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2 ottobre 2005 (sera): inserita la pagina di Roma/Siena. Anche oggi 33.000 spettatori: per partite così, lo scorso anno ce n'erano 45.000.
"(ANSA) - MILANO, 2 OTT - Curva sud completamente vuota durante il primo tempo di Milan-Reggina per la protesta degli ultra' rossoneri contro il decreto Pisanu. In particolare gli ultra' contestano l'introduzione dei biglietti nominali: 'un problema - dicono in un comunicato - per tutti i tifosi che sono stati costretti a subire vari disagi: code interminabili ai botteghini, controlli asfissianti e anche multe salatissime per chi si trova in possesso di un biglietto intestato a un'altra persona'.


2 ottobre 2005: "Liete esplosioni di petardi e castagnole...". Era il 1946/47, le foto di Roma/Napoli, di Roma/Bari e di molte altre partite.
COMUNICATO CNR
Premessa: in questa curva, Curva Nord Romana, non si parla, nè si vuole un “direttivo”, pertanto parleremo solo di un gruppo di ragazzi che uniti dalla stessa passione hanno deciso di sostenere un progetto.
La passione si chiama Roma 
e i colori sono quelli di sempre Giallo-Rossi, “tutto il resto è noia”, non ci interessa.
Nati partendo dalle proprie radici, 
incontrati su un terreno comune, ora cresciuti all’ombra degli stessi ideali, abbiamo deciso di ripiegare le nostre primarie identità, di rinunciare a parte di esse, di sacrificarle sull’altare di un unico gruppo identificativo.
Se una volta un Gruppo Ultras disse: “Fatto un passo indietro ora ne facciamo due in avanti...”, noi ricominciamo da zero, uniti più di prima, concordi nell’accettare le nostre diversità per metterle a disposizione di un obiettivo: creare movimento nella curva nord della A.S. Roma, dare un’alternativa al pranzo al sacco domenicale.
Per questo, e non per altro, ci dichiariamo
Curva Nord Romana
UNICO STRISCIONE, UNICA IDENTITA’, UNICO IDEALE.

Coorte Romana
Razza Romana
Trincea Romana

C.N.R.



1° ottobre 2005: vi segnalo che è in corso di formazione il Roma Club Imperia. Per ora hanno creato un sito che vi invito a visitare:
www.romaclubimperia.altervista.org. Inserite altre foto di Aris Thessaloniki/Roma. Un paio di giorni fa ci chiedevamo chi mentisse - tra Franco Carraro e Francesco Tagliente - sul numero degli spettatori nella stagione in corso. Su segnalazione di Stefano, che mi sottoponeva alcune anomalie, mi sono andato a spulciare le relazioni del 2001/02, 2002/03 e 2003/04 dell'Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, presieduto per l'appunto dal Dott. Francesco Tagliente. Sulle basi di questi rapporti si crea maggior o minor allarme sul fenomeno della violenza negli stadi e, di conseguenza, l'introduzione di leggi repressive. La cosa che ho potuto verificare personalmente - e il dato non è certo di parte visto che è tutto riscontrabile sul sito ufficiale della Polizia di Stato - è che i dati non sono corretti e vengono cambiati di anno in anno. In questa pagina vediamo come.
Ricevo da Federico: "mi chiamo Federico e sono un romano che da tre anni vive a Milano. TI ho già scritto alcune volte, mauesta volta, purtroppo, non ti scrivo per farti leggere un mio resoconto, bensì voglio manifestare una mia incazzatura!
Tutto parte dal fatto che l'Italia potrebbe ospitare gli europei del 2012. Alcuni potrebbero pensare che questo sia un evento sportivo rilevante, ma non sarà così!
Tanto per cominciare i biglietti per le partite saranno introvabili e regalati ai soliti noti, rendendo impossibile ai normali cittadini assistere anche alla partita più sfigata! Ma questo è il minimo!
Il punto fondamentale della questione è identificabile nella volontà di costruire nuovi stadi. Nuovi stadi? Li abbiamo rifatti 15 anni fa! E ora si sente dire che sono obsoleti! Allora mi viene da pensare che quindici anni fa gli stadi siano stati fatti con i piedi, solo perché qualcuno aveva l'interesse di farli, senza pensare ad un progetto funzionale. E allora perché l'Amministrazione Pubblica decide di fare nuovi stadi dopo appena quindici anni?  Credo che l'Italia necessiti di opere pubbliche più urgenti e di interventi socialmente più utili, rispetto alla realizzazione di nuovi stadi che tra l'altro sono stati già rinnovati 15 anni fa!
Dato che sono un Cittadino italiano che paga le tasse, esigo che i miei ed i nostri soldi vengano impiegati in progetti socialmente utili e non nella realizzazione di fatiscenti impianti sportivi, che tra l'altro hanno l'unico scopo di giustificare degli elevati costi che si tramutano in grossi ricavi nelle tasche dei soliti noti!
Se ti trovassi in linea con questo mio pensiero, pensi possa essere possibile una raccolta di firme per evitare che Carraro ed i soliti noti speculino ancora una volta sul mondo del calcio e si intaschino i nostri soldi?".
Riporto, dal sito www. laroma.net un'intervista fatta a Gianni Petrucci
IL PRESIDENTE INFLESSIBILE:
LA ROMA E LA LAZIO NON DOVRANNO
COSTRUIRE ALTRI IMPIANTI
Nuovo stadio, stop del Coni
Petrucci: «Il calcio deve andare incontro alle esigenze di tutti gli sport»
La riunione in Campidoglio di ieri mattina, convocata per siglare il "Protocollo d'intesa per il recupero e la valorizzazione del Foro Italico", subito dopo gli interventi di prammatica dei relatori ha mostrato la sua vera ragione d'essere: appena mezz'ora per spiegare un progetto ampio, polisportivo e multifunzionale, ed oltre un'ora trascorsa a riproporre e commentare l'annosa questione-Olimpico. Peccato, perchè gli argomenti sportivo-urbanistico-ambientali non erano mancati, con interventi di Raffaele Pagnozzi (direttore del Coni servizi), Antonio Marrazzo (governatore del Lazio) e Luciano Marchetti (Sovraintendente ai Beni Culturali). In cattedra è invece salito Gianni Petrucci - presidente del Coni - particolarmente agguerrito, che ha introdotto l'argomento Olimpico: "Quattro stadi per Roma?? La città ne ha già due e mi pare che bastino. Di plastici ne ho visti tanti.... e tutti belli". Chiaro il riferimento allo "stadio delle Aquile" mostrato come modello dal presidente della Lazio, Claudio Lotito. Ma per Petrucci nulla deve cambiare, in particolare per cià che riguarda la Roma.
(ora, a parte la giustissima considerazione che ci sono capitali europee con anche 10 stadi - vedi Londra - cerchiamo di capire perché il Presidente del C.O.N.I. non voglia altri stadi. Bè, è persino ovvio: il C.O.N.I. l'Olimpico lo affitta alla Roma e alla Lazio. Se non lo affitta, come si dice a Roma, se lo dà in faccia. Tra l'altro mi sembra che quello di Petrucci, più non possa essere che un semplice parere. Se la Roma si vuole costruire uno stadio, ed ottiene i permessi necessari, se lo costruisce e basta, C.O.N.I. o non C.O.N.I.. Il problema per Petrucci e soci è che svanirebbe il ghiotto boccone degli europei 2012, ottima occasione per "riammodernare" ciò che è già stato ammodernato nel 1990 dagli stessi personaggi..., n.d.L.)
Usando toni enfatici per lodare l'ad giallorosso ("Una grande figura manageriale, splendidamente supportata dalla straordinaria figura paterna"), ha detto: "Ne abbiamo già parlato con Rosella Sensi, e torneremo a parlarne. Il marchio Roma "tira" a livello internazionale, ovunque vado nel mondo vedo la Roma. Stiamo pensando a un progetto che tenga conto degli interessi di tutti e di quelli della Roma: capisco perfettamente che le società di calcio debbano patrimonalizzare. Per questo motivo sono pronto a rivedere i termini di un eventuale accordoma la rivalutazione dell'Olimpico riguarda anche gli altri sport, e non accetto che di questo aspetto se ne parli con fastidio, da parte di alcuni. Pertanto non servono altri stadi, e lo dico non solo come presidente del Coni ma anche come cittadino: (lascio il commento di Marco, che è anche il mio: "anche io parlo come cittadino. Alla Roma serve URGENTEMENTE UNO STADIO perchè l'Olimpico non è uno stadio pensato per il calcio. Sarò un becero tifoso, ma io allo stadio vado per vedere la partita e la pista di atletica mi rovina lo spettacolo perchè la gara dalla curva NON SI VEDE. Delle altre discipline ne parlo CON FASTIDIO se queste rovinano la visione di quella da me amata. Volete rilanciare alcuni sport cosiddetti "minori"??? Benissimo... Usate l'Olimpico per questo e  lasciate che la Roma si cerchi un'altra casa.. Se vado un un ristorante e mi obbligano a mangiare una pietanza che a me non piace, oppure se mi preparano un piatto tipico sbagliando gli ingredienti IO IN QUEL RISTORANTE NON CI VADO PIU'... chiaro il concetto".ndr) negli ultimi trent’anni in Italia si è costruito un solo stadio(il Delle Alpi, ndr)ed il fallimento è sotto gli occhi di tutti (e te credo! Fate uno stadio a Torino, con la pista d'atletica per "tenere in considerazione altri sport" e poi vi lamentate? n.d.L.).Dobbiamo quindi pensare innanzitutto alle cose possibili, a quelle realizzabili. Bisogna essere realisti. E poi, se le società di calcio hanno fini di lucro, chi è che dovrebbe mettere a disposizione il terreno gratis?(è proprio questo il punto: la Roma si sarà rotta i c**** di dover pagare il terreno e se lo compra, costruendoci uno stadio. Il C.O.N.I. sul suo terreno ci faccia l'orticello di guerra, n.d.L.). Finiamola con questa storia che il calcio all’Olimpico si vedrebbe male: lasciamolo dire a chi ci crede...»(Basta. E' troppo. Dov'è la e-mail del C.O.N.I.? Eccola: comunicazione@coni.it. Questo il testo da me inviato: "Gianni Petrucci, vieni in Curva all'Olimpico a vedere come si vede bene la partita. Allegate questa fotografia che ho fatto io).
Gianni Petrucci, guarda come si vede bene la partita all'Olimpico. Proprio come in Inghilterra!
Chiamato in causa da Petrucci, il sindaco Veltroni è apparso leggermente imbarazzato, ed ha liquidato l’argomento con un inoppugnabile «Su un nuovo stadio sono sette mesi che ho scritto al Governo per chiedere un incontro e parlare di questo; purtroppo non sono stato ancora convocato, e su questioni come questa non posso mica prendere una decisione da solo... Ma mi auguro che presto troveremo il modo di riunirci e discuterne». Il primo cittadino ha poi - di fatto - avallato la tesi del Coni, aggiungendo: «In ogni caso, mi si dovrà dire prima che cosa si farà di questi due stadi. Tanto più adesso che alla quinta di campionato abbiamo già 385.000 spettatori in meno. La colpa è della tv? Non credo, perché il dato preoccupante è che calano anche gli ascolti delle trasmissioni dedicate al calcio, come dimostrato dai dati deficitari di Bonolis e della Domenica Sportiva» ("credo che anche
una presenza così massiccia in tv abbia creato un disamore" - Veltroni, Repubblica on line http://www.repubblica.it/2003/h/rubriche/spycalcio/stadivel/stadivel.html, 30 settembre 2005, n.d.L.).
 Nel pomeriggio, prima di qualsiasi dichiarazione di parte romanista, la benzina sul fuoco è stata sparsa dall’immancabile Claudio Lotito: «Perché la Lazio dovrebbe pagare l’Olimpico per poi avere 25mila persone? Chi abita da solo non si compra mica un castello... E poi l’Olimpico non è in linea con le norme di sicurezza e non bastano un paio di aggiustamenti: è uno stadio vecchio, con una struttura che non può essere modificata, è praticamente solo un campo di gioco. E a me non interessa avere solo un campo di gioco. Per cui il Coni dell’Olimpico faccia quello che crede, ci facesse i meeting di atletica, i concerti, è un problema loro, non della Lazio. Non si possono mica bloccare tutte le attività delle società di calcio perché il Coni non sa cosa farsene dell’Olimpico». Dura e circostanziata, la replica di Coni Servizi non si è fatta attendere, e con un comunicato ha fatto rilevare quanto segue: «1°) In base a quello che possono constatare sia gli spettatori che settimanalmente si recano allo stadio sia i rappresentanti dei media, l’Olimpico dispone della prevista agibilità (già, con una deroga per ogni partita, n.d.L.); 2°) Lo Stadio Olimpico è in una fase avanzata dei lavori di adeguamento sulla base della normativa antiviolenza prevista dal decreto Pisanu (un altro magna magna. Lavori del tutto inutili, al pari del decreto, n.d.L:); 3°) Nei termini previsti dal decreto Pisanu, entro la fine di febbraio 2006, saranno terminati tutti i lavori di adeguamento (mancano ancora il fossato con i coccodrilli e i cecchini sui tetti, n.d.L.)
Facciamoci insieme due risate. Questa è una mappatura politica degli ultras, stilata dalla Polizia di prevenzione. A parte gli errori sui nomi di diversi gruppi (tipo "Brigata Ultras" del Perugia anziché Brigata ultrà), la mancanza di diversi gruppi (tipo gli Ultras Fighters Siena, ad esempio) e la presenza di gruppi ormai sciolti (vedi ASR Ultras, Brigata Wallace Ancona, Fighters Juventus), fa sorridere leggere che le Teste Matte del Napoli sarebbero di estrema destra così come la Masseria Cardone...
A parte il fatto che si tratta di gruppi che non hanno mai esposto striscioni politici allo stadio, mi risulta che le cose siano diverse e che le T.M.N. siano apolitiche mentre Masseria Cardone un po' a sinistra. D'altra parte la Polizia di prevenzione è rimasta al 1977 se indica i Fedayn Roma come di estrema sinistra!
La mappatura politica degli ultras secondo la Polizia di prevenzione. Il Corriere della Sera, settembre 2005
Valerio mi invia un intervista a Giraudo. Si commenta da sola.
Giraudo: Moratti pensi al 5 maggio
«Ogni volta si discute dello scontro Ronaldo-Iuliano, come la storia di Turone Di cosa si 
lamentano? Perché non parlano dello scudetto buttato tre anni fa?»
Forse l’Inter ha un nervo scoperto.
«Questa è come la storia di Turone con la Roma. Ad ogni occasione tirano in ballo il fallo di Iuliano su Ronaldo. Anche se Ceccarini avesse concesso il rigore e l’Inter l’avesse segnato, sarebbe finita 1-1. Noi avevamo un punto in più dell’Inter e poi abbiamo vinto lo scudetto di tre o quattro punti, se non sbaglio. Di che si lamentano ancora? Perché non parlano del 5 maggio, quando hanno perso all’Olimpico e ci hanno regalato uno scudetto nel quale noi non credevamo più? Pensino al 5 maggio, non al fallo di Iuliano».

Però è convinzione diffusa che gli arbitri alla Juve riservino un trattamento particolare. Forse per questo vincete molto in Italia e poco all’estero.
«Nel calcio i luoghi comuni si sprecano, questo è uno dei più diffusi e falsi. Quando sono arrivato io, la Juve non vinceva lo scudetto da dieci anni e il presidente era Boniperti, non uno qualsiasi. Noi abbiamo vinto perché siamo bravi e abbiamo gestito la società con competenza e magari con fortuna. Gli arbitri che c’entrano?».

L’Inter invece non ha vinto quasi niente. Forse perché Moratti è un gentiluomo finito nella giungla del calcio.
«Questo non lo so, intanto anche lui contatta tecnici e giocatori di altri club, comunque l’Inter quest’anno mi sembra fortissima e sarebbe grave se non vincesse niente tra campionato e Champions. Ha giocatori formidabili, Adriano su tutti, non le manca proprio niente. Per vincere uno scudetto ci vogliono tre cose: una società forte, un allenatore bravo e molti campioni».

Mancini è un allenatore bravo? Come mai gli avete preferito Capello per il dopo Lippi?
«Beh la scelta di Capello è andata così. Noi stavamo pensando a Deschamps e a qualche tecnico italiano giovane. Poi ci hanno fatto sapere che Capello voleva andar via dalla Roma e che sarebbe venuto con piacere da noi. Ho subito informato il dottor Umberto che mi rispose: bene, non perdiamo tempo. E la scelta si è rivelata felicissima. Noi siamo contenti, molto contenti di come sta lavorando Capello».

Lui aveva dei pregiudizi sulla Juve e sui suoi dirigenti.
«Non lo so, ma se li aveva, ora li ha cancellati. Dall’esterno spesso si pensano cose sbagliate, poi tocchi con mano e cambi idea».

Torniamo a Mancini.
«E’ vero non abbiamo mai pensato a lui, forse perché davamo per scontato che sarebbe finito all’Inter, da anni Moratti lo inseguiva. Io penso che sia bravo, ma è arrivato il momento di dimostrarlo, perché ha uno squadrone».

D’accordo, la triade ha funzionato in questi 12 anni, però avete preso uno scivolone tremendo sul doping.
«Tra un mese ci sarà l’appello e vedremo come finirà. Comunque la Juve e il sottoscritto sono stati assolti, è stato condannato solo il medico e sulla base di una teoria sostenuta dall’ultrà romanista D’Onofrio».

Non è elegante. Pensa davvero che un illustre professore si metta a fare un dispetto alla Juve?
«E’ un illustre sconosciuto, d’accordo, il perito nominato dal tribunale, ma noi rispetto ai protocolli del Cio e della Wada non abbiamo commesso nulla, mentre il professor D’Onofrio sulla base di alcune oscillazioni rilevate negli esami di due o tre giocatori, ci accusa di epo. E non conta che in 500 controlli effettuati sulla Juve non sia mai emerso mai nulla . E non conta nemmeno che nei vari blitz non sia stata trovata traccia di epo. E come mai nessuno, tra dipendenti, giocatori a fine carriera o andati via dalla Juve, nessuno, dico nessuno, abbia rivelato l’esistenza di epo o di altre pratiche illecite?».

Però l’abuso di farmaci è dimostrato, acclarato al di là di qualsiasi sentenza o appello.
«E’ vero, ma lo facevano tutti. Noi abbiamo raccolto i dati di una intera stagione e abbiamo scoperto non solo che tutte le società facevano un uso eccessivo di farmaci, ma che la Juve è tra quelle che ne usavano meno, diciamo che era a metà classifica. Come sapete, ogni società all’esame antidoping deve dichiarare se qualche suo tesserato ha preso in settimana dei medicinali: bene, raccogliendo quei dati, abbiamo visto che metà serie A prendeva più farmaci di noi».

Cosa cambia? E’ un dato ancora più allarmante, ma non assolve la Juve.
«E’ un problema deontologico che non ha nulla a che vedere con il doping. I medici devono stabilire se è pericoloso e sino a che punto vanno usati i farmaci. Ma questo è un problema di tutti, è un problema anche morale».

E lei trova giusto che il dottor Agricola, condannato per uso di epo, stia ancora al suo posto? Non le sembra un gesto di un’arroganza insopportabile?
«Può darsi che a furia di dircelo, siamo diventati per davvero arroganti. Ma non in questo caso. Agricola si è autodenunciato alla Procura Antidoping del Coni ed è stato assolto. Ora si pronuncerà la Disciplinare, ma sono sicuro che in appello, tra un mese, Agricola sarà assolto».

E nel frattempo avrebbe dovuto avvertire l’opportunità di farsi da parte.
«Noi lo stimiamo, è un medico competente e scrupoloso e mentre tutti l’hanno crocifisso, senza aspettare, noi lo difenderemo sino in fondo».

Davvero pensa che questa del doping non sia una macchia indelebile per la vostra gestione?
«Ne riparliamo tra un mese, dopo l’appello. Il teorema D’Onofrio non sta in piedi, ci daranno ragione».

Meglio cambiare discorso. Come mai siete diventati all’improvviso amici della Roma?
«Al di là delle polemiche e degli scontri avuti anni fa, ho sempre stimato Sensi».

In verità questa stima è recente, diciamo che è nata dopo il caffè preso con Rosella Sensi in Campidoglio.
«E’ vero, da quel giorno sono cambiate molte cose. E’ stata un’iniziativa di Veltroni, di cui sono amico da tempo. Era una guerra assurda e per giunta la Roma era anche in difficoltà».

Però vi siete portati a Torino mezza squadra. Questa vuol dire collaborazione?
«Veltroni mi chiamò proprio perchè la Roma temeva che Emerson andasse via a costo zero. E noi l’abbiamo preso, pagandolo parecchio. Capello non l’abbiamo strappato alla Roma, è vero invece che lui voleva andar via. E credo che sul mercato qualche aiuto l’abbiamo dato sinora».

Avete cercato di portar via anche Mancini.
«L’abbiamo chiesto, ma quando la società ci ha detto che era incedibile ci siamo fermati. La Roma invece ci ha proposto Cassano, ma noi abbiamo già cinque attaccanti , uno più forte dell’altro. Non possiamo permettercelo»



30 settembre 2005: inserita la pagina di Aris Thessaloniki/Roma. Tramite questo sito, voglio ringraziare per l'ospitalità i ragazzi del Gate 4 del PAOK Salonicco che hanno invitato a cena, offrendo il massimo dell'ospitalità ad alcuni ragazzi della Roma.
"SOFIA (Bul), 29 settembre 2005 - Ventisei persone, tutte di nazionalità bulgara, sono state arrestate dalla polizia di Sofia per gli incidenti avvenuti prima e durante la partita di coopa Ufea fra Cska Sofia e Bayer Leverkuse. Secondo quanto reso noto dalle forze dell'ordine, sette tifosi della squadra di casa sono state fermati per aver danneggiato un autobus e altri nove per avere praticamente distrutto un tram. Altri tre sono stati arrestati per disturbo delle quiete pubblica. Gli altri arrestati sono stati bloccati all'ingresso nell'impianto."

29 settembre 2005: inserita la pagina di Roma/Torino 1946/47 e quella di Roma/Lazio 3-0 1959/60.

