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Il sito viene aggiornato ogni sera, verso la mezzanotte o poco dopo. 
A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo imprevisti.

"Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo.
Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli"
(Alain de Benoist)
Daspa il giocatore


1° novembre: on line le foto di Roma/Lazio. Come detto, non potrò fare aggiornamenti fino a domenica sera. Abbiate pazienza.
"ciao lorenzo, ho appena scoperto con orrore che non posso acquistare un biglietto del settore ospiti per empoli essendo io non di roma e nemmeno della provincia... purtroppo sto in toscana. dunque vorrei lanciare un appello tramite il tuo sito affinchè qualche anima pia me lo acquisti (ovviamente provvederei ad inviare via fax la fotocopia di un documento). nel caso, chiunque fosse disposto a farmi sto piacere può contattarmi via email all'indirizzo eurofootball@libero.it. non mi va di comprare il biglietto di un altro settore col rischio di finire in mezzo agli empolesi o cmq di doveri discutere colle fdo e magari perdermi mezza partita. non so se il questore di empoli è quello di firenze (visto che empoli - per ora - non fa provincia), ma se è come lui...
grazie e ciao
filippo ps: lazie sempre merda".


31 ottobre (pomeriggio): in attesa del derby, ormai tra poche ore (le foto di Roma/Lazio stasera tardi), inserisco le ultime e-mail arrivate:
"AGOSTINO, BRUNO E FRANCESCO.
C’è IL DERBY è vero ma dietro ci sono gli uomini……
Per chi è romanista vero, sarà facile ricondurre questi tre nomi a tre giocatori della as roma.
Agostino è il mio preferito se c’è un uomo che ha unito alle qualità professionali quelle di uomo questo è lui. Il tifoso autentico ha sempre desiderato un capitano così nella propria squadra: essenziale, leale onesto, schivo, così lontano dagli schemi, dalle logiche produttive e alienanti del sistema calcio esistenti, seppur in forma embrionale, anche negli anni della sua militanza calcistica.
Quel suo modo di esultare con il braccio verso il cielo e lo sguardo fiero.
Mai una parola fuori posto, mai una lamentela, mai uno screzio, un duro dal cuore gonfio di sentimenti che non voleva o non poteva tirar fuori, per quel suo carattere introverso ma terribilmente bello e affascinante.
Mi piace paragonarlo all’eroe greco Ettore, eroe umano che conscio del suo destino combattè fino alla fine.
Non ho mai visto Agostino stringere mani di potenti o assessori o sindaci, semplicemente perché non gliene fregava nulla, il calcio e la famiglia con gli amici erano il suo mondo.
Penso molti di noi vorrebbero essere nella vita come lui, non essere preda di facili entusiasmi o ideologie alla moda, essere semplicemente padroni del proprio destino.
Bruno per molti versi simile al capitano, simile per l’attacamento, la lealtà, l’onestà, diverso per il carattere, direi il diavolo e l’acqua santa.
Bruno il marazico che spadroneggiava in l’Italia e nel mondo ci ha fatto sognare, per chi come me ha vissuto quegli anni da protagonista.
Un altro tipo umano Bruno rispetto ad Ago, stessa tempra, solo diverso nelle esternazioni.
Francesco Totti , il capitano di oggi, di questo calcio di questa società.
Non so perché ma non riesco a sentirlo, forse se fosse stato un compagno di squadra della roma degli anni 80 sarebbe un altro uomo, chissà…
Il tifoso si attacca a certi uomini- calciatori quando questi riescono ad incarnare quelle qualità sportive umane che uno vorrebbe vedere.
Il tifoso vuole vedere in campo uno che sputa sangue, uno attaccato, uno magari con i piedi fucilati però mai domo o sconfitto, il tifoso vorrebbe vedere anche fuori dal campo un uomo lontano da quell’evanescente quanto effimero mondo dorato che è  lo star system.
La ribalta lasciamola agli attori ai politici ai quaqquaraquà, Francesco perché vieni usato da quel politico così  come da quell’intrattenitore televisivo.
 Cosa vorranno da te… lo possiamo facilmente immaginare, cosa vuoi tu da loro… non vogliamo saperlo!
Quando le scarpette verranno appese al chiodo, quelle frequentazioni forse a qualcosa saranno servite, un ruolo da testimonial, da assessore o chissà cos’altro saranno lì ad aspettarti.
Sarai lo stesso ammirato e ricordato ma nel cuore dei tifosi queste tue nuove imprese rischieranno di cancellare quanto fatto da calciatore, perché da calciatore servivi una causa, una città un popolo da riciclato dovrai servire tutti.
Questo penso non ti farà salire nell’ ideale Olimpo dei tifosi semplici
Ciao LORENZO"
Ormai siamo all'incredibile:
"Il Prefetto della Provincia di Udine, in occasione della partita di calcio Udinese-Torino in programma il 31 ottobre 2007, ha decretato di adottare le seguenti prescrizioni:
- chiusura del settore dello stadio riservato alla tifoseria ospite;
- vendita dei biglietti per il predetto incontro esclusivamente nella città di Udine e provincia;
- divieto di diffusione e vendita di biglietti attraverso i circuiti telematici;
- il divieto di cessione del biglietto da parte dell'acquirente ad altro tifoso non residente nella regione Friuli Venezia Giulia.
Nella giornata di martedì gli organi competenti hanno deciso un'ulteriore prescrizione consistente nel divieto di vendita dei biglietti del Settore Curva Nord a persone non residenti in provincia di Udine
IN MERITO A QUEST'ULTIMA DECISIONE, NON RISCONTRI UNA PALESE VIOLAZIONE DELLA COSTITUZIONE, ARTICOLO 3? PERCHè UNO DI BELLUNO NON POTREBBE COMPRARE IL BIGLIETTO? SE QUALCUNO RICORRESSE AL TAR O ALTRO ORGANO GIURIDICO COSA SUCCEDEREBBE?".
Certo che siamo di fronte a qualcosa di mai sentito. Secondo loro una persona di Verona, ad esempio, non può sostenere l'Udinese. E' una vergogna inimmaginabile ma lasciamoli fare, si distruggeranno da soli. Rischio 4 a Udinese/Torino e rischio al derby... pfui!
E-mail: "ciao,mi chiamo marialuisa,e domenica e' stata la mia prima volta nella vostra curva,sono di varese.Inizialmente ero un po' scettica ma alla fine mi sono divertita un sacco....ho conosciuto gente simpaticissima e devo dire che voi romani siete davvero splendidi.......siete alla mano e naturali....frizzanti...vivaci.....mi avete fatto passare davvero una grande domenica.........Spero di essere ancora fra voi al piu' presto.e per stasera mi raccomando.......forza maggica........un bacio grande.........
PSho fatto anche io due o tre foto ma l'obbiettivo era per un ragazzo della curva........ma voi romani siete tutti cosi bellini??????????????????
un bacio da varese............anche qui abbiamo solo la nebbia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Finiamo col soprusetto giornaliero:
"Ciao Lorè, sono apo di modena,è la seconda volta che ti scrivo..Il mio racconto è impreziosito da una chicca che mi è capitata a fine partita, in ogni caso avevo già deciso di scriverti comunque,perchè nella trasferta di milano c'era qualcosa che non mi tornava fin dall'inizio.. Ho visto che ti hanno già scritto in merito alla questione dei biglietti del settore ospiti..ma non era vietatissimo venderli il giorno della partita?non era addirittura proibito andare a milano senza
biglietto?Proseguiamo.Io avevo un biglietto di 1°anello verde e come sempre,all'entrata del settore ospiti,ho chiesto a stewards e fdo di poter entrare lì per ragioni di sicurezza(avevo ovviamente anche la sciarpa al collo),ma a differenza degli altri anni non c'è stato verso di entrare.Naturalmente non mi sono arreso così facilmente:sono entrato dal cancello del 1°anello e, una volta dentro,non è stato troppo difficile convincere uno steward ad aprirmi le transenne di ferro per farmi passare in tutta comodità nel settore ospiti..per lo più senza che nessuno mi avesse perquisito(avevo anche uno zaino piuttosto ingombrante!)..pensa la demenzialità!!Della partita non dico nulla, anche perchè quando si espugna mediolanum non c'è niente da dire,solo da godere!Ma il bello arriva a fine partita.Dopo aver atteso come al solito circa 50'all'interno dello stadio e circa altri 20'nell'autobus, finalmente veniamo scortati a sirene spiegate alla stazione.In tanti anni di trasferte non avevo mai visto una cosa del genere:una volta arrivati a milano centrale le fdo ci hanno circondati e ci tenevano isolati in un angolo dell'atrio della stazione.E qui viene il bello:in tutta onestà io,non avrei mai creduto di cadere in uno di quegli episodi in cui le fdo si rendono protagonisti.Non l'avrei mai creduto non perchè io pensi che sono solo gli ultras(per i quali,tra l'altro, nutro una grande stima)ad avere casini,ma per il semplice fatto che io
sono un cane sciolto,vado sempre(se non in rarissimi casi)in trasferta da solo e quindi pensavo che l'attenzione delle fdo si concentrasse di più sui grupppi organizzati.E invece non è stato così.Siccome in stazione ci tenevano fermi per aspettare la partenza del treno per ROMA io sono andato da un poliziotto per dirgli che non dovevo prendere quel treno,bensì quello per modena.Questo mi fa passare dal responsabile del servizio d'ordine che,dopo avermi tornato a chiedere se dovevo andare a modena,mi fa passare il cordone di polizia per permettermi di fare il biglietto da un impiegato delle fs che ci era venuto incontro per evitare di farci avere contatto anche con le biglietterie(!).Ma mentre stavo per fare il biglietto il responsabile del servizio d'ordine cambia improvvisamente idea e vuole farmi tornare al di là del cordone di polizia dicendomi che il biglietto me lo avrebbero fatto loro (cioè: me lo avrebbero fatto dei poliziotti???!!!!!).Io,che già avevo un brutto ricordo della trasferta di firenze di settembre(lì le fdo, raccontandomi un mare di cazzate,mi avevano fatto perdere l'ultimo treno per modena),non volendo perdere tempo,rispondo che lo stavo già facendo dall'impiegato,lui s'incazza e mi trascina giù per le scale
tirandomi per lo zaino e comincia ad urlarmi in faccia dicendomi:"mi prendi per il culo?""devi fare quello che ti dico se no in treno non ti ci mando e ti teniamo qua,hai capito?"Al che io rispondo:"Non credo.." Non l'avessi mai detto:chiama due celerini che mi prendono ciascuno per un braccio (come un criminale)e, dopo avermi fatto attraversare tutta la stazione,mi fanno entrare nell'ufficio della polizia.Lì per un attimo ho temuto il peggio perchè appena entrato uno dei due ha spinto contro di me la scrivania ed entrambi continuavano a ripetermi che ero capitato male,dopo di che hanno iniziato a perquisirmi facendomi togliere felpa,maglietta,calze e scarpe e hanno ovviamente controllato se avevo dei precedenti.Nel mentre mi sfottevano nel loro accento
campano dicendomi che avrei dovuto aspettare per molto tempo..Dimmi comunque cosa centra tutto questo con il dialogo che avevo avuto con il loro superiore..che per di più non mi sembra di avere oltraggiato.La cosa più triste (e qui mi hanno davvero fatto pena)è che prima di lasciarmi andare mi hanno chiesto cos'era successo per farmi portare lì, perchè loro davvero non sapevano neanche che avessi parlato con il responsabile del servizio d'ordine..queste sono le cose che ti fanno capire ancora di più che l'unica certezza che si meritano è..domenicatutti a empoli! a presto, apo. AVANTI CURVA SUD!".


31 ottobre: dunque, le foto di Roma/Lazio (mamma che tensione!) saranno on line a notte inoltrata. Non avrò poi la possibilità di aggiornare le pagine sino a Domenica sera, tuttavia mandate pure foto, resoconti e via dicendo come al solito.
Segnalo anzitutto il sito http://www.romanews.eu/ il portale dell'informazione in giallorosso. Visitatelo perché mi sembra molto ben fatto.
Una e-mail: "Ciao Lorenzo, leggo testuale da Repubblica.it  riguardo le nuove norme del famoso pacchetto sicurezza: “TIFOSI VIOLENTI. Si prevede che chiunque, nei luoghi in cui si svolgono le partite venga trovato in possesso di razzi, bengala, petardi e bastoni è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 1.000 a 5.000 euro.”  E’ la solita falsità giornalistica o qua se so ulteriormente impazziti?
Cioè da come c’è scritto lì se mi trovano fuori dallo stadio con un fumogeno spento in mano vado in galera??? (la trovata non è giornalistica: come già svelato negli aggiornamenti del 23 ottobre, il Governo presenta nel "pacchetto sicurezza", indicandola come nuova, una misura che già è stata introdotta a Febbraio con il Decreto Amato. E' una specie di gioco delle tre carte per ingannare i cittadini. Detto questo, la pena prevista è esattamente quelal indicata. Non si va necessariamente in galera, ovviamente, in quanto ci sono i benefici della sospensioen condizionale (che vale per tutti e non solo per i tifosi) della Legge Simeone (idem) e via dicendo. La norma è comunque obiettivamente molto dura, ma in Italia ormai l'unico problema da risolvere è lo stadio.
Su questo tema vorrei fare una segnalazione.
Su romanews.eu c’è il videomessaggio di Spalletti contro la violenza nel derby co tutti romanisti e laziali che s’abbracciano e se baciano.
Chiaro che nella sua posizione è ovvio un messaggio del genere, anche se io il giorno del derby i pochi amici laziali che c’ho non li saluto ma manco li ammazzo.. ma a parte questo la cosa che mi fa capire che in generale chi parla di queste cose non sa di cosa si tratta o peggio, lo sa e fa finta di niente, lo spot si conclude con una frase del tipo “noi vogliamo vedere solo questo” e lo scorrere delle immagini di coreografie di derby passati con tanto di “razzi,bengala e petardi”.
A questo punto, da cittadino ligio al codice penale, pretendo:
1) Il ritiro immediato dello spot perché si incita chiaramente a commettere reati penali che portano dritti in carcere secondo le nuove proposte di legge (chiedere alla fotografa mora sotto la sud che poveraccia ha finito le schede di memoria della sua macchina fotografica in cerca dei fumogeni che fanno capoccella dalle tasche dei teppisti di sud)
2) Almeno 3 anni di diffida per Spalletti in quanto il protagonista è lui e deve sapere che in quelle immagini vengono esaltate coreografie che al giorno d’oggi ti portano dritte a Rebibbia .
3) Se proprio si vuole fare uno spot, dopo tutte le sacrosante parole contro la violenza propongo io il finale, al posto delle coreografie criminose degli anni scorsi, propongo l’immagine del settore ospiti nell’ultimo Roma-Napoli. Pensate, quel giorno NON E’ SUCCESSO NULLA!!!!!!! :
Nella massima mestizia ti saluto e tornando un po’ seri vorrei ricordare a chi ha preparato quello spot che se vuole vedere quegli spettacoli deve semplicemente andar via dall’Italia perché se non lo sapesse, qui, sono VIETATI!
A domani sera!
Paolo".
Altra e-mail: "Ciao Lorenzo volevo sapere come procede la petizione per il ritorno della vendita dei biglietti il giorno della partita.
Sai quante volte ho visto dei poveri turisti spaesati che non sapevano dove comprarli che venivano "avvicinati" dai soliti bagarini che vendeveno loro biglietti a prezzi ovviamente maggiorati,è scandaloso che in uno stadio come l'olimpico di Roma non si trovi un punto dove tornare a vendere questi dannati biglietti. Ciao e grazie" (ho inserito il link che conta diverse adesioni... attendo notizie da chi lo ha organizzato).
Tiziano: "ciao lorenzo solo ora ho avuto l'opportunità di scriverti riguardo cosa è accaduto dopo Roma - Napoli tornando verso il motorino parcheggiato al centrale del tennis noto che i cancelli del prefiltraggio erano quasi completamente chiusi infatti erano aperti solo 2 cancelletti (anche quello carrabile era chiuso) cosi' che tutte le persone che dovevano raggiungere il proprio mezzo dovevano passare in fila, puoi immaginare la coda che si è creata. Sono senza parole, eppure i tifosi del Napoli non c'erano ciao Tiziano forza ROMA".
Inserite altre foto di Milan/Roma.
Che succedeva sul 32 dopo le partite negli anni '80? Lo ricorda Marco a 'sti signorini com'erano quegli anni!
"Sul 32 (i Yellow Red Wolves) iniziarono a suonare i tamburi mentre tutti
gli altri stavano, come al solito, affacciati ai finestrini cantando. 
Il conducente fù preso da un attacco di nervi a causa del casino che c'era 
sulla vettura e ci portò direttamente al commisariato di Vle Mazzini. Giunti 
lì ci tenne un pò sull'autobus senza aprire le porte. Alla fine arrivarono dei 
poliziotti che all'inizio volevano sequestrare i tamburi ma poi, dopo 
discussioni varie, ci lasciarono andare.
Il conducente rischió la denuncia per sequestro di persona ...."
"Adesso che mi viene in mente ... chi ricorda sul 32 dopo un Roma - milan
(anni 80 - 82)  sempre vicino a Pza Mazzini: vedemmo un signore di una 
certa età, tifoso del milan, co na "sventola" e gli cantammo il classico "nun 
c'andà che è frocio" e "ole lè olà là faccela vede ...) e poi gli tirammo tutte 
le lampadine dell'autobus ... rifinimmo al commissariato ... riusci a scappare
ma altri furono schedati (la maggior parte erano della garbatella) Ahahahah 
... aò se continuiamo  coi ricordi ... altro che libro, ne potremmo scrivere 
mille. Un saluto Forza Roma - Lazio merdatbc
PS: sto ricordo lo dedico a zoretto, er metallaro, il nipote di dante, zucchina
e altri che rimasero iscritti nel libro dei cattivi del commissariato Prati ... 
forse un certo politico regionale se lo ricorderà".
Una bella e-mail che ho ricevuto:
Carissimi, vi giuro che è stato per me una emozione fortissima cercare su internet "as roma amichevele 1956 Venezuela" e vedere apparire da un passato che non mai dimenticato, le foto, i risultati di quella orribile tournè. 
Io come tanti altri ero emigrato nel 1948 a seguito dei mie genitori in Venezuela, ma col trascorrere degli anni non ci si era mai affievolito il ricordo del nostro paese e dei dei nostri cari rimasti.
A Caracas eravamo una grande comunità di italiani, provenienti da tutte le regioni e ci si aggruppava per città o paese di provenienza o di vicinanza linguistica.
Noi facevamo parte del gruppo sudista, da Roma a Napoli, essendo noi originari di S. Felice Circeo.
Improvvisamente nella mia vita di bambino (avevo 8 anni) ascoltai una cosa strana "Domani si va allo stadio! Si va a vedere la Roma!" 
Stadio, era per me una parola sconosciuta, in Venezuela non si giocava a calcio se non tristi partite tra emigrati su stenti campetti, per me esisteva il base-ball o la pallacanestro orecchiati alla radio.
Ma Roma non è una città? I cugini più grandi cercarono di spiegarmi ma non è che capi molto. 
Venne la sera promessa, era l'ultima partita, non ricordavo nulla fino a che non ho letto sul sito tutto.
Porto - Roma. Noi avevamo molti vicini portoghesi con i quali si conviveva in tranquillità e quella sera vennero anche loro. 
Mi ricordo la luce abbagliante, la mano di mio padre che mi stringeva per non perdermi, la folla mai vista, le grida; ero confuso ed un poco intimorito.
Vedevo un prato, delle righe bianche; mi venne dato da papà un cuscinetto di plastica da una parte giallo e dall'altra rosso. 
Un urlo forte uno spavento improvviso un gridare indistinto ed ecco da un lato uscire dei ragazzi vestiti con i pantaloni corti neri ed una maglia rossa con qualcosa di giallo "quella è la Roma" mi spiegò papà. Mio padre non è mai stato un gran tifoso ma quella maglia rappresentava l'Italia, la madre lontana gli amici lasciati. 
Non ricordo se non delle figure correre, un pallone rotolare, non ci capivo nulla.
All'improvviso ci fu un urlo generale; chi gridava ridendo e chi gridava con la faccia rabbiosa.
I portoghesi avevano segnato. Per me non voleva dire nulla, ma la faccia di mio padre delusa e così quella dei vari amici e parenti mi spaventarono e mi spaventò ancora di più un improvviso silenzio e poi l'esplosione d'ira dei tifosi italiani. La partita era finita e cominciarono a volare i cuscini, le grida deluse e rabbiose.
Per me al di là della valenza sportiva era stata la delusione di tanta gente che viveva lontano e che attraverso una vittoria avrebbero in vissuto un momento di orgoglio.
Io ero lì, non l'ho mai dimenticato.
Sono tornato in Italia anni dopo, ma quella maglia colorata di rosso e di qualcosa di giallo, era rimasta sotto la mia pelle e rivenne fuori con Manfredini, Orlando, Presti, e tanti altri.
Ho anche imparato a giocare al calcio e la mia maglia era sempre giallo-rossa, con il colletto aperto e la cordina per chiuderla. 
Vi ringrazio per avermi fatto rivivere un momento della mia infanzia, delle mie prime gioie e delusion.
Forza Roma sempre!

Pino Vitale



30 ottobre (pomeriggio): vengo avvisato da Biagio di Budapest che il pullmann ribaltatosi in Austria, contrariamente alle prime notizie che mi erano state fornite da Gabor, era un pullmann organizzato da un'agenzia ungherese che effettua trasferte per partite del campionato di calcio italiano. In quanto tale era "misto", con a bordo prevalentemente tifosi del Milan e qualche "sciolto" tifoso della Roma.
Non è che la cosa cambi più di tanto, ma sembra che i tre tifosi deceduti fossero del Milan, almeno questo si è capito dalle immagini video trasmesse dalla TV ungherese.
Per questo pomeriggio mi limito ad inserire 5 foto mandatemi da Luca che riprendono l'interno della Curva Sud dello Stadio Olimpico alla fine degli anni '70. Stasera aggiornamenti più copiosi.
 


30 ottobre: vengo avvisato dall'Ungheria (da Gabor) che tre tifosi della Roma ungheresi sono morti in un gravissimo incidente stradale avvenuto sull'autostrada A2 in Austria, verso Graz, verso le 3 a.m. di lunedì.
I tre tifosi, due uomini di 28 e 38 anni e una donna di età di 29 anni, sono rimasti uccisi mentre erano di ritorno dalla partita Milan/Roma. La comitiva ungherese, formata da 41 tifosi, aveva affittato un pullman che per colpa - sembra - del conducente (negativo all'alcool-test) è sbandato per una cinquantina di metri sulla strada sdrucciolevole per poi finire fuori strada lateralmente mentre stava facendo ritorno in patria. Altri 5 tifosi sono rimasti feriti in modo grave, mentre una ventina hanno riportato ferite leggere. Gli altri occupanti del bus sono potuti tornare in Ungheria solo nel pomeriggio di lunedì, mentre i feriti più gravi sono stati trattenuti in ospedale. Qui c'è il link che ho trovato sul quotidiano on line Osterreich.
Invito chi ha foto di Milano a farmele avere in quanto per le famiglie può essere importante.
LE PIU' SENTITE CONDOGLIANZE
ALLE FAMIGLIE COLPITE DAL GRAVE LUTTO E A TUTTI GLI AMICI UNGHERESI


29 ottobre (pomeriggio): inserite alcune foto di Milan/Roma.
Una e-mail: "Ciao Lorenzo, chi ti scrive è un abbonato Laziale da anni in Curva Nord e da tempo molto fedele al tuo sito(apparte che giustamente di Roma è l unico che parli di moltissimi argomenti che interessano i tifosi di qualsiasi squadra). Ti racconto in breve qualche piccola storiella della giornata da stadio. Partiamo dagli zingari(manco più napoletani) che fanno i parcheggiatori abusivi. Hai presente la salita che porta verso Monte Mario di fronte la Nord? Un invasione di parcheggiatori abusivi zingari!!! Non se ne può più!! E il bello è che se incavolano pure se non gli dai "il giusto contributo". Andiamo
avanti..come consuetudine passo ancora una volta(da Lazio-bucarest ad oggi MAI UN CONTROLLO..C AVRò CULO?) tra primo prefiltraggio in tranquillità (dove vedo altre persone che gli vengono richiesti dai steward biglietti/abbonamenti/documenti), supero i tornelli senza che nessuno mi dica niente e me ne vado dritto in scioltezza. 10 secondi dopo me giro per commentare il chiosco che se so inventati e vedo 2 amici miei ancora fermi dalla celere a farsi perquisire! Addirittura gli fanno togliere i piedi dalle scarpe! Li toccano dappertutto, manco fossero Bin Laden!! Gli sequestrano un accendino a testa(il mio ce l avevo tranquillamente in tasca appositamente!)e gli dicono di avere troppi spicci in tasca e la prossima volta di lasciarli in macchina! Assurdo! Dentro noto incredulo che finalmente i 2 tabelloni funzionano(quasi quasi piangevo), la nuova grafica e che nei tabelloni pubblicitari segnano i gol. Ci siamo ingranditi! Uscendo la follia..I CANCELLI DELLA NORD SONO CHIUSI!! Questi prima non ci vogliono far andare allo stadio..e poi?? E POI CI VOGLIONO CHIUDERE DENTRO!!! Più che rabbia, oggi tutta la gente molto amareggiata e stranamente non è successo niente se non tanti mugugni(puoi immaginare in altre situazioni quei cancelli che fine avrebbero fatto!), solo poco più tardi aprono i cancelli dove passi uno alla volta!
FOLLIA PIU' TOTALE! Ti ringrazio per lo spazio che mi hai concesso(parlo come se lo avessi gia pubblicato :D). Ciao, buon lavoro con i continui aggiornamenti e ti rinnovo i miei complimenti. Un fedele lettore...Laziale".
La Vepubblica si è accorta - solo ora -  delle telefonate intercettate sul telefono di Lotito. Meglio tardi che mai.
Un po' di sano modello inglese non fa mai male...: Leeds/Millwall del 27 ottobre 2007.
Anche un po' di modello americano..:
"FESTA E DISORDINI A BOSTON - Centinaia di tifosi dei Red Sox sono scesi nelle strade al termine della partita (dopo la mezzanotte nella costa est americana) per festeggiare la seconda vittoria in quattro anni ma ci sono stati scontri con incendi e lanci di pietre contro la polizia in tenuta antisommossa. La polizia ha fronteggiato una folla di circa 2 mila tifosi: almeno un'auto è stata rovesciata, alcuni supporter sono saliti sugli alberi e i lampioni di un parco centrale. Almeno una persona è finita all'ospedale con una ferita alla testa mentre sono stati effettuati venti arresti. I tifosi scatenati hanno appiccato diversi incendi subito spenti dalle forze dell'ordine".
Malvina mi scrive: "Ciao Lorenzo! volevo solo rispondere a quelli della parte bassa che continuano a supporre che al centro, dove ci sono persone libere da gruppi, da nomi e da idee politiche, non si canta. Noi quelli sotto non li sentiamo e cantiamo sempre 90 minuti di fila sia quando i cori li lanciano i Fedayn sia quando li lanciano quelli sotto ai Boys sia di nostra spontanea volontà. Inoltre, siccome stiamo in mezzo, spesso non riusciamo a seguire i cori perchè dai due lati ne arrivano due diversi o con tempi diversi.
Però visto che sti speaker della parte bassa ci tengono tanto perchè non si comprano due megafoni decenti e lanciano i cori in modo intelligente (immagino perché non gli va di mandare il fax per chiedere l'autorizzazione per farli entrare ;-) ??
Detto ciò noto con piacere e con tristezza che meno siamo più si canta. Il problema quindi non saranno tutti quei divanari che vengono solo alle partite di cartello indipendentemente dalla posizione in cui si mettono in curva? Un saluto con i soliti complimenti, malvina".
Ecco la soluzione contro l'Osservatorio... già l'avevo accennata tempo fa, gli udinesi l'hanno messa in pratica:
Curva chiusa? Ultrà udinesi invitano i granata
Proposta dei tifosi bianconeri per permettere a quelli del Torino di assistere mercoledì alla partita allo stadio Friuli
Il Viminale ha imposto la chiusura del settore riservato agli ospiti per motivi di sicurezza
«I colori ci dividono, ma la passione ci unisce». Potrebbe essere lo slogan di una campagna contro la violenza negli stadi. E invece è il pensiero di alcuni tifosi dell’Udinese riportato nel forum del sito internet degli ultrà del gruppo “Friulani al seguito”. Quello che ha portato i sostenitori bianconeri a prendere contatto con quelli del Torino per una proposta senza precedenti: «Il settore riservato agli ospiti resterà chiuso per motivi di sicurezza? Niente paura vi ospiteremo insieme a noi in un altro settore dello stadio Friuli».
Tifosi bianconeri e granata insieme, seduti uno a fianco all’altro senza barriere né divisioni per assistere alla partita in programma alle 20.30 di mercoledì. Una provocazione? Forse. Fatto sta che a molti tifosi dell’Udinese le decisioni dell’Osservatorio per le manifestazioni sportive del Viminale (che ha attribuito all’incontro Udinese–Torino l’indice di rischio 4, il più alto previsto) non sono proprio andate giù. Anche se lo stesso Osservatorio ha precisato che si è trattato di una misura di contrasto alla violenza finalizzata a «tutelare al massimo la tifoseria udinese che nel tempo ha sempre dimostrato grande correttezza e sportività».
La decisione di chiudere la curva ospite, infatti, è arrivata in seguito agli incidenti che hanno visto coinvolta una parte della tifoseria del Toro. Ma evidentemente alcuni affezionati della curva nord hanno condiviso il pensiero espresso dal vicesindaco e assessore allo Sport, Vincenzo Martines, secondo il quale «chiudere un settore dello stadio Friuli per la partita con il Torino non penalizza solo i tifosi facinorosi della squadra ospite, ma è una sconfitta per lo sport e per la città che lo ospita». Il vicesindaco si è anche chiesto «a cosa sono serviti i milioni di euro spesi e il lavoro congiunto con le forze dell’ordine per rendere lo stadio di piazzale Argentina all’avanguardia sul fronte della sicurezza, se poi – ha osservato – si decide di chiudere interi settori dell’impianto per il possibile arrivo di qualche centinaio di tifosi violenti».
Su questi stessi temi è iniziato il dibattito tra i tifosi dell’Udinese che poi si è concretizzato con alcuni contatti con quello di fede granata. E da Torino pare che siano circa 200 i tifosi pronti a raggiungere lo stadio Friuli per assistere alla partita. Anche se ancora non è stato deciso come e se trasformare in realtà questo desiderio di ospitalità di alcuni supporter bianconeri. Il prefetto Lorenzo Cernetig ha deciso infatti (come richiesto dall’Osservatorio) di limitare la vendita dei biglietti soltanto a Udine e provincia, escludendo anche la possibilità di acquistarli attraverso i consueti circuiti telematici. Il regolamento però non vieta a un tifoso residente a Torino di venire a Udine per comprare il biglietto anche nel giorno della partita".
Riccardo mi invita questa foto scattata alla mostra per gli 80 anni della Roma... (a proposito, che fine hanno fatto le belle parole di tutti quelli che la volevano trasformare in mostra parmanente?
Daniele De Rossi bambino!



29 ottobre: in costruzione la pagina di Milan/Roma. Inseriti, grazie ad Andrea, tutti i tabellini delle stagioni 1992/93 e 1993/94. Al riguardo, vedo che nelle relative stagioni non ho molte foto delle partite... qualcuno può aiutarmi a colmare la lacuna? Inserita, sempre grazie ad Andrea, la prima parte del libro Roma 60 anni di storia giallorossa.
Una e-mail: "Ciao Lorenzo, ho visto il tuo spunto per protestare contro le repressioni e i divieti per andare allo stadio. Quella di inviare e-mail alla uefa per scoraggiare la finale del 2009 a Roma mi sembra un'ottima idea. Vorrei infatti sottolineare (e mi piacerebbe che ci riflettessero anche i padroni del calcio!!) quali conseguenze può portare il decidere la sede di una finale con anni di anticipo. Faccio un esempio: e se a Roma nel 2009 arrivasse il Liverpool?? Cosa si inventerebbero?? Non sono capaci di gestire 5000 ultras napoletani, figuriamoci 30000 inglesi. E questa volta la finale, non potrebbero certo giocarla a porte chiuse!! Meditate signori del pallone, meditate...".


28 ottobre: inserite altre foto di Roma/Sporting Lisbona. Inserite altre foto di Inter/Roma di Supercoppa nella pagina 2.
Clicca qui per ascoltare la telefonata tra Delio Rossi e Lotito per "ammorbidire" il Lecce.... e Delio Rossi è quello che fa le filippiche agli ultras insieme a Lotito! Ve l'avevo detto che dal sito laziali.info ci sarebbero state sorprese.... e mica sono finite!
Mi mandate il biglietto di Fiorentina/Roma, Parma/Roma e, se c'è il biglietto omaggio in giro, quello di Roma/Napoli?
Dopo di ciò: saremo senz'altro tra i migliori in Italia ma... nel mondo?
Signore e signori, gli Urawa Red Diamonds (Giappone 2007, non fatelo sapere all'Amato ministro e alla briatorina...):
http://www.youtube.com/watch?v=xI_-9kK9TU0
http://www.youtube.com/watch?v=OxYitXuY-uo
http://www.youtube.com/watch?v=Ouu7qzSjqzg
http://www.youtube.com/watch?v=aSvj1x9vt8U
http://www.youtube.com/watch?v=RWHzY8GY0Nk
http://www.youtube.com/watch?v=qQTj6zqDVms (in trasferta in Australia)


27 ottobre: vabbè, ormai so' un blog.... d'altra parte chi ha inventato i blog un  motivo ce l'avrà pure a vuto e sono costretto ad ammettere che in effetti hanno una loro funzione.
A proposito, iniziamo subito con la legge anti-internet: ecco cosa ne pensa il Times:
Come il mondo vede l’Italia
Times: “La Levi Prodi è un assalto
geriatrico ai bloggers italiani”
Grillo “crociato”, Prodi “arzillo sessantottenne”: in Italia governano “nonni”
Paola Monti - Pubblicata il 25/10/2007
“Assalto geriatrico ai bloggers italiani”: questo il titolo di un articolo del Times che commenta la Levi Prodi, ovvero la proposta di legge che, puntando a regolamentare in modo più severo l’editoria, ha finito per mettere in allarme ed in rivolta il mondo della rete. 
Sì, perché, se la Levi Prodi diventerà legge, chiunque voglia aprire un blog o un proprio sito internet dovrà obbligatoriamente iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) e sottostare al controllo, alla burocrazia, alle sanzioni e alle tasse, perchè saranno considerate attività editoriali anche quelle esercitate senza scopo di lucro, come i blog.
E’ per questo che anche uno dei quotidiani più famosi al mondo ha deciso di occuparsi dell’argomento e dall’articolo di ieri l’Italia non esce bene: “Considerando gli standard del G8, l’Italia è un Paese strano – si legge – Per farla semplice, è una nazione di legislatori ottuagenari eletti da settantenni, i pensionati. Tutti gli altri non contano”.
E così il Times continua, dipingendo Prodi come un “arzillo sessantottenne” che ha battuto un Berlusconi settantunenne alle ultime elezioni, mentre a Napolitano (82 anni) ne aveva già 20 quando i tedeschi si sono arresi alla fine della seconda guerra mondiale.
Secondo il Times, il governo italiano “non sembra capace di adattarsi al mondo moderno” e la spiegazione è semplice: “Anche il vostro Paese funzionerebbe in questo modo se i vostri nonni fossero in carica”, sostiene l’articolo.
Questa l’introduzione che il Times ci ha riservato, passando poi ad affrontare il tema centrale: la Levi Prodi è descritta come una legge che ha come bersaglio “la vita moderna”, una legge incredibilmente generica (è proprio questo il punto: la sua genericità che porta necessariamente alla discrezionalità n.d.L.) che obbliga tutti i bloggers e gli utenti della rete a registrarsi con lo Stato: “Anche un innocuo blog della squadra del cuore o quello di un adolescente che discute dell’iniquità della vita – spiega il quotidiano – saranno soggetti alla vigilanza del governo e alla tassazione (pur non trattandosi di siti commerciali)”.
“L’intento della proposta di legge, come è stato scritto quando è passata al vaglio del Consiglio dei Ministri, sarebbe quello di mettere il bavaglio ai bloggers, che ormai rappresentano un vero guaio per quelli che sono al potere”, continua l’articolo. 
I blogger, secondo il Times, sono guidati dal “crociato (che alcuni definiscono populista)” Beppe Grillo, “un comico diventato attivista diventato blogger”: secondo il quotidiano, infatti, Grillo è uno di quelli che sanno interpretare e commentare in modo più corretto le vicende italiane sia fuori che dentro al Paese e si batte per un governo più trasparente.
L’articolo del Times si conclude con un appello rivolto a Levi e a Gentiloni: “E così mi appello – scrive il giornalista Bernhard Warner - al ministro italiano delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ex giornalista, e Ricardo Franco Levi, il deputato che ha concepito questo sbagliato testo di legge. La soluzione migliore per questo Paese è davvero mettere i giovani in silenzio?”.
paola monti
http://www.newsfood.com/Articolo/Italia/20071025-Times-Levi-Prodi-assalto-geriatrico-bloggers-italiani.asp
Poi iniziamo con le email: "Ragazzi invito ancora una volta tutti a riflettere e a cercare di prendere una posizione contro queste misure antiviolenza!!
Diciamone un'altra.. se il giorno della partita non si possono vendere i biglietti per il settore ospiti, perchè bisogna pagare i diritti di prevendita??
Simone". Già, perchè?
Ma proseguiamo: "Ciao Lorenzo, ho letto gli ultimi aggiornamenti e sono d'accordissimo che bisogna fare qualcosa per questa Curva, ormai la situazione è davvero grottesca! Non lo so quello che si potrebbe fare, però bisogna fare qualcosa!!! Occupiamo tutta la scala gialla! Restiamo tutti fuori dalla Curva al derby (non solo per pochi minuti altrimenti è inutile, le Tv farebbero finta di niente e inquadrerebbero le curve solo una volta riempite!)!!! Facciamo qualcosa!! Ormai sono arrivati a fotografarci senza motivo, senza neanche la gentilezza di farlo di nascosto ma con strafottenza... Ormai come ti ha scritto Valerio di S.Giorgio a Liri andare allo stadio è P-E-R-I-C-O-L-O-S-O perchè qualsiasi cosa fai rischi la diffida. Io sono stato sospeso in terza media per avere dato un pugno a un compagno di classe, che dici, rischio qualcosa? Ormai sono queste le cose di cui si deve preoccupare chi va allo stadio, oltre naturalmente ai fax e altre cazzate del genere. DAJE CURVA SUD DAJE!!!".
Ancora: "Ti ho appena mandato un e-mail ma mi è venuta in mente una cosa! E se, visto che qualcuno si diverte a fotografarci senza motivo alcuno tranne quello di provocarci e di schedarci illegalmente, ci munissimo di giornali (tanto basta un foglio solo) per coprirci il volto? In fondo leggere il giornale tenendolo ad altezza del visto ANCORA NON E' ILLEGALE!!! Ovviamente andrebbero usati quei giornali GRATUITI che danno allo stadio e non corriere dello sport, gazzetta o ilromanista! DAJE CURVA SUD, DOBBIAMO DARE UN SEGNALE!!!".
Poi: "Molto belle le foto di Luca. Specialmente quelle degli albori del Commando, con  l'Olimpico "decorato"  a quel modo,  rendono bene l'idea di cosa era prima la partita della domenica (senza anticipi, posticipi, tornelli e quant'altro). Uno stadio così, solo per le scritte, oggi sarebbe stato diffidato tutto il campionato. Un saluto e ancora grazie a te e a Luca. ;) Federico del blog Romanisti".
Famose du' risate: "Ciao Lorenzo, sono l’uomo invisibile, lavoro a Torino, ti racconto la mia esperienza relativa all’acquisto dei biglietti di Milan-Roma.
Ore 8.50: mi reco ad una filiale della Banca intesa di Torino, chiedo se si possono acquistare due biglietti (per me e la mia ragazza), il cassiere mi dice: “Teoricamente, no” anche se,  devo dire gentilmente, mi spiega un paio di escamotage, per aggirare l’ostacolo, ma non ci sono le condizioni. Tuttavia conclude dicendo che se mi fa due biglietti e lo beccano, rischia 4.500 euro di multa ed ulteriori vari problemi.
Fiuto l’occasione, se trovo un altro cassiere meno informato, la cosa si può fare.
Infatti mi reco ad un'altra filiale poco distante dieci minuti dopo.
Il colloquio con il cassiere è il seguente, lo so che sembra inventao, ma è andata proprio così:
Uomo invisibile: “Volevo dei biglietti per l’incontro Milan Roma”
Cassiere: “si, controllo….Ok ci sono, quanti te ne servono? Due, Tre?”
(testuale, giuro su Rudy Vöeller !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
U.I. : “Due”
Cassiere: “Che settore”
U.I:”Terzo nello verde”
C.: “Ahia, però servono i documenti di entrambi!”
U.I.: “prego!” (ovviamente avevo le fotocopie dei documenti in quatriplice copia in tasca…)
C.: (mentre stampava) “Certo che però è davvero complicato fare un biglietto per una partita c’è bisogno di un sacco di allegati inutili”
U.I. (a sto punto, capendo che era fatta, me sòdato un po’ ar gioco champagne…) “E’ tutta colpa di quei teppisti che rovinano il calcio…si devono fare i salti mortali per avere un ticket…!!!”
Cassiere: “Sì, Sì, fosse per me non li venderei proprio a quella gente lì (dice queste parole sorridendo)”
Mi consegna i biglietti in mano
U.I.(ad alta voce) “Bravo, però non dire a nessuno che hai dato due biglietti ad un ultrà della Roma, se no te fanno quattromila e cinquecento euro de multa e me sa che rischi pure il licenziamento…”
Il cassiere ammutolisce ;-)
Forza Roma Dai, noi non ti lasceremo mai…
L’uomo invisibile
P.S. Un saluto al GFR,e a tutti quelli che non faxano".
Da Milano: "Ciao Lorenzo sono Mxxx il 35enne della nord interista,leggendo le mail che ricevi,leggendo i comunicati della quasi totalità delle curve italiane,mi viene da pensare che siamo tutti arrivati alle frutta,cioè: basta lamentarsi di tutto ciò che accade all'ingresso negli stadi,è fastidioso lo so ma purtroppo posso sinceramente ed oggettivamente sostenere che è una situazione che tutto il movimento si è cercato...sono convinto che basterebbe una bella dose di indifferenza generale a tutto ciò e tra un pò si ritornerà  a quello che era una volta,SPONTANEISMO e tanto colore/calore.
Mi sembra di vedere tanto,troppo desiderio di essere protagonisti Curva Nord in primis,comunicati internet,trasmissioni televisive interviste alla stampa,merchandising etc etc penso che tu possa confermare che anni fa era tutto molto più spontaneo e meno "industrializzato"(parlo di tifo) si abusa troppo della parola Mentalità una volta non era così. Per come il movimento sta andando avanti lo vedo diretto verso la scomparsa.
Grazie Mxxxx "vecchio Ultras"".
Dopo di che, Rosangela è andata a fare una capatina nella Curva Sud di Milano in occasione della partita di Champions League:
"Arrivati nei pressi del Meazza verso le 20.45, ci accodiamo a un serpentone di tifosi del milan diretto all'ingresso della curva. Dopo pochi secondi i simpatici rossoneri lanciano il coretto "Romano bastardo"... penso "come benvenuto non c'è male" e cerco di reprimere i miei istinti omicidi.
Nei pressi dell'ingresso, noto subito dei poliziotti IN TENUTA ANTISOMMOSSA... e, paradossalmente, due o tre bagarini, a ridottissima distanza dagli imbottiti poliziotti, che urlano spudoratamente "vendo biglietti"... soffocando l'amarezza, e chiedendomi se i poliziotti tenevano in mano gli scudi per ripararsi dalla pioggia o per non sentire gli urlanti bagarini, mi metto in coda per entrare. IN CODA?? sbagliato...sì, perchè qui viene il bello: cancelli ancora chiusi alle 20. Dalle 20 in poi un solo steward che controlla i biglietti e un mare di gente molto intelligente che per la fretta di entrare si ammassa l'una contro l'altra... roba da non credere... riuscivo a stento a respirare. Immersa negli adorabili milanisti, noto un passaggio di bottiglie di vodka e alcoolici vari da nascondere ai poliziotti. Dopo venti minuti riesco a superare il prefiltraggio; prima dei tornelli, il solito cordone di poliziotti che perquisisce. Chiedo subito di una "poliziotta"... ma, dato che non c'era, mi lasciano passare. In borsa avevo (appositamente) di tutto. Mi fermo a guardare le persone che ancora dovevano essere perquisite e vedo CON I MIEI OCCHI passare indisturbati i ragazzi con gli alcolici negli zainetti e le bottigliette d'acqua nelle mani. Le bandiere che ho visto passare non hanno subito alcuna "menomazione"... Penso all'olimpico, ai tappi da svitare, alle bandiere storiche ostacolate... e vabbè, andiamo avanti.
Terzo pre-filtraggio: metal detector... ormai andare allo stadio è peggio che entrare in aeroporto, ma è superfluo anche dirlo.
Quarto prefiltraggio: secondo controllo dei biglietti... finalmente salgo le torri. C'è da dire che gli steward sono rimasti all'ingresso; infatti, arrivata in curva (che poi di "curva" non ha davvero niente), ho notato subito l'assenza degli steward... ari-penso all'olimpico, alle orribili scalette gialle e agli steward onnipresenti. LA curva milanista non è assolutamente piena. Pochissime le bandiere, nessuno striscione. I loro cori spesso non vanno oltre l' "Alè Milan" e sono pochi quelli con soggetto-verbo-complemento oggetto. Inoltre, c'è da registrare una versione riveduta e corretta del nostro "maciniamo chilometri". La cosa assolutamente squallida è che raramente canta tutta la curva... anzi molto spesso i cori lanciati da un lato della curva non raggiungono il centro. Disorganizzazione totale dei "capi ultras" che non riescono nemmeno a mettersi d'accordo sul coro da lanciare. Il coro più gettonato era quello contro Lucarelli (evidentemente conoscevano solo lui fra i giocatori dello Shaktar)... non nascondo che quando proprio Lucarelli ha segnato ho avuto un grande senso di soddisfazione nel vedere le facce dei longobardi... piccoli piaceri della vita! All'intervallo noto che il bar dello stadio non vende bottigliette ma le bevande vengono servite nei bicchieri... in pratica tutto il contrario dell'olimpico: le bottigliette vengono lasciate passare e al bar non le vendono. Negli ultimi minuti i pochi rimasti (già, pochi...perchè lì quelli che si definiscono "ultras" vanno via prima della fine della partita...no comment) si fomentano contro Roma e ii Romani: danno vita a tutto il repertorio dei coretti anti-Capitale e non nascondo di aver faticato a non ridere sul motivetto "scappa coniglio giallorosso", pensando che è la storia a stabilire chi è coniglio.. altro che "brigate"... vabbè...
Insomma, finalmente lo strazio finisce.... uscendo dallo stadio ritrovo gli steward e i soliti poliziotti in tenuta anti-sommossa... ho chiesto qualche informazione agli steward (quasi nessuno milanese) e devo dire che sono stati abbastanza gentili. In tutto ciò pensavo: chissà cosa passa nella testa di un tifoso "curva sud" longobardo vedendo l'unica e vera Curva Sud di Roma... invidia, senza dubbio... forse consapevolezza che mai nella loro storia potranno neppure avvicinarsi al tifo giallorosso.. e non posso fare a meno di sottoscrivere, consapevolmente, il detto "La cosa più bella di Milano? Il treno per Roma!"".
Un po' di amarcord di annata, sempre da Milano: "Salve, ho visitato per caso il vostro sito, cercavo informazioni sugli Wild Kaos. Mi si è aperta la vostra pagina su Atalanta-Roma 84/85, ho letto il resoconto e mi sono sentito molto partecipe, erano i miei anni di curva!
Ti giro questo mio ricordo di un tempo che fu.
Roma-Milan 84/85, ero nella FdL, pur non essendo di Milano. Ero venuto da solo in treno e aspettavo alcuni di Fossa e Brigate che erano scesi in auto. In zona obelisco la polizia mi ferma, le partite iniziavano alle 14.30, saranno state le 12.
Ero solo ma avevo il mio striscione di sezione Fossa. Mi fanno aprire lo zainetto e srotolare lo striscione nel piazzale. Mi dicono: "vogliamo vedere che non ci sia scritto <Brigate> che qui a Roma non si può mettere". Argomento loro che così ero condannato al furto dello striscione, se non a prendere un sacco di botte. Non sentono storie. Controllano, prendono i documenti e salutano. Un attimo dopo ecco l'inevitabile. Avevo notato che la gente mormorava alla vista dello striscione rosso nero steso a terra. Vengo fermato da un gruppetto di romanisti, hanno fare deciso ma non sembrano volermi pestare.
Mi dicono più o meno che mi lasciavano andare perchè ero solo. Uno dice: "Ero amico di R.B. della FdL e so che lui l'avrebbe fatto con me, avvertilo. Ma dopo non ce n'è". Per la cronaca da Milano vennero in 5 più gente delle sezioni, fummo assediati fino a buio nel settore della Nord sotto il tabellone. Io uscii di notte in una macchina della polizia che mi scaricò davanti a Termini dove ancora gente ci aspettava tanto che dovetti raggiungere in fuga il treno per casa.
Ho ricordato un bel gesto, quello dei tuoi "amici" (beh, veramente me sà che c'ero pure io, quantomeno nel dopo... del resto la visita al settore ospiti a Roma era una vera e propria tradizione che coinvolgeva dalle 300 alle 3000 persone) e bei tempi ormai finiti. Scusa se ti ho annoiato. N.A.". Questo resoconto è per gli SMSisti che parlano del passato senza conoscerlo....
Ma andiamo ancora avanti: "Caro Lorenzo, una sola riflessione……..ho 32 anni (abbonato alla A.S Roma da quando ne avevo 8), ho un lavoro di responsabilità che mi gratifica ( e ho sudato parecchio per arrivarci!!!), domani avrò una famiglia e dei figli….facendo seguito all’e-mail di Valerio di San Giorgio a Liri, mi domando e se un giorno per colpa di uno zelante poliziotto dovessi subire una denuncia allo stadio, che oggi scatta in maniera diretta senza poter controbattere, e mandasse a puttane la mia reputazione, la mia professionalità, la mia vita…ma  vale la pena????.... oggi è tutto troppo legato al caso e all’umore delle forze dell’ordine……non stiamo rischiando troppo!!!! (per esempio grazie alla signorina delle foto, la quale fotografa nel mucchio la Sud, con tutti i rischi del caso, troppo alta la possibilità di essere tirato in mezzo …..),
Mi sono imposto di non rinunciare mai allo stadio, alle trasferte, agli amici per delle imposizioni ingiuste e per delle condanne sempre più facili…..il mio sogno un giorno è il pub con mio figlio e poi allo stadio insieme, combatterò perché ciò accada e questo grazie anche al tuo splendido sito!!! Lorenzo".
Domande più che lecite.
Questa è una e-mail un po' più ribelle: "Caro Lorenzo, tutti abbiamo assistito - e tu lo hai puntualmente documentato - alle vere e proprie provocazioni che da qualche partita alcuni personaggi appartenenti al club dell'Osservatorio attuano nei confronti dei ragazzi della Sud (definizione evocativa di un altri tempi...), fotografando continuamente e chirurgicamente alcune parti della curva. Durante Roma - Sporting ho peraltro notato che le loro morbose attenzioni si rivolgono alla parte bassa della curva, tralasciando volutamente i settori dove stazionano i gruppi storici i quali - come per un patto di non aggressione con gli Osservatori - sono sempre riusciti a far entrare i loro striscioni, anche durante la prima fase di applicazione di quella merda di decreto (come già detto, l'introduzione degli striscioni non è vietata per legge ma solo regolamentata dalle disposizioni dell'Osservatorio: ognuno si regola come crede. Io il mio "Padri de Famija" non lo porto più perché mando fax tutta la settimana per ragioni di lavoro e doverne fare uno pure per la domenica proprio non mi va). Visto che la situazione è quella che è e che non è possibile tirare roba addosso alla "mora pornostar", o agli altri fantocci che le indicavano dove fotografare, per invitarli (sempre in grande amicizia, per carità!) a spostarsi, perchè coprono la già limitata visuale del campo, propongo a tutti i ragazzi in Sud di fotografare a loro volta questi personaggi mandantoti le relative foto, possibilmente in primo piano. Potresti addirittura creare una galleria fotografica del tipo "io c'ero". In tal modo sapremo tutti che faccia hanno questi simpatici Osservatori e se per caso li incontriamo per strada, o al supermercato, o al mare, o mentre rincasano dopo il lavoro che tanto amano, gli potremo dire "aoh, ma lo sai che de persona fai ancora più schifo?". D'altro canto - e per anticipare eventuali forme di repressione, tipo divieto di ingresso anche a macchinette fotografiche, oltre che a bandiere, stendardi, megafoni, sciarpe, trombe, fischietti, bottiglie senza tappo, aste, caffè Borghetti, ombrelli, spicci, cinte, giornali, sigarette, accendini, frutta di stagione, panini co' la frittata, cappelli tipo pescatore, toppe, adesivi, magliette non acquistate presso i Roma-Store ecc., - i simpatici fotografi non hanno alcun segno distintivo che li possa far agevolmente identificare come pubblici ufficiali e quindi, per quanto ci riguarda, sono stronzi qualunque che ci fanno foto in un luogo aperto al pubblico e che possono a loro volta essere fotografati. Anche questo è Romanismo Attivo. Un Ultrà". Ah perché, sono pubblici ufficiali? Io pensavo che erano de "Il Corriere Giallorosso"! A parte gli scherzi, la legge sulla privacy impedisce iniziative simili. Le foto che scattano questi "giornalisti" sono utilizzate - in modo peraltro illegittimo: dopo 7 gioni dovrebbero essere distrutte se non ci sono problemi di ordine pubblico) per utilizzo, diciamo così privato e non diffuse sui gironali o sul web.
Torniamo sulle foto inviate da Luca: "Ragazzi, che emozione quelle foto...quanti ricordi. Lorenzo avverti Luca che se non apre tutti gli archivi saranno adottati metodi di tortura coercitivi. C'è gente alle quali ho girato queste fote che si è messa a piangere. Io ricordo che più o meno nel 1978, accanto a dove sono state scattate le foto di Roma-Atalanta, appesi il mio primo striscione, insieme a mio cugino; era fatto nel corridoio di casa mia, un lenzuolo
tagliato in due, cucito e dipinto con pennelli e barattoli di vernice con la scritta ROMA AZTECA e lupetto azteco al centro (perché azteca? La follia umana è insondabile, la mia in particolare modo...J) Quando è stato il momento di legare lo spago ai seggiolini della prima fila, eravamo piccoli, 13 anni e ci vergognavamo come ladri. alcune persone scesero giù a leggerlo sporgendosi e mi chiesero che c'era scritto, io, rosso in faccia dissi: 'Non lo so; a noi ce l'hanno dato!...' ". Se è per questo io mi ricordo pure che il primo striscione degli Yellow Red Wolves aveva un errore grammaticale notevole, tanto che due settimane dipo fu cambiato: c'era scritto Yellow Red Wolfs... Quando lo vidi me sentii male, già pensando alle prese in giro dei laziali (che di certo all'epoca avevano pure di peggio!).
Il sito ufficiale della Roma: "Da non credere nel sito della Roma..fotografie di allenamento con giocatori ormai andati via…d’accordo, in prestito, ma che ce vole a mette una foto scattata il giorno stesso??? Mamma mia, perché nn ti offri come webmaster del sito della roma...facciamo pena, pensa che se uno straniero si vuole informare via net, quello è il nostro biglietto da visita! Ti saluto, Riccardo http://www.asroma.it/NewsDoc.aspx?Categoria=ITArchivioNews&Documento=8313". Ovviamente non potrei mai farlo: in tutta la mia vita da tifoso non ho mai avuto un biglietto gratuito né l'ho mai richiesto né mai lo richiederò. Il tifoso per me deve essere assolutamente indipendente dalla Società, altrimenti diviene ricattabile.
E mo' chi glielo dice agli inglesi? "Gentile Lorenzo, Lavoro a Londra per il programma televisivo 'Football Italiano' che fa vedere tutto le partite del campeonato italiano sul canale inglese Channel Five. La settimana prossima veniamo a Roma per fare un programma sul derby. Lei sa se sarebbe possibile organizzare un intervista molto breve con alcuni ultras per filmare un pezzo su cosa significa il derby alla citta' di Roma, la preparazione degli striscioni eccetera? Arriviamo a Roma da Milano martedi' mattina presto dunque saremmo disponibili per tutto il martedi ed il mercoledi se fosse comodo.
Distinti saluti, Patrick Nathanson". Gli ho già risposto dicendogli che in Italia attualmente gli striscioni sono praticamente proibiti e che quindi tutto quello che hanno visto fino a pochi anni fa se lo può rivedere in TV. Infatti il Corriere dello Sport di oggi aveva una foto di una coreografia di diversi anni fa.
Continuiamo: "Ciao Lorenzo, innanzitutto complimenti per tutte le questioni che porti avanti. Martedi per la partita di champions vengo convinto da mio zio ad andare in montemario al posto del mio solito posto in sud visto che altrimenti lui sarebbe andato da solo( tanto ha pagato lui..e poi per una volta in tribuna ce so po andà). Prima cosa che noto che in montemario le perquisizioni vengono fatte cosi quando capita: a mio zio si mentre a me niente nonostante avessi un cappello e la sciarpa e quindi volto mezzo coperto piu una busta con dentro i classici panini per le partite della sera ( i soldi per quelle pizzette de plastica non li darò mai..viva i cari panini con le fettine panate de mi madre). Arrivato all'ingresso vado subito al bar e noto che di fronte c'è la cosidetta Sala Champions una sala praticamente pagata dagli sponsor della champions e dove se non hai l'invito non puoi avvicinarti...pareva de sta ad un ricevimento tutti in giacca e cravatta,ragazze in minigonna(però bone come er pane). Arrivo al bancone del bar e chiedo alla signora anziana che lo gestisce due caffè borghetti ma la risposta è negativa e mentre parliamo sul perchè di questa decisione mi dice che invece nella sala di fronte danno tutta la birra che vuoi visto l'Heineken è uno degli sponsor della champions...ma se c'è un ordinanza dove è vietata la vendità dell'alcool quella sala non è fuori legge??? bah... lasciamo perdere va'!!! concludo con un FORZA ROMA E FORZA CURVA SUD! Manuel ps: pure in monte mario i bagni fanno schifo".
Proposte fattive, che mi sento di condividere: "Salve a tutti e grazie Lorè per la solita disponibilità. Sono Alessandro, abbonato in Sud.
Leggendo i vari commenti da tutti voi espressi tramite questo sito (o BLOG! eheh) e intuendo la voglia di rivalsa e di azione ho pensato che dalle parole si debba passare ai fatti!!
Volemo colorà la curva?
Ho comprato 4 aste da 2m, le più fini in commercio (è meglio per i controlli), prezzo 1,30€ cadauna per 4 totale 5,20€ con cui fare 8 bandierine con asta da 1 metro.
2 megatovaglie con tessuto a metà tra la seta e la carta velina (sennò se compra direttamente la seta che costa poco di più), con cui, secondo me possono uscì buone bandiere, prezzo 3,30€ a tovaglia per due 6,60€ + 5.20€ di prima = 11,70€ costo totale con cui fare 8 bandierine dai colori rigorosamente giallo oro e rosso pompeiano!!!
Non ve le vogliono far entrare? per un motivo qualsiasi che si possono benissimo inventare? Chiedete la ricevuta/verbale del sequestro con inoltre l'assicurazione da parte loro che vengano messe in un deposito sicuro, insomma abbiate un minimo di sfrontatezza però facendo attenzione di avere tutto in regola, insomma i borghetti beveteveli prima e portatevi i fiammiferi per le sigarette...a buon intenditor...
Non dovete regalargliela in NESSUN modo, non dargli la possibilità di avere qualsiasi cosa da contestarvi o a cui attaccarsi...un minimo di furbizia!
Paura della diffida? ma perchè? se vogliono possono diffidarvi anche se non gli stà simpatica la vostra faccia o perchè non rispettate il posto in Sud, per qualsiasi motivo e Lorenzo me lo potrà confermare.
Allora a stò punto in un modo o nell'altro reagiamo!
Per quanto riguarda il comportamento in Curva vorrei promuovere la campagna "fomenta er vicino!!!", insomma se voi che leggete siete tra quelli favorevoli al tifo forte, compatto e continuo non penso ci siano problemi nell'incitare costantemente la gente che ve stà accanto, un minimo la dovreste pure conoscere, proviamoci, se cantiamo e sostieniamo LA ROMA nessuno ci può fermare, non possono impedirci di urlare il nostro amore per quella maglia...dovemo fà cantà pure gli omini cor fratino giallo!!
Per quanto riguarda un possible sciopero, ipotizzato, da attuare restando fuori dalla curva, la vedo molto difficile, direi impossibile in una partita sentita come il Derby...tentiamo innanzitutto di cambiare le cose dall'interno, ci riusciremo o meno? Almeno staremo con la coscienza apposto per averci provato!
Sono tra quelli che ha scioperato a Roma-Napulè pensando nella maniera più totale che urlando la mia rabbia avrei fatto solamente il loro gioco...pian piano mi stò convincendo che il silenzio è la sconfitta più lampante, perchè è così che ci vogliono, zitti buoni e ammaestrati...abbiamo delle armi, la voce in primis...sfruttiamole!
Mettiamo per caso di essere solo un centinaio a fare le bandierine o anche la metà, si avrà comunque un bell'effetto, 50 bandierine in più in una curva si notano...Poi er derby (a rischio 3 ahahahah ridicoli) è alle 20.30 di una fredda serata d'ottobre...portamose le sciarpe...per i fumogeni, i megafoni ed il resto purtroppo sappiamo come vanno le cose...tocca adattarci non arrenderci...il cambiamento però deve essere prima di tutto dentro ognuno di noi...CON CONVINZIONE!!!
Nei 4 giorni che ci separano dal derby si trovano tranquillamente un par d'orette per comprà il materiale e magari passà una bella serata cogli amici per "assemblarli"...quindi c'è pure da divertisse!!
Per quanto riguarda l'altra sponda del tevere (o meglio delle campagne) ovvero i lazieli, qualora qualcuno legga questo sito, dico anche a voi di metterci impegno e veleno nel tifare, la repressione fa male a tutti e riguardo a ciò ci vuole senza dubbio solidarietà!
Poi la sfida sugli spalti ed anche in campo la vinceremo noi, per quello NUN C'é PROBLEMA...
Vi Saluto e vi ringrazio, FORZA ROMA abbasso Lazie (non riesco a pronunciarla, anche se la rima non fila!!!)
BUON DERBY A TUTTI... CURVA SUD OLè! P.S. Oramai te scrivo come se fosse già deciso di publicarmi...se sò troppo spavaldo dimmelo!!
Speramo che così facendo un minimo le cose se smuovano...de pischelli/gente con la voglia di lottare ce n'è...tocca cordinare le cose e sperare inoltre che in una partita come il derby ci sia il fomento giusto...
Perdonami se mi permetto di criticare il tuo voto dato alla Sud di Roma-Lisbona ma pare troppo alto, verso la fine del primo tempo, così, di punto in bianco (non prendermi per matto!!!!!) mi sono fatto un giro in tutta la curva, venendo a notare con estremo dispiacere che la gente nella parte superiore (più sopra dei gruppi per intenderci) non cantava per niente (forse non è la stessa che viene in campionato...speramo!), resta il fatto che và solamente elogiata, come al solito, la prestazione da parte dei gruppi e dei ragazzi della parte bassa della curva... CURVA SUD OLè!
Da Monopoli: "Ciao, aggiornamento per la serie C e faccio notare che c'è una inversione di tendenza. Molti dei campi che ad oggi hanno giocato a porte chiuse, ora usufruiscono dello spostamento in altri più idonei. Non ultimo il derby romano, "non ci facciamo condizionare" è una affermazione in antitesi a quanto fin ora fatto. saluti marco".
SERIE C/1 Girone A
GARA CAVESE - FOGGIA DEL 28 OTTOBRE 2007
La Lega ha preso atto dell'ordinanza del Prefetto della Provincia di Salerno
notificata in data 26.10.2007, con la quale vieta la presenza dei tifosi
ospiti all'incontro indicato in oggetto, per motivi di ordine e sicurezza
pubblica.
Pertanto tale gara DOMENICA 28 OTTOBRE 2007, Stadio Comunale "S.Lamberti",
Cava dei Tirreni, con inizio alle ore 14,30, verrà disputata senza la
presenza di tifosi ospiti.

SERIE C/2 Girone B
GARA VITERBESE - PORTOGRUARO S. DEL 28 OTTOBRE 2007
La Lega, vista la richiesta avanzata dalla società Viterbese, stante la
temporanea indisponibilità del campo di gioco della stessa, ha disposto che
la gara in oggetto DOMENICA 28 OTTOBRE 2007, venga disputata a Fiuggi, Campo
Sportivo "Capo i Prati", con inizio alle ore 14,30, a porte chiuse, per la
parziale agibilità dell'impianto sportivo.



