Se
volete avere notizie su locali, concerti
e musica a Roma
"
AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI
BELLO NEL MONDO" Johann
Joachim Winckelmann, 1756
(archeologo
e filologo, nonché massimo teorico mondiale dell'estetica neoclassica)
"Non
per guadagnar ma per amor del gioco" QUELLI
CHE SIAMO * LA
GIUSTA DISTANZA * NON
DORMO * IO
STO CON GLI ULTRAS
Avevo
un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni
tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in
rete. Bene, sono stato bannato da You Tube. Indovinate
un po' per quale video? Ma
per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina
fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente!
A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo
voi su You tube, qui rimarrà sempre.
Il
sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco
dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo
le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo
imprevisti.
"Non
sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà
cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una
volta nel gregge, è
inutile che abbai: scodinzola" (Anton
Cechov)
Come
sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare
AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters
trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della
Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it,
che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/
ed
è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di
creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto,
facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza
e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui
siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno
2010)
7
giugno 2011: un accostamento cromaticamente
azzeccato:
*
E-mail: Che
dire, non basta una tessera per fermare un ideale, non basta una tessera
per fermare la scomodita' dell'ultimo movimento di aggregazione,
non basterà una tessera per levarci dai coglioni... Eppure tra diffide
e arresti noi ci saremo sempre. Molti ci hanno abbandonato, altri hanno
fatto scelte diverse, molti ancora stanno firmando... per un IDEALE. Un
plauso a coloro che ancora si stanno battendo, ai pochi che sono rimasti,a
coloro che cantano anche per "il compagno di banco"che all'olimpico
non si può neanche avvicinare. Un plauso a quelli che, in una maniera
o nell'altra si sono fatti sempre sentire : in sud, in trasferta,
all'obelisco o chi in silenzio, che ha deciso di non esserci. Un
plauso a chi non si piega "via fax", a chi si sgola, a chi,
nonostante il risultato: la trasferta e' la trasferta... Oltre il
risultato.
Ci vogliono smantellare. La tessera del tifoso e' l'ultima delle tante
privazioni (mirate) che lo stato ha adottato sul movimento ultras. Repressione,
questo e' tutto, diamo fastidio, non c'e niente da fare, siamo rimasti
l'ultima voce contraria, abbiamo deciso di lottare ma sia chiaro... "CHE
NESSUNO SI TIRI INDIETRO". Un ultras 6
giugno 2011: sono stato fuori e quindi cerco
di recuperare il tempo perduto. Per
quanto riguarda la carognata fatta a Daniele De Rossi in merito alla vicenda
del calcioscommesse: "Che bastardi, citano
tutti DDR nei titoli per poi dire nell’articolo che nella partita in oggetto
non ha giocato e che il tizio nelle intercettazioni probabilmente tirava
fuyori nomi solo per impressionare la gente. Però chi non vuole
approfondire e legge solo i titoli pensa che sia coinvolto. Ma uno non
puo’ fare causa a ste m.rde?". Io
ho letto solo il Messaggero e il "spunta il nome di De Rossi" mi è
già bastato. Si tratta del più becero "giornalismo" sensazionalista
e spero che Daniele quereli tutti, dal primo all'ultimo, per la suggestione
che l'accostamento tra il suo nome e la losca vicenda ha inevitabilmente
creato. Sulla
vicenda, da Palermo: "Ciao Lorenzo volevo
dire una cosa che riguarda il nuovo scandalo (da noi tifosi però
sempre saputo, soltanto che le federazioni hanno e continuano a fare finta
di niente) del calcio scommesse. Per l'anno prossimo Propongo di lasciargli
gli stadi completamente vuoti, non abbonatevi (fermo restando che io non
mi abbonavo a prescindere per il fatto della tessera del tifoso). Non ci
meritano, è veramente uno schifo, a distanza di 2 anni di nuovo
punto e daccapo. Con i sentimenti dei tifosi non si gioca. Un saluto ai
ragazzi presenti con noi in curva sud domenica sera". Un
articolo:
I
mercenari dell'anima
MASSIMO
GRAMELLINI Pietà,
chiede Signori, l’ex bomber dal cognome ingannevole, riciclatosi secondo
i giudici in scommettitore di partite truccate. Ma non può esserci
pietà per chi insozza i sogni. Nonostante grondi denaro da tutti
i pori televisivi, per molti di noi il calcio resta un quarto d’ora di
ricreazione incastonato in un mondo immondo, che ogni giorno ci costringe
a convivere con truffe, soprusi e raccomandazioni. Anche
il tifoso più cinico vi si accosta con l’animo del bambino che fu,
quello che la domenica andava allo stadio con lo stomaco in gola. Credendoci
davvero, nei suoi eroi. Perciò: nessuna pietà per chi non
ha avuto pietà. Chi ruba soldi pubblici ferisce la nostra parte
adulta di cittadini. Ma chi lascia perdere apposta la nostra squadra del
cuore sta estinguendo la riserva di ingenuità che giace dentro ogni
essere umano. Nella
bolgia della vergogna, lo sportivo-scommettitore sta un gradino più
sotto dello sportivo drogato. Truccano entrambi, ma il secondo lo fa sulla
propria pelle. Il primo, invece, solo su quella dei suoi tifosi. La lettura
delle intercettazioni (che qualcuno vorrebbe vietare) aumenta lo sdegno.
Cricche di malaffare capeggiate da campioni in pensione o in attività
che ingaggiano calciatori di questa o quella maglia - qui un terzino, là
un centravanti - fino a costruirsi una loro squadra privata e parallela,
in una sorta di Fantacalcio della truffa che pratica scorribande sui campi
della Prima Divisione, della Serie B e persino della A. In ogni club c’è
un agente all’Avana pronto a entrare in azione per corrompere i compagni
disponibili o per sedare quelli riottosi con dei farmaci, così da
indurli comunque a giocar male. Non sempre è necessario truccare
l’esito finale. A volte basta vendersi per qualche minuto, tanto ormai
si scommette su tutto: sul risultato dei primi tempi, sul numero dei gol
e anche su quello dei calci d’angolo. Riviste
col senno di poi, le immagini delle diciotto partite smascherate sembrano
altrettante sfide alla nostra ostinazione infantile nel rifiutare la realtà:
portieri che scambiano la palla per una saponetta, ali destre che inciampano
in un filo d’erba, difensori che al momento di affrontare l’avversario
si spostano di lato, fingendo di essersi presi una storta. C’è un
fotogramma che mi ha fatto schiumare di rabbia: il portiere corrotto ha
appena lasciato entrare il pallone in rete e dietro di lui, nella curva
a ridosso della porta, si vede un bambino che piange per il gol subito.
Forse era la sua prima partita. Forse il padre ha dovuto tirare la cinghia
per potergli regalare quel primo pomeriggio «da grande». Ma
cosa volete che interessino i palpiti immortali di un bambino a questi
mercenari dell’anima, pronti a vendere la maglia che indossano per qualche
centinaio di euro? Chiedono pietà. Ma non hanno avuto pietà
dei tifosi che stavano ingannando. Come non ha pietà dei cittadini
il politico che deruba lo Stato. Tutti i furfanti alterano le regole del
gioco, ma in questo caso è persino peggio, perché il gioco
era davvero «il gioco». È
insopportabile l’avidità di chi ha già tutto e per avere
di più vende l’unica cosa che non potrà ricomprarsi: la dignità.
È insopportabile la presunzione di impunità che accomuna
gli scommettitori fraudolenti ai malfattori di ogni altro ramo della Furtopoli
nostrana, felici di declamare le loro gesta nei telefonini. Ma è
altrettanto insopportabile che continuino a farci credere che si tratti
di poche mele merce in un cesto di lillà, proprio nel giorno in
cui uno come Blatter viene rieletto per la quarta volta ai vertici del
dollarificio calcistico mondiale.
Non
si gioisce di certo per chi perde la libertà... ma sulla moralità
delle bandiere biancocelesti c'è da riflettere...
*
4 giugno,
Roma/Milan Primavera a Lucca:
...e
ora c'è Roma/Genoa, Semifinale Play-off scudettto Primavera, allo
Stadio Melani di Pistoia ore 20.30 mercoledì 8 giugno 2011. Un
video della Curva Sud non tesserata: http://www.youtube.com/watch?v=2RXEMK9AcrU
Meritocrazia:
"CIAO
Lz, io nn commento perchè veramente nn so più cosa dire,
ma il dott. spartaco mortola è il nuovo questore di genova....proprio
lui che è stato condannato due volte per i fatti di genova 2001...io
nn so che dire...". Delinqui e sarai promosso!
It's Italy, my dear.
*
Progetti
culturali, Maurizio Martucci: "E'
finalmente nata la Fondazione Gabriele Sandri, per la quale ho il piacere
di curare la prima BIBLIOTECA DEL CALCIO di Roma e il FESTIVAL
NAZIONALE DELLA CULTURA DEL CALCIO, previsto per la fine dell’anno. Alla
faccia del riesplodere dello scandalo scommesse e di un football sempre
più malato e poco credibile, ti segnalo il sito ( www.fondazionegabrielesandri.it
)
dove oggi puoi trovare il mio articolo che inizia così: USCIAMO
DALLA SEGREGAZIONE CULTURALE, NONOSTANTE IL CALCIO
SCOMMESSE - “Non è vero che il calcio è solo un prodotto
commerciale. Il calcio è principalmente un fenomeno sociale e come
tale... prodotto culturale!” Con questi due progetti vogliamo
dar voce ai tanti Peter Pan, romantici di un calcio antico, sparsi in Italia,
a quei sognatori di un calcio che non c’è più e che invece
possiamo riscoprire per non perdere identità, memoria e tradizione.
La biblioteca (accettiamo ben volentieri donazioni di testi!) è
già funzionante e aperta con orario continuato 10-18 dal lunedì
al sabato, nel centro di Roma. Consultazione e prestito gratuito".
*
Non
so poi cosa sia accaduto: Carrara,
2 giugno 2011 - Presidio di protesta di circa 500 tifosi della Carrarese,
stamani davanti al comune di Carrara, per contestare la decisione dell'Osservatorio
nazionale sulle manifestazioni sportive che ha vietato la partecipazione
dei supporter azzurri (coloro che non hanno la tessera del tifoso) alla
trasferta di Prato, dove domenica è in programma la finale di andata
dei play off del campionato di Seconda divisione. Il
sindaco Angelo Zubbani ha incontrato una delegazione di tifosi ed ha assicurato
il suo interessamento nei confronti della questura di Prato. Sembra che
i tifosi della Carrarese siano intenzionati a partire ugualmente alla volta
di Prato domenica in treno e, se non potranno assistere alla gara, si sistemeranno
all'esterno dello stadio Lungobisenzio.
*
2000
Km. per Cremonese/Benevento ma.....: "Le
domande a capitan Clemente si sono interrotte con il presidente Vigorito
che invitava il sindaco Fausto Pepe, appena giunto in sala stampa, a sedersi
al suo fianco, ringraziandolo per la piacevole visita inaspettata. Mentre
il primo cittadino prendeva posto, si apriva un simpatico siparietto con
un tifoso di origini sannite, arrivato dalla Germania in macchina per assistere
alla gara, e il presidente. Il tifoso, scusandosi per il suo italiano “precario”
faceva presente che, ieri, dopo aver fatto una fila di un’ora apprendeva
che non poteva acquistare il biglietto per residenza diversa e per non
essere possessore della tessera del tifoso, rammaricandosi per i 2000 Km
fatti ed il rischio di non poter assistere alla gara della squadra che
ama e segue tutte le domeniche in radio. Questa la seria ed ironica, allo
stesso tempo, risposta del massimo dirigente. “Lei
deve sapere che in Italia, tra le migliaia di Leggi vigenti, ne hanno aggiunta
un’altra che, ingiustamente, impedisce di aver libertà di andare
ad assistere ad una partita di calcio. Lo so tutto questo è assurdo,
ne tanto meno io, che di guai ne ho già tanti, posso fare qualcosa.
Neanche quello di dirle di venire domenica davanti ai cancelli per farla
entrare. Rischierei di commettere un reato. Poi che lei domenica davanti
ai cancelli verrà lo stesso vedremo come fare. A limite la faccio
entrare e le faccio anche la tessera del tifoso“. Interessante
articolo sul 50%+1: http://www.myroma.it/news-dal-mondo/321-il-sole-24-ore-a-berlino-loscar-dei-conti.html
*
Svizzera:
"In
Svizzera, sono risaliti in Serie A, dopo anni di scazzi in serie inferiori,
le gloriose società del Losanna e del Servette. A
proposito del Servette, ecco la fine della partita con ovvia invasione
di campo. http://www.tsr.ch/video/#nav=sport/;id=3179651
Un saluto Matteo".
Una
vignetta relativa a un derby del 1954
Cartolina
degli anni andati
*
Poi,
il torneo di questa sera: 1°
giugno 2011: lo sanno tutti, ma tanto perché
rimanga per sempre su questo sito.... c'hanno fatto sbagliare tutte le
scommesse 'sti sola.... e come al solito, poteva mancare una "bandiera"
della Lazie? Dopo Giordano e Manfredonia, Beppe Signori, quello che criticava
De Rossi! Aggiornate
Wikipedia per piacere?
Calcio
scommesse, 16 arresti tra cui Signori Indagati
Bettarini e Cristiano Doni Gip: "Compiute
impressionanti manipolazioni". Una vera e propria “organizzazione criminale”
composta da calciatori, ex calciatori, titolari di ricevitorie e liberi
professionisti, con l'obiettivo di manipolare gli incontri di calcio a
loro vantaggio arrivando persino a “condizionare alcune partite”. A carico
dei fermati ci sono prove “importanti e inconfutabili”. Indagate anche
28 persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla
frode sportiva
Una
vera e propria “organizzazione criminale” composta da calciatori, ex calciatori,
titolari di ricevitorie e liberi professionisti, con l’obiettivo di manipolare
gli incontri di calcio per poter scommettere forti somme e arrivando così
a falsare i “campionati di serie B e Lega Pro in corso”, incidendo “sulle
ultime fasi del campionato, con gravi danni per le società, per
gli scommettitori leali e per la regolarità delle competizioni sportive”. L’ordinanza
del Gip, Guido Salvini, ricostruisce l’indagine che ha portato stamani
all’arresto di 16 persone, tra cui l’ex capitano della Lazio e attaccante
della nazionale, Beppe Signori, e a iscrivere nel registro degli indagati
44 persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla
frode sportiva. Tra questi anche Stefano Bettarini e Cristiano Doni, storico
capitano-bandiera dell’Atalanta. La squadra bergamasca rischia di vedersi
cancellare la promozione in A appena conquistata. Doni, infatti, secondo
quanto ricostruito dagli inquirenti, è l’uomo di riferimento dell’associazione
per falsare le partite dell’Atalanta. In particolare gli incontri con Ascoli,
Padova e Piacenza.
Alcune
delle persone coinvolte nell’inchiesta “indicavano nel capitano dell’Atalanta
Cristiano Doni uno dei calciatori che avevano realizzato la combine unitamente
al difensore del Piacenza Gervasoni Carlo”, scrive il Gip per la partita
Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso che finì 3-0, risultato che
era “l’obiettivo dell’organizzazione” che aveva scommesso sul match. Il
gip segnala inoltre la “seconda rete di Cristiano Doni su calcio di rigore
assegnato per un fallo di Gervasoni”, il difensore del Piacenza. Sulla
partita scommise anche Stefano Bettarini, soprannominato “il bello”. In
un sms intercettato l’ordine: “Fai 1852 al Bello (Bettarini Stefano) 1
Atalanta i soldi li ha Angelo lui è in attivo”. L’incontro di calcio
Atalanta-Piacenza, prosegue il gip, “veniva pianificato in Bologna e precisamente
in via Bassi 7, presso lo studio Professionisti Associati”. Su quella partita
Beppe Signori “ha investito 60.000 euro”.
*
Le
partite sotto accusa: Le
partite sotto inchiesta sarebbero 18, tutte legate alla stagione 2010/2011,
tra cui ben quattro incontri della Cremonese (Lega Pro, Prima Divisione).
Sono finite sotto la lente degli inquirenti anche cinque partite di serie
B e un match di serie A, Inter-Lecce del 20 marzo scorso, terminato 1-0
in favore della squadra nerazzurra. Ecco
l'elenco completo degli incontri sotto inchiesta... quante se ne semo giocate
e le abbiamo perse grazie a 'sti sòla?:
SERIE
A -
INTER-LECCE del 20 marzo 2011
SERIE
B -
LIVORNO-ASCOLI del 25 febbraio 2011 -
ASCOLI-ATALANTA del 12 marzo 2011 -
ATALANTA-PIACENZA del 19 marzo 2011 -
PADOVA-ATALANTA del 26 marzo 2011 -
SIENA-SASSUOLO del 27 marzo 2011
LEGA
PRO Girone
A -
CREMONESE-SPEZIA del 17 ottobre 2010 -
MONZA-CREMONESE del 21 ottobre 2010 -
CREMONESE-PAGANESEdel 14 gennaio 2011 -
SPAL-CREMONESE del 16 gennaio 2011 -
ALESSANDRIA-RAVENNA del 20 marzo 2011 -
REGGIANA-RAVENNA del 10 marzo 2011 -
VERONA-RAVENNA del 27 febbraio 2011 -
RAVENNA-SPEZIA del 27 marzo 2011
Girone
B -
BENEVENTO-VIAREGGIO del 13 febbraio 2011 -
BENEVENTO-COSENZA del 28 febbraio 2011 -
TARANTO-BENEVENTO del 13 marzo 2011 -
BENEVENTO-PISA del 21 marzo 2011
*
Mistificazioni
targate Sole 24 ore. Come diceva qualcuno, anche un articolo impostato
a favore di qualcuno contiene in sé delle notizie. Vediamo
quali.
I
tifosi della Juve vincono il campionato degli stadi pieni
di
Dario Pelizzari
Non
è vero che il calcio italiano piace sempre meno ai tifosi che frequentano
lo stadio. Che gli impianti sono deserti come mai prima d'ora. Che la tessera
del tifoso introdotta nel campionato appena concluso abbia convinto un
numero importante di persone che la partita è meglio vederla davanti
alla tv, che si fa meno fatica e nessuno ti chiede di vuotare le tasche
all'ingresso. Secondo
l'autorevole portale web tedesco transfermarkt.it(come
il sorcio, sono andato a controllare, visto che il portale è in
italiano. Non ho trovato la notizia. Non ho dubbi che un qualcosa al riguardo
ci sia, ma avrei voluto leggerla personalmente, n.d.L.),
l'Italia del pallone non è cambiata rispetto allo scorso anno. Almeno,
non in modo così decisivo da giustificare il luogo comune che dice
che i tifosi del bel Paese abbiano scelto la via del piccolo schermo perché
gli impianti di casa nostra sono poca cosa rispetto a quelli che si vedono
in giro per il mondo.
Rispetto
al torneo 2009-10, si registra un saldo negativo di circa 400 mila presenze,
che in termini percentuali è pari al 4% (quindi
c'è stato un calo degli spettatori e non un aumento. La notizia
è questa. Nonostante la tessera del tifoso che doveva riportare
le famiglie negli stadi, gli spettatori sono in calo).
Nella scorsa stagione erano stati 9 milioni e 571 mila gli appassionati
che avevano deciso di seguire la squadra del cuore allo stadio, contro
i 9 milioni e 169 mila che invece risultano al termine del campionato 2010-11. Un
decremento del 4% non può essere considerato, di per sé,
un dato tanto preoccupante da mettere in stato di allarme i vertici della
Federcalcio (no, mica!).
Soprattutto se si considerano i numeri registrati negli anni precedenti.
Nel 2007-08, le persone che sono entrate in un impianto italiano per seguire
una partita di serie A sono state 9 milioni e 140 mila (già,
ma si usciva dalle macerie di Calciopoli avvenuta l'anno prima...).
Meno, pure se di poco, della stagione appena conclusa. Ma
cosa dire allora dei 7 milioni e 306 mila del 2006-07 (la
stagione immediatamente dopo Calciopoli...)?
L'Italia aveva vinto il Mondiale di Germania, ma c'era il veleno del dopo
Calciopoli che ancora scorreva nelle vene dei seguaci più tiepidi.
Juventus e Napoli giocavano in serie B e c'era poca voglia di fare festa.
Insomma,
non è vero che il calcio italiano piace sempre meno ai tifosi che
frequentano lo stadio (come non è vero?
Sono comunque diminuiti i tifosi che vanno allo stadio!).
Il problema è un altro. Nasce dalla scarsa capacità delle
società di casa nostra di attrarre nuovo pubblico, di conquistare
nuovi tifosi, di proporre un servizio di accoglienza e di cortesia che
all'estero va alla grande e qui da noi, beh, qui da noi è proprio
poca cosa. C'è
un valore in percentuale che riassume questa tendenza: 55%. E' l'indice
di sfruttamento degli stadi di serie A, che secondo transfermarkt.it vengono
utlizzati a mezzo servizio, semipieni o semivuoti, dipende dai punti di
vista e dai singoli casi. L'Olimpico
di Torino ha fatto registrare nel 2010-11 un'affluenza totale di circa
393 mila persone per i 19 incontri casalinghi della Juventus, pari ad un
indice di sfruttamento dell'81,4%, primo della lista (di
qui il titolo fuorviante: è evidente che le altre squadre avessero
avuto uno stadio di scarsa capienza come la Juventus, la percentuale di
riempimento sarebbe stata maggiore. Se la Roma avesse avuto uno stadio
da 30mila posti avrebbe fatto registrare quersti sempre il tutto esaurito.
E se la Juve avesse giocato nel vecchio Comunale di Torino, sarebbe stata
agli ultimi posti. Il successo si misura con il numero di spettatori che
in media vanno a vedere le partite, non con una - assolutamente idiota
- "indice di sfruttamento".). Seguono il San
Paolo di Napoli con il 75,5% (866 mila spettatori complessivi) e il San
Siro di Milano sponda Inter con il 73,4% (1 milione e 116 mila persone).
In coda, il San Nicola di Bari (33,9%), il Bentegodi di Verona (33,2%)
e il Via del mare di Lecce (31,7%).
All'estero,
si segue il calcio in modo diverso. Sempre riferendoci ai dati relativi
alla stagione 2010-11, si può dire che in Germania, Spagna ed Inghilterra
le cose vadano molto meglio che da noi. Lo dicono i numeri. La Bundesliga
ha chiuso il campionato con un saldo di 13 milioni di spettatori al botteghino
per 306 partite disputate, contro i 9 milioni italiani per 380 incontri.
Altro che differenza, un abisso. Che diventa ancora più profondo
se consideriamo l'indice di sfruttamento, che in Germania è stato
pari al 93% e da noi, lo ricordiamo, appena il 55%. Discorso
simile per l'Inghilterra (13 milioni e 405 mila spettatori per 380 gare,
indice pari al 91%) e per la Spagna, anche se per gli iberici i numeri
non sono così roboanti (10 milioni e 750 mila spettatori per 380
partite, indice 72%). E' un dato di fatto, nel calcio europeo di prima
fascia gli stadi sono al servizio del calcio, e non viceversa. Per la gioia
delle società che incassano denaro e vendono magliette e cappellini.
Per la gioia del pubblico, che si sente protagonista di una grande festa
e rinnova il proprio tagliando con il sorriso di chi si sente soddisfatto
del servizio che riceve.
*
E-mail:
"…oltre
la tessera: disdici Sky! Ciao Lorenzo sono Fabrizio, ho visto nei giorni
scorsi che avevi postato la mail di un altro ragazzo riguardo le problematiche
che sta affrontando l’unico canale televisivo, a mio avviso, quasi totalmente
libero e degno di nota: Current. Bene,
dopo uno scambio di mail tra me e la direzione Sky (la quale si discolpa
da ogni accusa) ora mi è arrivata una mail di Current dove si invitano
tutti coloro che hanno a cuore questa situazione di disdire l’abbonamento
a Sky. Anche se un piccolo gesto ma basta con le prese per il culo pure
da chi da anni è il nostro primo nemico!".
Io il problema l'ho risolto a monte perché non ho Sky :-)
*
Di
Benedetto e soci: "Caro Lorenzo, penso
che se fosse andata in porto, a suo tempo, la trattativa con Kerimov o
quella con Soros, allora si sarebbe potuto parlare di campagne-acquisti
faraoniche, che rapportate ad oggi avrebbero significato acquisti del calibro
di Tevez o Ibrahimovich, se non addirittura Rooney o Villa. Ma
l'approccio di DiBenedetto è diverso... in primis punta (giustamente)
al risanamento del bilancio della Società, devastato dall'incapacità
gestionale di Rosella; e con l'imminente fair play finanziario tanto caro
a Platini, la floridità e la trasparenza del bilancio societario
sono sicuramente prioritarie. Cionondimeno
la squadra sarà adeguatamente rinforzata e resa competitiva già
nella prossima stagione. Sono stati stanziati 40 milioni di euro per il
mercato, cui vanno aggiunti i soldi eventualmente risparmiati dall'OPA
e quelli incassati dalle cessioni. I
nomi? Vogliamo giocare anche noi al toto-formazione, che poi è lo
sport preferito da pennivendoli ed opinionisti vari di questi tempi? Di
nomi se ne fanno tanti, e probabilmente ciò conferma che Sabatini
si sta muovendo "a fari spenti", che poi spesso nel calciomercato è
sinonimo di abilità e successo. Tra i possibili nuovi acquisti ci
sarà senz'altro un portiere di sicuro affidamento, due esterni,
un centrale difensivo, almeno un paio di centrocampisti, uno o due attaccanti. Ma
soprattutto ci vuole PIENA FIDUCIA IN DIBENEDETTO, BALDINI E SABATINI. Che
non comincino, tra radio televisioni giornali e siti vari, a criticare
eventuali acquisti di nomi poco altisonanti… Sabatini ha preso per pochi
soldi Pastore ed Hernandez, per esempio… ed il Barca è diventato
così forte anche e soprattutto grazie ai giovani “carneadi” della
sua Cantera! Un
abbraccio e SEMPRE FORZA ROMA! http://forzaeonore.xoom.it/forzaeonore/news/300511.htm".
*
E quando
si parla di merchandising inguardabile, ecco qui il completino del Verona
con lupettone gigante. Mi piacerebbe sapere quanti pezzi verranno
venduti di questa oscenità: 31
maggio 2011 (pomeriggio): qualcosina per digerire: "bella
lorè, ho chiamato mezzo mondo per avere info riguardo la vendita
dei biglietti della fase finale del campionato primavera che si terrà
in toscana. appunto
dopo mille chiamate, l'italia che lavora :D, sono riuscito a risalire a
sapere che.... *
100 biglietti x partita sono acquistabili online tramite questo sito http://www.bestticket.it/
(perchè solo 100? il mondo è pieno di stupidi) *
tutti gli altri biglietti sono acquistabili "fisicamente" nelle filiali
di un altro circuito, che si possono trovare tramite quest'altro sito http://www.indexpoint.net/italy/default.aspx
(nel modulo per la ricerca della filiale non inserite come cap il cap 'generico'
di roma 00100 che sennò non vi trova manco una filiale)
-- io per adesso però ho chiamato la filiale "Agenzia Viaggi
22 The Ocean - Roma - Via Silvestro Gherardi, 22" e la tizia che lavora
li ha controllato sul suo terminale e per adesso ancora non ha la possibilità
di prendere questi biglietti, richiamo nel pomeriggio perchè per
dire non aveva avuto ancora nessuna comunicazione a riguardo......a differenza
del tizio di www.bestticket.it che mi ha dato tutte queste notizie x sicure..... *inoltre
tutti gli altri biglietti sono acquistabili il giorno della partita ai
botteghini dello stadio, però io vi dico, se possibile pijamoli
tutti a roma che come dice il saggio, amici amici amici ar cazzo......
;-) te
faccio cmq sapè oggi pomeriggio se ci sono 'nuove' quando richiamo
l' "Agenzia Viaggi 22 The Ocean - Roma - Via Silvestro Gherardi, 22" bella
e lazio merda p.s.:
in tutto questo la nota più bella è che all'inizio ho chiamato
l'as roma e mi hanno risposto "no
mi dispiace noi non sappiamo niente riguardo la vendita di questi biglietti,
vendendoli la lega calcio a noi non interessa" volevo
fargli notare che queste partite le gioca la roma primavera.....però
poi ho lasciato perde perchè tanto è inutile ;-)
*
Palermo/Inter: Ciao
Lorenzo, i
palermitani invadono il terreno di gioco a fine gara, torce bomboni, interisti
con coreografia autorizzata in trasferta per altro.. Tutti
possono fare tutto, tranne noi. Mi
sembra chiaro e così è. Se
un romanista sputa su un seggiolino lo filmano e minimo gli vanno a casa
il giorno dopo, ma se i soldati di greenpeace (GRANDI!!!) fanno un'azione
militaresca neanche se ne accorgono (o non vogliono accorgersene). Saluti.
Ancora
Palermo/Inter: "Ciao Lorenzo, ti segnalo
questo pezzo e aspetto... una raffica di daspo per i colpevoli :-)
Incredibile:
la tribuna Vip inveisce contro gli arbitri Insulti e
palle di carta lanciate contro la quaterna arbitrale, domenica sera, mentre
i quattro ritiravano il premio. Il racconto
di uno giudice di gara rimasto anonimo
E
dire che domenica sera all’Olimpico si è assistito a uno spettacolo
civilissimo tra le due tifoserie, che di fatto stona con quello che vi
stiamo per raccontare, e lo facciamo con imbarazzo e sorpresa. Infatti
la quaterna arbitrale, salita in tribuna per la premiazione, è stata
oggetto di insulti e di lanci di palle di carta da parte della tribuna
Vip, di colore rosanero. Ecco le parole di uno dei giudici di gara, rimasto
anonimo: “Non ho mai visto una cosa simile. Certo, siamo abituati a ricevere
insulti, ma ciò che è accaduto a Roma ci ha sorpreso, in
quanto l’atmosfera era assolutamente tranquilla, le due tifoserie hanno
dato spettacolo. Ci hanno insultato pesantemente, gente in giacca e cravatta
che poi ha pensato bene di lanciarci palle di carta. Mi sono sentito mortificato,
specie perché vicino a noi c’era il designatore italiano Braschi
e quello europeo Collina. Poi ci si stupisce se in periferia si picchi
un arbitro”. E noi di certo ci stupiamo nell’apprendere che questo tipo
di situazione sia stata generata da uomini che rappresentato lo Stato e
soprattutto il popolo italiano.
*
Greenpeace
(bravo Marco Montanari, così si fa giornalismo, non come quei servi!):
Barbera
(Greenpeace): All'Olimpico per lanciare un messaggio. L'incursione?
Fatta senza nessuna autorizzazione
(LaRoma.net)-
Si può entrare in uno stadio super controllato nel giorno più
atteso dell’anno con corde, funi, caschi, carrucole e un telone di qualche
decina di metri? La risposta ovviamente è "Si" se in gioco c’è
Greenpeace che, nel corso della finale di coppa Italia giocata allo stadio
Olimpico di Roma ha voluto ribadire il suo “NO” al nucleare con un’incursione
che ha lasciato di stucco tutti. Ma come è stato possibile per i
quattro attivisti superare varchi e tornelli, eludendo tutti i controlli
di Stewart e Polizia portando all’interno dello Stadio uno striscione grande
così? “Questi
-
spiega a LaRoma.net Salvatore Barbera, responsabile campagna nucleare di
Greenpeace - sono i segreti del mestiere
e non possiamo di certo rivelarli (sorride,
n.d.r.). Però ci siamo riusciti
ed una cosa è certa, il tutto si è svolto senza alcun permesso
e autorizzazione".
Dott.
Barbera è la prima volta che Greenpeace porta avanti un’azione simile
nel mondo del calcio? “In
questa forma è stata la prima volta. C'è stato qualcosa in
Francia in una manifestazione tennistica dove, tra i vari sponsor, figurava
anche quello di un'azienda produttrice di energia nucleare. A memoria credo
proprio che quella di domenica sia stata la prima volta di una simile incursione
nel mondo del calcio... soprattutto considerando la portata dell’evento”.
Come
mai avete scelto proprio la finale di Coppa Italia? “Ovviamente
volevamo mandare un messaggio a tutta la popolazione. Questo perché
gli italiani stanno per essere derubati di un loro diritto che è
quello di poter scegliere sul referendum del nucleare. Abbiamo scelto il
calcio perché è uno sport popolare di largo seguito e visto
che non ci hanno dato altri spazi…”
Cioè? "Sul
referendum c'è scarsa comunicazione nei media tradizionali, soprattutto
in Rai dove se ne sta parlando pochissimo. Per esempio gli spot istituzionali,
che per legge dovrebbero essere garantiti a partire da 45 giorni prima
del voto referendario, non sono ancora in onda e allora c’è venuto
in mente di andare noi alla Rai per prenderci quegli spazi che ci vengono
negati”.
Intanto
i quattro attivisti sono stati fermati, denunciati, sottoposti a daspo
e ad uno è stato addirittura dato il foglio di via... Vi aspettavate
una simile reazione? “Ovviamente
quando facciamo le nostre azioni mettiamo sempre in conto delle possibili
conseguenze legali. Ci prendiamo i rischi in prima persona perché
crediamo nelle nostre idee e nelle campagne che portiamo avanti... La reazione
forse è stata esagerata perchè la manifestazione, come hanno
visto tutti, è stata assolutamente pacifica. Inoltre abbiamo preso
tutte le precauzioni volte a tutelare la sicurezza dei nostri attivisti
e degli spettatori presenti allo stadio. Abbiamo lavorato in completa sicurezza
e grande professionalità. Il caso più preoccupante è
senza dubbio quello legato al ragazzo che per tre anni non potrà
più tornare a Roma e visto che parliamo della Capitale è
un problema non di poco conto. Per quest’ultimo faremo sicuramente ricorso
e vedremo cosa ci verrà riconosciuto dal giudice”.
Come
siete riusciti ad entrare all'Olimpico con tutta l'attrezzatura e il grosso
striscione che abbiamo visto in tv? “Questi
sono i segreti del mestiere e non possiamo rivelarli (sorride,
n.d.r.). Però il dato è che
ci siamo riusciti e, ovviamente, il tutto senza alcun permesso e autorizzazione”.
Certo
che se al posto di Greenpeace ci fosse stato qualcun altro mosso da intenti
non proprio pacifici... Che idea vi siete fatti? “E'
una domanda difficile, non sta a noi giudicare. Credo che qualcuno in Questura
si sia posto questo interrogativo”.
Cosa
si sente di dire ai nostri lettori? “Noi
abbiamo voluto lanciare un segnale anche a tutti quelli che, magari, non
sono informati su questa tipologia di argomenti. Il messaggio che voglio
ribadire è quello che tutta Italia deve andare a votare... per l'appunto
“Da Milano a Palermo” come recitava lo striscione. Bisogna creare una grossa
mobilitazione per portare i cittadini al voto il 12 e 13 giugno, perchè
ci stanno togliendo la possibilità di informare. Ci stanno togliendo
il referendum e solo le persone possono bloccare il ritorno del nucleare
in Italia”.
