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31 ottobre 2006: grazie A.S. Roma! Finalmente domani la Roma giocherà con la maglietta rossa bordata gialla e non con la maglia topo! Al solito, le foto di Roma/Olympiacos saranno on line a notte fonda (entro l'una circa). Inserite due fototifo inedite (almeno per me) di Udinese/Roma 1989/90.
Swansea/Millwall 2006/07
Napoli/Roma 1988/89
L'amico David del Norwich City mi segnala che Domenica scorsa il movimento "Stand Up Sit Down" (in piedi, seduti) ha fatto una protesta per far sì che vengano reintrodotte zone in piedi allo stadio, al fine di ricreare l'atmosfera di un tempo. Alcuni tifosi del West Ham si sono ammanettati ai cancelli all' esterno dell'Upton Park e la cosa è stata ripresa dai media, in particolare da BBC Radio 5. Sono anche stati distribuiti  18.000 cartellini rossi a tal fine prima della partita. Nella foto a fianco si vede Andy, l'organizzatore della protesta e, a destra, Russel Brand, una star televisiva tifoso del West Ham.

I fans dell'Utrecht erano presenti ad Udine e mi inviano questo video della loro tifoseria: http://www.youtube.com/watch?v=qhGd6PcYs-I
Dopo di questo, vediamo come in Grecia le cose non vadano per il meglio. Le foto si riferiscono a Larissa/PAOK di qualche giorno fa. 100 tifosi del PAOK si sono presentati di mattina presto per mostrare la loro superiorità ai tifosi del Larissa che hanno cercato di respingerli. Più tardi allo stadio i tifosi del Larissa hanno ricordato, provocando, la morte di alcuni tifosi del PAOK che nel 1999 di ritorno da un match con il Panathinaikos persero la vita in un incidente stradale proprio vicino Larissa. Questo ha provocato la furia dei tifosi del PAOK che hanno rotto le barriere invadendo il campo e gli altri settori dello stadio. La polizia ha lanciato gas lacrimogeni ed il match è stato sospeso per venti minuti. Pur giocando male il PAOK ha vin to 2-1.
Panathinaikos / AEK di qualche giorno fa
Al riguardo stupendo articolo del Daiy Mirror (prendetene nota, è quello che cercano di fare da noi anche se... dove eravate 10 anni fa!):

BASTA CON IL CALCIO ANESTETIZZATO.... 
UCCIDE IL DIVERTIMENTO
25 ottobre 2006 (Oliver Holt, Daily Mirror):
All'Old Trafford, domenica, hanno portato due ragazzi sul campo prima del calcio d'inizio e gli hanno detto che erano amici. La folla ha fatto buuuu.
Il tifoso del Manchester United e quello del Liverpool hanno sorriso ammiccanti, scambiato gagliardetti, posato per immagini di riconciliazione e poi sono tornati  indietro.
Ora siamo tutti ritenuti essere i pupazzi della felice famiglia degli approfittatori della Premiere League - e non ci posso stare.
Non perdono ai tifosi del Liverpool l'aver attaccato l'ambulanza che portava Alan Smith all'ospedale la scorsa stagione.
Non dico che le canzoni sui morti di Monaco o sugli spalti di Hillsborough non mi fanno rivoltare lo stomaco.
Non auspico di certo un ritorno dei giorni bui degli anni '70 e '80 quando la macchia del teppismo ha travolto il gioco.
Ma non voglio che la Premier League "alternativa" vada oltre. Non voglio che la visione del calcio di Glazer porti a ritenere un club una "marca stabile".
Non voglio uno sport dove qualcuno come il capo esecutivo del Manchester United David Gill bandisca il Manchester United Supporters' Trust dal Fans' Forum.
Non voglio una versione anestetizzata del calcio. Non voglio l'americanizzazione del calcio dove non ci sono tifosi ospiti, nessun tipo di atmosfera e pochi screzi.
C'erano più di 75.000 tifosi all'Old Trafford per l'incontro di due tribù del Nord Ovest, la più grande folla vista per una partita di Premiere League.
L'atmosfera era buona. Ma non così buona. Non era così vicina a come avrebbe dovuto essere stata in una cattedrale del calcio come quella.
Ma sembra che questo sia quel che vogliono le autorità. Stanno spazzando via i tifosi tradizionali per portarli nelle corporazioni con la scusa dell'ospitalità. Stanno cercando di anestetizzare l'esperienza di guardare il calcio.
Bene, non voglio essere amico di tutti. Una delle cose che ho imparato ad amare del calcio è il tribalismo ed il senso di appartenenza.
Questa è la ragione per la quale andavo a vedere il calcio negli anni '80. Per guardare il calcio, ovviamente. Perché nell'anonimato ero parte di una folla settaria.
Amavo il muoversi delle terraces e l'eruzione di gioia e aggressività. E tutto questo oggi è stato diluito nella finzione che tutti siamo amici.
Se non stiamo attenti, finiremo per togliere al calcio inglese l'unica cosa che lo rende speciale - l'atmosfera negli stadi. Questo è ciò di cui parlano i giocatori stranieri quando lasciano la Premiereship. Parlano di quanto tifano i tifosi nello stadio. Anche Tiger Woods lo ha notato quando è andato a un match del Chelsea per la Ryder Cup. "Ragazzi, cantate moltissimo!", ha detto con un ghigno. E ha ragione. Ancora cantiamo parecchio .... ancora ho un brivido quando vedo lo United e il Livepool guidati da Gary Neville e Steven Gerrard, due uomini orgogliosi che preferirebbero giocare per il Timbuktu piuttosto che per il nemico. E anche se sono rivali che si detestano per 90 minuti, sono amici fuori dal campo e ambasciatori delle loro città, così come delle loro squadre.
La scorsa stagione, ovviamente, la Football Association ha punito Neville per il gravissimo peccato di aver celebrato la vittoria contro il Liverpool. Non è patetico?
E Sabato, un arbitro che seguiva le istruzioni ha ammonito Andriy Shevchenko e Michael Ballack per aver abbracciato i tifosi quando hanno segnato contro il Portsmouth. Ed è la stessa punizione se ti togli la maglia, sebbene ciò accada principalmente perché gli uomini del potere sono avviluppati dal marketing.
Ti prendi un cartellino giallo per celebrare un gol. Sei punito per ogni tipo di spontaneità.
Tutto questo sta andando ben oltre il divertimento. Sta diventato pauroso. 
Il Grande Fratello lo fa diventare sempre più grande.
I tifosi furiosi per le diffide per il West Ham
26/10/06 
Il club del West Ham è stato tacciato di ipocrisia dai suoi stessi tifosi dopo che molti di loro sono stati banditi dall'accedere ai prossimi due incontri all'Upton Park per il fatto di aver insistito nello stare in piedi.
Sono state mandate molte lettere questa settimana con riferimento a quei tifosi che hanno avuto le loro tessere bloccate per gli incontri contro il Blackburn e l'Arsenal che ci saranno nelle prossime due domeniche. L'organizzazione Stand Up Sit Down - diretta dai tifosi del West Ham e che reclama il diritto di stare in piedi nelle partite di calcio - ha accusato il club di alienare i suoi stessi tifosi. Il West Ham si trova nel peggior momento da 74 anni questa parte dopo otto sconfitte consecutive e il manager Alan Pardew ha chiesto ai tifosi di "dare una mano" nel match contro il Blackburn. 
Ma il direttore del Stand Up Sit Down, Amanda Matthews, abbonato al West Ham, ha detto: "si tratta di assoluta ipocrisia. In un momento in cui il West Ham vuole il sostegno dei tifosi, è stato segnato un fantastico autogol. Il feedback che si ottiene è : "quanto importa al club dei suoi tifosi?"
"Non so perché hanno diffidato dei tifosi in questo modo. Forse sono stati in piedi 10 secondi in più degli altri. Ho appena ricevuto una e-mail da un tifoso che mi ha detto "il mio amico è stato diffidato e il suo figlio 12enne pure mentre io no, ma stavano proprio alla mia destra. Non sembra che ci sia alcuna ragione. Il club è pressato dal Newham Council e dalla Football Licensing Authority al fine di limitare il persistente stare in piedi ad Upton Park.
Matthews ha mandato una e-mail al capo esecutivo Paul Aldridge dicendo che il club ha una sua responsabilità nel far tornare i tifosi.
"Più che diffidare i tifosi, il West Ham dovrebbe parlare al Football Licensing Authority e al governo e dire "fatela finita con l'imporci di alienare i nostri tifosi". "I tifosi stanno pressando il club in ordine al fatto su come possa permettere tutto questo ed in ordine alle ragioni per le quali lo stare in piedi non possa essere tollerato.
LA CURVA SUD SEDUTA...
QUESTO E' IL MODELLO INGLESE CHE VOGLIONO IMPORTARE


30 ottobre 2006: inserite altre foto di Udinese/Roma.

