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L'amico David del Norwich City mi segnala che Domenica scorsa il movimento "Stand Up Sit Down" (in piedi, seduti) ha fatto una protesta per far sì che vengano reintrodotte zone in piedi allo stadio, al fine di ricreare l'atmosfera di un tempo. Alcuni tifosi del West Ham si sono ammanettati ai cancelli all' esterno dell'Upton Park e la cosa è stata ripresa dai media, in particolare da BBC Radio 5. Sono anche stati distribuiti 18.000 cartellini rossi a tal fine prima della partita. Nella foto a fianco si vede Andy, l'organizzatore della protesta e, a destra, Russel Brand, una star televisiva tifoso del West Ham. |
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I
fans dell'Utrecht erano presenti ad Udine e mi inviano questo video della
loro tifoseria: http://www.youtube.com/watch?v=qhGd6PcYs-I
Dopo
di questo, vediamo come in Grecia le cose non vadano per il meglio. Le
foto si riferiscono a Larissa/PAOK di qualche giorno fa. 100 tifosi del
PAOK si sono presentati di mattina presto per mostrare la loro superiorità
ai tifosi del Larissa che hanno cercato di respingerli. Più tardi
allo stadio i tifosi del Larissa hanno ricordato, provocando, la morte
di alcuni tifosi del PAOK che nel 1999 di ritorno da un match con il Panathinaikos
persero la vita in un incidente stradale proprio vicino Larissa. Questo
ha provocato la furia dei tifosi del PAOK che hanno rotto le barriere invadendo
il campo e gli altri settori dello stadio. La polizia ha lanciato gas lacrimogeni
ed il match è stato sospeso per venti minuti. Pur giocando male
il PAOK ha vin to 2-1.
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UCCIDE IL DIVERTIMENTO All'Old Trafford, domenica, hanno portato due ragazzi sul campo prima del calcio d'inizio e gli hanno detto che erano amici. La folla ha fatto buuuu. Il tifoso del Manchester United e quello del Liverpool hanno sorriso ammiccanti, scambiato gagliardetti, posato per immagini di riconciliazione e poi sono tornati indietro. Ora siamo tutti ritenuti essere i pupazzi della felice famiglia degli approfittatori della Premiere League - e non ci posso stare. Non perdono ai tifosi del Liverpool l'aver attaccato l'ambulanza che portava Alan Smith all'ospedale la scorsa stagione. Non dico che le canzoni sui morti di Monaco o sugli spalti di Hillsborough non mi fanno rivoltare lo stomaco. Non auspico di certo un ritorno dei giorni bui degli anni '70 e '80 quando la macchia del teppismo ha travolto il gioco. Ma non voglio che la Premier League "alternativa" vada oltre. Non voglio che la visione del calcio di Glazer porti a ritenere un club una "marca stabile". Non voglio uno sport dove qualcuno come il capo esecutivo del Manchester United David Gill bandisca il Manchester United Supporters' Trust dal Fans' Forum. Non voglio una versione anestetizzata del calcio. Non voglio l'americanizzazione del calcio dove non ci sono tifosi ospiti, nessun tipo di atmosfera e pochi screzi. C'erano più di 75.000 tifosi all'Old Trafford per l'incontro di due tribù del Nord Ovest, la più grande folla vista per una partita di Premiere League. L'atmosfera era buona. Ma non così buona. Non era così vicina a come avrebbe dovuto essere stata in una cattedrale del calcio come quella. Ma sembra che questo sia quel che vogliono le autorità. Stanno spazzando via i tifosi tradizionali per portarli nelle corporazioni con la scusa dell'ospitalità. Stanno cercando di anestetizzare l'esperienza di guardare il calcio. Bene, non voglio essere amico di tutti. Una delle cose che ho imparato ad amare del calcio è il tribalismo ed il senso di appartenenza. Questa è la ragione per la quale andavo a vedere il calcio negli anni '80. Per guardare il calcio, ovviamente. Perché nell'anonimato ero parte di una folla settaria. Amavo il muoversi delle terraces e l'eruzione di gioia e aggressività. E