*
Lettera
al desertificatore degli stadi:
Boys:
lettera a Maroni
Caro
Ministro Maroni, stasera
vogliamo cogliere l’occasione di questa partita per scriverLe una lettera
aperta, per tirare un po’ le somme di questo primo anno di Tessera del
Tifoso. Se
avrà la gentilezza di rispondere punto per punto ai nostri quesiti,
noi Le promettiamo di ascoltarLa attentamente. Non
è nostra intenzione “sfruttare” una tale occasione di beneficenza
per toglierci dei sassolini dalla scarpa e far valere le nostre ragioni,
ma in fondo questo è il nostro amato stadio, il nostro spazio, il
nostro habitat. Questa sera siamo presenti anche Noi, come in tutte le
iniziative di solidarietà che ci vengono proposte, perché
la beneficenza è uno dei nostri punti cardine, così come
il sostegno e l’amore indiscusso per la nostra squadra, la funzione sociale
del nostro gruppo in città come aggregare negli anni (34!) centinaia
di giovani, o collaborare in attività extra stadio come insegnare
il tifo ai bambini della nostra Provincia. Caro
Ministro Maroni, questa lettera la scriviamo per chiederLe qualche chiarimento
sulla Tessera del Tifoso, strumento a Lei tanto caro. Volevamo
chiederLe: dove sono tutti i vantaggi promessi ai poveri sottoscrittori? Le
corsie preferenziali, gli ingressi senza fila, le zone dedicate negli stadi,
lo snellimento nell’acquisto dei biglietti, le agevolazioni con le Ferrovie
per seguire la propria squadra, ed infine il mitico “Menù del tifoso”
in Autogrill. L’unica
cosa che è stata fatta per la Tessera in questo intero anno è
stata una delibera del Garante della Privacy, che ha condannato questo
strumento per “comunicazione ingannevole”, smascherando chi dietro alla
Tessera (chi?) aveva sapientemente collegato banche interessate ai conti
correnti dei sottoscrittori e aziende interessate a profilare le abitudini
dei consumatori per proporre prodotti “ad hoc”. Insomma,
delle vere e proprie indagini di mercato, delle abili mosse di marketing
che avvantaggeranno le aziende sponsor del progetto, in barba a tutti gli
utenti che, in buona fede (e un po’ scioccamente), non sono stati attenti
a leggere tutte le clausole prima di firmare. Un’altra
domanda, signor Ministro: ma tutte le famiglie che dovevano affollare gli
stadi dopo l’introduzione della Tessera, dove sono? Perché
Noi, presenti in tutta Italia nonostante gli enormi disagi, tutte queste
famiglie non le abbiamo certo viste. Ma
soprattutto dove sono tutte quelle migliaia di tifosi che avrebbero dovuto
sottoscrivere la Tessera? In
una nazione con milioni di tifosi, Lei ha espresso alla stampa il Suo tripudio
per aver sottoscritto 700.000 Tessere, sempre ben attento a non chiarire
che oltre la metà sono state regalate dal Milan, e molte altre sottoscritte
da non tifosi come prodotto bancario. Se poi la Tessera non fosse stata
obbligatoria (così come pubblicizzata) per abbonarsi, quante ne
sarebbero state sottoscritte? Poche migliaia, forse, ma per avere la riprova
basterebbe provare nella prossima stagione… Abbiamo
visto stadi desolatamente vuoti, di tifosi e di colore, dove la passione
è stata uccisa e la gente non si diverte più. Abbiamo visto
settori ospiti deserti di tifosi, ma stracolmi di pettorine gialle degli
steward, forse gli unici veri “trionfatori” di questa Tessera. Ministro,
abbiamo sentito anche le Sue conferenze, dove si rallegrava per la diminuzione
di incidenti tra le tifoserie. Ordine pubblico: togli il pubblico, rimane
l’ordine. Infatti doveva forse parlare di chiusure degli stadi, perché
l’unico rimedio che ha saputo portare è stato quello di lasciare
a casa ogni domenica migliaia di tifosi in tutta Italia, obbligandoli con
la forza a non andare allo stadio. E poi ci parla di diminuzione di incidenti?
Certo, è come se per prevenire le stragi al volante, si chiudessero
tutte le autostrade. Senza dimenticarsi che gli incidenti più “rilevanti”
in questa stagione sono avvenuti fra tifoserie “tesserate”, segno che la
Tessera non serve come deterrente: non serve e basta. Il
“progetto” Tessera del Tifoso è oggettivamente fallito, e la cosa
non si può nascondere per orgoglio personale. Sbagliare è
umano Sig. Ministro, perseverare è diabolico. Dalla
parte del tifo, BOYS
PARMA 1977
*
Poi,
uno speciale:
Speciale
Tessera Tifoso - Juventus, Lazio, Bari e Cosenza esclusivo: ecco il parere
di ultras e non
Alessio
Lento, Mattia Boscaro, Santa Colella e Matteo Torre
SPECIALE
TESSERA TIFOSO / ROMA - Da Bolzano a Cosenza passando per Roma, Calciomercato.it
ha viaggiato tra le piazze più calde della tifoseria italiana per
fare un bilancio sul debutto stagionale della Tessera del Tifoso. Una raccolta
di umori, esperienze, sensazioni di ultras e non dei vari club sui disagi
della card introdotta quest'anno dal Ministro Maroni e le (presunte) agevolazioni
urlate e garantite dai vari rappresentati del governo.
Lo
speciale si dividerà in tre parti. Oggi pubblichiamo la prima puntata
che raccoglie l'opinione di Vincenzo, tifoso juventino, Sergio Crocco,
storico capo Ultras del Cosenza, di Jacopo, ex capo ultras biancoceleste
e due sostenitori del Bari come Ernesto Chibelli e Gianni Maggipinto.
VINCENZO,
TIFOSO JUVENTUS DI BOLZANO, TESSERATO - "Sono tifoso della Juventus da
quando sono nato, ma stando lontano da Torino ho sempre fatto molti sacrifici
per andare a vedere la partita della mia squadra. A parte quella di Verona
sono sempre state trasferte organizzate con il gruppo storico che mi hanno
permesso di seguire i bianconeri. Ora mi sono tesserato, perchè
spesso vado in trasferta, a Verona appunto oppure a Milano, e mi piace
seguire la gara con i supporter bianconeri. Dal punto di vista sentimentale
la tessera del tifoso ha fatto si che il mio rapporto con la mia squadra
si sia rafforzato, sento di aver in qualche modo 'materializzato' la mia
fede. Non posso dire di aver visto grandi vantaggi dal punto di vista della
sicurezza o agevolazioni in quanto a file o controlli. A livello teorico
ci potrebbe essere una maggiore tranquillità sapendo che in caso
di scontri i colpevoli possono essere riconosciuti più facilmente,
potrebbe essere un primo passo per aumentare la sicurezza, ma a livello
pratico non credo sia una soluzione determinante. Credo che i problemi
vadano affrontati in altri modi, sopratutto cercando di far rispettare
le regole punendo in maniera esemplare chi compie un reato. Culturalmente
non stiamo facendo passi in avanti, non reggiamo il confronto con Germania
o Inghilterra. Vivo quasi al confine e posso garantire che già in
una regione come la mia si respira un'aria diversa da questo punto di vista".
SERGIO
CROCCO, STORICO CAPO ULTRAS DEL COSENZA, NON TESSERATO - "La Tdt è
una indegna e populistica 'boiata' che serviva solo alla sete di qualunquismo
e di manganelli che questo ministro ha da sempre. Se andrebbe eliminata?
Certo che si. Ma vorrei aggiungerti una cosa, forse non 'popolare', ma
di certo vera. Gli ultras del Cosenza calcio sono, insieme a poche altre
curve italiane, quelli che hanno veramente il diritto di protestare verso
la Tdt. Perchè noi, a differenza dell'80% degli ultras italiani,
disprezziamo ogni giorno, e non soltanto la domenica, il ministro Maroni.
Non stiamo, da lunedi a sabato, a chiedergli tolleranza zero e più
repressione verso i Rom, verso gli extracomunitari o verso altre categorie
sociali più deboli di noi, per poi pretendere l'impunità
la domenica. Chi chiede repressione a Maroni ha contribuito a creare un
clima 'securitario' che poi ha colpito anche gli ultras. In ogni caso la
Tdt andrebbe annullata immediatamente. Non ha portato alcun vantaggio perchè
se è vero che gli incidenti sono diminuiti, è anche vero
che la gente allo stadio non ci va più. E' come chiudere tutte le
strade d'Italia e poi vantarsi che non ci sono morti sulle strade".
ERNESTO
CHIBELLI, TIFOSO DEL BARI DA 10 ANNI, TESSERATO - "Ritengo che un bravo
tifoso debba essere prima di tutto un bravo sportivo. Sulla base di questa
personale teoria non ho indugiato un secondo nel sottoscrivere la tessera
del tifoso fiducioso che questo strumento potesse dare inizio ad un nuovo
ciclo nella mentalità fuori e dentro lo stadio. Questo nuovo ciclo
non ha avuto inizio e molte delle regole sono state disattese. Come ad
esempio, spesso i tifosi ospiti qui a Bari, tesserati e non, sono stati
messi nello stesso settore. Cosa mi aspetto nei prossimi anni? Il calcio
come tutti gli sport sono motivo di aggregazione, dove la fede può
dividere ma la passione unisce. Sarebbe bello vedere tifosi avversari nella
propria curva, fatto anomalo al giorno d'oggi ma che potrebbe divenire
normalità un domani. Ricordo la partita Italia-Spagna, Europei 2008,
a Vienna, miscuglio di tifoserie con un unico obiettivo; vivere quel sogno
nel rispetto di tutto. Un'emozione unica. Questo è quello che desidero
qui a Bari ed in tutti i campi nazionali ed europei e non solo negli stadi
delle squadre gemellate. In ogni modo da tesserato mi sento un tifoso libero
a differenza di coloro che vedono la tessera come una restrizione della
libertà di esercitare il loro credo".
GIANNI
MAGGIPINTO, TIFOSO BARI, NON TESSERATO - "Ho deciso di non tesserarmi in
quanto ritengo che la Tdt sia solo uno dei tanti mezzi per allontanare
la gente dagli stadi, aumentando così il numero degli abbonati alle
pay-tv. La mia domanda da rivolgere al Ministro Maroni sarebbe questa:
"Che differenza c'è tra il biglietto nominale e la Tdt?", praticamente
nulla. Entrambe nominative, quindi identiche sotto alcuni punti di vista,
ma in realtà dietro la tessera si celano interessi che vanno al
di là della così tanto paventata 'sicurezza' negli stadi.
Dati alla mano dimostrano che l'introduzione della tessera non ha fatto
altro che diminuire il numero delle presenze negli stadi, allontanando
così ciò che è rimasto di pulito (i tifosi, ultras
e non) in un calcio dove i valori faticano ad essere ancora presenti. Durante
questa stagione è capitato anche di andare in trasferta (FIRENZE)
e nonostante fossimo in possesso di un biglietto di maratona laterale,
siamo stati messi tutti (tesserati e non) nel settore ospiti, seppur divisi
dal nei due formaggini presenti nel settore ospiti dello stadio di Firenze.
A Bari si è deciso di non tesserarsi, e la linea è stata
seguita dalla maggior parte dei tifosi che seguono la squadra, infatti
rispetto allo scorso anno non sono stati rinnovati circa 5000 abbonamenti,
il che fa riflettere, se si considerano i risultati della squadra nella
passata stagione".
JACOPO,
EX ULTRAS LAZIO, NON TESSERATO - "Per me la Tessera del tifoso non è
uno strumento di 'fidelizzazione', non crea un legame stretto tra club
e tifoso. Potrebbe funzionare, ma alcuni aspetti sono sbagliati: vieta
a chiunque sia stato processato, anche se prosciolto, di fare richiesta
per la Tessera. Basta esporre uno striscione non autorizzato per avere
il Daspo e perdere l'accesso alla Tessera. Una persona che compie reato
e sconta la sua pena, invece, può diventare parlamentare: c'è
qualcosa che non quadra. Se
le banche sono 'aiutate' dalla Tessera? E' vero in parte. Può essere
usata come carta ricaricabile, ha un aspetto bancario, ma non tutte le
società si sono impegnate nell'adottarla come tale. L'osservatorio
dice che gli incidenti sono diminuiti con l'avvento della Tessera, ma è
falso: molte partite sono vietate ai tifosi ospiti, e questo la rende inutile,
perché i tifosi vanno allo stadio con o senza Tessera. Rispetto
alle stagioni passate, poi, è cambiato poco o nulla: già
da prima le trasferte potevano essere vietate, ed il settore ospiti poteva
essere chiuso. Quest'anno, ad esempio, durante Lazio-Napoli tutti i tifosi
azzurri stavano in Tribuna Monte Mario: così persone che vanno allo
stadio per vedere la partita si sono ritrovate a due seggiolini di distanza
dai tifosi ospiti, senza protezioni. E' normale che ne scaturiscano battibecchi
e tafferugli". http://www.calciomercato.it/news/120112/Speciale-Tessera-Tifoso---Juventus-Lazio-Bari-e-Cosenza-esclusivo-ecco-il-parere-di-ultras-e-non.html
31
maggio 2011: derby del cuore: Inter/Palermo:
NEL
VIDEO SOTTO INVASIONE DEI TIFOSI DEL PALERMO A FINE GARA. DURANTE LA PARTITA
BOTTI, LANCIO DI TORCIE E FUMOGENI COME NON SI VEDEVA DA TEMPO, CON TANTO
DI STRISCIONE NON AUTORIZZATO. ALLA GRANDE!!! http://www.youtube.com/watch?v=RgLPMdxYaF0&feature=player_embedded Strascichi
Inter/Palermo: "Tutto l'Inter Club San
Giorgio a Cremano era radunato in piazza in attesa del pullman per recarci
a Roma. In quel momento c'erano 4-5 tifosi del Napoli che avevano iniziato
ad apostrofarci con alcuni sfottò; in quel momento, il Presidente
del Club provava a tranquillizzarci dicendo: "Lasciateli stare, sono 4
stupidi". Ad un certo punto, però, un signore si avvicina
al gruppo e inizia a dire: "Prenderei una tanica di benzina e vi brucerei
tutti", visto che eravamo vestiti tutti di nerazzurro. Successivamente
questo signore fa 2-3 passi e inizia a parlare al telefonino; dopo 5 minuti
arrivano 7-8 motorini con tantissimi ragazzi. E uno di questi ci ha addirittura
tirato una bomba addosso! Non ho mai avuto tanta paura in vita mia. Mio
padre mi prende e mi porta via dicendomi "Non possiamo rischiare la vita
per una partita!". Io mi chiedo perché è successo tutto questo..."
Un tifoso napoletano dell'Inter". Ancora
strascichi: "Volevo comunicarvi che ieri
notte un gruppo di 10 vigliacchi romanisti ha assalito la nostra macchina
(eravamo io e altri due miei amici) sfondandola e ci hanno pestati con
cascate,calci e bastonate. Poco dopo siamo venuti a sapere che a quanto
pare sempre gli stessi avevano dato una coltellata lacerando l'aorta ad
un ragazzo e come che non bastasse hanno anche aggredito un interista che
parlava per fatti suoi al cellulare pestandolo. Nel
mio caso non avevo avanzato nessuno sfottò o niente avevo semplicemente
la sciarpa dei Boys al collo e questo gruppo di vigliacchi ha sfondato
la macchina mi ha tirato fuori e mentre gli altri mi mantenevano uno ha
iniziato a sputarmi addosso e a colpirmi con il casco in testa. E mentre
lo faceva diceva: "Damme tutto quello che hai dell'Inter,damme tutto brutta
m...a!" e sono riusciti a prendersi la sciarpa; poi per fortuna sono riuscito
a spingerli e a correre a chiamare aiuto per attirare l'attenzione,ma entro
in un bar dicendo ci stanno ammazzando venite e il signore mi risponde
"ma siete interisti?". Ma dico io, ti sto dicendo che ci stanno ammazzando
che ti importa che squadra tifiamo? Non
ho mai odiato la capitale del mio Stato quanto ora! Ora semmai sti vigliacchi
faranno anche i gradassi con la sciarpa dei Boys in curva sud, quando l'hanno
ottenuta nella maniera più da conigli possibile!". 30
maggio 2011 (pomeriggio): Greenpeace: "caro
lz, due parole perchè non ho tempo su una notizia che mi ha lasciato
stranito. gli attivisti di greenpeace che ieri hanno srotolato un bellissimo
striscione dal tetto dell'olimpico sono stati fermati e gli hanno applicato
un daspo di 3 anni. questa notizia è folle a mio avviso. oltre a
questo mi ha stupito come questi ragazzi (e meno ragazzi dato che il più
vecchio aveva piu di 40 anni) siano riusciti indisturbati ad arrampicarsi
sul tetto dell'olimpico durante una finale di coppa, senza che nessuno
li abbia fermati o visti. questo fa vedere quanto la tanto millantata sicurezza
sia uno specchietto per le allodole e una cosa assolutamente ridicola,
almeno lo hanno fatto vedere a tutti quelli che hanno visto la finale,
anche se la maggioranza non avrà nemmeno fatto questo ragionamento.
saluti giulio". La
colossale figuraccia rimediata ha indotto la Questura di Roma ad adottare
un provvedimento totalmente illegittimo. Nel
caso di specie, infatti, è stato violato il regolamento d'uso dello
Stadio Olimpico e soltanto qualora la violazione avvenga per due volte
nel corso della stagione sportiva si può fare il Daspo. La sicurezza
pubblica, infatti, non è stata posta in pericolo, vista la perfetta
strumentazione utilizzata. Come
giustamente rilevi, il fatto che, indisturbati, siano riusciti ad arrivare
- perfettamente attrezzati - sin lassù, fa pensare quale sia il
livello di attenzione e sicurezza in una competizione di rilevanza nazionale. Zero. Troppo
impegnati a levare i tappi delle bottigliette di plastica. C'è
da essere preoccupati, dopo questo blitz un qualunque terrorista di mezza
tacca può essere indotto a fare quel che vuole. Daspo
o non daspo, tessera del tifoso o non tessera del tifoso. A
proposito: erano tesserati?
*
Ancora,
qul punto: "Penso che sia uno dei Numeri
piu' belli visti dentro uno stadio italiano..... avranno avuto la Tessera
del Tifoso? Lascio a te ogni commento. tommaso rimini http://www.youtube.com/watch?v=QOsg60mnzkI&feature=player_embedded E'
stato spettacolare. La Rai, imbarazzata, inizialmente non aveva inquadrato
nulla ma poi i telecronisti qualcosa han detto e quindi, sia pur non direttamente
ma con quale immagine di traverso, hanno fatto vedere lo striscione. Ancora
sul punto: "Aspettiamo le spiegazioni di
tagliente su come sia possibile entrare nello stadio con caschi corde e
arrampicarsi sulla tettoia dello stadio…. Se fossimo in un paese serio
si dovrebbe dimettere o perlomeno dovrebbero saltare molte teste di quelli
che si occupano della gestione e della sicurezza nello stadio Ciao". Già,
se fossimo in in Paese serio! Immaginate
se al posto di 7 attivisti di Greenpeace vi fossero stati 7 attivisti di
Al Qaeda, e avessero gettato sulle teste sottostanti qualche chilo di tritolo...
*
Ecco
qui la notizia:
COLPITI
ANCHE DA DASPO DI 3 ANNI Denunciati
i sette attivisti di Greenpeace che hanno
esposto lo striscione allo stadio Si erano arrampicati
come rocciatori sul tetto durante Inter-Palermo per esporre una scritta
contro il nucleare
ROMA
- Sette attivisti di Greenpeace, tra cui 4 cittadini svizzeri, un tedesco
e 2 italiani di età compresa tra i 23 ed i 44 anni, sono stati denunciati
e colpiti da
Daspo di tre anni (illegittimo, come detto),
per il blitz messo a segno dagli ambientalisti durante la finale di Coppa
Italia, domenica allo stadio Olimpico. I
sette erano stati bloccati a conclusione del match Inter-Palermo. Per uno
dei due italiani, che non è residente a Roma, il questore ha adottato
anche il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nella Capitale
per la durata di 3 anni (pure questo illegittimo). CALATO
DAL TETTO - Intorno alle 21.30, i sette avevano esposto uno striscione
- calandolo dalla copertura superiore della Tribuna Tevere, accessibile
solo a personale specializzato - recante la scritta : «Da Milano
a Palermo fermiamo il nucleare». A conclusione della gara, dopo aver
valutato se ci fossero le condizioni di sicurezza per l'intervento, personale
della questura aveva bloccati i sette, accompagnandoli negli uffici di
polizia per essere l'identificazione e il foto segnalamento. SCAVALCAMENTO
- Durante i controlli del pre filtraggio da parte della Polizia all'Olimpico,
erano stati denunciati per scavalcamento C.L. e V.A. due romani di 19 anni,
condannati al Daspo per la durata di un anno. Intanto si indaga anche su
un'aggressione denunciata da due tifosi dell'Inter, di cui uno ferito con
un'arma da taglio ad una gamba. L'episodio sarebbe avvenuto intorno all'una,
in zona Tor di Quinto quando, secondo le prime ricostruzioni della Polizia,
i due sarebbero stati avvicinati da un gruppo di palermitani che li avrebbero
aggrediti.
Sempre
Inter/Palermo: "Ciao
Lore',appena sn tornato a casa dopo aver assistito alla finale Inter-Palermo
nello stadio a 5 stelle,ho pensato di approfittare dell'evento per scattare
alcune foto che riassumono lo stato fatiscente di questa stuttura:
Auto
di Stato e non davanti le scalinate della tribuna Monte Mario...
Dettaglio
della pavimentazione sempre in tribuna monte Mario...
Azione
dimostrativa greenpeace sicuramente autorizzata dal ministro Maroni....
La
scalinata della Monte Mario e i numeri di gradino ben leggibili...
Steward
che osservano il regolare svolgimento della partita e visibilità
del campo di gioco...
"Attualmente
l'Olimpico è il secondo stadio in Italia per capienza con 72.700
posti, tutti a sedere, coperti e numerati. Insieme allo Stadio San Siro
di Milano, l'Olimpico è l'unico ad avere un ranking UEFA Elite (ex
5 stelle) che gli permette di ospitare anche le finali della maggiori competizioni
UEFA per club, come la Champions League e la Europa League. fonte:http://www.stadiodi.it/olimpico-roma/". grazie
al tuo impegno e al tuo sito! NO
ALLA TESSERA!".
*
Roma/Milan
Primavera: "Ciao
Lz, ti scrivo perché credo sia necessario aprire un discorso ,per
coloro che, come me,hanno intenzione di seguire i nostri giovani in quel
di Lucca. Almeno
per prendere tutti lo stesso settore. Inoltre mi sembra di aver capito
che i biglietti escono oggi,ma il circuito abilitato per poterli acquistare
non mi è molto chiaro. Ti sarei grato sé (come sempre) indicassi
le modalità di acquisto. Grazie Un saluto.Angelo88". Poiché
la giornata ha solo 24 ore, prego qualcuno di interessarsi della cosa e
dare informazioni al riguardo. 30
maggio 2011: nella pagina
2 dedicata agli anni '70 - '80 in Italia, aggiunti splendidi adesivi
e fotografie degli albori del mondo ultras di diverse squadre italiane.
AGOSTINO 30
maggio 1994/30 maggio 2011 *
Questo
video mandatomi da Jacopo è decisamente divertente.... FC
United of Manchester. E
ora con MyRoma iniziamoa muoverci per la visibilità all'Olimpico...
ne vedrete delle belle perché siamo pronti a tutto. http://www.myroma.it/myroma-a-media/314-rivista-romanista-myroma-qstadio-a-cinque-stalleq.html A
Barcellona: BARCELLONA - Circa novanta feriti
e molti incidenti a Barcellona durante i festeggiamenti per la vittoria
della Champions League della squadra blaugrana. Per tutta la notte il centro
della città è stato invaso dai tifosi che hanno celebrato
il successo ottenuto a Wembley. Le forze dell'ordine sono dovute intervenire
per frenare gruppi di facinorosi: oltre 80 tifosi sono stati fermati. Quasi
90 persone sono rimaste ferite. Sono 37, invece, gli agenti che hanno dovuto
far ricorso alle cure dei medici.
*
Non
ci crede più nessuno:
Calcio
flop: in un anno al Tardini 48mila tifosi in meno L'isola che
non c'è. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, il fautore della
Tessera del Tifoso, continua a raccontarci una marea di balle.
Come
se centinaia di migliaia di tifosi italiani fossero idioti e senza cervello.
E il bello è che le intenzioni sono ancora più disastrose,
perché dal prossimo anno il ministro vuole diffondere la Tessera
del Tifoso anche alle altre discipline sportive. Come se l'esperienza del
calcio avesse portato a dei successi memorabili. In realtà l'unico
risultato ottenuto è la diminuzione degli scontri negli stadi, un
trend che, comunque, aveva registrato un netto miglioramento anche negli
anni precedenti l'introduzione della Tessera. Detto
questo è bene approfondire i dati della serie A nella stagione 2010-11,
quella appena conclusa, per rendersi conto che il calcio continua ad essere
vittima dell'incapacità organizzativa e gestionale di politici e
presidenti col portafoglio stracolmo di banconote, ma privi di idee innovative. Nelle
19 partite giocate dal Parma allo stadio Tardini, si registra un'affluenza
totale di 275.951 spettatori. La media è di 14.524 spettatori a
partita. L'apice è stato raggiunto nella sfida contro il Milan (19.615),
il punto più basso con il Lecce (11.959), ma era un mercoledì
sera. Numeri che valgono il 15esimo posto nella speciale classifica degli
spettatori in serie A. Nella
stagione precedente (2009-10) il Parma fece registrare un'affluenza superiore:
324.157 spettatori, con una media di 17.061 a partita. Confrontando le
ultime due stagioni, dunque, il saldo è negativo: -48.206. Nel 2008-09
i numeri furono ancora più bassi, ma si trattava di serie B: 216.314
spettatori in 21 partite giocate al Tardini, con un'affluenza media di
10.301. La situazione è in netto peggioramento in tutta la
serie A e B, qualche timido segnale di ripresa arriva dalla Prima Divisione. La
fonte di questi dati è il sito “stadiapostcards”, da anni specializzato
nel monitoraggio dell'affluenza negli stadi italiani. Quelli del ministero,
invece, verranno pubblicati nei prossimi giorni e quasi certamente saranno
diversi, come accade ogni anno; altrimenti Maroni non potrebbe sventolare
all'Italia intera i suoi “successi” nel mondo del calcio. La
Tessera del Tifoso è senza dubbio uno dei principali motivi della
disaffezione dei tifosi, parmigiani e non, unita al dilagare delle tv a
pagamento che obbligano la Lega Calcio e le società, in cambio di
ingenti somme di denaro, a giocare in giorni e orari assurdi. Senza tralasciare
un altro aspetto, gli stadi obsoleti. Molti dei quali, come il Tardini,
con una copertura parziale degli spalti, senza adeguati parcheggi e con
biglietti a prezzi esorbitanti. Brutture che peggiorano con il passare
degli anni, senza che nessuno riesca a invertire il trend. Una gabbia apparentemente
senza via d'uscita. Ma il ministro Maroni parla di grande successo. Se
poi proviamo ad uscire fuori dal nostro orticello e guardiamo gli altri
paesi europei che masticano calcio, la situazione italiana diventa ancora
più allarmante: solo 61% il tasso di riempimento degli stadi nostrani
(serie A), contro il 92% di quelli inglesi, l'88% per i tedeschi, il 73%
degli spagnoli e il 69% dei francesi. Il tasso di crescita dei ricavi da
stadio è stato dello 0,3% dal '98 a oggi. Quanto agli impianti,
in serie A l'età media degli impianti è di 69 anni, mentre
in serie B è di 47 anni. Si
potrebbero aggiungere altri numeri, quasi tutti negativi, ma sarebbe come
infierire contro un malato terminale. La verità è che il
calcio italiano è un'impresa anomala, che sta in piedi grazie all'introduzione
di denaro fresco da parte di presidenti appassionati, come Tommaso Ghirardi.
Ma questo sistema non potrà durare a lungo. La legge sui nuovi stadi
è in naftalina, sebbene la costruzione di nuovi impianti (o ammodernamento
di quelli esistenti) sia l'unica strada percorribile, insieme ad una necessaria
quanto obbligatoria diminuzione dei costi legati agli stipendi dei giocatori.
Questo calcio non è più sostenibile, così come la
Tessera del Tifoso che ha allontanato ulteriormente i tifosi dagli stadi. (Antonio
Boellis, SportParma) http://www.sportparma.com/calcio_serie_a_sport_parma/8941-Calcio-flop-anno-Tardini-48mila-tifosi-meno.html
Da
Il Secolo21.it:
Stadi
vuoti e Tessera del Tifoso triste cronaca di un fallimento! Concluso il
campionato è arrivato il momento tirare le somme, a bocce ferme,
sulla Tessera del Tifoso. Ecco di seguito per gli appassionati e per i
curiosi l’intervista all’ avvocato Giuseppe Milli, penalista, esperto in
diritto sulla legislazione inerente agli stadi.
Quali
sono state le reali applicazioni della tessera del tifoso voluta dal Ministro
Maroni? Ritengo,
senza timore di essere smentito, che a quasi un anno dell’applicazione
dello strumento della tessera, mascherato da norma, ma in realtà
oggetto di mera circolare amministrativa alla quale nessuna società
di seria A e B ha avuto il coraggio civile di disattendere, il vero obiettivo
principale prefissato dal Viminale si è pienamente realizzato. Attenzione
però a non confondere questo obiettivo pensando potesse essere davvero
la panacea di tutti i mali e cioè la fine della violenza negli stadi.
In realtà la violenza esiste perché purtroppo è intrisa
nella società attuale e, nel caso dello stadio, essa è stata
solo ipocritamente trasferita e traslocata a qualche centinaia di metri
più lontano. D’altro canto l’insorgere di gravi incidenti in Inghilterra,
troppo spesso scimmiottata dalla real-politik italiana, rappresenta una
prova certa che il sistema “tolleranza zero” è sinonimo di fallimento
totale.
Ed
allora quale è stato il vero obiettivo raggiunto? L’introduzione
della famigerata tessera del tifoso è niente altro che un aspetto
di un progetto più vasto e globale che prevede la futura creazione
degli stadi nuovi (business enorme) e pertanto condizione necessaria doveva
essere una radicale mutazione genetica degli occupanti gli spalti in nome
del dio Denaro e di un nuovo spettacolo plastificato a modello teatro.
Inoltre
c’è stato un gran caos fra settori ospiti per tesserati, settori
ospiti creati ad hoc per non tesserati e tifosi di differenti squadre che
si mischiano fra loro. Sì,
infatti il problema è stato già oggetto di attenzione da
parte dello stesso Viminale che, di recente, ha emesso per il tramite dell’Osservatorio,
un documento che in sostanza annuncia una modifica in nuce del regime della
tessera del tifoso. Infatti si sono previste per le gare da disputare l’anno
prossimo una diversa tipologia a seconda del rischio connesso (grave rischio,
rischio e senza rischio) e per la prima di tali categoria sarà predisposto
dalle società ospitanti una sorta di settore ospiti ad hoc anche
per i tifosi non tesserati. Insomma una rivoluzione copernicana rispetto
ai propositi del giugno 2010.
L’introduzione
della tessera del tifoso ha avuto conseguenze positive o negative? E quali
sono state le conseguenze di tale applicazione? Ne
vedo solo di negative. La conseguenza che è sotto gli occhi di tutti
è quella del Maroni-pensiero esposto in una delle tante interviste
rilasciate agli organi di stampa alla vigilia del varo della tessera .Se
lo avete dimenticato mi permetto di ricordarvelo: destrutturare i gruppi
ultras. Ecco il vero ed unico obiettivo del Viminale. In parte vi sono
anche riusciti anche se esistono sacche di resistenza qua e là.
I gruppi ultras sono in generale stritolati da una repressione senza quartiere
e questo può sembrare ai benpensanti un fatto positivo. Ed allora
vi pongo degli interrogativi. Quale deriva avranno le frange ultras allontanate
coattivamente dagli stadi? Il sistema di controllo sociale di massa introdotto
negli stadi con daspo, art 416. c.p., galera e chi più ne ha più
ne metta non potrà sviluppare un clima incandescente nell’arcipelago
giovanile che così strada facendo ha perso il cosiddetto incanalamento
sociale delle curve? E gli stadi oltre ad essere sempre più grigi
e gelidi non sono soprattutto sempre più vuoti?
La
tessera del tifoso, presentata come uno strumento in grado di debellare
la violenza negli stadi, è servita al suo scopo o è stata,
in questo senso, un flop? Se
ci affidiamo alle statistiche maroniane che parla di circa 800.000 tessere
vendute (o regalate alla massa di interisti, milanisti e juventini…) e
snoccioliamo il decremento di feriti tra le forze dell’ordine e più
daspati tra gli ultras allora è stato un trionfo. Se invece si pensa
al fatto che oramai centinaia di gare sono vietate allora è un totale
fallimento. Per me il tifo negli stadi non è più spontaneo
e per questo non esiste più il piacere di godersi lo spettacolo
dei colori e canti di una intera curva. Ormai gli stadi sono dei veri percorsi
di guerra. Manca solo il filo spinato.
La
tessera del tifoso è stata anche senza dubbio un affare commerciale.
Lei cosa ne pensa? Che
sia anche un affare commerciale è sotto gli occhi di tutti anche
se non vi è stata in effetti un’informazione capillare sugli sconti
praticati ai clienti fidelizzati per i gadgets o presso gli Autogrill S.p.a.
(che poi è una componente del famoso Osservatorio, basta vedere
che fra i componenti di tale osservatorio c’è il signor Antonio
Gallo, in qualità di rappresentante della Autogrill S.p.a. ). Sono
curioso di sapere quanti tifosi hanno realmente usufruito di tali (tanto
pubblicizzati) sconti da tesserato.
Oltre
a quanto detto, la tessera del tifoso si prefissava anche di riportare
le famiglie (e in generale le persone) allo stadio. Questo è accaduto?
E dei famosi vantaggi per i tesserati si vede traccia? Basta
confrontare i dati e si direbbe proprio di no (http://www.stadiapostcards.com/A10-11.htm
e http://www.stadiapostcards.com/A09-10.htm). A parte le scolaresche o
le scuole calcio (pubblico precostituito) tutti questi bimbi negli stadi
non li ho proprio visti. Quello che noto è il grande disamore e
disaffezione generale della gente verso le cose del calcio e più
in particolare verso le logiche del cosiddetto calcio moderno. I vuoti
sugli spalti e il calo degli abbonamenti parlano molto chiaro.A parte le
scolaresche o le scuole calcio (pubblico precostituito) tutti questi bimbi
negli stadi non li ho proprio visti. Quello che noto è il grande
disamore e disaffezione generale della gente verso le cose del calcio e
più in particolare verso le logiche del cosiddetto calcio moderno.
I vuoti sugli spalti e il calo degli abbonamenti parlano molto chiaro.
A
Trieste, visti i pochi spettatori, hanno messo un telo con disegnati i
tifosi. Cosa ne pensa? La sensazione è che si vada verso un calcio
sempre più legato alla fruizione televisiva e sempre meno popolare.
É così? A
Trieste si è raschiato il fondo del barile. Penso che la tribuna
“plastificata” del Nereo Rocco sia il sintomo più evidente della
deriva del calcio italiano, comandato sempre più solo dal business
e dalle pay-tv.
E
sul comunicato della curva maratona uscito recentemente ci può
dare delle delucidazioni? Cosa pensa stia accadendo? Anche
a Ravenna è stato segnalato un caso simile. E a Lecce è accaduto
anche di peggio. Penso che tale aspetto è l’effetto collaterale
del famigerato art. 9 (a proposito il ricorso collettivo sull’illegittimità
di tale articolo proposto da tempo al Tar Lazio slitta di mese in mese).
Siamo di fronte ad un vero e proprio controllo sociale di massa e ciò
nel silenzio complice delle opposizioni che, sempre più bipartisan,
accettano di fatto queste logiche senza colpo ferire. Intanto segnalo che
a Lecce, sempre nel silenzio delle opposizioni in Parlamento, sono stati
distribuiti circa 300 abbonamenti ai Vips locali, politici e non, senza
che il titolo in questione fosse integrato dalla tessera del tifoso (come
obbligo per i comuni mortali) e, peggio, senza che recasse il nome e cognome
del possessore (alla faccia del biglietto nominale e delle esigenza di
tutela della legalità).
I
fatti di Torino citati sopra, ci indicano come spesso, quando si parla
di tifosi, si sospendano temporaneamente alcuni dei diritti garantiti a
tutti i cittadini. Già lo stesso D.A.S.P.O. è un provvedimento
limitativo della libertà personale che molti considerano incostituzionale,
ci può illustrare il procedimento per cui viene dato un D.A.S.P.O.? In
estrema sintesi il Daspo è una misura special-preventiva che dovrebbe
essere irrogata solo e soltanto in presenza di un presupposto inderogabile:
un reato. Ebbene molto spesso capita che il reato viene inventato e cucito
su misura su Tizio o Caio per giustificare la successiva applicazione di
una misura preventiva limitativa della Libertà Personale, non a
caso interviene in funzione di controllo l’Organo giurisdizionale Penale
(Gip) che convalida l’obbligo di presentazione innanzi alla Polizia (la
cd.firma). Ma vi è di più. Molto spesso avviene che il giudizio
penale venga “congelato” e di fatto il daspo viene scontato per intero
senza che il soggetto daspato possa difendersi pienamente (provando la
propria estraneità in un regolare giudizio penale). Magari succede
che, una volta scontato il daspo per intero, il soggetto venga dichiarato
assolto o, peggio, il procedimento penale si prescriva. Ebbene nessun indennizzo
potrà essere richiesto per aver scontato ingiustamente il daspo.