29 ottobre 2006: in costruzione la pagina di Udinese/Roma. Nel week end sono andato a Londra a vedere il concerto dei New Order ed il giorno dopo ne ho approfittato per vedere Fulham/Wigan Athletic. Grazie a tutti quelli che mi hanno detto dove vedere la Roma a Londra, appena sono entrato nel locale la Roma ha segnato!
Per chi dice che la violenza è scomparsa in Inghilterra... ecco un video di Nottingham Forest / Bristol City di qualche giorno fa. Sempre riguardo l'Inghilterra, ecco un servizio sulle diffide e gli arresti della stagione 2005/06. Le stagioni precedenti le trovate su questa pagina.

27 ottobre 2006: ricorderete che un paio di giorni fa ho scritto delle diffide illegittime emesse dalla Questura di Roma per chi accende le torce: bene, il T.A.R. ieri ne ha annullate tre e quindi i ragazzi possono tornare allo stadio già da sabato. Oggi, invece, un giudice di Roma non ha convalidato un altro provvedimento del Questore perché l'accensione di una torcia, pur essendo reato, non può portare alla diffida e nemmeno la violazione del regolamento d'uso dell'impianto.
Sempre su tematiche di... calcio moderno:
"Caro Lorenzo,
torno a scriverti dopo parecchio tempo trascorso come assiduo ma silenzioso visitatore del tuo sito per evidenziare una delle tante vergognose novità che ormai caratterizzano il calcio moderno: i tabelloni pubblicitari luminosi dietro le porte! Si tratta di veri e propri mega schermi sui quali scorrono durante tutta la partita messaggi pubblicitari di ogni tipo e con una intensità luminosa tale da rendere a tratti impossibile seguire il pallone dalla curva o dai distinti quando l'azione si svolge nella metà campo più lontana. Se a ciò si aggiunge l'enorme distanza tra curva e campo è evidente che diventa oltremodo problematico concentrarsi sulla partita e si è quasi "costretti" a leggere la pubblicità. Credo che anche i dirimpettai della curva nord abbiano lo stesso problema, per non parlare dei giocatori in campo. I ragazzi che occupano le prime file in basso dietro la porta, inoltre, visto che i tabelloni spuntano appena dietro la rete e sembrano alti circa 1 metro, vedono soltanto una porzione della porta e se capita che la palla entri rasoterra devono solo immaginare il goal dal movimento della rete. Tutto questo è vergognoso. Non bastava la pista di atletica, i cartelloni "fissi" disseminati su di essa e le decine di persone tra fotografi, raccattapalle, guardie e "steward" del cazzo che stazionano rigorosamente in piedi dietro la porta, ci volevano anche questi ulteriori elementi di disturbo per portare avanti il malcelato progetto di allontanare i giovani dalle curve. E' evidente infatti che questi nuovi strumenti per far soldi servono soprattutto per mandare messaggi al pubblico televisivo e le società - compresa la nostra che storicamente se ne è sempre fregata dei tifosi - non battono ciglio ed incassano. In questo contesto malato ben vengano allora le rimembranze di un passato recente a suon di bomboni nel fossato (per fare più caciara) e sti cazzi se poi multano la Società che è anch'essa complice di un sistema che vede negli Ultras uno dei mali maggiori del nostro tempo. Ieri sera mi ha peraltro schifato il fatto che, allo scoppio dei bomboni in Sud, molti dalla Tevere abbiano fischiato: il petardo, infatti, fa parte da sempre dei rituali "da stadio", al pari del battito unisono dei piedi che provoca l'effetto terremoto o del coro "oooooooo - ooooolè!" seguito da applauso quando una bella pischella scavalca con qualche difficoltà il vetro divisorio. Senza tutto ciò diventerebbe del tutto inutile andare allo stadio. Ultima annotazione: da una quindicina di partite (comprese coppe e scorso campionato) nessuno ha controllato o chiesto il mio documento per verificarne la corrispondenza con l'abbonamento. E' stato perciò dimostrato che il "biglietto nominativo" è - come tantissime altre - una normativa concretamente inapplicabile e buona solo per rassicurare i benpensanti o per far parlare individui come il prrr - efetto Serra. In ogni caso, non molleremo mai. Un abbraccio.
Un Ultrà". Sono d'accordo, anche se, come detto più volte, i bomboni non mi piacciono particolarmente, oltre ad essere in sé pericolosi per chi li lancia come si è visto ieri. Preferisco l'effetto coreografico di torce e fumoni, rigorosamente giallorossi e decisamente meno pericolosi.
Mi date una risposta per stasera? Sto andando a Londra un paio di giorni, dove posso vedere la Roma?


26 ottobre 2006: on line le foto di Roma/Ascoli.

25 ottobre 2006 (pomeriggio): le foto di Roma/Ascoli saranno on line tra mezzanotte e l'una.
Interessante articolo de "La Gazzetta dello Sport", che testimonia il danno fatto dalle televisioni:
Serie A, è emergenza spettatori
Il massimo campionato è l'unico dei grandi tornei europei in crisi di pubblico: 19.511 persone a partita contro le 31.161 del 1997-98. A gonfie vele la serie B
MILANO, 25 ottobre 2006 - Il calo degli spettatori in serie A è ormai cronico, quasi irreversibile a quanto pare: nelle ultime nove stagioni non c’è mai stata un’inversione di rotta. Si è passati dai 31.161 spettatori di media a partita del 1997/98 ai 19.511 di questa stagione. E se la tendenza restasse questa, quello di quest’anno sarebbe il dato peggiore dal 1970. Negli ultimi 38 campionati, la migliore media spettatori a partita è stata registrata nel 1984/85 con 38.872 e a vincere lo scudetto in quella stagione fu il Verona. Nei successivi 16 campionati a 18 squadre il maggior numero di spettatori è stato registrato nel 1991/92 (primo scudetto del Milan di Capello): 10.466.645. Tra alti e bassi, si è sempre riusciti a stare su una media superiore ai 27 mila spettatori, fino al crollo degli ultimi anni e a nulla è servito portare la serie A a 20 squadre. Se si sommano i dati di A e B, però, si scopre che in un anno si sono persi per strada solo 1127 tifosi (-0,1%). Con tutto quello che è successo in estate, è quasi un miracolo.
SERIE B - L’ultimo turno di serie B ha fatto segnare un exploit che dimostra in modo chiaro come la presenza di squadre dal grande richiamo come Juventus, Napoli e Genoa (quasi 65.000 spettatori in tre) abbia fatto aumentare l’interesse per il campionato cadetto. L’affluenza negli stadi nell’ultimo fine settimana è stata di 113.820 spettatori, contro i 55.053 di un anno fa. Questo vuol dire il 106,7% in più. E ad aumentare sono soprattutto i paganti (+128,2%). In generale la serie B nelle prime otto giornate ha ottenuto il 20,3% di spettatori in più rispetto alla passata stagione: 768.814 contro 639.175, ma attenzione, si tratta di un dato parziale, destinato a cambiare in positivo perché devono essere ancora recuperate tre partite.
ESTERO - Tra i maggiori campionati europei la serie A italiana è l'unica che deve farei conti con un sensibile calo degli spettatori rispetto alla passata stagione. Tengono la Bundesliga in Germania e la Ligue 1 in Francia, mentre sono in crescita Liga spagnola e Premier League inglese. Ma il caso dell'Inghilterra va spiegato: la media presenze a partita è scesa da 35.464 del 2002-03 a 33.875 del 2005-06 ed è risalita quest'anno a 34.084, ma solo perché il nuovo stadio dell'Arsenal (+22.000 posti) e l'ampliamenti dell'Old Trafford di Manchester (+8000) nascondono le crisi delle altre squadre.
Ecco qui un link che vi porterà a una intervista rilasciata da Carlo Petrini alla TV svizzera: http://www.rtsi.ch/trasm/falo/welcome.cfm?idg=0&ids=0&idc=14376


