disdite
la tessera e tornate a far parte dei buoni, di quelli che "vivono" per
l'ASR ma che ragionano con la loro testa e che - pur non avendo anch'essi
"nulla da nascondere" - ritengono che non ci si debba piegare a questa
ennesima imposizione. Ormai non si tratta soltanto di dire NO ALLA TESSERA,
quanto piuttosto di opporsi a continui divieti ed imposizioni provenienti
da Istituzioni miopi e prevaricatrici che hanno l'unico fine dichiarato
di mantenere lo "status quo" ad ogni costo, anche reprimendo la nostra
immensa passione. P.S. "in confronto al PadANO, il Prefetto Serra era un
dilettante della restrizione". Un Ultrà".
*
Domanda
interessante: "ma se io mi faccio la tessera
del tifoso, mi abbono, e disdico la tessera , che succede?" Ora
mi studio la cosa. 22
giugno 2011: sui deliri di ieri: "Ciao
Lz, che
dire delle farneticazioni del Ministro Padano … sinceramente non pensavo
che facesse passi indietro,NON LO FARA MAI! Il
nemico sul quale concentrarsi non è lui,che non ammetterà
mai il fallimento del suo progetto,ma la stampa,le radio e i tg cortigiani. Coloro
che continuano a elogiare e sostenere le tesi del Ministro,indicando noi
come pseudo tifosi,e facendo copia e incolla con articoli fantasiosi,che
ripropongono ogni tanto,su presunte alleanze,piani studiati tra gruppi
ultras che neanche esistono più. L’Itaglia
è un paese di idioti,che finchè hanno tv al plasma,palmare,e
bella macchina (con un pacco di bollettini da pagare a fine mese) non si
rendono conto dei reali problemi,non votano perché non gli và
o perché devono andare al mare. Molti no si interessano neanche
dei cosa si vota. In
quest’ignoranza e menefreghismo totale i padroni ci sguazzano e fanno il
porco del comodo loro. Tornando
a noi ci sono i tanti ragazzi che non vedono l’ora di vedere un lancio
di un fumogeno o di una bottiglietta di plastica per chiamare la situazione
“Scontri” e ovviamente postare subito foto e video su Facebook e vantarsi
di essere presenti. Così
facendo non fanno che aiutare la stampa ad enfatizzare piccoli avvenimenti. Dunque
questi, sono quelli che ad agosto ,al primo grande acquisto, correranno
a incrementare il numero di tessere,che effettivamente anche quest’anno
,da noi, non sono state poche. A
queste persone deve “passare la fantasia” di venire in curva. Si dice che
errare è umano,ma perseverare è diabolico! Quest’anno
ti sei tesserato diciamo … per sbaglio?perché pensavi che l’avrebbero
fatto tutti? perchè senza aaaRoma nun potevi stà? Se
non chiedi la disdetta sei un tesserato convinto,un opportunista,un vile! Secondo
me c’è bisogno di alzare il tiro,è vero che i gruppi sono
scesi in basso,(anche sé non in toto),ma è pur vero che tanti
tesserati che si divertivano di più tra gli ultras li hanno seguiti.
Ecco,secondo me non deve più accadere,perché chi sceglie
di non tesserarsi,FA’ UNA SCELTA CHIARA, e se ne assume,responsabilità,
oneri ed onori. Ti piace il settore con la gente che fa il tifo,benissimo
non tesserarti e sarai il benvenuto,hai la tessera via di qui perché
sei UN VILE!. Chiarisco
subito,tesserarsi non è reato,o un atto da infame,ma se poi vai
in mezzo agli ultras a far finta che non ce l’hai SI! Meglio
uno zoccolo duro da 400/500 persone su cui si può contare che diecimila
bambinoni viziati,o cinesi,che quando la squadra va male mettono in vendita
gli abbonamenti su portaportese (li ho visti io,Ma ti rendi conto!!!!!!!) La
lettera inviata da MyRoma alla nuova presidenza descrive perfettamente
la situazione causata dalla Tdf e spero possa essere presa in considerazione da
“zio Tom”,ma in realtà ci credo veramente poco. P.S:
Mi aggiungo al sondaggio “Abbonato ma non tesserato” dal tuo sito perché
da me facebook è boicottato. MAI
TESSERATO,MAI SERVO DELLO STATO!".
*
Staderini,
segretario dei Radicali Italiani:
TESSERA
DEL TIFOSO: RADICALI, DA MARONI SOLITA PROPAGANDA Diminuiti
gli spettatori e aumentati i divieti. Nuovi stadi non siano come Italia
‘90 Dichiarazione
di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani e Marco Perduca, senatore
Radicale
Stordito
dal sole di Pontida, il Ministro Maroni continua nella solita propaganda. La
verità è che con la tessera del tifoso sono diminuiti del
4% gli spettatori paganti mentre sono aumentati i divieti e le ordinanze
dei Prefetti. La
tessera si è rivelata inutile e dannosa, creando non pochi problemi
alle questure di tutta Italia come ammesso dagli stessi sindacati di polizia. Oggi
Maroni annuncia le nuove follie della prossima stagione, che saranno fondate
sulle discriminazioni a base territoriale piuttosto che sulla tessera.
Infatti, la possibilità di comprare i biglietti e di accedere a
questo o quel settore dello stadio in realtà dipenderà dalla
città di residenza, come già sperimentato quest’anno. Una
logica che non sorprende che venga dal Presidente in pectore della Padania,
alla quale non solo i club di calcio dovrebbero rivoltarsi con le armi
del diritto. Per
quanto riguarda i nuovi stadi, se non si faranno i conti con il nostro
passato ci ritroveremo come per Italia ‘90, quando un miliardo di euro
di denaro pubblico fu gettato al vento per stadi insicuri e obsoleti.
*
Sempre
sul secessionista: "Lorè, Maroni
dice che le presenze negli stadi non sono calate.I numeri dicono il contrario.I
numeri sò numeri, non opinabili per definizione,ergo Maroni ,inopinabilmente,
dice bugie.Possibile che non si può denunciare un ministro della
repubblica che mente? Facce sapè, perchè io di farmi prendere
per il culo non sono disposto". E
comunque qui c'è la bacheca del prode minsitro: http://www.facebook.com/pages/Roberto-Bobo-Maroni/68045715943?sk=info
*
Terza
maglia: "Ciao
Lorenzo,volevo avere l'opportunità di dire la mia sulla terza maglia
della nostra Roma; io proporrei fosse gialla con bordi rossi(con le
tonalità tipiche dei nostri unici colori).Manterremo i nostri colori
anche con squadre tipo l'Arsenal che hanno la prima maglia con molto rosso
ma anche con molto bianco e quindi ci costringerebbero (solo in caso di
trasferta) ad usare la nostra terza.Tu che ne dici?Saluti".
Dico
che sono d'accordo. La prima classica, la seconda bianca con i bordi giallorossi,
la terza giallo-oro con bordi porpora.
*
Everton
e TV: "Ciao Lorenzo. Solo per tua conoscenza,
se mai giudicassi interessante la cosa. Essendo
simpatizzante dell'Everton, mi collego spesso ad un sito italiano di cui
ti allego il link: http://efc.splinder.com/. In
fondo alla prima pagina è riportato l'elenco della spartizione dei
diritti TV totale della Premier League in mln di €. La cosa che mi
ha colpito è che la forbice tra la prima e l'ultima è piuttosto
ridotta (almeno così a me sembra) e cioè circa 60 mln allo
United e 39 al Birmingham e al Blackpool. Non
so se in Italia sia simile ma, a mia memoria la distanza tra la prima e
l'ultima era abissale. In
alto il webmaster si premura anche di specificare i vari tipi di introiti. Spero
sia interessante. In attesa di buone notizie (Bobo che al prossimo salto
ce rimane secco!!!) ti saluto. Manuel 71".
*
Una
cosa che mi viene segnalata e che mi farebbe piacere far vedere ai suini
che si occupano del nostro calcio e capire cosa pensano al riguardo: "Ciao,
sono Stefano e ti scrivo da Barcellona, e’ tantissimo tempo che ti seguo
e veramente complimenti per il tuo sito. ti
ho mandato questa url perche’ penso che questo video merita davvero, soprattutto
per il triste momento che stiamo passando, onore
a raul gonzales blanco. http://www.youtube.com/watch?v=agEAvAudamU&feature=player_detailpage E
sempre agli stessi porci, farei vedere questo: http://www.youtube.com/watch?v=CaN_h8zITsc&feature=youtu.be e
questo: http://www.youtube.com/watch?v=dGesAROS6J4&feature=youtu.be Riguardo
i suini, ricordo uno striscione che facemmo con gli ASRU che recitava così:
"Un porco, anche vestito di seta, sempre un maiale rimane". Era
riferito a una persona di recente radiata, ma è ancora attualissimo.
A proposito
di eliminazione delle barriere negli stadi... ecco a voi il precursore!
*
Accade
a Vicenza:
Esposto
degli ultras per i fatti di Cittadella
Lunedì
20 Giugno 2011 12:34 Dopo
i sette Daspo arrivati in seguito ai fatti di Cittadella-Vicenza del febbraio
scorso, la risposta degli ultras biancorossi è un esposto inviato
al ministero degli Interni e alla procura della Repubblica di Padova. Qui
sotto riportiamo il testo integrale del documento, sottoscritto da 83 tifosi
(che si riservano la costituzione di parte civile) e depositato dall'avvocato
Luca Moscheni.
A
seguito dei provvedimenti penali e amministrativi scaturiti dopo l’incontro
Cittadella – Vicenza di sabato 19 febbraio 2011 vogliamo evidenziare alcuni
tteggiamenti ambigui e provocatori avvenuti nella giornata da parte delle
Forze dell’Ordine. Per
tutta la tifoseria vicentina la trasferta di Cittadella era l’occasione
per una semplice scampagnata fuori porta. La mancanza di restrizioni e
di totale tranquillità con la tifoseria avversaria, ha mobilitato
centinaia di fans Berici, vogliosi di seguire la propria squadra. La
passione storica nella cittadina padovana e nei paesi limitrofi per i colori
biancorossi contribuiva ancor di più a rendere la giornata un’ occasione
festiva e spensierata. Già
dalle ore pre - partita la Città era occupata allegramente dalla
maggior parte dei tifosi Vicentini che assiepati in vari locali della zona,
attendevano tranquillamente l’avvicinarsi del fischio di inizio con gli
stessi tifosi granata. Nessun contatto, nessuna tensione quindi. E’
con l’arrivo nei pressi dello stadio che si comincia ad intuire però
un aria di strana tensione da parte delle forze dell’ordine, presenti con
il reparto celere di Padova ed i funzionari della stessa Questura in un
fin troppo folto numero per l’occasione. Strana, perché fondata
sul nulla, senza motivi e senza ragione. Ed
in effetti, la sensazione si trasforma presto in fatti concreti. Cominciano,innanzitutto,
esternazioni di stupore, che diventano progressivamente lamentele, da parte
dei tifosi vicentini, in quanto i controlli pre-filtraggio vengono fatti
in un modo che, più che accurato, risulta invasivo, sia da parte
degli Stewart – non autorizzati a ciò normativamente, perlomeno
così ci risulta – sia e soprattutto da parte degli agenti. Molte
ragazze vengono fatte svestire da giubbetti e felpe, restando in canottiera,
riferendo un fortissimo disagio ed imbarazzo per un’attività che
non sembra suggerita da alcun elemento di pericolosità per l’ordine
pubblico o altro. Il
controllo anche dei biglietti non appare quello normale e praticato di
prassi in occasione di ogni partita, bensì lento ed eccessivamente
scrupoloso, creando un naturale e conseguente nervosismo. Non si avvertono,
infatti, i motivi di tali scrupoli. Poi
iniziano i casi più eclatanti e provocatori. Un
ragazzo, solo per avere sotto il giubbetto uno stendardo assolutamente
apolitico e neutrale che riportava i colori del Vicenza ed un Leone , viene
svestito completamente e lasciato senza mutande di fronte agli ultimi tifosi
presenti all’esterno, con forte imbarazzo e disagio nel ragazzo stesso
e nei presenti al fatto, avvertito come inutile e contrario al buon costume
nonché alla tutela della dignità e riservatezza umana.. Tutto
questo , quindi, crea una normale irritazione dei presenti alla scena.
Le critiche a tale comportamento vengono del tutto snobbate dagli agenti
presenti, che continuano ad avere atteggiamento inutilmente aggressivo,
per il momento in senso verbale. Nonostante
tutto si cerca da parte della tifoseria di tenere i toni bassi e di procedere
per l’ingresso nell’impianto di gioco, con una metodica nei controlli che
continua ad essere estenuante ed immotivata. Quando
all’esterno dello stadio erano rimaste poche decine di tifosi, accadeva
che: Veniva
bloccato un tifoso udinese per un semplice stendardo bianconero; Di
seguito, venivano dapprima fermati altri 2 ragazzi con felpe coperte dal
giubbetto e poi allontanati a mal parole ed insulti dal reparto celere.
La loro colpa? Avere una felpa riportante la scritta di 10 cm ACAB, intravista
da un agente durante la perquisizione. A nulla sono valsi i tentativi di
alcuni di noi di interloquire con le forze dell’ordine, ma anzi minacciati
e sospinti veniamo incanalati verso i tornelli. Scoprendo
il rifiuto di far entrare i 3 ragazzi nonostante siano in possesso di regolare
biglietto e ritenendo l’atteggiamento assolutamente non provocatorio da
parte nostra, si decide per solidarietà di abbandonare lo stadio
e tornarsene a casa. Questa modalità di solidarietà era stata
svolta già in altre occasioni, sia dalla tifoseria vicentina che
da altre, senza problemi di sorta o conseguenze violente da parte dei tifosi
stessi. Per
correttezza e per evitare nuove tensioni, come sempre fatto anche in passato,
avvertiamo della decisione un agente della Digos di Vicenza affinchè
ne informi anche i colleghi Patavini. Questo, in sostanza, era sempre stato
il comportamento di prassi, conseguenza di un rapporto di dialogo instaurato
con gli agenti della Digos vicentina in queste occasioni, attraverso cui
queste situazioni si erano sempre risolte con un allegra partita a pallone
o chiacchierata all’esterno dello stadio (fatti riportati, tra l’altro,
più volte, anche nelle cronache del Giornale di Vicenza).
Nel mentre si attendono risposte, qualche tifoso decide di avviarsi verso
il portone di uscita di sicurezza, per vedere che stava accadendo, cancello
che ci accorgiamo però essere bloccato all’esterno. Questi
tifosi, infatti, provano per una prima volta ad uscire ma il cancello viene
chiuso in modo repentino e violento dall’esterno; lì per lì
non si sa nemmeno da chi. Ad un secondo tentativo, per esasperazione più
deciso, partono le prime manganellate e ci si rende conto che fuori a tener
chiuso il cancello vi è un reparto della celere.. Si crea tensione
e confusione, anche perché non si capisce il motivo per cui si attendeva
una pacifica risposta dei funzionari della Digos e ci si trova, invece,
la celere a sbattere portoni e partire con le cariche. Non si comprende
perché, poi, si possa arrivare a limitare la libertà delle
persone, la loro libertà di circolazione, soprattutto quando tale
uscita dallo stadio era stata correttamente comunicata. A
quel punto vola qualche calcio da parte di alcuni ragazzi sul cancello
ma nulla più. In risposta, nuovi colpi di manganello. Finalmente
il cancello si apre e si avvia un dialogo con due funzionari di Polizia,
diretto a chiarire l’intero accaduto. In sostanza, si voleva capire: perché
il divieto di accesso di alcuni ragazzi, soprattutto quelli con la felpa
ed indicati in narrativa più sopra; perché il blocco all’uscita,
comunicato in tranquillità ad un agente della Digos di Vicenza;
perché un atteggiamento così immediatamente violento della
celere, quando l’uscita dallo stadio, come già accaduto in passato,
sarebbe avvenuto in accordo con la Digos, senza alcuna volontà di
scontro o disordini, per pura e semplice “solidarietà” ed amicizia
con altri ragazzi; nel mentre si tenta questo dialogo, purtroppo le manganellate
continuano da parte di alcuni agenti della celere. Perchè? Perché
minare il buon esito del dialogo con tale atteggiamento inutilmente violento? Soprattutto
un agente ben identificabile (indicato da tutti i presenti come provocatore;
tutti, indistintamente, da visuali diverse , in momenti diversi) per la
stazza minuta ma ben attento a coprirsi il volto con il foulard del reparto
mobile, continua ad invitarci fuori per continuare a rincarare la dose
di manganellate. Ai continui richiami del funzionario, l’agente della Celere
non calma la sua ira ed anzi con inviti espliciti (“Venite fuori merde,
vi rompo il culo”) continua a provocare i tifosi presenti, agitando volutamente
ed esplicitamente il manganello verso i tifosi vicentini, tant’è
che alcuni di essi cercano di abbassargli il manganello. A questo gesto,
l’agente in questione immediatamente intensifica i suoi atteggiamenti provocatori
ed offensivi, in primo luogo verbali ed in secondo luogo agitando in continuazione
il manganello, colpendo anche qualcuno dei presenti. Nei
diversi minuti in cui alcuni tifosi cercano di dialogare con i funzionari
di Polizia presenti – in modo costruttivo, pacifico, chiarificatore, tant’è
che alla fine verrà acconsentita l’uscita dallo stadio -, questo
agente continua nel suo comportamento, offensivo, provocatorio e si ritiene
non adeguato a chi porta una divisa delle Forze dell’Ordine. A
nulla sono serviti i richiami dei Funzionari presenti in loco; chi cerca
di parlare con i Funzionari stessi, viene continuamente distratto da questo
personaggio, dai suoi insulti, dalle sue minacce; con grande pazienza,
alla fin fine, con ripetuti interventi da una parte e dall’altra (molti
ragazzi si prodigano per mantenere il dialogo, nonostante la voglia di
menar le mani del poliziotto in questione e il nervosismo di alcuni vicentini),
la situazione viene chiarita e i tifosi vicentini che lo desiderano, finalmente
possono uscire sul piazzale esterno allo stadio. Tutto
ciò premesso, con il presente esposto chiediamo che si voglia
Procedere
Penalmente
o in via disciplinare nei confronti degli agenti delle Forze dell’Ordine
che si riterrà abbiano violato le norme di legge o di regolamento
di disciplina, in particolar modo valutando la legittimità o meno
di coloro che hanno provveduto: ad
imbarazzanti perquisizioni personali con comprovato denudamento di una
persona; a
porre con metodi offensivi, ai limiti del contatto fisico, un ingiustificato
divieto a circolare con una felpa con la scritta ACAB, di cui non risulta
vietata né la vendita né la circostanza dell’indossarla; a
vietare con metodi violenti, provocatori ed offensivi la libera circolazione
di persone comuni che volevano uscire dallo stadio e che avevano preventivamente
avvertito un funzionario della Digos di Vicenza e di cui potrà essere
fornito il nominativo, il numero di cellulare a riprova della veridicità
di quanto detto. Infine,
si voglia valutare il comportamento di quell’agente della celere, da tutti
indicato e individuato come offensivo e provocatore, che potrà essere
facilmente identificato, essendo posizionato proprio vicinissimo ed alle
spalle dei due funzionari della Digos con cui si era instaurato dialogo. E
soprattutto speriamo che i tifosi del Vicenza non votino più Lega
Nord perché il mandante è Maroni.
*
Andiamo
a Bologna con una lettera aperta dal finale geniale:
Lettera
aperta alla Federazione, alla Lega, ai membri dell’Osservatorio, al Ministro
dell’Interno Roberto Maroni, alle Televisioni a pagamento; a tutti quelli
che, in questi anni, hanno rovinato il nostro calcio.
Cari
Padroni del Pallone, avete
vietato l'ingresso di striscioni, tamburi, megafoni, costruito tornelli,
vi siete resi protagonisti di una repressione costante e sempre più
asfissiante avente come unico scopo quello di uccidere il tifo, così
come lo conosciamo e come lo abbiamo sempre vissuto. Il
risultato? Gli
stadi si sono svuotati quest'anno grazie all'introduzione della tessera
del tifoso, mentre partite venivano manipolate da svariati personaggi protagonisti
del sistema. Mentre
Vi preoccupavate di schedare tutti i tifosi d'Italia, era in corso l’ennesimo
caso di calcio-scommesse ad avvelenare il Nostro sport. Le
famiglie allo stadio non vengono perchè non esistono più
settori a prezzi popolari, perchè mille peripezie sono da affrontare
per avere un biglietto, oggi sono anche consapevoli di assistere ad uno
spettacolo già scritto su un copione, come nei grandi show di wrestling
americani. Per non parlare di un padre che dovrebbe far sottoscrivere la
tessera al proprio figlio e farlo così registrare dalla Questura,
in via preventiva!!! Avete
vietato trasferte lasciando settori ospiti vuoti, impedendo a cittadini
italiani
la libera circolazione sul territorio come sancito dalla Costituzione. Noi
a tutto questo ci siamo sempre opposti e continueremo a farlo poichè
crediamo che un altro calcio sia possibile, il Nostro calcio, in nome di
un ideale e uno stile di vita che ci permetta ancora di essere uomini liberi. Chiediamo
a tutti gli organi competenti l’immediato ritiro del Programma Tessera
del Tifoso, che le fidelizzazioni appartengano e vengano gestite solo dalle
società sportive, senza alcuna imposizione, con la facoltà
di aderire o meno senza essere discriminati sull’accessibilità agli
impianti. Chiediamo
prezzi sostenibili come soluzione per riavvicinare le persone a salvaguardia
di quel patrimonio culturale che è il Calcio. In
attesa di una celere risposta e NON di una risposta della Celere. I
gruppi della Curva A. Costa"
*
Passando
ad altro, pubblicizzo volentieri questa iniziativa contro al pedofilia,
che ha visto l'unione di molti trifosi giallorossi:
ULTIMA
MISSIONE: DESTINAZIONE INFERNO UN'OPERA
DI DENUNCIA ASSOLUTA CONTRO IL CRIMINE PIU' GRANDE: LA PEDOFILIA VENERDI’
24 GIUGNO 2011 – ORE 21.00 TEATRO
TENDASTRISCE - Via Giorgio Perlasca 69 Liberamente
ispirato dal libro di Pasquale Giaquinto "Stringimi Forte" testi di Steven
Pulgra e
Vanina Cock
IL
CAST Andrea
CAPRARI - Angelo NICOTRA - Antonio COPPOLA - Carlo ZAMPA - Claudia G. MORETTI
-David GRAMICCIOLI - Fabrizio AMICI - Francesco MARINI - Francesco ORLOTTI
- Giancarlo MARTINI - Laura DI GIACOMO - Luca WARD - Marcello MICCI - Marco
MORI - Maria Antonietta PITTORE - Maria CIPRIANO - Maurizio COLANDREA -
Mauro LORENZINI - Paola NARCISI – Roberto FALCHIERI - Susanna MENDOZA Regia:
Bruno BUCCIARELLI - Direzione artistica: Maurizio CARDELLI - Hair Styling:
Lello SEBASTIANI - Cover Art: ARTEFATTI
LA
STORIA Nel
gennaio del 2005 l’ispettore capo di polizia Nick Frontera è di
stanza presso la questura di Viterbo.
Dimensione, questa della città laziale, che ha il carattere punitivo
riguardo la bravura, l’esperienza
dell’ispettore stesso. L’unico motivo di sollievo che attenua la rabbia
di Frontera è condividere
i giorni in questura con l’amico e collega di sempre Domenico De Juliis
detto Mimmo. Ai
due nel corso dei mesi si sono aggiunti gli agenti Giuseppe Soliano detto
Giupi e Betta Raggi. I quattro
si muovono come un corpo estraneo rispetto all’apparato della questura
e dei colleghi. Non
c’è giorno che passa in cui De Juliis non si uspichi una chiamata
importante da parte del ministero,
l’affidamento ad una questura di una grande città italiana oppure
che accada qualcosa di
importante proprio lì, nel capoluogo della Tuscia. Ma cosa volete
che accada in una delle città più
tranquille del mondo. “Giorni di stanca e di rabbia” li avrebbe definiti
il grandissimo Leo Longanesi.
Finché, all’improvviso, un giorno di fine gennaio, accade l’incredibile. Prima
del Natale 2004 la questura di Roma d’accordo con il Viminale e sulla base
di elementi investigativi
forniti dalle polizie più importanti di Europa, avvia una mega operazione
che cerca di colpire
una rete internazionale dedita al commercio di bambini ed alla pedopornografia
on-line. L’indagine
cade in un momento particolare della nostra storia e soprattutto di quella
della chiesa cattolica;
organo questo, grandemente provato dallo scandalo della diocesi di Boston
che coinvolge
centinaia di religiosi, ritenuti colpevoli di abusi su minori. Sono passati
due anni e la ferita
è ancora aperta, un ulteriore coinvolgimento in uno scandalo del
genere potrebbe infliggere un
colpo letale alla chiesa che, consapevole del poco tempo di vita rimasto
a Giovanni Paolo II, si sta
apprestando alla più grande successione della sua storia. L’operazione
in se stessa, se pur partita con i migliori propositi e la più adeguata
predisposizione da
parte della polizia e delle più importati sfere istituzionali, resta
tuttavia impercettibile a livello mediatico.
Estesasi su tutto il territorio nazionale, la stessa, porterà a
quattordici denuncie e ad un solo
arresto, che avverrà proprio a Viterbo. L’arresto riguarda Ernesto
Maria Brachetti, dirigente di banca
prossimo alla pensione, nella cui abitazione, un elegante appartamento
al terzo piano di un palazzo
del ‘700 in pieno centro storico, vengono sequestrati 400 files pedopornografici
e addirittura
uno snuff-movie. All'arresto
partecipa anche Piero Loiacono, che pur non facendo parte direttamente
della squadra di
Frontera, ha da subito instaurato con l’ispettore un rapporto di reciproca
stima. Sarà proprio Loiacono
a sottrarre l’agenda ed il cellulare del Brachetti, per poi consegnarli
segretamente a Nick Frontera.