Chi mente, Carraro o Tagliente?
Chi ha fatto gli stadi di Italia '90, dai quali la partita, come dice Carraro, "si intravede"?
Chi ha impedito a Dino Viola di fare uno stadio per la Roma?
Chi farà gli stadi degli Europei 2012?
Gli stadi sono sempre più vuoti
Veltroni: "Colpa della televisione"
Stadi vuoti, un tema di grande attualità in questi
giorni: le stime prevedono un calo degli abbonati
del 20%, che forse sarà in parte recuperato dai 
paganti. Ma basta guardare alcune realtà per 
rendersene conto. Roma, ad esempio. Un crollo,
più che un calo. La Lazio lo scorso anno aveva 
28.688 abbonati, ora sono 18.467. Pochi anni fa 
erano 41.000. La Lazio è passata da 885.858 
presenze complessive nel 1999-2000 a 726.129 
della scorsa stagione. Quest'anno saranno 
ancora di meno. 
La Roma, adesso: lo scorso anno il club 
giallorosso aveva 33.266 abbonati (erano 46.546
nel 2002-'03!), adesso sono scesi a circa 25.000 
(mancano dati ufficiali). Si sono perse in pochi 
anni migliaia di persone. Ci sono anche club che
"tengono": vedi i due milanesi, Milan e Inter. La
Sampdoria è in leggera crescita, lo stesso il 
Parma, sono calati invece Palermo e Reggina, è
cresciuta di qualche migliaia di unità la 
Fiorentina. La Juventus ha fatto una buona 
campagna, con prezzi speciali (un euro a partita)
per le donne e i ragazzi under 13: è stata 
premiata, gli abbonati che lo scorso anno erano
scesi al minimo storico (17.212) con l'obbligo del
nominativo ora sono in risalita e sfiorano quota 
23.000. 
E' cambiato il modo di vivere il calcio: negli stadi
ci va meno gente, di più quelli che restano 
incollati alla tv: stanno crescendo infatti gli 
abbonamenti di Sky, oltre al digitale terrestre 
(Mediaset e La 7). Stanno calando gli ascolti 
delle tv generaliste. La gente vuole vedere le 
partite delle sue squadre, meno le chiacchiere 
(vedi Bonolis...). Ci sono anche meno soldi in 
giro e impianti, indubbiamente, che scoraggiano
i tifosi. Le norme Pisanu all'inizio possono avere
spaventato qualcuno, magari i tifosi dell'ultima
ora: ma ora si sta cercando di facilitare le 
procedure. Di sicuro, però, qualcosa è cambiato.
Sta cambiando. "Il calcio prima era 
prevalentemente un business, oggi invece è in 
piena crisi perché è diventato esclusivamente un
business": questa la valutazione del sindaco di 
Roma, Walter Veltroni. "Crescono generazioni di
ragazzi - ha osservato il sindaco - che non hanno
l'abitudine ad andare allo stadio, diminuiscono
le presenze e calano gli share delle trasmissioni 
televisive sul calcio. Il mondo del pallone 
dovrebbe fermarsi a riflettere e credo che anche
una presenza così massiccia in tv abbia creato 
un disamore"
Analisi che aveva fatto nei giorni scorsi anche 
Franco Carraro: che però è più ottimista di 
Veltroni, che pure stima molto. Adriano Galliani 
ha ricordato oggi che i "nostri stadi sono 
obsoleti". E ha ammonito: "L'Italia deve mettersi 
assolutamente alla pari con gli stadi europei, 
altrimenti sarà difficile competere a grandi 
livelli. All'estero poi ti rendi conto di quanto sia 
diversa l'atmosfera rispetto al nostro campionato.
In Champions League si respira tutta un'altra 
atmosfera, non ci sono sputi, insulti e 
polemiche...". Resta il nodo degli stadi, 
l'occasione per sistemarli è la candidatura agli 
Europei 2012. Basta pensare che il Siena il 
prossimo anno non potrà più giocare in serie A, 
dovrà emigrare (come ha fatto quest'anno il 
Treviso, che va a Padova). Basta deroghe dalla 
Lega Calcio. A Roma intanto Gianni Petrucci 
assicura che l'Olimpico sarà pronto a febbraio 
2006, rispettando tutte le norme Pisanu. Qualcosa
si muove, mentre gli stadi si stanno svuotando.


28 settembre 2005: finalmente un po' di aggiornamenti "old style". Inserita la pagina di Roma/Fiorentina 1977/78. Aggiunti alcuni oggetti nella pagina 39 di memorabilia.
Repubblica, 28 settembre 2005
Repubblica, 28 settembre 2005
Sambendettese/San Marino 2005/06
(ANSA) - ROMA, 27 set - Per Franco Carraro sono molte le cause del calo del pubblico negli stadi: fra le altre i prezzi alti (erano alti anche loo scorso anno), la vasta offerta tv (era vasta anche lo scorso anno) ed il caos estivo (c'è stato caos anche lo scorso anno). Il presidente della Figc ha fatto un primo bilancio della stagione ed ha sottolineato che 'il calo degli spettatori negli stadi e' dovuto a quattro ragioni. La prima e' l'offerta tv sempre piu' vasta. Un'altra sono i prezzi. Terza e' il caos estivo che ha coinvolto il calcio. L'ultima e' la retrocessione di alcune squadre di grandi citta' (e quali sarebbero? Il Genoa non era in serie A lo scorso anno. Sono salite Empoli, Ascoli e Treviso e sono retrocesse Bologna, Brescia e Atalanta... non mi sembra che possa essere una ragione).
Grupo Manks, Benfica
La partita tra Pistoiese e Napoli è iniziata con quasi 
20 minuti di ritardo a causa della mancata rimozione 
di uno striscione offensivo nei confronti del presidente
della Federazione Italia Gioco Calcio. La scritta viene 
esposta da oltre un anno nella curva dei tifosi 
napoletani, ma nelle ultime settimane, dopo i fatti 
dell'ultima estate, i sostenitori azzurri lo stanno 
portando regolarmente anche in trasferta.
L'arbitro Celi di Campobasso ha chiesto la rimozione 
dello striscione, così come previsto dalle severe 
norme antiviolenza. Tuttavia, le regole non 
considerano che per rimuovere le scritte esposte in 
curva contro la volontà dei tifosi significa costringere le
forze dell'ordine ad entrare nel settore, con gravi 
conseguenze per l'ordine pubblico. L'arbitro ha chiesto
l'intervento dei dirigenti del Napoli: sotto la curva si è
recato il capitano Francesco Montervino che però ha 
ricevuto un "no" secco ed inequivocabile dai capi del 
tifo organizzato. «Non lo togliamo» avrebbero detto al
centrocampista azzurro. E così, l'arbitro Celi ha scelto
il buon senso ed ha dato il via alla partita.


27 settembre 2005: stasera mi sono guardato la seconda puntata de "Il grande Torino", e quindi gli aggiornamenti sono un po' più scarsi. Tra l'altro, finché abbiamo Pisanu che apre bocca e gli dà fiato non riesco a dedicarmi all'aggiornamento delle pagine dedicate alla Roma. Potrò farlo solo quando dirà cose esatte, quindi temo che la cosa andrà avanti a lungo.
Puntuale, grazie a Federico, arriva la risposta al quesito che avevo posto:
Se i dati del Corriere dello Sport sono esatti (e credo lo siano, non ci vuole poi molto a farli), i tifosi in meno delle prime 5 giornate sono 285.000.
Poiché il Dottor Tagliente, della Polizia di Stato, ci fa sapere che la diminuzione è (peraltro solo relativamente agli abbonati) dell'1% rispetto allo scorso anno, questo vuol dire - ragionando al contrario - che lo scorso anno nelle prime 5 giornate ci sono stati in totale 22.850.000 (ventiduemilioniottocentocinquantamila) spettatori.
Dividendo il numero per 10 partite, ciò significa, secondo Tagliente, che ogni partita di serie A lo scorso anno ha avuto 1.142.500 spettatori in media. Ogni squadra avrebbe dovuto giocare in uno stadio grande 140 volte l'Olimpico, riempendolo sempre per 5 giornate.
Ora, io, noi, dovrei/mmo credere a questa panzana sennò poi vengo/iamo accusato/i di non credere alle istituzioni? Vi prego, non scherziamo.
Tagliente si deve dimettere, insieme a Pisanu. Che, dal canto suo ci fa sapere che "(ANSA) - ROMA, 26 set - Meno feriti e piu' arresti con le nuove
norme contro la violenza degli stadi. Lo afferma il ministro dell'Interno, 
Giuseppe Pisanu. Secondo i dati forniti da Pisanu, le gare con feriti si sono 
quest'anno dimezzate (da 27 a 15, -44%) rispetto allo stesso periodo dell'anno 
scorso. Gli arresti sono aumentati del 35%, le denunce a piede libero sono 
quasi triplicate, passando da 111 a 319 (+187%). Sono invece diminuiti del 31%
gli operatori di polizia in servizio negli stadi". E poi Franco Carraro (quello che dice che per i ripescaggi si deve guardare al blasone della squadra e non alla classifica):
"(ANSA) - ROMA, 26 SET - 'Produrranno effetti positivi a medio e lungo 
termine'. Cosi' Carraro sulle misure anti-violenza adottate nel calcio italiano. 'Il 
ministero degli Interni ha lavorato benissimo - ha proseguito il presidente 
federale - il problema numero uno e' l'adeguamento degli stadi. Dobbiamo 
cogliere l'occasione che ci viene offerta dalla candidatura per gli Europei del 
2012'. Carraro ha anche sottolineato come la stessa federazione si sia mossa in 
maniera precisa per combattere la violenza"
Già, peccato che gli stadi li ha costruiti lui! Ora c'è il ghiotto, ghiottissimo boccone degli Europei 2012. 2012? Ma... quanti anni ha Carraro?
Lo stadio del Motherwell, Scozia
Bene, analizziamo questa dichiarazione del ministro Pisanu.
Anzitutto, una premessa. L'unica variazione significativa è l'introduzione dei biglietti nominativi, che non vengono rispettati in ogni stadio d'Italia.
La dichiarazione è un autogol. Se ci sono più arresti ciò vuol dire che ci sono più disordini. E se ci sono più disordini, non ci capisce come possano esserci meno feriti. Una legge dovrebbe funzionare se ci sono MENO arresti, e non PIU' arresti, visto che la finalità è la prevenzione. Comunque sia, i dati del Ministero degli Interni, ancora una volta, sono senza senso. Se io arresto una persona che porta il bimbo a spasso con la carrozzina, ciò non vuol dire che sia fatta giustizia. I dati corretti sono quelli che tengono conto dell'ESITO delle denunce e degli arresti! Decine e decine finiscono in queste maledette, distorte, statistiche SENZA ESSERE DICHIARATI RESPONSABILI.
Infine, a voler essere maliziosi, si può notare una singolare coincidenza (sempre ammesso e non concesso che i dati di Pisanu siano veri): diminuiscono gli operatori di polizia in servizio negli stadi e diminuiscono i feriti.
Per gli appassionati di calcio inglese (e di fotografie d'atmosfera), Gianluca mi segnala questo sito: http://www.homesoffootball.co.uk/


26 settembre 2005: inserite alcune foto di Cagliari/Roma e un resoconto di un tifoso cagliaritano.
L'ineffabile Tagliente (Polizia di Stato, Osservatorio sulle manifestazioni sportive), commenta:
"(ANSA) - ROMA, 26 SET - 'Il calo effettivo degli spettatori negli stadi e' intorno all'1%'. Cosi' Tagliente, dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive.'Il calo - spiega - riguarda soprattutto gli abbonamenti fatti precedentemente all'introduzione delle nuove norme su violenza e sicurezza negli stadi. Tagliente ha poi aggiunto che l'obiettivo e' quello di creare delle agevolazioni proprio in materia di biglietti 'permettendo una prevendita fino a 15 giorni prima dell'evento'.".
Ora, siccome secondo me questo signore ci sta raccontando un'altra verità (evitiamo querele), c'è qualcuno (lo farei io se ne avessi il tempo), che può verificare nelle prime 5 giornate dello scorso anno com'è andata a livello di spettatori? In pratica Tagliente - e sì che dovrebbe essere specializzato, sia pure quale osservatore esterno - sta sostenendo che l'1% di diminuzione riguarda non i biglietti venduti, ma gli abbonamenti. Questo sta a significare che ci sarebbero gli stessi spettatori paganti dello scorso anno. La mia sensazione è un'altra, ma visto che per poter smentire è necessaria sempre la verifica... Qualcuno provvede? Tutto sommato sono solo 5 gironate!
Non si comprende, poi, per quale ragione questo signore vorrebbe creare delle "agevolazioni" per acquistare il biglietto se - come dice lui - il decreto Pisanu non ha fatto danni. Tra l'altro, non si tratta di permettere di acquistare il biglietto 15 gg. prima (con spesa di "prevendita" obbligatoria), ma di poterlo acquistare anche il giorno della partita, come si è sempre fatto. Solo che queste cose Tagliente non le può dire, altrimenti si smentirebbe da solo.
Qualche info sulla operazione "Cambio posto":
Scade oggi alle ore 18 il termine per il cambio posto delle tessere di Curva
Sud con ingresso dal 18 al 21. Dalle ore 10 di domani alle ore 18 di giovedì
29 settembre le tessere con ingresso dal 15 al 17, potranno essere cambiate
con ingresso dal 18 al 21.
Petrucci contro la Legge Pisanu: "Alcune norme sono da rivedere"
Il pacchetto Pisanu proprio non piace. Dopo le proteste di tifosi e di alcune società di A e B, è arrivata una parziale bocciatura anche da parte di Gianni Petrucci. Il numero uno del Coni ha infatti chiesto di rivedere alcune norme sulla sicurezza negli stadi, alla luce delle prime giornate di serie A. "Condivido il concetto del decreto - dice Petrucci - ma dopo le prime giornate dovrebbero essere riviste alcune norme. Il calo di spettatori? (Calo di spettatori? ma come? La Polizia dice che non sono calati? Gianni Petrucci non crede alla Polizia? n.d.L.) Possono essere tante le cause.
Noi abbiamo detto che alcune cose devono essere adeguate. Qualcosa nuoce all'immagine del calcio e dello sport italiano. Mi auguro che con il buon senso ci si possa incontrare".


25 settembre 2005: in costruzione la pagina di Cagliari/Roma. Vorrei far notare il numero degli spettatori: 12.000. Lo scorso anno erano 30.000. Vabbè che il Cagliari andava meglio, ma sono 2,5 volte di meno! Ed allora, dedichiamo questa brevissima rassegna stampa al nostro ministro.
Pisanu, meno male che ci sono i biglietti nominativi!:
Dedicato a Pisanu 1 (ANSA) - ROMA, 25 SET - Poco prima di Lazio-Palermo si e' creato un grande problema per circa 400 tifosi venuti da Palermo. Gli ultras, in possesso di regolari tagliandi di curva sud, non sono stati fatti entrare poiche' non avevano il tagliando del settore ospiti (bravi palermitani: l'uomo libero va dove gli pare. Se poi la P.S. decide di spostarti per ragioni di ordine pubblico, faccia pure) e quindi una volta davanti alla sud sono stati mandati in blocco al settore a loro riservato. Per circa una mezz'ora c'e' stata tensione con i tifosi del Palermo che urlavano "vergogna vergogna". Sapete, Pisanu (ma anche le società di calcio) crede che i tifosi del Palermo abitino tutti a Palermo, i tifosi della Roma tutti a Roma, quelli della Fiorentina tutti a Firenze e via dicendo. Nel medioevo era così ma ora pare che le cose siano un po' cambiate. Siccome nessuno ha pensato a COME può prendere un biglietto del settore ospiti una persona che abita fuori città, questo campionato ci faremo belle risate!
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Dedicato a Pisanu 2 (ANSA) - ROMA, 25 SET - Sono stati costretti a sparare un colpo di aria i carabinieri giunti a a bloccare l'aggressione dei tifosi catanesi a quelli del Palermo. Il mezzo sul quale si trovavano gli otto tifosi palermitani, un Fiat Ducato, e' stato circondato a Villa San GIovanni da tutti i supporter catanesi. Alcuni degli assalitori, secondo quanto e' stato riferito dagli investigatori, erano armati di mazze e spranghe. Il pulmino e' stato ben presto distrutto e gli otto malmenati.
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Dedicato a Pisanu 3 (ANSA) - SIENA, 25 SET - I tifosi del Siena protestano contro i decreti Pisanu per la sicurezza negli stadi. Nella curva occupata dai gruppi ultras, poco prima della partita con il Messina, sono stati esposti due striscioni: 'Piu' decreti, meno spettatori' e 'State uccidendo la nostra passione'.
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Dedicato a Pisanu 4 (Giornale di Brescia) È stato caratterizzato da violenti scontri tra le forze dell’ordine e i tifosi del Brescia il dopo-partita del Bentegodi. Prima allo stadio, ma soprattutto poi alla stazione ferroviaria, si sono vissuti momenti di forte tensione, sfociati in cariche della Polizia: il bilancio finale della giornata parla di due feriti ricoverati in ospedale, uno dei quali, un trentenne residente a Castenedolo, in condizioni serie, e di una decina di persone in stato di fermo. Le tensioni sono cominciate prima dell’inizio della partita, quando i tifosi del Brescia hanno inutilmente chiesto alle forze dell’ordine presenti allo stadio di consentire a otto di loro, non muniti di biglietto, di poter acquistare il tagliando di ingresso. Applicando alla lettera le disposizioni del decreto Pisanu, le forze dell’ordine non hanno permesso l’acquisto: per protesta tutti gli ultras del gruppo Brescia 1911 sono rimasti fuori dai cancelli, senza assistere alla partita. Dopo la conclusione del match si sono verificati i primi scontri (ma come? hanno tenuto fuori 8 bresciani per il decreto Pisanu e poi di fuori si sono sfondati? Incredibile! Chissà come è potuto accadere!). Secondo la ricostruzione fornita dalla Questura di Verona, un gruppo di ultras del Brescia avrebbe tentato di entrare a contatto con la tifoseria scaligera. Le azioni di contenimento delle forze dell’ordine hanno scongiurato tale eventualità ed hanno portato al fermo di dieci persone, la cui posizione è ora al vaglio dell’autorità. Gli ultras del Brescia sono stati quindi fatti salire sui pullman che li hanno trasportati alla stazione ferroviaria di Porta Nuova. A questo punto le versioni fornite dalla Polizia e dagli ultras, una cui delegazione ci ha raggiunto in redazione, divergono. Secondo quanto riferito dalla Questura della città scaligera, gli ultras del Brescia si sarebbero rifiutati di salire sul treno se prima non fossero stati rilasciati i loro compagni trattenuti in stato di fermo. Pretendendone la liberazione, avrebbero dapprima iniziato alcune azioni di disturbo contro gli agenti e quindi invaso i binari, per impedire la partenza del convoglio ferroviario diretto a Brescia. Dopo più di un’ora e dopo qualche tafferuglio, che ha determinato feriti sia tra le forze dell’ordine che tra i tifosi, il treno è finalmente partito. Gli ultras bresciani sostengono invece che, una volta arrivati in stazione attorno alle 18,45, si sono limitati a chiedere spiegazioni circa la posizione dei compagni in stato di fermo, senza aver posto condizioni per la partenza del treno. Quindi riferiscono che la Polizia ha effettuato una prima, violenta carica, nel corso della quale il trentenne di Castenedolo è rimasto gravemente ferito. Il ragazzo - sempre secondo il racconto degli ultras bresciani - sarebbe rimasto a terra in stato di apparente incoscienza per una ventina di minuti, prima di venire soccorso dal personale di un’ambulanza, che lo ha trasportato all’ospedale Borgo Trento, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico alla testa per rimuovere un ematoma. Le sue condizioni, a quanto si è appreso, sono gravi. Dopo i soccorsi prestati al ferito, la Polizia avrebbe caricato nuovamente i tifosi bresciani, anche dopo che alcuni di essi già erano saliti sul treno. Dopo la partenza, avvenuta attorno alle 20,50, il treno si è poi fermato a Desenzano dove un’ambulanza ha raccolto un altro tifoso bresciano che aveva riportato un trauma cranico: le condizioni del giovane ricoverato all’ospedale di Desenzano non destano preoccupazione." .
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Dedicato a Pisanu 5 (Fiorentinanews)
 Pucci: "Aumenteranno gli incidenti all'interno dello stadio".
Mentre la squadra si sta preparando per la prossima partita contro l’Udinese, anche per i tifosi la settimana è non è certo semplice. I vari Viola Club stanno “combattendo” per districarsi dai gangli del famigerato “Decreto Pisanu”, che ha complicato notevolmente le cose per chi vuol seguire una partita allo stadio. Filippo Pucci, presidente dell’ACCVC, è reduce da una lunga riunione tenutasi ieri dove sono state spiegate le novità introdotte in materia di prenotazione, acquisto e consegna per i biglietti. “Sicuramente la riunione non è stata semplice – ha detto - le persone non sono soddisfatte, c’è tanta perplessità sui benefici che porterà questo decreto. Non ci si deve stupire se il pubblico si allontana dagli stadi”.
Come vi siete organizzati?
“Dobbiamo ringraziare la Fiorentina che ci è venuta incontro e si è prestata a fare da tramite tra noi e i tifosi. Il Centro di Coordinamento sarà aperto per distribuire i biglietti prenotati, ma essendo nella zona off-limits, si potrà entrare solo se muniti di biglietto o di abbonamento. Il problema sussiste per i club che vengono da fuori, che hanno prenotato i biglietti. Ecco a questo punto entrare in gioco la società. Alla squadra viola dovremo fare arrivare una lista con le prenotazioni”.
Come pensi sarà delimitata la zona?
“La zona sarà delimitata credo da semplici transenne”.
Altri problemi organizzativi?
“Abbiamo distribuito ai nostri Club i moduli di prenotazione e di comunicazione di variazione nominativo. Le persone che all’ultimo non potranno venire allo stadio se danno via il proprio biglietto dovranno comunicarlo e fornire il nome del sostituto. Il problema è che se questo avviene alla domenica si dovrà cercare una ricevitoria Lottomatica aperta e questo non sarà certo facile”.
Credi che questo decreto porterà dei vantaggi?
“Non credo proprio, anzi. Credo che gli animi si inaspriranno sempre di più. Sono già successi degli incidenti a Bergamo e a Bologna. I problemi all'interno dello stadio non hanno mai creato preoccupazione, gli incidenti sono sempre avvenuti al di fuori dell'impianto. Ecco questo decreto, a mio avviso, li aumenterà”.
*
Dedicato a Pisanu 6 (da un blog in rete)
"Il decreto di Pisanu “facciamo assomigliare gli stadi a guantanamo” passerà all storia come uno dei primi decreti di questo governo ha raggiungere l’obiettivo prefissato. L’obiettivo in questo caso è l’eliminazione della violenza dagli stadi. Ebbene in pochi anni l’obiettivo sarà completamente raggiunto, se questo trend continuerà infatti in pochi anni allo stadio modello guantanamo non ci sarà più nessuno e ovviamente di conseguenza niente più atti violenti.
Dopo due giornate infatti, quando ogni squadra ha giocato una partita in casa, il numero degli spettatori complessivi in serie A quest’anno ammonta a 432.943, lo scorso anno, a questo punto, erano 553.448. 120.505 spettatori in meno.
La mia sensazione però è che i 22 tifosi su 100 che hanno preferito fare un’altra cosa, non siano i violenti ma persone assolutamente tranquille, che semplicemente hanno pensato che per un passatempo di un paio d’ore non valga la pena di fare code per l’acquistare il biglietto ancora più lunghe, che essere schedati non è comunque una bella cosa, come pure essere ripresi continuamente da una telecamera.