Torino/Roma 1985/86



26 ottobre: molte e-mail:
"caro lorenzo, penso sia arrivato il momento che la Sud alzi la voce, che si unisca compatta contro il nemico comune,o x quanto tempo ancora vogliamo andare avanti lamentandoci con te o aggiornando il blog di militello x tutto ciò che di più strano ci succede ogni volta che andiamo allo stadio? sta a noi difenderci,le parole non servono piu,bisogna passare ai fatti.
Se nn cantiamo gliene può fregà di meno a "lov signovi"...incominciamo a fare qualcosa di più eclatante,magari il nostro malcontento sarà più palese.
Sarebbe bello lasciare le 2 curve vuote al derby,o magari entrare con un pò di ritardo....Girarsi di spalle?sarebbe troppo doloroso il torcicollo che avremo il giorno seguente!guardare la partita sedutì e zitti?forse, ma a sto punto preferisco sta sotto ai boccaporti x 10 minuti!
di derby ne abbiamo visti, magari nn saranno quei 10 minuti sotto la curva a risolvere i nostri problemi,ma x tornare ai derby di un tempo,dove si andava 2 ore prima allo stadio x vedere tutti gli striscioni,arrivare all'inizio della partita già senza voce, qualcosa bisogna pur fare!
Consapevole che tutto ciò rimarrà comunque utopia, spero che chi può fare in modo che qualcosa di simile si possa organizzare lo faccia. Questo è solo il mio pensiero,ma credo e spero che io non sia l'unico a pensarla cosi...CURVA SUD ALZATI E COMBATTI!
In un calcio che non ha bandiere,siamo solo noi vecchie maniere. Luca".
E-mail molto lucida di Valerio: "Ciao Lorenzo, ciao ragazzi, sono Valerio (S. GIORGIO A LIRI), ho deciso di farmi passare questa mia cronica pigrizia da tastiera e di unirmi al coro di di dissenzi. Ragazzi, non giriamoci troppo intorno e diciamo le cose come stanno, qui stiamo vivendo un MOMENTO STORICO DRAMMATICO! Ma drammatico veramente! Certo, x carità, ci sono cose ben più importanti, ci sono le guerre, la fame nel mondo e tutte queste cose qua ma noi siamo ultras e di questo parliamo. Dicevo ragazzi, è un momento che non credo abbia precedenti nella storia del movimento. Ma qui non si tratta neanche più di ultras ma di tifosi proprio, nel suo aspetto più globale della parola. Leggere ogni giorno (e tra l'altro viverli di persona) resoconti come quelli che da una settimana leggiamo con sempre più frequenza è un qualcosa che ha dell'incredibile. Ogni giorno, ogni sera che leggo una nuova testimonianza mi viene la bile a livelli cosmici. Un senso di amarezza, di tristezza... Sentire di bambini a cui viene tolta una bandiera, una bandierina, a cui viene praticamente tolto un sogno. Ma non vi vergognate??? Ma non avete un cuore? Ma che cazzo c'avete voi! Ma non avete dei figli??? Ma non siete stati bambini pure voi??? Ma che cazzo c'avete voi! Ma che cazzo ne sapete voi di un'emozione! Avreste fatto un altro mestiere altrimenti... Ragazzi,
vi dico una cosa, senza x questo volervi ulteriormente sconfidare o allarmarvi: STIAMO ATTENTI! STIAMO TUTTI ATTENTI! So che capite xkè per lo più mi sto rivolgendo a persone che, come il sottoscritto, frequentano lo stadio, frequentano le trasferte, ecc ecc ecc... Ho 32 anni e frequento la Sud da ormai più di 16 anni, ne ho viste di cotte e di crude, ho vissuto epoche e epoche, stili, mode, ho girato su e giù x l'Italia come un'elettrocardiogramma, x l'europa, e non ho mai avuto paura di niente se non di situazioni delicate di ordine pubblico che cmq tutti, chi più chi meno, abbiamo vissuto ma ora io HO PAURA. Non ho problemi nel dirvi che ho paura! Chiaramente i più intelligenti e i più svegli capiranno subito che non alludo assolutamente a paura di scontri o cose simili, ma a paure diverse, di natura legale. Ragazzi oggi andare allo stadio è P-E-R-I-C-O-L-O-S-I-S-S-I-M-O. X carità, non voglio mettermici anche io a sfiduciarvi capirai, io sono il primo ke domenica si sveglia all'alba e sale su a Milano x la trentesima volta figuratevi, il punto è ke oggi si va, o x lo meno io, vado allo stadio (xkè ci vado cmq) con la fottuta paura che prima o poi mi vedo arrivare il postino con qualche busta strana (leggasi DASPO). Con tutto quello che poi comporta...Voi direte perché? Semplice! X il solo fatto di frequentarlo lo stadio. Se non l'avete ancora capito, siamo quasi a questi livelli! E non sto facendo ironia,ma parlo con amarezza, tanta amarezza. Da qualche partita non vado più allo stadio con la sciarpa, da 2/3 neanche più con la bandiera e credetemi, non è x moda, x casualismo o stilish style che vogliate, ma per pura precauzione. Meno sciarpe meno controlli, meno bandiere meno controlli. Questo xkè il momento ke stiamo vivendo è particolarissimo. Ma a suo modo questa è una sconfitta, è un'avergliela data vinta. Xkè è una rinuncia a qualcosa, qualcosa ke x molti è sacrale. Ma pur sempre una rinuncia è, lo ammetto. Un pò come il tifoso in tevere o in nord che ora non va più allo stadio: prima erano 10, poi 9, poi 5, ora ce ne sono 3...è diventata una gara ad eliminazione, ne rimarrà solo 1! Dopo tanti anni non ho neanche portato più il mio famoso JUVE DELENDA EST perchè ho timore, xkè non sai mai come gli può girare ai controlli, ma questa è una sconfitta. Io credo che dovremmo farci sentire, ma veramente, non ho idea di come ma qualcosa va fatto, e di grosso pure. Anche xkè i giornali continano imperterriti (e ve lo dice uno che ahimè, fa l'edicolante!) a non trattare la cosa, nessuno! Se non in maniera del tutto marginale e secondaria. Anzi, se anni fa una semplice "scazzottata" diventava "VIOLENZA ALLO STADIO!", oggi al contrario, veri e propri scontri diventano dei marginalissimi "piccoli disordini allo stadio". E non ci vuole un genio x capire il perchè di questa politica d'informazione. Ormai il "politically correct" deve x forza funzionare, e pur di farcelo credere,
mentirebbero anche in punto di morte col prete che sta dando l'estrema unzione! Ormai lo stadio, e anche i suoi paraggi ormai, è sempre più un luogo "extraterritoriale", un vero e proprio concentrato di leggi, controleggi, decreti e controdecreti che fanno a gara fra di loro a quale è più anticostituzionale! E' luogo comune da anni dire:"quello che fanno i tifosi allo stadio voglio vedere se lo fanno nella vita normale..." e via dicendo, io sostengo esattamente il contrario invece:"vorrei proprio vedere se nella vita normale un poliziotto, carabiniere o chicchessia si comporta come si comporta allo stadio!". Terra di nessuno! Dove tutto gli è concesso, perdonato, e il più delle volte anche ringraziato e beatificato! Decenni di soprusi e abusi di tutti i tipi che se ne potrebbe fare un'enciclopedia quanto una Treccani. Ma la gente che ne sa? Chi glielo dice? Ragazzi è durissima, ma vediamo di resistere, sempre più convinto che noi ultras siamo veramente rimasti l'unica cosa pulita di questo calcio! Scusate lo sfogo".
Sempre sulla stessa linea: "Ciao Lorenzo...Ti scrivo questa mail forse per frustrazione o forse perchè davvero siamo arrivati al limite...oggi ho sentito che l'osservatorio avrà ancora più potere di adesso, da questa notizia ho dedotto che veramente il calcio nel giro di pochi anni diventerà da poltrona e basta..Io vado regolarmente sempre allo stadio e me stò a accorge che la situazione peggiora sempre ogni domenica...Secondo te ce la faremo a fasse qualche trasferta senza una maledetta restrizione, oppure tra un pò nn ce mandano manco a Siena?? lo sò che nn c' hai la risposta, però me volevo un pò
sfogà...Ciao lorè,e complimenti per lo splendido sito che ogni giorno da molti anni è il più cliccato a casa mia :) CURVA SUD OLE'".
Evidentemente la misura è colma: "Ciao Lorè, sono Giulio 28anni, abbonato decennale Curva Sud. Seguo il tuo ormai storico sito sin dalla sua nascita,  ma non ti ho mai scritto. Lo faccio ora, nel momento forse più critico della storia del tifo in Italia, sperando-confidando di trovar spazio in un tuo aggiornamento. Siamo giunti ad un momento veramente drammatico,  al quale però DOBBIAMO e POSSIAMO reagire. Inutile parlare di porte chiuse, trasferta vietata, e soprattutto materiale sequestrato.le cose purtroppo stanno così, per il momento. Parliamo invece di ciò che è INDISPENSABILE e DOVEROSO fare. Vedere uno stadio semivuoto (25mila che zozzeria) e poco colorato in un'importantissima partita di coppa dei campioni è davvero desolante.Ma a mali estremi, estremi  rimedi. Noi non siamo i tifosi dello stadio olimpico (parlo pe me e pe altri come a me) noi siamo la Curva Sud, che storicamente vuol dire tanto, quindi mejo pochi  ma bboni.il guaio è che ultimamente a livello di colore pare che stamo a aspettà le guardie, in tutti i sensi. Stiamo subendo troppo le direttive dittatoriali di questo stato di polizia, ma un piccolo margine d'azione rimane. Poco originale, ma cmq importante e di semplice attuazione: sta scomparendo il giallo oro e il rosso pompeiano.ma a quanto pare però è l'unica cosa che invece ancora possiamo far entrare. Quindi che stiamo aspettando? Certo saranno scontenti quelli con al seguito stendardi con scritte sui "capelli" de spalletti, la madre de quello e la sorella de quell'altro (ed io un po' ne sono contento, perché in curva si viene per onorare il campanile no pe scrive le cazzate). Perché invece de scrive e de usà simboli, visto che al momento nun se po', non coloriamo come da sempre? 100, 1000 2000 bandiere di piccolo-medio dimensioni solo giallorosse (come quando da ragazzini  andavamo a comprà la stoffa co i colori giusti e li facevamo cucì da nonna). Il popolo romano è da sempre superiore in tutto, soprattutto per astuzia.e magari bisogna ricordarlo ai 18-20enni di oggi, che ci sono e anche in buon numero. Quindi  DAMOSE 'NA SVEJATA, si può sopravvivere al momento con ONORE. Daje Curva Sud...REAZIONE !".
Sono perfettamente d'accordo. Pur capendo le ragioni di chi - a torto - viene privato di stendardi di vario tipo, non bisogna subire passivamente ma si deve reagire riempendo la Curva Sud di bandiere giallorosse (sempre che non si trovi poi il celerino baffon-napoletano che si comporta come il ragazzino di cui dicevamo ieri).
Andiamo oltre: "Ciao Lorenzo, volevo subito arrivare al sodo per dire la mia su quello che sta succedendo ultimamente nelle realtà di curva.
Abbiamo un potere legislativo ed uno giudiziario molto repressivi i quali in virtù dei poteri loro concessi stanno attuando un cambiamento radicale di cui oggi percepiamo solo degli indizi di quello che in realtà sarà il risultato finale.
 Hanno pubblicato leggi al limite del costituzionale, hanno messo i tornelli, i biglietti nominativi, divieto di vendere i biglietti il giorno stesso, divieto di accesso per drappi, stendardo non faxati, potere dell'amministrazione di far giocare le partite a porte chiuse, semichiuse etc etc.
Alla luce di tutto ciò mi chiedo quale sia il problema.
Guardiamo la storia del calcio, si è cominciato (parlo di roma) ad assistere alle partite nei primi del novecento, come si andava allo stadio? Beh ci si recava da soli o con amici, chi voleva portava una bandiera rigorosamente giallorossa senza colori aggiuntivi o scritte extracalcistiche (sono sicuro che tra un po il fax verrà tolto), ci si sedeva dove uno voleva (anche adesso sostanzialmente), si faceva il tifo spontaneamente, in modo caloroso senza 2000 gruppi ( il sogno di tutti gli ultras, avere uno spontaneismo con un unico gruppo... lo stadio), poi per i più audaci si andava in trasferta (ora volendo lo si può fare lo stesso, magari con modalità differenti, vedi pagamento in banca).
Quello che voglio dire è che in maniera pragmatica il fenomeno  curva organizzata è durato circa trent'anni  dal settanta fino ai giorni nostri, dove è inutile nasconderlo si sta spengendo piano piano, certo è stata una stupenda parentesi, un qualcosa di straordinario, sarò freddo e cinico ma dal novecento agli anni 70 si andava allo stadio in un altro modo, più o meno come vogliono fare ora.
Voglio essere provocatorio, tra breve si andrà allo stadio con la sciarpa e con il drappo solo giallorossi non ci saranno più gruppi, ma solo persone magari con più esperienza che spontaneamente coordineranno lo stadio, insomma si vivrà quell'atmosfera pre commando l'unica in grado di risvegliare da quel torpore di questi anni, perchè se non c'era questa repressione saremmo morti di qualcos'altro non neghiamocelo
Ti saluto con qualcosa di politicamente scorretto. ANNOIAMMO LA MORTE UCCIDENDO LA NOIA".
Si è vero, in parte sono d'accordo. Già qualche tempo fa, parlando con amici autenticamente romanisti, si diceva di fare un non-gruppo rigorosamente giallorosso, ma poi lasciammo perdere per tante ragioni che non sto ad elencare. Il fenomeno ultras è durato quasi 40 anni e sta lentamente evolvendosi (non scomparendo) per via della repressione. Tuttavia devo ricordare che l'era pre-Commando vedeva la possibilità di portare allo stadio addirittura le trombe delle macchine (ricordo perfettamente, da ragazzino, il suono continuo - e dico continuo - paraparapa-papa-parapa oppure paraparaparaparapara) così come mortaretti a rotta di collo e via dicendo. Oggi se cambi posto ti vogliono diffidare! Quindi, se è vero quel che dici, è anche vero che questi aguzzini non vogliono neanche lo spontaneismo, di cui anzi hanno il terrore. Su disposizione dei loro padroni politici, vogliono semplicemente ricambiare il tessuto sociale dello stadio, togliendolo - con la complicità dei media - agli strati popolari (che causano troppi problemi) per rivenderlo a chi può pagare e ai radical-chic, che però a Roma/Sporting Lisbona nun ce vengono. Figuriamoci quando la Roma - capiterà, purtroppo - navigherà nella zona mediobassa della classifica.
Alessandro chiede aiuto: "Ciao Lorenzo, prima di tutto volevo farti i complimenti, il tuo sito è fantastico… io sono umbro, non ho molte possibilità di venire allo stadio ma grazie a te riesco a seguire quello che succede sugli spalti grazie!!! Ti ho scritto perché il 31 ottobre sono a Valenzia e non posso assolutamente perdermi il derby, potresti scrivere se qualcuno sa dove posso andarmelo a vedere?? Grazie ciao a presto FORZA ROMA".
Come Sherlock Holmes navigate alla ricerca di menzogne. Facile trovarne: "CIAO LORENZO, SUL SITO DELL'OSSERVATORIO HO TROVATO QUESTA NOTIZIA...
Spettatori in aumento negli stadi di calcio
Dalla comparazione dei dati relativi all'affluenza degli spettatori negli stadi di calcio, rilevati dalla Lega Nazionale Professionisti negli ultimi tre anni, emerge un significativo aumento in serie A. Infatti, a fronte dei 19.268 spettatori della scorsa stagione, rilevati all'ottava giornata, quest'anno sono stati 23.110 i tifosi che si sono recati negli stadi italiani, quasi il 20% in più.
In serie B, ovviamente, l'assenza di squadre altamente blasonate quali la Juventus, il Napoli e il Genoa, ha determinato un fisiologico calo nelle
presenze, che sono passate da 9.047 a 6.098 (dati rilevati alla 10^ giornata).
MI CHIEDO SE CI FANNO O CI SONO DAVVERO...NO PERCHE' E' PREOCCUPANTE...CERTO CHE LA MEDIA DELLA SERIE A E' SALITA, IL RICAMBIO CON LA SERIE B HA PORTATO NELLA MASSIMA SERIE NAPOLI, GENOA E JUVE FACENDO SCENDERE CHIEVO (E RIPETO CHIEVO), MESSINA (STADIO SEMPRE VUOTO LO SCORSO ANNO) ED ASCOLI (L'UNICO CHE SI SALVAVA UN PO PER IL PUBBLICO MA LO STADIO DI CERTO E' PIU' PICCOLO ANCHE DEL COMUNALE DI TORINO), E DIFATTI, COME TRA L'ALTRO IN MANIERA IDIOTA EVIDENZIANO IN SERIE B LA MEDIA DEGLI SPETTATORI E' CALATA...QUESTO TANTO PER RIBADIRE LA DISINFORMAZIONE DI REGIME CHE ORMAI VIGE IN ITALIA!
Poi volevo parlare anche di un'altra cosa, che da molto tempo voglio dire ma mi dimentico sempre,per quanto riguarda i 2 aste che non vi fanno entrare, a
mio modo di vedere o si trova una maniera, un escamotage di farli entrare lo stesso altrimenti non si portano e basta, innanzi tutto perchè sono anti
estetici (si quelli della Sud sono nella maggior parte brutti, quasi tutti per i giocatori poi) molto meglio sciarpe e bandiere, e poi perchè non è possibile faxare un due aste (come del resto non è possibile faxare nient'altro)...l'ultras nasce clandestino e non chiede permessi a nessuno...poi l'ultima cosa Lorè...non è possibile fare i cori anti-Napoli, quando gli ospiti non sono presenti, innanzi tutto perchè mi sembra un po stupido (cioè se nun ce stanno!) e poi sopratutto per una questione di rispetto a chi è stato incostituzionalmente vietato un diritto, quale la trasferta...pure se so Napoletani...
Guarda, con riferimento ai cori anti-Napoli, credo che gli stessi non volessero costituire una mancanza di rispetto verso chi non c'era e non poteva replicare, quanto una decisa reazione alla stucchevole campagna "AMANAPOLIPERFORZA" perorata dal Romanista. Per questo dopo ogni gol la Curva Sud (ma anche altre parti dello stadio) hanno tenuto a rimarcarlo. Per quanto riguarda la "clandestinità" di cui mi dici. L'ultras non nasce clandestino, tutt'altro! Semmai è stato costretto a diventarlo, il che è tutto un altro paio di maniche.
Federico su Milan/Roma: "ciao lorè volevo confermarti quello che ha scritto un ragazzo ieri (e a dispetto di quello che c'è scritto sul sito ufficiale della roma, pensa te... aiutare i propri tifosi no??) e cioè che anche a milano in ogni filiale bancaintesa ti vendono i biglietti x il settore ospiti con il sorriso sulle labbra. a proposito quell'euro di prevendita se lo piglia la povera banca che tanto ne ha bisogno?? un abbraccio forza roma   fede".
Ancora su Milan/Roma: "ciao lorenzo,ma i biglietti per il settore ospiti non li vendevano solo a Roma e nel lazio?oggi ne ho comprati due alla Banca Intesa di Alba(CN)...e volendo ne avrei potuti comprare altri se solo avessi avuto i documenti...mah!Invadiamo milano!
Saluti  -Roma come Ideale-".
Dubbi sul fantomatico Osservatorio sono espressi dai più attenti osservatori dell'Osservatorio. Come dargli torto?
"ma com'è che viene dato dall'ineffabile osservatorio un rischio 4 per udinese-torino, partita in cui non è mai successo niente, ed un rischio 3 per roma-lazio, partita che un anno è stata addirittura sospesa (per colpa dei tifosi secondo  il ministero dell'interno, titolare dell'osservatorio manifestazioni sportive,  nella persona dell'ex prefetto tuttavia smentito dalla magistratura)? ah, mistero marco ps preciso che sono molto contento per i tifosi delle 2 squadre".
Sul punto, un altro commento: "cioè, udinese-torino è a rischio 4 e il derby rm-lz è a rischio 3???? guardacaso il derby lo giocano di mercoledi sera e SENZA limitazioni... banana republic...".
E, sempre su Roma/Lazio: "Ciao lorenzo, voglio raccontarti un fatto successo oggi. un mio amico è andato alla lottomatica par comprare i biglietti del derby ma, incredibilmente, il gestore gli ha detto che i biglietti per i distinti sud li vendevano solamente i roma store. A questo punto grande corsa finoa  via appia e biglietti gia' esauriti, e la fila era arrivata solamente al numero 39...Tanto pè la cronaca c'avevamo er 41...
Ma la cosa piu' incredibile è che sul sito della Roma, tutto cio' non e' scritto...Esclusi i biglietti di tribuna d'onore, per gli altri settori qualsiasi lottomatica andava bene.... Cosi' io dopo 7 anni di abbonamentoi in curva sud, mi ritrovo senza poter vedere il derby dato che le finanze sò quello che sò...Co chi me la devo prende, co la roma o con la lottomatica Uno a cui je rode parecchio er culo...valerio".
Altra e-mail più soft, per stemperare i toni: "Lorenzo ti prego mettilo questo signore è stupendo è il tipico esempio di come sono fatti i romani quando guardano la roma!".
Rifacciamo gli occhi con qualche immagine storica ed invito i romanisti dell'ultima ora a chiudersi gli occhi per le scritte sui muri interni dello stadio, oltre a farsi il segno della croce per torce e fumoni accesi, che portano tante multe alla società:
"Ciao Lorenzo, ti mando qualche immagine per arricchire alcune pagine del tuo sito: mi sembra non ci siano sul sito (ho parecchi adesivi, tessere, ecc. che però già ci sono) vedi tu se ho visto bene e se è il caso di inserirle. Le foto più ravvicinate le ho censurate perché non so se (e quanti) dei ragazzi in foto ancora frequentano lo stadio. Un saluto e continua così.
Luca
PS Quasi mi dimenticavo, ho visto la pagina sui Guerriglieri; se la memoria non mi inganna, la sciarpa dovrebbe essere non originale, ovvero non fatta dai componenti del gruppo. Credo sia stata stampata nei primi anni '80, io stesso all'epoca ne ho avute parecchie tra le mani e penso di sapere chi la fece, diciamo così, a titolo personale. Può darsi che mi sbaglio (sono passati parecchi anni!) ma secondo me i Guerriglieri non hanno mai fatto una".

-La mia tessera personale dei Yellow Red Wolves stagione 1980-81.

-Tessera del CUCS Valle d’Aosta: anni fa ero in contatto con un
ragazzo di quella sezione.

2 foto degli Yellow Red Wolves di RM-PG 1980-81, tra le prime foto
scattate da me (quando ho potuto le ho continuate a fare fino a “quel”
Roma-Slavia Praga anni ’90…).

(segue)

3 foto del CUCS di RM-CO 1980-81, sempre scattate da me.

(segue)

(segue)

1 adesivo anni ’70 dai granata dedicato agli juventini (non c’entra
niente, ma te lo voglio mandare ugualmente)

2 belle foto del CUCS vecchio formato 10x10cm (con lo striscione a
destra del tabellone) di RM-ATA 1977-78.

3 foto del CUCS (partita sconosciuta) mentre viene sistemato il
materiale e lo striscione.

(segue)

(segue)

-1 foto dei Fedayn in viaggio per Como 1987-88

6 foto di Napoli-Roma 1987-88 (l’anno che non ci fecero entrare per
niente allo stadio) le due foto al chiuso sono in Questura.

(segue)

(segue)

(segue)

(segue)

(segue)
Siete ancora vivi o, grazie a Luca, siete svenuti?
La storia si ripete: hanno bisogno che si specifichi la città di (presunta) proveninenza:

David di Norwich mi manda due interessanti notizie sul modello inglese e su quello americano:
"Qualche novità circa il modello inglese. Questo e dallo sito Red Issue della Manchester United dopo la partita all'Aston Villa il sabato.
Secondo, sono furioso circa questo, e dall sito Sky Sports News. Dimenticare il modello inglese, questo e il modello americano. Se vero, e il fine".
"Questo è quello che ci viene detto da un tifoso dei rossi molto conosciuto, chiunque possa aiutare ce lo faccia sapere:
'Circa 5 minuti dopo l'inizio, fuori dai cancelletti dello stadio dell'Aston Villa destinati allo United un poliziotto ha spinto un tifoso del Manchester con forza alle spalle, provocandone la caduta in terra, picchiando la testa. Stiamo cercando due tifosi che erano fuori ai cancelli mostrando il loro disappunto all'altro poliziotto dicendogli che il suo collega era stato di mano pesantissima e totalmente fuori controllo nella sua azione. Un'ambulanza è arrivata rapidamente per portare via il ragazzo.
Il ragazzo sbattuto in terra è in un Ospedale di Birmingham e gli è stato diagnosticata la rottura del collo che ha provocato la perdita dell'uso delle gambe. Verrà in breve trasferito allo Stoke Mandeville per il ricovero e ulteriori trattamenti. Certamente qualsiasi altro testimone o testimonianza dell'accaduto sarà utile perché si ha bisogno di prove. Grazie".
 
 

 

Eggert backs American football
Chairman backs Premier League game in the USA
Magnusson: American vision
Il Presidente del West Ham United Eggert Magnusson crede che giocare una partita importante di Premier League negli USA possa essere
"positivo per il gioco" .
La decisione della NFL di giocare la prima partita della stagione fuori il Nord America ha scatenato il dibattito nel senso che la Premier League dovrebbe restituire il favore e giocare una partita negli Stati Uniti.
"Credo che accadrà più presto che tardi. Sarebbe positivo per il gioco", ha detto Magnusson a Sky Sports News. 
L'azionista americano dell'Arsenal Stan Kroenke ha aggiunto: "C'è probabilmente una buona chance di far sì che una partita venga disputata in USA perché entrambi i proprietari sono d'accordo. Credo sia una ragionevole chance che potrà prendere piede in futuro.
Wembley è infatti il luogo dove si giocherà l'incontro tra i Miami Dolphins e i New York Giants, che si disputerà Sabato.
E Jonathan Tisch, comproprietario di NFL franchise dei New York Giants, ammette che vorrebbe ospitare un incontro di Premiere League nella grande mela. "Indossando un altro dei miei cappelli da capo del turismo in New York City, daremmo il benvenuto a una partita inglese negli States", ha detto.
"Sarebbe grandioso per il turismo di New York e sarebbe ottimo anche per gli Stati Uniti per rendere il gioco internazionale.
"La gente vuole far parte del movimento globale e lo sport è un punto di partenza dove la gente può mettere da parte le proprie differenze e tifare per una squadra.
Questo discorso mi sembra di averlo già sentito recentemente....
Ora basta, chiedo asilo politico all'Iran!
Un po' di ironia non guasta:
Manganelli, verso ritorno normalita'
Matarrese, "piu' Osservatorio e meno prefetti"
(ANSA)-ROMA,25 OTT -"Spero che questo possa essere il campionato del ritorno alla normalita'". Cosi' il capo della polizia Manganelli dopo il vertice con Figc e Lega. "Qualche problemino - ha spiegato - lo abbiamo registrato ma c'e' un esponenziale decremento degli incidenti, con un calo dell'80% degli agenti feriti durante le manifestazioni sportive". "Piu' Osservatorio e meno prefetti", ha detto il presidente della Lega Antonio Matarrese. "Vogliamo una gestione lineare valida per tutti e uguale per tutti".  "a lore', siccome questi so' stati tanto bravi da fa diminuì gli incidenti dell' 80% djello che te hai trovato la soluzione per i morti sulle strade... :).
In realtà dovrebbero proprio togliere il potere all'Osservatorio (anche se le nuove decisioni - Udinese/Torino rischio 4 - sono uno spasso: lasciamoli fare, oltre all'autodistruzione che stanno attuando, sarà il potere economico che li prenderà per l'orecchio). Del resto è ovvio che un poliziotto non può che dare rischio 4 a qualsiasi cosa! Se foissi un poliziotto lo farei pure io, chi me lo fa fare di dare un livello di rischio inferiore al massimo? Se dai rischio 2 e succede qualcosa ti dicono che sei un cretino, idem se dai il rischio 3. Fai prima a dare rischio 4 a qualsiasi partita in modo da poter dire "ve l'avevo detto" e non essere cazziato.
Chiudiamo con la malinconica ironia di un tifoso senese Ala DX:
"Le prime luci dell’alba filtravano dalla finestra ma io ero già in piedi da tempo: quello era un giorno importante, sarebbero stati resi noti i nomi dei
15 fortunati che erano stati estratti per poter assistere dal vivo, nella vecchia Curva Robur, alla partita del giorno successivo, nientemeno che Siena/Fiorentina.Sono uscito di casa quasi di corsa, tanto che stavo dimenticando di indossare la fascia al braccio; eppure erano già quasi 3 anni che era entrata in vigore la legge che obbligava i tifosi di calcio a portare quel segno di riconoscimento: una vistosa fascia rossa con una grossa T nera al centro.
Emozionato ho scorso i nomi sul tabellone elettronico… non è possibile… sono stato estratto.Volevo saltare di gioia, ma non c’era tempo; a quel punto avevo tante cose da fare prima del grande giorno: passare in questura per il rilascio delle impronte retiniche, rispondere ai quiz sul comportamento
da tenere in curva, ritirare la pettorina da indossare alla partita e il braccialetto elettronico che avrebbe permesso di seguire ogni mio movimento già dal giorno prima ed avvertito di eventuali infrazioni che stavo commettendo.Il sabato è volato tra questi impegni e le congratulazioni degli amici; peccato solo che dalle 12 del sabato avevo potuto, per la legge Odiato-Scafandri bere solo acqua minerale non gasata. La domenica mi sono preparato per tempo; ho scelto con cura il vestito e la cravatta che si deve obbligatoriamente indossare alla partita: un gessato blu con cravatta di un celeste intenso.
Alle 14 ero già pronto sulla porta di casa.C’è stata un po’ di amarezza quando mia figlia mi si è aggrappata alle gambe dicendo “babbo, non andare, è
pericoloso, le curve sono piene di delinquenti, l’ha detto anche ieri la televisione”.
Ma l’emozione per la possibilità che avevo ha preso subito il sopravvento, pensate: Siena/Fiorentina in curva, come ai vecchi tempi.
Si, è vero, l’ispezione corporale all’ingresso è fastidiosa, ma si racconta che un tifoso una volta si sia infilato nel retto un raudo, per cui il controllo è indispensabile.Ho sorriso pensando che ai 5 tifosi della Fiorentina che sarebbero stati presenti, quel controllo non avrebbe disturbato più di tanto.
Sono entrato e, fortuna nella fortuna, mi era stato assegnato il posto Z 1280, al centro in basso, proprio vicino al mio solito posto prima della grande
normalizzazione.Mi sono seduto e, quasi d’istinto, ho girato lo sguardo come se avessi potuto vedere intorno a me gli amici di sempre, ma non c’era nessuno ovviamente, allora ho chiuso gli occhi ed ho potuto risentire le voci, gli odori, i 4000 stati d’animo della Curva.Ma, quando ho riaperto gli occhi ho visto lontano, verso il settorino, una figura che mi sembrava familiare: possibile che fosse il mio amico? Mi sono girato per guardare meglio ma subito è suonato l’allarme e l’altoparlante ha cominciato a gracchiare “Lo spettatore Z 1280 si giri immediatamente verso il campo e mantenga la posizione composta obbligatoria”. Va beh… la partita sta per cominciare… siamo alle solite… i viola che si buttano in terra se sono sfiorati… l’arbitro che
ammonisce i bianconeri. Al 24° del secondo tempo non ho resistito, calcione da dietro al nostro attaccante in piena area e ammonizione dell’attaccante.
Ho urlato la massima offesa consentita “Arbitro, penso che abbia sbagliato”, poi, sottovoce ho aggiunto “bastardo”.Subito il bracciale elettronico ha cominciato a lampeggiare… già, avevo dimenticato il microfono sottocutaneo che mi era stato inserito all’ingresso.
Mi ricompongo immediatamente, ma al 39° ecco realizzato il sogno… goooool! Il Siena ha segnato.Mi guardo intorno come per abbracciare i miei vicini, ma non c’è nessuno nel raggio di 22 metri come da regolamento, allora succede il fattaccio… mi alzo e corro verso la balaustra gridando, guardo verso i 5 spettatori della curva ospiti e “tooooooo” appoggio la mano sinistra nell’incavo del braccio destro piegandolo.
In 15 secondi mi trovo circondato dalla sicurezza, mi immobilizzano ed un medico si avvicina con una siringa.
Mi sono svegliato in questa stanza dell’ospedale.Mezz’ora fa sono entrati due medici e un funzionario di polizia.
Mi hanno detto che il grave disordine che avevo creato con il mio gesto inconsulto era sintomo di una turba mentale un tempo piuttosto frequente tra i tifosi, ma che non mi dovevo preoccupare.
In quei casi era prevista una cura obbligatoria che mi avrebbe fatto tornare normale.
Era solo necessario un piccolo intervento che mi avrebbero fatto subito… come si chiama?… ah si… lobotomia.
In effetti sono un po’ preoccupato ma mi hanno assicurato che è una cosa semplicissima e senza conseguenze, solo mi avrebbe aiutato a reinserirmi nella società. Ah, ecco, arrivano per portarmi in sala operatoria… poi vi racconto…".


25 ottobre: qualche e-mail: "Ciao lorè volevo raccontare l'ennesimo scandalo successo ieri sera,sul tuo sito visto che è il migliore in circolazione.Comunque ieri mio nipote che deve ancora compiere 11 anni ha portato una bandiera di circa 1 metro x 1 e mezzo,quindi normalissima,con una scritta col pennarello,al centro:Roma campione.Il settore era la Sud laterale.Lui stava con il padre appena entra come al solito gli chiedono di aprirla e vedendo la scritta semplicissima chiamano l'ispettore con un forte accento napoletano...a quel punto arriva l'ispettrice che con un'aria derisoria dice che la bandiera non poteva entrare perchè la scritta poteva in qualche senso essere fraintesa soprattutto perchè scritta con il pennarello e non stampato direttamente sulla bandiera...a quel punto mio fratello incomincia a discutere con la donna dicendo che non era la prima volta che gliela facevano entrare e poi era un ragazzino di 10 anni!!!!!!!!lei scocciata ha preso la bandiera e l'ha posta in un angoletto dicendo che l'avrebbe riconsegnata a fine partita.Mio fratello allora per non creare altri problemi l'ha mandata a quel paese e se n'è andato con il piccoletto.A fine partita ritornano e cosa trovano??la bandiera che da gialla e rossa era diventata nera per lalo sporco e l'asta spaccata a metà...Io ciò non lo trovo ammissibile e non sò più come fare...mi sono stufato e anche mio fratello ha detto che non verrà mai più allo stadio per vedere una partita!!bene continuate così!saluti".
Proseguiamo: "L´ufficialità è arrivata ieri: a Cimberio-Upim assisteranno solo i 3447 abbonati varesini. Partita a rischio, impianto insicuro, per la
Questura varesina: così, il centinaio di tifosi biancoblù pronti a partire resteranno a casa, davanti a Sky. «La Fortitudo si rammarica della situazione - scrive la società in un comunicato -, ritenendola dannosa nei confronti della tifoseria e della squadra stessa, con la convinzione che si sarebbe potuta trovare una diversa soluzione, quale lo spostamento della partita a nuova data o in una struttura idonea ad accogliere la tifoseria ospite. La Fortitudo auspica un intervento diretto da parte della Legabasket, al fine di impedire che tali situazioni si verifichino nuovamente, e si riserva di valutare eventuali responsabilità e di rivalersi nelle sedi competenti». Del problema aveva parlato anche Mazzon, in conferenza, reduce dell´esperienza greca. «Lì è semplice. La squadra di casa decide se dare biglietti a quella in trasferta: se li dà, paga la sicurezza e gli steward. Qui, invece, siamo magici a complicarci le cose. Un campionato forte deve avere una Lega forte».
Andiamo avanti:
"Ciao lorenzo....sono uno di quei ragazzi che segue dall'inizio di sto campionato la partita dai primi gradini del famoso scalone centrale effetto serra...vuoi un pò per comodità(sinceramente ce se sta bene!) vuoi perchè l'idea di dover rinunciare a vedere la partita dalla parte centrale cuore della mia sud per i cazzi de chi dentro a sta curva nn c'ha mai(per fortuna!) messo piede me da un senso di frustrazione......ma vuoi sopratutto per l'idea di non vedere la partita come e dove vogliono loro!  Il problema è che come ti sarai accorto anche tu nelle ultime partite siamo diventati il soggetto preferito di una moretta scattafoto che ci dedica attenzioni smisurate.....già a roma napoli visto che sulle scale eravamo nn più di dieci quello che credo sia un addetto dellla società, visto la divisa che portava,  è venuto a dirci che a lui nn importava ma che la digos era avvelenata e che se nn ci spostavamo da li saremmo stati diffidati......ieri lo stesso teatrino con però qualche persona in più......e addirittura durante l'intervallo con un azione che puzzava proprio di provocazione so arrivati ( il dirigente digos anziano pelato con giacca beige) prorpio a indicare soggetto per soggetto con un labiale abbastanza esplicito.....robba tipo scatta a questo che questo ha chiuso....ma da un punto di vista giuridico possono diffidarmi realmente per questo o è solo l'ennesima provocazione sperando in una reazione che intelligentemente fino ad ora nn c'è stata? Ed eventualmente quanto durerebbe na diffida così nel momento in cui ci fosse un ricorso?".
ps.Certo nn sarebbe male se alla prossima partita si decidesse in + persone possibili di seguire la partita sullo scalone! In dieci famo le vittime sacrificali in 100 credo che qualche problema in più nell'agire lo avrebbero!".
Dunque, ho già interpretato la legge, che si deve coordinare con il regolamento dello stadio. La diffida è una misura di prevenzione che, quale elemento essenziale, deve rivolgersi a chi è ritenuto essere pericoloso, sia pure nei soli confini di uno stadio. Mi sembra assai difficile sostenere che chi sosta su una scala possa essere ritenuto pericoloso: l'indole pericolosa, necessaria per l'applicabilità di una misura di prevenzione, è cosa ben diversa dal tenere un comportamento teoricamente, e solo teoricamente, pericoloso per gli altri. Certo, questo non impedisce che le varie questure prendano iniziative non corrette, ma questo non impedisce neppure che i TAR competenti poi le annullino, come accaduto per i romanisti che a Palermo non avevano pagato il biglietto per il treno.
Marco: "Dopo 3 giorni e 6 banche (intessa), la mia moglia ed io finalmente preso i nostri biglietti per la trasferta a Milan. Lunedi, non c'erano biglietti. Martedi noi non potevamo prendere i biglietti perche non abbiamo il codice fiscale. Codice fiscale - Siamo noi due Americani che non fare lavoro in Italia! Oggi ho preso i codici (dal sito d' internet dello Stato) e tornato alla banca (a Via del Corso). Sta volta loro hanno detto che i codici devono essere i documenti originali. Ho spiegato che noi facciamo quasi ogni trasferta per la Roma e nessuno ha mai chiesto per il codice. La donna risposta che e qualcosa speciale per questa partita, per ragioni di sicurezza. Poi, io ho trovato la banca intessa a Piazza Colonna, dove la sistema era tutto bloccato. Finalmente li abbiamo tornato dopo pranzo e preso i biglietti. Per Una Curva Sud Sempre Piu Forte, Marco".
Andiamo avanti: "Ciao Lorenzo sono Fabrizio, ti scrivo per la prima volta perché nonostante sia spesso un visitatore del tuo sito (davvero complimenti!) sono sempre un po’ restio nel commentare le partite, ma soprattutto le prestazioni della Curva tramite e-mail, ma siamo arrivati a un punto di non ritorno.. La situazione è diventata da tempo insostenibile tra decreti, diritti televisivi, osservatori non astronomici, “stadi a norma” e tutti gli altri problemi che solo chi vive lo stadio conosce davvero. E’ calata una cortina grigia. Ci sono riusciti, anche se non so quanto consapevolmente. Ho 22 anni, sono abbonato da 9 e devi credermi, arrivare a non tifare per protesta fa veramente male..chi l’avrebbe mai detto che non vedere i napoletani nel loro settore facesse questo effetto?! Naturalmente la situazione è molto più complessa ma l’effetto è quello di una generale tristezza. Sabato scorso ho guardato la partita letteralmente con il cuore in gola, perché andare allo stadio e non sostenere la squadra per l’intera partita, anche se non si ha più voce, non è nella mia educazione; ma ero convinto di doverlo fare. Non mi illudo, ormai sappiamo in che direzione ci stiamo dirigendo..ma ieri non vedevo l’ora  di entrare in curva per poter dar libero sfogo alla nostra comune passione. Una passione NON IN VENDITA, è la sua natura ribelle che la rende tale..
Questo vuol dire ultras??? Non lo so e non credo sia importante, perché le etichette mi hanno sempre infastidito, sono convinto però che quei ragazzi che incitano, che trascinano la squadra per tutta la partita, in ogni circostanza (la parte bassa della sud ne è un esempio), sono gli unici detentori di questa passione e sono convinto che non se la faranno mai portare via. Tutto questo per dire che sono davvero stanco di chi viene in curva ad assistere semplicemente ad un evento sportivo, senza cantare, preoccupandosi solamente di urlare contro chi porta ancora un po’ di colore allo stadio sventolando la sua bandiera..di chi (omissis: sono cose da risolvere in curva) non ho più voglia di vederli su quei seggiolini che trasudano storia. Questo mi costa anche qualche litigata perché tutto questo glielo dico in faccia! Non li voglio nella nostra CURVA! Il CUCS ormai è storia, ma oggi ci sono ancora dei ragazzi di cuore, quelli di cui dicevo prima, e chi vuole tenersi stretto la sua passione non deve fare altro che seguirli. Ti ho annoiato e non sono stato nemmeno così chiaro, ti ringrazio per lo spazio ma non mi scuso per lo sfogo. Saluti".
Altra e-mail giratami da Cristiano: "TUTTI i dati sensibili in Italia sono soggetti alla legge sulla privacy. nel caso della vendita nominale dei tagliandi gli stessi
vengono raccolti da operatori assolutamente non autorizzati e che non rispettano la sopracitata legge sulla privacy. COME E' POSSIBILE TUTTO QUESTO?
cioè in pratica in Italia un cittadino secondo il ministro Amato (già cassiere di Craxi) dal momento in cui decide la domenica (anzi il sabato al massimo) di recarsi in uno stadio non si vede più riconosciuti i diritti che una legge dello stato italiano diversamente gli riconosce? E poi mi chiedo può una direttiva dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (chi sono??) essere in  contrasto con una legge del parlamento della Repubblica Italiana?".
Il bravo (e sinceramente romanista, da lunga data) Alberto Mandolesi chiede per quale ragione lo stadio sia semivuoto per un Roma/Sporting Lisbona cos' importante:
a) costo esorbitante del biglietto (Tribuna Tevere laterale 45 euro) per un seggiolino zozzo e senza alcun tipo di confort per lo meno nelle tribune;
b) costo esorbitante per un biglietto di Curva Sud dove ormai non si può più fare nulla pena diffida e impiccagione (prima la diffida, poi l'impiccagione);
c) impossibilità di bersi addiritura un Caffé Borghetti, vietato dalle norme dell'UEFA perché alcolico;
d) impossibilità di acquistare il biglietto il giorno della partita quando si esce dal lavoro (bisogna andare a Tor di Quinto al Gran Teatro quando si hanno i minuti contati, oppure prevedere in anticipo se si potrà andare allo stadio);
e) costo notevolmente inferiore per vedere la partita in TV con maggior confort e senza che ci sia alcuna ragione ulteriore (vedi tifo spettacolare) per andare allo stadio e "sentire" l'ambiente;
f) formula infelice della Champions League nella parte a gironi, comunque meno emozionante del confronto diretto andata/ritorno;
g) troppe partite.
Tutte queste scomodità hanno, come già detto più volte, tagliato del tutto le ali più moderate del tifo, visto che la Curva Sud è sempre piena.
Chi non viene più allo stadio è chi affollava la Tribuna Tevere e la Curva Nord, ormai semideserta. A proposito, chi mi spiega - ancora una volta - l'uilità del biglietto nominativo se poi gli spettatori della Curva Nord vengono regolarmente fatti traslocare in altri settori o porzioni di curva?

1982/83
Roma/Colonia

1983/84
Roma/Goteborg


24 ottobre (pomeriggio): qualche e-mail: "Ciao Lorenzo, un messaggio a tutti quelli che risiedono fuori dal Lazio: io sono appena stato in una banca intesa di Bologna e ho fatto il biglietto 3°anello verde ospiti senza problemi con carta di identita' e codice fiscale(tessera sanitaria). Addirittura avrei potuto farlo per altre persone ma non avevo i documenti.Saluti e baci".
Altra e-mail di Amedeo: "Caro Lorenzo sono un ragazzo che per molti anni ha frequentato la sud cantando con amore e ardore, ma che per scelte personali da due anni non ha rinnovato l'abbonamento. Io non vorrei aprire una polemica sterile ma noto ormai da troppo tempo la ricerca continua e facile di creare lo scontro continuo. uno dei momenti di maggiore disgusto è accaduto prima di un derby di un po di anni fa un bambino di circa 14 anni con una molotov ha pensato bene di lanciarla contro la polizia davanti ai cancelli ancora chiusi con tutti noi schiacciati come al solite per entrare in curva,ho sentito il rumore della fiamma nell'orecchio e per fortuna quando si è schiantata al suolo no ha preso fuoco ma sono andati in frantumi solo i cocci della bottiglia. Non faccio del perbenismo sono il primo che ha cercato lo scontro in tante partite che le ha prese e le ha date ma per scelta, vedere un ragazzo normale quello della porta accanto con la sciarpetta del giornalaio ma della lazio accoltellato senza motivo bloccato dalla paura che chiedeva di essere lasciato in pace mi disgusta,che cosa c'è di ultras in questo? Io mi ricordo che avevo il terrore dei personaggi carismatici della sud, ora vedo ragazzini pippati che seguono solo il loro modo fanatico di atteggiarsi a tifosi, e hanno perso quell' senso di amore viscerale che legava il tifoso alla sua squadra. Scusa per lo sfogo ma mi mancano tanto qulle domeniche con 5 borghetti bevuti uno dopo l'altro la sciarpa sempre la stessa che puzza di smog, l'odore dei fumogeni, il bibitaro, le frasi fatte tipo oggi JE NE FAMO QUATTRO, la chiacchera su viale dei Gladiatori per tornare alla macchina parlando di come ha giocato la Roma, mi manca tutto ma non riconosco più niente. Grazie Amedeo".
Massimetto: "Ciao Lorenzo, mi è molto piaciuta l’idea di “vedere” la partita con le spalle al campo…oppure di non entrare e fare il tifo da fuori lo stadio.
E se lo facessimo direttamente al derby???
Magari rimanendo fuori il primo tempo…per loro sarebbero problemi di ordine pubblico…visto anche i trascorsi". Non credo che la Roma abbia una curva con una mentalità tale da poter fare una cosa del genere proprio al derby. Sarebbe un segnale importante ma con una curva così divisa è impossibile.
Riguardo la censura del web, il padre della riforma si è affannato a smentire: «No ai bavagli, i blogger stiano tranquilli». Non ho dubbi (mah, qualcuno ce l'ho...) che le sue intenzioni siano buone: se è vero quello che dice, allora si sbrighi a modificare il disegno di legge, perché quello che ha scritto porta (o potrebbe portare) all'esatto contrario.
Poi giustamente Andrea mi fa notare:
CAMPIONATO STAGIONE 2007/2008
GARA A.C. MILAN – A.S. ROMA DEL 28 OTTOBRE 2007 ORE 15.00
STADIO COMUNALE “G. MEAZZA” VIA PICCOLOMINI, 5
PREVENDITA BIGLIETTI:      DA LUNEDI’ 22 OTTOBRE 2007 A  VENERDI’ 26 OTTOBRE 2007
PUNTI VENDITA:
FILIALI AGENZIE BANCA INTESA DEL LAZIO (SITO INTERNET: www.bancaintesa.it)
PREZZO SETTORE OSPITI (3° ANELLO VERDE): Euro 13,00
MODALITA’:
E’ OBBLIGATORIO PRESENTARE UN VALIDO DOCUMENTO DI IDENTITA’;
SARA’ POSSIBILE ACQUISTARE UN SOLO TAGLIANDO A PERSONA;
E’ INIBITO IL CAMBIO DEL NOMINATIVO.
SI RICORDA CHE, IN OTTEMPERANZA ALLE VIGENTI DISPOSIZIONI DI ORDINE PUBBLICO, IL GIORNO DELLA PARTITA LE BIGLIETTERIE SARANNO CHIUSE E PERTANTO E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO RECARSI A MILANO PER LA GARA SENZA AVERE PREVENTIVAMENTE  ACQUISTATO IL BIGLIETTO D’INGRESSO.
"Un tempo scrivevano sconsigliato ora addirittura assolutamente vietato. Credo che sia una forzatura da non poter tollerare. Mica possono vietarmi di sostare fuori dalo stadio perchè sprovvisto di tagliando o di fare un giro in corso Buenos Aires perchè non ho il tagliando della partita che si disputa in quel giorno...".
Esattamente. Faccio quello che mi pare. Se non ho il biglietto non entro alla partita ma a Milano ce vado quando me pare.
A proposito: qualcuno faccia sapere a "La Vepubblica" che questi due articoli dicono una
MENZOGNA
(lo scrivo in grande perché c'è chi si ferma a leggere i titoli e ci crede):
Altra e-mail: "Prima di tutto GRAZIE per chi come me per un fatto anagrafico non ha potuto vivere certi momenti e nessuno ha potuto raccontarglieli in famiglia, questo sito è uno dei pochi mezzi per conoscere la nostra storia.
Seguo questo sito da anni ma solo oggi mi decido a scrivere perché NUN JE SE LA FA PIU'.
Questo è il mio pericolosissimo stendardo, pieno di offese, che incute terrore (per questo lo porto sempre, non si sa mai!). Dopo pochi anni che lo porto allo stadio è diventato un pericolo pubblico.
-Milano supercoppa: lo stendardo entra solo con un asta
-Stadio olimpico ROMA - dynamo: dopo aver superato quello schifo di barriere sotto l' obelisco, dove nessuno mi dice nulla, dopo aver superato i tornelli, dove nessuno mi dice nulla, arrivo ai controlli, come sempre mi viene richiesto di aprire lo stendardo e il tipo (non un poliziotto) mi chiede di seguirlo e mi comincia a dire che lo stendardo non può entrare ma non sa spiegarmi il perché ( minuto di silenzio ). Io gli rispondo che sono entrato senza problemi fino alla domenica precedente e lui mi spara una serie di puttanate sulle normative uefa. A questo punto mi innervosisco e gli rispondo che non me ne frega un cazzo. Questo cervellone allora taglia corto e mi dice: o lo lasci qui o lo riporti in macchina. QUI NON LO LASCERO' MAI, allora lo puoi portare in macchina. Siccome ho tanta pazienza ho chiesto: perché non è stata fatta alcun tipo di informazione da parte di nessuno riguardo questa novità, dato che fino a ROMA - siena  ero entrato senza alcun problema? Perché nessuno dall' obelisco fino a DOPO i  tornelli me lo ha detto? Nessuna risposta a queste domande. A questo punto gli chiedo di farmi uscire per andare a posarlo in macchina e domando come avrei fatto a rientrare dato che avevo già passato i tornelli, il fenomeno mi risponde: "ma io ti ho dato due possibilità" lasciandomi intendere che se non potevo uscire e rientrare dovevo soltanto lasciare lo stendardo a lui. Il resto del dialogo è da censura.
Lascio lo stendardo salgo dai miei amici racconto il fatto e gli dico andateci voi perché senò oggi m' arestano dopo 40 minuti di ulteriori discussioni hanno lasciato uscire uno di noi con un foglio firmato da un funzionario, trattenendogli però il biglietto. Al suo ritorno (ormai a partita iniziata) ha dovuto discutere di nuovo per farsi restituire il biglietto con tanto di grande puffo che gli diceva :  "e che mo te attacchi pure ar bijetto?"
In tutto questo viene fatto passare un altro stendardo con la faccia di spalletti ( foto a destra) in quanto è riconoscibile, è spalletti, allenatore della ROMA, quindi non ha bisogno di fax mentre l' artro si (parole loro).
-ROMA - juve merda (ops m' è scappato)  mi vengono fatte storie ma oggi ho il fax. Per l' altro mi hanno detto che era bianconero ma va be'
-Parma - ROMA mi viene  tolta un'asta per ogni stendardo nonostante il fax
-ROMA - Napoli colera (ops è un vizio) per quello con il fax quasi tutto ok,  mentre per l' altro mi sento dire "no, questo no oggi è troppo"  oggi cosa?  è troppo che? Dopo un po' arriva uno che mi chiede "ma che è spalletti questo?" no è bin laden senza mutande.
CI VOLETE IN POLTRONA? Io rispondo così O ALLO STADIO O ALLA RADIO. Esco di casa per andare allo stadio, oggi che reato commetto: Me porto la sciarpa? o la bandiera? E i stendardi?......... ME PORTO TUTTO MA STI CAZZI!!!! FORZA ROMA!!!!!!
ASR CAPITOLINA". Infatti la questione non è il fax o il non fax....


24 ottobre: on line le foto di Roma/Sporting Lisbona.
Una e-mail: "Mi chiamo raffael e abito in svizzera. sono un grandissimo tifoso della roma. la seguo da tanti anni (purtroppo quasi sempre solo in tivù). ogni tanto vengo a vederla a roma o a milano. questa domenica c'è milan - roma  e io volevo venirla a vedere con la mia ragazza. purtroppe la legge (amato o di chi sia) me lo inpedisce. ti spiego: i bigliettti online sul sito del milan non li posso aquistare (chissà perché? l'anno scorso non c'erano problemi). il giorno della partita i botteghini sono chiusi (chissà perché?). e in più si puo comprare solo un biglietto a persona. non so proprio più come fare. dovrei venire a roma per comprare il biglietto? dovrei andare a milano già durante la settimana per comprarmi il biglietto? ovviamente impossibile!!! come ogni persona normale lavoro!!! come al solito si impedisce al tifoso di andare normalmente allo stadio per seguire la sua squadra del cuore. è una vergogna. comuque ovunque forza roma e forza ultras saluti dalla svizzera".
Milan/Roma:"Ciao Lorenzo, sono xxxx del Roma club Lanciano , volevo segnalarti riguardo la vendita di biglietti per la partita Milan-Roma il totale delirio a cui siamo arrivati! il sito ac milan riporta il seguente comunicato:
Milan-Roma: info biglietti
Vista la determinazione dell'Osservatorio delle Manifestazioni sportive n. 45/2007 del 18 ottobre 2007, e il Decreto del Prefetto della Provincia di Milano del 23 ottobre 2007, l'AC Milan metterà in vendita i biglietti per la gara di Serie A TIM Milan-Roma del prossimo 28 ottobre secondo le seguenti modalità:
·  i biglietti per la partita sono posti in vendita presso tutta la rete Banca Intesa;
·  Ogni tifoso potrà acquistare un solo biglietto;
·  Non sarà possibile effettuare il cambio nominativo dopo l'acquisto;
·  Sabato 27 ottobre 2007 le biglietterie dello stadio saranno aperte dalle ore 10 alle ore 19. In questa fascia oraria sarà possibile acquistare i biglietti della partita;
·  Domenica 28 ottobre, in occasione della partita, le biglietterie dello stadio rimarranno chiuse
·  nella Regione Lazio saranno venduti esclusivamente biglietti del Settore Ospiti (Terzo Anello Verde), di Primo Anello Rosso e Primo Anello Arancio.
 Cioè prima danno il rischio 4  e poi consentono a noi romanisti di comprare (volendo spendere tra i 99 e i 140 euro) i biglietti dei settori Rosso  e Arancio ( per intenderci le nostre monte mario e tevere)??????  questi stanno fuori di testa...".
Sempre Milan/Roma, trucchi svelati: "Ciao Lore, leggi questo link http://sport.alice.it/it/cmc/calcio/200743/cmc_114986.html
io ho appena acquistato il mio biglietto di II verde in Banca Intesa Lanciano (CH) perchè settore ospiti solo nel lazio, se leggi bene non è vero che risulta vietata la trasferta ai romanisti ma solo altre idiote restrizioni....leggi
http://www.romanews.eu/news.asp?newsID=1526&pag=2
Voglio dire, oltre a farci la guerra, comunicano cose non vere convinti che molti si lascino influenzare........".


23 ottobre (pomeriggio inoltrato): c'è da rimanere allibiti. Il Governo dice che oggi sono al vaglio del Consiglio dei Ministri misure più severe per gli ultras, quando le stesse già sono in vigore dall'aprile scorso!
Questa è la notizia rilanciata da tutte le agenzie di stampa:
L’articolo 29 del pacchetto modifica la legge numero 401 del 13 dicembre 1989. “Chiunque - si legge nel nuovo comma - nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, in quelli destinati anche temporaneamente alla sosta o al transito di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime, nei mezzi di trasporto dagli stessi utilizzati o, comunque, nelle adiacenze dei luoghi o dei mezzi predetti, e’ trovato in possesso di razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi” ovvero di “bastoni, mazze, oggetti contundenti” e’ punito “se il fatto e’ commesso in relazione alla manifestazione sportiva stessa, con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa da mille a 5mila euro”.
La disposizione si attua anche se i fatti contestati precedono o seguono di 24 ore l’evento sportivo: un quadro che ricorda molto l’episodio dei 66 ultras della Lazio, recentemente denunciati perche’ trovati in possesso di machete e coltelli subito prima di una trasferta di campionato. Per tutti scatto’ l’obbligo di firma, poi confermato dal gip solo per 5. (AGI)
Questo è l'articolo 6 ter della Legge 13 dicembre 1989 n. 401, così come modificato dall'art. 3 della Legge Amato del 04.04.2007:
"Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, ovvero in quelli interessati alla sosta, 
al transito, o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime o, comunque, nelle immediate adiacenze di essi, nelle ventiquattro ore precedenti o successive allo svolgimento della manifestazione sportiva, e a condizione che i fatti avvengano in relazione alla manifestazione sportiva stessa, è trovato in possesso di razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l'emissione di fumo o di gas visibile, ovvero di bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti, o, comunque, atti ad offendere, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 1.000 a 5.000 euro".
Questo articolo è già in vigore da più di dieci mesi, già viene regolarmente applicato nelle aule di giustizia e lo spacciano per nuovo!
Ma non si vergognano neanche un po'?


23 ottobre (pomeriggio): dunque, le foto di Roma/Sporting Lisbona saranno on line verso l'una...
Poi, una e-mail di Alberto: "Ritengo sia giunto il momento di prendere in considerazione misure drastiche, per far capire che cosi non si puo' piu' andare avanti!! Scioperi "del tifo cantato"(oltre tutto preso in parola soltanto da parte del settore), ormai non fa piu' notizia e forse nemmeno se ne accorgono piu'!! Io ho una proposta , magari di voltarsi tutti per tutto il tempo della partita, mostrando uno striscione, anche "non volgare" ma pur sempre esplicito(ES. Non ci permettono piu nemmeno i Pop-Corn) (l'idea è carina... in una curva estera si sono girati tutti con le mani dietro la nuca.... in Italia, visto che - secondo l'Osservatorio - la contestazione è reato, e che bisogna mandare il fax per gli striscioni non credo che verrebbe consentito!), che descrivi il motivo di questa presa di posizione e la situazione insopportabile che stiamo vivendo.
Il senso del "dare la schiena" penso sia abbastanza forte e ben visibile, in piu' mostra il grande malumore e senso di disgusto per la situazione ormai insostenibile e la maniera di gestire "esseri umani".
A me personalmente fa rabbia sia nell'ambito dello stadio come in quello sociale come la gente si sia ormai esclusa dal prendere forti posizioni, forse perche' ormai rassegnata a essere travolta dall'arroganza di "terzi"!! (si, è così, infatti una cosa simile è più facile farla in trasferta, dove di solito ci vanno i più motivati) Se e' vero che la curva ha un'anima viva, qualcuno che ha la capacita' di "FAR QUALCOSA, FACCIA!!!" Se anche qsta iniziativa non dovesse far riflettere chi di Dovere(potere), RAGAZZI RIMANIAMO FUORI LA CURVA CON I NOSTRI BEGLI STENDARDI I NOSTRI TORCIONI, FUMONI (ti diffidano anche se stai fuori lo stadio!) E MEGAFONI...CON LA NOSTRA LIBERTA' DI PENSIERO E DI COMPORTAMENTO, LA STRADA ANCORA PER POCO E' TERRITORIO LIBERO!! FACCIAMOCI VALERE!! Alberto "NON MI UNIRO' ALLA VOSTRA SCHIERA, MORIRO' PECORA NERA"!!!".
Ecco un'ottima proposta di G.: "Ti scrivo circa gli ormai cronici problemi di ingresso di bandiere stendardi ecc. Condivido appieno la tua opinione circa l'opportunità che involontariamente ci è stata concessa di far tornare lo stadio ai colori degli anni '70, quando le bandiere erano di due tipi, quelle giallorosse e quelle rossoegialle.... io, personalmente, ho intenzione di realizzare degli stendardi (rispettosi delle dimensioni previste dal Decreto) con scritte tipo:
W LA ROMA...ALE' GIALLOROSSI... FORZA ROMA... DAJE LUPI....ecc ecc poi ci facciamo due risate all'ingresso!".
E-mail di Gianluca: "Riguardo il discorso biglietti venduti allo stadio a Milano, se ho ben capito la legge dice che possono essere venduti fuori la zona cuscinetto. Infatti a Milano ora i botteghini sono non come prima attaccati allo stadio ma un po più lontani in linea d'area. In molti stadi la zona cuscinetto (ha un altro nome ma ora non mi viene e cmq penso che abbia capito cosa intendo per zona cuscinetto) è piccola e delimitata da semplici transenne come nel caso di Udine, e se ne vedono delle belle. Pensa che ad Udine ci sono i vecchi botteghini chiusi poi c'è la strada transennata che in pratica delimita la zona cuscinetto e dall'altra parte della strada le roulotte trasformate in biglietterie.
Il problema a Roma è che penso il CONI non abbia trovato lo spazio per fare le biglietterie al di fuori delle zone cuscinetto ed abbia deciso di trasferire il tutto al gran teatro dove è possibile fare i biglietti fino all'inizio della partita. Non penso che nulla vieti a Roma o Lazio di vendere i biglietti per esempio davanti allo stadio del nuoto, ma non so per quale cavolo di ragione non sia stato fatto.
Parlando con le persone per tutta questa serie di cose che ti ho elencato molte non sanno che il giorno della gara si possono tranquillamente prendere i biglietti fino all'ultimo al Gran Teatro, che ne pensi di fare una piccola campagna di sensibilizzazione per far aprire i botteghini in posti adiacenti lo stadio? probabilmente questo aiuterebbe a riempire maggiormente l'olimpico, ultimamente purtroppo un po troppo vuoto" (già c'è: in questa pagina c'è una petizione on line per la riapertura dei botteghini il giorno della partita: http://www.PetitionOnline.com/bott2007/).
Finiamo per questo pomeriggio con S.: "volevo sapere se avevi visto ieri sera sul tardi la trasmissione su LA7 (le partite non finiscono mai...).
Parlavano degli "ultras"=delinquenti. Ridicoli..La cosa che mi da piu fastidio è che l unico che poteva parlare, perche vicino o, almeno a conoscienza del movimento e delle curve, era Paolo Cento che politicamente non lo stimo molto anzi...e che epro veniva assaltato come se dicesse cose da pazzo ma che sono vere..boh..va be... ULTRAS 7 SU 7 chi non beve è un laziale".
Biglietti per Roma/Lazio:
CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2007/2008
GARA A.S. ROMA – S.S. LAZIO  DEL 31 OTTOBRE  2007 ORE  20.30
PREVENDITA BIGLIETTI:   dalle ore 12.00 di giovedì  25 ottobre   2007
dalle ore 18.00 di mercoledì 31 ottobre 2007 (A.S. Roma Store)
alle ore 20.30 di mercoledì 31 ottobre 2007 (Ricevitorie L.I.S. e Gran Teatro)
Tribuna d’Onore *  € 250,00
Tribuna Monte Mario Top  € 120,00 (minori di 12 anni: 65 €)
Tribuna Monte Mario € 110,00 (ridotti: 60 €)
Tribuna Tevere Centrale € 75,00 (ridotti: 40 €)
Tribuna Tevere Laterale € 55,00 (ridotti: 30 €)
Distinti Sud € 30,00
Curva Nord   * * (lazieli): € 20,00
Distinti Nord * * (lazieli): € 30,00
Non Deambulanti e Invalidi 100% con accompagnatore * € 30,00
* prevendita riservata c/o gli A.S. Roma Store.
* *   prevendita riservata ai tifosi della S.S. Lazio c/o le Ricev. Lis Lottomatica abilitate S.S. Lazio.
Gli abbonati A.S. ROMA di Curva Nord e Distinti Nord per la stagione 2007/2008 saranno autorizzati ad accedere nelle Tribune Tevere e Monte Mario secondo le modalità indicate nello specifico Avviso.
Potranno essere acquistati massimo quattro biglietti a persona.
E’ obbligatorio presentare un valido documento di identità per ogni intestatario di ciascun titolo.
PUNTI VENDITA:
- RICEVITORIE LIS LOTTOMATICA
-  BIGLIETTERIA GRAN TEATRO  - VIALE TOR DI QUINTO
-  INTERNET: WWW.LISTICKET.IT (biglietti di Tribuna Monte Mario e Tevere Centrale) fino alle ore 18.00 di lunedì 29 ottobre.
-  CALL CENTER: 199.109.783 fino alle ore 18.00 di lunedì 29 ottobre.
-  A.S. ROMA STORE:
§          P.zza Colonna 360 Tel. 06.69200642 - con orario 10.00 – 18.00
§          Via Appia Nuova 130 Tel. 06.77590664 - con orario 10.00 – 18.00
§          P.zza Indipendenza 8 Tel. 06.44702689 - con orario 10.00 – 18.00
§          Via Vincenzo Cesati 76-80 Tel. 06.25204327 - con orario 10.00/13.00 – 15.30/18.00
§          Via Sestio Calvino 26-30 Tel. 06.71072033 – con orario 10.00/13.00 – 15.45/18.00
§          Centro Comm. “La Bufalotta”, Via della Bufalotta,   Tel. 06.87133905 - con orario 10.00 – 18.00
Botteghini Stadio Olimpico: CHIUSI - in ottemperanza alle disposizioni del Ministero degli Interni con D.M. del 6.6.2005.
N.B. In caso di utilizzo del biglietto da parte di persona diversa dal titolare, è possibile effettuare il cambio nominativo esclusivamente collegandosi al sito www.listicket.it, sezione “Calcio” - “Cambio Utilizzatore”.