L’ispettore da anni aspettava un’occasione così grande con la quale
poter dimostrare di essere
ancora un poliziotto di valore assoluto. L’iniziale
diffidenza da parte dei suoi uomini rispetto ai reali rischi che contiene
in se un’indagine del
genere viene superata dall’entusiasmo che Frontera sa trasmettere agli
stessi agenti. A loro si aggiunge
il giudice Giancarlo Laner già membro del pool antimafia di Palermo,
quello per intenderci,
di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il giudice Laner dal 1999 è
in pensione. E’ così che
quattro poliziotti ed un ex magistrato in clandestinità, poiché
nessuno ufficialmente gli affida questa
indagine, partono per l’Ultima Missione: Destinazione Inferno.
LE
FINALITA’ DELL’OPERA Il
24 GIUGNO 2011 non è una data scelta a caso, proprio nei giorni
in cui va in scena questa rappresentazione,
su scala globale e in un periodo di tempo che abbraccerà circa 72
ore, verrà messa
in atto, maggiormente on-line, una orribile campagna criminale denominata
“giornata dell’orgoglio
pedofilo”, pratica aberrante giunta, tristemente, all’ottavo anno di vita.
Durante tale periodo
verranno allacciati rapporti, arruolati soggetti sensibili, diffusi e scambiati
decine di migliaia
di files pedopornografici… tra cui i tristemente noti Snuff-Movie, filmati
venduti per decine di
migliaia di euro, che culminano con la morte di un minore, spesso per soffocamento,
nel consumarsi
di un atto sessuale forzato. Nella
continua lotta alla pedofilia, che non consiste soltanto nel punire chi
commette atti aberranti contro
l’infanzia, si vuole respingere, con ogni mezzo, l'inaccettabile mentalità
di chi difende orgogliosamente
l'appartenenza a questa ignobile categoria criminale. Si vuole sensibilizzare l’opinione
pubblica, proprio in un momento di forte incremento di impulsi multimediali,
a porre attenzione
ai guasti di un poco attento uso di internet, maggiormente ad opera di
minori, spesso lasciati
soli per ore davanti ad un schermo, porta di un mondo inesplorato e pericoloso. Si
vuole combattere con ogni mezzo, in collaborazione con tutte le istituzioni
sensibili al problema,
pubbliche e private, il radicarsi di un mercato teso all’arruolamento di
minori atti allo scopo.
Se prodotti come gli snuff-movie trovano mercato… aumenta la richiesta
di tali realizzazioni,
e l’inevitabile ascesa dell’offerta comporterà inesorabilmente un
sensibile aumento di
vittime di questa pratica devastante. Durante la rappresentazione, e nella
campagna di presentazione
dell’opera, svolta con ogni mezzo possibile, saranno gli stessi autori,
promotori e partecipanti
al cast a diffondere dati e allarmi connessi al problema. L’opera
, che nasce dalla comunione di intenti di uno straordinario gruppo di amici,
genitori, collaboratori,
non ha fini di lucro. Il ricavato dalla vendita dei biglietti è
destinato esclusivamente alla
copertura dei costi di produzione. Il patrocinio delle istituzioni ha carattere
gratuito e gli sponsor
presenti acquistano carnet di biglietti da destinarsi a singoli, gruppi/comitati
di cittadini vittime
della pedofilia e soggetti indigenti desiderosi di assistere alla rappresentazione. Il
contenuto dell’opera non tende a muovere alcun attacco strumentale ad istituzioni
politiche, religiose,
governative e sociali. E’ liberamente ispirato al romanzo “Stringimi forte”,
di Pasquale Giaquinto,
e correlato a fatti di cronaca ed eventi temporali che vanno a costituire
l’attuale quadro del
fenomeno “pedofilia” su scala internazionale. L’opera
è dedicata alle famiglie vittime della pedofilia, in ogni luogo,
in ogni tempo. Prevendita
su circuito GREENTICKETS (www.greenticket.it) Costo
dei biglietti, per due differenti ordini di posto: 10,00 e 15,00 euro +
diritti di prevendita Per
ulteriori informazioni: web: www.destinazioneinferno.it
– email: ultimamissione@gmail.com
L’evento
è presente sul social Facebook: ULTIMA MISSIONE: DESTINAZIONE INFERNO
21
giugno 2011: dunque, un individuo non immune
da precedenti penali che in quel di Pontida proclama “abbiamo un grande
sogno: una Padania libera e indipendente”, disconoscendo di fatto l'Italia
dalla quale vorrebbe staccarsi, proprio in Italia è Ministro degli
Interni. Comanda la Polizia italiana. Decine e decine di migliaia di poliziotti
delle regioni del Sud Italia obbediscono a un uomo che vuole staccarsi
da loro. Un po' come se in Irlanda, in un'ottica pan-britannica, il capo
del Sinn Fein fosse Ministro dell'Interno. Proprio perché secessionista
ed anti-italiano (persino spergiuro, avendo egli giurato fedeltà
alla Repubblica unica e indivisibile), introduce e coltiva discriminazioni
territoriali in base alla regione geografica di nascita o di residenza,
come fatto per i tifosi di calcio nella scorsa stagione e come intende
continuare a fare con la scusa della tessera del tifoso. Oggi
esce questa notizia, che peraltro ricalca analoghe "notizie" già
uscite l'anno scorso e due anni fa:
Maroni:
"Mai più in trasferta senza tessera del tifoso" Il ministro
dell'Interno: "Per la sicurezza negli stadi siamo sulla buona strada"
"Nonostante
le contestazioni iniziali (evidentemente il
progetto è stato appoggiato entusiasticamente dal popolo che frequenta
gli stadi... forse questa notte perché non me ne sono accorto...),
il programma tessera del tifoso continua con ottimi risultati: non c'è
stato calo di presenze negli stadi (chissà
com'è che non ha fornito i dati!),
sono avvenuti meno incidenti e c'è stato meno bagarinaggio". Lo
ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, presentando il protocollo
di intesa siglato insieme a Coni, Figc e Lega Calcio. "Se si continua così
- ha auspicato Maroni - raggiungeremo presto l'obbiettivo di togliere gabbie
e reti dagli stadi come avviene in alcuni paesi europei: siamo sulla buona
strada" (ah, beh, sì, si è visto
per Salernitana/Verona!). Queste
alcune novità presentate per la prossima stagione: I biglietti per
i posti destinati ai tifosi della squadra ospite non potranno essere venduti
ai residenti nella Regione che origina la trasferta, fatta eccezione per
quelli in possesso della tessera del tifoso (e
non è una novità, visto che già lo scorso anno era
così). Le società ospitanti,
in presenza di particolari esigenze e qualora siano in grado di riservare
posti dello stadio a tifosi della squadra ospite non fidelizzati, potranno
indirizzare specifiche richieste all'Osservatorio (e
non è una novità, visto che già lo scorso anno alla
fine hanno fatto così). Gli abbonamenti,
compresi quelli per pacchetti di gare, potranno essere rilasciati solo
ai possessori della tessera del tifoso (e
non è una novità, visto che già lo scorso anno era
così). Per garantire la circolarità
della tessera tutte le società sportive dovranno essere collegate
all'apposito sistema informatico. Per le gare a «rischio» l'Osservatorio
ed il Casms potranno fornire specifiche indicazioni (e
non è una novità, visto che già lo scorso anno era
così). Il protocollo è stato
firmato dal Vice presidente del Coni, Luca
Pancalli, dal presidente della Figc, Giancarlo
Abete(il cui fratello Luigi, il caso vuole,
è
presidente
dell'A.B.I.)
dai presidente della Lega
di Serie A, B e Lega Pro, rispettivamente Maurizio
Beretta(che è anche responsabile
della comunicazione del gruppo Unicredit, e questo spiega perché
la Roma potrebbe avere le mani legate...),
Andrea
Abodi e Mario
Macalli. "Il programma continua migliorando
i risultati, non è stato facile partire abbiamo resistito alle contestazioni
e al tentativo di bloccare la tessere - ha sottolineato Maroni - non c'è
stata una diminuzione dei tifosi (i dati,
Maroni, i dati!!! Li dai per gli incidenti, non li dai per gli spettatori?
Un "giornalista" ha osato fare qualche domanda all'uomo con la cravatta
verde?), ma una drastica diminuzione del bagarinaggio
e tutte le tifoserie sono andate in trasferta (beh,
insomma!). La tessera non è uno strumento
di polizia (noooooooo!)
ma
in 5 anni c'è stata una riduzione dell'81% e del 51% dei feriti
tra la polizia e i civili a fronte di una riduzione del 31% di forze dell'ordine
negli stadi (in 5 anni.... quidni la tessera
non c'entra proprio nulla perché non è stata introdotta 5
anni fa). Oggi si fa un passo avanti con la
consegna del programma nelle mani della società. Entro la fine di
questo campionato vogliamo togliere tutte le gabbie ma anche tutte le reti
dagli stadi. Chi ancora si oppone non é un tifoso"
(ah,
quindi io non sono un tifoso della Roma. Voi che leggete, non siete tifosi
della Roma. Sapete chi ve lo dice? Roberto Maroni, censurato per resistenza
a pubblico ufficiale, secessionista e indipendentista, socio di uno che
dice Sono Porci Questi Romani. Visto che, smentendo il calo degli spettatori
mostra anche qualche aspetto che lo riconduce al paese di Collodi, è
evidente che se mente in ordine agli spettatori, mente anche sull'ultima
frase che, correttamente letta, va intesa quindi come "chi si oppone è
un vero tifoso". Del resto sentirsi dire una cosa del genere da un tipo
che in gioventù frequentava gli spalti del Varese Calcio per poi
passare sotto la bandiera del Milan solo perché vince la dice tutta
sull' "esser tifoso" di Maroni. "La tessera
si è dimostrata efficace - ha detto Abete - si deve superare un'eccessiva
ideologizzazione di questo strumento che serve ad usufruire dell'avvenimento
in modo sereno. Questo protocollo favorisce la circolarità della
tessera, determina un nuovo fronte con le tifoserie e responsabilizza ulteriormente
le società". Aspetto
comunque di leggere il protocollo per verificare quali sono le "novità"
del secessionista padano, le cui rivendicazioni di indipendenza possono
farci piacere sol per il fatto che, a quel punto, potremo dichiarargli
guerra!
Da
LaRoma.net: "L’indiscrezione
si è trasformata in realtà. Anche per il prossimo anno per
abbonarsi e andare in trasferta servirà la “tessera del tifoso”
e sul web si scatena la protesta dei supporters. L’idea di dover obbligatoriamente
aderire al programma per seguire la propria squadra del cuore non è
piaciuto a tanti tifosi romanisti che, per il secondo anno di fila, sono
pronti a boicottare la campagna abbonamenti. "Abbonato ma non tesserato"
è questa la frase simbolo del dissenso che in questi giorni molti
utenti di facebook stanno sostituendo alla propria foto del profilo. Stessa
immagine che campeggia anche sul sito asromaultras.org, punto di riferimento
per la tifoseria giallorossa, che da anni sta portando avanti una vera
e propria campagna di (contro)informazione legata alla famigerata
tessera del tifoso. L’idea di dover sottoscrivere la “Privilege Card” per
esercitare quello che da anni è stato un diritto non piace. Proprio
no. Così il gruppo “No privilege Card” su facebook commenta: “Che
una cosa sia chiara a tutti: Quest'anno, come quello passato e come tutti
quelli che verranno, ci abboneremo soltanto se non sarà obbligatorio
sottoscrivere la tessera del tifoso. Altrimenti si abbonino Maroni e i
componenti dell'Osservatorio”. Stesso tenore per il gruppo “Campo Testaccio”
che ad oggi conta oltre 46mila iscritti: “ABBONATI MA NON TESSERATI!!!
Questa è la nostra richiesta!”. Anche MyROMA si è espressa
sull’argomento in un’intervista rilasciata qualche giorno fa al nostro
sito: “MyROMA – spiega Lorenzo Contucci responsabile del dipartimento per
la tradizione- chiede che l'abbonamento allo stadio venga scisso dal programma
tessera del tifoso. Perchè provvedimenti di questo tipo non possono
essere obbligatori, ma devono essere lasciati alla libera volontà
delle persone”. Sempre l’associazione di azionariato popolare in
questi giorni ha inviato un documento sia a DiBenedetto che a Franco
Baldini, dove il problema “abbonamenti” figura al primo punto. Intanto
il nostro sondaggio lanciato sulle pagine Facebook (“Se per abbonarsi servirà
ancora sottoscrivere la tessera del tifoso come ti comporterai?!?”) nel
giro di qualche giorno ha superato i 600 vontanti, 632 per la precisione.
Il risultato è chiaro e non ammette repliche con l'opzione “Non
mi abbonerò” che ha totalizzato ben 591 voti, contro i soli 41 di
coloro che sono disposti lo stesso a sottoscrivere la tessera... con
il “partito” dei "NO" che è destinato a crescere con il trascorrere
delle ore. Ricapitolando,quindi, i tifosi non vogliono questo programma
(che a nulla serve ai fini della sicurezza) e le società sono costrette
a rinunciare a parte degli introiti derivanti dagli abbonamenti… cui prodest
dicevano i latini… A chi giova tutto ciò ci domandiamo noi!". A
Maroni e ai banchieri. 20
giugno 2011: il documento predisposto da MyRoma
e consegnato a Di Benedetto:
La
mia solidarietà al Ministro Maroni che ha rischiato di cadere a
Pontida, alla festa della Lega Nord in cui è stato acclamato Presidente
del Consiglio. Il
prossimo salto andrà sicuramente meglio (speriamo)!
Dopo
Salernitana/Hellas Verona (con tanto di striscione finale dei granata "Ultras
Verona Bossi-Maroni" su Raisport ho beccato un servizio su Paolo Rossi
con immagini di L.R. Vicenza/Roma del 1977/78.
Ho fatto quel che ho potuto!
*
Terze
maglie: "quello che hai scritto sul sito
è corretto, e ovviamente sono d'accordo. però se vogliamo
essere precisi quello è un celeste stile marsiglia piuttosto che
un blu everton. e
noi, se vogliamo dirla tutta, sulle terze maglie dovremmo fare una specie
di guerra : arancione? grigia? nero-arancio? nero-verde? è
vero che la terza è una maglia commerciale ma allora perchè
non farla ad esempio con richiami dei colori della fortitudo? dell'alba?
a questo punto ha un senso farla verde o blu per motivi storici. e
poi basta co sti cazzo di pupazzetti, meglio la nike o adidas almeno il
materiale è decente piuttosto che sta roba da mercatino con le scritte
enormi (poco sobrie) della kappa, perfino i calciatori che hanno un fisico
decente sembrano degli sfigati pensionati con quella roba addosso". Perfetto,
allora siamo d'accordo su tutto. La terza maglia dovrebbe avere un richiamo
storico (spiegato al popolo).
*
I progetti
della "nuova" AS Roma: "Sono consapevoli
di aver perso 6mila abbonati a causa della tessera, ma la loro soluzione
per riprenderseli sono: (udite udite!!) due colpi del calciomercato!!.
Invece ,per il piano "riportiamo le famiglie allo stadio", non hanno capito
quale è il vero problema secondo me. Mi chiedo su cosa basino le
loro proposte..No alla tessera! Alessio".
*
Inseriti
diversi video nella stagione 1960/61 tra cui uno
bellissimo a colori di Roma/Padova, grazie ad Andrea. 19
giugno 2011: da Il Romanista:
Più
stadio per tutti, ecco le idee per la nuova Roma
Domenica
19 Giugno 2011 10:08 (Il
Romanista - P.Bruni) Il
futuro è adesso. Sono giorni decisivi e frenetici quelli che stanno
vivendo a Trigoria: dalla programmazione sul campo a quella dirigenziale.
Dal rafforzamento delle strutture cardine fino alla campagna abbonamenti
per la prossima stagione.
Ed
è proprio la voce "botteghino" quella che, per certi versi, dovrebbe
diventare uno dei fiori all'occhiello del nuovo corso societario. La base
è semplice: la Roma appartiene ai suoi tifosi. Senza di loro non
avrebbe ragione d'esistere e, grazie al loro, ha quel fascino seducente
che l'ha resa immortale. Si ripartirà da questo cercando di migliorare
un meccanismo già all'avanguardia. La conferma di Carlo Feliziani,
l'uomo che conosce tutti i segreti del "ticketing" giallorosso, è
stato un primo passo importante verso quel potenziamento che la proprietà
americana ha in testa da quando il dossier "As Roma" è finito sul
tavolo di mister Di Benedetto (veramente Carlo
Feliziani è la persona che, unica in Italia, decise che i minori
di 14 anni dovevano avere la tessera del tifoso per avere diritto ai tagliandi
gratuiti. La biglietteria mi sembra che nel corso degli ultimi anni sia
stato il servizio PEGGIORE che ha avuto l'A.S. Roma: scarse informazioni
e incompetenza), . In molti, comunque, si
domandano: come sarà la nuova campagna abbonamenti?
L'OBIETTIVO
Il "must" è riportare la gente allo stadio e per farlo, escludendo
gli obblighi governativi, serve ingolosire i sostenitori. Feliziani ha
inviato da tempo a Boston una lunga relazione con una serie di proposte
da realizzare per la prossima annata (mi piacerebbe
leggerla). Grafici e parametri di comparazione
rispetto al trend degli ultimi anni,comprese le varie possibilità
d'intervento per non rischiare di contrapporsi alle vigenti legislazioni
(ancora:
quali legislazioni?) che mordono il mondo
del calcio. Le risposte arriveranno a breve, entro la settimana che sta
per iniziare, anche perché i tempi stringono e la presentazione
ufficiale non può andare oltre la metà di luglio. Di sicuro
ci saranno grosse novità, qualcosa che possa riaccendere la fantasia
dei tifosi e riportare l'Olimpico ai fasti di una volta. L'obiettivo è
superare i 18.617 abbonati del 2010/'11 e recuperare tutto il terreno perduto
nel corso degli anni, fra card privilegiate e contestazioni societarie.
Basti pensare che nell'ultimo quinquennio, davanti ai terminali, il borsino
presenze è andato man mano a scemare perdendo, dal 2006 ad oggi,
quasi quindicimila fedelissimi. Mica pochi se, oltre alla componente strettamente
poetica dell'incitamento durante le partite, si fa un consuntivo in euro
di quanto sarebbe potuto entrare nelle casse di Trigoria. Con la tessera
del tifoso al primo posto nel mietere un gran numero di"vittime". Se in
questo caso poco si potrà fare, visto che il Viminale non intende
mollare di un centimetro (è la Roma
che deve avanzare di un centimetro, in ASSENZA di una legge!),
per il resto le offerte sembrerebbero decisamente interessanti e rivoluzionarie.
LE
FAMIGLIE Dovrebbe nascere un settore riservato alle famiglie, così
come veniva fatto fino al 2006 (allora, sotto un'altra forma, si chiamava"pacchetto
famiglie"), una sorta di zona tranquilla, a costi contenuti, dedicata soprattutto
a coloro che vogliono portare i più piccoli a vedere la Magica senza
correre rischi. Dove sarà ubicato? Al momento è difficile
dirlo, le ipotesi sono molteplici: dai Distinti Nord, alla Tevere Laterale
fino, addirittura, alla Monte Mario mutuando, in questo caso, ciò
che nei primi anni del nuovo millennio veniva inquadrato come "settore
13".
L'EUROPA
LEAGUE Potrebbe nascere, invece, una sorta di miniabbonamento a prezzi
vantaggiosi per l'Europa League (non ce ne
frega niente: non ci vendiamo per pochi euro),
qualcosa che possa garantire un'adeguata cornice di spettatori in una competizione
che, storicamente, non ha quasi mai infervorato gli animi.
SETTORI
UNIFICATI È probabile poi che alcune aree dello stadio vengano accorpate:
i Distinti potrebbero abbracciare le Curve e diventare un'unica,grande,
porzione di spalto. Idem per la Tevere che azzererebbe l'attuale "Laterale"
e finirebbe tutta sotto una stessa "bandiera".
LA
TESSERA DEL TIFOSO È possibile pure che la famigerata tessera del
tifoso, per abbattere le lungaggini burocratiche, venga rilasciata contestualmente
alla sottoscrizione dell'abbonamento (e chissenefrega!).
I
BIGLIETTI OMAGGIO Discorso differente per la cosiddetta biglietteria omaggio,
quella voce che compare in tutte le società del pianeta: dal calcio
al basket, transitando pure per la pallavolo o il tresette. Sono al vaglio
diverse possibilità e,ognuna di queste, ha una sua specificità.
La Roma, ad esempio, oltre a pagare più di un milione di euro al
Coni per l'utilizzo dell'Olimpico, garantisce un certo quantitativo di
tagliandi (che vengono scalati durante la contrattazione dall'importo iniziale
delcontratto). Nel prossimo futuro, però, le cose potrebbero cambiare
e, tramite una maggiore elargizione di biglietti (quando possibile), abbattere
ulteriormente i costi d'affitto dell'impianto. Il tutto, ovviamente, in
attesa che venga costruito lo stadio di proprietà. Benissimo,
non avevo dubbi: il nulla. Se non si cambiano del tutto strategie e non
si azzera completamente - anche a livello umano - la precedente gestione
non si va lontano. Se poi dobbiamo tenerci queste persone per un altro
anno, sopporteremo. Ma non ci abboniamo. Ci abboneremo soltanto se non
sarà obbligatorio sottoscrivere la tessera del tifoso. Altrimenti
si abbonino Maroni e i componenti dell'Osservatorio.
*
Seconda
maglia del Liverpool: "Ciao Lorenzo, ti
scrivo per precisare quanto per molti è sembrato uno scandalo sulle
maglie del Liverpool, tra l'altro con delle palesi imprecisioni. Innanzitutto
la maglia in questione è la TERZA e non la seconda. Altro
appunto, la tonalità di blu della maglia dell'Everton è un
blu (blue Royal) totalmente differente da quello della maglia che ha un
celeste che la rende simile a quella del Marsiglia. Appunti
storici (fonte Wikipedia con annesse maglie disegnate): *
Dal 1892 al 1896: la maglia del Liverpool era di colore bianco-celeste
(a metà) con pantaloncini blu - la away invece è simile a
quella riproposta da adidas. *
Dal 1897 per differenziarsi dall'Everton utilizzò il rosso (colore
civico di Liverpool) L'everton
fino al giocò con svariate maglie di diverso colore alcune strambe
tipo salmone, bianco, e nero per poi adattare il blue royal". Vero,
a volte si è frettolosi nei giudizi. Però sarebbe anche opportuno
che le campagne pubblicitarie vengano integrate da informazioni utili come
questa. E'
anche vero, però, che i fans sono furiosi, in quanto i colori richiamano
quelli degli acerrimi rivali dell'Everton. Inoltre penso che se il colore
rosso venne adottato per DIFFERENZIARSI dall'Everton, lo stesso non debba
mai più essere usato, visto che è stato ripudiato. http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/sport/football/3643019/Red-faces-at-Liverpool-as-new-kit-features-blue.html
*
Gianluca:
"Consiglierei
Maroni ed i suoi amichetti di dedicarsi maggiormente ad un tema che conosci
come le tue tasche "Il sistema giudiziario Italiano" giunto oramai al collasso.
Invece di perdere tempo con le stronzate "TESSERA DEL TIFOSO" che nell'opinione
pubblica disinformata e
che non sa neanche come è fatto uno stadio fanno breccia, (accrescendo
la popolarità del ministro) è consigliato affrontare
le vere emergenze. Riprendo
le parole di Pannella che dice " ...... Oggi lo Stato è fuorilegge,
è un delinquente professionale ......" consiglio a tutti la
lettura di questo articolo di Walter Vecelio che fa capire la situazione
disperata i cui riversano i detenuti ed i lavoratori del settore. http://www.radicali.it/rassegna-stampa/lettera-disastro-della-giustizia-coraggio-dellamnistia Caro
Maroni e cari politici spero sia arrivato il momento di affrontare i problemi
veri e non le stronzate "TESSERA DEL TIFOSO", che sta facendo diventare
l'Italia ridicola, leggi ed iniziative che contribuiscono ad affossare
il già moribondo Calcio italiano, come dimostrano i circa 400.000
spettatori in meno dell'ultima stagione in SERIE A, come dimostra il posto
in meno in Champions League dal prossimo anno, come dimostrano i continui
scandali scommesse e non. Gianluca".
*
Padova
contesta il sindaco:
ZANONATO
NON E’ IL NOSTRO SINDACO!
Relativamente
ai fischi ricevuti da Ivo Rossi (Vicesindaco
di Padova) in occasione della serata di gala
organizzata dal Calcio Padova al Pedrocchi martedì sera, ed alle
recenti polemiche nate in merito, sia con lo stesso Ivo Rossi che con il
Presidente consigliare per lo sport Michele Toniato, vogliamo precisare
quanto segue Innanzitutto
troviamo alquanto fantasioso dare la colpa ai soliti “quattro ultras politicizzati”,
visto che in piazza c’erano 1.500 persone, frequentatrici di tutti i settori
dello stadio, e che i ragazzi della Fattori non guidavano i cori bensì
si trovavano ai margini della Piazza, in disparte (il Direttivo della Fattori
al completo, addirittura stazionava nella vicina Piazza Cavour). I fischi,
come i cori, sono partiti spontanei dalla piazza al momento in cui Rossi
è salito sul palco, ed a fischiare era la quasi totalità
della Piazza, composta da gente di ogni idea politica ed estrazione sociale.