24 settembre 2005: ricevo una doverosissima precisazione: "Ciao Lorenzo, sono Mirko di Teramo e ti scrivo perche' mi preme sottolineare una cosa,riguardo ai "cambi posto"e alla tanto pubblicizzata disponibilita' della A.S.Roma nel venire incontro ai tifosi...beh,e' un'altra stupidaggine,una delle tante bugie raccontate negli ultimi mesi.Siamo tifosi anche noi che veniamo da fuori,ma chi ci rispetta?Oltre all'assurda norma che in pratica ci vieta di andare in trasferta(per un biglietto di Cagliari-Roma teoricamente dovrei partire documento in mano,in un giorno lavorativo,venire a Roma e fare la fila ad un organizzatissimo RmStore)ora,di punto in bianco,dopo 15 anni di abbonamento in Curva Sud mi trovo separato da mio fratello.Mercoledi' sera ho pensato:nessun problema,in fondo siamo in tanti ad avere lo stesso problema.Cosi',passati i cancelli,chiedo a quei tizi col fratino dell'anas(teoricamente pagati dalla Roma per darmi una risposta)sulla possibilita' di poter fare questo cambio posto senza fare 400km(perdendo altri soldi,tempo e fatica)magari alle Lottomatiche abilitate piu' vicine(Pe,Ap,Aq).Risposte:"telefona a Trigoria..","chiedi a un RmStore..","tranquillo ciccio!ma che davero!stai a Teramo,lo poi fa' pure via internette!".Morale:qualcuno a Trigoria si e' per l'ennesima volta dimenticato di noi.Verremo a Roma a cambiare posto e ringrazieremo.15 anni fa la Curva Sud e' stata una conquista e vale la pena tenersela,alla faccia di tutta la gente indegna che decide e gestisce queste cose con le orecchie tappate.NON MOLLEREMO MAI! Grazie dello spazio.A nome dei tanti pendolari senza voce. Mirko".
Ricorderete la vicenda di quel ragazzo di Varese....: CIAO RAGAZZI,
"Sono Alessandra Meggiorin,sorella di Claudio,il ragazzo morto l'11 Guigno 2005 ucciso da un albanese davanti al suo bar. Vi sto scrivendo a questo indirizzo perche' non so esattamente a chi potermi rivolgere spero che il destinatario di questa mail possa diffonderla agli altri gruppi della tifoseria romanista.
Vi scrivo per ringraziarvi, anche a nome dei miei genitori, per lo striscione che GLI avete dedicato in occasione della finale di coppa Italia
di inter-roma a S. Siro; sullo striscione c'era scritto "ROMA PIANGE UN FIGLIO D'ITALIA ONORE A CLAUDO", questo gesto e' stato da me molto apprezzato
Ora la foto del vostro striscione si trova a casa mia appesa di fianco al maxiposter di mio fratello.
Sono sicura che anche a lui avrebbe fatto piacere.
GRAZIE DI CUORE
CIAO,ALESSANDRA".
Dopo di ciò, pu sapendo che Roma è una piazza a se stante, per dovere di informazione sembra che le curve che appoggiano "Movimento ultras", intendano intraprendere iniziative contro il decreto Pisanu:
"In seguito all'incontro di ieri sera a Cesena, si è deciso di organizzare a breve una giornata/settimada di mobilitazione contro il decreto Pisanu ed i biglietti nominativi, dando il tempo alle varie realtà di prepararsi e dove possibile di tenere la curva vuota, e usando tutti i mezzi di comunicazione possibili per far conoscere il nostro messaggio, le nostre ragioni, e le conseguenze assurde dei nuovi provvedimenti, che hanno già portato ad un incredibile calo degli spettatori.  Nel frattempo si è pensato di adottare uno striscione/slogan comune, spingendo appunto sul calo di spettatori che è sotto gli occhi di tutti.
le proposte da adottare già per questo weekend sono quindi le seguenti: + DECRETI - SPETTATORI o BIGLIETTI NOMINATIVI, - SPETTATORI!
 vista l'importanza e la drammaticità della situazione per il mondo ultras, speriamo che per le prossime iniziative ci sia supporto e adesione da parte di tutti!!!".


23 settembre 2005: qualche e-mail e qualche articolo.
GIUSEPPE
"Ieri sera arrivo stranamente in leggero anticipo per Roma - Parma e aspetto gli altri fumandomi una sigaretta dalle parti della "palla".
Mentre penso al mutuo e alla spese per la casa nuova (si anche chi frequnta la curva da più di 10 anni ha una vita "normale" con i suoi problemi....) mi si avvicina un tipo che in inglese mi chiede dove può comprare i biglietti.
Istintivamente alzo il braccio per indicargli i botteghini ma mi fermo e ridendo lo guardo in faccia compassionevole.
Non sono una cima in inglese ma riesco a spiegargli che grazie a una "new law" da quest'anno "is impossible for you buy a ticket near the stadium!".
Mi guarda come fossi un demente e si vede chiaro che non ci crede.... faccio appello al mio miglior inglese e alla mia espressione più seria e gli spiego nuovamente la situazione. La frase che lo convince che non sono un folle e che lo fa sorridere amaro è "BerlusKoni government strikes again!".
Insomma capisce la situazione e cerca bagarini.... che puntuali stanno li a pochi metri e gli ammollano non so che biglietto per non so che cifra.
Immagino cosa penserà ora lo straniero delle leggi Italiche e della loro applicazione e cosa racconterà a casa........
Intanto gli schifosissimi bagarini che girano impunemente li intorno, visto l'acquirente straniero cominciano ad aggiungere alle loro classiche frasi anche un qualcosa che suona come "tichèt". 
Poco dopo, arrivati i soliti amici, mentre entro ai tornelli sento proprio dietro di me un altro straniero che in inglese chiede informazioni sui biglietti a un inserviente di quelli "marchiati" asroma all'ingresso. Mi viene da ridere e dopo aver detto all' inserviente "spiegajelo te a questo che io ho già dato" mentre lui mi guarda stupito e mentre mi accingo a superare il primo controllo armato non so trattenere un esclamazione, forse sensa molto senso ma comunque a voce alta... un unica ma strana parola.... credo forse straniera anche questa: "pisanu".... "
Da "Il Romanista": "Cari amici, mi permetto di farvi alcune domande a cui spero vogliate rispondere. Premetto che: ieri (21 settembre) ho avuto la sfortunata idea di andare a vedere la Magica e mio malgrado mi sono reso conto di che cosa significhi "fare il biglietto". La prima ricevitoria (zona Torrino) non era in grado di farlo "causa macchinetta nuova non ancora funzionante"; la seconda (Laurentina) malgrado la disponibilità del gestore che in mia presenza ha fatto 4 (quattro) telefonate al numero verde della Lottomatica, e della mia pazienza (ho aspettato 45 minuti) non ha potuto stampare il biglietto; la terza (Poggio Ameno) ha avuto problemi perché i tecnici che hanno (oggi) istallato la nuova macchinetta non hanno lasciato il libretto di istruzioni; la quarta (Montagnola) non poteva operare perché il tecnico stava montando la nuova macchinetta in quel momento e quindi "chissà quando funzionerà". Totale: si sono fatte le 18 e ho rinunciato alla partita. A questo punto vi chiedo: perché dovrei lasciare i miei dati anagrafici al tabaccaio e alla Lottomatica (in barba alla legge sulla privacy) che poi chissà che ci fa? Perché un ministro incompetente in quanto non abituale frequentatore di curve, deve poter legiferare in materia
sconosciuta? Perché devo essere schedato? Perché l’azienda che di fatto monopolizza (alla faccia della legge contro i monopoli) i sistemi informatici, decide di cambiare i terminali il giorno della partita? Perché l’assistenza telefonica è affidata a società di telelavoro che (sapendone meno di niente) non risolvono tecnicamente i problemi tecnici? Perché nulla è lasciato al caso allo scopo di allontanare i tifosi dagli stadi? Perché li si vuole "popolo bue" da ingrassare a forza di spot tra un canale a pagamento e l’altro? Perché le società di calcio non fanno niente per dimostrare il fallimento di questo tipo di operazioni? Perché nessuno che rappresenti i tifosi (o meglio, i tifosi stessi) non fa in modo di dimostrare in tutta civiltà i disagi a cui si è costretti per seguire la
squadra? Ultima domanda: perché credete ancora che la dittatura si faccia coi manganelli? MAURIZIO M. ANNI 57
(tutt’altro che giovane esagitato)"
Un'altra cosetta: il decreto-farsa Pisanu, prevede che i biglietti siano di diverso colore per ogni settore. Avrete potuto notare che non è così.
Sono tutti dello stesso colore.
Aggiunti i videogol di Roma/Parma ed anche la pagina 2 con altre foto. Due notizie interessanti a questi link 1 e 2 sull'accordo con la Barilla e sull'addio di Mazda (Diadora a parte, quanto è bello avere una maglia senza sponsor...).
Altra e-mail:
"Ti scrivo per porti all'attenzione un fatto a cui poche persone (se non nessuno) ha dato risalto, e cioè il prezzo del biglietto del settore ospiti.
Se non sbaglio l'anno scorso "l'illustrissimo" pelato presidente di lega "dottor" adriano galliani fece una legge (più che altro una dichiarazione alle TV, in Italia conta quello, mica ciò che viene fatto) in cui si diceva che il prezzo del settore ospiti, a partire da quest'anno, non poteva costare più del prezzo della curva di casa. Da più parti si alzarono elogi e applausi. Bene, quindi..tutti felici e tutti contenti...Anno nuovo, prezzi vecchi...
Per Reggio 22€, Livorno 20€, ora Cagliari 23€...qualcosa non mi quadra...possibile che tutte le curve costino così tanto?
Ripenso a Reggio e mi viene in mente che ci sono stati chiesti se non sbaglio 2€ di prevendita (ma NON potendo comprare il biglietto il giorno
della partita perchè OBBLIGATO a comprarlo in settimana, mi dici di che prevendita si parla?).
A Livorno avevo visto che per la partita contro di noi la curva stava a 18€, mentre noi abbiamo pagato 20€ (altri 2€ in più) Ho chiamato oggi (21/9/2005) alla sede del cagliari chiedendo spiegazioni  sul perchè di questo prezzo del biglietto (m'hanno detto di richiamare oggi pomeriggio per parlare con un responsabile e che il prezzo del settore ospiti sta a 22€, e NON 23€ come scritto sul sito uffiale dell'A.S. TRIGORIA). Come se non bastasse stavolta la curva di casa del Cagliari costa 15€, quindi noi per questa domenica andiamo a pagare ben 8€ in più (le vecchie 15.000 lire). Aggiungo poi che la settimana scorsa andando a vedere il sito del cagliari, avevo visto che la curva di casa per la domenica appena passata costava "appena" 10?, ora magicamente con l'arrivo della Roma costa 5€ in più.Insomma, tra prevendite inesistenti e tanti € in più a fine stagione (basta moltiplicare questi 2-3€ a partita per tutte le trasferte che sosteniamo e per minimo minimo 2000 persone di media che sono quasi 100.000€ fregati ogni stagione), leggi esistenti e NON applicate TRANNE CHE NEL CASO DI LEGGI STRETTAMENTE REPRESSIVE e prezzi di curve che magicamente aumentano io non so più che fare.
Ti chiedo quindi maggiori delucidazioni sulla vicenda perchè per me questa è una truffa bella e buona (anche se si sa...il mondo del calcio è
questo...una truffa continua)". Sulle dichiarazioni di Galliani non mi esprimo perché non ci ho mai creduto. Galliani, Carraro e soci sono il contrario di ciò che mio padre mi ha insegnato essere lo sport e, prima ancora, di ciò che deve essere l'uomo.
Per quanto riguarda la questione prevendita, ragazzi, che ne dite se facciamo un bell'esposto alla Procura della Repubblica di Roma su questo fatto?
Per me è una truffa bella e buona: prevendita significa che il tifoso deve pagare un sovrapprezzo rispetto al costo del biglietto in quanto ha la possibilità di acquistare PRIMA del giorno dello spettacolo il tagliando d'ingresso. In altre parole, pago il sovraprezzo perché non corro il rischio di non trovare il biglietto il giorno stesso del match. Ma se il giorno stesso il biglietto non può essere acquistato, allora la stessa parola "prevendita" perde senso. Prevendita di cosa?
E poi, viene rilasciato lo scontrino fiscale per il sovrapprezzo pagato?
Appena ho un attimo di calma preparo un bell'esposto, perché il calcio moderno si combatte anche così, tanto l'avvocato non lo pago!
Passando ad altro, per dar retta alla farsa del decreto Pisanu, almeno la Roma cerca di dare una mano ai tifosi penalizzati. Chi sino adesso è stato obbligato dallo Stato Italiano a restare segregato nel settore Curva Sud lato Monte Mario potrà spostarsi nel settore Curva Sud "normale" e viceversa.
Se quindi non volete scavalcare per tutta la stagione, fate contento il nostro amabile ministro dell'Interno laureato in agraria Pisanu, e mentre vi farete l'ennesima fila, augurategli che possa restare ministro per cento anni ancora!
Piuttosto, la Roma sta perdendo circa 12-15.000 spettatori a partita. Il tutto è frutto delle seguenti concause:
- TV
- promesse non mantenute (tipo: puntiamo alla Champions League con una squadra da 8° posto);
- problemi economici ed elevato costo dei biglietti (troppe partite e biglietti decisamente costosi per i ceti popolari, per uno stadio fatiscente);
- sindrome da calcio moderno (non fai la squadra e io allo stadio non ci vengo, impensabile fino a pochi anni fa);
- disgusto per il calcio moderno in genere (lo condivido. Ci penso spesso);
- decreto Pisanu (che ha tagliato le ali moderate del tifo della Roma, non disposte a fatiche supplementari pur di acquistare un biglietto).
Ritengo che il decreto Pisanu abbia tolto perlomeno 8000-10.000 spettatori alla Roma. Quelli del "vabbè oggi mia moglie va da mia suocera e io vado allo stadio". Moltiplicando 8000 per un costo medio di biglietto di 35 euro, abbiamo una perdita secca di almeno 280.000 euro a partita.
La multa prevista dal decreto Pisanu è di 20 volte inferiore per la Società che non rispetta le regole, ed è una semplice sanzione amministrativa.
Preso atto del fallimento del decreto, non sarebbe il caso - si perdoni il francesismo - di fottersene?
21 set 05 Operazione Cambio Posto
Si informano i signori tifosi, abbonati di Curva Sud, che venerdì 23 settembre partirà l'operazione "Cambio Posto", (sino ad esaurimento dei posti disponibili) con le seguenti modalità:
Dalle ore 10 di venerdi 23 settembre 2005, fino alle ore 18 di lunedì 26 settembre 2005 le tessere con ingresso dal 18 al 21 potranno essere cambiate con ingresso dal 15 al 17

Dalle ore 10 di martedì 27 settembre 2005 alle ore 18 di giovedì 29 settembre 2005 le tessere con ingresso dal 15 al 17 potranno essere cambiate con ingresso dal 18 al 21.

I punti vendita autorizzati per l'operazione cambio posto sono:

A.S.ROMA STORE di Piazza Colonna n°360 - Roma Tel. 06 6786514 con orario 10.00 - 18.30
A.S.ROMA STORE di Via Appia Nuova n°130 - Roma Tel. 06 77590656 con orario 10.00 - 18.30
A.S.ROMA STORE di Via Cola di Rienzo n° 136/A - Roma Tel. 06 3212741 con orario 10.00 - 18.30
A.S.ROMA STORE di Via Vincenzo Cesati n°76-80 - Roma Tel. 06 25204327 con orario 10.00 - 18.30
A.S.ROMA STORE di Piazza Indipendenza n°8 - Roma Tel. 06 44702689 con orario 10.00 - 18.30
A.S.ROMA STORE di Via di Torrevecchia n°126 - Roma Tel. 06 35506460 con orario 10.00/13.30 - 15.30/18.30
A.S.ROMA STORE di Via Oderisi da Gubbio, n°250 - Roma Tel. 06.55.301.631 con orario 10.00/13.30 - 14.30/18.30
A.S.ROMA STORE di Via Sestio Calvino, n°26-30 - Roma Tel. 06.71.072.033 con orario 10.00/13.30 - 15.45/18.30
A.S. ROMA CORNER di Via Ostiense 56/b con orario 10.00/13.30 - 15.45/18.30

Notizie ANSA: "LIMA,22 SET-I tifosi della nazionale under 17 del Gambia sono arrivati a dirottare un aereo per assistere ad una partita della squadra ai Mondiali in Peru'. E' accaduto martedi', intorno al mezzogiorno locale, quando i sostenitori, d'accordo con i 289 passeggeri di un charter su cui si trovavano, hanno comunicato alla torre di controllo una carenza di carburante dell'apparecchio. Atterrato il velivolo, i tifosi si sono recati di corsa ad assistere alla gara con il Qatar, vinta dal Gambia 3-1".
- PARIGI, 22 SET - Le tribune italiane sono 'sempre piu' rade', gli stadi sono 'mezzi vuoti': lo scrive il quotidiano francese Le Monde. Il giornale parla della crisi degli spettatori del pallone in tutta Europa e dei prezzi dei biglietti. Accanto al pezzo principale - 'I club di calcio inglesi si preoccupano dei tifosi che snobbano lo stadio' - il quotidiano scrive che 'l'erosione degli spettatori sembra inesorabile' in Italia, dove i calciatori si esibiscono 'davanti a tribune spopolate'. Nella pagina dedicata a Pierino Prati, inserito un poster degli anni andati.


22 settembre 2005: on line le foto di Roma/Parma.

21 settembre 2005: Fabrizio ha scovato questa interessante foto relativa al nostro amicone Paolo Di Canio (in questo caso bandiera del Charlton).

Aggiunti alcuni filmati di Livorno/Roma. Aggrionata la Coppa Disciplina. Le foto di Roma/Parma saranno on line, come al solito, verso l'una di notte.

19 settembre 2005 (pomeriggio): aggiunte alcune foto di Livorno/Roma.

19 settembre 2005: in costruzione la pagina di Livorno/Roma.
Pisanu, com'è che il biglietto nominale non ha funzionato per Mantova/Piacenza e Sampdoria/Milan?
"(ANSA) - PIACENZA, 18 SET - Almeno 5 dei tifosi piacentini fermati ieri pomeriggio dalla polizia prima della gara col Mantova sono stati denunciati. Le accuse sono quelle di associazione per delinquere finalizzata alle lesioni personali e al danneggiamento. La posizione di altri sette tifosi biancorossi e' ancora al vaglio degli inquirenti. Non si escludono altre denunce e anche arresti. I fermi dei 12 tifosi erano avvenuti ieri in via Ottobono, trasversale di via Emilia Parmense".
(ANSA) - GENOVA, 18 SET - Un tifoso milanista e' rimasto leggermente ferito nei tafferugli scoppiati dopo Sampdoria-Milan. Fermati una decina di aggressori. La vittima e' un tifoso sardo di 23 anni, di Tempio Pausania, giunto a Genova in automobile con alcuni amici. Il giovane, ha riferito la polizia, stava raggiungendo la sua auto in via Moresco con al collo la sciarpa del Milan e camminava vicino ad altri tifosi milanisti. Una decina di tifosi blucerchiati ha inseguito i supporter avversari e li ha aggrediti.
2005/06: i posti numerati a Sampdoria/Milan.
PISANU, LEGGI!
Biglietto antiviolenza, rissa sfiorata
 Code interminabili alle rivendite e ai cancelli: e chiamano la polizia

 di LUCIANO TROIANO

Al mattino per ore in coda per comprare i biglietti. Al pomeriggio tutti in fila per entrare allo stadio prima del fischio d’inizio. Tutti stressati e coi nervi a fior di pelle. La “prima prova” del decreto Pisanu non poteva andare peggio ieri a Pescara: è stato un miracolo se per il biglietto antiviolenza non c’è scappata la rissa.
La giornata da incubo per i tifosi era cominciata di buon’ora, alle 8,30. In via Mazzarino e in via D'Avalos, di fronte alle due sole tabaccherie autorizzate alla vendita dei biglietti nominativi, file interminabili hanno messo a dura prova i nervi di tifosi, automobilisti e rivenditori. Alla ricevitoria di via D'Avalos la tensione s’è fatta pericolosa tant’è che si sono dovuti addirittura rivolgere alla polizia per riportare la calma tra chi aspettava sotto il sole da ore. Poco gradita e forse poco ortodossa è stata anche l’attività di controllo da parte di agenti privati messi dalla Pescara calcio sotto la propria sede.
«Sono arrivato alle 8,30 - dice Andrea, 22 anni, va allo stadio da quando ne aveva sette -, ho preso il numero per fare la fila: mi hanno dato il 224 e alle 11,30 si trovavano ancora al 65. Ma come si fa? Questa storia triplicherà la violenza». Passano le ore e gli animi si scaldano. «Abbiamo chiamato la polizia - dice Giovina Di Biase, della rivenditoria di via D'Avalos -. Ci dispiace per la gente in fila ma facciamo quello che ci chiede la legge e la Pescara Calcio». Colpa anche del software, dicono alla ricevitoria, fornito dalla stessa società, che è troppo lento e si sovraccarica di dati. «Altro che sette punti vendita - protesta Beniamino Sabatino, tifoso storico, in fila a via Mazzarino -, sono aperti solo in due perché quello di Montesilvano ha il computer che nemmeno parte. Vado allo stadio da 35 anni e non ho mai visto tutto questo casino». Intanto alle 11,45 arriva alle tabaccherie la telefonata dalla questura: stop alla registrazione di tutti i dati, compresa nascita e residenza, bastano solo nome e cognome; le file però non si sfoltiscono. E alle 15,30, mezz'ora prima della partita, le due rivendite sono ancora aperte per dare i biglietti a chi era in fila dalla mattina. Poi altra fila ai cancelli d'ingresso per vedere se titolare del biglietto e nome corrispondono. I tifosi si devono presentare con la carta d'identità alla mano e mostrarla agli steward della società che accolgono i tifosi dentro lo stadio. Arrivano le 16, e quando la partita inizia fuori dell’Adriatico ci sono ancora centinaia di persone a sgomitare sotto la curva nord. Per disinnescare la situazione esplosiva, alla fine i cancelli si spalancano per tutti: per quelli con biglietto e quelli senza, alla faccia del tanto strombazzato decreto antiviolenza. Per protesta, nei primi dieci minuti dell'incontro, i supporter biancazzurri hanno lasciato vuote le poltroncine della curva e messo il bavaglio: niente tifo. La Pescara Calcio, da parte sua, si scusa per i disagi. «Facciamo quello che ci chiedono di fare - dice Pierfrancesco Visci, responsabile della comunicazione per la società biancazzurra -. Purtroppo ci sono stati dei problemi tecnici con il software». Sarà. Intanto, la società di via Mazzarino si è detta disponibile a raddoppiare i punti vendita dei biglietti portandoli da sette a quattordici: va bene ma a patto che siano effettivamente aperti e con i computer funzionanti.