25 ottobre 2006: aggiornata la Coppa Disciplina. Disordini sono avvenuti in Grecia, allo Stadio Olimpico di Atene, tra tifosi del Panathinaikos e dell'AEK.
Circa 300 tifosi dell'AEK hanno tentato di entrare allo stadio senza biglietto, le forze di polizia sono uscite dallo stadio e i tifosi dell'AEK che erano all'interno hanno iniziato a lanciare oggetti. A quel punto i tifosi del Panathinaikos, che giocava in casa, sono entrati in campo, visto che lo Stadio Olimpico di Atene non ha alcuna barriere che impedisca l'ingresso sul terreno di gioco. Alla fine si sono contati 20 feriti.
Altra cosa importante: la Questura di Roma sta facendo delle diffide di un anno per l'accensione delle torce. Visto che l'art. 6 ter (che punisce penalmente la detenzione o la semplice accensione di materiale pirotecnico) non dà la possibilità di emettere la diffida, viene applicato l'art. 1 septies del "Decreto Pisanu" che originariamente prevedeva che chi non rispetta il "Regolamento d'uso" dello stadio poteva essere diffidato fino a un anno. Sembra incredibile che la Questura di Roma non sappia che quando il decreto è stato convertito in legge, tutto questo è stato eliminato e non c'è più la possibilità di diffidare chi non rispetta il Regolamento d'uso dell'impianto. Se così fosse, la Questura di Roma dovrebbe diffidare tutta la Curva Sud, buona parte della Tevere e della Monte Mario, perché quasi nessuno rispetta il Regolamento d'uso. Io stesso mi scambio il posto, regolarmente, con mia sorella in Tribuna Tevere. La Questura di Roma provi a diffidare anche me: visto che mi seggo regolarmente al posto 37 invece che 36 della fila 36 del settore W della Tribuna Tevere Centrale e che lo farò anche stasera in occasione di Roma/Ascoli, non rispetto il regolamento d'uso.
Comunque sia, l'ultras moderno deve essere informato e preparato sulle leggi.


24 ottobre 2006: inserita la pagina 2 di Roma/Chievo. Mi chiedono: dove si vede la Roma a Torino?
Sì, lo so, tutto questo appartiene agli acerrimi rivali milanesi... però la cosa merita di essere menzionata perché è molto vicina, se non identica, allo spirito che anima questo sito.
Domenica 22.10.2006, la Banda Casciavìt-Herbert Kilpin Firm ha celebrato il 90° anniversario della morte di Herbert Kilpin, fondatore del Milan Football & Cricket Club 1899, Capitano e allenatore della stessa squadra nel primo decennio del XX° secolo e pioniere del gioco del calcio in Italia, avendolo introdotto a Torino nei primi anni dello stesso secolo.
Recatosi al Cimitero Monumentale di Milano, un manipolo di una decina di appartenenti al gruppo ha posto una piccola e semplice targa commemorativa sulla lapide del colombare contenente i resti di Kilpin, onorandolo, ricordandolo e ringraziandolo per tutto ciò che ha rappresentato per il sodalizio rossonero. Naturalmente, né il Comune di Milano, probabilmente nemmeno a conoscenza dell’importanza del personaggio né della sua ubicazione, né, tantomeno, la Società A.C. Milan, più attenta a celebrare il Ventennale dell’attuale Presidente, piuttosto che il Centenario della sua storia o le figure della sua memoria storica, hanno ritenuto di dover  ricordare il baffuto Campione di Nottingham.
Abbiamo, quindi, pensato di compensare queste mancanze, onorando la figura di Kilpin, ritenendola come la più prestigiosa e fondamentale per chi ha i colori rossoneri nell’anima e per chi è sensibile alla memoria e alla storia del Club. Stanchi di questo calcio moderno sempre più succube del business e del “presente”, che dimentica le sue origini, la sua storia, le sue figure più pulite e gloriose, altrettanto stanchi di un mondo del tifo in decadenza, cadaverico, che rinnega i suoi antichi valori e la sua stessa ragione di essere, ci impegneremo sempre più a mantenere vive le tradizioni, il ricordo, la memoria, i nomi, i luoghi, i fatti di tutto ciò che riguarda la gloriosa storia Milanista, che, ci preme ricordarlo, NON parte dal 1986, anno dell’arrivo dell’attuale Presidente, bensì dal 1899, fondata dall’unione di intenti tra Inglesi e Italiani , attraversando anni di sofferenza, grigiore, sconfitte, ma anche da interi decenni di vittorie, trofei, momenti gloriosi, campioni indimenticabili e calcio spettacolare. Ci auguriamo che altre tifoserie seguano la stessa strada, pur mantenendo le eterne rivalità, gli incancellabili rancori, gli odi insanabili; recuperando, però, il piacere e il dovere di conoscere la propria storia e le proprie tradizioni, ricordando e ricercando i nomi, i luoghi, i fatti del proprio passato. Continuando, naturalmente, a sostenere le proprie maglie ovunque e comunque, al di là dei risultati, al di là del business, al di là della decadenza del mondo calcistico.
Questo il nostro modo di esser “post-ultras”. Non avendo più nulla da dimostrare a nessuno, se non, a noi stessi, la coerenza di essere, per tutta la vita, Casciavìt!

