"Le leggi inutili indeboliscono quelle necessarie"
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" AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA
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(archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale dell'estetica neoclassica)


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Diffideranno anche me?
Avevo un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in rete. Bene, sono stato bannato da You Tube.
Indovinate un po' per quale video?
Ma per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente! A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo voi su You tube, qui rimarrà sempre.


Il sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore,
salvo imprevisti.
"Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una volta nel gregge, 
è inutile che abbai: scodinzola"
(Anton Cechov)





LA ROMA SI',
LA LAZIO NO
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Amato (Governo Prodi, centrosinistra)
Una produzione Amato & Maroni Co.
LA TRAPPOLA DELLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Maroni (Governo Berlusconi), centrodestra
VALERIO E LA TESSERA DEL TIFOSO
http://www.youtube.com/watch?v=fAz0zq5lGT4
STRISCIA LA NOTIZIA
Il primo servizio di Striscia la notizia sulla tessera del tifoso
Il servizio di Report sulla Tessera del Tifoso:
http://www.youtube.com/watch?v=xtQ6ZzBcTeE&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=-obKswYhdgM&feature=related

 

Come sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it, che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/ ed è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto, facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno 2010)


Sono già fidelizzato!
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COME EVITARE DI ESSERE RICONOSCIUTI TRAMITE FACEBOOK
Cliccare su Account in alto a destra, poi su Impostazioni privacy e quindi su Personalizza impostazioni. Ancora non è finita, bisogna trovare Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io, andare su Modifica le impostazioni e finalmente spuntare la casella No.



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TU MI TESSERI?
IO NON TI VOTO.

Campagna permanente per privare del voto tutti i partiti politici che sosterranno in qualsiasi modo la tessera del tifoso imposta dall'attuale ministro dell'Interno Maroni.

"Chi ancora si oppone non é un tifoso"
Roberto Maroni, Lega Nord, 21 giugno 2011 
    *

Lo sguardo indubbiamente
intelligente del Trota con
una simpatica maglietta.

Da sinistra a destra:
Maroni, il Trota, Cota, Borghezio

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di disdetta della tessera del tifoso:
"Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo."
Goethe





Il futuro che ci aspetta

Perché la tessera del tifoso è inutile


In giallo, quello che scrive il webmaster
In giallo oro, le vostre e-mail
In bianco gli articoli di giornale ed altro.

9 novembre 2011: beh, ora è proprio sulla rampa.....:
Oddio che giornata!!!!!
Daspo a Lotito e Della Valle! Purtroppo sarà definitivo solo dopo che la sentenza passerà in giudicato. Per i tifosi lo è da subito....
LOTITO E DELLA VALLE DASPATI!
CHI DI SPADA FERISCE, DI SPADA PERISCE
*
Sassuolo/Torino:
"Ho deciso di scrivere per mettere per iscritto tutto il mio schifo e la mia vergogna per un sistema che la parola "giustizia" l'ha sentita soltanto nei film di fantascienza.
Per farla breve, sono un tifoso del Torino, frequentatore assiduo della Maratona, che ieri ha deciso di seguire la propria squadra del cuore nella pericolosissima trasferta a Modena contro il Sassuolo, sfidano un tempo a dir poco infame e guidando, fra andata e ritorno per 620 km, con un discreto dispendio di benzina e tasse autostradali.
Una volta affrontato il viaggio d'andata, ci siamo trovati davanti lo stadio Braglia in circa un centinaio, senza tessera MA, attenzione, con biglietto regolarmente acquistato (12 euro tondi tondi) per il Settore Ospiti. Più ovviamente altri tifosi sia senza tessera che tesserati.
Ci avviamo verso i cancelli, dove ci aspetta una fitta divisione di Polizia e Digos.
I tesserati chiaramente passano dal loro accesso privilegiato senza problemi, noi andiamo dall'altra parte. Si iniziano a sentire voci di persone che non sono riuscite ad entrare perchè senza tessera. Andiamo anche noi, e le voci erano corrette: "Se non avete la tessera, per legge, io non vi posso far passare", scandisce uno stewart che avrà avuto si e no 20 anni.

Rimaniamo là in attesa, polizia in assetto pronta a intervenire al minimo nostro errore o segnale, e membri della digos che continuano a scandire che non possiamo entrare, non importa il fatto di avere un biglietto regolarmente pagato, a quanto pare.
Poi succede un episodio che per qualche lungo secondo fa cadere un inquietante silenzio fra di noi.
Un gruppo di tifosi, senza biglietto, ma con Tessera del Tifoso, passano senza problemi i cancelli. Chiaramente noi facciamo domande, com'è possibile che persone che non hanno PAGATO per assistere alla partita possano entrare senza problema alcuno nello stadio e noi, che abbiamo contribuito a riempire le casse del Sassuolo Calcio e del suo circuito di biglietti, siamo costretti a rimanere fuori?
I singoli poliziotti non sanno cosa rispondere, dicono che non dipende da loro. Probabile. Sta di fatto che si avvia verso di noi una persona ben vestita, munita di ricetrasmittente, manganello e altri stupendi gadget. Penso sia stato il capo della polizia locale.
Si rivolge a noi esordendo con un "Niente tessera, niente partita" e ancora "Cosa volete che faccia? Che chiami il procuratore dentro lo stadio e gli chieda se posso farvi entrare? Ma siete fuori di testa? Andate a casa dai".
Le proteste dei tifosi non tardano ad arrivare, in che paese democratico un possessore del biglietto per tale partita non può entrare, mentre uno sprovvisto supera le barriere senza affanno? Se la tessera era cosi fondamentale, perchè non bloccare tutte le ricevitorie?
L'individuo in questione non sa che rispondere, dice che non dipende da lui (apparentemente non dipende mai da nessuno, la tessera è stata un regalo della Provvidenza). Poi però, ecco il lapsus. Spazientito si lascia scappare un "Sentitemi bene funziona così, se non avete la tessera ma avete acquistato il biglietto, io non vi faccio entrare... al contrario se non avete il biglietto ma avete la tessera del tifoso (*sorrisino annesso*) io posso anche farvi entrare..."
AH!

Questo si che cambia le cose! Alla polizia e ai piani alti non importa assolutamente della sicurezza negli stadi e compagnia bella, a loro interessa che il cittadino sottoscrivi la tessera, punto. Una volta sottoscritta, può anche non comprare più i biglietti perchè il suo dovere l'ha fatto. Ecco i famosi "vantaggi" di sottoscrivere la tessera, cavolo se è conveniente se ti permette di entrare in ogni stadio al semplice schiocco di dita non avendo un centesimo nel portafogli!
Gli insulti generali partono all'indirizzo del capo della polizia, e un coro "No alla tessera del tifoso" viene lanciato in aria.
"Ma come, perchè vi scaldate tanto?" - ci viene detto.
"Come perchè? Ci hai appena svelato l'ennesimo lato inquietante di questa tessera!" - rispondiamo.
"Non mi pare di avervi detto niente", sorridendo il poliziotto.
"Ma se l'hai detto neanche 2 minuti fa, agente *numero del tesserino*"
"Ti sbagli, forse hai sentito male", ci risponde con un sorrisone.
Che schifo. Lascio a voi trarre le vostre conclusioni sulla vicenda, su questa ennesima ombra e su un mondo che oramai è allo stremo delle forze.
Non è un discorso di pallone e di partite di calcio, e le persone estranee all'ambiente che la targano come "Una diatriba futile perchè legata solo al calcio... solo a questo gli italiani pensano" si sbagliano come non mai. Qui è la libertà di ogni individuo a essere minacciata, perchè oggi la tessera è del tifoso, domani è del manifestante, dopodomani del frequentatore di discoteche, e cosi via. Ma quanto tutti se ne accorgeranno, sarà troppo tardi.
Lo mandiamo sonoramente a fan*ulo, saliamo sulle nostre macchine, e al 40'esimo del primo tempo circa torniamo a casa.
Dopo questa storia qualcuno potrà pensare "Cavolo, è proprio giunto il momento di fare la tessera, oramai sembra indispensabile". No, la tessera da ieri mi provoca conati di vomito ancora più forti di prima.
Finchè tessera non ci separi.
Firmato Ruggero, un tifoso della Torino che non si tessera e soprattutto non muore, ma che se un giorno dovesse mai accadere, sicuramente lo farà con un rumore ben più assordante di persone che sono già morte nell'ombra da un pezzo".




7 novembre 2011:
repressione a 360°..il webmaster di Zoonovara doveva mandarmi le foto di Novara/Roma... oggi apro il loro sito e....:
"Con grande rammarico si comunica che dopo tanti anni il sito Zoonovara chiude. Ringraziamo tutti quelli che in questi anni ci hannos eguito condividendo o anche criticando le nostre opinioni. Non abbiamo mai chiesto niente a nessuno, al sito abbiamo dedicato tempo e denaro senza guadagnarci mai niente, solo la passione per ilo Novara e per la fotografia in questi anni ci hanno accompagnato, una passione che ci piaceva condividere con gli altri tifosi azzurri. Purtroppo anche introdurre una normale macchina fotografica al Piola diventa un dramma ormai, soprattutto se dall'altra parte vi è uno zelante "Richie Cunningham" che si crede un leone con la divisa da steward perché a fianco ha la forza pubblica. Naturalmente non è soolo questo, l'impressione è quella di non essere graditi alla Società per cui risparmiamo tempo e soldi. Il nsotro sito è ora sui gradini dello stadio. Solo per la maglia!".
E-mail di Enrico: "
Ciao Lorenzo, ho appena letto il tuo articoletto pubblicato su FB. Almeno, credo che sia tuo, non sono su Facebook e ho poca dimestichezza col mezzo. L'ho letto sul tuo sito e mi ha colpito perchè rispecchia esattamente il mio pensiero, come ti ho scritto qualche giorno fa parlando del perchè non sarei andato a Novara, che pure è per me dietro l'angolo. Mettere davanti a tutto il rispetto per la propria libertà, è per me più importante che entrare in uno stadio dove gioca la mia Roma. Con una sofferenza enorme, ma non sono disposto a chinare la testa davanti a queste ingiustizie. Tornerò a fare una trasferta quando potranno venire anche i miei fratelli di Roma. Felice di combattere questa battaglia in buona compagnia, ti saluto con affetto".
6 novembre 2011: in costruzione la pagina di Novara/Roma.
Da Firenze (lettera tratta da Dodicesimo Uomo):
"Sei un tifoso vuoi andare a farti una scampagnata con mangiata, giratina e magari entrare in uno stadio bellino come quello di Verona che e'persino coperto ? Non ci provare nemmeno, l'accoglienza se sei "un ospite" e' freddamente cordiale. Si perche' a prima vista uno puo'pensare, oh una domenica dove si va a trovare qualche amico a Verona poi si mangia e si entra tranquillamente allo stadio , vediamo la partita e si torna a casa. Gia' la partita, eh un bel problema vederla , uno pensa beh ho fatto la tdt anche se per altri motivi ( un mutuo che nn e'mai arrivato) almeno posso fare tutte le trasferte e non mi romperanno le scatole, ed invece no , proprio nella trasferta piu'facile e tranquilla , il meccaniso diventa kafkiano, modalita' di acquisto o tramite sito internet boxol ( dove pero' nn ti danno il biglietto fisico ma solo un voucher che poi devi andare a ritirare con relativa fila dopo aver passato il controllo all entrata, se però' poi nn puoi andare allo stadio non ti danno il biglietto pagato perche' non ti sei presentato a ritirarlo...) oppure in banca , gia' la banca , in Toscana e' la famosissima CASSA DI RISPARMIO LUCCA PISA E LIVORNO , arriva il comunicato ufficiale , ti danno un bel elenco di filiali ,ti dicono che puoi prenderne 4 a testa basta fornire le 4 tdt in originale vedi che ne hai una vicina a casa, che fortuna dici tra te e te, e'una banca tranquilla non c'è nessuno, vabbe' si tratta di farsi dare le tdt dagli amici vai li e le prendi per tutti e 4. Ti presenti in Banca lunedi' e non ne sanno niente, vai mercoledi e ti dicono torni domani , vai oggi che e'giovedi e ti dicono ah si beh ma non sappiamo neanche come farli, pero' dopo tre volte che ti vedono. Visto che l'atteggiamento del sottoscritto non era piu'molto cordiale, il solerte bancario mi dice "le do' una bella notizia , ce ne e'una filiale in centro che ce li ha", "bella notizia un corno" fo' io, "c'e' da farsi 5 km di auto, trovar parcheggio e perdere un altra ora" Non demordo, arrivo a questa fantomatica filiale e li' la prima sorpresa: deserta! Con un solo impiegato ! "E si va bene di nulla" penso fra me e me, c'è per fortuna tre persone avanti e basta, poi arriva il mio turno e domando i biglietti per Verona , l'impiegato mi fa :"guardi ho solo carta per fare 19 biglietti" , gli fo io "ma ne vorrei solo 4!" tiro fuori le 4 tessere in originale e il documento, l'impiegato mi fa " Ah se nn ci sono 4 documenti di identita'originali non li posso fare per disposizione della banca ", Guardi, fo io, "che a norma di legge con le tdt in originale me le deve fare, visto che e'previsto dalle decisioni del fantomatico CASMS , al limite le faro' fare un fax dei documenti degli altri 3", "ah non c'e'possibilita' "mi fa " la Direzione ha deciso cosi'" Morale alla fine di 4 giorni, riesco a fare un solo biglietto maggiorato anche di 3 euro di commissioni per un servizio che non ho ricevuto, ce l ho fatta sono una mosca bianca ho il biglietto fisico dopo 25 euro spese e 3 ore perse in tre gg! La domanda che faccio e' ma se la tdt prevedeva che si potesse tranquillamente andare in trasferta ma per determinate trasferte , come Verona vengon messe barriere e trappoline ad ogni passo , che nei campionati stranieri mai si degnerebbero di mettere perche' li il tifoso e'benvoluto, a che serve questa tdt che peraltro non m ha fatto prendere manco il mutuo agevolato previsto "perche'non davo le garanzie necessarie"?, A cosa serve se hai l'impressione che i tifosi non sian benvoluti allo Stadio? L'amara constatazione e'che ti scoraggiano ad andare con poco"fairplay" e non ti danno quel rispetto che poi pretendono dai tifosi.

*
Da Parma... il più pulito ha la rogna, ecco perché non vengono mai a fare contraddittorio in TV ma se la cantano e se la suonano grazie a giornalisti compiacenti:
"Ancora una volta restiamo esterrefatti di fronte alla faccia tosta di certi politici, specialmente nostrani, che in tempi così grami per la classe politica come questi, cercano lo stesso di barcamenarsi in argomenti di cui non hanno nessuna conoscenza, invece che tacere e farsi un bell’esame di coscienza.
E constatiamo ancora una volta come si voglia mettere fumo negli occhi dei cittadini normali, cercando di utilizzare i mezzi di comunicazione per scopi meramente personali. L’ultimo in ordine di tempo il leghista della nostra città Fabio Rainieri che, dopo essersi picchiato giovedì in aula parlamentare con un suo collega di un partito avverso, si è sentito “in dovere” di rispondere ad un nostro striscione polemico mostrato domenica nella partita con il Cesena.
Veniamo prima al nostro striscione di domenica: PER NOI DECIDETE LEGGI E RESTRIZIONI, POI IN AULA PUGNI E SPINTONI: SI ALLA TESSERA DEL PARLAMENTARE.

Un messaggio rivolto all’attuale classe politica italiana, travolta da numerosi scandali e comportamenti antimorali a danno di tutti i cittadini, ma la cui unica medicina sembra essere l’accanimento contro i tifosi di calcio, gli ultras, gente socialmente più debole, mostrandoli come il male della nostra società.

Gli unici, per essere chiari, che non piegano il capo e cercano di reagire, con la protesta, con l’informazione, con gli striscioni per denunciare questa situazione, e che quindi sono da allontanare “visivamente” dallo stadio.

In un modo bieco ed infame poi, senza dire niente a nessuno in perfetto stile-regime, senza comunicati e notizie stampa, ma semplicemente mettendo una postilla al loro disegno di legge che informava come nessuna tifoseria ospite non tesserata possa oggi accedere allo stadio, anche in presenza di un settore ospiti ad hoc.

E voluto lo scorso anno dallo stesso Osservatorio.

Rispetto all’anno scorso, per noi, è cambiato il mondo: in una nota più simile, come grandezza, alle clausole di quando si vuole vendere un’enciclopedia ad uno sprovveduto, è stato apposto un comma al disegno di legge precedente, in cui si esplicita che senza tessera del tifoso TUTTE le trasferte sono VIETATE.

Bene, torniamo all’on. Rainieri, che a Tv Parma ha trovato il coraggio di rispondere al nostro striscione, definendo, con una certa vena polemica, gli stessi parlamentari trattati “peggio dei terroristi”, alludendo al fatto che i parlamentari una tessera l’abbiano già.

“Tessera? Ma a quale tessere allude?”, ci siamo chiesti.

Peccato si sia dimenticato di aggiungere che l’unica tessera nelle sue tasche sia quella del partito, e che non gli vieta proprio nulla, anzi assegna all’intestatario numerosi vantaggi di ogni sorta, nonostante in realtà debba essere un preciso impegno con il cittadino che l’ha votato.

Si è dimenticato di dire che se avesse davvero avuto la “tessera del parlamentare” imposta come la tessera del tifoso, lui, nel Parlamento Italiano, non avrebbe potuto mettere più piede.

Come ha deciso il ministro Maroni per tutti coloro che hanno compiuto reati da stadio, anche se non condannati in via definitiva (quindi ancora in attesa di una sentenza).

E poi, caro sig. Rainieri, sembra una vera presa in giro mettere sullo stesso piano una rissa nel luogo più sacro del nostro Stato, il Parlamento, con una partita di calcio, ennesimo tentativo della nostra classe dirigente di voler relegare la politica ad un’attività da bar, in cui tutto può essere lecito, o quantomeno non così grave.

Si lamenta addirittura della “repressione” attuata su di lui da queste forme di controllo, dicendo come i palramentari vengono trattati “peggio dei terroristi”.

Quindi, alla fine, viste le scene dell’altro giorno in Parlamento, converrà con noi che tutti quei controlli non servano a niente.

E difatti ci vede come colleghi quando ci chiama “loro” (saremmo noi ultras…), che rispetto ai parlamentari “non avremmo ancora le impronte digitali” (non si capisce nemmeno cosa voglia dire, quelle le abbiamo fin dalla nascita e alla visita militare ce le hanno pure schedate…).

E si lamenta addirittura dei dieci giorni per una precedente “discussione animata”.

Quindi, caro onorevole, è pure recidivo!

Con la tessera che lei e i suoi capi ci vogliono obbligare ad avere allo stadio, lei non avrebbe più messo piede in Parlamento già dalla “precedente discussione animata”. E come Rainieri lo stesso Ministro Maroni, pregiudicato, condannato in via definitiva per “resistenza a pubblico ufficiale” (reato da…ultras!), e molti altri politici nostrani.

Infine lo stesso Rainieri non si lascia scappare l’occasione di spendersi anche in difesa delle leggi varate dal suo capo Maroni, citando ricordi confusi sul fatto che l’anno passato la tdt abbia prodotto “il primo anno dove non si sono registrati incidenti”, ma dimostra clamorosamente di non conoscere minimamente l’argomento trattato (di scontri ce ne sono stati parecchi pure lo scorso anno, basti citare soltanto Salernitana-Verona e Napoli-Brescia). L’unico effetto evidente della Tessera è stato il crollo degli spettatori e conseguente svuotamento degli stadi, cose sotto gli occhi di tutti.

E sia chiaro che non ne facciamo una questione di schieramento politico quando condanniamo questa situazione, negli anni le misure repressive e spesso anticostituzionali sono arrivate da ogni schieramento, e l’anno prossimo, anno delle elezioni, ogni politico dovrà fare i conti con gli elettori e con quello che ha fatto in questi anni.

Quanto successo negli ultimi giorni non finisce qui, in quanto l’Osservatorio è stato protagonista di una figura veramente misera, riuscendo a contraddirsi ancora una volta, come se fosse una cosa normale.

Succede infatti ad inizio luglio che l’Osservatorio promuova addirittura un premio, un “attestato di certificazione di qualità per la correttezza delle tifoserie e per l’attività dei club di Lega Pro per garantire la sicurezza allo stadio”, praticamente una mossa politica per dimostrare all’opinione pubblica come le tifoserie tesserate fossero le più corrette e come la tdt fosse stata decisiva in questo (tralasciando i disordini causati dai “tesserati” veronesi a Salerno).

Tra le quattro società e tifoserie premiate, Nocerina e Verona.

Succede poi un paio di settimane fa che la serie B metta di fronte Verona e Nocerina al Bentegodi, e ne seguano violenti scontri tra tifoserie che portano all’arresto di dodici persone, quattro veronesi ed otto nocerini, e alla denuncia di altre due.

E succede anche che l’Osservatorio, che solo tre mesi prima aveva premiato le due squadre “per la correttezza e l’impegno per garantire la sicurezza”, esca con un comunicato che attacca le due stesse società: “Hellas Verona e Nocerina osservate speciali del Casms, il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive.

Le due tifoserie, nota il Comitato, "non hanno implementato a sufficienza le attività di dialogo e promozione della legalità con i propri tifosi fidelizzati, così come previsto dal protocollo d'intesa voluto dal ministro Maroni al termine dello scorso campionato".

A giustificazione di questo aggiunge che “i sostenitori delle due squadre, sono state protagoniste sin dall'inizio del campionato di episodi di illegalità che sono sfociate in vere e proprie criticità per l'ordine pubblico.”

Ma come, ma la tdt non doveva essere la panacea di ogni male?

Si premiano due tifoserie “tesserate” per la correttezza, e solo tre mesi dopo le stesse due tifoserie vengono accusate di compiere ripetuti gesti di illegalità, con conseguente criticità dell’ordine pubblico?

Giudicate voi a chi siamo in mano".


*
Da Giulianova: "Domenica 30/10/2011, Frattamaggiore. In questo ultimo incontro di ottobre il Giulianova è di scena in Campania, per affrontare la squadra napoletana del Neapolis che disputa le sue partite sul campo sportivo di Frattamaggiore. Ci rechiamo nei pressi dello stadio quando sono da poco passate le 14, ci posizioniamo nel settore ospiti e ci informiamo sulla possibilità di poter accedere allo stadio senza la tessera del tifoso. In maniera civile ci rivolgiamo a steward e forze dell’ordine che ci spiegano come sia impossibile accedere allo stadio senza la famigerata tessera del tifoso. Premettiamo che siamo consapevoli della necessità di tale documento per poter accedere al settore ospiti, nonché della sua inutilità e dei meccanismi economici e repressivi che si celano dietro questa fasulla operazione di fidelizzazione dei tifosi ed è per questo che siamo obbligati a prendere ed a difendere la posizione di tifosi non tesserati. Torniamo al match di Frattamaggiore. Parliamo con lo schieramento delle forze dell’ordine presente all’ingresso del settore della nostra situazione di tifosi senza biglietto e senza TdT, le pettorine blu ci invitano ad andarcene (come già successo a Campobasso dove l’ispettore minaccia di portarci in Questura) ma noi tentiamo di spiegare che non ci tesseriamo per principio, che siamo liberi cittadini che vogliono sostare su di un marciapiede del territorio italiano e che vogliamo semplicemente sostenere la nostra squadra dall’esterno dell’impianto per far sentire la nostra presenza. La situazione sembra calmarsi fino a quando un poliziotto della Digos in borghese, armato della sua macchinetta fotografica, comincia a scattare da lontano foto al gruppo e da vicino al mezzo con il quale siamo arrivati fino in Campania, segnando addirittura il numero di targa del mezzo. Questo atteggiamento ci è sembrato eccessivo, poiché noi non avevamo creato nessun tipo di problema e la nostra colpa era solo quella di essere Ultras non tesserati e ci sembrava essere giunti sulla scena di un servizio fotografico. Tuttavia, l’omino armato della sua macchina fotografica e dall’alto del suo distintivo che appoggiato al taschino della sua camicetta bianca emergeva dal suo petto e ed illuminava i pensieri della sua “piccola testa” con la luce che rifletteva, con un sorriso beffardo ed un comportamento da presa in giro ci invitava scherzosamente a fare “una bella foto di gruppo”. A questo punto ci sentiamo umiliati e chiaramente diciamo al poliziotto della Digos che il suo atteggiamento non è affatto simpatico e privo di alcun umorismo, rifiutando di metterci in posa. A quel punto il nostro “caro amico” rimane offeso ed a muso duro si scaglia contro di noi insieme a dei suoi colleghi, urlando rabbiosamente contro di noi ed affrontandoci viso a viso. Un poliziotto in divisa tenta di aggrappare un nostro amico dal cappuccio e gli urla duramente che se volevamo stare lì dovevamo “fare quello che dicevano loro”. A questo punto senza indugi decidiamo di andare via perché consci dell’abuso di cui eravamo vittime e del potere che dall’altra parte avrebbe potuto punirci senza nostra difesa, ma veniamo circondati e ci viene impedito di muoverci. L’agente della Digos ci obbliga a metterci in fila ed a togliere i berretti dal capo, minacciando di andare in questura se ci fossimo rifiutati e pronuncia con tono beffardo e provocatorio:” Su da bravi! Mettevi in fila che facciamo delle belle foto di gruppo!”. Senza rispondere alle provocazione per il nostro bene siamo costretti a subire l’umiliazione. Alla fine andiamo via, scortati da una pattuglia che certifichi che effettivamente riprendiamo l’autostrada per tornare a casa. A noi è andata bene, ad altri No. Vivere gli stadi è sempre più difficile e la repressione è sempre più forte, alimentata dal potere del sistema che nasconde le loro malefatte dietro gli Ultras. Oggi abbiamo assistito all’ennesimo scempio delle autorità pubbliche che abusano del loro potere su di chi inerme deve subire il loro volere o le loro frustrazioni, rischiando la propria incolumità o la propria libertà. Trattati come animali da viaggio, senza diritti né libertà. Questi sono gli ultras di oggi, non liberi cittadini ma scomodi cittadini di seconda classe. È certo che il braccio del potere si estenderà dagli stadi alle piazze e l’ombra della repressione abbraccerà non solo gli Ultras ma anche i liberi cittadini. Diffidate da chi ci diffida".
*
Un chiarimento su art. 9 e tessera del tifoso:
"Sul sito dell'Osservatorio si parla di divieto tessera solo a chi è stato condannato per reati da stadio anche con sentenza non definitiva, fino al completamento dei 5 anni successivi alla condanna medesima e a chi è ATTUALMENTE sottoposto a daspo.
questo significa che chi ha scontato il suo daspo, se ancora non è stato giudicato nemmeno in primo grado (i processi sono lentissimi e comunque sa benissimo anche lei, che chi fa un processo da stadio, molte volte, anche in primo grado, viene subito assolto !) può tranquillamente avere la card.
questo sembrerebbe smontare il famoso articolo 9, quello su cui alla fine si era concentrata la battaglia di noi ultras!
c' è comunque da sottolineare come sia comunque vergognoso, il penalizzare anche chi ha avuto una condanna (anche solo in primo grado !) nonostante abbia scontato la sua pena. questo, secondo me è comunque uno schifo.
alla fine se ho scontato la pena, la tessera devo avere la possibilità di averla e non aspettare 5 anni !
ma è già qualcosa, in quanto non si parla più di daspo negli ultimi 5 anni, ma solo di condanna, benchè anche solo in primo grado...
in effetti questa news secondo me non ha fatto ancora molta notizia e nemmeno il giro dei vari gruppi-curve d' italia. ma secondo me è importante farlo sapere. fare girare la voce il più possibile.
volevo sapere un suo parere a tal proposito, forse sarebbe il caso di parlarne... di rivedere certe posizioni, non crede !? organizzare un altro raduno, un appuntamento a livello nazionale per fare il punto della situazione, fra chi ancora crede, che sia ultras o meno, in certi valori !!!
Grazie dell'attenzione che mi vorrà concedere".
Beh, caro Luca, cominciamo con il dire che se come riferimento per capire come funziiona una legge o una normativa si ha il sito dell'Osservatorio è un po' come chiedere all'oste se il vino è buono!
Detto questo, ancora una volta, quello che parla è la legge e non la sua interpretazione: la legge dice che chiunque abbia vuto un daspo o una condanna per reati da stadio non può più avere biglietti. Punto. Poi l'Osservatorio ha intepretato (ma la legge è ancora lì) la norma dicendo che non può avere il biglietto chi ha il daspo in corso e chi ha avuto condanne da stadio, anche non definitive, negli ultimi 5 anni.
Allora ti faccio un esempio reale: A.Z., di Roma, ha scontato due anni di diffida senza firma per l'accensione di una torcia. Il giudice, che poi lo ha condannato per lo stesso fatto a distanza di due anni (e quindi dopo che aveva scontato il daspo!), gli ha dato altri due anni con la firma. E siamo a 4. Dopo che ha terminato i suoi altri due anni con la firma, pensava di potere tornare allo stadio. Va a fare il biglietto per Roma/Milan e il terminale gli dice che per l'art. 9 per altri 5 anni dalla sentenza di condanna non può andare allo stadio.
2+2+5 = 9.
La matematica, qualunque cosa scriva l'Osservatorio sul suo sito, non è un opinione!
E' quindi vero che attualmente il diffidato, scontata la diffida, può tornare allo stadio. Fino a quando il giudice non lo dovesse condannare! Perché a quel punto, per lo stesso fatto, non potrà più andare allo stadio per 5 anni (secondo l'interpretazione benevola dell'Osservatorio dell'art. 9), nonostante ci sia già tornato senza problemi!
*
Altri chiarimenti:
Ciao Lorenzo, pur non essendo un ultras romanista bensì reggino, da anni seguo quotidianamente con attenzione i tuoi aggiornamenti in quanto ritengo questo sito un vero e proprio punto di riferimento informativo per la lotta ai mali al calcio moderno.
Sono reduce da Reggina Bari, partita in cui, il “sistema”, in spegio al gemellaggio ventennale che unisce le due tifoserie, ha deciso di vietare l’accesso allo stadio ai tifosi baresi non tesserati, provocando la protesta degli ultras reggini che hanno deciso di disertare la curva ritrovandosi sin dal primo pomeriggio con i fratelli baresi a trascorrere insieme nel piazzale attiguo allo stadio le ore antecedenti alla partita disputatasi alle 20:45 davanti a spalti desolatamente vuoti e silenti, privi di ogni forma di tifo organizzato.
Apprezzo tantissimo la tua battaglia contro la tessera del tifoso e la repressione in atto negli stadi italiani ma penso che la partita contro il calcio moderno noi ultras l’abbiamo persa qualche anno fa, nel momento in cui dopo le iniziali proteste, abbiamo finito per accettare la pay-tv.
A mio avviso il vero e proprio spartiacque tra il calcio tradizionale (quello che piaceva a noi) ed il calcio moderno è rappresentato proprio dalla pay-tv: è la pay-tv la fonte di tutti i mali del calcio moderno accecato dalla pioggia di milioni che puntualmente cade sul sistema calcio dal cielo delle televisioni a pagamento, a tal punto da spingere i presidenti a sacrificare noi tifosi sull’altare di Sky, Premium e compagnia bella. Partite ad orari e giorni impossibili, tornelli, biglietti nominali, trasferte vietate, tessera del tifoso, caro prezzi… tutto funzionale a scoraggiare il tifoso ad andare allo stadio sul presupposto che un tifoso in meno allo stadio è un potenziale abbonato in più al calcio televisivo.
Era quella contro la pay-tv la battaglia che noi ultras avremmo dovuto combattere alacremente, stava lì il campanello d’allarme ma ad un certo punto, dopo le iniziali proteste condite da striscioni, manifestazioni, scioperi etc… abbiamo finito per infilarci tutti un decorder in casa o addirittura nelle sedi dei gruppi. Oggi noi ultras cantiamo ancora allo stadio contro le pay-tv ma poi vediamo le partite comodamente seduti sul divano di casa e le conseguenze sono queste: un calcio devastato dagli interessi dei “Signori delle televisioni” e noi ultras complici piu’ o meno consapevoli di questo scempio. Meditiamoci sopra ed iniziamo a disdire gli abbonamenti alla pay-tv!
Resta da combattere la battaglia contro la tessera del tifoso e su questo il movimento ultras si gioca definitivamente la propria esistenza: se si escludono le tifoserie delle strisciate e qualche altra tipo veronesi, nocerini e una parte dei bresciani, per il resto il “fronte del No alla tessera” ad oggi rimane compatto. A quanto pare, negli ultimi tempi qualche giornalista e qualche presidente inizia ad interrogarsi sulla bontà del sistema Tessera del tifoso (vedi la recente uscita dei presidenti di serie B o la battaglia condotta dall’AS Roma): a mio avviso servirebbe da parte di noi ultras un ulteriore forte scossone del tipo “Ci imponete la tessera per andare in trasferta… bene, vorrà dire che diserteremo lo stadio anche nelle partite casalinghe (…e d’altronde se non ti fanno andare in trasferta che senso ha presenziare in casa…).
Penso all’effetto mediatico che avrebbe il prossimo derby capitolino con le curve desolatamente vuote…
Soltanto con una tale presa di coraggio, il coraggio di disertare appunto… lasciando, fino a data da destinarsi le curve vuote ed ancor piu’ vuote le casse delle società, riusciremmo ad esercitare maggior pressione su chi governa il mondo del calcio e a portarli a rivedere il meccanismo diabolico che hanno creato. Saluti Ultras.
Santino - Noi Felici Pochi crew Reggina 1914
Dunque, sulla pay per view la battaglia era purtroppo persa in parttenza, perché il progresso è inarrestabile. Personalmente non ho Sky anche se, come tanti, la partita in birreria me la vedo anche io. Anche boicottando Sky, la massa degli italiani non frequentatori di stadi avrebbe comunque - come in effetti ha fatto - acquistato milioni di decoder e quindi saremmo stati una goccia nel mare.
Sono anche d'accordo sull'effetto mediatico della diserzione. Tuttavia, anche in questo, bisogna fare i conti con la realtà. La realtà è che la maggior parte dei gruppi riescono a sacrificarsi per le trasferte (non andandoci, andandoci comunque e rimanendo fuori e via dicendo) ma - anche in seno agli stessi gruppi - solo una minima parte è disposta a non andare più allo stadio. Sono convinto che una protesta può avere efficacia solo se di massa. E le tiofoserie organizzate sono comunque una parte minoritaria: fino a che le telecamere saranno nelle mani di Sky-Mediaset-RAI e via dicendo, nessuno inquadrerà quegli spazi vuoti, e quello è il messaggio che passa. Avrai notato che le immagini pre partita che Sky fa vedere sono sempre le stesse: belle fiche e bambini sorridenti.
Credo, per finire, che il sistema si stia sconfiggendo da solo. Maroni è a un passo dalla fine del suo mandato parlamentare e chiuderà con l'essere inviso da una buona parte degli strati popolari che vanno allo stadio oltre che con il brillante risultato di aver svuotato gli stadi.
Come i cinesi, dobbiamo aspettare il cadavere del nemico che passi sul fiume.
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Per finire, posto un articoletto già messo su FB che fa il punto della situazione:



5 novembre 2011: nell'era di internet si viene a conoscere più quel che viene vietato che quel che viene concesso:
"Ciao Lorenzo. Innanzitutto grazie per lo spazio che ci concedi ogni volta.
In allegato ti mando il divieto di manifestare a Verona (lo abbiamo ricevuto il giorno prima la manifestazione).
Con un'altra mail poi ti manderò una parte della rassegna stampa relativa al presidio fatto in stazione a Brescia.
Naturalmente usa tutto il materiale come meglio credi.
Alcune considerazioni banali:
-come si "evince" dal divieto, i motivi "ostativi" riguardano un prevedibile "atteggiamento non pacifico di gruppi contrapposti di sostenitori delle due squadre con gravi problemi di ordine pubblico, etc."; questo è quantomeno paradossale se si considera che allo stadio si sarebbero incontrate due tifoserie composte per la maggior parte da tifosi tesserati (i bresciani presenti lo erano tutti); -cosa dire poi dei possibili "spostamenti" dei tifosi scaligeri durante la partita!?; -la manifestazione era - non a caso - prevista proprio durante il periodo della partita stessa (questo chiaramente per evitare incroci pericolosi e per non mettere in "difficoltà" i tifosi del Verona); il nostro unico scopo - come del resto quello di ogni nostra iniziativa - era di commemorare il fatto che Paolo sia  - nonostante tutto - ancora vivo e "combattivo", e di ricordare a tutti la sua vicenda, non certo di scontrarci con i tifosi del Verona (Ultras sì, ma non siamo dei dementi!); -riguardo alla possibile opposizione dei veronesi alla nostra manifestazione, c'è da dire che proprio i tifosi del Verona, dopo essere stati da noi avvisati per tempo, avevano pubblicamente manifestato: la loro solidarietà a Paolo Scaroni (l'hanno fatto anche allo stadio con uno striscione inequivocabile); la loro approvazione alla nostra iniziativa; -non solo: dopo aver saputo della censura della Questura di Verona hanno manifestato un certo "disappunto" e ci hanno ribadito la massima solidarietà; -sebbene questo non lo possa documentare, sembra che lo striscione esposto dal gruppo "Curva Nord Brescia" presente al Bentegodi martedì sia stato "amputato" perché ritenuto "pericoloso". Lo striscione appeso riportava la scritta: "Paolo Scaroni", mentre quello "sequestrato": "Giustizia per...".
Uno striscione chiaramente "provocatorio". Peccato che gli stessi veronesi ne abbiano esposto uno identico, smentendo di fatto la Questura di Verona e ricevendo per questo applausi sinceri da tutto lo stadio; -un'altro motivo del divieto era il possibile coinvolgimento - alla stazione dei treni - di passeggeri; cosa che avrebbe messo a rischio la loro incolumità. Voglio ricordare che gli unici cittadini feriti negli ultimi anni in stazione a Verona sono tifosi bresciani, fra i quali c'era appunto Paolo Scaroni; lui è solamente una delle tante vittime dei pestaggi di quel giorno di sei anni fa, sicuramente la più grave. E come sta emergendo dalle prime testimonianze "ufficiali" fornite durante il processo iniziato solo poche settimane fa, non c'è stato alcuno scontro (men che meno con i tifosi veronesi), bensì un pestaggio - a senso unico - vile, immotivato e soprattutto intenzionale, eseguito fra l'altro da alcuni rappresentanti dello Stato; -per quanto riguarda poi i messaggi di sfida on-line, la richiesta di permesso al "Gruppo FS S.p.A." e la possibilità di fare i vari ricorsi al provvedimento di divieto, stendiamo un velo pietoso.
Concludo con una mia piccola riflessione: sicuramente, se ci avessero permesso di manifestare come avevamo chiesto, non ci sarebbe stato tutto questo risalto e la vicenda di Paolo non sarebbe stata "rilanciata" con altrettanta forza.
Un saluto".



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< style="color: rgb(255, 255, 0);">Precisazioni: "RIguardo il commento: "Ciao Lorenzo, volevo dare risalto alla multa non multa ai tifosi milanisti, cioè tirano un pò di oggetti rumorosi in c.nord a Roma e per loro neanche 1 euro di multa!! Bene maroni la tua bilancia pende sempre dalla stessa parte, la tifoseria della squadra del tuo padrone e premier NON SI TOCCA! Nota bene, non che io sia contento se li avessero multati ma è per dire e far notare le solite differenze (vedi inter juve gli striscioni anti gobbi passati per leciti e i cori juventini multati e tassati). La prossima volta aspettiamoci che venga lui stesso a tirare mortaretti allo stadio. Roma non dimentica. Grazie e salutii". Però il tipo ha scritto na cagata.. L'Inter s'è presa 20.000 euro per gli striscioni offensivi, la Juve 10.000 euro".
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Anche i romanisti ungheresi  si trovanoi a fronteggiare la maroniana repressione del dissenso:
"Sono Tibor Tordai (Tibi), un ragazzo di Romanisti Ungheresi, ho 36 anni, sono professore di storia in Ungheria. Il nostro gruppetto di circa 20-25 ragazzi ungheresi è stato fondato 3 anni fa, andiamo pazzo per la Roma e onoriamo la capitale. Siamo già andati allo Stadio Olimpico molte volte, e anche in trasferta a Verona, Udine, Bratislava Cluj etc. Pure noi rappresentano l’opinione degli ultras contro la tessera del tifoso, cosí c’e l’abbiamo striscioni, cartelle, bollini.
Questo fine settimana sono andato a Roma con due amici del gruppetto a vedere la partita contro i rossoneri. All’ interno dello stadio (Curva Sud) mi ha fermato la polizia e hanno trovato 3 cartelli contro la tessera del tifoso: due riportati “NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO, ROMANISTI UNGHERESI” e un altro “BASTA MARONI, TIFOSI LIBERI”. Mi hanno accompagnato alla questura di Stadio, dove perquisito di nuovo, mi sono seduto circa un ora. Per fortuna, parlo italiano e potevo farmi capire .Il verbale e stato fatto e mi hanno detto, se non lo firmo, non lasciano andarmene. Firmato il verbale, mi volevano accompagnare fuori stadio, ma finalmente sono stato rilasciato nella Curva Sud alla fine del primo tempo. Ho letto il verbale, e c’è una multa di 172 euro. Per questo? Non ci credo e non voglio pagare niente.
Secondo me questo sistema de Maroni e vergognosa, io non sono un teppista, inoltre non c’e  l’avevo petardi, bombe carte, fumogheni etc. solo tre cartelle con un’ opinione.
Ti mando le foto del verbale, ti vorrei chiedere un consiglio. Che cosa puo succedere se non pagheró questa multa? Io non sono un cittadino italiano.
Nessuna resa, nessun cedimento! Maroni vattene! ".
E' sufficiente fare ricorso. Tra l'altro il sequestro degli striscioni mi sembra illegittimo, visto che non è stato commesso alcun reato penale. Si può chiederne la restituzione. Lo faremo.

4 novembre 2011: Lega Calcio sorda e cieca: "Ciao Lorenzo, volevo dare risalto alla multa non multa ai tifosi milanisti, cioè tirano un pò di oggetti rumorosi in c.nord a Roma e per loro neanche 1 euro di multa!! Bene maroni la tua bilancia pende sempre dalla stessa parte, la tifoseria della squadra del tuo padrone e premier NON SI TOCCA! Nota bene, non che io sia contento se li avessero multati ma è per dire e far notare le solite differenze (vedi inter juve gli striscioni anti gobbi passati per leciti e i cori juventini multati e tassati). La prossima volta aspettiamoci che venga lui stesso a tirare mortaretti allo stadio. Roma non dimentica. Grazie e salutii". Del resto, come si può multare se stessi?
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Modelli da seguire:"Se c'è un "modello" da seguire credo che sia quello applicato in germania da qualche anno..
1) stadi gremiti. Non c'è una partita, dico una, che uno stadio in Germania fosse quasi pieno..Sempre stracolmi. Da borussia dortmund-Bayern monaco a Mainz-Friburgo.
2) Trasferte libere. Non credo hanno una tessera del tifoso e come possono permettere ai migliaia di tifosi ospiti di seguire una trasferta nonostante non hanno neanche una carta di credito della propria squadra? O chi ha permesso tutto ciò è un governo ultras o è un governo intelligente, o magari che conosce l argomento..
3) Possibilità di stare in piedi nelle curve Col modello inglese ti arrestano se segui in piedi una partita. In italia vorrebbero la stessa cosa ma ancora non ci sono riusciti, ma perlomeno all'Olimpico hanno messo seggiolini da assassini, che in caso di gol, si rischia la vita..Col modello tedesco nessun problema..Curva piena, tutti in piedi e lo spettacolo è assicurato. 
Ma quale modello inglese, ma quale scempio italiano.....copiamo qualcosa ogni tanto 
Ti posto anche questo video...
http://www.youtube.com/watch?v=7YuJDZ7sknk&feature=related
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Vi segnalo poi questa interessante fanzine on line: http://stylewars.splinder.com/
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Giulia mi segnala poi la nascita dell'Ardita San Paolo: "Ciao Lorenzo, A quanto pare a qualcuno ancora piace il calcio nei campetti e ci si diverte pure intorno con i tifosi. E' nata da poco, ma è una realtà interessante, qui ne parla una rivista locale: http://www.coreonline.it/Articoli.aspx/151/ardita-san-paolo
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Titolo della e-mail che ho ricevuto "Chi lavora gratis vs. chi pagato non lavora": "Le immagini da Facebook raccontano una storia di Ultras, i soliti e facinorosi Ultras (questa volta genoani) che armati di pale e badili assaltano un povero ed inerme fango a Monterosso. Fortunatamente le attente forze dell'ordine vigilano sull'accaduto e per non peggiorare la situazione decidono di non intervenire".












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Anche i viola non tesserati si son dati da fare:
"Non possono seguire la Fiorentina in trasferta perché non hanno accettato di fare la ‘Tessera del tifoso’ e allora si sono ‘inventati’ una trasferta molto più importante: andare ad aiutare le persone, le famiglie di Aulla colpite nei giorni scorsi dall’alluvione. Un gesto che fa molto onore ai ‘non tesserati’ che di solito si posizionano nel Parterre di Curva Fiesole (erano presenti anche alcuni calcianti, di tutti i colori, del Calcio Storico Fiorentino) che spesso vengono abbinati al fatto di essere la parte più pericolosa del tifo visto che non hanno aderito alla tessera del tifoso, perché loro non piace il calcio di oggi…
Un’iniziativa nel pieno spirito fiorentino. L’idea è nata sabato scorso e subito è stato creato l’evento su Facebook. In poche ore un pullman di 53 persone è stato riempito. Molte persone, che volevano partecipare, sono rimaste a piedi perché c’era disponibile solo un pullman. Domenica allo stadio, prima di Fiorentina-Genoa, hanno fatto una raccolta fondi e nonostante la raccolta non sia stata delle migliori, integrando anche col contributo di tutti i partecipanti alla ‘trasferta’, sono riusciti a comprare alcune pale, picconi e carriole utile per il lavoro che c’era da fare. In seguito c’è stato il contatto con la Protezione Civile per capire come e cosa c’era da fare.
Ieri mattina la partenza da Novoli. Il pullman è arrivato ad Aulla alle 7.45 e davanti ai 53 tifosi una scena indescrivibile, che nessuno avrebbe immaginato. Nonostante in tv negli ultimi giorni di immagini dei danni dell’alluvione che ha colpito quella parte di Toscana e Liguria ne sono state fatte vedere e una idea ognuno poteva averla fatta. La realtà, invece, è stata più dura e peggiore. Dopo aver espletato tutte le carte burocratiche in Comune al gruppo di tifosi (composto da persone di tutte le età, dai 20 ai 50 anni) è stato affidato un responsabile della Protezione Civile che li ha portati in un grande palazzo e dai garage è iniziata la pulizia dell’immobile. I tifosi viola hanno lavorato ininterrottamente dalla nove alle sedici del pomeriggio, con una pausa solo per un breve pranzo offerto dalla Protezione Civile. Il pullman dei tifosi ha poi fatto ritorno a Firenze alle 19.30, tutti molto stanchi ma felici e orgogliosi di aver contribuito ad aiutare chi oggi è in difficoltà.
In futuro ci saranno altre iniziative simili per cercare di aiutare, dare una mano, verso chi è in difficoltà. Questa, però è un’altra storia, per adesso, nelle menti e nelle braccia di questi 53 tifosi viola c’è il grande ricordo della trasferta di Aulla, quella che è servita per aiutare chi in questo momento è in grande difficoltà".


3 novembre 2011: qualche e-mail e qualche segnalazione: "A margine della partita disputata ieri pomeriggio, che si è svolta nella massima tranquillità, si comunica che allo stadio Tardini si sono presentati anche 26 tifosi cesenati non fidelizzati tutti con biglietto acquistato presso un’unica ricevitoria di Cesena. E’ quanto si legge in una nota della Polizia che spega: "Come noto, da questo campionato, sono vietate le trasferte per quei tifosi che non possiedono la Tessera del Tifoso. Pertanto ai predetti tifosi è stato interdetto l’ingresso all’impianto e sono stati sequestrati i biglietti (che non avrebbero potuto acquistare). Nella circostanza, otto tifosi della compagine romagnola che erano riusciti ad entrare allo stadio, sono stati fatti uscire dal personale del Parma calcio ed identificati dal personale delle forze dell’ordine, per le successive procedure previste dalla normativa in materia di manifestazioni sportive". Il titolare della ricevitoria che ha emesso i biglietti in violazione delle norme, rischia una sanzione che va da 5.000,00 a 20.000,00 euro".
In realtà è solo il ricevitore che non avrebbe potuto vendere... detto questo, una cosa del genere non è ovviamente motivo di d.a.spo. che, se emesso, sarebbe totalmente illegittimo.
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Nocerina/Sampdoria: "Egr. Sig. Giovanni Citarella, scrivere queste poche righe ci sembra il minimo dopo ciò a cui abbiamo assistito prima del match Nocerina - Sampdoria, disputata allo stadio San Francesco d’Assisi sabato 29 ottobre 2011. Abbiamo visto un presidente recarsi di persona in mezzo ai tifosi ospiti non tesserati (quindi indesiderati), coraggioso nel metterci la faccia, intelligente nel capire che quei ragazzi Sampdoriani non volevano altro che poter vedere la loro maglia in campo. Forse ciò che Lei ha fatto, Sig. Citarella, intervenendo affinché potessimo rimanere all’interno dell’impianto, le può sembrare un atto doveroso, ovvio, magari scontato. Le possiamo assicurare che non è così. La normalità è fatta di presidenti aziendalisti che al posto della coscienza hanno un registratore di cassa. Presidenti che parlano, prendono posizione a parole, ma poi, in quanto a fatti...... Presidenti che si fanno mettere i piedi in testa dalla questura di turno senza rivendicare il diritto di poter decidere liberamente in casa propria. Presidenti che subiscono i ricatti del Viminale, Presidenti che stanno sempre di più dalla parte di quest'ultimo. Presidenti che si sono dimenticati che il vero spettacolo del calcio sono i tifosi e le emozioni che questi ultimi sono capaci di trasmettere dagli spalti. Concludiamo questa lettera ringraziandola Sig. Citarella per averci trattato da ospiti desiderati. Era tanto tempo che non ci capitava. Ci auguriamo che il suo esempio sia presto seguito da quei tanti suoi colleghi che si sono dimenticati che il calcio è di tutti, non esclusiva di chi ha una tessera in tasca. Cordialmente, Ultras Tito Cucchiaroni"
<>Verona/Brescia:
Brescia, 31.10.2011
Spett.le redazione, la presente per comunicare che domani, martedì 1 novembre, incontreremo la stampa alla stazione dei treni di Brescia, alle ore 13.45.

Questa esigenza nasce dal divieto arrivato dalla Questura di Verona, che ci vuole impedire di manifestare - in maniera totalmente pacifica - la nostra solidarietà a Paolo Scaroni, cittadino bresciano, offeso nel corpo e nell'’anima e ancora in attesa di Giustizia.

Domani, sarà nostra intenzione spiegare i motivi che la Questura di Verona ha addotto per negarci una libertà che dovrebbe esserci garantita; renderemo quindi nota la nostra decisione (indipendentemente dalle imposizioni) e daremo vita ad una protesta molto forte (nel contenuto, ma non nella forma) per esprimere il nostro dissenso.

Ci preme precisare che abbiamo parlato personalmente con il sindaco di Verona, Flavio Tosi, il quale è stato molto disponibile nei nostri confronti, garantendoci che da parte sua non c'è alcuna preclusione verso la nostra iniziativa. Tosi si è interessato di persona presso la Questura di Verona, mostrando ancora una volta tutta la sua sensibilità nei confronti di Paolo, così come era già avvenuto in occasione del processo. A lui vanno i nostri ringraziamenti sinceri.

Vi informiamo infine che sarà presente anche la famiglia di Paolo e Vi invitiamo pertanto a voler partecipare.

RingraziandoVi anticipatamente per l’attenzione, cogliamo l’occasione per inviarVi i nostri più cordiali saluti".
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L'Aquila/Catanzaro: "Passiamo ora al racconto della giornata sportiva. Non possiamo che iniziare con le stranezze che stanno uccidendo il calcio partendo dalla tessera del tifoso e dal fatto che le norme vengono interpretate a secondo dei casi. Per entrare al “Fattori”  i primi problemi per i circa 100 tifosi giallorossi. Assodato che chi non ha la tessera non entra e rimane fuori problemi anche per chi la tessera ce l’ha. Solo che bisogna portarsela dietro ed è questa la prima anomalia.  Allora la carta d’identità a che serve? Chi ha il biglietto stampato con il suo nome e cognome  e con la destinazione “settore ospiti” l’ha  fatto per forza di cose con la tessera, ma a spiegare questo a chi di competenza non è semplice. Ti dicono che devi portarti la tessera dietro. E chi ancora (e sono tanti) non l’ha ricevuta? Vabbè non troveremo risposte, alla fine si entra ma ancora il bello deve venire. Un settantina di tifosi a fine partita rimaniamo per 45 minuti  dentro il “Fattori”. Non ci fanno uscire. La versione ufficiale è che alcuni tifosi aquilani vorrebbero “salutarci”. Noi ci chiediamo:- ma la tessera non serviva per garantire il tifoso ad assistere in tutta tranquillità a una partita di calcio?- Chissà quando mai riceveremo una risposta. L’unica certezza è che anni addietro da campi ben più caldi e da città con più tradizione di tifo e storia calcistica, in numero più corposo andavamo via dagli impianti calcistici senza alcun problema. Ora c’è la tessera che è tutto un dire e vedere piangere un bambino di 10 anni perché ha paura è la fotografia di quanto questa “maronata” sia solo una pagliacciata. La tessera non doveva servire per riportare allo stadio le famiglie? Come vorremmo ricevere una risposta".

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Novara/Roma: "Ciao Lorenzo, è da tempo che “frequento” il tuo sito ma solo oggi ho deciso di scriverti per supportare, se ce ne fosse ancora bisogno, le tesi sulla totale inutilità della TDT. Da alcuni anni ormai, vivo con la mia famiglia in provincia di Milano ed ho così raramente la possibilità di vedere la nostra Roma allo stadio. Essendo molto vicino a Novara, ho fatto il tifo perché arrivasse in serie A così da avere un occasione in più per seguire la mia Squadra dal vivo. Dunque riassumendo: sono romano e romanista dalla nascita ma ho il “pregio”, rispetto a voi che ancora abitate nella Città Eterna, di respirare da un po’ di anni la purificatrice aria della Lombardia ! Questo è tutto ciò che ci differenzia, ma allora mi chiedo perché io ho potuto acquistare tranquillamente un biglietto per il settore ospiti (NON FIDELIZZATI) per assistere alla partita di Sabato sera senza alcun problema di TDT e voi no ? Basta respirare un’ aria diversa dalla vostra per poter essere indicati come persone “rispettabili” e “degne di fiducia” ? No perché, per fortuna mia non è così, potrei avere una fedina penale più lunga e infangata di Al Capone ed a nessuno interesserebbe se allo stadio sedessi vicino a dei “rispettabili cittadini” visto che a parte la fotocopia del documento che la filiale della Banca Popolare di Novara mi ha chiesto (come da copione, del resto…), nessuno sa nulla di me. Come dite da tempo, La TDT è la più grande buffonata di sempre introdotta solo ad uso e consumo dei soliti noti…. MA NOI ROMANISTI PER FORTUNA NON SIAMO E NON SAREMO MAI DEI SEMPLICI “UTENTI” come qualcuno aveva definito i suoi sostenitori in tempi non sospetti… MAI FIDELIZZATI SEMPRE PRESENTI ! ALESSANDRO".
Ancora Novara/Roma:
"Ciao Lorenzo, sono un tifoso della roma che vorrebbe avere da te una spiegazione legale su come sia possibile una cosa del genere. Ho letto sul sito della Roma la modalità di vendita dei biglietti riguardanti il settore ospiti della partita contro il Novara e da quanto ho capito un residente della regione Lazio sprovvisto di tessera del tifoso non può acquistare il suddetto biglietto mentre un qualsiasi altro cittadino di qualunque regione italiana può farlo, premesso che non ho sottoscritto la tessera del tifoso per gli stessi motivi che tu spesso citi nel tuo sito, nel caso specifico non si incorre in un reato da parte della società che vende i biglietti per discriminazione territoriale? In attesa di risposta ti saluto con un forza roma".
Sì, come già detto, si è in presenza di una discriminazione territoriale pura e semplice, decisa dal Ministro Maroni, il che non può certo stupire. Il tutto swi basa sul nulla, perché non vi è una legge al riguardo ma unicamente un accordo privato tra Lega e Ministero dell'Interno. Un accordo che viola l'art. 3 della Costituzione per la quale non possono operarsi discriminazioni di alcun  tipo (NEANCHE  - BADATE BENE - PER RAGIONI DI SICUREZZA) basate su razza, sesso, religione ecc. ecc.
Se un Paese sta andando allo sfascio un motivo ci sarà e questo è un indicatore.
Cosa si può fare? Bisognerebbe avere il tempo di preparare una denuncia penale per la violazione della Legge Mancino, ma la cosa va studiata bene e per questo occorre tempo.
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Sempre Novara/Roma: "ciao lorè,  per dirti che alla xxxxxx di xxxxxxx a xxxxxx ho fatto il biglietto per settore ospiti con una semplice tessera sanitaria (quella con il codice fiscale). non mi ha chiesto né se ero tesserato né se avevo la residenza a Roma. magari nelle filiali di Roma saranno altrettanto gentili.."
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Fregature a Praga: "Caro Lorenzo, ho trovato nella sezione “la roma in tv” un posto dove vedere la partita con il Milan a Praga dovendo trascorrere il week end in questa città. Essendo il tuo sito un punto di riferimento per i tifosi della Roma, e potendo quindi qualcun altro in futuro trovarsi a doverlo consultare per trovare un posto dove vedere la partita a Praga, ti segnalo che quelli della "pizzeria Giallorossa" sono degli infami. Non mi dilungo sulla cavolate che ci hanno detto ma alla fine ci ha chiesto 400 corone (che ci mangi per tre giorni a Praga) come prezzo fisso per vedere la partita solo perché ci ha “riconosciuti” in quanto veri tifosi della Roma e romani. Abbiamo visto quindi la partita dal bancone su un televisore del cavolo (l’unico nel locale) mentre gli altri guardavano tutti la loro partita dal tavolo bevendo una birra a prezzi normali. Ci mancava che mi chiedessero la tessera del tifoso per entrare in quanto ultrà. Spero vorrai segnalare la cosa. Grazie per il tuo impegno e Forza Roma."
Il locale è stato ovviamente immediatamente depennato dalla pagina "La Roma in TV".
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Prezzi biglietti, Antonio da Torpignattara: "Ciao Lorenzo, volevo tornare,per l'ultima volta sulla tematica delle 22 euro per roma milan. Sono,forse l'unico,contrario a tutte le proteste e in ultimo lo striscione apparso in curva sud "22 € vergogna". Cosa vogliono di più questi tifosi? qual'è il prezzo giusto per una curva dell'olimpico? 15 euro? Bene.(Premetto che dall'avvento della Tdt della scorsa stagione ho saltato solo 3 partite in casa).Calcolando i prezzi delle prima 5 partite casalinghe della Roma la media è di 14,8 euro.E' forse troppo? prevedendo un costo di 13 euro per Roma-Lecce la media scende ancora.Tanta gente non vede più in la del proprio naso.Contesterebbero anche se la tessera non esistesse e l'abbonamento fosse gratis! Ciao e Forza Roma Sempre! ".
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Aggiunte alcune foto e un mini resoconto per Genoa/Roma.