Sempre
a proposito di D.A.S.P.O., ora si paventa anche di usarlo anche per manifestazioni
non sportive. Questi fatti fanno pensare ai famosi striscioni usciti alcuni
anni fa in molte curve che recitavano: “Leggi speciali: oggi per gli ultrà
domani in tutta la città”. Lei pensa che lo stadio sia diventato
un laboratorio di sperimentazione per provvedimenti repressivi che potrebbero
essere usati anche fuori dall’ambiente stadio per colpire categorie scomode
e “antagoniste”? Direi
di sì. Un primo esperimento da laboratorio voleva essere attuato
dopo i fatti di Roma (la cosiddetta Dama) ma, forse, anche a seguito delle
voci della Dottrina in materia penale che ha parlato di chiara incostituzionalità
della misura adottanda, tutto pare si sia arenato. Anche in un recente
congresso a Roma si sono levate alte le voci insigni di costituzionalisti
e cultori del diritto che hanno stigmatizzato il daspo e la Dama.
Per
finire, se vuole aggiungere qualcosa che non è emerso nel corso
dell’intervista ma che le sembra utile dire… Il
tempo è galantuomo e darà ragione o torto a questo o quello.
Chi vivrà vedrà. Ma quando due anni fa dicevamo che prima
o poi i tifosi saranno presi con la carrozza dalle società pur di
riempire uno stadio miseramente vuoto, spettrale e grigio ( Trieste docet…)
non esageravamo. Ora aggiungo un’altra facile profezia. Non appena sarà
ultimata la “pulizia etnica” dei “tifosi scomodi” spunteranno come funghi
gli stadi nuovi (business enorme). Volete scommettere qualcosa?
Beh,
sì, c'è la finale di Champions League stasera e loro dovevano
liberare la piazza.....: Ho
dato una occhiata ai siti web dei maggiori quotidiani sulle violenze (veramente
spregevoli) della Polizia catalana (i famosi - per le violenze, s'intende
- Mossos d'Esquadra: Corriere.it:
nulla Messaggero.it:
nulla Repubblica.it:
solo servizio
video, senza notizia. Credo
che a Barcellona stasera, sia che vinca sia che perda la squadra catalana,
ci sarà qualche problemino in piazza.... Vista
la finale, questo un sito dove si segue quel che accade a Barcellona: http://www.20minutos.es/barcelona-cataluna/#barcelona 27
maggio 2011: analizziamo le decisioni dell'Osservatorio/CASMSSASSSSS
COMUNICATO
STAMPA
Si
è riunito questa mattina il Comitato di Analisi per la Sicurezza
delle Manifestazioni Sportive per decidere in merito alla gare considerate
a rischio individuate dall’Osservatorio. In
apertura dei lavori, il Comitato ha preso atto delle misure organizzative
condivise dall’Osservatorio per le gare di Lega Pro “Alessandria
– Salernitana” (play off) e “Benevento
– Juve Stabia” (play off) del 05/06/2011 per
le quali è stata limitata la vendita dei tagliandi per il settore
ospiti ai soli tifosi fidelizzati residenti
nella regione/provincia che originano la trasferta, nel limite stabilito
dalle competenti Autorità. La vendita
dei tagliandi, il giorno della gara, sarà riservata ai soli residenti
nelle regioni/province dove avrà luogo l’incontro. Altresì
si è preso atto che per le gare “Sorrento – Hellas Verona” (play
off), “Atletico Roma - Taranto” (play off) ,“Cosenza – Viareggio “ (play
out) e “Ternana – Foligno” (play out) del 05/06/2011 è stata
determinata la vendita dei tagliandi del settore ospiti con diritto di
prelazione per i tifosi fidelizzati fino alle ore 19 del 2 giugno 2011,
la vendita dei rimanenti tagliandi del settore ospiti ai tifosi non
fidelizzati nel limite della capienza del settore stesso fino alle ore
19 del 4 giugno 2011 e la vendita dei tagliandi per tutti gli altri settori,
il giorno della gara, ai residenti nella regione/provincia dove si disputa
la gara. Infine per la gara “Milazzo – Avellino” (play off) del 29/05/2011
l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha disposto la vendita
dei tagliandi del settore ospiti con diritto di prelazione per i tifosi
fidelizzati fino alle ore 19 del 27 maggio 2011, la vendita dei rimanenti
tagliandi del settore ospiti ai tifosi non fidelizzati nel limite della
capienza del settore stesso fino alle ore 19 del 28 maggio 2011 e la vendita
dei tagliandi per tutti gli altri settori, il giorno della gara, ai residenti
nel Comune di Milazzo. Per
la gara di serie dilettanti “Aprilia – Ebolitana” (finale campionato
italiano) del 29 maggio 2011, per le quali non è previsto il programma
“tessera del tifoso”, il CASMS ha determinato la chiusura del settore ospiti
e divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Campania. Roma,
26 maggio 2011 Abbiamo
quindi una ulteriore dimostrazione della buffonata della tessera del tifoso,
e questa volta non per mano di un estroso prefetto, ma per iniziativa degli
stessi organismi che ci avevano detto che con la tessera del tifoso chiunque
avrebbe potuto accedere negli stadi. Per
i tifosi della Juve Stabia e della Salernitana che non risiedono a Castellammare
di Stabia e a Salerno, la tessera del tifoso non vale e quindi gli stessi
sono stati truffati. Sul
punto, un mail di Gianluca: "CON LA TESSERA
DEL TIFOSO NON CI SAREBBERO STATE TRASFERTE VIETATE??? BUGIAAAAAAAAA! Se
avessi la Tessera,fossi residente a Firenze e volessi andare a vedere Alessandria-Salernitana
nel settore ospiti, non potrei farlo!".
*
Questa
è la ragioen per la quale determinati personaggi mi sono simpatici:
"Ciao
Lorenzo, con tutti i problemi che affossano questo paese ecco cosa mettono
in prima pagina in questo quotidiano gratuito dallo scarso valore.
Beh come si dice samo je jedna Zvezda (traduzione dal serbo: c'è
solo una Stella)".
*
Pier:
"Ciao,
abbiamo visto tutti l'inchiesta di report sulla tessera del tifoso. Inviterei
tutti anche a guardare quella di domenica scorsa "generazione a perdere",
perchè sì, il calcio per noi è molto, ma c'è
dell'altro e la rabbia che ti fa sentire il paragone tra quello che succede
in Italia e quello che succede all'estero non solo calcisticamente ci dovrebbe
fare incazzare ancora di più. Il ragionamento di fondo è
lo stesso: la tessera viola alcuni nostri diritti costituzionali, ma la
politica ci sta privando di altri diritti altrettanto fondamentali, diritto
alla casa, diritto a costruirsi una famiglia, diritto ad un salario minimo
garantito, diritto allo studio, diritto ad avere un giorno una pensione,
meritocrazia. A noi sembrano cose impossibili, all'estero ci sono per tutti.
Quando usciremo dagli stadi per andare nelle piazze a riscattare un'intera
generazione??? Ciao Pier". Beh,
l'essere arrabbiati per una tessera della quele i cittadini "normali" non
si accorgono non preclude certo che la rabbia sociale possa far scendere
in piazza per altre ragioni e questo mi sembra sia già accaduto,
anche di recente. Tra gli operai che manifestano, se ci fai caso, una torcia
vola sempre...
*
Aste:
"Gentilissimi, Vi
scrivo per segnalarvi che è ancora attiva l’asta di beneficenza
sul sito di ebay che, tra diversi oggetti provenienti dal mondo del calcio,
mette in palio maglie e palloni gentilmente donati dalla AS Roma. Maglia
da gara corta bianca, del numero 10 Totti autografata dai giocatori della
Roma sul retro con toppa della Lega Calcio sulla manica destra. Prodotta
da Kappa, taglia “1”. Maglia
da gara lunga rossa, del numero 16 De Rossi autografata sul retro con toppa
della Lega Calcio sulla manica destra. Prodotta da Kappa, taglia “1”. Pallone
autografato L’ammontare
del ricavato ottenuto dall’asta andrà a sostegno di Special
Olympics Italia; il programma di allenamento sportivo e competizioni atletiche
per persone con disabilità intellettiva. Special
Olympics è presente in 180 paesi. Nato nel 1968 da una proposta
di Eunice Kennedy Shriver, oggi coinvolge, in tutto il mondo, in allenamenti
e
gare sportive 3.500.000 Atleti. Vi
chiedo di supportare questa iniziativa di raccolta fondi il più
possibile attraverso i vostri canali di comunicazione ufficiali, ( sito,
comunicato stampa, newsletter, facebook, twitter, fan club) a tal fine
allego alla presente banner da utilizzare nella vostra home page. Il link
diretto della pagina dell’asta è il seguente. http://members.ebay.it/ws2/eBayISAPI.dll?ViewUserPage&userid=specialolympics_charity Solamente
contando sul vostro supporto possiamo sperare di coinvolgere il maggior
numero di tifosi possibile e riuscire, insieme, in un bel goal di solidarietà! Nel
dettaglio, come già saprete, il ricavato di questa asta contribuirà
alla copertura delle spese di organizzazione della Special Olympics European
Football Week, settimana interamente dedicata al calcio che si tiene ogni
anno in contemporanea in 50 Paesi europei e coinvolge 50.000 Atleti. In
Italia dal 14 al 22 maggio in varie regioni, vengono organizzati tornei
e percorsi per l’avviamento al calcio, coinvolgendo circa 4000 Atleti delle
scuole e dei Team Special Olympics Italia. Tema
centrale della manifestazione è il calcio unificato che prevede
la presenza di squadre composte da atleti con e senza disabilità
intellettiva che giocano insieme, seguendo un regolamento tecnico Special
Olympics, diffuso a livello internazionale. Maggiori
informazioni sono a disposizione sul nostro sito www.specialolympics.it Ringraziando
anticipatamente per quanto farete ancora per sostenerci , porgo Cordiali
Saluti Lisa
Ferzetti Area
Comunicazione www.specialolympics.it www.specialolympics.org P
+39 06 52246484-5-6 F
+39 06 52246835 M
3494159224
*
Alessandro
Catapano. Ai
romanisti non sta particolarmente simpatico. Chissà perché: GAZZETTA
DELLO SPORT (A. CATAPANO) - Palato fine, richieste esose, è sempre
stato così, anche quando c’era la Rometta. La città giallorossa
si sente caput mundi anche nel calcio, non si sa bene a quale titolo vista
la povertà della bacheca. Anzi, forse proprio per questo: Roma vuole
fortissimamente vincere, o almeno provarci. L’ultimo scudetto è
arrivato dieci anni fa, l’unica coppa europea risale al 1961, praticamente
nella preistoria. La città chiede di essere protagonista, in Italia
e in Europa. Non
si accontenta più di Coppe o Supercoppe italiane. Però Roma
sa anche ragionare, capire, apprezzare gli uomini e i progetti che incontrano
le sue aspirazioni, in cui può ritrovare i propri valori. E, in
questo caso, è disposta a farsi sedurre. Lentamente
È quello che sta capitando col progetto di Thomas DiBenedetto: Roma
lo ha abbracciato subito con entusiasmo, affascinata dal sogno americano;
poi si è posta con scetticismo, ansiosa di notizie; ora mostra di
aver intuito le innovazioni del progetto, la sua possibile portata rivoluzionaria,
l’idea di cambiare il calcio italiano e, perché no, di creare una
filiale italiana del Barcellona. Anche se questo percorso richiederà
qualche anno e non sarà possibile vincere subito. Patti
chiari... In questo solco è arrivata la notizia di Luis Enrique.
Grande calciatore ma tecnico sconosciuto a queste latitudini. Dopo essere
stata solleticata dall’idea di andare a prendere in aeroporto Guardiola,
Villas Boas, Ancelotti o Wenger (ma pure di ritrovarsi con Pioli), il contraccolpo
provocato da Luis Enrique poteva essere forte, traumatico. E invece ieri,
letta la notizia, i tifosi, in maggioranza, hanno apprezzato: giovane,
brillante, raccomandato da Guardiola, che di lui dice addirittura «è
un fenomeno» . E poi il suo Barça gioca come quello dei grandi,
il 4-3-3 è il suo credo e si sa che per questo modulo i romanisti
hanno un debole dai tempi di Zeman. Soprattutto,
i romanisti ieri sposando Luis Enrique hanno votato per il cambiamento,
la svolta epocale. Sono disposti ad assumersi i rischi, ma pure a vivere
il fascino di una sfida nuova, mai vista prima da queste parti. È
un’apertura di credito, non una fiducia illimitata. Roma è accogliente,
ma non fessa. Perciò, inutile raccontarle che Luis Enrique farà
da apripista a Guardiola. Non è così, non sarebbe giusto,
e forse sarebbe pure meno affascinante.
*
Cori
scozzesi: "Ragazzi, troviamo un coro da
mettere sopra questa canzone. E' troppo bello!!!! Da brividi!! Lo
cantano i tifosi del Celtic Glasgow. http://www.youtube.com/watch?v=ZCAN_F-nPC8". Dimmi
che ne pensi, buona giornata, Giorgio". Si
tratta di un coro che avevo segnalato qualche settimana fa, ritmato sulla
base di "I just can't get enough" dei Depeche Mode. Ai
Celtic viene benissimo.
25
maggio 2011: bene. La media spettatori della
Roma nella stagione 2010/11 (tratta dal sito www.stadiapostcards.com,
con una piccola correzione a favore perché gli abbonati stagionali
risultano essere 18.889 e non 18.617), vede un numero di presenze per partita
pari a 34.224. Fatta eccezione per l'anno del Flaminio, è il
numero più basso di spettatori dal 1965/66. Confronta i dati
su questa pagina. In
Serie
A, calano gli spettatori (confronta nella
stessa pagina, da 25.570 a 24.901), mentre in Serie
B si raggiunge il minimo storico: 4.972 spettatori
a partita (lo scorso anno erano 5.120). La
Lega Pro, Prima Divisione, Girone A passa da 1.836 spettatori di media
a 2.267, mentre la Lega Pro, Prima Divisione, Girone B passa da 3.450 spettatori
della scorsa stagione a 2.559. Nel complesso, quindi la
Lega Pro, Prima Divisione (ex serie C1), passa
da 2.643 spettatori a partita nella stagione 2009/10 a 2.413 nella stagione
2010/11. La
Lega Pro, Seconda Divisione, vede il Girone A (ex C2 girone A), passare
da 625 spettatori a partita a 488; il Girone B passare da 723 a 599 e il
Girone C passare da 1062 a 1076. Gli spettatori della stagione 2010/11
di tutta la Lega Pro Seconda Divisione
sono quindi passati da 803 a partita per la stagione 2009/10 a 721 a partita
per la stagione appena conclusa. Si
può complessivamente ritenere, quindi, che c'è stato un calo
generalizzato di spettatori, rispetto alla stagione 2009/10, in tutte le
serie professionistiche. Dati
dell'Osservatorio permettendo.
*
Qualche
e-mail: "Ciao
Lorenzo, in questo ultimo periodo nelle curve è prolificata la moda
casual, mi sta bene. Allora perchè non si ascoltano la musica oi?
Perchè dobbiamo mettere Vasco Rossi su un video ultras, mettiamo
"War on the terraces" dei Cockney Rejects (qui
un video live del
2010 a Novi Sad, cvon tanto di torce e fumoni accesi).
comunque ci sono altri gruppi e altri generi che ascoltano i casuals inglesi
come i Charlatans, primal scream .un saluto". Sapete
bene che mi piace la musica, tra di essa lo street punk, quindi non posso
esimermi dal postare il testo in inglese, tradotto in italiano (con uno
spettacolare finale del tipo "A volte ritornano").
WAR
ON THE TERRACES
GO! It's
a dark place over there the
seats, and the stands are bare, but
you remember not long ago, all the times that we battled there. The
sun, it shines right on the gutter And
you remember that he was there, And
you should know, right there in the fold, that you grabbed him by his hair.
War
on the terraces War
on the terraces It
was war on the terraces War
on the terraces
The
local pub, it stands silent And
all of this town, will be soon and
you remember the pints we would sink and
sing 'the fuzz is watching you' The
youth remember them wagons that took us straight down the nick when
we would sing back to them, don't it make you feel like a prick?
War
on the terraces War
on the terraces It
was war on the terraces War
on the terraces
So
you're looking up, at the terrace and
smile, yeah it breaks your face. And
to the younger generation, we'll be here to take your place!
BATTAGLIA
SULLE GRADINATE
Andiamo! E'
un posto scuro laggiù le
sedie e gli spalti sono vuoti, ma
vi ricordate non molto tempo fa, tutte le volte che lì abbiamo combattuto. Il
sole, brilla a destra sulla grondaia E
vi ricordate che lui era lì, E
dovreste sapere, proprio là nei popolari, che lo avete afferrato
per i suoi capelli.
Battaglia
sulle gradinate Battaglia
sulle gradinate Era
battaglia sulle gradinate Battaglia
sulle gradinate
Il
pub locale, sta lì in silenzio e
tutta questa città, lo sarà presto e
vi ricordate le pinte che ci scolammo cantando
'la polizia ti sta guardando' La
gioventù ricorda quei vagoni che ci hanno portati dritti in questura quando
noi avremmo cantato contro di loro, questo non ti fa sentire come un cazzone?
Battaglia
sulle gradinate Battaglia
sulle gradinate Era
battaglia sulle gradinate Battaglia
sulle gradinate
Così
tu stai guardando in su, verso la gradinata e
il sorriso, sì, ti attraversa la faccia. E
alla generazione più giovane, noi saremo lì per prendervi
il posto!
*
Grazie
a Vincenzo, la classifica definitiva della Coppa
Disciplina che vede per il secondo anno consecutivo la tifoseria della
Juventus come quella più indisciplinata (nonostante siano tesserati)
e la Roma seconda
*
Azionariato
popolare: il movimento dei Supporters Trust è arrivato ad un risultato
storico, che oltretutto riguarda una società dal passato importante,
ovvero l'Ancona, che ha appena vinto il campionato di Eccellenza marchigiana,
e la coppa italia di categoria a livello sia regionale che nazionale, successi
che sono stati celebrati sabato con una festa allo stadio Dorico.
Ma soprattutto l'Associazione Sosteniamolancona (www.sosteniamolancona.it)
nei prossimi giorni presenterà assieme al proprietario del
club lo statuto della nuova società (con la promozione in serie
D si passa dall'Associazione Dilettantistica ad una Srl che vedrà
i tifosi, appunto organizzati nel Supporters Trust, partecipare al capitale
sociale ed avere diritti particolari, da utilizzare a tutela della tifoseria
e quindi dell'identità e del club e della salvaguardia del suo futuro.
Ad Ancona hanno trovato un presidente, Marinelli, che fin da subito si
è mostrato disponibile, ma questo non significa che non abbiano
dovuto lavorare per questo risultato, anzi. Hanno messo in campo professionalità,
competenze, determinazione e tanta passione, il tutto rafforzato dalle
tristi vicende che hanno dovuto affrontare in passato e dalla convinzione
che solo attraverso il coinvolgimento attivo dei tifosi si possano evitare
altre catastrofi. Questo
il comunicato stampa in vista della conferenza: "A
seguito del raggiunto accordo e dell’unanime condivisione dello Statuto
della costituenda US ANCONA 1905 S.r.l., l’Associazione SOSTENIAMOLANCONA
ha indetto per venerdì 20 maggio alle ore 13,15 una conferenza stampa
presso la Sala del Consiglio Comunale per presentare i termini di questa
storica intesa. L’accordo
raggiunto introduce per la prima volta in Italia un innovativo modello
di governance, attribuendo ai sostenitori dei colori biancorossi un peculiare
ruolo di supporto al proprio Club e di presidio del valore che i tifosi
e il territorio di riferimento rappresentano per il proprio Club, anche
tramite la partecipazione al capitale sociale e agli organi direttivi. Alla
conferenza stampa saranno presenti i rappresentanti di SOSTENIAMOLANCONA
e quelli dell’US ANCONA 1905. Nell’occasione
verrà presentato il programma della Festa Dorica che si svolgerà
sabato 21 maggio 2011 c/o lo stadio Dorico, momento in cui lo storico accordo
verrà sancito con la firma dello Statuto della nascente US ANCONA
1905 S.r.l. da parte dei rappresentanti dell’Associazione SOSTENIAMOLANCONA. L’Associazione
SOSTENIAMOLANCONA è membro ufficiale di Supporters Direct, organizzazione
riconosciuta e supportata dall’UEFA e dalle istituzioni comunitarie. Area
Comunicazione Sosteniamolancona"
*
I Millwall
omaggiano l'allenatore del West Ham in occasione dell'ultima casalinga
degli Hammers:
Passiamo
ad altro: "L’Associazione
Frusley Soccer Promotion, nelle giornate del 01 e 02 Luglio 2011 organizza
il 1 ° Torneo Frusley Street Soccer Cup 2011 – “Torniamo a Giocare
in Strada”. La
prima edizione avrà la cornice della Splendida Città di Rocca
di Papa (RM), per poi ripetersi nella città di Roma e Napoli. Il
torneo, vedrà sfidarsi bambini ed adulti in partite di calcio 3
contro 3 sul campo da gioco, un’area di m 18 x 9 con sponde in legno. La
durata degli incontri sarà di 10 minuti, le categorie interessate
sono le seguenti: SENIOR
(18+ Anni), JUNIOR (14/17 Anni), BAMBINI (9/13 Anni), PICCOLI (5/8 Anni) Per
Iscrizioni ed maggiori informazioni sull’iniziativa visitate: http://www.frusley.com/streetsoccercup.htm Si
Giocherà nella PIAZZA DELLA FUNICOLARE I
Bambini ed i Piccoli giocheranno il 01 Luglio a partire dalle 15.30 i
Junior ed i senior giocheranno eliminatorie Finali e Finalissima il sabato
2 ha partire dalle ore 10.00 del mattino I
premi per i senior saranno Viaggi, Computer Portatile, Cene Per
i bimbi Coppe e Omaggio per tutti".
Articolo
de Il Romanista: IL
ROMANISTA (D. GALLI/C. ZUCCHELLI) - I manager americani sono al lavoro
per costruire la Roma. La nuova Roma. Mentre Pallotta è decollato
domenica sera alla volta di Londra, dove nei prossimi giorni potrebbe incontrare
Baldini, loro sono rimasti. Gli uomini degli americani, sei o sette alle
dipendenze della AS Roma DiBenedetto LLC, hanno assistito alla partita
con la Samp in tribuna autorità, assieme all’avvocato dello studio
Tonucci, Mauro Baldissoni. Tutti, anche la squadra, si aspettavanodi vedere
Pallotta fare capolino. Qualcuno
è rimasto deluso, quando ha saputo che uno degli esponenti di spicco
della cordata a stelle e strisce era già ripartito. Ufficialmente,
perché la nube fuoriuscita dal vulcano islandese Grimsvotn metteva
a rischio il volo per Londra. Ufficiosamente, per motivi di opportunità.
I manager, dicevamo. Non si sono limitati a vedere la partita. Sono stati
condotti all’interno dell’Olimpico. Hanno fatto un’autentica visita guidata
nelle zone dello stadio più importanti dal punto di vista strategico.
Hanno apprezzato in particolare l’area hospitality. Avevano del materiale
con loro. Della documentazione. Delle relazioni. L’attuale dirigenza si
è messa a completa disposizione della nuova proprietà per
offrire un quadro preciso della situazione. Ci sono parecchi nodi da sciogliere.
E in fretta, pure.
Il
primo, non per importanza ma per tempi, è forse il ritiro a Riscone
di Brunico. Non ci sarebbe ancora nessuna firma, ma considerato che la
squadra lascerà Trigoria venerdì, e che si radunerà
a Roma tra un mese appena, andranno date il prima possibile delle risposte.
C’è poi la questione abbonamenti. Dovrebbe essere presentata a fine
giugno. A Trigoria hanno fatto diverse proposte, ora attendono delle risposte.
I manager, che ieri avrebbero incontrato anche la responsabile pianificazione
e controllo Cristina Mazzoleni, sono a Roma apposta. È probabile
che vengano studiate delle formule che permettano di abbinare l’abbonamento
a servizi che nulla c’entrano con il calcio. Il programma della tessera
del tifoso andrà avanti, se non altro perché esiste una circolare
ministeriale che la Roma è tenuta a rispettare (su
questo gradirei un confronto con l'amico Daniele: per quale motivo una
Società di diritto privato deve rispettare una circolare ministeriale
che, in quanto tale, vale unicamente all'interno dell'amministrazione?).
Arrivano i manager americani, ma resta da definire l’organigramma societario.
Per ora, ha detto addio solo la proprietà. La famiglia Sensi lascia
dopo 18 anni, uno scudetto, due coppe Italia e due supercoppe italiane.
Rosella Sensi ha vissuto con particolare trasporto questo momento così
difficile. Dopo aver ricevuto un mazzo di fiori in tribuna da Totti, De
Rossi, Perrotta, Cassetti e Pizarro, è andata negli spogliatoi per
salutare la squadra. Sono stati minuti intensi. La Sensi si è commossa.
«È stata un’esperienza bellissima, in bocca al lupo per tutto»,
ha ringraziato tra le lacrime.
Il
giorno dopo, in Lega, ha raccontato cosa si prova a lasciare quello che
non è stato un bene di famiglia, ma qualcosa di più. Perché
la Roma è sorella e amica, anche se sei il suo presidente. «Sono
ancora emozionata. Nella mia storia alla Roma - ha detto ieri a Milano
- ci sono stati tanti momenti belli ma quello di ieri sera (domenica, ndr)
è stato molto molto toccante. Cosa viene in mente per sintetizzare
questa lunga presidenza? Il ricordo di mio padre, sicuramente il suo ricordo.
Vorrei che fosse ricordato per tutto quello che ha fatto. Cosa mi direbbbe
oggi in questo primo giorno di “vita nuova”? Io lo so, ma vorrei lasciarlo
per me, anche perché, a prescindere dal ruolo del presidente, la
Roma sarà sempre nel cuore della famiglia Sensi. Storicamente la
Roma è nata un po’ nel segno della famiglia con mio nonno Silvio.
Non potremmo mai vivere senza la Roma, naturalmente come tifosi».
E adesso? «Per la famiglia sarà un po’ difficile, ma accogliamo
a braccia aperte i nuovi proprietari. Da loro ci aspettiamo grandi cose,
hanno una grande responsabilità. Per i tifosi la Roma è una
cosa unica per cui li aspetta un compito arduo, bisogna stargli vicino».
A chi le domanda cosa le abbia confidato Totti, risponde così: «Sono
cose nostre. Siamo come fratello e sorella». Per la Sensi si potrebbero
aprire le porte della Lega di Serie A. Adriano Galliani non si è
voluto sbilanciare: «Una donna presidente? Non lo so. Vedremo».
Più possibilista è sembrato l’amministratore delegato dell’Inter,
Ernesto Paolillo: «Vediamo cosa succede. Siamo aperti ad esaminare
tutto».
*
Fondazione: 24
maggio 2011: per chi avesse ancora dubbi del
regime...: "Buona
sera Lorenzo, mi
chiamo Elisa, mi è stato suggerito di scrivere a te per segnalarti
una cosa accaduta ieri ai tornelli (sicuramente ne sei già informato).
Ieri sono stati distribuiti dei volantini per la disdetta della tdt, ne
ho preso uno e l'ho messo in borsa. Ai tornelli durante la perquisizione
la poliziotta ha preso il foglio (piegato) e, senza aprirlo, ha detto "questo
no". Ora in borsa avevo 3/4 giornali..Singolare che sia andata a colpo
sicuro. Non sono una cretina so che è stato fatto apposta, ma non
si stava facendo propaganda di nessun tipo. Si stava solo informando come
procedere per la disdetta. Il prossimo anno porto dei volantini per disdire
il canone RAI, dici che fanno lo stesso scherzetto? Mi
hanno detto di ragazzi, che stavano distribuendo queste informative, a
cui sono stati sequestrati tutti i fogli. Questa seconda cosa prendila
con le molle perchè è un sentito dire appunto. Un
saluto e Forza Roma!". Regime,
parte II: "lorenzo buonasera a roma samp
supero i tornelli e il tipo in divisa di turno mi chiede di fargli vedere
i giornali. gli faccio i complimenti, perchè in 15 anni allo stadio
a nessun poliziotto era mai venuto in mente di controllarmi il giornale!! lui
li sfoglia (erano 5 o 6 vista la pioggia) e mi dice "ora capisci il perchè..
hanno distribuito dei fogli contro il sistema" non
avevo visto quel foglio, ma era chiaro che sarebbe stato qualcosa contro
la tessera, non un incitamento a commettere un reato! gli
ho chiesto "è un reato d'opinione che volete censurare? non è
questo un regime?" e poi ho chiesto anche al suo capo.. mi
dice il capo che non viviamo in un regime perchè se ritenessi che
fosse stato leso un mio diritto potevo rivolgermi alle sedi opportune..
e la presenza di una magistratura che avrebbe detto se avevo ragione o
torto mi garantiva che non vivevo in un regime.. .... (beh,
sì, immagino che il poliziotto abbia infatti rilasciato un regolare
verbale di sequestro del volantino per poter ricorrere a un giudice...!
Peccato non essere stato lì... n.d.L.) non
mi ha perquisito. non cercavano armi. un foglio di carta che invitava a
mandare due raccomandate. incredibile. matteo
mossa forza
roma". Questo
il volantino, definito essere "contro il sistema" e perciò sequestrato. Ormai
rasentano il ridicolo e mi chiedo per quale ragione, se quel volantino
è sequestrabile (oltretutto senza verbale), per quale ragione non
sequestrano anche questo sito, visto che - allora - anche questo sito è
"contro il sistema".
*
Libro
Vecchia Guardia: "CIAO LORENZO. HO
FINITO DI LEGGERE IL LIBRO DELLA VECCHIA GUARDIA.. RINGRAZIA CHI LO HA
REALIZZATO… E’ SPETTACOLARE… E ORA FA BELLA MOSTRA DI SE NELLA MIA LIBRERIA". Mirko:
"Ciao Lorè, probabilmente lo avevi già pubblicato,
ma voglio comunque proporti il link ad un montaggio video creato da Barbara,
ultras come noi. un lavoro splendido che racchiude in 4 minuti con il commento
sonoro di Vasco, il concetto profondo della stagione vissuta in curva Sud.
"Eh già...NO FAX!" è il titolo e già puoi capire bene
il senso. Mi sembra il giusto e degno modo per cocnludere una stagione
che squadra e società hanno vissuto in maniera pietosa, mentre per
noi, la parte SANA del calcio è stata a dir poco esaltante, fatta
d'orgoglio, coerenza e sana ribellione. In attesa di viverne un'altra e
un'altra e un'altra...finchè morte non ci separi.... NON CI CACCERETE
MAI DA QUI, NOI SIAMO GLI ULTIMI ROMANTICI E QUESTO POSTO LO DIFENDEREMO
SEMPRE! AVANTI
CURVA SUD NON TESSERATA! https://www.youtube.com/watch?v=ezwa2MvYLYI&feature=player_embedded#at=31
Mirko
Milano:
lorè guarda lo striscione che ha messo la curva dell'inter durante
la partita di ieri!!!!!!!! so merde cmq però questo
conferma quello che diceva l'articolo
che aveva linkato tu, quello della gazzetta dello sport, spettacolo lorè,
daje che....."vince sempre chi più crede chi più a lungo
sa patir" !!!!!!!!!!!!!
Bilbao
e altro, Stefano: "Volevo segnalare due
cose, due belle (tanto per cambiare) storie di calcio. La prima e’ un mio
vecchio pallino, lo sai bene. Dopo nove anni il Wimbledon e’ tornato nella
Football League. Una tifoseria, che di fatto si e’ ribellata al calcio
moderno e ad un padre padrone che aveva deciso di spostare il club a piu’
di 100 km di distanza dal quartiere dove era nato, ne ha formato uno nuovo,
ha ricominciato da zero e dopo cinque promozioni lo ha visto rientrare
nel cd calcio che conta (l’MK dons, o Franchise, invece ha perso le semifinali
dei play off, cosa buona e giusta). Altra
segnalazione: tra le squadre “spagnole” qualificate alla Europa League
del prossimo anno c’e’ l’Athletic Bilbao. Ora, visto anche l’argomento
di alcuni interventi sul tuo sito in seguito all’articolo di Bocca, confesso
di esseremi scoperto molto provinciale. Per me la squadra basca e’ il massimo
che un tifoso come me possa desiderare (oltra ad una situazione societaria
tipo Wimbledon). Questi nel calcio di oggi, spoglio di ogni poesia e privo
di sentimenti come passione, orgoglio e sano agonismo, ancora reclutano
e fanno giocare solo giocatori baschi. La loro ultima risorsa e’ la “cantera”,
il settore giovanile da dove escono molti dei titolari e ogni tanto quei
talenti che poi saranno venduti per far respirare le casse del club, come
di sicuro succedera’ a Fernando Llorente quest’estate. Non vincono niente
da anni, dal 1984 per essere precisi, ma ai tifosi va bene cosi’. Saro’
provinciale ma io li invidio. Hanno sacrificato coppe e trofei sull’altare
della loro identita’ come tifoseria e come popolo. Hanno un legame con
la squadra che va oltre i risultati sportivi. Non sono mai retrocessi,
unica squadra insieme ai plurimiliardari di Barcellona e Real Madrid. Danno
ogni stagione un esempio, dimostrano che ci sono cose piu’ importanti nel
calcio del semplice vincere. Che non si puo’ passare sopra a tutto, che
non si possono accettare individui discutibili, in campo e/o fuori, a braccia
aperte solo perche’ forse porteranno dei risultati migliori. Se il calcio
non e’ solo un gioco, e lo diciamo sempre, allo stesso modo i tre punti
non sono tutto. Saro’ provinciale ma la penso cosi’".
*
Nella
prima riga qui sotto, Supertifo del 30 marzo 1999. Alla seconda e
terza riga altro Supertifo del 4 febbraio 1997. Avvertenza per i giornalisti
del Corriere della Sera e di Repubblica: si tratta di un giornalino di
12 anni fa. Per favore nella prossima inchiesta che fate, tenetelo presente
nella vostra solita tabellina riassuntiva dei "gruppi della Curva Sud".
22
maggio 2011: le foto di Roma/Sampdoria
on line a tarda notte.
Roma/Sampdoria,
fuori
Roma/Sampdoria,
fuori
Roma/Sampdoria,
fuori
*
Da
Repubblica:
"CALCIO,
DIRITTI TV; ROMA: AMERICANI PRONTI AD AZIONE CONTRO SENSI La
vicenda dei diritti televisivi rischia di diventare il terreno dell'ultimo
e più duro scontro tra la nuova e la vecchia Roma. Gli americani
di Tom Di Benedetto sono determinati a impugnare ogni accordo sottoscritto
in Lega da Rosella Sensi che riguardi la ripartizione degli utili tv. I
dati elaborati non sembrano lasciare dubbi alla nuova proprietà
giallorossa: aderendo alla proposta delle altre quattro grandi (Juventus,
Milan, Inter e Napoli) la Roma rischia di lasciare sul tavolo diversi milioni
di euro, mentre il criterio di suddivisione proposto dalle altre 15 squadre
di serie A farebbe sensibilmente aumentare i ricavi della società
giallorossa. Fino ad oggi Rosella Sensi ha sempre sostenuto la posizione
delle quattro grandi, senza mai consultarsi con la nuova proprietà".
Evidentemente
nun sapevano fa i conti... ma ce ne eravamo accorti...
*
Daniele:
"Ciao,
sono sempre Daniele. Ecco un'altra foto per sottolineare l'inutilità
della TdT. Ciao e sempre Forza Roma".
*
Questa
è bella (in parte da L'Espresso"): "SUI
RAPPORTI DI BENEDETTO -> CIA... http://www.greenstudioservice.com/tutti-gl...alla-conquista/ Proviamo
a spostarci a Washington, la capitale. Al numero 1401 di K street, a circa
500 metri di distanza dalla Casa Bianca c’è la sede di una società
che si chiama Jefferson, Waterman International (Jwi). Di Benedetto è
il chairman, ossia il presidente non operativo del consiglio di amministrazione.