BANDA CASCIAVìT – Herbert Kilpin Firm

E comunque siccome in Inghilterra è tutto a posto:
"Tre poliziotti sono rimasti feriti e tre persone sono state arrestate dopo la partita di domenica tra Swansea e Millwall. I disordini sono scoppiati fuori lo Stadio Liberty a nel centro di Swansea dopo la vittoria della squadra di casa per 2-0. La polizia del Galles del Sud ha detto che gli agenti sono stati colpiti da tifosi che tiravano oggetti contro di loro, ma che le ferite non sono gravi. L'ispettore Chris Owen ha riferito che ci sono stati sporadici disordini dopo la partita. La polizia ha detto che ulteriori arresti ci potrebbero essere dopo la visione dei filmati a circuito chiuso. Il Sovrintendente Capo Julian Williams ha detto di essere "estremamente dispiaciuto per dovere rispondere a una minoranza di persone volte alla violenza". Sono state trovate armi ed anche i cavalli della polizia sono stati impiegati durante i disordini a Siloh Road. Un portavoce dello Swansea City FC ha detto: "Non crediamo che queste persone siano genuini tifosi dello Swansea (no, e chi sono? Del Cardiff? n.d.L.) e certamente non vogliamo che siano associati al nome del club. Abbiamo lavorato duro per creare un'atmosfera amichevole e familiare al Liberty Stadium e non faremo in modo che una sparuta minoranza possa vanificare il tutto". Due persone sono state arrestate con l'accusa di offesa all'ordine pubblico e saranno dvanti al Tribunale martedì, insieme ad un'altra denunciata per altri reati".
E comunque:
"Durante la stagione 2005/06 62 tifosi dello Swansea sono stati arrestati, 28 in più della scorsa stagione e più di qualsiasi altro club della League One.
Il Cardiff City non è più il club con il maggior numero di tifosi diffidati, essendo passato da un totale di 152 a 109.
La stagione scorsa 19 tifosi del Wrexham sono stati arrestati, mentre nel 2004/05 erano stati 22.
Se si guarda alla Premiership e alla Football League ci sono stati 2,651 arresti rispetto ai 2,787 della stagione precedente, il numero più basso di arresti nel decennio (sarebbero ancora di meno se evitassero di arrestare chi sbadiglia, chi tossisce, chi scorreggia e chi rutta n.d.L.)
BANNING ORDERS (diffide) 2005-6
Cardiff City - 109 (22 nel 2004-5)
Swansea City - 28 (16)
Wrexham - 46 (14)
Il club con il maggior numero di arresti è il Tottenham Hotspur con 169, seguito dal Manchester United (147), dal Chelsea (126), dallo Sheffield Wednesday (89), dal Coventry City (88) e dal Leeds United (76).
Lo Swansea City's conta 62 arresti,più del doppio rispetto alla stagione precedente che ne contava 28.
ARRESTS 2005-6
Cardiff City - 55 (77 in 2004-5)
Swansea City - 62 (28)
Wrexham - 19 (22)
Nel  2004-5, 152 Cardiff supporters sono stati diffidati, mentre nel 2005/06 sono stati 109 - dietro il Leeds United (115) e il Portsmouth (110).
Un totale di 22 Cardiff fans sono stati diffidati nel 2005-6, mentre 75 hanno visto la misura finire.
Ci sono stati anche meno arresti tra i tifosi del Cardiff, con 55 arrestati nel 2005/06 invece dei 77 della stagione precedente.
Nessuno del club ha voluto commentare ma Vince Alm, pèortavoce dei tifosi del Cardiff, ha detto che c'è stato un miglioramento nel comportamento dei tifosi del Cardiff: " siamo sempre i primi per diffide perché abbiamo avuto moltissimi diffidati tra il 2000 e il 2002, ma ora le diffide sono finite e possiamo dire di non essere diversi dagli altri club e questo è il risultato della cooperazione con  la polizia. Ci sono ancora persone diffidate ma per lo più per ubriachezza che per atti di violenza. Non vedo più incidenti".
Durante il 2005/06 19 tifosi del Wrexham sono stati arrestati, 3 in meno della stagione precedente, ma 46 tifosi sono stati diffidati, il numero più alto della Seconda Divisione".
Era meglio prima: Aston Villa


22 ottobre 2006 (sera): inserite le foto di Roma/Chievo, anche se la pagina non è completa. 

22 ottobre 2006: inserite praticamente tutte le foto della stagione 1986/87. Curiosità: su 30 partite, ha giocato 27 volte con la maglia rossa con i bordi gialli e solo 3 con la maglia bianca con bordi giallorossi.

21 ottobre 2006 (pomeriggio): qui sotto un paio di foto... A sinistra un vecchio Roma/Torino (chi si ricorda l'anno?), al centro un qualcosa che non avevo mai visto da quando sono nato ad oggi: striscione di scuse degli interisti (che giocavano in casa) ai moscoviti. Innovativi in tutto questi nerazzurri!
Roma/Torino, ma di che anno?


21 ottobre 2006: prima di tutto un saluto ad Alessandro di Monteverde, tassista con il quale ho condiviso due ore di tragitto tra Fiumicino e Roma. Meno male che è un romanista "dei nostri" e che abbiamo ingannato il tempo parlando di Roma, tifo e conoscenze comuni, perché c'era da piangere per il traffico! Dopo di che, alcuni resoconti ed altre foto di Olympiacos/Roma. Oltre a ciò, mi vien chiesto di dire che i ragazzi presenti ad Atene ringraziano sentitamente i ragazzi del Panathinaikos per la calorosa ospitalità ricevuta ed anche quelli del PAOK e dell'Iraklis presenti e che si sono fatti 1200 Km.. Mi viene tra l'altro specificato che la famosa "pezza" in curva nord al derby fu un'iniziativa autonoma di un singolo che non aveva alcun titolo per fare una cosa del genere, peraltro con una pezza non ufficiale, e che, per questo, fu pesantemente "punito" e non potrà più mettere piede allo stadio in quanto loro sono nella quasi totalità filo romanisti. Ahò, sta foto che mi ha mandato Carlo Matteo è da antologia!
Luciano Spalletti capellone con la maglia dello Spezia mentre abbraccia un tifoso!


20 ottobre 2006: siamo ovviamente strafelici per la vittoria di Atene e per la bella prova di carattere offerta dai ragazzi. Magari qualcuno potrebbe sentirsi un po' risentito per via dell'agguato con molotov e altro da parte dei tifosi dell'Olympiacos al pullman della Roma: non è stata una cosa carina, non trovate? Detto questo, la Diadora ha apportato (lo si è ben notato) un correttivo per la maglia della Roma, che non era più pezzata dal sudore. Sarebbe anche una maglia decente, a questo punto, se fosse la terza e non la prima di Champions League. Altra questione che mi viene segnalata. Con grande enfasi era stato pubblicizzata l'uscita del programma ufficiale della Roma, in vendita a 1 euro in occasione delle partite casalinghe. In effetti a Roma/Inter ho potuto acquistarlo. Esperimento durato una settimana: a Roma/Empoli in Tribuna Tevere neanche l'ombra del programma. Grande sorpresa quando il mio amico Gabriele mi dice che il programma è stato invece distribuito, gratuitamente, in Tribuna Monte Mario e Curva Sud: qual'è il criterio?
Lodevole, invece, l'iniziativa di far entrare a 1 € i ragazzi fino a 12 anni: da tempo diciamo che i ragazzini di oggi sono i tifosi "da stadio" di domani e, d'altra parte, uno stadio con 35.000 tifosi a partita con la Roma prima in classifica (fantascienza fino a qualche anno fa) permette di fare entrare gratis un po' tutti senza rischi di sovraffollamento. Inserito, nella pagina di Olympiacos/Roma, il video della giocata di Taddei. Nella pagina di Reggina/Roma, inserita la fanzine del CUCN Reggina e un paio di foto (nessuno ha il biglietto?).
Aggiornata la Coppa Disciplina. A proposito:
Classifica multe 1981/82


19 ottobre 2006 (pomeriggio): aggiunte le fototifo di Olympiacos/Roma. Molte e-mail che mi sono state mandate a settembre sono state eliminate automaticamente dal server. Me ne sono accorto oggi nel mio ufficio in quanto, installando Outlook Express, mi ha scaricato anche le e-mail eliminate e alle quali non ho mai dato risposta. Mi spiace.

19 ottobre 2006: in costruzione la pagina di Olympiacos/Roma.

18 ottobre 2006: inserite tantissime foto nella stagione 1983/84.