Il biglietto, non nominativo, di "11 metri"

Nocerina/Sampdoria
I doriani senza tessera vengono fatti entrare dal Presidente della Nocerina

A Parma
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Inter/Juventus, tutti tesserati

Besiktas/Fenerbache
Nonostante l'aspra rivalità, spesso degenerata in violenti scontri, i tifosi del Besiktas gettano in campo 
le loro sciarpe in segno di solidarietà con la parte di Turchia colpita dal terremoto, che dovrà affrontare l'inverno.
Al riguardo, l'arrivo dei Fenerbache in imbarcazione
http://www.youtube.com/watch?v=p6_9OctaW7U&feature=player_embedded


30 ottobre 2011: inserite alcune foto di Genoa/Roma.

Viola

Ascoli/Sampdoria, settore ospiti

29 ottobre 2011 (sera): in linea la pagina di Roma/Milan.

29 ottobre 2011: le foto di Roma/Milan questa sera.
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Un articolo divertente (ma soprattutto vero) tratto da LaPadovaBene:
"Non più tardi di tre mesi fa, l’Osservatorio premiava Verona e Nocerina per “la correttezza delle tifoserie e per l’attivita’ dei club di Lega Pro per garantire la sicurezza allo stadio”. Non me lo invento io, è tutto scritto qua: CLICCA QUI. (prima che scompaia dal sito, lo salvo io in jpg):
Il certificato di qualità a Nocerina e Verona

In realtà premiava il fatto che le due tifoserie avessero sottoscritto la Tessera del Tifoso. Voleva dare un esempio, sponsorizzare ulteriormente la carta prepagata di Maroni, e quale miglior sistema se non tributare un riconoscimento ai veronesi, la tifoseria un tempo più razzista ed incivile d’Italia ed oggi improvvisamente “redenta” sulla via di Maroni? Ed ai nocerini, famosi per la loro turbolenza fino a pochi mesi prima ed improvvisamente diventati degli angioletti?

Ma il premio era sopratutto per le rispettive società. Due società che avevano deciso di rompere col passato, di voltare pagina. E di fidelizzare i propri tifosi attraverso il programma “Tessera del Tifoso”. Due società che si erano impegnate seriamente e concretamente per combattere la violenza negli stadi. Due società che avevano fatto da tramite fra le rispettive tifoserie e le istituzioni, e che con il loro “ponte” erano riusciti a far accettare la contestatissima card a due piazze particolarmente problematiche. Tanto che i loro tifosi avevano ricominciato ad andare tranquillamente in trasferta. Un successone, insomma! Probabilmente Masucci in quel periodo, visto il particolare entusiasmo, stava pensando di candidarsi sindaco a Verona: la capigliatura ce l’ha…

Nel frattempo Maroni viene quasi eletto Eroe Nazionale, non si capisce di quale nazione, se l’Italia o la Padania di cui ambisce ancora (l’ha dichiarato lui stesso a Pontida qualche mese fa) all’indipendenza… Anche i nemici giurati della Lega, quel PD che di fatto è il miglior alleato di Berlusconi (se non avesse loro all’opposizione, il buon Silvio sarebbe già a casa nelle patrie galere da un pezzo…) cominciano a strizzare l’occhio al nuovo Eroe Nazionale. Perlomeno a Padova, città di grandi tradizioni progressiste ma ultimamente disorientata dai numerosi problemi di sicurezza. Servono risposte concrete, la gente vuole sentirsi protetta. E ben venga tutto ciò che limita i problemi, come la Tessera del Tifoso. Che non si capisce come li limita, ma fa figo dirlo… Zampieri, Lincetto, Tiso: un bel tris d’assi schierati a fianco di Maroni. E poco importa se Zampieri quando gli fate una domanda precisa sulla Tessera vi risponde in tutt’altra maniera (come ad uno che gli chiedi “Che ore sono?” e lui ti risponde: “Verde!”), se la Lincetto non sa nemmeno cosa sta dicendo e se Tiso prima sponsorizza la tessera e poi risponde dicendo che a lui della Tessera non gli importa nulla… l’importante è far passare un messaggio che non sta in piedi! Quando mai gliene è fregato di dare delle risposte concrete ai cittadini? A Padova comandano loro, dicono e soprattutto fanno quello che vogliono, vedi anche l’Auditorium che costerà alla popolazione 80 milioni di euro, quando con quei soldi ci sarebbero state ben altre priorità… Ma l’importante non è ciò che pensa il popolo, quanto ciò che vuole la borghesia, la stessa che manovra voti e che non ha certo il problema di arrivare a fine mese!

Poi ricomincia il campionato, e con tutte le trasferte “bloccate” per i non possessori di Tessera del Tifoso, arriva Verona-Nocerina. Una delle poche gare per cui non è prevista la limitazione sul pubblico. E’ prevista perfino per Albinoleffe-Sassuolo e per Grosseto-Cittadella. Ma non per Verona-Nocerina. Le regole sono ferree, noi non scendiamo a patti con i delinquenti. Vogliono andare allo stadio? Si facciano la tessera del tifoso! I tifosi di Verona e Nocerina hanno dimostrato di essere persone corrette e rispettose delle leggi, e non a caso possono seguire la loro squadra senza limitazioni… Il match finisce con incidenti fra tifosi veronesi e polizia fuori dallo stadio, e con i nocerini che devastano i bagni ed i seggiolini del Bentegodi tirandoli sulla testa del pubblico scaligero, e che approfittano dello stadio praticamente vuoto per rubare uno striscione rimasto appeso in tribuna. Finisce con dodici arresti, quattro veronesi ed otto nocerini. Ed il nuovo eroe nazionale diventa questo baffone all’amatriciana in servizio alla questura di Verona, che ti dipinge l’arresto di otto tifosi della Nocerina come l’arresto di Totò Riina:

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=RfWP7Gr5aQg

<>Crolla mezzo palco, e c’è anche chi si assume dei meriti per questo crollo: è il caso di qualche veronese che scrive in questo spazio, che fino a una settimana fa sosteneva di essersi fatto la tessera perché “non cambiava niente” ed oggi sostiene di essersela fatta per combatterla dall’interno. “Se non c’eravamo noi a far casino vi direbbero ancora che la tessera è utile!”. Infatti lo dicono ancora, non è che sia cambiato qualcosa, ma in itaGlia ognuno si sente un po’ eroe a modo suo, lasciamogli la soddisfazione… Dal canto suo, l’Osservatorio prima sembra intenzionato a bloccare le prossime trasferte di entrambe le tifoserie (a Cittadella ed Empoli)   (aggiungerei anche la chiusura del settore ospiti per M.M. Sarego/ Sandonà Jesolo del 6 novembre 2011)
, ma poi capisce che sarebbe uno smacco troppo grande… In uno dei suoi ultimi comunicati ammette fra le righe che gli arrestati di Verona-Nocerina hanno la tessera del tifoso, e non escludono la possibilità dell’eventuale sospensione del programma “Tessera del Tifoso” ai gruppi di tifosi che hanno preso parte alle citate criticità.  Ma poi ovviamente scaricano il barile. Su chi? Ma sulle società che hanno loro stessi premiato a luglio, ovviamente! Al fine di verificare i contenuti del programma di fidelizzazione delle due società sportive e fornire alle stesse ogni forma di collaborazione per migliorare il rapporto con le proprie tifoserie, l’Osservatorio indirà una riunione con i rappresentanti del Hellas Verona e della A. S. G. Nocerina. Ma come!?! Ma non li hanno verificati prima i contenuti del programma di fidelizzazione? Ma che cazzo li hanno premiati a fare, se non sapevano nemmeno cosa avevano fatto di buono le rispettive società!!!
L’Italia è un paese di eroi. Tutti si sentono tali. Berlusconi si sente un eroe sceso in politica per salvare l’Italia. Di Pietro si sente un eroe per mettere in guardia gli italiani da Berlusconi. Maroni si sente un eroe padano, che nel 1996 sfidò la tirannia italiana prima di diventarne il capo supremo di quella stessa tirannia. Il baffone all’amatriciana di Verona si sente un eroe per aver arrestato entro le 48 ore otto tifosi della Nocerina. I veronesi si sentono eroi perché leggi o non leggi fanno ciò che vogliono. I nocerini si sentono talmente eroi da aver creato un gruppo su facebook “Ultras Tesserati” (Clicca qui). Masucci si sente un eroe per aver girato la frittata verso le società. Ecco, forse il vero “eroe italiota” della settimana è proprio lui, e gli dedico la foto in primo piano. Il campione è lui, che vince sempre anche perdendo!".

<>< style="color: rgb(255, 255, 255);">*
<>< style="color: rgb(255, 255, 255);">
<>< style="color: rgb(255, 255, 255);">A Chieti, invece di blaterare "e facciamola 'sta tessera" il Presidente dovrebbe capire perché non se la fanno... si facesse sentire in Lega e dicesse all'Osservatorio di far modificare l'art. 9!:
Dopo l'ennesima sconfitta il presidente Walter Bellia ha lanciato un accorato appello dalle pagine del sito ufficale. Il Destinatario? Ovviamente i tifosi. "Non facciamo punti fuori casa perchè alla squadra manca il sostegno dei nostri tifosi". Questa la sentenza del numero uno neroverde, assolutamente contrariato dalla mancanza di calore sugli spalti quando il Chieti gioca lontano dalle mura amiche: "Noi fuori casa abbiamo assolutamente bisogno dei nostri tifosi, la squadra lo chiede a gran voce" continua Bellia, "a Gavorrano con i tifosi al nostro fianco non avremmo perso, a Lamezia idem. Bisogna fare qualcosa, il Chieti è un bene di tutti e non deve essere la Tessera del Tifoso a creare più problemi e difficoltà di quante non ce ne siano nella gestione quotidiana di una società di calcio professionistica".
Quello della Tessera è un problema legato a tutte le tifoserie d'Italia e non solo a quella neroverde; i supporters teatini, infatti, sotto questo punto di vista sono stati molto più che chiari, finchè ci sarà l'obbligo di sottoscrizione non ci saranno più trasferte.
"Ne riparlerò anche con loro direttamente e di persona. E facciamola sta Tessera!" conclude Bellia, "anche altri presidenti stanno spingendo i propri tifosi a cambiare rotta e qualcuno ci è anche riuscito. Tutto questo per il bene della propria squadra del cuore, che sia chiaro, fermo restando che anche il sottoscritto ritiene che questa Tessera non è condivisibile e soprattutto ha creato finora una miriade di problemi di cui avremmo fatto volentieri a meno".


28 ottobre 2011: nessuna foto del settore ospiti pervenuta per Genoa/Roma. A questo punto mi rivolgo ai genoani!
Detto questo, ecco un bell'esempio di famiglie allo stadio:
"Lorenzo ciao, non ci conosciamo personalmente ma abbiamo qualche conoscente/amico in comune.
Ti scrivo per chiederti consiglio e soprattutto per darti evidenza di una situazione che secondo me ha dell'allucinante riguardo alla tessera del tifoso.
Un mio amico residente a Milano, possessore di tessera del tifoso della As Roma, vorrebbe portare domani allo stadio Olimpico il figlio di cinque anni, anche lui ovviamente residente a Milano con i genitori.
Il risultato è che la ricevitoria Lottomatica gli ha risposto che essendo vietata la vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lombardia il biglietto lo poteva fare al padre ma non al figlio (sempre di 5 anni...). Credo sia allucinante. Domani mattina proverà a fare al volo la tessera del tifoso al figlio
(ricordo male o i minori di 14 anni non sono imputabili per cui quali controlli sui precedenti potrebbero fare? Tanto più per un bambino di 5 anni??). Non è detto che con la richiesta però gli diano il biglietto il giorno stesso (certo dovranno fare lunghi controlli sulla fedina penale di un bambino di 5 anni...).
Scusa il disturbo. Ciao e grazie  Filippo".
Già la tessera del tifoso è un mostro para-giuridico, la tessera del tifoso per i minori imposta dal Ministero dell'Interno è un qualcosa che non credo esista neanche nel regime totalitatio più totalitario del mondo.
Il minore di 14 anni non è imputabile: se fa un reato non può essere processato. E' quindi vergognoso, ma veramente vergognoso, che con la scusa della sicurezza si discrimino i bambini. La soluzione, però, non è fare la tessera del tifoso al bambino.... E' disdire la propria e mandarli a quel paese.
*
Novara/Roma, settore ospiti:
SETTORI OSPITI:
In ossequio alle disposizioni nazionali vigenti, per la partita in oggetto, che si disputerà sabato 5 novembre p.v. alle ore 20.45, il GOS di Novara in data 25/10/2011 ha adottato le seguenti determinazioni:
a. È vietata la vendita ai tifosi residenti nella regione Lazio non in possesso di tessera del tifoso dei tagliandi relativi ai seguenti settori: Tribuna vip, Tribuna, Rettilineo ovest, Curva nord e Distinti est. Da tale disposizioni sono esclusi gli accrediti e i biglietti di servizio riservati dalla società "Novara calcio s.p.a." conformemente alla normativa di settore;
b. I biglietti del settore "curva sud/ovest" (c.d. ospiti non fidelizzati), non essendo pervenuto, ad oggi, il "piano operativo" non potranno essere venduti ai sostenitori della squadra ospite residenti nella regione Lazio non in possesso di tessera del tifoso; in ragione della possibile presenza nel territorio piemontese di sostenitori romanisti, si ritiene opportuno, comunque, consentire la vendita dei biglietti di tale settore anche ai tifosi ospiti non fidelizzati, purché non residenti nella regione Lazio;
c. Essendo stimata una consistente presenza di tifosi da romanisti in tutto il territorio nazionale, si ritiene opportuno di garantire la vendita dei settori ospiti in tutto il territorio nazionale; tuttavia, si ritiene di non mettere in vendita i biglietti del settore Curva Ospiti sud/ovest nella regione Lazio sia ai tifosi fidelizzati sia ai tifosi non fidelizzati.
La società "Novara calcio s.p.a." fornirà appena possibile l'elenco dei punti vendita biglietti nella regione Lazio esclusivamente per il settore Curva Ospiti sud/est (riservata ai tifosi in possesso di Tessera del Tifoso)
Quindi:
a) l'AS Roma non ha proprosto alcun piano operativo per i non tesserati residenti nella Regione Lazio;
b) qualcuno mi può spiegare quale differenza genetica o razziale esiste tra un tifoso della Roma residente a Viterbo (lasciamo stare Roma) e uno residente a Grosseto? E se questa differenza è lecita, in base alla nostra Costituzione?
Ora valuto se denunciare il Novara, la Lega Calcio e tutto coloro hanno partecipato al famoso protocollo d'intesa ai sensi della Legge Mancino!

27 ottobre 2011: in questi tempi maroniani c'è poco materiale ma in costruzione la pagina di Genoa/Roma.
Teppisti alla Camera (Fli vs. Lega): se lo fa un tifoso 3 anni di daspo, se lo fa un parlamentare, vitalizio dopo un mese!


26 ottobre 2011 (pomeriggio): il messaggio per Roma/Milan è PORTA LA BANDIERA!


Ah ah ah ah !!!!! Leggete qui! Tessera o non tessera si è sempre alla loro mercè!
"E’ stata sospesa temporaneamente la vendita dei biglietti per la trasferta del Verona Cittadella in attesa delle indicazioni dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive. La gara è considerata a basso rischio, ma gli incidenti scoppiati venerdì sera al Bentegodi con l’arresto di quattro veronesi e otto nocerini hanno creato una situazione di allarme tra le forze dell’ordine. La società veronese attende dunque indicazioni dal Cittadella per fornirle poi ai propri tifosi".

26 ottobre 2011: Novara: "la prox trasferta dopo genoa è novara novara come parma ha un settore adibito per gli ospiti non tesserati a parma non fu aperto il settore agli ospiti non tesserati solo perché l'as roma non ha fatto alcuna richiesta altrimenti il parma calcio era d'accordo ( fonte parma) ed infatti domenica i bg ( tesserati e non) sono andati non si potrebbe mandare mail di richiesta all'as roma perché nel caso di novara chieda l'apertura e l'utilizzo anche della parte destinata agli ospiti non tesserati? ". Sì, si potrebbe fare, purché non vada a finire come Siena/Roma...
*
Roma/Milan: "Ciao Lz, volevo chiederti se a Roma ci son problemi con le ricevitorie listicket? Qui in Campania non è possibile acquistare biglietti per la partita Roma/Milan. Le agenzie han detto che i terminali sono in aggiornamento fino al 2.11. Però un dipendente ci ha fatto presente che è strano, potrebbe trattarsi solo di un espediente per impedire l'acquisto dei biglietti fuori dalla Regione Lazio. Abbiam provato anche tramite internet ed arrivati al punto "pagamento", dopo l'inserimento della carta di credito ci dà errore. Saluti, Paolo".
Non credo alle coincidenze. Siamo in un regime dove le questure danno le disposizioni organizzative per le partite. Anche io, quindi, credo all'espediente, ovviamente illegittimi. Sempre
Roma/Milan: "dopo anni che compro biglietti con fotocopie dei documenti oggi un mio amico mi chiama dicendomi che ad un roma store non vogliono farmi il biglietto perchè serve il documento originale! addirittura gli viene detto che non fanno biglietti con la fotocopia del documento da tre anni sostenendo l’uscita di una nuova legge (???) a questo riguardo!!! eppure in qualsiasi lottomatica la fotocopia viene accettata... roma store no lottomatica si... che senso ha?? cosi vorrebbero riportare le persone allo stadio?? naturalmente alla fine sono riuscito ad acquistare il mio biglietto con la mia fotocopia ad una lottomatica come ho sempre fatto... ".
In realtà la maggior parte delle Lottomatica vogliono l'originale del documento. Anche quella dove li acquisto io lo pretende. Il sistema di Maroni è quello di rendere il cittadino poliziotto: quindi è il rivenditore che deve verificare l'identità dell'acquirente, così come è la società calcistica che deve vietare la vendita dei biglietti, al posto dei tutori dell'ordine. Se non lo fanno li puniscono.

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Un bell'articolo di Massimo Fini:
Il violento che è in noi
Di Massimo Fini
Alessandro Magno catturò un pirata che infestava i mari. E civilmente, come usava in quei tempi barbari che non conoscevano ancora la "cultura superiore" né gli odierni "eroi della libertà" che si fan liberare dalle armi straniere e poi si dedicano al linciaggio sotto gli occhi compiaciuti del mondo intero o alla caccia sistematica al nero, gli concesse l'ultima parola prima di impiccarlo. Il pirata disse: "Vedi Alessandro, noi due facciamo le stesse cose. Solo che io le faccio con trecento uomini e tu con trecentomila.
Per questo io sono un pirata e tu un grande Re". I cinquecento che l'altra domenica hanno messo "a ferro e fuoco" Roma sono oggi, oggettivamente, dei teppisti, ma se diventassero cinque milioni sarebbero dei rivoluzionari, come è accaduto in Tunisia dove una rivolta violenta ma non armata ha cacciato in due giorni il dittatore Ben Alì. E il coro unanime di indignazione, da destra a sinistra, dai fascisti mascherati del PDL, ai fascisti propriamente detti come Ignazio La Russa (che nel 1974 organizzò a Milano una manifestazione dove due giovanissimi militanti dell'MSI, Murelli e Loi, uccisero un poliziotto buttandogli una bomba sul petto) all'estrema sinistra, ai sindacati, ai Pierluigi Battista che in sintonia col premier ha lanciato il diktat "chi non si dissocia anarcoinsurrezionalista è", al Presidente Napolitano, dimentico che era già un alto dirigente del PCI quando il suo sodale Secchia preparava la rivolta armata, significa proprio questo: il timore di questa classe dirigente, che ha la coscienza sporca e nera come la pece, che quei cinquecento decerebrati, smaniosi di distruggere tanto per distruggere, possano diventare cinque milioni che decerebrati non sarebbero. Nei giorni successivi ai fatti ero a Roma, "la capitale ferita", e parlando con amici, conoscenti, taxisti, personale d'albergo, gente incontrata al bar non ho notato una dissociazione così netta dai teppisti, ma un'oscura, sottaciuta, vergognosa soddisfazione. Come se quell'esplosione di violenza li avesse vendicati, anche se per interposta persona, dalle umiliazioni, dalle frustrazioni, dal senso di impotenza che il cittadino subisce ogni giorno. Il fatto è che è diventato sempre più difficile tenere le mani a posto, facendo un tremendo sforzo su se stessi, assistendo quotidianamente allo spettacolo di una classe dirigente, politica, economica, intellettuale, autocostituitasi in una nuova oligarchia nobiliare, con noi cittadini normali retrocessi a sudditi, senza dignità e senza onore, pecore da tosare, asini al basto ad uso di "lorsignori", che mentre "la città brucia" (non Roma, l'Italia), continua nelle solite manfrine, nei soliti giochetti, nelle solite sordide lotte di potere senza tenere in minimo conto quel "bene comune" con cui si sciacqua quotidianamente la bocca. Certo che ci vorrebbero, noi del ceto medio, buoni, civili, educati, rispettosi delle buone maniere, come siamo sempre stati, per poter ruminare in tranquillità i propri privilegi. Ma, come tutte le cose, anche la pazienza ha un limite. E, come dice la Bibbia: "terribile è l'ira del mansueto" o, per dirla più modernamente con Peckinpah del “Cane di paglia". Ed è proprio questo che i politici, gli economisti, gli intellettuali ben sistemati nel regime, temono. Ma questo vulcano che potrebbe esplodere da un momento all'altro è un fatto. Un fatto che si misura attraverso la violenza patetica di tutti i discorsi che vorrebbero cancellarlo.
Alla  disperata ricerca di UN colpevole:
"Ciao Lorenzo,ho appena letto gli aggiornamenti del sito,e volevo informarti che anche io sono stato fermato assolutamente a caso subito dopo i tornelli della curva nord,forse per la barba?forse per gli occhiali da sole?mi è stato chiesto il documento ed educamente l'ho consegnato,durante l'attesa il loro fotografo ufficiale,mi ha fatto un book in tutte le posizioni,ovviamente ho tenuto gli occhiali,un ragazzo vicino a me si è lamentato dicendo"li morti vostra" dopo un botta e risposta e l'arrivo di un altro agente, sempre in borghese, è stato preso sottobraccio ed accompagnato all'uscita(!?), dopo un'attesa di c.ca 10 min, ho riavuto il mio documento e sono entrato durante il minuto di raccoglimento per Simoncelli. Ora potrei capire tutte le loro ragioni,ma se avevo/ho qualcosa da nascondere di certo non mi presento allo stadio.....un saluto e sempre FORZA ROMA. Carlo".
Eh, beh, la barba insospettisce.... Poi gli occhiali da sole danno un aspetto equivoco.... Hanno una marea di facce senza nomi e cercano qualche somiglianza. Suggerisco a tutti di appuntarsi per tempo dove stavate il 15 ottobre, perché poi a distanza di due mesi è difficile ricordarsi il proprio alibi e le testimonianze a favore...
*
Incidenti zero con la tessera del tifoso... nel senso opposto:
Scontri allo stadio Bentegodi di Verona,
i filmati incastrano otto ultras nocerini
Partita caratterizzata da sassaiole, cariche e lacrimogeni
Identificati da un video gli otto giovani tra i 18 e 25 anni
SALERNO — Otto tifosi della Nocerina e quattro del Verona finiscono in manette per i violenti scontri causati nel corso della partita di venerdì scorso allo stadio Bentegodi contro l'Hellas Verona. Tutti i giovani coinvolti dovranno stare lontani cinque anni dagli stadi in virtù del Daspo comminatogoli e e per tre di solo è stato previsto anche l'obbligo di firma nel giorno delle manifestazioni sportive. Sono tutti ragazzi tra i 18 e 25 anni, di buona famiglia, alcuni incensurati, altri con piccoli precedenti penali legali allo spaccio della droga e lesioni, i "facinorosi" incastrati dagli uomini della Digos di Salerno che hanno analizzato certosinamente, i fotogrammi degli oltre dieci dvd relativi alla partita del campionato di serie B. Più di trenta ore di lavoro, ininterrotto, per gli agenti guidati dal dottore Luigi Amato che hanno consentito l'arresto di: xxxxx, xxxxxx, xxxxxx, xxxxxxx, xxxxx xxxxxx(difesi dagli avvocati Raffaele Guerritore e Giovanni Palumbo) xxxxxx, xxxxxx, xxxxxxx. Denunciati, invece, D.S. di Pagani e A.S. di Afragola.

I supporter veronesi finiti in manette invece sono xxxxxxx, xxxxxx, xxxxxx e xxxxxxx. Nocerini e veronesi devono rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e lancio di oggetti con l'aggravante di lesioni nei confronti di pubblico ufficiale. Il blitz della Digos è scattato domenica. Prima è toccato lavorare ore per analizzare, guardare e rivedere i video relativi agli scontri.

Fotogramma per fotogramma per cercare di risalire alle identità degli autori dei disordini: lancio di sedie staccate dalla pavimentazione, parte di un sanitario distrutto o un estintore usati come oggetti contundenti contro i gialloblù della curva Nord. Ma anche contro carabinieri e poliziotti. Scene finite nei video di sorveglianza esaminate con attenzione dalle forze dell'ordine che, con pazienza, hanno associato quella scarpa, quel jeans o felpa, ai protagonisti di una partita da dimenticare.

Gli scontri sono avvenuti anche anche fuori dal «Bentegodi», dove le forze dell'ordine sono state costrette a usare i lacrimogeni per disperdere i teppisti, che proprio non ne volevano sapere di andare via, salire sui pullman e tornare a casa. Ritornata la calma, gli investigatori del Nord hanno immediatamente iniziato a lavorare mentre alcuni colleghi volavano alla volta di Salerno per individuare insieme gli autori: otto nocerini, dei quali due avevano pensato bene di far perdere le proprie tracce alimentando prove della responsabilità. E solo dopo l´immane lavoro sono scattate le perquisizioni domiciliari. Qui, gli investigatori hanno rinvenuto l'abbigliamento usato durante la partita e gli stessi biglietti. Tutti i nocerini fermati avevano la tessera del tifoso.

Grazie all'arresto differito, è scattata la flagranza di reato per violenze dentro e fuori lo stadio. Identificati e arrestati, ieri mattina, in contemporanea, in città come a Verona, si sono tenute le conferenze stampa per illustrare i particolari degli scontri e dell'operazione. Nel primo pomeriggio di ieri, poi, la notizia della firma del questore veronese Michele Rosato che ha emesso il Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive). Le indagini proseguono per accertare altre eventuali responsabilità. Si cercano anche gli autori del furto di uno striscione rubato ai supporter gialloblù.

Rosa Coppola
25 ottobre 2011
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Nel frattempo in Kenya violenti scontri tra tifosi nella partita AFC Leopards/Gor Mahia FKL: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=dsHQVsLGJDs
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Novara/Roma... date una occhiata:



25 ottobre 2011: e-mail: "Ciao Lz, tutto bene? Ti volevo dire che anche io sono stato fermato a Roma - Palermo subito dopo i tornelli. un simpatico tutore dell'ordine dopo avermi guardato male mi ha chiesto il documento. Se lo sono tenuti per 10 (!!!) minuti e sono entrato a partita iniziata, naturalmente dopo aver posato per alcune foto artistiche :D Durante la partita ho chiesto un pò in curva e ho ricevuto risposte contrastanti...è una schedatura che comporta qualcosa? devo stare attento d'ora in poi? fammi sapere che ne pensi Un abbraccio e buona settimana :) Giacomo"
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Roma/Palermo, palermitani:
Roma-Palermo: Una quindicina di non tesserati (compreso io) oggi con biglietto di curva nord ci hanno fatto mettere insieme ai tesserai in tribuna Monte Mario. Volevano sapere dove avevamo comprato i biglietti (pista di Pattinaggio) e ci hanno sequestrato i biglietti.
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Roma/Milan, biglietti: "Ciao lorenzo, sono stocazzo di boris e ti scrivo a proposito dei biglietti di roma milan bisogna fare 2 discorsi paralleli 1) chi non vuole fare la tdt non ha alternativa che pagare così tanto i biglietti per i big match. questa è una cosa assurda, perchè io vorrei abbonarmi senza tdt ma non me lo fanno fare, e non vedo perchè devo pagare cosi tanto alcuni biglietti ) il prezzo più alto nelle partite di cartello. su questo non c'è niente di male. per anni abbiamo detto che chi è veramente tifoso (lascio stare volutamente parole tipo ultras), vive la partita contro il milan come fosse quella contro il piacenza. anzi, forse c'è più orgoglio ad essere uno dei pochi presenti contro una squadretta che contro una squadra importante. l'errore secondo me non è quello di alzare i prezzi, perchè secondo me è giusto alzarli , ma non va assolutamente fatto finchè non si offre un'alternativa a chi non vuole tesserarsi è sbagliato, quindi, il momento. il fatto di farlo oggi quando ancora non c'è soluzione per la tdt".
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Inserite diverse foto nella stagione 1969/70, tra cui alcune inedite di Ards/Roma. Inserite anche molte foto nella stagione 1932/33.