23 ottobre: dunque, se c'è una cosa che mi fa piacere è che questo sito possa far sentire, perlomeno in parte, "a casa" chi per ragioni di lavoro sta fuori Roma. E' il caso di Valerio che lavora nell'ambito del cinema e sta producendo un cortometraggio in Canada www.finchemortenoncisepari.com
Mi scrive per sapere dove si può vedere la Roma a Toronto, ma anche per dare una dritta: "Ciao Lorenzo, sono ormai tanti anni che seguo con piacere il tuo sito. Dal 99 al 2003 stavo a Boston, poi dal 2003 al 2007 a Los Angeles e adesso vivo a Toronto. E il tuo sito in tutti questi anni mi e' stato di grande aiuto. Comunque volevo sapere se conoscevi qualche posto a Toronto per vedere la Roma o se hai qualche contatto per informarmi (c'e' un Roma club ma sta a un paio d'ore da qui mi sembra...). Comunque se ti dovesse servire c'e' un sito dove c'e' tutta la programmazione calcistica per tutto il nord America (US e Canada) www.soccertv.net e per chi non avesse possibilita' di vederla in tv le partite della Champions (tutte) si possono acquistare su www.uefa.com (lo so che non e' bello dare i soldi a "questi" ma si vede perfettamente cento volte meglio di sopcast o coolstreaming  e costa tra i 7 e i 9 dollari a partita).
Chi avesse informazioni per Valerio mi mandasse una e-mail.
Il sondaggio appena concluso dimostra come l'83% dei visitatori di questo sito vadano allo stadio regolarmente.

Al riguardo: "Sono Francesco da Vicenza.Ascolta io aggiungerei un opzione sul sondaggio "vai regolarmente allo stadio?". Io aggiungerei: "No.me l'impediscono.Non sono di Roma" In quanto io non avendo amicizie di rilievo nella Capitale non riesco in alcun modo a procurarmi i biglietti.Ne in casa,ne fuori.Come posso far per venir a veder una qualsiasi partita della Roma???Rischiando di non entrare come a Milano in Coppa con biglietti di altri settori,o me ne stò direttamente a casa?? Grazie".
Il leit-motiv non è più il calcio giocato o la disputa tra tifoserie... la costante è il confronto tifosi/"forze dell'ordine", nel senso che le disposizioni dell'Osservatorio attirano l'odio nei confronti di chi le deve far applicare "sul campo".... E meno male che volevano eliminare le tensioni!
In questo senso va letto ed interpretato il nuovo sondaggio che trovate sopra... i vecchi sondaggi li trovate nella relativa pagina chiamata sondaggi.
Proseguiamo quindi con le cose ridicole:
"ciao, ero quasi tentato di non scrivere, ma poi ho visto che anche gli altri hanno avuto problemi ad entrare l'altro ieri.
Ho letto le mail e se posso dò un consiglio agli altri ragazzi, chiedete la ricevuta, se vi sequestrano la bandiera.
Arrivo fuori la curva, passo i tornelli e arrivo alla perquisizione.......sarà stata la giacca mimetica, che mi ha fatto diventare automaticamente un sospetto? Un pericolo? Bah........vengo preso da parte, e poi si comincia.......guardano il cappello, e non dice niente, mi sfila la sciarpa dal collo, al che mi "infervoro" un pochino e gli faccio capire che prima di toccare deve chiedere, al che il carabiniere mostra la sua insofferenza con un...."commando ultrà curva sud, allora questo è uno potente".......rivolgendosi ai "colleghi" in divisa, al che non me sò trattenuto.......j'ho fatto: almeno io per sentirmi potente non me devo mascherà come a carnevale....... (stupenda battuta, Pasquino non avrebbe saputo fare di meglio e Trilussa manco)
La gente dietro s'è messa tutta a ride e il "capitano" è corso a vedere che succedeva........appena ha visto che avevo la bandiera in mano, la sciarpa non gli interessava più, me la rimetto al collo, e gli passo la bandiera per fargliela controllare (questa volta me l'hanno chiesta gentilmente)......la guarda (è metà rossa e metà gialla senza scritte 1mx70cm)...quindi mi fà: non entra. Un po' stupito gli chiedo il motivo, mi fà "perchè l'asta la potresti usare come fionda"........rimango un attimo interdetto e gli dico, casomai come frusta.....ma è sempre entrata e oggi non ce stanno manco l'ospiti, al che mi ripete "oggi non entra". Ormai "rassegnato" gli dico và bene, se mi dà la ricevuta, me ne vado.........PANICO........ricevuta? che ricevuta? Beh se mi sequestra la bandiera voglio la ricevuta.........mi comincia a dire, ma la bandiera la ritrovi all'uscita, la riprendi quando esci, rimane quà, ..........gli dico si si, lo sò và bene, ma se me la sequestra mi deve fare la ricevuta, la firmiamo entrambi e poi gliela restituisco all'uscita, quando riprendo la bandiera........30 secondi dopo ero dentro con la mia bandiera!  ciao marcello". Bravo. Se proprio vogliono, al limite gli dai l'asta (chiedendo sempre il verbale di sequestro oppure uno scontrino con il contrassegno per riprenderla all'uscita come in tutti i paesi civili) e fai entrare la bandiera.
Del resto, questa è la soluzione: senza dargliela vinta, vogliono che le bandiere non abbiano altri colori se non il giallo e il rosso? Beh - anche se il loro punto di vista è diverso e si colloca tra l'ignoranza (nel senso di non conoscere) e l'ottusità (nel senso di ottusità vera e propria) - la cosa non è sbagliata: prendete una qualsiasi foto che va dal 1974 al 1987 e trovate un colore sugli spalti che non sia il giallo e il rosso.
Tutto sommato abbiamo la possibilità di tornare all'antico senza dare alcuna soddisfazione a questi signori. Perché non farlo?
Inserite altre foto di Roma/Napoli.
Questa cosa fa riflettere:
"Ciao Lorenzo, visto che negli aggiornamenti stai dando giustamente spazio a certe ridicolaggini, te ne dico una che mi è capitata a me. Il 26 luglio
durante la festa degli 80 anni della Roma mi sono sentito male più o meno quando hanno inquadrato Falcao, mi hanno portato al Gemelli e li mi hanno detto che ho avuto un "infarto miocardico acuto" così mi sono fatto due settimane di ospedale. Nonostante tutto ora mi sto rimettendo, ho perso 15 kg e sto facendo un pò di palestra per evitare ulteriori problemi cardiaci. Visto che i medici mi hanno detto che devo bere tanta acqua e visto che allo stadio io comunque ci vado (magari senza sbandierare 90 minuti come facevo prima, anche se una piccola bandiera diciamo "da riposo" la porto lo stesso), ogni volta vado allo stadio con una bottiglia di plastica da un litro e mezzo di acqua. Le prime volte non mi hanno fatto problemi, al massimo ho dovuto far vedere la fotocopia del foglio di dimissioni a qualche cellerino evidentemente di grado maggiore o boh. A Roma-Napoli sono entrato con lo zaino aperto come al solito e ho detto allo stewart "guarda c'ho la bottiglia d'acqua perchè.." e quello subito m'ha messo la mano dentro lo zaino per togliermela al che gli ho detto "fermo, c'ho avuto un infarto a luglio devo bere" e lui "si anchio c'ho avuto due infarti me stai a dì 'na cazzata", al che ho insistito e mi hanno mandato da una poliziotta che mi ha detto "eh però lo sai che poi queste sono partite particolari (particolari??? ma se i napoletani manco ci stanno e io comunque sto in Sud, particolari de che???) la prossima volta ti devi portare un bicchiere col tappo...." Mò dimme un pò te se io me devo portare uno scomodissimo bicchiere col tappo da mezzo litro al massimo invece di una bottiglia da un litro e mezzo... ma secondo loro io che c'ho avuto un infarto me metto a tirà le bottiglie...e poi a chi le tiro??? mah... Vabbè Forza Roma. (e martedì me porto la bottiglia da 2 litri). Lorenzo A." P.S. A proposito, "i turbolenti" come me che non si rassegnavano ai soprusi, sono tutti stati passati e ripassati con i metal detector portatili.....eh già pure i metal detector adesso..
Continuate a segnalare queste cose e, se volete, segnalatele anche a Cristiano Militello che ha aperto un blog al riguardo:
http://blog.striscialanotizia.fabbricadigitale.it/
Moglie ferisce marito per Euro 2008
Lei russa, lui inglese: a coltellate
Dramma sfiorato in Bahrain a seguito di un litigio "calcistico" tra moglie e marito. Protagonisti un uomo inglese e la consorte russa che hanno dato vita ad una violenta lite terminata a colpi di coltello in occasione della gara di qualificazione a Euro 2008 vinta 2-1 dalla Russia sull'Inghilterra. La donna è stata arrestata e poi rilasciata, mentre l'uomo è stato soccorso e medicato, ed è già tornato al lavoro.
E poi si dice che le donne non sono interessate al calcio. Questa, invece, al contrario di molte altre si è rivelata accanita tifosa e patriota incallita. L'episodio, fa sorridere, con il senno di poi, ma a una più attenta riflessione assume i contorni di un giallo dal finale fortunatamente senza gravi conseguenze. Insomma la rivalità sportiva esiste, ed è anche un bene che ci sia, ma arrivare ad estremizzare il concetto è veramente eccessivo. Non così per una donna russa e un uomo inglese, sposati e residenti in Bahrain. Durante l'incontro di qualificazione a Euro 2008 di mercoledì scorso tra Russia e Inghilterra terminato con il punteggio di 2-1 in favore di casa, sancendo, quasi definitivamente, la non qualificazione dei "leoni inglesi" alla rassegna continentale.
La gara è stata vissuta dai due coniugi in maniera talmente accesa che il tifo è sfociato in un vero e proprio litigio durante il quale la donna ha ferito con un coltello l'uomo. La donna è stata prima arrestata, ma poi rilasciata perché il marito non ha sporto denuncia e prontamente medicato si è già ristabilito. Chissà se i due decideranno ancora di assistere a un match insieme.
Curva Milan, spuntano cori razzisti
Anche i rossoneri contro il Napoli
Non è servita la squalifica comminata alla curva dell'Inter a scoraggiare insulti e cori razzisti. Destinatari sempre il Napoli e i napoletani presi di mira dai tifosi rossoneri che, in una sorta di solidarietà perversa con i cugini nerazzurri, durante la gara tra Milan ed Empoli hanno intonato sfottò del tenore identico a quello degli striscioni esposti durante Inter-Napoli, match giocato il 6 ottobre scorso.
Di accomunarli, in questo caso, ai quei tifosi nerazzurri rei di aver causato la squalifica della propria curva, si sarebbe fatto volentieri a meno. Ed invece, ancora una volta, tocca stigmatizzare episodi che non hanno nulla a che fare con il calcio giocato. Anche parte dei tifosi del Milan si è distinta per atteggiamenti razzisti e cori poco piacevoli. Nessuno striscione ma una voce forte contro il nemico comune: Napoli e i napoletani. Il nuovo episodio è avvenuto durante Milan-Empoli a sole due settimane dagli striscioni esposti in Inter-Napoli del 6 ottobre scorso.
Se nell'occasione precedente il giudice sportivo squalificò la curva nerazzura, non è detto che non possa intervenire in questo caso analizzando gli "audio" della gara. Al di là di quello che accadrà resta l'episodio, spiacevole, che testimonia ancora frange malate di un tifo che stenta a guarire dalle accuse di razzismo di cui, a volte, è ancora tacciato.

 

Una e-mail: "ciao lorenzo, sono emanuele abbonato in curva nord, magari già lo hanno scritto ma volevo sapere a cosa servono gli abbonamenti nominali se poi ci spostano di settore 3 o 4 volte l'anno? l'anno scorso mi hanno cambiato posto per 5 o sei partite, sabato addirittura mi hanno spostato in distinto nord, poi magari se ti beccano su una scala o in altro settore ti fanno storie.... vabè... ciao". Guarda, per avere informazioni al riguardo bisogna aspettare che l'Amato ministro faccia sapere qualcosa. Il problema è che sta aspettando, da un lato, che la briatorina finisca di truccarsi per la prossima festa del suo amichetto, dall'altro che quel galantuomo dell'ex ministro Pisanu gli chieda di eliminare i biglietti nominativi. Quindi non avremo risposta.
Dopo di che, tra le fatidiche decisioni dell'Osservatorio deve essere necessariamente inserita, considerandola a livello 4, quella che ritiene a elevatissimo rischio Udinese/Torino. Evidentemente l'Osservatorio non distingue le partite in base alle rivalità ormai storicizzate, ma guarda soltanto se la partita precedente la tifoseria di riferimento abbia provocato disordini. Quindi il "divieto di trasferta", che poi divieto non è, nojn è una misura di prevenzione ma una sorta di punizione, come quella che si da agli scolari.
Ecco le motivazioni che evidenziano, ancora una volta, come la legge dell'Amato ministro e della briatorina serva a poco:
"Preso atto che, nella passata stagione, la tifoseria del Torino, è rimasta coinvolta in 11 episodi di violenza nel corso dei quali si è registrato:
- il ferimento di 5 operatori delle Forze dell’Ordine e di 5 tifosi;
- il deferimento all’A.G. di 83 persone;
- Rilevato che, nonostante con l’inizio della nuova stagione calcistica l’Osservatorio si fosse proposto di considerare “non a rischio” tutti gli incontri,
con l’obiettivo di ricondurre alla normalità la situazione negli stadi, la tifoseria torinese sia stata già oggetto di una precedente determinazione, a seguito dei gravi incidenti accaduti in occasione dell’incontro “Torino – Juventus” del 30 settembre 2007, che ha indotto il Prefetto del capoluogo piemontese ad adottare un provvedimento che ha consentito, per la gara “Torino – Sampdoria”, l’ingresso ai soli abbonati;
Considerato infine che, nell’ultima gara disputata in trasferta a Bergamo, frange violente della stessa tifoseria torinese si sono rese protagoniste di
ripetute criticità. In particolare:
- nella fase di deflusso, un gruppo di tifosi granata, allo scopo di entrare in contatto con i tifosi atalantini, ha sfondato un cancello dell’area di
massima sicurezza ed, in seguito, un cancello dell’area di prefiltraggio rendendo necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine che hanno dovuto
utilizzare anche 16 artifizi lacrimogeni;
- all’atto dell’arrivo alla stazione ferroviaria di Bergamo, prima della partenza del treno per Torino, un gruppo di circa 150 tifosi torinisti ha provocato l’intervento delle Forze dell’Ordine scandendo nei loro confronti slogan offensivi e lanciando sassi ed oggetti contundenti che hanno causato il ferimento di 2 Funzionari della Polizia di Stato ed un Militare dell’Arma dei Carabinieri.
Ritenuto che simili gravi episodi, potenzialmente pericolosi per l’incolumità delle persone sia lungo le vie di trasporto che nella città che ospita la gara, possano ripetersi in occasione della partita “Udinese – Torino”;
ADOTTA LA SEGUENTE DETERMINAZIONE
All’incontro “Udinese – Torino” in programma il 31 ottobre 2007, è attribuito l’indice di rischio 4.
Il Prefetto di Udine, sentito il Questore, è pregato di valutare attentamente la sussistenza dei presupposti per l’adozione di adeguate prescrizioni,
esaminando anche la possibilità di provvedere:
• la chiusura del settore dello stadio riservato alla tifoseria ospite;
• che la vendita dei biglietti per il predetto incontro avvenga esclusivamente nella città di Udine e provincia;
• il divieto di diffusione e vendita di biglietti attraverso i circuiti telematici;
• il divieto di cessione del biglietto da parte dell’acquirente ad altro tifoso.
Ora, mi veniva fatto giustamente notare (oltre all'ormai acclarata inutilità di impedire l'ingresso a striscioni e stendardi) che in paesi come l'Argentina -se pure si propone l'apposizione delle imprtonte digitali per entrare negli stadi - non vengono impedite le trasferte e derby come Boca Juoniors/River Plòate vengono regolarmente giocati, così come in tutte le parti delmondo tranne che in Italia.
Ragazzi, ridiamoci su.
Sarà lo stesso corrotto potere politico che, quando la UEFA non assegnerà all'Italia neanche l'organizzazione dell'Europeo Under 21 del 3023, li manderà a dirigere il traffico a Macomer.
A proposito, la lettera all'UEFA che propone la revoca dell'assegnazione della finale di Champions League a Roma è stata tradotta, grazie a mia sorella (sono autarchico) in inglese e in francese, come potete vedere ed è stata appena inviata. Visto che questi signori che stanno distruggendo il calcio in Italia vanno toccati nel portafoglio, chi volesse sostenere la campagna in questione può mandare una semplice e-mail allo stesso indirizzo di questo tenore: "Champions League Final in Rome 2008/09? No thanks". Nella parte relativa all'oggetto possiamo mettere "Stadio Olimpico sucks" (Lo stadio Olimpico fa schifo). La e-mail la trovate qui sotto.
UEFA
Route de Genève 46
Case postale
CH-1260 Nyon 2
Switzerland 
Tel: +41 (0) 848 00 2727
Fax: +41 (0) 848 01 2727
Web: www.uefa.com
Email: info@uefa.com
 

Roma, october 23rd 2007

Egregi Signori,
nella qualità di webmaster di uno dei siti più seguiti dalla tifoseria dell’A.S. Roma, Vi invio questa lettera invitandoVi a rivedere la scelta dello Stadio Olimpico di Roma per la finale di Champions League 2008/09.
Le ragioni sono molteplici:
a) lo stadio è assolutamente inadeguato: tutti i settori, eccezion fatta per la Tribuna Tevere, sono privi di accessi per le persone disabili; i servizi igienici sono in condizioni pietose; i seggiolini sono vecchi, sporchi e mai puliti prima di ogni partita; dai settori collocati più in basso non si vedono le linee di fondo del campo di gioco, perché oscurate dai tabelloni pubblicitari; la copertura dello stadio è poco funzionale, visto che nelle parti più basse di ciascun settore ci piove dentro; nelle tribune non è previsto alcun tipo di confort ed i prezzi per il cibo (scadente) e le bevande sono esorbitanti; all’esterno, la presenza di barriere frangifolla fisse crea, in alcuni punti del perimetro, pericolosi restringimenti e non facilita l’afflusso e il deflusso del pubblico.
b) Roma, e l’Italia in genere, non è in grado di gestire, sotto il profilo dell’ordine pubblico, una partita di calcio così importante: per quanto riguarda la città di Roma, non si è stati capaci di gestire correttamente l’arrivo di circa 5.000 tifosi del Napoli, nonostante il varo di severissime leggi contro la violenza negli stadi. In Italia non vengono fatte disputare a porte aperte moltissime partite anche nelle serie minori, come si può agevolmente verificare sui siti web dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, della Lega Calcio (serie A e B). della Lega Calcio serie C).
Va da sé che se non si riesce ad organizzare correttamente Real Marcianise/Monopoli è impensabile di poter organizzare, chessò, un Manchester United/Galatasaray.
Nell’allegare idonea documentazione fotografica, mi è gradita l’occasione per inviare i migliori saluti.

      Lorenzo Contucci
           (webmaster www.asromaultras.org)
Siti web di riferimento:
http://www.osservatoriosport.interno.it/determinazioni.html
http://www.lega-calcio.it/ita/bach_docuab02.shtml
http://www.lega-calcio-serie-c.it/it/comunic.htm
 
 









clicca qui per leggere la lettera in formato word con i relativi allegati

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Fax: +41 (0) 848 01 2727
Web: www.uefa.com
Email: info@uefa.com
 

Rome, october 23rd 2007

Dear Sirs,
As webmaster of one of the most clicked websites by AS Rome supporters, I am sending you this letter in order to invite you to reconsider your choice of the Olympic Stadium in Rome as location for the Champions League’s final in 2008/09.
There are plenty of reasons for this:
a) The stadium is totally inadequate: all sectors, with the exception of Tribuna Tevere, do not have entrances for disabled people; the toilets’ conditions are disastrous; seats are out of date, dirty and they are never cleaned before the matches; it is not possible to see the end of pitch lines from the low and middle sectors, as they are hidden by sponsors’ banners; the stadium covering is not functional, as rain reaches the low sectors; there is no comfort in the stands and the price for the low quality food offered is extremely expensive; in the external area of the stadium the presence of  fix barriers creates, in some parts of the perimeter, dangerous narrowings and complicates the audience access and exit. 
b) Rome, and Italy in general, is not able to manage the public order for such an important match: concerning the city of Rome, authorities could not correctly manage the arrival of 5.000 Neapolitan supporters, despite the application of extremely strict laws against violence in football stadiums. In Italy many matches, even in low categories, are played doors closed; this can be easily verified visiting the websites of the National Observatory of Sport Events (Osservatorio Nazionale delle Manifestazioni Sportive), of Lega Calcio (serie A and B), of Lega Calcio serie C. It is clear that, being Italy unable  to organize matches like Real Marcianise vs Monopoli, it is highly unlikely that it can organize a match like, just to make an example, Manchester United vs Galatasaray.
I herewith attach some photographic documentations and I extend my best regards.

      Lorenzo Contucci
           (webmaster www.asromaultras.org)
Reference websites:
http://www.osservatoriosport.interno.it/determinazioni.html
http://www.lega-calcio.it/ita/bach_docuab02.shtml
http://www.lega-calcio-serie-c.it/it/comunic.htm
 

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Rome, 23 octobre, 2007

Chers Messieurs,
En qualité de webmaster d’un des sites les plus suivis des supporters de l’A.S. Roma, je vous envoie cette lettre en vous invitant à revoir le choix du Stade Olympique de Rome pour la finale de la Champions League 2008/09.
Les raisons sont multiples:
a) Le stade est inapproprié : tous les secteurs, exception faite pour la Tribune Tevere, ne présentent aucun accès pour les personnes handicapées; les toilettes sont dans des conditions pitoyables; les sièges sont vieux, sales et jamais nettoyés avant chaque rencontre; des sièges situés en bas on ne voit pas les lignes de fond de terrain car masquées par les panneaux publicitaires; la couverture du stade n’est pas fonctionelle car il pleut sur tous les secteurs situés en bas des tribunes; à l’intérieur des tribunes aucun confort n’est prévu et les prix pour la nourriture (de très mauvaise qualité) et les boissons sont exorbitants; à l’extérieur, la présence de barrières fixes crée, dans certains points du périmètre, des resserrements qui ne facilitent pas l’afflux et le déflux du public.
b) Rome, et l’Italie en général, n’est pas en mesure de gérer, en ce qui concerne l’ordre publique, une partie de football aussi importante: en ce qui concerne la ville de Rome, elle n’a pas été capable de gérer correctement l’arrivée d’environ 5.000 supporters de Naples, malgré l’approvation de loies très sévères contre la violence dans les stades. 
En Italie beaucoup de matchs de football ne sont pas joués à portes ouvertes même dans les séries inferieures, comme on peut le constater facilement sur les sites web de l’Observatoire National sur les Manifestations Sportives, de la Lega Calcio (Série A et B). de la Ligue Calcio série C.
Il va sans dire que si on ne réussit pas à organiser correctement Real Marcianise/Monopoli il est impensable de pouvoir organiser un Manchester United/Galatasaray.
En vous envoyant une documentation photographique, je vous prie, Messieurs de bien vouloir accepter mes salutations les plus distinguées.

      Lorenzo Contucci
           (webmaster www.asromaultras.org)
Sites web de référence:
http://www.osservatoriosport.interno.it/determinazioni.html
http://www.lega-calcio.it/ita/bach_docuab02.shtml
http://www.lega-calcio-serie-c.it/it/comunic.htm



22 ottobre: iniziamo con una e-mail da Napoli che condivido al 101%: "Ciao Lorenzo, sono Antonio, tifoso napoletano.Prima di tutto il miele,parafrasandoti.....complimenti per il sito, bellissimo e curato, e gestito all'insegna dell'obiettività.
Un appunto: il tifoso napoletano(?) che ti ha mandato quell'e-mail e si è firmato "obiettivo" ...io non l'avrei preso in considerazione ne' tantomeno pubblicato.....ha sparato una serie allucinante di considerazioni stile bimbo dell' asilo.....
allora chiunque ti può mandare un' e-mail scrivendo che il cielo è verde...e giù commenti risentiti a dire che il cielo è azzurro......
spero che dai tifosi napoletani non arrivino solo e-mail di questo tipo.....se no  siamo alla frutta (come già ho risposto ad Antonio, l'ho pubblicata solo perché, dopo tanto mielume, era l'unica che potesse far risalire un po' di.... veleno tra chi ancora concepisce il calcio come una sfida tra squadre cittadine rivali).
In merito, Roma può essere oggettivamente considerata una delle città più belle del mondo, sicuramente la più ricca di storia .
Per me, Napoli è la città più bella del mondo, perchè è la MIA CITTA'.Poi non c'è bisogno che qualcuno mi faccia l'elenco delle brutture o delle cose che non vanno....ce l'ho davanti sempre.Oggettivamente, anche Napoli è una splendida città, non so dirti se una delle più belle al mondo, perchè  rischierei di non essere obiettivo.
Capitolo situazione attuale del calcio....non c'è bisogno che ti dica che la depressione è alle stelle....per me Roma - Napoli è quasi come se non si fosse giocata. Non nego di aver esultato ad ogni gol azzurro.......ma vuoi mettere arrivare ed essere in uno stadio nemico, con l'adrenalina che ti schizza fuori dai pori....con i 3 minuti di urla, abbracci che sarebbero stati successivi ad ogni gol e il ritrovarsi a 20 metri da dov'eri al momento del gol stesso....oppure perdere 4-0 e cantare lo stesso fino a fine partita.....no, non è stato lo stesso e sinceramente non potrebbe mai esserlo.Sono emozioni forti, violente, che ti arrivano dal tuo profondo...più profondo.Non essere allo stadio equivale ad anestetizzare tutto".
Ancora da Napoli: "Purtroppo ci hanno costretto a vederela in Tv,come dei tristi tifosi da poltrona...dopo aver visto la mia maglia azzurra calcare campi di merda,polverosi da 1500 posti in C,tornavamo all'Olimpico a misurarci contro qualcuno che malgrado l'odio vale quanto noi.
Invece a casa,senza poter essere lì con voi odiati romani...ci hanno tolto l'emozione di venire in 10000 a cantare e scoppiare di gioia al goal di Lavezzi,ma teniamo duro,TUTTI!
Non molliamo a questa repressione,a questo modo di vedere il calcio CHIUSO...presto ci rivedremo ne sono sicuro e saranno scintille vere,quelle che sanno fare solo i Napoletani e i Romani. Ciao Bastardi...un nemico PARTENOPEO!".
Stanno cadendo nel ridicolo:
"CIAO, MI CHIAMO MATTEO Dxxxxxx HO QUATTRO ANNI E DOMENICA 21/10/2007 CON MIA MAMMA E MIO NONNO SONO ANDATO ALLO STADIO PER ASSISTERE ALLA PARTITA MILAN-EMPOLI. SIAMO ARRIVATI ALLO STADIO ALLE ORE 14.20 CI SIAMO RECATI PRESSO L'INGRESSO 9 CON LE TESSERE E UN SIGNORE CON UN GIUBBINO GIALLO CI HA DETTO CHE IO DOVEVO FARE IL BIGLIETTO ALLORA CI SIAMO RECATI PRESSO LA BIGLIETTERIA SUD (ah, a Milano si possono comprare allo stadio il giorno della partita? Qui no), LE FILE ERANO MOLTO LUNGHE, MIO NONNO SI E' MESSO IN FILA ALLO SPORTELLO 32, DOVE UNA SIGNORA PIU' CHE FARE BIGLIETTI DISCUTEVA CON TUTTI MENTRE LE ALTRE FILE ANDAVANO AVANTI REGOLARMENTE. FINALMENTE SIAMO ARRIVATI ,LA SIGNORA HA CHIESTO IL MIO NOME E COGNOME (MIO NONNO GLI HA FATTO VEDERE L'ABBONAMENTO)E MI HA RILASCIATO IL BIGLIETTO SETT. 240 FILA 3 POSTO 35 ( VEDI ALLEGATO), CORRENDO SIAMO TORNATI ALL'INGRESSO N. 9 E DOPO UN PRIMO CONTROLLO SIAMO PASSATI AI TORNELLI ARRIVATI ALLA RAMPA PER SALIRE AL SETT. 249
(VEDI TESSERE), UN ALTRO SIGNORE CI HA DETTO CHE IO DOVEVO ANDARE AL SETT. 240 FILA 3 POSTO 35, MIO NONNO GLI HA FATTO NOTARE CHE HO QUATTRO ANNI E CHE NON SAREI POTUTO ANDARE DA SOLO, IMPIETOSITOSI CI HA FATTO PASSARE. FINALMENTE SIAMO ARRIVATI ALLE 15.20 AI NOSTRI POSTI (OCCUPATI DA ALTRE PERSONE), CI HANNO LASCIATO IL POSTO E SI SONO SPOSTATE. HO ASSISTITO AD UNA BRUTTISSIMA PARTITA E MIO NONNO DOPO TUTTO QUELLO CHE ERA ACCADUTO E DOPO LA BRUTTISSIMA FIGURA CHE STA FACENDO IL MILAN IN CAMPIONATO, NON RINNOVERA' L'ABBONAMENTO PER IL PROSSIMO ANNO. COSI IO DOVRO' ANDARE ALLO STADIO DA SOLO.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!".
Stanno cadendo SEMPRE PIU' nel ridicolo... che l'Italia lo sappia:
"Ciao Lorenzo, sabato come al solito arrivo in curva sud due ore prima, inserisco il mio abbonamento nel tornello, arrivo davanti ai cellerini mi controllano, apro la mia solita bandiera (5 anni che la porto), in quel momento la faccia dei cellerini vanno nel panico!!! mi rispondono: Questa bandiera non entra!!! Perché? per la stecca? no questa bandiera non entra! Perché? e mi portano da un signore e gli consegnano la mia bandiera! Mi scusi lei è il signor? Sono l'ispettore ... dammi abbonamento e carta d'identità? perché mi levate la bandiera? questa bandiera non entra! per quale motivo?questa bandiera "oggi" non entra (ma che legge è oggi si domani no), questa bandiera non entra non è della Roma  e incita alla violenza! Ma è scherzi a parte? non fare lo spiritoso...immaginate la mia faccia...dopo 20 minuti mi ridanno i documenti e mi dicono di entrare! La mia pericolosissima bandiera? torna a fine partita e te la ridiamo! preparati a vedere la pericolosissima bandiera... allontana donne e bambini!".
Dire che stanno cadendo nel ridicolo è insufficiente: mi trovate una parola per definire quanto state per leggere?
"Ciao Lorenzo, sono Manuel un semplice tifoso della Roma. Sabato per la prima volta in 5 anni mi è stato vietato l’ingresso del mio stendardo (scritta arancione “Barbera & Champagne” su stoffa nera) in curva. Inizialmente dicendomi che dovevo aver mandato il fax all’A. S. ROMA (cosa che non mi era stata mai detta), poi dopo alcune domande mi è stato detto di no perché la scritta non centrava niente con la ROMA, e infine che non poteva entrare perché era uno stendardo nero. Quello che volevo chiedere era, se martedì si ripresentasse la stessa situazione, posso avvalermi di qualcosa? Magari sabato gli girava male? O c’è il rischio per un motivo che ignoro, visto che sul mio stendardo non ci sono scritte offensive o frasi inneggianti alla violenza, che non posso più portarlo solo perché e fatto di stoffa nera??". Guarda, è inutile. Le disposizioni dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive prevedono che non possano entrare colori che non siano della squadra di "appartenenza" e scritte che non c'entrano con l'incitamento alla squadra. Poco conta che Barbera & Champagne l'inizio di una canzone quasi trentennale. La cosa paradossale è che la Roma ha la terza maglia che è nera, così come (impropriamente) i calzettoni. Anche la lupa capitolina è nera. Potresti dirglielo ma non capirebbero. Non pretendere da certe persone buon senso e intelligenza.
Alessandro mi scrive (dovrò aggiungerlo nella lettera che sto preparando per l'UEFA): "Ciao lorenzo,  volevo segnalare una cosa forse gia' segnalata in passato ma che ora e' anche peggio: sono abbonato in distinti sud e la partita quando viene giocata nell'area di rigore lato nord dello stadio NON LA VEDO!!! I geni della societa' hanno messo ben due file di tabelloni pubblicitari fosforescenti e in notturna la palla non si vede proprio!!! Vabbe' che stanno cercando in tutti i modi di farci stare a casa ma ora e' troppo... va a finire che me devo compra' un video-fonino per guardare le azioni salenti allo stadio...
Un abbraccio e FORZA ROMA Alessandro".
Paolo puntualizza: "ciao, sono Paolo, piccola precisazione: "...realtà, molto più piccole, hanno un rapporto abitanti/tifosi da stadio decisamente superiore: vedi Bergamo, Brescia, la stessa Napoli e potrei continuare per ore..." beh brescia non credo proprio, almeno da un bel pò di anni a questa parte riesce a fatica a fare 4000 persone in casa... piuttosto Genova, o Verona, 10.000 abbonati in C1 dopo anni di delusioni, e, quel che più conta, senza avere cali o incrementi impressionanti passando di categoria, sia la A o la C... detto questo, complimenti per il sito! ciao".
Beh, visto che Brescia ha 190.000 abitanti, 4.000 alo stadio singifica che 1 su 47,5 si reca al Rigamonti. Per Roma la percentuale è 1 su 111 :-)
Dichiarazione di Mancini che mi è stata inviata non ricordo più da chi:
Squalifica curva Inter, Mancini ce l'ha con tutti
MILANO - Il tecnico dell'Inter Roberto Mancini quella squalifica nei confronti della curva nord non l'ha proprio digerita, tanto da replicare alle parole del suo omologo milanista Ancelotti, che aveva sottolineato lo striscione "Napoli fogna d'Italia" come un gesto razzista e non uno sfottò come in precedenza aveva indicato lo stesso Mancini. "Il razzismo è anche uno che non rispetta le opinioni degli altri. In 25 anni di calcio ne ho viste di tutti i colori, la mia opinione sull'episodio è nota: siete dei falsi moralisti. Questo è l'argomento del giorno? Volete cavalcarlo? Io rispetto le opinioni di tutti. Ieri ho solo detto che in 25 anni ho sempre visto striscioni del genere e non ho mai sentito niente. Le cose razziste sono altre...". Poi un riferimento al caso personale. "Iniziate a non farli vedere, quegli striscioni: voi fate cronaca? E io dico la mia, poi si strumentalizza la mia risposta. Non ho niente da replicare", ha concluso il tecnico marchigiano.


21 ottobre (pomeriggio): inseriti alcuni commenti su Roma/Napoli. Inserita la pagina dei Guerriglieri (sconsigliata per i deboli di cuore e per i "volemose bene"). E-mail: "Ciao Lorenzo sono Carlo, tralasciando la penosa prestazione della squadra (allenatore compreso) e la desolante cornice sugli spalti (ma l'Olimpico non era a norma?), ti sottopongo tre questioni:
- Nel settore Distinti Nord c'era un fotografo con casacca arancione della Kappa che faceva foto al settore dal lato Tevere verso la Curva Nord. Sai per quale ragione? (terrorismo psicologico: cercano di far spostare le persone dalle scale o quelle che stanno in piedi).
- Secondo. E' stato esilarante vedere il pompiere impegnato a bagnare la pista d'atletica sotto i Distindi Nord primo perchè c'erano 4 gatti, secondo perchè in teoria fuochi vari non dovrebbero entrare e terzo perchè si fa sempre propaganda per il risparmio quando per bagnare inutilmente la pista sono stati sprecati litri e litri di acqua, la usaserro dove serve davvero. (mah, credo vogliano fare crescere l'erba...)
- Ultima questione, ma chi è che si occupa delle animazioni del tabellone? Le formazioni sono sempre fuori tempo con lo speaker, a volte i giocatori vengono saltati...La grafica finalmente è bella e colorata (anche se i nomi dei marcatori sono poco visibili da alcune posizioni) come sincronismo non ci siamo proprio.
Saluti a tutti e sempre FORZA ROMA".
Altra e-mail: "A lorè, finalmente sta roma napoli è passata...te volevo dì un paio di cosette: il romanista di oggi nun parla propio dei cori antinapoli che ce so stati dopo ogni gol,me pare strano visto che il direttore ha sentito i cori de lazieli al derbi primavera fatti da dieci persone....e poi non so se hai notato ma dopo che hanno fatto tre anni hanno cambiato lo slogan vicino ar titolo...prima era il quotidiano "dei tifosi più tifosi del mondo" ora è "della città più tifosa del mondo" che ne pensi?". Mah, guarda, sinceramente sono un po' stanco delle polemiche. Non ne parlano perché dopo che si fa una campagna e non sortisce alcun effetto (perlomeno nel luogo ove il vero tifoso sta, cioè lo stadio) è meglio non parlarne per non evidenziarne il fallimento. Per quanto riguarda la "spalla" del titolo, si era già visto che lo scopo è quello di fare un giornale misto AS Roma/Roma città ed è per questo che vien scritto "Il quotidiano della città più tifosa del mondo". Sarò brutale e bisogna sfatare un luogo comune, con molto senso di autocritica: a ben vedere non è affatto vero che Roma è la città più tifosa del mondo: abbiamo 3 milioni di abitanti e solo 27.000 abbonati, mentre altre realtà, molto più piccole, hanno un rapporto abitanti/tifosi da stadio decisamente superiore: vedi Bergamo, Brescia, la stessa Napoli e potrei continuare per ore. I tifosi della Roma, invece, sono tra i tifosi più tifosi d'Italia e su questo, invece, non c'è dubbio. Stop. Quando avremo 50.000 abbonati come a Milano e lo stadio sempre pieno ne riparliamo. Per finire: "Ciao Lorenzo toglimi solo una curiosita' ma De Laurentis e tutti quelli che si e' portato tipo scorta sono abbonati alla AS Roma o sono entrati come tesserati SSC Napoli? E se fosse la seconda, lo possono fare? Viva la repubblica delle banane... Sebastiano, Londra". Non ne ho idea... ma credo che ogni società ospite abbia comunque diritto a un certo numero di ingressi...


21 ottobre: inserita la pagina di Roma/Napoli.

20 ottobre: alcuni di voi mi hanno chiesto se è in atto uno "sciopero del tifo" per Roma/Napoli.
Beh, stando al comunicato che ho pubblicato ieri, i ragazzi della parte bassa non tiferanno.
Ormai da diversi anni seguo dall'esterno tutto quello che accade.
Sto, moralmente, con loro.
Appenderei personalmente uno stendardo della Curva A allo stadio se potessi e lo difenderei fino alla morte.
I ragazzi sanno quello che voglio dire.
Del resto, questo non significa che ognuno non sia libero di fare quel che vuole.
Chi vuole tifa, chi non vuole non tifa, che problema c'è? C'è la Roma in campo ed è difficile frenarsi.
Lo capisco!
Passiamo ad altro che è meglio.
Non c'è solo la Roma.... invito tutti i webmaster ad apporre questo logo (creato da un fedelissimo del sito) in una delle loro pagine.
ALLARME WEB
NELLA RIFORMA DELL’EDITORIA SI PREVEDE L’ISCRIZIONE OBBLIGATORIA ANCHE PER PICCOLI SITI E BLOG (SANZIONI PENALI PIÙ FORTI IN CASO DI DIFFAMAZIONE) 
- LEVI: “NON È QUESTO LO SPIRITO. 
IL SITO DI GRILLO? DECIDERÀ L'AUTORITÀ”…
Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”
Consiglio dei ministri del 12 ottobre: il governo approva e manda all'esame del Parlamento il testo che vuole cambiare le regole del gioco del mondo editoriale, per i giornali e anche per Internet. E' un disegno di legge  complesso, 20 pagine, 35 articoli, che adesso comincia a seminare il panico in Rete. Chi ha un piccolo sito, perfino chi ha un blog personale vede all'orizzonte obblighi di registrazione, burocrazia, spese impreviste.  Soprattutto teme sanzioni penali più forti in caso di diffamazione. 
Articolo 6 del disegno di legge. C'è scritto che deve iscriversi al ROC, in uno speciale registro custodito dall'Autorità per le Comunicazioni, chiunque faccia "attività editoriale". L'Autorità non pretende soldi per l'iscrizione, ma l'operazione è faticosa e qualcuno tra i certificati necessari richiede il  pagamento del bollo. Attività editoriale - continua il disegno di legge - significa inventare e distribuire un "prodotto editoriale" anche senza guadagnarci. E prodotto editoriale è tutto: è l'informazione, ma è anche qualcosa che "forma" o "intrattiene" il destinatario (articolo 2). I mezzi di diffusione di questo prodotto sono sullo stesso piano, Web incluso
Scritte così, le nuove regole sembrano investire l'intero pianeta Internet, 
anche i siti più piccoli e soprattutto i blog. E' così, dunque? Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e padre della riforma, sdrammatizza: "Lo spirito del nostro progetto non è certo questo. Non abbiamo interesse a toccare i siti amatoriali o i blog personali, non sarebbe praticabile" (non sarà questo, ma allora il disegno di legge è mal scritto: basta leggerlo per capire che quel che scrive Aldo Fontanarosa è vero)
Un esempio concreto, però: il blog di Beppe Grillo verrà toccato dalle nuove norme? Anche Grillo dovrà finire nel registro ROC? "Non spetta al governo stabilirlo - continua Levi - Sarà l'Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute davvero alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà stata discussa e approvata dalle Camere"
Insomma: se una stretta ci sarà, questa si materializzerà solo tra molti mesi, dopo il passaggio parlamentare e dopo il varo del regolamento 
dell'Autorità. Ma nell'attesa vale la pena di preoccuparsi. Perché l'iscrizione al ROC - almeno nella formulazione attuale - non implica solo carte da bollo e burocrazia. Rischia soprattutto di aumentare le responsabilità penali per  chi ha un sito. 
Spiega Sabrina Peron, avvocato e autrice del libro "La diffamazione tramite mass-media" (Cedam Editore): "La vecchia legge sulle provvidenze all'editoria, quella del 2001, non estendeva ai siti Internet l'articolo 13 della Legge sulla Stampa. Detto in parole elementari, la diffamazione realizzata attraverso il sito era considerata semplice. Dunque le norme penali la punivano in modo più lieve. Questo nuovo disegno di legge, invece, classifica la diffamazione in Internet come aggravata. Diventa a pieno una forma di diffamazione, diciamo così, a mezzo stampa"
Anche Internet, quindi, entrerebbe a pieno titolo nell'orbita delle norme penali sulla stampa. Ne può conseguire che ogni sito, se tenuto 
all'iscrizione al ROC, debba anche dotarsi di una società editrice e di un giornalista nel ruolo di direttore responsabile. Ed entrambi, editore e 
direttore del sito, risponderebbero del reato di omesso controllo su 
contenuti diffamatori. Questo, ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice
penale. 
Dagospia 19 Ottobre 2007
Dunque ci siamo.
La Casta che siede nel Parlamento, si è resa conto che non è possibile che un Grillo qualsiasi, bandito da tutti i servizi audiovisivi di Regime e soltanto tramite un sito web, possa mettere in crisi la Casta stessa.
Tutto deve essere controllato: la TV è sotto controllo, dell'uno o l'altro schieramento, i giornali pure, la radio anche.
Manca il web.
Possibile che sia così libero?
Possibile che un imbecille qualsiasi si alzi, faccia un blog o un sito, questo sito acquisti popolarità tra i visitatori e osi addirittura mettere in crisi la Casta?
Certo che non è possibile e così, nel silenzio strisciante, nei primi giorni del vacanziero agosto, esce fuori questo disegno di legge che definire autoritario è un mero eufemismo.
La Corte di Cassazione, con una recentissima sentenza (n. 25138/2007), aveva definito i giornali, con un certo ottimismo, "il cane da guardia della democrazia".
Sentenza ottimista perché i giornali rispondono a loro volta al potere economico-politico e quindi, anche a voler ammettere che siano il cane da guardia della democrazia, sono comunque al guinzaglio del potere politico-economico che li sostiene o, addirittura, li fonda: altrimenti che cosa interesserebbe a un Ricucci qualsiasi di tentare la scalata al Corsera piuttosto che a qualsiasi altra società?
Comunque sia la curiosa definizione mi aveva dato lo spunto, qualche tempo fa, di dire che se ciò poteva esser vero, allora la rete web dovrebbe essere definita il leone da guardia della democrazia, perché a sua volta controlla la democraticità dei giornali, consentendo a ciascun cittadino di dire la propria su qualsiasi argomento, dal più effimero al più impegnato, senza dover per forza passare sotto le forche caudine della speranza di pubblicazione in un qualsiasi quotidiano italiano.
Quindi, mentre il cane da guardia sta a cuccia e al guinzaglio, il leone è libero nella savana.
Per la Casta - animalista solo con gli animali addomesticati - è troppo.
Tempo fa, incidentalmente, ricordammo la Birmania, nazione in cui - durante la rivolta dei monaci, non vennero di certo chiusi i giornali ("cani da guardia" di quel regime), ma venne chiuso internet, in modo che le notizie non si propagassero all'esterno.
Il disegno di legge in questione, quindi, potrebbe trovar posto, indifferentemente, in Birmania o nel Cile di vent'anni fa.
Uno Stato per essere totalitario non deve avere necessariamente un feroce dittatore. Può anche avere una Casta che - con il sorriso sulle labbra - spegne le libertà senza farlo sapere, in modo che parlino solo canali ufficiali o, comunque, controllati.
Questa è la deriva autoritaria che, sottilmente, si sta introducendo in questo Paese, nell'apparente libertà che ci circonda: liberi di fare qualsiasi cosa, ma non di esprimere le proprie opinioni.
Si è iniziato dagli stadi, si sta finendo nel web.
Per gli stadi hanno fatto la legge antiviolenza e hanno dato tutto il potere all'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.
Per l'editoria, fanno la legge "webkiller" e daranno tutto il potere all'Autorità per le Comunicazioni.


Ricardo Franco Levi è il padre della illiberale ed autoritaria riforma, visto che è lui che ha presentato il disegno di legge in data 12 ottobre 2007.
levi_r@camera.it
*
E' ovvio che anche siti come quello del sottoscritto, creando (contro)informazione dovrebbero essere chiusi, visto che non sono giornalista. Ma soprattutto, ferma restando la mia esclusiva responsabilità per ciò che scrivo o pubblico, non ho alcuna intenzione di "mandare il fax" per esercitare un sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione. Piuttosto metto il sito su un server di uno Stato più democratico. Su uno birmano, ad esempio!
Passando ad altro, ammazza quante e-mail sul tipo di Neapolis (il nome già dice tutto) che ha mandato quella e-mail un po' offensiva...
Per tutte, metto quella di Federico: "Il Colosseo,I Fori Imperiali,Il Circo Massimo,San Pietro,la Cappella Sistina,il Campidoglio,il Pantheon,Porta Maggiore,Fontana di Trevi,Piazza Venezia,l’Altare della Patria,Piazza del Popolo,Piazza di Spagna,chiesa di San Carlo alle quattro Fontane,S.Maria in Trastevere,Castel Sant’Angelo,la bocca della Verità,Piramide di Caio Cestio,Acquedotti,Le Mura, il Gianicolo,il Pincio,Trinità di Monti,Piazza Navona ,la fontana dei  4 Fiumi, Basilica di Giovanni (La più antica del MONDO),Chiesa di San Giovanni in Laterano (Una delle piu’ antiche d’Italia),Chiesa di  Sant’Ivo alla Sapienza,Chiesa di Pietro e Paolo,Basilica di San Clemente,Basilica di San Marco,Basilica di San Paolo,chiesa di San Silvestro al Quirinale,chiesa di San Francesca Romana,chiesa di Sant’Andrea al Quirinale,Galleria Borghese,Galleria Colonna,Museo Nazionale di Palazzo Venezia,Museo Pigorini,Musei Vaticani, Via Cola di Rienzo, Via Condotti,Via Margutta,Trastevere,L’appia Antica,Via dei Fori Imperiali,l’Archivio di Stato,Palazzo Chigi,Piazza Colonna,le terme di Caracalla,l’Isola Tiberina,i Musei dell’Eur,Il Foro Italico,Metro Linea A,Metro Linea B,Trenino Piazzale Flaminio-Prima Porta,Trenino Ostiense-Settebagni,Stazione Termini,Stazione Ostiense,Stazione Tiburtina,Aereoporto Internazionale Leonardo da Vinci,Aereoporto Internazionale di Ciampino,Aereoporto dell’Urbe,Raccordo anulare e chi più ne ha più ne metta…
…Tito Flavio Vespasiano,Caio Giulio Cesare,Ottaviano,Marco Aurelio ,Scipione l’Africano,Publio Ovidio,Gaio Valerio Catullo,Tito Lucrezio Caro,Virgilio,Catone il Censore,Publio Cornelio Silla,Gneo Pompeo,Marco Furio Camillo,Romolo e Remo,Tarquinio Prisco,Tarquinio il Superbo,Massimo Decimo Meridio (dalla cui Storia e’ tratto un film che sicuramente  tu Caro Signor Tifoso Obiettivo Glasgow avrai Visto),Gaio,Gneo Giulio Agricola,Licinio Crasso,Tito Labieno,Cicerone,Marco Terenzio Varrone,Sulpicio Severo,Marco Valerio ,Messalla,pure Nerone te ce metto!... chi più ne ha più ne metta…..
…Alberto Sordi,Anna Magnani,Gigi Proietti,Aldo Fabrizi,Ennio Morricone,(Premio Oscar),Claudio Villa,Claudio Baglioni,Andrea Bargnani (unico italiano di Sempre primo nel Draft NBA), Massimiliano Biaggi (4 volte campione del Mondo MotoGp Classe 250cc),Andrew Howe,mi permetto anche Asafa Powell Romano adottato e grande Romanista (Record del mondo sui 100 Metri abbattuto 9 volte),Bruno Conti (Campione del Mondo 1982),Francesco Totti e Daniele de Rossi (Campioni del mondo 2006),Agostino di Bartolomei e chi più ne ha più ne metta….
…Supermercati,pub,locali,ristoranti,pescherie,pizzerie,per comprare e Mangiare  “a pizz’ ‘cca pummarola ‘n gopp’”,il pesce del Golfo,i pomodori San Marzano e le ligne con vongole Veraci  (sicuramente buone ma non e’ bello vantarsi di pommidori, pesce,cozze e vongole…)…e chi più ne ha più ne metta.
Non voglio far polemica con te caro Obiettivo ma prima di parlare su un sito del genere scegli attentamente cosa dire,conta fino a dieci prima di parlare perché io Napoli (splendida città) l’ho visitata in due giorni…Roma non riuscirò a visitarla tutta neanche in una vita intera.
Ti Ricordo che da Napoletano D.O.C. ti sei scordato EDUARDO DE FILIPPO,MASSIMO TROISI e il VESUVIO te li aggiungo io per benevolo Rispetto nei confronti di queste tre figure storiche.
SALUTI da un OBIETTIVO FOTOGRAFICO!".
Mi sembrava di fare un torto a Vincenzo se non avessi pubblicato la sua e-mail. Chissà se i "politically correct" ne capiranno lo spirito: "Ciao Lorenzo, lo so che non essendo una chat, non "ci permetti" di rispondere alle lettere offensive che ti vengono inviate (ti dico la verità: questa è una delle pochissime lettere offensive inviate, non tanto a me, quanto alla nostra tifoseria. Vi potrà sembrare strano, ma è stata una boccata di ossigeno dopo tanto miele), ma questa volta ti prego di fare un'eccezione! Tu conosci la mia situazione geografica. quindi ti posso assicurare che la lettera dello scugnizzo è completamente sbagliata e scritta dopo un sicuro attacco di mitomania. La risposta storica già l'ha ricevuta.permettimi di aggiungere: le isole non sono Napoli, ma comuni a se, quindi devi goderti i piaceri offerti da altre città e non tue, per la costa amalfitana idem, per positano, ischia, capri, procida idem, i cannoli sono siciliani, il Presidente Napolitano è di Camposano, provincia di Napoli, i pomodori San Marzano vengono dall'omonima città che è in provincia di salerno, i 15 milioni di tifosi non si sa da quale stima siano provenuti, sono come i 90 mila del San Paolo, quando invece ne può contenere, con gli ultimi lavori fatti, poco più di 60mila, Fabio C. non li fila nemmeno di striscio, ultima dichiarazione "voglio finire la carriera al Real", Il figlio di Zeus , in più di Totti con il club ha vinto solo una coppa Uefa, adesso un napoletano che si preoccupa della nazionale, dopo che hanno tifato argentina nel '90 è il colmo, "budget esiguo".mah.in c1 hanno speso un capitale portando giocatori di "A"...tra l'altro hanno fallito pure al primo tentativo, non parliamo degli attori, ogni città ha i suoi  maestri.
Mi sa che di "vostro" è rimasto poco. Mi fermo.altrimenti al sig. "vivo nella città più bella del mondo".gli potrei anche ricordare, che il più alto tasso di mortalità di tumori è la zona napoletana, disoccupazione, criminalità, ecc. ecc. Grazie..anche se non pubblichi la mia risposta... sappi (ma già lo saprai sicuramente) che nella lettera non c'è una cosa vera!".
Lo scugnizzo è ormai disintegrato. Non accanitevi please: "Ciao Lorenzo volevo informarti che la costiera amalfitana è in provincia di Salerno e pure Positano, in provincia di napoli è situata la penisola sorrentina con la relativa costa...ci manca solo che dicesse che c'hanno le Cinque Terre e il Gran Canyon. Un saluto".
Riguardo la fotografia della geniale coreografia sulla Juventus... è un fotoritocco di un'altra coreografia ed ecco qui la spiegazione: "Ciao Lorenzo,
la foto che hai pubblicato oggi sul tuo sito è un fotomontaggio. I tifosi sono quelli dell' Ambri Piotta, squadra di Hockey del Canton Ticino, antagonisti dell'HC Lugano, e puoi vedere da qui chi erano i veri destinatari della coreografia:
http://www.blogticino.ch/hockeyblog/blog.php?id=507
A parte le opposte fedi politiche, quelli dell'Ambri Piotta possono essere cosiderati come i laziali di turno (chiamati contadini dai tifosi del Lugano), visto che il loro nome deriva dai paesini di Ambri e Piotta".
Sullo stesso tema mi avete scritto in tantissimi, ma che seguite tutti l'hockey???
"Ciao Lorenzo.Complimenti per il sito.
Ti scrivo per precisare la tua foto della coreografia 'google'.
Il gruppo che ha fatto questa coreografia è la Gioventù Bianco Blu (GBB) che sostiene l'HCAP (Hockey Club Ambri-Piotta). E stata fatta nel derby contro il Lugano (derby regionale). La GBB è uno dei migliori gruppi ultras nella scena hockeystica Svizzera. Uno dei pochissimi gruppi a portare la politica allo stadio (estrema sinistra).
Io faccio parte della Section Ouest 1993, uno dei migliori gruppi nella scena hockeystica Svizzera, che sostiene LHC (Lausanne Hockey Club). Gruppo apolitico. Il movimento nell'hockey Svizzero ha cominciato veramente ad inizio anni 90. Il primo gruppo vero è stato RDN (Ragazzi Della Nord) dell'Hockey Club Lugano fondato nel 1985. Oggi quasi ogni squadra (serie A e B) ha il suo gruppo ultras. Comunque i migliori secondo me sono: RDN (Lugano), GBB (Ambri), SO93 (Losanna). In allegato ti invio qualche foto del gruppo di cui faccio parte e la coreografia originale 'google'.
P.S. Ecco i siti dei gruppi.
Section Ouest 1993, Losanna = www.sectionouest.ch === http://www.youtube.com/watch?v=dNwSFH_VCeA
http://www.youtube.com/watch?v=kMHB_mx52vE&mode=related&search=
Ragazzi Della Nord 1985, Lugano = www.rdn.ch
Gioventù Bianco Blu, Ambri = www.ambri-fanatici.ch
Link verso le foto del nostro nuovo materiale: http://www.materialeultras.it/ita/index-rel.asp?DettaglioCli=SI&CodCli=222&Denom=SECTION%20OVEST%20LOSANNA
Sarebbe bello se sul tuo sito ci sarebbe una sezione per il movimento in Svizzera e di altri paesi esteri...io ti posso dare una mano con il movimento Svizzero sopratutto nell'hockey visto che ci sto dentro. (sarebbe bello per me fare un qualcosa che ho nella mente da tempo.... un sito con tutti i gruppi ultras del mondo di qualsiasi sport, perché sono solo loro i veri tifosi, ma la vita è una (in effetti non capisco Dio: perché ci concede una sola vita, con sole 24 ore al giorno, pur dandoci la possibilità di pensare in grande?) il tempo è quello che è... sapessi quante foto debbo ancora organizzare per la sola A.S. Roma....).
Un saluto di un romano (ovviamente romanista) che è nato a Roma ma che è cresciuto a Losanna ;)".
Dopo di che, per quanto riguarda Milan/Roma, ecco per quale ragione il fantomatico Osservatorio ritiene la sussistenza del rischio 4.
La prefazione è una e-mail dell'amico Marco: "ciao Lorenzo. Ti riporto le motivazioni dell'Osservatorio per Milan - Roma. Non è tanto il provvedimento (fondamentalmente chissenefrega della vendita singola) ma cosa hanno creato per dare uno pseudo senso al provvedimento stesso. Niente di nuovo. Siamo al delirio totale. Questi psicotici si siedono la mattina a tavolino e dicono "che ci inventiamo oggi?" e creano la favoletta del giorno consapevoli che nessuno può dir loro niente. Inutile scendere nei particolari: tutti noi sappiamo bene che sono solo una valanga di cazzate strumentalizzate.
Stavo ipotizzando un accesso agli atti ex L. 241/90, ma tanto troverebbero il modo di inventarsi che sono atti sottratti alla normativa in quanto gravati da motivi di sicurezza pubblica (infatti è così: possono farsi gli affari loro senza dovere dar conto a nessuno). Ormai siamo veramente ad un ridicolo circo governato da mitomani (vedere la galleria di foto sul sito dell'Osservatrorio please!) senza ritegno e soprattutto, cosa ben più grave, protetti da qualsiasi responsabilità".
Ecco qui, dunque le surreali motivazioni per Milan/Roma. Tanto surreali che dovrebbero ribattezzare il loro strano organismo: "Osservatorio Surreale sulle Manifestazioni Sportive": "Considerato che in occasione degli ultimi quattro incontri tra le compagini del Milan e della Roma si sono registrati gravi rilievi per l’ordine e la sicurezza pubblica, soprattutto in occasione dell’incontro di andata del campionato scorso, disputato in data 11 novembre 2006 a Milano - quando due operatori della Polizia di Stato sono stati aggrediti durante la fase di filtraggio, un tifoso è stato accoltellato, un altro tifoso ha riportato lesioni giudicate guaribili in 25 giorni, tre tifosi sono stati denunciati in stato di libertà e altri due sono stati arrestati (quindi la questura all'epoca non ha fatto filtrare nulla, visto che nulla si è saputo dagli organi di stampa, né da resoconti di tifosi) – ed in quello di TIM Cup del 25 gennaio 2007 quando, a seguito degli scontri tra le opposte tifoserie sono rimasti feriti quattro operatori della Polizia di Stato e sono stati tratti in arresto quattro tifosi responsabili di aggressione alle Forze dell’ordine (quindi la questura all'epoca non ha fatto filtrare nulla, visto che nulla si è saputo dagli organi di stampa, né da resoconti di tifosi). Ritenuto che tali gravi episodi potrebbero ripetersi in occasione dell’incontro di calcio “Milan – Roma”, valido per il Campionato di serie A, in programma il 28 ottobre 2007, anche alla luce delle notizie pervenute dalle rispettive Questure e del monitoraggio dei siti di vari gruppi ultras delle due tifoserie (scusate, ma quali sono i siti dei gruppi ultras delle due tifoserie? Escluso il mio che, pur avendo determinate caratteristiche, è personale e non ha muri dove poter scrivere, di quali siti parlate? Tifonet? Ma veramente al limite si sta parlando di Roma/Napoli, nessuno pensa a Milan/Roma), sui quali si rilevano reciproche intenzioni belligeranti; Tenuto conto che soprattutto la tifoseria della Roma, dall’inizio del campionato in corso, si è resa responsabile di intemperanze tali da innalzare il livello di attenzione da parte dell’Osservatorio sui comportamenti tenuti in occasione delle gare disputate sia in casa che fuori e, in particolare, si è resa responsabile di rilievi ed illegalità anche in ambito autostradale (???? ma avete visto dove sono andati i romanisti sinora?) in occasione delle trasferte" (Palermo/Roma: nessun incidente e venti tifosi diffidati per non aver pagato il biglietto con diffida annuillata dal TAR; Roma/Siena: nessun  incidente; Reggina/Roma, nessun incidente; Roma/Juventus: nessun incidente; Fiorentina/Roma: nessun incidente; Roma/Inter: 2 accoltellati a 1 km dallo stadio; Parma/Roma: nessun incidente. CONCLUSIONI: ma che state a dì? Dobbiamo maandare le Iene per il test antidroga?).
Una e-mail: "Ciao Lorè, ti scrivo per darti una notizia per la quale non so se ridere per un quarto d'ora a perdifiato o piangere per l'idiozia di questo paese...Oggi ho accompagnato una mia amica a comprare i biglietti per Livorno-lazie, premesso il fatto che i "garanti" dell'ordine pubblico avevano incaricato della vendita dei biglietti non le solite ricevitorie della lazie ma i posti più strani, tipo profumerie e bar in estrema periferia (ad esempio Ponte di Nona), nemmeno gli Original Fan$ ce li avevano, poi chiaramente è stata rispetta l avendita singola di tagliando...sehhhhh vabbè, la mia amica è
uscita con 2 biglietti in mano, e non le sono stati chiesti documenti per farli, ha detto i nomi a voce, in teoria poteva anche dirle Roberta Missoni (nota pornostar) ma dulcis in fundo, e questa è la cosa più tragicomica che mai avrei creduto di vedere, i Magnifici, Superbi ed Unici servi dell'Amato Ministro come punto vendita avevano messo PUNTO ROMA in Via Angelo Elmo (Cipro), in pratica un esercizio romanista che doveva vendere i biglietti della lazie...ah ah ah ah ah! A questo punto mi sono posto dei quesiti: 1)Hanno fatto ciò per far consolidare quello che loro vorrebbero un gemellaggio?
2)Ma in questo paese qualcuno agisce ancora usando il cervello? 3)Perchè? Quale è il senso di questa cosa? Pensano di scoraggiare la gente a comprare i biglietti perchè li deve prendere da una rivendita romanista? Ma sai quanto cazzo gliene frega!".
Una e-mail: "A Lorè, te volevo dì che sul romanista de oggi (ieri, n.d.L.) hanno messo 'na foto della nostra amata curva coi fedayn ar posto degli ultras primavalle, la brigata de falchi ar posto di curva sud roma 73, testaccio ar posto de brigata de falchi, i fedayn so' sparsi nella curva, il settore O21 pure, ab urbe condita vagheno ar centro della curva... ma questi ce vanno allo stadio e se si da quando?". Nessun problema, non credo che i lettori se ne siano accorti.
Due interessanti articoli dal sito www.francorossi.com:
INTER: SENTENZA CLASSISTA. MA PERCHE' RONALDO? 
Si poteva ragionevolmente credere che l'Inter non venisse punita per i vergognosi striscioni apparsi a San Siro nella partita contro il Napoli?
Gli striscioni erano razzisti e la sentenza è stata classista, cioè discriminatoria.
Se le scritte fossero apparse in tribuna centrale, il Giudice avrebbe ordinato
la chiusura di tutta la tribuna, compresa la zona riservata ai Vips?
No di certo e ancora una volta a pagare saranno i più deboli economicamente, come sempre accade.
Anomala invece la squalifica di Suazo: una gomitata avrebbe meritato come minimo tre giornate e una "non gomitata" niente: i giudici dell'Uefa, come nella sentenza Dida, hanno tenuto conto del niente assoluto del nostro calcio a livello internazionale.
RICETTA ANTI VIOLENZA: NIENTE PUBBLICO E SOLO TV 
Gli ultimi dati statistici dicono che gli incassi delle società di calcio derivano
solo per il 14 per cento da spettatori e abbonati.
Da chi vanno allo stadio dunque pochi soldi e tanti problemi visto che ormai non c'è domenica senza una chiusura almeno in parte e ingresso vietato a chi vuol seguire la propria squadra in trasferta. Non sarebbe meglio dunque abolire il pubblico negli stadi per avere solo telespettatori?
Il calcio sopravvive (di vivere ha smesso da un pezzo) soltanto perché c'è la televisione e un mio vecchio aforisma (il calcio sarebbe lo sport più bello
del mondo se non ci fossero le partite) si può cambiare sostituendo "partite" con "pubblico".I tifosi azzurri hanno gioito per la vittoria della Georgia sulla Scozia, hanno sperato che la Francia non battesse la Lituania mentre anche chi non tifa Italia (o solo Italia) si è entusiasmato per le prodezze di Kakà e di Robinho contro l'Ecuador.
Nessuno era negli stadi dove si sono svolte queste partite, ma tutti le hanno viste. Così si potrebbe fare ogni domenica nel campionato italiano.
Restaurare un po' gli stadi per avere tre o quattro mila posti lussuosi da vendere agli sponsor (gli invitati non mancherebbero) e per rifarsi un po' di questo 14 per cento che verrebbe a mancare.
Poco pubblico e poco calore per i giocatori in campo?
La Coppa Intercontinentale si è giocata per anni a allo stadio Olimpico di Tokyo pieno di pubblico "non tifoso" e un computer dava impulsi ai vari altoparlanti che simulavano un tifo tremendo a seconda in quale metà campo (della squadra sudamericana o europea) era la palla in quel momento.
Niente pubblico, tifo programmato elettronicamente e niente più violenza da combattere.
Niente striscioni, niente fischi o cori contro questo o quel giocatore, niente
di tutto.
E magari, per aumentare il numero degli spot pubblicitari, non disputare più
due tempi di quarantacinque minuti l'uno, ma quarantacinque tempi di due minuti l'uno, con relativi intervalli.
Riguardo la "vigilanza" da praticare oggi allo stadio in ordine al rispetto del "solo abbonati", grazie a F. cerchiamo di capire come funziona:
"la Roma ha vari sponsor piu' o meno grandi, per esempio la Kappa , la Wind , Sky , Algida ecc. ecc. (per fortuna ce ne sono un bel po'),ognuno di questi ha una certa dotazione di biglietti omaggio cosi come da contratto, la kappa ne ha un determinato numero, la Wind pure e l'Algida anche....p oi ognuna di queste aziende che riceve i biglietti omaggio dalla Roma li regala a propri clienti importanti, ti faccio un esempio ancora piu' pratico: la Kappa riceve 20 biglietti a partita (i numeri sono inventati perche'non conosco esattamente quenti in effetti sono), di questi 20 biglietti ne gira magari 2 a xxxxx, 2 a xxxxx, 4-5 al proprio rappresentante che a sua volta li rigirera' ai suoi clienti migliori, e cosi via. Questo vale per ogni sponsor della Roma.
L'amica di Giancarlo magari e' amica di una di queste persone che hanno beneficiato dell'omaggio e quindi potra' regolarmente entrare a vedere la partita".
Andiamo avanti con la e-mail (sto diventando un maledetto blog, ma è solo per il momento concitato!): "in merito alla mia mail dell'altro giorno, per carità W la libertà di stampa....w tutte le libertà. Concordo in pieno con il tuo discorso, solo credo che il giornalista debba dare la notizia, non esprimere la sua opinione, per quella ognuno ha la sua testa...... Sopratutto se "mettiamo alla gogna questi pericoli pubblici che violano la legge" (bisogna distinguere, caro Marcello, tra cronista e giornalista: il cronista racconta la notizia, il giornalista la commenta) e poi.......... articolo del Romanista...... UN'ASSOCIAZIONE PER IL BEL TIFO
 due considerazioni:
 1 - Giulietta zoccola è uno stricione "intelligente" umoristico e d'altri tempi (pure su 'sta cosa.... a me m'ha rotto li cojoni pure 'sto "Giulietta è 'na zoccola"... fossi veronese li avrei presi a bastonate!) , ma sopratutto secondo questo signore (Massimo Ghini, un'altro bel tifoso), genuino e "politically correct".........mentre un "No al calcio moderno" dal tono del discorso....sicuramente sarà tra quelli che considera "Pericolosi", "sovversivi" e di "pessimo gusto".
Visto che è lui a decidere cosa è giusto e sbagliato (lui può farlo. Me lo ricordo al seguito della Roma, soprattutto nelle trasferte più dure) , si può anche fare gli striscioni insieme agli amici, così........evitiamo di perdere tempo, con striscioni che non lo fanno "divertire".
2 - Poi veniamo alla cosa veramente grave.......per un giornale che si erge a difensore del tifo genuino, e da "allontanatore dagli stadi di quei peccatori in curva"
Per uno che inizia un discorso perbenista con "....violenza piu stupida. Invece di cercare idee in biblioteca le si cercano in coltelleria" non mi sarei mai aspettato.........un'incitazione a violare la legge, anzi una dichiarazione di voler violare la legge........
"Ma che schifo di mondo è questo! Assisteranno alla partita Roma-Napoli solo gli abbonati e mi vedrò, forse, costretto a far entrare mio nipote, napoletano e tifoso, con la mia tessera insieme ai suoi cuginetti lupacchiotti. Come si fa a non far vedere la partita ad un ragazzino di 12 anni che se la sogna tutta la settimana. Spiegargli,come al solito, che per colpa di pochi imbecilli tanti ci rimettono. Ma basta! "
Strano io avevo capito che "è inibita la vendita di biglietti in ogni ordine di posto, Si comunica altresì che è  inibito per questo evento il cambio del nominativo"
E già basta con questa GENTE e QUESTI GIORNALI, che predicano bene e razzolano male...........a quando una bella divisione tra cittadini di serie A e serie B......visto che parliamo di calcio? Con seguenti......roghi delle streghe........pensavo fossimo nel 2007, non nel 1607, si vede che ci sono ancora Reuzzi e Regine da abbattere....
conclude con "Provo a fare una proposta perchè non creiamo un associazione......"
visto i temi espressi nell'editoriale, suppongo si riferisca ad un'associazione a delinquere...........
dopotutto viviamo nel paese dove la legge vale per gli altri e io faccio come mi pare. Che tristezza. ciao marcello".
Giacomo: "ciao lorenzo,come già vedo ormai da giorni la tematica è ribadita da più di persone ma volevo dirti la mia,
Il livello d'ipocrisia in Italia sta arrivando a livelli esasperati:a seguito della morte di un poliziotto vengono emanate leggi con la velocità di uno schiocco di dita,ottenendo la prima pagina di giornali e di qualsiasi altro programma televisivo e le conseguente repressione  da regime di polizia.L'altro ieri è avvenuta una sparatoria in un tribunale con l'uccisione di 3 persone che è solo l'esempio eclatante di quanto facilmente si possa attuare azioni pericolose che minano all'ordine pubblico dentro quasi tutti i tribunali italiani (con l'eccezione di quelli di palermo e napoli in primis per ovvie ragioni)dove può entrare chiunque senza che sia controllato a  dovere.Le reazioni?Nessuna:nei giornali è stata riportata la notizia in un trafiletto di giornale e a distanza di 2 giorni non se ne parla più,figuriamoci se sono stati fatte leggi lampo per risolvere il problema.Che strano.Sarà perchè il calcio ce lo sbattono in tv 7 giorni su 7 e vi girano interessi per milioni e milioni di euro e quindi quello che vi succede ha la priorità assoluta?Si è così.Bah.
Intanto ormai qualsiasi partita è giocata è considerata a rischio 4 e i prefetti ,il mite osservatorio sulle manifestazioni sportive e l'Amato ministro decidono di vietare le trasferte ai tifosi ospiti e altre restrizioni che intaccano dei diritti costituzionali,che so benissimo che possono essere ridotti in caso di eventi rilevanti che minano all'ordine pubblico dei cittadini in modo significante;ma scusate,le tanto agoniate riforme antiviolenza a cosa sono servite?Non dovevano garantire la sicurezza per qualsiasi partita grazie al sistema di telecamere,biglietti nominativi e cagate varie?Allora apriamo gli occhi a quest'italia ipocrita e ridicola. -giacomo-".
Sergio ha ragione: "Ciao Lorenzo, visto che non ne posso piu' della vicenda dei "Colerosi" cerco di cambiare un po argomento.... vi invito a vedere se
gia' non lo avete fatto, il programma su discovery channel sulle realta' ultras nel mondo. Ieri sera mi sono imbattuto sulla puntata dedicata alla
ex-Jugoslavia, devo dire che sono rimasto colpito, sapevo che i Balcani sono terra di un tifo violento e nazionalista, ma ho visto scene davvero suggestive (tra cui un bel calcio sferrato da Boban a un poliziotto serbo per difendere un suo tifoso durante un Dinamo zagabria-Stella Rossa dei
primi anni '90) e una interessante indagine storica di come dalla guerriglia da stadio si sia passati alla guerra civile.  Devo dire che ero un po ignorante in materia, visto che quando si parla di queste cose vengono citate sempre Inghilterra, Olanda o Sudamerica, invece ieri sera  ho scoperto una realta' davvero particolare. Un saluto, Sergio". Il motivo per il quale gli Stati politicamente instabili (e l'Italia è tra questi) hanno il terrore delle curve, oltre all'aspetto economico, è relativo alla possibile nascita di leader anti-statali in seno alle stesse curve.
Da tempo definisco gli ultras come gli ultimi patrioti, patrioti cittadini, e non credo di sbagliare di molto.
Nella ex Jugoslavia martoriata dalla guerra i Bad Blue Boys di Zagabria sono stati tra i più eroici combattenti croati e lo Stato ha riservato loro una targa commemorativa nello stadio cittadino. Lo stesso Arkan è stato un leader di curva serbo.
Solo gli ingenui possono pensare che il calcio sia calcio e basta. Il calcio è calcio ma muove la masse popolari. La Lega Nord è nata nella curva dell'Atalanta con i Wild Kaos o sbaglio?
E' per questo che vogliono farne uno sport per ricchi: sopprimere lo spontaneismo è il modo migliore per controllare le cose.
Torniamo su un argomento che ho intenzione di coltivare seriamente: "Ciao Lorenzo, l'idea di chiedere la revoca per la finale di champions è ottima, prima però alcune considerazioni: Chi rosicherebbe di più se andasse in porto? (i potenti del calcio e della politica, quelli che ci fanno soffire) Chi ci perderebbe di più? (Loro. economicamente) La Lega ha effettivamente qualcosa da perdere da questa situazione, in termini di credibilità? Sono domande vere, non retoriche (Ha da perdere chi pensa di amministrare il calcio secondo un concetto clientelare a senso unico, nel senso che i tifosi debbono ragionare secondo la passione, loro con il portafoglio, senza tenere conto delle passioni e delle tradizioni) .
Altro punto da considerare: quali vantaggi potrebbero derivare a chi segue la propria squadra qualunque essa sia? O peggio potrebbe imbastardire ancor di più le checche isteriche che ci rendono la vita impossibile? (sono per l'azzeramento, non per i compromessi. Meglio crepare che essere mezzo vivo. Su una cosa sono d'accordo con la mentalità americana - che per il resto disprezzo - : quando debbono costruire qualcosa di nuiovo distruggono il vecchio, non si limitano a restaurarlo).
Ultima cosa: se la Roma va in finale TU ce paghi i biglietti dell'aereo ovunque sia!!!!!!!!! (beh, pe' 'na cosa del genere sarei pure disposto... me neno casa e via! Però una finale in cas al'abbiamo già fatta. Ho rischiato di morire per prendere un biglietto e abbiamo perso. Abbiamo perso sotto la Sud. Forse voi siete giovani, ma vi assicuro che è meglio essere investiti da un bus a due piani. La prossima finale preferisco il campo neutro ed è oer questo che non mi sono proprio posto il problema) sarebbe allucinante!
Va beh, torniamo a noi.
Se pensi che la notizia potrebbe sollevare alcune questioni (non dico sui giovnali ma magari in altre sedi) e convincere qualcuno a rivedere le cose... si puo' fare. Ma non solo con la denigrazione dell'impianto (se l'UEFA alza la voce rifanno i cessi a tutto lo stadio in due giorni), ma con argomenti ben più convincenti quali l'impossibilità di gestire l'ordine pubblico. Hai ragione quando dici che se non si riesce a far giocare foggia-cavese non si può certo pensare di poter gestire un evento simile.
Quindi se dossier deve essere che coinvolga il maggior numero di curve possibile, di tutte le categorie, ognuno nel suo piccolo certi fatti li denuncia regolarmente (vedi parmigiani), basterebbe raccogliere tutto (soprusi, divieti di trasferte che stanno diventando la norma, assurdità, casi come inter-napoli, la materia prima non manca!!!!) e poi magari un bell'elenco sugli scontri avvenuti dall'entrata in vigore delle leggi come a dire: almeno tutte ste cazzate sò servite a qualcosa? NO! E allora de che stamo a parlà?? (io sono a disposizione. Sarebbe un lavoro immane e, secondo me, basta fare un lavoro fato bene mixando lo stato dello Stadio Olimpico con le decisioni dell'Osservatorio per andare a dama... vedi gli Europeri del 2012 dopo Roma/Manchester United....)
Sulle modalità pensiamoci tutti (raccolta firme? On line? negli stadi? nei supermercati? boh!!!), chiunque può mandare suggerimenti e proposte.
Facciamolo, daje!  bots (Ah, ma perchè hai pubblicato la mail di pulcinella? machissenefrega!) Per chiudere ecco la mail della casa editrice longanesi che ha pubblicato il libro di moggi. Magari scriviamoLe cosa pensiamo della cosa: info@longanesi.it".
Dopo di che, dovete sapere che anche la Questura di Reggio Calabria sta diffidando 13 tifosi della Roma (tredici) che non avevano i soldi per fare il biglietto del treno per tornare a casa. Qui siamo addirittura oltre i diffidati di Palermo/Roma: almeno quelli so' tornati a Roma! Questi invece li hanno diffidati perché potenzialmente potevano creare disordini con potenziali tifosi della Reggina che si trovavano in stazione.
Il testo della diffida - che verrà annullata e bisognerà informare l'Osservatorio sennò la conteggia) è a disposizione (con gli omissis sui nomi) per chiunque la volesse avere. Militello aiuto!
Poi, grazie a Pasquale, quattro foto interessanti (e contrastanti con coloro  che vogliono "normalizzare" gli stadi):