tutto questo oggi è stato diluito nella finzione che tutti siamo amici. Se non stiamo attenti, finiremo per togliere al calcio inglese l'unica cosa che lo rende speciale - l'atmosfera negli stadi. Questo è ciò di cui parlano i giocatori stranieri quando lasciano la Premiereship. Parlano di quanto tifano i tifosi nello stadio. Anche Tiger Woods lo ha notato quando è andato a un match del Chelsea per la Ryder Cup. "Ragazzi, cantate moltissimo!", ha detto con un ghigno. E ha ragione. Ancora cantiamo parecchio .... ancora ho un brivido quando vedo lo United e il Livepool guidati da Gary Neville e Steven Gerrard, due uomini orgogliosi che preferirebbero giocare per il Timbuktu piuttosto che per il nemico. E anche se sono rivali che si detestano per 90 minuti, sono amici fuori dal campo e ambasciatori delle loro città, così come delle loro squadre. La scorsa stagione, ovviamente, la Football Association ha punito Neville per il gravissimo peccato di aver celebrato la vittoria contro il Liverpool. Non è patetico? E Sabato, un arbitro che seguiva le istruzioni ha ammonito Andriy Shevchenko e Michael Ballack per aver abbracciato i tifosi quando hanno segnato contro il Portsmouth. Ed è la stessa punizione se ti togli la maglia, sebbene ciò accada principalmente perché gli uomini del potere sono avviluppati dal marketing. Ti prendi un cartellino giallo per celebrare un gol. Sei punito per ogni tipo di spontaneità. Tutto questo sta andando ben oltre il divertimento. Sta diventato pauroso. Il Grande Fratello lo fa diventare sempre più grande. |
Il club del West Ham è stato tacciato di ipocrisia dai suoi stessi tifosi dopo che molti di loro sono stati banditi dall'accedere ai prossimi due incontri all'Upton Park per il fatto di aver insistito nello stare in piedi. Sono state mandate molte lettere questa settimana con riferimento a quei tifosi che hanno avuto le loro tessere bloccate per gli incontri contro il Blackburn e l'Arsenal che ci saranno nelle prossime due domeniche. L'organizzazione Stand Up Sit Down - diretta dai tifosi del West Ham e che reclama il diritto di stare in piedi nelle partite di calcio - ha accusato il club di alienare i suoi stessi tifosi. Il West Ham si trova nel peggior momento da 74 anni questa parte dopo otto sconfitte consecutive e il manager Alan Pardew ha chiesto ai tifosi di "dare una mano" nel match contro il Blackburn. Ma il direttore del Stand Up Sit Down, Amanda Matthews, abbonato al West Ham, ha detto: "si tratta di assoluta ipocrisia. In un momento in cui il West Ham vuole il sostegno dei tifosi, è stato segnato un fantastico autogol. Il feedback che si ottiene è : "quanto importa al club dei suoi tifosi?" "Non so perché hanno diffidato dei tifosi in questo modo. Forse sono stati in piedi 10 secondi in più degli altri. Ho appena ricevuto una e-mail da un tifoso che mi ha detto "il mio amico è stato diffidato e il suo figlio 12enne pure mentre io no, ma stavano proprio alla mia destra. Non sembra che ci sia alcuna ragione. Il club è pressato dal Newham Council e dalla Football Licensing Authority al fine di limitare il persistente stare in piedi ad Upton Park. Matthews ha mandato una e-mail al capo esecutivo Paul Aldridge dicendo che il club ha una sua responsabilità nel far tornare i tifosi. "Più che diffidare i tifosi, il West Ham dovrebbe parlare al Football Licensing Authority e al governo e dire "fatela finita con l'imporci di alienare i nostri tifosi". "I tifosi stanno pressando il club in ordine al fatto su come possa permettere tutto questo ed in ordine alle ragioni per le quali lo stare in piedi non possa essere tollerato. |