La società viene definita come “una ditta che fornisce al governo
federale rappresentanza e consulenza sia politica sia strategica a governi
stranieri e multinazionali”. Il
fondatore Charles Waterman ha lavorato per decenni ai massimi livelli della
Cia. È stato vicepresidente del National Intelligence Council e
capo delle operazioni di spionaggio statunitense in posti come il Kuwait,
l’Arabia Saudita, l’Egitto, il Libano e la Giordania. Tutti gli altri rappresentanti
di Jefferson Waterman vengono dai ranghi delle forze armate o dai servizi
dell’intelligence americana. ..leggendo
questo libro http://www.thrillermagazine.it/imgbank/NEWS/servizi.jpg ..si
dice che nel rapimento dell'imam abu omar a milano da parte di agenti americani
in collaborazione con servizi italiani ed egiziani...l'imam fu trasferito
da milano ad aviano...da li in germania a ramstain e poi volo dalla germania
al cairo...il volo da ramstain al cairo fu fatto con l'aereo GULFSTREAM
dei BOSTON RED SOX!!...che coincidenze..... girovagando
su internet ww.commondreams.org/headlines05/0320-04.htm ttp://cdn-www.airliners.net/aviation-photos/photos/0/4/0/1345040.jpg ...mo
se capisce perché la sensi ed il palazzo hanno mollato:-)".
Altri
incidenti in Argentina: "La
partita che l'Estudiantes stava vincendo 2-0 sull'Huracan, è stata
sospesa dall'arbitro al 32' minuto di gioco nello stadio Tomàs Adolfo
Ducò di Buenos Aires, a causa dei violenti incidenti tra tifosi.
I tifosi dell'Huracan, irritati e delusi per la loro squadra vicina alla
retrocessione, hanno iniziato a lanciare pietre e bastoni nel settore dei
tifosi dell'Estudiantes che hanno risposto al lancio di oggetti. Davanti
a questi episodi, l'arbitro ha deciso di sospendere la partita che continuerà
in un'altra data e a porte chiuse. L'Estudiante era in vantaggio 2-0 al
momento dell sospensione, grazie ai gol di Juan Pablo Pereyra al 5' e di
Hernàn Rodrigo Lòpez al 28'. Risultato che complica la situazione
dell'Huracan, a quattro partite dalla fine del campionato. (spr)". http://www.youtube.com/watch?v=NYlFO9aVets http://www.youtube.com/watch?v=08G94UoVkws
Errare
è umano, perseverare diabolico. La serie A persevera in un vizio
tutto italiano: continuare a vivere di televisione e di diritti tv e non
saper camminare sulle proprie gambe, cioè sulla forza del prodotto
calcio. La serie A si specchia, come una donna un po' vanesia, all'interno
dei propri confini, senza correre oltre. Secondo le stime di StageUp, il
campionato che si chiude oggi termina con un giro d'affari in linea con
quello dell'anno precedente (1,685 miliardi contro i 1,736 del 2009/2010),
ma vede crescere ancora i ricavi derivati dalla tv (57% contro il 52% dell'annata
passata). Dipendenti
dalla tv Malattia
antica, quella della tv: dodici anni fa in serie A, i diritti valevano
mille miliardi di vecchie lire, oggi circa 800 milioni di euro netti che,
dal 1° luglio, secondo quanto previsto dalla legge Melandri, saranno
ceduti in modo collettivo e divisi in base a una quota fissa, ai risultati
sportivi e al bacino di utenza. Proprio su questo punto, da settimane,
la bufera spacca la Lega Calcio e divide presidenti e società. Le
cinque big contro le altre 15, Agnelli contro Beretta, Galliani contro
tutti. La conflittualità dipende dalla posta in palio: le società
di A vivono di diritti tv. Spiega Giovanni Palazzi, presidente di StageUp,
una delle società di riferimento nella consulenza sul business dello
sport: «La quota della tv sui ricavi totali continua a salire, mentre
i leader europei traggono il 30-40% dai diritti media». E il mercato
televisivo, in Italia almeno, non può crescere: Mediaset e Sky trasmettono
tutte le partite di A e B, mentre, ad esempio in Inghilterra, solo il 40%
della Premier League si può vedere tranquillamente sul divano di
casa. Piange
il botteghino Il
tutto esaurito davanti alla tv ha reso pigri gli appassionati, la violenza
negli stadi e i vincoli della tessera del tifoso hanno fatto il resto:
in questo campionato, gli 8,8 milioni di biglietti venduti (erano stati
9,2 milioni nel 2010 ma mancano le partite di oggi al termine) valgono
quanto l'annata precedente e cioè il 12% del fatturato totale. E
poi, perché andare allo stadio, dove mancano i servizi, dove i seggiolini
non sono comodi: fino a quando i club non costruiranno stadi di proprietà
(si veda articolo a fianco), non saranno in grado di far lievitare il giro
d'affari, e non lo faranno finché non saranno trovate regole semplici
per realizzare in project financing queste strutture. Resteranno "nani"
rispetto ai competitor europei: senza il fatturato di edifici di terza
generazione non si va lontano, il rischio serio è quello di chiusura.
Ancor di più ora, con il fair play finanziario imposto dal presidente
dell'Uefa, Michel Platini, che vuole portare i 660 club dei 53 campionati
più importanti d'Europa a un livello di pareggio finanziario, entro
il 2017. Dal 1° giugno, le regole Uefa prevedono che per il primo triennio
le squadre non possano accumulare un debito superiore ai 45 milioni di
euro complessivi e il debito potrà essere appianato dal presidente,
ma solo in cambio di nuove azioni, non come prestito a fondo perduto.
*
E-mail:
"Ciao
Lorenzo, volevo segnalarti l'inizio dei playoff scudetto Primavera che
quest'anno si disputeranno a Montecatini e dintorni. La
Roma gioca sabato 4 Giugno alle 17 allo stadio di LUCCA. Ancora nessuna
notizia per i biglietti. Ovviamente.....TUTTI
A LUCCA. Davide". Altra
mail: "Caro lorenzo, ti segnalo un articolo
di fabrizio bocca sulla repubblica http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/roma/2011/05/20/news/delio_rossi_laziale_tab-16516083/?ref=HRPS-1
. il
suddetto fabrizio bocca è a me assolutamente odioso, e penso che
abbia un acceso senso di antiromanismo, in particolare (ovviamente) nei
confronti di totti e de rossi contro i quali si scaglia spesso e volentieri.
(se ti va puoi andare a vedere il suo blog sempre su repubblica di qalche
settimana fa, in cui pur lodando totti per i suoi 206 gol, non è
riuscito a esimersi dal criticare dei suoi atteggiamenti e modi di fare). A
prescindere da tutto cio tuttavia concordo in pieno con quanto detto in
questo articolo. penso sinceramente che dobbiamo uscire da questi schemi
da squadra provinciale e oltretutto renderci conto che delio rossi è
una persona secondo me molto seria, assolutamente avulsa dalla becera e
classica mentalità laziale (vedi lotito). credo che tu non sarai
perfettamente daccordo con me, ma ci tenevo a esprimere questa opinione. complimenti
come al solito e sempre forza roma (e lazio merda) giulio. In
effetti, pur comprendendo il discorso, non sono d'accordo. Il successo,
le affermazioni, le vittorie, non possono essere sovraordinate al sentimento. E
il sentimento mi dice che Delio Rossi in quella fontana poteva pure affogarci. Forse
sarei stato un po' triste per questo, dopo averglielo augurato, ma di certo
non avrei pianto. E
allora, chi lo dice che è provinciale fossilizzarsi sui sentimenti?
Forse è limitante, non c'è dubbio, ma io sono per il provincialismo.
Il provincialismo che rompe il culo agli altri provincialismi. Fosse per
me tornerei all'Italia dei Comuni! Il
mondo di Bocca è diverso e si basa sull'internazionalismo economico/professionale:
un allenatore è bravo ed allora non conta il sentimento di chi lo
deve accogliere. Non
sono contrario tout court ad accogliere ex laziali nelle
file della Roma (è comunque certo che sono i meno graditi) e in
questo senso non sono "provinciale" nel senso voluto da Bocca. Sono
invece del tutto contrario ad accogliere ex laziali che abbiano
dato prova di "lazialità" maggiore rispetto ad altri. Così
come sono contrario ad accogliere giocatori o allenatori che, pur non laziali,
abbiano dato prova di antiromanismo. E
Delio Rossi è uno di questi. Quindi,
per riprendere un'altra delle frasi di Bocca e per concludere, io nel Raccordo
Anulare ci sto e ci rimango. Ma
questo non vuol dire che non possa dichiarare guerra al mondo, con un esercito
forte ma anche amato dal popolo.
*
Finale
Coppa Italia: "Ciao Lorenzo, questa mattina
ho acquistato il biglietto per la Finale di Coppa Italia (ovviamente la
NOSTRA Curva Sud). Ho letto ciò che hai scritto ieri quindi ti comunico
che la maggior parte delle persone presenti (molti interlazisti e qualche
palermitano) ha preso tranquillamente i biglietti per se e per altri con
la sola fotocopia del documento. 'Ricevitoria che vai...usanza che trovi!'. Meglio
così!
*
Comunicato
stampa ricevuto: "Non
si tratta di raccogliere soldi... ne di acquistare biglietti, poiché,
grazie a molti amici, già un migliaio dei circa 1.300 posti in sala
sono stati acquistati... Si
tratta di svegliare un tantinello l'opinione pubblica riguardo questa ignobile
3 giorni mondiale denominata "giornata dell'orgoglio pedofilo"... e sulla
PEDOFILIA in senso generale. Vi
chiedo solo, per quanto possibile, di dare un minimo di diffusione all'iniziativa,
anche semplicemente promuovendo l'Evento Facebook e nel web, nelle modalità
che riteniate più opportune. Nel comunicato allegato, leggendo le
poche righe riguardo la "finalità dell'opera" troverete tutte le
risposte possibili. Non
aggiungo altro, se non che questa bella storia è nata esclusivamente
dal cuore di genitori ed esseri umani. http://www.facebook.com/l/7cd209rkr1yQsIh4-_RF60Fz2nA/www.artefatti.it/inferno/comunicato%20stampa.pdf 21
maggio 2011: mancavano le foto di Inter/Roma
di Coppa Italia.... finalmente ora ci sono. Come potete vedere, la
gabbia per i non tesserati, visto il boicottaggio, è miseramente
saltata.
Il
ricatto per venedere le loro carte di credito prosegue: "Caro
Lorenzo, ti scrivo questa mail per segnalarti le decisioni prese in merito
alle partite di lega pro di playoff e playout. Direttamente dal sito dell'osservatorio: "Per
le seguenti gare di Lega Pro, “Hellas Verona - Sorrento”(play off),
“Salernitana - Alessandria” (play off), “Foligno - Ternana”
(play out), “Juve Stabia -Benevento” (play off), “Viareggio
- Cosenza” (play out) e “Taranto - Atletico Roma” (play off),
considerato che il “settore ospiti” degli stadi interessati risulta di
capienza tale da poter soddisfare solo le richieste di coloro che sono
in possesso della “tessera del tifoso”, la Lega Italiana Calcio Professionistico,
d’intesa con le società “prime nominate”, è invitata a disporre,
in sede di pianificazione della vendita dei biglietti, che i tagliandi
nelle Regioni/Province che originano la trasferta siano riservate ai soli
possessori della “tessera del tifoso”. La vendita dei tagliandi, il giorno
della gara, sarà riservata ai soli residenti nelle Regioni/Province
dove avrà luogo l’incontro." Peccato
che, solamente a Salerno, il settore ospiti abbia una capienza di 2000
spettatori. Quindi vogliono farci credere che ad Alessandria abbiano sottoscritto
oltre 2000 tessere del tifoso, a fronte di una media spettatori in casa
di 1786 anime??? Lo stesso discorso può essere fatto a Verona. Il
Sorrento ha una media in casa di 1000 spettatori e non mi sembra che il
Bentegodi abbia un settore ospiti tanto piccolo... Saluti,
Gianluca". Ammazza
che bugiardi. Di prima categoria!
* Tessera
del tifoso, interrogazione del Sen. Peduca (Radicali/PD) al Ministro Maroni
20/05/2011
- 13:31 La
tessera del tifoso continua ad essere oggetto di polemica. Dopo il servizio
mandato in onda da Report domenica scorsa e dopo varie denunce delle Associazioni
dei consumatori (ieri quella dell'Aduc), oggi arriva l'interrogazione del
Senatore Marco Peduca (Radicali/PD) che chiede al Ministro dell'Interno
Roberto Maroni di intervenire per obbligare le società calcistiche
a prevedere anche tessere "base" che non comportino l'obbligo di stipulare
un contratto di credito o simile con una determinata banca. Nell'interrogazione
del Sen. Peduca si legge che "secondo le direttive dell'Osservatorio Nazionale
sulle Manifestazioni sportive la tessera del tifoso doveva essere rilasciata
al singolo dalle società sportive, e che il singolo poteva prestare
o meno il proprio consenso ad attività di marketing, ulteriori rispetto
alla finalità della Tessera stessa". "Invece - continua il Senatore
- nella prassi quasi tutte le squadre di calcio obbligano i richiedenti
la Tessera del Tifoso a stipulare unitamente un contratto con un istituto
bancario per il rilascio di una carta bancaria prepagata; in questo modo
il singolo è costretto a fornire ad una banca - fra l'altro scelta
dalla società sportiva - tutti i propri dati personali, compresi
dati sensibili quali quelli giudiziari relativi all'emissione di Daspo,
alle eventuali condanne penali e ai processi in corso a proprio carico". Peduca
ha ricordato che il Garante Privacy ha sollevato forti perplessità
sulla mancanza di chiarezza di gestione e trattamento di questi dati da
parte di società sportive e società terze. Si ribadisce che
"una simile prassi è illegittima poiché subordina l'accesso
a determinati settori dello stadio, o l'acquisto di un abbonamento, alla
stipulazione obbligatoria di un contratto con un istituto di credito".
Il Senatore Peduca ha chiesto se il Ministero intenda provvedere e quali
azioni intenda intraprendere per porre fine a questa situazione".
*
La
distruzione del calcio prosegue:
Fiorentina-Firenze:
è crisi. Se il Savona batte la Juve...
20/05/2011 Il
dato è impietoso e sinceramente riempie il cuore di tristezza: i
tifosi della Fiorentina si stanno disamorando della propria squadra del
cuore, allo stadio in sostanza non ci va più nessuno. La
sentenza è forse fredda e brutale ma, numeri alla mano, siamo davanti
alla realtà dei fatti. Prima di ogni considerazione, un chiarimento:
i numeri di cui disponiamo sono quelli ufficiali e questo vale per tutte
le stagioni prese in considerazione. Le varie assenze degli abbonati a
questa o quella partita testimoniate dai lettori ottici dei tornelli non
sono qui prese in esame e renderebbero eventualmente ancora più
triste il dato di quest’ultima deprimente stagione. Nell’era
Della Valle, mai come quest’anno i tifosi viola hanno lasciato sola la
propria squadra. La media spettatori al Franchi della stagione in corso
è pressoché ridicola: appena 23.608 spettatori a partita.
Il numero è imbarazzante se paragonato alle altre stagioni sotto
la gestione degli imprenditori marchigiani, serie B e C2 comprese. A vedere
Gubbio, San Marino, Imolese e compagnia bella c’erano, in media, 24.533
spettatori. Numeri inesorabili e tristi. Non ci credete? Ecco i dati stagione
per stagione:
2002-2003
(Serie C2): media 24.533 2003-2004
(Serie B): media 25.887 2004-2005
(Serie A, salvi all’ultima giornata): media 34.202 2005-2006
(Serie A): media 33.044 (Fiorentina-Chievo giocata in campo neutro a Perugia) 2006/2007
(Serie A): media 29.880 (Fiorentina-Udinese giocata a porte chiuse) 2007/2008
(Serie A): media 32.387 2008/2009
(Serie A): media 31200 2009/2010
(Serie A): media 27.428 2010/2011
(Serie A): media 23.608
Come
si può ben vedere i dati sono inesorabili e lasciano poco spazio
alle interpretazioni. E’ vero che negli ultimi due anni la crisi economica,
la tessera del tifoso, le limitazioni delle trasferte dei tifosi ospiti
a Firenze, le variegate offerte televisive al ribasso e le tante belle
invenzioni del calcio italiano sono elementi che hanno allontanato la gente
dagli stadi, ma è altrettanto vero che se Hutwelker, Nicodemo, Cicconi
ed Evacuo "tiravano” più di Gilardino, Vargas e Montolivo un motivo
ci sarà. Il tutto in una stagione, come quella 2010-2011, in cui
non ci sono state nemmeno partite europee: chi voleva spendere per seguire
la Fiorentina "live” aveva a disposizione solo campionato e coppa Italia
(durata peraltro molto poco). Se
non basta il dato della media spettatori, eccone un altro, ovvero quello
delle presenze totali al Franchi dell’era Della Valle: dal primo anni di
serie A ad oggi il calo è stato (secondo i dati ufficiali) di qualcosa
come 201.286 spettatori per le gare casalinghe della Fiorentina. Si è
passati dai 649.834 spettatori totali del 2004/2005 ai 448.548 del 2010/2011.
Per giunta l’anno di serie C2, come totale di presenze, si è avvicinato
a quello che si sta per concludere: a vedere la Fiorentina prima di Viercowood
poi di Cavasin al Franchi ci furono 417.059 tifosi con tanta passione per
una squadra che pochi mesi prima aveva espugnato Wembley con gol del più
grande centravanti degli anni ’90, ovvero Gabriel Omar Batistuta. Questi
i dati ufficiali per quanto riguarda il totale delle presenze al Franchi
dell’era Della Valle: 2002/2003
(Serie C2): 417.059 2003/2004
(Serie B): : 595.390 (più oltre 40mila spettatori per lo spareggio
di ritorno col Perugia) 2004/2005:
649.834 2005/2006:
627.842 (Fiorentina-Chievo giocata a Perugia) 2006/2007:
537.841 (Fiorentina-Udinese giocata a porte chiuse) 2007/2008:
596.351 2008/2009:
592.795 2009/2010:
521.127 2010/2011:
448.548 Ma
non finisce qui: il dato forse più allarmante è quello relativo
agli abbonati. E’ vero che qui la scusa della tessera del tifoso regge
bene (basti pensare ai tanti ragazzi del Parterre che non hanno fatto l’abbonamento
come segno di protesta), ma è un dato di fatto che il numero degli
li abbonati alla Fiorentina 2011-2012 è il più basso dell’intera
era Della Valle, serie B e C2 comprese. I tifosi viola che dettero fiducia
incondizionata ad una squadra che non aveva nemmeno i palloni per allenarsi
nel 2002 furono16.648 contro gli appena 16.077 di quest’anno! E’ vero,
il prezzo era meno della metà ma anche lo spettacolo offerto: che
vi scrive si è visto tutta la serie C2 dalla curva Fiesole e, per
quanto amore avesse tutto il Franchi per quei "pedatori” in maglia viola
in mezzo al campo, le partite erano tutt’altro che manna per gli occhi.
Dal primo anno di serie A ad oggi, la Fiorentina ha perso oltre 6mila abbonati:
nel 2004/2005 erano 23.619 (l’anno prima in serie B da ripescati 21.425,
mente il record dell’era Della Valle è 24.645 nell’anno del mercato-boom
dell’estate 2008, l’anno dei colpi Gilardino, Vargas e Felipe Melo. Da
allora siamo passati ai 20.349 del 2009/2010 fino ai 16.077 di quest’anno. Molti
daranno la colpa allo stadio inospitale, al Franchi che non è un
impianto moderno e coperto, al parcheggio che si trova male e via andare
fino alle scuse più stravaganti tipo improbabili paragoni con impianti
inglesi e tedeschi: fatto sta che a vedere la Fiorentina non ci va più
nessuno ed il Franchi è lo stesso che ospitò (dato ufficiale)
36.548 spettatori per Fiorentina-Savona, gara che sancì la matematica
promozione dei viola dalla C2 alla B. Tanto per portare un paragone, quest’anno
la gara col maggior numero di spettatori è stata Fiorentina-Juventus
con 34.483 presenze. Se Fiorentina-Savona batte Fiorentina-Juventus non
ci sono scuse che tengono: la gente si è disamorata della Viola.
E se giri per strada, chiedi alla gente, entri in un bar qualsiasi e domandi
a qualsiasi "tifoso medio” se ha intenzione di fare (o rinnovare) l’abbonamento,
la risposta più frequente è sempre la stessa: "Bisogna vedere
chi comprano, ma per ora credo proprio di no”. Un
disamore ed una crisi che vengono da lontano e sui cui motivi ci impegniamo
a riflettere in un secondo momento, ma come si suol dire "carta canta”
e i dati parlano molto più chiaro di quanto non abbia fatto finora
la dirigenza viola sul futuro gigliato: Firenze sta mollando la Fiorentina,
qualcuno faccia qualcosa! Giacomo
Rosati (g.rosati@fiorentina.it)
20
maggio 2011: e-mail: "Ciao
Lorenzo, voglio solo ricordare agli amanti del vecchio football che domani
(20/05) inizia la vendita libera per la gara Palermo-Inter(Lazio)...non
serve aggiungere altro". Al
riguardo, scena a cui ho assistito personalmente in una ricevitoria, mentre
prendevo il biglietto per Roma/Sampdoria: "Quando
sono in vendita i biglietti per Palermo/Inter?".
Risposta "Domani".
"Devo
prendere due biglietti per due miei amici di Palermo e uno per me".
"Servono
i documenti in originale".
"Ma
se stanno a Palermo!".
"Se
li faccia mandare con un corriere".
"Una fotocopia non va bene?". "No". "Arrivederci
e grazie". Risultato:
tre tifosi di meno grazie alle disposizioni dell'Osservatorio Nazionale
sulle Manifestazioni Sportive, il secondo responsabile - perché
il primo attualmente è Maroni, così come prima lo era Amato
- del crollo delle presenze negli stadi.
*
Questo
articolo è molto interessante: è evidente che - a prescindere
da come la si pensi politicamente - tutte le forze politiche che hanno
appoggiato la tessera del tifoso vadano boicottate alle elezioni, non necessariamente
votando per gli avversari, ma semplicemente non votandole.
La
Gazzetta dello Sport
"No
alla politica negli stadi"
*
Non
ho neanche una foto del settore ospiti e del settore lager dei romanisti
in Coppa Italia a Milano... Ne vorrei avere una per smentire qualche giornalista
che pensa che la cosa sia stata un successo...
*
Inseriti,
grazie ad Andrea F. moltissimi articoli della stagione
1932/33.
*
Rosella
Sensi:
«IL
CATANIA È DA PRENDERE SICURAMENTE COME ESEMPIO POSITIVO»
«Il
Catania è da prendere sicuramente come esempio positivo».
Lo sostiene il presidente della Roma, e vice presidente vicario della Lega
di Serie A, Rosella
Sensi. Dice il numero uno della società giallorossa, presente all’inaugurazione
del nuovo impianto sportivo del Catania: «Ho accettato con piacere
l’invito dell’amico Pietro Lo Monaco e del presidente Antonino Pulvirenti.
Sono riusciti a fare davvero una grande cosa, gli faccio i complimenti.
Il Catania è da prendere sicuramente come esempio positivo». Spero
sinceramente di non vederla più neppure come presidente di Lega,
e che aiuti la mamma nelle ricette di cucina. Credo abbia la memoria come
i pesci. Di due secondi.
*
Censura:
"Sky
vuole cancellare Current...unico reale canale di informazione http://nocensura.current.com/". 18
maggio 2011: qualche articolo:
Siamo
noi i maleducati del calcio europeo
di
Tony Damascelli Trentaseiesima.
È il posto occupato dall'Italia nella classifica Uefa del fair play.
Trentaseiesima su cinquantatre Paesi iscritti all'Unione europea del football.
Un crollo rispetto all'anno scorso quando il calcio italiano si piazzò
al ventiduesimo posto, comunque una bocciatura per un movimento che pensa
di essere al centro del mondo, per una organizzazione che ritiene di poter
dare consigli e lezioni al resto del vecchio continente in qualunque materia. I
criteri che portano alla definizione della graduatoria sono i seguenti:
qualità del gioco, rispetto degli avversari, rispetto degli arbitri,
comportamento del pubblico e dei tesserati. Siamo gli extracomunitari del
calcio europeo che vede al primo posto la Norvegia, al secondo l'Inghilterra
e al terzo la Svezia, tre Paesi che godranno di un bonus, potranno iscrivere
una squadra in più alla prossima Europa League e sarà quella
che avrà vinto il premio fair play nazionale (in Inghilterra attualmente
è il Chelsea, già qualificato per la Champions, e dunque
il posto verrà assegnato al Fulham). Lo
spirito del premio non guarda la classifica dei punti ottenuti in campionato,
anzi. Norvegia, Inghilterra e Svezia potrebbero iscrivere all’Euroleague
anche una squadra retrocessa se questa fosse la vincitrice del fair play
nazionale. Mi sembra un argomento molto lontano dalle nostre buone abitudini,
ci siamo fatti riconoscere in ogni parte del mondo pallonaro, il comportamento
del pubblico e quello dei tesserati nei confronti, soprattutto, degli avversari
e degli arbitri, ha cancellato i risultati ottenuti sul campo. Prima di
noi, in classifica, tutti i grandi Paesi calcistici, la Germania è
sesta, Olanda, Francia e Spagna, nona, decima e undicesima, la Svizzera
quattordicesima. L'Italia
può vantarsi di precedere Armenia, Romania, Macedonia, Galles, Croazia.
Ultima della comitiva è Andorra che precede Albania. In attesa del
fair play finanziario, la coppa disciplina non è roba per noi, l'educazione
non fa business e non rientra nei diritti televisivi.
*
Alessio:
"Secondo
me ("dati alla mano") fra dati falsati, cause in corso, poliziotti sospesi,
e solamente alcune resistenze da parte di presidenti e amministrazioni
locali, il primo anno del progetto tessera dello tifoso E STATO UN BELLISSIMO
FALLIMENTO! Loro
potrebbero intervenire laddove volessero migliorare il progetto sulla base
delle (nostre) critiche manifestate da chi usa piu' il cervello che il
manganello... NOI
POSSIAMO SOLO RESISTERE....CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE E' POSSIBILE!!! CANCELLARE
LA TESSERA! Quest'anno
è stata dura, fra domeniche anomale e traserte vietate, ma nessuno
si è arreso, anzi molti si sono ricreduti. Per
questo voglio ringraziare tuttti quei ragazzi che all'inizio di volta in
volta si fermavano all'obelisco senza varcare il cancello del pianto. Sembrava
impossibile non entrare allo stadio, (anche per chi "senzaromanucepossosta")
ma ci si è riusciti! Dalla
entuisiasmo/confusione di ROMA-cesena....alla distruzione del derby,
alla farsa di ROMA-napoli fino allo sforzo/sfarzo di belle coreografie
mai autorizzate. Grazie
ragazzi...Grazie ULTRAS La
Roma ha deciso che puo' tranquillamente fare a meno dei tifosi sposando
il progetto tdt NOI
abbiamo dimostrato che senza i TIFOSI la ROMA non è in grado nemmeno
di vincere una amichevole. I
calciatori si stanno trascinando verso la fine del campionato con una rassegnazione
professionistico-societaria imbarazzante che sfiora la rabbia e la ridicolaggine. Purtroppo
anche loro sono vittime del sistema calcio industria, dove (come per i
dipendenti di AIAZZONE) se, a chi è alla guida manca manca la professionalità
e l'onestà (intellettuale) finisci a spasso...Non c'è più
bisogno di insultarli ne di contestarli. Quello che bisognava dire è
stato detto....quello che bisognava fare è stato fatto...ora è
il momento di raccogliere i risultati (e se tanto me da tanto)..... Per
questo domenica, ultima di una serie di finte domeniche pallonare.....cè
bisogno
di un utlimo piccolo sforzo. STADIO
VUOTO...E TUTTI AL MARE al
prossimo anno e sempre SENZA TESSERA"
*
Daniele:
"Ti
ringrazio anticipatamente semmai decidessi di pubblicare questo mio ''appello''
ai veterani della curva sud di Roma, che frequento regolarmente, e a quelli
di tutte le altre curve di Italia. La nostra è una lotta, ed è
una lotta pari a tutte le altre. La gente scende in piazza per i diritti
delle donne, per i diritti degli omosessuali, per i diritti di tutti noi
in quanto cittadini. Ora mi chiedo: Noi cosa stiamo aspettando a scendere
in piazza per i diritti del tifoso? Siamo
vittime di un'indifferenza sorprendente, scandalosa. Non ci calcola nessuno,
e non lo fanno perchè la maggior parte, a cui si unisce il nostro
carissimo dottor Maroni, probabilmente non saprà nemmeno cos'è
un tifoso, non è a conoscenza di cosa sia la vastità del
fenomeno ultras e della sua importanza nel calcio italiano come mondiale.
Ultras=teppista, è sempre stato così. Cambiamo, dobbiamo
essere noi a cambiare questa stupida convinzione. Dimostriamo di essere
persone dotate di un cervello, persone che hanno quel minimo di intelligenza
tale da capire che ci stanno rifilando il provvedimento più antisportivo
e quasi anticostituzionale della storia. Facciamo capire alle persone che
ci stanno intorno di cosa si tratta, e l'unico modo di farlo è scendere
nelle piazze, ottenere visibilità. Possibile che l'unico spot in
cui si sono riportati i fatti come stanno sia stato all'interno di Report
in tarda serata? Possibile che tutti debbano rimanere convinti che la tessera
è la chiave della sicurezza? Facciamo aprire gli occhi. Scateniamo
un inferno quest'estate, occupiamo le città, perchè siamo
abbastanza per farlo, e mi chiedo perchè non lo abbiamo ancora fatto. Questo
è quello che sento dentro, è quello di cui avremmo bisogno
ma che ci impedirebbero di fare. No al calcio moderno. Daniele. A
Roma, ma anche in Italia, non c'è una organizzazione tale da poter
organizzare cose del genere, peraltro di difficile attuazione. Credo che
il cervello lo si sia dimostrato non cadendo nelle provocazioni del sistema
e attuando una protesta civile come quella di non abbonarsi e resistere
all'odioso ricatto di Maroni chiamato tessera del tifoso.
*
Comunque
sia, a parte tutto, Palermo/inter è una bella finale di Coppa Italia...:
qui le info per i biglietti. http://www.ilpalermocalcio.it/it/1011/news_scheda.php?id=24122 17
maggio 2011: per stamattina un mini aggiornamento
per la stagione 1967/68... qui sotto una splendida
foto dei romanisti che gioiscono a Torino dopo la vittoria sulla Juventus,
nella stessa stagione...: 16
maggio 2011: prima di tutto grazie a tutti
per gli auguri :-) Non
sono riusciti neanche a garantire la sicurezza a trenta persone...: "Ciao
sono Fabio da Palermo. Ti
allego il link di livesicilia.it dove viene descritta l'aggressione da
me subita assieme alla mia fidanzata ed un amico alle 14.30 nei pressi
del settore ospite del Cibali. Ti allego anche una foto della nostra presenza
allo stadio. http://www.livesicilia.it/2011/05/15/picchiati-a-catania-per-una-maglia/ Purtroppo
partite come quella disputata non vedono rischi per i tifosi ospiti solo
se inseriti all'interno del gruppo principale. Poiché la trasferta
era proibita, chi va allo stadio può incorrere in situazioni come
questa, frutto evidentemente di vigliaccheria, visto che - come ben si
può vedere - non si trattava di ultra rivali ma di normalissimi
spettatori al di fuori di determinate dinamiche. La
puntata di Report: per chi se la fosse persa... Qui
potete rivedere la puntata: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-202e92a2-b806-4e0b-a19d-79fc51a1067f.html E
qui c'è la trascrizione integrale della puntata! http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-773581c9-7d04-476a-ac29-b38fbdba45c4.html
*
Post
Catania: "Caro Lorenzo, bruci
la città... dedichiamo queste note a Catania. Simpaticamente
e goliardicamente, s'intende. In senso figurato. Ma dedichiamogliele queste
note. In
risposta allo stendardo che hanno esposto oggi al Cibali ("l'unico romano
che stimo è Nerone", o roba simile). Il
Catania (squadra) s'è giocato la partita, sembrava che ai rossoblu
servisse la vittoria per non retrocedere per quanta grinta e voglia di
vincere ci hanno messo. Nulla da dire, assolutamente nulla da dire sull'impegno
dei catanesi (squadra). Invece
è stato becero, come al solito, l'atteggiamento della tifoseria
catanese. Cori
ed insulti contro la Capitale e la Squadra della Capitale, addirittura
esultanza alle notizie delle reti dell'Udinese che allontanavano la Roma
dalla qualificazione alla Champions League. Evidente
che a Catania ancora rosicano, e parecchio, per il 7-0 di qualche anno
fa (forse non solo per quello..). Per
il resto, sulla partita e sullo sconcertante scarsissimo impegno di parecchi
dei nostri, c'è poco da commentare... pigliamoci questa qualificazione
alla Coppa Uefa e rallegriamoci per gli arrivi (sembrano certi) di Baldini
e Sabatini... ci vuole un repulisti, loro sapranno cosa devono fare! Un
abbraccio, Marco. http://forzaeonore.xoom.it//forzaeonore/news/150511.htm".
*
Lorenzo
A.: "Mi
raccomando, mò domenica prendiamocela solo con i giocatori... Mi
raccomando, facciamo capire a questi giocatori che quando andranno nelle
loro nuove squadre dovranno impegnarsi di più... Mi
raccomando, facciamo capire a tutti i procuratori e a tutti i d.s. che
i giocatori della Roma non valgono niente e se li possono prendere a zero... Mi
raccomando, ora che arrivano gli americani non iniziamo con entusiasmo
ma tutti belli arrabbiati... Mi
raccomando, prendiamocela solo con i giocatori perchè sono vecchi
(visto che nessuno ha pensato di ringiovanire la rosa)... Mi
raccomando, prendiamocela solo con i giocatori perchè sono fracichi
(visto che nessuno ha pensato di rinvigorire la rosa)... Mi
raccomando, prendiamocela solo con i giocatori perchè hanno perso
le motivazioni (visto che nessuno ha pensato di rinnovare la rosa)... Mi
raccomando, prendiamocela solo con i giocatori perchè sono mercenari,
infami e non attaccati alla maglia... solo i nostri sono così... Mi
raccomando, diamo tutta la colpa ai giocatori e non a chi questi giocatori
li ha scelti... Mi
raccomando, diamo tutta la colpa ai giocatori e non a chi per anni è
stato proprietario, presidente e amministratore delegato con un curriculum
de 'na riga... Mi
raccomando, fischiamo e insultiamo Vincenzo Montella per essersi autoproclamato
Allenatore della Roma al posto di Ferguson e Guardiola che volevano venire
alla Roma a febbraio... Mi
raccomando, distruggiamo ancora un pò questa tifoseria insultandoci
l'un l'altro, magari pure con una bella maxi-rissa, di quelle che in curva
sò quasi 10 anni che non si vedono... Mi
raccomando, litighiamo perchè Montella (che l'anno prossimo non
sarà l'allenatore della Roma) ha fatto giocare Doni (che gli americani
vogliono vendere) al posto di J.Sergio (che a luglio andrà via)... Mi
raccomando, annamo a Trigoria a bruciare tutto, tanto gli americani ce
ne avranno poche di cose a cui pensare... Mi
raccomando, dopo aver sopportato anni di autofinanziamento fatto a cazzo
di cane disperiamoci perchè - nonostante siamo fuori dalla Champions
- invece di fallire o dover vendere tutta la squadra per poterci iscrivere
al campionato faremo comunque un calciomercato da 30-40 milioni più
i soldi delle cessioni... Mi
raccomando, dopo anni di astenzionismo, di crumirismo, e di fischi a chi
si faceva il culo per provare a contestare una presidenza che ci stava
portando al fallimento iniziate a contestare il 22 maggio 2011... Mi
raccomando, famo i coglioni come ar solito... SENZA
SENSI FORZA ROMA ALE'!!!".