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Niente fumogeni allo stadio, i tifosi tornano a casa
Circa 700 tifosi del Basilea, sbarcati a Zurigo per vedere l'incontro con la squadra locale, hanno deciso di riprendere il treno prima del fischio d'inizio perché non avrebbero potuto sparare i petardi e i fuochi d'artificio in possesso. Lo ha riferito la polizia. "Alle 14.45 è giunto un treno speciale con 800 tifosi del Basilea", ha continuato la polizia, aggiungendo che già all'arrivo del convoglio nella stazione di Alstetten "alcuni supporter hanno acceso materiale pirotecnico". Scesi dal treno, i tifosi sono stati raggruppati dalle forze di sicurezza ed è stato spiegato loro che non avrebbero potuto raggiungere lo stadio mascherati o usare i fuoci pirotecini, Dopo una "lunga discussione", circa 700 dei tifosi hanno deciso di tornare indietro e sono ripartiti, con un treno speciale, alle 15.45, Non hanno così potuto assistere alla vittoria della loro squadra per 1-0. Zurigo-Basilea era un match molto atteso dopo i violenti scontri avvenuti all'inizio di ottobre in occasione del derby tra lo Zurigo e il Grasshopper al Letzigrund. La partite era stata sospesa per i disordini. Da allora, la città della Svizzera tedesca ha praticato una politica di 'tolleranza zero' contro violenze e teppismo: stop agli incidentiu, arresto del match in caso di petardi, fuochi d' artificio o fumogeni.

23 ottobre 2011 (sera): le foto di Roma/Palermo in linea.
Al riguardo:
"Lorè ti scrivo per segnalarti il fatto che oggi nel prepartita sono stato fermato all' ingresso insieme ad un amico dal commissario di turno, che, senza darci nessuna motivazione, ci ha chiesto i documenti per identificarci. Nel mentre un altro pseudofotografo ci immortalava da ogni angolazione manco fossimo i protagonista dell' ultimo calendario Pirelli. Insieme a me c'erano una ventina di altri ragazzi (anche loro presi a caso) che subivano lo stesso trattamento, e nel momento in cui uno di questi ha giustamente chiesto spiegazioni per quanto stava avvenendo ha ricevuto la seguente risposta: "Se nun te sta bene te portamo in questura"...Quando capiranno che l'autorità che hanno non gli è data nè da meriti fisici nè tantomeno da meriti intellettuali e che quindi non c'è motivo per ostentarla?  Giovannino"
E' la caccia  alle streghe per il 15 ottobre. La prossima volta durante la foto fate un sorriso.
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Roma/Milan: Ciao Lorenzo, io ( e spero altri ) ho deciso di non andare a vedere Roma - Milan . E' assolutamente vergognoso che i prezzi dei biglietti salgano solo perchè c'è una partita di cartello. Ma non va contro le regole ? Si tratta sempre di campionato si serie A. Posso capire la differenza tra un biglietto di campionato e uno di coppa, ma per partite della stessa competizione chi se ne frega se l'avversario è il milan o il siena, io voglio pagare sempre lo stesso prezzo. E' inutile inoltre andare allo stadio e cantare " 22 euro li mortacci tua " , perchè intanto i 22 euro glieli hai dati.
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Incidenti zero:
CARRARA - Uno steward di servizio nel derby Carrarese-Spezia (1ª divisione girone B) è rimasto ferito - ustionato ad una gamba in modo leggero e sotto choc - nello scoppio di un grosso petardo lanciato intorno alle 13,30 all’arrivo del pullman dello Spezia. Stefano, 20 anni, è stato soccorso dal servizio 118, ma le sue condizioni non destano alcuna preoccupazione. Alle 14,07 entrano in Curva Sud i primi tifosi dello Spezia, accolti da cori di sfottò. Alla stazione sono invece arrivati poco prima delle 14, e fatti salire su pullman dell’Atn. 
Altre due bombe carta sono state fatte esplodere alla stazione ferroviaria di Avenza. Secondo gli investigatori, a lanciarle sarebbero stati gli ultras dello Spezia scesi dal treno per raggiungere lo stadio. Si è sviluppato un incendio nei pressi della linea ferroviaria e sono dovuti intervenire i pompieri. Polizia e carabinieri stanno cercando di risalire ai responsabili attraverso i filmati registrati dalle stesse forze dell'ordine. 
Lo stadio di Carrara era esaurito: 5.400 spettatori con oltre 1000 supporter provenienti dalla Spezia. La zona dello stadio è presidiata da un cordone di polizia e carabinieri in assetto antisommossa. Rinforzi sono arrivati dai reparti mobili di Genova e Firenze. Tra le due tifoserie c'è un'accesa rivalità e tutti i derby precedenti (a Carrara mancava la sfida da nove anni) avevano creato problemi di ordine pubblico. 


23 ottobre 2011: le foto di Roma/Palermo dopo la partita. La Roma saldamente in testa nella Coppa Disciplina 2011/12.

22 ottobre 2011: il temporale mi aveva giustiziato la linea internet...:

COMUNICATO DELLA CURVA SUD DI CREMA
Noi, i Supporters del Pergo, i ragazzi della Curva Sud, non concepiamo come possa essere vietata la trasferta a Crema per i tifosi del Piacenza, in occasione della partita Pergocrema-Piacenza del 23/10/2011.
Ci poniamo questa domanda innanzi tutto perché i piacentini per noi sono come fratelli; con loro abbiamo un forte gemellaggio che dura ormai da parecchio tempo. Inoltre allo stadio di Crema sono anni che non succedono incidenti, questa constatazione rende ancora più assurda la restrizione nei confronti dei tifosi del Piacenza non tesserati. Ma ci sono altri punti che rendono inspiegabile tale restrizione… a seguito dei continui rimodernamenti e ristrutturazioni (attuati con i soldi dei cittadini), il Voltini è uno tra gli stadi più a norma di tutta Italia: telecamere ovunque, sala GOS con vetri antisfondamento, recinzioni più a norma che mai, zone di prefiltraggio, ingressi separati per locali ed ospiti e una settore ospiti creato appositamente per i non tesserati. Ecco, quest’ultimo a che scopo è stato realizzato se poi gli ospiti non tesserati non possono entrare al Voltini? Mistero.
Di certo non sono finiti qui i nostri interrogativi, infatti non capiamo come mai durante Pergo-Siracusa una ventina di tifosi siciliani abbia ottenuto il nulla osta dalle varie istituzioni e dalle autorità per entrare allo stadio nel settore ospiti non tesserati. Perché loro si e i piacentini, che ribadiamo essere nostri gemellati, no? Potenzialmente era a più a rischio la partita col Siracusa che quella col Piacenza. O sbagliamo?
Tutte le società dicono che i tifosi sono il cuore della squadra, sono il primo “patrimonio” da tutelare. A noi questo non sembra; a parole sono tutti bravi, ma i fatti dimostrano il contrario. A tale proposito dovrebbero essere le società (tutte, Pergo compreso) a prendere una posizione e una decisione forte, non solo per tutelare i tifosi ma anche per salvaguardare gli introiti e le entrate economiche… infatti più tifosi (anche ospiti) ci sono allo stadio più incassi ci sono da parte delle società.
E poi, esteticamente parlando, è più bello da vedere uno stadio mezzo vuoto o stracolmo di tifosi (ospiti compresi)? E’ più bello assistere ad una partita senza tifo, o con “mezzo” tifo, oppure assistere ad una partita dove le tifoserie intonano cori, si “rispondono” e creano un clima appunto “da stadio”? La risposta, almeno per noi, è scontata. A questo punto ci chiediamo: chi sono coloro che decidono quali partite sono a rischio o meno, quali partite devono essere soggette a restrizioni parziali o totali?
Ma la domanda fondamentale da porsi è: indipendentemente da chi prende queste decisioni, colui o coloro che lo fanno si intendono di calcio? Conoscono i rapporti che intercorrono tra le varie tifoserie?
Tornando al discorso iniziale noi della Curva Sud del Pergo abbiamo fatto il possibile per far sì che la trasferta dei piacentini a Crema fosse stata libera in tutto e per tutto, ma purtroppo siamo rimasti quasi del tutto inascoltati. Ad ogni modo i nostri fratelli di Piacenza a Crema ci verranno lo stesso, magari staranno fuori dallo stadio, ma comunque andrà sarà una festa. Per chi non l’avesse ancora capito: PERGO E PIACENZA: NESSUNA DIFFERENZA!

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Incidenti zero:
"(ANSA) - VERONA, 22 OTT - I carabinieri di Verona hanno arrestato 4 ultra' per i tafferugli scoppiati al termine dell'incontro di ieri sera tra Nocerina e Hellas Verona per il campionato di serie B e terminato 1-1. Gli arresti sono scattati al termine della partita e riguardano 4 veronesi, accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, dopo che le due tifoserie avevano ingaggiato un duello verbale con lancio di alcuni oggetti".
Nel frattempo la Juventus non vuole aprire il settore ai viola tesserati perché i milanisti tesserati gli hanno danneggiato il settore ospiti. Ma come, con la tessera del tifoso non si dovrebbe poter entrare nmel settore sopiti a prescindere?
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E-mail della serie "famiglie allo stadio all'epoca di Maroni":< style="color: rgb(255, 153, 0); font-style: italic;"> "Buongiorno,scusate se vi disturbo e approfitto di voi, ma ho un grosso problema e non so come fare. Vi spiego. Io sono residente a Roma e non ho la tessera privilege. La mia futura moglie (ci sposiamo ad Aprile) abita in provincia di Milano (mi trasferirò su!) e vorremmo tanto portare suo figlio di 11 anni a vedere Roma-Milan il 29 all'Olimpico, magari tutti e tre. Vorrei accedere al settore famiglia, come posso fare visto che ho letto che la vendita è vietata ai residenti in Lombardia? Esistono altrimenti settori con vendita libera anche per i residenti in Lombardia? Non voglio deluderlo, gliel'ho promesso.Grazie < style="color: rgb(255, 153, 0); font-style: italic;">Emanuele Giulianelli".
Ecco la risposta fornita: "Purtroppo non può fare nulla grazie alle disposizioni dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, prese in accoprdo con la Lega Calcio e via dicendo. Tutto su impulso di Maroni, ovviamente. Poiché la mamma risiede in Lombardia, non può acquistare alcun tipo di biglietto, a meno che non si faccia (e ormai non farà mai in tempo) la tessera del tifoso del Milan che, comunque, consentirebbe alla signora di accedere nel settore ospiti e non negli altri settori (questa è la linea che stanno seguendo le varie società).
Per il Ministro Maroni le coppie miste (lui romano / lei lombarda) per lo meno nel calcio, non devono esistere. Lo spieghi a suo figlio (io l'ho già fatto con i miei e lo hanno perfettamente capito) e - qualora dovesse recarsi in cabina elettorale la prossima volta - ci pensi anche lei".
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Roma/Milan, viene fuori ovviamente la questione del costo dei biglietti per la curva...: Caro Lorenzo, sono davvero schifato ed inorridito! Questa società si stava muovendo bene venendo incontro alle nostre esigenze, ma poi escono le notizie sui biglietti di Roma-Milan. Ogni settore cosa quasi il doppio rispetto a tutte le partite fin qui disputate. A memoria con la Sensi si pagava di meno anche per le partite di cartello, o quanto meno, non si arrivava a certi prezzi! Considerando che la Sud e la Nord sono spesso introvabili in queste occasioni, essendo i settori più facilmente esauribili visto il costo contenuto, io che abito in Campania, dovrei spendere MINIMO 35 euro per i distinti Sud! In caso di esaurimento anche lì dovrei passare ai 65 della Tevere laterale! MA STIAMO SCHERZANDO??? In più dovrei metterci i soldi per il viaggio! E i prezzi per gli under 14??? PAZZESCO! Sono troppo incazzato Lorè, meglio che questa mail la finisca qua! AS ROMA VERGOGNA! ".
Ancora: "Bella Lore' , volevo solo dire una cosa. La coerenza, secondo me, viene prima di tutto e quindi,visto i prezzi che sono usciti fuori per Roma-Milan,un bel coretto fatto alla Sensi per un Roma-Inter va, purtroppo, benissimo anche per la nuova societa': 22 euro LI MORTACCI TUA ... 22 euro LI MORTACCI TUA o meglio Twenty-two euro FUCK YOU ... Twenty-two euro FUCK YOU Mi raccomando usate tutti lo sportello del tifoso (visto che l'hanno fatto usiamolo) per inviare lamentele Settore POPOLARE-prezzi POPOLARI".
Questi i prezzi comunicati per i non tesserati uomini (le riduzioni per donne e bambini valgono solo dalla Tribuna Tevere in su):
Curva Sud e Nord: 22 euro
Distinti Sud: 35 euro
Distinti Ospiti: 35 euro (tra l'altro non si capisce perché, visto che i milanisti sono tesserati: dovrebbero pagare 33 euro come pagherebbero i tesserati della Roma per l'analogo settore dei Distinti Sud)
Tribuna Tevere Laterale/Parterre: 65 euro
Tribuna Tevere Centrale: 85 euro
Monte Mario: 125 euro
Monte Mario Top: 145 euro
Tribuna d'Onore: 300 euro.
Dunque, è cosa nota che le Società rialzino i prezzi per le partite di cartello, tuttavia il rialzo mi sembra eccessivo. La Roma ha fornito questa risposta a chi si è lamentato tramite lo sportello del tifoso:
"la AS ROMA, come tutte le altre società di calcio o di qualsiasi altro sport o evento di spettacolo, diversifica i prezzi dei biglietti secondo l'importanza ed il richiamo delle varie gare, e quella con il Milan è una di queste. Converrai ad esempio, che andare ad un concerto di Madonna o degli U2 non è come andare ad evento di qualsiasi altro cantante o band musicale.
Sembra del tutto evidente infatti considerare la squadra Campione d'Italia come compagine che, insieme alle pochissime altre che rientrano, per titoli e/o per seguito di tifosi (Inter, Juventus, Napoli, Lazio), in questa categoria, possa e debba avere una considerazione sportiva, e quindi economica sui prezzi dei biglietti, più alta rispetto a tutta la maggioranza delle altre gare (quattordici).
Del resto, a conferma di ciò, basta ricordare i prezzi praticati proprio dalla Lazio non più tardi di una settimana fa: 20,00 per le curve. E i prezzi sono in linea, se non minori, con le altre squadre. Ecco alcuni esempi dei prezzi adottati dalle altre squadre in settori analoghi:
1) Cagliari-Milan 23 euro
2) Juventus-Milan 45 euro
3) Napoli-Milan 25 euro
4) Lecce-Milan 30 euro.
I prezzi della AS Roma per i big match sono per di più gli stessi da tre anni a questa parte. La politica dei prezzi dei biglietti, inoltre, deve necessariamente seguire quella degli abbonamenti e quindi considerando il rateo teorico del singolo biglietto, c.a. 12,50 in curva, cioè appena 50/100 c.a. in meno rispetto al reale prezzo del singoli biglietti che stiamo praticando (Cagliari, Siena, Atalanta e Palermo) e praticheremo questa stagione per le gare standard (Lecce, Chievo, Cesena, Bologna, Parma, Genoa, Novara, Udinese, Fiorentina, Catania), è solo attraverso il prezzo dei biglietti dei big match che si può creare quella giusta differenza che rende conveniente sottoscrivere un abbonamento rispetto all'acquisto dei singoli tagliandi.
Del resto, caro Emiliano, sembra obiettivamente anche giusto che chi vuole scegliersi una gara, almeno teoricamente, più accattivante e sfiziosa come quella con il Milan, o la Juve/Inter/Lazio, debba sopportare anche un "sacrificio" economico maggiore rispetto alle altre.
Ora, in primo luogo la politica dei prezzi popolari serve per riportare le persone allo stadio. Quindi delle altre Società, in effetti, può interessarci poco. Detto questo, dalla Curva Sud dell'Olimpico la partita si vede che è uno schifo. Ma uno schifo vero.
E poi, se tutto questo serve per favorire chi si è abbonato..... ci fate abbonare per piacere? Noi siamo tifosi della Roma esattamente come gli altri ma NON VOGLIAMO la Privilege Card perché non ci piacciono le cose imposte,  tantomeno quelle imposte da un Ministro leghista e secessionista. Però vorremmo abbonarci. Cosa dobbiamo fare?
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David da Norwich: Ciao Lorenzo, Spero che stai bene, nonostante il risultato di domenica. Veramente complimenti per la coreografia della Sud, non-autorizzata negli occhi dello Stato, ma propriomente nel modo della mentalità ultras. Ti scrivo segnalarti a questo articolo dal The Guardian, scritto dopo il sessione in Parlamento dedicato alla campagna rilasciare i documenti relativi al disastro di Hillsborough 22 anni fa - http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2011/oct/17/hillsborough-disaster-legacy-lies. Speriamo che questi documenti rivelarà alcune delle bugie della polizia, il govermento del giorno e alcuni dei giornali dopo il disastro, ma sopratutto rivelare la verità alle famiglie delle 96 vittime e portare giustizia dopo troppo tempo. In genere, c'era un cover-up tra quelli chi avevano potere per la sola motiva di prottegersi, qualcosa che non devo spiegare a tutti di voi. Purtroppo non ho il tempo tradurrlo al momento ma per quelli di voi chi parla l'inglese è un articolo molto informativo. Saluti ai ragazzi della Roma".
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La cosa è ormai passata ma in tanti me l'avete fatta notare: "Ciao Lorenzo, non so se hai avuto modo di leggere questa strepitosa intervista a un fantomatico black bloc da parte di repubblica, ti mando il link. Grandi risate!!!Saluti. http://www.repubblica.it/politica/2011/10/17/news/black_bloc_piani-23345453/
Sì, l'ho letta... Poi ho visto chi - tra gli altri - l'aveva raccolta: Carlo Bonini. So per certo - perché lo ha fatto con il sottoscritto, che lo ha puntualmente querelato - che il suo è un giornalismo, su alcuni temi, particolarmente creativo. Nel più puro senso del termine.
Prendiamola per quello che è. Non capisco come un giornale serio come dovrebbe essere Repubblica possa pubblicare simili cose. L'unica spiegazione è che lo stesso Direttore venga ingannato, come venne ingannato - lo ricodate? - per la riunione preeuropea degli ultras nazisti a Branau, ricopiata di sana pianta da internet e relativa a tutt'altro....
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Passiamo alla Lazie con uno scritto che mi è stato inviato di cui non conosco la fonte ma molto dettagliato:

"Quante volte sentite dire ad un laziale "noi c'avemo il simbolo dell'Impero Romano" e voi no, "noi semo veri romani" e voi no, ecc. ecc.?

Per prima cosa l'aquila laziale deriva dall'aquila "turrita": la definizione di turrita sta per "aquila ad ali spiegate sormontata da corona murale"; al tempo del fascismo l'aquila turrita dell'AMI (aeronautica militare italiana primo ente ad utilizzare in Italia l'aquila turrita come simbolo di araldica) aveva il capo rivolto verso destra, ad oggi, è di nuovo rivolto verso una più tradizionale sinistra, il lato del cuore, destro per chi guarda.

Se a quest'aquila togliete la corona murale, resta l'aquila laziale "ad ali spiegate", che non è stata certo prerogativa della sola Lazio, come simbolo di araldica infatti, è presente in quasi tutti gli stemmi militari, nobiliari, familiari, e pure negli stemmi relativi alle corporazioni di arti e mestieri di oggi, di ieri e, presumibilmente, di domani: dall'aquila degli Zar di Russia, all'aquila del Messico; dall'aquila simbolo della Harley Davidson, all'aquila della Moto Guzzi; dall'aquila delle S.S. tedesche, all'odiosa aquila austriaca tanto invisa all'Italia di 100 anni fa... e poi c'è l'aquila del Fernet ovviamente!

Si potrebbe arrivare sino a domani senza riuscire ad elencare neanche 1/3 delle aquile "ad ali spiegate" presenti in araldica, o su marchi/brand commerciali come il logo delle cartiere Pigna, o su stemmi di famiglie storiche come la famiglia Doria: l'effige di gran lunga più sfruttata per rappresentazioni grafiche di questo tipo.
I laziali del resto non sono mai stati "originali", mentre la Lupa Capitolina è il simbolo di Roma Capitale e nient'altro: se andate a Siena nel chiostro del Palazzo Comunale trovate la Lupa, se andate ad Aosta a Piazza della Repubblica (foto in alto) trovate la Lupa, se andate a Verona a Piazza Erbe trovate la Lupa, se andate a Pisa a Piazza dei Miracoli trovate la Lupa... perché la Lupa Capitolina era, ed è, il simbolo di Roma Capitale e basta, concessa previo decreto comunale alla asroma nel 1927.
Tuttavia non tutto è falso, nella simbologia romana effettivamente c'è l'aquila, certo, i laziali hanno sempre il vizio di sviare il senso della storia a loro favore, ma poi, basta farsi una letta qua e là, per smontare le loro teorie falliche: l'aquila dell'impero romano era, in realtà, l'aquila delle legioni stranierie; non rappresentava Roma Capitale, il cui simbolo, la Lupa Capitolina, veniva apposto in loco dopo che l'esercito aveva conquistato la città.

No, l'aquila rappresentava la legione, che in caso di necessità arruolava a piene mani dagli agrestes (così veniva chiamata la popolazione dedita alla pastorizia) non certo tra i cittadini romani.

Spesso poi, la legione amava darsi simboli zoomorfi, non c'era mica solo l'aquila come vorrebbero farci credere i laziali: c'era il bufalo della Legio X, il leone della Legio XIII, Pegaso della Legio II, il toro della Legio VI, anche il cinghiale era spesso ricorrente come simbolo.

E non è finita qua, perché l'aquila delle legioni romane era l'aquila "picchiatrice", non l'aquila ad ali spiegate laziale (foto in alto a destra)!

L'aquila legionaria aveva le ali all'ingiù dette "a volo abbassato", a simboleggiare la picchiata sulla preda non il volo, osservazione che può esser fatta anche nei riguardi della simbologia fascista la quale, come sappiamo, è profondamente mutuata dalla tradizione romana.

Si tratta di una differenza enorme che qualunque studioso di araldica con estrema facilità vi saprà confermare: l'aquila laziale non ha niente a che fare graficamente parlando con l'aquila delle legioni romane.

Consultate gli attributi araldici di posizionamento.

Inoltre l'aquila "ad ali spiegate" laziale venne aggiunta allo stemma della società molto dopo, prima di lei ci fu il bufalo proposto nel 1928 da Carlo Bergoglio nelle pagine del Guerin Sportivo e, ovviamente, "la ciociara" della stagione 1963/1964 a testimoniare l'origine "fuori porta" dei tifosi bianco-celesti.

Bisogna arrivare alla seconda metà degli anni '70 per avere l'aquila bianco-celeste, difficile pensare che alla fine scelsero l'aquila in onore di Roma, ci avrebbero pensato subito altrimenti, o no?

La scelta fu presumibilmente dettata dalla "moda" del momento, anche perché i baldi giovani guidati da Bigiarelli, semi-analfabeta marchigiano, si rifecero sin dall'inizio alla Grecia non certo a Roma.

Arriviamo infine alla prodezza di Lotito per riportare i laziali allo stadio dopo 10 stagioni di "lotta salvezza": l'aquila Olimpia presa in prestito dal Benfica gioia di grandi e piccini che fremono nel vederla sorvolare (quando le va) la Curva Nord con i nastrini bianco-celesti dopo aver dismesso quelli bianco-rossi... della serie, simboli in affitto!
L'aquila Olimpia è l'aquila calva del Nord America, presente pure sulla coat of arm USA e sullo stemma presidenziale della Casa Bianca, non è la tipica aquila heliaca detta anche, e non per caso, "aquila imperiale", originaria di Europa, Asia e Africa che, svernando in Italia, verosimilmente accompagnava le legioni romane in guerra!
"

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E-mail: Caro lorenzo, hai seguito il discorso di maroni al senato sugli incidenti al corteo degli indignati? Volevo chiederti cosa pensi di un discorso che comincia con 'terrorismo' e finisce con 'fedayn roma'. Anche le nuove misure repressive... Mi pare che non sia più possibile battersi contro la sola tessera del tifoso senza guardare tutto il puzzle repressivo che coinvolge ogni settore della società. Ciao massimo".
I Fedayn pagano lo scotto della battaglia contro la tessera del tifoso. Non credo possa esistere in tutta l'Europa Occidentale un pericolo democratico quale Roberto Maroni che, del resto, vuol dividere l'Italia ed incredibilmente è anche ministro dell'Interno... come se in Spagna fosse Ministro dell'Interno il capo di Herri Batasuna o nel Regno Unito il capo del Sinn Fein. Un uomo pericoloso per la stabilità "democratica", dicevamo.... ed il bello è che i "democratici di sinistra" stanno con lui:

Maroni: «Dl per evitare la galera ai poliziotti»

Il ministro dell'Interno choc: «È una protezione che voglio contro i pm».

Uno scudo anti-prigione studiato su misura per la polizia. È l'ultima di Maroni. Dopo gli scontri di Roma sabato 15 ottobre, le misure legislative prima annunciate e poi spiegate in Senato, il ministro dell'Interno ha illustrato l'idea anti-violenza: «È una protezione che voglio dare alle forze di polizia in modo che non ci sia un pm che le mandi in galera. Sono misure che sono pronto a portare al Consiglio dei ministri chiedendo un decreto legge perché quello che è accaduto a Roma non accada più», ha detto Bobo a Salerno al corso di formazione politica del Pdl.
UOMINI E DONNE DISTRUTTI. «Non abbiamo strumenti di prevenzione», ha aggiunto il leghista, «le vittime sono i poliziotti, uomini e donne, che dal G8 di Genova hanno la condizione psicologica di passare per carnefici, perché quando un poliziotto viene processato per aver fatto il suo dovere non solo è uomo distrutto, ma si diffonde una consapevolezza: 'perché dovrei fare qualcosa che mi distrugge la vita?'»



Il futuro Ministero dell'Interno Maroni resiste alla Polizia che irrompe in Via Bellerio.
Mozzicherà una caviglia a un poliziotto e verrà condannato per resistenza a pubblico ufficiale