Il massimo campionato è l'unico dei grandi tornei europei in crisi di pubblico: 19.511 persone a partita contro le 31.161 del 1997-98. A gonfie vele la serie B SERIE B - L’ultimo turno di serie B ha fatto segnare un exploit che dimostra in modo chiaro come la presenza di squadre dal grande richiamo come Juventus, Napoli e Genoa (quasi 65.000 spettatori in tre) abbia fatto aumentare l’interesse per il campionato cadetto. L’affluenza negli stadi nell’ultimo fine settimana è stata di 113.820 spettatori, contro i 55.053 di un anno fa. Questo vuol dire il 106,7% in più. E ad aumentare sono soprattutto i paganti (+128,2%). In generale la serie B nelle prime otto giornate ha ottenuto il 20,3% di spettatori in più rispetto alla passata stagione: 768.814 contro 639.175, ma attenzione, si tratta di un dato parziale, destinato a cambiare in positivo perché devono essere ancora recuperate tre partite. ESTERO - Tra i maggiori campionati europei la serie A italiana è l'unica che deve farei conti con un sensibile calo degli spettatori rispetto alla passata stagione. Tengono la Bundesliga in Germania e la Ligue 1 in Francia, mentre sono in crescita Liga spagnola e Premier League inglese. Ma il caso dell'Inghilterra va spiegato: la media presenze a partita è scesa da 35.464 del 2002-03 a 33.875 del 2005-06 ed è risalita quest'anno a 34.084, ma solo perché il nuovo stadio dell'Arsenal (+22.000 posti) e l'ampliamenti dell'Old Trafford di Manchester (+8000) nascondono le crisi delle altre squadre. |
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Il canale televisivo cinese CCTV trasmette in chiaro in Cina partite di calcio regolarmente acquistate. Synacast, società di capitali cinese, invia il segnale su Internet, in apparente accordo con CCTV. Le partite del campionato italiano comprate da CCTV si possono quindi vedere in tutto il mondo in Rete con applicazioni P2P, che consentono lo scambio di informazioni. Il fattaccio, Sky e la Giustizia. - Due ragazzi italiani inseriscono nei loro portali dei link al sito cinese. - Sky li denuncia. - I portali sono chiusi dalla Guardia di Finanza e i ragazzi inseriti nel registro degli indagati per violazione delle norme sui diritti d'autore per aver consentito la visione di partite del campionato italiano di serie A e B. - la richiesta è respinta dal giudice e i pc sono restituiti. - Sky non si arrende e un pm porta la causa in Cassazione. La grande Corporation contro due ragazzi. - Questo blog fornisce un aiuto economico per l' assistenza legale a uno dei due ragazzi, Luca De Maio. L'epilogo (per ora). La Cassazione ordina un nuovo processo nei confronti dei due ragazzi perchè hanno "illecitamente diffuso e trasmesso via Internet con la modalità peer to peer eventi sportivi dei quali Sky vantava appunto l'esclusiva". Considerazioni finali. La Cassazione ha introdotto il reato di linkaggio. Chi inserisce un link a un programma televisivo, un filmato, una qualunque opera coperta da diritto d'autore, già venduti on line in un altro Paese, potrebbe essere perseguibile. Se cerco con Google il link al sito cinese e poi lo uso, ho forse commesso un linkaggio giudiziario? Perchè Merdock non fa causa anche a Google e, visto che c'è, a tutta la Rete? Quanti siti nel mondo ospitano il link al sito cinese? Decine di migliaia? Autodenuciatevi alla Cassazione inviandole una cassazione@giustizia.it . Nel frattempo noi del blog potremmo dare un aiuto ai supremi giudici con un corso gratuito di introduzione a Internet. www.beppegrillo.it ---------------------- Non ti chiediamo nulla, vorremmo solo che parlaste a tutti i vostri conoscenti della situazione. Una sentenza del genere renderebbe automaticamente illegale anche un semplice motore di ricerca e siti tuttora assolutamente legali. Insieme si puo' fare ancora molto , perche' un giorno vostro figlio non vi dica mai "papa' dove eri quando hanno tolto la liberta' su internet?... Grazie a tutti voi! cmq la pensiate. Lo staff Coolstreaming! Free internet tv For free people! |
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C’è
un punto fermo dal quale partire: siamo tutti romanisti.