17 ottobre 2006: romanisti russi mi chiedono se si sa qualcosa della trasferta in Ucraina: "Siamo tifosi romanisti, che insieme a voi siamo stati a Kiev per seguire la partita tra Roma e Dynamo. Ti ricordi?  Sono il webmaster del sito www.as-roma.ru e ti vorrei chiedere una cosa: come e` possibile apprendere alcuna informazione sopre la partita contro lo Shaktar a Donezk? Dove e come si puo` comprare i biglietti etc.? Anche voi andate li`?". Se qualcuno sa qualcosa.... scrivete pure a romanista@mail.ru. Trovata una foto dell'amichevole Roma/Cagliari 1968/69.
Un po' di amarcord dalla rosea:
1974/75 Milan/Juve
1978/79 Perugia/Fiorentina
1973/74 Lazio/Roma
1978/79 Napoli/Lazio
1972/73 Roma/Napoli
1975/76 Roma/Juventus
Decisamente interessante, poi, questa questione, trattata dal sito di Beppe Grillo:
SKY Vs. COOLSTREAMING
L'antefatto.
Il canale televisivo cinese CCTV trasmette in chiaro in Cina partite di calcio regolarmente acquistate. Synacast, società di capitali cinese, invia il segnale su Internet, in apparente accordo con CCTV. Le partite del campionato italiano comprate da CCTV si possono quindi vedere in tutto il mondo in Rete con applicazioni P2P, che consentono lo scambio di informazioni.
Il fattaccio, Sky e la Giustizia.
- Due ragazzi italiani inseriscono nei loro portali dei link al sito cinese.
- Sky li denuncia.
- I portali sono chiusi dalla Guardia di Finanza e i ragazzi inseriti nel registro degli indagati per violazione delle norme sui diritti d'autore per aver consentito la visione di partite del campionato italiano di serie A e B.
- la richiesta è respinta dal giudice e i pc sono restituiti.
- Sky non si arrende e un pm porta la causa in Cassazione. La grande Corporation contro due ragazzi.
- Questo blog fornisce un aiuto economico per l' assistenza legale a uno dei due ragazzi, Luca De Maio.
L'epilogo (per ora).
La Cassazione ordina un nuovo processo nei confronti dei due ragazzi perchè hanno "illecitamente diffuso e trasmesso via Internet con la modalità peer to peer eventi sportivi dei quali Sky vantava appunto l'esclusiva".
Considerazioni finali.
La Cassazione ha introdotto il reato di linkaggio.
Chi inserisce un link a un programma televisivo, un filmato, una qualunque opera coperta da diritto d'autore, già venduti on line in un altro Paese, potrebbe essere perseguibile. Se cerco con Google il link al sito cinese e poi lo uso, ho forse commesso un linkaggio giudiziario? Perchè Merdock non fa causa anche a Google e, visto che c'è, a tutta la Rete? Quanti siti nel mondo ospitano il link al sito cinese? Decine di migliaia? Autodenuciatevi alla Cassazione inviandole una cassazione@giustizia.it . Nel frattempo noi del blog potremmo dare un aiuto ai supremi giudici con un corso gratuito di introduzione a Internet.
www.beppegrillo.it
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Non ti chiediamo nulla, vorremmo solo che parlaste a tutti i vostri conoscenti della situazione. Una sentenza del genere renderebbe automaticamente illegale anche un semplice motore di ricerca e siti tuttora assolutamente legali. Insieme si puo' fare ancora molto , perche' un giorno vostro figlio non vi dica mai "papa' dove eri quando hanno tolto la liberta' su internet?...
Grazie a tutti voi! cmq la pensiate.
Lo staff Coolstreaming!
Free internet tv For free people!


15 ottobre 2006: nella pagina dedicata alle interviste di Agostino Di Bartolomei, inserita una intervista del 1983/84 "Io e Dio". Nella pagina dedicata a Cerezo, inserita una sua intervista del 1983/84. Nella pagina della stagione 1987/88, inserite le foto del precampionato e quelle della Coppa Italia.
In costruzione la pagina di Reggina/Roma.


13 ottobre 2006: nella stagione 1978/79 inserite molte foto a colori dei protagonisti del campionato.

12 ottobre 2006: mi viene segnalata la nascita del www.romaclubwind.it. Umberto, ex Panthers, dice la sua sul calcio moderno: "Per quanto riguarda il manifesto Ultras, aderisco da ex Panthers su tutti i punti e in particolar modo sui punti 7-8-10-13. 3-4 squadre in Champions, altrettante in Uefa, altrettante in Intertoto, se ne mettono altre 4 nel ripescaggio sfigati, in Europa ci và anche l'ultima retrocessa: VERGOGNA! Le maglie coi colori della società!!! Baste con le arlecchinate!!!!! Purtroppo l'aumento dei prezzi delle curve e dei settori ospiti sono dovuti alla volontà di assoggettarci (me compreso... visto che non vado più allo stadio da anni!) a pagare le pay tv, abbandonando gli stadi. Quindi non ci si stupisca che i campionati sono truccati. A proposito... per una borsa il Genoa è finito dalla serie A alla C, mentre per anni di truffe , di droghe andate in prescrizione, solo perchè un fallimento in borsa costava tanto al Regime, dalla serie C (che era il minimo) , una squadra (non a colori) è stata riammessa in B con 30 punti di penalizzazione e poi ridotti ulteriormente e in futuro chissà... mentre un'altra (a colori) è stata premiata con la partecipazione in Champions solo perchè la sua proprietà possiede una pay tv. MEDITIAMOCI SOPRA!!". Nella stagione 1972/73, inseriti dei ritagli del Corriere dello Sport sulla tournée americana della Roma. Inserite le altre foto della stagione 1934/35.


11 ottobre 2006: se non ci foste voi che mi mandate 'ste finezze...!

Aggiornata ala pagina 51 di memorabilia. Aggiornata la Coppa Disciplina. Sulla sinistra ho messo una tabella: già si notano le prime incongruenze: perché un fumogeno in trasferta del Torino (non recidivo) costa 750 € e un fumogeno in trasferta del Livorno (recidivo) 500 €?


10 ottobre 2006: la stagione 1936/37 è completa, così come la stagione 1937/38.
1928/29 Club Francais/Roma 0-5, foto che non si vede in giro...


6 ottobre 2006: oggi ho poco tempo per aggiornare, quindi inserisco una sola e-mail: "scrivo su varie questioni. La più rilevante mi pare quella che riguarda la piccola Noemi: leggo sul Romanista di oggi (5 ottobre 2006), a pag. 16, che la sua situazione è di nuovo critica. Io credevo, anche dalle notizie che avevo letto sul sito, che almeno gli aspetti sanitari e finanziari dell'assistenza fossero risolti. Non stanno così le cose? Cosa possiamo fare per aiutare Noemi?
Questione maglia: leggo il messaggio di Damiano, e sono molto d'accordo che - a parte il boicottaggio stretto dei prodotti Diadora - sia necessaria qualche straordinaria forma di protesta da parte dei tifosi (un megastiscione, una megamaglia con i colori della Roma da esporre in curva, e cose del genere): magari si potrebbe anche aprire una sottoscrizione per finanziare l'iniziativa. Poi una riflessione su tutta la faccenda: siamo veramente certi che la Roma non sia vincolata ad utilizzare, magari in una singola competizione o un numero minimo di volte a stagione, le varie maglie che Diadora le ha appioppato? Rossella Sensi non può essere (spero) così Cenerentola da pensare veramente che la magla color bronzo (= cacarella) sia più elegante. Cavolo! E' la figlia di Franco Sensi ed è una vita che sta in mezzo alla Roma! Una camicetta di quel colore può stare bene indosso a lei, per prendere un aperitivo con le sue amiche, non certo per i Giallorossi (già...). Non sarà che una parte dell'accordo, magari riservato, obbliga la società in tal senso? Consideriamo che la Diadora ha bisogno, per promuovere il prodotto, che le maglie (TUTTE quelle che produce, non solo quella rossa con le finiture gialle) siano indossate dalla prima squadra in competizioni ufficiali. Come si dice: a pensare male si fa peccato, però...
Ultima questione: ricordo di aver letto in uno degli aggiornamenti del sito che, una volta che la Juventus fosse stata condannata dalla Giustizia, si poteva pensare anche ad un'azione civile contro la società bianconera da parte dei tifosi (romanisti, ma non solo), per una sorta di risarcimento, da devolvere poi in beneficenza (magari a Noemi ed ai suoi genitori?). Se veramente la cosa è possibile credo che sia assolutamente opportuno farlo: io sarei pronto, e come me tantissimi altri romanisti. Soldi juventini utilizzati per fare del bene: quasi un ossimoro!
JUVENTUS ULTIMA IN SERIE B E ROMA PRIMA IN SERIE A: GODO!
Piergiorgio". Per Maria Noemi, come vedi è ricomparso il logo qui sopra ed un motivo c'è... dopo un momento di "tranquillità" la bimba è stata di nuovo ricoverata e le spese sono nuovamente aumentate. Per la Diadora: l'ho già detto più volte... non credo che la Diadora abbia imposto una maglia così particolare come prima maglia di Champions. Credo più nella noncuranza di chi l'ha indicata non capendo i sentimenti dei tifosi. Ma sono convinto che prima o poi la questione verrà capita, e già è indicativo che in campionato la Roma abbia giocato in rosso la maggior parte delle volte. Quando si capirà che l'identità è la stessa in Italia e in Europa - e che questa è la forza della tradizione di una squadra - avremo fatto un enorme passo avanti. L'eleganza sta nella semplicità, altrimenti facciamo la figura di quello che si mette la cravatta catarifrangente al matrimonio. Infine, pèer quanto riguarda la Juve, aspettiamo la fine... "definitiva" e poi ci proveremo, ma il tentativo serio va fatto solo dopo che verrà provata la responsabilità penale, e non solo disciplinare.