Denunciate il casellante....

Denunciate i giapponesi....

Denunciate i cesenati...

...denunciate Sebino, 
moralisti del cazzo!
Basta, c'ho le vene der collo gonfie.... finiamo in modo soft e con vero giornalismo d'inchiesta a firma Marco Liguori:
LiberoMercato 19 ottobre 2007
I conti della Vecchia Signora
Il giallo degli orologi nel bilancio della Juve
Nel 2006 spesi 3 milioni in regali. LiberoMercato anticipa le risposte del collegio sindacale
Marco Liguori
Ci risiamo. Dopo i celebri Rolex d’oro della Roma, alla Juventus spuntano gli orologi da 2500 euro ciascuno. Ne dà notizia la relazione preparata dal collegio sindacale in risposta alla denuncia presentata, secondo l’articolo 2408 del Codice Civile, dall’azionista Marco Bava nell’assemblea del 26 ottobre 2006 in cui è stato approvato il bilancio chiuso al precedente 30 giugno. Questo è l’esercizio che in cui sedevano ancora nel cda bianconero, fino al mese di maggio, l’amministratore delegato Antonio Giraudo e il consigliere di amministrazione con poteri esecutivi, nonché direttore generale, Luciano Moggi. Bava nella sua denuncia aveva chiesto ai tre sindaci juventini di indagare "sulle spese di rappresentanza ed in particolare su quante di queste, vanno ricondotte a Moggi e Giraudo per verificare se queste siano servite per occultare spese ad personam". Liberomercato è in grado di anticipare le risposte del collegio sindacale, che saranno consegnate in un documento all’assemblea degli azionisti il 26 ottobre prossimo in cui sarà approvato il bilancio 2006/2007. I sindaci hanno esaminato il dossier delle spese di rappresentanza e omaggio che nel bilancio al 30 giugno 2006 ammontavano a 2,9 milioni. Il collegio ha evidenziato che "il 48% di dette spese (1,4 milioni) riguarda omaggi vari di cui 538mila euro materiale Nike, 422mila euro omaggi di valore unitario inferiore a 25,82 euro, 229mila conguaglio biglietti e abbonamenti". Ma c’è una voce molto particolare del dettaglio, riguardante "143mila euro ad orologi del costo medio unitario di 2500 euro circa". I sindaci non danno indicazioni su chi possano essere i beneficiari dei 57 orologi, non specificando se fossero da polso, da tavolo o da muro. Il collegio sindacale, per questi regali e le restanti spese, afferma che "non è verificabile una significativa destinazione "ad personam" delle stesse". "Voglio sapere chi sono gli omaggiati – ha spiegato Marco Bava a Liberomercato – di orologi di valore unitario così elevato. Alla prossima assemblea ripresenterò un’ulteriore denuncia ai sindaci"
Sia per gli orologi che per l’operazione di vendita (avvenuta il 30 giugno 2005, ultimo giorno del bilancio bianconero) della sede sociale della Juventus alla Virgiliocinque, da questa poi affittata alla società bianconera, i sindaci ritengono "che non siano emersi fatti censurabili". Il collegio afferma che "il corrispettivo del trasferimento, pari a 15 milioni è stato versato contestualmente all’atto pubblico, mediante assegni circolari" e fruttò, secondo il bilancio 2004/05 juventino, una plusvalenza di 8,9 milioni. Nella risposta si legge anche che il canone annuo del contratto di locazione (durata 12 anni) è pari "a 1,185 milioni di euro all’anno, salvo che per i primi due anni di durata del contratto per i quali il corrispettivo è, rispettivamente, di 1,0 e 1,1 milioni di euro". Anche questo non ha soddisfatto Bava che ritiene "economicamente censurabile cedere un immobile per 15 milioni ed esserne obbligato a pagare l’affitto per 12 anni. Di fatto è un leasing back, senza la proprietà finale dell’immobile".


19 ottobre: allora, prima di tutto le notizie vere: la polizia di Napoli ha sventato di un blitz a Napoli di 1000 tifosi napoletani pronti a venire a Roma.
Qui, Quo e Qua hanno deciso di tentare la scalata al Corriere della Sera, mentre i Sette Nani di Biancaneve pare si siano arruolati per l'Iraq.
E ora passiamo alle notizie false, iniziando da un articolo de "Il Riformista" e da uno di "London Lite":
Garantisti anche allo stadio
Perdonateci, ma il tema stadi ci sta particolarmente a cuore. Ieri è stata 
un'altra giornata da segnare sul calendario. Sabato l'ingresso per 
Roma-Napoli sarà riservato ai soli abbonati. Per la seconda partita 
consecutiva, chi è tifoso del Napoli non potrà seguire la squadra in 
trasferta e visto l'andazzo generale è probabile che i supporter partenopei
di partite di calcio quest'anno ne vedranno poche.
Ieri è stata anche la giornata in cui si sono sprecati i commenti degli 
esperti, o presunti tali, sulla sentenza del giudice sportivo che - a causa di
striscioni offensivi nei confronti dei napoletani - ha squalificato non il 
Meazza, ma solo un settore: il secondo anello, dove appunto è apparsa la
scritta. C'è chi ha giudicato il provvedimento, non si capisce in base a 
quale logica, come un salutare passaggio dal principio della 
responsabilità oggettiva a quello della responsabilità individuale. A meno
che un settore non sia un individuo, la cosa non sta in piedi. E non si 
capisce proprio per quale motivo chi siede nel settore incriminato, magari
venti file più in su - e ha pagato, sottolineiamo pagato, per acquistare 
l'abbonamento - venga punito, privandolo del diritto di assistere allo 
spettacolo. Con questo metro di giudizio, se un automobilista provoca un 
grave incidente sulla Roma-Napoli e poi fugge, la polizia invece di 
mettersi alla sua ricerca dovrebbe ritirare la patente a tutti coloro che in 
quel momento stanno percorrendo quel tratto di autostrada. E poco 
importa che vadano regolarmente a cento all'ora. La legge è legge. p. s. 
Lo striscione del Meazza era sicuramete di pessimo gusto, ma ci 
chiediamo con quale criterio oggi verrebbe giudicato lo striscione esposto
anni fa da alcuni tifosi napoletani in risposta agli insulti dei veronesi: 
"Giulietta è 'na zoccola". Sarebbe squalificato il loro stadio, pardon, il 
loro settore? 
18/10/2007 
"Ciao Lorenzo,Saro` trito e ritrito, ma sfatare i falsi miti e` pur sempre un 
argomento sfizioso, un po` come cercare di volare verso il sole con ali 
fatte di cera...pero`, ne vale sempre la pena:
"The number of Football hooligans arrested by the police has risen for the
first time in four years, Home Office figures showed today. Nearly 3.800 
yobs were taken into custody by officers last season, a rise of 300 or 8 per 
cent on the previous 12 months.
The total included a massive 25 per cent jump in arrested disorders. 
Manchester United had the most arrests(195) followed by Chelsea (135), 
Sunderland (119) and Newcastler and Tottenham both 117."
Il numero dei teppisti arrestati dalla polizia è aumentato per la prima volta 
in 4 anni, il Ministero dell'Interno ha affermato oggi. Circa 3.800 tifosi sono 
stati arrestati dalla polizia, un aumento di 300, vale a dire l'8% sui precedenti 12 mesi. Il totale include un aumento del 25% negli arresti per disordini. Il Manchester United ha il maggior numero di arresti (195), seguito dal Chelsea (135), dal Sunderland (119), dal Newcastle e dal Tottenham (entrambi 117).
Questo e` un trafiletto spuntato sul London Lite, un giornale che danno 
gratis nelle metropolitane, in pratica riassume che il fenomeno di 
violenza da stadio e` in AUMENTO rispetto agli altri anni, in modo 
considerevole, ma allora mi chiedo: Ma la Sig.ra Tatchet Margaret non 
aveva smantellato questo "problema" e ha dato  a molti illustri, politici, 
signorotti del pallone , telecronisti,l`opportunita` di dire come frase di 
sgomento "Succede solo in Italia?"
Li pero`, le trasferte non le vietano e non le hanno mai vietate...
A presto,
Bin that knife, get a life".
Dal sito www.boysparma.it:
"Pochissimi parmigiani hanno seguito il Parma calcio a Udine. 150, forse 
160. Come BOYS eravamo una settantina. Ci siamo presentati davanti ai 
cancelli dello stadio Friuli in buon anticipo, con alla mano i biglietti 
nominali da noi regolarmente acquistati e pagati (addirittura tre in più di 
quanti eravamo, perché alcuni ragazzi avevano dovuto rinunciare a 
partire). Ci siamo sottoposti al pre-filtraggio meticoloso degli steward, alle
perquisizioni degli agenti di Polizia e al metal detector. Ma qualcuno di 
noi sarebbe dovuto rimanere fuori. Perché? Qualcuno perché in possesso 
di biglietto nominale intestato ad altra persona (per fare le modifiche 
bastava una biro e un foglio di carta), qualcun altro perché provvisto di 
cinghia per sorreggere i calzoni.
I BOYS arrivano in gruppo, entrano in gruppo e se ne vanno in gruppo; 
perché sono un Gruppo ultras.
Dopo le norme anti-tifo dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni 
Sportive (che vietano striscioni, bandieroni, megafoni e coreografie), 
dopo il decreto Amato-Melandri che disincentiva la partecipazione alle 
trasferte e azzera i diritti di ultras e tifosi, dopo i decreti Pisanu sui 
biglietti nominali, ecco dipendenti sottopagati e funzionari pronti ad 
applicare leggi e norme (per altro ingiuste e anticostituzionali) 
dimenticando il più elementare buonsenso. Ma nessuna regola, fosse 
anche sensata, può funzionare se non è applicata con RAGIONEVOLEZZA.
Per rispettare le regole (seppur sbagliate) sarebbe bastato segnare i dati 
dei PAGANTI (perché TUTTI avevano regolarmente pagato), ed evitare di 
tormentare persone che avevano viaggiato per ore. Le cinghie dei 
pantaloni sono un capo d'abbigliamento estremamente comune ed
estremamente necessario. Volerle vietare ai tifosi del Parma, prima di 
farli entrare in un settore riservato ai soli tifosi del Parma, si palesava per 
ciò che era: un sopruso. E i BOYS non amano farsi mettere i piedi in testa 
da nessuno.
Così siamo restati fuori, per cercar di far valere i nostri diritti. Abbiamo 
parlamentato, discusso (anche animatamente), minacciato di 
abbandonare lo stadio per andare in città, e provato ad uscire dai 
cancelli. Alla fine, un funzionario più intelligente dei suoi colleghi, ha 
risolto tutto con molta pacatezza e rapidità.
I soprusi di cui siamo stati vittime hanno provocato attimi di tensione, che 
sarebbero anche potuti degenerare in situazioni peggiori. Anche le 
persone più miti, dopo aver pagato e viaggiato per ore (per seguire il loro
Parma), non accettano di vedersi scippato un diritto sacrosanto. Tutto 
questo, però, ci ha costretto a perdere i primi trenta minuti della partita, 
nonostante avessimo regolarmente pagato per vederla TUTTA QUANTA.
Gli stadi vuoti e senza colore non piacciono a nessuno. E questo, ormai, 
lo hanno capito tutti. Criminalizzando e penalizzando il TIFO e i TIFOSI, il
calcio si sta privando di un futuro.
Chiediamo libertà di tifo e di trasferta, per ACCOMPAGNARE LA SQUADRA
DEL CUORE! 

Lo Shed del Chelsea abbattuto

Coreografia, pare di un gruppo che segue una squadra di Hockey Svizzera. Non so che c'entra la Juventus, a meno che non sia una squadra di Hockey anch'essa. Se siete sensibili o politicamente corretti, 
non leggete.
Evidentemente questo simpatco scugnizzo ci scambia per laziali:
"Caro Burino,
Per tua immensa sfortuna non sei nato nella citta' piu' bella : Napoli, 
primo insediamento di civilizzazione nell ' Intera Europa mediterranea. 
Quando Napoli era gia' una realta' , roma era solo un villaggio di burini 
con 2 mignotte e tanti froci. ..... ritornando ai tempi nostri:
No, aspetta un attimo prima di tornare ai tempi nostri... mi sembra che Roma sia stata fondata nel 753 a.c. ... tieni presente che se si guarda al periodo prima di Cristo (a.c.) il 753 è arrivato prima del 470. Se fosse dopo Cristo (d.c.) - ammesso che tu sappia chi è Cristo - sarebbe dopo...:
Neapolis
Nel 474 a.C. si conclude la II battaglia di Cuma con la disfatta degli 
Etruschi, inflitta dalle forze coalizzate di Cuma e Siracusa, e viene 
ristabilito il controllo greco della costa. Verso il 470 a.C., sempre ad opera
dei Cumani, è fondata, ad oriente del primitivo insediamento, la "città
nuova", Neapolis, che vede un rapido sviluppo favorito dal declino del 
potere siracusano e da uno stretto legame con Atene. Partenope
assumerà nel tempo il nome di Palaepolis, "città vecchia". Nel 421 a.C. le
popolazioni italiche dell'entroterra conquistano le città di Capua e di 
Cuma lasciando invece indenne Neapolis, che comunque risentirà 
fortemente della loro influenza. 
Durante la II guerra sannitica, nella seconda metà del IV secolo a.C., 
Neapolis si allea con la popolazione italica, schierandosi contro i Romani,
che avevano già conquistato Capua. Vinta da un lungo assedio, può 
tuttavia stipulare un trattato favorevole con i vincitori - foedus aequum -
che le garantisce il mantenimento di una propria autonomia. Inizia così 
per la città un periodo di notevole prosperità economica, che si protrarrà
a lungo nonostante la concorrenza, dall'inizio del II secolo a.C., del porto
commerciale di Puteoli (Pozzuoli)". 
 avete un bimboccio come capitano, che per fortuna e' stato sostituito in 
finale con la Francia (stavamo giocando in 10), la vostra squadra come 
tutte le altre in Italia, non puo' dire di aver avuto in campo un 
extra-terrestre , un genio, un figlio di Zeus. Ingiustamente retrocessi in C1
siamo tornati con progetti e uomini attaccati alla maglia azzurra in A con 
un budget decisamente esiguo (lezione di management nel calcio). Vivete
da anni con inferiorita' psicologica pure nei congronti dell' Empoli, troppe
polemiche , poca classe, pochissimo stile, tenetevi il bimboccio e la troia 
di sua moglie, NOI CI GODIAMO NAPOLI, LE ISOLE, IL SOLE, IL VESUVIO,
LA COSTA AMALFITANA, POSILIPPO, MERGELLINA, POSITANO,ISCHIA, 
PROCIDA E CAPRI, IL SAN CARLO, L'AGLIANICO, FALANGHINA, GRECO DI
TUFO, FIANO, FABIO CANNAVARO PALLONE D'ORO, NAPOLITANO 
PRESIDENTE D'ITALIA, SOFIA LOREN, TOTO', FILMAURO NEL MONDO, LA 
MARGHERITA, CANNOLI E SFOGLIATELLE, PESCE DEL GOLFO E LIGINE 
CON VONGOLE VERACI, POMODORO SAN MARZANO E RAGU' LA 
DOMENICA, ETEC.ETC.PRIMA CITTA' D'ITALIA AD AVERE UNA LINEA 
FERROVIA, 15 MILIONI DI TIFOSI NEL MONDO............A VOI SOLO LA 
CIOCIARIA,
    DA UNO SPORTIVO OBIETTIVO
Il Vesuvio nell'eruzione del 1872
L'Informazione (Parma), 15 ottobre 2007 (dal sito www.boysparma.it)
Molti romanisti stanno a Londra e lì, come base, ci sono i Lupi di Londra che ho avuto il piacere di conoscere personalmente a Middlesbrough un paio di anni fa. Mi mandano questo comunicato:
"Roma-Napoli a Londra? Tranquilli, non si tratta dell’ultima decisione presa dall’Osservatorio, ma più semplicemente di un invito per tutti i tifosi romanisti che sabato saranno nella capitale inglese e cercano un posto dove poter vedere la partita in tv. Il gruppo dei “Lupi di Londra”, club giallorosso d’oltremanica, affiliato all’Unione Tifosi Romanisti, dà appuntamento a tutti presso il locale “Sfizio”, situato in una delle zone più centrali della City, a due passi dalla fermata della metro “Holborn” (l’indirizzo esatto è 35-37 Theobald's road). “Finalmente – spiega il presidente del club, Roberto Marroni - dopo aver cercato per molto tempo una nuova sede, abbiamo trovato un posto che vorrebbe ospitarci per vedere le partite della nostra Roma. Il proprietario ha accettato di farci fare una prova questo sabato per la sfida con il Napoli e spetterà a noi convincerlo a darci ospitalità anche per le prossime volte”. Ecco dunque l’appello dei “Lupi di Londra”: “Il proprietario è tifoso della Roma, ma per tenere il locale aperto anche quando non potrebbe (ad esempio quando si gioca di domenica, ndr) ha bisogno di un ritorno economico. Dobbiamo fargli vedere che siamo in tanti e che, oltre a vedere la partita, consumeremo qualcosa. E’ una pasticceria all'italiana e fanno anche dell'ottimo gelato”. Basta poco, quindi, per dare la possibilità ai tanti tifosi romanisti di Londra, di continuare a seguire la Roma a quasi 2mila chilometri dall’Olimpico. Anche perché il “bis”, se tutto andrà come da programma, potrà esserci già martedì prossimo, in occasione della partita di Champions contro lo Sporting Lisbona. Gli italiani a Londra sono molti, così come i tifosi giallorossi che per lavoro, per studio o più semplicemente per una vacanza si trovano nella capitale inglese. E spesso inviano email alla nostra redazione per sapere come fare per vedere la Roma in tv all’estero. Per questa volta non c’è neppure bisogno di cercare informazioni tra milioni di pagine internet. La soluzione è arrivata grazie ai “Lupi di Londra”, che, nel caso sabato si dovessero presentare tifosi napoletani, siamo certi che non chiuderanno loro le porte. Il numero per contattare Roberto è 0044 - (0) 7961421759. Altrimenti basta presentarsi puntuali per il fischio d’inizio allo “Sfizio”, magari con una bandiera giallorossa. E ricordatevi che a Londra saranno le 5 pm".
L'inventiva non ha limiti: "Ciao Lore',ti comunico la mia protesta alle zozzerie degli ultimi giorni.Non posso far entrare lo striscione allo stadio?bene,io trasformo ogni banconota che spendo ogni giorno,dal benzinaio al pub,dal supermercato al bar,in piccolo striscione.Questa settimana ho scritto su tutte le 5,10,20 euro che ho speso "napoli colera".Se tutta la Curva facesse cosi?pensa a tutte le banconote che girano per Roma..Saluti.Mirko-Teramo".
Sbagli, sbagli, sbagli, cavo Mivko. Queste cose non si scvivono neanche pev schevzo.
Un appello un po' per tutti, magari per i visitatori di questo sito che stanno in Monte Mario. Pensate che "la casta" rinuncerà ad essere presente? La Tribuna d'onore sarà desolatamente vuota? Sabato cerchiamo di riprendere il più possibile gli scrocconi del potere per fare vedere che la legge non è uguale per tutti... Se poi non ci sarà nessuno sarò pronto a ricredermi... stasera lucido l'obiettivo e poi - eventualmente - chiediamo spiegazioni al Prefetto Mosca.....
Inserite altre belle foto nella pagina 2 di Parma/Roma.
Per finire, operazione revoca finale Champions League a Roma: lo farò anche io ma chi ha voglia può scattare qualche foto nei propri settori per illustrare il dossier che manderò all'UEFA pregando di togliere la finale a Roma perché hanno fatto un bluff dicendo che lo stadio era a norma e quindi adatto per ospitare la finale? Direi di fotografare: bagni, facilities per le persone con handicap, pulizia e servizi. Vogliono il calcio moderno? Diamogli un calcio !
Oggi avevo da fare fuori Roma e sentivo un programma radiofonico dove una persona intervistata diceva che adesso in Argentina fanno entrare negli stadi solo con le impronte digitali. Beh sì, a Treviso avrebbe sicuramente funzionato:
"Un tifoso vicentino ferito, medicato in pronto soccorso con numerosi punti di sutura alla testa e al volto. Questo il 
bilancio del pomeriggio di follia in piazzale Burchiellati, subito dopo la fine della partita tra Treviso e Vicenza al 
Tenni con i biancocelesti sconfitti per 3-1. Erano circa le 17.30 di domenica quando le due opposte tifoserie, in due piccoli gruppi, si sono incrociate nel piazzale ed hanno cominciato a fronteggiarsi. Sono volate prima parole offensive, slogan e cori da stadio, passando poi ai fatti. Sembra che siano stati gli ultras trevigiani ad iniziare le provocazioni, culminate poi in rissa. Le due fazioni opposte si sono affrontate anche con oggetti contundenti, separandosi soltanto al momento dell'arrivo dei vigili urbani e della polizia, che a quell'ora erano impegnati a far sgomberare i tifosi dallo stadio. Ad avere la peggio è stato un tifoso biancorosso, colpito da un corpo tagliente e ricoverato in pronto soccorso. Dei trevigiani biancocelesti, all'arrivo della polizia, nemmeno l'ombra. La Digos comunque sta acquisendo le immagini delle videocamere di sorveglianza della città per cercare di identificare i responsabili, forse ultras già colpiti dal Daspo".
E-mail: "ciao lorenzo...penso che ormai tutti siamo stufi di tutte le leggi, osservatori e cavoli vari e secondo me bisogna farsi sentire e sarebbe una bella idea uno sciopero di tutte le curve...lasciare le curve vuote per qualche domenica per fargli vedere come stanno rovinando il calcio e come lo vorrebbero loro!!!".
Passiamo poi al momento più bello della giornata. Le fatidiche decisioni de............

Quelli che... se continuano i prossimi Europei ce li daranno nel 3010!
"All’incontro “Milan – Roma” è stato attribuito il rischio “4” con indicazione al Prefetto di disporre, per i tifosi ospiti, la vendita singola dei tagliandi ed il divieto di cessione del titolo, nonché, per tutti, la chiusura della vendita dei biglietti alle ore 19,00 del giorno precedente la gara.
Una più incisiva restrizione è stata invece disposta per i supporter foggiani che, per la partita “Cavese – Foggia”, ritenuta anch’essa a rischio “4”,
non potranno recarsi a Cava de’ Tirreni".
Non sono in grado di fare giocare regolarmente Cavese/Foggia con gli stadi ormai a norma e vogliono gli Europei e la finale a Roma!
Ho cambiato idea. Prima chiedevo di togliere i poteri all'Osservatorio. Non lo fate. Lasciateglieli. La rubrica "Le fatidiche decisioni" DEVE avere assolutamente uno spazio su questo sito e per questo mi serve il vostro aiuto: chi mi fa un elenco dei provvedimenti che hanno disposto porte chiuse, settori chiusi, divieto di trasferte per tifosi ospiti ecc. ecc. dall'inizio del campionato?


18 ottobre (pomeriggio): prima di tutto qualche e-mail: "Così per caso sono capitato sulla pagina online de il romanista........ ma non facevano prima a fare un copia/incolla della pagina "updates" e a caricarla come prima pagina del giornale? E il bello è che ci ricamano pure sopra............pure il comunicato dei ragazzi della parte bassa....... propio senza vergogna. Ciao Marcello P.S. Ma non se possono denucià? Querelà.........qualche cosa insomma".
Guarda Marcello, su questa cosa non drammatizzerei: a parte che qualche bel reportage o qualche bella intervista l'ho ripresa anche io per il mio/nostro sito, il comunicato dei polacchi con cui Il Romanista ha aperto la prima pagina di oggi lo hanno inviato sia a me ma, immagino, anche a loro anche perché l'ho messo on line alle 23.30 e credo che a quell'ora i giochi di un giornale siano più o meno fatti. Anche il fatto del comunicato della parte bassa della Sud, quando la notizia è di interesse pubblico può essere liberamente riportata - anche se viene data l'esclusiva - indicandone la fonte, così come le fotografie. Quel che conta è arrivare per primi ed avere per primi la notizia. In questo, quindi, non posso che ringraziare le mie fonti, che siete voi.
Al di là delle fortissime divergenze sulle rispettive linee editoriali (oddio, parlo come un giornalista!), non può che essere gratificante che un quotidiano attinga notizie da un sito come questo, così come fa Il Romanista ma anche altra carta stampata o qualche radio. La circolazione delle idee e delle notizie non è mai un problema anche se capisco che possa seccare che da un sito no-profit una notizia passi a un giornale-profit. Molte buone cose sono venute fuori da questa circolazione di idee e notizie (vedi la campagna per Maria Noemi o quella per la maglia della Roma). Se ci fosse sintonia si potrebbero fare cose immense ma questo feeling non c'è più e non ci potrà mai più essere, sicché ognuno va per la sua strada.
In ordine al blog di Cristiano Militello che ho segnalato ieri e che presto metterò come link fisso vista l'attenzione riservata a certe tematiche pur lavorando in un media per il quale sarebbe assai facile chiudere gli occhi, segnalo una risposta a quanto dal medesimo scritto:
"ciao Cri, concordo in strapieno tutti i punti. cmq io sarei fuorilegge. lo striscione delle  carrozzine briae lo attacco senza autorizzazione... (resti tra noi..)
in realtà un capoccia digos me lo chiese se avevo firmato o faxato la  documentazione richiesta alla fine di pisa-monza di campionato, ma io
risposi che si doveva rivolgere al presidente del club, ovvero Davide; "Vede quel ragazzino distrofico sulla carrozzina? E' lui il capo, chieda a lui.."
questo mi rispose che era meglio lasciar stare e se ne andò con la faccia di quello che aveva fatto una domanda stupida, voluta da una legge altrettanto stupida. Vedi, spesso manca il buon  senso e basterebbe poco a far capire alla gente e a chi decide per noi che c'è un limite a tutto, se si vuole anche a quello di prendersi per il culo ma avere nello stesso rispetto di tutti e di tutto ciò che abbiamo intorno... ora a questa classe di politici lontani dalla
realtà, vai a spiegarglielo un  pò...".
Altra e-mail: "Ciao Lorenzo, ti rinnovo i complimenti per il tuo sito, per l'ottimo lavoro che porti avanti da queste pagine (e non solo) e per le tue analisi sempre efficaci. Ti scrivo riguardo la decisione della giustizia sportiva di chiudere la Curva Nord interista. Ora premesso che credo la cosa paradossale visto che non hanno avuto il coraggio di chiudere tutto lo stadio come è sempre accaduto ad altre squadre in simili situazioni, ieri sera casualmente ho visto un'intervista a Franco Caravita che in poche parole come abbonato essendo stato danneggiato, chiederà i danni alla Lega, poi ha dichiarato che lui come la totalità della curva vedrà la partita in un altro settore. Ora se domenica succederà questa cosa sarà l'ennesima dimostrazione della inefficacia delle norme anti violenza; il fatto è questo, visto che sono tutti abbonati e che non potranno andare in curva, di fatto NON potrebbero acquistare biglietti per altri settori poichè risultano essere già possessori di un titolo valido per l'ingresso.Se entreranno a S.Siro nell'altra curva o in Tribuna, le cose sono due o la società in un tacito accordo li farà entrare, oppure dovranno con un escamotage acquistare i biglietti contravvenendo alle norme ed essendo passibili una volta a S.Siro delle sanzioni previste. Insomma in ogni caso l'ennesima sceneggiata italiota". Mah, ti devo dire che dubito che l'Inter abbia il secondo anello composto da soli abbonati... Moltissimi acquistano il biglietto volta per volta sicché sono liberi di andare dove gli pare. Mi era stato detto, comunque, che un abbonato ha il diritto di comprare anche un biglietto per qualsiasi altro settore: del resto, se sono abbonato in Curva Sud e una volta voglio andare a vedere la partita in Tribuna Monte Mario con mio padre sarebbe assurdo vietarlo. Fino a un paio di stagioni fa non si poteva fare ma ora mi sembra che si possa.
Andiamo avanti, sulla scia dell'United FC of Manchester: "Ormai la delusione è profonda. a volte ripensiamo a tutte le serate,le nottate a fare bandiere,striscioni,stendardi per le domeniche SENZA FAX!!! per sostenere i nostri ideali, i nostri pensieri..  La delusione e l'incapacità ci chi ci "comanda", fu raggiunta quando non ci fecero entrare lo striscione per la ragazza uccisa nella metro..."CIAO VANESSA".. motivo del sequestro? lo striscione doveva essere comunicato via fax UNA SETTIMANA prima... la ragazza fu uccisa due giorni prima del derby!!!! noi della BRIGATA DALLAS ROMA, il modo di vivere ultras e di continuare a viverlo, lo facciamo tutte le omeniche... le domeniche mattina alle 11!!! seguiamo l'AS ROMAN, squadra di seconda categoria di roma...TORCE,STRISCIONI,BIRRA e CORI CONTRO TUTTO E TUTTI... CONTRO IL SISTEMA E IL CALCIO MODERNO CHE NON CI APPARTIENE..
DAI CAMPI DI PERIFERIA, RITORNEREMO...LA REPRESSIONE MAI CI FERMERà!!!  B.D ULTRAS ROMA".
Continuiamo con l'ironia: "Ciao Lorenzo, ti mando un video che ho uploadato su youtube del tuo omonimo che canta contro la Lazio.
http://it.youtube.com/watch?v=FRcVNFsL6Ns Oggi che farebbero ??? Interromperebbero la trasmissione perche' violenta ???
Ciao, Roberto". Beh, visto che - per il "nuovo modo di fare il tifo" - è ormai prossimo il gemellaggio Roma/Lazio e sarà vietato insultarli perché sennò è discriminazione territoriale, credo che questo video sia particolarmente odioso. E' allucinante e politicamente scorretto accostare il nome della Lazio a soluzioni fecali e questo potrebbe scatenare nelle menti deviate stragi tipo quella del Tribunale di Reggio Emilia. Propongo la censura.
L'amara ironia di Luca: "dopo la sparatoria di ieri in tribunale, l'osservatorio ha deciso: ingresso nei tribunali solo per gli abbonati!".
Una buona notizia che mostra una - spero continua - rinnovata sensibilità della Roma per i propri tifosi-abbonati: "cambio posto effettuato. non ho trovato proprio quello che volevo ma almeno non sto dietro ai vetri. certo che lottomatica e coni sò veramente pessimi! grazie per l'attenzione e lo spazio che mi hai concesso. saluti, giancarlo".
Chiudiamo per ora con Fabrizio: "CIAO LORENZO , sono fabrizio , sono innamorato della A.S.ROMA e di ROMA citta', ho letto il comunicato degli ultras della parte bassa e devo dire che mi trovo d accordo con loro . pero' penso che sia giunto il momento di far parlare al mondo intero di questa splendida tifoseria che rende ancora piu magnifica questa citta'.
Dimmi se ti piace la mia iniziativa e rispondimi e se possibile diffondila in modo che i CAPI GRUPPO aprano gli occhi su questo.
Allora vengo al dunque ora che tutti come e' palese la cosa stanno tentando di far si che i gruppi organizzati spariscano pensa che sia il momento di far rinascere il nostro grande commando o con il vecchio nome o con uno nuovo.
Pensa che bello nessun gruppo visibile ma tutti uniti insieme un unico coro una intera curva che canta unita .
In questo modo secondo me faremmo capire al mondo intero e a quei 4 politicanti contadini ( con tutto il rispetto dei contadini )  che NON CI AVRANNO MAI COME VOGLIONO LORO  e che pur di sostenere la nostra squadra e i nostri ideali siamo disposti a mischiarci per l amore che ci accomuna , senza piu problema di simpatie o antipatie senza destra o sinistra . pensa che spettacolo sarebbe la curva .
Forse avro' sognato un po troppo pero'secondo me se arrivassimo a fare una cosa del genere , daremmo una grossa scossa a sti 4 deficenti che vogliono ammazza il tifo !!!! ASPETTO UNA TUA RISPOSTA TI FACCIO I COMPLIMENTI PER TUTTO QUELLO CHE FAI SUL TUO SITO OGNI SANTO GIORNO PER TUTTO IL POPOLO GIALLOROSSO". Guarda, non credo che sia più possibile fare una cosa del genere e non tanto per i problemi del passato, quanto per il fatto che il Commando sarebbe fuori posto nel calcio e nel tifo d'oggi, impostato su tutt'altri valori. Del resto non basta un nome per fare un gruppo, ci vuole anche la materia prima! Lo dico da...  fuoriuscito del CUCS da molto tempo ormai, anche se lo spirito di quel gruppo, perlomeno quello del periodo temporale da me vissuto - credo di averlo ancora ben saldo dentro. La Curva Sud di allora è totalmente diversa da quella di oggi, il calcio era diverso e anche i ragazzi erano diversi. Con ciò non voglio gettare la croce sui ragazzi di oggi: molti sono validissimi e posso assicurare che è molto più difficile far parte di un gruppo ultras oggi - con questa incredibile campagna di odio - che non allora. Il non diventare "come ci vogliono loro", come tu dici, non ha bisogno di uno striscione ma di un modello di comportamento. Per non diventare "come vogliono loro" basta non fare come vogliono loro.
Nella Curva Sud di Roma ogni gruppo ha la sua specificità. Persino le mentalità sono diverse, sicché è ben possibile tifare tutti insieme ma ormai impossibile avere un unico gruppo, che sarebbe il sogno di tutti. Del resto, se qualcuno ricorda, nel volantino dei primissimi AS Roma Ultras, l'ultimo gruppo ultras inteso come gruppo portante (che aggregarono, facendoli sparire in sé, gruppi più piccoli), veniva scritto che l'obiettivo era quello di fare una curva unita e che se non ci si fosse riusciti neanche quella volta allora "sarà veramente finita per i prossimi vent'anni". Bene, non ci si è riusciti per varie ragioni e ASRU è stato solo uno splendido momento in cui la Curva Sud ha rialzato la testa, sicché non resta che aspettare, almeno fino al 2019, quando avremo una bella Curva Sud intitolata all'ex Pre-effetto Serra, con la sua foto al posto di Brigata Roberto Rulli. Con il parabbola al posto di quelli che oggi sputano il sangue per la nostra squadra in casa e in trasferta, tra mille vessazioni. Ma sarà unita. Peccato che noi non ci saremo e che invece di Curva Sud si chiamerà Curva Tim. Tenetevela.


18 ottobre: prima di tutto un comunicato degli "ultras della parte bassa", inviato in esclusiva solo a questo sito:





































Dopo di che segnalo, con grande piacere, il blog di Cristiano Militello di "Striscia lo Striscione", che si è reso perfettamente conto di quello che stanno combinando questi signori:
http://blog.striscialanotizia.fabbricadigitale.it/
L'Italia è un Paese normale, dove in Tribunale ci si ammazza e allo stadio non si può andare. Vaglielo a far capire ai polacchi!
"Salve, sono Jarek dal fan club polacco dell`AS ROMA. Sabato, andiamo ad assistere alla partita Roma-Napoli in un gruppo composto di otto persone. Oggi `e stata annunciata la decisione che allo stadio possono entrare solo le persone che hanno un abbonamento - non ci saranno disponibili da comprare i biglietti
individuali per questa partita. Percio` vogliamo chiederevi di aiuto per farci entrare allo stadio per vedere Roma-Napoli. La decisione di non vendere i biglietti `e stata presa solo qualche giorno fa, mentre noi abbiamo pagato per il volo e gli alberghi nell`agosto, un giorno dopo la pubblicazione delle dati delle partite.
Siamo un fan club giovane della migliore squadra del mondo pero` siamo gia` qualche volta andati in Italia a vedere le partite di Roma. Nel 2006 abbiamo
assistito a: Udinese-Roma, Inter-Roma, Roma-Fiorentina e Lazio-Roma. Nel 2007 siamo stati in un gruppo di 40 persone alla partita Roma-Lazio. Nel prossimo
tempo vogliamo vedere anche gli incontri fra Roma e Napoli (che ci entriamo!!), Milan e Roma e, nel dicembre, Roma e Manchester. Si stiamo svillupando, siamo sempre piu` numerosi (`e  un effetto degli incontri dei romanisti polacchi organizzati due volte all`anno), abbiamo le nostre sciarpe e giacche che pensiamo di portare durante la partita Roma-Napoli. Abbiamo anche due bandiere che vengono appese all`Olimpico ogni volta che ci siamo presenti.
Nonostante la distanza che ci divide (1500 km) noi amiamo l`AS Roma cosi` come voi, nati a Roma, e anche noi, benche` siamo della Polonia lontana, si sentiamo i Romanisti veri e propri. Non ci vogliamo nemmeno immaginare che, dopo aver fatto 1500 chilometri, staremo davanti allo stadio senza vedere la partita di nostra cara Roma. Vi preghiamo di aiutarci ad entrare a vedere questa partita. Senza di vostro aiuto, il nostro arrivo non ha senso...
Ci vediamo sul cammino di tifosi Jaro - Fan Club Polonia".
Datasport:
La risposta degli ultras dell`Inter alla squalifica della Curva Nord per gli striscioni razzisti non si e` fatta attendere . `O chiudono tutto San Siro, oppure noi ci saremo. Nessuno puo` vietarci di comprare i biglietti per gli altri settori`. Nessun segnale di resa, dunque, da parte degli ultras nerazzurri, che garantiscono la loro presenza in occasione della gara casalinga del 31 ottobre contro il Genoa: lo faranno senza aggirare la legge ma, semplicemente, acquistando biglietti di altri settori.

Un trasloco che, di fatto, potrebbe rendere inutile il provvedimento preso dal Giudice Sportivo, danneggiando invece quei sostenitori, tra i circa 6.000 abbonati al secondo anello verde, che non sono facinorosi o autori degli striscioni, ma non hanno voglia o la possibilita` di acquistare un nuovo biglietto.

Il direttivo della curva si riunira` nei prossimi giorni, probabilmente giovedi`, per decidere ufficialmente come comportarsi, mentre e` possibile che tutti gli altri tifosi colpiti dalla decisione inoltrino una serie di richieste di rimborsi all`Inter. 



Ciao Lorenzo,
vagando sulla rete ho letto l’intevista (link http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=213733) al signor Massimo Coccia “professore di diritto internazionale che ha riscritto il codice di giustizia sportiva durante il commissariamento della federcalcio, gestito da Luca Pancalli”. Apparte che gli toglierei la laurea per quanto è stato in grado di fare, ma leggendo attentamente la sua intervista si ha la conferma di quanto sia incapace. In primis come tutte le recenti norme nessuno ha capito che l’Italia è l’Italia e non il nord-Europa o l’Inghilterra di turno, il suo obbiettivo è quello di isolare i “personaggi negativi”, ma alla costatazione del giornalista “Gli altri si compreranno il biglietto e andranno in diversa zona dello stadio...” cerca di arrampicarsi sugli specchi affermando che andrà in altri settori da singolo, ma io non stento a credere che con le migliaia di biglietti disponibili nel San Siro di turno, il gruppo di turno possa comprare un bel pacco di 200-300 biglietti e far gruppo ugualmente rendendo vana (come tutte le altre d’altronde) le bilionarie norme anti-violenza. Ora rileggendo la sua intervista sapevo che ci sarebbe stato mascherato l’inganno… Ed io sono giunto alla conclusione che in questo caso l’inganno sta nel fatto che (io sono della reggina, ma prendo come esempio continuo sull’Inter) su 10.000 abbonati della curva sud quanti di loro pur di esserci rifaranno il biglietto? La multa per gli striscioni nel caso dell’Inter è stata di 30.000 euro. Quei 10.000 biglietti in più quanto porteranno nelle casse della squadra? Ben più della multa. Nel culo la prende il tifoso, anzi magari a volte paga doppio per prendersela in quel posto =)
Un calcio al moralismo
Il calcio allo spontaneismo
Stammi bene Lorenzo, un saluto da Reggio Calabria.

Ecco l'intervista al Prof. Massimo Coccia:
"Massimo Coccia è il professore di diritto internazionale che ha riscritto il codice di giustizia sportiva durante il commissariamento della federcalcio, gestito da Luca Pancalli. Coccia era il vicecommissario ed ha introdotto la norma che permette di punire una zona dello stadio e non l’intero stadio.
Professore, è arrivato il momento di sfruttare le novità del nuovo codice: come vi è venuta l’idea di questa pena «a zona»?
«L’abbiamo copiata dalle regole applicate dall’Uefa in alcune partite europee: in Francia o nel nord Europa. È stato un modo per regalare maggior flessibilità alle norme, sennò si passava dal niente alle porte chiuse. Questa è una via intermedia».
Norma più di forma che di sostanza?
«Certo, chi vorrà potrà andare ugualmente allo stadio. Pagandosi il biglietto per un altro settore. Però questa sentenza dà un segnale forte. C’entra la responsabilità oggettiva della società, ma pone i tifosi di fronte ai propri errori».
Un’ingiustizia per chi non c’entra e perde i danari dell’abbonamento...
«Magari servirà a sviluppare la coscienza. È già successo, in qualche stadio, che i tifosi abbiano isolato i personaggi negativi». 
Gli altri si compreranno il biglietto e andranno in diversa zona dello stadio...
«Vero, però la curva è vista come un luogo fisico da controllare. C’è molto senso dell’appartenenza, una specie di appropriazione territoriale. A certi tifosi pesa doversene allontanare (il Professore non capisce quanto possa essere bello comparire come gruppo in un qualsiasi altro settore. Sui libri non c'è scritto)».
Ma se pagano il biglietto, entrano lo stesso nello stadio...
«Chi sta in curva può andare anche altrove, ma da singolo. Comunque senza far gruppo, sparpagliati. È una sberla psicologica» (sui libri non c'è scritto...).
La società è multata, perde una piccola parte di incasso. Meglio così che le porte chiuse. Esiste un sistema per salvaguardare le società?
«Per assurdo, sì. Basta guardare foto e filmati. Si vede bene chi teneva o stendeva gli striscioni. Sono riconoscibili, ora è facile sapere a chi è stato venduto il biglietto o l’abbonamento. Tutto è nominale (il professore pensa che la gente rispeti il posto dell'abbonamento. Anche questo sui libri non c'è scritto. In effetti tra quello che ho studiato sui libiri e quello che ho imparato nella aule c'è una bella differenza. Il Professore ha studiato, ma evidentemente nelle aule non c'è stato). Gli stessi abbonati innocenti potrebbero chiedere i danni. E così la società. Se li citi e gli tocchi il portafoglio, ci penseranno prima di riprovarci». 
1 ottobre 2007 
Al Ministro degli Interni Al Ministro delle attività giovanili e dello sport PREMESSO CHE
A sei mesi dall’applicazione della delibera nr. 14 dell’8 marzo 2007 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, recante le procedure di ammissibilità di striscioni e bandiere, possiamo tracciare un primo bilancio, che è, senza dubbio, negativo; Le suddette procedure hanno prodotto, come primo risultato, un’impopolarità diffusa nei confronti delle Istituzioni presso larghe fette di spettatori che si recano allo stadio, i quali non ne comprendono l’utilità nella lotta alla violenza;
- I tifosi, già vessati dall’introduzione del biglietto nominativo, e dalle lunghe file che continuano a fare per assistere alle partite, si sono ritrovati improvvisamente a dover fare i conti con questa nuova rigidità procedurale che ha comportato, troppo spesso, il sequestro dei loro strumenti di tifo; Alcuni tifosi sono in balia, quando vanno in trasferta, dell’interpretazione delle Questure competenti (in alcuni casi vengono sequestrate anche le magliette e le sciarpe), che spesso adottano misure assurde e, comunque, diverse tra loro, producendo una disomogeneità nell’applicazione delle norme; Molti gruppi ultras e clubs si sono rifiutati di seguire la procedura, particolarmente vessatoria, di mandare un fax con misure e contenuti degli striscioni la settimana prima della partita alla Società calcistica, che a sua volta lo gira alla Questura che decide quali e quanti striscioni possono entrare allo stadio; 
Queste forzature dell’Osservatorio hanno comportato un danno al tifo popolare, che si distingue per iniziative finalizzate alla promozione di uno sport pulito, contro ogni forma di discriminazione e razzismo; 
La caratteristica comune a tutti gli stadi di oggi, a differenza di quanto avviene in tutto il resto d’Europa, è il clima di tristezza che ha soppiantato quello di festa e di divertimento. Senza bandiere, senza punti di riferimento per i cori (anche i megafoni sono proibiti) senza gli striscioni dei gruppi, goliardici ed ironici (dal famoso “giulietta è una zoccola” al “voi co’maschi noi co’le femmine”), senza le bellissime coreografie da derby, lo stadio in Italia perde una delle sue caratteristiche fondamentali e un fascino che tutta Europa ci invidiava, ripercuotendosi anche sui meccanismi economici che interessano il gioco del calcio; Migliaia di giovani che frequentano le curve, in questo modo sono stati privati della libera capacità di espressione attraverso creatività, colore e ed energie positive (tutto ciò che si può definire cultura popolare del tifo), aumentando così il rischio che, in alcune realtà sociali, l’unico ambito possibile di partecipazione attiva sia proprio quello che lo Stato sta cercando di combattere: l’aggressività e la violenza; Le misure speciali adottate per legge sono risultate inefficaci nella lotta alla violenza, non intervenendo sulla questione culturale ed educativa, come ci dimostrano gli incidenti nel recente derby di Genova, una volta famoso per la capacità delle due tifoserie di competere in maniera splendida attraverso coreografie, sfottò e striscioni ironici e, in ordine di tempo, quelli fuori l’olimpico di Roma con due tifosi interisti accoltellati; Si succedono ogni domenica casi paradossali di divieto di ingresso di striscioni e di persone nello stadio. Esempi significativi: i tifosi della Sampdoria non sono stati fatti entrare con uno striscione che recitava l’articolo 21 della costituzione; a Pisa ad un tifoso con le stampelle è stato vietato l’accesso in curva; a cinque ragazzi sono state combinate cinque diffide per un anno per aver organizzato una coreografia con lancio di 2500 rotoli di carta igienica (motivo: “è infiammabile”); in quasi tutti gli stadi sono state sequestrate migliaia di sciarpe e bandiere con la dicitura “Ultras”; ad un bimbo di 5 anni è stata sequestrata la bandierina; a Roma non è stato autorizzato lo striscione “Addio Vanessa” dopo la morte della ragazza uccisa in metropolitana; un tifoso è stato diffidato per tre anni con obbligo di firma perché ha esposto uno striscione con la frase “A noi ce s’è rotto il fax”; uno zio che ha portato due nipotini, uno di tre e uno di dieci, allo stadio per tre partite casalinghe, ha visto passarsi il più piccolo al metal detector e sottrarsi le sciape con scritto Ultras, dopo le tre partite sono stati i nipotini stessi a chiedere allo zio di non andare più allo stadio; Rimane inspiegabile la discrezionalità con cui si decidono gli ingressi degli strumenti del tifo: 
a Bologna controlli in curva di casa serrati su tutto il materiale recante la scritta “ultras” (dalla bandierina alla sciarpa e alla maglietta); 
a Genova sono tollerati i bandieroni, in altri stadi no; 
a Roma e a Napoli si chiude un occhio sugli striscioni dei gruppi di casa e si è fiscalissimi su quelli in trasferta; 
La Ministra Melandri ha assunto ad agosto, dopo aver accolto le richieste del Comitato “Il tifo popolare nel calcio che vogliamo”, precisi impegni per rivedere immediatamente le posizioni dell’Osservatorio in materia; Diverse componenti sociali e politiche insistono perché, superata la fase emergenziale, si apra una riflessione sul mondo del calcio e le dinamiche che lo attraversano, cominciando a prevedere interventi per la mediazione del conflitto, per un’educazione allo sport nelle scuole, per la rivalutazione del tifo popolare nel nostro Paese; 
SI CHIEDE
Se siano al corrente della situazione createsi dall’approvazione della legge ad oggi e se non sia il caso di promuovere un’indagine sull’effettiva applicazione e sull’efficacia della stessa, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, compresi i tifosi; Se si siano attivati per dare delle risposte concrete alle richieste dei tifosi di poter esprimere, attraverso gli strumenti di tifo, i propri pensieri senza offendere nessuno; Se ritengano anch’essi necessaria una rivisitazione delle disposizioni dell’osservatorio e della legge, prevedendo un allentamento della repressione e favorendo percorsi di prevenzione attraverso interventi socio-educativi; Se siano d’accordo nel riconoscere il tifo popolare quale componente essenziale per un rilancio del gioco del calcio, rappresentando, attraverso le buone pratiche messe in atto, un elemento facilitatore di processi relazionali e socio-culturali positivi dentro e fuori gli stadi. On. Daniele Farina (Rifondazione Comunista)
Ultime e-mail per oggi e poi, passata questa maledetta partita, finalmente potrò tornare ai "classici" aggiornamenti....
"ciao lorenzo volevo parlare di roma-napoli e di quanto scalpore ha suscitato questa partita...oggi per caso sono andato su un sito di tifosi della roma, a leggere delle lettere dove la gente si lamentava di non poter andare allo stadio in questa partita, semplicemente per colpa dei gruppi ultras, scrivendo come questa partita sia sempre stata un derby bellissimo.
Prima di tutto a questi signori volevo fare una domanda, ma nei passati roma-napoli dove c***o eravate?? (me lo chiedo anche io) Io da quello che mi viene raccontato, tranne negli anni del gemellaggio, è sempre stata una partita con particolare odio tra le parti.
Poi questo falso perbenismo nel dire che allo stadio si va solo per tifare per la propria squadra e senza offendere e denigrare gli avversari. Ma questi signori, sicuramente, avranno fatti cori contro la juve, contro moggi largamente rallegrati e sorridenti...Allora??? Viva l'ipocrisia... Io non voglio uno stadio come se fosse un teatro o un cinema, io voglio uno stadio che tale si possa definire e non voglio andare in uno stadio dove non esistono piu' bandiere, megafoni, torce e colore e folklore.Sopratutto IO VOGLIO ANDARE ALLO STADIO...
Un ultras della curva sud ".
Simone: "Ciao Lorenzo, ti scrivo in risposta al ragazzo che addita tra la colpa del blocco della vendita dei biglietti agli ultras napoletani. Finchè parli di
Prefetti, guardie, AS Roma etc sono d'accordo, ma onestamente non riesco a capire perchè te la prendi coi Napoletani, cioè cerchiamo di non fare i
campanilisti estremi ed a tutti i costi...ora mi devi dire cosa c'entrano i Napoletani? Mi sembra che loro, forse, vengano danneggiati più di noi, in quanto non gli viene vietata solamente questa partita, ma io per ora ne conto ben 2 (Genoa in casa ed Inter fuori) senza contare che la loro prossima trasferta è Firenze, dove chiaramente non ce li faranno andare...dai su cerchiamo di essere obiettivi, e prendiamocela con chi ha le colpe davvero, su tutti chiaramente l'Osservatorio, i Prefetti e l'Amato Ministro, che non sono in grado (o più probabilmente fanno finta di non esserlo)di garantire l'ordine pubblico per l'arrivo di qualche migliaia di Napoletani (capirai in Italia appena se trova il modo ed il pretesto de lavorà de meno...), è colpa loro se sabato non puoi andare allo stadio non dei Napoletani perchè sono Napoletani; questi organi come dice il sacrosanto volantino della Curva A, stanno falsando di fatto il campionato penalizzando la compagine partenopea; prendiamocela con l'As Roma in caso, che ha avuto troppa paura che qualcosa potesse succedere e che il derby rischiasse davvero di giocarsi a porte chiuse (voglio vedere se la prossima in casa era Roma-Udinese se imponevano l'entrata ai soli abbonati, ma del resto il denaro è il denaro, e Rosella lo sa benissimo...talis Marchicià talem filias). Ecco penso di averti dato la mia personalissima risposta con chi te la devi prendere...credo proprio che i Napoletani sono gli ultimi con cui prendersela, in quanto parte lesa da inizio campionato...
Simone".
Annuncio finale: "Ciao Lorenzo, mi chiamo Francesco. Sto cercando urgentemente una copia originale (no fotocopia) del libro sulla storia del Cucs. Sai per caso dove posso trovarlo o se qualcuno sarebbe disposto a venderlo? la mia mail è francesco.diludovico@gmail.com  , il mio numero di cellulare è 334-3915893. Pago tra gli 80 e i 100 euro, nessun problema. Se puoi metti il mio annuncio nella tua pagina degli aggiornamenti, è molto importante.
Ti ringrazio. Francesco".
Roma/Lazio:

GARA A.S. ROMA-S.S. LAZIO DEL 31 OTTOBRE 2007
AVVISO PER GLI ABBONATI A.S. ROMA 2007/2008   DI CURVA NORD E DISTINTI NORD
In riferimento alla gara ROMA-LAZIO di mercoledì 31 ottobre 2007 si comunica quanto segue:
-          gli abbonati A.S. ROMA di Curva Nord per l’attuale stagione calcistica dovranno ritirare un tagliando segnaposto per l’accesso nel settore di Tribuna Tevere Laterale/Parterre Lato Sud;
-          gli abbonati A.S. ROMA di Distinti Nord per l’attuale stagione calcistica dovranno ritirare un tagliando segnaposto per l’accesso nel settore di Tribuna Monte Mario Lato Sud;
-          i suddetti tagliandi segnaposto dovranno essere ritirati dal 19 al 27 ottobre 2007,   dalle ore 10.00 alle ore 18.00,   esclusivamente presso gli A.S. ROMA STORE di Via Appia Nuova 130 e Piazza Colonna 360;
-          per il ritiro è obbligatorio esibire l’abbonamento in originale e un valido documento di identità;
-          il giorno della gara sarà possibile accedere ai suddetti settori esibendo obbligatoriamente l’abbonamento, il tagliando segnaposto e un valido documento di identità. In caso di mancanza anche di uno solo dei tre titoli richiesti non sarà consentito l’accesso.