*
Barcellona:
"i
nobili motivi e i bambini (Unicef comparira’ sul culo dei giocatori) non
hanno retto ad un’offerta del genere. Io spero solo che la gente la smetta
di prendere il Barcellona come esempio di quanto di bello c’è nel
calcio. http://www.marca.com/albumes/2011/05/15/camiseta_fcb1112/index.html
*
Cesena/Brescia:
le forze dell'ordine impediscono ai cesenati (che giocavano in casa) di
uscire... http://www.youtube.com/watch?v=OiDOQJemybY 15
maggio 2011 (sera): in costruzione la pagina
di
Catania/Roma. E ora piazza pulita. Sulla
farsa di Catania: "cioè fammi capire....
noi abbonati e tesserati della roma di firenze non potevamo andare a catania
volendolo ??????? ahahahahahahah ci sarebbe da ridere se non ci fosse
da piangere!!!!! magari la prossima stagione metteranno questo divieto
per tutte le trasferte ?? e allora a noi cosa cazzo serve aver fatto la
tessera ??? che schifo.... Riccardo".
Invece
ad Anzio c'è stata suicuramente necessità di intervenire
con i manganelli per disperdere la sterminata folla:
*
Il
daspo al presidente non poteva mancare...:
Juvecaserta.
Incredibile: Daspo per Salvatore D'Angelo e autista Pepsi
Venerdì
13 Maggio 2011 19:00
Divieto
di accedere alle manifestazioni sportive per il dirigente bianconero: si
è scagliato contro i dirigenti della Lottomatica in occasione della
trasferta di Roma.
Divieto
di accedere alle manifestazioni sportive (Daspo) per Salvatore D'Angelo,
dirigente della Juvecaserta e Emilio G. autista del pullman. L'episodio
che ha causato la misura Daspo risale al 23 aprile scorso al Palalottomatica
di Roma, quando si è disputato l'incontro di basket 'Roma-Pepsi
Caserta'. Per l'incontro il prefetto aveva disposto il divieto di trasferta
ai tifosi casertani alla luce della storica rivalità tra le due
squadre. Durante l'incontro il vice presidente e l'autista della squadra
ospite, entrambi campani di 53 e 37 anni, hanno iniziato ad insultare con
tono minaccioso alcuni spettatori, per poi scagliarsi contro i dirigenti
e i giocatori della squadra avversaria. Sono intervenuti gli agenti del
commissariato Esposizione, diretti da Giuseppe Piervirgili, che hanno bloccato
i due, riuscendo a riportare la calma. La Divisione Anticrimine della Questura
di Roma ha avviato l'istruttoria sull'accaduto e il questore di Roma ha
adottato il Daspo per entrambi i soggetti. I due dovranno restare lontani
dagli impianti sportivi e dagli spazi limitrofi agli stadi, dalle stazioni
ferroviarie, dai caselli autostradali, dagli scali aerei marittimi, dagli
autogrill e da tutti i luoghi interessati alla sosta, al transito o al
trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni sportive
per un anno.
*
Bari/Lecce: "BARI
– Brutta avventura per il sindaco di Monteroni Lino Guido e per altri suoi
quattro amici, che intorno alle 14 di questo pomeriggio, scortati dalle
forze dell’ordine, dopo essere partiti da Lecce per seguire il derby a
Bari, si accingevano ad entrare, a bordo di una Audi A6, nel parcheggio
dello stadio San Nicola, ingresso numero 8, praticamente sotto la curva
Nord che ospita la tifoseria barese più accesa. Dallo
stesso ingresso, pochi minuti prima, avevano fatto accesso in auto il sindaco
di Lecce Paolo Perrone e il consigliere regionale Saverio Congedo, più
fortunati degli altri “colleghi” sostenitori dei giallorossi. Tutti hanno
poi raggiunto il settore riservato alla tifoseria leccese, ma la paura
che la situazione avesse potuto degenerare è toccata perlopiù
al primo cittadino di Monteroni. Giunti
in prossimità dell’ingresso numero 8, scortati dalla polizia già
da Torre a Mare, hanno trovato il cancello dei parcheggi auto chiuso e
a qual punto sono caduti sotto una sassaiola fatta partire dai più
scatenati della tifoseria barese. Pietre bottiglie di vetro sono piovute
sulla Audi A6. Il colpi hanno sfondato il lunotto posteriore e un finestrino
laterale dell’auto nel panico generale degli occupanti. Lunghissimi
momenti di paura per il primo cittadino di Monteroni e i suoi amici, prima
che il cancello si aprisse per fare entrare l’auto nei parcheggi. Ma
non è finita lì. Le migliaia di tifosi che hanno seguito
la diretta del derby su Sky, avranno potuto sentire la sequela di esplosioni
di bombe carte nello stadio, tanto che poi l’arbitro è stato costretto
ad interrompere per qualche minuto la partita. Bene, anzi male, un tifoso
barese è stato visto percorrere mezzo stadio, saltando da una gradinata
all’altra, per poi lanciare una bomba carta in direzione della tifoseria
leccese. Il seggiolino divelto che vedete nella foto, è il risultato
dell’esplosione del grosso petardo che, fortunatamente, non ha raggiunto
nessun tifoso giallorosso". Non
capisco perché il sindaco di Monteroni non ha mostrato la sua tessera
del tifoso per respingere i sassi!
*
Proposte: "Ciao
Lorenzo, è ormai da quasi un anno che cerchiamo di capire come combattere
questa inutile tessera domenica dopo domenica. Ci sono state tante lodevoli
iniziative di protesta ma per il prossimo campionato bisogna agire e tornare
ad essere Ultras nei campi da calcio! Tra
le varie ipotesi per ridare splendore al tifo e al mondo Ultras a cui tanto
siamo affezionati ( è da mesi che penso alle possibili soluzioni)
la più intelligente mi sembra quella di seguire solo ed esclusivamente
la maglia coinvolgendo i vari gruppi ultras in tutta Italia. Il
concetto è semplice: se la partita della nostra prima squadra (in
serie A, B o C) è aperta a tutti ovviamente la si segue, se la trasferta
è chiusa ai residenti a quel punto si va a vedere la PRIMAVERA...quando
poi vieteranno la Primavera si andrà a vedere i giovanissimi o le
altre categorie, decidendo ogni settimana in base alle decisioni del kazsms. Andando
a giocare in piccoli campetti, ci sbarazzeremmo in un colpo solo di tessere
del tifoso, di biglietti nominali,di tornelli, di pay tv....potremmo riportare
i tamburi, i megafoni, i colori, gli striscioni, ricreando lo spirito di
gruppo, l'amicizia e tutti i bellissimi valori di come è stato il
mondo ultrà ... Potremmo
comprare il biglietto il giorno della partita ( magari per 1 euro e cinquanta
come per la finale Primavera Roma- Fiorentina), non impazzire dietro agli
interessi economici della lottomatica e del calcio-business, sentire i
nostri cori all'intervallo e non lo speaker dello stadio che strilla le
solite cagate e chissà magari tornare a vedere quei treni che partono
alle 4 del mattino con centinaia di ragazzi a bordo e coi colori dei fumoni
che si diradano per la stazione... Rivivremmo
il calcio di una volta, semplice ma puro! A
quel punto loro cosa faranno? i tornelli e le tessere in centinaia di campetti
di periferia in tutta Italia?!? Mettiamo in crisi il loro sistema...non
lasciamo che le tradizioni vengano distrutte da tutto cio' che è
questo squallido calcio moderno.... Vivere
o morire? : VIVERE! tu
che ne pensi? Io
credo che bisogna aspettare e vedere cosa accade. Il fatto di seguire le
categorie giovanili mi ha sempre affascinato anche se, inutile negarlo,
è pur sempre una sorta di rimpiazzo.
*
Boys
Parma: "Ti
segnalo questa simpatica iniziativa dei boys parma che insegnano ai più
giovani la cultura del tifo ultras: http://www.boysparma1977.it/index.php?option=com_content&view=article&id=892:domani-si-insegna-a-tifare&catid=34:vitadicurvaparma&Itemid=71". 14
maggio 2011: allora, le persone che hanno
la tessera del tifoso ma che non sono nate nel Lazio o non risiedono nella
Regione Lazio non possono andare a Catania a vedere Catania/Roma. Vi avevavno
promesso che con la tessera del tifoso potevate accedere senza se e senza
ma al settore ospiti?
NON
ERA VERO!
Dal
sito del Catania: "Il Calcio Catania S.p.A. rende nota la decisione
delle autorità competenti di aver ulteriormente limitato la vendita
dei biglietti, validi per la gara di Campionato Catania-Roma in programma
domenica 15 maggio, relativi al settore ospiti. Potranno acquistare i tagliandi,
solo ed esclusivamente, i possessori di 'Tessera del Tifoso' nati e/o residenti
nella Regione Lazio."
Come
avevo abbondantemente previsto un anno fa, ora non basta più avere
la tessera del tifoso ma bisogna anche essere nato o residente nel Lazio
per accedere al settore ospiti! Chi mi ha inviato al notizia ritiene -
e lo condivido - che abbiano preso questa decisione per paura che i tifosi
di casa (visto che lo stadio è esaurito ed il settore ospiti quasi
vuoto) prendessero anche i biglietti del settore ospiti, ma in tutto ciò
il fallimento della tessera del tifoso è palese! Quindi se sei nato
a Firenze, risiedi in Toscana e hai la tessera del tifoso della Roma non
puoi seguire la tua squadra! Infatti
cosa potevano fare i catanesi? Ma certo! Fare la richiesta della tessera
del tifoso della Roma per poter prendere il biglietto per il settore ospiti! L'Osservatorio
ha infatti sempre detto che chi ha la tessera del tifoso può acquistare
qualunque tipo di biglietto, o sbaglio? Possiamo
oggi dire, con assoluta certezza, che quanto detto dall'Osservatorio Nazionale
sulle Manistazioni Sportive era una bugia? E che hanno TRUFFATO chi si
è fatto la tessera?
LA
RISPOSTA IN GIALLO SOTTOLINEATA DI LORENZO DI UN ANNO FA SI E' DIMOSTRATA
VERA O FALSA? VERA. RISPOSTA
ESATTA!
*
Comunque
sia, ecco la classifica finale dei divieti di trasferta. Nello
scorso campionato i "divieti di trasferta" furono 62. I
tifosi del Napoli ebbero 12 divieti, 10 gli atalantini, sei i romanisti
e gli juventini. Una sola volta i fiorentini. Dopo
l'introduzione della tessera (perché mica è uno strumento
di polizia, no!), si è passatti da 62 a oltre 150 divieti di trasferta. Ecco
la classifica della stagione 2010/11. NAPOLI
16 CATANIA
14 ROMA
13 BRESCIA
12 FIORENTINA
12 JUVENTUS
12 LECCE
11 LAZIO
10 GENOA
8 SAMPDORIA
7 CAGLIARI
6 BARI
6 MILAN
6 CESENA
5 INTER
5 BOLOGNA
4 PALERMO
3 PARMA
2 UDINESE
1 CHIEVO
0
I
dati: mi viene segnalato che: "Ho fatto
la ricerca sul sito dell'osservatorio per vedere quante tessere SECONDO
LORO sono state sottoscritte, e diamo per buono anche quelle che Galliani
ha regalato, sommando le squadre dalla A alla Lega pro2 fanno la miseria
di 6.800 tessere per ogni club".
Pubblicato
da thepeoplesgame su 13 maggio 2011 Trovandomi
a Milano per motivi di lavoro in occasione del ritorno della semifinale
di Coppa Italia tra Inter e Roma, ho molto ingenuamente pensato di andare
a vedere la partita. Tramite un mio collega del posto abbiamo provato via
web e telefono. Niente da fare, neanche per lui, residente a Milano, perche’
piu’ volte gli e’ stato chiesto il numero di TdT di cui non e’ titolare. Unica
speranza, minima, impietosire qualcuno al botteghino. Dopo aver fatto una
bella passeggiata in un’afa africana e una discreta, lentissima, fila mi
rendo conto di non avere scampo. I
residenti nella regione Lazio, dove l’unico documento presente nel mio
portafoglio ancora mi colloca, possono accedere solo se in possesso della
famigerata tessera. Usando la scusa del documento lasciato nella reception
dell’hotel non posso né acquistare un biglietto né accedere
all’impianto con un tagliando comprato dai sempre presenti bagarini visto
che, come mi informa un poliziotto che rifiuta di guardarmi in faccia mentre
gentilmente lo interrogo, al tornello vengono richiesti entrambi. Inutile
il tentativo del mio amico di garantire per me, non sono un teppista, non
sfascio bagni, non meno alle vecchiette. Non mi vogliono. Gita
a San Siro finita, l’Italia é un paese migliore, funziona veramente,
le regole vengono applicate e rispettate e in uno stadio semi deserto,
“depurato” dei tifosi in trasferta, va in onda l’ennesima deludente sfida
tra queste due squadre che non riescono ad evitarsi neanche volendo. Alla
fine mi sono risparmiato un’altra delusione sul campo, probabilmente i
soliti insulti su romani e romanisti e 20 euro. Amen. Eppure
l’amarezza rimane. La consapevolezza di non poter più fare neanche
una cosa così semplice come quella di andare ad una partita di calcio
decidendo all’ultimo e senza farmi schedare. Grazie a Dio, questo scempio
esiste solo in Italia dove regole così rigide non sono mai stata
applicate contro nessun criminale, di ogni risma e specie. Ci si viene
da chiedere contro chi sarà la prossima crociata. Riflettevo
su quese cose quando, aprendo il giornale la mattina dopo, mi sono stupito
non poco nel vedere il motivo della lite tra i cinque club con, in teoria,
più tifosi in Italia, e gli altri 15. Ovvio si trattasse di denaro
ma legato ad un aspetto curioso, quello di definizione del bacino di utenza,
della qualificazione di tifoso. Sottigliezze
del tipo “vivo a Palermo e tifo Milan ma simpatizzo anche la mia squadra
locale”. Quel simpatizzare, avere in qualche modo una seconda squadra,
conta o no? Ovviamente parliamo in termini economici: la passione del singolo
viene pesata e valutata. Se il 20% del mio cuore é rosanero Zamparini
lo deve sapere e deve ricavarne anche lui qualcosa. Oppure no, visto che
comunque se le due squadre si incontrano io preferisco che vinca il Milan
e quindi sono un vero sostenitore dei rossoneri (il pericolo é che
anche il Barcellona venga a chiedere due spiccioli visto che sono molti
i bambini ormai innamorati di Messi e compagni in onda un paio di volte
a settimana sui nostri canali a pagamento). L’aspetto
ridicolo é questo: per anni, decenni, il tifoso e’ stato trattato
come una bestia. Se ora si investe molto nella sicurezza degli stadi vuol
dire che prima non lo erano. Vie di accesso, di fuga, seggiolini, tornelli,
settori stipati, non rispetto dei posti assegnati, materiale incendiario
e pirotecnico ecc. Se é vero che prima lo stadio era terra di nessuno,
i molti che lo popolavano rischiavano ogni settimana la propria incolumità.
Con buona pace delle società e delle autorità che ci calcolavano
poco meno di zero. Ora si é deciso di volere solo tifosi clienti,
addomesticati, obbedienti, conformi alle regole di un modello inglese esistente
solo nelle loro menti e imposto dai media con un malafede studiata e un’ignoranza
imbarazzante. Però ecco che, in sede di lite sui diritti TV, ritorniamo
ad essere importanti. Non i possessori della TdT, non gli abbonati dell’ultima
generazione, non gli addomesticati o, almeno, non soltanto questi ma tutti.
Anche io, anche noi, gli appestati, i non desiderati, gli ultras, gli allontanati,
i reietti perché anche noi facciamo numero, anche noi siamo bacino
di utenza! C’é da esserne orgogliosi. E
ci vengono a pesare la passione in banconote. Ci vogliono schierati sotto
le loro bandiere, solo quando dicono loro, col portafoglio in mano e il
culo se possibile posato sul divano di casa. E se fossimo noi a non volere
più loro? Se lasciassimo gli stadi in mano al nemico di plastica
per sempre? Finirebbe il calcio? Perché adesso che é rimasto? Minacciano
di andarsene a giocare da un’altra parte addirittura, in un’altra nazione
o competizione. Andate dove volete, io vi ci ho già mandato. http://thepeoplesgame.wordpress.com/2011/05/13/ipocrisita-calcistica-di-stefano-faccendini/ 13
maggio 2011: attenzione... diffondere su Facebook
e Social Network.... Report si occupa di Tessera del Tifoso... ne vedremo
delle belle:
ANTEPRIMA La
tessera nel pallone Domenica
15 maggio su Rai3
di
Luca Chianca Secondo
i dati del Viminale gli incidenti tra le forze di polizia e i tifosi, durante
le partite di calcio, sono in continuo calo dal campionato 2006/07 eppure
lo scorso anno per aumentare la sicurezza negli stadi il Ministro dell’Interno
ha introdotto un nuovo strumento: la tessera del tifoso. Rilasciata solo
dopo il controllo della questura è anche uno strumento di “fidelizzazione”
per le Società di calcio per creare una nuova categoria di tifosi,
quelli "ufficiali". Che la tessera non sia stata accettata di buon grado
dai tifosi lo dicono i numeri degli abbonati di quest'anno: - 40.000 rispetto
al campionato scorso. Siamo andati in giro per l'Italia per vedere come
funziona, facendo anche un salto in Inghilterra, quella che una volta era
la patria degli hooligan. http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-773581c9-7d04-476a-ac29-b38fbdba45c4.html Cliccate
"mi piace" sul profilo di Report su Facebook, che all'inizio la Gabbanelli
era scettica :-) http://www.facebook.com/pages/Report/160634710642350
*
Questo
magari c'entra poco con il calcio ma molto con la nostra Città: "Questi
sono 2 contatti di posta elettronica dell'home page di Libero che da giorni
ci martella con la falsa e infondata notizia di una catastrofe a Roma sotto
forma di terremoto: direzione@affaritaliani.it contatti@affaritaliani.it Il
danno l'hanno creato loro (e non solo, ma anche altri organi di notizie
su rete) ma non con il tremare della terra ma con l'infondere psicosi paure
e timori che hanno portato alla desertificazione di Roma negli ultimi 2
giorni. A
lamentarsi negozianti, uffici, scuole e imprese varie che hanno registrato
tra ieri e oggi un vero calo del personale e di clientela. Quindi il danno
vero è quello economico. Qusta
agenzia di pubblicità ha sede a Milano (e dove altro potevano stare??)
e si divertono da giorni a terrorizzare i cittadini di Roma e vicina provincia. Sono
stati anche contattati telefonicamente e chi di dovere sta provvedendo
a dargli noie giudiziarie per procurato allarme. Inviare
una mail non costa nulla e per una giusta causa si deve fare. Abbiamo
questa piccola arma, usiamola. Perchè
non scrivono che domani crolla il duomo o lo stadio san siro e la padania
si allaga? E'
giusto (per chi ci crede o si suggestiona) vivere nella paura? E
ogni giorno tirano fuori una data! Ora
basta, fermiamoli!".
Tifo
sudamericano, amato da Davidone e su cui dice la sua Alessandro: "Vedi
caro Davidone...una volta noi frequentatori della sud (quella dei tempi
andati) avevamo intenzione di dare un'occhiata agli argentini e nel 89/90/91
realizzammo qualche coro importato dal River e Boca...qualcuno si tenta
di cantare ancora ma con scarso risultato.. La
differenza al momento attuale , oltre che per le leggi che vietano l'introduzione
di materiale come quello che Tu vedi nel video del S.Lorenzo, sta nella
mentalita', mi spiego.. oggi
se in curva vai con la sciarpa della tua squadra e salti per incitarla
o sei utilizzi un tamburo...sei un napoletano (detto in maniera dispregiativa)...oggi
devi essere sempre poco riconoscibile, cappellino, scarpette bianche, e
vestito da hooligans d'oltremanica senno' non sei un "duro" perche' oggi
conta piu' l'immagine che devi dare alle altre tifoserie piuttosto che
essere come tu hai visto in quel filmato.....questa mentalita' che purtroppo
ha caratterizzato anche la nostra curva ha contribuito a distruggere
una modo di tifare ...creando nelle nuove generazioni un modo di tifare
diverso da quello che tu "ammiri" tramite youtube... E'
un peccato perche' il potenziale questa citta' ancora lo aveva ma ormai
siamo ad un punto di non ritorno, e non solo per colpa di Maroni e tessera
del tifoso... E
bisognerebbe finirla di autocelebrarsi come "curva piu' bella del mondo"...tipica
dell'atteggiamento da "sborone romano"...perche' Tu hai visto la curva
del S.Lorenzo ma se ti fai un giro in rete ne trovi tante e tante molto
"casinare" dal punto di vista del tifo e non solo.....perche' di incidenti
e purtroppo morti ce ne sono anche li come in Brasile , Colombia ecc..". Sul
punto, piace anche a me dire la mia. Adoro sia il tifo sud americano che
quello anglosassone. Sono due modi diversi di tifare, forse antitetici,
ma egualmente spettacolari. Il problema è che tutte le cose vanno
fatte bene, altrimenti sono "napoletanate" (nello stesso senso indicato
da Alessandro). Credo
che il punto di non ritorno sia proprio nel cambiamento culturale della
città e delle nuove distrazioni di massa che hanno attecchito da
noi, di molto agevolate dalla repressione. In Argentina, quello che vediamo
è assolutamente perfetto: una curva che canta e salta, grancasse
a dare per bene il ritmo e via dicendo. Lì c'è il materiale
umano per poterlo fare. Rimango dell'idea che se il materiale umano manca,
può essere distonico mantenere un "vecchio" modo di tifare e cercare
una qualche soluzione alternativa. Del resto, anche quel che vedevamo in
Inghilterra negli anni '80 era assolutamente perfetto e anche quando gli
inglesi furono sostanzialmente obbligati a togliersi le sciarpe davano
lezioni di tifo a tutta Europa: del resto la tifoseria della Roma prese
esempio proprio dagli inglesi (che, va detto, all'epoca erano folkloristici
assai con sciarpe, strani abbigliamenti, cappelloni e via dicendo, sia
pure senza tamburi). Sono poi senz'altro d'accordo che l'autocelebrazione
come "curva più bella del mondo" sia ormai sorpassata da centinaia
di altre realtà, per una serie di fattori contingenti e senza nulla
togliere a chi si dà costantemente da fare, tra mille difficoltà. E
allora continuiamo con il Sud America: "Ciao
L , nuova puntata di " loro sanno divertirsi " http://www.youtube.com/watch?v=w8eiCOywQgY Testo
: Eu
sou borracho sim senhor, E
bebo todas que vier. Canto
pro meu tricolor, Meu
único amor E
dá-lhe,dá-lhe tricolor E
dá-lhe,dá-lhe tricolor Eu
sou borracho sim senhor E
bebo todas que vier Canto
pro meu tricolor, Meu
único amor!!! E
dá-lhe,dá-lhe tricolor E
dá-lhe,dá-lhe tricolor Eu
sou borracho sim senhor.. Mi
viene da piangere. Ciao
alla prossima , matteo".
*
Questione
Totti, sollevata da Roberto: "Chi
scrive è un ragazzo di questa famosa parte bassa, che altro non
è che un gruppo di ragazzi che rifiuta la Tessera e ama la Roma
senza alcun interesse o tornaconto personale. Volevo rispondere a Roberto
sulla questione Totti. Allora parto dal presupposto che Totti è
il più grande giocatore che la storia abbia mai avuto, così
libero subito il campo da potenziali equivoci. Pensare però che
viene fatta una coreografia in memoria di Antonio ed arrivare ad
insinuare dubbi che venga fatta proprio il giorno dei 206 del capitano
mi sembra davvero meschino e non rispettoso di chi dopo tanti anni, ha
ricordato in
maniera tangibile Antonio, a proprio rischio e pericolo, dato il periodo
di caccia alle streghe. Questione
bla bla bla, personalmente non sono d'accordo nemmeno io, però forse
tu lo interpreti come una mancanza nei confronti di chi intona i cori pro- capitano,
quando invece è un modo diciamo un po colorito forse, per
spronare a cantare anche gli altri non solo i cori pro-capitano, ma anche
i cori pro-Roma, visto che comunque è la maglia che tifiamo e non
il singolo giocatore. Visto che parli di situazione incredibile e non rispettosa
e di rilancio in campo
di magliette, ti lascio con la prova tangibile che ciò non è
affatto vero: http://www.asromaultras.org/0910romacagliari_DSC08269.JPG Striscione
per l'ultima partita in casa dell'anno scorso, prima dell'avvento della
Tdt, quando ancora non sapevamo se la situazione ci avrebbe permesso di rientrare
nella nostra amata curva. Il nostro ultimo pensiero dell'anno è
stato per lui. Un saluto!".
*
Passiamo
ora alla collusa RAI TV: avrete sentito ieri Paola Ferrari, meno imbottita
di cerone del solito che, insieme a Giampiero Galeazzi (che a sua volta
sembrava colpito da ictus), per ben due volte ha detto "bel colpo d'occhio
a San Siro" e cose del genere, in modo evidentemente forzato, perché
impietosamente le telecamere dall'alto mostravano una Curva Sud semideserta
e un ambiente tutt'altro che affollato. Avrete anche notato che le telecamere
- al solito - hanno indugiato su bambini felici e belle fanciulle, con
tanto di commento positivo. Beh, gli spettatori erano - per la cronaca
- 33.094. Anche
televideo RAI non può mancare: "Ciao
Lorenzo, non so se qualcuno ha notato che sul televideo rai stamattina
il tabellino della partita di ieri sera recitava "Spettatori: 60000"...
ho già portato il mio televisore a riparare.. pensa che dalla mia
tv o stadio era mezzo vuoto! Ma chi credono di prendere per il c...! Ciao
e grazie di tutto. Paolo". Drogano
l'opinione pubblica. Sono
degli spacciatori.
*
Da
Wallstreet Italia. Lungo ma interessante: "Il
presente dice di una battaglia legale tra le quindici squadre medio piccole
di serie A e le cinque grandi (milan, inter, juve, roma e napoli) ovviamente
per questioni di soldi: i diritti tv e la loro ripartizione. Galliani
il venerdì santo dopo la levata di scudi delle normali aveva detto: “Questo
tentativo da parte di 15 società di interpretare a modo loro la
legge renderà le squadre italiane ancora meno competitive in Europa
di quanto siano oggi”. Dall’altra
sponda la musica è stata: “Alle
fine le grandi si facciano il loro campionato europeo e vorrà dire
che le altre 15 faranno un campionato italiano dei poveracci” parole
del presidente del Parma Tommaso Ghirardi. Mercoledì
round favorevole alle normali: la
Corte di giustizia federale infatti ha respinto il ricorso presentato dalle
cinque sorelle che voleva ottenere la sospensione dell’esecuzione e l’annullamento
della delibera presa a maggioranza dalle quindici società di Serie
A (che ha fissato i parametri di individuazione dei bacini di utenza assegnandone
la ricerca a tre istituti demoscopici in base ai quali si determinerebbe
la fetta di torta). Ma è solo l’inizio. Il
futuro è delineato ormai da tempo: il
calcio è strapieno di debiti (la serie A è sotto di oltre
1800milioni), così non si può andare avanti a lungo perchè
le banche prima o poi finiranno per presentare il conto (anche se dal mio
punto di vista ritengo il calcio rappresenti un utile strumento in mano
ai governi per calmierare il popolino perciò non credo ci sarà
mai un crack). Da
questo punto di vista in europa la situazione è analoga, se non
peggiore ovvero tutti i più grandi club sono sotto per cifre altissime: Manchester
Utd -700; Chelsea -800; Real Madrid -500; Barcellona -400 (poi magari hanno
ripianato i presidenti che in cambio detengono azioni ma resta il fatto
che i numeri reali disegnano voragini). L’idea
non tanto nascosta è: una
lega modello NBA che raccolga i più grossi club europei e gli organizzi
un torneo fittissimo di impegni, con campionato e playoff e soprattutto
con partite da giocarsi anche in Cina e Giappone, nei paesi arabi e negli
U.S.A.. Insomma
mettere in piedi un grande circo con spettatori europei anche e soprattutto
virtuali; con gli sponsor e i clienti (abbiate pietà della parola
“tifosi”) di tutto il mondo stile F1. Si
potrebbero fare un sacco di soldi davvero! Ma attenzione, si potrebbero
nel futuro, oggi non si può ancora. Oggi si sta cercando di trasformare
il tifoso in cliente ma non è così semplice… Amato&Melandri
e Maroni hanno prima tappato la bocca alle tifoserie organizzate e poi
cercato di svuotare le curve unico settore ancora popolato e socialmente
aggregante in stadi sempre più vuoti tuttavia sacche di resistenza
risultano ancora attive (lunga vita a loro!). Ma
torniamo al sogno (di alcuni…), di questa superlega. Dicevamo, oggi non
si può fare perchè il romanticismo non è stato ancora
ucciso del tutto e il campanilismo sopravvive. Lo sport non è ancora
morto del tutto anche se l’industria calcio in Italia rappresenta il 4°
settore produttivo per fatturato. La
stellare champions league “rende davvero” dai play-off in poi, nella fase
a gironcini l’interesse si dimostra scarso, in calo rispetto ad anni fa
e spesso addirittura inferiore alle partite di campionato. Da Milano a
Roma come in ogni parte del mondo trasformare la straordinarietà
in ordinarietà fa perdere interesse mentre la vecchia serie A ha
dalla sua la tradizione che come detto sopra un briciolo di peso lo ha
ancora. Questo
lo hanno ben capito anche i nostri presidenti perciò mentre i piccoli
si osano a fare la voce grossa i big cercano di schiacciare sull’acceleratore. Aumentare
sempre più la forbice degli introiti per togliere competitività,
quindi spettacolo, ergo togliere la speranza di lottare. Prosciugare il
campionato nazionale di valori per estirpare il senso sportivo dello stesso
torneo. Prosciugare le rivali di tifosi per trasformarli in propri clienti. Quando
questo percorso sarà completato statene certi le big se ne andranno
(dio tv è con loro). (seguono
due commenti/aggiornamenti dell'autore) Ieri
altro round: l’Alta
Corte di Giustizia del Coni ha dato ragione alle cinque grandi. Grandi
novità. Il
Consiglio della Lega di serie A si schiera con le ‘piccole’ sulla questione
dei bacini d’utenza per definire i diritti tv con il voto decisivo del
presidente Maurizio Beretta, il Consiglio ha dato infatti attuazione alla
delibera dell’assemblea per l’assegnazione a tre agenzie demoscopiche delle
indagini per definire i bacini. Le
big l’hanno presa malissimo: -
Galliani è furioso: “Se ne assumerà le responsabilità,
anche patrimoniali”; -
Agnelli di più: “Ci appelleremo al Coni che tutela lo sviluppo dello
sport. Siamo compatti con le altre 4, valutiamo anche l’ipotesi di un’uscita
dalla lega”. Poi rispondendo alla domanda se “uscire dalla lega” potrebbe
voler dire andare a giocare all’estero, in Premier o nella Ligue 1 francese: “Stiamo
valutando qualsiasi ipotesi.” In
effetti, vi siete chiesti per quale ragione queste bravissime persone stanno
- con i vari ONMS e CASMS come braccio operativo - cercando di distruggere
i piccoli club? Perché per loro è inconcepibile che una persona,
chessò, di Avellino possa tifare per l'Avellino e non per il Milan,
l'Inter, la Juve, la Roma e via dicendo. E allora, perché non distruggere
le altre categorie, che ben pochi soldi portano a lorsignori? In Italia,
tutti devono tifare solo per le grandi squadre! Le mettiamo in una bella
competizione europea solo per big, oppur facciamo all'americana: fermiamo
le retrocessioni e se la giocano sempre e solo le squadre più rappresentative.
La distruzione del concetto campanilistico e geografico del calcio, quello
per il quale tifiamo per la nostra squadra locale (con le dovute eccezioni
che però non possono sovvertire la regola geografica dell'appartenenza
di una squadra a una città).
*
Andrea,
sulle sanzioni: "Dal
sito della Lega Calcio, Giudice
Sportivo "COMUNICATO UFFICIALE N. 182 DEL 10 maggio 2011" a)
SOCIETA': "Il
Giudice Sportivo premesso che in occasione delle gare disputate nel corso
della Diciassettesima giornata ritorno sostenitori
delle Società Bologna-Brescia-Genoa-Internazionale-Juventus-Milan-Roma-Sampdoria-Udinese
hanno, in violazione della normativa di cui all’art 12. n 3 CGS, introdotto
nell’impianto sportivo ed utilizzato esclusivamente nel proprio settore
materiale pirotecnico di vario genere (petardi, fumogeni e bengala); considerato
che nei confronti delle Società di cui alla premessa ricorrono congiuntamente
le circostanze di cui all’art. 13, n. 1. lett. a) b) ed e) CGS, con efficacia
esimente, delibera di non adottare provvedimenti sanzionatori nei confronti
delle Società di cui alla premessa in ordine al comportamento dei
loro sostenitori." Beh,
io sabato sera ero allo stadio, e mi sembra che qualcosa non sia andato
esattamente come descritto dal Giudice Sportivo! Ma la partita non era
considerata ad alto rischio, no? Invece a Lecce...
"Ammenda
di € 6.000,00 : alla Soc. NAPOLI per avere suoi sostenitori, al 23°
del secondo tempo, lanciato un bengala verso il settore occupato dalla
tifoseria avversaria; entità della sanzione attenuata ex art. 14
comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere
la Società concretamente operato con le Forze dell'Ordine a fini
preventivi e di vigilanza."
Dove
sta la differenza con quanto successo all'Olimpico? Sarebbe il caso di
mandare dei filmati, se ce ne fossero? Così, tanto per dimostrare
che quanto meno chi era allo stadio per vigliare sul comportamento delle
tifoserie è stato, come dire, un po' disattento? Mah... un saluto,
con stima, Andrea". Dunque,
la differenza sta in questo: nella diciassettesima giornata di ritorno
si disputava Roma/Chievo e, in effetti, artifizi pirotecnici sono stati
accesi sono nel settore Curva Sud e non sono stati lanciati verso i tifosi
avversari. A Lecce, invece, i tifosi del Napoli hanno lanciato una torcia
tra i leccesi e questo ha comportato la sanzione. Teoricamente il Giudice
Sportivo dovrebbe, per Roma/Milan, sanzilnare sia la Roma che il Milan.
Piuttosto il dato di fatto è che i napoletani che erano a Lecce
avevano la tessera del tifoso ma ciò non ostante una torcia è
stata lanciata nel settore avversario.
*
Dal
Canada mi viene segnalato: "ciao lorenzo,
ti condivido questa foto per mostrare solidarita dello gruppo ultras montreal
con gli altri gruppi ultra ovunque contro il calcio moderno e il foot-business.
il striscione e stato fatto per una partita amichevole contro il red bull
new york, squadra di henry e marquez"
*
In
attesa, un mini groundhopping: "ti volevo
mandare in allegato alcune foto sulla partita Everton- Blackburn che ho
avuto modo di vedere prima di Pasqua a Liverpool. Sono sicuro che per te
non sarà niente di nuovo: entrata e uscita dallo stadio con deflusso
molto ordinato, una cosa è molto curiosa, si può bere birra
nei pub davanti lo stadio (davanti proprio nel senso dall'altro lato della
strada) ma non camminando per strada, si può comprare birra nei
bar dentro lo stadio ma non si può berla sugli spalti. (in cui è
anche vietato fumare). Tifo decisamente scarso... Ciao e FORZA ROMA".
Tutti
i poliziotti hanno un numero di riconoscimento
Stadio
pieno ma decisamente silenzioso, solamente una decina di cori in tutta
la partita per altro ripetutti solo una volta ciascuno
Altro
groundhopping di Jacopo... allo Shamrock Rovers F.C.... però qui
ci vuole una pagina apposita.