19 ottobre 2011:
tante notizie....:
Daspo e arresti in flagranza differita il modello stadio per le manifestazioni
ROMA - Il ministro Maroni intende riproporre un suo vecchio pallino: il Daspo. L’ipotesi intorno alla quale sta lavorando è quella di estendere il Daspo alle manifestazioni pubbliche. Maroni ha dato incarico ai suoi collaboratori di studiare bene l’applicabilità della norma anche in ambiti diversi dai luoghi per cui è stata pensata, e cioè gli stadi, e forse oggi stesso ne darà notizia, sia pure come ipotesi normativa, nella sua relazione in Senato.
Il Daspo (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive) è una norma introdotta in Italia con una legge del 1989 ed è una misura di prevenzione che si applica nei confronti di persone ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica con riferimento alle manifestazioni sportive. Il questore, con il Daspo, dispone il divieto d’accesso negli stadi nei confronti di soggetti socialmente pericolosi. Il meccanismo di funzionamento è semplice: il questore ordina al soggetto colpito dal provvedimento di presentarsi al posto di polizia una o più volte nel corso della giornata in cui si tiene la manifestazione sportiva. Così si toglie di mezzo il malintenzionato dallo stadio: la misura, a detta di Maroni, ha risolto il problema della violenza sugli spalti.
Lo stesso modello potrebbe essere applicato ai facinorosi già segnalatisi per violenze in manifestazioni pubbliche. Il questore impedirebbe loro di scendere in piazza e risolverebbe a monte il problema.
Per la verità, l’idea di adattare una specie di Daspo agli eventi che minacciano l’ordine pubblico venne per la prima volta in mente ad Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno. Mantovano ne parlò nel dicembre dell’anno scorso, dopo gli scontri di Roma per la manifestazione degli studenti. Siccome accadde, in quell’occasione, che i 23 fermati vennero subito rimessi in libertà e dunque restituiti alla possibilità di reiterare le violenze, Mantovano ipotizzò che, al fine di «evitare che gli scarcerati tornino ad usare violenza alla prossima manifestazione», si «possa estendere alle manifestazioni pubbliche, con tutti gli adattamenti del caso, un istituto che sta dando ottima prova di sé per le manifestazioni sportive: il cosiddetto Daspo. L’estensione del Daspo alle manifestazioni di piazza - aggiunse il sottosegretario - permette da un lato di contare su uno strumento in più sul piano della prevenzione e in generale permette di conoscere preventivamente, e non sulla base di mere informative, i soggetti da tenere distanti dalla piazza». Maroni accolse con molto favore la proposta del suo sottosegretario. Poi non se ne fece nulla, perché l’opposizione protestò e perché fortunatamente gli scontri e le violenze non ebbero seguito. Ma il provvedimento potrebbe essere riproposto oggi, all’indomani delle devastazioni di Roma.
Se fosse davvero varato un simil-Daspo, la misura se ne tirerebbe dietro un’altra, di supporto: la cosiddetta flagranza differita e quindi l’arresto differito. Anch’esso è in vigore negli stadi e anch’esso potrebbe essere esportato nelle piazze e nelle strade. L’arresto in flagranza differita consiste nella possibilità della restrizione della libertà personale sulla scorta della ripresa video entro 48 ore dalla fine della manifestazione. Il ministro Maroni sostiene che l’accoppiata Daspo-Flagranza differita abbia ridotto del 50 per cento le partite con incidenti e del 90 per cento i feriti.
Le forze di polizia sono generalmente favorevoli all’introduzione di queste due misure. Enzo Marco Letizia, segretario dell’Associazione nazionale Funzionari di polizia, suggerisce che, per essere veramente efficace, «l’arresto in flagranza di reato dovrebbe accompagnarsi all’introduzione di nuovi strumenti come le microtelecamere sui caschi, già sperimentate con successo in Francia. Dal momento che - dice ancora Letizia - sia il Daspo che l’arresto differito si basano su una prova fotografica, servirebbe dotare ciascun operatore di polizia della possibilità di esibire la documentazione».
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Sul punto:  "diamo a cesare quel che è di cesare, e a lorenzo quel che è di lorenzo... Informativa di Maroni in Senato: «Estendere i Daspo anche ai cortei" lo avevi detto molto tempo  fa".
Sì, in effetti lo avevo detto molto tempo fa, quando nessuno  pensava accadesse e, anzi, si riteneva fossero allarmi privi di senso. Proprio oggi emerge l'eguaglianza tra i due schieramenti, cocnordi su daspo per manifestanti e flagranza differita. Noi negli stadi abbiamo visto come si è trasformato il daspo: prima puniva i violenti, oggi punisce lo scavalcatore di  vetrate e il ragazzo che per folklore accende un fumone..... Questi illuminati del centro sinistra, oggi d'accordo con il leghista Maroni, non possono opporsi: la legge più illiberale per gli stadi l'hanno fatta loro! Come fanno a contraddirsi? C'è un piccolo, piccolissimo problema che non hanno considerato. L'uso estensivo del daspo e della repressione hanno coalizzato più generazioni degli stadi contro le forze dell'ordine e - in senso più ampio - contro lo Stato. Quando, dopo i primi anni di sperimentazione, il daspo verrà esteso sempre più (perché sappiamo che  i questori tendono ad allargarsi...), allora la rabbia sociale sarà ancora superiore. E forse invece di avere 199mila sbandieratori e 1000 black bloc - nelle loro varie provenienze - avremo tra 20 anni 199.000 black bloc e 1000 sbandieratori. Ma almeno avremo la gioia di non vedere più  le loro detestabili facce arroganti al TG della cena.
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Andy: Ciao Lorenzo, mi sfogherò su una cosa che forse col tuo sito centra poco e niente, ma dovrò pure esprimere la mia sennò scoppio. Sono senza parole. Il ministro dei miei coglioni maroni non perde occasione per giustificare il suo operato, ingiustificabile di fronte a chi abbia almeno 1 cellula all'interno del proprio cervello .Dice maroni : <Tra i violenti c'erano i romani del centro sociale Acrobax ed i Rash (Red anarchist skinheads), i Fedayn della Roma, poi disoccupati organizzati napoletani. Ci sono le componenti che si rifanno all'area marxista-leninista (il bello è che nel passato Maroni era Marxista-Leninista!), come Gramigna di Padova, Askatasuna di Torino, i Carc, i Corsari di Milano>. i fedayn della Roma.....   tanto pe buttà in mezzo un pò di nomi, per associare il calcio anche a fatti estranei al calcio e far credere alla gente, quella senza nemmeno una cellula nel cervello ( e purtroppo so tanti altrimenti non se spiega come certi personaggi possano governarci), che l'introduzione della tessera del tifoso è cosa buona e giusta. La presenza di gruppi di tifosi lo autorizza anche a parlare di daspo, perchè allo stadio, sempre secondo il governo dei miei coglioni, è tutto risolto... e proprio grazie a tessera e daspo... allora ecco qua che in diretta dalla camera maroni dei miei coglioni tira fuori i tifosi black block. un'altra cosa, maroni dice <tra gli incappucciati non c'era "nessun black bloc proveniente dall'estero".Spiegatelo a Alemagno, che diceva che a Roma c'era la feccia d'europa. MA IN MANO A CHI STIAMO? Daspo per le manifestazioni e arresto preventivo. Attenti amici, basta pensare per essere arrestati. Anche perchè il loro più grande nemico.... è proprio chi pensa. Scusa lo sfogo, ma mi chiedo come sia possibile andare a riferire alla camera su sti fatti e tirà fuori certe cazzate enormi... e come sia possibile che gli italiano... ancoro dormono. 
Maroni s'è dimenticato Qui Quo Qua, Zio Paperino e il Grande Puffo.....
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Luca dice la sua: http://www.repubblica.it/politica/2011/10/18/news/scontri_roma_maroni-23447447/?ref=HREA-1   <>
ciao lore' torno a scriverti per segnalarti questo articolo di repubblica.it 
< style="font-style: italic; color: rgb(255, 153, 0);">vai al penultimo capoverso e leggi il riferimento ai fedayn che frequenterebbero secondo il "marrone" ministro centri sociali.....di stampo anarchico...je lo hanno spiegato che in 30 anni i fedayn sono cambiati... mi pare ovvio che si cerca di mettere nel pentolone forzatamente una "componente ultras" ovviamente di sponda Romanista che ha osato "aggirare" la tessera del tifoso per proteggere questi delinquenti... da notare che di 12 arrestati solo uno e' noto alla digos....della seria hanno preso chi nun c'entrava un cazzo come al solito... il daspo per il manifestante si continuassero a reprimere cosi alimentano la ribellione credo che sta maturando sempre di piu il tempo in cui torneremo agli anni 80... (ne sono certo anche io...) <>la gente sembra tornata ad avere fame... anche se relativamente alla manifestazione di sabato credo sia stato un bel trappolone in cui "aiutati" da qualche prezzolato agitatore di piazza  ce so cascati pari pari.... solito abbraccio lore'":
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Ancora sul punto: Come nelle più classiche delle storie, i "visionari" non erano poi tanto visionari... http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=166833&sez=HOME_ROMA
DASPO e ARRESTO IN FLAGRANZA DIFFERITA PER I MANIFESTANTI! Naturalmente basterà aspettare qualche mese, e via Torce, striscioni, e cori di protesta, via le maschere dal volto, via i tappi di bottiglia... NOI VE L'AVEVAMO DETTO! Sono avvelenato, sono avvelenato con un popolo di pecoroni di merda...tutti finti moralisti del cazzo.... Quando in grecia manifestavano erano tutti a dire:" vedi in grecia quando si incazzano?qui in Italia ci facciamo andare bene tutto, li invece il paese sta andando a rotoli e loro fanno un macello, fanno bene, hanno ragione...qui in italia stanno tutti a farsi i cazzi loro, e nessuno alza la voce" ..e lo stesso era per le manifestazioni in spagna,in libia,in egitto,in syria ecc... Bhè..DIN DON, NOTIZIONE:In italia finalmente ci stiamo svegliando, c'è qualcuno che ha le palle di protestare,magari in maniera non condivisibile, magari sbagliando gli obbiettivi (anche se credo che chiunque di noi se avesse la possibilità ad una banca darebbe volentieri fuoco), finalmente qualcuno decide di alzare la testa, e il resto d'italia che fa? MARCIA INDIETRO...fanno la morale, fanno gli ipocriti : "arrestateli", " sono criminali" . E' il momento di dire NO, non sono loro i criminali, non biasimo e non insulto chi prova a sfasciare una banca perchè la banca gli ha portato via tutto, non criminalizzo un ragazzo che lancia un sanpietrino contro una camionetta, un ragazzo che non ha futuro, perchè qualcuno ha pensato bene di fottere un'intera generazione, i criminali sono loro...IL CRIMINALE é LO STATO che ci dice di stringere la cinta mentre loro vanno felicemente a puttane e si pippano l'anima, IL CRIMINALE è LO STATO che taglia i fondi alle pensioni, alla scuola, alla ricerca, ma col cazzo che si tagliano gli stipendi, I CRIMINALI SONO LORO che lasciano che un'intera città marcisca nell'immondizia, tanto i loro soldi da SUPERSPECIALISTI se li prendono ugualmente.. I CRIMINALI SONO LORO che mettono nelle aziende statali e comunali, parenti, amici, e amici di amici... I CRIMINALI SONO LORO  che sfrecciano sulle corsie d'emergenza, su macchinoni pagati da NOI, con autisti pagati da NOI, mentre NOI stiamo ore in fila sul raccordo..I CRIMINALI SONO LORO che hanno ucciso Gabriele, Federico, Carlo, Stefano e tanti altri, e nessuno ha pagato a dovere...mentre al giovane incazzato, che ha diritto di essere incazzato,che sfascia una banca, che sbagliando, e SOTTOLINEO SBAGLIANDO da fuoco ad un auto lo trovano dopo 5 minuti e pensano bene di accusarlo di terrorismo.. MA SOPRATTUTTO I CRIMINALI SIETE VOI CHE FATE GLI IPOCRITI MORALISTI, E NON VEDETE CHE VI STANNO METTENDO IN GINOCCHIO... BHè sapete che c'è,vi meritate i daspo alle manifestazioni, vi meritate questo ed altro,vi meritate la flagranza differita, vi meritate le leggi speciali, e quando vi ritroverete a dover spedire un fax in questura per chiedere il permesso per andare al cesso, noi saremo qui a dirvi :"VE L'AVEVAMO DETTO!" Girando per Roma l'altra sera ho letto una scritta, lasciata da uno di questi "ultras",che almeno a me ha fatto riflettere,non è una lotta politica, è una guerra sociale: "NON è DESTRA O SINISTRA, è SOPRA O SOTTO!" Scusa lo sfogo, scusa le parole....". Cosa devo scusare? Sottoscrivo tutto quello che hai scritto, al 100%: il problema non sono i 1000, sono i 199.000 e finché avremo degli imbecilli il cui unico scopo, alla fin fine, è finire sul TG1 (che critica) per far vedere il suo stendardino idiota non cambierà mai nulla.

Per finire:
http://www.unita.it/italia/maroni-alla-camera-su-scontri-br-nuove-norme-diretta-1.343438 lorè scusa se ti ho mandato 3 messaggi con link su facebook e insisto anche qui ma credo che pur essendo solo sito di calcio, parlando di ultras si parli in questo particolare momento anche di sociale, per cui credo sia bello approfondire-specie perchè letto da molti in italia e all'estero-sul tuo sito i link sulla "disinformazione" seguente agli scontri di sabato. aggiungo quindi ai 3 di face anche questo..so che già sai e leggi tutto ma io picchierei su sto fatto in questi giorni. è solo un consiglio in privato di uno che come sai fa del nostro (lo ritengo tale perchè fatto ogni giorno da tutti noi) e di pochi altri siti il viatico per vivere indipendenti e dotti, dove il dotto è colui che non dà retta al regime!! un abbraccio e sempre lazio merda (l'unica squadra della storia la cui curva espone in vetrata lo stendardo di una guardia con la scusa che li ha fondati..di che si stupisce poi la gente se come sono nati ora son rimasti...autorizzati!!)

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MI viene poi segnalato questo comunicato stampa:  < style="color: rgb(255, 153, 0); font-style: italic;">"ciao lorenzo, ahinoi ci riporvano e questa volta ci andranno vicini  dal calcio alle piazze in poco più di una generazione....:
SCONTRI ROMA: STADERINI E PERDUCA (RADICALI), LEGGI SPECIALI INUTILE E DANNOSE.< style="font-style: italic; color: rgb(255, 255, 255);">
AUTORITARISMO CONTRO COSTITUZIONE E COPRE INCAPACITA' DI GESTIONE DISSENSO.
NO ALLA TESSERA DEL MANIFESTANTE
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani e del Senatore Radicale Marco Perduca:< style="font-style: italic; color: rgb(255, 255, 255);">  < style="font-style: italic; color: rgb(255, 255, 255);">
Roma, 18 ottobre 2011  < style="font-style: italic; color: rgb(255, 255, 255);">
"Al Senato il Ministro Maroni ha annunciato misure urgenti per rispondere ai "fatti di Roma. Come da 40 anni a questa parte i Radicali deninciano che le leggi speciali sono incostituzionali, inutili e controproducenti, poiché aggravano i problemi anziché risolverli, limitando i diritti e la liberta' di tutti.  < style="font-style: italic; color: rgb(255, 255, 255);">
Il Daspo, oggi in vigore per le manifestazioni sportive, è un provvedimento da Stato di polizia, che consente ad un questore di limitare la libertà personale di un cittadino sulla base di una mera informativa. In pratica, chi verrà denunciato sarebbe obbligato, indipendentemente dall’accertamento giudiziario delle sue effettive responsabilità, a firmare per 3 anni in Commissariato ad ogni manifestazione politica.  < style="font-style: italic; color: rgb(255, 255, 255);">
La storia ha già conosciuto questi metodi, quando in occasioni delle visite dei monarchi o dei dittatori gli oppositori e i sospetti venivano trattenuti nelle caserme a titolo “cautelativo”.  < style="font-style: italic; color: rgb(255, 255, 255);">
Quanto all’arresto in flagranza differita, si tratta di un mostro giuridico che li dove applicato non ha mai dato risultati, al pari della creazione di reati specifici per condotte già sanzionate dal codice penale.  < style="font-style: italic; color: rgb(255, 255, 255);">
Maroni, e chi gli fa da coro come l'Italia dei Valori, conferma quanto denunciamo da anni, ovvero che la legislazione speciale introdotta nel calcio a suon di decreti legge –a cui fummo i soli ad opporci- altro non era che un laboratorio di sperimentazione di nuove forme di controllo sociale.  < style="font-style: italic; color: rgb(255, 255, 255);">
Sono gli stessi strumenti emergenziali che hanno fallito nell’arginare la violenza dagli stadi, visto che il Ministro si è dovuto inventare la tessera del tifoso e vietare le trasferte per ridurre incidenti e feriti.
Un Regime che da sessant’anni governa contro le leggi non può che insistere con sistemi polizieschi da “guerra civile percepita”.
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Da Catanzaro: "La trasferta più attesa, la più raggiungibile anche per tutti gli emigrati sparsi al nord. L'unica in grado di farti rispolverare i vecchi ricordi da tifoso di un altro calcio. E allora rivedi tanti amici che non incontri da tempo. Hanno ritrovato la voglia di lasciare a casa le famiglie, di tornare a macinare chilometri per una partita di quarta serie. Hanno ritrovato l'orgoglio di sostenere a squarciagola la squadra della loro città, grazie a un reggino-Cosentino e a un cosentino-reggino. Miracoli calabresi che solo il Catanzaro riesce a compiere.
Ci sono anche gli ultras ma restano fuori sotto gli occhi delle forze d'ordine a rinsaldare il rapporto d'amicizia con i fiorentini. Non hanno la tessera del tifoso ma conservano ancora la voglia di seguire e soffrire per i giallorossi in trasferta. Anche da fuori. In curva si canta, senza di loro. In maniera confusa ma genuina, passionale. Non ci sono gli striscioni ma qualche sciarpa e bandiera. I 200 giallorossi, divisi dalla tessera tra tribuna e settore ospiti, sorridono, imprecano, urlano. La squadra risponde con personalità, senza subire l'impatto di uno stadio vero"
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Da Udine: "Premetto  subito una cosa: se i risultati ottenuti dall’introduzione della tessera del tifoso sono questi allora c’è veramente da preoccuparsi . Ero presente a Bergamo nel settore riservato agli ospiti e sono rimasto sinceramente desolato nel vedere ampi spazi vuoti, un settore silenzioso e senza ultras, un atmosfera surreale che mi ha fatto riflettere. Non voglio entrare nel merito dell’eterna discussione riguardo alla tessera del tifoso, non critico chi ha deciso di non farla, come non contesto chi ha deciso di tesserarsi, ma una cosa è certa: andando avanti di questo passo gli stadi sono destinati a svuotarsi sempre di più e ciò che è più grave è che stanno facendo di tutto per far passare la voglia di andare in trasferta anche a quei pochi, per non dire quattro gatti, che lo fanno tutt’ora. Non è possibile che chi voglia seguire la propria squadra del cuore in trasferta non possa farlo se non munito di tessera del tifoso, la trovo un assurdità e un ulteriore difficoltà creata ad arte verso gli Udinese club ad esempio sono chiamati a fare dei veri e propri salti mortali per riempire le loro corriere. Dopo la tv, gli stadi preistorici e tutto il resto, ci mancava pure questa. Mah… Aggiungo una cosa per la cronaca: gli Udinese Club che hanno seguito la squadra a Bergamo, durante il viaggio di ritorno sono stati scortati dalla polizia fino nei pressi di Padova, come se all’interno dei bus ci fossero dei pericolosi ultras ( bè in effetti un coltello in corriera l’ho visto…peccato che fosse quello per tagliare il salame..). Assurdità del calcio moderno. (Il Friuli.it)".
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Altra mail:
<>Ciao Lorè, ti mando una mia breve riflessione sul Derby e sulle coreografie. "La storia e la tradizione che non accettano lezione Il derby è andato. Il risultato conta, è vero,  provoca sempre un retrogusto amaro quando lo si perde in campo. Certo, in questa occasione il sapor di fiele di un goal preso al 93’ è fortemente attenuato dal piacevole gusto dolce di cinque vittorie in fila. Ma tant’è; nascondersi non mi (ci) appartiene e da romanista dispiace perdere contro di “loro”, fosse pure per una partita di briscola e tresette. Ma la vera differenza, a mio avviso al momento incolmabile, è tutta nello “spettacolo sugli spalti”, come dicono i bravi cronisti. C’è stato uno spettacolo genuino da una parte, ed una proposta magari scintillante (?), appariscente (?) dall’altra. D’impatto sicuro per chi assiste in TV all’evento. Calzante coi tempi che corrono, fatti di superficialità ed apparenza e poca o nessuna sostanza. L’idea di volersi ritenere superiori “per storia e tradizione” e non voler accettare nessuna lezione, appare sinceramente stridente con quel che si è visto. La tradizione è un derby fatto di colore e passione senza mediazioni terze. La storia è quella di sfottò e di coreografie pensate ogni volta diverse e maestose. Senza chiedere permessi particolari. Permessi richiesti a chi la storia e la tradizione la vuole uccidere o vendere ai “padroni del vapore”, come per la tua passione di tifoso con l’introduzione di una carta di credito che certifica il tuo essere “regolare” (per esempio). Permessi richiesti a chi reprime la tua gioia e la tua fantasia di tifoso, a chi impedisce ad una vasta categoria di persone l'accesso in un luogo pubblico, desertificando la Tribuna Tevere. Permessi richiesti a chi arriva ad ucciderti, sparandoti dalla corsia opposta dell’autostrada perché ha pensato di vedere nella tua sciarpa di tifoso un pericoloso criminale da abbattere…. La “disobbedienza civile” che da qualche anno mette in atto la Curva Sud della Roma (e non solo lei, ma tante altre in Italia), che protesta trovando sempre modi nuovi ed INNOCUI per ribadire, davvero, cosa sia storia, tradizione del tifo ed il senso di un DERBY sono da lodare. C’è il sapore della libertà, della genuinità, dell’essere davvero diversi e forse mosche bianche, ma profondamente fieri d’esserlo, nell’odore acre di quella splendida fumogenata che ha aperto lo spettacolo del derby. Una modalità in uso negli anni andati (a proposito di storia e tradizione), che ancora oggi fa scuola, per mentalità, coerenza e anche spettacolo, per chi lo sa apprezzare. Non serve essere particolarmente bravi con il pennello o con le parole per essere “superiori”, o non soggetti a critiche. L’elemento essenziale è la coerenza e la dignità di chi crede ancora nella libera circolazione delle idee e delle persone, senza che esse necessitino il visto di qualcuno." Ciao e sempre Forza Roma!"
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Un messaggio di Alessio per Kansas City 1927: "Sei un genio". Concordo.
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Il ragazzo caduto: "Ciao Lorenzo, sono il cugino del ragazzo caduto nel fossato della sud domenica sera. Ha riscontrato una frattura alla caviglia e probabilmente dovrà operararsi, restando fermo diversi mesi. Grazie a tutti per la solidarietà dimostrata, un saluto!!":

18 ottobre 2011 (pomeriggio): 
lnseriti altri resoconti su Lazio/Roma.
E-mail:
"Ciao lorenzo sono Marco. Domenica, prima che iniziasse la partita, un ragazzo e' caduto giu' nel fossato della sud. Visto che non ho trovato nessuna notizia a riguardo volevo sapere se hai notizie riguardanti le sue condizioni". Non ne so nulla e neanche mi ero accorto di nulla. Magari qualcuno che visita questo sito saprà dirci.
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Giordano: "Eccallà...............ce semo............ce semo quasi! non so quantificare il tempo, ma non manca molto!!!! sento parlare di nuove misure che riguarderanno manifestazioni e manifestanti! ovviamente ne parla il ministro Maroni. e già questo deve fa accenne na lampadina! sento parlà de arresti in differita, de fermi de polizia e detenzioni convalidate non da un giudice (immagino pure quì senza avvocati), sento parlà de 15 anni de carcere per lancio de oggetti..................(15 anni come gli stupratori me pare, anche se non so ferrato in materia, perdoname lorè). sento parlà di nuovo sistema de identificazione...............................................cazzo................che vuol dì nuovo???? la carta de identità rilasciata in questura è superata????? manca solo na parolina.................una sola................TESSERA!!!!!! eccola la parolina.sta a vedè che tra un pò se potrà manifestà solo se in possesso de idonea tessera di partito o di sindacato regolarmente riconosciuta dallo stato. del tipo che se te fermano sul percorso di una manifestazione (preventivamente autorizzata a mezzo fax, come pure i cartelloni e gli striscioni ivi portati) e nun c'hai la tessera de tal partito o de tal sindacato puoi esse "DASPATO"dalle manifestazioni de piazza!!! da 3 a 5 anni.................se te beccano senza tessera dovrai firmà in questura............ e se sbajo strada????? non sarà possibile................perchè il percorso sarà ben delimitato e recintato per non creare equivoci, sarà svolto solo in luoghi autorizzati e prestabiliti e controllati (così niente più spranghe e sassi nascosti nelle siepi..............................ste siepi benedette................ma quanto cazzo so grosse ste siepi???? che stamo nel borneo????? ma su via cavour...........via merulana................do cazzo stanno le siepi???? forse so grosse come quelle dello stadio olimpico!!!!!!ahhahahahahah). un bel percorso recintato come quello che fanno le mucche dentro er mattatoio...............magari all'ingresso ce piazzamo pure du bei tornelli dove fa legge er codice a barre delle tessere degli scioperanti!!!!! e poi???? e poi???? nun è che nascerà, dopo la prossima rapina, con vittima, nei supemercati, la tessera del BUON ACQUIRENTE??? e quella del BENZINARO???? e quella del LETTORE DE LIBRI? e quella del BAGNANTE pe accede agli stabilimenti e pure alle spiagge libere???? AHAHHAHAHAAHH ovviamente sto a scherzà...............è tutto uno scherzo..............nun ponno mette pure la tessera del manifestante dopo la tessera del tifoso.............è solo una mia provocazione sta lettera...............è solo na cazzata...............però me vengono due riflessioni serie:
1) credo che il loro intento sia quello di fare in modo che la gente non vada più alle manifestazioni, come per lo stadio; e siccome io penso che invece è proprio questo il motivo per cui invece bisogna continuare (o iniziare) a manifestare.................allora penso che so stato uno stronzo a smettere, dopo 15 anni di Curva Sud, di abbonarmi per protesta contro il regime restrittivo introdotto dallo stato..................so stato uno stronzo...............ho fatto quello che volevano loro...........è il momento de ritornà allo stadio pe me...............e anche in piazza (sabato stavo a sperlonga invece ahimè);
2) ovviamente la tessera deve esse emessa da apposito istituto de credito eh!!!!!!!!! nun ve credete!!!!! hahahahahhaha ciao lorè scusa le cazzate scritte e grazie "
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Applausi a Kansas City 1927:

E insomma, dopo quella de sabato, nartra brutta giornata pe Roma.
Peccato eh, perché cor 6 ce stavano un sacco de bei giochi de parole, e pure cor six, a volé esse aziendalisti, ma vabbè.
Se è dai segnali che er tifoso comincia a fasse du conti, de bono, alla vigilia, ce sta poco.
Fori Totti (e già questo ce bastava), c'era solo nantro omo che nella strampalata e variopinta rosa yellowred potesse vantà nei derby un rapporto minuti giocati/devastazione dell'avversario avvicinabile a quello de Dervecchio: la Bambola Assassina. Er poro Fabio Simplicio, colui che c'ha fatto vince du derby giocandone sì e no uno, nonostante le mirabilie der De Bello Orobico, a sto giro nun va manco in panca. Luigi Enrico je preferisce l'ordine e la disciplina de Gago, ma soprattutto er disordine e la caciara della bonanima de Perotta. Per il resto, quando i ragazzi entrano a scallasse sotto la Sud, na vorta dato er bentornato all'olandesone triste, semo a turno tutti convinti de avé visto Lamela. "Quello è Lamela?", "No è José Angel". "Allora è quello!", "No è Pjanic, anzi è Gago, no è Curci".
Quello de Lamela in realtà era un segnale tutto nostro, uno de quelli che te voi convince siano nell'aria anche quando puzza de lacrimogeni. Voi che uno co sto nome, se debutta nella settimana dell'iPhone4s, spinto dar positive touch dell'anima de Steve, nun ce regali na gioia tale da facce scrive sui prossimi striscioni, "essi incazzato, essi impazzito"?. E invece no, Luigi Enrico, omo iPad ante litteram, molla in panca la delicata tecnologia de urtima generazione, affidandose a pischelli più rodati, pischelli con deficit relazionali, cani perennemente arabbiati, e blac block de bianco crinuti.

I più avvezzi a sto tipo de manifestazioni s'avvedono subito dell'infirtrato ner gioioso corteo giallorosso.
Kjaer, ufficialmente schierato per farsi carico der più nero dei pericoli, sotto ar casco arbino e ala ferpa de tatuaggi, è perfettamente riconoscibile. Ma noi c'avemo nprogetto, semo indignati cor monnonfame da sempre ma nun interpretamo l'auruspici, a noi dela scaramanzia e dei presagi nce ne frega gnente, e che se semo vestiti tutti come le urtime cinque vorte è solo na coincidenza.
Anche perché a fronte de tutto ciò, c'è solo na cosa che ce disturba veramente tanto.

E non è la bella perché bella coreografia dela curva opposta fatta de bocca dela verità e postit biancocelesti boni pe indignasse su Repubblica. E non è la presentazione dei giocatori loro che sur tabellone s'avvicendano come nel trailer de distretto de polizia con tanto de ovazione nostra all'incrociar de braccia der sordato Reja.
Forse disturba un quid quel diconondico den coro nostro de urtima generazione, na roba fine e delicata rivolta ala madre der laziale alla quale piace il sesso orale e se je metti ndito raja come un mulo perché je piace piallo ar culo (tanto che dopo averlo cantato in molti che dell'integrazione han fatto virtù, restano perplessi, tipo un signore sentito chiaramente mentre da solo se chiedeva "ma che mi socera è così?").
No, niente de tutto ciò.

La cosa che davvero ci turba è che in campo non v'è più Cipolla.

O mejo, v'è Cipolla, ma proprio quanno mezza Curva s'è ormai imparata a fasse lo chignon, quello se scioje er capello e torna un sudamericano de barrio come tanti. Osvardo osa l'inosabile, rompe la tradizione de tre partite co tre gò e na convocazione oriunda, e cambia acconciatura, che ner carcio moderno è molto più determinante den cambio de ruolo o de scarpini.
Eppure, manco er tempo de mettese a sede che quello segna.
José Angel scenne e infrocia, la palla carambola al limite, triangoleggia de cantera e canton bosniaco e ariva ar fu Cipolla che de stinco sinistro mira e segna, sotto la Nord.
E' gò, vincemo noi, de già.
Quarcuno azzarda un "amo segnato troppo presto", quarcuno risponne "sticazzi", quarcun artro, dopo ormai na decina de minuti e vari sbandamenti azzurrobianchi, riceve da casa er nefasto sms. "Osvaldo ammonito per aver mostrato la maglietta 'V'ho purgato anch'io'".
Pe l’oriundo passà da eroe a cojone ner giro de nessemmesse è nattimo.
Increduli, chiediamo conferma nella speranza non sia vero, perché la fantasia der tifoso, per quanto goliardica o stronza che sia, ha un limite sacro e invalicabile: vietato portasse sfica da soli.
Del resto, quando i più serafici e visionari di noi sostengono che la grandezza di Totti in quanto giocatore e pensatore a cavallo de du secoli che non lo meritavano verrà compresa nella sua grandezza solo nel prossimo secolo ancora, non lo dicono a caso. Se lui non ha mai sbajato i tempi e l'efficacia de na majetta o de nesurtanza (forse il parto der pallone co Perotta ostetrica lasciava mpo a desiderare, ma vabbè, po succede), un motivo ce sarà. E se lui è Totti e tu Osvardo, nun è che poi recuperà tutto co na partita.
Se poi Ercapitano c’ha già messo er suo in conferenza stampa, tu che rechi sulle tue spalle argentine le cicatrici de soli 4 minuti de rivalità stracittadina, accanna! coprite! tira giù che pii freddo!

Però vabbè dai, so peccati de inesperienza, che fai mo, te incazzi cor capocannoniere tuo? No, però te lo guardi come a dì: possino ammaitte, a te e a chi t’ha dato l’uniposca da tessuto.
Anche perchè mentre stai a pensà tutto questo ce manca poco che Perrotta non indovina il colpo de biardo da fori area, segnale incoraggiante che scaccia via per qualche minuto gli inutili cattivi presagi.
E quando poco dopo un contropiede loro che tu già hai visto come il film della vita, quello che va a finì pe forza in porta, viene bloccato no da uno nostro, ma dar profeta che inopinatamente decide de faje muro ar panzer secco prima de passajela, e quello perde il tempo e tira fori, ancor di più pensi, oh, ma nè che tante vorte pure a sto giro ce dice bene. Eh? Voi vede?
Ma er derby è nartalena, e come la fortuna te spigne e tu, regazzino, ti libri nell’aere e ridi giulivo, allo stesso modo non te devi mai scordà che chi te spigne è sì dea, ma è pure bendata, e talvolta mignotta.
E quindi pure er tuo de contropiede, nonostante sia uno dei più belli visti fa alla Roma nell’urtimi dieci anni, finisce du metri fori dalla porta, co Osvardo che, quando sta su quer palo, se non je la tira addosso Borriello a velocità Mach 3, non je piace de segnà. Se va a riposo così, artalenanti ma parzialmente vittoriosi, co un Rosi de meno e un Cassetti de più (sempre perchè a noi non ce ne frega niente dei precedenti) e non prima de avè visto De Rossi prende il primo giallo della storia der carcio pe gamba levata e impatto evitato.