5 ottobre 2006: mi è arrivata questa e-mail: "Io sono un ragazzo romano e romanista, due anni fà sono stato sottoposto a daspo per una accusa di cui io non ero assolutamente colpevole, la sera del fermo sarà stata la terza volta che andavo allo stadio! non avevo nemmeno mai ricevuto una multa, praticamente un esempio di ragazzo a modo, nonstante ciò mi sono beccato due anni di diffida e come se ciò non bastasse sono stato costretto a recarmi in commissariato a firmare e tutto ciò nonstante le forze dell'ordine non avessero nessun filmato foto o prova che io potessi essere colpevole, mi sono semplicemente trovato per sbaglio vicino ad un gruppo di ragazzini che lanciavano degli oggetti in direzione della p.s. Specificando che non vengo da una famiglia ricca questo malfatto mi ha recato non pochi problemi visto che ho dovuto spendere milioni di avvocato!  visto che ho letto negli aggiornamenti che la diffida e di sè un
provvedimento illegale, volevo sapere se c'era una possibilità che io mi possa riscattare perchè veramente penso che ciò che mi è accaduto non lo digerirò mai. Grazie". La diffida, come già spiegato, non è un provvedimento illegale. E' il più chiaro esempio di quella "legalità illegittima" di cui a volte si è parlato. Chi viene semplicemente denunciato viene diffidato. Se poi viene assolto, a distanza di anni, tanti saluti: ormai la diffida te la sei fatta. Vi assicuro che non sono pochi i casi in cui questo avviene. Esiste però una legge fatta dal Parlamento e più volte votata e rivotata dai governi di qualsiasi colore, per bieco populismo e calcolo elettorale. In Inghilterra la diffida la dà solo il giudice e non un questore. Il giudice è neutro, il questore non può esserlo!
Detto questo, il ragazzo che mi ha scritto mi ha detto anche che ha finito di scontare la (ingiusta) diffida ed è tornato a seguire la Roma, in casa e in trasferta. Questa è la migliore risposta che si può dare finché qualche persona illuminata capirà che è il caso di modificare questa legge.
Passando ad altro, mi scrive Damiano: "Ciao lorenzo, ti scrivo xkè ho saputo una brutta notizia riguardo alla maglia (se così la si può definire) di champions usata dalla Roma. La diadora dopo aver visto il tessuto scadente della maglia ha deciso di farne una identica riproduzione ma con tessuto differente, inoltre ha anche sostituito i pantaloncini rossi in neri... (così diventiamo l'Alessandria.... se le stamo a fà tutte, prima er Venezia Mestre, poi l'Olanda, mo' l'Alessandria.... n.d.L.) ora mi chiedo perchè per le competizioni esterne al campionato dobbiamo cambiare la maglia? (vedi lo scorso anno coppa italia e coppa uefa)... le voci che girano riguardo a questa cosa non so se siano vere resta comunque il fatto che noi tifosi ci dobbiamo dare una mossa! Perchè la Sud non si unisce e fa una bella protesta contro la diadora?? Basta una semplice coreografia, uno striscione ecc... qualsiasi cosa basta che la roma non continui a giocare in europa con questa maglietta di un colore indefinibile. ALLA ROMA I COLORI DELLA SUA TRADIZIONE!". Come già spiegato, chi deve mettere i paletti alla Diadora è l'A.S. Roma, visto che è la Società ad aver scelto la prima maglia per la Champions. Sarà pure un dettaglio visto che siamo primi in classifica e bla bla bla, ma da perfezionista quale sono mi chiedo come si possa anche solo pensare una cosa del genere! La risposta, come già detto, può essere solo una: quella di boicottare l'acquisto di quelle maglie ma anche fare capire a Rosella che avremmo piacere di vedere la Roma con i nostri colori sempre e, a maggior ragione, in campo internazionale.
Nella pagina di Rieti/Roma di precampionato, aggiunti due videotifo. Dopo di che, qui sotto qualche bella foto che ho trovato...:
Chi ricorda la partita?
Per una cosa del genere oggi: da tre a 18 mesi di carcere.
Bruno sotto la curva (se non sbaglio la Nord)
Così è ridotta la Lazio: anni '70
1920 Genoa/Pro Vercelli: invasione di campo


4 ottobre 2006: mi ero ripromesso di non tornare più sull'argomento, ma visto che mi ha scritto un coetaneo, ritengo giusto pubblicarne l'e-mail:
"Come al solito sei stato molto preciso e puntuale nello spiegare il fenomeno bomboni, vorrei aggiungere anche che:
- è illegale privare i tifosi che vanno in trasferta della loro libertà cosa che capita molte volte sopratutto a chi utilizza treni o pulman
- è illegale come tu  sai meglio di me la diffida, in quanto contrasta le più elementari norme giuridiche visto che viene data senza nessuna condanna e prima di un regolare processo
- è illegale picchiare persone a caso da chi dovrebbe essere tutore dell'ordine ed invece diventa uno dei principali artefici d'incidenti
- è illegale sparare i lacrimogeni come te più volte hai scritto in quanto vietati dall'europa stessa ed ancor più illegale spararli ad altezza uomo
- è illegale che personaggi come Galliani sotto diffida trattino giocatori tipo Oliveira
- è potremmo continuare a lungo .....
Allora per tutti i tifosi della Roma che hanno deciso di assistere alla partita nel loro posto con il figlio magari a 16 file di differenza (e guai a non farlo senno commetterebbero le stesse cose che loro dicono di combattere), per coloro che decidono di rimanere per l'intera partita seduti senza mandare a quel paese l'arbitro o tifosi avversari evitando quindi di scatenare atteggiamenti violenti negli altri tifosi,  cosa illegale, per coloro che quando vedono i DVD della AS Roma o la domenica sportiva dopo averli visti mandano e mail di protesta per la visioni di spettacoli coreografici spesso messi in copertina ed in bella mostra .....
Per tutte queste persone campioni di coerenza che hanno un comportamento lineare come sopra descritto (per me non ne esiste neanche uno!!!) se vi fermate a riflettere a cosa serve la vostra legalità quando chi dovrebbe vigilare su di voi da' il cattivo esempio?
Allora cari tifosi normali impauriti dalla squalifica del campo o dalle multe state tranquilli rilassatevi mettetevi comodi e riflettete, a Roma Empoli perchè c'erano solo 40.000 spettatori? per le torce e per i bomboni?
Ma voi lo sapete che 30 anni fa si andava allo stadio 5 ore prima, gli stadi non erano coperti, ci si inzuppava se pioveva e nonostante tutto c'erano 80.000 spettatori?
Ma voi sapevate che succedeva in quelle curve, sapevate quello che succedeva 10 anni dopo, 20 anni dopo? Adesso sembra di stare in chiesa a confronto possono venire tutti in curva e stare tranquilli senza avere nessun tipo di problema, negli ultimi anni se ci sono state 4 risse in curva e grasso che cola, 20 anni fa ce ne erano 4 a partita!!! (sei stato generoso... io me ne ricordo una decina a partita... ce passavamo il tempo a guardare le risse in Sud, n.d.L.)
Gli stadi sono vuoti per colpa del famigerato calcio moderno (Legge Pisanu in primis) e per colpa di coloro che sentendo radio tv o semplicemente tifosi parlare alla radio si spaventano e decidono di non venire più allo stadio per fantomatici problemi inesistenti, oggi chi vuole vivere l'evento tranquillamente nel 99% dei casi non avrà nessun tipo di problema.
Allora per tutti coloro che si fanno tutte queste paranoie cominciassero a riflettere su tutte le vere problematiche del calcio che il tifoso subisce e comincino a pensare come facevano (e faccio io personalmente ancora oggi) quasi tutti 20 anni fa,
che siamo tutta una famiglia con caratteri differenti con modi diversi di  vivere l'AS Roma  ma sempre della stessa famiglia pronti a gridare tutti insieme per la ns amata squadra
DAJE ROMA DAJE"
Lettera di Pucci al Guerin Sportivo, 1978: 150 fumoni, pensa che multa!
1983/84 Inter/Austria Vienna
Muretto CUCS dopo Paparelli
I Fedayn inizio fine anni '70, a Firenze
Basilea/Werder Bremen 2005/06: i tifosi del Werder protestano contro la maglia arancione