Un po’ come dire che l’unico dato certo della vita umana è il nascere dalla propria madre e il dover un giorno morire. Possiamo quindi anche accettare il fatto che – nell’ambito della tifoseria che segue costantemente la Roma – si sia tutti romanisti allo stesso modo, chi va allo stadio e chi non ci va, chi va in trasferta e chi va solo in casa, chi va in Tribuna Monte Mario e chi in Curva, chi la partita se la sente per radio o chi la guarda alla pay per view. Il “romanismo”, però, si esprime in diversi modi, a secondo del carattere e dello stile di vita che le persone assumono negli anni: volendo estremizzare, ad una decisione sbagliata dell’arbitro c’è chi lancia una bottiglietta in campo e chi dentro di sé mormora “perbacco, che svista”. Nelle posizioni intermedie c’è chi semplicemente lo manda a quel paese. Personalmente divido i tifosi della Roma in tre sole categorie: - quelli che hanno una mentalità “di curva”; - quelli che non ce l’hanno e - quelli che la tollerano. Chi ha una mentalità di curva, non necessariamente vi si siede, non necessariamente va allo stadio, non necessariamente va sempre in trasferta, ma semplicemente accetta le regole base della curva, formate nel tempo da chi la curva la vive o l’ha vissuta da quando è nato il fenomeno ultras. Al contrario, non necessariamente chi siede in curva ne possiede la mentalità. Si dirà: “E chi lo decide qual’è la mentalità di curva?” La risposta è semplice e incontestabile: lo decidono i fatti. La Curva Sud - e non altri settori dello stadio, ove si concentrano i tifosi più moderati - è divenuta famosa nel mondo per essere stata maestra nel tifo, dagli anni ’70 ad oggi. Quindi, per "mentalità di curva", si deve necessariamente fare riferimento a quegli elementi che l'hanno resa famosa e dissimile (senza offesa) dalla curva del Chievo, quella con meno sanzioni disciplinari. Curva Sud: colorata, chiassosa, festosa, arrabbiata, a volte criminale, a volte paladina di bontà. Al di là di come si è espressa nel tempo, partita per partita, la Curva Sud ha avuto un dato rimasto costante: è stata sempre – parzialmente - nell’illegalità, per come concepita dallo Stato attraverso le sue leggi. Ora, chi non ha una mentalità di curva nel senso indicato più sopra, non ha certo contribuito a rendere la Curva Sud famosa: - o è stato neutro rispetto alla sua storia, rappresentando a volte addirittura un ostacolo (quelli che non hanno mentalità); - o l'ha appoggiata nei momenti facili per abbandonarla in quelli difficili (quelli che la tollerano). Volendo partire da un anno simbolo, il 1977, chi ha buona memoria ricorderà i moralisti benpensanti che criticavano i tamburi “spaccatimpani" e quei deficienti che, in piedi, sostenevano per 90° la squadra. Bene, quelli di allora sono gli stessi che oggi ce l’hanno con i petardi “spaccatimpani” e che “fanno prendere le multe alla società”. Alcuni di questi, romanisti quanto il sottoscritto ma borghesi nel senso più becero del termine, dicono che – essendo illegali – non dovrebbero trovare spazio. Ed allora, nel premettere che i petardi mi hanno sempre dato fastidio per.... l’estemporaneità e la violenza del botto fine a se stesso, vorrei far notare che è anche illegale: - non stare seduti al proprio posto; - seguire la partita in piedi; - accendere torce e fumoni; - insultare l’avversario o l’arbitro; - fare striscioni o cori offensivi; In pratica tutto ciò che, in uno con ciò che è lecito e "politically correct" e cioè tifare per la propria squadra, ha reso famosa la Curva Sud. Cari signori, vi ricordate le torciate degli anni ’80? Ve lo ricordate il coro “devi morire”? Ve li ricordate i cori contro i laziali e contro le altre squadre? Beh, non si potevano fare neanche allora, e anche allora fioccavano le multe, solo che nessun giornale le pubblicizzava. Non siamo primi nella “classifica delle multe” solo da 5 anni. Lo siamo da sempre. E se l’evoluzione dei costumi deve portare a cercare di far attenuare le multe per la Società ma il prezzo da pagare è la scomparsa del tifo organizzato, so perfettamente con chi stare. E il prezzo dell'abbonamento comprende pure le multe, visto il servizio reso. C’è però qualcuno della mia stessa squadra - così vicino, così lontano - che dice “un’altra multa per il bombone”. Allora, se il problema di questo qualcuno