17 ottobre (pomeriggio): ricevo da un gruppo ultras napoletano i due volantini che seguono:
Le prime reazioni alla scontata decisione del Prefetto Mosca: "CIAO LORENZO, posso essere incazzato con la società, col prefetto Mosca, con le guardie, con i napoletani schifosi e con tutti quelli che non mi fanno andare in Curva Sud sabato ? Ma se io a luglio non avevo i soldi per l’abbonamento, ma non mi sono perso una partita, neanche in trasferta fino ad oggi, andando a spendere già l’intero costo dell’abbonamento, rompendomi il cazzo tutte le domeniche a scavalcare dai distinti in Sud davanti a quelle facce da idiota degli steward che ti guardano e non aprono i cancelli.
PERCHE’ non posso andare sabato in Sud a cantare e tifare la mia Roma. PERCHE’ ?? Con chi me la devo prendere, oltre che con i napoletani ??
M.S.".
Arguta riflessione di Gabriele: "...Sti pezzi di merda dell'UEFA.... Per la monetina di frisk, invece de chiude la tribuna autorità ce fecero giocà 2 partite a porte chiuse...".
Altrettanto arguta l'osservazione di Marco, che commenta la seguente notizia:
Russia- Inghilterra ad alto rischio
 Si gioca stasera, misure di sicurezza senza precedenti
 (ANSA) - MOSCA, 17 OTT - Misure di sicurezza senza precedenti a Mosca per la partita di qualificazione agli Europei 2008 fra le nazionali di Russia e Inghilterra. Le due squadre giocheranno stasera nello stadio Luzhniki in un clima teso dopo le polemiche sul caso Litvinenko. Circa 4.000 tifosi inglesi sono arrivati nella capitale russa, e sono stati presi in consegna dagli agenti: ma cio' non ha evitato un pestaggio vicino all'hotel Kosmos, dove sono alloggiati gli ospiti. Quattro inglesi sono finiti in ospedale.
"Quindi ricapitolando: per gli europei in Italia dovemo aspettà nun se sa' quanto per ovvie ragioni, forse i russi aspetteranno de meno perche' almeno loro le partite le fanno giocà con il pubblico presente ( che non è poca cosa ). st' inglesi eh! danno sempre problemi :) ciao e buona giornata".
Tommaso: "Ciao Lorenzo, volevo puntualizzare un paio di cose sull'intervista fatta al romanista dal fondatore del gruppo Padroni di Casa...premesso che trovo scandaloso come questa intervista è stata riporata sul sito internet del giornale, le parole su totti non mi sono proprio piaciute (sono stato indeciso se scriverti di nuovo su questo argomento dato che l'ultima volta ho scatenato un dibattito interminabile e non voglio passare come difensore d'ufficio del capitano primo perchè non lo sono secondo perchè non ne ha bisogno..)
Innanzi tutto vorrei far notare come questo ragazzo è cascato in pieno nel trappolone del giornalista...cosa c'entrava in questa intervista su Roma - napoli una domanda come: E' vero che la sud ama più de rossi di totti?? penso che mentre sentiva la risposta l'intervistatore piangeva di gioia.... Vorrei a questo proposito fare un appello: dato che quando un giornalista qualsiasi chiede a un tifoso se apprezza più Totti o De Rossi lo fa esclusivamente per mettere zizzania e non per fare una discussione da bar tra tifosi, non rispondete!!! O quantomeno date una risposta diplomatica..(l'intento è chiaro: vedete, l'ultras teppista fascista odia pure il capitano della Roma..)
Se poi parli solo a nome tuo o del tuo gruppo come hai precisato la risposta a tale domanda doveva essere: per l'intera curva non posso dirlo (oppure: la curva ama tutti e due allo stesso modo), per quanto riguarda il mio gruppo non ci piacciono le amicizie importanti di Totti (che poi non dovrebbero influire nel giudizio dato che riguardano cose extra calcio..)
Secondo punto: Totti sono dieci anni che viene sfondato da destra a sinistra e se la vicinanza di certi personaggi (che non solo non piacciono all'intervistato  ma che potrei dire sono schifati dal 90% dei tifosi della Roma) gli permette di campare un pò meglio chi se ne frega...sarebbe capitato pure a de rossi al posto suo...e poi rifletterei prima di pronunciare il termine amicizia...veramente qualcuno pensa che la domenica sera Ilary chiede a Francesco: che facciamo stasera? aspetta che chiamo Maurizio e Maria che sento che fanno...ecco bravo senti pure Achille e Walter così andiamo tutti a cena insieme...ma dai!!! se il mio direttore o capo dipartimento dice che è mio amico io di certo non gli dico che mi sta sulle palle e sono suo amico solo per convenienza..
Terzo punto: totti è un ragazzo che gioca a pallone a cui quasi tutte le categorie d'italia chiedono di perorare le rispettive cause e quindi mi sembra normale che a volte la sua figura venga strumentalizzata...lo stesso ragazzo intervistato senza accorgersene è stato strumentalizzato (dalle stesse persone? forse..)...e la cosa è pure più grave dato che da una persona come lui mi sarei aspettato molta più scaltrezza dato che lui più di totti certi meccanismi dovrebbe conoscerli..infine calerei un velo pietoso sull'ultima risposta...
ps: fermate Il Romanista!!! Viva Romanapoli è troppo...concludo con la lista delle squadre di serie A che odio profondamente: atalantacagliaricataniaempolifiorentinagenoainterlaziolivornojuvemilannapolipalermoparmaregginasampsienatorinoudinese..
Scusa la lungaggine e grazie per lo spazio (i complimenti per il sito sono superflui)... Tommaso".
Finiamo per ora con Ludovico: "http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo383922.shtml"
"Cioè, fammi capire Lorenzo: quando si entra in tribunale non si viene perquisiti (perchè, credo, evidentemente, non si venga considerati "pericolosi") mentre allo stadio (dove, devo ritenere, ci vada solo gente pericolosa) non solo si è perquisiti, ma anche "tornellati", schedati e ripresi ogni partita?
 Non esprimo commenti su questa disparità di trattamento. Dico solo che a sto punto qualsiasi riforma sarà inutile. Buon lavoro. Ludovico".
Infatti, visto che ci sono stati addirittura due morti, direi di chiudere il Tribunale di Reggio Emilia.


17 ottobre: diversi i temi da affrontare:
Caro Lorenzo vorrei chiederti una cosa approposito della partita di domenica. Capisco quanto Roma-Napoli sia sentita, ma come è possibile che il coni (e non so quale altra società o ente) abbia speso svariati
milioni di euro per adeguare (rovinare) l'Olimpico a qualsiasi norma di sicurezza e poi chiuderlo per una partita? Nel periodo dopo-Raciti si diceva che l'Olimpico era l'unico stadio completamente a norma,
l'unico che poteva rimanere aperto senza deroghe e sicuramente il più sicuro d'Italia, ma allora i lavori fatti fino adesso a cosa sono serviti? 
' possibile a questo punto giocare una finale di Champions in uno
stadio che non può ospitare una partita di serie A? E' possibile che lo stadio più sicuro d'Italia abbia un livello 4 di pericolo come l'Armando Picchi di Livorno?? E' possibile tutto ciò??? Secondo me qualcuno
che deve o doveva "migliorare" la sicurezza negli stadi ha sbagliato oppure è stata colpa del capocantiere.....aspetto una tua opinione. Fabio...uno che a casa di Briatore in Kenya non c'è mai andato! 
E che devo pensare? Penso che se a Roma non si è in grado di organizzare Roma/Napoli (il che vale anche per altri stadi italiani), l'Italia non è in grado di ospitare manifestazioni di carattere europeo. Se la finale di Roma dovesse essere Manchester United/Liverpool o Galatasaray/Fenerbache, come potrebbero pensare di organizzare l'ordine pubblico se non sono in grado di gestire l'arrivo di 5000 napoletani? La farebbero giocare a porte chiuse?
Oltre a ciò, lo Stadio Olimpico sarà pure a norma per la sicurezza (e giustamente ci si chiede il perché delle porte chiuse) ma fa schifo!
E' da terzo mondo, paragonato a un qualsiasi altro stadio europeo. E' ora che l'UEFA lo sappia e quindi - se siete d'accordo - preparerò una lettera aperta al comitato organizzatore invitandoli a rivedere la decisione, con tanto di fotografie dei bagni, dei servizi per gli handicappati, dei seggiolini e delle vetrate, oltre a ricordargli che qui in Italia non si riesce più a giocare una partita normale nonostante le severissime leggi varate.
*
Passando ad altro, leggevo che la Roma sta cercando di capire per quale ragione pochi under 14 si avvalgano dei biglietti gratuiti messi a disposizione per Roma/Sporting Lisbona, non riuscendosi a spiegare com'è che solo con il Siena siano andati via 2000 biglietti mentre pochissimi per Roma/Dinamo Kiev e per lo Sporting.
Ho due bimbe, di cui una in età potenzialmente "da stadio" sicché posso dire per quale ragione io non mi avvalgo di tale facoltà.
I bambini vanno a letto presto. Il giorno dopo hanno scuola e, per le partite in notturna a casa ci si sta per le 23.30-23.45. In più, con la partita alle 20.45, i fanciulli verso le 22.00 al massimo cadono in un profondo, profondissimo sonno, sicché te li devi incollare sulle spalle (23 Kg la mia) e portarli fino alla macchina per un Km. circa. Alle 15.00 se po' fa, alle 20.45 no, non sono necessari particolari approfondimenti né studi di settore.
Poi passiamo alle e-mail.
"Ciao lorenzo scusami per il tempo che ti levo ma devo scrivere su questo a qualcuno che possa capirmi.
 Ormai in tutte le curve sono state colpite tutte le manifestazioni di tifo, tutte: dalle coreografie agli striscioni, dai megafoni alle bandiere con aste non conformi. Hanno tolto il colore dai nostri stadi, e ormai sei arrestato per una torcia, un fumogeno, uno stendardo. Io mi chiedo perchè nella nostra grande curva, che nulla ha da invidiare a nessuno su questo pianeta, per quale motivo non si usano le sciarpe! Perchè? perchè?è una cosa che mi chiedo da tempo. Mi chiedo dove sta scritto? Chi lo dice? E' forse da cretini fare una sciarpata? E' forse poco 'ultras' e troppo 'ultrà'? E' forse da napoletani (e tra l'altro se da un punto di vista umano è di certo un insulto, ho i miei dubbi che lo sia da un punto di vista "ultras")? Molte tue foto dimostrano che è possibile e lecito fare sciarpate nella nostra curva; che storicamente, se vogliamo, possiamo farla strabordare di colore. Ma ormai che fine ha fatto questa fine usanza? Ormai io mi accorgo che sempre meno persone se la portano allo stadio. Il casual ha trionfato. Dico sì, va bene, non c'è problema. Che chi viene in curva si vesti nel modo che gli piaccia, eppure annamo tutti a sostenere la squadra della capitale. Insomma me levi la torcia, me levi er fumogeno, me levi lo stendardo, me levi la bandiera. Che cazzo non mi hai tolto la sciarpa usiamola tutti! Sennò che c'annamo a fà? Non esiste secondo me che debba sparire dal modo di essere e di fare del tifoso (e con tifoso mi riferisco ai Tifosi) l'uso della sciarpa. L'ultima nostra sciarpata DECENTE risale a un roma-vicenza del 2002-2003 di coppa italia           ( http://www.asromaultras.org/0203romavicenza_17.jpg come da tua testimonianza) e a guardarla è imbarazzante se paragonata a quelle degli anni belli. Non voglio attaccare chi organizza il tifo, che già subisce mille soprusi e si rompe il culo 10 volte di più dei normali frequentatori della curva quale io sono, ma mi chiedo ancora se è dimostrato che è fattibile famojelo vede cosa semo capaci!". Figurati Francesco, lo dici a me! Ho usato ininterrottamente la sciarpa dal 1979 (prima, con mio padre, avevo la bandiera) al 2003, credo. Un mio sogno frequente (tutti abbiamo sogni che si ripetono) e decisamente angosciamente era quello di trovarmi allo stadio di Modena (vai a capire perché proprio Modena!) a una partita della Roma senza sciarpa, senza darmi pace.
Ultimamente ho smesso di portarla, salvo di inverno, per una ragione molto semplice: detesto essere fermato e voglio passare inosservato.
Non tanto, quindi, per aderire allo stile casual molto in voga - peraltro determinato dalla stessa necessità di passare inosservati ma molto più "stilish" - ma solo perché è statisticamente provato che più cose della Roma hai indosso più vieni perquisito e controllato. Non ho nulla da nascondere ma detesto sentirmi frugare, soprattutto ora che inizio ad avere qualche annetto. In trasferta, poi, se ti metti la sciarpa sei proprio finito, sia che prendi il treno, sia che prendi la macchina. Sei una specie di gangster, soprattutto se vuoi andartene per i fatti tuoi.
Oltre a ciò, c'è il discorso - che vale per i più giovani - della moda casual e di un tipo di tifo più british, non per questo meno intenso del bellissimo tifo all'italiana. Del resto, piaccia o non piaccia, la connessione tra tifo e moda è una costante del tifo inglese e la diffusione di internet ha contribuito alla circolazione delle idee precedentemente chiuse nei confini nazionali (vedi, clamorosamente, gruppi ultras all'italiana in Scozia e in Irlanda e situazioni inverse in Italia). Queste le ragioni della carenza di sciarpe nella nostra curva, peraltro in una tendenza che attraversa trasversalmente un po' tutte le curve di Europa. Certo, noi vecchietti rimpiangiamo quella che fu forse la più grande sciarpata mai vista allo Stadio Olimpico (Roma/Juventus 1986/87), tanto che a volte in Tribuna mi viene da dire "anvedi che sciarpata sta a fà la Nord", perché in effetti in Curva Nord i romanisti la sciarpa la portano!
Però ogni cosa ha il suo tempo e sono sicuro che l'era della sciarpa ancora non è del tutto tramontata.
*
Passiamo alla notizia del giorno: la chiusura del secondo anello di San Siro a seguito di quanto avvenuto in Inter/Napoli.
Immagino che le massaie e i perbenisti saranno felici, tuttavia è necessaria qualche considerazione e, per farla, userò le parole di un mio caro amico che mi ha chiamato per commentare la notizia:
"MA ALLORA NON FUNZIONA UN CAZZO!"
Espressione sicuramente colorita che va interpretata: tornelli, biglietti nominativi, radiografie, divieto di tutto, no al borghetti e via dicendo.
Soprattutto, telecamere a go-go. Riprese con i nuovi sistemi che ti contano i peli pubici anche se hai dei Levi's foderati di piombo e quello che viene introdotta è la democraticissima colpa collettiva. Dopo la porcata che hanno fatto al Napoli squalificandogli il campo, non hanno avuto il coraggio di fare lo stesso e quindi ne hanno inventata un'altra. Ha ragione il mio amico: non funziona un cazzo, basta prenderne atto.
Sul punto, Blasco: "Ciao Lorenzo,ti scrivo in merito alla decisione di squalificare la curva nord dell'Inter dopo gli striscioni contro il Napoli.Le stanno veramente inventando tutte... Questa volta i soliti benpensanti hanno esclamato"Finalmente! Viene punita solo la parte di stadio che rovina l'atmosfera delle partite" (beh, personalmente me ne andrei a vedere il match nell'altra curva, che cosa cambia? Anzi, così gli interisti più accesi si metteranno vicino al settore ospiti, bella mossa!) Dopo aver sentito la notizia mi sono domandato questo: Perchè nessuno si è chiesto"Se c'è una legge, striscioni di quel genere come sono entrati allo stadio?" Detto questo, oltre a chi ha esposto determinati striscioni, non va punito anche chi è stato poco attento durante i controlli?".
Sul punto, anche Alessio dice la sua: "Come ovvio che sia, non sono scandalizzato per gli striscioni esposti. Paradossalmente farebbe quasi piacere leggere degli insulti nel settore avversario contro la mia tifoseria, vorrebbe dire che, in questo paese, sussiste ancora un minimo di libertà.
Sono scandalizzato soprattutto per i metodi attuati volti a reprimerci. Sembra (probabilmente è così) che si voglia unicamente "nascondere la polvere sotto al tappeto", è solo una questione di apparenza (faccio togliere lo striscione quindi i "cattivi" spariscono, per intenderci).
E tramite la diffida per settori si possono attuare ulteriori "misure preventive" che colpiscano solo determinate classi/tipi di persone...così è ancora peggio!
Come sempre, in questo (purtroppo dannato) paese non si tende a risolvere i problemi, ma a far credere che sia stato fatto qualcosa per ridurli, pubblicizzando successivamente in maniera esasperata le misure adottate affinchè la gente comune (e scusami se mi permetto di aggiungere: col cervello atrofizzato dai vari buona domenica e amici di maria de filippi)  ci caschi come al solito. Sono seriamente proeccupato che in futuro (e questo è anche stato sottolineato direttamente da te in altri frangenti) tali politiche repressive vengano adottate su larga scala, conivolgendo tutti gli strati (o meglio quelli più inclini ad una sorta di ribellione) della società...con la solita scusa della sicurezza. Non voglio fare un discorso politico-sociale, per carità ma ho notato che non solo allo stadio ma anche nella vita di tutti i giorni  la repressione stà aumentando...speriamo bene...".
Mi scrive poi Simone che, tra i vari argomenti, ne tira fuori uno interessante: "Per quanto concerne Roma-Napoli, ho sentito alcuni amici della Curva A,
vabbè non ti sto a scrivere nei dettagli, ma cmq non tira una bella aria neanche nella città partenopea...sarebbe bello se sabato la Sud intera decidesse di non entrare oppure sarebbe bello anche vedere tutti e due i gruppi (romanisti e napoletani) nella stessa curva, so che cmq entrambe le cose sono utopiche, la prima perchè purtroppo un colpo di tacco di Totti conta più della libertà che palesemente ci stanno togliendo e la seconda perchè non siamo ancora maturi per dare una dimostrazione del genere (chiaramente io non parlo di gemellaggi, ma solo di un'occasione, per dare uno smacco grosso quanto una casa all'Amato Ministro & Co., per il resto amicizia con chi ci tirava il piscio anche quando ci stava il gemellaggio non la faccio!)...in conclusione la vedo sempre peggio...sempre peggio...". Beh, nella stessa curva sarebbe decisamente impossibile, immagino! Però certamente questa indegna pantomina meriterebbe una risposta ma, come dici tu, conta più un colpo di tacco di Totti. Personalmente sono solidale con i tifosi napoletani  e sono sinceramente dispiaciuto che non possano venire a vedere la partita. Giocare senza tifosi avversari e come mangiare la minestra senza il sale.
Finiamo (last but not the least) con Marco: "Scusa lorè ma stai a diventà fazioso a prescindere pure te ! Se il Romanista è “faziosamente “ buonista tu sei faziosamente “anti- Il Romanista” : l’intervista sul web sarà pure riportata stringata ma secondo me gli hanno fatto un piacere perché la lettura intera è peggio della sintesi, anzi a quelli come il tizio intervistato più lo fai parlare peggio è (per lui e quelli che vuole rappresentare - inteso come tifosi della Roma). L’intervistato in effetti cade nel tranello del giornalista a cui può far comodo l’equazione ultras – violenza politica , il problema è che con soggetti come quello il gioco riesce facile, semplicemente perché è vero. Se l’obiettivo è difendere la componente popolare del tifo, il suo essere di parte, il non essere buonisti a vanvera, dobbiamo evitare di essere ipocriti: questi in curva fanno politica e proselitismo da quattro soldi, con la Roma non centrano niente e con le loro cazzate (inteso come comportamenti) giustificano la repressione indiscriminata. Vallo a spiegare il sottile distinguo che corre fra chi detesta i Livornesi per antagonismo calcistico e questi qua !!! Dammi retta tutti quelli che “mischiano” per interessi propri, non fanno bene alla curva, sarebbe bene che non ci fossero o se presenti lo facessero a titolo esclusivamente ROMANISTA (e così non è !) Con simpatia Marco".
Caro Marco, forse, complice la fretta, non mi sono spiegato bene. Nel premettere che il termine "fazioso" sta ad identificare chi intende difendere esclusivamente una parte, nel caso di specie non intendevo affatto difendere il pensiero espresso nell'intervista dai "Padroni di Casa" - visto che il sottoscritto non ha nulla a che fare con il gruppo in questione - ma semplicemente il diritto di chi rilascia un'intervista, chiunque esso sia e comunque la pensi, ad avere un titolo corretto che rappresenti il suo pensiero a chi lo deve leggere.
Ciò soprattutto se sul web se ne fa un rassiunto poi esposto ai liberi commenti del pubblico che non lo hanno letto per intero.
La mia faziosità consiste quindi nel difendere fino alla morte quel sacrosanto diritto ed è per questo che polemizzo con il quotidiano in questione.
Se difatti rileggi quanto ho scritto, potrai ben vedere che non sono proprio entrato nel merito della intervista rilasciata dall'esponente dei "Padroni di Casa", eccezion fatta per la questione di Totti che mi ha dato lo spunto per approfondire.
Un gruppo può stare simpatico o non simpatico, si può anche ritenere che sia un gruppo esclusivamente o preminentemente politico che, in quanto tale, non ha alcun diritto di stare in curva sud. L'importante è che ciò venga detto chiaramente, mentre invece si è scelta la subdola via di mettere in cattiva luce chi ti ha rilasciato un'intervista con mezzucci di vario genere, oltretutto non necessari se, come sostieni, l'intervistato si mette in cattiva luce da solo. La correttezza vorrebbe che su un'intervista del genere, più o meno a 360°, venga apposto un titolo del tipo "Parlano i Padroni di Casa" o qualcosa di simile. Avere scelto un titolo "forzato" vuol dire non avere la forza o il coraggio di dire fino in fondo quel che si pensa e farlo dire dagli altri anonimi lettori, con una intervista per di più mozzata.
Detto questo, per concludere, non credo di essere faziosamente "anti-Il Romanista". In questi giorni sicuramente lo sono perché determinate cose mi hanno fatto uscire dai gangheri e credo si sia capito. Non ascolto le radio, ma da quello che mi viene riferito credo di essere stato l'ultimo a prendere una posizione decisa contro il quotidiano in questione. Ho resistito fino all'ultimo, ma quando ho letto quel titolo "Siamo tutti Italiani", abbiate pazienza, credo proprio che anche Nick Hornby sarebbe svenuto sulla sedia. Capisco anche di essere caduto nel tranello e che un giornale tanto più è seguito quanto più fa parlare di sé e crea scandalo. Non mi piace ma è così. Lo faceva e lo fa anche il Corriere dello Sport o la Gazzetta dello Sport: avevo sperato che Il Romanista potesse essere diverso ma mi sbagliavo e pure di tanto.
Quindi, visto l'ampio spazio dato alla cronaca e agli altri eventi (formula innovativa inventata da Luna, va detto), posso solo sperare che il suo direttore vada oltre e riesca a far diventare il proprio quotidiano il primo della Capitale, per poi cambiargli nome.
Lo penso davvero e quel che dico è insieme un complimento e una critica: il Romanista va stretto a Riccardo Luna.


16 ottobre (pomeriggio): ricevo questa e-mail: "Buongiorno da Israele, siamo un gruppo di 36 Tifosi israeliani della Roma che a pronotato voli e albergo a roma per vedere la partita. Oggi abbiamo capito che non faranno entrarre alla partita ma solo i abbonati. Ce qualche modo di avere il vostro aiuto a trovarci dei biglietti ? Cordiali saluti,
(firme e riferimenti telefonici e web)
La risposta è stata semplice: "Egregi Signori, purtroppo non è possibile. Il sottoscritto è solo il webmaster di questo sito web e non ha disponibilità di biglietti che debbono essere richiesti all'A.S. Roma. Mi duole però comunicarvi che - nonostante l'ultimo Governo, come anche i precedenti, abbia annunciato in marzo che con la nuova legge antiviolenza il problema della violenza negli stadi sarebbe stato risolto - in Italia le partite vengono spesso disputate senza tifosi ospiti, o solo per gli abbonati o addirittura a porte chiuse. Per la partita Roma/Napoli sembra che i biglietti per il pubblico non vengano posti in vendita, ma la decisione ancora non è definitiva perché qui da noi le cose vengono sempre decise all'ultimo istante e, soprattutto, non sono mai definitive. Potrete però godervi la nostra splendida città in condizioni di (quasi) assoluta sicurezza. Con i migliori saluti".
Mi ero ripromesso di non parlare più de "Il Romanista" ed infatti gli aggiornamenti di questa mattina non tornavano sulle polemiche. Poi apro l'e-mail e un ragazzo mi cita l'intervista del leader del gruppo "Padroni di Casa" per dire che è stanco degli attacchi a Totti, inserendone il testo. A quel punto leggo il quotidiano e vedo che l'intervista è ben più ampia di quella riportata dal ragazzo e che, soprattutto, non contiene attacchi a Totti. Vado sul sito internet de "Il Romanista" e il mistero è presto svelato: accanto a una foto del gruppo prelevata dal mio sito e scattata dal sottoscritto, c'è l'intervista sintetizzata in cui alcune parti dell'intervista completa venivano omesse, probabilmente per le solite ragioni di spazio.
Invio al ragazzo il testo completo che mi risponde con questa e-mail: "Incredibile. Manipolatori di m****..... Grazie Lorenzo........"., segno evidente che dopo aver letto TUTTA l'intervista si è fatto un'idea diversa rispetto a quella formatasi dopo aver letto solo sul web.
Sono d'accordo che sul web non si possa inserire per intero un articolo che si legge in edicola.
Tuttavia, siamo alle solite: quando si fa un titolo volutamente provocatorio (formulato a mo' di intimazione mafiosa) e attira-sms-di-odio-da-parte-der-parabbola come "La lettera di Spalletti? Faccia solo l'allenatore", forse sarebbe il caso di inserirla tutta oppure di cambiare il colorito titolo. Uso il condizionale, ovviamente.
Già, i titoli sono sempre stati un problema di questo giornale da un paio di anni.
Non è sfuggito proprio a nessuno il radicale cambiamento praticato dal quotidiano di Via Barberini rispetto al bell'inizio.
Come detto, i titoli dovrebbero rispecchiare il contenuto dell'intervista ed invece - specie alcuni, soprattutto quelli che parlano di curva e ultras - sono sempre forzati per seguire l'ormai chiarissima linea editoriale.
Io ne so qualcosa: dopo il famoso minuto di silenzio per l'Isp. Raciti, avevo spiegato per quale ragione, da un punto di vista giuridico, chi aveva voltato le spalle non poteva essere diffidato (e difatti nonostante le parole di fuoco dell'Amato Ministro e della Briatorina nessuno venne diffidato). Il titolo sul web fu "Contucci: non diffidate quei tifosi", quasi fosse un'esortazione da parte del sottoscritto. Un'altra volta avevo cercato di spiegare per quale ragione durante i Roma/Livorno la contrapposizione è spesso politica con ostentazione di simboli. Anche lì il titolo fu "Contucci: ci saranno le celtiche".
Ovviamente il giorno dopo arrivarono sms di insulti al sottoscritto fedelmente riportati nell'ultima pagina del giornale.
Il bello è che se invece si leggono per intero le interviste il pensiero viene correttamente riportato, sicché il problema sono i titoli, quelli che rimangono nella mente di chi non ha voglia di approfondire.
Da quel giorno mi sono affidato - vista la fiducia mal riposta - solo a quello che il sottoscritto materialmente scrive con la propria tastiera, perché perlomeno non è soggetto ad errori o travisamenti di alcun tipo.
Ma questi sono problemi di chi ancora continua a rilasciare interviste e quindi non dovrebbe essere affar mio, se non per il fatto che sono abbonato al giornale e quindi, come lettore pagante, ho il sacrosanto diritto di critica e non solo l'ulteriore diritto di non comprarlo, cosa che farei se non si chiamasse "Il Romanista". Il CUCS ha persino ritenuto superfluo scrivere al giornale una nota di smentita per la lettera che indirettamente tirava in ballo lo storico gruppo qualche giorno fa e questo dovrebbe costituire un serio spunto di riflessione.
Sono un tipo polemico, e questo lo si è capito. Non faccio passare nulla ai vari La Repubblica (pardon, la Vepubblica) e il Corriere della Sera (anzi, il Covvieve della Seva), figuriamoci se mi tiro indietro quando il giornale dei tifosi più tifosi del mondo sposa le tesi del calcio moderno.
Per chiudere la questione di Roma/Napoli, comunque, i più arguti avranno notato come l'iniziale "Siamo tutti italiani" e "l'anche io sono napoletano" si è trasformato - di fronte a una nutrita sollevazione di chi allo stadio ancora ci va - in un appello contro violenza e coltelli.
Un po' come partire dal volere imporre l'amicizia tra palestinesi e israeliani per finire con la condanna del kamikaze che fa strage di innocenti sullo scuolabus.
POST SCRIPTUM: proprio mentre stavo scrivendo, riapro la pagina su cui ora compare un titolo: "Castellino zittisce Spalletti, i lettori zittiscono Castellino".
Missione compiuta.
WEB
Giuliano Castellino, 31 anni, fondatore del gruppo "Padroni di casa", ultimo nato tra quelli in curva Sud (lo striscione è posizionato sulla parte bassa della vetrata).
Che opinione si è fatto di Roma-Napoli? 
«Solito teatrino italiano. Tutti parlano tranne i diretti interessati, che forse, giustamente, sulla vicenda preferiscono calare un velo pietoso».
E i diretti interessati cosa dicono?
«Che è ridicolo che non si riesca più a vedere una giornata del Campionato libera da provvedimenti e restrizioni».
Il nostro quotidiano ha titolato: "Roma-Napoli a braccia aperte". Utopia? 
«Sì».
Perché? 
«Devo dirvelo? Basta con il buonismo e la demagogia. Roma-Napoli non può essere una partita a braccia aperte».
Spalletti ha fatto un appello preciso: "Allo stadio non si va con i coltelli".
«Io credo che l’allenatore debba fare l’allenatore, il giocatore il giocatore e il tifoso il tifoso. Noi dei Padroni di casa andremo allo stadio a sostenere la Roma. E basta. Naturalmente, non tollereremo violenze in casa nostra».
È vero che la curva si riconosce più in De Rossi che in Totti?
«Diciamo che la vena esplosiva di Daniele dopo i gol della Roma ci piace davvero tanto. E poi Daniele è ancora libero dalle "amicizie importanti" di Totti...».
GIORNALE
Giuliano Castellino, 31 anni, fondatore del gruppo Padroni di casa, ultimo nato tra quelli in curva Sud (lo striscione è posizionato sulla parte bassa della vetrata), che opinione si è fatto di Roma-Napoli?
«Solito teatrino italiano. Tutti parlano tranne i diretti interessati, che forse, giustamente, sulla vicenda preferiscono calare un velo pietoso».
E i diretti interessati cosa dicono? 
«Che è ridicolo che non si riesca più a vedere una giornata del Campionato libera da provvedimenti e restrizioni».
Il nostro quotidiano ha titolato: "Roma-Napoli a braccia aperte". Utopia?
«Sì».
Perché?
«Devo dirvelo? Basta con il buonismo e la demagogia.
Roma-Napoli non può essere una partita a braccia aperte».
A tuo avviso, quali misure di sicurezza dovrebbero essere adottate?
«Roma-Napoli dovrebbe essere vissuta come una partita. È possibile che una partita di calcio non sia più gestibile?».
Spalletti ha fatto un appello preciso: "Allo stadio non si va con i coltelli".
«Io credo che l’allenatore debba fare l’allenatore, il giocatore il giocatore e il tifoso il tifoso. Noi dei Padroni di casa andremo allo stadio a sostenere la Roma. E basta. Naturalmente, non tollereremo violenze in casa nostra».
Cosa successe a Napoli nel 2001?
«Sembrava di stare in Iraq. Ci aspettarono tutti, compreso le forze dell’ordine».
Parliamo di curva Sud. È unita?
«La curva Sud è una curva libera, forte e romana e come tale ha i suoi "quartieri" ed ognuno pensa al suo. Io non posso e non voglio parlare
a nome della Sud. Io posso e voglio solo parlare a nome del mio gruppo».
In curva c’è anche politica?
«Nel calcio c’è la politica. I Padroni di casa, oltre ad amare la Roma, occupano palazzi abbandonati, danno casa agli italiani e propongono
il Mutuo sociale. Ma se lo facciamo noi tutti si scandalizzano».
Totti, però, vi appoggiò quando andaste a Trigoria a manifestare.
«Totti è il più grande calciatore che la Roma abbia mai avuto e per questo lo amiamo. Ma diciamo che Totti, quando andammo a Trigoria,
fece delle dichiarazioni di circostanza. Appoggiare una battaglia come il diritto alla proprietà della casa è altra cosa...».
È vero che la curva si riconosce più in De Rossi che in Totti?
«Diciamo che la vena esplosiva di Daniele dopo i gol della Roma ci piace davvero tanto. E poi Daniele è ancora libero dalle "amicizie importanti"
di Totti...».
Padroni di casa fa riferimento a un partito politico?
«Padroni di Casa è un gruppo della Roma e quindi allo stadio porta solo i colori e l’amore per la nostra squadra. Poi è chiaro che la vita non finisce in curva e durante la settimana quasi tutti siamo impegnati in attività politiche della Fiamma, delle OSA (Occupazioni a Scopo Abitativo) e delle ONC (Occupazioni Non Conformi). Comunque abbiamo talmente
tanto rispetto per entrambi le cose, che il tutto rimane rigosamente separato. Noi questo buonsenso ce l’abbiamo».
E chi non ce l’ha?
I livornesi, la Lega Calcio, i "palazzinari", quelli che hanno affisso i manifesti in giro per Roma con Totti con il pugno che recitava "Roma
non vuole i Padroni". E tutti quei giornalisti che hanno millantato dopo i fatti di Casalbertone, che ha visto coinvolta anche la nostra sede...».
Allora parliamone...
«Come tutti sanno a Casalbertone i ragazzi del Circolo futurista hanno occupato uno spazio abbandonato da anni. Dopo averlo riqualificato,
hanno dato ospitalità a tante associazioni del quartiere ed anche al nostro gruppo. Ma tutto questo era intollerabile per chi fa dell’odio e dell’ignoranza una bandiera. Ed ecco che lo scorso luglio 150 militanti dei centri sociali hanno tentato di aggredire 15 nostri ragazzi. E poi hanno devastato la nostra sede. Il giorno dopo i giornali hanno raccontato tutta un’altra storia...».
Quale?
«Che erano stati i 15 ragazzi "armati" di scope e secchi ad aggredire 150 militanti dei centri sociali armati di bastoni, pale, caschi e sassi...».
Torniamo al calcio e alla curva. Prima parlavi dei livornesi. Roma-Livorno è una partita di calcio o una manifestazione tra fazioni
politiche opposte?
«È una partita di calcio. Almeno per noi. Certo, quando guardo la curva livornese sembra davvero altro... Ma nessuno si scandalizza».
Si può pensare solo a bandiere di una squadra di calcio in uno stadio?
«Sì, si deve. Padroni di casa allo stadio ha portato, porta e porterà sempre e solo bandiere della As Roma, farà sempre e slogan per la
squadra della capitale».
Il vostro gruppo è nato lo scorso anno. Prima facevate parte di altri gruppi?
«Alcuni sì, altri no. Comunque tutti veniamo da una lunga vita di curva... D’altronde chi ama Roma, ama la Roma. questi colori, quel simbolo e quel nome s’incarnano al momento della nascita...».
Cosa significa per voi essere ultras?
«Amare la maglia più del giocatore, essere nostalgici di un calcio che sta sparendo, amare i numeri dall’1 all’11. Seguire la squadra ovunque,
portare lo striscione in ogni stadio. Essere ultras è essere oltre, oltre i decreti, oltre i seggiolini, oltre i tornelli».
Gli ultras sono contro le forze dell’ordine?
«Gli ultras sono contro ogni prepotenza ed ogni arroganza. Sia se viene fatta da un poliziotto, sia da uno pseudo tifoso che insulta un padre di famiglia che va allo stadio con il figlio per mano».
Cosa si può dire dopo i fischi di una parte della curva al minuto del silenzio per la morte dell’ispettore Raciti?
«Che i morti, tutti, vanno rispettati, ma che come al solito si è voluto esagerare. Esasperare...
Ogni domenica vengono insultati tifosi morti, eppure nessuno si scandalizza».
Oltre calcio e politica, fai parte di un gruppo musicale, La Peggio gioventù. Che obiettivi vi ponete attraverso la musica?
«Attraverso la musica vogliamo raccontare la nostra vita, le nostre conquiste, i nostri sogni, la nostra romanità... Ed anche il nostro amore
per Roma e la Roma».
Ultima: che opinione hai del Romanista?
«Il Romanista è il giornale del tifoso romanista quindi è il nostro giornale, anche se, a volte, tende troppo a sinistra. Comunque è un giornale libero ed averci dato spazio ne è l’ennesima riprova.


16 ottobre: un articolo interessante sul futuro di chi va allo stadio:
"Durante il recente concerto di Meatloaf a Bristol, agli spettatori è stato concesso di stare in piedi, mentre poche settimane prima i tifosi di calcio srabbero stati denunciati e addirittura banditi da Ashton Gate.
E' lo stesso stadio, la stessa organizzazione e gli stessi posti ma le regole che circolano sono completamente differenti. Puoi stare in piedi al rugby, cricket, corsa di cavalli e concerti rock ma nel calcio dicono che è insicuro.
Il Bristol City giocherà al Colchester United e a Cardiff questa stagione, dove il settore ospiti è in piedi. Questo è ritenuto sicuro dalle autorità, anche se il Plymouth ha perduto la sua Mayflower terrace: è stata ora ritenuta insicura perché sono stati nella Championship più tempo del periodo consentito per lo stare in piedi allo stadio.
Le autorità hanno consentito ai tifosi del Cardiff di rischiare le loro vite stando in piedi per un'altra stagione; anche se i tifosi del Plymouth sono ora al sicuro sapendo che saranno curati nei loro nuovi posti a sedere.
Nel Lord Taylor Report, Taylor ha detto che "lo stare in piedi non è intrinsecamente insicuro", tuttavia le autorità non intendono scendere a compromessi con i tifosi in ordine alla possibilità di avere aree sicure in cui stare in piedi durante le partite.
Il calcio è un gioco passionale dove i tifosi amano stare in piedi e seguire la loro squadra preferita; ma il cuore e l'anima del gioco che la gente continua ad amare è stato lacerato.
Questa non è una campagna solo per il diritto di stare in piedi ma è una campagna per il diritto di scegliere per i tifosi.
Gli austriaci sono pazzi?
Quando non c'è la partita del Bristol City, spesso viaggio per vedere il football in Europa. Durante l'ultima sosta internazionale, sono stato qualche giorno in Austria e ho guardato le partite a Vienna e a Klagenfurt. Lo stadio di quest'utlma città è nuovissimo. E' stato finito solo un mese fa secondo i dettami dell'UEFA e sarà uno degli stadi di Euro 2008. Dunque, è uno stadio secondo lo schema di Taylor, tutti seduti? Sbagliato! L'intera parte dietro la curva di casa è stata progettata per stare in piedi.
Le autorità austriache hanno fatto tutto questo per sbrigarsi mettendo a repentaglio la sicurezza dei tifosi nei loro stadi? La Lega Calcio austriaca - e quindi l'UEFA che ha approvato il progetto - sono totalmente all'oscuro che le aree in piedi sono trappole mortali che conducono per certo a comportamenti senza regole? O potrebbe essere che tutto sommato i dirigenti di quello che è uno dei paesi più ordinati d'Europa ritengono che lo stare in piedi è una componente fondamentale del calcio e onon vedono pregiudizi per la sicurezza e l'ordine pubblico al riguardo?
L'Austria non è un'eccezione! COme forse sapete, anche in Germania i posti in piedi sono parte della scena calcistica. Sì, la Germania - e tutti noi sappiamo quanto Friz ami regole e regolamenti! Non esattamente quel tipo di perosna dalla quale ti aspetteresti un permesso di comportarsi disordinatamente nei propri stadi, non è vero? E dunque i campi della Bundesliga hanno areee per stare in piedi per i tifosi di entrambe le parti.
Perché quindi anche noi non le abbiamo? Cosa c'è di così diverso?
Be', non hanno mai avuto un Hillsborough in Germania o in Austria. Non c'erano squadre tedesche o austriaqche all'Heysel. E il ministro della Giustizia Taylor era inglese.
Tuttavia, queste non sono le vere ragioni. La ragione principale è che le autorità britanniche non riescono a capire quale sia il concetto di "stare in piedi in modo sicuro". Hanno le immagini di folle fluttuanti nella Kop o nella Stratford End nelle loro teste. Hanno memorie infantili di essere catapultati dieci file su e giù nei momenti di maggior eccitazione e, anche se al tempo possono essersi divertiti, al giorno d'oggi li ritengono altamente pericolosi. Hanno incubi di spalti che crollano, barriere insufficienti e servizio d'ordine di 25 anni fa.
Tornando a Klagenfurt, nel nuovissimo stadio che abbiamo detto, ciò che è stato costruito è lontano anni luce dlle loro immagini. Le aree dove poter stare in piedi, infatti, altro non sono che aree con seggiolini e ringhiere per ciascuna fila. I seggiolini, tuttavia, sono di un design di metallo piatto che possono essere facilmente reclinati indietro quasi completamente (anzi è proprio il club che li mette in tale posizione prima delle partite in casa). I gradini su cui sono montati sono profondi, solidi di struttura e le barriere corrono lungo ciascuna fila. Un biglietto è venduto per lo spazio del seggiolino.
In più, quando è usato come un'area per stare in piedi, questa sezione fa sì che ciascun tifoso abbia lo stesso spazio che avrebbe se stesse seduto, più la sua ringhiera personale. Poiché ogni fila è separata dall'altra, le masse ondeggianti sono solo un ricordo del passato.. Non c'è lòa possibilità di cadere avanti o indietro, a differenza di quel che accade oggi negli stadi inglesi dove la gente si mette in piedi sui seggiolini. I tifosi possono stare in  piedi e cantare per le loro squadre, del resto è noto che per cantare si deve stare in piedi.... sennò per quale ragione i cori della chiesa o i cantanti lirici stanno in piedi mentre cantano?
I tifosi desiderano avere la scelta di sedere o stare in piedi. E' stato divertente guarare i tifosi tedeschi nell'ultimo match amichevoe a Wembley contro l'Inghilterra. Avevano un settore che è parzialmente dietro la porta e parzialmente parallelo al campo. I tifosi dietro la porta sono stati in piedi tutta la partita, mentre quelli che erano ai lati stavano seduti. Era il naturale ordine delle cose che faceva il suo corso. Chiaramente quelli che avevano preso i biglietti per stare dietro la porta volevano stare in poiedi, ed infatti era pubblicizzata come "area per stare in piedi", mentre chi voleva sedere ha preso i posti per l'area ove stare seduti. Ha funzionato perfettamente e - poiché ora è la norma al nuovo Wembley - gli stewards non hanno fatto alcuno sforzo per cambiare questo ordine naturale: hanno lasciato stare in piedi i tifosi che stavano in piedi.
E' chiaro da questo esempio e dagli innumerevoli altri che si vedono ogni settimana - semplicemente guardate "Match of the day" il sabato e guardate i tifosi nel settore dietro la porta ogni partita - che un grande numero di tifosi preferiscono stare in piedi. Non sarebbe delicato permettergli di farlo in eccezionale sicurezza?".
Annuncio dell'AS Roma per la questione dei posti scomodi:
CAMPAGNA ABBONAMENTI 2007/2008 - PROCEDURA ASSEGNAZIONE NUOVO POSTO
A.S. ROMA S.p.A. in relazione alla possibilità di effettuare una nuova assegnazione del posto per gli abbonamenti emessi nella stagione 2007/2008, comunica quanto segue:
• In seguito alle modifiche delle planimetrie dello Stadio Olimpico effettuate dalla CONI SERVIZI S.p.A., per i soli abbonati che dopo aver esercitato il  diritto di  prelazione (3/16 luglio 2007) avessero riscontrato evidenti, notevoli ed effettive difformità nell’attribuzione da parte della LIS Lottomatica dei nuovi posti, o anche solo per gli abbonati ai quali in vendita libera fossero stati attribuiti posti con scarsa visibilità o con difficoltà di accesso, sarà possibile recarsi esclusivamente presso gli A.S. Roma Store (Piazza Colonna 360, Via Appia Nuova 130, Via Cesati 76, Piazza Indipendenza 8, Via Torrevecchia 126, Via Sestio Calvino 26, Centro Commerciale “La Bufalotta”) per richiedere l’assegnazione di un nuovo posto dalle ore 15 di martedì 16 ottobre 2007 fino e  inderogabilmente alle ore 13.00 di mercoledì 31 ottobre 2007.
• Per gli abbonati sopra indicati sarà necessario consegnare agli operatori degli A.S. Roma Store quanto segue:
- abbonamento della stagione 2006/2007 sul quale si è eventualmente esercitato il diritto di prelazione;
- abbonamento della stagione 2007/2008;
- fotocopia leggibile dell’abbonamento della stagione 2007/2008 da sostituire;
- valido documento di riconoscimento.
• Verificata e riscontrata la reale difformità, compatibilmente con le disponibilità di settore, fila e posto, sarà cura del punto vendita procedere alla sostituzione del titolo di accesso.
• I nuovi abbonamenti in sostituzione potranno essere emessi esclusivamente con lo stesso nominativo, nello stesso settore e con la stessa tariffa dei precedenti.
Ho aggiunto molti biglietti degli anni '80 nelle relative sezioni e anche alcune tessere del CUCS degli anni '90.
Segnalo anche l'articolo "L'Osservatorio sfocato" su Lungotevere.net.


15 ottobre: un po' di sano modello inglese: iniziamo con un articoletto trovato sul "Sunderland Echo". Quello a sinistra è difficile da comprendere per le persone che si sono scoperte tifose un po' avanti negli anni:
I TIFOSI AMANO ODIARSI RECIPROCAMENTE
"Un nuovo sondaggio dimostra che la rivalità del Nord Est è tra le più forti del Paese. Il mensile calcistico FourFourTwo, ha fatto un sondaggio gurdando i 126 derbies che ci saranno questa stagione in tutto il Pease.
I tifosi del Sunderland e del Newcastle sono tra quelli che più veementemente si odiano reciprocamente.
Ciascuna fazione di tifosi ha indicato il proprio sentimento nei confronti dell'altra con un punteggio di 10 a 10. Nella classifica delle rivalità sono alla pari solo con l'odio che c'è tra i tifosi di Londra e Manchester.
Ma, sebbene i tifosi del Middlesbrough abbiano dato 10 a quelli del Newcastle e 9 a quelli del Sunderland, sia quelli del Newcastle che quelli del Sunderland hanno dato 8 a quelli del Middlesbrough.
Nella fanzine "Un amore supremo", Martyn McFadden immediatamente mostra i sentimenti dei tifosi facendo un pèaragone tra Sunderland e Newcastle. "Il Sunderland ha più pubblico del Newcastle ed ha ottenuto un migliore piazzamento". Siamo semplicemente superiori. Le due città somo rivali. Noi odiamo loro, loro odiano noi. Cerchiamo di non coinvolgere Middlesbrough nell'equazione". "Con solo 12 miglia tra Sunderland e Newcastle le due tifoserie si odieranno per sempre. Per noi Middlesbrough è un piccolo club. Gli da fastidio che non li consideriamo rivali". Ha anche detto che la competizione tra Sunderland e Newcastle ha reso l'atmosfera elettrica ai derbuies della scorsa stagione. Ma ha anche ammesso che tornare alla propria macchina dopo il derby a Newcastle era terrificante. La cosa rende incontrollabili alcuni tifosi. Mio nonno non usa la tessera stagionale per queste partite e non ci porterei mio figlio, ha aggiunto".
Tifosi del Newcastle, Sunderland e Everton si scontrano alla stazione
Bande di tifosi del Sunderland, del Newcastle e dell'Everton si sono incontrate alla Stazioen Centrale di Newcastle dopo le loro partite domenicali. Testimoni oculari hanno parlato di violenti scontri, ma la polizia ha riferito che gli stessi si sono arrestati al loro arrivo. I disordini sono iniziati dopo la partita casalinga del Newcastle con l'Everton, domenica scorsa.
I tifosi di entrambe le squadre sono scesi alla stazione centrale per tornare a casa, quando i tifosi del Sunderland sono arrivati da Londra, dopo che la loro squadra aveva perso 3-2 con l'Arsenal. Un portavoce della Polizia Ferroviaria ha detto che ha ricevuto notizie di "fracasso"  sulla rampa vicino alla piattaforma n. 3
Due trentunenni sono stati arrestati alle 9.30pm per offesa all'ordine pubblico e per ubriachezza molesta. Si stanno studiando le immagini a circuito chiuso per verificare se qualche teppista conosciuto è stato coinvolto nei disordini.
(11 ottobre 2007)
Sempre sul modello inglese: "Ciao Lorenzo, piccola considerazione sullo stile di vita inglese che tanti perbenisti e ben pensanti Italiani, hanno deciso di adottare in base a fatti puramente ipotetici e mai riscontrati nella realta`:
- un ragazzo di 14 anni e` stato accoltellato a morte nel tentativo di sottrargli il telefonino nel parco di West Ham
- Il bambino di Liverpool accoltellato a morte probabilmente da un suo coetaneo nel Pub vicino a casa sua mentre giocava a calcio
- Un ragazzo di 15 e` stato prima derubato e poi gettato nel fiume e preso a pietrate da una gang di ragazzi con eta` media 15-16 anni
- Un Bambino di 10 e` stato accoltellato con ferite fortunatamente non gravi nel tentativo di rubargli 20 sterline vinte ad una riffa scolastica
Queste storie le trovi ogni giorno scritte...a loro interessa il West End, che sia pulito ed in ordine...il resto e` solo la parte di mela piu` marcia che ci gia...hanno tolto il problema stadio? (stronzate davanti ai miei occhi Fulham-Tottenham spurs in tribuna stile napoletani a milano che irridevano i locali sotto di due gol, pugni in faccia a tempesta e steward a guardare---vorrei vedere---)
Ti allego una foto...appena esci dalla tube del mio quartiere...

Poi un quesito di Davide per il quale mi affido agli statistici del sito: "Ciao Lorenzo..è la seconda volta che ti scrivo...e rinnovo i complimenti per il magnifico lavoro che compi sul tuo splendido sito ( Ce l'avesse l' A.S. Roma un webmaster come te.. visto che quello della società è pressocche ridicolo..) Cmq,veniamo a noi.. Ti scrivo con la speranza che tu possa aiutarmi.. Ci sono alcuni personaggi (laziali) di mia conoscenza che insinuano che NELLA STORIA CAPITOLINA LA PARTITA DOVE SI è VERIFICATO LA MAGGIORE CAPIENZA DELLO STADIO OLIMPICO(spettatori paganti) è DA ATTRIBUIRE AD UN CERTO lazie-PARMA,ULTIMA GIORNATA DI CAMPIONATO 1998/99 SE NN SBAGLIO ANNATA.. MENTRE IO,A SPADA TRATTA,CONTESTO DICENDO CHE SENZA DUBBIO TALE RECORD APPARTIENE ALLA ROMA ( TIPO IN ROMA-PARMA DELLO SCUDETTO O IN CHAMPIONS CON IL REAL L'11/9/01 ECC..) Questo è il primo quesito che ti pongo... Inoltre,sempre sta gentaccia dice che IL RECORD ABBONAMENTI NELLA STORIA CAPITOLINA APPARTIENE ALLA lazie  L'ANNO DEL PIANO BARALDI.. MENTRE IO CONTINUO A SOSTENERE CHE LA ROMA PER STE COSE NN HA MAI TROVATO NELLA lazie UN DEGNO RIVALE E CHE PER TALE MOTIVO NELL'ANNO DELLO SCUDETTO LA ROMA AVEVA SICURAMENTE SUPERATO OGNI RECORD D'ABBONAMENTI A LORO APPARTENENTE. Visto che non sono riuscito a trovare su internet risposte concrete..mi affido totalmente a te per SMENTIRE TALI ERESIE!!! Confido in una pronta tua risposta..". Grazie a Stefano (papà di una compagna di scuola di mia figlia, gli anni passano!), ho potuto creare la pagina 8 di Roma/Torino 1982/83 con molti scatti a colori e in bianconero inediti.
Alberto invece ha un messaggio: "Ognuno allo stadio deve portare sempre e dico sempre un bandiera e pure GRANDE e sventolarla sempre per 90 minuti, la CURVA SUD deve Sostenere, cantando e sbandierando per tutta la partita e Uniamoci contro coloro che in Curva vogliono vedere la partita..basta!!!ps.piu bandiere e voce e meno gente che Guarda la partita!! Alberto Caere Ultras". Sei impazzito???? Dico, sei impazzito????? Guarda che ci sono i censori che dicono che in Curva Sud si deve stare seduti a vedere la partita ad applaudire l'altra squadra quando perdi 1-0 il derby al 90° su autorete!
E-mail: "Ciao Lorenzo ti volevo far notare il nuovo sondaggio proposto da "Il Romanista" sul proprio sito.
Ovviamente quello inerente all'argomento "amo roma e non odio napoli" l'hanno repentinamente levato...chissà perche?!?
Ora l'hanno sostituito con un ipocrita quanto buffo "Stadio,Violenza e coltelli".
Le risposte possibili sono:"Anche io sono spalletti" o "Io No".
Apparte che la foto di Spalletti con sfondo la Curva Sud stona in una maniera clamorosa,volevo sottolineare che e' OVVIO che nessuno si sente d'accordo con i coltelli negli stadi.Ma poi scusa non capisco perchè devo per forza "essere Spalletti" per sentirmi d'accordo con lo stigmatizzare l'uso delle armi per semplici incontri calcistici.
Questi si fanno i quiz e se la rigirano come gli pare in pratica è come se si dessero le risposte!
Mi dispiace mi sia sfuggito ma vorrei proprio sapere i risultati del precedente sondaggio :)".
Bene, ironicamente, votiamo tutti
anche se tutti.... IO NO!


14 ottobre (serata): fateve du' risate....:
Il Romanista, 13 ottobre 2007
A proposito di chi scrive intenzionalmente a sproposito
IL ROMANISTA, CHE ERRORE. PAROLA DI CUCS
"Solo due righe sulla questione Cucs-Il Romanista.
Ancora una volta ci troviamo costretti, nostro malgrado, a dover intervenire pubblicamente per stigmatizzare la strumentalizzazione che viene ripetutamente compiuta usando il nome Cucs. Opinioni personali espresse da personaggi sconosciuti vengono presentate come prese di posizione ufficiali del Commando e il nome del gruppo viene citato per costruire contrapposizioni artificiose che non ci appartengono. 
La storia del Commando è ben nota, eccessi compresi, e non è soggetta a interpretazioni.
Commando Ultrà Curva Sud"

Ricordate quel tale che si è firmato Alberto Vecchio CUCS su "Il Romanista"? Il sottoscritto non ha mai dubitato, ovviamente, che quella persona potesse parlare a nome del CUCS, se non altro perché la sua memoria era decisamente offuscata da anni di partite avanti la pay-per-view. Bene, questa qui sopra c'è l'e-mail che ho ricevuto oggi, preannunciata da una telefonata di conferma per l'attendibilità. 
Titolo e occhiello sono miei.


14 ottobre: una e-mail: "Ciao lorenzo, ti volevo scrivere alcune cosette 1) mercoledì breve intervista al presidente dell'osservatore su rai sportsera(rai2 ore 18,20)che in merito a inter-napoli ha detto che a parte gli striscioni non è successo nulla 2)giovedì simpatico servizio su sport time(tg sportivo di sky).hanno
intervistato un tifoso SETTANTRENNE, CIECO dell'udinese(tra l'altro diceva che per seguire l'udinese in trasferta ha fatto in vent'anni una distanza pari a quattro volte la circonferenza della terra!) che protestava contro la legge Amato.infatti per colpa di questa legge non poteva più portare il suo bandierone allo stadio... 3)su "l'espresso" che mi è arrivato oggi(non so se è ancora in edicola,la coperina è sulle primarie del PD)due trafiletti uno sul caso raciti e l'altro su aldovrandi.per quanto riguarda il primo è spuntata una intercettazione in cui uno degli arrestati dice che l'ispettore è stato colpito dallo sportello della jeep rimasto aperto.per il caso aldovrandi viene riportata la notizia che l'inchiesta verrà condotta dal convivente di uno degli indagati...".
Per il resto, diciamo che Roma/Napoli gliela stano accollando al prefetto... A proposito di prefetti, altra interessante intercettazione/Lotito/Serra sul sito www.laziali.info.
Passiamo ad altro. Filippo ha inviato una lettera al Romanista che mi sembrava estremamente sensata.
Sono stati riempite pagine su pagine con i pareri di Gianni Rivera (milanista), Gigi Proietti (romanista mai visto allo stadio), Claudio Amendola (ex CUCS degli anni belli fino a quando ha fatto il film Ultrà ed è stato allontanato), Renzo Uliveri (chissà perché ;-), Roberto Pruzzo (niente da dire a O' Rey!) e Zibi Boniek (buon giocatore, ma il giro di campo col sorriso e 39 morti se lo ricordano tutti).
In più c'è una grande foto di Spalletti con uno sfondo assolutamente fuori luogo: la Curva Sud.
La lettera di Filipppo, abbonato in Distinti Sud, evidentemente era degna di essere pubblicata solo in parte. D'altra parte ci sono problemi di spazio, senno come fanno er parabbola e quegli altri bei tifosi ad esprimere i loro arguti pensieri?
Ecco quanto scritto da Filippo e quanto pubblicato pubblicato da "Il Romanista" (problemi di spazio, immagino).
SCRITTO
Caro Direttore,
forse converrai che un conto è concedersi il gusto di un goliardico accostamento tra la Lazio e l'escremento, tutt'altro paio di maniche è 
intonare un coro su Vincenzo Paparelli o esporre striscioni sui forni
crematori... la stessa enorme differenza che passa tra l'inneggiare ai 
morti dell'Heysel e - più innocuamente - irridere i tifosi juventini sulle loro 
prestazioni del lunedì mattina nei confronti della famiglia Agnelli. Allo 
stesso modo, trovo ingiusto criminalizzare cori che esprimono antipatia 
o rivalità verso il Napoli, mettendoli sullo stesso piano di espressioni di 
ben altro stampo nei confronti della città e della tifoseria partenopea, 
quali gli striscioni visti a San Siro. E' un confine tutt'altro che sottile, 
quello tra un sano sfotto' (talvolta pesante, talvolta più spostato verso 
l'ironia), che personalmente apprezzo e condivido, e le espressioni di 
razzismo verso i vivi, e di infamia verso i morti, che invece sarebbe ora
di bandire non solo dagli stadi ma dall'intera società civile. Per questo non condivido la generalizzazione di chi dipinge negativamente qualsiasi coro rivolto al dileggio degli avversari, anche quando è ben lontano dal
valicare il confine di cui sopra, e tantomeno comprendo l'ormai diffusa 
opinione che vorrebbe solo un tifo "per" la propria squadra e mai 
"contro" gli avversari... ma perché mai? Per quale motivo condannare le coltellate vuol dire necessariamente bandire le pernacchie?
Trovo anche molto strano che si ignori la dimensione goliardica (leggi 
volutamente sprporzionata, se non parossistica) del coro da stadio: 
non si canta "mi sta antipatico il Napoli", ma "odio Napoli", così come si intona "Milano in fiamme" senza per questo avere la minima vocazione a fare il piromane, e magari avendo frotte di amici o parenti nella città del Duomo... Ogni luogo ha le sue codificazioni di linguaggio, questa è quella dello stadio. Tra i tanti che sugli spalti intonano le poco lusinghiere strofette su "la mamma del laziale", vuoi che nessuno abbia un fratello di fede biancoceleste? Probabilmente sì, e allora che vuol dire, che costui sta dando della prostituta alla propria madre? No ovviamente, si sta solo 
unendo ad un rito che, nella sua dimensione collettiva, eccede 
in esagerazione verbale e prescinde da una corrispondenza letterale al
contenuto, ma finché quest'ultimo non travalica quel famoso confine, non
vedo cosa ci sia di male... anzi, personalmente trovo che il bello di stare 
allo stadio è anche questo.
Inoltre, non si può far finta di non sapere che qualsiasi coro verso la 
tifoseria avversaria è ben circoscritto alla rivalità calcistica ed alla 
dimensione da stadio, e non c'entra un ben nulla con il giudizio verso 
l'altrui città o l'altrui cultura... se uno intona "Lazio m...a", non credo 
che a nessuno venga in mente di rispondergli "ma no, che dici, il Lazio 
è una bellissima regione, c'è il mare del Circeo, i boschi del Terminillo, 
il vino e la porchetta dei Castelli"... grazie tante, ma che c'entra? Forse 
a chi dileggia l'Atalanta, la Fiorentina, la Sampdoria, o il Galatasaray, 
si può rispondere ricordando i panorami delle Alpi Orobie, i mirabolanti 
capolavori di Brunelleschi e Michelangelo, gli incantevoli carrugi del 
porto di Genova, le inestimabili bellezze della città di Istanbul, e via 
citando le Lonely Planet di tutto il mondo? Che c'entra questo con il coro 
da stadio sui viola o sui blucerchiati? Si crede forse che il tifoso sia così 
idiota da non saperlo o da non ricordarselo, quanto c'è di bello e di 
buono in giro per l'Italia o per l'Europa? Quando si segue la Roma in trasferta, tanti di noi non vanno prima di tutto alla ricerca delle prelibatezze locali, che si tratti dei cannoli siciliani o dei tortellini emiliani, prima di recarsi rispettivamente al Renzo Barbera o all'Ennio Tardini a fare il tifo, "pro" o "contro" che sia? No ragazzi, nel coro "odio (il) Napoli" l'articolo determinativo è sottointeso nel momento stesso in cui si sta allo stadio, e chiamare in causa la musica di Pino Daniele e i film di Totò, o venirci a ricordare il mare, il sole, le sfogliatelle e le altre indiscutibili meraviglie partenopee, non c'entra un accidenti con  Roma-Napoli, e sinceramente mi stupisce sentirlo fare da amici e tifosi che frequentano abitualmente gli spalti dell'Olimpico e conoscono benissimo la dimensione della partita di calcio.
Vorrei concludere precisando che, da persona pacifista e nonviolenta 
quale sono e mi professo, sono il primo a desiderare fortemente che la 
violenza ed il razzismo vengano sbattuti fuori dal mondo del calcio, ed 
in particolare apprezzo qualsiasi sforzo teso a sdrammatizzare le 
esasperazioni che troppo spesso ruotano attorno alle rivalità calcistiche, 
sia in campo che sugli spalti... questa, correggimi se sbaglio, era 
l'intenzione messa in campo dal "Romanista", e da questo punto di vista 
la apprezzo, ma da qui a bollare negativamente anche il più classico 
coretto da stadio, o da invitare solo al tifo "per" e non "contro", 
come ho letto in molti interventi, mi dispiace ma questo è un salto perbenista e buonista che proprio non condivido, anzi mi dà anche molto fastidio. Esprimere rivalità fa parte dello sport, ed a maggior ragione del tifo, e non vuol dire assolutamente cedere alla delinquenza o alla violenza. Un caro saluto, 
Filippo T.
PUBBLICATO
Caro Direttore,
forse converrai che un conto è concedersi il gusto di un goliardico 
accostamento tra la Lazio e l'escremento, tutt'altro paio di maniche è 
intonare un coro su Vincenzo Paparelli o esporre striscioni sui forni 
crematori... la stessa enorme differenza che passa tra l'inneggiare ai 
morti dell'Heysel e - più innocuamente - irridere i tifosi juventini sulle loro 
prestazioni del lunedì mattina nei confronti della famiglia Agnelli. Allo 
stesso modo, trovo ingiusto criminalizzare cori che esprimono antipatia 
o rivalità verso il Napoli, mettendoli sullo stesso piano di espressioni di 
ben altro stampo nei confronti della città e della tifoseria partenopea, 
quali gli striscioni visti a San Siro. E' un confine tutt'altro che sottile, 
quello tra un sano sfotto' (talvolta pesante, talvolta più spostato verso 
l'ironia), che personalmente apprezzo e condivido, e le espressioni di 
razzismo verso i vivi, e di infamia verso i morti, che invece sarebbe ora
di bandire non solo dagli stadi ma dall'intera società civile. Per questo non  condivido la generalizzazione di chi dipinge negativamente qualsiasi coro rivolto al dileggio degli avversari, anche quando è ben lontano dal 
valicare il confine di cui sopra, e tantomeno comprendo l'ormai diffusa 
opinione che vorrebbe solo un tifo "per" la propria squadra e mai 
"contro" gli avversari... ma perché mai? Per quale motivo condannare le coltellate vuol dire necessariamente bandire le pernacchie?