Quella che dai latini veniva chiamata “Vox populi”, dimostrazione che non
è solo la Fattori ma l’intera tifoseria a vedere la Giunta come
fumo negli occhi. Ce n’eravamo già accorti quando in occasione di
cori contro Zanonato (sindaco di Padova) vedevamo
la Ovest applaudire. Le minacce di Ivo Rossi su “Appiani in Festa” ci sembrano
fuori luogo, tantopiù che fino a prova contraria viviamo in un paese
libero, dove uno è anche libero di fischiare il politico o la Giunta
di turno. Lui, precisamente, paga agli occhi di molti tifosi l’eccessiva
vicinanza a Zanonato, l’unico “problema politico” della Padova Calcistica. Come
si spiega questa ostilità? Si spiega con l’atteggiamento tenuto
nel corso degli anni da Flavio Zanonato, a cominciare da quell’ormai lontano
Maggio 1999 e dal battibecco che ebbe con una delegazione della curva in
piena campagna elettorale... Negli anni successivi lui fece di tutto per
scavare un solco profondo con la tifoseria, facendo di volta in volta il
suo piccolo “sgarbo” personale: ad esempio quando si presentò a
Treviso-Milan (disputata all’Euganeo) con la sciarpa del Treviso, o come
quando andava in TV a difendere un assurdo divieto di assistere a Padova-Venezia
per i tifosi biancoscudati residenti fuori dal Comune di Padova, o come
quando ci diede pubblicamente dei “disagiati sociali” in seguito ai fischi
sempre all’indirizzo di Ivo Rossi in Piazza della Frutta nel settembre
2009… Ultimo sgarbo, in ordine di tempo, le sue dichiarazioni successive
al derby col Vicenza nell’Aprile 2010, quando commentò i nostri
cori di sfottò ai vicentini con una frase che ce la ricorderemo
a lungo: “Questa tifoseria non rappresenta la città di Padova!”.
Già, lui invece che prima della partita confondeva la curva vicentina
con quella padovana andandola a salutare, era un ottimo rappresentante
e ci faceva fare una splendida figura! Sicuramente
non è un buon sistema quello di presentare come “gentili concessioni”
della Giunta quelli che sono dei diritti di tutti i cittadini prima che
di tutti i tifosi: il servizio di bus-navetta per esempio non è
gratis, chi lo vuole utilizzare deve pagare il biglietto, e dovrebbe essere
un diritto di quanti pagano le tasse usufruire di un servizio di trasporto
pubblico. La Tribuna Est è perfettamente agibile e si è visto
in occasione di Italia-Australia di rugby, solo che chissà perché
per una partita di calcio servono ben due giorni di riunioni in Prefettura.
Infine per quanto riguarda i maxischermi, bisognerebbe chiedere se chi
si è recato a vedere la finale all’Appiani (a proposito, a breve
dovrebbe essere abbattuto: un altro bel regalo della Giunta Zanonato!)
è rimasto soddisfatto del servizio… Infine, le sue recenti dichiarazioni
sull’Euganeo, che paragonava con lo stadio di Varese (perché proprio
Varese e non Modena, Cesena, Vicenza, Reggio Emilia o Trieste?), definendo
l’impianto di Padova Ovest “uno dei migliori che ci siano in giro” e dicendo
chiaramente che “i tifosi padovani non dovrebbero lamentarsi dello stadio
che è già perfetto così come è!”. Noi qualche
dubbio in merito lo avremmo, visto che oltre all’ormai nota questione dell’inutile
pista d’atletica l’Euganeo manca di tanti servizi utili per i tifosi: si
faccia un giro sul piazzale, il signor Zanonato, e si accorgerà
di come manchino completamente dei bagni esterni, un deposito caschi per
chi arriva in scooter, un punto di ristoro, un servizio di trasporto pubblico,
di come l’erba non venga mai minimamente curata, e tanto altro ancora! In
conclusione, invitiamo tutti a diffidare da chi vorrebbe attaccare al nostro
tifo etichette politiche vere o presunte che siano: i cori che domenicalmente
si levano anche contro il Ministro Maroni, colpevole di aver introdotto
la Tessera del Tifoso, sono li a testimoniare che noi Ragazzi della Fattori
in realtà non abbiamo nessun padrone. Anzi, Zanonato e la sua Giunta
ci dovrebbero ringraziare, perché proprio la protesta contro la
Tessera del Tifoso fa si che i ragazzi della Fattori abbiano boicottato
e boicotteranno (come del resto fanno molte altre tifoserie) la Lega Nord
e qualsiasi iniziativa elettorale del Centro-destra, fino a quando non
cambierà qualcosa. Zanonato dovrebbe fare più di qualche
passo indietro, visto che per anni ha sempre pensato di poter fare a meno
di occuparsi di calcio, e che oggi improvvisamente si affretta a volersi
far passare come “primo tifoso biancoscudato”. A buon intenditor… Caro
Rossi, la tua fede biancoscudata non è in discussione, ma per i
fischi e le contestazioni devi prendertela con il tuo sindaco. Alla prossima!
Queens
Park F.C.
Kawasaki
Frontale
Sanfrecce
Hiroshima
Preston
Athletic
17
giugno 2011: nella pagina del 1932/33,
alla partita Torino/Roma, vi suggerisco l'articolo "Un'ora in treno coi
ragazzi giallorossi...".
VERONA:
FONTANA (LNP), SOPRUSO VIETARE TRASFERTA A TRE QUARTI VERONESI
(AGENPARL)
- Roma, 15 giu - "A Verona sono 10.700 i tifosi che hanno sottoscritto
la tessera del tifoso, solo 2800 però l'hanno ricevuta materialmente.
Oltre 5.000 tessere non sono mai arrivate, e non certo per colpa dei tifosi.
Ieri sera alle ore 20.00 il Prefetto di Salerno ha disposto che in vista
della gara di ritorno della finale play-off, in programma domenica alle
ore 18.00, la vendita dei tagliandi di ingresso allo stadio per i Veronesi
sia riservata ai soli possessori di tessera del tifoso, materialmente rilasciata,
nel numero massimo di 2.000 unità".E' quanto si legge in una nota
dell'europarlamentare veronese del Carroccio (forse
si è dimenticato che è uno degli esponenti del suo partito,
Maroni ,che ha voluto tutto questo...),
Lorenzo Fontana, che dichiara "è un sopruso vietare la trasferta
a tre quarti dei tifosi Veronesi, per problemi che non li riguardano (ergo:
Maroni fa i soprusi). Si vieta, di fatto,
la possibilità di andare a tifare la propria squadra del cuore creando
disagi a centinaia di persone che si sono organizzate con voli charter
e pullman pur di seguire l'Hellas Verona in questa finale decisiva".
* APPELLO
di GIORGIO SANDRI, PAPA' DI GABRIELE: In
zona Balduina mi è stata rubata l'auto del mio Gabriele, SMART NERA. Quell'auto
che tenevo gelosamente aveva dentro gli indumenti di mio figlio indossati
la sera prima che venisse ucciso. Faccio appello al buon cuore. Non per
il valore economico, vorrei che chi mi ha rubato questo.. possa riportarmelo.
E' parte della mia vita! Targa DD502CK
16
giugno 2011: la grande truffa continua: ricordate
che i Veronesi si sono tesserati "così possiamo seguire il Verona
ovunque?". Beh, ovviamente non era vero e questo sia di monito per coloro
che sostengono che tesserandosi si può seguire la Roma ovunque: "I
biglietti per Salerno solo ai tifosi che materialmente sono in possesso
della tessera del tifoso. La decisione del Prefetto di Salerno ha mandato
in subbuglio i piani di centinaia di supporters gialloblù, pronti
a seguire l'Hellas in ogni condizione. "E' assurdo. Una cosa inammissibile.
A inizio stagione ho sottoscritto la tessera, non me l'hanno spedita e
ora non posso andare in trasferta?". "E' una vergogna" ci dice un altro
appena uscito infuriato da un centro della Lottomatica, dove non ha potuto
acquistare il biglietto. "Per tutto il campionato mi è stata ritenuta
valida la ricevuta della richiesta della tessera. E adesso, per la partita
più importante dell'anno, mi dicono che non va più bene".
L'inghippo è proprio su quel "materialmente" che significa tagliar
fuori dalla trasferta tre tifosi "tesserati" su quattro. Delle 10.700 tessere
del tifoso sottoscritte dai supporters veronesi, solo un quarto sono fisicamente
arrivate in mano ai legittimi proprietari. Circa tremila tessere sono arrivate
ma non sono state ritirate (perchè per acquistare il biglietto è
sempre bastata la ricevuta della richiesta o l'abbonamento) e oltre cinquemila
non sono mai state consegnate. E questo, ovviamente, non per colpa dei
tifosi del Verona ma per gli inghippi burocratici tra Ministero dell'Interno,
Questura e Lega Pro. Del
caso se ne sta occupando il sindaco Tosi che ha attivato il Ministro dell'Interno
Maroni. Il Verona, dal canto suo, domani aprirà il bigoncio dello
stadio, cancelli 21 e 22, dalle 10 alle 18 per permettere ai tifosi a cui
la tessera è arrivata di ritirarla. I biglietti a disposizione dei
veronesi sono duemila, ma visto quanto successo a pochi giorni dalla partita
ben difficilmente andranno esauriti.
*
Sempre
sul punto, Cristiano: "L'ultima frontiera
del ridicolo: sapendo che i veronesi sono tesserati e che quindi sarebbero
scesi ugualmente a Salerno e avrebbero mostrato tutta l'inutilità
di questa maledettissima tessera, si sono inventati che la trasferta è
vietata a chi non la possiede materialmente. Dunque, il consumatore finale
deve pagare per una inadempienza frutto di chi la tessera la emette. Non
c'è che da augurarsi che tutta la "peggio" Verona la possegga già...
oltre che una bella azione legale per ottenere il risarcimento dalle società
e dalle aziende emittenti. VERONA
- Il Prefetto della Provincia di Salerno ha disposto che in vista della
gara di ritorno della finale play-off, in programma domenica alle 18, la
vendita dei tagliandi di ingresso allo stadio per i residenti nella regione
Veneto sia riservata ai soli possessori di tessera del tifoso, materialmente
rilasciata, nel numero massimo di 2.000 unità".
*
A Madrid
sanno bene qual è la squadra di Roma: "Ciao
Lorenzo, ti invio queste foto scattate nel museo del Real Madrid. Della
Lazie nemmeno una traccia. Sempre Forza Magica Roma. Valerio".
Evelina:
"Ciao
Lorenzo, ti
segnalo questo video riassuntivo della stagione 2010/11 dei tifosi dell'Aris
Salonicco (che ricordiamolo, controllano la società di calcio tramite
l'Aris Members Society) http://www.youtube.com/watch?v=f8Hd6UqOSSM&feature=player_embedded A
presto Evelina".
*
Mi
piacerebbe avere, da chiunque, una risposta: come fa lo Stadio Flaminio
ad essere a norma per 40.000 spettatori per il rugby e non esserlo per
più di 4.000 persone per il calcio? Questa gente non vuole mandare
i tifosi allo stadio, altro che stadi pieni!
CALCIO:
ATLETICO ROMA-JUVE STABIA, FERMEZZA CONTRO ILLECITI TIFOSI
(AGI)
- Roma, 14 giu - Si sono tenuti questa mattina il Comitato provinciale
per l'ordine e la sicurezza pubblica ed il Tavolo tecnico presieduti rispettivamente
dal Prefetto e dal Questore di Roma per definire le misure per la gestione
della sicurezza in occasione della gara Atletico Roma-Juve Stabia.
Nel corso delle due riunioni - si legge in una nota - e' stato in particolare
affrontato il tema delle criticita' strutturali dello stadio Flaminio (chissà
perché per il rugby queste criticità strutturali non ci sono....
anzi mettono pure nuove tribune con i tubi Innocenti!!!),
ed i rischi connessi per la sicurezza dei tifosi, degli operatori delle
Forze dell'ordine, nonche' degli stessi giocatori (oddio,
mi dovrò barricare in casa domenica!).
Alla luce di quanto emerso, i Presidenti delle 2 Societa', nel prendere
atto degli sforzi profusi dalla Prefettura e dalla Questura per l'accoglienza
dei tifosi in vista della gara e degli effettivi rischi, hanno condiviso
l'opportunita' della limitazione della capienza a 4.000 posti, raggiungendo
l'intesa circa la destinazione di 1500 biglietti ai tifosi ospite in possesso
della tessera del tifoso. La soluzione, hanno sottolineato i 2 Presidenti
nel corso delle riunioni, consente di bilanciare le aspettative dei tifosi
con le esigenze di sicurezza strutturale ed ambientale dello stadio Flaminio.
Nel confermare la politica di accoglienza rivolta ai tifosi stabiesi, la
Questura di Roma ha predisposto l'attivazione dell'area collettore di via
Schiavonetti, dove i supporters stabiesi che raggiungeranno la Capitale
attraverso l'uscita autostradale di Roma Sud potranno lasciare in sosta
le auto al seguito. Dall'area parcheggio indicata i tifosi campani potranno
raggiungere poi lo stadio con bus navette gratuite, in condizioni di sicurezza,
con le quali potranno poi al termine farvi ritorno. La Questura di Roma,
pur confermando le piu' ampie condizioni di accoglienza per i supporters
locali e ospiti che vorranno assistere allo spettacolo sportivo nel rispetto
delle regole, ribadisce la linea di estrema fermezza nei confronti di chiunque
si renda autore di atti illeciti, per la trattazione dei quali sono stati
allestiti specifici punti di trattazione dei fermati presso gli Uffici
di polizia di zona.(AGI) Il
tutto con una tifoseria di casa che praticamente non esiste. Non sanno
gestire l'ordine pubblico o, più semplicemente, vogliono evitare
di gestire l'ordine pubblico. Solo in Italia uno stadio che contiene 40mila
persone per il rugby viene ritenuto agibile per 4mila persone per il calcio.
Ridicoli.
*
Festa
Ultras Tito Cucchiaroni:
FESTA
UTC 24-25 giugno RACCOLTA DISDETTE TESSERA DEL TIFOSO
Per
tutta la durata della festa sarà allestito un banchetto dedicato
a chiunque voglia disdire la tessera del tifoso. Occorre semplicemente
portare con sè un documento d'identità, la samp card e, per
chi lo avesse sottoscritto, l'abbonamento del campionato appena concluso;
tali documenti verranno fotocopiati e sarà nostro impegno attivare
le procedure per la disdetta presso gli organi competenti. Vi
ricordiamo che la tdt non dovrà essere rinnovata, ma avrà
una durata di 5 anni anche se buona parte di ciò che vi prometteva
non è mai stato rispettato! ...E'
PIU' SEMPLICE DISDIRLA CHE SOTTOSCRIVERLA...
*
Info:
"Il
17 Giugno, in occasione dei 10 anni dallo scudetto, si disputerà
il primo MyROMA's cup. Triangolare tra Aesseromaartisti, Roma club Garbatella
e St Pauli. Prima del match verranno premiati Alberto de Rossi e Alessandro
Florenzi. Per maggiori informazioni www.myroma.it o www.laroma.net". 15
giugno 2011: inserite, grazie ad Andrea molte
altre foto ed articoli della stagione 1932/33,
ormai completa. 14
giugno 2011 (pomeriggio): ancora referendum
e protesta: Giulio:
"secondo
me scrivere sulle schede del referendum no alla tessera è una cosa
sbagliata.. perchè il referendum è forse ancora l’unica parvenza
di democrazia in questo paese e quindi credo sia nostro dovere esprimere
le nostre preferenze riguardo a quello che ci viene sottoposto. e in questo
referendum purtroppo non c’erano domande sulla tessera. poi ognuno di noi
è libero di fare ciò che vuole! No Alla Tessera Giulio". Invece
non sono d'accordo, perché era stranoto che - se fosse stato raggiunto
il quorum - avrebbe vinto il sì. Annullare
la scheda scrivendo "no alla tessera del tifoso" comportava comunque l'innalzamento
del quorum ma, al tempo stesso, un segnale chiaro sul punto. Ancora:
"Ciao
lorenzo volevo informarti LENOLA prov Latina (LT), 12 schede con la dicitura
"no alla tessera del tifoso" pari all' 1% dei voti validi e questo senza
fare propaganda ma solo tra amici!!!! ciao continua cosi!". 14
giugno 2011: chi è causa del suo mal
pianga se stesso: "Caro
Lorenzo, dopo 6 anni che non votavo, stamattina mi sono nuovamente recato
al seggio e ciò a prescindere da ogni orientamento politico
visto che sono ormai intimamente convinto che non ha più senso parlare
di ideologie in uno stato "nemico" dove non c'è spazio per il dissenso
e dove chi (per restare in tema) si definisce ultras, o cerca semplicemente
di seguire la propria squadra in trasferta deve farsi schedare. E' inutile
precisare che il mio "no alla tessera del tifoso!" figurava su ogni scheda
ripiegata ed inserita negli appositi scatoloni. Dopo tanti anni, ho sprecato
qualche minuto del mio tempo non tanto per votare, quanto piuttosto per
consentire il raggiungimento del quorum e quindi per fare l'esatto contrario
di quanto consigliava il Ministro della Rep. Padana. Mi piace pensare che
lorsignori siano - dopo i risultati del referendum - un po' più
preoccupati della nostra "banale" crociata contro la tessera. Le tematiche
e gli strumenti di contrapposizione di chi è (o pensa) "ultras"
stanno infatti piano piano uscendo dal ristretto contesto "tifo - calcio
- stadio"
e coinvolgono sempre di più i genitori, le mogli, i figli, gli amici,
i colleghi, i vicini di casa, ecc. dei medesimi ultras. No alla tessera!
Un Ultrà". Lo
stesso sostanzialmente io. La mia tessera elettorale era praticamente intonsa.
Per le elezioni politiche e ammnistrative ho deciso da tempo di non votare
più in quanto votando si legittima lo stesso sistema: i politici
sono terrorizzati dal non voto. Il referendum, invece, riguarda il popolo.
Molte altre volte non ho votato i referendum perché non capivo -
e sì che non sono del tutto ignorante - i quesiti, perché
troppo tecnici. Questa
volta c'era più di una motivazione per andare a votare ed il fatto
che chi ci sta reprimendo abbia detto di non votare mi ha spinto ad andare.
*
Inseriti
altri resoconti su Roma/Varese. Mi
si dice...: "Partendo dalla scusa di alcuni
messaggi su Twitter di Dave Boyle, il direttore generale di SD (Supporters
Direct), la Football Foundation ha deciso
di tagliare il proprio finanziamento a SD, ovvero la maggior parte dei
fondi su cui si basa la loro attività. La verità è
che SD e il movimento di cui è alla guida stanno diventando troppo
scomodi ed influenti per chi vuole comandare il calcio grazie ai propri
soldi, ovvero la Premier League. Per ora vi chiederei di diffondere questa
storia. Chi è iscritto a facebook può iscriversi al gruppo
di sostegno morale a SD https://www.facebook.com/home.php?sk=group_162031167197147". Sul
punto:
Chi
ha paura dei supporters trust? La Premier League vuole uccidere SD e tutto
il movimento
Pubblicato
da thepeoplesgame su 12 giugno 2011 Supporters
Direct ed il movimento dei tifosi responsabili, che stanno con ottimi risultati
di cambiare il mondo del calcio, riportando alla base valori come democraticità,
trasparenza e sostenibilità, sono diventati scomodi. Troppo scomodi.
Tanto che l’esistenza stessa dell’organizzazione inglese è in questi
giorni gravemente minacciata dalla decisione della Football Foundation
di non rinnovare il finanziamento che è alla base dell’attività
di Supporters Direct. Il grosso dei fondi a disposizione di SD arriva dal
Football Stadium Improvement Fund (FSIF), ovvero in pratica, indirettamente,
dalla Premier League. Dalla
sua fondazione nel 2000, Supporters Direct ha aiutato a formare circa 180
trust, con un totale di circa 270.000 iscritti, contribuendo fattivamente
a salvare quasi 50 club tra calcio e rygby, portati al fallimento dai loro
“benefattori”. SD ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione in Inghilterra
e in Europa di un nuovo approccio dei tifosi verso i loro club ed il calcio
in generale, un approccio proattivo, in cui i sostenitori hanno preso coscienza
della loro forza e si sono uniti in modo democratico e responsabile per
il bene delle loro squadre. L’influenza positiva sul calcio e sulla società
del lavoro di SD è stata riconosciuta ed incoraggiata dalle istituzioni
europee e dal parlamento inglese che nella recente inchiesta sullo stato
del calcio nazionale ha recepito i suggerimenti di SD per promuovere il
coinvolgimento attivo dei tifosi nella vita, nella gestione e nella proprietà
dei club, in linea con il concetto di “Big Society” portato avanti dalla
nuova coalizione di governo. Proprio questa nuova inchiesta, che i vertici
della Premier League stanno cercando di far passare per un’idiozia, potrebbe
vedere il campionato di calcio più ricco del mondo chiamato a rispondere
su temi importanti e delicati. A
qualcuno tutto questo doveva fare fastidio. A chi vuole che il calcio sia
un solo un business, a chi vuole tenerne ben salde le redini a discapito
dell’unica parte rimasta vera, i tifosi (e non i clienti). Il modo più
semplice per proteggere i loro interessi dall’influenza crescente del movimento
guidato da Supporters Direct era tagliare i fondi che permettono di portare
avanti questa rivoluzione. Per
farlo, è stato usato un pretesto ridicolo: dei messaggi scritti
sul proprio account Twitter dal direttore generale di SD, Dave Boyle, appena
dopo la promozione del Wimbledon, di cui è da tifoso da sempre,
giudicati offensivi e blasfemi, in particolare verso i “giudici” che autorizzarono
il trasferimento del Wimbledon a Milton Keynes. Espressioni forse eccessive,
di cui Boyle si è scusato e da cui SD si è dissociata, usate
da un tifoso che stava celebrando una grande vittoria e anche una grande
vendetta per un torto impossibile da dimenticare. Purtroppo, era proprio
quello che qualcuno aspettava per potervisi attaccare, in mancanza di meglio. L’attività
e l’influenza dei supporters’ trust non è limitata alle serie minori,
dove si trovano i 19 club totalmente in mano ai loro tifosi. Lo Swansea
City ha come terzo maggior azionista il trust dei tifosi, con il 19,99%
del capitale sociale. Il trust dell’Arsenal ha una quota piccola ma influente
che sta difendendo con le unghie dopo l’ultimo cambio di proprietà.
Il trust del Liverpool ha avuto un ruolo importante nella “cacciata” dei
proprietari americani e lo stesso sta cercando di fare quello del Manchester
United in lotta contro Glazer (noi cosa
stiamo aspettando... aderite a MyRoma!). Ieri
il direttivo di SD si è riunito in una sessione di emergenza (qui
il resoconto): sono state accettate le dimissioni di Dave Boyle da
Chief Executive (Direttore Generale), sostituito da Brian Burgess a partire
da ieri, ed è stato formato un comitato all’interno del direttivo
per gestire questa fase di crisi. Si comincerà quindi da subito
a proteggere il lavoro in Scozia, nel resto d’Europa e nel rugby, che è
sostenuto in altri modi (tra le fonti il governo scozzese, l’Uefa e la
lega del rugby) e a cercare nuove forme di finanziamento, compresa una
collaborazione con il Premier League Fans’ Fund. Ma
tocca anche a tutti i tifosi coinvolti nel movimento della fan ownership,
tutti i tifosi che vogliono un calcio migliore, più pulito, più
sano, che li rispetti invece di sfruttarli, lottare per difendere Supporters
Direct, le meravigliose persone che vi lavorano e rischiano il posto, e
tutti i principi per cui si battono, in Inghilterra, in Europa e anche
oltre. Chi crede in questo movimento, che raccoglie centinaia di migliaia
di tifosi che hanno a cuore solo il bene del calcio e dei loro club, e
che hanno dimostrato di essere capaci di cose incredibili, chi non vuole
che tutto questo finisca facendo vincere chi dalla sua ha solo avidità
e denaro, è chiamato a mobilitarsi. Intanto, è nato un gruppo
su Facebook per chi vuole dare il proprio sostegno morale a SD: si chiama
“Supporters
Direct has my support”.
*
Grazie
all'indefesso Andrea F. inserite molte foto ed articoli nella stagione
1932/33. Qui un assaggio... Palermo/Roma (rinviata), si notino i romanisti
al seguito...
*
Hellas
Verona/Salernitana, Andrea: "Utilizzando
il gergo della stampa nostrana credo che i veronesi di ieri fossero "teppisti
travestiti da tesserati".
*
Una
lotta senza speranza: "Ancora
violenza negli stadi. Ieri un brutto episodio è stato registrato
nel campo di calcio di Ariano Irpino al termine della partita di calcio
di spareggio per accedere al campionato di promozione tra Real Forino e
Baiano. Già durante la partita la tifoseria del baianese arrivata
in massa ad Ariano (erano circa 500) ha cominciato a creare scompigli sugli
spalti. Tafferugli tra loro, con lanci di fumogeni. Poi il clou è
giunto al termine della partita finita con la vittoria del Forino. E forse
proprio la gioia della tifoseria forinese, che stava esultando nel campo
al termine della partita, ha sollevato l’ira degli avversari.
Appena
è uscito il primo tifoso dallo stadio, un quindicenne di Forino,
un gruppo della tifoseria del baianese lo ha aggredito con calci e pugni.