18 settembre 2005: aggiunte 5 foto di Roma/Torino 1982/83 a pagina 5. Inserite 5 foto di Messina/Roma amichevole precampionato.
Senza bisogno di troppo commenti...

"L’A.S. Roma S.p.A. rende noto che, a seguito delle disposizioni emanate dalla Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate in data 15 settembre 2005, si avvarrà della facoltà concessa di procedere alla nuova assegnazione del posto degli abbonamenti di Curva Sud (a seguito della separazione del settore a norma di legge) per la stagione sportiva 2005/2006. L’operazione “cambio posto” avrà luogo nei giorni 22-23-24 e 26 settembre p.v., con le modalità operative che verranno all’uopo comunicate dalla Società. L’A.S. Roma desidera esprimere il proprio ringraziamento al Ministero degli Interni, alla Direzione dell’Agenzia delle Entrate, alla SIAE e alla Lottomatica Italia Servizi S.p.A. per la collaborazione prestata e la comprensione dimostrata al fine di permettere la realizzazione dell’operazione di cambio posto".
17 settembre 2005: avrete già visto che ho messo regolarmente on line foto e resoconti di Roma/Aris Thessaloniki.
Qualche notizia:
"Curva vuota a Parma per protesta: in occasione della sfida con l'Empoli, il tifo organizzato della squadra ducale ha deciso di entrare allo stadio con 15 minuti di ritardo per esprimere il proprio malcontento verso la "schedatura preventiva" prevista dal pacchetto Pisanu. La protesta si avvarra' della collaborazione dei gemellati tifosi empolesi. "Disposizioni troppe rigide e selettive - scrivono i tifosi del Parma in un comunicato - rischiano di far disamorare il popolo dei tifosi, di disincentivarlo e di scoraggiarlo ad assistere a una partita di calcio e a sostenere la propria squadra del cuore, in trasferta soprattutto".
Oggi il sito è un po' lento perché in parecchi starete scaricando la "chicca" video che ho messo ieri. Se avete problemi, vi ricordo che ci sono due siti identici: www.asromaultras.org e www.asromaultras.it. In caso andate all'altro indirizzo.
"Sono riuscito a liberarmi dal lavoro e posso così andare a Livorno domenica, soltanto che ormai la vendita dei biglietti è terminata. Puoi mettere questo annuncio e chiedere a chiunque abbia un biglietto da vendere se può contattarmi??? Questo è il mio numero 338 4806152 - Daniele".
Ecco una perla del pluriindagato Carraro: "Il presidente federale Franco Carraro, in un'intervista a La Gazzetta dello Sport, ha annunciato di voler definire gli eventuali ripescaggi nei campionati in base a bacini d'utenza e storia calcistica. "Abolirli del tutto è eccessivo - ha detto Carraro - perché avere i campionati con le squadre dispari è una jattura, l'obiettivo è quello di renderli discrezionali e non automatici".
Possono quindi sperare per il prossimo futuro quelle società come Genoa e Napoli che, forti di una storia gloriosa e di un bacino d'utenza assolutamente degno della massima serie, in caso di ripescaggio saranno preferite ad altri club pur meglio piazzati (nel caso) in classifica".
Vi rendete conto di chi è Franco Carraro? Se ti chiami Napoli, Genoa, ma anche Juve o Roma puoi essere ripescato anche se la Sambenedettese si è piazzata meglio in classifica! Siamo di fronte al male assoluto per il gioco del calcio.
Dal Covvieve della Seva
La mappa del tifo tracciata in un rapporto della polizia
L’esercito dei 74 mila ultras
Segnalate 23 squadre: tutte le loro partite sono a rischio

MILANO — Tifoserie organizzate sempre più politicizzate. Ultras che grazie «ad una fitta rete di rapporti economici e non con le società», approfittando di crisi e debolezze di molte, entrano nel business del calcio gestendo gadgets, biglietti e trasferte arrivando a «condizionare» assetti e comportamenti dei club che pure li hanno finanziati. Fino a diventare, con i loro comportamenti violenti sugli spalti e fuori dagli stadi, «massa di manovra da utilizzare nelle scalate alle stesse società», ma anche soggetti attivi con proprie finalità. Un rapporto della direzione centrale della polizia di prevenzione, basato sull’osservazioni delle «Sezioni tifoserie» durante i campionati 2003-2004 di serie A, B, C1 e C2, traccia la prima fotografia del fenomeno delle tifoserie italiane. Un territorio inesplorato (veramente credo che un territorio più esplorato di questo non ci sia. Se mettessero 1/10 delle energie e dei soldi che sprecano per questa cosa per combattere il terrorismo islamico lo stesso sarebbe già stato debellato).

DESTRA E SINISTRA— Dei 74.000 tifosi raccolti in 445 gruppi ufficiali, 43.000 (il 59%), secondo la polizia, sono orientati politicamente (eh già, perché il Questore non è orientato politicamente? E il poliziotto che indaga non vota? Il tifoso deve essere decerebrato e non avere idee secondo loro? In Monte Mario non fanno politica?) e fanno parte di 192 organizzazioni. Di questi ultimi, 39 sono su posizioni di estrema destra, 74 genericamente di destra, 22 di estrema sinistra e 57 genericamente di sinistra. I restanti 253 sodalizi non hanno connotazione (la vera notizia dovrebbe quindi essere che la maggioranza sono non politicizzati). In base a questi dati, la polizia ha stilato anche un elenco di 23 squadre le cui tifoserie «hanno evidenziato un profilo politico particolarmente aggressivo» e si «sono distinte per una particolare propensione verso comportamenti violenti »: Ancona, Ascoli, Bari, Cagliari, Cavese, Nocerina, Catania, Cosenza, Genoa, Inter, Lazio, Livorno, Napoli, Parma, Perugia, Pisa, Roma, Savona, Ternana, Torino, Triestina, Venezia e Verona (ci sarebbe molto da dire su questa lista... e comunque manca una squadra ;-) indovinate quale?.

LA MAPPA — I club di destra e di estrema destra raccolgono la maggioranza dei tifosi e sono concentrati in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Marche e Sicilia; l’orientamento verso sinistra ed estrema sinistra è egemone solo in Toscana. Al Sud generalmente gli ultras non hanno connotazione. I gruppi di destra sono caratterizzati da un «ideale utopico e romantico» di «fede del tifo», da un «marcata tendenza ad iniziative aggressive» e, talvolta, «da suggestioni razziste e xenofobe». A sinistra, invece, c’è una «vocazione sociale e terzomondista », gli spalti diventano «terreno di lotta», anche sociale, e «strumento per contrastare la fascistizzazione delle curve» (Ma davero? Chi lo avrebbe mai detto! Quanto hanno speso - dei soldi nostri - per 'sto rapporto?).
Qui si registra «l’interesse di realtà antagoniste dei centri sociali» e si segnala (Cagliari e Viterbo) «la presenza degli anarco-insurrezionalisti» (guarda caso... a Viterbo, nella sterminata curva gialloblu, ci sarà stato un ragazzino con una A cerchiata... ancora non sa quel che rischia in questo meccanismo diabolico!)
Ma le divisioni politiche o di campanile possono essere agevolmente superate in nome del «credo utras» e di un interesse unico (vedi derby Lazio- Roma del 21 marzo 2004 interrotto su richiesta dei tifosi per un presunto, falso, incidente mortale) che, spesso, si materializza nella lotta al calcio moderno, visto come un sistema corrotto che ha sacrificato gli ideali (non è forse vero?), e i comuni nemici delle forze dell’ordine. 
ULTRAS — Lo stadio, riflettono gli esperti (esperti?), a partire dagli anni ’70 è diventato «luogo di aggregazione » per giovani che, in cerca di identità, si richiamavano al modello dei violenti hooligans inglesi. Uno stile teorico presto abbandonato permettendo ad esempio che le donne accedessero alla curva, rinunciando alla violenza gratuita (ma non a quella contro Polizia e avversari) e dotandosi di strutture verticistiche e codici comportamentali.
Il «senso di appartenenza » diventa un dogma. Essere ultras è uno «stile di vita » (ahhhh, meno male che c'è l'esperto...).

INFILTRAZIONI E AFFARI — Sono di regola le infiltrazioni di soggetti che cercano di fare proselitismo politico sugli spalti.
Ma a mimetizzarsi tra gli striscioni ci sono anche elementi della criminalità, comune e organizzata, specialmente a destra. Tra i supporter di destra albergano anche aderenti a Forza nuova e skin-heads. Tra quelli di sinistra non mancano gli anarco-insurrezionalisti (d'altra parte sarebbe strano il contrario. Il calcio piace a tutti, camerati e compagni).
In tanti criticano violentemente l’attività affaristica- lobbistica interna. Accusati di questo sono gli Irriducibili della Lazio «avversati dalla maggior parte dei sodalizi». «Negli ultimi anni molte tifoserie hanno accresciuto» la tendenza affaristica» e, in passato, sono state finanziate dalle società calcistiche.

CONTATTI—I gruppi comunicano con internet, radio private e 95 pubblicazioni (fanzine). Anche quelli storicamente nemici. Nel ’95, dopo l’omicidio a Genova di un rossoblu, molti si sono uniti nel «Movimento ultras nazionale» per opporsi alla violenza (pure teorizzata) e a ciò che, trattando il tifoso come consumatore, gli nega un ruolo da protagonista: industria calcistica, pay-tv e commercializzazione del calcio.

UN ESERCITO IN CAMPO — Contro questo stato di cose (quindi a protezione del sistema corrotto avversato dagli ultras) a ogni partita vengono schierati migliaia di uomini delle forze dell’ordine che, nella stagione 2003-2004, hanno arrestato 281 persone, ne hanno denunciate 1.105, a 733 delle quali è stato vietato di rimettere piede negli stadi.
Mentre a Milano va verso l’archiviazione una delle poche inchieste sul tifo: quella del pm Fabio Roia sugli scontri nel derby Milan- Inter di Champions league, interrotto il 12 aprile per un lancio di oggetti (davvero? Ma come! Complotto, erano d'accordo, abbiamo le prove, il Processo del Lunedì, arrestateli, Biscardi... E poi tutto archiviato? Il complotto non c'era. Noooooo! Com'è che gli "esperti" che hanno stilato questa bella relazione non lo hanno detto subito? Evidentemente a Milano c'è qualche magistrato serio.
Leggiamo tutta la notizia (riportata in un trafiletto, dopo pagine e pagine di giornali:
"CALCIO: INCIDENTI EURODERBY, PM CHIEDE ARCHIVIAZIONE MILANO, 16 SET - Il pm di Milano Fabio Roia ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta contro ignoti scaturita dopo la sospensione dell'euro-derby del 12 aprile 2005, interrotto per via di un lancio di razzi, uno dei quali ferì il portiere milanista Dida.
L'inchiesta ipotizzava il reato di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa delle competizioni, ovvero che parte dei tifosi facessero pressioni sulla società per avere dei vantaggi, anche di tipo economico. "Dall'esito dell'articolata attività di investigazione, che si ritiene abbia fornito dati di buona attendibilità, non sono emersi elementi tali da suffragare la notizia di reato originaria", ha spiegato Roia.
Il pm sottolinea che la Procura ha "acquisito notizie di interesse extra giudiziario  in un contesto milanese, quello relativo alle società di Inter e Milan, e segnatamente dell'Inter per l'assenza di risultati sportivi ottenuti che rende maggiormente critica la tifoseria".
Notizie che hanno evidenziato "la discontinuità nei rapporti con gli esponenti della curva voluta dalla gestione Moratti, fortemente impegnato in una 'bonifica culturale' dell'evento calcio negli aspetti della vivibilità dello stadio (sicurezza e fruibilità dello spettacolo) e nei rapporti con tutta la tifoseria (responsabilizzazione della curva, tutela degli altri tifosi e rispetto dei ruoli)".
Che significa? Che quello che hanno detto questori, prefetti, governatori, presidenti, papi e massaie...

ERA UNA BUFALA!
Negli aggiornamenti del 16 aprile 2005 lo dicevamo già: "Siamo di fronte ad una canea di giornalisti che non sanno di cosa parlano. Tutto ciò che non capiscono, è premeditato. Sono completamente all'oscuro dei meccanismi che muovono la folla e, d'altra parte, molto più facile sposare la ragione del complotto, piuttosto che approfondire altri aspetti. Di questo sono responsabili anche i vertici delle questure che, spesso, sono perfettamente a conoscenza di certe dinamiche "da stadio" (le "squadre tifoserie" della Digos non le ho inventate io), ma trovano più comodo e populistico accettare le pulsioni dei mass media e del sentire comune. Chi ha vissuto la curva sa perfettamente che fatti come quelli di Lazio/Roma, Inter/Milan, Siena/Roma di Coppa Italia non sono premeditati ma frutto del momento e dell'imitazione".
Vero Gianni Mura?

15 settembre 2005 (sera): verso mezzanotte saranno on line le foto di Roma/Aris Thessaloniki. Siete pronti a sentirvi male?
Ho ricevuto da Alessio un rarissimo videotifo di due minuti relativo a Roma/Hellas Verona del 17 aprile 1978

15 settembre 2005 (pomeriggio): ricevo e pubblico: "Lorenzo probabilmente hai letto l'intervista al responsabile marketing della diadora a Il Romanista senza averla sentita su Retesport alla trasmissione "Tutta la Vita".. io l'ho sentita e ho anche mandato un sms dicendogli che sono innamorato della maglia tradizionale "rossa coi bordi gialli" e quando hanno letto il mio sms il signore in questione ha addirittura chiesto conferma ai conduttori della trasmissione se fosse vero che la maglia tradizionale della Roma è rossa coi bordi gialli!!!!!! Non ho parole...".
Il Tempo
Corriere dello Sport
Il Romanista
15 settembre 2005: comunicato ufficiale della Curva Sud:
COMUNICATO STAMPA
Abbiamo atteso la fine della prima partita casalinga della Roma per esternare i nostri pensieri, visto che non siamo soliti giudicare prima di verificare le novità.
Abbiamo sempre ritenuto in cuor nostro i nuovi decreti antiviolenza del Ministro Pisanu inutili per le finalità che si propongono di raggiungere e pensati da chi non ha mai messo piede in uno stadio di calcio, se non in tribuna d’onore.
Avevamo ragione.
Al momento in cui la maggior parte dei tifosi hanno sottoscritto il rinnovo dell’abbonamento, nessuno ha fatto sapere dell’erezione di novelli muri di Berlino all’interno della Curva Sud che avrebbero impedito a coloro che hanno l’abbonamento nel settore curva lato Monte Mario di potersi spostare nella parte centrale della curva.
In un carbonaro silenzio, le istituzioni hanno lavorato senza lasciar trapelare nulla e senza coordinarsi con l’A.S. Roma, che pure nulla ha fatto sapere al riguardo ai suoi affezionati abbonati, con una campagna abbonamenti complicata e disorganizzata.
Il risultato è stato che ieri in Curva Sud, tornelli a parte, non si è notato alcun positivo cambiamento di rilievo, visto che ciascuno ha occupato il posto che più desiderava occupare, mentre l’elemento negativo è rappresentato dal fatto che alcune famiglie sono state disgregate, con mamme costrette ad andare nel settore di curva lato Monte Mario e figli liberi di andare nel settore centrale della curva.
Com’era ovvio che accadesse, la maggior parte delle persone hanno scavalcato per riavvicinarsi ai propri amici e parenti, e questo ha senz’altro creato una situazione di pericolo che prima non esisteva.
Oltre ad evidenziare il deprimente spettacolo di un Olimpico semivuoto per la prima di campionato, frutto esclusivo della nuova normativa, con il presente comunicato esprimiamo – sicuri di interpretare il pensiero della quasi totalità dei tifosi che frequentano la Curva Sud dell’Olimpico - lo sconcerto per ciò che appare essere un tentativo – perfettamente riuscito - di complicare ulteriormente la vita del tifoso.
Prevediamo, qualora le cose non dovessero cambiare, seri problemi di ordine pubblico, visto che se non accade nulla è sempre e solo grazie al senso di responsabilità dei gruppi organizzati.
Tuttavia la pazienza, messa a dura prova da inefficienza, disinformazione e vessazioni, può venir perduta. 
Invochiamo l’intervento dell’A.S. Roma perché cerchi di tutelare i suoi tifosi prendendo come base di partenza il fatto che in Curva Sud – per volontà popolare - i posti numerati non verranno mai rispettati, così come si è potuto verificare in occasione di Roma/Udinese.
E’ quindi inutile impedire ai tifosi con accesso dai cancelli 18-19-20 che intendono stare vicino ad amici e parenti con ingressi 15-16-17 di poterlo fare.
 Quale suggerimento concreto, chiediamo che l’A.S. Roma dia una settimana di tempo ai tifosi con ingressi dai cancelli 15-16-17 per cambiare il proprio abbonamento con gli ingressi 18-19-20, visto che nessuno era stato informato delle modifiche che sarebbero intervenute al momento dei rinnovi degli stessi oppure di aprire il cancello divisorio che separa gli stessi.
Oltre a ciò, chiediamo che si possano acquistare i biglietti allo Stadio Olimpico anche il giorno della partita, visto che negare tale possibilità si traduce in un danno per coloro che vogliono vivere una giornata di sport all’aria aperta e non davanti a una TV.
Abbiamo cercato di essere propositivi per evitare problemi futuri.
In assenza di segnali di riscontro positivi, è logico prevedere forme di disobbedienza il cui livello di civiltà sarà lasciato alla coscienza di ciascuno e al comportamento da parte delle forze dell’ordine che prestano servizio allo Stadio Olimpico.
 Si spenga la tensione, si ascolti la gente.

Tutta la Curva Sud

The Big Bastard (sei un grande) mi segnala un altro motivo anti-Diadora: http://www1.diadora.it/testimonials/allenatori/home.php?lin=0.
Ho comprato il biglietto per la partita di stasera. Il commento del titolare della Lottomatica è stato, testuale: "queste norme non servono a un c*****. Je li farei riempì a Pisanu 'sti moduli!". Ho annuito e mi ha dato un certo fastidio dover annotare il mio nome a penna sul biglietto. Nel frattempo mi viene segnalata dall'amico Bobo il metodo usato dai bagarini per vendere i biglietti: "il baga segue un gruppo di stranieri che resta costernato davanti al botteghino chiuso (e te credo: è l'unico Paese al mondo dove non si può comprare il biglietto allo stadio! n.d.L.)... si fa avanti, vende il prodotto, e i malcapitati si avviano al cancello ignari... lo steward col palmare guarda il giapponese di turno... guarda il nome sul visore... Gennaro Malaparte! Poi, giustamante pensa... "che cazzo c'entra sto' poraccio... ce famo l'ennesima figura del cazzo..." e gennaro cogli occhi a mandorla passa ancora una volta ignaro".