è LA LEGALITA' allora il paladino della stessa allora deve anche esser contro: - lo stare seduto in posti che non siano il proprio, visto che è illegale; - lo stare in piedi in curva o altrove durante la partita, visto che è illegale; - lo sventolare bandiere più grandi di un metro, visto che è illegale; - l’accensione di torce e fumoni a scopo folkloristico, visto che è illegale; - il coro di insulto all’avversario, visto che è illegale; - l’insulto diretto all’arbitro, visto che è illegale, e via dicendo. Peraltro - su questo saremo tutti d’accordo -, spero che chi la pensa così voglia essere “legale” a tutto tondo, non potendo dire “La torcia sì, il bombone no”, perché altrimenti si ricade nella categoria del gusto personale del “a me piace il bombone e a me la torcia”. Se, invece, il problema di questo qualcuno sono le MULTE ALLA SOCIETA' allora questa persona deve necessariamente anche essere contro: - torce e fumoni, in quanto la Società viene multata anche per questa ragione; - gli insulti all’avversario sotto forma di coro o striscione, visto che anche questi portano multe (scordatevi i cori sugli juventini, quindi); - l’apposizione degli striscioni sopra, ad esempio, i simboli di Champions League, anch’esso foriero di multe. |
Nel
primo caso, il paladino della legalità a tutti i costi non può
permettersi di fare distinzioni e, seguendo il suo modo di ragionare ci
sarebbe (stata) una sola conseguenza: FAREBBERO TUTTI SILENZIO.
La Curva Sud, per come è celebrata ora nel mondo, non sarebbe mai esistita, perché priva del fascino un po’ proibito che è ed è stato una vera e propria calamita per i giovani, e non esisterebbe neanche oggi. Un Roma/Colonia 1982/83, tanto per dirne una, non sarebbe mai esistito. Nel secondo caso, siamo invece di fronte all’espressione più becera dell’”opinione pubblica”, che non riesce a capire che le ragioni delle multe sono le più disparate e che l’intero sistema delle multe, esistente da sempre, altro non è che uno dei modi per consentire alla stessa Lega Calcio di sopravvivere. E che quindi se ci si lamenta per il bombone, ci si deve necessariamente lamentarsi anche per torce e fumoni e via dicendo. Invece queste persone sono le stesse dell’ “Anvedi che spettacolo” all’ennesima torciata della Curva Sud, come se in questo caso non ci fosse una bella multa da 15.000 € da parte dela Lega Calcio. Ancora,
nel
primo caso siamo di fronte ad una categoria rispettabilissima di tifosi
della Roma che sono l’esatto opposto di coloro che hanno una mentalità
di curva e con i quali non ho nulla in comune se non l'essere tifoso della
Roma.
Nel secondo caso siamo invece di fronte ad una categoria di tifosi senz'altro rispettabile per il fatto di tifare per la Roma ma assai meno rispettabile a livello di coerenza. E di questa categoria diffido allo stadio come nella vita. Nei confronti di entrambe le tipologie di tifoso, quindi, chi si riconosce in una certa mentalità di curva non può che essere contro e non varranno 1000 dibattiti a risolvere la questione. Certo,
mi rendo conto che tutto quello che ho appena scritto ha un punto debole,
costituito dalla terza categoria dei tifosi: il tifoso "normale" o anche
"filocurvarolo" può anche tollerare i comportamenti non legittimi
della curva ma teme, o non tollera, che qualche atto irresponsabile possa
portare, chessò, alla squalifica del campo e al conseguente danneggiamento
della stessa Roma, il che potrebbe apparire un controsenso.
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Mi ha poi scritto un'azienda italiana di Genova, lamentando lo scarso interesse dell'A.S. Roma per un prodotto brevettato a livello internazionale e da loro distribuito che potrebbe invece avere ampio spazio commerciale in Italia. Si tratta di "Fanbrush", uno stick multicolore che si utilizza per disegnare sul volto i colori della squadra del cuore. Naturalmente ho spiegato che i tifosi radicali detestano le facce dipinte e gli ho consigliato a chi rivolgersi, ma segnalo comunque l'uscita del prodotto perché credo che realmente possa avere una riuscita tra i tifosi moderati e tra i bambini. Visitate quindi il sito www.fanbrush.it per saperne di più, tenendo presente che il distributore per l'Italia è la Multiitaly (www.multiitaly.it). |
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