Il giovane è caduto a terra. Ed è stato colpito violentemente
al volto. Sono stati gli altri tifosi del Real Forino a strappare il quindicenne
dalla rabbia degli avversari. Subito è intervenuta la polizia che
era di servizio per il controllo e l’ordine pubblico della partita. Gli
agenti hanno sedato la rissa e hanno chiuso immediatamente i tifosi del
Real Forino nello stadio. Erano circa 300.
Nell’intervento
sono rimasti feriti in modo lieve, anche due agenti. Al seguito c’erano
anche bambini e donne che sono stati costretti a rimanere sotto l’abbondante
pioggia caduta proprio in quell’istante. La polizia ha prima riportato
la calma tra i tifosi. Poi ha scortato la tifoseria baianese sul pullman
fino a Baiano. Alla fine i trecento del Real Forino sono stati “liberati”
dallo stadio. Nel frattempo un’ambulanza era arrivata per medicare il giovane
aggredito. I colpi gli hanno causato una forte emorragia al naso.
Fortunatamente
non ha avuto altre gravi conseguenze. Anche se il suo volto era completamente
tumefatto. Ne avrà per 5 giorni. Intanto la polizia ha avviato le
indagini. Alcuni giovani del baianese sono stati condotti in questura per
rilevare le generalità. Con molta probabilità nelle prossime
ore gli agenti della questura prenderanno provvedimenti nei confronti dei
confronti dei responsabili e molto probabilmente sarà individuato
il giovane che ha aggredito il tifoso, che rischia una denuncia".
*
A.S.D.
BRUTIUM COSENZA Il
gruppo Curva Nord Cosenza Ultras, dopo la decisione presa a gennaio 2011
di lasciare vuote le gradinate del San Vito e di non seguire più
la squadra fuori casa in segno di protesta contro la Tessera del tifoso
e l’inasprimento delle leggi special i imposte dal Ministro Maroni e dal
Governo Berlusconi in tema di manifestazioni sportive, ha scelto di allontanarsi
in modo definitivo dal calcio moderno e da tutti i suoi scandali. Dopo
un’attenta riflessione sul messaggio che da più parti è stato
fatto passare per valido e secondo il quale il problema reale da risolvere
a tutti costi è rappresentato dagli ultras, si è deciso di
ripopolare i campi sportivi delle categorie dilettantistiche. Intendiamo
lanciare un segnale di rottura, ma al contempo continuare ad esprimere
i l nostro modo di essere. Il
22 aprile 2011, abbiamo costituito un’associazione sportiva dilettantistica
dal nome BRUTIUM COSENZA, col simbolo del lupo che azzanna il pallone moderno:
fotografia perfetta del la nostra protesta. Il progetto nasce dal basso
con la speranza di riuscire a scardinare il moderno “sistema calcio”
che ormai non ci rappresenta più. Nella prossima stagione agonistica
iscriveremo la “nostra” squadra in Terza categoria per dimostrare che la
parola ultras è stata spesso accostata a tematiche che
non ci appartengono. Razzi smo, corruzione, business, violenza gratuita
sono argomenti lontani anni luce da ciò che abbiamo manifestato
nel corso della mi l itanza sul le gradinate del San Vito. Al contrario,
sono l’integrazione e l’aggregazione sociale i cavalli sui qual i si è
sempre scelto di puntare. Vincendo a mani bassi. Tutti i ragazz i del gruppo
si sono autotassati per riuscire a gestire il campionato e, perché
no, ad arrivare il più in alto possibile. Il risultato sportivo
passerà però in secondo piano perché la vittoria più
bella sarà il colore che potremo tornare ad esprimere su una gradinata,
cancellando quel grigiore che ha rovinato le nostre domeniche del pallone.
In ultimo, ma non per questo meno importante, teniamo a chiarire un concetto.
Siamo e rimarremo per sempre tifosi e ultras dell’attuale Cosenza Calcio
1914, che riteniamo la prima squadra del la città e per la quale
auspichiamo con tutte le nostre forze una veloce risoluzione dei problemi
dirigenziali. Non l’abbandoneremo mai e continueremo a difenderne i colori
fuori dagli stadi da semplici appassionati, in virtù di quanto spiegato
sopra. A prescindere, invece, seguiremo dal vivo il BRUTIUM COSENZA che
ha la presunzione di rappresentare l’indole rivoluzionaria e passionale
della terra dei Bruzi. Per
la prestazione ufficiale del progetto, dello staff tecnico e del le maglie
ufficiali, il BRUTIUM COSENZA darà comunicazione a tutti gli organi
di stampa con ampio preavviso all’inizio del la prossima settimana.
Tutto
condivisibile, anche se il problema rimane.... Se il Brutium Cosenza dovesse
un giorno scalare le categorie? 13
giugno 2011: Roma Primavera tricolore! In
linea le foto e i filmati di Roma/Varese.
Emanuele:
"Tanti
saluti a Maroni".
*
Maglie:
"Ciao
Lorenzo , notizia presa da yahoo sulle maglie di alcuni club calcistici
europei. Secondo colui che ha realizzato l'articolo questo sono le 10 maglie
più belle, pensa te quelle più brutte. un saluto il
Psv Eindhoven è bianco rosso Il
Manchester City è bianco azzurro Il
Bordeaux è blu il
Celtic è bianco verde Per
le altre ancora più note non servono spiegazioni http://it.eurosport.yahoo.com/top-flop/article/2445/
*
Strano,
i Veronesi sono tesserati:
Verona
- Salernitana, incidenti: 19 arresti
Lunedì
13 Giugno 2011 11:56 Gli
scontri tra le opposte tifoserie si sono verificati fin dall’arrivo dei
supporters granata nella cittá veneta con un bilancio finale di
19 arrestati, dei quali 14 tifosi granata e 5 sostenitori gialloblu. •
A rendere la situazione ancora più incandescente lo stop imposto
ad un torpedone di sostenitori della Salernitana, bloccato dagli agenti
della questura di Verona. I poliziotti in assetto antisommossa hanno provveduto
a condurre gli occupanti del bus presso gli uffici della centrale per l’identificazione
del caso, preludio a qualche provvedimento ben più serio, vale a
dire il Daspo. • La miccia è stata accesa con l’arrivo della gran
massa di tifosi granata. Non è bastato un ingente numero di tutori
dell’ordine per evitare che le frange più violente del tifo venissero
a contatto. I due gruppi di facinorosi si sono scontrati, facendo affidamento
su bastoni e spranghe di ferro e c’è stato bisogno di un massiccio
intervento delle forze di polizia per evitare che gli scontri degenerassero.
Qualche contuso tra le tifoserie e diversi fermi, poi tramutati in arreso
presso la questura di Verona. • I poliziotti hanno anche sequestrato petardi,
razzi e piccoli quantitativi di sostanze stupefacenti e si è reso
necessario l’utilizzo di lacrimogeni per disperdere i facinorosi. Anche
durante la gara si sono registrati momenti di tensione sugli spalti del
Bentegodi. Nell’anello inferiore del settore occupato dai sostenitori granata
la polizia è dovuta intervenire per creare una zona cuscinetto più
ampia e spegnere sul nascere le tensioni successive alla prima rete su
rigore dell’attaccante di casa Ferrari. • anche il dopo gara. Dopo oltre
due ore di attesa i tifosi ospiti hanno lasciato l’impianto di Piazzale
Olimpia e si sono verificati incidenti con le forze dell’ordine, schierate
per evitare ulteriori contatti con i tifosi gialloblu. I dirigenti della
questura sono giá al lavoro per dare un volto ed un nome ai responsabili
del pomeriggio di violenza con l’ausilio delle immagini. • I primi riscontri
investigativi hanno prodotto ben 19 arresti. Dalle prime notizie raccolte
i tifosi della Salernitana fermati ed arrestati successivamente sono originari
del quartiere Carmine, mentre altri due sostenitori di Mariconda sono stati
sorpresi a lanciare bombe carta contro i supportes del Verona. In serata
poi l’episodio del bus bloccato e condotto alla centrale per gli accertamenti
del caso e l’identificazione degli occupanti. Insomma, sono rimasti lettera
morta gli appelli alla civiltá, lanciati anche dai due sindaci De
Luca e Tosi. 12
giugno 2011: non so chi va o non va a Pistoia,
dopo il casino che hanno fatto con i biglietti. Sul sito della Prefettura
di Lucca non c'è scritto assolutamente nulla in ordine al divieto
di vendita dei biglietti per i non residenti in Toscana. IL
CASMSASSASASAAAASSSSS non ha deciso nulla, tantomeno l'Osservatorio. Ergo,
non si capisce da chi sia arrivata questa limitazione e, soprattutto,
se esiste o se invece non è stato chiesto informalmente do comunicare
il divieto per scoraggiare la presenza dei romanisti nell'incontro contro
la squadra sostenuta dal Ministro Maroni. Stasera
io vado e sarò sul posto e cercheremo di capire. Al limite chi va
senza biglietto andrà a mangiare fuori senza cadere nei tranelli
da parte di chi già ha testo il tranello a una cinquantina di viola.... Tanto
per farvi ridere, pare che la nostra amata Società - che in attesa
di Di Benedetto è ancora gestita con criteri dilettantistici - abbia
comunicato ieri alle 13 il comunicato ufficiale per la vendita dei biglietti
Roma-Varese con riportate le ricevitorie in cui si potevano acquistare
fino a Sabato alle 19.00. Gli
As Roma Store ovviamente sono stati esclusi dalla vendita (sarebbe stato
troppo facile far trovare un punto fisso ai tifosi senza dover girare...)
ma... sorpresa... le ricevitorie che avrebbero dovuto vendere i biglietti
non ne sapevano assolutamente nulla.... e il comunicato è invece
arrivato alle biglietterie ufficiali che però non potevano
vendere i biglietti...
NUOVI
PROPRIETARI, PER
CORTESIA, PIAZZA PULITA DI QUESTA GENTE *
Carrarese/Prato: Sarà
affollata di giocatori di Serie A la tribuna dello stadio dei Marmi di
Carrara domani per la finale di ritorno dei playoff di Seconda divisione
Lega Pro tra Carrarese e Prato (impostosi 1-0 all'andata). Gigi Buffon,
Cristiano e Alessandro Lucarelli, Sebastian Giovinco, saranno tra i supporter
della squadra di casa mentre Bobo Vieri tiferà Prato. L'Osservatorio
nazionale sulle manifestazioni sportive, ha vietato la trasferta ai residenti
nella provincia di Prato escluso i possessori della tessera del tifoso.
Gli ultras del Prato però partiranno lo stesso: non potendo entrare
allo stadio, tiferanno dall'esterno, dietro la curva sud riservata agli
ospiti. La partita sarà trasmessa in diretta su Rai3, per la sola
zona di Prato, dove sarà allestito un maxischermo allo stadio Lungobisenzio. Ma...
se la TdT serve per gestire l'ordine pubblico, non era meglio che i tifosi
del Prato fossero dentro lo stadio?
*
Intervista
di Maroni su Il Giornale:
«Questo
mondo del calcio mi ha disgustato»
di
Tony Damascelli Il
ministro dell’Interno non ha più voglia di giocare a calcio. «Questo
mondo mi ha deluso e anche disgustato». Roberto Maroni non è
un tipo da mezze misure. «Ho combattuto la mafia, la camorra, la
’ndrangheta, posso avere paura di quello che accade nel football? Sono
stato offeso da Zamparini che mi ha accusato di avere dimenticato i valori
della democrazia per l’introduzione della tessera del tifoso. Ma i fatti
mi hanno dato ragione, più tessere del tifoso di abbonamenti (frase
senza senso... che vuol dire? Con la tessera del tifoso ci sono statio
meno abbonamenti, è un dato di fatto)
. La lega, quella del calcio ovviamente, è condizionata dagli interessi
dei club, mi fido della federcalcio, della lega un po’ meno. La cultura
del successo, l’avidità, la corsa al denaro hanno fatto saltare
i freni inibitori, laddove esiste ignoranza o fragilità accadono
i fatti miserabili di cui ci stiamo occupando». Domani
a Roma, Maroni firmerà il decreto che istituisce l’unità
investigativa per le scommesse, una struttura creata ad hoc per intervenire
sul fenomeno che sta intossicando il mondo del calcio, italiano e non soltanto.
«Il Coni e la Federcalcio mi hanno chiesto un aiuto. Loro non possono
disporre degli strumenti che invece noi possiamo utilizzare per indagare.
Così faremo, in collaborazione con i Monopoli, con le concessionarie
di scommesse, con la guardia di finanza, con la polizia, i carabinieri,
la polizia postale, la Dia. Proporrò ai ventisette membri dell’Unione
Europea, ai miei ventisette colleghi ministri, la creazione di un network
che controlli il movimento di scommesse anomale, per evitare che il criminale
italiano faccia la sua puntata dal Belgio o dalla Svizzera o viceversa
(il
bello è che accade solo in Italia, Maroni!).
Poi chiederò un incontro con l’Uefa, per presentare a Platini il
progetto e dialogare con il massimo organismo sportivo continentale. La
Fifa ha dato 20milioni di dollari all’Interpol per organizzare un controllo
sul mondo delle scommesse, dovremo fare lo stesso anche se l’Interpol non
ha potere investigativo». Tra
gli organismi coinvolti nell’iniziativa c’è anche l’Unire: «L’ippica
non dipende dal Coni ma muove scommesse per oltre un miliardo e mezzo di
euro, il calcio arriva a quattro miliardi e quattrocentomila euro, per
un totale di sei miliardi, una cifra colossale. Comunque il messaggio dovrà
essere chiaro: chi sgarra sa che non avrà a che fare soltanto con
le sanzioni sportive e, comunque, non ci si limiterà alla squalifica
ma alla radiazione, all’espulsione a vita». Parole,
ma i fatti? «Guardi che se opporranno un muro noi lo abbatteremo.
E’ ora di cambiare, di restituire i valori etici e non mercantili allo
sport. La mafia si combatte nelle scuole elementari, la corruzione del
calcio va affrontata nei vivai. Non mi preoccupo. Due anni fa individuammo
infiltrazioni camorriste nelle violenze alla stazione ferroviaria di Napoli,
alla vigilia della trasferta di campionato contro la Roma (lo
stesso PM di Napoli lo ha smentito); firmai
il divieto di trasferta dei tifosi napoletani per tutto il torneo. Un gruppo
di ultras scese in piazza indossando una maglietta gialla che portava questa
scritta: “Io ho precedenti penali”, è appesa al muro del mio ufficio,
un souvenir (non è solo un souvenir:
è la realtà anche per te, Roby).
Le organizzazioni criminali usano il calcio per gestire le trasferte, il
merchandising e per riciclare il denaro sporco anche con le scommesse regolari». E
il ministro che fa? Si dimette da tifoso del Milan? «La
passione è diventata sfida. Ero un terzinaccio che correva e basta
ma aveva come idolo Rivera. Oggi sarei addolorato profondamente se Cristiano
Doni risultasse responsabile di questa vicenda, crollerebbe un simbolo
per il tifo atalantino, con conseguenze non facilmente immaginabili, è
un rischio grande. Per quanto mi riguarda ho ancora il ricordo di un bagno
nella fontana in piazza a Varese il giorno del primo scudetto dell’era
Berlusconi. E poi di un viaggio in charter per la finale di Atene, in compagnia
di Fabrizio, mio figlio, a festeggiare il giorno del suo compleanno e della
champions. Il charter ripartì alle sei del mattino da Atene, restai
in bambola per due giorni. Indimenticabile». Però,
un uomo di governo che viaggia in charter è una notizia non italiana.
Per esempio un volo di Stato sarebbe stato più attuale: «Lasciamo
perdere l’argomento (e ride). Quando vado in vacanza viaggio con le compagnie
low cost, con la mia famiglia e la scorta. E poi, se proprio vuole saperlo,
per il bagno nella fontana, a quel tempo io ero all’opposizione». Non
si può avere tutto dalla vita, a parte la maglietta gialla (già). 10
giugno 2011 (pomeriggio): referendum... Roberto
Maroni fa sapere che al referendum non va a votare. E
allora, nel premettere che non voto più da molti anni per elezioni
politiche e amministrative, avendo dichiarato l'indipendenza della mia
privata abitazione, ormai assediata dall'Italia, non mi resta che dire
questo: caro
Roberto Maroni, tu hai fatto la tessera del tifoso e allora io vado a votare
il referendum, così, tanto per far raggiungere il quorum di cui
hai il terrore. Se
tu avessi dichiarato che andavi a votare, magari non ci andavo. Farò
sempre il tuo contrario, Roberto. Se
poi sulla scheda scrivo "Sì", "No" o
un "no alla tessera del tifoso" a caratteri cubitali,
sono affari miei. Poi,
per dare il colpo di grazia, vado a Pistoia senza tessera a vedere
Roma/Varese primavera visto che tifi per il Varese, caro Roberto. Ah
già, tifi anche per il Milan.... Del
resto, "Noi non seguiamo mille squadre, solo le nullità lo fanno"
(cit.).
*
Finale
scudetto della Roma primavera contro il Varese: i biglietti li vendono
sul posto.... Inutile dirlo: tutti a Pistoia.
Calcio
in tv, il boom di Sky Un
aumento del 40 per 100
Calcio
in tv, il boom di Sky Un aumento del 40 per 100 Ilaria D'Amico In
attesa di un'estate rovente, aspettando i processi e le sentenze del calcio
scommesse, ecco che merita ritornare sull'annata appena conclusa. Gli spettatori
negli stadi hanno tenuto: più o meno (più
meno che più: quando c'è un aumento dello 0,1% Maroni annuncia
trionfante che salgono gli spettatori negli stadi e quando come oggi c'è
un meno 4% cosa ci dice?) gli stessi dell'anno
precedente, nonostante i timori per la tessera del tifoso (veramente
il Ministero dell'Interno riteneva che con la tessera del tifoso "i tifosi
sani" sarebbero tornati negli stadi, che si sarebbero riempiti di famigliole
felici....). Bene San Siro e San Paolo, maluccio
l'Olimpico con Roma e Lazio. La Juventus la prossima stagione avrà
il nuovo impianto da 45.000 ma dovrà riempirlo. Ma è in tv
che si è avuto un autentico boom. Lo testimoniano i dati di Sky,
che pubblichiamo in esclusiva. La media totale partite sulla pay tv di
Murdoch è stata di 494.002 telespettatori contro i 353.851 della
stagione precedente, con un maxi-incremento del 39,6%. La media parallele
serie A (vale a dire l'insieme delle partite della domenica alle 15) è
stata invece di 1.466.559 contro 1.240.460 della stagione precedente (incremento
del 18,2%). Inoltre la novità della Serie A 2010-2011, cioè
la partita della domenica alle 12,30, non ha assolutamente scoraggiato
il tifoso: l'audience media è stata infatti altissima, 863.308 spettatori
a partita (con il record per Udinese-Inter del 23/1 con 1.386.714 spettatori
medi). Il record assoluto della stagione invece è stato di Juventus-Inter
del 13 febbraio con 2.864.452 spettatori medi. Insomma, un dato importante:
il calcio in tv piace, cresce sempre di più. Ora i presidenti devono
svegliarsi e cercare di riportare i tifosi negli stadi. Senza stare a piangere
o sognare impianti nuovi e leggi dello Stato che non arrivano mai.
*
Calcioscommesse:
CALCIO
SCOMMESSE: RADICALI, A QUANDO LA TESSERA DELLO SCOMMETTITORE? Da
Maroni solita propaganda poliziesca
Dichiarazione
di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, e Marco Perduca, senatore
Radicale Quando
c’è da fare propaganda, il Ministro dell’Interno è sempre
in prima fila. È
accaduto che mentre Maroni si divertiva a rendere impossibile la vita dei
tifosi con le sue tessere e le centinaia di ordinanze prefettizie, intorno
al calcio sembrerebbe essere successo di tutto, tra millantatori, falsificatori
di risultati e presenza della criminalità organizzata. E
così il Ministro ha subito pensato che fosse l’occasione buona per
creare nuove e inutili burocrazie poliziesche: dopo il Casms, che ha reso
difficile la vita non solo ai tifosi ma anche alle prefetture di tutta
Italia, nascono ora l’Uiss e il Giss. A
quando la tessera dello scommettitore?
Roma/Genoa
primavera a Pistoia
Roma/Genoa
primavera a Pistoia
10
giugno 2011: la partita della primavera Fiorentina/Varese,
terminata con la vittoria ai rigori dei lombardi che hanno giocato i tempi
supplementari in 8, mi ha riconciliato con il calcio. Chi
ha tempo di leggere dei biglietti per la finale faccia sapere.
*
Daspo
di massa ai viola, da dodicesimouomo.net:
La
Fiorentina perderà più di 45 tifosi
Non
è nello stile di questo sito guardare cosa fanno e non fanno gli
altri. Anche perchè sappiamo benissimo che la misura del Daspo viene
applicata ad ogni tifoseria, senza “favoritismi” per nessuno. Certo è
che questi 45 Daspo fanno clamore. Farà
ancora più clamore il silenzio della società. Pronti a cospargerci
il capo di cenere se il club prenderà le parti dei suoi tifosi ma
permetteteci di essere molto scettici al riguardo. Mentre
arrivano notizie di partite aggiustate, nei giorni dove si discute, dopo
la bellezza di 5 anni se radiare o meno Moggi e lo stesso pontifica e ci
fa la morale da tv, giornali, siti web. Mentre scoppiano scandali in seno
alla FIFA, e da Napoli ci fanno sapere di infiltrazioni camorristiche nel
calcio. Nei giorni in cui Abete, collezionista di sconfitte, invece di
dimettersi, invoca pene dure ed esemplari per giocatori e club implicati
negli scandali ma sappiamo che la FIGC era informata sui flussi anomali
di scommesse. Immaginiamo che anche stavolta il tutto si risolverà
in fretta e furia con una “pulitina di facciata”. E mentre il calcio perde
ogni residua credibilità, vediamo che a pagare sono sempre e solo
i tifosi. I
tifosi, gli Ultras come il male assoluto di uno sport immorale, sporco,
corrotto. I tifosi, gli Ultras a volte così naif, romantici, che
giusto o sbagliato sono gli unici ad avere ancora degli ideali nel calcio. Abbiamo
raccontato di come a volte sia impossibile o quasi acquistare un biglietto
anche se lo stadio è semivuoto. Insomma un percorso ad ostacoli
per non parlare delle trasferte. Oramai
andare a vedere una partita di calcio non è più un divertimento
ma una “faticaccia” e mettendo in conto che l'atmosfera che si vive in
uno stadio non è per niente di gioia. E
così nel giro di pochi anni gli stadi si sono svuotati. Non sono
pochi coloro che da fedeli appassionati, sono arrivati ad odiarlo questo
gioco o meglio, questo sistema. I
45 Daspo porteranno fuori dallo stadio altri tifosi. Il calcio è
al punto di non ritorno. I presidenti da un anno litigano su quanti soldi
si devono spartire in base ai tifosi. Rischiano con la loro avidità,
cecità, distacco, di contarne tanti di meno nel giro di pochi anni.
Perchè del resto abbiamo capito che le società ci considerano
ma solo quando “facciamo numero” per dividersi i soldi.
Massimo
Fini (me lo avete segnalato in molti) su Il Fatto Quotidiano:
Un
calcio da PlayStation
Massimo
Fini Nel
1982, dopo la vittoria dell’Italia ai Mondiali di Spagna e la decisione
di introdurre il “terzo straniero”, scrissi per il Giorno un articolo in
cui dicevo che il calcio andava a morire. Ma, data la sua fortissima struttura
pensavo che l’erosione sarebbe avvenuta molto lentamente e non mi sarei
mai aspettato che ne avrei visto la fine, o quasi, nell’arco della mia
vita.
Non
mi riferisco qui agli scandali che hanno recentemente coinvolto società
di B e anche di A, che sono solo un epifenomeno, oltretutto abbastanza
circoscritto se paragonato a quanto avviene di analogo in altri settori
della società (politica, finanza), della ben più profonda
corruzione che negli ultimi decenni ha corroso il mondo del calcio e il
suo significato più autentico. Il calcio (come altri sport minori,
rugby per esempio, che questo significato hanno conservato) prima di essere
spettacolo, prima di essere gioco, prima di essere sport è (o per
essere più precisi: era) un rito collettivo. Una liturgia. Era l’ultimo
spazio rimasto al sacro in una società che sotto la spinta della
razionalizzazione economica si è completamente secolarizzata. Perché
è basato su un elemento del tutto gratuito, la passione del tifoso,
il quale gioisce come un bambino se la sua squadra vince o si dispera se
perde, senza che questo abbia per lui, nell’uno o nell’altro caso, alcun
significato economico.
Una
liturgia (un mito) è per sua natura tendenzialmente immutabile,
come sapevano bene i Greci e anche la Chiesa cattolica prima che, col papato
di Wojtyla, perdesse la sua sapienza. Se qualche cambiamento deve essere
apportato lo si deve fare con estrema cautela. Son come le fiabe che racconti
ai tuoi bambini, i quali vogliono che tu le ripeta ogni volta come gliele
hai narrate la prima volta, immutate in ogni particolare. I tifosi sono
come quei bambini.
Il
business, l’astrazione del denaro, ha svuotato il calcio di tutti i suoi
contenuti rituali, mitici, simbolici, magici, irrazionali, identitari.