PISANU 0 - GIAPPONESE 1!
Passiamo ora all'analisi dell'intervista di Gelindo Bordin, ex olimpionico (di atletica ovviamente) e Direttore del marketing alla Diadora, rilasciata a "Il Romanista":
Sulle maglie, spiega Bordin, "quelle resteranno fino alla fine della stagione, anche se il prossimo anno (il prossimo anno???? Ma nun je scade er contratto??? Oddio no!) cercheremo di venire maggiormente incontro alle esigenze dei tifosi" (il solo modo è sparire).
Bordin, "Janus" è stato bocciato.
"L'iter di approvazione del pallone lo abbiamo perseguito nei minimi dettagli. Janus è stato proposto e accettato, non certo imposto (qui ha ragione. E' la Società che dovrebbe mettere dei paletti). Ma è chiaro che adesso stiamo aprendo gli occhi, siamo disposti ad ascoltare le indicazioni di tutti e stiamo facendo le valutazioni del caso".
Cambierà sin dall'impegno di giovedì in Coppa UEFA?
"Questo dobbiamo ancora deciderlo" (decidete entro stasera alle 21 perché se per ipotesi la Roma perde e un qualsiasi raccattapalle cicca il pallone domani dovrete chiudere tutti i negozi Diadora).
Non si potevano prendere prima certe decisioni? Si dice che i giocatori si fossero lamentati da tempo...
"Posso assicurare che  avevamo ricevuto l'ok della società. Altrimenti non avremmo potuto metterlo in commercio".
Eppure il primo "Janus" era stato modificato proprio per le proteste dei giocatori.
"Noi abbiamo modificato il pallone in base alle indicazioni della squadra. In questo momento il pallone rispecchia le caratteristiche del passato con una parte migliorativa che sono dei canali di cucitura che permettono , nei calci più lunghi, al pallone di essere più preciso. Sia come numero di elementi che lo compongono, che come peso e struttura, il pallone è tradizionale" (già, ma il colore no. Giustamente il portiere dell'Udinese diceva che era come se dipingessero le porte di verde!)
Quindi anche come peso.
"Si. Passateci due o tre grammi in più o in meno ma sono fisiologici perché basta cambiare il tono della tintura".
La Diadora aveva fornito alla Roma anche altri palloni o solo il modello bicolore?
"No, solo questo, il pallone era nato pensando allo scudetto della Roma, riportando due colori che si pensava non creassero problemi (quei due colori portateli, in modo armonico, sulle nostre maglie, cazzo!) E da lì si è partiti per lo sviluppo cromatico".
Sono stati fatti degli studi appositi per capire se il rosso e il giallo fossero due colori ben visibili in contrasto col prato verde?
"Sì, abbiamo fatto degli studi (ma de che...) ma soprattutto abbiamo lasciato che fossero i giocatori a darci l'indicazione finale".
Gli oculisti ritengono (ragazzi, Roma è Roma!) che questa unione cromatica richieda uno sforzo ottico superiore rispetto a una sfera bianca.
"Abbiamo letto anche queste informazioni e naturalmente ne terremo conto".
Cambiamo argomento: cosa c'è dietro la creazione di una nuova maglia?
"L'iter è abbastanza complesso (eppure dovrebbe essere semplice semplice). La Diadora ha cercato di fare una maglia tecnica per i giocatori. Abbiamo fatto una ricerca sui tessuti e dal quel punto di vista è una delle migliori (non abbiamo dubbi al riguardo e per questo siamo ancora più inc********. Era sufficiente pochissimo per arrivare alla perfezione), La maglia elasticizzata permette di rimanere aderente al corpo e di favorire la sudorazione. La produciamo in Italia e per questo non abbiamo badato ai costi, cercando di fornire un prodotto di altissima qualità (siete ancora più colpevoli: che cosa ci voleva, dopo le indicazioni dello scorso anno, ad arrivare all'eccellenza?). Dal punto di vista grafico tutto è discutibile e opinabile (tranne la maglia tradizionale)  ma sicuramente alla base c'è un progetto tecnico molto importante (per chi?). Comunque si è cercato di riprendere i colori della Roma" (e nun lo so! Di chi dovevano essere? Della Juve? Del Padova? Della Sampdoria? In ogni caso avete sbagliato ancora perché il nero NON è un colore della Roma e già ve lo avevamo detto).
Per un'azienda non sarebbe meglio attenersi il più possibile alle tradizioni?
"Sono indicazioni che abbiamo raccolto (le avevate raccolte pure lo scorso anno. Ora basta, vogliamo la Robe di Kappa che ha fatto delle maglie splendide dal Brasile all'Azerbaigian) e cercheremo di tenerne conto per la prossima maglia" (speriamo non ci sia una prossima volta).
Come mai per la Coppa UEFA in bianco e non in giallorosso?
"Nel momento in cui si va all'estero dobbiamo tener conto anche dei colori delle maglie delle altre squadre (mi/ci risulta che solo il Lens, il Motherwell e poche altre abbiano la maglia giallorossa... lo sa Gelindo Bordin?). La scelta del bianco è stata fatta perché di notte è più visibil"e.
Ci ha servito un assist: allora di notte ridateci un pallone bianco...
"E' vero ho fatto un autogol" (ve lo avevo detto che il pallone non sa neanche cos'è....)
La maglia di Coppa Italia i tifosi l'hanno proprio bocciata?
"Noi volevamo attenerci alle tradizioni, la maglia di uno dei tre club dalla cui fusione è nata la Roma era verde (e bianca. Peccato che le altre due fossero rossoblu e rossogialla). Comunque ne terremo nota per il futuro" (il vicentino Bordin ci vuole far credere che sappia quali sono le tre squadre che hanno dato vita alla Roma e quali siano i loro colori. Prego qualsiasi conduttore di fami avere un confronto con Bordin. Sono disposto a pagare).
Il pallone sarà cambiato in corsa, le maglie?
"No, le maglie restano così, anche perché sul pallone stiamo valutando aspetti tecnici. Sulla maglia non ci sono controindicazioni tecniche".
Da dove nasce la scelta della banda nera tra il rosso e giallo della prima maglia?
"E' un discorso cromatico legato al colore del calzino" (già. Peccato che il calzino nero lo abbia introdottto proprio la Diadora nel 1998/99. Prima era rosso con bordo giallo, vedi Almanacco Panini e Statuto del 1927 con cui è stata fondata la Roma).
Durante la presentazione delle prime maglie ce ne era anche una arancione per la Coppa Italia, dunque oltre alla verde ce n'è un'altra?
Sì. Anche perché la prima maglia verde (PRIMA MAGLIA VERDE??????????? La prima maglia è rossa con  i bordi gialli!) in trasferta potrebbe risultare incomaptibile con quella della squadra che gioca in casa" (quindi se giochiamo con l'Avellino, loro giocano in verde e noi in arancione... Roba da pazzi)
Perché il disegno asimmetrico con la maglia un po' sbilanciata a sinistra dove cin sono i fascioni?
"E' stata una scelta in base alle tendenze attuali". (Che c***** vuol dire? Quali tendenze? Attuali de che? Pensate che veniamo dalla Val Brembana? Abbiamo quasi 3000 anni di storia a fronte di qualche decina dei vostri!)
La Roma come cavia per maglie create solo con una precisa logica industriale?(esatto, bravo intervistatore)
"E' chiaro che quando si crea qualcosa lo si fa per dare ad entrambe le parti un ritorno economico (lasciate stare la tradizione, quindi. Parlate di euro.) Tuttavia la Diadora non ha usato la Roma come cavia. Per noi la Roma è un progetto importantissimo (bene, non lo avete studiato a sufficienza), lo dobbiamo vivere come una partnership. E ascoltare le esigenze dei tifosi che rappresentano il calcio" (le belle parole non ci piacciono. Vogliamo i fatti. Ve lo avevamo detto lo scorso anno e ci avete preso per il culo. Non vi crediamo più. Non vi vogliamo più vedere).
Voi avete fatto delle maglie simili per tutte le squadre sponsorizzate dalla Diadora. E' così complicato produrre linee diverse per ogni vostra squadra?
"Sicuramente è stata una scelta aziendale quella di fare delle maglie simili tra loro, per lanciare una linea (di cui a noi non frega un c****). Per il futuro però ci stiamo muovendo in modo diverso" (La Roma è unica. Noi siamo unici. La maglia deve essere unica e tradizionale. Non ci sono margini di discussione. Siete arrivati ieri e vi permettette di dire come dobbiamo vestirci.
O vi adattate VOI a noi o sarà guerra perpetua).


14 settembre 2005: una volta a settimana, avremo delle vignette disegnate da Sacrà per l'emittente Super3, con cui collabora. Ecco le prime:
Paolo Di Canio: made in Naples
L'avevamo detto sin dal 23 luglio 2005 (controllare gli aggiornamenti) e con la vignetta del 1° agosto, ma la Diadora - al solito - non ha capito. Solo ora, con la sollevazione delle televisioni, ha forse capito che il pallone serve per giocare a calcio e non è un esercizio cromatico di stile.
L’ESPERTO (Il Messaggero) 
 ROMA - «Un pallone così può fare davvero dei brutti scherzi». Il professor Walter Gerbino, docente di psicologia all'Università di Trieste e esperto nella percezione dei colori non si sorprende delle lamentele di tifosi e giocatori. Professor Gerbino, la Roma ha un pallone invisibile? «No, invisibile no, però quando ruota, quel giallo e rosso finiscono per dare una tonalità arancione con poca "riflettanza". Così si capisce meno come ruota il pallone. Poi un arancione ne' troppo scuro ne' troppo chiaro come questo, sul verde dell'erba si vede poco».
Non è strano? Si pensa che rosso e arancione siano così distanti... «Il problema non è solo cromatico. E' anche della luce che un oggetto e lo sfondo in cui si muove riflettono. Se è molto simile, si dicono "isoluminanti" e la percezione del movimento è molto scadente quando oggetto e sfondo sono isoluminanti, anche se la differenza cromatica è forte. Un pallone così si vedrebbe benissimo su un campo coperto di neve». Certo, la neve all'Olimpico non è così facile da ottenere. Ma perché si vede male in Tv? «Perché la televisione diminuisce la differenza di colore, non fa passare tutto il segnale cromatico. Quindi, addio palla. Probabilmente chi ha progettato il pallone si è fidato del modo in cui si vede da fermo. Ma in movimento le cose vanno diversamente».
Suggerimento
per la Diadora:

 

Mimmo Ferretti (Il Messaggero)
ROMA – Janus sta per andare in pensione a due mesi scarsi dalla sua nascita. Non piace ai tifosi allo stadio, non piace neppure alla gente che se ne sta davanti al televisore e, soprattutto, non piace ai giocatori di Spalletti, che (per ovvi motivi...) non lo dicono a voce alta. E’ poco visibile e sostanzialmente ingovernabile, dicono i vari addetti ai lavori in tribuna o in campo. Nessuno a Trigoria si azzarda a dire che la Roma ha perso contro l’Udinese per colpa del pallone da luna park, ma un po’ tutti hanno voglia di metterlo in magazzino e non usarlo più. 
C’è chi ha paragonato Janus ad un pallone da basket; chi l’ha etichettato come una melagrana e c’è pure chi si è divertito a dipingerlo come un tipico pallone da spiaggia: sta di fatto che, finora, ha raccolto più critiche che consensi. Quei due clamorosi, incredibili lisci di Totti domenica sorsa contro l’Udinese? Colpa del pallone, hanno detto in parecchi. Vero o falso, i due episodi che hanno visto protagonista uno dei giocatori tecnicamente più bravi, se non altro hanno avuto il merito di (ri)sollevare il problema. E la Roma non è rimasta a guardare: ieri, complice la presentazione delle maglie per l’Uefa, riunione a Trigoria tra la dirigenza giallorossa e la Diadora, l’azienda che produce Janus: la voce che giovedì, in occasione della partita contro l’Aris di Salonicco, si giocherà con un pallone nuovo e monocolore è più di un’ipotesi. «Stiamo studiando una sorpresa», ha svelato Gelindo Bordin, direttore marketing della Diadora (oddio, no!!!!!, n.d.L.). Di Janus, che viene confezionato in Cina, ne sono stati ordinati in un primo tempo cinquemila esemplari: il vecchio stock sta andando a ruba, perchè ai tifosi il gadget piace. «Volevamo che non fosse solo un pallone, ma un oggetto, un simbolo. Ora stiamo valutando soluzioni alternative», ha dichiarato ancora Bordin. 
Ma che cosa si rimprovera al pallone bicolore? La Diadora, in una nota informativa dello scorso luglio, parla di “una sintesi perfetta tra stile e ricerca tecnologica“ (peccato manchi un componente essenziale: la funzionalità allo scopo di giocare al calcio, n.d.L.). Il rivestimento del pallone è in poliuretano termoplastico, “un materiale molto soffice e elastico che garantisce un tocco morbido e un eccezionale controllo del pallone“ stesso. In realtà, le accuse più ricorrenti nei confronti di Janus bicolore sono la scarsa visibilità e la sua eccessiva leggerezza: un problema mica da ridere, ad esempio, per i portieri soprattutto sulle traiettorie lunghe o alte. In più, quel pallone è scarsamente rintracciabile dai tifosi allo stadio o davanti alla tv perché non ha colori che si contrastano fortemente l’uno con l’altro e, perciò, si perde quando sullo sfondo c’è una tribuna più o meno piena. Il problema Janus era stato sollevato dal clan dei portieri della Roma fin dai tempi del ritiro di Castelrotto, tanto è vero che nelle settimane passate la Diadora aveva spedito a Trigoria un paio di prototipi da studiare (bianco e arancione anzichè rosso e giallo, ad esempio) e utilizzare eventualmente in coppa Uefa, ma alla fine un po’ tutti hanno convenuto che era meglio, anzi meno peggio non cambiare. Dopo la partita con l’Udinese, però, l’ennesima verifica e la decisione di cambiare. Oggi la Diadora comunicherà alla Roma la soluzione individuata già per la partita contro l’Aris: si va verso una soluzione all’antica, cioè con un pallone monocolore, sostanzialmente bianco. Ci sarà bisogno di almeno venti esemplari, dato che la società giallorossa ne utilizza altrettanti per ogni gara, distribuendone almeno quattro per ogni lato del campo per facilitare una veloce ripresa del gioco. Complicato usare stabilmente i palloni dello scorso anno perché sono già fuori produzione agonistica. 
Calcio - L'A.s. Roma passa ad Hera per il match con l'Aris Salonicco
Ore febbrili in casa A.s.Roma per risolvere il problema del pallone Janus, che non piace a tifosi ed addetti ai lavori. Secondo quanto risulta a Sporteconomy.it l'A.s. Roma sta valutando un nuovo pallone per il match di giovedì con l'Aris di Salonicco (match inaugurale di Coppa Uefa 2005/6).
Porta sempre la firma della Diadora, si chiama Hera e sarà completamente bianco con inserti neri (allo studio anche una seconda opzione completamente "arancione"). Janus, però, non finirà in "soffitta", come molti erroneamente credono. Fonti vicine alla squadra ci confermano l'utilizzo del pallone incriminato nelle prossime gare di campionato. Ma la Diadora sta lavorando per varare una versione Janus "cromaticamente correct". Ovvero bianco-rosso e non più arancione/rosso. Quindi più visibile ed addomesticabile dai calciatori giallorossi.
Lo stesso pallone, tra l'altro, è attualmente utilizzato (con un binomio cromatico composto dal bianco e dal blu) dall'Hannover 96 in Germania ed in altre versioni da tutte le squadre sotto contratto con Diadora. 
http://www.sporteconomy.it/index.php?id=0,3636,0,0,1,0
Il pallone con cui la Roma giocherà contro l'Aris
Calcio - Il caso Janus: non piace ai telespettatori, ma è il gadget più richiesto a livello di merchandising
Janus, il nuovo pallone hi-tech della Diadora, sta creando un vero e proprio subbuglio tra le fila degli addetti ai lavori, oltre che dei tifosi che si recano allo stadio o assistono al match in tv.
Corriere dello Sport e Il Messagero, i due principali quotidiani capitolini, hanno dedicato al caso Janus una serie di articoli con approfondimenti tecnici. Neppure molto velatamente si legge tra le righe che i due tiri sbagliati dal capitano Francesco Totti sarebbero attribuibili ai colori (giallo e rosso) del nuovo pallone, che allo stadio o in tv non sarebbe perfettamente riconoscibile.
La casa veneta, kit supplier della A.s.Roma fino al 2007, nel frattempo ha fatto sapere che sta già lavorando alla risoluzione del problema. Visto, tra l'altro, che giovedì sera la squadra giocherà in casa con l'Aris Salonicco. Una cosa è certa: nella scorsa stagione la Diadora era stata tacciata di non voler rispettare le tradizioni dei colori giallorossi. Adesso che, perfino, sul pallone sono stati apposti i due colori "base", c'è di nuovo un ritorno d'immagine negativo (perché non capiscono a cosa servono le cose nel giuoco del calcio, n.d.L.). Deve far riflettere il fatto che il pallone "inquisito" (Janus) è stato fatto provare ai giocatori e allo staff tecnico della A.s. Roma durante il ritiro pre-campionato. In quell'occasione non ci furono, nonostante i test in campo, osservazioni di alcun tipo. Insomma il mistero di questo nuovo pallone Diadora è sempre più fitto.
Nel frattempo fanno sapere in Diadora, che al di là degli aspetti tecnici il pallone Janus è tra i gadget più venduti della nuova collezione del merchandising 2005/6, con richieste perfino dalla lontana Cina. Comunque vada (ritirato o utilizzato) questo prodotto rischia di diventare un oggetto per amanti di "memorabilia". E magari sarà scambiato su EBay.it a prezzi notevolmente più alti rispetto a quello di listino.
http://www.sporteconomy.it/index.php?id=6,3631,0,0,1,0
Analisi delle nuove disposizioni con l'aiuto di un articolo tratto da Il Messaggero.
Cosa devo fare per entrare in possesso del biglietto ? 
Per comprare i biglietti basta mostrare un documento d’identità o il codice fiscale. Si possono comprare biglietti anche per altre persone. I biglietti per la partita allo stadio di Roma o Lazio possono essere acquistati presso i numerosi punti vendita della Lottomatica: a Roma sono 180, nella provincia e nel Lazio 54. 
Bisogna mostrare al rivenditore i documenti di tutti i titolari dei biglietti?
No. Il ricevitore deve solo registrare i dati dell'acquirente. Sarà lui, spiega la polizia, ad essere contattato dalle forze dell'ordine in caso di indagini su persone che occupavano i posti relativi ai tagliandi da lui acquistati. 
Questo vuol dire che il problema bagarini rimarrà irrisolto. Il bagarino compra dieci biglietti e li rivende fuori lo stadio. Siccome le indagini non potranno essere svolte prendendo come base di partenza il posto, ma la persona (Pisanu non ha capito che la responsabilità penale è personale, e che un seggiolino non può essere responsabile di un reato), è evidente che il bagarino non corre alcun tipo di rischio. Oltre a ciò, qualora dovesse mai accadere (e non accadrà mai, statene certi) che il bagarino dovesse essere contattato per sapere di chi erano i biglietti che ha acquistato, sarà sufficiente che dica "non ricordo". A quel punto il massimo che può avere è una sanzione. Considerato che le probabilità che questo accada sono una su 1.000.000, capite bene che il rischio è pari a zero e che sotto questo profilo siamo di fronte alla solita idiozia all'italiana.
Se ho avuto un contrattempo e non posso più andare allo stadio, posso regalare il biglietto? 
Sì, ma chi avrà il biglietto dovrà fare la variazione del nominativo presso un punto vendita. In futuro lo si potrà fare anche via telefono, sms, e internet. 
E' vero che la domenica i botteghini dello stadio saranno chiusi? 
No. Il decreto Pisanu prevede solo una fascia di rispetto all’interno della quale non è consentita la vendita. Quindi i botteghini della domenica saranno allestiti fuori dalla fascia di rispetto. Attualmente solo Parma lo ha già fatto. A Roma, in attesa dei botteghini nei pressi dell’Olimpico, 33 ricevitorie della Lottomatica hanno aderito alla richiesta di rimanere aperte anche la domenica mattina. 
E vabbé, spostano i botteghini di 100 metri. Che cambia?
Cosa succede se entro con un biglietto intestato ad un'altra persona ? 
Se vengo fermato e identificato, secondo il Viminale, il biglietto sarà sequestrato e il possessore verrà accompagnato fuori dall'impianto. Non sono previste sanzioni a meno che non si tratti di un soggetto con divieto di accesso alle manifestazioni sportive. Per tifosi recidivi può scattare il provvedimento di divieto di accesso. 
Una volta entrato allo stadio, posso sedermi in un altro posto? 
No. Eventuali discussioni dovrebbero essere risolte dallo steward e se necessario dalle forze dell'ordine. Ma soprattutto chi occupa un posto sbagliato lascia quello corretto libero, rischiando che venga preso da qualcuno che potrebbe commettere irregolarità. 
E allora? E' qui l'inganno! Se qualcuno si siede al posto mio e commette un reato E' SEMPRE RESPONSABILE CHI COMPIE IL REATO E NON IL TITOLARE DEL POSTO. E' uno dei principi base del diritto costituzionale. Stanno facendo leva sull'ignoranza giuridica della gente per far credere che se Tizio tira una monetina dal posto mio sono io il responsabile!
ART. 27 della Costituzione:
La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. 
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.
http://www.governo.it/Governo/Costituzione/1_titolo1.html

Lo steward può chiedermi i documenti?
Sì. Nell'atto delle sue funzioni lo steward dello stadio è equiparato, dal punto di vista giuridico, ad un incaricato di pubblico servizio.
Un minorenne può comprare un biglietto? 
Sì. Basta che mostri il codice fiscale. 
Già. E chi firma l'autorizzazione al trattamento dei dati personali?