3 ottobre 2006: a volte l'inserimento di alcune foto che gentilmente mi mandate rimane indietro. Mi scuso di questo ma il tempo è quello che è, le notizie si susseguono e a volte è impossibile stare dietro a tutto. Per rimediare a un paio di mancanze. inserita la pagina 5 di Siena/Roma dello scorso anno e la pagina 2 di Roma/Inter di questa stagione. Siccome Francesco ha scattato un centinaio di foto in questa partita, chi volesse vedere le altre può cliccare su questo sito ove le ha caricate. Inserita anche la pagina 5 di Inter/Roma finale coppa Italia dello scorso anno. Poi altre 18 foto di Roma/Strasburgo dell'anno scorso e diverse di Inter/Roma Supercoppa.
2006/07 Partizan Belgrado/Groningen: gli ultras del Groningen, amici di Gioventù Romana
P38 e saluto: con la par condicio siamo a posto


2 ottobre 2006 (pomeriggio): tanto per chiarire....
C’è un punto fermo dal quale partire: siamo tutti romanisti.
Un po’ come dire che l’unico dato certo della vita umana è il nascere dalla propria madre e il dover un giorno morire.
Possiamo quindi anche accettare il fatto che – nell’ambito della tifoseria che segue costantemente la Roma – si sia tutti romanisti allo stesso modo, chi va allo stadio e chi non ci va, chi va in trasferta e chi va solo in casa, chi va in Tribuna Monte Mario e chi in Curva, chi la partita se la sente per radio o chi la guarda alla pay per view.
Il “romanismo”, però, si esprime in diversi modi, a secondo del carattere e dello stile di vita che le persone assumono negli anni: volendo estremizzare, ad una decisione sbagliata dell’arbitro c’è chi lancia una bottiglietta in campo e chi dentro di sé mormora “perbacco, che svista”. Nelle posizioni intermedie c’è chi semplicemente lo manda a quel paese.
Personalmente divido i tifosi della Roma in tre sole categorie:
- quelli che hanno una mentalità “di curva”;
- quelli che non ce l’hanno e 
- quelli che la tollerano. 
Chi ha una mentalità di curva, non necessariamente vi si siede, non necessariamente va allo stadio, non necessariamente va sempre in trasferta, ma semplicemente accetta le regole base della curva, formate nel tempo da chi la curva la vive o l’ha vissuta da quando è nato il fenomeno ultras.
Al contrario, non necessariamente chi siede in curva ne possiede la mentalità.
Si dirà: “E chi lo decide qual’è la mentalità di curva?”
La risposta è semplice e incontestabile: lo decidono i fatti.
La Curva Sud - e non altri settori dello stadio, ove si concentrano i tifosi più moderati - è divenuta famosa nel mondo per essere stata maestra nel tifo, dagli anni ’70 ad oggi.
Quindi, per "mentalità di curva", si deve necessariamente fare riferimento a quegli elementi che l'hanno resa famosa e dissimile (senza offesa) dalla curva del Chievo, quella con meno sanzioni disciplinari.
Curva Sud: colorata, chiassosa, festosa, arrabbiata, a volte criminale, a volte paladina di bontà.
Al di là di come si è espressa nel tempo, partita per partita, la Curva Sud ha avuto un dato rimasto costante: è stata sempre – parzialmente - nell’illegalità, per come concepita dallo Stato attraverso le sue leggi.
Ora, chi non ha una mentalità di curva nel senso indicato più sopra, non ha certo contribuito a rendere la Curva Sud famosa:
- o è stato neutro rispetto alla sua storia, rappresentando a volte addirittura un ostacolo (quelli che non hanno mentalità);
- o l'ha appoggiata nei momenti facili per abbandonarla in quelli difficili (quelli che la tollerano).
Volendo partire da un anno simbolo, il 1977, chi ha buona memoria ricorderà i moralisti benpensanti che criticavano i tamburi “spaccatimpani" e quei deficienti che, in piedi, sostenevano per 90° la squadra.
Bene, quelli di allora sono gli stessi che oggi ce l’hanno con i petardi “spaccatimpani” e che “fanno prendere le multe alla società”.
Alcuni di questi, romanisti quanto il sottoscritto ma borghesi nel senso più becero del termine, dicono che – essendo illegali – non dovrebbero trovare spazio.
Ed allora, nel premettere che i petardi mi hanno sempre dato fastidio per.... l’estemporaneità e la violenza del botto fine a se stesso, vorrei far notare che è anche illegale:
- non stare seduti al proprio posto;
- seguire la partita in piedi;
- accendere torce e fumoni;
- insultare l’avversario o l’arbitro;
- fare striscioni o cori offensivi;
In pratica tutto ciò che, in uno con ciò che è lecito e "politically correct" e cioè tifare per la propria squadra, ha reso famosa la Curva Sud.
Cari signori, vi ricordate le torciate degli anni ’80? Ve lo ricordate il coro “devi morire”? Ve li ricordate i cori contro i laziali e contro le altre squadre?
Beh, non si potevano fare neanche allora, e anche allora fioccavano le multe, solo che nessun giornale le pubblicizzava. Non siamo primi nella “classifica delle multe” solo da 5 anni. Lo siamo da sempre. 
E se l’evoluzione dei costumi deve portare a cercare di far attenuare le multe per la Società ma il prezzo da pagare è la scomparsa del tifo organizzato, so perfettamente con chi stare. E il prezzo dell'abbonamento comprende pure le multe, visto il servizio reso.
C’è però qualcuno della mia stessa squadra - così vicino, così lontano - che dice “un’altra multa per il bombone”.
Allora, se il problema di questo qualcuno è 
LA LEGALITA'
allora il paladino della stessa allora deve anche esser contro:
- lo stare seduto in posti che non siano il proprio, visto che è illegale;
- lo stare in piedi in curva o altrove durante la partita, visto che è illegale;
- lo sventolare bandiere più grandi di un metro, visto che è illegale;
- l’accensione di torce e fumoni a scopo folkloristico, visto che è illegale;
- il coro di insulto all’avversario, visto che è illegale;
- l’insulto diretto all’arbitro, visto che è illegale,
e via dicendo.
Peraltro - su questo saremo tutti d’accordo -, spero che chi la pensa così voglia essere “legale” a tutto tondo, non potendo dire “La torcia sì, il bombone no”, perché altrimenti si ricade nella categoria del gusto personale del “a me piace il bombone e a me la torcia”.
Se, invece, il problema di questo qualcuno sono le
MULTE ALLA SOCIETA'
allora questa persona deve necessariamente anche essere contro:
- torce e fumoni, in quanto la Società viene multata anche per questa ragione;
- gli insulti all’avversario sotto forma di coro o striscione, visto che anche questi portano multe (scordatevi i cori sugli juventini, quindi);
- l’apposizione degli striscioni sopra, ad esempio, i simboli di Champions League, anch’esso foriero di multe.
Nel primo caso, il paladino della legalità a tutti i costi non può permettersi di fare distinzioni e, seguendo il suo modo di ragionare ci sarebbe (stata) una sola conseguenza: FAREBBERO TUTTI SILENZIO.
La Curva Sud, per come è celebrata ora nel mondo, non sarebbe mai esistita, perché priva del fascino un po’ proibito che è ed è stato una vera e propria calamita per i giovani, e non esisterebbe neanche oggi. 
Un Roma/Colonia 1982/83, tanto per dirne una, non sarebbe mai esistito.
Roma/Colonia, 1982/83
Nel secondo caso, siamo invece di fronte all’espressione più becera dell’”opinione pubblica”, che non riesce a capire che le ragioni delle multe sono le più disparate e che l’intero sistema delle multe, esistente da sempre, altro non è che uno dei modi per consentire alla stessa Lega Calcio di sopravvivere. E che quindi se ci si lamenta per il bombone, ci si deve necessariamente lamentarsi anche per torce e fumoni e via dicendo. 
Invece queste persone sono le stesse dell’ “Anvedi che spettacolo” all’ennesima torciata della Curva Sud, come se in questo caso non ci fosse una bella multa da 15.000 € da parte dela Lega Calcio.