Addio alla Messa domenicale. Oggi, per il business televisivo, le partite
sono spalmate su quattro giorni, dal venerdì al lunedì, e
se è turno di Coppa dei Campioni (io preferisco chiamarla ancora
così, anche se ormai, sempre per esigenze di business, è
un’altra cosa) e di Uefa su tutta la settimana. Un’overdose che ammazzerebbe
anche un toro. Fine anche del sub-rito del sabato, della schedina giocata
al bar con gli amici. I calciatori cambiano squadra ogni anno per essere
sostituiti da “novità” ritenute più stuzzicanti o durante
lo stesso campionato (con buona pace della regolarità della competizione),
non esistono più giocatori-simbolo, campioni che hanno fatto tutta
la loro carriera in una sola squadra (Totti è stato, e sarà,
l’ultimo, un’eccezione comunque rispetto all’epoca dei Rivera, dei Mazzola,
degli Antognoni, dei Riva, dei Bulgarelli), persino le maglie, per interesse
degli sponsor, non sono più quelle, ci sono squadre, in Italia e
in Europa (che sono il centro del business) che giocano con undici stranieri.
Il
processo di identificazione, il riconoscersi in una squadra, nella sua
storia, nella sua tradizione, nelle sue maglie, nei suoi colori, nel suo
carattere, la cui continuità era assicurata dal passaggio di testimone,
di generazione in generazione, fra gli “anziani” e i giovani dei vivai
(oggi semidistrutti dalla sentenza Bosman che ha portato nel calcio, cioè
anche nella sfera del sacro, le ferree leggi del mercato) è diventato
quasi impossibile. Ci vuole un grande sforzo di immaginazione, un voler
illudersi a tutti i costi che il calcio, così come lo abbiamo vissuto
per un secolo, esista ancora. Non per nulla qualche anno fa gli ultras,
i terribili ultras, i demonizzati ultras, in rappresentanza di 78 società
di A, di B, di C e delle serie minori, organizzarono a Milano, davanti
alla Figc, in una domenica canicolare di giugno, una civilissima e composta
manifestazione al grido di “Ridateci il calcio di una volta!”. Ma non furono
ascoltati. Non se ne dette quasi notizia, nemmeno sulla Gazzetta dello
Sport. Disturbavano il manovratore.
Il
calcio da stadio, l’unico, vero, calcio ha perso, dal 1982, anno simbolicamente
della svolta, il 40% degli spettatori. E ha perso anche la sua caratteristica
di evento nazionalpopolare, di “festa di tutti”, interclassista, con un’importante
funzione sociale: sulle gradinate sedevano fianco a fianco, uniti dalla
stessa passione, il piccolo e il medio imprenditore e il suo operaio. La
politica degli abbonamenti (denaro fresco da incassare a prescindere) e
dei prezzi ha distrutto il senso di ritrovarsi insieme in modo comunitario,
la suburra va dietro le porte, gli altri, a seconda del proprio status,
nelle diverse tribune. Chi può permetterselo guarda la partita su
Sky, dove l’implacabile moviola va a cercare i labiali dei giocatori, gli
sputi, le sacrosante bestemmie, gli scazzottamenti alle spalle dell’arbitro
e insomma una parte importante del calcio (divenuta proibitissima, vietatissima,
sanzionatissima) che è una metafora della guerra e come tale viene
vissuta dai tifosi. Uno sfogo di aggressività salutare, se circoscritto
e incanalato nelle due ore della partita, ad evitare guai peggiori, i “delitti
delle villette a schiera” come li chiama Guido Ceronetti.
Questo
calcio pulitino, televisivo, asettico è certamente politically correct
e, soprattutto economically correct, ma il risultato è che quanto
in esso vi è di più concretamente umano, e cioè i
valori rituali, mitici, simbolici, sociali di cui parlavo, è stato
sacrificato all’astrazione-denaro. Al loro posto resta la vuota forma della
partita che domani potrebbe anche diventare, come tutto il resto, virtuale.
Una PlayStation. Una perfetta simulazione, senza possibilità di
errore, sull’iPad.
Ad
ogni buon conto il calcio va a ridursi progressivamente a un qualunque
spettacolo televisivo, a una Domenica in, da fruirsi solipsisticamente
a casa, fra una telefonata al cellulare e una visitina al frigo. Perdendo
tutti i suoi connotati specifici susciterà un interesse sempre più
generico, vago, intercambiabile che, come tale, prima o poi svanirà.
Così gli apprendisti stregoni, a furia di spremerla, avranno ucciso
“la gallina dalle uova d’oro” e il razionalismo nella forma del denaro
avrà realizzato, è il caso di dirlo, l’ennesimo autogol.
Il
Fatto Quotidiano, 8 giugno 2011
9
giugno 2011: prima di tutto, complimenti alla
Roma Primavera che battendo 2-0 il Genoa è in finale scudetto. La
finale è domenica 12 giugno a Pistoia, ore 20.30, contro la Fiorentina
o il Varese. Complimenti anche ai ragazzi che sono andati a Pistoia stasera
che spero saranno rafforzati per la finale. 321
Km. 3 ore e 4 minuti. Nun c'avemo un cazzo da fà.
*
Purtroppo
i viola non tesserati sono incorsi nella repressione del dissenso operata
dallo Stato:
PRIMAVERA,
45 Daspo per un fumogeno e un petardo
Ha
del clamoroso, almeno per le proporzioni rispetto ad altri fatti accadute
in altre curve e in altre occasioni, la notizia riportata poco fa da Radio
Blu, in occasione di Fiorentina-Atalanta, gara valida per i quarti di finale
della final eight del Campionato Primavera, sarebbero stati emessi 45 DASPO
(pare per questioni legate al lancio di un petardo e di un fumogeno), nei
confronti dei tifosi della Fiorentina giunti a Lucca. Gran parte dei tifosi
coinvolti sarebbero appartenenti al gruppo dei non tesserati, che segue
le partite dei viola nel parterre di Curva Fiesole.
*
Giornalisti
fuori dal mondo (in questo caso da Quotidiano.net): "Prima
di lui c'era riuscito solo il serbo Ivan Bogdanov, l'ultra' che blocco'
Italia-Serbia a ottobre e che da allora venne soprannominato 'Ivan il terribile'.
Oggi Mario Ferri, 23enne di Pescara soprannominato 'Falco' e noto in tutto
il mondo per le sue invasioni di campo, e' stato raggiunto da un provvedimento
Daspo di ben cinque anni, il piu' duro mai comminato in Italia dopo, appunto,
quello di Bogdanov. Ferri ha pagato per l'ennesima invasione di campo,
quella effettuata a Londra durante la finale di Champions tra Barcellona
e Manchester United, nello stadio di Wembley. In quell'occasione e' stato
eclatante anche il gesto di Ferri, che ha abbracciato Lionel Messi e gli
ha messo al collo una sciarpa del Milan. Ferri, ha deciso la questura di
Pescara, per i prossimi cinque anni dovra' anni presentarsi a orari prestabiliti
in caserma dai carabinieri per firmare. Il provvedimento vale sia sul territorio
nazionale che internazionale. In Italia, quando il Pescara giochera' nello
stadio di casa, Ferri dovra' presentarsi al minuto 10 e al minuto 40 delle
due frazioni di gioco. Quando la squadra giochera' in trasferta, gli bastera'
farsi vedere dai militari al quindicesimo e al sessantesimo minuto di gioco.
Il Daspo per Ferri riguardera' quindi anche l'Ironman in programma a Pescara
il 12 giugno prossimo, quando 'Falco' dovra' andare in caserma due volte,
all'ora di pranzo e nel pomeriggio, mentre si svolgera' la prova di triathlon". Il
giornalaio di turno non sa che tutte le questure d'Italia diffidano abitualmente
per 5 anni centinaia di persone, per reati assolutamente idioti e minimali,
accanendosi persino sui minorenni. Ma loro che ne sanno? Solo quando gli
toccano un nipote se ne accorgono...
*
Continuando
con i giornalisti della carta stampata che va per la maggiore, fedele rappresentazione
della classe politrica che ci governa, tanto a destra quanto a sinistra:
A
CAZZARI! Calcio
Scommesse, PM Di Martino: "Nulla su Totti. Non so da dove possa esser uscito
il suo nome"
SKY
SPORT - "Non ce assolutamente nulla su Totti e Vieri. Sono nomi che non
so da dove siano usciti. Si capisce che è una sciocchezza. Con l'autorità
sportiva non c'è nessun problema, con Palazzi ci sentiamo quotidianamente.
Non vedo nessun legame con le indagini di Napoli, per quel che riguarda
la criminalità organizzata non ho elementi particolari. Posso pensarci
viste le grandi somme investite, ma non ci sono riscontri" ha detto il
PM di Cremona Roberto
Di Martino.
*
Torniamo
a Irlanda/Italia:
TIFO
AZZURRO A LIEGI, STUDENTI PRO QUORUM REFERENDUM
(ANSA)
- LIEGI (BELGIO), 7 GIU - Amore per la maglia azzurra ed un messaggio a
favore dei referendum di domenica e lunedi' prossimi. Cosi' i tifosi italiani
del Belgio accolgono allo stadio 'Sclessin'di Liegi la squadra di Cesare
Prandelli. ''L'amore per la nazionale non ha confini. Gli immigrati in
Belgio'', replica uno striscione esposto dalla curva dell'impianto. Sulla
tribuna opposta una critta degli studenti Erasmus di Bruxelles: ''12 e
13 giugno, facciamogli un quorum cosi' ''. La grossa scritta e' stata appesa
alla balaustra per oltre mezzora, poi gli studenti l'hanno rimossa alcuni
minuti prima dell'inizio.
Lo
stadio e' ad ampia maggioranza bianco, rosso e verde, sono 18.000 i tifosi
locali che hanno acquistato il biglietto per vedere l'Italia. Ampio uso
di fumogeni da parte della curva pro azzurri, mentre sul settore opposto
sono sistemati una decina di ultra' Italia, che hanno esposto un altro
striscione di tipo referendario, ma contro la tessera del tifoso: ''Maroni,
noi abbiamo votato no... alla tessera''. (ANSA).
*
A proposito
di Italia.... Scozia/Italia 2008: proprio come in Italia!
*
Poi
passiamo a dei celebri incidenti del 1980/81, quando Roberto Rulli e pochi
valorosi difesero l'onore di Roma sulle gradinate di Torino: "ciao
Lorenzo se ti puo' interessare ti allego un link di un filmato presente
su youtube riguardante la famosa partita Toro-Roma 80/81 dal
minuto 2.46 per pochi secondi e' possibile vedere dal vivo quei famosi
scontri dei quali hai pubblicato le foto. saluti fabio http://www.youtube.com/watch?v=zGIcm_IJZgU Qui
il filmato da scaricare.
*
Nelle
pagine di "Fedeli alla tribù", inseriti molti altri adesivi
anni '70-'80 di altre squadre.
*
Annuncio:
"Ciao
lorenzo, volevo chiederti se potevi pubblicare questo annuncio : vendo
la mia piccola collezione di riviste la roma, più precisamente annata
96 (da aprile a dicembre), annata 97 completa, annata 98 completa, annata
99 completa, annata 2000 (manca solo agosto), annata 2001 (mancano luglio-agosto-settembre-ottobre)
e annata 2002 fino a settembre incluso. chiunque fosse interessato puo
contattarmi presso questo indirizzo email modstalenti@hotmail.it".
*
Onore
ai padovani:
Padova
– Novara: 300 ultras storici senza biglietto. Rischio sicurezza in città
Sarebbero
almeno 300 gli ultras storici del Calcio Padova senza biglietti per la
sfida fondamentale con il Novara giovedì sera. Tifosi
padovani Mentre la quota biglietti ha ormai raggiunto i 16.000 ticket staccati
nelle rivendite, il cuore pulsante da sempre del tifo biancoscudato è
beffato. Centinaia di supporter da sempre sono rimasti a bocca asciutta
nel caos biglietti che anche questa volta si è generato. Sono ultras
che non erano abbonati perchè non hanno mai accettato la tessera
del tifoso: quindi non era per loro la vendita delle prime 24 ore e dalle
13.00 di oggi si sono immersi nelle code tra centinaia di altri tifosi
“occasionali”. La
rabbia per questi problemi rischia di accendere polemiche e difficoltà
in termini di sicurezza non indifferenti in città. Senza considerare
che allo stato attuale gli unici biglietti rimasti sono molto costosi (40.00
euro per la tribuna Ovest). Cifre che gli ultras storici non intendono
sborsare senza un trattamento di favore. Nella mattinata di mercoledì
pare che il Prefetto possa concedere l’apertura del secondo anello della
tribuna Est dando così spazio ad altri circa 5000 tifosi. Vero
è
che si deve in qualche maniera ragionare sui rischi incidenti nel momento
in cui queste centinaia di tifosi di fede biancoscudata non dovessero trovare
un modo per accedere allo stadio nel momento più importante per
la loro squadra. Per loro, in un modo o nell’altro, una soluzione andrebbe
trovata immediatamente. Secondo le ultime indicazioni del Calcio Padova
alle 20.00 “sono ancora a disposizione poco meno di 500 tagliandi del settore
Tribuna Ovest. Terminati questi, sarà raggiunta la capienza di 16.500
posti disponibili per i biancoscudati. La prevendita proseguirà
comunque on line anche in serata attraverso il sito www.ticketone.it”.
*
Hellas
Verona/Salernitana: "Caro
Lorenzo, per
la serie "oggi le comiche" ecco quanto sta accadendo in vista della finale
playoff di Lega pro girone A tra Salernitana e Verona. Premetto che tra
le due tifoserie c'è molto astio e livore e che in passato sono
successi numerosi incidenti sia a Verona che a Salerno. Ieri il casms decideva
di autorizzare la vendita anche ai non possessori della tdt in vista della
partita di domenica prossima a Verona. Per tale motivo venivano messi in
vendita in 4 negozi di Salerno 3100 biglietti. In particolare era stato
deciso di dividere il settore ospiti in 2 parti: in quella inferiore i
tesserati, in quella superiore i non tesserati. Vista l'occasione si decideva
anche di aumentare la capienza dello stadio Bentegodi portandola a circa
30000 posti. Puoi facilmente immaginare la calca e la ressa a Salerno viste
le numerose richieste. Ma ecco che oggi pomeriggio giunge una notizia inaspettata: "Il
Prefetto di Verona, recepite le indicazioni del Comitato di Analisi per
la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive in ordine alla vendita dei biglietti
per la gara Hellas Verona – Salernitana, finale di andata dei play off
di Prima Divisione Lega Pro in programma allo stadio Bentegodi di Verona
domenica 12 giugno alle ore 16:00, ha ritenuto di dover adottare le seguenti
prescrizioni: -
da oggi e fino a tutta la giornata di sabato 11 giugno vendita dei tagliandi
per i residenti della Regione Campania riservata ai soli possessori di
Tessera del Tifoso; -
il giorno della gara, vendita dei tagliandi ai soli residenti nella Regione
Veneto " In
pratica, il casms è ritornato sui suoi passi. Guarda caso, proprio
stamattina, su vari quotidiani locali di Salerno e Verona si esprimeva
perplessità in seguito alla decisione di non vietare la trasferta
ai senza tessera. Risultato? Bè credo lo si possa capire da quanto
precedentemente scritto. N.B.:
il prefetto parla di tagliandi in vendita da oggi e sino a sabato ai soli
possessori della tessera. E chi ha già acquistato i tagliandi ed
è sprovvisto di tessera? Grazie
sempre per l'attenzione e la cura del sito. Un abbraccio, Gianluca".
*
Dalla
terra d'Albione:I tifosi
inglesi rivogliono i posti in piedi negli stadi Reintrodurre
i posti in piedi nei maggiori stadi del Regno Unito. È la proposta
a sorpresa della Football supporters federation (Fsf), associazione che
riunisce 180 mila tifosi di calcio inglesi e gallesi. Standing
ground Mercoledì 23 marzo la Fsf ha lanciato una petizione on line
sul proprio sito web per chiedere il ripristino di spalti dai quali sia
possibile seguire in piedi i match di Premier League e Championship (la
serie B inglese) sul modello di quanto già accade in Germania. IL
DIVIETO DAL 1994. Le terrace o standing area ovvero le tribune prive di
posti a sedere numerati, sono state vietate nei maggiori campionati inglesi
a partire dal 1994 a seguito dei due tragici incidenti verificatisi negli
anni '80 allo stadio Heysel di Bruxelles e nell'impianto di Hillsborough,
a Sheffield. In entrambi i casi le vittime occupavano settori senza seggiolini
numerati e questo fattore, unito alla mancanza di adeguate misure di sicurezza,
si rivelò decisivo nell'aggravare il bilancio finale di morti e
feriti. PROPOSTA
E POLEMICHE. La proposta della Fsf ha suscitato polemiche nel Regno Unito.
La Fa (la lega calcio d'Oltremanica) e i principali club della Premier
League hanno già assicurato che le terrace non torneranno, mentre
è durissima la reazione contraria dei familiari delle vittime di
Hillsborough. Possibilista, invece, si è dichiarato il ministro
per lo Sport, Hugh Robertson che si è detto favorevole a ripristinare
settori che accolgano spettatori in piedi nel caso in cui la polizia li
ritenga sicuri. Tuttavia,
il governo non pare ansioso di venire incontro a questa richiesta, consapevole
del fatto che dopo le migliorie degli ultimi anni gli stadi inglesi sono
divenuti fra i più sicuri del mondo. La
petizione della Football supporters federation parte dal presupposto che
«i tifosi inglesi e gallesi debbano potere scegliere se seguire le
partite di calcio da seduti o in piedi sugli spalti, in aree dedicate e
sicure». Fra i motivi a sostegno di questo ritorno al passato, l'associazione
elenca una serie di ragioni fra le quali la pratica invalsa da parte di
molti tifosi di trascorrere i novanta minuti dell'incontro in piedi ostacolando
quindi la visuale di chi resta seduto oltre alla necessità di avere
biglietti a costi più contenuti nelle standing area. Secondo
l'Fsf, inoltre, reintrodurre i posti in piedi in occasione delle partite
di campionato avrebbe un basso impatto sulla sicurezza e sulla logistica
interna degli stadi britannici. I seggiolini numerati potrebbero infatti
essere rimontati in occasione dei match di Europa o Champions League, per
i quali l'Uefa richiede espressamente impianti dotati esclusivamente di
posti a sedere. L'esempio
proposto è il vario rail system, un sistema a binario che consente
di rimuovere i seggiolini per scorrimento in caso di necessità.
Il vario è oggi presente in diversi stadi di nuova concezione che
ospitano gli incontri dei club tedeschi di Bundesliga, come gli impianti
di Stoccarda e Hoffenheim. Secondo John Darch, portavoce di Fsf: «non
stiamo parlando di reintrodurre le vecchie terrace, ma di un sistema moderno
che ha passato tutti i test di sicurezza in Germania». LA
FUNZIONE SOCIALE DELLO STANDING. L'Fsf insiste anche sulla «funzione
sociale» dei posti in piedi che verrebbero venduti a costi più
contenuti di quelli tradizionali permettendo l'accesso ai match di Premier
League a chi oggi non può permetterseli. A tal proposito, il Guardian
di giovedì 24 marzo ha ricordato che un biglietto in una standing
area tedesca costa in media dai 12 ai 14 euro, un quarto di quanto occorra
per assistere a un match inglese di cartello comodamente seduti sul proprio
seggiolino di plastica. Sempre
il Guardian e il Daily Mail hanno registrato le reazioni che la proposta
della Fsf ha suscitato nell'opinione pubblica e presso la coalizione di
governo. Il 15 aprile di ventidue anni fa il Regno Unito fu colpito dal
disastro di Hillsborough, una delle peggiori tragedie mai verificatesi
all'interno di uno stadio di calcio. Ad appena quattro anni di distanza
dai morti dell'Heysel, la semifinale di coppa di Lega fra Liverpool e Nottingham
Forest durò appena sei minuti dopo che l'arbitro dell'incontro fu
avvisato di ciò che stava accadendo attorno al rettangolo di gioco. L'INCIDENTE
DI HILLSBOROUGH. Un insieme di colpevoli negligenze degli organizzatori
aveva infatti fatto sì che migliaia di tifosi del Liverpool si ritrovassero
compressi fra le tribune e le barriere di recinzione con l'impossibilità
di lasciare il proprio settore, soffocati dalla calca e presi dal panico.
Novantasei persone morirono fra la folla, principalmente per asfissia e
centinaia di supporter riuscirono a salvarsi soltanto scavalcando o sfondando
le barriere di recinzione che separavano gli spalti dal terreno di gioco.
Un intero capitolo del bestseller Febbre a 90° di Nick Hornby ricostruisce
il pomeriggio di Hillsborough mettendo in luce le cause e le circostanze
che determinarono la tragedia, poi esaminate nel Taylor Report, l'indagine
che ha posto le basi per i nuovi criteri di sicurezza oggi in vigore negli
stadi britannici, fra cui l'abolizione dei posti in piedi. Contraria
la Premier League, possibilista la polizia Alla
luce di tutto questo, non sorprende dunque che l'Hillsborough family support
group (Hfsg), l'associazione che riunisce i familiari delle 96 vittime
e dei 766 feriti di quel 15 aprile 1989 abbia accolto con sdegno la proposta
di reintrodurre posti in piedi nei maggior stadi britannici. Come
ha ribadito Margaret Aspinall, presidente dell'Hsfg: «siamo assolutamente
contrari a ogni forma di posti in piedi negli stadi di calcio e lo saremo
sempre. Non ci interessa quello che accade in Germania, qui siamo in Inghilterra
e mai incoraggeremo il governo a cambiare la legge sulla sicurezza negli
stadi». SOLO
POSTI A SEDERE. Su una simile lunghezza d'onda si è inserito il
portavoce della Premier League, Dan Johnson, secondo il quale «la
nostra posizione è di continuare con i posti a sedere e di opporci
al ritorno delle gradinate. I posti numerati hanno portato più donne
e bambini negli stadi del Paese e restano più sicuri delle standing
area, indipendentemente da quanto queste ultime possano essere migliorate». Andy
Holt, agente in servizio negli stadi britannici e portavoce dell'Association
of chief police officers ha sottolineato come «reintrodurre i posti
in piedi negli stadi sarebbe una ricompensa per i tifosi che oggi infrangono
le regole dimenticandosi di seguire gli incontri da seduti». Eppure
lo stesso Holt non esclude la possibilità che possano esistere standing
area sicure come quelle presenti oggi in Germania: «il problema per
la polizia consiste piuttosto nel controllo della folla che nel modo in
cui gli spettatori assistono alle partite». IL
PRECEDENTE NEL 2001. La questione non è del tutto nuova. Già
nel 2001 l'allora ministro per lo Sport, Kate Hoey aveva suggerito di rivedere
l'obbligatorietà dei posti a sedere negli stadi, ma i suoi colleghi
di governo avevano bocciato la proposta. La palla passa ora all'attuale
ministro Robertson che dovrà destreggiarsi fra le pressioni dei
tifosi più appassionati e la necessità di mantenere gli attuali
standard di sicurezza che hanno fatto degli stadi britannici un modello
da seguire.
*
Brutte
cose in Paraguay:
Tifosi
del Santos deternuti da una settimana in Paraguay in condizioni disumane. I
tifosi del Santos mangiano tortillas e riso Dormono
sul bus e in due stanze presso la stazione di polizia
I 58
sostenitori del Santos del Brasile, accusati di reati quali rapina
aggravata e disturbo alla quiete pubblica rimangono rinchiusi nel commissariato
di San Lorenzo ad Asuncion (Paraguay). I
brasiliani vengono assistiti dal loro console e da emissari del loro
club. I
tifosi al seguito del Santos per la semifinale di Copa Libertadores contro
il Cerro Porteno rimangono detenuti presso il commissariato di polizia,
alcuni per mancanza di posti sono costretti a dormire nel loro pullman
nel piazzale. Ai
tifosi detenuti viene somministrato un solo pasto al giorno ,dal momento
che nei compiti della polizia non rientra la ‘gestione’ dei detenuti. I
pochi pacchi di biscotti che sono riusciti a recapitare emissari del consolato
brasiliano sono andati esauriti subito dimostrando che i tifosi detenuti
sono affamati. Secondo
altre fonti i tifosi del Santos sono costretti anche ad usare il bagno
del loro pullman per mancanza di servizi igienici. Le
persone arrestate passano le giornate sotto la tettoia del cortile
del commissariato, cantando e giocando a domino o lanciando insulti di
ogni tipo verso le autorità Paraguaiane. I
tifosi Brasiliani sono detenuti nel commissariato di polizia secondo l’ordinanza
del giudice Carlos Pane del tribunale di San Lorenzo. Lo
stesso ha ordinato la detenzione preventiva, sulla base della denuncia
presentata dal procuratore Julio César Ortiz che persegue i tifosi
del Santos per piccoli furti e atti vandalici a diversi negozi di San Lorenzo. Gli
atti di vandalismo incriminati si sono verificati dopo l’ incontro
di calcio tra Cerro Porteno e Santos, mercoledì 01 Giugno che ha
visto la qualificazione della squadra Brasiliana alla finale di Libertadores.
*
England: "Ciao
lorenzo, un amico di norwich grande tifoso della roma mi ha linkato il
video spot della nuova maglietta per la prossima stagione, essendo di marca
italiana hanno voluto fare uno spot con musica e mezzi che richiamano il
made in italy (pavarotti e Vespa)...http://www.youtube.com/watch?v=Xew50XrbOLU&feature=player_embedded#at=19
peccato solo per la canzone napoletana... 8
giugno 2011 (pomeriggio): scegliete l'animale
che più si avvicina ai "giornalisti" che hanno oggi lanciato in
prima pagina a nove colonne e con tanto di foto il presunto coinvolgimento
di Totti nel calcio scommesse.