Nel chiedersi per quale ragione se si segue il modello inglese si adottano norme che gli inglesi non hanno (in Inghilterra non ci sono i biglietti nominativi), ecco le ulteriori disposizioni del Ministero dell'Interno.
"Alla luce delle tre giornate di campionato svolte, il Ministero dell’Interno ha tracciato un primo esame sulla situazione e sullo stato di attuazione dei decreti con particolare riferimento alle misure urgenti. In particolare le criticità emerse sono relative alle procedure introdotte per la vendita dei biglietti nominativi. Successivamente ai quesiti posti dalle società e dalla Lega Calcio sono state condivise le seguenti soluzioni:
1) Vendita
La vendita dei tagliandi deve svolgersi:
• presso tutte le agenzie ed esercizi pubblici certificati;
• presso le società ed i punti vendita indicati dalle società sportive;
• presso i c.d. botteghini al di fuori dell’area sportiva;
• entro i tempi stabiliti dalle Società Sportive in maniera tale da consentire l’acquisto con varie modalità e comunque in tempo utile per l’inserimento in banca dati.
2) Procedura per l’acquisto del biglietto singolo
Per ottenere il rilascio del biglietto è necessario:
• fornire nome cognome e data di nascita dell’utilizzatore mostrando un documento di identità valido (carta d’identità, passaporto, tessera AT ecc.);
• in alternativa, presentare il Codice fiscale (ad esempio in caso di acquirenti minori degli anni 15), la Carta Nazionale dei Servizi, la Tessera sanitaria, la Carta d’Identità Elettronica, la Carta di Credito – in caso di pagamento a mezzo POS – o altra carta che consenta la registrazione dei dati elettronicamente.
3) Procedure per l’acquisto di più biglietti (fino a 10)
In caso di acquisto di più biglietti – massimo 10 – è necessario fornire nome cognome e data di nascita della persona che acquista i biglietti mostrando un documento valido, seguendo la procedura di cui al punto 2) e produrre l’elenco riportante nome cognome e data di nascita degli altri utilizzatori. In tal caso i dati sono attestati dall’acquirente che se ne assume la responsabilità ai sensi di legge.
4) Procedura per la vendita biglietti ai Tifosi Ospiti (di colore diverso)
     Ove il sistema di vendita dei tagliandi sia il medesimo o comunque compatibile, la società organizzatrice autorizzerà la società ospite a vendere, con le modalità di cui ai punti 2 e 3, il numero di tagliandi disponibile nel relativo settore.
 Negli altri casi la società organizzatrice invia il numero di tagliandi prefissati alla società ospite senza nominativo, corredati con il regolamento d’uso dell’impianto, con l’obbligo per quest’ultima di interrompere la vendita entro le ore 19,00 del giorno precedente la gara e di comunicare, entro la stessa ora, l’elenco nominativo degli acquirenti, compilato secondo le modalità di cui al punto 2.
5) Procedura per il rilascio di ingressi ad Istituzioni, Enti ed Aziende
• Procedura principale: le società organizzatrici inviano, come i tifosi ospiti, il numero di tagliandi stabiliti, corredati dal regolamento d’uso dell’impianto, intestati, senza nominativo, alle singole organizzazioni. L’ente interessato trasmette in tempo utile all’inserimento in banca dat lelenco nominativo dei fruitori assumendone le responsabilità ai sensi di legge;
• Procedura alternativa: le società organizzatrici dell’evento rilasciano, senza formalità, inviti o altro documento che autorizzi il possessore a ritirare presso i punti vendita specificamente indicati nell’invito stesso, i titoli di accesso secondo le procedure di cui ai punti 2 e 3. sull’invito dovrà essere chiaramente indicato che lo stesso non dà titolo all’accesso allo stadio se non previo ritiro del biglietto presso i punti di vendita indicati.
6) Procedura per il rilascio e vendita di tessere stagionali nominative
Si applicano le procedure di cui ai punti 2 e 3.
7) Procedura per la cessione a terzi del titolo di accesso
Nel caso in cui il possessore del biglietto intenda cedere il proprio titolo di accesso ad un fruitore terzo tale variazione dovrà essere comunque effettuata:
• presso i punti vendita di cui al punto 1 anche il giorno della gara nei punti vendita posti all’esterno dell’area riservata, presentando il titolo di accesso stesso da cambiare;
• tramite call center convenzionati (es. pronto pagine gialle, numeri verdi ecc.);
• tramite internet, utilizzando il sito della società organizzatrice e emettitrice,
     Tale variazione dovrà avvenire entro i tempi stabiliti dalla società organizzatrice al fine di consentire l’aggiornamento del data base.
8) Procedura per la cessione temporanea di tessera stagionale
Nel caso in cui il possessore di una tessera stagionale nominativa intenda cedere temporaneamente per un evento il proprio titolo di accesso ad un fruitore terzo tale variazione dovrà provvedere ad eseguire le procedure di cui al punto 7.
Al riguardo i rappresentanti delle società sportive presenti hanno rappresentato la propria soddisfazione per le soluzioni adottate, condizionata però alle soluzioni tecniche che saranno assicurate dalle società emettitrici ed ai relativi tempi di esecuzione.
Il rappresentante della Lottomatica ha assicurato la modifica immediata del software, l’implementazione del sistema entro il 20 settembre e la disponibilità, entro 60gg, di nuove tecnologie che consentiranno di aumentare il numero di ricevitorie".
Mi scrive Federico. Tutto da verificare, però iniziate ad assediare Trigoria. E' solo la Roma che può risolvere il problema.
"Ciao Lorenzo devo comunicarti una cosa che può interessare coloro che hanno l'abbonamendo in sud-distinto come me e che vogliono vedere la partita nella parte centrale della sud. Io ieri (12/09/2005) mi sono recato, come mi era stato suggerito dagli addetti AS ROMA, a trigoria.. Li ho parlato con vari
addetti facendomi sentire visto che alla mia richiesta di cambiare posto mi era stato risposto che non si poteva fare nulla... Aspetto circa 5 minuti
fuori i cancelli (e nel frattempo passa qualche giocatore nella propria macchinina che non si ferma nemmeno per fare 1 autografo ad un solo ragazzo)
e, mentre aspetto, con un mio amico che ha lo stesso problema, che il portiere di trigoria torni dal parlare con chi di dovere del reparto biglietteria arrivano due ragazze che hanno il problema opposto al nostro e che cioè vogliono passare dalla sud alla sud-distinto e così decidiamo di provare a chiedere se è possibile effettuare uno scambio tra i nostri abbonamenti e ci viene risposto di si però solo da martedì-mercoledi della proxima settimana!! Quindi se si trova uno di sud disposto ha fare il campio posto vi è la possibilità recandosi a Trigoria.
PS Se per qualche motivo l'abbonamento nn è stato utilizzato a roma udinese e si volesse cambiare posto ciò è possibile a patto però che nn sia stato
utilizzato.
****PISANU BUXXXXXX****
Senti che mi ha detto un celerino :" Andate a fare casino a trigoria"
SPETTACOLARE!!!!!!!!".
(ANSA) - ROMA, 13 SET - Seconda iscrizione nel registro degli indagati per Carraro nell'ambito dell'inchiesta romana sul caso Salernitana, ora per diffamazione. Il pm Pollidori ha iscritto come atto dovuto il presidente della Figc dopo che l'avv.Taormina, che patrocina Aliberti, aveva presentato querela, ritenendo lesive le osservazioni fatte dallo stesso Carraro nei confronti del patron della Salernitana dopo l'esclusione della squadra campana dalla serie B. Carraro era gia' indagato per abuso d'ufficio.
DIFFIDATELO! Ha più procedimenti penali pendenti lui che il 60% degli ultras della Curva Sud!
Chi sa dire a Paolo dove vedere la Roma a Barcellona?
Qui, siccome la violenza in Inghilterra è stata sconfitta, il video in cui i tifosi del West Ham attaccano il pub dove stanno i tifosi del Millwall.
Nella pagina dedicata a Cuore Giallorosso, inserita, proprio alla fine, una bella e inedita foto di Roma/Atalanta 1985/86 che raffigura il gruppo in questione.
Una richiesta personale. Chi mi sa dire chi è il Renato al quale in basso è stato dedicato uno striscione per la sua morte?
Inserite 4 foto e 3 filmati di Reggina/Roma. Aggiornata la classifica relativa al valore della Roma in Italia e in Europa.
Segnalo poi la nascita del sito http://www.legioneoltrarno.altervista.org/ dedicato ai tifosi della Roma che risiedono più in su dell'Arno.
Qui sotto, alcuni striscioni recenti contro la legge Pisanu che sembrano prendere spunto dallo striscione dello scorso anno dei romanisti post-sequestro di Orvieto.

13 settembre 2005 (pomeriggio): Mirko chiedeva, qualche giorno fa come fare per vedere gratis le partite inglesi. Arriva la risposta da Stefano: "il modo c'è..ed è assolutamente gratis...( un applauso alla parola GRATIS)...basta , infatti, possedere un vecchio decoder con tecnologia SECA...per intenderci i vecchi GOLD BOX di telepiù...fare qualche piccola modifica al software...e per magia...si aprono tutte le pay per view francesi...all'interno delle quali oltre a riuscire a vedere tutte...e dico TUTTE...le partite della ligue 1 del campionato transalpino..riusciamo a vedere tutte ( o buona parte, a seconda delle giornate)le partite della premiership inglese...in diretta o in leggera differita..a seconda dello spazio e dei canali disponibili...l'unica pecca e che ci tocca vederle col commento in francese...e solo i decoder con tecnologia PIONEER ricevono l'opzione "lingua originale" per vederle in inglese.
Comunque detto tra di noi..mi pare già abbastanza!!". Se Mirko mi riscrive gli dò la e-mail per il supporto.
Kapitano, sulla Diadora: "La Diadora poteva anche parlare di innesti, innovazione e cose inedite, ma speravo si riferissero all’aspetto tecnico della maglia, ai tessuti, e mantenere la tradizione nei colori e nelle forme. Solo in questo caso era ed è possibile un connubio tra tradizione e innovazione. Ma le nostre speranze sono state disilluse ieri pomeriggio per l’ennesima volta".
Alessandro, del Roma Club Lanciano "Bruno Conti", mi manda questa foto (che troverà posto tra quelle curiose). Si tratta di una frazione di Casoli, un paesino abruzzese a pochi km. da Lanciano.
Londra


13 settembre 2005: sono state presentate le maglie della Roma per la Coppa UEFA e per la Coppa Italia. La mia (personalissima) impressione è che la maglia per la Coppa UEFA, tutto sommato, sia la meno peggio tra tutte quelle che la fervida fantasia della Diadora abbia partorito. Certo, sarebbe stata meglio che avesse avuto le maniche bianche con bordo giallorosso, mentre il colletto è ben fatto, ma se guardiamo quegli orrendi triangoli delle prime tre maglie possiamo capire che la stessa è OK, anche se dovrebbe pur sempre essere una seconda maglia. La prima dovrebbe essere rossa, mentre invece una divisa integralmente rossa è la seconda UEFA. Rientra invece, a ragione, tra le peggiori maglie di sempre della storia della Roma quella prevista per la Coppa Italia, che sembra - come mi dicono - "l'autobus del 1970 co' l'addobbo per il Natale de Roma". Apprendiamo inoltre che dopo il compianto Marco Ferro, responsabile marketing della Diadora dello scorso anno, il nuovo direttore del settore è Gelindo Bordin, nato a Longare, Vicenza, il 2 Aprile 1959, oro Olimpico a Seul nella maratona. Con tutto il rispetto possibile per un grande campione di atletica: il calcio - caro Bordin - e il tifoso di calcio, è un'altra cosa.
A sinistra, la prima maglia per la Coppa UEFA.
A destra, la divisa per la Coppa Italia.
La seconda maglia di Coppa UEFA prevede la maglia rossa con la quale la Roma gioca in casa con i pantaloncini e i calzettoni rossi. 
Il dissenso viene espresso da queste e-mail.
"Ciao Lorenzo sono Valerio, un tifoso della Roma.
Ho appena appreso della presentazione delle nuove maglie della diadora per la coppa Uefa e coppa Italia.Ogni anno penso che il calcio abbia toccato il fondo e che ci hanno tolto tutto, e ogni settembre mi ricredo e vedo come sia possibile pure grattarlo il fondo per andare ancora più in basso.
Ormai indossiamo altri colori decisi da qualche coglione presunto esperto di marketing (presunto perchè per esempio io non ho acquistato nè acquisterò maglie che infangano la nostra tradizione e le mie memorie infantili) e giochiamo con un pallone che fa diventare strabici e sembra un pomodoro (oltre ai problemi che sembra stia creando agli stessi calciatori...). Inoltre dopo colpevoli settimane di titubanza mi sono deciso a fare l'abbonamento e smettere di fare la fila per prendere i biglietti (tanto alla fine sto allo stadio 9 partite su dieci) e apprendo ora che le voci (sul giornale il Romanista per esempio) sulla riapertura della fallimentare campagna abbonamenti sono del tutto infondate. Ti ho scritto per sfogarmi e aggiungere un'altra voce alla schiera degli incazz...indignati.
 Saluti giallorossi"
Ancora:
Ciao lorenzo...penso tu abbia già visto lo scempio...in ogni caso te lo riporto per comodità. E' uno spettacolo anche il comunicato...leggitelo e raccapricciati... ti faccio notare questo passaggio in particolare : "E per quella che sarà una protagonista nel palcoscenico del calcio europeo non poteva mancare una madrina internazionale. A tenere a battesimo la nuova maglia, l'australiana Giulia Smith, è stata la modella e prima ballerina al Moulin Rouge, che nutre grande simpatia per la squadra romanista. In pratica abbiamo per madrina della maglia una mignotta...e ce ne dobbiamo pure rallegrare! la diadora sta davvero toccando il fondo...
Ma la chiusura più degna la merita la e-mail di Roberto, in quanto, prima ancora di averla vista, ha intuito il contenuto della pagina dedicata alla Diadora che era già pronta ed aspettavo di mettere on line proprio aspettando che venissero presentate le ultime creazioni:
Ho appena visto le nuove maglie per l’Uefa sul sito Diadora…. sono senza parole. Sono di un così cattivo gusto estetico che appunto non so che dire.  Continuano a propinarci maglie da Palio di Siena e la società non fa mai niente, con le mani legate da contratti in cui non riescono ad esercitare un minimo di giocoforza. Io pago (!!!) e le maglie me le fate come le voglio, in questo modo la società dovrebbe tutelare e onorare i simboli di una storia che non appartengono nemmeno a loro e lo devono capire. A questo punto è evidente che anche la società se ne frega. La cosa che più mi rammarica però è la presa in giro. Le nostre richieste dello scorso anno per il rispetto della maglia sono arrivate al mittente, ma l’unica cosa che stanno facendo è riempirsi la bocca di parole come tradizione per darci un contentino e prenderci per cretini.. ovunque leggi nel loro sito c’è l’abuso di questa parola associata a due nuove maglie dove anche la più semplice delle scelte cromatiche che DOVEVANO prendere (rosso pompeiano) è stata accantonata per la scelta di un bianco ma soprattutto di un VERDE che continueranno a farci chiedere quando gioca la Roma in Europa:’ ma quali siamo noi?’ Abbiamo i colori più belli del mondo e ancora una volta non li vedrò in giro per il mondo per una questione economica curata da chi nemmeno è della Roma. A questo punto non posso che pensare di dover spiegare a Diadora il significato della parola tradizione:

tra|di|zió|ne
s.f.
AU
1 trasmissione del patrimonio culturale delle generazioni passate, costituito spec. da consuetudini, memorie, notizie, ecc., attraverso la documentazione scritta, la comunicazione orale, l’esempio: t. orale, scritta
2 qualsiasi contenuto culturale trasmesso dalle generazioni passate: t. religiosa, letteraria, le tradizioni popolari | complesso delle consuetudini, degli usi e dei costumi trasmessi nel tempo: rispettare la t., essere attaccato alle tradizioni
Il mio pensiero va a quei padri che avranno l’infelice compito di dover spiegare ai loro figli perché non gli compreranno la maglia della Roma per il compleanno, ma soprattutto a tutti coloro che invece presi da un ritmo di vita frenetico finiranno, PER AMORE della Roma, a comprare comunque quelle maglie indecenti.
Auguro sinceramente alla Diadora, a chi lucra sull’amore delle persone, per il lancio di queste maglie, tutta la sfiga possibile.
Ecco qui la pagina dedicata alle maglie della Diadora.
Biglietti per Roma/Aris: Fino a giovedì è possibile acquistare i biglietti per la partita di Coppa Uefa contro l'Aris Salonicco. I tagliandi si potranno acquistare esclusivamente nei Roma Store e nei punti Lis Lottomatica. Il giorno della gara non saranno aperti i botteghini allo stadio. I prezzi: Curve e
Distinti 12 euro, Tevere Laterale 25 euro, Tevere Centrale 30 euro, Monte Mario 45 euro.
"(ANSA) - SOFIA, 12 SET - Settantasette arresti e sei poliziotti feriti. E' il bilancio degli scontri durante il derby di Sofia tra Cska e Levski. I tifosi, 69 del Levski e 8 del Cska, sono finiti in manette in seguito agli scontri con le forze dell'ordine. Per la cronaca, il derby e' finito in parita': 1-1. Ad ottobre la Bulgaria ha promulgato una legge contro la violenza negli stadi che prevede fino a 25 giorni di detenzione e oltre mille dollari di multa".
" (ANSA) - BUENOS AIRES, 12 SET - Un calciatore e' stato gravemente ferito da un poliziotto negli scontri scoppiati durante una gara della serie B argentina. L'agente ha colpito al petto il giocatore, Carlos Azcurra, difensore del San Martin, con un proiettile di gomma sparato quasi a bruciapelo. Il giocatore, intervenuto per cercare di proteggere i propri tifosi da un intervento troppo energico delle forze dell'ordine, e' ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata". Su questo sito in spagnolo ulteriori notizie su questo incredibile episodio. Riassumendo: nel corso della partita di serie B San Martin de Mendoza/Godoy Cruz, dispuata alo stadio Mundialista Malvinas Argentinas, sul 3-0 per la squadra ospite a mezz'ora del 2° tempo, i tifosi del San Martin, infuriati per la sconfitta, hanno cominciato a tirare pietre sul campo di gioco, tentando altresì di aggredire la tifoseria rivale cercando di entrare nella loro tribuna. La polizia è intervenuta violentemente con gas lacrimogeni e proiettili di gomma, cosa questa che ha provocato una reazione congiunta ed immediata dei giocatori del San Martin e la sospensione definitiva della partita. I fotografi a bordo campo si sono arrabbiati contro i tifosi del San Martin perché alcune pietre hanno danneggiato l'attrezzatura e a sua volta la Polizia ha incrementato la propria furia quando un giocatore del San Martin ha lanciato contro di loro un pallino in forma di protesta per la violenza della repressione. Il fatto più incredibile, registrato con chiarezza dalla Tv via cavo TN, e che sicuramente sarà visto in tutto il mondo, è stato quando la polizia ha sparato a bruciapelo, a meno di un metro di distanza, al giocatore Azcurra, preso di mira perché individuato come uno di quelli che aveva reagito agli abusi che stava subendo la tifoseria del San Martin. Il giocatore di 28 anni ha avuto un polmone perforato ed è stato trasportato all'Ospedale più vicino. Non corre più pericolo di vita, dopo l'operazione subita. "E' stata un esecuzione", titola "La Nacion", Pochi centimetri e il proiettile avrebbe raggiunto il cuore. Otto poliziotti sono stati arrestati (traduzione del sottoscritto).
"Scontri durante la scorsa notte tra centinaia di tifosi polacchi e le forze dell'ordine dopo un match di quarta divisione tra Stal Mielec e Siarka Tarnobrzeg. Sei ufficiali di polizia sono stati feriti ed alcune vetture sono state danneggiate nella città di Mielec.
Gli scontri sono iniziati a causa della morte di un tifoso, deceduto sabato in un incidente in motocicletta mentre veniva inseguito dalla Polizia. Circa 500 violenti hanno attaccato la polizia con un fitto lancio di pietre, ha detto il portavoce delle forze dell'ordine polacche Wieslaw Dybas.
"Alcuni tifosi hanno incolpato la polizia della morte del tifoso", ha aggiunto Dybas. Più di 200 poliziotti hanno reagito sparando proiettili di gomma in mezzo alla folla, al termine delle cinque ore di lotta 60 persone sono state arrestate".
Ah. Questa è l'e-mail di Pisanu alla Camera dei Deputati. Dubito che legga le e-mail, ma chi vuole spiegargli cos'è uno stadio può scrivergli.