Memorial:
"Ciao
Lorenzo,anche quest'anno l'Atletico Vescovio organizza il MEMORIAL per
Matteo Bonetti ed in contemporanea un'altra delegazione organizza quello
per Gabriele Sandri Il
torneo fa parte del progetto "Il calcio per la vita". La
vincitrice andrà ad affrontare i primi di Giugno (location e data
da stabilire) la vincente del I MEMORIAL GABRIELE SANDRI che si terrà
dal 18 al 30 Maggio sul campo della SS Vis Aurelia in Via G.Ventura 54. La
gara di Supercoppa, sarà intitolata "Trofeo Figli di Roma". di
seguito i link su facebook con tutte le info https://www.facebook.com/event.php?eid=199416170100833
1° MEMORIAL GABRIELE SANDRI https://www.facebook.com/event.php?eid=210671108955289&ref=ts
2° MEMORIAL MATTEO BONETTI Altro
comunicato stampa:
COMUNICATO
STAMPA MUSEI
DEL CALCIO DI LAZIO e ROMA: VENERDì CONVEGNO ALL'UNIVERSITA' TOR
VERGATA
Nella
'Settimana della Cultura Sportiva' incontro bipartisan e presentazione
del libro FOOTBALL STORY con Pino Wilson e Giuseppe Giannini. Lo
scrittore Martucci: “Anche la capitale merita due templi del calcio.” Ospiti
i responsabili dei musei di Genoa e Fiorentina. ------------------------------------------- LEGGI ANTEPRIMA
DEL LIBRO http://www.nerbini.it/Nerbini.it/Varia/027-Martucci/martuci.htm 12
maggio 2011: iniziamo con Inter/Roma:
"Ciao
Lorenzo, ho i biglietti per inter- Roma, che mi ero procurato grazie ad
alcune conoscenze quando sembrava che aprissero la trasferta. Piuttosto
che andare a queste condizioni, ecco cosa ne ho fatto dei biglietti.....
Maroni, la trasferta-apartheid fattela tu! Milano in fiamme! Saluti da
un vecchio ultrà". Preciso che
chi scrive abita a Milano e quindi non avrebbe neanche fatto lo sforzo
del viaggio.
*
Comunicato
Ultrà Lecce:
Nessun
compromesso, nessuna adesione
Il
derby…ancora una volta il derby. Nel
calcio, il derby rappresenta la partita per eccellenza : il match dove
è in gioco l’orgoglio legato all’amore per una città, per
la maglia e i suoi colori. E’ la partita dell’anno, quella in cui fallire
non è A-mmesso…quella partita in cui ci si riunisce tutti per B-attere
il nemico. Allo
stato attuale il calcio annulla sentimenti, tradizioni e passioni tramandate
da generazione in generazione. Le nuove leggi impediscono di poter assistere
ad un evento sportivo liberamente, pertanto invitiamo a non cadere nel
subdolo tranello -costruito ad hoc- riguardo la riapertura delle sottoscrizioni
alla tessera del tifoso per poter accedere a questa partita. In
linea con il nostro pensiero non seguiremo il nostro amato Lecce in questo
delicato incontro perché riteniamo che la Libertà sia un
valore troppo elevato per essere limitato in una qualsiasi tessera ed in
una restrizione becera. Domenica
ci ritroveremo sotto la nord ove seguiremo e soffriremo tutti insieme
ascoltando la partita ma comunque stringendoci simbolicamente alla
squadra allo stesso modo come in trasferta …colore, passione e tanta voce!
Avanti Lecce, la nord è con te. Scusate
non mi lego a questa schiera, morrò pecora nera. Ultrà
Lecce 11
maggio 2011: iniziamo da Inter/Roma
di stasera? Questo è un articolo di ieri de Il Romanista (Giacomo
Dell'Artri) che però la dice lunga sulla perpetua vessazione dei
tifosi romanisti... "Altre
nove ore di prevendita. Poi game over, partita finita. Ovviamente, parliamo
della partita della prevendita di Inter-Roma, che terminerà alle
19 di oggi
(ieri,
n.d.L.) nei punti Lottomatica (10 euro per
i fidelizzati, 14 per i non fidelizzati). A
giudicare dai rumors, potrebbe essere stato un flop generalizzato. Bisognerà
vedere i numeri ufficiali, lasciando perdere le voci, ma pare proprio che gli
interisti non abbiano riempito San Siro come magari la società nerazzurra
si sarebbe atteso. E questo sa di beffa per i romanisti: per i non fidelizzati è
stata riservata una gabbietta da appena 500 posti. Nulla. Ieri,
intanto, il prefetto di Milano Valerio Lombardi ha confermato i provvedimenti
"suggeriti" dal Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive, il Casms.
Motivando la decisione con «particolari profili di rischio»,
Lombardi ha disposto una serie di misure «finalizzate alla partecipazione
di un ristretto numero di tifosi ospiti». Tra queste, il divieto
di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Lazio e la vendita
di un numero contingentato di biglietti per il settore ospiti ai tifosi
della Roma non fidelizzati (500, ndr). Curioso,
però, che il comunicato della Prefettura sia stato diffuso solo
nel pomeriggio di ieri, a 24 ore dalla conclusione della prevendita. Se
a Milano avessero
aspettato un altro po’, avrebbero potuto renderlo noto direttamente a partita
conclusa...". E
l'articolo di oggi:
San
Siro flop: 25.000 sugli spalti
"IL
ROMANISTA - E la prevendita per Inter-Roma fece fiasco. Fino a ieri, per
una partita che vale la finale di Coppa Italia, erano stati venduti 25
mila biglietti in uno stadio da 86.000 posti (vabbé, 85.700). Ma
soprattutto, di questi 25 mila, (sempre fino a ieri) solo 470 sui 4.500
disponibili sono complessivamente (fidelizzati più non fidelizzati)
occupati dai tifosi della Roma. Sarà contento chi sogna un calcio
senza ultras, cioè senza passione. Senza i registi di quello spettacolo
indescrivibile della Sud che onora De Falchi o delle Gradinate genovesi
che lottano a colpi di coreografie e ti fanno pensare che il momento più
fico, più fico pure del gol di Boselli, è proprio quello.
Ma tant’è, per il ritorno della semifinale è andato semideserto
pure, anzi soprattutto, il settore ospiti per i non fidelizzati della Roma.
I numeri sono impietosi. Impietosi per il ministero presieduto da Maroni,
si intende. Eccoli: sono stati acquistati 120 biglietti del settore
ospiti senza tessera del tifoso (immagino
acquistati da romanisti del Nord, n.d.L.),
quando l’Inter ne offriva 500; mentre la situazione del settore ospiti
con tessera del tifoso è: 350 tagliandi comprati contro 4.000
disponibili. L’anima della Curva Sud aveva chiesto ai suoi ragazzi
di rinunciare apposta alla trasferta, perché lo slogan degli ultimi
giorni, il passaparola, era «o tutti, o nessuno». O tutti,
e quindi niente distinzioni tra fidelizzati e non fidelizzati, niente gabbietta
da 500 posti per i non fidelizzati e prezzi identici tra le due categorie
di romanisti. Oppure nessuno. E nessuno è stato. Nessuno o quasi,
perché quei 120 – ripetiamo: 120 su 500 – che hanno preso il biglietto
dello spicchietto di San Siro sono un’assoluta minoranza. Oggi non si potranno
più acquistare i biglietti. O quantomeno non quelli del settore
ospiti. Il termine per la prevendita scadeva ieri. Discorso diverso per
gli interisti, che invece avranno ancora una decina di ore per comprare
i tagliandi. Ma di quanto potrà lievitare la cifra del venduto?
Fino a 30 mila? Chissà. In ogni caso, sarà un flop
colossale che sicuramente sarà fatto passare sotto traccia.
Le prove è meglio nasconderle… Come non capire i poveri tifosi nerazzurri?
Sono comprensibilmente delusi. In un anno hanno vinto solo scudetto, Champions,
Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Mondiale per club e in campionato sono
secondi. Vuoi mettere la delusione? Amen. Affari loro, in fondo. Però
questa storia della trasferta vietata, poi non aperta, anzi aperta
a metà, anzi aperta ma a spicchietto, fa davvero sorridere. Gli
interisti disdegnano San Siro, mentre la Sud romanista, a San Siro, sarebbe
temporaneamente emigrata. E se non è partita, è perché
s’è sentita presa in giro. Perché riservare 500 biglietti,
peraltro in un posto sfigato dello stadio, a prezzo maggiorato (4 euro
in più dei fidelizzati), e ingabbiati come fossero pericolosi criminali,
questo è stato: una presa in giro. «Inter-Roma, o tutti
o nessuno», avvisava la Sud il giorno di Roma-Milan. Ha vinto nessuno.
Ha perso lo Stato. Di nuovo". E,
aggiungo io, l'Osservatorio Nazionale sulle Maniefstazioni Sportive parteggia
evidentemente per nerazzurri e rossoneri, visto che impedisce ai tifosi
della Roma di sostenere la squadra.
*
Tornando
a Roma/Milan, la riprova che i media siano di regime la si ha anche da
"Il Tempo": noptizie come queste in passato venivano utilizzate per invocare
più rigore per gli stadi. Ora che il rigore è alla massima
espansione, non possono ammettere il fallimento:
*
Ultras
violenti: Caro Lorenzo, scopro solo ora
questa notizia di 10 giorni fa:
Ambulanza
con neonato a bordo intrappolata
tra i pellegrini e presa a calci Dalla
Cassia al Bambino Gesù passando per San Pietro perché nessuno
ha modificato il percorso obbligato
di
Mauro Evangelisti ROMA
- Un incubo: l'ambulanza con un neonato di poche ore che a causa di una
malformazione doveva essere trasferito d'urgenza al Bambino Gesù
bloccata dalla folla tra via della Conciliazione e piazza Pia. Ogni attimo
che passa può essere fatale, l'autista dell'ambulanza usa la sirena
per fare capire quanto sia grave la situazione, ma i pellegrini non comprendono
e prendono a calci il mezzo. I parenti del bimbo, che seguono dietro in
automobile, angosciati e anche loro intrappolati non si sa perché
lì dove ci sono decine di migliaia di persone e dove ogni corridoio
di fuga per le ambulanze è stato travolto. E'
successo questa mattina, alle 9.30, e solo l'intervento caparbio dei volontari
della protezione civile e di agenti della polizia municipale ha evitato
il peggio, riuscendo ad aprire, ma solo dopo dieci minuti, un varco fra
la folla. Ora il neonato è stato stabilizzato al Bambino Gesù,
le sue condizioni sono ancora critiche, solo domani si saprà se
è necessario un intervento chirurgico. Spiega
il fratello della donna che questa mattina ha partorito il neonato: «E'
stata una situazione assurda e pericolosa. Non ce l'abbiamo con i medici
e con l'autista dell'ambulanza, hanno fatto il massimo e pure di più.
Ma non capiamo perché ci hanno fatto passare di lì, proprio
nel cuore del caos. E siamo rimasti scioccati dal comportamento di alcuni
pellegrini, più preoccupati dal fastidio causato dalla sirena che
dalla reale emergenza sanitaria». Ricostruiamo
cosa è successo con Luigi, lo zio del neonato. Ieri sera alle 22
il bambino nasce a Villa San Pietro, sulla Cassia. I medici in nottata
però rilevano che c'è una malformazione e che è necessario,
d'urgenza, il trasferimento in un ospedale di altissima specializzazione
come il Bambino Gesù. Sono le 9 quando l'ambulanza dell'ospedale
si muove per il trasferimento. L'autista
per legge deve seguire il percorso ordinario, visto che nessuna comunicazione
ufficiale lo ha modificato. A ridosso di via della Conciliazione ecco la
trappola: migliaia di pellegrini in attesa dell'inizio della cerimonia
di Beatificazione bloccano il passaggio, l'ambulanza con la sirena tenta
di fare capire che è un'emergenza vera, molti si danno da fare per
offrire spazio, ma molti altri rispondono prendendo a calci il mezzo infastiditi
dalla sirena. Anche l'auto dei parenti, che segue di pochi metri l'ambulanza,
viene presa a calci. «Per
dieci minuti siamo rimasti bloccati - racconta lo zio -, non andavamo né
avanti, né indietro, ma in casi come questi ogni attimo è
prezioso. Temevamo di non arrivare al Bambino Gesù, l'ambulanza
a un certo punto ha spento proprio il motore. Solo grazie al coraggio di
alcuni volontari della protezione civile che sono accorsi e degli agenti
della polizia municipale alla fine di un'attesa che a noi è apparsa
eterna siamo riusciti a passare. Ma perché nessuno ha modificato
il percorso o quanto meno perché non sono state lasciate aree di
passaggio per le ambulanze?». Quella
di Villa San Pietro non è stata l'unica ambulanza a restare intrappolata
ieri. Per fortuna nessuno dei 1.300 soccorsi di ieri si è rivelato
davvero grave. «Giovanni Paolo II - commenta un operatore sanitario
- ha fatto anche questo miracolo». http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=147653&sez=HOME_ROMA Domanda
retorica: chissà cosa avrebbero scritto se un episodio del genere
fosse avvenuto fra la folla nei pressi di uno stadio? Non
ci vuole una gran fantasia per immaginare intere serate televisive dedicate
alla questione, politicanti e pennivendoli di tutte le parti politiche
a fare a gara nel condannare la barbarie dei teppisti ed a invocare provvedimenti
esemplari, altri sciacalli dell'informazione pronti a tampinare senza scrupoli
i genitori del bambino per strappare pietose interviste, possibilmente
condite dal biasimo e dalla riprovazione per le bestie capaci di commettere
un gesto così turpe, e ti risparmio il seguito che tutti possiamo
immaginare, compresa la chiusura di quello stadio a tempo indeterninato. E
invece la cosa non è avvenuta fuori dalla curva sud, bensì
tra la folla che assiepava via della conciliazione, e infatti la notizia
l'ho scovata per puro caso, relegata nelle pagine di cronaca cittadina,
senza che in 10 giorni abbia avuto alcun seguito ed alcuna attenzione da
parte di nessuno. Ora
a San Pietro facessero la messa a porte chiuse ed istituissero la tessera
del pellegrino. Filippo".
*
Sugli
stewards e i loro compiti: "Qui a Genova
i i controlli di borse e zaini, come anche la perquisizione corporale,
gli stewards la fanno da un bel pò (l'anno scorso lo facevano già,
ora una data esatta non so dartela). Le
divise stanno qualche metro indietro e si limitano ad osservare intervenendo
solo quando chiamate o dagli stewards stessi o dalle persone all'ingresso
che magari si stanno lamentando di qualcosa. Ciao".
*
Video
dal Sudamerica: "Ciao
Lore', ormai sono andato in fissa con le "hinchada" SudAmericane, e ho
trovato un altro coro pazzesco del San Lorenzo de Almagro, allego il testo,
il senso del coro è facilmente intuibile, ma se qualcuno riesce
a dare una traduzione completa, mi farebbe un gran piacere! grazie
per tutto quello che fai e per le informazioni che ci "passi".... Davidone
-iononmitessero- http://www.youtube.com/watch?v=aM-oyAQKfQU&feature=channel_video_title
Pasaron
100 años que
late este sentimiento, quisieron
privatizarte pero
yo a vos no te vendo, nos
siguen diciendo que
estamos de la cabeza nos
bancamos el descenso hicimos
la cancha nueva, yo
quiero a la banda de
fiesta y en pedo sabemos
que vamos a
volver a Boedo a
tanta locura no
hay explicación si
yo de pendejo que
estoy junto a vos, tanto
sentimiento, tanto
carnaval nos
hizo gloriosa por la eternidad.
p.s.
sarebbe fantastico riuscire a creare una pagina con la raccolta di tutti
i video che ti vengono mandati.... un'altro
p.s. LAZIO MERDA!".
*
Rosella:
"ciao
lorenzo,
ti
invio un articolo di repubblica che avrai gia letto, Dai
rinnovi ai diritti tv Tutti
i perché di DiBenedetto
Totti:
"Ciao
lorenzo, prendo spunto da quello che hai scritto per ribadire il fatto
che la situazione Totti nella parte bassa rasenta l' incredibile per non
tirar fuori parole molto meno carine. Rispetto
chi si da da fare li sotto, rispetto meno le mani dei ragazzini nelle prime
file che fanno il gesto del bla bla bla quando si alzano i cori spontanei
per il Capitano. Giocatore che DEVE essere considerato diversamente da
tutti gli altri perché pura identità della maglia che indossa.
Un' altra cosa: Bellissima la coreografia, da brividi e lo dico senza polemica.
ma hai pensato perché proprio sabato scorso? In tutti questi anni?
Proprio dopo i 206 gol del capitano? ...... Sono
nato nel Commando ed il nome di Giuseppe Giannini veniva scandito ad ogni
partita, in ogni occasione.e stiamo parlando del Commando! E noi che facciamo?
gli ritiriamo la maglia dietro??? non
mi meraviglierei di vedere una situazione tipo Ultima partita Maldini Milan.
tutto questo e' assurdo. solo la maglia, tifiamo solo la maglia...più
maglia di Francesco Totti....non c'e nulla perché e' la storia della
nostra amata Roma. Credo
che ti raggiungerò in Tevere quanto prima. vorrei
sapere cosa ne pensi, anche in privato se vuoi. Grazie
di tutto, Roberto". Ho già espresso
più volte il mio pensiero su Totti e la mia visione "all'inglese"
del sostegno al giocatore. Per quanto riguarda la coreografia, conoscendo
abbastanza bene le dinamiche, non c'entra nulla con i 206 gol di Totti
che - ne sono certo - quando deciderà di smettere avrà il
tributo che merita il più grande giocatore che la Roma abbia mai
avuto.
*
Tessera
del tifoso: "Ciao Lorenzo, ti scrivo per
parlare di tessera del tifoso. Senza troppe premesse, parto dall’articolo
di SpyCalcio per esprimere una mia modesta opinione sul futuro della tdt:
che la tessera del tifoso sia stato un totale fallimento,(ancor prima di
entrare in atto, vedi Genoa-Milan dell’altr’anno), mi
pare sia ormai un dato di fatto, vorrei però esprimere un timore
su un eventualità che potrebbe accadere il prossimo anno. E cioè
che “questi” decidano
di migliorare di quel tanto che basta la burocrazia della tdt, quella di
cui parlava SpyCalcio appunto, per poi dar vita a una sorta di propaganda pro-tessera
del tipo: “E’ vero l’ anno scorso qualcosa non funzionava ma ora abbiamo
fatto questo e quel miglioramento, quindi ora la tessera funziona alla perfezione,
potete farla senza problemi”. Ovviamente, le suddette modifiche andrebbero
a migliorare di pochissimo la situazione burocratica(acquisto biglietti
ecc ecc) perché - non lo dimentichiamo - l’intento di fondo
resta sempre quello di svuotare gli stadi, e non di riempirli. Ripeto,
piccole modifiche, affiancate a una buona dose di campagna pubblicitaria
potrebbero bastare a tirare avanti un altro anno. A mio avviso, visto lo
stato attuale delle cose, ci sono 2 soluzioni possibili per liberarsi della
tdt: 1)Che
questa continui a non funzionare e a creare problemi ai tifosi tesserati,
(in questo caso però, potrebbe succedere ciò di cui parlavo
prima, ipotesi plausibile secondo me, credo che basterebbe non più
di una giornata di lavoro per attuare qualche accorgimento) 2)Tre
parole: STADI DI PROPRIETA’. Ora come ora, secondo me, l’ipotesi più
accreditata. Con gli stadi di proprietà le società avranno
finalmente un interesse concreto nel riempire lo stadio, e allora forse
qualcuno si muoverà contro questo scempio. Ma visto e considerato
che per ora solo la Juventus ha uno stadio di proprietà, la strada
la vedo molto lunga… Mi
piacerebbe avere un tuo parere a riguardo. Un saluto, alla prossima!". Come
accennavo qualche giorno fa, il problema ormai non è più
la tessera del tifoso ma l'art. 9 della legge Amato, visto che per fare
un biglietto è automatico il controllo di questura, che attualmente
vengono effettuati su basi incerte. E' l'art. 9, ormai, il problema da
risolvere. La tessera del tifoso è già vecchia e - ne sono
certo - si ritorcerà contro chi l'ha ideata e non ha avuto il coraggio
di ritirarla.
*
Il
responsabile del marketing della Roma, Ottaviani, festeggia lo scudetto
del Milan: "Caro Lorenzo in merito alla
foto di Ottaviani in maglia rossonera non si trattava di un torneo,ma della
propria fede calcistica. Infatti sul book of the year del circolo ogni
socio viene immortalato con la maglia della propria squadra del cuore,te
lo dico perché sono socio anche io...... Solo per precisare...saluti,ave!".
*
Da
Torino sponda Juve: "Ciao Lz, forse nn
hai avuto tempo ne modo di pubblicare questa notizia che già ti
avevo inviato. cmq ti scrivevo solo per informarti di una cosa che, a quanto
pare, pur esendo irreale, assurda, sembra vera. La
juve sta costruendo il nuovo stadio ma ci saranno diversi problemi di visibilità
a causa delle presenza di alcuni tiranti presenti tra il campo e gli spalti. Si
proprio cosi!!!! ripeto la notizia è riportata su alcuni siti specializzati
e rilanciata anche da una radio di ROMA. ecco
il link.... http://testedicalcio.blogosfere.it/2011/02/juventus-il-nuovo-stadio-avanza-ma-quei-tiranti.html Povero
Avvocato con questi nipoti (snip ce lo metto io direttamente).....noi fuoco
di paglia? a john ma datte (snip). Osvaldo:
"Ciao
Lorenzo, ho trovato per caso questa fantastica foto su un forum di sostenitori
baresi, la trovo eccezionale come pensata, a dir poco stupenda la collocazione.
- Osvaldo - ". Beh,
direi che in effetti il Questore di Roma noto per il suo pugno di ferro
senz'altro ha avuto più difficoltà nell'intavolare trattative
qui a Roma, se non altro perché non c'è nessuno con cui intavolarle.
*
Cuneo
in Lega Pro:
A
tutti gli abbonati e i tifosi del Cuneo
Dalla
stagione 2010-2011 il ministero dell’interno ha imposto a tutte le società
di calcio professionistiche l’adozione della cosiddetta TESSERA DEL TIFOSO. Si
tratta di una card (utilizzabile anche come carta prepagata) che le società,
previo nulla osta della questura, rilasciano agli abbonati e ai richiedenti
(con l’esclusione di quanti hanno subito una diffida negli ultimi 5 anni),
e che costituisce un titolo obbligatorio per l’accesso ai settori ospiti
di tutti gli stadi. Il
provvedimento ha suscitato da subito una serie di critiche non solo nel
mondo del tifo organizzato (ultras e club), ma anche da parte di dirigenti,
allenatori, giocatori, sindacati di polizia, esperti di diritto e giornalisti. E’
vero infatti che la TESSERA DEL TIFOSO: -
NON MIGLIORA LE CONDIZIONI DI SICUREZZA NEGLI STADI: se si va in trasferta
senza tessera si è costretti ad acquistare biglietti per i settori
destinati ai tifosi di casa, con evidenti rischi specie per le famiglie -
NON ELIMINA LE EVENTUALI RESTRIZIONI ALLE TRASFERTE: le trasferte restano
comunque soggette a divieti e limitazioni da parte del CASMS, che può
estenderli anche ai possessori della tessera (come è effettivamente
già avvenuto diverse volte nella stagione in corso) -
LIMITA GRAVEMENTE LA LIBERTA’ DEI TIFOSI: il divieto non colpisce solo
gli ultras ma anche quei tifosi occasionali che vogliano seguire la loro
squadra per una sola partita in trasferta, e che sono costretti a sottoscrivere
la tessera (a pagamento, in aggiunta al costo del biglietto) per entrare
nel settore ospiti -
CONTRASTA CON I PRINCIPI COSTITUZIONALI: benché la normativa parli
espressamente di un divieto limitato a chi ha subito una diffida (DASPO)
negli ultimi 5 anni, l’articolo 9 della legge Amato (41/2007) consente
di estenderlo anche a chi è stato soggetto ad un divieto di ingresso
allo stadio in un periodo precedente, e addirittura a chi abbia subito
un DASPO ma sia stato poi assolto in tribunale -
LEDE LA PRIVACY DEI SOTTOSCRITTORI: la tessera del tifoso utilizza un microchip
con tecnologia RFID che consente di registrare dati personali: il trattamento
di questi dati è attualmente oggetto di un’inchiesta del Garante
della Privacy, perché molte società non hanno chiarito se
e come i dati raccolti possano essere utilizzati per finalità pubblicitarie
e commerciali In
sostanza, quindi, la tessera del tifoso rappresenta una speculazione bancaria
sulla pelle dei tifosi: per la prima volta si impone per legge la sottoscrizione
di una carta prepagata per poter assistere ad una partita, al solo fine
di trasformare i tifosi in clienti e regalare altri soldi ai potentati
economici del calcio. Poiché
con il ritorno tra i professionisti la società Cuneo Calcio sarà
costretta ad inviare automaticamente la tessera a tutti gli abbonati, abbiamo
deciso di non sottoscrivere alcun abbonamento né alcuna tessera,
invitando tutti gli altri tifosi ed abbonati a fare altrettanto. Per
la prossima stagione impegniamoci tutti ad acquistare i biglietti volta
per volta, perché la nostra dignità di cittadini non si compra
e perché la tessera può ancora fallire, se siamo uniti nel
rifiutarla. Ne’
clienti ne’ delinquenti: noi siamo tifosi NO
ALLA TESSERA DEL TIFOSO ULTERIORI
APPROFONDIMENTI SEGUIRANNO SU: http://ultrascuneo.blogspot.com 10
maggio 2011: torniamo su Roma/Milan. Da
Spycalcio: "La
stagione sta per finire e fra poco i club faranno i piani per gli abbonamenti
del 2011-'12: per questo è necessario che al Viminale decidano,
il più presto possibile, che vogliono fare con la tessera del tifoso. C'è
soddisfazione piena: solo calati gli incidenti, sono diminuiti sensibilmente
i poliziotti sugli spalti (con grande soddisfazione anche della direzione
ordine pubblico). Merito, sostengono dal Viminale, della tessera del tifoso.
Di sicuro, è migliorata la gestione delle partite. Anche
se restano ancora grossi problemi da risolvere, soprattutto per chi ha
figli. Una burocrazia assurda e ottusa, soprattutto nell'acquisto dei biglietti:
bisogna provvedere. Così come va risolto il problema delle trasferte.
Per questo, i club devono farsene carico: è urgente una riunione
col Viminale. La tessera del tifoso non deve essere (più) vista
come una tessera di polizia. Deve diventare una tessera "fidelity", che
venga davvero incontro ai tifosi (e non solo alle banche), con agevolazioni.
Bisogna mettere a punto il sistema, visto che indietro non si torna. I
tifosi hanno diritto di saperlo per tempo: che succederà, ad esempio,
il prossimo anno con le trasferte? Da notare intanto come la questura di
Roma ha gestito nel migliore dei modi la gara-scudetto del Milan: contatti
continui fra il questore, Francesco Tagliente, e l'ad del Milan, Adriano
Galliani. I 15.000 sostenitori del Milan hanno potuto quindi festeggiare
lo scudetto all'Olimpico senza invadere le piazze di Roma, con il rischio
di contatti pericolosi con i tifosi romanisti. E'
filato tutto liscio: "solo" sette Daspo, tutto sommato pochi per una gara
così a rischio. C'è chi ha tentato di portare allo stadio
un fumogeno nascosto in due baguette. E' stato sfortunato, l'hanno beccato". Ed
allora, si torna al concetto di potenziamento e depotenziamento delle notizie. La
gestione delle notizie è decisa dal regime. Roma/Milan
è stata sicuramente gestita correttamente, come dovrebbe essere
gestita qualunque manifestazione aperta al pubblico, ma certo non si può
dire che tutto sia filato liscio. Ci sono stati disordini in Curva Nord,
continui scambi di torce e bomboni e due accoltellati a Ponte Milvio. Leggere
su Il Messaggero (cartaceo, su internet non c'è traccia) "Roma Milan
ad alta tensione, sette daspo ma nessun incidente" è semplicemente
ridicolo, visto che a nove colonne poco sopra c'è un articolo titolato
"Ponte Milvio, movida e coltelli" e all'interno "Ponte Milvio, accoltellati
dal branco", quasi si sia trattato di rissa notturna da bar! Si
noti, in azzurro, il richiamo "Movida violenta" a corredo dell'articolo.
E' quindi chiaro che per dimostrare o far sembrare che tutto sia andato
liscio, si sia "confusa" la notizia, perché chi si ferma al titolo
pensa che si sia in presenza di giovani ubriachi molesti e non di una violenta
aggressione parasportiva.
Naturalmente,
solo su blog e siti di informazione non parastatale si può leggere
la verità e una informazione non distorta: "Circa
un'ora fa, all'una di notte circa (in concomitanza con l'apertura dei cancelli
del settore ospiti), degli scontri sono avvenuti a Ponte Milvio tra un
piccolo numero di facinorosi sostenitori della Roma e singoli tifosi del
Milan che sono stati individuati come tali per l'accento o la maglia indossata
( le stesse modalità con cui fu individuato il tifo di De Falchi,
tifoso romanista ucciso il 4 giugno del 1989 anni fa fuori dallo stadio
San Siro di Milano). Dinanzi
all'"Altro Chiosco" i supporters hanno lanciato sgabelli, sedie e qualsiasi
cosa gli passasse per le mani, il tutto davanti alle persone che si trovavano
vicino al pub all'aperto totalmente allibite e impassibili. Dopo qualche
minuto sono arrivate sul luogo alcune volanti della Polizia, colpite peraltro
al loro arrivo dal lancio di un fumogeno. Negli istanti successivi la piazza
di Ponte Milvio si è pian piano riempita di macchine delle forze
dell'ordine e blindati in tenuta anti-sommossa di Polizia e Guardia di
Finanza. Un primo bilancio della follia ultras delle ore 2,00 parla di
2 o 3 accoltellati (probabilmente del Milan), qualche ferito ma soprattutto
tantissima paura per chi si trovava sul luogo semplicemente per bere una
birra con gli amici, resa amara da quello che non può certo essere
definito tifo..." http://calcioeuropa24.blogspot.com/2011/05/ultimora-guerriglia-ponte-milvio-dopo.html.
*
Ancora
su Roma/Milan: "Ciao Lorenzo, ancora sto
pensando ai festeggiamenti rossoneri in casa nostra e penso veramente
che i milanisti, interisti e juventini di questa città siano veramente
il tumore di Roma. Non
volendomi dilungare troppo, però non mi spiego un'altra cosa: ma
come è possibile che non hanno permesso la vendita di una parte
consistente dei biglietti di curva Nord per formare un settore "cuscinetto"???
Ma da quando in qua il settore cuscinetto deve essere a discapito di chi
gioca in casa e non di chi va in trasferta? non era più logico creare
il settore dentro al distinti ospiti? perchè privare noi di biglietti,
oltretutto popolari, e non loro!?!? l'unica spiegazione che mi dò
è la totale assenza di società!! In ultimo perchè
creare un settore cuscinetto se i milanisti sono tutti tesserati = buoni
= brava gente !?!?!?!? Un saluto, Davide". Domande
più che pertinenti. Io ne aggiungerei un'altra: perché negli
stadi del futuro non si crea un settore "neutro" dedicato a tutti i tifosi
avversari che non vanno nel settore ospiti? C'erano almeno 8mila milanisti
non tesserati (quelli che vanno a vedere una sola partita all'anno) tutti
in Tribuna Tevere e poetva accadere di tutto, visto che a diversi romansiti
può dar fastidio avere vicino un tifoso avversario che fa festa...
*
Marco:
"Caro
Lorenzo, qualche
pensiero in ordine sparso su Rosella Sensi. Rosella
Sensi, la "virtuosa", colei che dietro questa facciata di "virtuosità"
in realtà ha ricoperto la carica di presidente pensando a mio avviso
più agli interessi suoi che a quelli della Roma, sembra (si legge
sui giornali) che continui imperterrita a "mettersi di traverso" nei confronti
dei NUOVI EFFETTIVI PROPRIETARI della Società, arrivando addirittura
a rivendicare il possesso sui personal computer (!!!) che stanno a Trigoria. 1)
Ha ceduto ad una società presieduta da una delle sorelline i diritti
dello Stemma Storico dell'A.S.Roma, UNO STEMMA CHE APPARTIENE A TUTTO IL
POPOLO GIALLOROSSO. 2)
Ha venduto Trigoria per poi riprenderla a leasing. 3)
Ha stretto amicizia con (o forse è più corretto dire s'è
prostrata a) Galliani, Giraudo e Moggi. 4)
Ha portato in passivo il bilancio della Società . 5)
Ha rifiutato un'offerta coi fiocchi (283 milioni di euro) da parte di Soros. 6)
Ha venduto Aquilani al Liverpool per 20 milioni di euro (e nemmeno un centesimo
di quei 20 milioni di euro è stato ri-utilizzato sul mercato) malgrado
avesse più volte detto che con lei alla presidenza non sarebbero
mai stati ceduti Totti, De Rossi e (appunto) Aquilani. 7)
Ha presentato un fatiscente "progetto" per un fatiscente stadio... uno
stadio virtuale (non "virtuoso", eh, ma virtuale). 8)
Ha intascato uno stipendio di un milione di euro annui per ricoprire la
carica di presidente della SUA STESSA Società... avete presente
un altro presidente-proprietario che faccia lo stesso? V'immaginate Moratti
o Berlusconi che prendono LO STIPENDIO dall'Inter o dal Milan? 9)
Ha portato Mexes a scadenza di contratto per REGALARLO a parametro zero
al Milan. 10)
Ha cercato (e lo ha dichiarato lei stessa, dicendo che non era d'accordo)
di ostacolare la trattativa di Unicredit con DiBenedetto & C., perchè
riteneva che la cifra concordata tra la banca e la cordata statunitense
fosse inadeguata DOPO CHE - RICORDIAMOLO - LEI STESSA AVEVA RIFIUTATO UN'OFFERTA
DI 283 MILIONI DA PARTE DI SOROS (...e per forza questa di DiBenedetto
& C. la riteneva inadeguata: era inferiore alla cifra minima sopra
la quale sarebbe scattata la nota percentuale che la "virtuosa" si sarebbe
intascata). E
poi (fonte "Repubblica", il famoso articolo di Carlo Bonini) le pendenze
con Batistuta, Bartelt, Brozzi, Gilmar Veloz, Villa Stuart... e adesso
addirittura (fonte "RomaTiAmo.net") una querelle per i personal computer
di Trigoria, che pare la Sensi non voglia lasciare a DiBenedetto... tipo
quelli che si portano via i sacchetti con gli avanzi del banchetto al ristorante! Ciao,
Marco. http://forzaeonore.xoom.it//forzaeonore/index.html".
Da
LaRoma24.it: LAROMA24.IT
- Ieri sera con il pareggio ottenuto contro la Roma il Milan ha conquistato
il suo 18esimo scudetto. Grandi festeggiamenti in campo e poi al 'Parco
dei Principi', albergo che ha ospitato la squadra rossonera. Miriadi di
bottiglie di champagne stappate e cori fino a tarda notte. A festeggiare
il tricolore sul terreno della Roma c'era anche un componente della società
giallorossa. Ebbene sì. Edorardo Ottaviani. La stragrande maggioranza
dei tifosi e appassionati giallorossi con tutta probabilità non
saprà chi sia. Ecco qui di chi stiamo parlando. Ottaviani
è alle dipendenze dell'As Roma, in qualità di responsabile
del marketing. Ottaviani, infatti, risulta essere nel cda di Soccer sas
di Brand Management srl, società che dal 2007 si occupa dello sfruttamento
del marchio giallorosso. "La
Brand Management" - si legge nel testo dell'informativa che reca i termini
dell'accordo, datata 15 marzo 2007 - è stata costituita con
lo scopo iniziale di acquisire e gestire le attività comprese nel
Perimetro, conferite dall' A.S. Roma. La società svolgerà
in favore della Accomandita la propria attività di amministratore,
con carattere di esclusiva e vincolo di non concorrenza, con riferimento
alle attività di merchandising, marketing e sponsorizzazione nel
settore individuato dalle attività ricomprese nel Perimetro." Tra
l'altro negli ultimi giorni è stato anche a colloquio con alcuni
rappresentanti dello studio Tonucci (per l'esattezza lo scorso 29 aprile),
insieme al suo socio Stefano De Alessi, proprio per fare chiarezza
su alcuni punti che il nuovo management sta cercando di capire al meglio
per approntare i giusti correttivi nelle strategie future. Nella
foto qui riportata, vediamo Ottaviani immortalato in uno scatto stile 'figurina
Panini' per un torneo di calcio in un noto circolo romano. Maglia della
Roma? Ovviamente no. Non poteva che essere quella rossonera...