E come ar primo tempo non c’era stato manco er tempo de sedesse che la Cipolla squajata s’era espressa in tutto er suo soffritto, ar secondo, con archimedica precisione, grazie a na spinta uguale e contraria, non c’è er tempo de sedesse che già stamo a tu per tu coi santi tutti, con particolare devozione uguale e contraria verso quelli danesi.
Perchè se proprio c’avete un conto in sospeso co sto fio tatuato e ossigenato, se proprio lo dovete punì che s’è rivenduto su Ebay.dk er martello de Thor, se proprio ce dovete fa annà sur cazzo istantaneamente i fiordi, la monarchia illuminata, i Lego, Amleto, Kierkegaard, Laudrup (che de suo già ce stava ma non tanto come da ieri), er batterista dei Metallica, Viggo Mortensen e Lars Von Trier, lo dovete fa proprio quando da quei pizzi ce sta a passà nomen omen Brocchi?
A quanto pare la risposta è sì, perchè è proprio il simpatico ragazzo con la faccia da gommista mancato a sprofondare sotto i colpi della forza di gravità, quando la lunga mano del reich ormai decaduto je dà na sporverata ala maja azzurobianca e fa harakjaeri. Va da sé che, dato l'omo in questione, a nessuno de noi era venuto in mente che quella situazione de omo solo lanciato a rete potesse rappresentà na situazione de reale pericolo, anzi.

Ma er black bloc ariano è alla sua prima manifestazione, e il perseguimento della purezza della razza pedatoria passa anche attraverso la non sottovalutazione dei brocchi, soprattutto se essendo tali non so manco fotomodelli, cosa che ner carcio d’oggi nun po esse.
La torsione der corpicione der compagno de bancarotta de Vieri è innaturale, fa impressione, dispiace, e in fondo quel cartellino pe simulazione che je sta pe arivà pare già esagerato, che er momento è difficile e gravallo de nurteriore sanzione ce pare ninutile infierire.
E invece è rigore, uno de quelli che se te li danno contro storci la bocca e te guardi intorno a cercà quelli che bestemmiano, ma se non te lo danno a favore te incazzi.
Quindi, bocche storte e silenti, na mano nei capelli e l’altra pronta a cercar chiavi, il tutto mentre Kjaer se ne va e Brocchi esurta come se je fosse appena arivata na telefonata da Platini che je comunica che, pe na serie de impicci burocratici che non te sto a spiegà, er pallone d’oro questanno va a lui, sì sì, proprio a lui che per la sua officina ha scelto Bridgestone.
Er profeta, a forza de profetizzà a ogni derby che vincono loro e segna lui, prima o poi ce deve pià, e stavorta ce pia. Pallone da na parte, sordità dall’artra, uno a uno, ma soprattutto uno in meno pe noi. Quelli che avevano detto “amo segnato troppo presto” furminano quelli che avevano risposto “sticazzi”, quelli che avevano risposto “sticazzi” se li guardano pensando “me sa che so questi ad avé pareggiato troppo presto” .

Luigi Erico core ai ripari, fori er maratoneta calabro, dentro er killer argentino che va a ricomporre la coppia che ha portato morte e saccheggi nei villaggi più sperduti delle Americhe.
Perché avoja a parlà de progetto e de futuro, avoja a parlà de bagget e de ferplei finanziario, ma se er giocatore più forte dei 50 che hai comprato è l’unico che hai preso gratis nonché er più vecchio de tutti, beh, ogni regola ha la sua eccezione, ma questa fa paura tanto quanto lui: Gabriel Heinze, colui che da ora in poi ridefinirà il concetto di diga.
Namico, vedendolo sartà in aria a caccia de na pelota spaurita, dice quello, Heinze, pare come i cani che zompano quanno je tiri na palla sgonfia per aria, che la mozzicano, la bucheno coi denti e nu la mollano più.
L’impresa comincia a denotasse come potenziarmente eroica allorché er laziale se vede vieppiù costretto a vince nderby che perdeva ma che pe quarche strano sortilegio e malgrado tutto, ancora nun riesce a vince. Na contraerea de palle, tiri e cross da fà sembra pacifico er sabato pomeriggio a San Giovanni, vede er laziale che attacca e schiuma e schiumando rimbarza su stinchi ostiensi e pamperi e quanno nun trova lo stinco trova traversa crucca prima e palo francese poi.
Già, er palo francese.
Colui che ad altro nobile palo ha affidato glorie e fama, colui che ar momento dell’acquisto abbiam temuto ce facesse squalificà er campo a vita pe lancio de banane, ululati e cappucci da KKK (non perché noi si sia razzisti, ma solo perché se lo so comprato loro e noi no), dopo na partita de nanonimato così meritevole da facce ripone ogni proposito forzanuovista, decide de fa er gò der secolo, un po’ Van Basten un po’ Piacentini, comunque lontano dal Totti de Genova, comunque un gran tentativo de gò der secolo.
E invece niente. Collo destro volante, palo pieno, mannaggia la miseria, nun se riesce a pià sto gò, se nun perdemo manco oggi chi li sente poi a questi?
La cosa potrebbe assume i connotati dela comica allorché addirittura, nonostante nse capisca come e chi possa mette in pratica er progetto asturiano segnando un gò ormai impossibile pe forze e risorse utili alla causa, ala Roma basta un minimo de pressinghe pe metteje paura, tanto che quasi er gò se lo fanno da soli.
Osvardo suda il sudabile al fine de scolorì la majetta portasfica, Bojan inciampa ma sguscia, Pjanic pare sempre che debba fa quarcosa ma rimanda, Pizarro entra e giravorta da par suo, Gago lancia componenti de arti in ogni dove, Jose Angel dimostra che ar confronto suo Rosi merita tre dottorati de ricerca, Cassetti dimostra che ar confronto de Rosi lui se merita tre ministeri diversi, De Rossi a furia de chiamallo capitan Futuro nse semo accorti che avrà già fatto 100 partite co la fascia ar braccio e a furia de tappà falle pe nun lascià affondà la nave je sè mbiancata la barba.
Il tutto mentre loro attaccano, sbavano, tirano e nce credono che pure a sto giro nun je la stanno pe fa.
E invece je la stanno pe fa.

Dopo aver visto l’orangitudine estendersi in tutta la sua longitudine e negare la gioia der go a Lulic (pronto a iscrivese ar club dei gregari dar go stronzo subito appresso a Behrami e Castroman), quando già se pregusta il “non vincete mai”, quando sei contento perchè stai a vedè er core de sti ragazzi, quando comunque ardilà de loro sei contento de noi, quando vedi che sei sempre più na squadra pure quanno piove merda de traverso e c’hai l’ombrello dei cinesi e se rompe pure Heinze, ecco che se staja la figura che tutti noi, da giugno che se la so comprata, sapevamo che presto o tardi se sarebbe stajata: è il tristo mietitore crucco, col suo cappuccio nero e la sua falce calata a recidere i fiori dell’ennesimo giro de prese per il culo già in rampa de lancio dai nostri cannoni.
Sai quelle poesie che dicono “dieci secondi, cosa sono dieci secondi, chiedilo a...”. Ecco, chiedicelo a noi che so dieci secondi, che da ieri sera lo sapemo mpo mejo. So quelli che mancano a quer cazzo de 47 pe diventà 48 quando il cruMiro vìola lo sciopero biennale della gioia loro, e in piena Zona Kaiserini ce catapulta nella madre de tutte le rosicate a noi.
Cataratte de bile ammuffitta e rabbia implosa se aprono e scolano sule gradinate mentre er poro Edy, finarmente, se leva na soddisfazione, e a uno che sta così sur cazzo ai laziali, anche solo per osmosi inversa, non je se po che esprime un minimo de umana simpatia.

E noi?
E noi niente, amo perso nderby, che ogni tanto succede, all’urtimo minuto, che succede già mpo più spesso. Ma dopo 5 minuti de comprensibile sbandamento, ar triplice parte l’applauso de na curva intera. In precedenza c’era già capitato de perde e batte le mano ai nostri, ma era per amor de progetto e spirito d’avventura. Stavorta no, o mejo, non solo.
L’applauso è tutto pe loro, er diverso da noi.
Se so inaciditi, se so intristiti, se so lagnati, se so applicati, se so impegnati, se so svenati, se so invecchiati, ma ala fine, proprio alla fine, più o meno all’urtimo secondo, in quarche modo ce l’hanno fatta. Davero, ve se lo dice cor core che sanguina in mano, sto peso che ve dovevate toje s’era fatto pesante pe tutti, amici, conoscenti, colleghi e parenti, a prescinde dala fede, per cui bravi. E’ bello vedevve tornà a soride, ed è bello soprattutto vedé che quanno se crede in un progetto, tipo quello de vince nderby, quello prima o poi se realizza.
Detto ciò, perde un derby, da che derby è derby, vordì rosicà.
Perdelo così, vordì entrà de prepotenza nella Hall of fame delle rosicate, co tanto de impronta dei denti sur cemento fresco. Chi fa troppo lo splendido attaccandose alla cinquina che per sempre brucerà sulla guancia cugina, mente sapendo di mentine. Sta a rosicà pure lui, come è normale e sano che sia.
Ma è nattimo rimirasse co terore alo specchio e scoprisse con sorpresa meno devastati der previsto. L'occhiaia è meno carica d’artre volte, er sopracciglio meno inarcato, le rughe sempre quelle, i pasti tuttosommato sanno de quarcosa, e non sembra impossibile fasse na risata random se quarcuno te dice na cazzata. Perchè? Boh, na spiegazione logica nce sta.
Ma l'impressione è che quella che poteva esse la fine den viaggio, oggi pare più che artro nincidente de percorso, cosa che quando metti nsacco de ragazzini a guidà diventa quasi inevitabile. Ma er modo in cui l'hai fatto l'incidente vordì tanto. E allora famo sto Cid, piamose la corpa che ce spetta, ma la machina ce sta, e la benzina pure.
Er traguardo è lontano, er gruppo è vicino.
Du martellate a fin de bene e sta fiancata, invece de brucialla, torna più nova de prima.



18 ottobre 2011:  lnseriti alcuni resoconti e altre foto su Lazio/Roma.
E-mail: "Ciao Lorenzo, volevo dire che approvo il fatto di non coreografare tramite autorizzaz. la sud al derby, ma almeno farne una non autorizzata quello si. Lo dico perchè sennò pare che loro sono più spettacolari di noi (PARE HO DETTO) e più colorati. Anche per dare l'idea di una sud che sotto l'aspetto coreografico esiste ancora. Al ritorno spero si faccia qualcosa. I fumogeni di sera sono da paura, dalla sud si respirava aria di casa.. Sempre dalla sud, la loro curva non si è MAI sentita al primo tempo. Dopo il pari qualche minuto ma poi noi li abbiamo surclassati purtroppo fino a quel maledetto 93simo minuto. Ora tagliavento ha pareggiato i conti. Solo in italia esistono e lavorano questi arbitri" .
Beh, devo dire che non credo ci sia stata una coreografia "non autorizzata" più non autorizzata di questa. E' stato commesso, ieri un crimine gravissimo, colorare la Sud come un tempo e per far questo un paio di ragazzi non potranno vedere la Roma per un paio di anni almeno (se non riusciamo a modificare l'art. 9, altrimenti di più).
*
Poi: "ciao lorenzo, è tanto che non ti scrivo. decido di rifarlo oggi dopo che ieri sera tutti noi abbiamo preso una bella batosta. premetto che io sono uno di quei tanti tifosi della roma che ha deciso di contestare questa indegna tessera del tifoso nel modo più estremo, e quindi non andando allo stadio. in tante occasioni mi sono trovato nella difficile situazione di scegliere il televisore piuttosto che la mia amata curva, ho visto derby, partite più o meno importanti, lontano dalla mia squadra pur di ribadire con forza il mio "no" alla tessera. e mai nessuna partita di cartello mi avrebbe fatto cambiare idea... non avrei mai permesso che la tessera mi trasformasse in un tifoso occasionale dopo tante trasferte e tanti abbonamenti. se ti scrivo oggi però è perchè nei momenti più duri della nostra squadra l'orgoglio di tifarla dentro di me tocca il suo picco più alto, mai mi sono sentito tanto romanista come oggi, o il giorno dopo roma-sampdoria mentre facevo la fila per i biglietti di parma-roma. uno dei più bei "forza roma alè" l'ho cantato prima del roma-sampdoria del 2007, la domenica dopo manchester roma. nella sofferenza sento l'amore per questa squadra esplodere dentro di me. ti dico tutto questo perchè ho capito che nessuna partita di cartello mi avrebbe riportato allo stadio, ma stamattina ho deciso che mi ci riporterà il bene che provo per la mia squadra. domenica ho deciso che tornerò allo stadio, non per interrompere la mia protesta, ma per sospenderla almeno 90 minuti, solo per essere li e sentirmi vicino alla mia squadra. solo per questa domenica, ma voglio andare a incoraggiare la mia squadra ora che ne ha bisogno. essendo stato un contestatore accanito della sensi al momento sono felicissimo di come la roma si stia formando... giovane, forte, con grandi prospettive di crescita e con la giusta solidità societaria. ho voglia di andare allo stadio e urlare a questa roma che vuole diventare finalmente grande: IO SONO CON TE, SOPRATTUTTO ORA CHE HAI BISOGNO DI RIALZARTI. ti mando questo messaggio che forse molti non condivideranno per dire a tutti coloro che stanno combattendo la tessera di andare allo stadio domenica, solo domenica, per un roma-palermo che non è una partita di cartello e che conta davvero poco. non so se condividerai. ti abbraccio. forza roma
Condivido tutte le forme di protesta contro la tessera del tifoso e per me, chi la combatte, ha il diritto di fare quel che vuole senza condivisioni di chicchessia.
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Ancora una e-mail dal titolo "quando muoiono?": "Lorè oltre al calcio moderno, oltre alla tessera del tifoso, oltre alle varie restrizioni c'è una cosa che mi sta facendo disamorare dal calcio...il fatto che dopo aver perso 5 derby di fila ancora nessuno si è suicidato, sono vivi e vegeti, e parlano....devo perde la speranza Lorè? Pensi che se non se so ammazzati stavolta non s'ammazzano più? Oppure credi che il mio sogno di vederli scomparire una volta per tutte è ancora possibile? ti prego rispondimi, perchè il tuo giudizio è importante. Giovannino". Prima o poi scompariranno nei meandri della B che è il loro luogo naturale e che conoscono bene.
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Mi viene comunque segnalato che peccano di originalità:


17 ottobre 2011:  ln linea le  foto di Lazio/Roma.


16 ottobre 2011:  le  foto di Lazio/Roma a notte fonda....
E-mail di Donatello: "Ciao Lorenzo è più di 10 anni che ti seguo assiduamente e fai un bel lavoro per il mondo ultras e il tifo in generale. <>Su un punto però io sono completamente in disaccordo con te: ovvero la questione tevere al derby. Ho assistito a 3 derby in vita mia, 2 in tevere e uno in monte mario..troppo pochi per giudicare quanto voglio discutere dopo? no, perchè poi le immagini che vedi in TV sono troppo spesso eloquenti..cmq arrivo al punto: gli scontri che si sono succeduti negli ultimi, 10 ?, in tevere al derby sono divenuti insopportabili ed inaccetabili anche per uno che sta da parte degli ultras. Mi spiego meglio: nn è possibile ed umanamente concepibile che in quella parte di stadio si verifichino sempre e cmq scontri al derby..Nn sto parlando di romanisti che vanno in nord e del contrario, ma di una parte dello stadio dove la gente deve poter vedere la partita e tifare in assoluta tranquillità..e per colpa di qualche centinaio o decine magari di scalmati poi migliaia di tifosi devo pagarne le conseguenze..bada bene, nn sto parlando di settori ospiti o curve dove tu sai che lì hai sempre il rischio di poter incappare in scontri..ma in una tribuna..no, sinceramente nn lo accetto e nn lo posso giustificare col fatto che tanto dopo ci si mena sempre e cmq fuori dallo stadio..i divieti e le restrizioni che avvengono solo a roma per il derby sono la logica conseguenza..mi spiace, ma io sulla questione tevere la vedo in maniera diversa".<>
Se tutti vedessimo le cose in modo uguale il mondo sareb be un po' palloso.... L'origine della presenza di ultras in Tribuna Tevere coincide con la repressione che, di fatto, li ha allontanati dalle curve frammentandoli in tutto lo stadio. Prima della grande repressione, gli ultras erano solo in curva. Detto questo, visto che di derby ne ho visti  tanti, posso dire anche di partite Roma/Lazio o Lazio/Roma con servizi d'ordine impeccabili ed alcun incidente trale tifoserie. Lo Stato ha rinunciato a fare ordine pubblico negli stadi, preferendo chiudere i settori. E' molto facile in questo modo., Del resto per me la scelta rimane incomprensibile, visto che chi può accedfere, nel 2011 in uno stadio, è controllato dalla stessa questura direttamente al rilascio del biglietto.  Purtroppo la politica sbagliata della repressione cieca ha contribuito a tutto questo.... la storia della Tevere, non a caso, vien fuori dal 2003 in poi, anno in cui la repressione ha tolto dalle curve una buona parte degli ultras di allora... disseminandoli nello stadio. Ma, ribadisco, con un corretto servizio d'ordine si può gestire qualunque evento: hai notizia di qualche altro derby  del mondo in cui si svuota una tribuna?
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Cristiano su Vicenza/Hellas Verona, chiosando "come volevasi dimostrare":  "Vicenza-Verona, tensione prima match  VICENZA - Momenti di tensione all'esterno dello stadio Menti in occasione del derby Vicenza-Verona disputato oggi pomeriggio allo stadio Menti. Circa 400 supporter gialloblu, privi di biglietto, si sono presentati ugualmente nel capoluogo berico, pur sapendo di non poter entrare in quanto nell'unico settore destinato agli ospiti. Dopo un ordine arrivato dalla Questura, si e' deciso di procedere con la vendita di altri biglietti e di far entrare i tifosi in gradinata nord".
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Alessandro: "Ciao Lorenzo, sono 20 anni che vado in curva ed ho fatto per molti anni parte di un gruppo , ma ieri sera è successa una cosa che non ho mai  subito. A  33 anni sono fidanzato ed ho altro ora da pensare, ma vado sempre in nord da 2 anni, ieri sera passo il tornello,faccio la perquisizione, e poi  arriva un signore…DIGOS… vedendo la mia maglietta ULTRAS LIBERI , IO NON MI TESSERO…. Questo “signore” mi si avvicina e mi domanda un documento annotando le mie generalità,dicendo che è un semplice controllo… ora mi domando è normale???? Lo puo fare??? Me devo prende altre diffide magari per una maglietta??? Io no ho più parole al riguardo dei continui abusi…. A noi della partita…. Bella Lore’ Un ULTRAS Alessandro ". Diffide no di certo, ma identificano chi si oppone al leghista Maroni. Del resto in questa legislatura stanno al suo servizio.

Eheheeheheh: 
Carrarese-Spezia, è già un pasticcio Stadio limitato a 4240 posti, partita la corsa dei tifosi azzurri per prenderli tutti. Spalenza: "Non ci stiamo"

La Spezia. Chi aveva timore che l'aria frizzante tipica del derby fra Spezia e Carrarese si fosse spenta col tempo, si è sbagliato. E adesso la storia potrebbe creare qualche problema di troppo nella gestione della gara di domenica 23 ottobre.
Il motivo è presto detto: la capienza dello stadio "Dei Marmi" di Carrara, ridotta a 4240 unità da diversi anni, rischia di tenere a casa gran parte dei tifosi dello Spezia, muniti di tessera del tifoso e che, stando ai regolamenti federali, potrebbero acquistare tagliandi in qualsiasi settore dello stadio.
Condizionale necessario perché a Carrara la vendita è già partita, con prelazione fino a martedì prossimo, riservata ai soli abbonati e agli iscritti ai club dei tifosi gialloblu. Una manovra che alla Spezia viene considerata una forzatura per finire quanto prima la dotazione di biglietti, lasciando a bocca asciutta i tifosi spezzini.
Ieri l'amministratore delegato dello Spezia, Beppe Spalenza, insieme al segretario generale Luigi Micheli, hanno partecipato ad una riunione preventiva in Questura a Massa dove si è posto il problema: "Noi non ci stiamo. Non si vuole accendere gli animi ma è onesto dire che l'atteggiamento non è piaciuto - spiega Spalenza - Ci sono regole che vanno rispettate: la Carrarese ha soli 230 abbonati, non esiste un centro di coordinamento per i tifosi e oltretutto hanno istituito la 'giornata azzurra' che di fatto neutralizza ogni discorso di prelazione. Blindano 4mila biglietti fino a martedì, nella speranza di acquistarli tutti, senza lasciarne a chi dalla Spezia vorrà vedersi la partita, munito di tessera del tifoso. Considerando che ne abbiamo 3700, è un bel danno".
Questa mattina lo Spezia ha effettuato una protesta formale alla Lega Pro, per evidenziare questa situazione. Di certo c'è che la partita si svolgerà a Carrara, le soluzioni possono essere diverse. Una su tutte, l'ampliamento in deroga della capienza a 7500 spettatori: "Per noi andrebbe bene, a quel punto da martedì chiunque potrà comprare i tagliandi".
Ma si tratta di un'opzione non semplice perché per una deroga serve innanzitutto il placet della prefettura competente, di concerto col Comune di Carrara e il Gos della provincia apuana.
Lo Spezia non si dà per vinto e vuole ottenere un trattamento come prevedono i regolamenti, anche perché ancora una volta verrebbe leso il pieno diritto ad assistere alle partite da parte di chi la tessera del tifoso l'ha sottoscritta. Una bella gatta da pelare, a dieci giorni dalla sfida, e una risposta che lo Spezia vuole dalle autorità competenti. Una certezza è che i circa 400 posti a disposizione nella curva ospiti saranno raddoppiati come da regoamenti di Lega Pro: una piccola buona notizia che ha più il sapore della classica vittoria di Pirro.
Fabio Lugarini

13 ottobre 2011:  qualche foto bella:


Bruno Conti sotto la Nord dopo il gol in
Roma/Torino 1979/80


Tamburi


Roma/Lazio 1973/74
(altre foto qui)

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Roma/Inter 1977/78:

L'ingresso in campo delle squadre
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Derby: "Caro Lorenzo ti scrivo in merito alla questione derby, ma soprattutto perché ho bisogno di condividere con più persone possibili la rabbia che ho dentro. In genere, non essendo di Roma, per avere il biglietto per tutte quelle partite dove tutti all'improvviso si scoprono tifosi mi tocca viaggiare molto, lasciare studio e lavoro, fare file interminabili, e poi ritornare il fine settimana per la partita e tutto ciò con i costi che ne conseguono. Allora tu adesso mi scuserai se mi brucia dentro il fatto che domenica non sarò lì, sempre al solito posto, a contribuire nell'unico modo che conosco, con la presenza ogni domenica e con la mia voce, lì dove probabilmente domenica prenderà posto qualcun'altro che nemmeno canterà. Tutto questo perché questo insensato sistema di cose (lo stesso che mi ha permesso di vedere Napoli Roma tra i napoletani e mi ha vietato di essere tra la mia gente in Roma Napoli) non prevede la possibilità che le persone abbiano una vita al di fuori degli stadi, la stessa che mi ha impedito stavolta di essere in fila (da premettere che il mio documento in fila c'era anche se è stata respinta la possibilità a questo mio amico di fare più biglietti). Chiedo un appoggio da tutti voi, anche morale, perché ad oggi non essere di Roma è divenuta per me motivo di discriminazione. Combattiamoli con il voto!!! No Alla Tessera!!! Gianluca da Salerno".
Che dire.... Tutti dobbiamo essere indignati per come ci trattano...
Facciamoci due risate...da Leggo:

"Saranno 48 ore ad altissima tensione. Sabato gli Indignados, con tanto di rischio Black Bloc da tutta Europa. Domenica sera il Derby. Due eventi che la Questura cercherà di gestire per evitare problemi alla città. Per questo da ieri è un continuo susseguirsi di riunioni e vertici.
Ma andiamo con ordine. Il primo appuntamento è distante tre giorni. In piazza, dalle 14, scendono gli Indignati per protestare contro il Governo. Il pericolo maggiore è quello che ci possano essere scontri
(davvero?). Manco a dirlo la mente vola al 14 dicembre scorso, quando la città fu messa a ferro e fuoco: «E’ una situazione che va evitata assolutamente - tuona il sindaco Alemanno - a qualunque costo, non possiamo più permettere scempi simili». I commercianti hanno già dichiarato che potrebbe esserci la serrata in concomitanza col corteo (i manifestanti potrebbero non rispettare l’itinerario concordato: Repubblica-San Giovanni). La Ztl, in caso di emergenza, potrebbe esser chiusa anche ai residenti e agli autorizzati.
Altro appuntamento da codice rosso riguarda il Derby
(io credo sia un casino....: il 15 ottobre è una protesta che potrebbe portare a Roma un milione di persone incazzate nere, organizzata su internet e non frenabile... secondo me il derby passerà in secondo piano...). Per Roma-Lazio il questore, Francesco Tagliente, sta mettendo a punto un piano speciale. Non vuole errori e da grande conoscitore del mondo calcistico conosce i rischi di una partita bollente come Lazio-Roma. Vietato far passare l’idea di una città militarizzata: si punterà sulla concertazione con i capo tifosi (quali?), ma allo stesso tempo ci sarà fermezza nelle decisioni. Per questo non mancheranno i controlli, che saranno mirati. Verrà creata un’ampissima area cuscinetto, con divieti ad auto e moto. Novità anche all’interno dello stadio: per dividere i settori potrebbero arrivare le reti di protezione (come accade quando si va in trasferta) tra i vari settori dell’Olimpico (????). Tre le aree di filtraggio in cui si potrà passare solo con documento e biglietto alla mano. Da domani partiranno le bonifiche attorno all’area del Foro Italico".
Sì sì, pensate al derby.... Sul punto Marco si chiede: "Si avvicina il derby… fra quanto uscirà la notizia che hanno ritrovato bastoni asce, mortaretti, bombe, coltelli e spranghe dentro una macchina o fra i cespugli dell’olimpico??????"
*
Beh sì, ci crediamo tutti:
Derby, Lottomatica ko Bloccati i biglietti
E' bloccata la vendita dei biglietti per Vicenza
E poi si lamentano che i tifosi scappano dagli stadi. E' dura pensare di giocare in stadi pieni se la strada per arrivare ad un semplice biglietto è costallata di ostacoli, neanche fosse la salita di Gesù al Monte Calvario.
E' quello che sta succedendo in queste ore ai poveri tifosi del Verona che hanno solo la pretesa di seguire la squadra del cuore nello storico derby contro il Vicenza.
I biglietti per la partita, infatti, non si possono acquistare per un fantomatico blocco del circuito Lottomatica che rivende i tagliandi per conto del Vicenza.
"Siamo stati informati dalla società biancorossa di questo disguido" spiega l'addetto stampa del Verona Simone Puliafito "e purtroppo anche noi stiamo aspettando l'evolversi della situazione. Anche stamattina il problema si è ripresentanto e per il momento non si sa quando il circuito Lottomatica verrà ristabilito. Sarà nostra cura avvisare i tifosi dell'Hellas appena ci sarà il ripristino". (g.vig.)
Vedete, farsi la tessera, allo stato, è farsi prendere per i fondelli.... difatti tra i commenti all'articolo si legge che....
"A Montecchio vendono i biglietti solo ai residenti della provincia di Vicenza per ordine del questore. Quindi la storia del blocco del circuito Lottomatica è una ..."
Qualcuno si insulta da solo: " ...ciamemolo pure disguido. Se invese lo volemo iamar col so vero nome lo ciamemo TETNATIVO DI SABOTAGGIO DELLA TRASFERTA. Visto che abbiamo tutti la tessera del schifoso, quei fenomeni de Roma (par capirse ie quei fuoriclasse che ha battezzà la partia con la Samp come "partita a rischio") stanno tentando anche questo, pur di tenerci a casa.....miserie....FORZA HELLAS".
Ricordiamo che "quei fenomeni di Roma" sono al servizio del leghista Maroni, compagno di bisboccia di Tosi.
*
Un altro commento di un veronese, ma riferito a Parma/Roma:
"Vi racconto la mia: qualche domenica fa mi trovavo dalle parti di Parma e la sera giocava prorpio Parma Roma allora io e miei amici ci siamo detti andiamo a vederla? Detto, fatto.. Ci presentiamo davanti al botteghino con una buona ora di anticipo rispetto il fischio iniziale ma la sorpresa era proprio li che ci aspettava, la Lottomatica circuito romano ricordiamolo, ha chiuso le vendite dei biglietti alle ore 19.00 si avete capito bene e la partita si giocava alle 20.45! Per più di un'ora niente biglietti e botteghini chiusi intanto la fila aumentava e aumentava e nessuno se ne fregava di noi..romANI che giravano tutto lo stadio alla ricerca di un biglietto col serio rischio di dare inizio a scontri e tafferugli con i parmigiANI. Questo per farvi capire quanto siano incompetenti queste figure che oggi giorno ahimè gestiscono buona parte del business calcistico. Se si scordano dei tifosi della loro città non oso immaginare cosa faranno A NOI Veronesi.."