12 settembre 2005 (pomeriggio): qualche articolo interessante... altri inseriti nella pagina di Roma/Udinese:
No, non può essere come l'anno scorso
di Riccardo Luna (Il Romanista)
No, non sarà come l’anno scorso. Questa sconfitta è tutta un’altra cosa. Lo diciamo un po’ perché ne siamo convinti (il bel lavoro fatto in estate non potrà non dare risultati); e un po’ per esorcizzare la paura che ci si leggeva in faccia quando nel secondo tempo si è rivista una confusione incredibile e molti giocatori spenti come se fossimo a fine stagione. 
 Non sarà come l’anno scorso, ne siamo certi: il pallone per esempio è molto peggiorato. Trovo scandaloso che la Roma debba giocare con un oggetto bocciato all’esordio da tifosi, telespettatori e giocatori. Non solo non si vede (Totti non avrebbe mai ciccato due volte un tiro): ma è bicolore e leggero, e quando rimbalza sembra la palla matta. Se la Diadora non interviene, le gare in casa saranno sempre ad handicap. 
 Ma non vogliamo alibi per la sconfitta. Come non ce ne sono per la buffonata del decreto Pisanu che per giorni ha gettato nel panico i tifosi e la società giallorossa alle prese con nuove norme ridicole e contraddittorie. Straordinario il risultato: uno stadio semivuoto per l’esordio in campionato e norme praticamente disattese (molti biglietti erano senza nome, all’ingresso non c’era nessun controllo sui documenti e fuori c’erano i bagarini! Se ci sono i bagarini, di che biglietti nominali parliamo?). Solo in Sud sono stati inflessibili: separando genitori e figli con un cancello. 
 Per fortuna non c’è tempo per le polemiche. Giovedì si ricomincia, e poi domenica. Vogliamo una squadra che torni a raspare. Forza Spalletti!
(Da Il Romanista)
I riscontri al botteghino non hanno fatto sorridere. Roma-Udinese non ha
attirato il grande pubblico. Sarà stato anche per le difficoltà relative 
all'acquisto dei biglietti, ma all'Olimpico erano presenti solo 39.000 
spettatori circa. 
Oltre agli abbonati, c'erano 12.949 paganti per un incasso parziale di 
259.185 euro. Non è stato sicuramente un pomeriggio da ricordare, dalla 
Roma ci si attendeva un debutto interno diverso anche perché c'era da 
sfatare il tabù Olimpico (in casa non si vince dal 20 febbraio contro il 
Livorno). La delusione è palese anche sul volto e nelle parole di Rosella 
Sensi: «Mi aspettavo un esordio diverso - ha detto a fine partita - è andata
male, ma siamo solo all'inizio». La scarsa presenza di pubblico era
ampiamente prevista, tanto che l'ad della Roma si era schierata 
apertamente contro le nuove norme in un'intervista ieri a Il Messaggero: 
«Un Olimpico vuoto è sicuramente anomalo, ma non c'entra il distacco dei tifosi, loro vogliono esserci sempre. Sono le nuove norme il problema e per
prima ci rimette la squadra. La sicurezza è importante ma non bastano i 
biglietti nominativi, io sono per il modello inglese». Ma a tenere banco ieri 
nelle parole di Rosella Sensi è stato anche Cassano: «Il fatto positivo è 
che è stato applaudito anche se si parla solo di lui, invece di apprezzare il
lavoro di tutti quanti. Spero che questa sia la settimana decisiva per il suo 
rinnovo ma abbiamo deciso di parlare di questo solo attraverso comunicati
e non con dichiarazioni pubbliche». Qualcosa in più la Sensi ha detto 
sempre al Il Messaggero: «Aspettiamo l'epilogo della vicenda, poi 
commenteremo il tutto. 
E' inevitabile che aumentargli l'ingaggio potrebbe creare problemi con gli 
altri, ma la Roma segue alcuni parametri e ha altri campioni fondamentali 
come Antonio. Per me tanti sono come lui, penso a De Rossi ma anche a
Cufrè». Di Cassano ha parlato ieri anche con La Gazzetta dello Sport: «Si
deve gestire da solo, è un giocatore e deve rientrare in un gruppo. Le 
regole nella Roma ci sono sempre state, Spalletti è molto tenace nel farle 
rispettare».
I TIFOSI contro il nuovo decreto anti-violenza. Striscioni di dissenso sono apparsi ieri sera, prima a Palermo, poi a Milano contro gli effetti della nuova normativa. La protesta degli ultras rossoneri in occasione della partita casalinga del Milan con il Siena a San Siro si è esplicitata attraverso una serie di messaggi cubitali che hanno accolto l'ingresso delle squadre: «Società fallite, folclore vietato, stadi fatiscenti, calcio spezzatino, doping, presidenti truffatori, tasse non pagate. Sono i tifosi il male del calcio? No al decreto!». Gli ultras rossoneri hanno poi seguito l'inizio della partita, con gli striscioni di protesta ancora esposti, in silenzio. Stesso filone anche a Palermo, contro il decreto. Proteste anche in serie B, ma non solo per il decreto. I tifosi della serie cadetta ce l’hanno con le gare al sabato. A Bologna è stato esposto uno striscione: «Articolo 1: l'Italia è una repubblica fondata sui diritti tv». Entrando allo stadio un quarto d'ora dopo l'inizio della partita solamente alcuni gruppi della tifoseria organizzata hanno così deciso di protestare contro la decisione del Tar del Lazio di sospendere l'ordinanza con cui i sindaci di alcune città, fra cui Bologna, avevano vietato l'uso degli stadi per le partite al sabato pomeriggio. Fra gli striscioni esposti anche un messaggio a Sergio Cofferati e agli altri primi cittadini del coordinamento: «Sindaci non mollate». Contro l'intrusione del Tar nelle vicende calcistiche i tifosi hanno scritto anche «No al calcio tarato». A differenza di lunedì, quando ci furono file e caos ai botteghini prima dell'inizio della partita, l'accesso allo stadio non ha creato particolari problemi. Sugli spalti del «Dall'Ara», come aveva annunciato, non c'è il sindaco di Bologna Sergio Cofferati. «Ho già preso un altro impegno» ha detto il sindaco venerdì sera commentando la decisione del Tar del Lazio. (Da Il Romanista)
Non c'era mai piaciuto, fin dal suo esordio. Anche i giocatori lo avevano 
bocciato, tempo fa. E ieri anche Peppe Giannini (commentando in diretta tv 
un errore di Totti) e il portiere friulano De Sanctis non gli hanno concesso 
scampo. Stiamo parlando di Janus, il rivoluzionario pallone bicolore che la 
Diadora fornisce quest'anno alla Roma: non ne discutiamo gli indubbi pregi 
estetici e l'originalità, ma per gli spettatori è fonte di problemi (in 
molti si lamentano di non scorgerlo bene) così come per i giocatori - in 
particolare i portieri - che ne denunciano l'eccessiva leggerezza e l'impossibilità 
di prevederne le traiettorie. Il mese scorso si era parlato di sostituirlo 
con un modello più visibile (ed auspicabilmente più pesante), ma poi non se 
ne è fatto nulla. O meglio, la Diadora ne ha forniti in prova due tipi 
"riveduti e corretti", nessuno dei quali piace però a chi poi li deve 
utilizzare in campo: e allora, perché intestardirsi nel riproporli?
Probabilmente la risposta sincera è arrivata proprio da De Sanctis che - non 
avendo la ditta veneta come sponsor - ha detto che i palloni ormai
rispondono quasi sempre «a logiche di marketing, anziché alle esigenze 
tecniche». Nella speranza che qualcuno provveda al più presto (non ha senso, 
nemmeno commercialmente, esporre i calciatori a certi rischi: alla lunga ne 
risentirebbe anche la fama del prodotto), oggi è in programma un altro 
evento - a cura dello sponsor tecnico - che in passato ha fatto spesso 
discutere: la presentazione della maglia per la Coppa Uefa. Secondo le 
ultime indiscrezioni, in Diadora qualcuno ha colto il grido d'allarme che la 
presunta maglia verde (stile "Palio di Siena") aveva fatto levare da parte 
dei tifosi romanisti. Ovvero, dovrebbe essere stata scartata l'idea di 
presentare "quella" maglia, per far posto a due diverse proposte, che già 
dalla descrizione sembrerebbero essere più rispettose della tradizione: si 
parla di un completo tutto rosso, in stile-Liverpool, per una buona 
visibilità notturna; e di una seconda maglia bianca, ma con una manica 
gialla ed una rossa. Per sapere se... ci piaceranno, basterà aspettare le 
14.30 di oggi, quando a Trigoria verrano esibite per la prima volta. A parte 
Totti, Spalletti e Conti, è prevista la presenza di Losi (capitano della 
Uefa 1961), del sindaco Veltroni (sulla manica ci sarà anche un logo dell'amministrazione 
capitolina), mentre la madrina sarà un'artista francese, Giulia Smith, che è 
prima ballerina del Moulin Rouge.


12 settembre 2005: on line la pagina di Roma/Udinese. Inserita anche la pagina 2. La cosa più brutta è mentire sapendo di mentire:
"CALCIO: STADI. TAGLIENTE "PIU' TIFOSI CON LE NUOVE NORME" ROMA - "Dopo tre giornate di campionato molti impianti sono già a norma per alcuni aspetti. Per gli aspetti strutturali sono stati concessi sei mesi di proroga per quegli impianti che hanno una capienza di più di 10 mila posti". Lo ha detto il responsabile dell'osservatorio sulle manifestazioni sportive, Francesco Tagliente, intervenuto nel corso di Radio Anch'io.
"La gestione del cambiamento richiede tolleranza, intelligenza e comunicazione - spiega - Nel corso dell'ultima riunione dell'Osservatorio ho notato che gli
atteggiamenti critici che c'erano nei giorni precedenti sono stati tradottti in un consenso. La giornata di ieri non può essere considerata un dato, tuttavia credo che negli impianti sportivi ci sia stato più o meno lo stesso numero di spettatori paganti dello scorso anno. Non ho dati numerici ma la sensazione è che ci sono stati più paganti (forse alla pay per view... Ieri all'Olimpico mancavano all'appello perlomeno 15.000 paganti, scoraggiati dai biglietti nominativi per dei posti che NON sono stati rispettati... Quindi a che servono? n.d.L.).
I tifosi quindi non sono scoraggiati dalle nuove norme, ma si sentono più sicuri e sono certo che aumenteranno. Ieri non si è registrato nessun incidente e nessun denunciato. Negli impianti sportivi non abbiamo registrato la presenza dei reparti antisommossa e non c'è stato alcun contatto tra tifosi e forze dell'ordine. Se questa situazione durasse nel tempo migliorerebbe il rapporto tra polizia e spettatori.
Queste misure organizzative tendono a garantire agli spettatori una migliore accoglienza e condizione di sicurezza - conclude Tagliente - Lo scorso anno avevamo 45 impianti con più di 10 mila posti, oggi ne abbiamo 14 in meno perchè è stata ridotta la capienza per consentire alle società di adeguare gli stadi alle norme, concedendo più tempo".


11 settembre 2005: le foto di Roma/Udinese saranno on line questa sera, intorno alle 22-23.
"ANSA)-ROMA,10 SET- 'Ringrazio i tifosi per la pazienza, faremo il massimo perche' non perdano la passione di andare allo stadio': lo ha detto Daniele Prade'.'Questo e' un decreto molto restrittivo, penalizza tifosi e club, e puo' portare disaffezione allo stadio -ha aggiunto il ds della Roma-.Cercheremo di migliorare tutti i canali per agevolare chi entra allo stadio'. Da parte sua, Spalletti dice: 'e' un sistema un po' macchinoso, forse utile anche se non ne conosco il motivo. Comunque influira' negativamente'. Meno male che qualcuno se ne accorge!
"(ANSA) - KINSHASA, 11 SET - Sei persone sono rimaste uccise dal crollo di un muro dello stadio di Kananga, nel centro della Repubblica democratica del Congo. E' accaduto alla fine di una partita il cui risultato era stato duramente contestato dai tifosi. Diversi feriti sono stati ricoverati all'ospedale di Kananga. Le vittime sono rimaste schiacciate sotto le macerie di un muro che gruppi di tifosi tentavano di scalare per invadere il campo.".


10 settembre 2005: finalmente on line la pagina di Reggina/Roma. Inserito anche il calendario della serie A nella pagina relativa alla stagione in corso.
Inserita la pagina di presentazione della doppia sfida con l'Aris Salonicco, con alcune importanti informazioni per seguire la Roma.
M. mi scrive: "Ciao lorenzo. Ho letto il fatto accaduto ai gemelli per comprare i biglietti. È assurdo, è tutto assurdo. Sembra il copione del nuovo film di boldi e de sica. Io lavoro all’alitalia e mi occupo dell’assistenza ai “vip” facenti parte dei club esclusivi ulisse e freccia alata titolari di tessera millemiglia (la può fare chiunque, ma poi in realtà la usa solo chi vola molto) non so se la conosci. Utilizzo un programma che gestisce tutti i dati di queste persone e devo ammettere che funziona bene. Così  stavo pensando, visto che in Italia la mentalità a cui ci abituano le autorità è “arrangiatevi”, magari dato che Pisanu non ha provveduto a fornire indicazioni e materiale ai club per attuare il decreto, ci si potrebbe arrangiare e chiedere alla nostra tanto utile (le ultime due parole sono ironiche) compagnia di bandiera di rendersi ancora più utile prestando questo programmino (cls) a tutti i club di calcio che con le dovute modifiche saranno in grado di fornire un servizio decente!!!! Sto scherzando naturalmente, lo so che non è possibile una cosa del genere, però è una bella idea dai!!!
Cmq io non ho potuto fare l’abbonamento quest’anno per vari motivi ripromettendomi che avrei comprato i biglietti ogni volta che avrei avuto la possibilità di andare allo stadio. Domani la possibilità c’è ma ho rinunciato visto che sto a ostia e che comprare un biglietto è diventato impossibile! Un bacio e forza roma".
Marco: "ma un pò di sana disobbedienza civile con la curva che da il segnale e tutto lo stadio che si scambia il posto ? E pigliamoli un pò per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!".


9 settembre 2005 (pomeriggio): anzitutto due e-mail che mi sono arrivate:
E-MAIL 1:
"*** CHIEDO UN FAVORE ALLA CURVA... ***
Fabrizio aveva 35 anni. Era un ragazzo come noi, con una bellissima moglie e due figli stupendi, di 3 e 5 anni. Fabrizio era giallorosso come noi, amava la Roma come noi. Fabrizio ora non c'è più... un infarto lo ha portato via. Fabrizio era mio cugino.
Chiedo un favore a qualche anima buona della curva, visto che per ovvi motivi non sarò allo stadio... Se qualcuno ha tempo e voglia di farlo, vi prego di scrivere su un pezzo di stoffa "CIAO FABRIZIO"... ve ne sarò etenramente grato... grazie a tutti.
David ".
E-MAIL 2:
"Mi rivolgo a voi, sempre presenti nel ricordare chi come noi ha urlato ed amato i colori della nostra squadra, per una cara amica di ventotto anni tragicamente scomparsa nella notte di martedi per un incidente stradale sulla via Collatina.Insieme a lei ha perso la vita il suo piccolo, che portava in grembo da solo cinque mesi. Non ha avuto il tempo di portare la nostra maglia magari con il numero dieci, ma attraverso Manuela aveva già respirato i colori giallorossi e forse la sua ninna nanna era il nostro inno.Vi chiedo con umiltà di dedicare a queste due splendide persone uno striscione domenica all'Olimpico in modo di farli sentire ancora una volta li con noi.Manuela e Manuel da lassu vi ringrazieranno.
Lascio a voi il modo migliore per ricordarli. Lorella
Aspetto un vostro pensiero riguardo la mia richiesta".
Mirko mi (vi) chiede: "porgo una domanda a tutto il mondo amante del calcio inglese: c'e' la possibilita' di vedere la Premier League qui in Italia senza cadere nelle braccia di  SKY? O almeno riuscire a vedere qualche partita se non tutto il campionato..... Grazie a tutti!!!!!!!!!!"
ciao lorè... per prendere i biglietti di roma udinese è stata un'impresa... prima sono andato all'asroma store e dato che era domenica era chiuso ma c'era un biglietto con scritto "si accettano prenotazioni per roma udinese x i posti CURVA SUD TRBUNE E DISTINTI". Sono andato martedì e al ragazzo ho chiesto di prenotarmi due curve sud se era possibile. Prima mi dice che era disponibile e che dovevo tornare giovedi con il nome carta d'identità. arrivo li e si era scordato di dirmi del codice fiscale.. poi arrivo con il codice e me dice che le curve non ci sono. allora penso, ci rinuncio. Poi però mi sono detto, percheper un cojone devo rinuncià a vedemme la mia roma?? sono andato di nuovo li.. da unaltro ragazzo.. in tre minuti avevo due curve sud in mano con tanto di nome e posto.. Le cose sono due: o che quel ragazzo di prima era stupido oppure era stato invcaricato(ordini superiori) di non vendere i biglietti di curva per la solita questione dei posti cosiddeti "cuscinetto". mah.. e cmq Daje ROMA Caro Lorenzo,
vorrei sottoporti una domanda.
Ho rinnovato il mio abbonamento in Curva Sud i primi giorni in cui è partita la campagna rinnovo.
Mi sono accorto che il mio abbonamento non possiede nè nome, nè cognome.
Secondo te, domenica, cosa mi succederà?
Mi diffideranno per non aver seguito il decreto Pisanu?
Ma poi, in realtà, la colpa è davvero la mia?

Un saluto

Mauro

Presidente di Giuria:On. Giulio Andreotti

Membri della giuria: Giancarlo Dotto
Paolo Gambescia
Gianni Petrucci
Gianni Cerqueti
Salvatore Carai
Cristiano Militello
Clemente Mimun
Andrea Piersanti
Carlo Romeo
Giulio Anselmi

Il giorno sabato 8 ottobre alle ore 18.00, si  assegnerà il1° Premio Sandro Ciotti.
L’evento si terrà nel complesso di S.Sisto, Comune di Montalto di Castro.

Premio Sandro Ciotti, assegnazione dello “striscione d’oro” alla tifoseria con lo striscione più creativo e premio al gesto sportivo dell’anno.

L’ iniziativa è organizzata dalla Fondazione Solidarietà e Cultura e patrocinata dal Comune di Montalto di Castro ed ha lo scopo di premiare i comportamenti di civiltà dei tifosi all’ interno e fuori gli stadi, a partire dalla stagione calcistica 2004/2005.
Al tifoso, o al club di tifosi, che avrà ideato lo striscione più creativo, verrà assegnato, LO STRISCIONE D’ ORO, lo scudetto degli striscioni da esporre per tutto il campionato.
Verrà inoltre assegnato un PREMIO IN DENARO al gesto sportivo dell’ anno, compiuto dai tifosi dentro e fuori gli stadi. Il premio servirà a finanziare un progetto dedicato al sociale scelto dal vincitore, tra quelli proposti dal comune di appartenenza.
I verdetti ufficiali usciranno e saranno comunicati per la fine di settembre.

La Fondazione Solidarietà & Cultura è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale.
Il suo scopo principale è prestare assistenza alle persone anziane e  ai portatori di handicap fisici e mentali, cercando di promuovere il loro inserimento nel tessuto sociale e lavorativo.
Per fare questo la Fondazione gestisce strutture destinate ad ospitare stabilmente tali persone nonché attività sociosanitarie, didattiche, formative, occupazionali, culturali, espositive, sportive e sociali in genere.
La Fondazione intende raccordarsi e sviluppare sinergie e collaborazioni con altri organismi, pubblici o privati, italiani od esteri, che operino nei settori d’interesse della Fondazione o che ne condividano lo spirito e le finalità.
In quest’ottica il patrocinio al Premio “Sandro Ciotti” rappresenta un segno per una visione dello sport che l’associazione vuole promuovere, basato sui valori della sana competizione e del tifo come mezzo di aggregazione, esaltatore di creatività.

Saremmo lieti di poter avere vostre segnalazioni sugli striscioni presenti nel nostro sito www.premiosandrociotti.it
Per qualsiasi informazioni potete contattarci all’ indirizzo mail:
solidarietaecultura@tiscali.it

Cordiali Saluti

Il presidente
Giancarlo Dotto

INFO
FONDAZIONE SOLIDARIETA’ E CULTURA onlus
Sede legale:P.zza G.Matteotti,13-01014 Montalto di Castro (VT)
Sede operativa: Via G.Garibaldi, snc-01014 Montalto di Castro
Tel. 0766.89077 fax 0766871434 
Mobile 3287616608/3294324323
Mail: solidarietaecultura@tiscali.it
www.premiosandrociotti.it

PISANU A CASA E I
VERI TIFOSI ALLO STADIO
(Il Romanista)
C'è un uomo pericoloso per la sicurezza degli stadi: Giuseppe Pisanu. Per il bene
del campionato e la sicurezza dei tifosi il ministro dell’Interno deve farsi da parte
per manifesta incapacità a capire cos’è una partita di calcio.
Non è una questione politica, ma un problema di buon senso. E di ordine 
pubblico. Le lodevoli intenzioni del ministro si sono rivelate pessime nel risultato. 
Siamo tutti contro la violenza negli stadi, e tutti auspichiamo luoghi sicuri dove le 
famiglie pos- C’ sano comodamente assistere ad una partita di calcio. Ma così 
no. Il decreto Pisanu sta facendo impazzire i tifosi e tutti i club. Con le nuove 
regole comprare un biglietto è diventata una impresa che può durare giorni. E al 
termine della procedura, diversa in ogni punto vendita, non si è nemmeno sicuri di
riuscire ad entrare allo stadio in tempo per la partita. Mica vorrete davvero stadi 
senza pubblico? Ieri, mentre a Roma venivano stampati biglietti nominali senza 
nome (che succederà all’ingresso, ai famigerati tornelli?); e venivano rimandati a 
casa senza tagliandi minorenni perchè privi di carta d’identità (eppure per i ragazzi
basta il codice fiscale); mentre a Roma a due gemelli veniva detto che potevano 
acquistare un solo biglietto perchè il terminale non poteva «emetterne due per la 
stessa persona»; mentre andava in scena questa tragicommedia, al Viminale si è
svolto un vertice che ha stabilito che va tutto bene a parte «alcune problematiche 
emerse in via applicativa». Ed è stata pubblicata una procedura in otto punti «per 
fare chiarezza». Ieri. Dodici giorni dopo l’inizio del campionato. Un dilettante non 
avrebbe saputo fare peggio. Solo ieri abbiamo appreso per esempio che non è 
necessario portare i documenti degli amici per cui si comprano i biglietti; solo ieri
abbiamo appreso che fra i documenti validi c’è la carta di credito; solo ieri 
abbiamo appreso che sarà possibile cedere il biglietto ad un amico anche il giorno
della gara. Solo ieri abbiamo capito che non c’è niente da fare: quel decreto va 
sospeso. Prima che qualcuno si faccia male.
b nhmj j

 