Passiamo
a Inter/Roma di Coppa Italia... Daniele Galli de "Il Romanista": "Vedremo
oggi come risponderà la Curva. I ragazzi non fidelizzati. Gli ultras
della Roma. Alle 10 saranno messi in vendita nei punti Lottomatica quei
500 biglietti di terzo anello blu per Inter-Roma, semifinale di ritorno
di Coppa Italia. Sono la scorta riservata a chi non è titolare dell’As
Roma Club Privilege, la tessera del tifoso della Roma. Il rischio, concreto,
è che quell’angolo di San Siro vada deserto. È stato apprezzato
moltissimo, sia chiaro, il tentativo della società di riaprire una
trasferta chiusa. Il direttore operativo Montali è riuscito a far
cambiare idea al Viminale, che in un primo momento aveva deciso di vietare
la prevendita ai residenti nel Lazio, con la sola, consueta, eccezione
dei cosiddetti tifosi fidelizzati. Il giorno dopo, l’Inter ha messo in
vendita cinquecento biglietti destinati a quei romanisti che si ritengono
fidelizzati per nascita. Tutto a posto? Proprio per niente, spiegavano
in ambienti vicini alla Curva. Secondo gli ultras, quello del Viminale
è un «contentino». I settori 301 e 302 del terzo anello
blu sono giudicati «uno spicchietto» indegno di una trasferta
che si prospettava in grande stile. Di quelle memorabili. Uno «spicchietto»
bollato oltretutto come gabbia. Si è parlato di apartheid a danno
di chi la tessera non ce l’ha. Qualcuno ha letto in questa separazione
dai tesserati una discriminazione. Ha dato fastidio, registriamo, anche
la differenziazione di prezzo: 10 euro per i fidelizzati, 14 per chi non
lo è. A Trigoria alzano le mani. «Che potevamo fare di più?»,
si interrogano. Nulla. Anzi, è la prima volta che un dirigente di
spicco si reca al Viminale per tentare quella che sembrava una missione
impossibile. Ma la scritta comparsa alla vigilia di Roma-Milan sui muri
del Foro Italico parla chiaro: «Inter-Roma, o tutti o nessuno».
A giudicare dal tam tam, dal passaparola, da quanto si legge sui forum,
su Facebook e in particolare sul sito asromaultras.org, bisognerebbe scommettere
sulla seconda ipotesi: nessuno. Per ora è freddina anche la risposta
dei fidelizzati. Nonostante per i tesserati siano a disposizione quattromila
posti, fino a venerdì erano stati venduti un centinaio di biglietti.
Per entrambe le categorie di romanisti, con e senza tessera, c’è
tempo fino alle 19 di martedì. CAMPIONATO
- Dalle 10 di domani, e fino alle 19 di sabato, saranno in vendita nelle
ricevitorie Lottomatica, prezzo 10 euro, anche altri biglietti. Sono quelli
del settore ospiti del Massimino, per Catania-Roma. Possono essere acquistati
esclusivamente dai tesserati. E gli altri settori dello stadio siciliano?
Niente da fare, la prevendita è vietata ai residenti nella regione
Lazio. Stavolta non ci saranno ripensamenti. Definire pessimi i rapporti
con i catanesi, sostengono al Viminale, è dir poco…". Quindi
4000 posti per i tesserati e 100 biglietti venduti, 400 posti per i non
tesserati (a fronte di un numero notevolissimo di richieste). Perché
non prendere atto di un fallimento? Lo ribadisco: in gabbia ci andassero
gli altri.
*
Chiarimenti:
"Ciao
lore’, mi serviva un chiarimento sulla figura dello steward,cio’ una piccola
disputa con gli amici su sta storia… Quale
e’ la funzione dello steward allo stadio?Solo legata alla verifca dell’acesso
all’impianto(quindi strappa biglietti) o si devono occupare anche di controllare
borse,zaini per vedere quello che hai dentro? Bella Andrea".
Per ora gli stewards controllano i biglietti e possono intervnire, entro
certi limiti, all'interno dello stadio. Eventuali azioni contro gli stewards
sono sanzionate come se fossero state fatte contro pubblici ufficiali.
Al momento, però, i controlli di borse e zaini vengono svolti dalle
forze dell'ordine, anche se credo che assai presto lo delegherannoa
loro, come del resto avviene in tutta Europa. 9
maggio 2011: aggiunte altre foto di Roma/Milan. Partite
non a rischio: "Ciao
lz non so se sei a conoscenza dell accoltellamento di un tifoso milanista
nella zona di ponte milvio,a cui ho assistito personalmente..ho notato
che nonostante fossero venuti sul posto ambulanze,polizia e finanza la
notizia non e' riportata da nessuno..forse perche' il casmss viminale e
maroni hanno autorizzato la trasferta?????".
Girava voce di una rissa a Ponte Milvio, in ogni caso non mi stupisco che
alcun media di regime riporti le notizie: per loro non conta quel che accade,
ma solo quel che vien loro detto dagli organi ufficiali. Se, quindi, accade
qualcosa che può screditare il livello di rischio dato a una partita,
semplicemente non lo si dice.
*
Curva
Sud: "Ciao lorenzo,sono damiano.Ho 22 anni
e da 5 vado tutte le domeniche in curva.Quest'anno senza abbonamento a
causa della tessera. Volevo
farti notare il cambiamento della curva avvenuto durante questa stagione.
senza approfondire il discorso posti vuoti che si presentano ogni partita,
volevo parlare dei cori ormai incompresibili che vengono alzati dalla
parte bassa della curva, i quali vengono cantati in maniera troppo velece
e frenetica come se qualcuno avesse fretta di andarsene. in questo modo
nessun coro viene cantato e sentito da tutto il resto della curva; campo
testaccio, dammi tre punti, sono diventati ormai incompresibili e difficili
da seguire. un' altra cosa che nn riesco a capire è perchè
non vengono alzati più cori nei confronti del capitano... sono d'accordo
che bisogna tifare solo la maglia ma secondo me su totti ci dovrebbe essere
una eccezione dopo tutto quello che ha dato per la roma. vorrei sapere
un tuo parere e anche il parere di qualche altro tifoso". Il
problema del "coro svelto" ha sempre caratterizzato la Sud. Con i megafoni
era poi più semplice seguire i cori che partivano dal basso. Per
ovviare a questo problema il lanciacori deve iniziare il coro molto lentamente,
perché già doopo due strofe si accelera in automatico. Per
quanto riguarda Totti, mi sembra che comunque il coro parta del tutto spontaneo
da qualsiasi punto dello stadio. Da tempo il gruppo portante non fa i cori
per alcu giocatore. Se poi mi si chiede un parere personale, su questo
sono u po' più british: i giocatori che sono la storia ben possono
avere cori dedicati.
PALERMO/BARI,
LA QUESTURA SODDISFATTA: NESSUN INCIDENTE.
7
maggio 2011 (pomeriggio): le foto di Roma/Milan
in linea a tarda sera.
Striscione
fuori lo Stadio Olimpico, oggi.
Disordini
del passato
*
Grazie
a Marco, inserite le foto di Roma/Napoli
1967/68 (con invasore di campo incluso). Aneddoti: "Nella
notte che precedeva la gara d’andata della finalissima interregionale del
torneo 1925-26 tra l’Internaples e l’Alba Roma, i tifosi romani si appostarono
sotto le finestre dell’albergo che ospitava i napoletani e per ore ed ore
infastidirono i giocatori con le loro stornellate. Gli azzurri dopo una
notte ovviamente insonne, stanchi e nervosi, subirono poi un umiliante
6-1 tra il vergognoso comportamento dei tifosi capitolini, i quali durante
la partita si distinsero per il lancio di ortaggi, oggetti e insulti. Nella
partita di ritorno a Napoli, all’Arenaccia, dopo 10 giorni, la folla napoletana
– in cerca di rivalsa - riuscì a contenersi anche perchè
l’Internaples era andata in vantaggio ben presto su calcio di rigore, ma
sul finire della gara, quando i giochi sembravano già fatti, l’Alba
pareggiò con un penalty, dopo un’azione viziata da un fallo simulato.
Botte da orbi in campo e sugli spalti, invasione di campo, caccia ai giocatori
romani e al malcapitato arbitro Dani. L’allenatore Carlo Carcano (ex nazionale)
e il promettente attaccante Ferrari , atterriti dalla gravità degli
incidenti e dal clima, fecero le valige e nottetempo lasciarono Napoli
per non farvi più ritorno. Al Napoli fu inflitta la squalifica di
campo per un anno, che poi fu ridotta a due mesi, a seguito della riforma
del torneo e la squadra azzurra andò a giocare al campo dell’Ilva
Bagnoli". 7
maggio 2011: da Firenze, un'altra prova della
truffa di Stato chiamata "tessera del tifoso": "Sono
Stefano un tifoso viola, che ha fatto la tessera del tifoso perche' credevo
di avere poi la tranquillita'
di andare a vedere la partita senza piu’ rogne. Sono
un tifoso di mezza eta' non sono un ultras o per lo meno non piu', amo
il calcio e vedere le partite con le sue azioni di gioco ed i loro protagonisti.
Sono sempre a vedere le partite in trasferta quando posso ma spesso non
vado nel settore ospiti essendo questi molto spesso delle vere e proprie
gabbie da dove non e' possibile vedere il gioco del calcio. Fino
ad ora mi era andata sempre bene, non ho mai avuto problemi e non li ho
mai creati, pagavo il mio biglietto vedevo la mia partita e poi tornavo
a casa. Arrivo
oggi con la mia tessera del tifoso alla Banca Popolare di Milano volendo
assistere a Inter-Fiorentina in un primo o secondo anello centrale, poiche'
il settore ospiti come sapete e' stato relegato al terzo anello in piccionaia
come diciamo a Firenze e da dove i giocatori si vedono come su un campo
di subbuteo (piccini piccini!), essendo oramai di mezza eta' e con la vista
cosi e cosi se permettete non posso di certo venire a farmi una rampa di
scale come la salita di Fiesole per non vedere niente, ho la mia tessera,
sono un tifoso certificato no? Invece arrivo alla banca e dopo mezz'ora
di attesa mi vedo negare l'acquisto del tagliando perche' mi viene detto
che la Societa' Inter nega l'ingresso ai tesserati di altre tifoserie,
concedendolo solo ai possessori dell'Inter card. Siamo in due io e un mio
collega di Bologna anche lui con l'orgoglio viola, ci dicono niente per
voi non e' possibile poichè non avete l'Inter Card e risiedete in
Toscana dove c'e' il divieto di vendita. Dopo lunga discussione viene chiamato
da parte dell'operatore bancario il numero verde dell'Inter l'800 001908
dove purtroppo sembra venga confermato il divieto di vendita, al che al
mio amico viene suggerito da un cliente che aveva assistito alla discussione
(sempre per la privacy eh) : “Se lei lascia la sua tessera a casa e dice
che e' di Bologna , lei il biglietto lo puo' comprare come in effetti conferma
lo sportellista; ma come fa lui ad andar da solo, siamo in due amici, tesserati,
ci e' stato detto e ripetuto che con la tessera avremmo avuto delle facilitazioni
e potuto essere esonerati dalle norme punitive esercitate su coloro che
non hanno la tdt, ora siccome residente in Toscana e colpevole di non avere
la Inter Card ma l'Orgoglio Viola non mi vendete un biglietto ? Allora
Ministro Maroni mi spiega perche' mi ha fatto sottoscrivere questa tessera
se non posso entrare in uno stadio lo stesso ? Perchè devo perdere
una mattinata lavorativa davanti ad uno sportello bancario quando prima
era sufficiente andare allo stadio la domenica? Non vorra' mica che io
ne debba fare 20 di tessere del tifoso, una per ogni Stadio italiano? L'impedimento
di entrata in uno stadio per ragioni discriminatorie ossia o tu accetti
il terzo anello o stai fuori non si configura come un reato ed una limitazione
della libertà personale? Staremo
a vedere perchè ora mi informerò a livello legale. Saluti
Viola Stefano".
*
Trasferta
vietata? "Caro Lorenzo, tanto per dimostrare
ancora l inutilità della tessera e quanto siano ridicoli e poco
efficaci i provvedimenti che ci impongono a noi liberi cittadini, ti voglio
scrivere cosa mi è successo domenica scorsa a Bari, trasferta che
era vietata ai residenti del Lazio non in possesso della tessera.. Insieme
alla mia ragazza, domenica pomeriggio due ore prima della partita, andiamo
a xxxxx (unica ricevitoria miracolosamente aperta) per comprare i biglietti;
arrivati lì ci chiedono il documento e ci fanno tranquillamente
il biglietto senza nessun problema.. Un pò tesi (era la mia prima
trasferta da “non autorizzato”), ci dirigiamo verso lo stadio dove prima
dei tornelli ci controllano biglietto e documento e ci fanno passare senza
dirci nulla, nonostante fossi un potenziale pericolosissimo brutto e cattivo
cittadino residente nel Lazio non privilegiato.. Ciò che mi chiedo
è: ma che senso ha la tessera del tifoso?? Ma che senso hanno queste
restrizioni?? Ti segnalo che sul finire della gara, un gruppetto penso
di ben 7-8 baresi si sono avvicinati al settore ospiti dove c erano circa
50 romanisti che, spaventatissimi, sono scappati dall altra parte del settore
(certi addirittura sono proprio usciti dallo stadio) lasciando incustodito
un bandierone vicinissimo alle vetrate divisorie che i baresi sono riusciti
a rubare con tutto lo stadio in tripudio... ma che bella figura...".
Lazio,
ipotesi Franchi Per
le coppe europee, a causa di un contenzioso esistente con il Coni in merito
al pagamento dell'affitto dell'Olimpico, il club di Lotito per il momento
ha richiesto ed ottenuto la disponibilità dello stadio di Firenze
per poter ottenere la licenza Uefa.
*
Mi
viene fatto notare che anche in Portogalo è tutto tranquillo...
Si noti come la gendarmeria sia gentile con il gentil sesso... Minuto 6.25. http://www.youtube.com/watch?v=rzstAONqWQI&feature=player_embedded#at=204 6
maggio 2011: tra poco si va in ritiro prepartita
per Roma/Milan, ma intanto qualche notizia presa qua e là. Bari/Lecce:
"Potrebbe
diventare una gara importantissima per i giallorossi che però non
portanno assistere all'incontro. Per Bari-Lecce del 15 maggio, la vendita
dei tagliandi è riservata ai soli residenti nelle province di Bari
e Bat con diritto di prelazione per i possessori della tessera del tifoso.
La vendita dei tagliandi del settore dedicato ai possessori della tessera
del tifoso del Lecce nel limite stabilito dalle competenti autorità.
Inoltre, la chiusura della vendita dei tagliandi per tutti i settori è
alle ore 19 del giorno antecedente la gara, non è ammessa la vendita
dei tagliandi via internet". Ora,
come si vede, il limite non è dato dalla capienza del settore ospiti,
ma da ciò che decide la Prefettura di Bari. Peraltro mi chiedo (anche
se una truffa è una truffa e quindi la risposta è quasi implicita):
ma se anche il Prefetto di Bari limita a 1500 (ad esempio), il numero dei
possessori della tessera del tifoso del Lecce che possono andare nel settore
ospiti, chi rimane fuori non può tranquillamente acquistare un biglietto
per un qualsiasi altro settore, visto che la tessera fa sì che ognuno
possa andare ovunque senza limiti?
*
Intervista
de Il Romanista ad Antonio Padellaro, direttore del Fatto Quotidiano:
«No
alla tessera del tifoso»
Venerdì
06 Maggio 2011 08:31 (Il
Romanista - M.Macedonio) - Di battaglie, nel nome della legalità
e della giustizia, ne conduce ogni giorno, Antonio Padellaro. Lo fa dalle
colonne del Fatto Quotidiano, che dirige dal primo numero e che, insieme
a Marco Travaglio e a un bel gruppo, agguerrito, di giornalisti/e, ha contribuito
a far crescere esponenzialmente in questo primo anno e mezzo di vita.
Chi
lo conosce sa però che è anche un grande tifoso giallorosso.
E allora, nel momento in cui il discorso cade sulla Roma, dà subito
le proprie “generalità”, come le chiama lui stesso: «Sono,
da quando avevo 15 anni, un sostenitore senza se e senza ma, come capita
a chi ha questa specie di “malattia”. Oggi ne ho 65, e ne ho quindi viste
di cotte e di crude. A partire dalla Rometta degli anni ’60, quella di
Oronzo Pugliese, o dei ’70, che rischiava talvolta la retrocessione. Passando
per i ricordi drammatici di partite come Roma-Slavia Praga, con quel gol,
stupido, subìto negli ultimi minuti e che vanificò una rimonta.
Fino ai momenti più divertenti, con la Roma di Zeman, o quelli esaltanti
dell’ultimo scudetto, con la forza, l’energia e la personalità di
un giocatore come Gabriel Batistuta, o quella di Francesco Totti, per il
quale tutti ancora oggi continuiamo a stravedere».
Un
assiduo frequentatore, quindi, dell’Olimpico… Da
trent’anni sono un abbonato ai Distinti Sud: dapprima con la tessera familiare,
e adesso, con i figli ormai cresciuti e che vanno chi in Curva e chi in
altri settori, con quella che io e mia moglie – che ho contagiato a suo
tempo e oggi è quasi più romanista di me – rinnoviamo puntualmente
ad ogni stagione: ingresso 23, fila 60, posti 9 e 10. Tanto perché
si deve esser precisi… E devo anche dire che raramente ho perso una domenica.
Forse solo per motivi di lavoro. Altrimenti, non ne salto una. Anche se
i maligni dicono che il Fatto non esce il lunedì, perché
così posso andare allo stadio. E un po’ è vero…
Questo
vuol dire che anche lei e sua moglie vi siete dovuti arrendere alla tessera
del tifoso… Siamo
effettivamente tra quelli che sono stati “costretti” a farla, perché
è evidente che chi ha questa passione si è trovato a dover
sottostare a questa regola (beh, no. Io no.
Eppoi non è una regola. E' una imposizione senza che ci sia una
regola). Ricordo che quando fu introdotta,
lo scorso anno, ne parlai anche con il capo della polizia, Manganelli.
Davanti alle obiezioni che gli muovevo, e che sono un po’ quelle di tutti,
cercò di spiegarmi come la tessera fosse necessaria per motivi di
ordine pubblico. Ciò che gli contestavo, però, partiva innanzitutto
da una constatazione: se doveva trattarsi di un provvedimento in favore
dei tifosi, era stato comunicato malissimo. Perché il messaggio
che è arrivato non è stato quello di favorire la serenità
domenicale delle famiglie, con i bambini al seguito, quanto piuttosto quello
di una schedatura. Ed è un atteggiamento, questo, che hanno avuto
tutti i ministri dell’Interno che si sono succeduti, sia con i governi
di centrosinistra, penso ad Amato, che di centrodestra, come Maroni. Punitivo
quasi per principio, nei confronti di chi va allo stadio. Con la scusa
dei violenti, insomma, si è colpito invece chi violento non è,
e non può certo sottostare a procedure, richieste e quant’altro.
Perché la tessera del tifoso, oggi, non è il solo ostacolo
che si incontra quando si va allo stadio. Ve ne sono di ogni tipo, anche
fisici. Bisogna superare barriere, filtri, controlli, file. L’auto da lasciare
a tre chilometri. Un vero “percorso di guerra”. Che naturalmente finisce
per scoraggiare molti. Magari si tratta di scelte operate anche in buona
fede, ma che nei fatti si sono rivelate capaci solo di allontanare quelle
persone che volevano andare tranquillamente a vedere una partita. Basta
guardare gli stadi, oggi, come sono ridotti. E la domanda è: era
quedosto l’obiettivo? Fare in modo che il pubblico si trasformi sempre
più in televisivo e non sia più “reale”? Spero di no, perché
sarebbe davvero delittuoso. Ma, anche se non lo volevano, questo purtroppo
hanno ottenuto…
Lo
tocchiamo con mano tutte le settimane. Al
di là delle condizioni in cui versa la nostra amata squadra, l’ultimo
Roma-Chievo ne è stato un esempio. Di sabato, e con quell’orario
alle 12,30: desolante! In questa situazione, si possono solo fare stadi
da venti, massimo trentamila posti. Ministadi, insomma, dimenticandoci
di rivedere l’affluenza di un tempo. Quella che tutti ricordiamo, quando
la squadra frequentava pure la parte mediobassa della classifica, ma lo
stadio era sempre pieno. Se pensiamo poi che, in questi ultimi anni, la
Roma ha ottenuto anche buoni risultati, fa sgomento vedere gli spalti vuoti.
Le responsabilità? Qualche domandina se la dovrebbero fare sia i
presidenti delle società che i dirigenti di Lega e Federcalcio.
Si parla tanto di business negli stadi, ma non mi sembra che – al di là
del ripartirsi gli introiti dei diritti televisivi, spesso con il pesce
grande che mangia quello piccolo – le società abbiano date grandi
prove di managerialità in questo campo. E la stessa tessera, non
doveva servire anche a fornire più servizi ai tifosi? Penso alla
cura che all’estero, dalle grandi società, viene dedicata ai propri
sostenitori. Anche in una logica di mercato - che si può condividere
o meno, perché capisco anche quella parte di tifoseria che respinge
la mercificazione del calcio - ma che dovrebbe far sì che il tifoso
costituisca un piccolo “capitale”, e non qualcuno da bastonare dalla mattina
alla sera. Torniamo al tema della sicurezza. Le violenze? Sono avvenute
quasi sempre al di fuori degli stadi, e mai – o quasi mai – al loro interno.
Siamo in presenza di tensioni sociali che possono avere come luogo d’esplosione
il calcio, ma che nel 90% dei casi danno luogo ad incidenti all’esterno
degli impianti. L’assalto alle caserme, dopo ciò che avvenne a Gabriele
Sandri, è stato un episodio di enorme gravità. Ma cosa c’entra
la gente che va allo stadio? Per tornare alla tessera del tifoso e alla
sua inutilità, viene da pensare che non l’abbia fatta proprio chi
ha qualcosa da temere o nascondere (e no,
caro Padellaro: chi non se la è fatta, ha però acquistato
ogni domenica il biglietto. E sullo stesso biglietto vengono oggi fatti
i medesimi controlli che vengono fatti a chi si è fatto la tessera.
E se vengono fatti i controlli, allora chi non se la è fatta ed
è andato comunque allo stadio, non ha proprio nulla da temere o
da nascondere. E' solo un uomo che alla parole ha fatto seguire i fatti).
E forse, non aveva neanche interesse alle partite ma solo a fare casino,
fine a se stesso (è divertente vedere
come un uomo direttore di un giornale quasi "antagonista" non riesca a
non cadere nei soliti cliché. La cosa fa riflettere).
Urge insomma una riflessione intelligente, che ci porti a rivedere tutta
la gestione della tessera. Senza attendere che qualcuno ci dica che non
vi sono più scontri, solo perché non c’è più
nessuno che va allo stadio. Troppo facile: zero tifosi, zero incidenti.
* BAMBINI
ALLO STADIO: CHI
HA LA TESSERA DEL TIFOSO A
VOLTE NON LI PUO' PORTARE
Perché
gli stadi sono vuoti? E' un mio amico di infanzia che mi scrive, attualmente
libero professionista: "Ciao
Lorenzo, ti scrivo per portare a tua conoscenza e a tutti i tifosi che
ormai sono stanchi di subire soprusi e di essere trattati come banditi
a prescindere, di un
fatto che mi è capitato personalmente, in merito alla prossima partita
casalinga roma-milan. Sono
un abbonato curva sud, quindi, mio malgrado, mi sono fatto la tessera del
tifoso anche se non la condivido (non mi andava ogni domenica, o sabato o
mercoledì o lunedì o quando si gioca insomma, di perdere
tempo con lunghe file per reperire il bilgietto di curva). Detto
ciò, essendo papà di due bambini maschi, volevo portarli
per la prima volta con me allo stadio, con la gioia che puoi immaginare
per un padre di fede
giallorossa di poter cominciare a condividere con i propri figli la propria
passione. Naturalmente
non mi sembrava il caso di farli venire con me in curva sud, essendo molto
piccoli non volevo fargli avere, la prima volta, un "impatto forte" con
lo stadio. Propendevo
quindi di comprare 3 biglietti per la tevere o per la monte mario, a seconda
della disponibilità. Giunto
al punto lottomatica, la titolare mi diceva che, risultando io abbonato
alla Roma, non potevo acquistare un biglietto per un altro settore, e quindi per
il cambio di settore dovevo andare direttamente al Roma Store. Mi
recavo quindi al Roma Store al centro di Roma, e dopo 1 ora e 30
minuti di fila, finalmente raggiungevo l'agognato sportello e richiedevo
3 biglietti
per la tevere. Il
tipo, trattandomi come se fossi un mezzo bandito e non come un cliente
che viene a portare soldi (da anni peraltro), mi liquidava dicendomi che
non potevo
fare il biglietto perchè risulto come abbonato di curva sud. O
meglio, i mei bambini di 3 e 6 anni potevano comprare il biglietto in tevere,
ed io andarmene in curva sud con il mio abbonamento!!!!!!! Gli
ho "chiarito" l'impossibilità di questa proposta, per evidenti motivi,
chiedendo di farmi fare un cambio di settore, rinunciando al mio abbonamento per
questa partita, magari mettendolo per iscritto, pagando per intero il mio
biglietto di Tevere e magari rimettendo sul mercato il mio posto vuoto
in curva sud. Naturalmente
non c'è stato nulla da fare. Non
c'è stata neanche la volontà di provare a risolvere il caso,
sono stato semplicemente liquidato con un: "nun se pò fà,
avanti n'artro". La
considerazione finale è quindi che se non mi fossi fatto questa
maledetta tessera del tifoso, o se non ci fosse stata, sarei potuto andare
tranquillamente in Tevere con i miei figli, mentre da tesserato mi viene
tolta questa possibilità. Morale:
il prossimo anno non mi abbono che mi conviene!!! Infine,
rappresento che un mio caro amico, tifosissimo della Roma e del bel calcio
in genere, l'altr'anno si è recato in Francia per le vacanze, ed
ha deciso di andare allo stadio a vedere una partita locale. Ebbene
si è recato pochi minuti prima ai botteghini dello stadio, ha dato
i documenti e gli hanno fatto una foto con la webcam e, incredibile dictu,
gli hanno
dato i biglietti!!!!!!! pazzi!!!!!!! Perchè
da noi questo non può accadere? ciao Andrea
Camporota". Caro
Andrea, fai come hanno fatto altri: disdici la tessera e - come il sottoscritto
- sentiti libero di comprare o non comprare il biglietto. Io, quando voglio,
i miei figli riesco ancora a portarli allo stadio (in casa, ovviamente,
visto che è vietato andare in trasferta)
*
Da
LaRoma.net: (LaRoma.net)- Udine, Bari
ed ora Catania... sono tre i divieti consecutivi, per un totale di
14 in stagione, imposti alla tifoseria romanista senza una spiegazione
"ufficiale". Così la domanda più ricorrente che i tifosi
si fanno in queste ore è sempre la stessa: PERCHE'? Perché
è stata vietata la trasferta di Udine e quella di Bari quando in
queste gare non si sono mai verificati incidenti? Se contro il Catania,
infatti, la motivazione può ricadere nei rapporti non proprio idilliaci
dei tifosi, ancora non è chiaro perchè la sfida del Friuli
sia stata classificata come "ad alto rischio", visto che tra le due
tifoserie esiste un rapporto di amicizia. Per non parlare di
Bari, gara che negli anni passati è stata meta di un vero e proprio
esodo da parte dei tifosi romanisti (30mila l'anno dello scudetto,
oltre 10mila nel 2009) senza mai alcun problema di ordine pubblico.
Insomma, quali sono le motivazioni che hanno portato i prefetti di queste
due città a vietare la vendita dei biglietti ai non residenti della
regione Lazio? L'interrogativo se l’è posto anche MyROMA, associazione
di azionariato popolare, che nella scorsa settimana ha provato a capirne
di più. Il risultato che ne viene fuori è il classico "gioco"
dello scarica barile: il Prefetto dice “me l’ha detto l’Osservatorio” e
quest’ultimo risponde: “chiedete al Prefetto”. Insomma, tutto in perfetto
stile "Italia". Anche
noi de"LaRoma.net" abbiamo provato a cercare una motivazione ufficiale
tramite la Prefettura di Bari, ma il risultato finale è stato il
classico "buco nell'acqua". Il passo successivo, quindi, è stato
quello di contattare direttamente l’Osservatorio del Viminale che ci ha
liquidati con: “non abbiamo rapporti con il pubblico, per questo vi dovete
rivolgere all’ufficio stampa”. Detto, fatto. Telefonicamente ci consigliano
di scrivere un’e-mail cosa che facciamo venerdì 29 aprile (ore 17.35)...
è trascorsa una settimana e di una risposta neanche l'ombra. L'interrogativo,
quindi, resta irrisolto: “Perché ai romanisti non viene più
concessa la possibilità di andare in trasferta”? Non è che
li si vuol punire (oltre modo) per la loro convinta “battaglia” alla tessera
del tifoso?!? A pensar male si fa peccato... diceva qualcuno! 5
maggio 2011 (pomeriggio): qualche e-mail per
digerire: "Ciao Lorenzo, vita vissuta..cosa
si faceva su gli autobus la domenica (rigorosamente la domenica...e che
esistevano posticipi anticipi monday night ecc ecc..) dedicato a chi li
ha vissuti certi momenti di aggregazione,mica tutti avevano il motorino,molto
spesso le linee degli autobus diventavano piccole curve,questo era il 28
io prendevo il 90. Saluti Alessandro". Ricordo
bene cosa erano quegli autobus. Io andavo verso Roma Nord, ma quelli che
andavano a Roma Sud erano strapieni con tutti i ragazzi fuori a battere
sulla carrozzeria. Altri tempi, davvero. Però non siamo vecchi,
siamo solo nati prima.
*
Statistiche,
Vincenzo: "ho ricontrollato le limitazioni
della stagione 09/10, ho avuto qualche piccola svista, ma la sostanza non
cambia: le partite a rischio sono state 123, mentre le partite in cui le
tifoserie erano totalmente impossibilitate a comprare i biglietti sono
state 62. Ti
rimando la differenza divieti 09/10-10/11 aggiornata (vedi
sotto, aggiornamenti 5 maggio, n.d.L.),
oltre al file con le limitazioni specifiche
di tutte le giornate 09/10. In
nero le partite effettivamente vietate, in rosso quando era possibile acquistare
un biglietto a persona per gli ospiti, in altri colori quando c'erano limitazioni
più specifiche (es. vendita vietata solo il giorno della partita)".
*
Bella
questa cosa di Giuseppe:
APRITE
GLI OCCHI!! CI SPACCIANO PER PRIVILEGIO UNA LIMITAZIONE DELLA NOSTRA LIBERTA'!
Oggi,
domani, chissà quando potrei inventarmi di star male e stare a casa
e non lavorare! Ma non posso andare in uno stadio e tifare. Un
giorno potrei addirittura impazzire e mettermi a sparare ma non posso andarmene
a Milano e provare a rimontare. Mi
potrebbe venir voglia, anzi mi è venuta, di scappare... e lo potrei
fare! Ma a vedere una partita non mi lasciate andare. C'è
chi molla casa famiglia lavoro amici e non deve dare spiegazioni, ma per
una partita di calcio serve il permesso di Maroni. Chi
prende le decisioni non da spiegazioni e calpesta illegalmente le nostre
libere passioni... ma noi dobbiamo ubbidire, zitti e buoni. Sento
parlare di tolleranza e integrazione dai politici al tegiornale, ma poi
per l'acquisto di un biglietto di una partita di calcio c'è la discriminazione
regionale. Vedo
questi signori passare il loro tempo tra festini droghe escort e altre
schifezze, ma la violenza degli ultras e il calcio in tv sono per la gente
normale le uniche certezze. Dicevo
che "la tessera" è inutile truffaldina e controproducente e mi hanno
detto che allora sono un delinquente. Tutti
chiedono ordine, rispetto delle regole, e per chi sbaglia la giusta punizione
ma poi nessuno si ricorda di certi abusi e della nostra costituzione. Posso
esportare capitali all'estero o costruirmi una casa abusiva e poi tutto
condonare e far tornare legale.... ma se accendo un fumogeno sono un criminale. Per
i reati peggiori il massimo rischio è che a matrix e porta a porta
vengo intervistato.... ma per sostenere la mia squadra di calcio devo essere
schedato. Lo
stadio la curva le trasferte i viaggi gli amici: momenti quasi unici di
"libertà" e aggregazione!. Per questo li temete e ne vorreste la
definitiva eliminazione. Per
le manifestazioni sportive e la loro sicurezza organi istituzioni fantasiosi
costruiti ad arte ma nessuno si chiede che stipendi prendono questi luminari
che ne fanno parte. Vedo
la gente subire passiva, abituarsi a tutto e ogni sopruso gli pare normale....
sarà per questo che l'ultras "ribelle" viene visto da tutti come
un nemico da eliminare? Uno
stato civile che si vanta di far parte dell'elite mondiale ma che non vuole/riesce
a gestire lo spostamento di qualche migliaio di tifosi lungo lo stivale. Tanta
gente storcerà il naso o se ne fregherà di queste mie parole....
anche a costoro auguro che li possano colpire dove più gli duole! Con
tutto l'odio di cui sono capace.... COSTITUZIONE
ITALIANA: Art.
16. Ogni
cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte
del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce
in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna
restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni
cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di
rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.
Art.
17. I
cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per
le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto
preavviso. Delle
riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità,
che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità
pubblica.
Art.
21. Tutti
hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,
lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La
stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si
può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità
giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente
lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa
prescriva per l'indicazione dei responsabili. In
tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo
intervento dell'Autorità giudiziaria, il sequestro della stampa
periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria,
che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia
all'Autorità giudiziaria. Se
questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro
s'intende revocato e privo di ogni effetto. La
legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano
resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono
vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni
contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a
prevenire e a reprimere le violazioni.
*
Il
famoso Roma/Inter di Coppa Italia... quelle telecamere galeotte: (Gazzetta
dello Sport) Rischio di rinvio a giudizio per un gruppo di agenti di polizia
coinvolti nell’inchiesta sul ferimento di Stefano Gugliotta, il 26enne
colpito al volto con un pugno da un poliziotto e poi arrestato il 5 maggio
2010 durante gli incidenti occorsi nel dopo partita di Roma-Inter, finale
di Coppa Italia vinta dai nerazzurri. Dopo la chiusura delle indagini,
il pm Francesco Polino ha depositato gli atti e questo sembra preludere
alla richiesta di rinvio a giudizio degli indagati, cioè l’agente
che sferrò il pugno (accusato di lesioni volontarie aggravate e
abuso di potere) e almeno altri cinque colleghi che rispondono dello stesso
reato sotto il profilo del concorso. Quella sera Gugliotta non era allo
stadio, ma insieme a un amico, a bordo di uno scooter, incontrò
appunto gli agenti. Come documentato da un video girato con un cellulare
da un testimone, il giovane fu colpito improvvisamente al volto da un pugno.
Riportò la rottura di un dente, lesioni alla testa e fu arrestato
per resistenza a pubblico ufficiale. Una
settimana dopo Gugliotta fu scarcerato per mancanza di esigenze cautelari,
anche se rimane tuttora indagato per quell’episodio. 5
maggio 2011: vabbè ma Gabriele Sandri
era morto per un colpo di pistola sparato in aria... non vi arrabbiate...: http://www.romanews.eu/2011/05/04/tessera-tifoso-polizia-ridotti-incidenti-negli-stadi/ eccerto...non
ci va più nessuno!!! Mirko
*
Lorè,
la Polizia afferma che gli incidenti negli stadi sono diminuiti con la
tessera del tifoso. La
dicessero tutta: le limitazioni sui biglietti rispetto all'anno scorso
sono più che raddoppiati. A
dimostrazione ti ho fatto questo confronto fra i divieti dell'anno scorso
e del corrente. Fra
quelli dell'anno scorso ho preso solo i divieti "totali" e non quelli,
ad esempio, che vietavano la vendita dei biglietti di un solo settore. Ben
OTTANTACINQUE in più, e non è finita qui...