13 ottobre (pomeriggio): attenzione. Le persone che sono andate a Reggio Calabria con il treno e non avevano il biglietto possono mandarmi una e-mail?
Dal sito www.francorossi.com:
"Di tutto quel che è accaduto a Glasgow i giudici dell'Uefa (solo l'ottimista a oltranza Cantamessa poteva sperare che non avvenisse) hanno pensato come il 99,99 per cento di quelli che hanno visto Dida abbattersi a terra come "corpo morto cadde": che fosse una sceneggiata e basta.
Dida è stato campione del mondo per club con il Corinthians, ha vinto tutto quel che umanamente era possibile vincere con la maglia del Brasile e del Milan e gli sono bastati pochi minuti in una fredda sera scozzese, per sputtanarsi a vita.
Nessun dirigente del Milan ha consigliato a Dida di restare a terra fingendosi più morto che vivo ed è per questo che la società non è stata punita.
Resta la figuraccia di un calcio che sarà anche campione del mondo, ma che sul piano dei comportamenti deve imparare ancora molto.
Un'altra lezione ci arriva dalle sentenza dell'Uefa, quella relativa alla pena inflitta al Celtic.
Qualcuno ha detto che dovevano squalificare il campo, ma i giudici hanno tenuto conto che l'invasione del tifoso scozzese è stata assolutamente pacifica e dettata dalla volontà di gioire con i propri beniamini e non da istinti di violenza.
In Italia invece c'è l'Osservatorio che decide chi è degno di andare allo stadio e chi non lo è.
Il tifoso del Napoli ha diritto di vedere la propria squadra con al collo la sciarpa azzurra e in testa il cappellino degli stessi colori: chi non è tifoso, ma solo un teppista deve essere preso e processato.
Le nuove norme antiviolenza sono aberranti: sabato scorso a San Siro c'erano tifosi delle due squadre mescolati fra loro in una confusione assoluta.
Tanto vale giocare senza tifosi, gente che dalle autorità e dalle stesse società non viene ritenuta, nei diritti, simile all'altra gente, quella che allo stadio non ci va mai.
Ma questo, come direbbe Moustache di "Irma la dolce" è un altro discorso.
Franco Rossi".
E-mail: "Ciao Lorè, Alessandro, abbonato in Sud. Ho la vaga convinzione (e manco tanto vaga) che i vari personaggi che controllano il mondo del pallone, o più specificatamente quello inerente la sicurezza degli impanti sportivi, la sappiano pure troppo lunga su come realmente accadono i fatti.
Sanno benissimo cosa succede in una curva, sanno benissimo come avvengono le trasferte, gli scontri e tante altre cose.
Fanno solamente "finta" di ignorare i fatti adottando provvedimenti fuori da ogni logica per poi causare l'insorgere di problemi/ribellioni ed aumentare ulteriormente la repressione (con la compiacenza, naturalmente, dei mass-media).
Sarebbe irrealistico pensare che le due tifoserie non cadano in questa trappola, perchè l'odio (diciamo calcistico) che le accomuna è troppo forte (al contrario di quanto voglia far credere ilromanista).
La vedo come pura utopia sperare che per una partita come Roma-Napoli non si vengano a creare problemi, è solamente l'ennesimo modo per arrestare qualcuno, aumentare, come detto precedentemente, la repressione contro il sano tifo e far credere al paese intero che le norme prodotte funzionano appieno ed è colpa dei soliti facinorosi se le famiglie non possono andare allo stadio.
Purtroppo c'è da mettere in chiara evidenza che ci stanno pian piano riuscendo...tocca a noi cambiare totalmente modo di comportarci e non intendo assecondando i loro squallidi progetti, ma non regalandogliela!!! ODIO NAPOLI (in senso calcistico ovviamente!!!) Curva Sud Olè.
www.ilromanista.it --> C'è un sondaggio a metà pagina sulla sinistra, fossi in te indicherei ai frequentatori di questo sito di votare NON SONO D'ACCORDO!".
Due video provenienti dall'India:
ATTENZIONE:
IL VIDEO N. 2 E' POLITICAMENTE SCORRETTO E CONTRAVVIENE
ALLA NUOVA REGOLA DEL VOLEMOSE BENE PE' FORZA.
SCONSIGLIATO AI DEBOLI DI CUORE E AI TIFOSI CHE NON VANNO ALLO STADIO.
CHI OSA RIPETERLO VERRA' SEGNALATO ALL'OSSERVATORIO ROMANISTA
VIdeo 1
(9833 kb)
Video 2
(4855 kb)


13 ottobre: oggi su "Il Romanista" c'è una lettera di tale Angelo Vecchio Cucs, alla quale ovviamente è stato dato ampio risalto con il titolo "Ultras che errore, parola di CUCS". Ne pubblico solo uno stralcio: "Io fino ad oggi mi rappresentavo dietro l’aggettivo ultrà perche riuscivo a rappresentare tutte quelle voci che i "vecchi" in curva molti anni fa mi avevano insegnato.Ora, invece, l’ultrà è quello che prende a bastonate o a coltellate un altro tifoso,e ci si vanta,e gli viene dato l’appellativo di ultrà.Io mi sono vergognato a leggere quelle cose,lettere che sanno di xenofobia razzismo delinquenza e ignoranza allo stato puro, perché un ultrà vero non le direbbe mai, neanche nel proprio cervello". Non contesto la correttezza del suo ragionamento. Ne contesto l'ipocrisia. E' vero, oltre al buonismo detesto anche gli ipocriti e ultimamente siamo stati sommersi da buonismo e ipocrisia.

Roma/Napoli 1994/95
(questo Angelo non l'ha visto perché forse lo teneva in mano)

Roma/Napoli 1994/95

Roma/Lazio 1998/99

Roma/Lazio 1979/80

Fiorentina/Roma 1980/81
Napoletani sugli spalti dell'Olimpico
Roma/Napoli 1975/76
Tifosi del Napoli all'Olimpico
Roma/Napoli 1972/73

Roma/Napoli 1973/74

Roma/Juventus 1993/94

Per questa gente avevo già fatto tempo addietro una pagina: "Dedicato a chi".
Ultime due cose:
a) non ho mai capito per quale ragione i giornalisti definiscano Roma/Napoli "il derby del Sud". Noi siamo in centro Italia, loro nel centro Sud.
b) Il gemellaggio con i napoletani è durato quattro stagioni nei primissimi anni '80. Prima e dopo non c'è stato mai nulla.


12 ottobre (pomeriggio): ottimo articolo di Marforio su www.corederoma.it, anche se non credo ad un'ingenua osservazione passiva... Sullo stesso sito c'è anche una vignetta che sintetizza, insieme all'articolo di cui sopra, la settimana appena trascorsa.


12 ottobre: alea iacta est. Prima e-mail: "Scrivo per fare una piccola ma dovuta aggiunta al già citato articolo del covvieve della seva :
innanzitutto vorrei sapere perchè il signor Pasini definisca "bizzarro" il fatto di andare allo stadio con amici , bandiere e striscioni , come se avesse voluto fornire un codice di comportamento fantomatico , in base al quale le persone vadano ad omologarsi alla massa. Io trovo gravissimo tale epiteto da lui rilasciato , innanzitutto classista e poi esplicitamente contenente un messaggio subliminale per il lettore che cerca di farsi un'idea sull' argomento (ovviamente parlo di un lettore comune che non ha esperienza di stadio). Questo è l'ennesimo segnale di come si tenti in tutti i modi di far ricorso a espedienti linguistici di ogni varietà, perchè poi alla fine tutti sappiamo di come i giornalisti si pieghino davanti al volere della moderna censura , e sono proprio loro ad apparire "bizzarri" ai miei occhi , in quanto incapaci di mantenere una umile e semplice dignità personale. Poi leggo nel trafiletto sottostante l'articolo del dott. Coscia , riguardante il tema di Busiello e degli altri arresti a Napoli. Si citano i bomboni della ormai celebre partita con il Frosinone , avallando una marea di ipotesi ma omettendo suppongo in maniera volontaria un fatto di eccezionale cattiveria : il lacrimogeno sparato in pieno volto ad un tifoso campano , rimasto in coma per non so quanto e poi ringraziando Dio sopravvissuto. Il fatto accadde la domenica prima non mi ricordo su quale campo , resta il fatto che sebbene la vittima abbia denunciato il fatto nessuno ha osato aprir bocca ; la curva b denunciò l'accaduto con uno striscione enorme sulla balaustra (ma guarda caso non riesco a trovare le foto :-D) e , al fine di attirare l'attenzione , iniziò a sparare bomboni. Lascio a voi che leggete ogni giudizio". Già. Chissà com'è, se lo sono dimenticato.
Mi viene chiesto a quando risale la rottura del gemellaggio con i napoletani. La risposta è semplice: al 25 ottobre 1987, esattamente 20 anni fa.
Grazie ad Andrea, abbiamo un mini speciale sullo Swansea. Per i deboli di cuore e per la carta stampata: ci sono foto particolarmente offensive e di discriminazione territoriale.
Aggiornata, grazie a Michele, la classifica relativa al piazzamento della Roma in Italia e in Europa negli anni.
L'ottava riunione dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive merita di essere commentata:
Conclusa l’ottava riunione dell’Osservatorio
Nel pomeriggio l’Osservatorio si è riunito per analizzare, tra gli altri, i fatti di rilievo dell’ultima giornata di campionato e dibattere sulla disciplina dell’introduzione e vendita di bottiglie, anche di plastica, all’interno degli stadi.
Dalle informazioni analizzate dall’organismo collegiale è emersa una sostanziale regolarità dell’ultima giornata calcistica, ancorché segnata dalla disputa di oltre 20 gare considerate a rischio.
L’Osservatorio ha tuttavia stigmatizzato il comportamento di una frangia di tifosi interisti, responsabili dell’esposizione di striscioni dai contenuti offensivi ed anti-sportivi, auspicando un positivo esito dell’attività investigativa in attesa delle decisioni della giustizia sportiva (nulla sugli incidenti tra interisti e napoletani all'interno dello stadio, incredibile!).
Una particolare gravità è stata inoltre riconosciuta alla tifoseria tarantina (sono pure analfabeti) dopo il rinvenimento del settore a loro destinato di 5 kg di artifizi pirotecnici e di uno striscione di contestazione alle normative antiviolenza (dimenticavo: la contestazione non rientra nella libertà di pensiero).

I tarantini nell'ultimo Taranto/Pescara.
Stringerei loro la mano, uno ad uno.
In ordine all’introduzione e vendita di bottiglie all’interno degli stadi l’Osservatorio ha preso atto della circolare indirizzata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza alle Autorità Provinciali di P. S. con la quale è stata chiesta una attenta valutazione dei presupposti per prescrivere il divieto di introduzione negli impianti di bottiglie, anche di plastica, con obbligo per i venditori all’interno dello stadio di mescita delle bevande in bicchieri di carta o plastica.
Per quanto concerne l’attribuzione degli indici di rischio, dopo una attenta disamina delle informazioni disponibili si è ritenuto possibile proseguire nel  processo di normalizzazione che ha permesso di limitare le conseguenze per gare ad altissimo rischio quali “Livorno – Lazio” e “Juventus – Genoa” cui è stato attribuito “rischio 4”  con la sola limitazione  del “divieto di vendita cumulativa dei biglietti”, nonostante le gravissime criticità registrate in passato.
Le attuali e concrete informazioni acquisite in merito alla gara “Roma – Napoli”, che delineano profili di elevatissimo rischio ha invece indotto l’Osservatorio ad invitare il Prefetto di Roma, dopo aver sentito il Questore, ad adottare provvedimenti interdettivi compreso il divieto di vendita dei tagliandi al di fuori della Capitale e della provincia, con la conseguente chiusura del settore ospiti.
Bravi, grande riunione.
Stemperiamo il veleno con tre foto... ma che ne sanno questi (non mi riferisco all'Osservatorio)....:
1982/83 Roma/Colonia
Il vero motivo della vittoria della Polonia per il 2012
1987/88 Milan/Roma


11 ottobre (pomeriggio): tantissime segnalazioni per l'articolo del Corriere della Sera che ben condensa il disagio di noi tifosi da stadio e la campagna de "Il Romanista" che ancora oggi titola "Forza Romanapoli". Peraltro diversi spunti dell'articolo mi souonano familiari!
Tifoso, che fatica 
Andare allo stadio? Caro, scomodo e complicato. 
Biglietti nominali, perquisizioni: meglio la tv
 MILANO — L’ultimo stadio è un luogo triste e inaccessibile da cui è meglio tenersi distanti, se già non provvedono a obbligarti le autorità. Loro hanno mille giustificati motivi per farlo. E forse, in una fase storica di transizione, questo è il necessario prezzo da pagare perché gli stadi di calcio diventino finalmente zone sicure e per tutti. Ma la sensazione — e la frustrazione — di molti tifosi «normali», non ultrà, oppure ultrà che non hanno mai fatto male a una mosca e avrebbero solo il bizzarro vizio di andare allo stadio tra amici con bandiere, striscioni e canti, è che ci si stia spostando da un estremo all’altro. Dal «liberi tutti» di prima agli attuali ostacoli che, partendo da un tornello, arrivano al caso limite delle gare a porte chiuse. Nato l’anno scorso in piena emergenza per il caso Raciti, il provvedimento è già stato riproposto quest’anno in serie A per Napoli-Genoa. Delle due l’una: o l’emergenza non è finita oppure la tendenza è a perseguire la via più comoda. Come se per fronteggiare i pirati della strada si decidesse di chiudere la circolazione a tutti. Aggiungiamo tutto ciò alle note fatiscenze dei nostri stadi, alla sproporzione tra i prezzi dei biglietti e la qualità degli impianti, e alla grande varietà dell’offerta tv, e la domanda diventa ovvia: ha ancora senso andare allo stadio? Alla vigilia di nuovi possibili interventi restrittivi su Roma-Napoli e Livorno-Lazio, basta un rapido elenco dei piccoli grandi problemi di una giornata allo stadio per capire che la risposta, per il tifoso che alla partita vorrebbe andare solo per divertirsi e tifare, è una sola: no, non ha senso. 
LUNGAGGINI — Comprare il biglietto (prezzi a parte) è diventata una prassi complessa, entrare allo stadio pure, fra code, tornelli, perquisizioni. Decidere di andare alla partita è come pianificare un viaggio, ma senza il piacere del viaggio. Vale ancora la pena? 
SCOMODITÀ — Gli stadi italiani sono notoriamente fra i peggiori d’Europa. Il problema è antico, la soluzione è lontana, soprattutto se la costruzione di impianti adeguati dipende solo dall’organizzazione di una grande manifestazione (come fu, mal sfruttata, Italia ’90, e come si sperava potessero essere gli Europei del 2012). 
TRISTEZZA — Fare scenografie è diventato quasi impossibile. Così i colori scompaiono dal tifo e impera il grigiore. In compenso, fumogeni o striscioni razzisti non mancano mai. Senza contare — è noto anche alle autorità — che proprio la libertà di scenografia (non di insulto, si capisce) può diventare un deterrente ad altri sfoghi. 
NIENTE TRASFERTE— Il divieto, facendo di ogni erba un fascio, toglie il piacere del viaggio a molti tifosi pacifici. Ma ci sono ulteriori sfumature che fanno riflettere. Si pensi, per esempio, alla tifoseria della Juve, cui è stato impedito il viaggio a Firenze. Quella bianconera, come tutte quelle delle grandi squadre, è una tifoseria assai diffusa su tutto il territorio italiano, spesso più presente in trasferta che in casa: proibendo l’acquisto del biglietto ai tifosi lontani vengono penalizzate molte persone che, per esempio al Sud, decidono di spostarsi in zona per vedere la loro squadra. Ma che colpe precise hanno costoro, a parte quella di non vivere a Torino? 
ALTRI RISCHI — Da ciò poi discendono nuovi rischi. O il tifoso rinuncia del tutto a muoversi, oppure si attrezza per andare comunque allo stadio in mezzo ai tifosi avversari. È successo a Milano per Inter-Napoli: con il settore ospiti chiuso, oltre un migliaio di tifosi partenopei, comprato il biglietto in Lombardia, si sono sistemati a stretto contatto con i tifosi nerazzurri, con un potenziale rischio per entrambi. Tutto per fortuna è andato bene, ma questo è un caso in cui il rimedio poteva diventare peggiore del male. Che cosa accadrebbe infatti se, a causa della chiusura dei settori ospiti, sistemati in tinello i tifosi normali, gli ultrà si sguinzagliassero liberi per le tribune? La domanda non è oziosa. E la risposta — in attesa di un mondo fantascientifico in cui tutti i tifosi si mischieranno in pace e amore come a Woodstock — non può essere solo il divieto generalizzato. Neanche se questo è più facile dell’isolamento del singolo colpevole. L’unico che deve davvero stare fuori dallo stadio.
Alessandro Pasini
http://www.corriere.it/sport/07_ottobre_10/calcio_inchiesta_stadio.shtml
Una buona notizia: per Roma/Sporting Lisbona i minori di 14 anni avranno diritto all'ingresso gratuito secondo le modalità riportate sul sito della Roma.
Anche se ancora non vede la luce la soluzione del problema sollevato tempo fa:
"ciao Lorenzo, io ti terrei volentieri aggiornato sulle novità. se ce ne fossero... dopo il comunicato del 21 settembre silenzio assoluto. e non sono riuscito ad avere alcuna risposta nè per telefono nè ai fax che ho mandato (ti allego quello che ho mandato oggi). io speravo che approfittassero della sosta per risolvere il problema (anche perchè non credo che ci voglia cosi tanto...), invece niente.
ti allego anche un articolo del romanista che magari hai già letto. vabbè che stiamo nel paese della burocrazia ma questo rimpallarsi le responsabilità è veramente ridicolo! vabbè vorrà dire che pure a Roma-sporting me metterò seduto 'ndo me pare. cò tanti saluti a pisanuamatomelandri...
un saluto, Giancarlo". Questo il fax inviato da Giancarlo (che prego di tenermi aggiornato insieme agli altri che avevano avuto questo problema) alla A.S. Roma:
"Ho appena letto con immenso piacere il vostro comunicato relativo alla vendita dei biglietti per la partita di Champions contro lo Sporting Lisbona del prossimo 23 ottobre. Sono uno degli abbonati fregati, e per la seconda volta al danno si unisce la beffa…
Dopo il vostro cominicato del 21 settembre speravo che la situazione, approfittando anche della pausa per la nazionale si risolvesse prima della ripresa del campionato; invece tutto tace! Ma quanto tempo vi ci vuole?!? Quanto ci vuole per dimostare un po’ di attenzione e rispetto per un abbonato? Per quanto tempo ancora intendete nascondervi dietro ai problemi burocratici? Aspettate che qualcuno vi porti davanti a un giudice?
Tutte domande che rimarranno senza risposta, come al solito…e la pazienza non è infinita.
Comunque vi segnalo per l’ennesima volta la mia spiacevole situazione: il sottoscritto Giancarlo Milioni ormai da molti anni è abbonato in distinti nord, sett. 44B, fila 55, posto 3 secondo la vecchia numerazione.
In data 7/07/07 mi sono recato presso uno dei Vostri Roma Store per rinnovare la mia tessera; sapendo dei lavori prima di rinnovare ho chiesto assicurazioni sul posto che mi sarebbe stato assegnato, temendo di essere spostato chissà dove. Mi è invece stato assicurato che il posto sarebbe stato più o meno quello, al massimo – parole testuali – “sarai spostato di due metri”.
In occasione della prima partita in casa, l’amarissima sorpresa. Il mio posto (che ora è 43A fila 50 num 2S) è stato spostato dalla parte opposta della fila, praticamente sotto la vetrata che separa Distinti e Tribuna Tevere. Posto da cui seguire la partita in maniera decente è sostanzialmente impossibile.Faccio notare che il mio seggiolino è ancora li, non è tra quelli soppressi quindi non capisco perché non sia stato rassegnato a me al momento del rinnovo!
Oltretutto ho avuto modi di appurare, in occasione di Roma-juve e Roma-inter che quel posto non è stato venduto in abbonamento atteso che in occasione delle sopraccitate partite era occupato dai possessori del relativo biglietto.
Pertanto invito nuovamente l’A.S. Roma a porre immediatamente riparo a questa intollerabile situazione o correggendo l’errore, oppure consentendomi di scegliere un altro posto, sempre nel medesimo settore ovviamente.
Cordiali saluti.
Roma, 11 ottobre 2007.     Giancarlo".
Per finire, non posso pubblicare alcune e-mail che mi avete inviato che riguardano Roma/Napoli. La mattina non ho la possibilità di ascoltare la radio per ragioni di lavoro e quindi mi scuso se alcune cose sono già state dette e ridette.... pubblico solo questa perché - quantunque fortemente critica - è la più educata: "ciao lorenzo,sono alessandro e volevo dirti del romanista.guarda dopo il titolo dell'altra volta pe me quello schifo de giornale non esiste piu.a parte che io piu che italiano me sento profondamente romano e romanista,perchè non posso tifa una squadra dove giocano un napoletano dopato,un oriundo che me sta emeritatamente sur cazzo e un giocatore finito come del piero.e se la vedo è esclusivamente perchè ce stanno aquilani,de rossi ecc.pregando sempre che non se facciano male.comunque,quel giornaletto pretende da rappresenta tutto il tifo romanista?bhè,te posso di na cosa,pe quanto me riguarda a me non me rappresenta minimamente,perchè quel giornale rappresenta gente che allo stadio non ce va come dici te.non rappresenta gente che va allo stadio se piove,nevica fa callo o fa freddo.e poi dai,se l'hai mai preso vatte a vede l'ultima pagina,fa veramente ride.gente dove alla prima sconfitta della roma c'ha da ridi.ma dai su,non è che la roma le po vince tutte,uno ce spera,ma è durante le sconfitte che bisogna sta vicino alla squadra.da oggi in poi me compro solo er messaggero,armeno se dice cavolate nello sport me butto sulla cronaca,er corriere manco a parlarne perchè è un giornale ambiguo a du facce.st'infami.ancora complimenti per il sito e per lo spazio che ci dai.un saluto,alessandro".
Mi si chiede come la pensi sulla faccenda Roma/Napoli. Neanche sarebbe da discutere una "internettata" del genere ma vi dirò che sono tifoso della Roma e vado allo stadio. Sono andato a Napoli diverse volte per seguire la Roma. Non sono stato trattato amichevolmente e non vedo perché la tifoseria del Napoli mi debba stare per forza simpatica, solo perché qualche borghesuccio ben al caldo della sua poltroncina con Sky di fronte lo ritiene politicamente corretto. Ognuno di noi ha una persona che non gli sta simpatica o che, puramente e semplicemente, detesta. Nel calcio è la stessa cosa. La tifoseria del Napoli è nostra acerrima rivale e già mio padre quando c'era Roma/Napoli preferiva non andare allo stadio. Detesto il buonismo. Penso che non sarò io a dire come la pensano i tifosi romanisti che vanno allo stadio su questa storia stucchevole. Sarà la Curva Sud di Roma a pronunciarsi, come al Colosseo.
Credo di conoscere il responso.
Per finire, credo anche che un principio - come una legge fisica - debba valere in tutte le situazioni, altrimenti non vale per nessuna.
I principi sono sacri e non mi permetto di dileggiarli, pur non condividendoli.
Coerenza vorrebbe, però, che prima del prossimo derby si possa leggere anche questo titolo - e nessun altro - da parte de "Il Romanista".


11 ottobre: che facciamo iniziamo con le e-mail? Dunque, riguardo "Il Romanista", è inutile che vi lamentate con il sottoscritto. Ognuno è responsabile di quello che scrive. Quindi visto che il giornale ha una casella di posta posta@ilromanista.it lamentatevi con loro!
Io ho già detto la mia, quindi per chiudere la storia pubblico un paio di e-mail che racchiudono il pensiero molto semplice di un discreto numero di tifosi giallorossi che pare siano quelli che seggono nel settore più affezionato: "Caro Lorenzo, sono Alessandro, 32 anni, abbonato dal 1990 in Curva Sud (anzi quest'anno non ho fatto l'abbonamento ma sono sempre presente, con metodi più o meno legali ;) ). Ti inoltro la mail che ho mandato al Romanista sull'editoriale del Sig. Luna in relazione a Roma-Napoli. Un saluto. Alessandro. "Caro il Romanista, premesso che NON sono un vostro lettore/cliente, mi è stato riferito l'editoriale del Vostro Direttore relativo a Roma-Napoli. Tralasciando la distanza abissale che mi separa dal vostro modo di vivere il Romanismo e non considerando la vostra arroganza nel voler rappresentare tutti i tifosi dell'AS Roma (cambiate nome al quotidiano per carità di patria...), vi scrivo per esprimere il mio totale disaccordo sui contenuti dell'editoriale del Sig. Luna che poi mi sono premunito di leggere. Caro Sig. Luna, IO NON SONO NAPOLETANO, NOI NON SIAMO NAPOLETANI, LA CURVA SUD DI ROMA NON E' NAPOLETANA. Cordiali saluti. Alessandro xxx, dal 1990 Curva Sud Roma".
La seconda: "Ciao Lorenzo sono Mattia, abbonato in Sud. Riguardo a Il Romanista approposito di quella risposta a quel ragazzo "caro luca, non ti abbiamo mai voluto rappresentare" mi aspettavo piu' sincerita' da questo giornale perche' fino a poco tempo fa il Romanista ogni lunedi pubblicava il Crono Curva scrivendo minuto x minuto quello che si faceva in curva, dai cori agli striscioni esposti e per di piu' fanno un articolo come se fossero chissa' chi invitandoci a gemellarci con i napoletani ma vorrei anche segnalarti un articolo che oggi hanno publicato sugli Steward e ne hanno combinata una davvero grossa e scorretta.  Hanno messo come foto un ragazzo che scavalca da un settore all'altro senza coprendo il volto.......bella cosa! E poi loro pensano che la gente che scavalca lo fa per cercare un buon posto per vedersi bene la partita. Comunque vorrei solo che il caro direttore Luna si dedicasse a altre cose e non a noi. Saluti".
Passiamo ad altro: "Ciao Lorenzo, ho un dubbio che nessuno è ancora riuscito a togliermi. So che la domanda può essere apparentemente stupida ma secondo me non lo è, perchè - come diceva qualcuno - le parole sono importanti. Perchè tutti parlano di "violenza NEGLI stadi" quando a parte qualche sporadico caso la maggior parte degli incidenti avvengono fuori dallo stadio e anzi ultimamente si stanno allontanando sempre di più dalla zona dello stadio (vedi pontemilvio, corso francia; eh... è il famoso modello inglese)??? Sarò strano io....boh! Grazie dell'attenzione e scusa il disturbo. Lorenzo A.".
Si, sappiamo che è così da decine di anni ma l'opinione pubblica non se ne è mai accorta.
"Ciao lorenzo,sono luca ti scrivo dopo aver letto tra gli aggiornamenti l'articolo riguardo la pericolosita' di roma-napoli e livorno-lazio.e' l'ennesima dimostrazione ke stanno a spera' come matti ke in queste partite succeda qualcosa  pe pote' fa gioca' il derby a porte chiuse,ORMAI SO SGAMATI!!".
Poi: "Ti scrivo riguardo al documentario sul mondo ultras su Discovery Channel, credo che altro non sia il documentario della bbc (credo) che fu trasmesso in inghilterra l'anno scorso e che viene riproposto su discovery channel semplicemente tradotto in italiano. Il protagonista Danny Dyer non è un giornalista ma semplicemente l'attore di Football factories. Su youtube si trovano facilmente varie parti tra cui quello del derby del 10 dicembre 2006 ecco il link:
http://it.youtube.com/watch?v=1Ds5LfMnDVU
Mi viene poi segnalato questo video del quinto anniversario del gruppo Ofensiva 1906 dello Sporting Lisbona. L'indiscutibile assonanza con il tifo anni '80/'90 della Roma è dovuta anche al fatto che nel 1990 alcuni tifosi biancoverdi seguirono insieme ai tifosi della Roma la partita contro il Benfica.
Qui sotto c'è una foto del medesimo anno scattata durante il derby Sporting Clube de Portugal/Benfica nel vecchio Estádio José Alvalade dove c'è uno stendardo con scritto "Grazie Roma", per la vittoria della squadra giallorossa contro l'eterno rivale dei biancoverdi.

2007/08
Perugia/Massese
Ed ora, un problema irrisolto: "Ciao Lorenzo,sono un tuo omonimo e ti scrivo da molto lontano: Sanremo,città famosa per il Festival e per il Casinò. Io sono tifoso,ovviamente della Roma e in vita mia ho visto poche,pochissime partite per motivi di spostamento e lontananza;malgrado abbia alcuni parenti nella Capitale.Ti confesso di aver visto sempre belle partite per fortuna, con la Samp al Marassi con quel supergol di Totti e il 7-0 rifilato al Catania (allora torna presto!),una finale di coppa italia e poco altro...Ora però mi si è presentata l'occasione di poter scendere in occasione dei Santi e quindi del Derby, perchè la scuola (ho 19 anni)fa un pochetto di vacanza..è un'occasione per me imperdibile è un sogno che si avvera..Spero!! Qui mi serve il tuo aiuto..un chiarimento... Mio cugino potrebbe comprare sia il biglietto per lui che quello per me, come ha fatto le volte che sono sceso per venire allo stadio o con le nuove leggi in vigore da poco (dopo i derby di torino e genova)..Io povero disgraziato nato a Roma e tifoso della Roma, ma residente in una città del Nord..non riuscirò mai a scendere per vedere una partita perchè non posso andare io personalmente a comprare il biglietto..???
Fammi sapere se sai più precisamente come funziona e se c'è qualche modo per aggirare il problema,io malgrado passi almeno 20-30 minuti al giorno sul tuo sito,che è fatto molto molto bene,non ho capito bene quando se n'è parlato... Ti ringrazio..Ti Saluto...e...SEMPRE FORZA ROMA...".
Caro omonimo, qua tra un po' l'Osservatorio ce farà giocà er derby dentro ar Commissariato Prati, figuriamoci se consente addirittura di prendere un biglietto a un romano/romanista che vive a Imperia! Scherzi a parte (mica tanto), è questo strano organismo che dovrà decidere sia l'orario del derby, sia le sue modalità di svolgimento, sia la vendita dei biglietti. Lo faranno sapere poco prima e quindi ti consiglio di leggere le pagine del sito dell'Osservatorio, in quanto se è possibile acquistare altri biglietti oltre al proprio con l'esibizione di un documento sarà sufficiente che invii ai tuoi parenti un documento in originale con una delega per l'acquisto. Sempre che non decidano di chiederti l'esame del DNA, il calco dentario, la lunghezza del pene, il numero di denti cariati e chi è l'omicida di Garlasco come contropartita.
Andiamo sull'evoluto con Amedeo: "ciao Lorenzo, ti invio il link di Gnosis: la rivista italiana di intelligence ,dove si parla del mondo ultras... penso che sia molto interessante. http://www.sisde.it/Gnosis/Rivista1.nsf/ServNavig/7". Dopo aver letto l'articolo, senza dubbio interessante, mi sono posto alcune domande.
Forse sarò rimasto indietro, ma chi c*** so' i "Mortal Combat"? In secondo luogo, forse per la sinteticità, l'articolo è molto approssimativo e - se pure evidenzia delle indiscutibili verità - ricostruisce, dandoli per assodati, alcuni fatti di cronaca che sono stati invece completamente distorti (ad esempio il derby sospeso). Quello che sorprende è che stiamo parlando del SISDE: se proprio loro non riescono a capire perfettamente alcuni meccanismi mi spiego tanti perché della storia d'Italia.
Se però vogliono avere una risposta in ordine a un quesito che si pongono in ordine al come catalogare gli incidenti di Avellino/Napoli del 2003, gliela posso dare io, visto che conosco assai bene la verità di quella tragica giornata, al solito distorta dalle false informazioni: sono incidenti di tipo "A", sfociati nel tipo "B". Il problema che riscontro non è tanto la fotografia sociologica del fenomeno (in gran parte corretta e ricavata da studi approfonditi svolti da esperti, di certo non del SISMI) ma l'analisi dei dati statistici che viene fatto alla fine dell'inchiesta. Questa analisi la fa proprio il SISMI e difatti è errata, in quanto non tiene conto assolutamente dell'impatto delle leggi repressive sul mondo ultras, i cui componenti vengono sostanzialmente ritenuti degli "esclusi e/o nuovi emarginati" che non avendo soddisfazioni nella vita di tutti i giorni hanno bisogno di un palliativo. Il solito stereotipo. Se questa è l'intelligence italiana c'è di che preoccuparsi. Ah. Nel leggere l'articolo troverete una nota che dice che il termine "hooligan" deriva da Houilhan, famiglia irlandese di fine '800 che si distinse per atteggiamenti antisociali nella Londra del XIX secolo. In realtà non è questa la tesi più seguita ed anche quella che fa risalire il nome a una non meglio identificata Hooley's Gang (non citata dal SISMI) non è dimostrata. In realtà in un libro di Clarence Rook del 1899 (Hooligan Nights), testimonianza scritta quindi ben più affidabile, viene detto che la parola deriva da Patrick Hooligan, un pugile non professionista che faceva anche il ladro, che viveva nei sobborghi a sud del fiume Tamigi. Con la sua famiglia e una piccola gang di seguaci frequentava la "Lamb and Flag public house" di Southwark, una sorta di osteria del tempo. Il Sig. Hooligan uccise un poliziotto, fu imprigionato a vita e morì in cella.
Tanto per essere precisi.


10 ottobre: prima di tutto un annuncio: in una tramissione televisiva di MTV (Very Victoria), sarà ospite in data 11 ottobre un noto attore romano. Gli studi di registrazione si trovano a Milano in via Belli 14. Gli autori del programma vorrebbero che ci fossero 3 tifosi romanisti (ovviamente residenti a Milano) che sappiano cantare le canzoni della loro squadra del cuore per le ragioni che poi vi spiegheranno. Chi è interessato telefoni ai numeri 3479676138 o 0245507236. Aggiunta la pagina 2 di Parma/Roma e qualcosina nella pagina 1.
Vi avevo detto che si avrebbero avute delle sorprese... Vi segnalo che sul sito www.laziali.info c'è l'interessante trascrizione integrale di una delle telefonate tra l'ex Pre-effetto Serra con Claudio Lotito. Il giornalista di Repubblica di Spy Calcio che ne pubblica uno stralcio non osa pubblicarla tutta. Nella telefonata, infatti, Lotito si raccomanda all'allora Pre-effetto Serra "lamiasud" sollecitando l'adozione di misure cautelari nei confronti di alcuni capi-tifosi della Lazio. Il Pre-effetto Serra promette interventi (se siano leciti o illeciti - già so la risposta - temo se ne occuperà la magistratura) nei confronti di alcuni pubblici ministeri della Capitale. Il titolo, del resto, è tutto un programma: "Tutti gli uomini del presidente: Achille Serra".
La bomba ha iniziato ad esplodere e dal sito in questione stanno centellinando, goccia a goccia, le telefonate più scottanti.
Tenetelo d'occhio quotidianamente, ci saranno molte altre sorprese...!
Dicevamo delle e-mail: "Ciao Lorenzo sono Marco, scrivo da Milano e sono un "vecchio" Ultras 35enne (della Nord interista), ti scrivo per farti i complimenti circa il sito, bellissimo e completissimo. e volevo anche rendere testimonianza non diretta in quanto fuori Milano il week end passato circa il parapiglia di Inter Napoli. I tifosi azzurri hanno acquistato biglietti di tutti i settori tranne quello ospite (i geni dell'Osservatorio hanno deciso di non mettere in vendita i biglietti per il settore ospiti), e si sono presentati (penso con le cattive maniere agli ingressi del secondo BLU forzando i controlli degli steward. Il problema è in quel settore ci sono persone tranquillissime anziani, donne e bimbi circa 1000 persone che hanno pagato l'abbonamento e si sono visti espropriati del loro posto pagato oltretutto tanti soldi (i biglietti dell'inter sono tra i più cari) Cosa dovrebbero fare? chidere il rimborso allo stato? Grazie un saluto Marco".
Credo proprio di sì, dovrebbero chiedere un rimborso!
L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, non mi stancherò di ripeterlo, non ha capito né capirà mai - visto che i suoi componenti non sono mai stati in una curva - le vere problematiche e, soprattutto, come risolvere il problema della violenza. I fatti di Inter/Napoli lo dimostrano, ma sono solo l'ultimo esempio di un qualcosa che - noi - già sapevamo e che avevamo predetto sin dallo scorso Roma/Manchester United.
Ancora non hanno capito che non potranno andare avanti così all'infinito e che il modo migliore per organizzare stadi e trasferte è solo uno: rendere meno repressivo il sistema, che ha esasperato tutti quanti. Ormai gli ultras si sono abituati alla clandestinità, perché il sistema li ha costretti ad essere clandestini. Non sono più controllabili. Rendete impossibili le trasferte in pullman, con estenuanti controlli, viaggi di centinaia di Km. a 60 all'ora, autogrill chiusi, arrivi a partita iniziata? La soluzione è ovvia. Vado con la macchina per gli affari miei. Perseguitate tutti quelli che hanno un qualsiasi distintivo o simbolo della Roma? Il rimedio è semplice: non me lo metto. Soluzione finale: non mandate i biglietti per gli ospiti? Soluzione: prendo il biglietto per un altro settore. So bene che non abbiamo di fronte delle cime - o quantomeno persone umili in grado di accettare consigli -  ma almeno imparassero dai loro errori, pagati in modo carissimo nel recente passato.
Le trasferte devono essere agevoli. Devo avere la libertà di arrivare molto tempo prima. Devo potere mangiare e fare pipì lungo il tragitto.
Se vado in treno, devo essere libero - se pago il biglietto - di fare quello che mi pare e piace e non essere relegato in un hangar.
Organizzazione dello stadio. Deve essere completamente ripensata. Finora lo stadio viene diviso come fosse un teatro e questo è radicalmente avversato da tutte le tifoserie d'Italia. Questi burocrati pensa(va)no, senza cognizione di causa di aver trovato la formula magica: biglietti nominativi+posti numerati = fine della violenza.
Sappiamo tutti che è una vera e propria idiozia. Gli stadi debbono essere divise in zone passionali: è inutile imporre a persone che non vogliono stare sedute per libera scelta un seggiolino numerato che non rispetteranno mai. La curva di casa deve potere stare in piedi come gli pare e piace, e in Germania lo hanno capito! Chi non vuole va nell'altra curva, che offre la medesima visuale e lo stesso costo, e si siede tranquillamente (nel tentativo di ovviare alla perdita di atmosfera, in Inghilterra stanno creando le aree del tifo, che non hanno molto successo perché allo stadio ora ci va Paperon de' Paperoni che, notoriamente, è un imborghesito che non fa tifo). La Tribuna Tevere (e anche la Monte Mario) deve avere degli spazi, possibilmente nel lato vicino ai distinti Nord, dedicati al tifo neutrale (e così dovrebbero anche essere venduti i biglietti per quella zona), vale a dire coloro che non sono romanisti o che, pur essendolo, hanno la voglia di vedere la partita insieme all'amico che sostiene l'altra squadra. Per quale fottuto motivo, io che vivo la partita in modo passionale, mi devo trovare vicino un tifoso del Parma - ad esempio - che, giustamente, quando segna la sua squadra esulta mentre io quando la Roma becca un gol impiccherei pure Papa Ratzinger?
Non siamo in un maledetto teatro, siamo in uno stadio. In un teatro non ci sono squadre contrapposte. Al cinema neanche. Allo stadio sì.
Veniamo adesso a Roma/Napoli. MI avete mandato diverse e-mail, più o meno tutte uguali, con lamentele riferite a "Il Romanista". Ne pubblico una che vale per tutte ed è di Luca: "la vostra testata ci rappresenta sempre meno, se mai ci ha rappresentato, NOI NON SIAMO NAPOLETANI, onore alla romanità che non appartiene ai membri di questo giornale. VERGOGNA". La risposta che Luca ha ricevuto da "Il Romanista" e che lo stesso mi manda è "caro luca, non ti abbiamo mai voluto rappresentare". In effetti Luca aveva usato una formula dubitativa, quindi posso ben dire che Luca e il Romanista sono d'accordo.
Il Romanista non rappresenta Luca e Luca non si sente rappresentato da Il Romanista. Il piccolo problema è che Luca non è isolato e sono tanti, ma tanti, ma tanti tanti tanti che mi dicono di pensarla come lui. Mi sembra di capire, quindi, che ormai la frattura tra il quotidiano di Via Barberini e una buona area di tifosi della Roma sia più che netta e difficilmente ricomponibile.
Questo è un annuncio su Porta Portese.... volemose bene e alla prossima Roma/Juventus direi di fare una Tribuna Tevere mista romanisti/bianconeri.
E se a fine partita la Juventus vince 5-0 con qualche svista arbitrale, stretta di mano e frase di circostanza "però siete stati bravi": "LOTUS elise del 2002 perfetta qualsiasi prova necessito vendita causa trasferimento all'estero in tempi brevi. prezzo stracciato. meglio se tifosi juventini. No romanisti. Federico".
http://www.portaportese.it/index.jsp?kr=36&tipo=offerte&search=ELISE&numero=73&sottorubrica=130&anno=&prezzomin=prezzo+min&prezzomax=prezzo+max&SUBMIT=Cerca
Una e-mail che arriva proprio dalla città partenopea:
"Ciao Lorenzo, mi chiamo Giorgio sono un tifoso romanista di Napoli. Non mi vergogno di dire che sono tra quei tifosi che la partita la vedono in tv salvo venire a Roma per vedere i vari Roma Manchester Roma Juve...Anche se questo è dovuto esclusivamente ai 180 km che equivalgono a tanti soldi ogni volta che voglio vedere una partita allo stadio (ad averli...). Mi fa rabbia vedere che si parla di roma napoli a porte chiuse o senza tifosi ospiti, ma io che conosco bene le due realtà posso assicurarti che almeno le porte chiuse ai tifosi ospiti sia la soluzione migliore. Napoli è una realtà molto particolare, c'è tanto brava gente che frequente lo stadio San Paolo e segue anche molte trasferte, ma quelle tipo Parma Siena Empoli Udine. Io credo che a Roma non verrebbe questa gente, non per paura dei romanisti violenti, ma di circa 10000 persone che del Napoli e di Napoli è solo la rovina. Verrebbe gente che di calcio non sa nulla, che alla fine della partita ancora non ha capito "chi sono i nostri", che va a Roma con il solo scopo di affrontare gli "sporchi romani e ammazzare gli sbirri". Non voglio buttare merda sui miei concittadini, anche io sono napoletano, sono napoletano come quelli che vanno allo stadio per divertirsi e incitare la squadra, e non me ne vergogno. Chi dovrebbe vergognarsi è quella gente che giustifica quelle frasi scritte a milano, che infanga il nome di una intera città, una città ricca di gente per bene! Ti ringrazio Lorè! ".
Credo che un problema di fondo sia irrisolto. Qualunque dovesse essere la decisione del fantomatico Osservatorio, saremmo di fronte alla totale, definitiva ed irrevocabile prova del fallimento della Legge Amato, a meno che giocando a porte del tutto aperte, non si verifichi alcun incidente.
Lo schema è semplice: A porte chiuse: fallimento completo. Solo abbonati: fallimento completo. A porte aperte a tutti: fallimento completo se accadono incidenti.
Spezziamo con una notizia tratta da "La Repubblica":
Roma-Napoli e Livorno-Lazio ad alto rischio
giovedì l'Osservatorio decide sui tifosi ospiti
GIOVEDI' si riunisce l'Osservatorio del Viminale: il suo presidente, Felice Ferlizzi, e il segretario, Roberto Massucci, hanno appena concluso alla scuola superiore di polizia il seminario internazionale sugli steward. E' stato un successo: le esperienze europee sono state messe a confronto, l'Italia sarà a regime solo dal primo marzo 2008 e se qualche club non si metterà in regola avrà delle sanzioni. Nella riunione di giovedì bisognerà decidere sulle gare del 21 ottobre. Per quanto riguarda gli striscioni vergognosi e razzisti esposti da ultrà dell'Inter nella gara con il Napoli, ogni decisione verrà presa solo la prossima settimana. Ferlizzi preferisce aspettare il giudice sportivo: l'ex magistrato Giampaolo Tosel solo martedì prossimo, essendoci la sosta della nazionale, deciderà. Probabile che l'Inter riceva una multa pesante con diffida. Improbabile la squalifica del campo.
Le due gare Roma-Napoli e Livorno-Lazio invece saranno prese in esame già giovedì: i tifosi del Napoli non sono potuti andare a San Siro, anche se qualche migliaio ha acquistato i biglietti in Lombardia. Forse a Roma potranno andare: un solo biglietto a testa, e nominativo (non il consueto 1+3) (chissà cosa cambia!). Potrebbe essere una soluzione, anche perché i tagliandi pare siano già in vendita. Oppure che i biglietti del settore ospite siano venduti dal Napoli (ah, si torna all'antico? Infatti era meglio che la vendita passasse per la Società ospitata, come peraltro avviene in Inghilterra... lo avevamo già detto, ma l'Amato ministro e la briatorina non erano d'accordo). I tifosi della Roma si sono comportati bene a Parma, ma restano sotto esame. Non ci dovrebbero essere restrizioni particolari per la gara con il Napoli. Almeno al momento. Esclusa la possibilità che l'incontro si giochi a porte chiuse. E perché mai? In passato fra le due tifoserie ci sono state ruggini e incidenti, la gara potrebbe avere rischio 4 ma si cerca di usare buon senso e per una volta non il pugno duro. Non si sa ancora se i sostenitori della Lazio potranno andare a Livorno (lo stadio è a norma, la legge l'hanno fatta, perché non farli andare?): forse sì, anche se ci sono rivalità antiche (anche politiche) fra gli ultrà. Di recente i tifosi del Livorno non hanno creato problemi. Le due sfide, comunque, saranno un test in vista del derby romano in programma mercoledì 31 ottobre: se tutto fila liscio, l'Osservatorio non imporrà particolari restrizioni (quindi, via libera alla notturna). Ma i tifosi di Roma e Lazio non dovranno assolutamente sgarrare prima del derby.
Chiudiamo con Napoli con questa divertente notizia che mi è stata segnalata e che parla proprio dell'ingresso allo stadio a Napoli: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/
Gianluca mi ha trovato una bella frase di Louis C. Montesquieu: "Le leggi inutili indeboliscono quelle necessarie". Che dire? Questi pensano che i tifosi della Roma sono dei trogloditi che non sanno né leggere né scrivere! Tra un po' tireremo fuori un bel "il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me" e all'Osservatorio stramazzano al suolo!
Per quanto riguarda i tifosi del Napoli: si sta enfatizzando troppo la cosa. Senz'altro è una tifoseria che dà problemi, ma venire a Roma non è una passeggiata di salute, più per la presenza dei romanisti che altro. E' un po' come quando i romanisti devono andare a Bergamo o a Brescia: ci si va ma si sta attenti. Quello che voglio dire, comunque, è che non è con una legge che non fa entrare lo stendardo "Gruppo Insalata" che si risolvono le cose e il vietare le trasferte è un qualcosa che non può non ripercuotersi sulla stessa immagine dell'Italia.
L'Osservatorio ha contribuito ad ingrossare i gruppi "irregolari", togliendo l'unico altro divertimento che i ragazzi avevano il giorno della partita: qualche striscione - magari anche becero - e l'organizzazione del tifo. A questo punto l'Osservatorio si tenesse pure le ronde sull'A1, gli incroci agli autogrill (non esistevano quasi fino a pochi anni fa) e continui pure a chiudere stadi o parti di esso. L'Italia non avrà mai più un mondiale o un europeo e spero vivamente che venga revocata la scelta di Roma per la finale di Champions League del prossimo anno.
Non so perché ma questa e-mail mi è arrivata in ritardo:
"Ciao Lorenzo, volevo parlarti di un fatto che è successo ieri tra Inter - Napoli. Sapevo che ai tifosi partenopei era stata vietata la trasferta di Milano per ordine pubblico, quindi vedendo la partita alla televisione e notando immediatamente il settore ospiti mi rendevo conto che era vuoto. Poi però il telecronista dice che ci saranno minimo 2000 napoletani sparsi per il San Siro che hanno acquistato il biglietto dell’inter. A questo punto potevano mandarceli lo stesso almeno stavano nel loro settore invece no, sparsi per il San Siro è molto più sicuro, così si evitano contatti. Un altro fatto che mi ha dato fastidio è stata la partita Lazio – Real.  Perché ho notato che c’erano molti stendardi e “a noi” viene impedito l’ingresso degli stessi e delle canne da pesca. Io non sono un tipo che porta stendardi o bandiere, però se la legge è uguale per tutti deve essere uguale per tutti. Adesso ti saluto che alle 07.30 parto per il Tardini con i miei amici e daje roma daje".
E-mail commentata:
Tolleranza zero sul primo marzo
 Osservatorio, provvedimenti per chi non avra' gli steward
(ANSA)-ROMA,8 OTT- Le societa' che entro il primo marzo 2008 non saranno pronte con gli steward da schierare per la sicurezza negli stadi, rischiano provvedimenti. Il presidente dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive, Felice Ferlizzi, manda un messaggio chiaro alle societa' di calcio:
il Viminale applichera' la tolleranza zero per chi il primo marzo non sara' in regola.
E gia' si profila un confronto con la Lega calcio che non vede l'1 marzo come data limite.
"ECCO GIA' SE STANNO A BUTTA' AVANTI, PREPARIAMOCI A SUBIRE LA TOLLERAZA ZERO SOLO NOI ( ANCHE QUELLA CHE DOVREBBE TOCCARE ALLE SOCIETA'".
Mi viene poi segnalto questo: "Ciao Lorenzo ti segnalo una sorta di documentario sul mondo ultras nel mondo su Discovery Channel giovedi sera alle 22 stavo guardando quel canale e ne hanno fatto la pubblicità che mi ha colpito quindi nn credo che sia una cosa fatta male anzi cmq lo vedremo da giovedi. Ogni giovedi si parla di un paese diverso dopodomani dell'Inghilterra, parleranno dell'Italia giovedi 6 dicembre. Il canale è il 401 di sky. Questo il link http://www.discoverychannel.it/emea/Ultras+nel+mondo+curve+infuocate.htm". Altra e-mail sul punto: "Ti riscrivo in merito al documentario ultras su discovery channel la prima puntata che parla dell'Inghilterra e nello specifico delle tifoserie del ICF West Ham, del Millwall Bushackers e Zulu Warriors è stata fatto giovedi scorso ma replicata oggi alle 23 mentre giovedi alle 22 si parlerà della Scozia dei Rengers e dei Celtic".
Il fedelissimo Domenico, tifoso della Reggina, mi segnala sempre notizie interessanti:
De Laurentiis sta dalla parte dei tifosi:
"Sento puzza di Stato di Polizia e non mi piace per niente"
Il Presidente del Napoli parla delle misure antiviolenza.
E' stato un Inter-Napoli teoricamente chiuso ai tifosi napoletani, con un San Siro vietato ai supporter azzurri (in realtà non è vero: non lo si può vietare a un tifoso di una squadra, trattandosi di spettacolo aperto al pubblico. Hanno solo cercato di rendere difficile l'acquisto dei biglietti a Napoli e zone limitrofe, ma nel calcio globale ormai le maggiori squadre hanno tifosi ovunque e il Napoli, per ragioni intuitive, ha tifosi sparsi in tutta Europa, n.d.L.) e botteghini chiusi. In realtà, all'interno dello stadio non è mancato il sostegno partenopeo, in tutti i settori dell'impianto, il che ha reso decisamente problematico il controllo e di conseguenza la loro sicurezza. Non a caso si sono vissuti momenti di tensione tra le due opposte fazioni, che solo il pronto intervento di steward e polizia ha contribuito a sedare.
Di tutto questo, nel post partita, ha parlato il Presidente De Laurentiis, il quale, come consuetudine, è andato diretto al nocciolo del problema: "Questa è la politica degli sconfitti. Se si impedisce ai tifosi di vivere un momento che dovrebbe essere di svago e di intrattenimento, io credo che ci perda tutto il sistema. Io mi sono sempre considerato un vincente e per questo non mi ritrovo in questo modo di gestire le cose. Sento puzza di Stato di Polizia e la cosa non mi piace affatto". Finalmente qualcuno inizia a capire...
Vi siete scatenati, non riesco più ad aggiornare le altre parti del sito!
"Ciao Lorenzo, oggi guardando delle riviste che avevo a casa ho trovato un articolo scritto dallo psichiatra Raffaele Morelli (amico di Maurizio Costanzo N.D.R.) che parla della situazione ultras. Il pezzo si intitola "Col branco non si può ragionare. Quindi: via gli ultras dagli stadi". (La rivista era un po' vecchiotta e Morelli parte dagli episodi di Roma - Manchester) "Con i tafferugli tra tifosi romanisti e inglesi allo stadio Olimpico di Roma, torna in cronaca la violenza negli stadi. E mentre il Tar della Sicilia riammette alle partite i tifosi del Catania, ci si chiede: si può perdonare la violenza del branco? Una massa di individui che si identifica in slogan banali, si riconosce solo come appartenente al gruppo e, come tale, insulta, picchia, devasta e uccide? No. Con un individuo si può parlare, anche se è un criminale, con un branco mai! Se gli stadi sono il luogo della passione e dell'ironia, e in questo senso sono sani, non possono diventare la casa della violenza.  Se è vero che vanno riaperti, per il branco non c'è posto. Hannah Arendt, che studiò il nazismo come nessuno, aveva capito che nel branco nazista c'erano solo slogan, che i leader erano prigionieri di proiezioni per cui vedevano i diversi come esseri inferiori da eliminare. Quelli che sono forti solo in gruppo, capaci in 50 di accoltellare un poliziotto da solo, non devono entrare negli stadi. Non c'è da discutere. C'è da escluderli. Allora il tifo tornerà ad essere divertimento, illusione e delusione. E i bambini, attraverso il tifo, impareranno che la vita è fatta di vittorie e sconfitte, proprio come quelle della squadra del cuore. Il tifo, senza ultras e senza violenza, educa ad accettare la vita" NON SO CON PRECISIONE DI QUANDO SIA L'ARTICOLO E SE GIA L'AVEVI LETTO..RESTA  IL FATTO CHE E' UNO SCHIFO! Andrea". Non drammatizzerei. Sei tu che dici che è un amico di Maurizio Costanzo ;-). Leggendone gli arguti pensieri che esprime in sintetiche frasi mi sono già dato una spiegazione al riguardo.
Per il resto: "Ciao lorenzo,nella mia navigazione su internet ho trovato questo articolo scritto prima dell'arrivo di carraro alla presidenza della figc...
è molto interressante. Saluti -Roma come ideale-.:
Violenza negli stadi: il "regalo" di Carraro agli Ultras
In Italia l'applicazione di una norma o l'introduzione di una nuova legge è spesso collegata al verificarsi di un evento di forte impatto pubblico. Soprattutto se parliamo di calcio, che concettualmente dovrebbe essere uno sport, ed, invece, da molti anni si è trasformato in un'arena politica dove si può perfino rischiare la vita. Per non parlare dei costi per la collettività legati alla presenza di forze dell'ordine negli stadi. Questa volta, come nel caso del derby di Champions League (tra Milan ed Inter), ci siamo andati vicini (Dida colpito dal razzo che non prende fuoco, nonostante l'utilizzo di materiali acrilici, è solo un fatto fortuito). Diciamo che ci piace arrivare ad un passo dalla tragedia per intervenire, altrimenti l'Italia non si chiamerebbe BelPaese e non ci sarebbe la fila per entrarvi (anche illegalmente). Dopo il caso Dida si è gridato subito allo scandalo, da sinistra a destra passando per il centro. Per poi iniziare a fare i distinguo. C'è chi vuole la linea dura nei confronti degli Ultras, c'è chi li vuole difendere a tutti i costi, c'è chi preferirebbe far passare un po' di giorni e far lavare l'onta al tempo. E sì perché qui, nel BelPaese, si vuole creare degli stadi bellissimi, ricchi di comfort, proprio per Euro 2012. Ma se prima i nostri Ultras non dimostrano di conoscere le buone maniere tutto questo business andrà in fumo. Secondo noi gli Ultras italiani l'hanno capito perfettamente e per Carraro prevediamo un anno difficile di presidenza. Calcolando che non siamo molto amati in sede Uefa o Fifa, i vertici del governo del calcio internazionale stanno solo aspettando di raccogliere la lunga lista di partite annullate 0-3 a tavolino (perché questo avverrà) per dirci con molta gentilezza che non siamo capaci di gestire l'ordine pubblico e quindi, di conseguenza, un Europeo di calcio. Probabilmente dovremmo cambiare business. Forse sarebbe meglio gestire "conclavi papali", perché il calcio è un altro film e lì bisogna dimostrare altre expertise (uno stage in Inghilterra o Germania non guasterebbe). Incredibilmente, cosa che non era mai successa fino ad oggi, è sceso in campo lo stesso presidente della Figc (Franco Carraro). "Ha ragione Pisanu", ha tuonato il numero uno di via Allegri. "Al prossimo lancio di petardo o di oggetti contundenti l'arbitro avrà il potere di sospendere la partita e dare lo 0-3 a tavolino". Incredibile dictu, direbbero i latini. Mai, in Italia, c'era stato un intervento così veloce da parte della Figc. Non sarà, forse, che Carraro ha paura di perdere la candidatura di Euro 2012 (dove al momento non c'è un rivale vero, almeno che non si voglia trasformare dei fantasmi in giganti - e potremmo anche riuscirci), proprio sul fronte della violenza negli stadi?. Secondo noi la risposta è affermativa, ma le nuove norme sponsorizzate dallo stesso Carraro creeranno ancora più caos e di fatto hanno "sdoganato" il movimento degli Ultras. In Italia non c'è solo Forza Italia o i DS, ci sarà anche il partito degli Ultras, che a parte qualche rara eccezione, è molto più compatto delle nostre forze politiche o delle stesse forze dell'ordine (divise in mille rivoli sindacali). Il presidente del Livorno Spinelli ha affermato recentemente che con queste norme speciali i proprietari dei club diventeranno ostaggio dei tifosi. Basterà lanciare un petardo in campo per ottenere cose che fino ad oggi bisognava perorare in mille modi. A Spinelli rispondiamo: "si rivolga a Carraro...è lui l'artefice di questo nuovo intervento salvacalcio". In generale consiglieremmo ai vertici del calcio di aprire piuttosto una trattativa. E' chiaro che gli Ultras non sono lo stadio, ma lo comandano. Un po' come i sindacati nelle industrie. Oggi nessuno grida allo scandalo se datori e sindacalisti parlano. Sono le due facce della stessa medaglia. E allora perché lo stesso non avviene nel calcio?. Non sono i tifosi ad acquistare i biglietti delle gare di campionato?. E allora che venga loro riconosciuta la dignità che meritano. Non capire questo banale paragone potrebbe portare ai primi Anni di Piombo del calcio italiano. E' questo quello che si vuole nel "Palazzo del Football" tricolore?.
Fonte: www.sporteconomy.it
Finiamo con questa notizia che mi è stata segnalata, Per la serie "eccone antri".
"La Volkswagen, entrata nel mondo del calcio con il ruolo di Fornitore Ufficiale della Nazionale italiana, ha scelto di privilegiare gli aspetti più positivi e aggreganti dello sport più amato in Italia. La Nazionale, per esempio, è l’unica squadra che unisce tutti sotto la stessa bandiera, al di là della passione per le varie squadre di club. C’è poi il calcio giovanile, quello dei bambini e dei ragazzini, dove si respirano divertimento, passione e dove si sogna un futuro da campioni: la Volkswagen, proponendo con successo anche in Italia il torneo internazionale Junior World Master, ha dimostrato di credere anche in questo calcio che privilegia valori positivi.
Oggi, con il progetto “Scuola di tifo”, la Volkswagen esce dal rettangolo di gioco per dedicarsi a coloro che esprimono la propria passione per il calcio ai bordi del campo. Si tratta di un’iniziativa educativa rivolta agli alunni di quinta elementare, finalizzata a insegnare come esprimere la propria passione nel rispetto degli altri e con fair play. Fare il tifo a favore della propria squadra e non contro la squadra avversaria, sarà tra gli obiettivi del percorso educativo che metterà quindi in evidenza valori come rispetto, correttezza e civiltà.
“Scuola di tifo” si prefigge, con l’aiuto del personale docente delle scuole, di gettare le basi per una futura generazione di appassionatissimi tifosi che non perderanno mai di vista le regole della convivenza civile e di un rispettoso confronto dialettico in ambito sportivo.
A ogni classe che parteciperà al progetto, la Volkswagen invierà un kit in cui gli alunni potranno trovare gli strumenti didattici per seguire in classe il percorso formativo: opuscoli con il regolamento del gioco del calcio, poster che illustrano le regole del tifo secondo la Volkswagen e tessere per l’adesione alla “Scuola di tifo”. In più il kit comprende uno striscione che la classe dovrà personalizzare con slogan a favore della Nazionale italiana, osservando le regole del tifo positivo.
Lo striscione dovrà poi essere fotografato e inviato all’organizzazione del progetto “Scuola di tifo” che, attraverso un comitato appositamente costituito, sceglierà il lavoro migliore per ciascuna delle categorie Fantasia, Ironia ed Estetica. Le foto dei tre striscioni scelti saranno pubblicate su un quotidiano sportivo nazionale e le tre classi vincitrici parteciperanno a una gita scolastica di un giorno organizzata dalla Volkswagen, in una località di interesse culturale concordata con gli insegnanti".
Non ci credete? Ecco il link: http://it.volkswagen.com/vwcms_publish/vwcms/master_public/virtualmaster/it/eventi/tifoscuola07.html
Prima coreografia: la W di Volkswagen!