12 ottobre 2011: 
inserita la pagina dedicata a Giuliano Taccola.
Biglietti derby: "Caro Lorenzo, io ed altri miei due amici siamo riusciti a prendere i biglietti del derby lunedì mattina, senza particolari problemi. In totale abbiamo preso 6 biglietti di Sud centrale, avendo con noi anche i documenti di chi non poteva essere fisicamente in fila. L'unica accortezza è stata quella di prendere in totale 6 bigliettini distribuiti dalla gentilissima (e romanista) Sig.ra addetta all'emissione dei tagliandi la quale chiedeva il rispetto dell'unica regola "1 biglietto per ogni bigliettino". Ho appurato personalmente che, verso le 10.30, il collegamento consentiva soltanto la stampa di Sud laterale. Tale anomalia è durata una decina di minuti e sembrava che i biglietti di Sud centrale fossero finiti. Poi però è stato di nuovo possibile acquistare i tagliandi più "preziosi". Alle 11.00 avevamo finito ma c'era ancora gente che comprava la Sud. Era comunque possibile acquistare anche i distinti Sud. Mentre eravamo in fila (peraltro ordinatissima) sono arrivati dei ragazzi da una ricevitoria di V.le Trastevere raccontando che là sin da subito il gestore consegnava 4 biglietti a persona, ma che ad un certo punto si era rotta la stampante (!!!) e che tutti se ne erano dovuti andare. Anche in altra ricevitoria in provincia di VT vendevano 4 biglietti a persona. Forza magica Roma! Un Ultrà".
Da Il Romanista (Daniele Galli):
COME TI INGARBUGLIO LA VENDITA DELLA TRIBUNA TEVERE

La notizia è una non-notizia. I ventimila biglietti di Curva e Distinti Sud sono terminati. Bella forza. Se impedite alla gente romanista di comprare la Tevere, e se la Monte Mario costa 110 euro, il tutto esaurito è una logica conseguenza. La notizia vera è un’altra.

La Questura di Roma ha reso noto che donne e under 14 della Lazio potranno comprare i biglietti di Tribuna Tevere. Tesserati? Macché. Non sta scritto da nessuna parte. Domanda: come si riconoscono, allora, le donne e i bambini della Lazio dalle donne e i bambini della Roma? Che faranno nei punti vendita SS Lazio per smascherarli? Chiederanno quante maglie ha cambiato la bandiera Di Canio? Si legge sul sito della Questura (questure.poliziadistato.it/Roma/articolo-6- 468-34444-1.htm): «Dalla Tevere potranno assistere alla gara anche donne e under 14, supporters della Lazio. (...) In particolare, la decisione è stata valutata anche tenuto conto del numero dei tifosi fidelizzati abbonati e degli altri biglietti venduti e, a sei giorni dalla gara, considerata la capienza ancora disponibile per il settore». Sintetizzando. In Questura hanno pensato: siccome la Tevere è vuota, perché non permettere di acquistare i biglietti del derby alle donne e agli under 14 della Lazio? Peccato che non venga affatto specificato se serva o meno la "Millenovecento", la tessera del tifoso biancoceleste. Anzi, secondo qualcuno non è specificato semplicemente perché non è previsto.

La nota prosegue infatti così: «L’acquisto dei biglietti per donne e under 14 sarà possibile presso i punti vendita ufficiali della Lazio». Stop. È evidente che è un equivoco. In Questura devono avere dato per scontato che valga sempre il comunicato della Lazio del 6 ottobre, in cui si sottolinea che i biglietti di Tevere possono essere acquistati solo da chi ha la tessera del tifoso. Attenzione, però, è una nostra ipotesi! In linea teorica, il popolo romanista in rosa e gli under 14 giallorossi potrebbero presentarsi già oggi nei punti vendita della Lazio. In questo caso, si documentino sulla storia biancoceleste. Non sprechino tempo sulle domande inutili. Quella sugli anni della Lazio in B, per esempio, è troppo facile. Non ve la faranno. Ripassatevi piuttosto i nomi dei calciatori dell’Ente Morale coinvolti nel calcioscommesse. Si scherza, ma fino a un certo punto. Comunque, sarà interessante vedere quanti biglietti in più saranno venduti grazie a questa nuova soluzione. Mille? Duemila? Sarà interessante vedere lo spettacolo che offrirà la Tevere, domenica.

Sarà un pugno nell’occhio. Contrasterà con il resto dell’Olimpico. File intelligenti, bigliettini, davanti ai Roma Store e ai punti Lottomatica ha trionfato il fai-da-te. Il sold out era garantito. Bisognava fare presto, dopo la prelazione restavano appena dodicimila tagliandi. Con la Tevere off limits per i tifosi della Roma per il timore di scontri con i laziali, l’alternativa era - anzi, è - la Monte Mario. Costa 110 euro e la vendita libera scatterà oggi a mezzogiorno. I non tesserati, sia quelli della Roma sia quelli della Lazio, sono stati costretti a risparmiare sulle trasferte, vietate per tutta la stagione. Chissà quindi che pure la Monte Mario non vada esaurita. Sarà una Tevere bis.

Chissà quando finirà questa BUFFONATA della Tribuna Tevere...
11 ottobre 2011:  pre-derby e misteri dei biglietti...Paolo: "Ciao Lorenzo, ti scrivo per un “anomalia” riscontrata oggi per la vendita dei biglietti del derby. Non so quanta responsbilità abbia il punto vendita a cui mi sono recato ma già dal primo della fila(vendita iniziata come da orario alle 10.00) non si potevano acquistare biglietti di sud centrale ma solo per la laterale. Cosi perplessi, abbiamo comunque acquistato tutti biglietti di sud laterale,tornando a casa o andando al lavoro, per lo meno con il biglietto in tasca(io l’ho preso intorno alle 10.30).Scopro poi,che un  mio amico al roma store alla stessa ora in cui io prendevo il biglietto per la sud laterale, acquistava un biglietto di sud centrale…come si spiega sta cosa?? Bha…i “misteri” delle ricevitorie romane…".
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Ho comprato il biglietto per il derby, cercando di far sì che Lotito resista. La scritta AS Roma ospiti è incommentabile.
La morte di Andrea Pesciarelli: "i funerali di Andrea Pesciarelli si terranno domani alle ore 15 a Piazza Esedra. Personalmente volevo confermare ciò che dici Lorenzo perché Andrea oltre a essere un professionista competente, era anche un laziale vero e goliardico. Con lui mi ricordo grandi sfottò e continue risate. Ciao Andrè, mi mancherà la tua simpatia e il tuo "Lotirchio".
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Juventus/Inter 1981/82 (grazie a Roberto per le foto):




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A  Brindisi (basket) non si beve: http://www.sportpeople.net/la-rivolta-dei-tifosi-lal-palazzetto-non-ci-fanno-berer.html
10 ottobre 2011 (pomeriggio):  trasparenza biglietti per il derby: "Ciao Lorè, allora ti scrivo perchè sono incazzato nero ed ora di finira con ste storie,stamane partiva come da comunicato As Roma alle 10:00 la vendita delle curve per il derby, ebbene faccio nottata davanti  il punto Lottomatica di Via delle Sette Chiese alla Garbatella, con relativo numeretto 4 della fila e verso le 07:00 mi assento forte del mio numeretto, ebbene torno vesro le nove e mezza, quindi mezz'ora prima dell'inizio della vendita che vedo gente litigare con il proprietario, mi avvicino e sento qualcosa che in 25 anni di stadio non avevo mai sentito, lui diceva che la LOTTOMATICA alle ore 08:15 ha dato il via alla vendita senza motivi e che quindi i biglietti erano tutti finiti,chiama anche davanti a tutti noi presenti i roma store e incredibilmente il disco diceva che erano chiusi, ma come cazzo è possibile, i roma store aprono alle dieci e i punti lottomatica hanno già venduto tutto?? Mi spieghi come è possibile?? Perchè ora il vaso è colmo, voglio denunciare per truffa sia la Roma che Lottomatica,perchè il nuovo corso tanto sbandierato, alla prima richiesta vera di biglietti va in tilt magari dicendo che non c'entra nulla??? Mi spieghi se sarebbe possibile sta cosa di denunciarli, magari se altri,sicuramente tanti, hanno subito questa truffa,possiamo farla in tanti per far venire fuori alla luce del sole queste truffe, perchè sicuramente come sempre i roma store dalle otto alle nove che erano chiusi hanno stampato i biglietti per i soliti NOTI, dicendo poi che non era un loro problema. Ti prego iniziamo tutti insieme per far cessare questo circolo vizioso che si ripete ogni volta che ci sono pochi biglietti disponibile, è ora che qualcuno paghi per davvero Con affetto e stima, Paolo P."
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Ancora: "Ciao Lorenzo, Ti volevo segnalare un disguido accaduto oggi durante la vendita dei biglietti per il derby: l'ora prevista per la vendita era fissata per le 10:00; ma dalle 8:15 molte (tutte?) le ricevitorie stampavano già i biglietti dei distinti. Biglietti che sono finiti nel giro di un oretta. Alle 10:00 inizia invece la vendita della Sud ma io e altre persone che stavano a diversi punti vendita hanno potuto scegliere l'ingresso. Non si è capito se perchè i rivenditori si volessero sbrigare o prerchè non c'era possibilità di scelta. Morale della favola nonstante aver aspettato comunque fino alle 10:00 è stato possibile aquistare un biglietto di Sud centrale. Mha... Ciao e buona giornata".
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Andiamo avanti: "Ciao Lorè! Innanzitutto volevo dirti che fai sempre uno splendido lavoro e per questo ti ringrazio a nome di tutti i tifosi. Poi ti volevo dire un'altra cosa: ho mandato un'e-mail allo sportello del sito della Roma con su scritto di inviarmi al più possibile quanti biglietti erano rimasti per il derby, scrivendo di scrivermi entro oggi (l'e-mail glie l'avevo mandata venerdì). Loro, molto cordialmente, mi hanno risposto subito il giorno dopo, dicendomi che per quell'informazione dovevo mandare un'e-mail alla Lazio, poiché erano loro che ospitavano la partita. Ho scritto lo stesso testo all'indirizzo per le info dei biglietti della Lazio, sempre scrivendo di rispondermi entro lunedì. Ebbene, da sabato, ancora non mi è arrivata nessuna risposta! Non so perché ti ho scritto questa cosa, forse per dimostrare che sta società non è poi "pigraaaa e che non c'ha na liraaaa e che so taccagniii" come dicono i laziesi. CIAO LORE'! P.S.: Che brutto entrare in un sito laziale! P.P.S.: FORZA ROMA & LAZIO....Vabbè hai capito ;)".
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Eroi aquilani ed affollamento reggino ai tempi della tessera del tifoso:

Milazzo/L'Aquila
tifosi aquilani senza tessera sul monte

Empoli/Reggina
settore ospiti


10 ottobre 2011:  perbacco, non mi dire che qualcuno non li voterà per via della tessera del tifoso....:

Via Tiburtina/Pietralata

Viale dell'università

Via Tiburtina/Pietralata

Colosseo

Tangenziale Est

Via del Mandrione

Termini

Casalbertone

Casalbertone

Tangenziale Est-Porta Maggiore

Colosseo

Termini
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Sempre delicati in Grecia... Grecia/Croazia: http://www.repubblica.it/sport/2011/10/08/foto/grecia-croazia_terrore_sugli_spalti-22898594/1/?ref=HRESS-6
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Ahahahahahahahh!!!! Questa fa ride! Bravo Maroni! Daje Federcalcio! Si può essere espulsi da un Paese perché, tra le altre cose, si vorrebbe andare a vedere una partita! Ahahahahahahaahhahahahahahhhhh!!!!!!

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Iniziamo con e-mail e segnalazioni... Paolo: "solo per farti sapere che a nocera gli stabiesi andavano solo con la tessera del tifoso!!!
Eh bè, sì, incidenti zero! Ahahahahahahahahahhahhh!

Alla Juve Stabia il superderby campano Nocerina battuta in casa (2-3)
Scontri e feriti prima della partita
SALERNO - Finisce 1 a 3 il derby campano per il turno infrasettimanale di serie B tra Nocerina e Juve Stabia. Gol di Danilevicius per lo Stabia alla fine del primo tempo. Pareggio di Di Maio all'inizio della ripresa con un bellissimo colpo di testa su calcio d'angolo.
Ma poi la Juve Stabia ha subito messo a segno il classico uno-due con Zito prima e Mbakoku poi. Nocerina tramortita e non in grado di riammagliare le fila del proprio gioco nonostante la gran voglia di provarci.
Inutile il gol di Catania al 48' del secondo tempo. Pienone e alta tensione allo Stadio San Francesco di Nocera, anche perché prima della partita le due tifoserie hanno avuto un primo "contatto", con rissa e feriti, ma con conseguenze limitate grazie all'intervento delle forze dell'ordine che sono state schierate dalla questura di Salerno in assetto antisommossa in tutta la zona dello stadio. Incontro attesissimo, con la Nocerina a 8 punti e lo Stabia a 5. Per entrambe un campionato iniziato con difficoltà ma che nelle ultime giornate ha ridato entusiasmo a entrambe le tifoserie. Presenti oltre diecimila tifosi rossoneri, mentre diverse centinaia di supporter sono arrivati dalla vicina Castellammare di Stabia.
Un confronto ad alta tensione, si diceva, per una rivalità antica, riaccesa dalla combinazione di ritrovarsi in serie B in un campionato molto combattuto.

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=165457&sez=SPORT

 *

E-mail di Giulio:

"Mi posso permettere un consiglio? Seguo il tuo sito da tanti anni. Era un punto di incontro per i tifosi romanisti e, al limite, venivano a curiosare gli avversari per vedere se, in occasione della loro trasferta romana,  gli avevi dato la sufficenza. Oggi è diventato un punto di riferimento per tutti quelli che condividono uno stile di pensiero. In altri termini sei diventato personaggio pubblico: ti leggono i politici, i giornalisti, l'osservatorio. La lotta è diventata durissima, e bisogna evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione. Per me non andrebbero pubblicate frasi come "li odio" (riferito lo sappiamo a chi),
si può pensarle, si può dirle mentre si è a cena davanti a un buon vino rosso, ma non andrebbe pubblicata. Evitiamo che si attacchino ad una frase per smontare un pensiero"
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Giulio ha ragione. Però, su discorsi di quel tipo, l'espressione ci stava benissimo e voleva estremizzare.  Non credo possa smontare il pensiero, quanto - senza dubbio -  porlo ai margini. Tuttavia, visto che il nostro Ministro dell'Interno è compagno di merende di una persona che vuiole dividere l'Italia e che si dice pronto ad imbracciare i fucili, potrei facilmente replicare !
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Genova, lato Samp:
HELLAS VERONA - SAMPDORIA: VIETATA!! Non li ferma nemmeno un gemellaggio... qualcuno ci salvi da questo disastro!
Ancora una volta l’incompetenza e l’insensata quanto illegittima intransigenza delle autorità hanno avuto la meglio. Verona vs Sampdoria VIETATA ai Tifosi Ospiti non tesserati. Vietata. Non importa se le due società abbiano rispettato in tutto e per tutto i dettami richiesti dal protocollo d’intesa per liberare la trasferta ai sostenitori Sampdoriani privi di tessera del tifoso. Non conta il fatto che Veronesi e Sampdoriani siano gemellati da decenni. Neanche più il buon senso ha valore. In un periodo in cui a tanti piace riempirsi la bocca con termini quali terzo tempo e valori sportivi, viene vietata una partita che due città aspettavano appunto per rinsaldare una storica amicizia. Di fronte a questa ennesima scellerata decisione viene naturale chiedersi cosa generi tutta questa ostilità e intransigenza, cosa può giustificare un tale accanimento da parte delle autorità, in testa il ministro degli interni Roberto Maroni, contro chi ha semplicemente esercitato la propria libertà di pe
nsiero non sottoscrivendo la tessera del tifoso. Forse è troppo “pericoloso” il nostro modo di pensare. Forse siamo colpevoli di ragionare a modo nostro, rei di avere un’idea diversa da chi comanda. Forse il programma tessera del tifoso serve a “qualcuno” per scopi elettorali, e la nostra opposizione rischia di togliere dei voti dalle tasche di questo “qualcuno”. Forse il nostro NO è una minaccia verso chi ha visto, dietro la nostra fine, una possibile ulteriore fonte di guadagno. Ciò che sappiamo con certezza è che domani sera, sugli spalti del Bentegodi, mancherà quell’aria di festa ed amicizia che da sempre ha accompagnato i confronti fra Sampdoria ed Hellas Verona. Concludiamo con un appello. Chi ha decretato il divieto abbia la dignità e il coraggio di fornire una spiegazione, o per lo meno la decenza di fare luce sui motivi che hanno portato a questa ennesima assurda decisione. Sarebbe se non altro un modo per rimediare in minima parte alla figura meschina e ridicola che stanno facendo agli occhi di tutti. In nome della libertà, a difesa dei nostri diritti. Ultras Tito Cucchiaroni".
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Comunque sia, sembra che la Lega di Serie B si sia mossa ufficialmente:
"dal Consiglio di Lega prima e dall’assemblea delle società poi, tenutisi il 22 Settembre 2011 a Milano, è emersa la volontà di chiedere un primo incontro all’Osservatorio del Viminale e, se possibile, un secondo al ministro dell’Interno Maroni per trovare una soluzione al problema della Tessera del tifoso e alle difficoltà ormai comuni a tutti i gruppi ultras di seguire le proprie squadre in trasferta."
Mi viene poi fatto sapere che "Le stesse società di calcio hanno deciso di intraprendere un'azione diretta al fine di far rispettare gli impegni presi e firmati tramite il protocollo d'intesa 21 giugno 2011 in cui le società stesse possono, tramite notevole impegno economico e organizzativo, aprire i settori ospiti ai tifosi non fidelizzati predisponendo tutte quelle accortezze richieste nel protocollo sopra citato (stewart, tornelli appositi...)".

*
Derby: "Leggevo tra le tante restrizioni riguardanti la vendita dei biglietti per il derby anche una che forse cambierà la vita a pochi, ma a me sicuramente, cioè che può essere acquistato solo un biglietto a persona, quindi non potrò incaricare nessun amico nel caso non fossi nelle condizioni di fare file chilometriche di lunedì mattina... Mi chiedevo però, dato che sul biglietto non c'è scritto da chi è stato acquistato, e soprattutto non comporta nulla al venditore, chi potrebbe accorgersi del fatto che acquistassi piu di un biglietto?". Nessuno. Ma poiché i rivenditori di biglietti sono ormai terrorizzati, non osano usare la minima elasticità. Vedremo questo derby quanti spettatori farà!
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Vabbè, La Repubblica del 05.10.2011:
"C
iao Lorenzo, ti segnalo questo editoriale di la Repubblica, come al solito non perdono occasione di lanciare frecciatine al mondo Ultras. Che poi da chi viene la predica? L'homepage del loro sito era ridicola come sempre dopo la sentenza, mettendo l'accento su link quali "lacrime", "emozioni" che piacciono tanto al popolino scemente che criticano. "Se fossi il ministro degli Interni ad interim di tutte le Galassie, io l'altro giorno, sul pianeta Terra, avrei ordinato due retate: una a Perugia e una a Seattle. Una contro quelli che strillavano "vergogna" fuori dal Tribunale, levando istericamente il braccio nel gesto para-fascista delle curve ultras, l'altra contro la ridicola claque yankee che plaudiva in lacrime all'assoluzione in mondovisione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Due popolini di opposto sentire ma di idem scemenza, al tempo stesso vittime e artefici della credulità di massa e dell'orrore mediatico. È anche grazie a loro e per loro che i giornali peggiorano, la televisione peggiora, l'informazione peggiora, sono loro le foche ammaestrate di quel circo emotivo, fracassone, superficiale che osiamo chiamare "informazione". Non vero che per fare silenzio (per capire, cioè, che il silenzio è il solo atteggiamento all'altezza della Morte e del Giudizio) ci vogliono la laurea in filosofia e un master di criminologia. Per fare silenzio basta considerarsi al di sotto della verità, come ogni essere umano sa di essere nel novantanove per cento delle circostanze della vita. Il mostruoso equivoco generato dalla civiltà mediatica è che a ogni pirla in circolazione bastano i titoli di un telegiornale per sentirsi Testimone della Verità. La verità su quel delitto la sanno gli imputati e (forse) i giudici e gli avvocati che per anni ci hanno lavorato sopra. Per gli altri vale più che mai l'ordine di sgomberare l'aula". Chi scrive queste righe è uguale a Maroni. Ma proprio uguale. E, parliamoci chiaro, quanto gli piace Maroni a "La Repubblica".....!
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Terminiamo con i biglietti del derby: "come hai ricordato a volte sul tuo sito la delibera del Consiglio di Lega del 7 febbraio 2005 proibisce di vendere ai tifosi ospiti biglietti a prezzo maggiorato rispetto a quello applicato all’analogo settore destinato ai tifosi locali. Orbene, perché i laziali per i Distinti Nord pagano 20 euro, e noi dobbiamo pagarne 30 per i Distinti Sud?".
Perché la Lega Calcio è ridicola.
Negli altri Paesi del mondo, grazie ai Supporters Trust, queste cose ormai non le fanno più.
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I laziali stavano in campagna, la prova ulteriore:
Prati compie cento anni  tra cacciatori e divi del cinema
Il quartiere del Novecento festeggia il 21 ottobre, in piazza Mazzini, con lezioni di storia del professore Luca Ribichini della Sapienza e di Giuseppe Dalla Torre rettore della Lumsa
Dal 1911 al 2011: Prati  Della Vittoria festeggia cent'anni. È qui, dove oggi sorgono le palazzine umbertine intorno a piazza Mazzini, che i romani amavano oziare negli orti che si estendevano sotto il Mausoleo di Adriano. È sempre qui che l'amministrazione del Regno d'Italia sfidò il Vaticano, intitolando le strade vicine a San Pietro agli eroi del Risorgimento. È qui che all'inizio del Novecento si allungavano i prati naturali di Castel Sant'Angelo, le vigne e le osterie dei cacciatori. Oggi invece siamo al cospetto di uno dei quartieri più pregiati di Roma, scelto per abitare dal gotha dell'avvocatura, dai volti famosi della tv e del cinema come Amanda Sandrelli, Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, Silvio Muccino, Francesco De Gregori
http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/10/09/news/prati_il_quartiere_del_novecento_tra_cacciatori_e_divi_del_cinema-22921835/
9 ottobre 2011:  anzitutto vorrei ricordare il mio compagno di classe Andrea Pesciarelli - giornalista  del Tg1 e di altre testate che è morto con la moto ieri notte.... Non poteva essere come gli altri, se non altro perché - tifosissimo di basket - lo ricordo quando avevamo 18 anni legare i tamburi  sulla sua macchina per sostenere il Bancoroma dell'epoca.... Ciao Andrea, R.I.P..
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La Gazzetta dello Sport di oggi... Fenucci della Roma:

Al di là della tessera del tifoso, credo che in Lega Calcio siano completamente idioti.
Questi cercano di creare allo stadio delle attività di intrattenimento in modo che lo spettatore possa godere di uno spettacolo simile a quello che vede a casa... E allora perché dovrei andare allo stadio spendendo 10 volte di più? E poi quando lo farebbero questo intrattenimento? Prima della partita? Allo stadio non c'è nessuno, ormai tutti arrivano all'ultimo minuto. Durante la partita? Torniamo al punto di prima. Il vero intrattenimento che motivava le persone ad andare allo stadio lo avevano prima ed era il tifo ed il colore sugli spalti, che invece hanno deciso di uccidere. E ora piangono del 20% in meno degli abbonamenti negli ultimi 4 anni, come se la Pay Tv esistesse da quest'anno! Guarda caso, 4 anni fa era il 2007, l'anno in cui - dopo  Raciti - lo Stato ha vietato tutto il vietabile negli stadi.
Ecco qui i numeri degli abbonati di questa stagione (in verde gli aumenti, in rosso le diminuzioni):
Atalanta 9.858 (16.195, in B) - 40%
Bologna 12.490 (10.823) + 15%
Cagliari: 4.494 (5.296) - 20%
Catania 9.206 (9.283) - 0.9%
Cesena 12.114 (11.143) + 11%
Chievo 7.147 (6.641) + 14%
Fiorentina 13.024 (15.677) - 19%
Genoa 17.500 (19.358) - 10%
Inter 34.732 (40.612) - 18%
Juventus 24.137 (14.290) + 69%
Lazio  20.220 (12.868) + 57%
Lecce 3.902 (4.417) - 4%
Milan 30.398 (31.319)  - 1 %
Napoli: 15.600 (11.882) + 13%
Novara: 7.211 (2.273, in B) + 31%
Palermo: 12.513 (16.906) - 26%
Parma: 9.620 (10.578)  - 9%
Roma: 16.897 (18.889) - 11%
Siena: 7.632 (6.186, in B) + 23%
Udinese: 13.738 (11.122) + 24%


Al riguardo Gabriele: "Nel 2010/11 la prima con la tdt la media degli abbonati delle varie squadre è stata di 14.231.. nella stagione 2009/10 erano stati 16.912 e nel 2008/09 c'erano 17.686 abbonati medi per ogni club...Ti lascio scrivendoti quant'era la media nella stagione 2000/01 giusto per umiliarli un pò di piu: 21.161..!"
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Altra notizia curiosa:

In realtà, secondo me, la colpa potrebbe essere della Questura. Mi spiego: Lottomatica ha un sistema che - come sappiamo - interagisce in automatico con il cervellone della Questura. Se però la Questura, per mezzo di un suo funzionario, mette come data di scadenza del daspo quello della sua emissione e non quello della sua notifica, va da sé che Lottomatica emette il biglietto e solo la Digos all'interno dello stadio si può accorgere dell'errore (di cui Lottomatica nulla può sapere). Quindi l'articolo potrebbe essere fuorviante (a  meno che il funzionario Lottomatica non abbia digitato male il nome del richiedente il biglietto), perché se ha sbagliato la Questura il Cagliari non deve pagare un euro.
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Disperazione della questura locale e minacce di arresto in occasione di Como/SPAL per l'esposizione dello striscione "Lampedusa la fate bruciare ma in trasferta a noi non ci fate andare".

5 ottobre 2011:  stasera mi andava di scrivere, e così, come gli avevo promesso, ho scritto
PERICOLOSO ALBERTO
Questa è la storia di Alberto.
Alberto, detto “er Garbatella”.
Un uomo da tempo, 50 anni suonati eppure estremamente infantile, lavora al mercato del suo quartiere, dove scarica il pesce: “Febbre da Cavallo” è il film che lo avrebbe visto di certo protagonista e chi lo conosce – non siamo pochi – certamente capisce cosa intendo.
Alberto non è un ultras ma è un romanista verace, non un romanistone, uno di quei personaggi cui non puoi non voler bene, pur essendoci distanze epocali per modi di essere, di vita, di estrazione sociale: noi, io, te e gli altri, siamo della Roma e quindi siamo – dovremmo essere! - compagni di banco.
Ci sono delle persone cui “piji le parti” a prescindere.
Persone con le quali ci rimetti, ma che difendi comunque perché sono l’anello debole della catena umana. Sono quelle che sono facilmente del gatto, se nessuno li aiuta: se vedi la purezza dell’anima e hai la possibilità di aiutare una persona senza una lira che sia una ed in una situazione senza vie di uscita lo devi fare, sia pure senza alcun tipo di vantaggio economico ed anzi, come detto prima, con una remissione incomprensibile per chi non è come noi: “si stai in bolletta noi t’aiutamo, però da micchi nun ce passamo”:
Nella mia vita professionale, parlando solo di calcio e non di altre situazioni, questi “privilegi” li hanno avuti solo due persone: una di Napoli, “il Gemello” che tutti a Napoli conoscono (“Loré, ti apprezzo per quello che fai per me, t’ho fatto una ricarica sul cellulare… Uè, la Roma va forte quest’anno!” se non fosse che ho il contratto!) e, a Roma, il Garbatella dal quale ho avuto in dono molte felpe identiche con l’immancabile scritta giallorossa “Garbatella”.
Per l’appunto.
Alberto vive con l’anziana madre e un fratello disabile e l’ho conosciuto personalmente nel momento più brutto della sua vita.
In occasione di una partita della Roma, si era arrampicato sul vetro della Curva Sud e qualcuno dell’entourage della squadra giallorossa gli aveva detto che a fine partita sarebbe potuto entrare per avere la maglia di Francesco.
La maglia di Francesco, no, non c’è bisogno di aggiungere altro.
Alberto, nella sua semplicità, era ignaro del tempo che passava, delle leggi che si succedevano, dei regimi che si alternavano: semplicemente era entrato sulla pista di atletica per prendere quella maglia, come qualunque ragazzino di qualsiasi epoca avrebbe fatto.
Un gesto di gioia, di amore, cos’altro poteva significare? Tutto, tranne la sua pericolosità.
Eppure il daspo arrivò, eccome se arrivò, ed è per questo che vi odiamo.
Lo Stato becero del pugno duro, della tolleranza zero, tramite chi mette in pratica i suoi ordini – giustisbagliati che siano – lo interdisse dallo stadio per due anni, senza obbligo di firma, graziosa concessione per chi non milita tra i terribili ultras.
Ma Alberto senza la Roma non sapeva stare e così si imbarcò sul primo treno diretto a Milano, senza una lira in tasca ma con il biglietto per la partita, come abbiamo fatto in tanti, fino a quando in Toscana non arrivò il controllore – il perfido controllore – che lo segnalò alla Polizia di Stato, non dopo averlo multato.
Come potere tollerare tutto questo? Arrestiamolo! Non può stare su questo treno per seguire la Roma a Milano! E’ un crimine!

Ed è per questo che noi vi odiamo.