9 settembre 2005: le prime crepe...
(ANSA) - ROMA, 8 set - E' stata convocata per oggi 
pomeriggio una riunione dell'Osservatorio sulle 
Manifestazioni Sportive per un punto sulla violenza 
negli stadi. Le prime giornate di campionato non 
hanno fatto registrare alcun incidente. Gli unici 
momenti di tensione si sono verificati dove 
l'organizzazione della vendita dei biglietti e' risultata 
carente. Per questo al vertice parteciperanno anche 
membri del Ministero dell'Innovazione, dell'Agenzia 
delle Entrate e delle maggiori societa' di vendita dei 
biglietti. 
Violenza, Garrone: "Il decreto ha 
prodotto effetti disastrosi"
"I provvedimenti andavano applicati con gradualità"
In un’intervista rilasciata a primo canale, il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone, ha duramente attaccato le norme antiviolenza introdotte dal Ministro 
dell’Interno Pisanu: “Ha prodotto effetti disastrosi. Non vorrei che l’unico risultato fosse quello di esasperare gli animi. Il decreto Pisanu sta creando grossi problemi alle società. Il problema della violenza negli stadi è un grande problema, ma i provvedimenti andavano applicati con gradualità. I tifosi delle curve, quelli che organizzano le coreografie, difficilmente occuperanno i posti numerati e questa sarà un’altra complicazione’’ 
Altro articolo interessante:
Pochi tifosi, qualche disagio, tanta confusione. Bastano pochi minuti in un 
Roma Store o in un punto Lis Lottomatica per rendersi conto che, a tre 
giorni dall'esordio all'Olimpico della squadra giallorossa, i problemi sono 
ancora tanti. Colpa, si dirà, degli oneri imposti dalla nuova normativa 
sulla sicurezza negli stadi, che costringono le società ad emettere 
tagliandi nominali. E che, nei giorni scorsi, hanno creato non poche 
difficoltà ad operatori e tifosi. Problemi legati al nuovo software,
procedure lunghe e spesso non uniformi da un punto vendita all'altro, 
inconvenienti di ogni tipo, hanno costretto molti tifosi alla prima "odissea 
stagionale". Due giorni fa, le estenuanti file davanti in via Appia Nuova e 
il black-out dei terminali in via Cola di Rienzo. Ieri nuovi, e forse 
attesi, problemi. Ai quali, peraltro, si aggiunge la non uniformità nei 
criteri adottati per la vendita. Il viaggio tra i tifosi inizia nel Roma 
Store di Piazza Colonna. Siamo nel primo pomeriggio e la biglietteria è 
semivuota. Ma l'attesa è, inizialmente, lunga. Colpa del sistema 
informatico, che periodicamente fa le bizze. Arrivano anche tanti stranieri, 
ma per loro acquistare il desiderato tagliando è impossibile: problemi di 
compatibilità tra software e dati contenuti nel passaporto. Computer 
permettendo, però, la procedura è piuttosto semplice; è sufficiente 
consegnare un documento d'identità e attendere un paio di minuti, giusto il 
tempo necessario all'operatore per inserire i dati nel sistema. Procedimento 
analogo a quello effettuato in qualsiasi altro Roma Store. Ma, se a Piazza 
Colonna non pongono alcun limite al numero di biglietti acquistabili per 
persona, a via Appia Nuova garantiscono al massimo tre tagliandi ad 
acquirente. In entrambe i casi, vanno comunque presentati i documenti d'identità 
originali di tutte le persone che figureranno titolari di un biglietto. Il 
destino del tifoso che si reca in un Roma Store sembra dunque strettamente 
legato alla clemenza del nuovo software utilizzato per l'emissione di 
tagliandi nominali. Non ci sono moduli da compilare, liberatorie da firmare. 
E ieri, incredibilmente, non c'erano neanche le tipiche lunghe file che 
spesso accompagnano la vendita dei biglietti per le gare della Roma. Nel 
pomeriggio, a Piazza Colonna come a via Appia Nuova, i tifosi erano davvero 
pochi. Segno, forse, che per un giorno lo scoramento e la paura di fare un 
viaggio a vuoto hanno prevalso sull'amore e sulla passione per i colori 
giallorossi. D'altronde, gli imprevisti erano stati tanti sin dalle prime 
ore di prevendita. C'è chi ha atteso per un'ora prima di arrendersi di 
fronte al black-out del sistema. E ci sono anche tante persone che delle 
nuove norme sulle sicurezza hanno ancora un'idea piuttosto vaga. Di 
contorno, ma non per questo meno indicativi del caos regnante in tema 
biglietti, ci sono gli episodi curiosi. E ieri mattina, Sandro, voce di 
Radio Flash, ha regalato ai suoi ascoltatori il racconto della singolare 
avventura di due fratelli gemelli, che hanno tentato invano di entrare in 
possesso di due biglietti. Per il sistema i due tifosi, stesso cognome e 
stessa data di nascita, sono la stessa persona. E, una volta emesso il primo 
tagliando, stamparne un secondo identico, eccezion fatta per il nome di 
battesimo, è stato impossibile. Disagi anche nei punti Lis Lottomatica. In 
una ricevitoria, il gestore è preoccupato perché sui biglietti che stampa 
non ci sono nome e cognome. «Ho provato a contattare la società - dice - ma 
le linee sono costantemente occupate. Ed io continuo a mandar via le 
persone ». Il mistero, tuttavia, è presto risolto. Basta recarsi in un altro 
punto-vendita per scoprire che l'assenza del nominativo sul tagliando è una 
cosa normale. E che la procedura per ottenere un biglietto è diversa 
rispetto a quella adottata nei Roma Store. L'obbligo di esibire un documento 
d'identità rimane, ma nelle ricevitorie il tifoso deve anche riempire un 
modulo che autorizza al trattamento dei dati personali. Nella parte alta 
della liberatoria vanno inseriti nome, cognome, luogo, data di nascita ed 
estremi del documento. Una firma autorizza al trattamento di tali dati. L'acquirente, 
poi, può acquistare un massimo di dieci biglietti. In tal caso i nominativi 
forniti saranno diversi, ma, e qui sta l'incongruenza, la firma che permette 
il trattamento dei dati personali di ogni titolare, è sempre la stessa. Una 
palese violazione della normativa sulla privacy, una "gaffe" alla quale il 
Viminale sta già tentando di porre rimedio. 


8 settembre 2005: pubblicherò domani le interessanti e-mail che mi avete inviato sui temi trattati. Qualche info sui biglietti di Roma/Udinese la trovate su questa pagina.
Ho avuto modo di esaminare a fondo il decreto legge del 17 agosto 2005, che riguarda anche il discorso dei posti numerati.
Nel premettere che, giuridicamente parlando, è un decreto fatto con i piedi (pensate che arrivano a modificare una parte di un articolo abrogato!) che cadrà pezzo per pezzo nelle aule dei tribunali e delle varie corti, quello che più sta a cuore ai tifosi - e che ha creato un eccessivo allarmismo - riguarda quel che accade in caso di mancato rispetto dei posti numerati. Ora, il decreto legge prevede che i proprietari degli stadi predispongano un "regolamento d'uso" da osservare all'interno degli stessi. In altre parole, visto che il proprietario dello Stadio Olimpico è il C.O.N.I., sarà necessario che Carraro e soci (a proposito: Carraro è stato di recente indagato per abuso d'ufficio... se si adottassero anche per lui i parametri della diffida, dovrebbero interdirgli di essere presidente del C.O.N.I. per tre anni...) predispongano un regolamento in cui si prevede che ciascuno spettatore debba stare al proprio posto e che il mancato rispetto di ciò comporterà l'espulsione dall'impianto. Al momento questo regolamento non c'è, e quindi le sanzioni previste dal decreto legge non possono essere applicate.
Per Roma/Udinese, quindi, nessuno steward e nessun Ministro Pisanu potrà imporre a Tizio di sedere al suo posto, visto che nessun regolamento lo impone. Quando ciò avverrà, ammesso e non concesso che gli steward riescano a fare il loro lavoro in una curva dove gli agenti di P.G. non entrano da almento dieci anni, il trasgressore potrà essere punito con una sanzione amministrativa (tipo quelle per il divieto di sosta, per intenderci) da 30 a 300 euro. Oltre a ciò, il trasgressore può essere diffidato dall'accedere agli stadi fino ad un anno. Quest'ultima disposizione è di carattere abnorme e, se convertita in legge, avrà breve durata per una serie di ragioni giuridiche che non sto a spiegare. Tutto qui. Resta da capire in che modo e quando si dovrebbe essere obbligati a rimanere al proprio posto. Da tre ore prima? Da due? Posso andare a salutare un amico? Posso sedermi un attimo accanto a lui in un seggiolino temporaneamente vuoto per raccontargli la mia ultima avventura estiva? Se mi sento male e mi sdraio su due seggiolini mi diffidano e mi fanno la multa? Insomma, capite da soli che si tratta della classica norma all'italiana priva di qualunque effetto. Alla coscienza di ciascuno, quindi, la decisione sul rispettarla o meno. Per quanto mi riguarda, a Roma/Udinese, mia moglie (romana, ma figlia di udinesi e perciò tifosa bianconera) siederà accanto al sottoscritto, pur dovendo teoricamente acquistare qualche decennio prima un tagliando - chissà perché e chissà come, risiedendo a Roma - del settore ospiti. E ci siederà ora, che il regolamento di attuazione non c'è, ci siederà tra un anno e ci siederà tra dieci anni, fino a quando quei parassiti che siedono in tribuna d'onore - spesso con biglietti omaggio - e che tifano per altre squadre non verranno a loro volta obbligati all'acquisto di un tagliando del cosiddetto "settore ospiti".
Piuttosto, passando ad altro: in occasione della presentazione dell'A.S. Roma, la stessa società ha organizzato uno spettacolo pirotecnico con le medesime torce che di solito utilizzano gli ultras, così come si vede dalla foto qui sotto. L'articolo 6 ter della legge 401/89, prevede che il possesso di artifizi pirotecnici in uno stadio costituisca reato. Non sono previste deroghe, e la norma è di carattere penale. Deve quindi essere osservata da tutti.
Ci si chiede se gli organizzatori dello spettacolo sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e, in caso contrario, per quale ragione ciò non è avvenuto. Oltre a ciò è anche necessario chiedersi se con pubblicità come quella che metto qui sotto (pubblicata sul mensile "La Roma", ultimo numero), non si celebri quello che oggi è ritenuto essere un reato.
Come vedete, lo spirito polemico - ferie passate - è intatto. Vi lascio con una frase di George Orwell: "Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario".


7 settembre 2005: finalmente sono nuovamente operativo (ferie finite). Il primo obiettivo sarà la Diadora. Poi pian piano metterò in pari tutto il resto del sito, visto che quindici giorni di assenza sono tantissimi. Visto che debbo però prima leggere le e-mail arrivate ed aggiornarmi su quanto accaduto nel frattempo, inizierò con un assaggio relativo al Ravenna. Un tifoso ravennate mi scrive: "sono un ultras del Ravenna che da tempo segue il tuo sito, per
questo quando ho saputo che il nostro sponsor di quest'anno era la  diadora mi sono venuti i brividi... e infatti avevo ragione...
Ecco la PRIMA maglia di quest'anno:
La prima maglia del Ravenna, fatta dalla Diadora.
Da notare che noi siamo giallorossi, e non nerogiallorossi (lo sappiamo bene. Dubito che alla Diadora la cosa interessi, sempre ammesso e non concesso che conosca i colori sociali del Ravenna).
Per capirci meglio guarda com'era quella dell'anno scorso"
In primo luogo, la massima solidarietà ai tifosi ravennati, che mi auguro esprimano con striscioni eloquenti, ben inquadrati dalla TV, quel che pensano di questa nuova "creazione" nel solco della tradizione della Diadora. Secondo poi, è ormai evidente - visto il caso Ravenna - che la simpatica multinazionale oltre ad essere tutto quello che un tifoso di calcio aborrisce, ha anche in odio i colori giallorossi, nel senso puramente cromatico della parola.
Da ciò si può dedurre una sola cosa. Ma questo sarà il titolo della campagna che verrà realizzata nei prossimi giorni, che - spero-  promuoverete in modo massiccio come e più dello scorso anno.
Un'altra cosa. Ricevendo RAI international ho avuto modo di sapere che sarebbero stati identificati - grazie ai posti numerati - alcuni tifosi che avrebbero acceso dei fumogeni, a riprova che l'esperimento funziona. Approfondirò meglio la questione nei giorni a venire, ma sono sicuro al 101% che - a meno che non abbiano obbligato 10.000 persone a stare realmente sedute al loro posto - la rivelazione è una solenna fregnaccia, nel senso che se qualcuno è stato identificato lo sarà stato con le care, vecchie riprese audiovisive e non certo grazie al posto numerato, che nessuno rispetta.
Al riguardo, un quesito sottopostomi: "Se io non mi siedo al mio posto o sono impossibilitato a sedermi al mio posto perchè già occupato da terzi, con la aggiunta della sicura mancanza in curva sia degli addetti alla siurezza che di forze di polizia, cosa succede se in quella zona avvengono episodi sanzionabili con multe diffide o denunce da parte della polizia?
Dopo un consulto con altri ragazzi in curva  sono giunto ad una conclusione catastrofica che spero tu smentisca prontamente:
Tramite telecamere non avendo un circuito efficiente (o a causa del travisamento del viso) si limiteranno a individuare la zona dove avviane il reato dopo di che denunciano gli abbonati o proprietari del biglietto perchè teoricamnte dovrebbero essere li e quindi ne hanno fatto parte...come tu mi insegni cautelativamente scatta la diffida e poi solo a seguito del procedimento penale e una accurata revisione dei contenuti filmati il reato decade perchè il fatto non è stato commesso dalla persona in questione.. in questo modo loro intanto diffidano indiscriminatamente, hanno sempre un colpevole ad ogni problema, aumentano il consenso e porteranno dei grandi risultati nei primi mesi di attuazione della legge.
 In caso non vengano rispettati i posti io non ho prove a mio carico che mi discolpino perche' la polizia non è presente in curva e non mi puo certificare il fatto di essere impossibilitato a sedermi.
Morale della favola voglio sapere se io giuridicamente dopo il decreto sono responsabile del mio posto da abbonato.
Certo di una risposta celere, per gli interessi di tutti i ragazzi in curva (ultras e non solo) ti saluto".
Se non fossimo in Italia (e non lo dico per disfattismo) ti direi che è impossibile. Ma siamo in Italia e quindi potrebbero anche provarci. Tuttavia la cosa non potrebbe reggere. Da un lato mi sembra difficilmente ipotizzabile che si possa con assoluta esattezza identificare, in uno stadio dalla strana conformazione qual'è l'Olimpico, il numero di seggiolino ove avviene un reato. In primis, perché i reati "da stadio" sono dinamici, nel senso che una rissa non si svolge tra un seggiolino ed un altro, ma comporta un movimento di persone. Per quanto riguarda l'accensione di torce e simili, è verosimile ritenere che chi decidere di accendere una torcia lo farà sulle scale o sotto al fossato o comunque in un luogo non identificabile. Ma, pur ammettendo che una questura decidesse di denunciare e diffidare il nominativo del seggiolino, la cosa durerebbe ben poco, visto che basterebbe una memoria difensiva depositata al PM con una bella fotografia che dimostra che quell'individuo non sono io per arrivare all'archiviazione del caso e a una bella denuncia per calunnia nei confronti di chi ha operato l'identificazione. Io credo, in tutta sincerità, che i sistemi di identificazione rimarranno sempre gli stessi.
Contro Vento mi segnala che: "Su libero sport, alla sezione calcio riguardante la Roma, questi geni di libero segnalano solo 4 coppa Italia nel nostro palmares...ma nn ne avevamo vinte 7? E meno male che cita come fonte l'ADNKronos!! Oddio guardando come fanno le agenzie sul mondo ultras, forse nn è poi così strano st'errore! Ecco il link http://sport.libero.it/calcio/seriea/squadre/ne.php?id=6528579 ...mandiamo "qualche" mail di protesta?! ;)". Beh, direi!
Ricevo dal Roma Club Potenza: "Con la presente il sottoscritto Antonello Di Stefano, responsabile dei Club della Basilicata, pone alla Sua cortese attenzione il seguente problema: sia in qualità di iscritto ad un Club ufficialmente riconosciuto dall'A.S. Roma e soprattutto come tifoso di fuori Roma:
la notizia che in parte si conosce già da qualche mese, ovvero l'ingresso agli stadi con i biglietti nominali pone noi tifosi di fuori Roma in una situazione di assoluto svantaggio o meglio di totale abbandono per seguire la squadre del cuore... poichè l' "espediente" politico per limitare o meglio tentare di limitare la violenza negli stadi, o qualcos'altro!?? ci obbliga a relegarci davanti un decoder per seguire la propria squadra del cuore!!
L'obbligo del biglietto nominale ha creato allarmismi anche nel panorama dei Roma Club, poichè le nuove direttive dell'A.S. Roma dicono che bisogna inviare (ad esempio per la partita Roma - Udinese dell'11 settembre) entro la data del 2 settembre copia dei documenti degli alfieri che dovranno entrare allo stadio.... a questo punto egoisticamente pur sapendo che per quanto riguarda il Club di Potenza gli alfieri già si conoscono come posso confermare 9 giorni prima la presenza di tizio e caio!??
L'esperienza ormai di quasi 12 anni di attività di Club mi ha insegnato che ritardi, scioperi (treni e mezzi di trasporto), incidenti (Autostrada Napoli - Roma), impegni di lavoro, malattie ecc. ecc. la presenza degli alfieri di un Club di fuori Roma non è sicura neanche il giorno prima, come si può credere di averla 10 giorni prima??
Per non parlare poi dell'acquisto dei biglietti, "sborsare" cifre del tipo 60-70 euro con il rischio che pur delegando tizio o caio a Trigoria il fax sia pervenuto (visto che in passato non funzionava mai!!) mi sia concessa la possibilità di "offrirlo" all'amico?
Tutto ciò pone, sicuramente tutti i tifosi, ma soprattutto noi di fuori Roma "diciamo" ufficialmente riconosciuti dall'A.S. Roma nella situazione di ABBANDONARE l'attività di Club e forse anche quella di tifoso, o meglio di tifare per qualche squadra che non avendo obblighi d'ingresso (capienza stadio minore di 10.000 posti) ci possa venire "incontro"!
Le sarei grato se questo problema possa essere ufficialmente preso a cuore dal Suo quotidiano, che per noi tifosi di fuori Roma è diventato un punto di riferimento, e magari trovare una soluzione impegnando l'A.S. Roma ad un confronto con l'UTR, l'AIRC e altre rappresentanze del tifo per cercare di risolvere quello che per noi di fuori Roma sarà il motivo di abbandono dello stadio ma soprattutto della chiusura di molti Club!!
Soluzioni a riguardo esclusa quella di responsabilizzare il Club e quindi il Presidente del Club stesso, non mi vengono in mente, ma sicuramente coinvolgendo altri Club, poichè il problema non sarà solo di Potenza o di Napoli ma anche di Trieste, Cesenatico ed altri si potrebbe tentare di trovare una soluzione".
Questa di Paolo è ormai passata, ma tutto sommato attuale: "Ciao lorenzo, ti ricordi che l'anno scorso il signor Galliani aveva promesso che dalla stagione 2005/06 il biglietto del settore ospiti doveva essere uguale a quello della curva locale? controlla...
La Reggina Calcio informa che i biglietti validi per Reggina-Roma sono in vendita da stamane presso la sede di via Gulli, ecco i prezzi:
Tribuna Sud/Nord: 18 euro
Tribuna Est: 34 euro
Tribuna Ovest Laterale: 48 euro
Tribuna Ovest Centrale: 68 euro
Tribuna Vip: 139 euro
I tagliandi del settore ospiti in vendita presso i punti ticketone di Roma (prezzo 23 euro)".
Scusate, ma man mano che vado avanti, ci sono troppe cose interessanti:
TGCOM
"E' caos per i biglietti nominali"
"Le nuove norme sui biglietti nominativi introdotte dal decreto Pisanu non smettono di far discutere. Dopo gli incidenti occorsi nei giorni scorsi agli stadi di Napoli e Bergamo, provocati dalle code a cui sono stati costretti i tifosi, anche lunedì sera a Bologna si sono verificati diversi disagi. E per la prossima giornata sono previsti nuovi problemi, anche negli stadi più avanzati dal punto di vista tecnologico. La nascita dei biglietti nominativi è uno dei punti principali del decreto ministeriale atto a combattere la violenza negli stadi. Ma finora, nelle prime giornate di campionato, la necessità dei tifosi di fornire le proprie generalità al momento dell'acquisto del biglietto ha portato più che altro a caos e malumori. A Napoli e Bergamo, le code a cui i supporter sono stati costretti hanno provocato incidenti, situazione paradossale se si pensa che il motivo del decreto è proprio evitare episodi del genere durante o a margine delle partite. A Bologna, in occasione dell'anticipo di lunedì sera contro il Pescara, alcuni tifosi sono rimasti in fila ai botteghini addirittura fino alla fine del primo tempo della partita. Quello di cui il mondo del calcio si lamenta è soprattutto la tempistica concessa dal ministro, che ha voluto che le nuove norme fossero introdotte subito nella loro totalità, nonostante molti impianti non fossero ancora pronti a recepirle. Diversi stadi non possono più vendere i biglietti al botteghino, e alcune squadre sono preoccupate che ciò allontani ulteriormente la gente dai campi di gioco, dopo che già nelle ultime stagioni il numero globale di presenze negli stadi italiani è decisamente calato. "Le noiose code che si formano nei negozi dei rivenditori - ha detto il presidente dell'Empoli Corsi - scoraggiano gli appassionati, che alla fine rinunciano". Vi rimando a quanto detto negli aggiornamenti di questo sito, là dove si commentavano le nuove norme.
Chiamatelo pure populismo, ma siamo governati da una massa di incompetenti.
Ed ancora, sul tema:
www.agenews.it
"Un gruppo di tifosi del Napoli annuncia l'intenzione di impugnare il decreto Pisanu sulla sicurezza negli stadi e chiede il risarcimento danni per non aver potuto assistere alla partita di ieri in programma al San Paolo contro la Massese. I cinque sostenitori azzurri, che riferiscono di essere tifosi storici del Napoli, sottolineano che nella giornata di ieri, si erano recati alla rivendita Azzurro Service, nei pressi dello stadio San Paolo, quando sono rimasti coinvolti prima nelle lunghe file per acquistare il biglietto nominativo e poi nei tafferugli che si sono verificati davanti alla biglietteria tra tifosi e forze dell'ordine. Il risultato e' che non hanno potuto assistere alla partita. Un atto di citazione - annuncia il legale del gruppo dei tifosi, l'avvocato Angelo Pisani - sara' notificato al ministero dell'Interno per l'accertamento della incostituzionalita' della nuova normativa che, seppur si prefigge scopi di sicurezza per l'ordine pubblico, e' evidentemente lesiva dei principi costituzionali, dei diritti soggettivi oltre e della privacy e della riservatezza del cittadino. ''Ieri - racconta uno dei cinque tifosi, Vincenzo De Pompeiis, presidente regionale e consigliere nazionale dell'associazione di categoria dei titolari di discoteche - ci siamo recati alle 14 alla rivendita per acquistare il biglietto. Non abbiamo fatto in tempo a renderci conto di quello che stava succedendo: c'e' stato un parapiglia, lancio di oggetti, scene di guerriglia. E' incredibile''. De Pompeiis sottolinea di essere ''da venti anni tifoso del Napoli, l'ho seguito nei momenti d'oro e anche in quelli bui, come l'anno scorso in C. Quest'anno non avevo fatto in tempo a comprare l'abbonamento perche' non si sapeva in quale categoria avrebbe giocato la squadra e perche' la campagna e' stata lanciata per forza di cose in ritardo''. L'imprenditore sottolinea che ''e' davvero umiliante essere controllati, perquisiti. Si e' passati da un eccesso all'altro. Questo decreto e' assurdo. Se le condizioni restano quelle di ieri io e i miei amici non andremo piu' allo stadio''".

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