ANSA
La
Repubblica
Libero
Il
Giornale
Il
Giornale
Il
Fatto Quotidiano
Il
Corriere della Sera
Il
Corriere della Sera
Calcio
Scommesse, legale Erodiani: "Il
Capitano della Giallorossa? Nessun riferimento alla Roma, si parlava di
serie minori"
«Erodiani,
durante l'interrogatorio di garanzia eseguito dal gip ha già escluso
ogni collegamento per quanto riguarda la serie A, mentre ve ne sono stati
certamente per la serie B e la Lega Pro». Paolo D'Incecco, legale
di Massimo Erodiani, entrando nel tribunale di Cremona, dove nel primo
pomeriggio il suo assistito sarà interrogato dal procuratore capo
Roberto De Martino, smentisce alcune indiscrezioni secondo le quali nel
giro delle scommesse al centro delle indagini vi sarebbero squadre di serie
A. Quanto alla deposizione di ieri di Marco Pirani che avrebbe spiegato
allo stesso procuratore capo che era Erodiani a fornirgli le indicazioni
sulle partite truccate, Giancarlo De Marco, anch'egli legale di Erodiani,
non crede che «Pirani abbia potuto dire una cosa del genere, perchè
da quel che so, potrebbe essere stato il contrario». Per quanto riguarda
poi alcuni presunti nomi illustri che potrebbero essere emersi dalle intercettazioni,
De Marco esclude che quando si parla di una squadra giallorossa, questa
sia la Roma: "Il Capitano della Giallorossa? Nessun riferimento alla Roma,
possibile si parlasse di serie minori"
*
Opinioni:
"riempiamo
di messaggi questo pseudi personaggi .... domani dopo la smentita ( ma
non c'era nemmeno bisogno ) pretendo le scuse a Totti sul giornale" . Per
le altre opinioni, Facebook è pieno: "A
lorè ste merde ce stanno a riprova con il capitano dopo aver fatto
la stessa identica cosa con de rossi!! non aspettano altro che mettere
questi nomi in prima pagina?? sono schifato, non ho parole giulio Lettere
inviate a "La Repubblica" (tra gli estensori dell'articolo c'è anche
il nostro Carlo Bonini): "Egr.
Direttore e Spett.le Redazione di Repubblica, parafrasando
una celebre espressione andreottiana dico che Totti logora chi non ce l'ha. Non
è la prima volta infatti che si levano spropositate ed infondate
accuse al Capitano; qualche tempo fa fu tale Borghezio, carneade politicante
leghista, ad attaccare ed insultare senza motivo Totti; sappiamo bene quante
volte il nostro Francesco sia stato sbeffeggiato da improbabili tentativi
d'imitazione mirati solo a mettere in risalto (esagerando non poco) il
suo accento romano (fino a farlo apparire un "coatto"); ricordiamo che
perfino il Presidente della Repubblica, che dovrebbe avere a cuore (ed
a mente...) cose un po' più importanti di una polemicuccia da bar
dello sport, arrivò a commentare il famoso calcione di Totti a Balotelli
(ovviamente sorvolando sulle provocazioni dell'ex-interista che avevano
originato quella reazione eccessiva). Suscita
stupore e delusione però, almeno in chi ritiene Repubblica un giornale
"serio", leggere che anche questo giornale utilizza - nel sito internet
- il nome di Totti in maniera chiaramente subdola, ed evidentemente per
attirare "click" e quindi "audience"; come vi siete permessi, commentando
l'intercettazione sull'"over" di Fiorentina-Roma, di scrivere testualmente
"È qui che viene fuori il nome di Francesco Totti, indicato solo
come "Il Capitano della Giallorossa" "? Siete scesi anche voi ai livelli
dei tabloid scandalistici? Non
so se Totti darà un seguito a questa vostra assurda affermazione,
sicuramente ne avrebbe ben donde. In nessuna intercettazione, e sicuramente
non in quella oggetto dell'articolo, è stato pronunciato il nome
di Totti. "Il Capitano della Giallorossa" potrebbe essere quello del Lecce
(stessi colori, e guarda caso squadra sicuramente già menzionata
in più intercettazioni); sempre che poi in questa, come in altre
intercettazioni, non vi sia semplicemente un millantato credito. Ma
il titolo scandalistico su Totti intanto l'avete fatto, i click li avete
conquistati... che squallore però! Marco. http://forzaeonore.xoom.it//forzaeonore/index.html". Lasciamoci
con Basette Goal: http://www.leggo.it/video.php?idv=10184&id_news=125985 8
giugno 2011: calcioscommesse e ultras: "Ciao
Lorenzo, in questi giorni in cui il calcio è tornato nella bufera
io per dirla alla Dante <Non mi curo di loro ma guardo e passo>. Io
Ultras, sono fortunato.
L'ultras è da sempre quello che va oltre il risultato è quello
che va allo stadio per la maglia, la città che rappresenta, il gruppo
cui appartiene. Va allo stadio per giocarsi la partita nella partita, quella
del tifo e di altro. In questo momento mi fa pena vedere neglio occhi dei
tifosi diillusi l'amarezza di un calcio in cui non possono credere, l'amarezza
di idoli dimostratesi delinquenti. Il calcio non è credibile, ma
non da oggi e forse nemmeno da ieri ma da tanto tempo. Quando in un mondo
circolano troppi soldi è normale trovare qualcuno che corrompe e
qualcuno che si fa corrompere. La soluzione? non c'è se non quella
di un ritorno al passato quando non c'erano le scommesse, quando non c'era
le paytv quando le società non erano quotate in borsa ma erano delle
semplici associazioni sportive. Ecco quindi che, io oggi vado fiero di
appartenere a quella schiera di ultras che hanno inteso vivere il calcio
non legandosi totalmente al fattore campo o a questo o quel giocatore ma
portando avanti ideali che non tramontano mai come l'amicizia, il coraggio, l'orgoglio
e la passione del proprio essere. Per i tifosi semplici tanta tristezza.
Poveracci chissà quanti hanno osannato Doni e Signori ed oggi i
loro beniamini sono finiti nel fango. Quanti poi si sono fatti arrestare
o diffidare per un rigore dato o non dato, per una papera del portiere
o un fallo di rigore? Oggi non ha più senso.Vuoi vedere che alla
fine l'unico modo giusto di vedere il calcio è quello degli ultras?
Per noi ultras andare allo stadio ha forse
ancora un senso ma oggi un semplice appassionato del pallone con che spirito
dovrebbe andare a vedersi una partita, probabilmente taroccata? Ps.
Per il MInistro Maroni: ma il problema del calcio in Italia non era la
violenza degli stadi? Gianpaolo '74".
*
Ancora
calcioscommesse: "Il coinvolgimento (INESISTENTE)
della Roma è un coinvolgimento voluto dai poteri lobbistici che
gravitano ancora intorno al calcio. Su Fiorentina-Roma non c'è mai
stato un flusso di giocate anomalo. Abbiamo avuto la possibilità
di verificarlo con due responsabili di altrettante agenzie bettistiche
a carattere regionale che ci hanno però dato una proiezione sul
nazionale tutt'altro che lontana dalla realtà. Questi dati usciranno
a giorni, ma sono state operate delle pressioni su chi voleva dirlo subito.
La Roma vessata sui giornali è quella stessa società che
dopo l'accordo con Kerimov subi il controllo della finanza a Trigoria.
I titoli di giornale contro la Roma evidentemente servivano. Fermo restando
che se qualche giocatore si è giocato un risultato anche a paro
e disparo merita l'oblio e l'odio eterno". In
effetti la cosa mi sembra evidente. Pensiamo forse che l'ANSA, Il Messaggero
e compagnia bella non siano influenzabili dalle lobbies? Avete fatto caso
che De Rossi e la Roma hanno avuto titoli ENORMI su tutti i giornali del
mondo per vicende che, da un laro, erano inseistenti, dall'altro sono di
seconda mano, voci che giravano in un letamaio di scommettitori incalliti
che mentivano alle mogli sui soldi giocati e si facevano ipotecare le case? Eppure,
di fronte al passaggio di consegne che dovrebbe vedere l'avvicendamento
degli americani, c'è qualche lobby che vuole mettere i bastoni tra
le ruote, con la complicità - non so quanto involontaria - di media
spazzatura. Comunque
sia Paolo Giannace, caporedattore di AGIPRONEWS, intervenuto a 1927, su
TeleRadiostereo, ha dichiarato, in ordine a Fiorentina/Roma: "Abbiamo
analizzato i movimenti sui bookmakers italiani e non risulta alcuna anomalia
particolare su questa gara. Era abbastanza facile pronosticare un over
perchè tra statistiche, precedenti e stato di forma era prevedibile
uno svolgimento simile. Non possiamo monitorare ciò che succede
all'estero ma di solito la tendenza è simile a quella nostrana.
Solo il 13% aveva giocato il pareggio finale. L'OVER di solito si aggira
sull'1.60/1.70, poi chiaro che può oscillare nell'arco della settimana".
*
A grande
richiesta, ho creato una pagina per Inter/Palermo
giocata a Roma.
*
Arsenal:
"Mamma
mia che orrore quell'articolo sull'Arsenal... e pensare che una volta ad
Highbury si stava così sotto il mitico orologio Edo". Concordo
al 100%. Tutta la vita sulla staccionata o sotto l'orologio.
*
Poi,
diamo una mano a Yves Janssens, fotografo del club belga Eendracht Aalst
che un tempo era in prima divisione ma poi è fallito scendendo in
quarta e ora è di nuovo in seconda divisione... Mi ha mandato del
materiale dell'incontro Aalst/Roma degli anni '90 e ora mi chiede di votare
per la sua squadra su un sito belga www.pinoffs.be/stem Basta
mettere l'e-mail nella prima casella,mentre nella seconda andare sino a
3rd Klasse A e cliccare sulla penultima squadra V.C. Eendr. Aalst, in modo
che il suo club, così mi dice, non venga dimenticato. Dopo di ciò
vi arriverà una e-mail con un link: cliccateci sopra e vi appariranno
belle fanciulle che rappresentano le squadre votate. Cliccando sul nome
del club, altre foto delle belle fanciulle che si spogliano... E 'namo!
Questa
foto di Repubblica ha fatto scalpore: Raffigura,
non un boss come inizialmente scritto dai media, ma il figlio di un boss
che assiste a una partita di calcio del Napoli. E'
ovvio che il primo pensiero - scontato anche per il sottoscritto - è
"com'è possibile che il figlio di un boss sia a bordo campo e uno
che ha acceso un fumone a scopo folkloristico non ci possa andare per tre
anni?". Riflettendo dieci secondi, però, non possiamo cadere nel
loro tranello e l'impulsività deve lasciare spazio alla ragione.
Per quale motivo una persona che è figlia di un boss (non cambierebbe
molto neanche se fosse un boss in persona) e che non è sottoposta
a misure interdittive dall'accedere agli stadi non potrebbe andare a vedere
una partita di calcio? Un mafioso, un camorrista, un figlio di un camorrista,
il figlio di Bin Laden e il nipote di George Bush, non possono essere
tifosi di calcio e quindi assistere a una partita di calcio? Esiste una
legge che vieta al figlio di un boss della camorra di assistere a un match
di serie A? Un figlio di un boss della camorra può andare allo stadio
esattamente come ci va Maroni, fino a che non lo diffideranno. Semmai ci
si può chiedere in base a quale titolo di accesso si trovasse lì
e non in tribuna, ma tant'è. Meglio lui - figlio di un boss e quindi
non necessariamente boss a sua volta - a bordo campo che diversi personaggi
in tribuna d'onore. Si
tratta, quindi, di una notizia burla, creata ad arte per suggestionare,
visto che si parla attualmente di infiltrazione della camorra nel calcioscommesse.
Non caso nel tranello e quindi offro la mia solidarietà alla persona
- di cui non conosco neanche il nome - sbattuta in prima pagina.
*
Intervista
di dodicesimouomo a Cristiano Militello: Gli
stadi di questo campionato hanno mostrato desolanti spazi vuoti e anche
laddove si sono riempiti, si sono svuotati di passione, calore. Alla luce
anche delle nuove inchieste delle procure, dei nuovi/vecchi scandali, si
continua a pensare e chiedere limitazioni solo per i tifosi, che credibilità
può ancora avere questo calcio? La
verità? è che mi fa tenerezza vedere la passione, la dedizione,
direi spesso quasi la....cecità che i tifosi - o almeno, quelli
che si ostinano a seguire il pallone - mettono nel farsi incantare da questo
teatrino sempre più di plastica. E che è alla base dello
"sfruttamento" imposto da certe norme: aumentano gli ostacoli "ma tanto
il tifoso è un tossico e continuerà ad andare allo stadio".
Ma non è così, gli abbonati sono stati meno del 14%, i paganti
meno del 4%. E
pensare che c'è gente che continua a fare la morale agli ultras...
quando delle altre componenti, da Blatter in giù, il più
pulito c'ha la rogna. Io detesto le generalizzazioni, ci sono anche eccezioni
(l'Udinese, l'Empoli, il Chievo,...), solo che talvolta le eccezioni sono
nei posti sbagliati. Uno come Tommasi dovrebbe essere Presidente di federazione
non sindacalista dei calciatori
E'
stato il campionato della tessera, dei divieti di trasferta. E' diventato
soprattutto il campionato degli stadi vuoti, e anche laddove si sono riempiti,
si sono svuotati di passione, calore. Insomma
hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato pace, quanto può andare
avanti un sistema che punisce, emargina coloro a cui il calcio dovrebbe
appartenere e mantiene sempre gli stessi volti ai posti di comando, nonostante
gli insuccessi continui, nonostante abbiano venduto una passione popolare
alle Tv? Andrà
avanti fino a quando le inquadrature delle paytv saranno sempre più
strette fino a zoomare sui singoli tifosi, anziche sulle curve-muri umani
di una volta. Forzature a parte, ci vorrebbe un'inversione di rotta clamorosa.
Smetterla di considerare il calcio solamente un prodotto commerciale, il
calcio è un fenomeno sociale ed in quanto tale è prima di
tutto un prodotto culturale. Il tifoso è il propellente del carrozzone
e parte integrante del prodotto ma è quello più scarsamente
rappresentato e tutelato. Non esiste nessuna società dove io apporto
buona parte dei capitali e non ho neanche una quota. O no?
Anche
fare il biglietto in alcuni casi è diventato una vera odissea, abbiamo
testimonianze di tesserati e non, che sono rimasti "fuori" perchè
le ricevitorie per paura di perdere la licenza, di multe, in mancanza di
comunicazioni chiare hanno preferito in alcuni casi non emettere biglietti.
Immaginiamo anche a te siano arrivate lamentele dello stesso tipo. Ci puoi
raccontare diciamo alcuni casi "limite"? Centinaia,
l'ultimo in ordine di tempo? di pochi giorni fa: un tifoso sannita venuto
dalla Germania per vedersi Benevento-Juve stabia e che ha fatto 2000 km
per scoprire che in Italia per una partita di serie C se non hai la Tessera
del tifoso non puoi entrare.
Il
progetto tessera va avanti, ci troveremo davanti a stadi ancora più
vuoti? Fino
a 10 anni fa, allo stadio io avevo la possibilità di scegliere tra
2 spettacoli, quello in campo e quello sugli spalti. Se mi annoiava la
partita c'era sempre quello offerto dal tifo. Oggi, escluse poche partite
di cartello, non è più così. E la realtà è
sotto gli occhi di tutti, checchè si inventino ai piani alti. Ma
finchè le SOCIETA' di calcio non si ribelleranno a questo ricatto,
difendendo i diritti dei propri sostenitori e sancendo il ravvedimento
di una legislazione che doveva essere "d'emergenza" e che invece, come
sempre succede nel nostro paese, è diventata definitiva, non credo
se ne esca.
Report
e tu con le tue inchieste siete stati tra i pochissimi a parlare della
Tessera. Perchè su un argomento che ha di fatto cambiato il modo
di andare allo stadio c'è stato e continua un silenzio dei media
assordante? Striscia
vive di segnalazioni e di mail ne sono arrivate tantissime; noi poi siamo
una realtà sganciata da certi meccanismi di potere. Report idem. I
giornali, per ciò che ne so, sono anch'essi stati sommersi da lamentele
(e detto tra noi molti giornalisti sono... sensibilizzati al problema,
ma purtroppo quasi sempre è la direzione dei giornali stessi che
detta l'orientamento), ma sono tra l'incudine e il martello, leggasi Stato
e pay-tv, che se la cantano e se la suonano. Ma faccio io una domanda a
voi: perchè dopo ben tre servizi sulla tessera, NESSUNO - nè
dall'Osservatorio, nè dal Ministero - ci ha mai contattato per replicare
alcunchè?
Finiamo
in allegria, i migliori striscioni che hai visto in questa stagione SPERIAMO
NON CI VEDA BRUNETTA degli aretini in un match giocato di mercoledi alle
14.30 NON
SI CANTA A BOCCA PIENA dei parmensi in un match alle 12.30 BOSSI
T'E' RIMASTA NA SCUREGGIA dei romanisti
7
giugno 2011: terminata, grazie a Marco, la
stagione
1967/68 che si fregia della lupa capitolina.
*
Un
accostamento cromaticamente azzeccato:
*
E-mail: Che
dire, non basta una tessera per fermare un ideale, non basta una tessera
per fermare la scomodita' dell'ultimo movimento di aggregazione,
non basterà una tessera per levarci dai coglioni... Eppure tra diffide
e arresti noi ci saremo sempre. Molti ci hanno abbandonato, altri hanno
fatto scelte diverse, molti ancora stanno firmando... per un IDEALE. Un
plauso a coloro che ancora si stanno battendo, ai pochi che sono rimasti,a
coloro che cantano anche per "il compagno di banco"che all'olimpico
non si può neanche avvicinare. Un plauso a quelli che, in una maniera
o nell'altra si sono fatti sempre sentire : in sud, in trasferta,
all'obelisco o chi in silenzio, che ha deciso di non esserci. Un
plauso a chi non si piega "via fax", a chi si sgola, a chi,
nonostante il risultato: la trasferta e' la trasferta... Oltre il
risultato.
Ci vogliono smantellare. La tessera del tifoso e' l'ultima delle tante
privazioni (mirate) che lo stato ha adottato sul movimento ultras. Repressione,
questo e' tutto, diamo fastidio, non c'e niente da fare, siamo rimasti
l'ultima voce contraria, abbiamo deciso di lottare ma sia chiaro... "CHE
NESSUNO SI TIRI INDIETRO". Un ultras
*
Certo,
la tessera del tifoso ha in più il controllo del Ministero dell'Interno,
e quindi la schedatura è più insidiosa, comunque sia ecco
cosa accade per l'Arsenal... da un blog::
La
tessera del tifoso e storie simili.....
Nel
post di ieri, quello in cui si parlava della partita vinta contro il West
Ham, c'era una domanda, tra i commenti, di un lettore di questo blog, che
si chiama Tommy. Mi chiedeva come funzionava la vendita dei biglietti per
le partite in trasferta in Premier League. Casualmente proprio ieri, tra
i miei amici in Facebook, un caro amico, che fa il giornalista sportivo,
postava sulla sua pagina un video in cui si raccontava di come funziona
(apparentemente male) della tessera del tifoso, quella cosa che si applica
in Italia ma su cui sono veramente poco preparato e su cui sorvolo nel
mio giudizio. Cosi
oggi rispondo a Tommy e vediamo se la mia risposta lo soddisfa o meno e
se per caso si possono riscontrare differenze sostanziali sui metodi applicati
in Italia per le trasferte. Allora,
prima di tutto, bisogna partire da una considerazione di base veramente
importante. Cioe' e' molto difficile trovare biglietti per gli stadi in
Premier League. E' una premessa importante, perche' il sistema che si applica
per la vendita dei biglietti, risponde sia a un'esigenza di ordine
pubblico, sia a un'esigenza di selezione obbligatoria per dare una logica
nell'assegnare i biglietti ogni settimana. Poi
c'e' un'altra considerazione, le trasferte in Premier le fa chi vuole farle.
Mi spiego. Non esiste una tipologia di persone o una fascia d'eta' che
fa le trasferte, in trasferta ci vanno i ragazzini di 8 anni (con i genitori),
fino a persone che hanno qualunque eta' e che vogliono solo andare in trasferta
a vedere calcio dal vivo. Cosi in un settore ospiti trovi uomini di 70
anni, donne giovani e meno giovani e famiglie intere in tantissimi casi. E'
una premessa che reputo importante e mi auguro abbiate colto la sua reale
importanza, cosi posso andare avanti nel mio tentativo di spiegazione. Detto
cio', c'e' da dire che per avere un abbonamento allo stadio, per le partite
in casa, c'e' una trafila molto particolare. Prima di tutto bisogna essere
members, cioe' pagare un'iscrizione annuale (35 sterline) che da la soddisfazione
di essere parte di una grande famiglia (nel caso dell'Arsenal parliamo
di 180mila tesserati), che contribuiscono alle casse sociale del club e
poi con altre 30 sterline si puo' aderire alla lista d'attesa per l'abbonamento.
Io ho atteso 10 anni prima di veder soddisfatta la mia richiesta e ogni
anno si liberano posti solo se uno rinuncia la posto o se uno muore. Quando
io fui chiamato per l'abbonamento, i posti a disposizione erano solo 22.
Considerando che allo stadio ci sono 60.500 posti e che gli abbonati sono
38mila come prevede la legge, capite che ventidue e' veramente un piccolo
numero. Quindi,
fin dal primo momento che si aderisce alla tessera che ti fa diventare
“member”, i tuoi dati sono registrato, hai una tesserina d'identificazione
e un numero. A
questo punto, nei dieci anni che ero solo un tesserato sostenitore, avevo
la possibilita' ogni tanto di poter comprare dei biglietti per le partite,
che erano molto piu' frequenti, piu salivo nella scala dell'anzianita'
di tesseramento e ogni volta che compravo il biglietto lo potevo fare solo
con carta di credito a mio nome. Questo fa capire bene che con 38mila
abbonati e 180mila members, non ne rimangano per chi voglia comprarli in
altre maniere, ed infatti e' proprio cosi, ed infatti mi pare che siano
circa 12 anni che tutte le partite in casa dell'Arsenal sono SOLD OUT e
sono in vendita libera, senza abbonamenti e altro, solo le partite di Carlin
Cup, cosi lo scorso anno sono stati il 99.5% i biglietti venduti per l"Emirates
e questo e', se non lo sapevate, il record in Europa, ma al secondo posto
non c'e' il Barcellona o il Real Madrid, ma ci sono United e altre squadre
inglesi. Poi
nel biglietto c'erano scritte alcune cose importanti. Ad esempio la persona
che compra il biglietto e' responsabile del posto assegnato e che se ci
fossero dei danni, questi verrebbero addebitati sulla carta di credito
con cui si sono comprati i biglietti. In
pratica non si menziona il fatto che questi non possano essere ceduti ad
altri...e' certamente possibile, ma prima di darli in giro a chiunque capiti,
e' sempre meglio essere sicuri di chi ci va, perche' se capitano a una
persona poco affidabile, e questo fa danni , i conti sono sulla vostra
carta di credito. Ogni poltroncina all”Emirates ha un costo (in caso di
danni) superiore alle 1500 sterline. Giusto per dare una misura.... poi
se accadessero incidenti nel settore dove avete comprato il biglietto,
prima di tutto vengono a cercare chi aveva quei posti, poi sara' un vostro
problema certificare che non eravate allo stadio. Tutta
questa premessa perche' i biglietti per le trasferte sono una conseguenza
di tutto cio'. Infatti, dopo che si e' diventati abbonati per le partite
in casa, potete tentare di andare in trasferta. Ci sono due modi, uno e'
avere la “Away scheme”, cioe' essere in una lista in cui si decide di prendere
tutti i biglietti per le trasferte ogni volta che questi vengono realizzati. Anche
in questo caso c'e' una lista d'attesa enorme e solo quest'anno sono riuscito
ad essere dentro (ed ecco perche' ho sempre i biglietti per le trasferte).
Anche in questo caso tutto e' molto semplice. Appena un biglietto per una
trasferta vine pubblicato e stampato, mi viene addebitato sulla carta di
credito, mi arriva a casa per posta e se ci vado o non ci vado, sono problemi
solo miei. Per ora non ho fatto tutte le trasferte, ma ho venduto comunque
i biglietti a persone “fidate” e sicure, in pratica a gente che sono certo
non si mette nei casini in uno stadio. Anche in questo caso tutti i biglietti
a disposizione per le trasferte, che siano a Londra stessa o a Newcastle
(la piu' lontana di tutte), sono sempre SOLD OUT . Per
ogni biglietto che si ottiene, si ha un punto in una specie di classifica
di fedelta', che ti possono essere azzerati se per caso, anche solo
una volta, ti metti nei casini in una partita di calcio. Per casino intendo
che ti lasci andare a un danneggiamento oppure a un diverbio d'opinioni
violento con un tifoso avversario. A
cosa servono questi punti? Semplice, se si gioca in Europa (trasferta)
o una finale di FA Cup a Wembley o la finale di Champion League, i biglietti
vanno distribuiti in base ai punti guadagnati con le trasferte. Piu' ne
hai, maggiore e' la possibilita' che ottieni i biglietti che desideri.