Quando Alberto entrò nel Tribunale di Firenze aveva delle ciabatte in feltro con impresso il simbolo dell’AS Roma. Il giudice lo squadrò e gli chiese per quale ragione si trovasse – da inibito – su quel treno.
Cercai di prepararlo dicendogli di negare: “Alberto, cazzo, cerca di capire: non stavi andando a vedere la Roma. Stavi solamente su quel treno… saresti sceso a Bologna, non è un reato!”.
Alberto però rispose al giudice – un idiota pieno di sé, felice di prendere in giro chi aveva di fronte - che lui senza la Roma non sapeva stare e, puramente e semplicemente, iniziò a intonare l’inno della Roma, tra l’ilarità generale degli avvocati fiorentini presenti che non potevano certo capire che stavano assistendo a una scena a metà tra il neorealismo e la fantascienza, un po’ come vedere un cavaliere medievale che d’improvviso si ritrova nella Manhattan del 2009.
Naturalmente, oltre alla condanna penale di 5 mesi e 10 giorni di reclusione, lo Stato inflessibile con i deboli e debole con i forti aumentò la diffida da 2 a 4 anni, mettendo un obbligo di firma che fortunosamente venne ridotto a un solo anno.
Privato della Roma per il doppio di un tempo già ingiusto: viveva solo di quello.
Un uomo letteralmente distrutto, ed è per questo che, semplicemente, noi vi odiamo.
E poi, per quale reato – Cristo - per quale reato?
E se uno Stato crea reati come questi, beh, io sono contro lo Stato, senza se e senza ma: le ingiustizie sociali sono tante ma io, da tifoso, vedo queste e mi bastano perché riguardano il lato ludico, quello – panem et circenses - che dovrebbe farci sopportare la merda di mondo nel quale viviamo.
Un’altra volta – forse proprio per il processo in cui era accusato di aver invaso la pista d’atletica per prendere quella maglia – Alberto si presentò in aula con un cappelletto con il lupetto anniottanta e il Corriere dello Sport infilato nella tasca posteriore dei jeans, cosa che indusse il giudice – che aveva filato il personaggio – a chiedergli “ma lei è della Roma?”, con l’ovvia, non frenabile, risposta “eccccertosignorgiudice!”.
Avrei voluto abbracciarlo, perché il suo viso era in fondo quello del bambino che si chiede “ma che ho fatto di male? Perché sono qui?”, ma la giacca e la cravatta e una forma di perbenismo borghese che mi ripugna ma che tuttavia si deve per forza mantenere davanti a un giudice che nel 99,9% di casi tifoso non è (e che nello 0,1% dei casi lo ha rinnegato) e che è borghese, nel senso spregiativo del termine e non solo per estrazione sociale, sia fuori che dentro, me lo impedì.
Neanche ricordo se fu condannato o assolto ma il 29 ottobre del 2011 questa storia dovrebbe essere finita ed Alberto dovrebbe potere tornare allo stadio a sostenere la sua/nostra Roma.

Forse.

Perché l’articolo 9 della legge Amato (espressione dei “progressisti”, esattamente equivalenti – con lievi sfumature - a coloro cui dicono di opporsi) dice che Alberto non può avere biglietti per via delle condanne penali “per reati da stadio”.
Quel Maroni dice per 5 anni, ma chissà, dipende da quanto velocemente aggiornano i loro database.
Se la lista nera non ti cancellerà di nuovo – ed è per questo che noi non tesserati siamo moralmente obbligati ad opporci – bentornato Alberto.
Pericoloso Alberto.

*
Da Bergamo:
BERGAMASCO A ROMA SENZA LA TESSERA DEL TIFOSO.
Pubblichiamo la storia di un nostro amico che è andato a Roma, nell’occasione della gara contro l’Atalanta,senza tessera del tifoso, ignaro delle restrizioni del Casms.
Lo scorso week end sono stato a Roma per assistere alla sfida Roma – Atalanta. Premetto che sono di Bergamo e tifo Roma!! Per l’occasione sono sceso nella capitale accompagnato da alcuni miei famigliari ai quali volevo fare VIVERE una partita della Roma al TEMPIO!! Ovviamente sperando andasse bene e non solo dal punto di vista unico della vittoria anche perché chi stava con me è tifoso dell’Atalanta!!
Scrivo questo perché, parlando stamattina con chi frequenta abitualmente la curva Sud, ho scoperto che abbiamo corso un rischio in quanto non siamo possessori della tessera del tifoso!! Abbiamo tranquillamente preso i biglietti per la partita nel settore curva nord e non ci è stata minimamente chiesta la tessera del tifoso.
Io prima di prenderli non ho letto le disposizioni del casms, mi sono informato chiedendo se fosse necessaria direttamente a tre rivendite lombarde!! tutte mi hanno detto che per questa partita non c’erano restrizioni..mah!! Parlandone mi viene detto da lui che, se gli steward controllavano (come avrebbero dovuto fare!!!), avremmo rischiato il DASPO!!
Ora io non voglio andare a fondo della questione ma mi domando..chi ti vende i biglietti non è tenuto ad avvisarti a cosa vai incontro??
e se venivo “daspato” con chi me la sarei dovuto prendere?
Comunque sia… ho vinto la sfida in famiglia!!!
Ciao e FORZA ROMA SEMPRE!!!!
S. V. da Bergamo
Non si rischia il daspo per una cosa del genere. Rischia solo il rivenditore. Il tifoso può solo essere allontanato dallo stadio (ed anche questa cosa è dubbia, visto che ha un titolo di accesso valido).
E-mail: "Ciao Lorenzo, innanzitutto complimenti per il sito... sei un ottimo punto di riferimento per noi tifosi.. sono un ex abbonato, inca****o nero perché in 10 anni che frequento la Sud, ho visto il declino del tifo causato da disposizioni, decreti e circolari (ma NON leggi!) ridicole, e che mi hanno portato appunto a non rinnovare..vorrei proporti un punto di riflessione... è ormai qualche anno che risento in Curva i cori contro Paparelli, mentre vengono esposti striscioni e fatti cori a favore di Gabbo.. l'assassinio dei due ragazzi è molto differente, ma in un clima di contestazione verso lo Stato che ci impedisce di seguire LIBERAMENTE la  nostra squadra ovunque e senza limitazioni, non ti sembra un forte controsenso?? secondo me si, e mi piacerebbe tanto non sentire più quel coro che inizia con "oh lunedì, giornata storta..".. perché la morte non ha colori, e i morti vanno sempre rispettati.. Forza Roma..sempre e comunque !Ps: ho provato a inviare due email allo sportello del tifoso..sono giorni che aspetto almeno una risposta.. Il tifo estremo ha sempre spazi di irrazionalità. Così come, qualche giorno fa, i tifosi non ricordo di quale squadra hanno mostrato le bandiere turche ai Leeds, anche a Roma ogni tanto risuona il coro che inizia con "28 ottobre, giornata storta". Ultimamente è rispuntato fuori per l'acuirsi (se possibile) della rivalità con i laziali. Sarei disonesto con me stesso ed il mio passato se dicessi di essermene sempre dissociato. In realtà non l'ho fatto mai, in quanto non è certo l'elogio di un omicidio, sia pur preterintenzionale, quanto un modo becero di provocare all'estremo l'avversario. E per me la cosa si ferma lì.
4 ottobre 2011:  una mail: "caro lorenzo non so se hai mai visto lo striscione oltre i colori gabbo vive. Ieri la digos ha fermato i ragazzi con questo striscione e gli hanno detto siete della roma ma che ve frega della lazio, io a queste parole sono rimasto sconvolto, davanti la morte di un ragazzo tu gli dici che ve frega della lazio?!comunque gli hanno chiesto i documenti e non so se gli hanno dato qualche daspo o qualcosa ed infine gli hanno detto che la prossima volta gli devono inviare un fax". La prossima volta  lo stendardo si imbosca. ormai dovrebbe essere chiaro. E' molto bello e molto ultras lo stendardo fatto a mano ma una volta che ti dicono "devi mandare il fax" subentra la clandestinità.
Da "Il Romanista" di ieri:

(Il Romanista-S.Romita) E’ successo che un ragazzo di ventidue anni potrà tornare allo Stadio solo con il compimento del suo ventiquattresimo compleanno. Ma non potrà in questi due anni assistere a nessuna manifestazione sportiva (non è del tutto esatto: dopo questi due anni, una volta che verrà condannato per il grave reato, per altri 5 anni non potrà avere il biglietto per lo stadio. E' l'art. 9 della legge Amato. 7 anni per un fumone colorato... e noi dovremmo farci la tessera del tifoso?). Nemmeno ad una corsa olimpica di velocità sui pattini. Ma a pattinare qui è il buon senso. Ripreso dalle telecamere interne all’Olimpico il giovane tifoso giallorosso ha acceso un fumogeno per festeggiare la vittoria della sua squadra. Dopo la partita è stato fermato e denunciato. Come il peggiore dei teppisti. Come se avesse acceso una bomba molotov. Come se avesse danneggiato impianti o autogrill. Invece festeggiava. A Napoli nell’ultima partita di Champions league il fumo azzurro ha impedito per cinque minuti l’inizio
della partita. E’ naturale. E’ la festa. E’ il calcio. E’ lo stadio.  Che cosa faranno i questurini in occasione del derby? Ci arresteranno tutti? E la notte di San Silvestro, a Napoli come a Roma, come in qualunque città italiana, i ragazzi che festeggiano con dei semplici bengala ultracolorati saranno denunciati? Potranno festeggiare - causa Daspo - un capodanno ogni tre?
Abbiamo assistito a tante ingiustizie. Ed è di questi giorni la notizia che c’è anche chi deve rispondere, oggi come oggi, del furto di un ovetto kinder come se si trattasse di un reato di grandi proporzioni. Se si vuole fare rispettare con rigore il principio o i principi base di una società, pretendiamo che lo si faccia sempre e a tutti i livelli. Che si usi il cervello e l’elasticità. Se non la si ha, se non se ne dispone, si deve lasciare il posto delicato che si ricopre. Il fumo non fa male. Non quello da stadio. Se poi il fumo deve essere vietato, smettete di vendere le sigarette e ingrassare le casse dello Stato con la salute degli altri. Se no smoking deve essere".

*
Rilancio volentieri questo annuncio dei tifosi biancocelesti per la loro prossima visita a Roma:
• Sesta Giornata di Serie A del 16 Ottobre 2011 di Lazio - Roma, l'inizio della gara è alle ore 20:45
• Il costo del pullman è di 15euro a persona.
• Il biglietto della partita non è compreso.
• La partenza è da Boville ernica, con soste a Monte san giovanni campano, Casamari e Frosinone con destinazione per le ore 16:20 circa allo Stadio Olimpico.
• Partenza da Boville ernica ( LAVATOIO ) ore circa 14:20.
• IMPORTANTE: Bisogna versare la quota del pullman entro Sabato 15 Ottobre!
• Per una corretta organizzazione il posto verrà bloccato solo dopo aver versato la quota di partecipazione, e una volta versata non potrà essere rimborsata!
AVANTI LAZIALI!!
• PER MAGGIORI INFO : CONTATTARE SU FACEBOOK --> LUCA TORELLA o DIEGO CAPOGNA
https://www.facebook.com/pages/LAZIO-CLUB-FROSINONE/251201551570330

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Biglietti derby, il solito casino:
Da domani per la Sud e da venerdì per i Distinti, tutti in coda per i biglietti del derby. Oddio, tutti. Tutti gli abbonati, e quindi i tesserati, semmai.
I non tesserati romanisti dovranno accontentarsi dei rimasugli della prelazione. Quello che avanza sarà dato in pasto in vendita libera da lunedì 10. Ma saranno rimasugli per davvero, perché i tagliandi di Tevere potranno essere acquistati solo dai laziali. Andiamo per ordine.

Tra 24 ore, alle 10 in punto, saranno stampati i primi biglietti di Lazio-Roma, posticipo della settima giornata ed autentico esame di laurea per gli enfants terriblesdi Don Lucho. Saranno tagliandi di Sud,
prezzo 20 euro, potranno essere acquistati esclusivamente dagli abbonati giallorossi delle due Curve e saranno incedibili. Questa prima fase della prelazione terminerà alle 20 di giovedì. Il giorno dopo, sempre alle 10, inizierà la seconda fase. Gli abbonati di Tevere e Distinti potranno comprare i biglietti di Distinti Sud (30 euro, pure questi incedibili) fino alle 20 di domenica 9. Ma gli abbonati di Tevere potranno anche decidere, spendendo però 110 euro, di acquistare i tagliandi di Monte Mario lato Sud, che saranno venduti in prelazione a loro e - ovvio - agli abbonati di Monte Mario dalle 16 di venerdì alle 20 di lunedì 10. Questo perché la Tevere sarà ostaggio dei laziali. In settimana è attesa una determinazione ad hoc dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Solo chi avrà fisicamente in mano la “Millenovecento”, la tessera del tifoso della Lazio, potrà entrare in Tevere. I romanisti che intendessero prendersi beffa del sistema, potrebbero anche provare a richiederla nelle ricevitorie Lottomatica SS Lazio. Si può pure bleffare sulla fede calcistica, tanto nessuno può smentirti. Il problema è temporale. Molto difficilmente la “Millenovecento” vi sarebbe recapitata in tempo utile per il derby. Non solo. Provarci costa 15 euro, ovvero quanto chiede la Lazio per la sua tessera a chi non si è abbonato (in quel caso, come per la Roma, è gratis). Quindi, forse non ne vale la pena. Altre informazioni utili. I punti vendita per tutte le fasi e per tutti i settori sono i Roma Store (piazza Colonna 360, via Appia Nuova 130, via Sestio Calvino 26-30, via Vincenzo Cesati 76-80, centri commerciali Dima e Parchi della Colombo) e le ricevitorie Lottomatica abilitate As Roma. Abbonati. Solo abbonati. E chi non lo è? Eh, c’è poco da fare. Dovrà attendere la fine della prelazione. La vendita libera delle Curve e dei Distinti scatterà - e l’impressione è che solo chi scatterà sul serio li rimedierà - alle 10 di lunedì 10. Quella della Monte Mario lato Sud inizierà invece a mezzogiorno di martedì 11. Se tutti gli abbonati, dicono alla Roma, facessero valere la prelazione, in Curva e Distinti Sud resterebbero appena 4000 biglietti. Capirai. Una miseria. Ma a Trigoria ricordano che, normalmente, solo il 60/70% degli abbonati esercita il diritto ad avere la precedenza sui non abbonati. Normalmente. Il raffronto con il passato non vale più, questa è una Roma totalmente diversa. È più bella, è più spettacolare, è più vincente, è più nostra. È più Roma. In società hanno un rammarico, comunque. Se il Viminale non lo avesse bocciato, il carnet di 16 biglietti per tutti - tesserati e non - avrebbe garantito una prelazione anche per il derby. Non sarà così. E ancora una volta chi non è tesserato sarà discriminato. La Roma, che per ora ha le mani legate, si chiede perché".
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Ancora derby: "Ciao Lore', quella della monte mario e' una bella idea solo che qualcuno non ce la fa a cacciare 110 euro (anche se lavora) .... quello che fa piu' rabbia e' che per andare ad accaparrarsi un biglietto di curva o al massimo distinti si e' costretti a perdere un giorno lavorativo, farsi sicuramente un paio di ore di fila al Roma store e non e' detto che riesci a trovarlo il fatidico biglietto. Poi, il giorno del derby, ti accorgi che in tevere ci sono 4 gatti. Ma allora perche' Solo chi avrà fisicamente in mano la “Millenovecento”, la tessera del tifoso della lazie, potrà entrare in Tevere? e invece in monte mario ci puo' andare chiunque? Cosa cambia da una tribuna all'altra? che fanno le selezioni all'ingresso della monte mario? MAH ..... NO ALLA TESSERA. Saluti romani. MARCO". Le farse non si commentano. Il ragionamento che facevo io è abbastanza semplice: a tutti je rode quella cosa per pagare 110 euri un biglietto di Monte Mario. Tuttavia, come Mastercard, ci sono delle cose che non hanno prezzo. E non ha prezzo presentarsi tutti in Monte Mario, come fosse una Tribuna Tevere qualsiasi. Capisco che il prezzo sia alto, ma quando si spende, mediamente, per andare in trasferta? Tra biglietto e viaggio quei 50/60 euro, più o meno se ne vanno no? E allora, anche facendosi due trasferte di campionato abbiamo già comprato una Monte Mario... Non guardiamo alla singola partita, che è relativa, guardiamo all'intero campionato che - grazie a Maroni e Osservatori - ci farà risparmiare parecchi euro....
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Eroi targati Lecco:



3 ottobre 2011 (pomeriggio):  iniziamo con una e-mail su Varese/Sassuolo: "Ciao Lorenzo, ti scrivo per evidenziare ancor di più la stupidità di questi provvedimenti "anti-violenza".... Stasera, dopo una giornata intera di lavoro decido, insieme a mio padre e ad un nostro amico di andare a vedere dopo anni una partita del varese approfittando del fatto che fosse in anticipo. Avendo finito tardi di lavorare arriviamo allo stadio (15 minuti da casa) poco prima dell'inizio del secondo tempo. Ero consapevole che non potevo fare più come qualche anno fa quando al secondo tempo aprivano praticamenti i cancelli a tutti, ma pensavo almeno che pagando un biglietto ridotto sarei potuto entrare. Invece manco per le palle!!<>Ai distinti parliamo gentilmente con uno steward che in principio ci dice no, ma poi si decide ad andare a chiedere portandoci però il parere negativo del "signor ispettore"... Chiediamo di parlare con l'ispettore, ci rispondono che "non ci conviene".... Che è? Un mostro sto ispettore?? Mah... Proviamo in curva nord: lo steward dice no, ci facciamo chiamare un suo superiore, arriva l'addetto alla sicurezza, ci chiede ke vogliamo entrare a fare, "secondo lei scusi?? a vedere la partita!!" "il biglietto ce l'avete?" "no, vorremmo farlo!" "le biglietterie son chiuse" "ma noi abbiamo finito adesso di lavorare!" "niente da fare non entrate" e se ne va! Passando ancora per l'ingresso dei distinti rtitroviamo lo steward di prima che ci dice "eh sono motivi di sicurezza" al che io chiedo "ma scusa, del sassuolo quanti tifosi ci sono??" risposta "4!!". Dopo questa, ridendo prendiamo e ce ne torniamo a casa.... Sono contento solo di una cosa: dopo stasera anche mio padre s'è reso conto di che schifo sia diventato tutto questo (visto che era anni che non frequentava uno stadio) riuscendo così a capire tutti i nostri (anzi, sopratutto vostri) sacrifici che si fanno per combattere questo maledetto sistema!!! No alla tessera!".
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Derby in Monte Mario: "caro lorenzo scusa se mi approfitto della tua bacheca ma giorni fa hai lanciato un idea affascinante...chi dalla tevere,chi dalla nord pur facendo uno sforzo economico notevole sarebbe bello ritrovarci in monte mario per il derby...una "macchia" chiassosa e colorata in una tribuna davvero sciapa!...". Sì, lo sforzo economico è notevole, ma è anche vero che risparmieremo in trasferte non fatte per questa stagione... Quindi, poiché prevedo grande caos per Sud e Distinti, non è che rimaniamo fuori no?

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Incidenti zero nella tesserata San Siro... chi mi segnala l'articolo scrive: "Riporto notizie sulla serata di sabato a Milano .. W la tessera e W M.! Quando finirà sta pagliacciata Lore'? Così gli ospiti potranno tornare nei loro settori (ora deserti) e le famiglie potranno tornare allo stadio senza cirostanze del genere??? Superfluo aggiungere altro... Saluti a te!".
San Siro, notte di paura tra sberle, minacce e coltelli: le testimonianze
Tra le tante segnalazioni di incidenti che ci sono arrivate in queste ore successive alla partita Inter-Napoli, ne riportiamo alcune particolarmente significative e in un certo qual modo anche drammatiche. Segnalazioni che danno un'idea del clima che si è respirato sulle tribune di San Siro, un clima di autentico terrore. Un racconto che vi abbiamo proposto qui narrato dalla tifosa Valentina evidenzia come in primo anello verde sia scoppiato un parapiglia. Un'altra testimonianza arriva da una ragazza di nome Stefania che scrive:
"Indignata, incazzata, schifata: ROCCHI NON DEVE PIU' ARBITRARCI. NE' IN CASA NE' IN TRASFERTA. Perchè se non è incapace è in malafede. In nessuno dei due casi un individuo del genere deve più mettere piede dove giochiamo noi. E' ora di finirla. (...) Ed è ora di finirla anche con i napoletani liberi di comprare i biglietti. La Digos dov'è quando serve? Il questore di Milano cosa fa? Il CASMS dov'è? Anzichè etichettare solo la partita come "ad alto rischio", impugnare la decisione del questore pareva brutto? E' inutile vietare la vendita ai residenti della regione Campania, perchè quelli son venuti qui 40 anni fa. Inter-Napoli è una partita ad altissimo rischio
. E i precedenti degli altri anni stanno li a dimostrarlo.
E quelli che decidono che fanno? Anzichè limitare l'accesso ai soli abbonati e possessori di tessera del tifoso, pensano bene di limitare la vendita con esclusione della sola regione Campania. Provvedimento che non è servito a niente. Risultato? Napoletani ovunque. E risse ovunque. Non c'è settore dove sieda qualche mio amico dove non sia successo qualcosa
(difatti, senza dover vietare nulla, i tifosi ospiti, per logica, dovrebbero andare tutti nel settore ospiti: ma non è possibile, perché nel settore ospiti può andare solo chi ha la tessera del tifoso! Del resto i tifosi del Napoli entrati a San Siro avevano tutti i requisiti previsti dall'art. 9 della Legge Amato, e quin di avevano anche i requisiti per avere la tessera. Che, come ben si può vedere, non serve a nulla. I tifosi ospiti devono andare tra gli ospiti, non ci vuole molto a capirlo).
Ora, dovete sapere che anche la scrivente ha rischiato di prenderle. Dopo il 3-0, quando la gente nerazzurra ha iniziato a lasciare lo stadio, tre ragazzotti napoletani si sono piazzati nella fila davanti a noi (come hanno fatto ad entrare, tanto per cominciare?)
(con il biglietto, mi sembra evidente).
Ad un certo punto sono arrivati - praticamente - faccia a faccia con me e un altro amico che era con me. Perchè, a loro dire, non ci era concesso inveire contro Rocchi. Un ragazzo si è avvicinato per allontanarli e cercare di fare da paciere. Risultato? Quelle BESTIE (non conosco altro termine per definirli e mi perdoneranno le bestie vere) hanno iniziato a pestarlo. Sembrava Fight Club, giuro!

Per fortuna mi sono sfilata dal mucchio ma, confesso, un po' di paura me la sono presa. Mediamente sono una che le sa dare ma, visti i controlli RIDICOLI, temevo che i tre vigliacchi sortissero armi da taglio. E in tutto questo mi chiedo: DOV'ERANO GLI STEWARD??? L'unico che c'era se l'è data a gambe. Ma per caso sono li per vedersi la partita gratis? O cosa?

Ci riempiamo la bocca di "modello inglese" e poi quelli che dovrebbero garantire la sicurezza scompaiono all'inizio del primo tempo? Quel poveretto hanno dovuto salvarlo altri spettatori (e il terzo del gruppo, che non è riuscito a darsela a gambe, le ha poi prese anche per i suoi compari). In Inghilterra certi elementi sarebbero già finiti nella cella dello stadio e processati per direttissima. Ma no, certo.

In questo è EVIDENTE che la politica non ha nessuna intenzione di risolvere il problema perchè le curve sono un serbatoio di voti. Non si possono ledere i diritti di questa gente che viene allo stadio per cercare la rissa (no, per carità, il differimento della flagranza non è costituzionale). In compenso, si impedisce di andare in pensione a chi ha maturato i requisiti. Quello è costituzionale, vero?
(e che c'entra, sarà incostituzionale pure questa seconda cosa!) Per la prima volta, uscita dallo stadio, confesso di avere avuto paura. Ho chiuso la felpa fino al collo per nascondere la maglia e riposto con ordine cuscino e sciarpa nella borsa. Ma io non mollo".
L'altra testimonianza ce la fornisce Chiara, un'altra tifosa dell'Inter che racconta quello che ha visto durante e dopo la partita. Più breve ma non per questo meno allarmante:
"Ad un certo punto due tifosi hanno cominciato a tirarsi un paio di sberle; la cosa brutta è che lo steward non ha fatto assolutamente nulla, contando anche il fatto che era un 70enne! All'uscita invece dopo una serie di sfottò due tifosi del Napoli han preso a calci un ragazzo dell'Inter e dopo l'hanno rincorso con un coltello gridando minacce in dialetto campano".
Sulla nostra pagina Facebook invece scrive Lorenzo: "Fuori dallo stadio c'è stata un rissa fomentata da alcuni tifosi del Napoli, che hanno inizialmente rubato una sciarpa ad un tifoso dell'Inter. Dopo ripetuti sfottò reciproci i napoletanii hanno picchiato pesantemente un ragazzo e lo hanno lasciato per terra davanti agli amici impietriti. Questi poi sono scappati a gambe levate". Inquietante anche la testimonianza di Silvia: "Secondo anello rosso. Dall'inizio del secondo tempo è diventato una bolgia. Eravamo circondati da tifosi che non facevano altro che esultare e provocare e comportarsi come se fossero in curva
(del resto lì non li hanno voluiti mandare perché non hanno la tessera del tifoso!). Uno stewart ha provato a dire ad alcuni di moderare i toni e in tutta risposta si è sentito dire di farsi i fatti suoi e poi altre cose poco carine. Al primo verde avevo notato il movimento, c'erano non solo gli stuart e il primo soccorso, ma anche la polizia. Poi dalla curva ospiti si è levato un coro: "SIETE OSPITI, SIETE OSPITI" e tutti i tifosi del napoli non hanno capito più nulla, era il caos. Al terzo gol sembrava davvero di essere ospiti. Il problema è che l'arbitraggio scandaloso ha infiammato l'animo anche degli interisti e bastava un niente... Moltissimi di noi si sono alzati e se ne sono andati, me compresa, temendo che la situazione degenerasse. Non mi era mai successo di uscire ad un quarto d'ora dalla fine e tantomeno perchè la tifoseria avversaria mi sta praticamente cacciando!!!!! E vado allo stadio da anni. Purtroppo non è finita qui, perchè arrivata in via novara, mentre aspettavo il mio fidanzato, sono stata avvicinata da un gruppo di tifosi che hanno iniziato ad indicarmi e a deridermi. Io ero da sola, loro in cinque. Poi, quando è arrivato il mio fidanzato, si è fermata una macchina sempre a prendere in giro ed è intervenuto anche lui. Conclusione: non sono stata libera di vedermi una partita dell'Inter allo stadio. Ho avuto paura per colpa non di un gruppo ma di una intera tifoseria arrogante ed ignorante, che ha saputo farsi forte in settori dove vanno le famiglie. Avrei voluto vederli alle prese con la curva Nord, non con le donne!!!!!".
Queste non sono che alcune delle tante testimonianze che abbiamo avuto modo di ricevere; racconti che fanno seriamente riflettere e fanno venire dei dubbi concreti sullo stato di salute degli stadi italiani, dove ormai andare a godersi semplicemente una partita è diventata una vera e propria impresa. Cosa sarebbe successo ieri se lo stadio fosse stato senza barriere e con libero accesso al campo? Purtroppo, per colpa di qualcuno si rischia di compromettere la funzionalità di un intero progetto. Forse, in troppi non sono ancora maturi per il salto di qualità. Speriamo che chi di dovere possa prendere visione di quanto documentato e possa iniziare a prendere provvedimenti".


3 ottobre 2011:  inizia il pre derby. Ragionando sulla cosa, quest'anno non ci saranno sostanzialmente trasferte. Questa è l'unica. Noi non tesserati risparmieremo un sacco di soldi per le trasferte mancate, quindi non crfedo ci sia alcun problema - per una volta - a spendere 110 euro per una Monte Mario e rendere - sempre per una volta - la Monte Mario un settore diverso dagli altri. Del resto, ci chiudono la Tevere e quindi andiamo in Monte Mario rendendola la Tevere.
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Questa era la presentazione dell'Atalanta di Kansas City 1927:
C'era un tempo in cui er settore ospiti era indicativamente inteso come a Curva Nord (e no i distinti come mo). Tuttavia, eccezion fatta pe gli incontri co Napoli e Lazio, quer settore era comunque giallorosso, senza se e senza ma e non c'era no stiuard a stabilì er limite da non valicà. Milanisti, interisti e soprattutto juventini, quanno toccava a loro o popolavano numerosi sì, ma de nascosto e senza ostentà drappi, tifosi camaleonte, de quelli che se segnava a Roma te fingevano esurtanza, se la Roma nsegnava te parlavano fitto fitto come se da creature avessero bevuto latte dala lupa insieme a te, sarvo poi, ar primo gò loro, ritrovasse a urlà a squarciagola senza imbarazzo arcuno, bullandose de te che, credendolo come te, javevi dato confidenza fino ar secondo prima. Er tempo de metabolizzà l'imboscata e er tradimento, tempo necessario a mannallo affanculo, era comunque troppo, che quello era già svanito artrove.
Insomma, er tifoso avverso, nei ricordi de pischello, non è mai stato un gran problema. Sì vabbè, quarche lancio de arance, quarche scazzottata sparsa, ma per lo più era forclore, niente de così pericoloso da inibì la frequentazione doo ssadio. Pure la Curva Nord era comunque nostra e nessuno ce poteva dà fastidio, nessuno ce poteva fa paura. O mejo, quasi nessuno. Perché na vorta l'anno arivava La Talanta.
I tifosi della Talanta erano pochi ma tutti grossi, un gruppetto de poche decine de animali che facevano versi strani, ronde in trasferta senza speranza de vittorie sportive, ma che delle vittorie sportive, questa era l'impressione, non je ne poteva fregà de meno. Uno poi era er più grosso de tutti. Un tifoso enorme, o perlomeno tale sembrava a noi creature, che a tutta panza s'engarellava co no stadio intero che lo insurtava, ma a lui je rimbarzava. Lui era lui, er tifoso della Talanta, e noi pe lui non eravamo un cazzo, e venì a fa er marchese der grillo a casa nostra non era facile. Mpo si odiava, mpo je se portava er rispetto che se deve ar pazzo contro tutti, ma in quanto pazzo, ala fine, ce lo facevamo scivolà addosso come avremmo fatto poi co Bossi, consapevoli che prima o poi se lo saremmo ritrovato sotto casa a magnà pajata. O a tifà pe quarche padano ladrone de over. Vero o non vero, pe quer tifoso mpo ce dispiace, mpo ce rimbarza". Beh, la profezia si è avverata vero M.?

1° ottobre 2011:  inserita la pagina di Roma/Atalanta.

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