9 ottobre (pomeriggio): quanta carne al fuoco! Iniziamo con una e-mail:
"Ciao Lorenzo,
seguendo quotidianamente gli aggiornamenti, spesso mi trovo d'accordo con le tue considerazioni. Su quello del 9/10 ci sono cose che non mi tornano... Premesso che ogni luogo pubblico dovrebbe essere liberamente accessibile da chiunque e dovunque, è anche condiviso che ci siano delle regole per la fruizione di uno spettacolo: così come al cinema o a teatro in genere il comportamento richiesto è il silenzio (ovviamente si può applaudire o fischiare per manifestare il proprio gradimento o meno allo spettacolo, ma sempre in un contesto di generale rispetto per il vicino e per gli attori), in una partita (ma anche in un concerto rock, ad esempio) dove c'è una situazione emotiva diversa, è da tutti accettato (direi anzi previsto) un tipo di coinvolgimento più "partecipativo": si salta, si canta, si urla, si smadonna ecc...
Questo comunque non implica necessariamente che se due persone o due gruppi di fedi contrapposte scelgano di partecipare a questo evento insieme non possano essere liberi di farlo.
Secondo me si confondono due piani: da un lato c'è il diritto di manifestare la propria partecipazione da "tifosi", dall'altra c'è il diritto a farlo da "sportivi" (per chi magari "tifoso" non è o non può o non vuole, in determinate occasioni, esserlo). E sono due diritti di uguale dignità.
Purtroppo invece (e qui cito alcuni esempi personali per calare nel "pratico" quello che dico) non posso andare a vedere il derby con mia moglie e altri amici laziEli perché quando ci abbiamo (più volte) provato, non vedevo l'ora che la partita finisse perché ero preoccupato per l'incolumità delle persone che erano con me (e, a questo punto, anche per la mia: avrei sicuramente reagito ad eventuali pesanti insulti/provocazioni indirizzati a chi era con me, con tutte le conseguenze del caso...).
Ovviamente nessuno ha potuto partecipare alla partita come ci sentivamo di farlo (e stavamo in Monte Mario).
Naturalmente di andare a vedere Roma-Juve con altri miei amici neanche se ne parla...
Ecco, è questa limitazione della mia libertà che non tollero e che mi sembra nel tuo ragionamento avallata... Visto che lo stadio è dotato di settori distinti e sempre più separati (almeno nelle intenzioni) perché in neanche uno di questi posso vedere la partita in pace con chi mi pare?
Saluti Romanisti, Ruggero".
Hai ragione. Dovrebbero esserci delle zone dello stadio dove poter vedere la partita in tranquillità anche se si è di passioni sportive contrapposte. Ritenevo che la Monte Mario fosse un luogo dove ciò poteva esser fatto, ma evidentemente mi sbaglio, anche se il derby è pur sempre una partita particolare. Detto questo, credo anche che - come ben dici tu - il calcio sia foriero di passioni, spesso cieche. Il commento che ho fatto su quanto accaduto a Fiorentina/Juventus è ovviamente provocatorio: credo che sia una perfetta idiozia chiudere un settore ospiti, che perlomeno garantisce tranquillità, e far sì che un tifoso della Juventus possa trovarsi nella bocca del leone. Ma, soprattutto, ritengo ipocrita l'atteggiamento di chi ha censurato il comportamento del tifoso bianconero: in un'ottica normalizzatrice, i nostri giornalisti dovrebbero scagliarsi contro l'atteggiamento del pubblico della Curva Ferrovia e non contro chi cerca di esercitare un proprio diritto.
Ora, in uno stadio ci sono zone più passionali, più da tifosi diciamo, ed altre più da sportivi. In Inghilterra hanno creato, in alcune tribune, delle specie di aree neutrali, dove vanno coloro che non hanno problemi a vedere la partita insieme a un altro di un'altra squadra (ci sono finito io a Fulham/Wigan).
E' questa la  strada da seguire! Non si può pretendere - perché politically correct - che ognuno possa sedersi dove vuole perché altrimenti lo stesso concetto di Curva Sud e Curva Nord verrebbe svuotato. Lo immaginate un laziale che vede la partita in curva sud? Vi piacerebbe? A me proprio no!
Detto questo, immaginavo che avrei ricevuto qualche e-mail al riguardo: "Ciao Lorenzo, volevo sapere come la pensavi sugli striscioni di Inter-Napoli. E poi sull'uscita pietosa, buonista, mielosa e sdolcinata del Romanista che titola oggi: SIAMO TUTTI ITALIANI, gridando allo scandalo per gli striscioni di Milano e chiedendo, da veri infami, la chiusura dello stadio. Io faccio i complimenti agli interisti che sono riusciti a far entrare quegli striscioni. E' stato un gesto di presenza, hanno dimostrato di esserci, per quel che è possibile e sono andati contro le normative ingiuste che ci hanno imposto.
Credo che dopo questa uscita del Romanista, questo giornaletto non vada mai più recensito, pubblicizzato o nominato fra di noi. Io non ci tengo proprio a farmi identificare con un giornaletto come quello. Un saluto, a presto. Ludovico PS Speravo almeno Parma fosse una trasferta per pochi...invece sempre i soliti napoletani del POPOPOPO hanno invaso il settore. In alcuni frangenti mi sono vergognato di stare in mezzo a certi soggetti che non hanno uno stile, un atteggiamento che dovrebbe rappresentare la Romanità". Altra e-mail sul punto: "FERMIAMO IL ROMANISTA!!! A prescindere che concludere un editoriale con scritto:"Per questo oggi dico: sono anch'io napoletano. " è stucchevole,oltre che di eccessivo buonismo...non credi che questa campagna mediatica ci si ritorcerà contro?". Beh, comincio con il dire che ciascuno ha il diritto di titolare come vuole il giornale di cui è direttore.
Certo, chiamandosi "Il Romanista" e non "La Repubblica" o "Il Messaggero" capisco che ciò possa dar fastidio se non lo si condivide.
E sì, siamo tutti italiani. Lo sono anche fascisti e comunisti, neonazisti ed ebrei, guardie e ladri, romanisti e laziali.
Ma guai a fargli fare una manifestazione insieme.
Un cantante inglese che amo molto, in una sua canzone, dice: "Love and peace and harmony... oh, very nice, very nice, but maybe in the next world" (Amore, pace e armonia... oh, tutto molto, molto carino, ma forse nel prossimo mondo").
Non siamo tutti uguali, siamo diversi ed essere diversi non vuol dire essere superiori o inferiori - altrimenti si scadrebbe nel più becero razzismo - vuol dire semplicemente che un romano ha delle caratteristiche che lo differenziano dagli abitanti di altre città, allo stesso modo in cui un kenyota ha ben poco a che spartire con un finnico, sia pure - ovviamente - nella comune e ineludibile pari dignità umana. Questa diversità esiste da secoli e la si rinviene in tutti gli stati del mondo, inclusi quelli che hanno un'unità secolare, molto più radicata della nostra, forse prematuramente raggiunta poco più di un secolo fa: i "cockney" londinesi disprezzano i mancuniani, che del resto non si reputano neppure inglesi. Noi non siamo di Liverpool, noi siamo di Birkenhead (20 Km. di distanza), cantano altri tifosi d'Oltremanica.
Personalmente mi ritengo assai più Romano che non Italiano (quando all'estero mi chiedono di dove io sia rispondo sempre "di Roma": è più che sufficiente) e quindi il concetto del "siamo tutti italiani" mi può stare bene in via residuale, nel senso che mi sarebbe piaciuto apporre come sottotitolo un bel "Ma noi siamo Romani". Questo atteggiamento, come dici tu, buonista, dipende dall'impostazione che si vuole dare ad una linea editoriale e dalle proprie convinzioni. Del resto, dicevamo ieri, i lettori de "Il Romanista" assai spesso non coincidono con chi segue la Roma allo stadio: fa bene, quindi, ad adattarsi ai propri lettori, che probabilmente non erano a Napoli nel 2000/01 e nanche nel 1986/87 per non andare avanti all'infinito.
La linea editoriale di questo sito si basa sulle convinzioni raggiunte, per ciò che riguarda lo stadio, sulla base della vita vissuta.
Poiché a Napoli, in costanza di gemellaggio negli anni '80, non subimmo trattamenti amichevoli e non ne abbiamo avuti in futuro, non riesco ad avere alcuna simpatia per la tifoseria azzurra, calcisticamente - e solo calcisticamente - parlando. Il "volemose bene" ad ogni costo non mi appartiene.
Estremizzando il concetto, visto il divieto di "discriminazione territoriale" imperante, tra un po' ci verrà vietato anche di sfottere i cugini con il leit motiv che abbiamo dal 1927: non è quindi il caso di sfottere il laziali per via dello stadio a Valmontone, giusto?
Per finire, non sono d'accordo sulla necessità di non recensire o non pubblicizzare un giornale: le idee - anche quelle difformi dalle nostre - vanno semmai analizzate criticamente, come cerco di fare in questo spazio.
Venendo ai fatti di Inter/Napoli, e tenuto conto di quanto ho appena scritto, immagino già quale possa essere la replica: ma prendere in giro i laziali per Valmontone è uno sfottò, mentre a Milano si è insultata pesantemente una città intera. Beh, è vero, quegli striscioni sono senz'altro molto forti. Tuttavia si ha, come sempre, la memoria corta: la Curva Sud di Roma, ma anche tutte le altre curve d'Italia, hanno inneggiato a persone morte (e tutti noi lo abbiamo - dissennatamente - fatto per 20 anni), hanno auspicato l'eruzione dell'Etna e del Vesuvio, glorificato lo straripamento dell'Arno e le gesta del mostro di Firenze, auspicato un'altra Superga, fatto il gesto dell'aereo ai viola dopo che morì Baretti, esaltato l'Heysel.
Spesso tra le risate della maggior parte del pubblico, che sa bene che in uno stadio tutto è amplificato e... eccessivo. Ma anche, nei casi più gravi, nello sdegno dell'opinione pubblica, quando lo striscione valicava i confini dello stadio.
Difficile far capire tutto questo a chi in una curva o in uno stadio non ci è mai stato (oppure lo frequenta da poco) e che per tale ragione si ferma al tenore letterale di uno striscione o di un coro.
Il tifoso è una razza strana: va allo stadio con la sciarpa anche d'estate, quando la gente comune non lo fa.
Per quanto riguarda, invece, l'idea specifica che mi sono fatto su quegli striscioni, è che gli stessi siano stati appositamente pensati (visto che erano anni che non c'erano striscioni di questo tipo) per far scatenare questo polverone e far vedere che le norme dell'Osservatorio servono a poco. Una vera e propria provocazione, sicuramente becera, ma che in ogni caso ha messo in ombra persino il fatto più grave verificatosi all'interno di San Siro, occultato da tutti i giornali: le botte nei vari settori dello stadio tra interisti e napoletani, sprovvisti di un "loro" settore e creato alla bell'e meglio dai poveri stewards. Stasera le altre e-mail che mi avete inviato.


9 ottobre: inserite altre foto di Parma/Roma. Una e-mail: "Ti volevo dire che su quel maledetto sito tifonet stanno già spuntando le presunte minacce via internet contro i napoletani... ORMAI QUESTI DISEGNI SONO FIN TROPPO CHIARI... UN ABBRACCIO  MARCO". Sì, lo so bene... guarda caso spuntano questi "articoli" farlocchi scritti chissà da chi...
Ma la cosa sulla quale veramente va detto qualcosa sono gli episodi di Fiorentina/Juventus, di cui all'articolo qui sotto.

La cosa singolare, che la dice lunga sul modo di pensare della maggior parte di coloro che fanno pubblica informazione, soprattutto quando si ergono a paladini della moralità, è che tutti hanno enfatizzato l'allontanamento di qualche juventino "infiltrato" in Curva Ferrovia. Ora, non è vietato acquistare biglietti per un qualche settore dello stadio, qualunque esso sia e, nell'ottica di "normalizzazione" degli stadi e del "volemose bene", è del tutto auspicabile che una persona possa sedersi in qualunque parte dello stadio senza correre rischi.
Volete questo no?
Bene, se volete questo, è incredibile che chi auspica questo nuovo modo di vedere le cose non si indigni per quanto accaduto: un cittadino acquista un biglietto per uno spettacolo aperto al pubblico (immagino senza distinzioni di fede calcistica, i nuovi profeti del calcio politically-correct sostengono che dovremmo vedere la partita insieme ai tifosi avversari, dal Parma all'Atalanta, dalla Lazio al Brescia), viene aggredito ed insultato da tifosi che tifano per un'altra squadra e gli stewards, invece di cacciare dallo stadio chi insulta e minaccia, allontanano il povero tifoso pagante che ha tutto il diritto di vedere la partita in sicurezza!
Questo dimostra che sono proprio questi profeti del "calcisticamente corretto" che non credono nel sistema "stadio sicuro".
E i mezzi di informazione non dicono nulla, avallando implicitamente l'azione degli stewards! Massa di ipocriti senza palle!
Siamo noi, che lo abbiamo sempre sostenuto, ad avere il sacrosanto diritto di dire che - viste le passionalità diverse - è bene che i tifosi di squadre avverse abbiano il diritto di vedere la partita e di vederla separati. Siamo tifosi. Ci stanno sulle palle i tifosi delle altre squadre. Facciamo di questa rivalità il nostro modo d'essere. Fuori dal calcio amiamo più o meno tutti. Però non tolleriamo il dover vedere la partita accanto a un tifoso avversario perché ci sentiremmo frustrati nel dover essere per forza sportivi, quando non siamo dei fottuti sportivi, siamo dei cazzuti, cazzutissimi tifosi. Se voi, viceversa, sostenete che la partita va seguita in grande amicizia, e che a Roma/Lazio i tifosi devono vedere la partita mischiati (punto di vista rispettabilissimo ma che, di certo, non condivido), allora dovreste rivendicare fino alla morte il diritto di quel tifoso a stare lì a vedersi la partita in sicurezza e non dipingerlo come un provocatore, implicitamente lodando l'intervento di quegli strani esseri con il fratino giallo che lo portano via alla stregua del peggior criminale!


8 ottobre (pomeriggio): inserite le foto di Parma/Roma.
Iniziamo con le solite, incredibili segnalazioni:
"Ciao lorenzo, a proposito di Parma, volevo segnalarti questi due articoli tratti dal loro sito, il primo riguarda la Briatorina, mentre il secondo riguarda la censura subita dopo l'apparizione dell'articolo. Ringrazio per l'eventuale pubblicazione":
Giovanna Melandri, a nudo
19 - 09 - 2007
Il ministro Giovanna Melandri, in alcune interviste recenti, ha dichiarato che bisogna privatizzare gli stadi italiani. In pratica: toglierli alle comunità per cederli alle SpA del pallone. Il ministro, ancora una volta, si dimostra perfettamente in sintonia con la Lega Calcio, tanto da sembrarne un mero referente (come lo fu Giuseppe Pisanu). Antonio Matarrese, presidente della confindustria del pallone, è molto esplicito: privatizzare gli impianti e costruire strutture commerciali. Questo vogliono gli imprenditori dal calcio (per guadagnare sempre di più), e questo la Melandri (Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività sportive) vuole dargli. Ma per dare a loro (pochi), dovrà togliere a noi (il Paese): aree, ricchezza, simboli e monumenti delle comunità; gli stadi italiani. E questo è proprio quello che fanno abitualmente i politici contemporanei (di destra e di sinistra): tolgono al Paese per regalare a chi detiene il potere economico.
La cosa curiosa è che la Melandri è presentata, da un circuito compiacente e interessato, come un ministro deciso a contrastare le politiche anti-sociali dei potenti del pallone. Addirittura, come l'esponente del Governo che potrebbe aiutare ultras e tifosi a riottenere i diritti perduti. Follia pura? No, una strategia ben precisa. Si adottano politiche che favoriscono i potenti, ma le si spacciano per iniziative sociali. Si scrivono leggi anti-ultras, ma si parla di toglierle. Si vietano striscioni e bandiere ma si dice d'amare il tifo «colorato e scatenato». Si vota in Parlamento a favore della repressione, ma poi si dice che si è contrari. La doppiezza tipica degli uomini del nostro sistema, che favoriscono i potenti ma si sforzano di conservare il consenso popolare (o meglio: i voti).
In agosto la Melandri dichiarava che si sarebbe impegnata a chiedere al ministro Giuliano Amato (Interni) di rivedere le disposizioni sugli striscioni emanate dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. In parole povere: il divieto per tamburi, impianti audio e megafoni, sarebbe comunque rimasto; forse sarebbe stato ripristinato il diritto ad esporre liberamente gli striscioni. Premesso che ad oggi rimaniamo senza diritti, ciò è bastato (a qualcuno) per propagandare il ministro come una nuova e coraggiosa Giovanna d'Arco, che avrebbe guidato gli ultras verso la libertà. Ma la "Pulzella d'Orleans" italica non sembra guidata da Dio, ma dagli industriali del pallone.
Le norme anti-tifo dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, ovvero: i divieti per striscioni, bandiere, megafoni, tamburi, impianti audio, coreografie, ecc., derivano da un emendamento introdotto dal Senato al decreto Melandri-Amato, a cui NESSUN POLITICO votò contro (fu poi cancellato da una commissione della Camera).
In quei giorni andava particolarmente di moda la "tolleranza zero" con ultras e tifosi. In pieno clima di "caccia alla streghe" neppure un partito, neppure un movimento, neppure un senatore, si schierò dalla parte del DIRITTO. E tanti ipocriti li seguirono, vendendosi come sgualdrine; senza orgoglio, senza lealtà e senza stile. Gli stessi che oggi cercano di riciclarsi.
Ad alcuni mesi di distanza il ministro Giovanna Melandri, tra gli artefici del decreto anti-ultras più repressivo e barbaro della storia, ha fatto sapere che si sarebbe mosso per farci restituire alcuni (ma solo alcuni) di quei diritti civili che ha contribuito a sottrarci, avvallando l'applicazione di norme anticostituzionali che interessano un campo che è anche di sua competenza (politiche giovanili e sport).
Qualcuno, forse perché affetto da una gravissima forma di sindrome di Stoccolma, o forse (più probabilmente) perché ha interessi più vicini a quelli del ministro che a quelli di ultras e tifosi, ha pensato bene di fargli tanta buona propaganda.
Dopo la morte di Filippo Raciti, per giustificare la soppressione del tifo e della libertà d'espressione negli stadi, il ministro Melandri raccontò al Paese che "bisognava pur far qualcosa". Come se vietare striscioni e bandiere, tamburi e megafoni, coreografie e colori, servisse a risolvere i grandi problemi sociali di Catania, della Sicilia, o addirittura di tutt'Italia.
Ma poi, chi uccise veramente l'ispettore capo Filippo Raciti? Nonostante la censura di molti media, c'è anche l'ipotesi che sia stato accidentalmente investito (come scritto da L'Espresso) dal fuoristrada dei suoi stessi colleghi. Di sicuro, ad oggi (e sono passati 7 mesi), non si sa ancora la verità. Ebbene: il decreto Melandri-Amato fu varato dopo soli 5 giorni, quando la conoscenza dei fatti era ancor più approssimativa. Un tempo record, sfruttando e pilotando l'indignazione popolare, per arrivare ad applicare una legge (su misura agli interessi degli industriali del pallone) e le norme dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, quelle che la Melandri difese come necessarie, e che assicurò non avrebbero proibito il tifo «colorato e scatenato» (perché il tifo va bene, purché sia allineato agli interessi dei potenti). Norme (guarda caso) proposte dalla Lega Calcio (per censurare e disgregare il libero tifo degli ultras indipendenti), che il Parlamento non ha neppure avuto il coraggio di chiamare "Legge".
Noi chiedevamo giustizia, per tutti. Loro sfruttavano ignobilmente la morte di un uomo, per fare gli interessi degli imperi economici che occupano il calcio.
Oggi, noi continuiamo a chiedere giustizia, per tutti. Loro chiedono di privatizzare gli stadi e di costruirvi strutture commerciali.
Il re è nudo, con tutti i suoi amici e tutti i suoi servi.
*
Dopo "Giovanna Melandri, a nudo". La censura? 26 - 09 - 2007
Il 19 settembre abbiamo pubblicato sul nostro sito l'articolo "Giovanna Melandri, a nudo". Il giorno dopo Boysparma1977.it è stato penalizzato da Google (il motore di ricerca più utilizzato al mondo), dov'era piazzato ai primissimi posti per una moltitudine di ricerche (riguardanti i tanti temi sviluppati sul sito).
Senza addentrarci in spiegazioni tecniche difficilmente comprensibili a chi non mastica informatica, facciamo presente che un articolo facilmente rintracciato da Google avrà moltissimi più lettori (quando tratta di temi d'interesse non solo locale) di uno non facilmente reperibile. In pratica: una difficile rintracciabilità su Google ne limita, ENORMEMENTE, la diffusione.
Un esempio pratico: il nostro articolo AVREBBE POTUTO (per contenuti e codice) essere facilmente rintracciato da tutti coloro che, su Google, avessero digitato il cognome del ministro ("Melandri"). Invece: la nostra pagina è quasi IMPOSSIBILE da trovare, per tutti quelli che non visitano direttamente il nostro sito.
Problemi tecnici? Nuovi standard di Google? Sta di fatto che, adesso, le pagine di www.boysparma1977.it sono molto meno rintracciabili rispetto a quanto lo sono state fino al 19 settembre 2007. Ufficialmente non abbiamo prove per affermare si tratti di censura, ma la coincidenza è estremamente sospetta.
Effettuando una ricerca su Google per i termini "melandri boys parma" (ricerca estremamente specifica!!!) la nostra pagina dell'articolo non risulta nei primi 400 risultati (abbiamo controllato proprio questa mattina alle ore 11). MOLTO "strano". Al terzo posto compare "TIFO-Net NOTIZIE - scritte direttamente dagli ultras", che rimanda al nostro articolo pubblicato da altri su Tifonet (siamo citati come fonte). Proviamo a collegarci (http://www.tifonet.it/notizie/articolo.php?codice=23551&sn=tn) ma è stato cancellato. La pagina appare ma l'articolo è scomparso. Ufficialmente non abbiamo prove per affermare si tratti di censura, ma la coincidenza è estremamente sospetta.
Effettuando una ricerca su Google, scrivendo esattamente il titolo dell'articolo (contenuto nel titolo della pagina) "giovanna melandri a nudo" (ricerca estremamente specifica!!!) la nostra pagina dell'articolo compare in 225a posizione. Viceversa, altre pagine (Parmadaily e Tifonet), che hanno (o avevano) pubblicato il nostro stesso articolo... sono, rispettivamente, in prima e seconda posizione.
Tutte coincidenze (estremamente sospette)?
Oppure... dopo aver comprato e occupato i media, e dopo averci tolto striscioni, megafoni e impianti audio, cercano di ridurci al silenzio anche sul web?
Continueremo a difendere e diffondere la verità, anche se è scomoda. Chi vuole aiutarci in questa missione può liberamente pubblicare l'articolo "Giovanna Melandri, a nudo" sul proprio sito o diffonderlo in rete (con o senza collegamento ipertestuale al nostro sito).
ULTRAS LIBERI! ".
Ecco fatto. Lo pubblico io. Se scompare denuncio a tutti!
Altra e-mail: "Ciao lorenzo ti scrivo questa e-mail perchè sono indigniato dal sondaggio che il romanista fa sul proprio sito. il tifoso della roma deve rispondere come dovrebbe essere giocata la partita roma-napoli a) a porte chiuse b) solo per il pubblico di casa c) con tutte e due le tifoserie. Mi da fastidio questo sondaggio perchè viene fatto da un giornale che si professa romanista. Io penso che il monotematico (come dicono sandro e mauro) sia tutto tranne che romanista, questo secondo me è ancora un passo in avanti per farci giocare delle partite tipo napoli e derby a porte chiuse o in campo neutro. A questo punto spero che non succeda veramente niente altrimenti ce faranno giocare le partite in casa in trasferta. Sempre complimenti per il sito forza roma e curva sud olè ciao fulvio". Sono d'accordo sul fatto che un tale sondaggio non dovrebbe proprio essere contemplato, perché parte da un concetto errato e cioè che la violenza negli stadi sia in aumento rispetto agli scorsi anni ed infatti sul mio sito - se avessi uno spazio per i sondaggi -  non ne trovereste mai uno simile. Del resto non mi sento di condannare eccessivamente "Il Romanista" perché si rivolge ad un pubblico decisamente più ampio di quello a cui si rivolge questo sito. Questo sito è più frequentato da chi va allo stadio, mentre ho l'impressione che ciò non si possa dire per il quotidiano di Riccardo Luna.
Il doversi rivolgere a un pubblico più ampio comporta fatalmente che debba essere necessariamente più.... mainstream rispetto al sottoscritto, anche se non posso certo negare che alcune questioni scomode siano state cavalcate anche da "Il Romanista".
Capisco quello che vuoi dire: un sondaggio del genere implica che si sia accettato lo stato delle cose e che, quindi, tutto sommato, stia bene il disputare la partita a porte chiuse perché se ne vede l'esigenza. Del resto, il fatto che il 4,78% abbia ritenuto che siano meglioo le porte chiuse e che il 55,24% abbia ritenuto che sia meglio giocare Roma/Napoli senza tifosi avversari, rispetto al 39,98% che vorrebbe le porte aperte a tutti la dice lunga sull'atteggiamento insofferente da parte della maggioranza dei frequentatori del sito de "Il Romanista", che rappresentano un altro tipo di pubblico rispetto a quello che siamo abituati noi: se avanzassi un sondaggio su questo sito avremmo dati del tutto rovesciati. Del resto non comprendo perché questi pruriti per Roma/Napoli si abbiano solo ora, visto che la partita è a rischio ormai da tantissimi anni. E mi piacerebbe anche sapere come risponderebbero i votanti se la medesima domanda fosse loro rivolta per Roma/Lazio, altra partita decisamente a rischio, visti i gravi incidenti degli ultimi anni.
Altra e-mail con articolo allegato: "Da come se capisce in oggetto so' preoccupato pe' sta parola "OPERATIVI" che mi fila male... me capisci?".
Steward operativi negli stadi da marzo 2008
ROMA - "Come previsto dal decreto Amato, e senza alcun tipo di ritardo, gli steward saranno operativi al 100% negli stadi a partire dal prossimo primo marzo. Saranno le colonne portanti del nuovo sistema del calcio italiano. Dobbiamo lavorare ancora sulla loro formazione, visto che per il momento restano ancora supportati dalle forze di polizia".
Così il presidente dell'Osservatorio del Viminale sulle manifestazioni sportive, Felice Ferlizzi, ha aperto questa mattina i lavori della due giorni del seminario internazionale 'Stewarding, esperienze europee a confronto' in svolgimento presso la scuola superiore della polizia a Roma. Nel suo intervento Ferlizzi, dopo i saluti del presidente della Figc, Giancarlo Abete, e del vice presidente del Coni, Luca Pancalli, che hanno sottolineato la necessità di affiancare all'inserimento degli steward, un cambiamento culturale e un continuo ammodernamento degli stadi italiani, ha ribadito che la strada verso la "normalizzazione" degli stadi italiani per quanto riguarda la questione sicurezza "é ancora lunga", ma il bilancio delle prime giornate di campionato induce all'ottimismo, così come l'aumento visibile del pubblico sugli spalti: "I nostri dati indicano che la serie A registra aumenti di pubblico di circa 6000 spettatori ogni domenica - ha aggiunto - e per quanto riguarda gli incidenti, è sotto gli occhi di tutti il calo evidente: abbiamo analizzato 500 partite, tutte praticamente senza incidenti, ad esclusione dei fatti gravi dei due derby di Torino e Genova". Un altro dato positivo arriva dal numero di agenti feriti: "Se si accostano le prime 6 giornate di campionato tra quest'anno e la scorsa stagione, la situazione è nettamente migliorata: si è passati da 55 a 8 rappresentanti delle forze dell'ordine feriti in occasione di partite di calcio". Da questa due giorni uscirà un documento comune e condiviso a livello europeo dai 22 paesi del consiglio d'europa presenti al seminario, che traccerà una sorta di linea comune a livello internazionale.
Certo che ti capisco. Fino ad oggi la presenza di stewards "buoni" negli stadi han fatto sì che gli incidenti all'interno siano sostanzialmente cessati (non è che prima ce ne fossero molti, solo quando interveniva la P.S.). L'operatività credo si possa tradurre nel fatto che gli stewards verranno "celerinizzati" e questo vanificherà il positivo effetto fin qui avuto.
Da Firenze mi arriva questa e-mail: "Ciao Lorenzo, Leggiti questo articolo su quanto successo in occasione di Inter-Napoli....ero allo stadio,  e sembrava di essere tornati ai tempi del "Pompa" ad inizio anni '70....
http://www.curvanordmilano.net/pub/curva/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=196
....ero allo stadio in Curva come sempre, devo dire che mi ha fatto un certo piacere rivedere che grazie ai nostri governanti siamo tornati al vecchio "stile Ultras".........non voglio immaginare cosa possa succedere in un eventuale Roma-Napoli o Atalanta-Napoli.......(e perchè no anche Fiorentina-Napoli).........
Saluti, Giovanni Firenze".
Rimanendo su a Inter/Napoli, nel complice silenzio dei media, ecco cosa accadeva in quel di San Siro:
"Ciao lorenzo, sono tifoso dell’inter e ti racconto 2 piccoli episodi su inter Napoli… prima della partita l’area circostante allo stadio piena di bagarini che vendevano e compravano biglietti, alla faccia delle biglietterie chiuse.
Dentro lo stadio con grande sorpresa vediamo uno spicchio di II anello blu stipato di napoletani, contornati solo da steward… ma come??? la gente entra allo stadio e tutti per caso hanno preso biglietti dello stesso settore??? Oppure li hanno spostati anche dagli altri settori per tenerli vicini(suggerisco ai napoletani che erano ad esempio nel II arancio o rosso che si sono spostati di chiedere il rimborso di parte del biglietto, dal momento che il II arancio costa di più del II blu…)???
Fino all’anno scorso i tifosi ospiti a san siro venivano posizionati al I anello blu proprio per evitare contatti con la nord (è possibile dalla nord raggiungere la sud e viceversa) e soprattutto per impedire ai tifosi ospiti di lanciare ai tifosi sottostanti ogni qual genere di cose… bè, ieri i napoletani erano al II anello blu come a metà degli anni ’80!!!!!!!!
Per non parlare del fuggi fuggi sia nel II arancio che nel II rosso da parte di quei napoletani convinti di poter cantare, esultare, insultare liberamente come se fossero a casa loro… è assurdo come non venga menzionato dalla stampa lo svuotamento intero di settori limitrofi alla curva nord per la paura di incidenti da parte di tifosi normali magari allo stadio con la propria famiglia…
Ah, ultima cosa… prima della partita ai controlli abbiamo consegnato tessera e documento d’identità non coincidenti (ce li siamo scambiati…;)) e ovviamente nessuno ci ha detto niente… ciao lorenzo, complimenti per la tua passione. dario".
L'Osservatorio ha sempre ragione:
Calcio: Fiorentina-Juve, tifoso bianconero portato via dallo stadio
FIRENZE - Momenti di tensione durante l'intervallo di Fiorentina-Juventus allo stadio Franchi, dove i tifosi della Fiorentina avrebbero individuato un supporter bianconero in curva. Il pronto intervento degli steward ha impedito che l'episodio avesse conseguenze piu' gravi. Il tifoso juventino e' stato scortato fuori dallo stadio ... Solo durante il primo tempo, in curva ferrovia, e' stata registrata un po' di animosita' tra i tifosi viola e altri due tifosi scambiati per juventini perche' non sostenevano vistosamente la squadra.
Ecco il filmato dell'episodio: http://it.youtube.com/watch?v=8Ttg1OgvrC4
Per finire, mi viene finalmente segnalato un ottimo articolo del nostro Dominique Antognoni: bravo!
http://www.settimanasportiva.it/index/it/news.show/Meglio+di+St.+Andrews.html?sku=950


8 ottobre: in costruzione la pagina di Parma/Roma.
Inter/Napoli ha dimostrato quanto siano inutili (tutte) e pericolose (alcune) decisioni dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.
SPONDA NAPOLI: "La partita Inter-Napoli era caratterizzata per: chiusura del settore ospiti; vendita nominativa di un solo biglietto solo a Milano e provincia (poi allargato anche alle province limitrofe) e non cedibilità del biglietto. Mi sono recato allo stadio di S. Siro credendo di aver trovare solo napoletani emigrati e nascosti tra i bauscia ed invece? Arrivo al secondo anello blu (per chi non conosce lo stadio S. Siro è la curva del Milan) e cosa trovo? Uno spicchio per i tifosi del Napoli circondati da cordoni di stewart! Decido di andare lì e con sommo piacere trovo, oltre ai tifosi emigrati, i Fedayn ed i gruppi della curva A!!!Si inizia a cantare ben prima dell'inizio della partita fino all'intervallo compreso, un mio amico che ha guardato la partita in tv mi ha detto che sentiva solo noi, non so se è vero però di cori bauscia nemmeno l'ombra!Secondo tempo di sconforto, stanchezza e silenzio fino al gol del Pampa che riaccende le speranza e ci fa tirare la voce fino a dopo la partita. Voto ai bauscia: 2; voto ai napoletani:9, sì, ma perchè? I napoletani nel panorama ultras sicuramente sono tra i meno stilosi, sicuramente con l'aria che tira nelle curve partenopee da qualche anno a questa parte si pensa di più a cantare contro forze dell'ordine ed avversari anzichè incitare la squadra però quante tifoserie nonostante i mille divieti, nonostante la chiusura del settore ospiti nonostante tutto e tutti ( a proposito nella curva bauscia sono stati accesi 4 fumogeni, esposti 2 striscioni offensivi ed a fine partita fatto scoppiare un petardo, vedremo la prossima partita dell'Inter a porte chiuse? Ho forti dubbi, loro NON SONO NAPOLETANI!!!) sarebbero comunque andate in trasferta in un numero così numeroso? Nessuna! Questo è un pregio che i napoletani hanno. Lo slogan che hanno adottato, cioè COERENZA E MENTALITA' lo rispecchiano in pieno. Quest'anno di partite vietate agli ospiti ce ne saranno parecchie per cui vediamo se sarò smentito, la prossima ad esempio è il divieto dei gobbi a Firenze, andranno? No, fidatevi, tutte le tifoserie d'Italia chinano la testa ed accettano questi soprusi ma i napoletani no! VOI NON SIETE NAPOLETANI!!! Onore e gloria!!!
SPONDA INTER: "Ciao lorenzo. La presente per segnalare l'ennesima follia dell'osservatorio, avvenuta ieri  durante inter-napoli. Come tutti ben sanno era stata vietata la trasferta ai napoletani e chiuso  il settore ospiti. Inutile dire che i supporter partenopei erano presenti ugualmente (li odio, ma obiettivamente sono contento che ci fossero alla facciazza dei divieti) e non solo quelli da milano e provincia, ma pure i napoletani di napoli.
Ebbene, per quanto possibile, nel prepartita, gli steward han cercato di raggruppare gli ospiti in un angolino del secondo blu (la curva del milan), ma inevitabilmente qualche pulcinella è rimasto sparso per lo stadio. Durante la partita abbiamo assistito scene che a milano non si vedevano da 20 anni: la caccia all'avversario in tribuna con cariche e sberloni che volavano anche nei rettilinei. Ti rendi conto? All'INTERNO di San Siro non succedevano cose del genere dal  1990! Grande osservatorio... bella mossa! P.S.: scommettiamo che sui giornali non verrà fuori niente di sta storia, dato che la cazzata l'han fatta loro stavolta? Oltre a ciò, gran casino per gli ultras nerazzurri che "rovinano un'altra giornata di festa calcistica" (Ma dove???) Pazzesco, ci sono stati disordini DENTRO lo stadio, anche di fronte e di  fianco alla tribuna stampa e si monta un casino infernale per un ridicolo striscione? Possibile che i giornalisti, sempre attentissimi a dare addosso agli ultras, non si siano accorti di niente? Forse perchè gli incidenti sono stati causati da una CLAMOROSA mancanza da
parte dell'osservatorio e delle forze del (dis)ordine ed è meglio sviare le attenzioni altrove??? Domanda retorica, ovviamente!" .
In effetti, com'era ampiamente prevedibile, i giornali di regime (praticamente tutti), non hanno dato rilievo agli incidenti avvenuti all'interno dello stadio San Siro e hanno appena menzionato lo striscione ”Amato per l’ultrà invoca la linea severa, ma il politico che ruba non va in galera" che sarà pure populistico, demagogico e via dicendo, ma è vero!
da Il Romanista
Ops, la Legge Amato non funziona neanche a Pisa, dove tempo fa hanno diffidato qualche decina di persone perché hanno fatto una coreografia con la carta igienica:
Disordini a Pisa, arrestati 10 tifosi
PISA (7 ottobre) - Dieci degli undici tifosi fermati sabato a Pisa dopo la maxirissa scoppiata al termine della partita con l'Ascoli sono stati arrestati dalla polizia in base alla nuova legge sulla sicurezza negli stadi. Si tratta di nove tifosi ascolani (di età compresa tra 20 e 39 anni) e di un ventenne pisano. I marchigiani finiti nel carcere Don Bosco, che viaggiavano tutti su un piccolo pullman, hanno compiuto una serie di danneggiamenti e lanciato oggetti contro un gruppo di tifosi pisani alla periferia della città. Nessuno è rimasto ferito. La polizia ha sequestrato caschi da moto, catene da neve, aste di bandiere e passamontagna.
Vi prego, fermateli!
"Una gara di serie D, Imperia-Sanremese, in programma il 7 ottobre, ha avuto il massimo rischio (4) dall'Osservatorio del Viminale non solo per "la rivalità
fra le due tifoserie", ma anche perché era previsto l'arrivo ad Imperia di "ultras appartenenti alla tifoseria del Marsiglia gemellati con quelli della Sanremese che in passato si sono resi responsabili di incidenti con le forze dell'ordine". I marsigliesi erano anche alleati dei livornesi. Ma il Viminale sta con gli occhi bene aperti su queste infiltrazioni ultrà che possono creare incidenti gravissimi".
Riporto il commento di chi mi ha inviato la notizia: hahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahahahahahah!


7 ottobre: sondaggio sul sito dei tifosi dello Swansea (Galles): i tamburi debbono essere banditi dal nostro stadio?
Se volete votare, andate sul sito www.jackarmy.net.

I primi risultati dicono che il 56,7% vuole che siano permessi, il 9,5% che siano permessi da tutte le parti tranne che nel settore ospiti, il 33,8% non li vuole.
Notizia ANSA:
Tifoso invasore, volevo festeggiare
"A Dida ho dato un colpetto sulla spalla"
(ANSA)-GLASGOW,5 OTT- Si chiama Robert McHendry il tifoso del Celtic che mercoledi', dopo il secondo gol scozzese contro il Milan, e' entrato in contatto con Dida. Comparso davanti ai giudici con l'accusa di aver turbato l'ordine pubblico, l'uomo si e' dichiarato colpevole. 27 anni, McHendry vive a Cambuslang. "Mi sono lasciato trasportare dall'entusiasmo della rete del 2-1. Volevo festeggiare con i giocatori e mentre passavo davanti a Dida gli ho dato un colpetto sulla spalla e gli ho detto 'non hai piu' speranze'".
Se qualcuno riesce a mettermi in contatto con lui gli regalo una medaglia.

DIDA all'ospedale
Ed ecco dove ci porta il modello inglese:
Dal Sunday Times
September 30, 2007
Un misero spettacolo, Gunners
La scorsa settimana l'Arsenal F.C. ha reso noto che i loro profitti sono cresciuti di un lodevole - invero difficilmente credibile - 274% negli ultimi anni; il risultato, suppongo, del trasferimento al più grande Emirates Stadium e del non aver acquistato molti giocatori, Ora sono uno dei club più ricchi in Europa: questa è la ragione per la quale almeno un ricco imprenditore russo sta cercando di acquistare una fetta sempre più larga di azioni. Gli Arsenal rastrellano 3 milioni di sterline dai loro sostenitori ad ogni partita; ovviamente non gli stessi tifosi ion ogni partita.
Devi avere davvero degli introiti enormi per seguire l'Arsenal una settimana sì e una no. Questa è una delle ragioni per le quali le partite sono giocate in un muro di silenzio punteggiato da occasionali imbarazzati colpi di tosse; la gente non va così spesso e così non conoscono le canzoni. E il nuovo tipo di tifosi - anzi, di tifose - non ha interesse ad essere troppo coinvolti. Semplicemente non sono quel tipo di tifosi. Ma dove sono, allora, i tifosi vecchio stile? Seduti a casa, a guardare la partita su Sky? Almeno uno tra loro ha mollato i fantasmi di Highbury e ora va a vedere il Millwall al The Den il Sabato (noi giochiamo quasi sempre di Sabato, comunque. Alle 3. Ve lo ricordate, tifosi della Premiere League?)
Ho incontrato Matt Bazell duramte una nostra sconfitta per 0-1 la scorsa stagione. E' venuto da me durante una interminabile fila per una pinta di birra troppo gassata e una tortina nucleare, e si è annunciato come un Gooner. Ovviamente la rispsta corretta avrebbe dovuto essere un pugno sulla gola - un Gooner allo stadio del Millwall - ma aveva una storia da raccontare.
Per mera coincidenza, la stessa settimana che l'Arsenal aveva annunciato il suo solito annuale guadagno di più di £200m, lui stava scrivendo una lettera non passionale di dimissioni dal loro contesto, che altro nonn era che una parte del libro che stava scrivendo sul club che amava: il Teatro del Silenzio, l'anima perduta del calcio. Dimissioni non dal cont6esto sociale della squadra, ovviamente, ma dalla sua posizione di tifoso dell'Arsenal.
Vedete, lontano dall'Emirates, i veri tifosi dell'Arsenal non sono affatto silenziosi.
Acclusa alla lettera c'è la sua "Membeship Card d'Argento" dell'Arsenal. Che altr non è, così come scrive, "un pezzo di plastica che costa £26 all'anno e mi dà il diritto di acquistare un biglietto per la partita. La prossima volta che vado al ristorante forse dovrò pagare 26 sterlien per leggere il menu". La carta serve per concedere ai possessori lo sconto di una sterlina per ogni biglietto acquistato pe la partita: niente più. Sta sempre meglio, Matt, dei possessori della "Red Membership Card", che pagano 26 sterline per avere la prelazione all'acquisto di un bighlietto nel caso in cui il possessore di una Silver Card non lo acquisti.
Immaginate di pagare 26 sterlinesoltanto per avere la possibilità, un giorno, che vi venga concesso di assistere a una partita della vostra squadra. E forse contro il Bolton Wanderers o forse lo Scunthorpe United nella Carling Cup. Iniziate a capire come sono cresciuti rapidamente i guadagni dell'Arsenal, non è vero?
All'inizio Bazell era contentissimo del trasferimento all'Emirates (anche se non gli piaceva molto il nome: avrebbe preferito qualcosa tipo "The Arsenal Stadium"). Nella sua lettera dice: "nella mia ingenuità credevo che uno stadio più grande avrebbe consetito a tutti noi di poter andare allo stadio a unh prezzo più ragionevole". Beh, questo è veramente naif. Il motivo del trasferimento era di consetire un maggior ingresso di persone ad un costo più alto. Comqune, il fatto è che il Sig. Bazell non sosterrà più l'Arsenal in futuro. "Avete strappato a brandelli l'identità e il cuore della squadra di calcio che amavo", conclude.
Le persone che governano l'Arsenal avranno ricevuto la sua lettera, ma che gliene importa?
Chiaramente, il denaro contante continua ad entrare, senza alcun riguardo di quanti della vecchia guardia dei tifosi si sentano estranei  al ridicolo tentativo di portare i propri clienti a Sud del Tamigi - luogo in cui l'Arsenal è nato, ricordano - per guardare calcio di qualità senz'altro inferiore. Domanda ed offerta; lascia che sia il mercato a decidere. La lunga fedeltà a una squadra non conferisce alcun vantaggio a una persona; significa soltanto che può essere utilizzato per prelevare denaro e denaro e denaro. E se non se lo può permettere, francamente, a chi importa?
Ma questo può essere un approccio a breve termine.  Sostengo da anni che la nuova vitalità del calcio ha la sostanza delle bolle del mare del sud. I nuovi tifosi dell'Arsenal - ma anche del Chelsea, del Manchster United e così via - sono, in effetti, speculatori.
Non intendono acquistare nel club una storia, un posto nella comunità, i suoi travagli e gli insuccessi. Non ne voglkiono sapere di fatiche ed insuccessi.
Invece, loro stanno investendo in una garanzia suppletiva di successo vicario, l'opportunità di associare se stessi con la parola "vincitori". Se il successo non arriva, di certo se ne andranno.
Guardate la partita del Chelsea contro il Rosenborg in Champions League: dopo un deludente pareggiop contro il Blackburn, sono andati solo in 25.000. E' stata la scarsa affluenza, più che lo spettacolo indegno, che ha fatto sì che Roman Abramovich se la prendesse con il suo dorato manager portogehese, immagino. I nuovi tifosi non tollerano le sconfitte; diavolo, non tollerano neanche le partite che sono sorteggiate.
Vogliono una svavillante sequenaza di vittorie, bel gioco condito da thrilling e gioco d'attacco e l'Arsenal lo sta facendo questa stagione, per la sorpresa di molti.
Ma cosa acacdrà quando i loro profitti, inevitabilmente, un giorno avranno uno stop? Guardate al Leeds United per la risposta. Quando questo avverrà, i desideri di Matt Bazell si saranno avverati....

Due commenti:
Mio padre mi portava all'Highbury da quando avevo 7 anni negli anni '70. Capisco che tutto debba andare avanti e non sono un dinosauro ma, non avrei mai pensato che sarei arrivato a dirlo, ho perso l'amore per l'Arsenal. Mi piacerebbe portarci i miei figli, ma semplicemente non posso permettermelo, così vado a vedere le partite della mia squadra locale Stevenage, non è la stessa cosa lo so, ma io amo il calcio il sabato pomeriggio con qualche pinta di birra e con un gruppo di ex tifosi della Premier League.  Stef, Stevenage

L'atmosfera all'Emirates è orribile, ma è lo stesso che in qualsiasi altro stadio della Premiere league, stadi pieni di spettatori occasionali che hanno speso il loro tempo al negozio del club.
Jared, London, 
Intanto una statistica fa sapere che solo il 7% dei tifosi inglesi che vanno allo stadio hanno tra i 16 e i 24 anni, rispetto al 25% degli anni '70 e '80.
L'età media è ora di 44 anni. Del resto l'esempio inglese riporta le famiglie allo stadio!
Un altro articolo:
Calcio 2007-08: allo stadio sicuri
Tifo sotto controllo, ma senza tensione
Con il fischio di inizio del campionato di calcio 2007/2008, torna d’attualità la questione sicurezza negli stadi italiani. Le prime giornate si sono svolte fortunatamente senza incidenti, ma in un clima dominato da controlli e stretta vigilanza. Gino Zavanella, il più illustre architetto di impiantistica sportiva, noto in tutta Europa, scende in campo per denunciare una situazione di empasse, di fronte alla quale non è più possibile aspettare.
“Ho assistito personalmente al clima che si respira negli stadi commenta Zavanella recandomi al derby toscano Firenze – Empoli. Il tutto si è svolto nella massima tranquillità, ma lo scenario era da pieno assetto di guerra: campo blindato, recinzioni, controlli su controlli. Intendiamoci: si tratta di provvedimenti assolutamente condivisibili e necessari, per arginare una situazione altrimenti ingestibile. Ma nello stesso tempo deve essere ben chiaro che si tratta di espedienti provvisori, che servono per individuare ed isolare i pochi violenti, dai quali dipendono gli episodi che purtroppo ben conosciamo, e che devono precludere ad un radicale cambiamento dello status quo.”
La messa in regola di tutti gli stadi con le nuove norme di sicurezza ha già richiesto dei costi sociali incredibili, a cui si aggiungono quelli di migliaia di membri delle forze dell’ordine impiegate ogni domenica per vigilare sull’ordine e sulla sicurezza. In un simile contesto di estremo disagio, di sconfitta per lo sport e per la democrazia, dal momento che le conseguenze degli atti di una piccolissima minoranza di violenti viene pagata dalla stragrande maggioranza dei tifosi, si deve trovare la spinta e l’occasione di una vera e propria rinascita.
Di fronte ad un parco stadi come quello italiano, tra i più obsoleti d’Europa e del mondo, secondo Zavanella è, infatti, necessario, avviare un processo di metamorfosi netta, che trasformi gli stadi da elementi estranei alla città a parte integrante di essa. “I campi sportivi su cui attualmente si gioca sono stati realizzati in un arco di tempo che va dal ’20 al ’40, pensati per il calcio e per il pubblico di quei tempi e oggi del tutto superati.  Assenza di comfort, architetture mortificate e soprattutto l’impossibilità di vivere lo stadio al di là della partita domenicale. In altre parole una struttura pensata solo ed unicamente per ospitare una competizione sportiva, con una cadenza quindicinale, e rimanere, per il restante tempo, completamente isolata ed estranea alla città in cui è inserita.”  In questo modo viene meno la funzione socializzante e di incontro che un impianto di questa grandezza dovrebbe avere. Non dimentichiamo, infatti, che lo stadio è una costruzione di grandi dimensioni ed è perciò inammissibile che simili strutture siano tolte, letteralmente, alla città e ai suoi cittadini, per diventare dei luoghi che vivono una volta ogni quindici giorni e in condizioni così devastanti, come quelle a cui stiamo assistendo.
Ed è qui che entra in gioco il modo nuovo con cui Zavanella intende ripensare lo stadio, ossia come spazio polivalente, in cui raccogliere attività ludiche, commerciali, sportive, usufruibile sette giorni su sette, vissuto e salvaguardato da tutta la città.
“Lo stadio – conferma l’architetto – non deve più essere concepito come una sorta di ghetto, in cui tutto, compresa l’architettura, è pensato in funzione della sicurezza e dei divieti, con il pericolo di preparare terreno fertile per ulteriore violenza. Al contrario deve trasformarsi in agorà, in luogo di incontro, con un’architettura che aspiri alla bellezza e all’armonia, in modo che lo stadio non sia un depauperamento dell’urbanistica cittadina, ma al contrario una qualificazione e quindi un’occasione di cultura.”
Perché tutto ciò possa essere realizzato, serve a questo punto un indirizzo politico forte, che apra la strada alla privatizzazione degli stadi, che andranno ceduti alle singole società di calcio, come del resto accade già in altri paesi europei dalla forte tradizione calcistica, come Germania, Inghilterra, Spagna e Olanda. Enormi i vantaggi di questa operazione secondo Zavanella: “Le società sarebbero responsabilizzate e nello stesso tempo otterrebbero una patrimonializzazione e una redditività, che garantirebbe loro una certa stabilità. E sarebbero perciò motivate ed incentivate ad investire nella ristrutturazione radicale degli stadi, in base alle linee che ho sopra ricordato, per trasformarli in strutture accoglienti, divertenti, polifunzionali. Sto parlando, mi rendo conto, di un cambiamento totale, che richiede tempi medio – lunghi, ma che deve essere avviato ora e subito, per dare speranza al mondo del calcio e a tutti i tifosi, che devono sentire quella attuale come una situazione transitoria, un difficile e doloroso passaggio che preclude ad una rivoluzione migliorativa.”
Dunque: premesso che per me lo stadio ideale è all'inglese, con le tribuna coperte con posti numerati e con le curve in piedi, rigorosamente senza copertura, devo anche dire che purtroppo tutto questo è ormai impossibile per la piega che ha preso il nostro mondo sicché, se proprio devo perdere l'atmosfera, almeno mi voglio vedere la partita per bene! Sono a favore degli stadi di proprietà dei club, tanto peggio del C.O.N.I. non si può fare.
L'idea che vengano trasformati in cinema e centri commerciali mi fa assolutamente schifo, a me piacerebbe avere uno stadio del club solo per la disputa delle partite di calcio ma allo stato attuale delle cose è impossibile. Del resto, cosa abbiamo oggi? Uno stadio militarizzato e pure scomodo. A questo punto è meglio avere uno stadio comodo, tanto rimarrà sempre militarizzato.


6 ottobre (pomeriggio): interessante intervista su "Il Romanista" di oggi effettuata da Daniele Galli al Dott. Felice Ferlizzi, presidente dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Già me l'avete segnalata in molti. E' il caso di commentarla, precisando sin da subito che non ho nulla contro il Dott. Ferlizzi ma, semmai, con chi gli ha dato tutti questi poteri. Lui o un altro sarebbe la stessa cosa.
"ULTRAS, SIAMO PRONTI AD ASCOLTARVI"
Il Televideo impostato su pagina 101. "Ultim’ora". Nel cuore del Viminale, tra una nota di Bach e un’altra di Beethoven, tra una foto del Papa e un tricolore, la tivvù di Felice Ferlizzi è sempre accesa. Il presidente dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive, l’uomo che assegna rischi all’Italia del pallone, in fondo, ama l’informazione.
«Va bene, facciamola questa intervista. Ma so già che mi processerà (e perché?)», sorride diffidente.
Presidente, partiamo dagli ultimi incidenti tra tifosi. Vi stanno facendo “sballare” tutti i dati positivi e ottimistici che avevate stilato sulle curve. Non crede che fossero viziati dalla chiusura degli stadi e dai divieti delle
trasferte, del dopo-Raciti? 
«Non è stato falsato nulla. Le spiego. Che il calcio italiano avesse dei problemi da qualche anno (direi da sempre, ma - se si riferisce alla violenza - chissà dov'era Ferlizzi negli anni '80... se invece si riferisce alla corruzione, ai vari Moggi che si acchittavano le partite e le cui mogli venivano scortate durante lo shopping allora ha ragione), è un fatto condiviso da tutti. La stagione appena trascorsa è stata, però, certamente particolare. Nel campionato di Serie B c’erano realtà importanti come Juventus, Genoa e Napoli. Nonostante l’aumento delle presenze sugli spalti, dopo l’11a giornata registravamo comunque una flessione del numero di incidenti tra tifosi. L’unica nota stonata era rappresentata dal maggior numero di feriti contati tra le forze dell’ordine. Ci chiedemmo allora se questo non dipendesse dalla mancata messa a norma degli impianti (E avete pensato di sì, non frequentando lo stadio come facciamo noi. Invece no: dipendeva - oltre naturalmente ad una frangia violenta di tifosi propensi allo scontro - ANCHE dalla non professionale gestione dell'ordine pubblico e dall'abuso del daspo, che ha fatto salire il veleno a tutte le tifoserie d'Italia. Avete sostituito la P.S. con gli stewards e le cose sono migliorate. Tra un po' gli stewards si "celerizzeranno", come già sta avvenendo, e saremo da capo a dodici.
Resta il fatto che gli impianti ora sono a norma ma, ciò nonostante, siete costretti a chiuderli o a vietare le trasferte, quindi è ovvio che non era solo quello il problema).
La legge c’era, era la Pisanu (daje Torres! Un occhio di riguardo per favore!) del 2005, ma le società di calcio avevano usufruito continuamente di proroghe (più che proroghe, deroghe. E chi gliele dava? I Prefetti!!!)
La situazione precipitò a febbraio, allorquando l’ex commissario straordinario della Figc, Luca Pancalli, fermò tutto il calcio, dopo gli omicidi del dirigente, Ermanno Licursi e dell’ispettore di polizia, Filippo Raciti (più per il secondo che non per il primo). Con il decreto Amato si disse “basta” alle proroghe per gli stadi non sicuri (bastava non concedere più deroghe, il decreto non era necessario, già c'era la Legge Pisanu che nessuno - società e polizia - applicava), aprendoli solo agli abbonati (rimedio ipocrita: se uno stadio non rispetta le norme di sicurezza, ciò vale anche per gli abbonati). Alla fine della stagione, i nostri dati sulla sicurezza furono confortanti (stendiamo un velo pietoso)». 
Resta il fatto che quelle statistiche fossero state influenzate dalla parziale chiusura degli impianti.
«Certo, anche quello è un dato di fatto. Ma noi non dobbiamo vendere un prodotto a qualcuno. L’Osservatorio deve fare una fotografia per altri enti, anche per le società di calcio. E questa fotografia è assolutamente
obiettiva (magari sull'obiettivo della macchina fotografica c'è qualche filtro....). Non voglio mica dire, poi, che i nostri dati siano positivi in assoluto. Ma incoraggianti, questo sì (Alcune mini inchieste hanno dimostrato, per tabulas, come tali dati siano decisamente discutibili, volendo usare un eufemismo. Mi piacerebbe fare diverse domande al Dottor Ferlizzi su come vengono rilevati questi dati, da chi, e, soprattutto, se vengono aggiornati. Io ho dimostrato che non sono corretti, utilizzando gli stessi dati forniti dalla Polizia di Stato e dal suo Osservatorio, prima presieduto dal Dott. Francesco Tagliente, ora Questore di Firenze)». 
Come fa l’Osservatorio a stabire che una partita è più a rischio di un’altra? 
«Cominciamo con il dire che l’Osservatorio non è un Tribunale (ce ne eravamo accorti tutti: un Tribunale è imparziale!), né si sostituisce alla giustizia sportiva. Dà all’autorità provinciale (i prefetti, ndr) dei pareri. Peraltro, da quest’anno diamo questi consigli quindici giorni prima della partita sotto esame, non più solo sette. Fatte queste premesse, viene condotta un’istruttoria».
Un’istruttoria?
«Ci sediamo tutti insieme al tavolo, componenti delle forze dell’ordine e sportive. Io coordino l’attività. Ma non decido da solo. Cerco di moderare gli interessi che si contrappongono (denaro e sicurezza), poi si vota. Le determinazioni passano con i due terzi dei voti dell’Osservatorio».
Quali sono i criteri che adottate?
«Vengono presi in esame due criteri precisi ai fini della determinazione dell’Osservatorio: “l’indice di rischio” e la “gravità”. Anche qui serve fare chiarezza. Allora, l’indice di rischio si riferisce alla partita. Se quel
match può comportare maggiori o minori problemi di ordine pubblico (per questo leggono collegialmente il muro di Tifonet e analizzano le scritte sui muri, vedi Genoa/Milan). Ma il vero patrimonio genetico di una tifoseria è rappresentato dal coefficiente di “gravità”, una sorta di punteggio attribuito dopo ogni partita, che tiene conto dei verbali stilati dalle forze dell’ordine, delle comunicazioni delle società, della giustizia sportiva nonché della posizione dello stadio. Se l’impianto garantisce una maggiore o minore sicurezza. L’indice di gravità è un voto che poi la tifoseria si porta dietro (Il criterio, da questo punto di vista, può anche essere corretto. Tuttavia mi chiedo: l'indice di gravità viene cancellato o ridotto quando la tifoseria non dà problemi o rimane per l'eternità? Roma/Napoli o Genoa/Milan non si potrà mai più giocare da qui fino al 2100? E perché non vietate la vendita ai tifosi ospiti in un qualsiasi Roma/Lazio o Lazio/Roma? Vi crederò e dirò che avete agito correttamente solo quando farete giocare Roma/Lazio o Lazio/Roma a porte chiuse, visto che la partita è a rischio elevatissimo. Ma non lo farete mai e sapete bene perché). Che influisce sulle determinazioni future dell’Osservatorio e che va da zero a tre».
Dopo Roma-Inter, ci risulta che alla società giallorossa sia stato dato un tre, mentre all’Inter un uno.
«Non vedo perché ci si scandalizza di questi nostri criteri. Io sarei più preoccupato dei due romanisti che danno la classica “puncicata” ai due interisti, solo perché sono interisti (Su questo sono d'accordo. Quello che contesto è l'ipocrisia: a Roma/Manchester United - che coefficiente verrà dato? Farete disputare la partita di giorno? Perché non imponete all'UEFA un orario diurno? Perché non potete farlo, in quanto gli interessi che si contrappongono prevedono che il denaro prevalga sulla sicurezza e perché in Europa riderebbero dietro all'Italia, ecco perché! Altro che Europei 2012! In tutta Europa ci sono i problemi dell'Italia ma solo da noi ci sono questi rimedi elimina-tifosi)».
È che non si capisce dove inizia e dove finisce la responsabilità
oggettiva di una società.Tanto per capirci, se un tifoso dell’Inter viene aggredito a Ponte Milvio, la Roma è penalizzata. Ma se la stessa aggressione avviene a Piazza Navona? Avete una sorta di “distanza” limite? (domanda correttissima)
«Lei sa che la responsabilità oggettiva (un mostro giuridico) è già contemplata dalla giustizia sportiva. Nel calcio, una società paga per il comportamento dei propri tifosi. Ma a noi questo non interessa, non facciamo un discorso di responsabilità oggettiva. È semplicemente il nostro sistema di lavoro. In caso di incidenti che possano pregiudicare la gara, e ovunque accadano (Il Dottor Ferlizzi dice "ovunque": occhio a litigare nei pub che poi alla Roma gli squalificano il campo!), è giusto tenerne conto. Dispiace per la Roma, certo. Ma la Roma, accanto a sé, è circondata da fatti di questo genere (tradotto: di violenza, ndr). Non possiamo prescinderne. Sia chiaro, nessuno qui vuole danneggiare la Roma, come una qualsiasi altra società di calcio. Se dall’istruttoria emerge un voto negativo, purtroppo, e dico "purtroppo" perché i voti non mi piacevano nemmeno ai tempi della scuola, dobbiamo regolarci di conseguenza».
Si ricorda l’andata della finale di Coppa Italia? Roma-Inter si giocò alle 18 dopo un’accesissima riunione che si consumò qui all’Osservatorio, tra Lega calcio (con l’alleanza delle altre componenti sportive, come la Figc) e rappresentanti delle forze dell’ordine. Matarrese voleva che si giocasse in notturna, per i diritti delle tv (che pagano). Si consumò una "frattura istituzionale"?
«L’Osservatorio non si spaccò. Al tavolo furono rappresentati sicuramente una pluralità di pensieri e di interessi (soldi vs. sicurezza). Alla fine, per il bene di tutti, una soluzione venne trovata (un colpo al cerchio e uno alla botte). Si giocò alle 18, una via di mezzo. Vorrei però ricordare che noi venivamo da un accordo preso (con la Lega, ndr) dopo i due omicidi di Licursi e Raciti, in cui era stato stabilito che le partite a rischio non sarebbero più state disputate in notturna. Questo fino alla fine
della stagione. La finale di Coppa Italia rientrava nei patti».
Perché, allora, ci fu chi insistette per la notturna di Roma-Inter?
«Perché qualcuno disse: "Se gli stadi li abbiamo messi a norma, possiamo fare una deroga per la finale di Coppa Italia" (più che altro, se gli stadi sono stati messi a norma e, come diceva prima Ferlizzi, era quello il problema della violenza, non ha senso vietare le partite in notturna o vietare ai tifosi dell'hockey (sic!) di andare a seguire il Follonica a Vicenza... a quando i divieti per le partite a bocce?). Ma valeva l’intesa che avevamo raggiunto mesi prima. Attenzione, però, perché dal giro di tavolo, alla fine, emerse la volontà comune di giocarla di sera».