In pratica la Societa', in questo modo, ha la possibilita' di avere una
pre-selezione di qualita' sui suoi tifosi che si recano in trasferta per
partite in cui non il totale controllo della gestione. Certo, la mela marcia
puo' capitare, ma come ben sapete, al minimo problema, in UK, non solo
esci da queste liste, ma ti scordi lo stadio per parecchi anni. Ma
per tornare alla questione biglietti, alla fin fine non si ha nessuna fila
fuori dalle banche, nessun favoritismo a chi conosce questo o quell'altro
politico, etc etc... tu sai quanti punti hai e sai se avrai diritto o meno
ai biglietti. Semplice e lineare, stop. In
pratica, per chiudere il discorso, non esiste una reale tessera del tifoso,
ma esiste comunque una specie di schedatura. Certo, nessuno lo nega. Quando
vado in trasferta la Societa' sa dove sono seduto allo stadio, sa a che
ora entro dentro lo stadio (infatti i biglietti sono con codici a barre
che aprono automaticamente i cancelli dello stadio ed avvertono elettronicamente
che il mio biglietto e' in uso e sanno dove sono seduto nel treno organizzato
per la trasferta, in quanto il biglietto e' numerato ed ho la sicurezza
del posto a sedere in cambio di un controllo, sanno quindi e a che ora
salgo sul treno e a che ora scendo. Considerando che poi ci si muove con
la Oyster Card anche per i mezzi per tornare dalla stazione a casa, diciamo
che in un attimo possono sapere pure i miei spostamenti dentro Londra una
volta che lascio il treno organizzato. Sento
che questo sia una specie di schedatura e controllo? Si, senza dubbio.
Mi infastidisce? Non di certo. Anzi, considerando che vado per divertirmi
e non per distruggere nulla, diciamo che mi sento piu' sicuro e vado veramente
tranquillo. I
controlli sono tanti e vari, ad esempio in treno (come ogni normale treno
ci sono le telecamere e non solo in quelli dei tifosi, sia chiaro), non
puoi avere piu' di due birre al bar del treno e allo stadio non puoi sederti
dove vuoi, anche se hai il biglietto. Cioe' se compri un biglietto (da
un amico, un conoscente) per un settore che non e' quello della squadra
per cui tifi, nessuno ti puo' vietare di essere seduto li, anche perche'
non e' che devi dichiarare cosa tifi, ma in un certo senso lo stai facendo,
perche' non puoi avere nessun segno di riconoscimento della squadra per
cui tifi e se per caso esibisci comunque la tua fede calcistica (ad esempio
esulti al momento di un goal) e non sei nel settore della tua squadra,
vieni invitato a lasciare il posto e ad andare fuori dallo stadio. L'ho
visto fare e lo trovo giustissimo. Meno rischi, meno incidenti. Perche'
si sa, davanti a un pallone e 22 uomini in campo, alle volte l'uomo si
trasforma in animale. Spero
di essere stato abbastanza chiaro. Domani
si riparla dell'Arsenal...... 6
giugno 2011: sono stato fuori e quindi cerco
di recuperare il tempo perduto. Per
quanto riguarda la carognata fatta a Daniele De Rossi in merito alla vicenda
del calcioscommesse: "Che bastardi, citano
tutti DDR nei titoli per poi dire nell’articolo che nella partita in oggetto
non ha giocato e che il tizio nelle intercettazioni probabilmente tirava
fuyori nomi solo per impressionare la gente. Però chi non vuole
approfondire e legge solo i titoli pensa che sia coinvolto. Ma uno non
puo’ fare causa a ste m.rde?". Io
ho letto solo il Messaggero e il "spunta il nome di De Rossi" mi è
già bastato. Si tratta del più becero "giornalismo" sensazionalista
e spero che Daniele quereli tutti, dal primo all'ultimo, per la suggestione
che l'accostamento tra il suo nome e la losca vicenda ha inevitabilmente
creato. Sulla
vicenda, da Palermo: "Ciao Lorenzo volevo
dire una cosa che riguarda il nuovo scandalo (da noi tifosi però
sempre saputo, soltanto che le federazioni hanno e continuano a fare finta
di niente) del calcio scommesse. Per l'anno prossimo Propongo di lasciargli
gli stadi completamente vuoti, non abbonatevi (fermo restando che io non
mi abbonavo a prescindere per il fatto della tessera del tifoso). Non ci
meritano, è veramente uno schifo, a distanza di 2 anni di nuovo
punto e daccapo. Con i sentimenti dei tifosi non si gioca. Un saluto ai
ragazzi presenti con noi in curva sud domenica sera". Un
articolo:
I
mercenari dell'anima
MASSIMO
GRAMELLINI Pietà,
chiede Signori, l’ex bomber dal cognome ingannevole, riciclatosi secondo
i giudici in scommettitore di partite truccate. Ma non può esserci
pietà per chi insozza i sogni. Nonostante grondi denaro da tutti
i pori televisivi, per molti di noi il calcio resta un quarto d’ora di
ricreazione incastonato in un mondo immondo, che ogni giorno ci costringe
a convivere con truffe, soprusi e raccomandazioni. Anche
il tifoso più cinico vi si accosta con l’animo del bambino che fu,
quello che la domenica andava allo stadio con lo stomaco in gola. Credendoci
davvero, nei suoi eroi. Perciò: nessuna pietà per chi non
ha avuto pietà. Chi ruba soldi pubblici ferisce la nostra parte
adulta di cittadini. Ma chi lascia perdere apposta la nostra squadra del
cuore sta estinguendo la riserva di ingenuità che giace dentro ogni
essere umano. Nella
bolgia della vergogna, lo sportivo-scommettitore sta un gradino più
sotto dello sportivo drogato. Truccano entrambi, ma il secondo lo fa sulla
propria pelle. Il primo, invece, solo su quella dei suoi tifosi. La lettura
delle intercettazioni (che qualcuno vorrebbe vietare) aumenta lo sdegno.
Cricche di malaffare capeggiate da campioni in pensione o in attività
che ingaggiano calciatori di questa o quella maglia - qui un terzino, là
un centravanti - fino a costruirsi una loro squadra privata e parallela,
in una sorta di Fantacalcio della truffa che pratica scorribande sui campi
della Prima Divisione, della Serie B e persino della A. In ogni club c’è
un agente all’Avana pronto a entrare in azione per corrompere i compagni
disponibili o per sedare quelli riottosi con dei farmaci, così da
indurli comunque a giocar male. Non sempre è necessario truccare
l’esito finale. A volte basta vendersi per qualche minuto, tanto ormai
si scommette su tutto: sul risultato dei primi tempi, sul numero dei gol
e anche su quello dei calci d’angolo. Riviste
col senno di poi, le immagini delle diciotto partite smascherate sembrano
altrettante sfide alla nostra ostinazione infantile nel rifiutare la realtà:
portieri che scambiano la palla per una saponetta, ali destre che inciampano
in un filo d’erba, difensori che al momento di affrontare l’avversario
si spostano di lato, fingendo di essersi presi una storta. C’è un
fotogramma che mi ha fatto schiumare di rabbia: il portiere corrotto ha
appena lasciato entrare il pallone in rete e dietro di lui, nella curva
a ridosso della porta, si vede un bambino che piange per il gol subito.
Forse era la sua prima partita. Forse il padre ha dovuto tirare la cinghia
per potergli regalare quel primo pomeriggio «da grande». Ma
cosa volete che interessino i palpiti immortali di un bambino a questi
mercenari dell’anima, pronti a vendere la maglia che indossano per qualche
centinaio di euro? Chiedono pietà. Ma non hanno avuto pietà
dei tifosi che stavano ingannando. Come non ha pietà dei cittadini
il politico che deruba lo Stato. Tutti i furfanti alterano le regole del
gioco, ma in questo caso è persino peggio, perché il gioco
era davvero «il gioco». È
insopportabile l’avidità di chi ha già tutto e per avere
di più vende l’unica cosa che non potrà ricomprarsi: la dignità.
È insopportabile la presunzione di impunità che accomuna
gli scommettitori fraudolenti ai malfattori di ogni altro ramo della Furtopoli
nostrana, felici di declamare le loro gesta nei telefonini. Ma è
altrettanto insopportabile che continuino a farci credere che si tratti
di poche mele merce in un cesto di lillà, proprio nel giorno in
cui uno come Blatter viene rieletto per la quarta volta ai vertici del
dollarificio calcistico mondiale.
Non
si gioisce di certo per chi perde la libertà... ma sulla moralità
delle bandiere biancocelesti c'è da riflettere...
*
4 giugno,
Roma/Milan Primavera a Lucca:
...e
ora c'è Roma/Genoa, Semifinale Play-off scudettto Primavera, allo
Stadio Melani di Pistoia ore 20.30 mercoledì 8 giugno 2011. Un
video della Curva Sud non tesserata: http://www.youtube.com/watch?v=2RXEMK9AcrU
Meritocrazia:
"CIAO
Lz, io nn commento perchè veramente nn so più cosa dire,
ma il dott. spartaco mortola è il nuovo questore di genova....proprio
lui che è stato condannato due volte per i fatti di genova 2001...io
nn so che dire...". Delinqui e sarai promosso!
It's Italy, my dear.
*
Progetti
culturali, Maurizio Martucci: "E'
finalmente nata la Fondazione Gabriele Sandri, per la quale ho il piacere
di curare la prima BIBLIOTECA DEL CALCIO di Roma e il FESTIVAL
NAZIONALE DELLA CULTURA DEL CALCIO, previsto per la fine dell’anno. Alla
faccia del riesplodere dello scandalo scommesse e di un football sempre
più malato e poco credibile, ti segnalo il sito ( www.fondazionegabrielesandri.it
)
dove oggi puoi trovare il mio articolo che inizia così: USCIAMO
DALLA SEGREGAZIONE CULTURALE, NONOSTANTE IL CALCIO
SCOMMESSE - “Non è vero che il calcio è solo un prodotto
commerciale. Il calcio è principalmente un fenomeno sociale e come
tale... prodotto culturale!” Con questi due progetti vogliamo
dar voce ai tanti Peter Pan, romantici di un calcio antico, sparsi in Italia,
a quei sognatori di un calcio che non c’è più e che invece
possiamo riscoprire per non perdere identità, memoria e tradizione.
La biblioteca (accettiamo ben volentieri donazioni di testi!) è
già funzionante e aperta con orario continuato 10-18 dal lunedì
al sabato, nel centro di Roma. Consultazione e prestito gratuito".
*
Non
so poi cosa sia accaduto: Carrara,
2 giugno 2011 - Presidio di protesta di circa 500 tifosi della Carrarese,
stamani davanti al comune di Carrara, per contestare la decisione dell'Osservatorio
nazionale sulle manifestazioni sportive che ha vietato la partecipazione
dei supporter azzurri (coloro che non hanno la tessera del tifoso) alla
trasferta di Prato, dove domenica è in programma la finale di andata
dei play off del campionato di Seconda divisione. Il
sindaco Angelo Zubbani ha incontrato una delegazione di tifosi ed ha assicurato
il suo interessamento nei confronti della questura di Prato. Sembra che
i tifosi della Carrarese siano intenzionati a partire ugualmente alla volta
di Prato domenica in treno e, se non potranno assistere alla gara, si sistemeranno
all'esterno dello stadio Lungobisenzio.
*
2000
Km. per Cremonese/Benevento ma.....: "Le
domande a capitan Clemente si sono interrotte con il presidente Vigorito
che invitava il sindaco Fausto Pepe, appena giunto in sala stampa, a sedersi
al suo fianco, ringraziandolo per la piacevole visita inaspettata. Mentre
il primo cittadino prendeva posto, si apriva un simpatico siparietto con
un tifoso di origini sannite, arrivato dalla Germania in macchina per assistere
alla gara, e il presidente. Il tifoso, scusandosi per il suo italiano “precario”
faceva presente che, ieri, dopo aver fatto una fila di un’ora apprendeva
che non poteva acquistare il biglietto per residenza diversa e per non
essere possessore della tessera del tifoso, rammaricandosi per i 2000 Km
fatti ed il rischio di non poter assistere alla gara della squadra che
ama e segue tutte le domeniche in radio. Questa la seria ed ironica, allo
stesso tempo, risposta del massimo dirigente. “Lei
deve sapere che in Italia, tra le migliaia di Leggi vigenti, ne hanno aggiunta
un’altra che, ingiustamente, impedisce di aver libertà di andare
ad assistere ad una partita di calcio. Lo so tutto questo è assurdo,
ne tanto meno io, che di guai ne ho già tanti, posso fare qualcosa.
Neanche quello di dirle di venire domenica davanti ai cancelli per farla
entrare. Rischierei di commettere un reato. Poi che lei domenica davanti
ai cancelli verrà lo stesso vedremo come fare. A limite la faccio
entrare e le faccio anche la tessera del tifoso“. Interessante
articolo sul 50%+1: http://www.myroma.it/news-dal-mondo/321-il-sole-24-ore-a-berlino-loscar-dei-conti.html
*
Svizzera:
"In
Svizzera, sono risaliti in Serie A, dopo anni di scazzi in serie inferiori,
le gloriose società del Losanna e del Servette. A
proposito del Servette, ecco la fine della partita con ovvia invasione
di campo. http://www.tsr.ch/video/#nav=sport/;id=3179651
Un saluto Matteo".
Una
vignetta relativa a un derby del 1954
Cartolina
degli anni andati
*
Poi,
il torneo di questa sera: 1°
giugno 2011: lo sanno tutti, ma tanto perché
rimanga per sempre su questo sito.... c'hanno fatto sbagliare tutte le
scommesse 'sti sola.... e come al solito, poteva mancare una "bandiera"
della Lazie? Dopo Giordano e Manfredonia, Beppe Signori, quello che criticava
De Rossi! Aggiornate
Wikipedia per piacere?
Calcio
scommesse, 16 arresti tra cui Signori Indagati
Bettarini e Cristiano Doni Gip: "Compiute
impressionanti manipolazioni". Una vera e propria “organizzazione criminale”
composta da calciatori, ex calciatori, titolari di ricevitorie e liberi
professionisti, con l'obiettivo di manipolare gli incontri di calcio a
loro vantaggio arrivando persino a “condizionare alcune partite”. A carico
dei fermati ci sono prove “importanti e inconfutabili”. Indagate anche
28 persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla
frode sportiva
Una
vera e propria “organizzazione criminale” composta da calciatori, ex calciatori,
titolari di ricevitorie e liberi professionisti, con l’obiettivo di manipolare
gli incontri di calcio per poter scommettere forti somme e arrivando così
a falsare i “campionati di serie B e Lega Pro in corso”, incidendo “sulle
ultime fasi del campionato, con gravi danni per le società, per
gli scommettitori leali e per la regolarità delle competizioni sportive”. L’ordinanza
del Gip, Guido Salvini, ricostruisce l’indagine che ha portato stamani
all’arresto di 16 persone, tra cui l’ex capitano della Lazio e attaccante
della nazionale, Beppe Signori, e a iscrivere nel registro degli indagati
44 persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla
frode sportiva. Tra questi anche Stefano Bettarini e Cristiano Doni, storico
capitano-bandiera dell’Atalanta. La squadra bergamasca rischia di vedersi
cancellare la promozione in A appena conquistata. Doni, infatti, secondo
quanto ricostruito dagli inquirenti, è l’uomo di riferimento dell’associazione
per falsare le partite dell’Atalanta. In particolare gli incontri con Ascoli,
Padova e Piacenza.
Alcune
delle persone coinvolte nell’inchiesta “indicavano nel capitano dell’Atalanta
Cristiano Doni uno dei calciatori che avevano realizzato la combine unitamente
al difensore del Piacenza Gervasoni Carlo”, scrive il Gip per la partita
Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso che finì 3-0, risultato che
era “l’obiettivo dell’organizzazione” che aveva scommesso sul match. Il
gip segnala inoltre la “seconda rete di Cristiano Doni su calcio di rigore
assegnato per un fallo di Gervasoni”, il difensore del Piacenza. Sulla
partita scommise anche Stefano Bettarini, soprannominato “il bello”. In
un sms intercettato l’ordine: “Fai 1852 al Bello (Bettarini Stefano) 1
Atalanta i soldi li ha Angelo lui è in attivo”. L’incontro di calcio
Atalanta-Piacenza, prosegue il gip, “veniva pianificato in Bologna e precisamente
in via Bassi 7, presso lo studio Professionisti Associati”. Su quella partita
Beppe Signori “ha investito 60.000 euro”.
*
Le
partite sotto accusa: Le
partite sotto inchiesta sarebbero 18, tutte legate alla stagione 2010/2011,
tra cui ben quattro incontri della Cremonese (Lega Pro, Prima Divisione).
Sono finite sotto la lente degli inquirenti anche cinque partite di serie
B e un match di serie A, Inter-Lecce del 20 marzo scorso, terminato 1-0
in favore della squadra nerazzurra. Ecco
l'elenco completo degli incontri sotto inchiesta... quante se ne semo giocate
e le abbiamo perse grazie a 'sti sòla?:
SERIE
A -
INTER-LECCE del 20 marzo 2011
SERIE
B -
LIVORNO-ASCOLI del 25 febbraio 2011 -
ASCOLI-ATALANTA del 12 marzo 2011 -
ATALANTA-PIACENZA del 19 marzo 2011 -
PADOVA-ATALANTA del 26 marzo 2011 -
SIENA-SASSUOLO del 27 marzo 2011
LEGA
PRO Girone
A -
CREMONESE-SPEZIA del 17 ottobre 2010 -
MONZA-CREMONESE del 21 ottobre 2010 -
CREMONESE-PAGANESEdel 14 gennaio 2011 -
SPAL-CREMONESE del 16 gennaio 2011 -
ALESSANDRIA-RAVENNA del 20 marzo 2011 -
REGGIANA-RAVENNA del 10 marzo 2011 -
VERONA-RAVENNA del 27 febbraio 2011 -
RAVENNA-SPEZIA del 27 marzo 2011
Girone
B -
BENEVENTO-VIAREGGIO del 13 febbraio 2011 -
BENEVENTO-COSENZA del 28 febbraio 2011 -
TARANTO-BENEVENTO del 13 marzo 2011 -
BENEVENTO-PISA del 21 marzo 2011
*
Mistificazioni
targate Sole 24 ore. Come diceva qualcuno, anche un articolo impostato
a favore di qualcuno contiene in sé delle notizie. Vediamo
quali.
I
tifosi della Juve vincono il campionato degli stadi pieni
di
Dario Pelizzari
Non
è vero che il calcio italiano piace sempre meno ai tifosi che frequentano
lo stadio. Che gli impianti sono deserti come mai prima d'ora. Che la tessera
del tifoso introdotta nel campionato appena concluso abbia convinto un
numero importante di persone che la partita è meglio vederla davanti
alla tv, che si fa meno fatica e nessuno ti chiede di vuotare le tasche
all'ingresso. Secondo
l'autorevole portale web tedesco transfermarkt.it(come
il sorcio, sono andato a controllare, visto che il portale è in
italiano. Non ho trovato la notizia. Non ho dubbi che un qualcosa al riguardo
ci sia, ma avrei voluto leggerla personalmente, n.d.L.),
l'Italia del pallone non è cambiata rispetto allo scorso anno. Almeno,
non in modo così decisivo da giustificare il luogo comune che dice
che i tifosi del bel Paese abbiano scelto la via del piccolo schermo perché
gli impianti di casa nostra sono poca cosa rispetto a quelli che si vedono
in giro per il mondo.
Rispetto
al torneo 2009-10, si registra un saldo negativo di circa 400 mila presenze,
che in termini percentuali è pari al 4% (quindi
c'è stato un calo degli spettatori e non un aumento. La notizia
è questa. Nonostante la tessera del tifoso che doveva riportare
le famiglie negli stadi, gli spettatori sono in calo).
Nella scorsa stagione erano stati 9 milioni e 571 mila gli appassionati
che avevano deciso di seguire la squadra del cuore allo stadio, contro
i 9 milioni e 169 mila che invece risultano al termine del campionato 2010-11. Un
decremento del 4% non può essere considerato, di per sé,
un dato tanto preoccupante da mettere in stato di allarme i vertici della
Federcalcio (no, mica!).
Soprattutto se si considerano i numeri registrati negli anni precedenti.
Nel 2007-08, le persone che sono entrate in un impianto italiano per seguire
una partita di serie A sono state 9 milioni e 140 mila (già,
ma si usciva dalle macerie di Calciopoli avvenuta l'anno prima...).
Meno, pure se di poco, della stagione appena conclusa. Ma
cosa dire allora dei 7 milioni e 306 mila del 2006-07 (la
stagione immediatamente dopo Calciopoli...)?
L'Italia aveva vinto il Mondiale di Germania, ma c'era il veleno del dopo
Calciopoli che ancora scorreva nelle vene dei seguaci più tiepidi.
Juventus e Napoli giocavano in serie B e c'era poca voglia di fare festa.
Insomma,
non è vero che il calcio italiano piace sempre meno ai tifosi che
frequentano lo stadio (come non è vero?
Sono comunque diminuiti i tifosi che vanno allo stadio!).
Il problema è un altro. Nasce dalla scarsa capacità delle
società di casa nostra di attrarre nuovo pubblico, di conquistare
nuovi tifosi, di proporre un servizio di accoglienza e di cortesia che
all'estero va alla grande e qui da noi, beh, qui da noi è proprio
poca cosa. C'è
un valore in percentuale che riassume questa tendenza: 55%. E' l'indice
di sfruttamento degli stadi di serie A, che secondo transfermarkt.it vengono
utlizzati a mezzo servizio, semipieni o semivuoti, dipende dai punti di
vista e dai singoli casi. L'Olimpico
di Torino ha fatto registrare nel 2010-11 un'affluenza totale di circa
393 mila persone per i 19 incontri casalinghi della Juventus, pari ad un
indice di sfruttamento dell'81,4%, primo della lista (di
qui il titolo fuorviante: è evidente che le altre squadre avessero
avuto uno stadio di scarsa capienza come la Juventus, la percentuale di
riempimento sarebbe stata maggiore. Se la Roma avesse avuto uno stadio
da 30mila posti avrebbe fatto registrare quersti sempre il tutto esaurito.
E se la Juve avesse giocato nel vecchio Comunale di Torino, sarebbe stata
agli ultimi posti. Il successo si misura con il numero di spettatori che
in media vanno a vedere le partite, non con una - assolutamente idiota
- "indice di sfruttamento".). Seguono il San
Paolo di Napoli con il 75,5% (866 mila spettatori complessivi) e il San
Siro di Milano sponda Inter con il 73,4% (1 milione e 116 mila persone).
In coda, il San Nicola di Bari (33,9%), il Bentegodi di Verona (33,2%)
e il Via del mare di Lecce (31,7%).
All'estero,
si segue il calcio in modo diverso. Sempre riferendoci ai dati relativi
alla stagione 2010-11, si può dire che in Germania, Spagna ed Inghilterra
le cose vadano molto meglio che da noi. Lo dicono i numeri. La Bundesliga
ha chiuso il campionato con un saldo di 13 milioni di spettatori al botteghino
per 306 partite disputate, contro i 9 milioni italiani per 380 incontri.
Altro che differenza, un abisso. Che diventa ancora più profondo
se consideriamo l'indice di sfruttamento, che in Germania è stato
pari al 93% e da noi, lo ricordiamo, appena il 55%. Discorso
simile per l'Inghilterra (13 milioni e 405 mila spettatori per 380 gare,
indice pari al 91%) e per la Spagna, anche se per gli iberici i numeri
non sono così roboanti (10 milioni e 750 mila spettatori per 380
partite, indice 72%). E' un dato di fatto, nel calcio europeo di prima
fascia gli stadi sono al servizio del calcio, e non viceversa. Per la gioia
delle società che incassano denaro e vendono magliette e cappellini.
Per la gioia del pubblico, che si sente protagonista di una grande festa
e rinnova il proprio tagliando con il sorriso di chi si sente soddisfatto
del servizio che riceve.
*
E-mail:
"…oltre
la tessera: disdici Sky! Ciao Lorenzo sono Fabrizio, ho visto nei giorni
scorsi che avevi postato la mail di un altro ragazzo riguardo le problematiche
che sta affrontando l’unico canale televisivo, a mio avviso, quasi totalmente
libero e degno di nota: Current. Bene,
dopo uno scambio di mail tra me e la direzione Sky (la quale si discolpa
da ogni accusa) ora mi è arrivata una mail di Current dove si invitano
tutti coloro che hanno a cuore questa situazione di disdire l’abbonamento
a Sky. Anche se un piccolo gesto ma basta con le prese per il culo pure
da chi da anni è il nostro primo nemico!".
Io il problema l'ho risolto a monte perché non ho Sky :-)
*
Di
Benedetto e soci: "Caro Lorenzo, penso
che se fosse andata in porto, a suo tempo, la trattativa con Kerimov o
quella con Soros, allora si sarebbe potuto parlare di campagne-acquisti
faraoniche, che rapportate ad oggi avrebbero significato acquisti del calibro
di Tevez o Ibrahimovich, se non addirittura Rooney o Villa. Ma
l'approccio di DiBenedetto è diverso... in primis punta (giustamente)
al risanamento del bilancio della Società, devastato dall'incapacità
gestionale di Rosella; e con l'imminente fair play finanziario tanto caro
a Platini, la floridità e la trasparenza del bilancio societario
sono sicuramente prioritarie. Cionondimeno
la squadra sarà adeguatamente rinforzata e resa competitiva già
nella prossima stagione. Sono stati stanziati 40 milioni di euro per il
mercato, cui vanno aggiunti i soldi eventualmente risparmiati dall'OPA
e quelli incassati dalle cessioni. I
nomi? Vogliamo giocare anche noi al toto-formazione, che poi è lo
sport preferito da pennivendoli ed opinionisti vari di questi tempi? Di
nomi se ne fanno tanti, e probabilmente ciò conferma che Sabatini
si sta muovendo "a fari spenti", che poi spesso nel calciomercato è
sinonimo di abilità e successo. Tra i possibili nuovi acquisti ci
sarà senz'altro un portiere di sicuro affidamento, due esterni,
un centrale difensivo, almeno un paio di centrocampisti, uno o due attaccanti. Ma
soprattutto ci vuole PIENA FIDUCIA IN DIBENEDETTO, BALDINI E SABATINI. Che
non comincino, tra radio televisioni giornali e siti vari, a criticare
eventuali acquisti di nomi poco altisonanti… Sabatini ha preso per pochi
soldi Pastore ed Hernandez, per esempio… ed il Barca è diventato
così forte anche e soprattutto grazie ai giovani “carneadi” della
sua Cantera! Un
abbraccio e SEMPRE FORZA ROMA! http://forzaeonore.xoom.it/forzaeonore/news/300511.htm".