Ancora, nel primo caso siamo di fronte ad una categoria rispettabilissima di tifosi della Roma che sono l’esatto opposto di coloro che hanno una mentalità di curva e con i quali non ho nulla in comune se non l'essere tifoso della Roma.
Si tratta di tifosi con i quali la Curva Sud non sarebbe mai stata quello che è stata e tanto mi basta per dichiararmi radicalmente e fieramente opposto.

Nel secondo caso siamo invece di fronte ad una categoria di tifosi senz'altro rispettabile per il fatto di tifare per la Roma ma assai meno rispettabile a livello di coerenza. E di questa categoria diffido allo stadio come nella vita.

Nei confronti di entrambe le tipologie di tifoso, quindi, chi si riconosce in una certa mentalità di curva non può che essere contro e non varranno 1000 dibattiti a risolvere la questione.

Certo, mi rendo conto che tutto quello che ho appena scritto ha un punto debole, costituito dalla terza categoria dei tifosi: il tifoso "normale" o anche "filocurvarolo" può anche tollerare i comportamenti non legittimi della curva ma teme, o non tollera, che qualche atto irresponsabile possa portare, chessò, alla squalifica del campo e al conseguente danneggiamento della stessa Roma, il che potrebbe apparire un controsenso.
La risposta da parte di chi la pensa come il sottoscritto non può che essere una e si condensa nel motto, senz'altro radicale, "giusto o sbagliato, è la mia patria": la Curva della Roma, per come è stata e per come riesce a mantenersi, riesce a trasmettere forza alla squadra. Con i tifosi "silenti", questo non potrebbe accadere o accadrebbe in misura minore. Se accade, quindi, qualche deprecabile incidente di percorso, fortunatamente raro (e comunque accaduto diverse volte anche negli anni non ultras), dico che purtroppo è lo scotto da pagare per continuare ad avere una curva calda e appassionata ed i conseguenti riflessi positivi sul campo di gioco.
Per finire, scendendo nel personale, debbo dire che pur sedendo ormai "comodamente" in Tribuna Tevere, rimango me stesso: quando scoppia un petardo mi viene da fare “olè”, come si faceva negli anni ’80 e come TUTTI in curva facevano negli anni ‘80. E ieri quella fumogenata, ILLEGALE E CHE PORTERA’ MULTE ALL’A.S. ROMA, mi è piaciuta tantissimo. Che posso farci se mi piace?
Parto, come sempre, dall’opposto a differenza di chi accetta supinamente ciò che gli viene imposto, compresa la “legalità illegittima”. Visto che queste leggi ferree sono imposte dallo Stato, i cui parlamentari sono proprio quelli che vogliono – per fine di lucro – smantellare le “curve sociali” e trasformare gli stadi in comodi e costosissimi teatri riservati ai ceti più abbienti come in Inghilterra, chi ha una concezione diversa ha tutto il diritto di disobbedire, pagandone se del caso le conseguenze.
Infine, vorrei anche ricordare che lo Stato, per attuare questo piano, si muove principalmente in base a ciò che dice l’opinione pubblica. 
E l’opinione pubblica si forma in un solo modo: tramite giornali, radio e televisioni di maggior diffusione.
Quindi, per rispondere a chi chiede “se ne può parlare?”, dico che sì, se ne può parlare, ma che in un periodo di forte repressione, è meglio prima parlare di tutto il resto e poi, quando il marcio sarà svanito, sollevare questioni che danno solo un’altra mazzata a chi sta in curva cercando di resistere al lento stritolìo del calcio moderno.
Stritolìo del quale non sarò mai complice, anche al difficile costo di non parlarne.



2 ottobre 2006: terminata la pagina 50 di memorabilia ed iniziata la pagina 51. Pensieri preoccupati: "ciao lorenzo qulache giorno fa ho letto sul corriere dello sport una piccola notizia che mi ha fatto veramente preoccupare.....cioè la possibilità che la roma rinnovi di altri quattro anni il contratto con la diadora....quanto di attendibile c'è in questa notizia??possibile che una squadra come la nostra non riesca a trovare uno sponsor tacnico che sia al nosro livello??chiedo informazioni a te che seguendo spesso il tuo sito..". Personalmente spero solo che una mente illuminata all'interno dell'A.S. Roma ponga dei paletti ancora più netti rispetto a quelli di quest'anno.

1° ottobre 2006 (sera): inserita la pagina di Roma/Empoli.

1° ottobre 2006: visto che sto scannerizzando proprio quelle annate de Il Calcio Illustrato, ogni tanto capita di imbattersi in qualche bella foto non relativa alla Roma... La prima ha 70 anni ed è relativa ad Italia/Norvegia, Olimpiadi 1936 di Berlino, la seconda riguarda i mezzi per combattere la nebbia negli anni '30, la terza riguarda una tifosa di Lecco, la quarta è invece più capitolina:
1935/36 Leva calcistica romana
Trovo poi decisamente ridicola la polemica che ho avuto modo di leggere su "Il Romanista" (ripresa da "L'Unità") e relativa al DVD abbinato al "rivale" Corriere dello Sport ogni lunedì con la storia della Roma. L'unica analisi seria che ho avuto modo di leggere è stata quella di Massimo Izzi che, non a caso, ha scritto ottimi volumi sulla nostra squadra. Ed in effetti, a lui come al sottoscritto, ha dato molto più fastidio vedere abbinate immagini di epoche sbagliate al relativo commento che non ascoltare commenti di altra natura, dei quali si può lamentare qualche imprecisione ma non certo la buona fede di chi li ha incisi. Debbo dire che, nel guardarlo, ero assai più interessato nel sentire le storie di Giorgio Carpi e di Fasanelli che nel leggere appendici storiche scritte da chi non ha il titolo per farlo... Evidentemente esistono persone che pensano che la Storia si impari attraverso tre minuti di un DVD della Roma, il che dovrebbe fare riflettere sulla considerazione che le stesse hanno del popolo italiano. Su questa falsariga, impariamo la Storia guardando queste foto della stagione 1934/35, della stagione 1935/36 e della stagione 1937/38.
Mi ha poi scritto un'azienda italiana di Genova, lamentando lo scarso interesse dell'A.S. Roma per un prodotto brevettato a livello internazionale e da loro distribuito che potrebbe invece avere ampio spazio commerciale in Italia. Si tratta di "Fanbrush", uno stick multicolore che si utilizza per disegnare sul volto i colori della squadra del cuore. Naturalmente  ho spiegato che i tifosi radicali detestano le facce dipinte e gli ho consigliato a chi rivolgersi, ma segnalo comunque l'uscita del prodotto perché credo che realmente possa avere una riuscita tra i tifosi moderati e tra i bambini. Visitate quindi il sito www.fanbrush.it per saperne di più, tenendo presente che il distributore per l'Italia è la Multiitaly (www.multiitaly.it).

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