Non vede in tutto questo una deriva autoritaristica? Il tifoso per bene, all’interno di un impianto, rappresenta il 99% di tutti gli spettatori. Un articolo de Il Riformista, qualche giorno fa, poneva l’accento sul pericolo concreto di una riduzione della libertà di circolazione, di riunione
e di manifestazione del pensiero. Diritti fondamentali sacrificati per la sicurezza.
«L’ho letto anche io. Che dire? Io mi attengo a un quadro ordinamentale", che mi è stato fornito dal legislatore (Il Legislatore, in questo caso, coincide con l'Amato Ministro e l'evanescente briatorina, che hanno dato poteri senza limiti a un organo di Polizia quale è, sostanzialmente, l'Osservatorio....
Quelle libertà di cui parlava il Riformista non sono "in pericolo": sono già state attaccate ed eliminate. Siamo in uno "Stadio di Polizia", modello che potrebbe essere facilmente esportato nella società civile, una volta aperta una crepa - come si è aperta - nella Costituzione.).
Questo tavolo, comunque, si arricchisce giorno per giorno di tutti i contributi. Anche dei vostri, della stampa (salvo lamentele private quando li si critica troppo, non è vero?)».
Intanto, gli incidenti tra tifoserie non sono stati frenati dalla legge Amato.
«La legge Amato è stato un passaggio fondamentale. Dall’inizio della stagione abbiano monitorato circa 400 partite tra Serie A, B e C. Il numero di episodi rilevati è stato irrisorio (e te credo! Impedite ai tifosi di partecipare! Pure se si chiudono le autostrade non ci sono più incidenti! Chiudete del tutto gli stadi e ci saranno zero incidenti). Le violenze ci sono sempre, ma hanno prodotto molti meno danni del passato».
Parliamo degli striscioni. Non si sta esagerando con le proibizioni? 
Si ricorda un famoso "A noi ce s’è rotto er fax",per il quale vennero addirittura "daspati" i responsabili? L’ironia non dovrebbe essere il sale del calcio?
«L’Osservatorio non ha vietato nulla (beh, questa è grossa). Abbiamo regolamentato la normativa sugli striscioni (un po' come dire a un pesce: non puoi nuotare nell'acqua a meno che per fax non ci chiedi l'autorizzazione! Vi invito a leggere le disposizioni iniziali dell'Osservatorio, tuttora valide, che non sono mai state adeguate alla modifica del decreto legge Amato nella definitiva Legge Amato e poi vediamo... leggetele e ditemi voi se è vero che hanno solo regolamentato e non implicitamente vietato. Questo tipo di controllo ben si può fare come si è sempre fatto: all'ingresso dello stadio, da parte del funzionario addetto)
I malpensanti hanno gridato "Ah, ecco li hanno vietati". Non è vero (Come non è vero? Il tifo è una passione mica un lavoro! Fax, controfax... diffide a go-go per striscioni assolutamente leciti e per quelli del Monza che contestano legittimamente la Legge Amato, per quelli dell'Udinese con le magliette di contestazione... 5 anni di firma a quelli del Rimini che avevano chiesto - ottenendo risposta negativa - l'autorizzazione per esporre uno striscione per un loro amico morto.... quelli del Manfredonia perseguitati per aver affisso in un giardino pubblico dei pannelli cone le foto che paragonavano il tifo coreografico con la situazione attuale della loro curva.... intere realtà di tifo sradicate, soprattutto nelle piccole cittadine... Ma che pensate che la gente dimentichi o che solo perchè la TV non ne parla le cose non si sappiano in giro? Siamo nell'era di internet che la Birmania chiude perché non si abbiano notizie della repressione!
Quanto vi piacerebbe che internet non esistesse!
In Birmania mica chiudono i giornali, chiudono internet perché i giornali sono corrotti e al servizio del potere. La Cassazione dice che i giornali sono il cane da guardia della democrazia. Beh, se questo in parte è vero, posso allora ben dire che internet è il leone da guardia della democrazia!
Tornando a noi e al Dottor Ferlizzi: è vietato - anche se si fa la richiesta - esporre uno striscione che non contenga scritte di sostegno alla propria squadra, anche se di contenuto più che lecito, il che mi sembra un tantino incostituzionale.... 
Al prossimo politico o giornalista che mi parla di "difesa dei valori della Costituzione" gli dò un destro).
Siamo d’accordo anche noi che le coreografie fanno parte dello spettacolo del calcio. Abbiamo solo imposto delle regole. Se vengo ospitato a casa d’altri, non posso fare come mi pare (giusto: anche prima le cose vietate, infatti, non venivano fatte entrare, tranne quelle che, per l'inadeguatezza degli impianti - ora a norma - o dei controlli, entravano di nascosto). Gli striscioni devono essere attinenti alla partita, che puntino ad incitare e non a insultare (siamo d'accordo, ma era così anche prima. Gli striscioni di insulto non venivano fatti entrare e quelli che entravano era perché sfuggivano ai controlli: mi spiega il Dottor Ferlizzi come classifica lo stendardo "Amo Spalletti perché non c'ha neanche un Capello?")
E poi non possono essere piazzati così, dove capita.
Non leviamo mica la bandierina al bambino (al vecchietto del Torino sulla carrozzella però sì), nè priviamo i tifosi delle coreografie . Chiediamo solo che la società ospitante ne conosca i contenuti, gli spazi (ma li deve conoscere per forza una settimana prima? Già quando si preparavano le coreografie qualche giorno prima e senza fax i laziali la venivano a sapere perché i poliziotti laziali che venivano a controllare glielo dicevano. Figuriamoci con il fax di una settimana prima!) . E il materiale, perché alcuni striscioni sono facilmente infiammabili (per favore, meno ipocrisia e un po' di buon senso: gli striscioni ci sono dal 1968. Vi ricordate forse un qualche incendio dovuto agli striscioni dal 1968 al 2007? Ricordo quando ci proibirono, anni fa, la distribuzione di un volantino perché era infiammabile e poi all'interno dello stadio una nota ditta di non ricordo più cosa aveva fatto distribuire 20.000 volantini....). Comunque, vedremo tutti assieme se qualcosa debba essere rivisto».
Che risponde ai romanisti di "A noi ce s’è rotto er fax"? Non era solo uno striscione ironico?
«Posso anche essere d’accordo con lei. Però, se non ricordo male, quello striscione venne vietato alla prima o seconda domenica dopo l’entrata in vigore delle nuove regole. In quel momento storico (un mese circa dopo
Raciti, ndr), quando da poco si è registrata un’emergenza, sarebbe servita un po’ più di prudenza. Se prima diciamo che gli striscioni devono essere attinenti e il giorno dopo ti presenti allo stadio con "A noi ce s’è
rotto er fax", questo per noi non è sfottò. Ma contestazione» (eccolo lì! Vietato esprimere il proprio pensiero. In tutti i luoghi d'Italia posso contestare, non allo stadio. Domanda a Ferlizzi e alla briatorina (che ha sempre detto che gli stadi non possono essere luoghi extraterritoriali) per la prossima intervista: lo stadio è un luogo extraterritoriale dove la Costituzione - che non può essere derogata dalle leggi ordinarie e quindi dal Legislatore - viene disapplicata?).
La reazione non è stata sproporzionata all’azione? 
«Ce lo dovremmo chiedere un po’ tutti quanti. Alla luce di come è migliorata adesso la situazione, forse sì.
Ma se l’avere ottenuto certi risultati negli stadi è stato merito anche di alcune restrizioni, allora sì, è servito sacrificare quello striscione» (non avete sacrificato lo striscione, limitandovi - seppur illegittimamente - a sequestrarlo: avete tentato di privare una persona della propria libertà personale per tre anni! Per fortuna ci ha pensato uno di quei giudici che l'Amato ministro detesta - i giudici ancora cercano di contrastare gli Stati di polizia - a cancellare il triplice obbligo di firma, ma quella persona per tre anni ancora può essere arrestato se il giorno della partita sta a Ponte Milvio! Sbaglio Dottor Ferlizzi? Quindi non avete sacrificato "quello striscione": avete sacrificato la Costituzione e il sacrosanto diritto di un cittadino di esprimere il proprio pensiero in modo assolutamente lecito: la definizione di cosa questo comporti lo lascio alla valutazione e alla sensibilità di chi legge: Mi rendo conto che la stessa sensibilità non la posso pretendere da chi vorrebbe che solo la Polizia fosse Stato o - forse meglio - che solo la Polizia regolasse il vivere nello Stato.).
Privandoci della libertà di espressione?
«Lo striscione non rientra nella libertà di espressione (Vedete? Secondo Il Dottor Ferlizzi la contestazione - cosi ha definito lui stesso lo striscione in questione - non rientra nella libertà di espressione. Vorrei sentire il parere di chi ci governa attualmente su questo punto. Una cosa del genere è da interpellanza parlamentare. Ma visto che le interpellanze ormai le fanno solo Le Iene e Beppe Grillo, chiedo loro: potete fare la domanda "Secondo lei la contestazione rientra nella libertà di espressione?" a un qualsiasi parlamentare della Repubblica Italiana o anche a un qualsiasi cittadino tra i 56.000.000 che vivono nel nostro Paese? 
Io ho paura di chi dà il potere a queste persone. Non si tratta di dialogare. E' lo Stato che si deve rendere conto che deve togliere, o perlomeno limitare, il potere all'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive perché il problema non è tanto l'Osservatorio ma uno Stato che dà questi poteri illimitati a un organo simile). Bisogna dare il giusto peso alle parole. Questo Paese vive di calcio, figuriamoci se adesso non c’è diritto di esprimersi nel pallone (sembra proprio che gli interisti - vedi gli aggiornamenti precedenti -  abbiano qualcosa da dire al riguardo)».
Come vive il suo lavoro?
«Con passione e determinazione. Sono consapevole di essere soggetto a tante critiche, ma so pure di essere disposto a migliorare. Per questo, sentirò chiunque possa darci una dritta. Finora abbiamo sentito molte voci. Tranne una».
Quale?
«Quella dei gruppi organizzati. Degli ultras. Di quelli tra loro che sono sì tifosi, ma non teppisti (Non è vero. L'avete sentita. L'avete letta. La leggete tutti i giorni sui siti web da cui prendete informazioni, questo incluso. La sentite nelle radio. La leggete nei fax degli striscioni che proibite. Non c'è bisogno di incontri davanti a un fotografo di un qualche giornale per farsi belli e rendersi simpatici all'opinione pubblica, al fine di giustificare quella che è e rimane una semplice operazione repressiva.
Le problematiche le conoscete perfettamente. In ogni caso qui a fianco il Dottor Ferlizzi potrà leggere quello che pensa il Follonica Hockey delle decisioni del suo Osservatorio). Inizieremo ad ascoltarli, sapendo già di dover rispondere più a critiche che a suggerimenti. Cominceremo con alcune tifoserie del nord Italia. Cercheremo di avere anche loro come nostri interlocutori. Magari, con gli ultras della Roma potremmo sfruttare l’ospitalità del suo giornale, de Il Romanista. Se organizzate un forum per
parlare con loro, io ci sarò».
Ferlizzi, ma lei tifa?
«Certamente, anche se non posso svelarle, per ovvi motivi, per chi (credo l'Astrea... e fateme fà 'na battuta!). Ognuno di noi ha avuto un padre che lo ha introdotto all’amore per una squadra. Anche io amo il pallone».
In tema, il Comunicato della Curva Nord del Pisa:
"COMBATTIAMO QUESTO DECRETO perché è anticostituzionale, discriminatorio, lesivo della libertà e della dignità della persona. Non è un decreto “per”, è un decreto “contro” qualcosa, e lo si vede dalla sistematicità con cui si perseguita non la violenza del movimento ultras ma il movimento stesso, che pur nelle sue contraddizioni non ha certo mai usato striscioni, megafoni, tamburi, bandiere, sciarpe, magliette, per creare disordini. Il vietarli è puro accanimento, ancora una volta lo Stato non si presenta come garante delle libertà di tutti e della giustizia ma come agente vendicativo. Occhio per occhio. Gli ultras hanno colpito un servitore dello Stato, lo Stato colpisce gli ultras, ma in modo diretto, come parte offesa.
E’ lo stesso principio che ha sempre ispirato gli interventi di polizia e del reparto mobile in particolare: botte per rispondere alla violenza, e non “ provvedimenti di legge”, botte per “prevenire” la violenza, botte indiscriminate, a volte senza motivo, ma giustificate perché rivolte contro una categoria “nemica”, contro gente che è già dalla parte del torto solo per essere in una piazza o per l’appartenenza ad una tifoseria.
In questo modo le forze dell’ordine dell’ordine italiane si sono delegittimate davanti agli occhi di tutti, Europa compresa, perdendo la poca credibilità che forse ancora conservavano; lo Stato italiano, con questa mossa, percorre la stessa strada, e farà la stessa fine.
COMBATTIAMO QUESTO DECRETO perché è ipocrita e falso. Perché promette di riportare allo stadio le famiglie e poi maltratta i semplici tifosi costringendoli a file chilometriche sotto il sole (e tra poco al freddo e sotto l’acqua) per assistere ad un incontro di calcio. Dalla gradinata. O dalla tribuna. E perché penalizza chi vuole comprare il biglietto mandandolo in pellegrinaggio qua e là tra tabacchi e ricevitorie.
Vuole tutelare i tifosi e li accoglie nelle trasferte facendoli spogliare della maglietta o sottraendo la sciarpa in base a norme che a volte valgono, a volte no, secondo il gusto e l’ispirazione del momento. Tifosi che si presentano tranquilli, anche quelli dei club, e vengono trattati con le premure di un trasporto-detenuti. Tifosi che perdono ogni diritto, dalla libertà di parola a quella del vestire, dalla possibilità di vedere dall’inizio un evento per cui si è pagato regolare biglietto, a quella di mettersi una normale fibbia ai pantaloni. Così si avvicina la gente allo stadio? Così si riempiono gli impianti? Basta guardare i servizi in tv: stadi vuoti, zero colore, giocatori e allenatori e presidenti che si lamentano. Sky e compagnia hanno già dato una bella mano, il decreto darà una mano ulteriore a Sky e il colpo di grazia al “pallone”, che era il gioco più bello del mondo e che sicuramente gli ultras non hanno rovinato più di business e malaffare (vedi estate scorsa di cui nessuno parla più). Ma lo Stato per “Moggiopoli” non ha fatto nessun decreto. E nemmeno per le scommesse. E nemmeno per le plusvalenze, i cartellini falsi, le situazioni debitorie, l’evasione del fisco. Solo per gli ultras c’è il decreto. Perché bisogna riportare allo stadio le famiglie. Restituire gli spazi ai cittadini, le strade liberate dai violenti. Si. Con i cancelloni e le gabbie che rinchiudono la gente in casa a giornate. Tutte le partite. Tutto l’anno. Andate a chiedere agli abitanti del quartiere se sono contenti di essere protetti dallo Stato o se stavano meglio prima, senza protezione..
COMBATTIAMO QUESTO DECRETO perché lo possiamo fare. Noi, a Pisa, lo possiamo fare. Perché non abbiamo nulla di cui vergognarci, perché siamo orgogliosi di quello che ha fatto la nostra Curva sempre e in ogni campo, dal tifo, all’organizzazione, al sociale. E chiunque cercherà di colpirci troverà la nostra fiera ribellione, fiera perché giusta e motivata da anni di sacrifici e coerenza.
La stessa coerenza che ci ha spinto a non cercare compromessi e a non chiedere favori a chi ci vuole spegnere, la coerenza che ci sprona ad essere sempre di più e sempre più rumorosi su ogni campo, in culo al Decreto, in culo alla pay-tv, portando avanti gli ideali di chi c’era prima di noi e di chi porterà avanti il nostro nome.
Ci diffidate per la carta igienica, ci esasperate ad ogni trasferta, tentate di imbavagliarci in casa e di creare ostacoli ad ogni nostro passo: ma non ce la farete mai a farci morire, perché di fronte alla nostra passione e alla nostra determinazione e forza, Stato, forze dell’ordine, stampa, pubblica opinione, siete NIENTE, non valete NIENTE.
CURVA NORD MAURIZIO ALBERTI".


6 ottobre (mattina): con malcelato orgoglio, sul sito dell'Osservatorio campeggia questo titolo:
L’Osservatorio analizza anche l’hockey a rotelle
Nel pomeriggio di ieri si è tenuta la VII riunione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive che, dopo la pronuncia in via straordinaria di martedì scorso (quando furono assegnati ben cinque “rischio 4” ad altrettante gare ad alto tasso di pericolosità), ha valutato le gare del calendario calcistico che vede lo svolgimento di partite connotate, in passato, da forti criticità quali “Roma – Napoli”, “Livorno – Lazio”, “Lazio – Juventus”, “Fiorentina – Napoli” e “Roma – Lazio”. L’organismo collegiale ha condiviso l’auspicio di poter preservare per tutte le gare la programmazione già pubblicata, qualora nelle prossime giornate le tifoserie tengano un comportamento improntato al confronto sportivo.
L’Osservatorio, infatti, valuterà con particolare attenzione l’andamento della situazione, pronto ad assumere le decisioni del caso, anche in via d’urgenza, in presenza di incidenti. E’stato inoltre attribuito l’indice di “rischio 4” agli incontri di calcio “Giulianova – Teramo” (serie C2B), “Imperia – Sanremese” (serie D) con la prescrizione, rispettivamente, della vendita di un tagliando per ogni singolo spettatore e della chiusura del settore ospiti.
Per la accerrima rivalità tra le opposte tifoserie, più volte in passato causa di criticità, analogo indice di rischio con la prescrizione del divieto di vendita dei biglietti ai tifosi ospiti, è stato attribuito per le gare di hockey a rotelle che vedono impegnata la formazione del Follonica nel corso del quadrangolare valido per la coppa Italia in programma a Vicenza nelle giornate del 6/7 ottobre p.v.
Viviamo in uno Stato che non è in grado di garantire l'ordine pubblico per l'hockey a rotelle!
La realtà è che l'Amato ministro e la briatorina hanno trovato il modo perfetto per gestire l'ordine pubblico, cercando di impedire le trasferte!!! Vedremo cosa accade con i napoletani a San Siro, visto che se ne preannunciano 10.000 nonostante il divieto di vendita fuori la provincia di Milano!
L'Europa ci ride dietro e spero vivamente che non ci sia assegnato più alcun europeo o mondiale. Anzi, scriverò all'UEFA per segnalare che è inopportuno giocare la finale di Champions League a Roma, visto che in Italia non riescono a far disputare normalmente una partita di hockey a rotelle....
I fax. Come ben si può vedere da questo fotoservizio che allego qui sotto, lo stadio è un luogo extraterritoriale dove non si può esprimere il proprio pensiero. I tifosi dell'Inter, molto recettivi nei confronti della Legge dell'Amato ministro, hanno seguito le regole, chiedendo l'autorizzazione per esporre uno striscione civile e di dissenso "Vogliamo essere liberi di colorare il nostro stadio". Nonostante avessero fatto tutto a regola d'arte - immaginate un po' - la Questura di Milano ha negato il permesso in modo del tutto pretestuoso, solo perché NON E' POSSIBILE LAMENTARSI e questo meriterebbe la prima pagina di qualsiasi giornale che abbia il coraggio di definirsi tale e di tutti quei giornalisti che si sentono così "democratici" e non vedono quello che ipocritamente non vogliono vedere:


La richiesta degli Inter Club
La risposta della Questura
Firmato: Amato e Melandri
E-mail: "Ciao lorenzo, ti sottopongo una questione tecnica che mi lascia alquanto perplesso. qualche giorno fa ho acquistato un biglietto x domenica presso un punto vendita ticketone. prezzo del biglietto 25?+2,50 di prevendita. a parte il fatto che 25 euri x una curva sono quasi un furto, mi domando: quale diritto ha la ticketone di applicare la prevendita? mi spiego meglio: quando vado a comprare un biglietto x un concerto mesi prima del concerto stesso invece che il giorno dell'evento, capisco che la t.one applichi questa gabella; ma quando compro il biglietto di una partita di calcio, X LA QUALE NON MI E' CONSENTITO PRESENTARMI SEMPLICEMENTE AL BOTTEGHINO IL GIORNO DELL'EVENTO, che stracazzo di diritto hanno di sfilarmi altri 2euroe50??? sono costretto a comprarlo prima! ancora: perchè quando faccio il biglietto alla listicket loro la prevendita non me la fanno pagare? ti prego illuminami grazie e ciao".
Lo vado dicendo da tempo: se si è obbligati a comprare il biglietto prima NON dovrebbe esistere il diritto di prevendita. E' una cosa illegittima. Purtroppo per ragioni di tempo non riesco a fare una indagine seria (bisognerebbe andare a chiedere ai dirigenti di Ticketone, intervistare quelli di Listicket, chiedere ai finanzieri ecc. ecc.). Ho mosso i miei canali per cercare di dare una risposta.
Una "notiziola" dal Ministero dell'Amato ministro:
UNA ZETA DI TROPPO
Per risparmiare qualche euro il governo ha ordinato a una ditta in Romania la realizzazione di un migliaio di divise per i nostri poliziotti e quando le divise sono arrivate in Italia si è scoperto che erano state tutte confezionate con la scritta "Polizzia" (sì, una zeta in più). Parola di Filippo Saltamartini, poliziotto del Sap (uno dei sindacati degli agenti).
Trasferta a Lisbona: diverse persone che vogliono anche stare una notte dopo la partita mi hanno chiesto se c'è qualche agenzia che organizza il soggiorno. Ho trovato un volantino della Smile Viaggi (Via Marco Papio 6) che vende il pacchetto a 329 euri.


6 ottobre: una sola e-mail per stasera che ho sonno: "Ciao Lorenzo, volevo segnalarti un articolo copiato su tifonet, la fonte dovrebbe essere tanto meno che: http://www.poliziadistato.it/poliziamoderna l'articolo è questo che segue. Non so te, ma io non ho trattenuto una risata a leggere tante cazzate, se
questo è ciò che fanno leggere ai poliziotti poi è ovvio tutto il resto (repressione, abusi, ecc.) A.C.A.B. è una sigla che "gira" da molto tempo, molto prima di Raciti e Catania, e se pure (non lo so) può essere nata dall'estrema destra questo che c'entra? Mica oggi la usano solo gente di destra o estrema destra... bah!!!
un saluto e Forza Roma (ma Roma-Napoli secondo te la faranno a porte chiuse oppure chiudono solo le finestre?).
Sapete che sono appassionato di musica e che ho una certa dimestichezza con il punk, quindi non mi stuzzicate! Vabbè chiariamo la storia di A.C.A.B.:
Rispunta la sigla Acab:
è guerra alla polizia
«A.C.A.B»: una scritta allarmante quella che compare improvvisamente in via Conforti. Una scritta ultrà che spicca per il suo colore rosso sangue sulla parete chiara di un edificio all’angolo con via Roma. Anzi, di sicuro opera di una frangia facinorosa di tifosi. È un acronimo inglese. Vuol dire: all cops are bastards, tutti i poliziotti sono bastardi.
Ma, almeno questa volta, i facinorosi granata si sono tenuti bassi: nessun
commento e nessuna allusione all’ispettore Filippo Raciti o al Catania. Una sigla, A.C.A.B., che ha segnato la morte del poliziotto siciliano ma di cui, forse, non tutti conoscono la vera origine, legata ai gruppi delle teste rasate di destra. Ultrà contro la polizia: ormai è guerra dichiarata. Secondo le stime del Viminale, proprio Salerno segue a ruota Napoli nell’elenco degli «ultrà-criminali più aggressivi» in tutta Italia. È proprio in occasione del derby Salernitana-Cavese che compaiono le prime «bombe kamikaze», bottiglie di alcol o di birra con l’aggiunta di chiodi così da amplificarne l’efficacia una volta fatte esplodere; e le famigerate biglie di ferro.La conferma arriva anche dagli investigatori. Ma il questore Vincenzo Roca sottolinea che, almeno nel capoluogo, si tratta di gruppi di criminali che agiscono nel branco e che, quindi, sono molto meno «strutturati» degli ultras legati all’estremismo politico. Questi ultimi sarebbero più frequenti al nord Italia quelli. Parole che confermano l’identikit tracciato nei dossier del ministero dell’Interno, quelli salernitani sarebbero soprattutto «cani sciolti» 
che trasformano lo stadio nel loro «punto di ritrovo» dove poter sfogare «tutta la loro aggressività».
Insomma, alla fine derby come quello Salernitana-Cavese e Salernitana-Avellino sono finiti anche nell’elenco della partite più a rischio dei campionati minori. Derby a rischio ai quali, a seguito delle indagini della Digos, sono seguiti comunque provvedimenti dell’autorità giudiziaria: undici le denunce, per ora, dopo gli scontri di Salernitana-Cavese; otto gli arresti per quelli di Avellino-Salernitana dello scorso campionato.
The 4 Skins
LA BAND DELL'EAST LONDON NELLA SUA 
"CLASSICA" FORMAZIONE
"Non tutti forse conoscono la vera origine della sigla, legata ai gruppi delle teste rasate di estrema destra"
Esatto. Non tutti la conoscono, tra cui l'articolista.
Contrariamente a quanto pensa di sapere costui, l'acronimo nasce con l'omonima canzone ("A.C.A.B.") del gruppo punk inglese The 4 Skins.
Da Wikipedia, tanto per non farla troppo lunga: "I 4 Skins sono stati un gruppo Oi! Skinhead apolitico nato nei tardi anni settanta. L'organico mutava in continuazione, soprattutto la voce. Sono stati incolpati dei disordini a Sothall, ma oltre a loro suonavano anche The Business, Last Resort e altri. Diventati grandi intorno agli anni ottanta, hanno collaborato a incidere molti CD (di autori vari, per lo più inglesi), facendo crescere sempre più la loro musica. Hanno inoltre inventato il detto A.C.A.B. (All Cops Are Bastards) tratto da un loro brano, usato ancora oggi dagli skinhead".
I ragazzotti provenivano (provengono, visto che si sono appena rimessi insieme) da East London e questo il testo del brano, risalente al 1979:
"Hangin around with my mates one night 
(Me ne stavo in giro con i miei amici una notte)
We got in a little fight
(abbiamo avuto una piccola scazzottata)
Geezer come with a knife in his fist
(un tipo è arrivato con un coltello in pugno)
I got cut along with the wrist said 
(e sono stato tagliato al polso)

Acab acab acab
All cops are bastards 
(tutti i poliziotti sono bastardi)

Coppers come up & say what's the matter with you? 
(Gli sbirri sono arrivati e hanno detto "che ti succede?")
Now they see what we can do 
(ora vedono che possono fare)
Next thing i knew i was in a cell 
(la cosa successiva che ho saputo è che ero in una cella)
All my mates are in there as well 
(e così anche tutti i miei amici)

Acab acab acab
All cops are bastards 
(tutti i poliziotti sono bastardi)

I had a court date to plead my case 
(mi hanno fissato una data di udienza in Tribunale per il mio processo)
They had delight at the look in my face 
(Godevano nel guardarmi in faccia)
They said we're gonna put you away 
(mi hanno detto "stiamo per metterti nel posto giusto")
I said all i had to say 
(io gli ho detto tutto quel che avevo da dire)

Acab acab acab
All cops are bastards" 
(tutti i poliziotti sono bastardi)



5 ottobre (pomeriggio): i possessori degli stendardi "Passione di cuoio" e "Ovunque Spavaldi", così come quello di "Amo Spalletti perché non c'ha neanche un capello" sono pregati di contattarmi via e-mail.

5 ottobre: aggiunto qualcos'altro nella pagina di Manchester United/Roma.
Ogni tanto ricevo qualche e-mail in cui mi si chiede se mia moglie ancora mi sopporta e dove trovo il tempo di aggiornare il sito.
Semplice: non dormo.
Diciamo che salvo imprevisti esco di casa alle 8.20 per portare mia figlia a scuola, torno verso le 13.30, mangio e poi mi metto al PC per un'oretta. Alle 15.00 esco e torno a casa per le 20.30. Arimangio, sto' con le bimbe fino a che s'addormono e poi con una o più birrette di varia specie (Bavaria 8-6, Bavaria 8-6 Red, Tennent's Scotch se ci vado pesante, altrimenti qualche birra danese più leggera o una Stella Artois) mi metto davanti al PC per rispondere alle e-mail e aggiornare il sito. Quando leggete cose deliranti è perché ci sono andato più pesante! Verso l'una l'una e mezza vado a dormire. Non guardo la TV e non ho Sky. Scrivo velocemente al PC ma comunque sono agevolato moltissimo dalle vostre segnalazioni, non avendo tempo di gironzolare troppo sul web.

Iniziamo con le e-mail: "Sono Fabrizio da Milano (ex-UR). Anche io come Alessio, facendo zapping televisivo, ho visto per qualche minuto l'attacco a Totti, alla Roma e ai Romani, che assolutamente non aveva alcun senso in una serata in cui erano lì per commentare la partita del Milan. Ti dico anche che non è la prima volta che fanno questi attacchi veramente fuoriluogo alla Roma e ai Romani; una volta sono anche intervenuto per mandarli affanculo in diretta!
Propongo di esporre sul tuo sito la loro e-mail, ed invitare tutti i nostri a scrivergli  "fateve li cazzi vostra".
Giusto: info@telelombardia.it.
Luis mi invia queste due belle foto della incredibile protesta della Mancha Negra dell'Academica Coimbra nella partita contro il Leixoes, disputatasi questa settimana. Obiettivo il calcio moderno e le partite il lunedì sera.
"SCUSATE MA CE LA STIAMO VEDENDO SUL SOFA' "
Dopo che la stampa scozzese gli ha dato dell'idiota, come non esprimere solidarietà al tifoso scozzese del Celtic bandito a vita dalla stessa società per cui fa il tifo (sic!) per aver carezzato ironicamente Dida (evidentemente essere soprannaturale, quasi divino, nel momento in cui calca un campo da gioco), nel momento dell'incontenibile gioia di un gol al 90°? Amico scozzese, ti do' un consiglio: la prossima volta, invece di una carezza, dagli un gancio o un bell'uppercut spaccamandibola. Fai tu. Almeno ti meriti l'arresto e la diffida a vita. E Dida la barella con la borsa del ghiaccio.
Qui c'è il video di Striscia la notizia con tapiro d'oro.
Direi di mandare una e-mail al sito ufficiale del Celtic per esprimere solidarietà al tifoso, ultimo emblema di un calcio passionale ormai bandito a vita - lui sì - dagli stadi: tictalk@celticfc.co.uk
Avevo pensato a questo testo (Oggetto: "Solidarity to Celtic fan"): "Dear Sirs, I would like to give solidarity to the Celtic fan who entered the pitch giving an ironical caress to Milan goalkeeper Dida. I think that a life-ban is ridicoulous, because he didn't keep a violent behaviour but he was simply too joyous. I understand that with the so hated "modern football" too much joy is prohibited, but what kind of ban you would have given to him if he was really violent? And after-death one? Regards" .
Traduzione ("Egregi signori, vorrei esprimere solidarietà al tifoso del Celtic che è entrato in campo per dare una ironica carezza al portiere del Milan Dida.
Penso che una diffida a vita sia ridicola, in quanto lo stesso non ha tenuto un comportamento violento ma abbia solo ecceduto per la gioia. Capisco che con il così odiato calcio moderno troppa gioia sia proibita, ma che tipo di diffida gli avreste dato se fosse stato realmente violento, Una diffida post-mortem? Saluti").



4 ottobre (pomeriggio): finalmente on line le foto di Manchester United/Roma.
Tutta da gustare la sceneggiata del portiere del Milan Dida che, oltre ad essere un mediocre portiere (non capisco come lo facciano ancora a giocare), si è comportato da autentico clown, sempre che non abbia seri problemi di natura mentale:
http://dailymotion.alice.it/video/x34kvp_dida-sceneggiata-per-un-buffetto_news
Da Corriere.it:
L'uefa in un paio di settimane potrebbe varare provvedimenti disciplinari
Il Celtic: aprire un'inchiesta su Dida
Il presidente della squadra scozzese attacca il portiere del Milan per la «sceneggiata» dopo il secondo gol
GLASGOW (GRAN BRETAGNA) - Altro che vittoria a tavolino. Il portiere del Milan Dida rischia alcune giornate di squalifica, dopo la «sceneggiata» successiva al secondo gol del Celtic nella partita di Champions League di mercoledì, quando accarezzato da un tifoso scozzese, entrato illeggittimamente (si scrive con una "g", n.d.L.) in campo, lo ha prima rincorso per poi stramazzare al suolo e farsi sosituire uscendo dal campo in barella.
UEFA - L'Uefa è in attesa del rapporto del suo delegato presente ieri a Celtic-Milan, che dovrebbe comunque essere depositato entro il fine settimana. A quel punto, e dopo averlo esaminato, la commissione disciplinare della federazione calcistica europea deciderà se aprire un'inchiesta su quanto accaduto a Dida dopo il secondo gol dei «Bhoys» scozzesi. Un eventuale provvedimento disciplinare che potrebbe sanzionare sia (quasi certamente) la società scozzese che (forse) anche il portiere brasiliano arriverebbe in un paio di settimane. Lo ha spiegato, intervistato da Sky Sports News, il direttore della comunicazione dell'Uefa Williams Gaillard. «Non posso fare previsioni in merito - ha detto - perchè c'è un ampio ventaglio di possibilità. Certamente ci sono dei precedenti in merito». Di recente la federcalcio danese è stata multata di circa 60mila euro, più quattro partite ad almeno 250 km. da Copenaghen per la nazionale di casa. Il tutto a causa dell'invasione di campo da parte di un tifoso durante il match contro la Svezia del giugno scorso, per le qualificazioni europee. Il tifoso aveva tentato di aggredire l'arbitro Herbert Fandel.
CELTIC - Quanto al Celtic, il presidente del club scozzese Brian Quinn, in un'intervista a Bbc Radio Five Live, ha chiesto all'Uefa di aprire un'inchiesta sul comportamento del portiere del Milan Dida. Dopo aver stigmatizzato il fatto che un tifoso della sua squadra sia riuscito a entrare sul terreno di gioco («cercheremo di capire come sia potuto accadere: garantisco che andremo a fondo»), il presidente del Celtic ha detto che «tutto ciò che ho visto su Dida sono le immagini televisive. Dopo essere stato toccato, prima è corso dietro al nostro tifoso, poi ha deciso di buttarsi per terra. A meno che io mi sia perso qualcosa, veder portare via qualcuno in barella per un semplice buffetto è una delle cose più strane che mi siano capitate».
Forse hanno trovato il modo di toglierselo dalle palle. Di certo spero che venga fischiato perennemente da tutti i tifosi d'Italia, compresi quelli del Milan.
Domanda corretta di Andrea: "perchè al Roma Store chiedono il documento per l'acquisto di biglietti europei che NON sono nominativi? che razza di sopruso è?". Immagino sia una disposizione, ovviamente illegittima, della Questura che vuole sapere chi acquista il biglietto. Chi vuole sottrarsi all'iniqua imposizione può tranquillamente far acquistare il biglietto ad un'altra persona con il suo documento, visto che il biglietto non è nominativo in Europa.
Firenze: "stamattina sul giornale "la nazione" di firenze hanno scritto un articolo riguardante gli hooligans olandesi del groningen...che stasera gioca a firenze.. vuoi sapere l'ultima? hanno scritto che sono in "amicizia" con gli ultras della roma...e che hanno paura di qualche "infliltrato" romanista per fare casino stasera.. tra l'altro ieri notte in centro hanno fatto un macello...e decine di persone sono state fermate e controllate...". Com'è che hanno fatto un macello? Non c'è la Legge Amato? A proposito, notate l'ipocrisia che regna sovrana: il prossimo Roma/Manchester United, ma anche altre partite tra squadre italiane ed europee, sono senz'altro a rischio per l'ordine pubblico eppure l'ineffabile Osservatorio non osa fare nulla, consapevole di esporre l'Italia e il suo governo al pubblico ludibrio... Solo quando le squadre italiane giocano tra loro si fanno sentire!
Mi viene giustamente fatto notare da Luca:
"atalanta-udinese
inter-napoli (trasferta vietata)
catania-livorno
fiorentina-juventus (trasferta vietata)
genoa-cagliari (si prospettanno grossi intoppi per i sardi)
palermo-reggina
parma-roma (prevedo un' altra firenze)
siena-empoli
torino-sampdoria (porte chiuse?)
lazio-milan
 notare come si siano voluti evitare incroci pericolosi.....
 e gia' si sta' cercando il pretesto (vedi Inter-Roma) per chiudere l'olimpico il 21 sostenendo che a lanciare bomboni siano stati i romanisti i nord...".
Del resto, ben si capisce che nulla è cambiato (nel senso che non si ha la minima idea di come si gestisce sul campo l'ordine pubblico, troppo facile chiudere gli stadi!). Da www.resport.it:
"Che il San Paolo non sia uno stadio completamente inadeguato è noto , ma quanto accaduto nell’occasione di Napoli-Livorno dovrebbe far riflettere in molti. Cariche della polizia, bottiglie di vetro sulla folla ed ingresso libero agli scalmanati: questi i risultati della totale disorganizzazione nella notte che ha portato il Napoli al secondo posto in classifica.
I Fatti. Sono da poco trascorse le 19:30 e all’ingresso dei due varchi del settore Curva A la situazione è a dir poco animata. La fila è enorme e scorre tra due cordoni di forze dell’ordine che tentano di arginare il flusso di persone. Si gioca in un giorno feriale e in molti si sono attardati a causa del proprio lavoro. Con il passare dei minuti la situazione precipita, alcuni tifosi imbestialiti cominciano a fischiare e a spingere, la reazione delle forze dell’ordine è immediata e probabilmente eccessiva: carica di alleggerimento e manganelli sulle teste dei malcapitati supporters che si trovano davanti. A questo punto è il caos: dalla coda qualche pseudo tifoso lancia una bottiglia di vetro tra la folla, le forze dell’ordine non esitano ad intervenire ancor con più vigore, in tanti corrono e nel piazzale antistante lo stadio si scatena un autentico parapiglia.
Insomma, entrare nello stadio ad un tifoso composto, munito di biglietto nominale e carta d’identità risulta impossibile. L’inverosimile, poi, accade intorno alle 20:45, a partita ormai cominciata. La fila diviene inspiegabilmente veloce ed ordinata, l’arcano è svelato non appena si giunge in prossimità dei cancelli: ogni controllo è saltato, i tornelli sono stati aperti e tutti entrano liberamente senza problemi. In tanti sono senza biglietto (chissà se tra questi non ci sono molti diffidati ?) e scavalcano le transenne antipanico. Questa volta le forze dell’ordine guardano senza batter ciglio.
Insomma, un mix di disorganizzazione (da parte dei tutori dell’ordine) e di inciviltà (tipica di alcune frange del tifo che a tutti i costi cercano di entrare senza biglietto) ha fatto così che di una notte di festa restasse quel retrogusto amaro, che sa tanto di delusione e rassegnazione".


4 ottobre: ancora non ho foto di Manchester United/Roma (prima o poi salteranno fuori).
Sempre su Manchester/Roma, un commento di parte inglese che si lamenta dell'atmosfera moscia dell'Old Trafford dove la gente si lamenta se ci si alza in piedi anche solo per applaudire un proprio giocatore: "Cazzo, ero seduto nell'East stand upper tier la scorsa notte ed ero vicino ai tifosi della Roma e debbo dire, lealmente, che non hanno smesso di cantare per tutta la notte, così dopo 10 minuti che stavo seduto nel completo silenzio mi sono alzato e ho cercato di fare il classico U-NIT-ED clap clap clap, aspettandomi che qualcuno si unisse a me. MA NO! Nessuno stronzo del cazzo lo ha fatto, e dopo tre U-NIT-ED clap clap claps mi sono seduto lentamente guardandomi intorno per vedere se mi guardassero come uno stronzo!".
E-mail: "Ciao Lorenzo Sono Alessio da Milano. vorrei metterti al corrente di una cosa vergognosa. premessa: abito a Milano, sono da sempre tifosissimo dell' A.S. Roma,i miei parenti sono Romani. detto questo è inutile dirti come nei programmi televisivi sportivi lombardi (e non solo purtroppo..) vadi di moda dare addosso al "Romano" sempre e comunque... Ma veniamo al fattaccio: Questa sera facendo zapping capito su Telelombardia dove si stava svolgendo Qui studio a voi stadio,noto programma sportivo del nord italia...,e sul maxi-schermo in studio vedo una scritta rossa a caratteri cubitali: LA FOLLIA DI TOTTI! Tra me e me penso:"chissà cosa è successo di tanto grave...follia?" inizio ad ascoltare il processo a Francesco quando scopro questa benedetta follia. Totti ha detto a Romanews.eu testuale : " Cristiano Ronaldo? Tanto deve venire all'olimpico..." Folliaaaa!!!! Totti ma sei pazzo! Il ministro Melandri deve intervenire! ha detto una cosa vergognosa! Deve chiedere scusa! Con questa frase IMMAGINO COSA SUCCEDERA' AL RITORNO TRA I TIFOSI! ecco perchè non vincerà mai il pallone d'oro! ha Minacciato Ronaldo! Deve assolutamente fare una smentita! Ronaldo ci va in Nazionale totti va da Ilary! queste sono alcune delle schifezze dette in studio tenendo conto di una frase scritta e non sentita/vista, quindi difficilmente interpretabile... morale Telelombardia= TOTTI AL RITORNO ROMPERA' UNA GAMBA A RONALDO morale Alessio da Milano=Telelombardia fai schifo vergogna! Pubblicalo per favore...un saluto.
Alessio".
Altra e-mail: "Ciao Lorenzo sono Matteo ... voglio raccontarti un fatto che sà dell'incredibile. ero seduto sul mio divano a godermi il mercoledì di coppa campioni e nel finale di gara tra Celtic e Milan è successo qualcosa di unico. Al 90' ormai scaduto i padroni di casa passano in vantaggio, non sono mai stato al Celtic Park (uno dei miei più grandi rammarichi) ma posso immaginare l'atmosfera che si vive, lo stadio quindi esplode letteralmente. Un tifoso scozzese decide di invadere il campo e di andare a sfottere l'estremo difensore rossonero Dida, con un pacifico e scherzoso buffetto che non avrebbe fatto male neanche a un bambino in fasce. Ma il numero 1 del Milan, già vittima di petardi e bomboni in gare precedenti, prima cerca di rincorrerlo per vendicarsi e poi si accascia a terra agonizzante. Alla fine distrutto dal vile attacco si fa portare via in barella con la spalla ben ferma per non rischiare ulteriori dolori.ti consiglio di non perdertelo...lascio a te ogni commento".
Andiamo oltre, pensando a Parma: "Vorrei sapere se è possibile che la ticketone mi rimborsi 2 biglietti per Parma-Roma di domenica 07/09/2007 visto che non ci posso più andare, altrimenti li metto a disposizione di chi vorrà comprarli (senza diritto di prevendita).
Ti lascio il numero di cellulare 3281115871. Andrea (zona eur)".
Sui biglietti:
"ciao lorenzo...
per una volta che le cose vanno nel verso giusto te lo voglio proprio dire.. ieri a firenze...in pza stazione sono andato in un punto ticket one che hanno aperto da poco... non c'era nessuno in coda... sono entrato e tranquillamente in 2 minuti mi sono comprato 2 biglietti per parma-roma settore ospiti a 27.50 euro...  mostrando i documenti di entrambi...  se andassero sempre cosi' le cose.... quello che non capisco è.... ma sto settore ospiti allora lo possono comprare tutti e in tutta italia ? ciao riccardo".Per il resto, qualche notizia.
Da Corriere.it:
«Penso che ogni tanto ci si potrebbe sintonizzare nel bilanciamento degli interessi»
«Mi brucia dentro la decisione del Gip»
Amato sul Gip Rando: non ha fatto niente contro 61 dei 66 ultras della Lazio trovati armati prima della trasferta
ROMA - E' ancora scontro tra governo e magistratura. «Mi brucia dentro la decisione del Gip secondo la quale fossero da ritenere responsabili solo coloro che avevano nello zaino machete e coltelli, quasi che gli altri fossero lì solo per prendere parte ad un picnic». Così il ministro dell'Interno Giuliano Amato, durante l'audizione in commissione parlamentare Antimafia presieduta da Francesco Forgione, ricorda l'episodio dei 66 ultras laziali fermati prima di una trasferta a Bergamo e poi lasciati andare tutti (tranne 5) senza prendere alcun tipo di provvedimento. «Penso che ogni tanto ci si potrebbe sintonizzare nel bilanciamento degli interessi in gioco», ha spiegato il ministro dell'Interno, che ha in questo modo evidenziato la profonda diversità di vedute tra forze dell'ordine e magistratura nel voler reprimere la violenza dentro e fuori gli stadi.
TUTTI LIBERI - «I tifosi della Lazio- spiega Amato - si erano dati appuntamento per dividersi i machete e i coltelli che quattro di loro avevano negli zaini prima di partire per Bergamo. Il progetto era quello di incontrare in un autogrill gli ultras del Napoli di ritorno dalla trasferta di Empoli. Noi - insiste il ministro - lo sapevamo, saremo forse troppo curiosi, ma lo sapevamo e infatti la polizia gli è saltata addosso». Ed è per questo che la decisione del giudice del Tribunale di Roma, Adele Rando, che ha convalidato per soli 5 tifosi l'obbligo di firma in occasione della partite della Lazio, gli continua a «bruciare dentro».
Dichiarazioni del genere sono allucinanti. Siamo di fronte a un aperto invito da parte di un Ministro della Repubblica Italiana, già cassiere del partito socialista, di disattendere la legge per "sintonizzarsi nel bilanciamento degli interessi". Cioè, non rispettare la legge pur di fare quello che dice lui.
Capisco che ci sia abituato, ma l'Amato ministro, invece di criticare i giudici (due e non uno) che fanno il loro lavoro sulla base degli elementi forniti dalla Polizia, dovrebbe prendere per un orecchio chi ha fatto l'operazione e, se lui la conosceva come vuole far credere, prendere per un orecchio se stesso: se è vero che tutti erano responsabili, sarebbe stato sufficiente attenderne la partenza e dopo qualche chilometro fermarli. A quel punto, forse, avrebbero avuto qualche risultato in più. Se invece - tanto per fare la cosa più spettacolare ad uso e consumo dei media - si fermano, oltre ai sicuri responsabili, anche le bariste e chi sta portando il cane a fare pipì si rischia l'effetto boomerang, puntualmente verificatosi.
Tra Amato (con la sua limpida storia già raccontata) e Pisanu (con la sua altrettanto limpida storia, intercettazioni salva-Torres incluse) la scelta è veramente difficile.
Per il resto, per fortuna qualcuno si accorge che c'è qualcosa che non va.
E' il quotidiano "Il Riformista":


3 ottobre: in costruzione la pagina di Manchester United/Roma.

2 ottobre (sera): non si segnalano disordini a Manchester. I tifosi della Roma sono arrivati da soli all'Old Trafford e gli è stati impedito di sostare all'esterno, sicché è stato impedito qualsiasi contatti da parte delle forze dell'ordine, meglio organizzate della scorsa volta.
Notare questa notizia dell'ANSA, distorta all'inverosimile (per evidenti scopi):
Scuse Totti a tifosa Manchester Utd
Rimasta ferita in scontri Olimpico, video- messaggio alla Bbc
 (ANSA) - LONDRA, 2 OTT - In un video-messaggio Totti chiede scusa a Carly Lyes, tifosa del Manchester Utd ferita negli scontri fuori dallo stadio Olimpico (non è vero, oltre ad essere stata ferita, le forze del'ordine le hanno sotratto la macchina fotografica all'interno dello Stadio Olimpico) il 4/5. Nel filmato, mandato in onda dalla BBC (ripreso da "Le Iene"), il capitano della Roma parla persino in inglese: "I apologize", dice alla telecamera Totti, che ha anche mandato alla tifosa dei 'Reds' alcuni biglietti per l'incontro di questa sera a Manchester (non è vero, i biglietti sono per la partita di ritorno a Roma). "Bel gesto da parte sua - ha commentato la Lyes - ma a chiedere scusa dovrebbero essere i dirigenti della Roma" (in realtà dovrebbe essere la Polizia).
Ed infatti, sul sito del noto quotidiano "The Guardian" c'è la notizia mistificata dall'Ansa:
"Francesco Totti ha cercato di smorzare la tensione tra i tifosi del Manchester United e della Roma chiedendo personalmente scusa alla donna vittima della violenza che aleggiò la partita della corsa stagione allo Stadio Olimpico. In una iniziativa di rappacificazione in vista del match dell'Old Trafford, Totti ha mandato alla 23enne Carly Lyes un videomessaggio che srpimeva le proprie scuse per il trattamento dei Carabinieri a Roima (in realtà era la P.S.). Era tra le dozzine dei tifosi dello United manganellati dentro lo stadio, con le immagini televisive che la mostravano essere colpita ripetutamente alla testa. Stava cercando di filmare quel che accadeva ma la sua macchina fotografica le è stata sottratta e lei picchiata fino ad andare in terra. "Vogliamo scusarci per il trattamento ricevuto a Roma la scorsa stagione e speriamo che ciò non danneggi l'opinione che lei e gli altri tifosi hanno della nostra città", Totti le dice nel messaggio. "Vorremmo anche invitarla allo stadio Olimpico per la partita di quest'anno e riceverla come nostro ospite speciale.
Lyes è una dei 4 fans dello United che hanno intentato una causa contro la Polizia italiana. "Mi è stata regalata una macchina fotografica in sostituzione di quella rubata e conteneva un video messaggio" - ha detto. "E' stato un bel gesto e spero sia un segnale che porti ad un'atmosfera più serena in occasione del doppio match che si disputerà nei prossimi mesi. Purtroppo, devo anche dire, non ho ancora avuto le scuse da parte della Polizia italiana".
http://football.guardian.co.uk/championsleague200708/story/0,,2180930,00.html#article_continue
COMPLIMENTI ALL'ANSA


2 ottobre (pomeriggio): le foto di Manchester United/Roma verranno inserite man mano che arrivano... Una e-mail: "Ciao Lorenzo..mi chiamo xxxx e frequento sempre la Curva Sud! Ho appena letto l'articolo del Signor Zunino e ti dico la verità..sono contento. Sono contento perchè questi non stanno capendo niente,non sanno neanche di cosa parlano.Quindi spero sia ancora lontano il giorno della fine di noi tutti..Pensano di sapere le dinamiche del movimento Ultras. "EMERGENZA INCIDENTI ALLA 6 GIORNATA"!?!??! Ma dove?? Ma quando?? Non ci permettono di portare nemmeno le bottigliette d'acqua...Ci stanno levando tutto..ogni dignità e ogni rispetto. Quando ho visto quella scena infame di quella MORA che fotografava la parte bassa della curva (in cerca di chi?!!?) mi è salita solo rabbia e tristezza...Ma quando ho visto la reazione di quei ragazzi che per tutta la partita poi si sono coperti i volti con le bandiere..li mi sono rinvigorito e sono orgoglioso di far parte della Sud. Io studio giornalismo,e quando riusciro a scrivere per qualche giornale mi riprendero qualche rivincita (temo tu debba diventarne direttore.... :-). Gli Ultras non moriranno mai...nessuna repressione ci fermera,mai e poi mai. Un Sole che non conosce tramonto...Con affetto per te e voi e Disprezzo per il resto...CIao!".
Notizia ANSA:
Manchester- Roma, polizia in allarme
600 tifosi giallorossi in arrivo, vertice per la sicurezza
 (ANSA) - MANCHESTER, 2 OTT - Stato di massima allerta a Manchester per la partita di Champions League della Roma di stasera all'Old Trafford. In mattinata e' previsto un vertice del console italiano e dei rappresentanti delle forze di polizia inglese e italiana per coordinare gli interventi. La preoccupazione maggiore riguarda l'arrivo dei tifosi giallorossi, circa 600. Gli ospedali sono gia' stati allertati e severi controlli saranno effettuati all'ingresso e intorno alla zona dello stadio.


2 ottobre : ogni tanto mi piace gironzolare sugli altri siti giallorossi per farmi un'idea più ampia di cosa pensa il tifoso romanista. Non ricordo più su quale sito, ho letto un commento di una persona che - riferendosi ai commenti che faccio sull'ambiente - si chiede cosa deve fare la Curva Sud per prendere 5, visto che ho ritenuto di dargli 7 a Roma/Inter. L'occasione è buona per chiarire quali sono i parametri che utilizzo, in quanto forse non sono sufficientemente chiari. Anzitutto seggo in Tribuna Tevere Centrale e questo mi consente di ascoltare piuttosto bene sia la Sud che il settore ospiti, a differenza di quel che percepivo quando ancora stavo in curva. Detto questo, parametro la valutazione della curva a diversi fattori, tra i quali la voce, il colore, il movimento, gli striscioni ecc. ecc.. Naturalmente la mia valutazione si adegua ai tempi e alla situazione ambientale: tanto per far capire, se domani l'Amato ministro e la briatorina dovessero mettere come obbligatorio un bavaglio per tutti gli spettatori di curva (e non escludo che ci si possa arrivare), potrei mettere un bel voto se qualcuno dovesse togliersi il bavaglio e tifare in qualche modo! Abbiamo una curva snaturata ed è totalmente improprio fare paragoni con la curva del passato perché sarebbe come paragonare uno che può correre con mani e piedi liberi e uno che deve correre con le mani e i piedi legati. La partecipazione al tifo è creata dal contesto: il tifo si alimenta anche attraverso i riti, che lo Stato ha eliminato. Facile dire "basta che tutti cantano" quando lo Stato ti divide la curva per non farti tifare, ti toglie i megafoni e il materiale coreografico a meno che non fai il burocrate e ti manda una fanciulla mora a sfidarti - chissà perché - con un teleobiettivo che altro non rappresenta che il segno del suo potere di poter fare quello che gli pare e piace in uno Stato di burattini. E poi, la parte bassa tifa tutta, così come i gruppi organizzati, per tutta la partita. Il problema, quindi, sono gli altri: quando ero pischello e stavo in un posto dove non c'era tifo, me ne fottevo di stare vicino all'amico mio e scendevo dove c'era casino.
A quel punto, quando avevo fatto il mio dovere di scendere nel gruppo che tifava sempre (per inciso, il Commando dell'epoca), avevo la soddisfazione di potermi girare al momento del post-gol ed insultare il resto della Curva con il coro "pubblico di merda" che sovente si faceva per far capire agli "altri" che noi eravamo i verit tifosi della Roma, che la sostenevamo anche sullo 0-3: del resto, ricordo bene diverse partite degli ultimi anni dove la curva ha offerto prestazioni splendide anche con la Roma in netto svantaggio.
Comunque sia, negli ultimi anni post-Commando abbiamo avuto degli spendidi momenti di curva che adesso è più difficile riproporre ANCHE per via delle circostanze.
Quindi, da parte mia, non ci sarà mai una valutazione della prestazione della Curva Sud come se nulla fosse accaduto nel frattempo. Rapporto tutto ai tempi e non escludo che tra qualche anno possa dare un bell'8 a una curva che stia zitta per la maggior parte del tempo quando la prossima legge punirà con il carcere duro chi si alza in piedi e fa un urletto che oltrepassi il decibel. Come accade in Inghilterra, dove nei vari forum i commenti sul tifo sono parametrati a quanta gente sfida la legge stando in piedi invece di stare seduta.
Questo solo per chiarezza, visto che altre volte ricevo e-mail in cui mi si chiede la ragione di un giudizio e via dicendo.
Luca mi scrive: "Ciao Lorenzo, ti scrivo da Londra, volevo sapere dato che non sono riuscito a venire in possesso di un biglietto per domani, sai se come l'anno scorso c'e' possibilita di trovare un benedetto biglietto per manchester (sembra che lo scorso anno, lo lessi sul tuo sito, qualcuno compro il biglietto settore Roma al botteghino) o se c'e' qualche gruppo che sale con qualche biglietto in piu con cui potresti mettermi in contatto?
Qualsiasi info sarebbe gradita. Questo il mio telefono: +44780013803 Sempre forza Roma Ciao Luca". Sul sito Roma Club Wind, oltre all'editoriale, ci sono altre foto di Roma/Inter.
Stupendo questo articolo di Corrado Zunino (di Repubblica):
IL RETROSCENA/ Siamo solo alla sesta giornata: già in molte città
si sono verificati incidenti. Ma il Viminale risponde
La nuova strategia degli ultrà:
scontro continuo con avversari e polizia
di CORRADO ZUNINO
ROMA - Ci sono tre novità nel mondo ultrà (davvero? ce le spiega Zunino, che da sempre frequenta le curve... un po' come se io pretendessi di spiegare cosa accade a casa Zunino). La strategia del ministero dell'Interno è dura e per la prima volta continuativa (Vero. Infatti continua a non dare risultati). Il resto dello stadio ha compreso che le curve non possono più tenere il calcio in ostaggio e se ne stanno allontanando con gesti concreti: l'arresto fatto dai signori dei Distinti al Delle Alpi durante Juventus-Udinese nei confronti di un lanciatore di petardi (che per la verità non era un ultrà ma uno sfigato tifoso dell'Atalanta/Juventus che difatti sedeva in tribuna), per esempio, la collaborazione offerta dagli abitanti di Marassi alla polizia per identificare gli autori della rissa tra doriani e genoani prima dell'ultimo derby, altro esempio (che c'entrano con "il resto dello stadio"? Hanno solo filmato un episodio di cronaca, così come avrebbero fatto per un incendio o uno scippo). La terza e più pericolosa novità, però, è che le curve più importanti, di fronte al giro di vite successivo all'omicidio dell'ispettore Raciti a Catania, hanno scelto la strada dell'eversione strutturale (O mio Dio. "Eversione strutturale"? Zunino, con tutta la simpatia, questa proprio no! Grillo aiuto!!!!). Dopo lo shock nel finale della scorsa stagione - gli stadi chiusi a manciate - , gli ultrà più numerosi e organizzati hanno deciso la linea per quest'anno: alzare, se possibile, il livello dello scontro. Tornare a picchiarsi a ridosso degli stadi (veramente si sono SEMPRE picchiati a ridosso degli stadi, anche perché è difficile picchiarsi da una curva all'altra. Anche a Catania si sono picchiati a ridosso dello stadio ma Zunino chissà dov'era...). Coinvolgere l'odiata polizia (semmai mi sembra proprio che questi episodi siano stati fatti proprio cercando di non coinvolgere la polizia, ed è questa la vera novità che Zunino non nota). Sì, l'abbrivio di questa stagione di serie A è diventato un passaggio nodale per comprendere che indirizzo prenderà la questione ultrà, mai risolta dall'inizio degli anni '70 (per forza: è come se io dovessi risolvere i problemi di contabilità di casa Zunino!).
A Napoli, dove la Prefettura domenica ha chiuso lo stadio per la gara contro il Genoa, gli investigatori hanno raggiunto la ragionevole certezza che la bottiglia che ha colpito il guardalinee De Luca durante il secondo tempo di Napoli-Livorno sia collegabile ai petardi che oscurarono e portarono alla sospensione temporanea di un Napoli-Frosinone del dicembre 2006 (questa è stupenda, non tanto per chi lo dice ma per chi ci crede e lo scrive). Si ipotizza che settori delle curve del San Paolo, dove negli ultimi anni si sono infiltrati pezzi di camorra, stiano attuando una strategia ricattatoria nei confronti del presidente De Laurentiis. Per ottenere biglietti gratis, l'organizzazione delle trasferte, possibilità di controllo sul merchandising (bene, questa è la definitiva dimostrazione che non hanno capito nulla e chi conosce bene l'ambiente lo sa perfettamente). Tutto questo è diventato possibile perché nelle ultime tre stagioni quella del Napoli si è affermata come la tifoseria peggiore d'Italia. Solo quattro giorni fa la questura di Bologna ha emesso 47 Daspo (divieti d'accesso allo stadio) per un gruppo di tifosi in trasferta che all'autogrill di Roncobilaccio si erano scontrati con i ternani.
Le prime sei giornate del torneo 2007-2008 hanno riportato in scena gli scontri ultrà stracittadini, aboliti da un decennio (solo perché Genoa, Sampdoria, Torino e Juventus militavano in serie diverse). Mancava da quattro anni e mezzo il derby a Torino (infatti 4 anni e mezzo fa si sono menati), e quelli della Juve, anche loro in rapida ascesa nelle classifiche del ministero dell'Interno, hanno sfidato i Granata Korps (Granata Korps? E' rimasto agli anni '80.) sfilando davanti ai luoghi storici dei nemici. E così era stato una settimana prima: tornati in serie A, i genoani hanno preteso di restituire agli Ultras un corteo fatto davanti alla Gradinata Nord cinque anni fa. Sono state mazzate intorno allo stadio per un pomeriggio (più o meno 5 minuti ma giornalisticamente fa più scena dire "un pomeriggio", anche se è falso).
La grande rissa di Genova è esplicativa del nuovo atteggiamento delle curve. Duecento teenagers del Genoa, da tempo lontani dai capi storici della disciolta Fossa dei Grifoni (che invece erano pacifici samaritani), oggi trovano più eccitanti le istigazioni a picchiare di due fratelli dichiaratamente fascisti. I Leopizzi bros' - Massimo è agli arresti domiciliari, accusato di aver tentato di uccidere la moglie, il fratello Andrea, 42 anni, due domeniche fa ha guidato il manipolo rossoblù alla sfilata sotto la Gradinata Sud - da tempo hanno fondato all'interno di una curva proletaria e apolitica come quella genoana la Brigata Speloncia. E un venticinquenne della Samp al "Secolo XIX" ha fatto il ritratto del nuovo ultras tipo: "Prima di ogni scontro sniffiamo coca e così abbiamo fatto per picchiarci alla vigilia del derby. Volevamo entrare negli annali, fare di Genova una nuova Catania, ma la polizia non è intervenuta. Per loro erano pronti i tubi Innocenti nascosti in un luogo segreto" (intervista stupenda, tipo l'episodio del vecchietto che rubava al supermercato perché non arrivava alla fine del mese. Stiamo parlando della feccia del giornalismo. Chi inventa le interviste è un hooligan della carta stampata).
Se l'anno scorso i provvedimenti post-Catania avevano fermato le trasferte di massa, nell'avvio di questa stagione i tifosi della Roma hanno sparso incidenti in mezza Italia (dunque, la Roma è andata a Palermo, Reggio Calabria e Firenze. Zero incidenti. Sul punto, Zunino è un bugiardo. Anzi un buciardo). E quelli della Lazio, decapitati da un'inchiesta che ha tolto dalla Curva Nord dell'Olimpico i quattro capi storici (qui ci sarà proprio da ridere tra breve....), prima di salire a Bergamo per la partita con l'Atalanta erano stati fermati in piazza Vescovio - area storica del tifo laziale - con picconi, cacciaviti, machete. Sessantasei Daspo per il gruppo, due donne comprese (le cassiere del pub ;-)). Confermati, per ora, solo cinque (il prode Zunino non si chiede, come molti altri pavidi giornalisti, il perché due giudici ne abbiano convalidati solo cinque).
Il capo della curva Pisani dell'Atalanta, Claudio Galimberti detto il Bocia, quarantenne che rischia scontri ad ogni trasferta della squadra in cui gioca a pallone, il Bonate Sopra, racconta in tv: "La mia droga è picchiarmi con i tifosi di qualsiasi altra squadra" (quella di Zunino, probabilmente, è scrivere articoli come questo). Gli ultrà hanno scelto la strada, l'emergenza violenza alla sesta giornata di campionato è altissima (ennesima dimostrazione che non avete capito un cazzo. Scusate l'eufemismo.).
Mi fanno sorridere gli articoli che leggo sui vari giornali... propongono porte chiuse ed altre amenità.... Continuano a non capire - non lo capiranno mai - che questa situazione l'hanno creata anche loro! Leggi inutili che reprimono l'unica cosa non violenta: il tifo organizzato e colorato.... Il momento di minor violenza negli stadi si è avuto - fateci caso - tra il 1995 e il 1999, epoca in cui il tifo organizzato ha avuto la massima espansione. Dal momento della repressione generalizzata, le cose sono decisamente peggiorate e peggioreranno ancora. Scontri meno diffusi ma più pericolosi e selezionati.
Tenetevi bastoni e spranghe, quindi, i ragazzi non hanno più nulla da fare!
Per finire, inseriti 3 biglietti della stagione 1980/81 e diversi biglietti di quella 1981/82, grazie a Stefano, papà di una compagna di classe di mia figlia (classe 1963).


1° ottobre (pomeriggio): mini aggiornamento pomeridiano con una e-mail e un paio di foto (settore nostro a Firenze e volantino CUCS del 04.04.1993):
"Ciao, volevo segnalarti che sul mio sito (www.enciclopediadelcalcio.com) si possono trovare moltissime notizie sulla Magggica (della quale sono anch'io tifoso), a partire dai tabellini di tutte le partite disputate in serie A dai giallorossi dal 1929, passando per le schede complete di foto d'epoca di moltissimi giocatori del passato anche remoto e finendo con una sezione storica dedicata alla nostra squadra. Volevo chiederti se è possibile segnalarlo sul tuo sito, visto che il servizio che offro, a differenza di altri dello stesso tipo, è totalmente gratuito. In attesa di un eventuale riscontro, ti saluto cordialmente. Dario Marchetti".


1° ottobre: sarò ripetitivo, ma la legge mi sa che non funziona... E' inutile che l'Osservatorio continui a dire "abbiamo arrestato 100 tifosi, abbiamo diffidato 200 tifosi": se la legge, come avevano fatto credere ai polli, serviva per prevenire (e non è vero), allora l'hanno studiata male:
Disordini vicino allo stadio Olimpico prima dell'incontro Torino-Juventus
Aggredito un operatore Sky, colpito un agente, cariche della polizia
Torino, scontri prima del derby
Fermati 40 tifosi, feriti e lacrimogeni
TORINO - Scontri con la polizia prima del derby Torino-Juventus. Più di 40 i fermati, per la maggior parte bianconeri, ma il bilancio potrebbe ancora salire. Otto gli arrestati per violenza e detenzione di coltello. Aggredito un operatore di Sky. Al lancio di oggetti e bottiglie, gli agenti hanno risposto con fumogeni e cariche di alleggerimento. Il clima intorno allo stadio Olimpico ha sfiorato la guerriglia urbana. Molte le auto danneggiate. Un carabiniere è stato leggermente ferito. Ad un altro agente, un teppista ha spaccato il casco con una mazza.
I disordini erano iniziati nel pomeriggio lungo le strade attorno allo stadio e sono esplosi un'ora prima del fischio d'inizio quando i gruppi più organizzati delle due tifoserie si sono raggruppati davanti all'ingresso dell'Olimpico brandendo bastoni e catene e scandendo slogan violenti contro i rivali. Per evitare che le due tifoserie venissero a contatto, polizia e carabinieri in assetto antisommossa hanno caricato i due gruppi e sparati numerosi fumogeni. Dispersi i facinorosi, la sitazione intorno allo stadio è ritornata sufficientemente tranquilla ma per precauzione è stato rinforzato il servizio d'ordine.
Tra due domeniche c'è Roma/Napoli, partita a rischio per l'ordine pubblico. Immagino si stia studiando ogni modo per non farla giocare a porte aperte, visto che il semplice divieto di vendita dei biglietti per il settore ospiti potrebbe essere insufficiente ad impedire l'acquisto di tagliandi per altri settori, liberamente acquistabili da chiunque. Di solito in questi casi viene ritrovato un borsone la sera prima del match con un volantino delirante, qualche molotov e un po' di bastoni. Ad esso segue una conferenza stampa e il conseguente provvedimento di porte chiuse ma, visto che se lo aspettano un po' tutti, speriamo non sia così e che ci facciano vedere la partita, anche perché c'è la Legge Amato che ci garantisce.
Comunque sia, qui ci sono alcune immagini di Torino/Juventus, con la solerte giornalista che osserva come le tifoserie ormai abbiano "cambiato strategia" e con il vicequestore che spiega che siccome dentro lo stadio non possono fare più niente si scontrano fuori. Ah perché, prima si scontravano dentro lo stadio?

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