*
E quando
si parla di merchandising inguardabile, ecco qui il completino del Verona
con lupettone gigante. Mi piacerebbe sapere quanti pezzi verranno
venduti di questa oscenità: 31
maggio 2011 (pomeriggio): qualcosina per digerire: "bella
lorè, ho chiamato mezzo mondo per avere info riguardo la vendita
dei biglietti della fase finale del campionato primavera che si terrà
in toscana. appunto
dopo mille chiamate, l'italia che lavora :D, sono riuscito a risalire a
sapere che.... *
100 biglietti x partita sono acquistabili online tramite questo sito http://www.bestticket.it/
(perchè solo 100? il mondo è pieno di stupidi) *
tutti gli altri biglietti sono acquistabili "fisicamente" nelle filiali
di un altro circuito, che si possono trovare tramite quest'altro sito http://www.indexpoint.net/italy/default.aspx
(nel modulo per la ricerca della filiale non inserite come cap il cap 'generico'
di roma 00100 che sennò non vi trova manco una filiale)
-- io per adesso però ho chiamato la filiale "Agenzia Viaggi
22 The Ocean - Roma - Via Silvestro Gherardi, 22" e la tizia che lavora
li ha controllato sul suo terminale e per adesso ancora non ha la possibilità
di prendere questi biglietti, richiamo nel pomeriggio perchè per
dire non aveva avuto ancora nessuna comunicazione a riguardo......a differenza
del tizio di www.bestticket.it che mi ha dato tutte queste notizie x sicure..... *inoltre
tutti gli altri biglietti sono acquistabili il giorno della partita ai
botteghini dello stadio, però io vi dico, se possibile pijamoli
tutti a roma che come dice il saggio, amici amici amici ar cazzo......
;-) te
faccio cmq sapè oggi pomeriggio se ci sono 'nuove' quando richiamo
l' "Agenzia Viaggi 22 The Ocean - Roma - Via Silvestro Gherardi, 22" bella
e lazio merda p.s.:
in tutto questo la nota più bella è che all'inizio ho chiamato
l'as roma e mi hanno risposto "no
mi dispiace noi non sappiamo niente riguardo la vendita di questi biglietti,
vendendoli la lega calcio a noi non interessa" volevo
fargli notare che queste partite le gioca la roma primavera.....però
poi ho lasciato perde perchè tanto è inutile ;-)
*
Palermo/Inter: Ciao
Lorenzo, i
palermitani invadono il terreno di gioco a fine gara, torce bomboni, interisti
con coreografia autorizzata in trasferta per altro.. Tutti
possono fare tutto, tranne noi. Mi
sembra chiaro e così è. Se
un romanista sputa su un seggiolino lo filmano e minimo gli vanno a casa
il giorno dopo, ma se i soldati di greenpeace (GRANDI!!!) fanno un'azione
militaresca neanche se ne accorgono (o non vogliono accorgersene). Saluti.
Ancora
Palermo/Inter: "Ciao Lorenzo, ti segnalo
questo pezzo e aspetto... una raffica di daspo per i colpevoli :-)
Incredibile:
la tribuna Vip inveisce contro gli arbitri Insulti e
palle di carta lanciate contro la quaterna arbitrale, domenica sera, mentre
i quattro ritiravano il premio. Il racconto
di uno giudice di gara rimasto anonimo
E
dire che domenica sera all’Olimpico si è assistito a uno spettacolo
civilissimo tra le due tifoserie, che di fatto stona con quello che vi
stiamo per raccontare, e lo facciamo con imbarazzo e sorpresa. Infatti
la quaterna arbitrale, salita in tribuna per la premiazione, è stata
oggetto di insulti e di lanci di palle di carta da parte della tribuna
Vip, di colore rosanero. Ecco le parole di uno dei giudici di gara, rimasto
anonimo: “Non ho mai visto una cosa simile. Certo, siamo abituati a ricevere
insulti, ma ciò che è accaduto a Roma ci ha sorpreso, in
quanto l’atmosfera era assolutamente tranquilla, le due tifoserie hanno
dato spettacolo. Ci hanno insultato pesantemente, gente in giacca e cravatta
che poi ha pensato bene di lanciarci palle di carta. Mi sono sentito mortificato,
specie perché vicino a noi c’era il designatore italiano Braschi
e quello europeo Collina. Poi ci si stupisce se in periferia si picchi
un arbitro”. E noi di certo ci stupiamo nell’apprendere che questo tipo
di situazione sia stata generata da uomini che rappresentato lo Stato e
soprattutto il popolo italiano.
*
Greenpeace
(bravo Marco Montanari, così si fa giornalismo, non come quei servi!):
Barbera
(Greenpeace): All'Olimpico per lanciare un messaggio. L'incursione?
Fatta senza nessuna autorizzazione
(LaRoma.net)-
Si può entrare in uno stadio super controllato nel giorno più
atteso dell’anno con corde, funi, caschi, carrucole e un telone di qualche
decina di metri? La risposta ovviamente è "Si" se in gioco c’è
Greenpeace che, nel corso della finale di coppa Italia giocata allo stadio
Olimpico di Roma ha voluto ribadire il suo “NO” al nucleare con un’incursione
che ha lasciato di stucco tutti. Ma come è stato possibile per i
quattro attivisti superare varchi e tornelli, eludendo tutti i controlli
di Stewart e Polizia portando all’interno dello Stadio uno striscione grande
così? “Questi
-
spiega a LaRoma.net Salvatore Barbera, responsabile campagna nucleare di
Greenpeace - sono i segreti del mestiere
e non possiamo di certo rivelarli (sorride,
n.d.r.). Però ci siamo riusciti
ed una cosa è certa, il tutto si è svolto senza alcun permesso
e autorizzazione".
Dott.
Barbera è la prima volta che Greenpeace porta avanti un’azione simile
nel mondo del calcio? “In
questa forma è stata la prima volta. C'è stato qualcosa in
Francia in una manifestazione tennistica dove, tra i vari sponsor, figurava
anche quello di un'azienda produttrice di energia nucleare. A memoria credo
proprio che quella di domenica sia stata la prima volta di una simile incursione
nel mondo del calcio... soprattutto considerando la portata dell’evento”.
Come
mai avete scelto proprio la finale di Coppa Italia? “Ovviamente
volevamo mandare un messaggio a tutta la popolazione. Questo perché
gli italiani stanno per essere derubati di un loro diritto che è
quello di poter scegliere sul referendum del nucleare. Abbiamo scelto il
calcio perché è uno sport popolare di largo seguito e visto
che non ci hanno dato altri spazi…”
Cioè? "Sul
referendum c'è scarsa comunicazione nei media tradizionali, soprattutto
in Rai dove se ne sta parlando pochissimo. Per esempio gli spot istituzionali,
che per legge dovrebbero essere garantiti a partire da 45 giorni prima
del voto referendario, non sono ancora in onda e allora c’è venuto
in mente di andare noi alla Rai per prenderci quegli spazi che ci vengono
negati”.
Intanto
i quattro attivisti sono stati fermati, denunciati, sottoposti a daspo
e ad uno è stato addirittura dato il foglio di via... Vi aspettavate
una simile reazione? “Ovviamente
quando facciamo le nostre azioni mettiamo sempre in conto delle possibili
conseguenze legali. Ci prendiamo i rischi in prima persona perché
crediamo nelle nostre idee e nelle campagne che portiamo avanti... La reazione
forse è stata esagerata perchè la manifestazione, come hanno
visto tutti, è stata assolutamente pacifica. Inoltre abbiamo preso
tutte le precauzioni volte a tutelare la sicurezza dei nostri attivisti
e degli spettatori presenti allo stadio. Abbiamo lavorato in completa sicurezza
e grande professionalità. Il caso più preoccupante è
senza dubbio quello legato al ragazzo che per tre anni non potrà
più tornare a Roma e visto che parliamo della Capitale è
un problema non di poco conto. Per quest’ultimo faremo sicuramente ricorso
e vedremo cosa ci verrà riconosciuto dal giudice”.
Come
siete riusciti ad entrare all'Olimpico con tutta l'attrezzatura e il grosso
striscione che abbiamo visto in tv? “Questi
sono i segreti del mestiere e non possiamo rivelarli (sorride,
n.d.r.). Però il dato è che
ci siamo riusciti e, ovviamente, il tutto senza alcun permesso e autorizzazione”.
Certo
che se al posto di Greenpeace ci fosse stato qualcun altro mosso da intenti
non proprio pacifici... Che idea vi siete fatti? “E'
una domanda difficile, non sta a noi giudicare. Credo che qualcuno in Questura
si sia posto questo interrogativo”.
Cosa
si sente di dire ai nostri lettori? “Noi
abbiamo voluto lanciare un segnale anche a tutti quelli che, magari, non
sono informati su questa tipologia di argomenti. Il messaggio che voglio
ribadire è quello che tutta Italia deve andare a votare... per l'appunto
“Da Milano a Palermo” come recitava lo striscione. Bisogna creare una grossa
mobilitazione per portare i cittadini al voto il 12 e 13 giugno, perchè
ci stanno togliendo la possibilità di informare. Ci stanno togliendo
il referendum e solo le persone possono bloccare il ritorno del nucleare
in Italia”.
*
Lettera
al desertificatore degli stadi:
Boys:
lettera a Maroni
Caro
Ministro Maroni, stasera
vogliamo cogliere l’occasione di questa partita per scriverLe una lettera
aperta, per tirare un po’ le somme di questo primo anno di Tessera del
Tifoso. Se
avrà la gentilezza di rispondere punto per punto ai nostri quesiti,
noi Le promettiamo di ascoltarLa attentamente. Non
è nostra intenzione “sfruttare” una tale occasione di beneficenza
per toglierci dei sassolini dalla scarpa e far valere le nostre ragioni,
ma in fondo questo è il nostro amato stadio, il nostro spazio, il
nostro habitat. Questa sera siamo presenti anche Noi, come in tutte le
iniziative di solidarietà che ci vengono proposte, perché
la beneficenza è uno dei nostri punti cardine, così come
il sostegno e l’amore indiscusso per la nostra squadra, la funzione sociale
del nostro gruppo in città come aggregare negli anni (34!) centinaia
di giovani, o collaborare in attività extra stadio come insegnare
il tifo ai bambini della nostra Provincia. Caro
Ministro Maroni, questa lettera la scriviamo per chiederLe qualche chiarimento
sulla Tessera del Tifoso, strumento a Lei tanto caro. Volevamo
chiederLe: dove sono tutti i vantaggi promessi ai poveri sottoscrittori? Le
corsie preferenziali, gli ingressi senza fila, le zone dedicate negli stadi,
lo snellimento nell’acquisto dei biglietti, le agevolazioni con le Ferrovie
per seguire la propria squadra, ed infine il mitico “Menù del tifoso”
in Autogrill. L’unica
cosa che è stata fatta per la Tessera in questo intero anno è
stata una delibera del Garante della Privacy, che ha condannato questo
strumento per “comunicazione ingannevole”, smascherando chi dietro alla
Tessera (chi?) aveva sapientemente collegato banche interessate ai conti
correnti dei sottoscrittori e aziende interessate a profilare le abitudini
dei consumatori per proporre prodotti “ad hoc”. Insomma,
delle vere e proprie indagini di mercato, delle abili mosse di marketing
che avvantaggeranno le aziende sponsor del progetto, in barba a tutti gli
utenti che, in buona fede (e un po’ scioccamente), non sono stati attenti
a leggere tutte le clausole prima di firmare. Un’altra
domanda, signor Ministro: ma tutte le famiglie che dovevano affollare gli
stadi dopo l’introduzione della Tessera, dove sono? Perché
Noi, presenti in tutta Italia nonostante gli enormi disagi, tutte queste
famiglie non le abbiamo certo viste. Ma
soprattutto dove sono tutte quelle migliaia di tifosi che avrebbero dovuto
sottoscrivere la Tessera? In
una nazione con milioni di tifosi, Lei ha espresso alla stampa il Suo tripudio
per aver sottoscritto 700.000 Tessere, sempre ben attento a non chiarire
che oltre la metà sono state regalate dal Milan, e molte altre sottoscritte
da non tifosi come prodotto bancario. Se poi la Tessera non fosse stata
obbligatoria (così come pubblicizzata) per abbonarsi, quante ne
sarebbero state sottoscritte? Poche migliaia, forse, ma per avere la riprova
basterebbe provare nella prossima stagione… Abbiamo
visto stadi desolatamente vuoti, di tifosi e di colore, dove la passione
è stata uccisa e la gente non si diverte più. Abbiamo visto
settori ospiti deserti di tifosi, ma stracolmi di pettorine gialle degli
steward, forse gli unici veri “trionfatori” di questa Tessera. Ministro,
abbiamo sentito anche le Sue conferenze, dove si rallegrava per la diminuzione
di incidenti tra le tifoserie. Ordine pubblico: togli il pubblico, rimane
l’ordine. Infatti doveva forse parlare di chiusure degli stadi, perché
l’unico rimedio che ha saputo portare è stato quello di lasciare
a casa ogni domenica migliaia di tifosi in tutta Italia, obbligandoli con
la forza a non andare allo stadio. E poi ci parla di diminuzione di incidenti?
Certo, è come se per prevenire le stragi al volante, si chiudessero
tutte le autostrade. Senza dimenticarsi che gli incidenti più “rilevanti”
in questa stagione sono avvenuti fra tifoserie “tesserate”, segno che la
Tessera non serve come deterrente: non serve e basta. Il
“progetto” Tessera del Tifoso è oggettivamente fallito, e la cosa
non si può nascondere per orgoglio personale. Sbagliare è
umano Sig. Ministro, perseverare è diabolico. Dalla
parte del tifo, BOYS
PARMA 1977
*
Poi,
uno speciale:
Speciale
Tessera Tifoso - Juventus, Lazio, Bari e Cosenza esclusivo: ecco il parere
di ultras e non
Alessio
Lento, Mattia Boscaro, Santa Colella e Matteo Torre
SPECIALE
TESSERA TIFOSO / ROMA - Da Bolzano a Cosenza passando per Roma, Calciomercato.it
ha viaggiato tra le piazze più calde della tifoseria italiana per
fare un bilancio sul debutto stagionale della Tessera del Tifoso. Una raccolta
di umori, esperienze, sensazioni di ultras e non dei vari club sui disagi
della card introdotta quest'anno dal Ministro Maroni e le (presunte) agevolazioni
urlate e garantite dai vari rappresentati del governo.
Lo
speciale si dividerà in tre parti. Oggi pubblichiamo la prima puntata
che raccoglie l'opinione di Vincenzo, tifoso juventino, Sergio Crocco,
storico capo Ultras del Cosenza, di Jacopo, ex capo ultras biancoceleste
e due sostenitori del Bari come Ernesto Chibelli e Gianni Maggipinto.
VINCENZO,
TIFOSO JUVENTUS DI BOLZANO, TESSERATO - "Sono tifoso della Juventus da
quando sono nato, ma stando lontano da Torino ho sempre fatto molti sacrifici
per andare a vedere la partita della mia squadra. A parte quella di Verona
sono sempre state trasferte organizzate con il gruppo storico che mi hanno
permesso di seguire i bianconeri. Ora mi sono tesserato, perchè
spesso vado in trasferta, a Verona appunto oppure a Milano, e mi piace
seguire la gara con i supporter bianconeri. Dal punto di vista sentimentale
la tessera del tifoso ha fatto si che il mio rapporto con la mia squadra
si sia rafforzato, sento di aver in qualche modo 'materializzato' la mia
fede. Non posso dire di aver visto grandi vantaggi dal punto di vista della
sicurezza o agevolazioni in quanto a file o controlli. A livello teorico
ci potrebbe essere una maggiore tranquillità sapendo che in caso
di scontri i colpevoli possono essere riconosciuti più facilmente,
potrebbe essere un primo passo per aumentare la sicurezza, ma a livello
pratico non credo sia una soluzione determinante. Credo che i problemi
vadano affrontati in altri modi, sopratutto cercando di far rispettare
le regole punendo in maniera esemplare chi compie un reato. Culturalmente
non stiamo facendo passi in avanti, non reggiamo il confronto con Germania
o Inghilterra. Vivo quasi al confine e posso garantire che già in
una regione come la mia si respira un'aria diversa da questo punto di vista".
SERGIO
CROCCO, STORICO CAPO ULTRAS DEL COSENZA, NON TESSERATO - "La Tdt è
una indegna e populistica 'boiata' che serviva solo alla sete di qualunquismo
e di manganelli che questo ministro ha da sempre. Se andrebbe eliminata?
Certo che si. Ma vorrei aggiungerti una cosa, forse non 'popolare', ma
di certo vera. Gli ultras del Cosenza calcio sono, insieme a poche altre
curve italiane, quelli che hanno veramente il diritto di protestare verso
la Tdt. Perchè noi, a differenza dell'80% degli ultras italiani,
disprezziamo ogni giorno, e non soltanto la domenica, il ministro Maroni.
Non stiamo, da lunedi a sabato, a chiedergli tolleranza zero e più
repressione verso i Rom, verso gli extracomunitari o verso altre categorie
sociali più deboli di noi, per poi pretendere l'impunità
la domenica. Chi chiede repressione a Maroni ha contribuito a creare un
clima 'securitario' che poi ha colpito anche gli ultras. In ogni caso la
Tdt andrebbe annullata immediatamente. Non ha portato alcun vantaggio perchè
se è vero che gli incidenti sono diminuiti, è anche vero
che la gente allo stadio non ci va più. E' come chiudere tutte le
strade d'Italia e poi vantarsi che non ci sono morti sulle strade".
ERNESTO
CHIBELLI, TIFOSO DEL BARI DA 10 ANNI, TESSERATO - "Ritengo che un bravo
tifoso debba essere prima di tutto un bravo sportivo. Sulla base di questa
personale teoria non ho indugiato un secondo nel sottoscrivere la tessera
del tifoso fiducioso che questo strumento potesse dare inizio ad un nuovo
ciclo nella mentalità fuori e dentro lo stadio. Questo nuovo ciclo
non ha avuto inizio e molte delle regole sono state disattese. Come ad
esempio, spesso i tifosi ospiti qui a Bari, tesserati e non, sono stati
messi nello stesso settore. Cosa mi aspetto nei prossimi anni? Il calcio
come tutti gli sport sono motivo di aggregazione, dove la fede può
dividere ma la passione unisce. Sarebbe bello vedere tifosi avversari nella
propria curva, fatto anomalo al giorno d'oggi ma che potrebbe divenire
normalità un domani. Ricordo la partita Italia-Spagna, Europei 2008,
a Vienna, miscuglio di tifoserie con un unico obiettivo; vivere quel sogno
nel rispetto di tutto. Un'emozione unica. Questo è quello che desidero
qui a Bari ed in tutti i campi nazionali ed europei e non solo negli stadi
delle squadre gemellate. In ogni modo da tesserato mi sento un tifoso libero
a differenza di coloro che vedono la tessera come una restrizione della
libertà di esercitare il loro credo".
GIANNI
MAGGIPINTO, TIFOSO BARI, NON TESSERATO - "Ho deciso di non tesserarmi in
quanto ritengo che la Tdt sia solo uno dei tanti mezzi per allontanare
la gente dagli stadi, aumentando così il numero degli abbonati alle
pay-tv. La mia domanda da rivolgere al Ministro Maroni sarebbe questa:
"Che differenza c'è tra il biglietto nominale e la Tdt?", praticamente
nulla. Entrambe nominative, quindi identiche sotto alcuni punti di vista,
ma in realtà dietro la tessera si celano interessi che vanno al
di là della così tanto paventata 'sicurezza' negli stadi.
Dati alla mano dimostrano che l'introduzione della tessera non ha fatto
altro che diminuire il numero delle presenze negli stadi, allontanando
così ciò che è rimasto di pulito (i tifosi, ultras
e non) in un calcio dove i valori faticano ad essere ancora presenti. Durante
questa stagione è capitato anche di andare in trasferta (FIRENZE)
e nonostante fossimo in possesso di un biglietto di maratona laterale,
siamo stati messi tutti (tesserati e non) nel settore ospiti, seppur divisi
dal nei due formaggini presenti nel settore ospiti dello stadio di Firenze.
A Bari si è deciso di non tesserarsi, e la linea è stata
seguita dalla maggior parte dei tifosi che seguono la squadra, infatti
rispetto allo scorso anno non sono stati rinnovati circa 5000 abbonamenti,
il che fa riflettere, se si considerano i risultati della squadra nella
passata stagione".
JACOPO,
EX ULTRAS LAZIO, NON TESSERATO - "Per me la Tessera del tifoso non è
uno strumento di 'fidelizzazione', non crea un legame stretto tra club
e tifoso. Potrebbe funzionare, ma alcuni aspetti sono sbagliati: vieta
a chiunque sia stato processato, anche se prosciolto, di fare richiesta
per la Tessera. Basta esporre uno striscione non autorizzato per avere
il Daspo e perdere l'accesso alla Tessera. Una persona che compie reato
e sconta la sua pena, invece, può diventare parlamentare: c'è
qualcosa che non quadra. Se
le banche sono 'aiutate' dalla Tessera? E' vero in parte. Può essere
usata come carta ricaricabile, ha un aspetto bancario, ma non tutte le
società si sono impegnate nell'adottarla come tale. L'osservatorio
dice che gli incidenti sono diminuiti con l'avvento della Tessera, ma è
falso: molte partite sono vietate ai tifosi ospiti, e questo la rende inutile,
perché i tifosi vanno allo stadio con o senza Tessera. Rispetto
alle stagioni passate, poi, è cambiato poco o nulla: già
da prima le trasferte potevano essere vietate, ed il settore ospiti poteva
essere chiuso. Quest'anno, ad esempio, durante Lazio-Napoli tutti i tifosi
azzurri stavano in Tribuna Monte Mario: così persone che vanno allo
stadio per vedere la partita si sono ritrovate a due seggiolini di distanza
dai tifosi ospiti, senza protezioni. E' normale che ne scaturiscano battibecchi
e tafferugli". http://www.calciomercato.it/news/120112/Speciale-Tessera-Tifoso---Juventus-Lazio-Bari-e-Cosenza-esclusivo-ecco-il-parere-di-ultras-e-non.html
31
maggio 2011: derby del cuore: Inter/Palermo:
NEL
VIDEO SOTTO INVASIONE DEI TIFOSI DEL PALERMO A FINE GARA. DURANTE LA PARTITA
BOTTI, LANCIO DI TORCIE E FUMOGENI COME NON SI VEDEVA DA TEMPO, CON TANTO
DI STRISCIONE NON AUTORIZZATO. ALLA GRANDE!!! http://www.youtube.com/watch?v=RgLPMdxYaF0&feature=player_embedded Strascichi
Inter/Palermo: "Tutto l'Inter Club San
Giorgio a Cremano era radunato in piazza in attesa del pullman per recarci
a Roma. In quel momento c'erano 4-5 tifosi del Napoli che avevano iniziato
ad apostrofarci con alcuni sfottò; in quel momento, il Presidente
del Club provava a tranquillizzarci dicendo: "Lasciateli stare, sono 4
stupidi". Ad un certo punto, però, un signore si avvicina
al gruppo e inizia a dire: "Prenderei una tanica di benzina e vi brucerei
tutti", visto che eravamo vestiti tutti di nerazzurro. Successivamente
questo signore fa 2-3 passi e inizia a parlare al telefonino; dopo 5 minuti
arrivano 7-8 motorini con tantissimi ragazzi. E uno di questi ci ha addirittura
tirato una bomba addosso! Non ho mai avuto tanta paura in vita mia. Mio
padre mi prende e mi porta via dicendomi "Non possiamo rischiare la vita
per una partita!". Io mi chiedo perché è successo tutto questo..."
Un tifoso napoletano dell'Inter". Ancora
strascichi: "Volevo comunicarvi che ieri
notte un gruppo di 10 vigliacchi romanisti ha assalito la nostra macchina
(eravamo io e altri due miei amici) sfondandola e ci hanno pestati con
cascate,calci e bastonate. Poco dopo siamo venuti a sapere che a quanto
pare sempre gli stessi avevano dato una coltellata lacerando l'aorta ad
un ragazzo e come che non bastasse hanno anche aggredito un interista che
parlava per fatti suoi al cellulare pestandolo. Nel
mio caso non avevo avanzato nessuno sfottò o niente avevo semplicemente
la sciarpa dei Boys al collo e questo gruppo di vigliacchi ha sfondato
la macchina mi ha tirato fuori e mentre gli altri mi mantenevano uno ha
iniziato a sputarmi addosso e a colpirmi con il casco in testa. E mentre
lo faceva diceva: "Damme tutto quello che hai dell'Inter,damme tutto brutta
m...a!" e sono riusciti a prendersi la sciarpa; poi per fortuna sono riuscito
a spingerli e a correre a chiamare aiuto per attirare l'attenzione,ma entro
in un bar dicendo ci stanno ammazzando venite e il signore mi risponde
"ma siete interisti?". Ma dico io, ti sto dicendo che ci stanno ammazzando
che ti importa che squadra tifiamo? Non
ho mai odiato la capitale del mio Stato quanto ora! Ora semmai sti vigliacchi
faranno anche i gradassi con la sciarpa dei Boys in curva sud, quando l'hanno
ottenuta nella maniera più da conigli possibile!".