Marco:
"su
Roma-Milan e la trasferta aperta ai milanisti pensavo una cosa, dimmi dove
sbaglio... All'andata
vietano la trasferta di Milano con l'Inter (non certo uno scampagnata anche
se sono anni che non succede nulla), insieme a tante altre come per
esempio verona (ridicola) per poi lasciare aperta Milano contro il Milan
dove sappiamo quali sono i rapporti tra le opposte tifoserie (vedi De Falchi)... Ora
mi domanto e ti chiedo. Non è che hanno lasciato aperto Milano per
non doverla vietare ai milanisti nel girone di ritorno nell'anno in cui
tutti i fattori portavano a pensare che avrebbero vinto lo scudetto? un
saluto". Lo
abbiamo già detto. Molto probabilmente è così. Del
resto sappiamo che il Preesidente del Consiglio dei Ministri è il
Presidente del Milan e che lo stesso Maroni è del Milan. 4
maggio 2011 (pomeriggio): i problemucci attuali,
Mirko: "E
così volevano darci lo zuccherino. Al sapor di FIELE, però.
Il CASMS decide di "riaprire a tutti" la trasferta di Milano per
la semifinale di ritorno di Coppa Italia di Mercoledì 11 Maggio
, avvenuta per altro dopo il tardivo (e non so quanto convinto) intervento
dei dirigenti della AS ROMA presso codesto "prestigioso" (?) ed "autorevole"
(?) organismo. Ci
viene riservato un posticino per 400 persone, una nicchia ecologica neanche
fossimo bestie rare (o forse lo siamo...perchè rara la nostra forza
d'animo?), una specie di "riserva indiana", a San Siro, a patto che si
sottoscriva una specie di tessera del tifoso temporanea. In sostanza la
vendita del biglietto (in genere libera per tutti) è consentita
solo dopo il consenso della questura. Immagino si tratti della famosa "black
list" che si attiva all'atto dell'acquisto del tagliando, negandolo, a
discrezione della questura, a chi non abbia i requisiti per l'acquisto
(i soldi non bastano più).... quali non è dato di sapere. La
voglia di andare è tanta. Per stare coi ragazzi della curva, intonare
cori. Perchè sarò matto, ma io ci credo, vincere a Milano
non è impossibile. Ma la mia COERENZA mi impedisce di cedere al
ricatto. Non l'ho fatto per l'abbonamento (che considero una RELIQUIA,
un vero e proprio attestato della mia FEDE), figuriamoci per un singolo
biglietto. Coerenza, un concetto che cozza con le determinazioni di un
organismo, il CASMS, cui non riconosco autorevolezza proprio per le astruse
decisioni adottate. Ma come, a Milano contro l'Inter, stessa squadra, stessi
tifosi, ad agosto per la FINALE di Supercoppa ci avete aperto tutto il
settore SUD (senza applicare restrizioni) di San Siro, e adesso ci date
400 posti? Nel frattempo cosa è successo? Ci avete chiuso 14 trasferte
su 17, non sono avvenuti episodi di violenza (pur essendo stati più
volte provocati dagli atteggiamenti della Pubblica Sicurezza), non c'è
stato altro che....la nostra INDIPENDENZA... ...Ahhhh
eccooo... Ora ci sono arrivato... Ecco cosa vi rode. Il fatto che siamo
INDIPENDENTI nel ragionare, nel pensare, nell'agire. Che la nostra protesta
CIVILE e fondata sul civismo e sulla difesa delle LIBERTA' INDIVIDUALI
vi ha fatto capire che ci sono tante, tante persone donne e uomini nella
Curva Sud, (e non solo...ma anche nella società civile...penso a
Valerio Mastandrea..per esempio) che sposano questa battaglia. Vi da fastidio
che queste menti pensino, non si allineino al vostro progetto di omologazione
FORZATA, in barba ad ogni rispetto della persona. Vi rode che abbiamo COLORATO
la NOSTRA PASSIONE SENZA CHIEDERE PERMESSO SE NON A NOI STESSI! Vi fa imbestialire
che a 40 anni suonati non siamo capaci ad usare il FAX? Vi infastidisce
che nelle curve d'Italia, e non solo in quelle, vi sia un a levata di scudi
contro di voi ed il vostro agire incoerente, violento (perchè imposto
con la forza), corrotto (perchè impone la gabella della carta di
credito insita nella t.d.t), ingiusto perchè viola ogni concetto
di stato di diritto, dove la pena (sia essa un Daspo o una condanna per
un reato qualsiasi) una volta SCONTATA, esaurisce i suoi effetti, mentre
volete procastinare all'infinito la sanzione. Come dire: hai rubato, la
pena è di 3 anni, la sconti, ma ti deteniamo all'infinito.... Vi
da fastidio che ci sia SOLIDARIETA', un concetto a voi sconosciuto perchè
pensate solo al vostro orticello, ai vostri affarucci tra banche, poteri
finanziari e politici, corrotti e maleodoranti, alle vostre porltrone,
quelle si davvero foderate di PRIVILEGIO. Vi infastidisce la nostra di
solidarietà, quella che spinge ragazzi (e non) dalle estrazioni
sociali più varie ad incontrarsi a fraternizzare a discutere a pensare
e ad unirsi nella lotta. Tenetevela
stretta la vostra riserva indiana. Recintatela pure la zona della vostra
INFAMIA. Innalzate palizzate, scavate fossati, elettrificate la recinzione.
Progettate pure una GUANTANAMO in ogni settore ospiti d'Italia.... Rimarrà
deserto... Non riuscirete a rinchiuderci li dentro. La nostra consapevolezza
di UOMINI LIBERI non vi asseconderà mai. La nostra consapevolezza
che la battaglia sta per essere vinta ci consente di rinunciare con tutta
tranquillità ad una partita dellla nostra amata Roma, per quanto
importante essa sia. Le crepe ampie si aprono nel vostro palazzo... siete
decrepiti come i regimi totalitari del '900, siete corrotti nell'anima
come il peggiore dei Giuda, siete ad un passo dalla fine. Il nostro grido
di Libertà vi sta spazzando via! AVANTI
ULTRAS! AVANTI CSNT!".
*
Sempre
su Milano (ma ricordiamoci che c'è Roma/Milan): "Lorè
sono perfettamente d'accordo con te, qua ci stanno prendendo letteralmente
per il culo!!! oltre
alla questione del settore riservato ai non tesserati non hai però
sottolineato le assurde modalità di vendita, 9 gg a disposizione
per i tesserati e 1gg e mezzo per i non tesserati!!! Creare
disagi per poi concedere "privilegi"...ma andatevene affanculo! Un
abbraccio Andrea".
*
Ancora....
stanno facendo cambiare idea anche ai ragazzi tesserati: "Caro
Lorenzo, ti ho scritto un paio di volte in difesa dei tifosi tesserati
insultati, questa volta l'unica cosa che mi sento di scrivere è
che a milano O TUTTI O NESSUNO per davvero. La discriminazione tipo-apartheid
dei tifosi di pallone (tesserati-non tesserati) ed in particolare della
ROMA (privilegiati-non privilegiati) "tu si tu no-te come me gira" deve
finire. Personalmente non sono mai andato ad una trasferta non libera a
TUTTI ma solo a quelle "o tutti o nessuno", anche "vietate" (NESSUNO).
Spero perciò che il settore ospiti sia VUOTOVUOTOVUOTOVUOTO, tesserati
e non tesserati. Chissà se poi qualcuno si
interrogherà sul perchè di questo spettacolo desolante. Un'ultima
cosa, sabato scorso sono stato ad una partita di serie D (non tesserata)
decisiva per la promozione nella ex C2, finalmente si respirava libertà
e pallone e non lo schifo repressivo del professionismo. Spero che anche
quelli "ovunque presenti" non vadano nel settore ospiti, VUOTO. grazie
e ciao, C.".
*
Domande:
"Ciao
lorenzo....due curiosità: come puoi vedere nel link sottostante,
perchè l'osservatorio usa una foto di uno stadio spagnolo??perchè
per i milanisti non c'è nessuna limitazione per domenica?? http://www.osservatoriosport.interno.it/primo_piano/2011/aprile/28_aprile.html". a)
è quello che sperano di ottenere, ma che con i loro sistemi non
otterranno mai; b)
Maroni è del Milan.
*
Ancora: "Ciao
Lorenzo, dopo essermi ripreso dalle risate provocate dall'ennesima rosicata
di Lotito e le sue teorie cospiratorie (insomma , so na manica de pippe
che perdono co un'altra manica de pippe .. e la colpa è dei rigori
della Roma... vabbè, ormai è arrivato alla farneticazione).
Insomma, volevo esprimere un mio giudizio sull'apertura della traferta
a Milano. Secondo me hanno cambiato idea perchè sabato il Milan
ha la possibilità (speriamo di no ... perchè nun se pò
vedè) di festeggiare lo scudetto a Roma. Se non avessero permesso
ai romanisti di andare a Milano, con che faccia avrebbero potuto permettere
ai milanisti di venire a Roma? Altro che Montali e politici, questi se
so parati il culo per permettere di farci sorbire la festa dei milanisti
... ma spero tanto che la festa gliela facciamo noi na volta tanto Forza
Roma Marco". Beh,
Roma/Milan mica è a rischio! Che motivi abbiamo noi di animosità
con i tifosi del Milan? Ma nessuna, perbacco. Del resto anche i serbi che
motivo avevano di animosità con l'Italia...!
*
Grazie
a Vincenzo, questa la classifica dei divieti fino a domenica scorsa:
*
LA
TESSERA DEL TIFOSO HA CREATO INSICUREZZA. ECCO
I DATI.
Ecco
come l'ONMS ha mascherato il fallimento dei criteri pensati per la tessera
del tifoso e come sia dimostrato per tabulas come le limitazioni
non abbiano nulla a che fare con il reale grado di rischio di una partita: Fino
alla 36° giornata, i divieti di trasferta per i non tesserati sono
stati 146 su 320, pari al 45,6%. Fino
alla 10° giornata, invece, i divieti erano stati appena il 17%, vale
a dire 12 su 70 partite. In
tutta la stagione 2009/10, invece, i divieti assoluti (e non quelli per
un solo settore) erano stati 61 su 380, pari al 19%. Da
questi dati, possiamo trarre alcune conclusioni, sempre se la matematica
non è una opinione: a)
se alla 36^ giornata (e quindi a campionato non concluso) le partite a
rischio sono state 144, mentre l'intera scorsa stagione e nonostante
sia stata introdotta la tessera del tifoso erano state 61, ciò significa
che la tessera del tifoso ha creato più insicurezza e che le partite
a rischio sono addirittura aumentate; b)
la violenza è quindi diminuita per i divieti frapposti e non per
la tessera del tifoso; b)
a voler leggere i dati secondo criteri non matematici, si potrebbe malignamente
pensare che, nel momento in cui si sono resi conto che i tifosi non dotati
di TdT andavano in settori diversi da quello ospiti (del resto è
proprio il sistema astruso previsto dalla TdT a prevederlo), sono stati
costretti a vietare a più non posso. Tanto che più di un
terzo delle partite sono state giudicate ad "alto rischio", mentre, singolarmente,
ciò non era per le prime dieci giornate. Qualche
giornalista ritiene interessante la notizia? Sul
punto accetto qualsiasi tipo di contraddittorio, con chiunque.
*
San
Lorenzo again: "Dopo
il video che hai postato sul San Lorenzo (fantastico), credo che sia giusto
postare anche questo coro, sempre dei cuervos del San Lorenzo! http://www.youtube.com/watch?v=liTRIMHU9Ac&feature=fvwrel que
te pasa quemero? todabia
seguis esperando.. que
te pasa quemero? q
en la quema estan todos llorando.. va
pasando los años.. jugadores
tambien dirigentes.. pero
no se dan cuenta.. que
el problema lo tiene tu gente.. q
no alienta cuando el globo va perdiendo ohhh ohhh.. q
no estaba cuando te fuistes al decenso ohh ohh.. q
no aguanta cuando ven a SAN LORENZO.. yo
se que duele..yo se que es feoo.. pero
a? tu hinchada.. le
faltan huevos.. ____________________________
che
ti succede "quemero"? (sopranome dei tifosi del Huracan: quemeros) ancora
stai aspettando... che
ti succede quemero? che
nella "quema" (quartiere dei tifosi quemeros) stanno tutti piangendo passano
gli anni, giocatori e pure dirigenti ma
non ti rendi conto che
il problema ce l'ha la tua gente.. che
non tifa quando il "globo" (sopranome della squadra del Huracàn)
sta perdendo.. che
non c'era quando sei stato retrocesso che
non combatte quando vedono a San Lorenzo.. io
so che fa male... io so che è brutto.. ma
alla tua tifoseria.. gli
mancano le palle...
Dunque,
sono state rese note le modalità di vendita e le condizioni di vendita
per i biglietti di Inter/Roma. Per
questa ragione non pubblicherò le e-mail che sposanio la tesi dell'andare
o del non andare, visto che il problema mi sembra si sia risolto da solo. Prima
di tutto, molti articoli che si leggeranno su alcuni giornali di domani
non sono attualizzati con quanto sto per scrivere, in quanto scritti prima
di questa notizia. Siate quindi indulgenti. Ed
allora: SETTORE
OSPITI (per “fidelizzati”) A
seguito delle Determinazioni dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni
Sportive e del CASMS, Comitato di Analisi sulle Manifestazioni Sportive
del 27 e 28 aprile u.s., la vendita dei tagliandi è stata vietata
ai residenti nella Regione Lazio. Da tale prescrizione sono esenti i possessori
della “Tessera del Tifoso”. PREVENDITA
BIGLIETTI: dalle ore 12.00 di lunedì 2, fino alle ore 19.00 di martedì
10 maggio 2011 (prelazione fino all’8 maggio). PUNTI
VENDITA: ricevitorie della rete di vendita LIS LOTTOMATICA – “biglietteria
calcio ospiti” – presenti sul territorio nazionale e consultabili sul sito:
http://www.listicket.it. PREZZO:
€ 10,00 – Settore Ospiti (Terzo Anello Blu).
SETTORE
OSPITI (per non “fidelizzati”) A
seguito della Determinazione del CASMS, Comitato di Analisi sulle Manifestazioni
Sportive del 3 maggio u.s., la vendita dei tagliandi è stata concessa
anche ai residenti nella Regione Lazio non possessori di “Tessera del Tifoso”,
esclusivamente con le seguenti modalità. PREVENDITA
BIGLIETTI: dalle ore 10.00 di lunedì 9, fino alle ore 19.00 di martedì
10 maggio 2011. PUNTI
VENDITA: ricevitorie della rete di vendita LIS LOTTOMATICA –
“biglietteria calcio ospiti” – presenti esclusivamente nella Regione
Lazio e consultabili sul sito: http://www.listicket.it. PREZZO:
€ 14,00 – Settori 301 e 302 (Terzo Anello Blu). MODALITA’
DI ACQUISTO E LIMITAZIONI: -
sarà possibile acquistare, sempre che non risultino motivi ostativi
al rilascio del titolo e fino ad esaurimento del numero di posti messi
a disposizione, un solo tagliando a persona, esibendo all’operatore un
valido documento d’identità; -
il tagliando acquistato non sarà cedibile. Dunque,
i settori gentilmente offerti ai "NON FIDELIZZATI" (cioè, io che
seguo la Roma dal 1973 non sono fidelizzato) sono il 301 e il 302 del terzo
anello blu. Nella piantina sono quelli cerchiati in basso a sinistra. Ci
hanno già messo gli juventini non tesserati, i leccesi e i baresi
non tesserati. Massimo 500 posti. Non posso credere che per la semifinale
di Coppa Italia San Siro sia esaurito e quindi non è un problema
di abbonati.. GLI ABBONATI DELLA ROMA LI SPOSTANO COME GLI PARE PER CREARE
LE ZONE CUSCINETTO E VIA DICENDO... VEDIAMO SE SABATO NON SPOSTANO GLI
ABBONATI DELLA NORD!.
BARESI A MILANO
APARTHEID. "Non
fidelizzati" = appestati, malvagi e quindi segregati. A
QUESTE CONDIZIONI, IO NON CI VADO.
Prime
reazioni: "Ciao
Lorenzo, ieri ti avevo scritto che secondo me era giusto andare a Milano.
Ovviamente non avevo pensato alle menti diaboliche travestite da istituzioni.
Così oggi leggo che i non tesserati potranno occupare i settori
301 e 302 del Terzo Anello (http://109.75.174.100/~asroma/downloads/ticket_info/1304438691_TIM_CUP_INTER-ROMA_2.pdf)
e già la cosa mi puzza. Dopodichè vado sul sito dell'Inter
per visualizzare la mappa dello stadio (http://www.inter.it/it/abbonamenti/campagna0809/stadio1600_200809.jpg)
e scopro che il settore dedicato ai 'non fidelizzati' è il più
angolato, lontano e soprattutto piccolo, due spicchietti che conterranno
si e no 300 persone. Costo del biglietto? 14€! 4€ in più
dei tesserati...ma come? Una parte del settore in cui si vede peggio rispetto
alla già orribile visuale di quel settore costa anche di più?
Inutile dire che ho impiegato ben poco tempo a cambiare idea...spero che
questa buffonata venga boicottata da tutti! Ci vogliono trattare come i
cani a cui si tirano gli avanzi del pranzo per farli smettere di abbaiare!
Bisogna rimanere uniti e non cedere proprio adesso...O TUTTI O NESSUNO!
Francesco, tifoso non tesserato". Poi:
"lorenzo,
continua la pagliacciata dei biglietti del settore ospiti per la partita
di coppa italia inter\roma. Adesso che è stata aperta anche ai non
tesserati, i biglietti però si possono prendere solo nei punti vendita
listicket presenti solo nella regione lazio..Quindi uno (come me) che non
risiede nel lazio non si può guardare la partita in mezzo ai tifosi
della roma... Conosci qualche modo tramite il quale posso prendere il biglietto??
L'unico sarebbe venire a roma?? Francesco
NO ALLA TESSERA!!!". La risposta sta scritta
qui sopra. Boicotta. Ancora:
"Ciao
Lz, presa nota delle condizioni i cui ci vorrebbero far seguire la semifinale
di ritorno,una rettifica sulla mia posizione,cha avevo indicato nella @
di ieri,è doverosa. Per
quanto la fame di trasferta sia tanta,non ci si può piegare fino
a questo punto. 500/600
posti per una tifoseria numerosa come la nostra ...all’angolo più
remoto del Meazza? NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! In
riferimento al reagire o no a questi continui soprusi (non iniziati quest’anno,ma
notevolmente acuiti),non sarebbe male presentarsi in massa a San Siro.
Poi se ci fanno entrare bene,altrimenti birre,torce e cori ,vecchie maniere,ascoltando
la radio. Ma comunque invadendo Milano! Manifestazione
non autorizzata..?Diffida..? MEGLIO CADERE COMBATTENDO,CHE SOPRAVVIVERE
TRA I COMPROMESSI! Attendo
con ansia la decisione della Sud,e spero stavolta ci sia una presa di posizione
chiara e comunicata ,poi ogni uno farà le sue valutazioni. P.S:Ho
letto il link su una presunta Gestapho Europea,al soldo Yankee (Go Home).
Se è la realtà,mi complimento con chi passa la vita a guardare
William e Kate,GF,Isola dei Famosi e cazzi vari,per poi cadere nel moralismo
più banale quando arriva “Ivan il Terribile”. Saluti
non tesserati.Ang88". Per come la vedo
io, la protesta deve rimanere sempre nella legalità, perché
non è con una manifestazione non autorizzata che si elimina il male.
E' solo l'economia che può farlo. Roberto:
"o
andiamo tutti o non va nessuno a presscindere dai biglietti, 400 sono pochissimi
x una tifoseria come la nostra che ha fame di trasferte, quindi o andiamo
tutti senza biglietto e i 400 li lasciamo invenduti o nn va nessuno"
*
Altre
questioni sulla tessera del tifoso: "Caro
Lorenzo, non
so se nel tuo sito sia stato già trattato in precedenza, ma volevo
avere informazioni circa la tessera del tifoso (che non sottoscriverò). Primo
punto: mettiamo che una persona sottoscriva un abbonamento alla Roma
(e di conseguenza riceva anche la tessera). Nel caso in cui volesse seguire
un'altra squadra in trasferta, ad es. Atletico Roma, dovrebbe sottoscrivere
una nuova tessera presso l'altra società? Secondo
punto: da un articolo trovato su Internet nell'archivio storico della
Gazzetta (ti posto il link: http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/settembre/18/TESSERA_DEL_TIFOSO_Ecco_tutto_ga_10_090918047.shtml) al
punto 18 vengono scritte testuali parole: "18 Vado allo stadio con mio
figlio minorenne: deve avere anche lui la tessera del tifoso? No. I titolari
della tessera, infatti, possono acquistare fino a 4 biglietti per parenti
o amici." quindi se io non ho la tessera, ma tu sì, puoi farmi il
biglietto per una qualunque partita nel settore ospiti??? Ma il casms non
stabilisce "la vendita ai soli possessori della tdt???" Terzo
punto: è vero che dal prossimo anno si dovrà sottoscrivere
la tdt anche per le partite in casa? Gira voce infatti che solo 3 partite
casalinghe possano essere viste senza tessera, ma mi chiedo: come fanno
a verificare che io ho già comprato il biglietto per 3 partite senza
tessera? Ti
ringrazio per le delucidazioni e ti saluto con affetto, Gianluca". Primo
punto: secondo l'Osservatorio no. Ma secondoi l'Osservatorio era indispensabile
anche avere la TdT per andare nel settore ospiti dell'Olimpico, quando
ora spesso li mettono in Monte Mario. Quindi: attualmente no, ma se mille
tifosi della Pro Patria dovessero farsi la tessera del tifoso del Monza
non so cosa accadrebbe. Secondo
punto: era una palese menzogna. Terzo
punto: ho seri dubbi che possa accadere. Se dovesse accadere, avremo una
media di 18mila spettatori a partita.
E-mail:
"ciao
lorenzo, sono il milanista che ti scrisse a settembre, dopo cesena milan,
riguardo a una delle innumerevoli porcate della tessera. complimenti
per la costanza e la determinazione con cui porti avanti le lotte di tutti
i tifosi, anzi, dei cittadini, perchè questo siamo in primo luogo:
cittadini, persone, esseri umani. è
proprio per questo motivo che ti scrivo; fino ad oggi pensavo che solo
in italia (e solo con i tifosi) si potessero calpestare così impunemente
i diritti dei tifosi e dei cittadini. mi sbagliavo, a quanto pare c'è
di peggio, molto peggio. oggi
mi sono imbattuto in un articolo che descrive qualcosa di desolante, spero
che la situazione non sia davvero così terribilmente grottesca e
inquietante. ti posto il link, spero pubblicherai la questione, se si rivelasse
una storia vera http://www.sportpeople.net/index.php?option=com_content&view=article&id=2192:eurogendfor-la-nuova-polizia-europea-con-poteri-illimitati-&catid=35:fuori-campo&Itemid=71 ciao
lorè".
*
ACAB:
"Ieri
mi sono imbattuto per caso sul set di ACAB (erano a via tiburtina altezza
jailbreak) e ho parlato con un signore che faceva parte delle riprese
che mi ha confermato che il film è imparziale, cioè non sta
nè dalla parte della polizia nè dalla parte degli Ultras....
staremo a vedere!".
*
Roma/Milan:
ricevo costantemente molte e-mail sul punto. E' evidente che a nessuno
di noi fa piacere che i milanisti festeggino da noi l'eventuale scudetto.
Mi sembra del tutto ovvio. Quindi non servono appelli. Sul
punto: secondo voi, Milan/Roma venne "aperta" proprio per permettere ai
milanisti di venire a Roma senza limitazioni?
*
Anomalie
italiane, inchieste adi LaRoma.net): (LaRoma.net)-
Con Roma-Milan tornano i biglietti gratuiti agli under 14. L’argomento,
anche se è stato trattato abbondantemente sulle pagine di questo
sito web, lascia ancora qualche lato oscuro e diversi temi discussione.
Prima di sviluppare il tema serve però una precisazione accompagnata
da una premessa. Cominciamo da quest’ultima. I biglietti gratuiti
per gli Under14 vengono introdotti nel 2007 in seguito ai fatti tragici
di Catania quando perse la vita l’ispettore di Polizia Filippo Raciti.
Il Governo in seguito a questi episodi varò un nuovo pacchetto di
misure volte a combattere la violenza negli stati, meglio conosciuto come
decreto Amato, nel quale impose alle società calcistiche di riservare
gratuitamente un tot di biglietti agli under14. Lo scopo? Quello di incentivare
il ritorno di famiglie e soprattutto bambini negli stadi italiani.
“Le società organizzatrici delle manifestazioni sportive – si legge
testualmente nel decreto legge- sono tenute a rilasciare biglietti
gratuiti nominativi per minori di anni quattordici accompagnati da un genitore
o da un parente fino al quarto grado per un numero di manifestazioni sportive
non inferiore al 50 per cento di quelle organizzate nell'anno...” E la
Roma? Si è uniformata alla direttiva con una particolare interpretazione:
inizialmente, infatti, il rilascio di questi tagliandi era subordinato
al possesso (adulto e ragazzo) della tessera del tifoso. Questa interpretazione,
caso unico in tutta la serie A, non è piaciuta a molti… tra questi
c'è MyROMA che fin da subito ha sposato la causa arrivando a chiedere,
ed ottenere, l’Intervento del Viminale affinchè questa legge fosse
accessibile a tutti i cittadini.. sia essi tesserati o sprovvisti della
Privilege Card. Archiviata
la premessa arriva il turno della precisazione. La Roma è uno dei
pochi club che in diverse occasioni ha riservato biglietti gratuiti agli
under 14 anche in partite di cartello (l'individuazione dei match è
ad insindacabile giudizio delle società) o in gare dove questi non
erano previsti dalla legge (vedi per esempio Roma-Inter di coppa Italia). Chiusa
la doppia parentesi tuffiamoci al centro della questione; come detto
in precedenza Roma-Milan segnerà il ritorno dei biglietti
gratuiti per gli under14 (come sottolineato dal comunicato pubblicato sul
sito ufficiale del club giallorosso) e il settore individuato per questa
partita sarà quello di Curva e Distinti (sud / nord)… Ma cosa succede
se, per esempio, un abbonato di Tribuna Tevere e/o Montemario volesse usufruire
di questo beneficio di legge proprio sabato sera? La risposta
è semplice: non può! Ebbene si. Un abbonato, e di conseguenza
possessore di “Privilege Card”, di fatto per questo incontro si troverà
in una condizione di svantaggio rispetto agli altri tifosi. E il privilegio?!?
Si va a fare benedire. Per
un pomeriggio mi fingo padre di famiglia abbonato in Tevere e possessore
della Privilege Card che, in occasione di Roma-Milan, vuole portare il
proprio figlio di 12 anni allo stadio… Per capire di più contatto
direttamente il servizio biglietteria di Trigoria dove un addetto, con
grande disponibilità e cortesia, mi spiega che per il settore del
mio abbonamento non potrò usufruire dei biglietti gratuiti.
Il motivo, come ci spiegano, è semplice: “La Roma cerca di accontentare
tutti i tifosi facendo una rotazione nei diversi settori dello stadio e
questa domenica è il turno delle curve/distinti ”. A questo punto
non demordo e chiedo se mi è concessa la possibilità di acquistare
un nuovo titolo di Curva Nord per poi chiedere il biglietto omaggio. Con
grande stupore, ancora una volta, la risposta è negativa. Infatti
ci spiegano che “chi ha già un titolo non ne può acquistare
un altro, questo per contrastare anche il fenomeno del bagarinaggio
su precisa indicazione del Ministero degli Interni”. Le frecce al
mio arco sono finite così mentre saluto, tra me e me, mi domando:
"alla faccia del privilegio".
Marco
scrive a "Il Giornale": "Egregio Direttore
de "Il Giornale", ho
avuto modo di leggere nella rassegna stampa di uno dei tanti siti che trattano
di calcio ed in particolare della Roma (Romanews.eu) uno stralcio dell'articolo
(non ho idea a firma di chi) che il suo giornale ha pubblicato oggi su
Francesco Totti (http://www.romanews.eu/2011/05/03/il-giornale-totti-sempre-piu-re-del-gol-e-degli-impuniti/). Si
tratta di un'ennesima dimostrazione di quanto Totti logora chi non ce l'ha
(in squadra), parafrasando una celebre frase di Giulio Andreotti. Traspare
netta tra le righe di quest'articolo un'estrema "rosicatio" per quanto
Totti rappresenta, ovvero un grande calciatore, un vero Capitano da sempre
con una sola Maglia addosso, e soprattutto (e sarà stato questo
soprattutto ad acuire la succitata "rosicatio" dell'estensore del pezzo)
un Romano. In
quest'articolo viene dato risalto solo ad una protesta (colorita, senz'altro,
ammesso e non concesso che le parole di Totti siano state esattamente quelle)
verso l'ennesimo scarso arbitraggio di tale Russo da Nola (si tratta dello
stesso arbitro che fece cose oscene in Brescia-Roma di qualche tempo fa),
e viene offeso il Capitano con espressioni ben più oltraggianti
di quelle che Francesco avrebbe (e sottolineo avrebbe) rivolto all'arbitro.
A Totti nell'indecente articolo viene dato del "coniglio bagnato", e viene
addirittura schernito (si allude alla balbuzie, ovvero allo "zagajo", peraltro
senza alcun rispetto per chi è realmente colpito da questo difetto). Complimenti. E
comunque grazie, perchè in fondo a leggere di queste "rosicate padane"
qui a Roma ci facciamo quattro risate. Marco. http://forzaeonore.xoom.it//forzaeonore/index.html". 3
maggio 2011 (pomeriggio): ci sono diversi
argomenti da trattare, Inter/Roma su tutte. Però ci aggiorniamo
a stasera! Intanto,
le multe avute dalla Roma per il comportamento dei proprio tifosi in questa
stagione (così poi aggiorno la Coppa Disciplina): ora,
se Cesena/Roma è stata l'ultima partita ritenuta non a rischio,
e quindi la tifoseria della Roma non era più ritenuta pericolosa,
cosa c'è di particolarmente grave - se non il costante NO ALLA TESSERA
DEL TIFOSO - da Cesena/Roma in poi che ha fatto sì che TUTTE le
trasferte siano state interdette ai residenti nella Regione Lazio?
Roma/Bologna Nessuna
sanzione
Brescia/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
Roma/Internazionale Ammenda
di € 5.000,00 : alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, prima dell'inizio
della gara, lanciato un petardo nel settore occupato dalla tifoseria avversaria;
entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione
all'art. 13 comma 1 lettera a) e b) CGS per avere la Società concretamente
operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza
Napoli/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati limitata alla Regione Campania
Roma/Genoa Ammenda
di € 10.000,00 : alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, al 20°
del primo tempo, indirizzato su un Assistente un fascio di luce-laser;
entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione
all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS per avere la Società concretamente
operato con le Forze dell'Ordine a fini preventivi e di vigilanza
Parma/Roma Nessuna
sanzione
Roma/Lecce Nessuna
sanzione
Lazio/Roma Ammenda
di € 25.000,00 : alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, primo
dell'inizio della gara, lanciato numerosi oggetti di varia natura (bottigliette
in plastica ed altro) contro la fanfara del corpo militare dei Bersaglieri
mentre sfilava nel recinto di giuoco; per avere inoltre, nel corso della
gara, acceso nel proprio settore e lanciato nel recinto di giuoco innumerevoli
bengala e fumogeni; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma
5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS per avere la Società
concretamente operato con le Forze dell'Ordine a fini preventivi e di vigilanza
Roma/Fiorentina Nessuna
sanzione
Juventus/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
Roma/Udinese Nessuna
sanzione
Palermo/Roma Nessuna
sanzione
Chievo/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
Roma/Bari Nessuna
sanzione
Milan/Roma Nessuna
sanzione
Roma/Catania Nessuna
sanzione
Sampdoria/Roma Nessuna
sanzione
Cesena/Roma Nessuna
sanzione
Roma/Cagliari Nessuna
sanzione
Bologna/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
Roma/Brescia Ammenda
di € 8.000,00 : alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, al 14°
del secondo tempo, lanciato nel recinto di giuoco, in direzione della panchina
della squadra avversaria, una bottiglia piena d'acqua; per avere inoltre,
nel corso della gara, nel proprio settore, acceso numerosi fumogeni e fatto
esplodere alcuni petardi; entità della sanzione attenuata ex art.
14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere
la Società concretamente operato con le Forze dell'Ordine a fini
preventivi e di vigilanza
Internazionale/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
Roma/Napoli Nessuna
sanzione
Genoa/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
Bologna/Roma
(recupero) Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
Roma/Parma Nessuna
sanzione
Lecce/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
Roma/Lazio Ammenda
di € 35.000,00: alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori:1) nel corso
del secondo tempo, indirizzato ripetutamente un fascio di luce-laser sul
portiere avversario; 2) nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco
un petardo ed un fumogeno e, nel proprio settore, fatto esplodere due petardi
e acceso numerosi fumogeni e bengala; 3) al 6° del primo tempo e per
qualche minuto, esposto uno striscione dal tenore insultante per la tifoseria
avversaria, e per avere inoltre 4) omesso di impedire l'ingresso nel recinto
di giuoco di persona non autorizzata che, al 28° del secondo tempo,
insultava un calciatore della squadra avversaria; entità della sanzione
attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a)
e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze
dell'Ordine a fini preventivi e di vigilanza
Fiorentina/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
Roma/Juventus Ammenda
di € 15.000,00: alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, al 38°
del primo tempo, lanciato sul terreno di giuoco un fumogeno e per avere
inoltre, nel corso del secondo tempo, lanciato nel settore occupato dalla
tifoseria avversaria numerosi oggetti di varia natura (aste di bandiera,
bottigliette e simili); entità della sanzione attenuata ex art.
14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere
la Società concretamente operato con le Forze dell'Ordine a fini
preventivi e di vigilanza
Udinese/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
Roma/Palermo Nessuna
sanzione
Roma/Chievo
Verona Nessuna
sanzione
Bari/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
********** COPPA
ITALIA:
Roma/Lazio Ammenda
di € 30.000,00: alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, nel corso
del primo tempo,
indirizzato un fascio di luce laser verso due calciatori avversari; per
avere inoltre, nel corso della gara, fatto esplodere, nel proprio settore
e nel recinto di giuoco, innumerevoli petardi e acceso, nel proprio settore,
innumerevoli bengala e fumogeni; entità della sanzione attenuata
ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS,
per avere la Società concretamente operato con le Forze dell'Ordine
a fini preventivi e di vigilanza
Juventus/Roma Vendita
dei biglietti per i non privilegiati vietata nella Regione Lazio
Roma/Internazionale Ammenda
di € 10.000,00: alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, prima dell'inizio
e nel corso della gara, acceso numerosi fumogeni e bengala nel proprio
settore e fatto esplodere nel recinto di giuoco numerosi petardi; entità
della sanzione attenuata ex art. 13 comma 1 lettere a) e b) e comma 2,
CGS per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine
a fini preventivi e di vigilanza
3
maggio 2011: mi sto vedendo la squadra regionale
contro la Juventus, quindi stasera solo qualche e-mail: "Ciao
Lorenzo, ti scrivo per la seconda volta nello stesso giorno. Ho letto il
tuo commento all'apertura (che sembra ormai certa) della trasferta di Milano.
Mi trovo d'accordo con il tuo dilemma 'accettare tutto o disertare anche
se libera?' tuttavia io sono per andare (anzi invadere Mediolanum) e ti
spiego il perchè: innanzi tutto il Casmsnsmssn, l'Osservatorio etc
etc non hanno fatto un passo indietro di loro spontanea volontà
ma perchè sollecitati dalla società e dalla campagna che
alcuni politici e giornali stanno portando avanti contro la TDT (quindi
non la vedo come un regalo o una gentile concessione da parte loro). Secondo
me è molto importante andarci, soprattutto per creare un precedente
e far vedere come tutti questi stupidi divieti siano facilmente abbattibili
se solo le società alzano un pochino la voce (il presidente del
Cesena ha fatto la stessa cosa la scorsa settimana ed i romagnoli sono
potuti andare liberamente a Bologna, anche per i doriani all'Olimpico lo
scorso anno mi sembra accadde una cosa simile) ed i media la smettono di
parlare per bocca dei padroni. Il discorso che fai te è giusto ma
secondo me allora andrebbe fatto a monte, quindi ti pongo io una domanda:
l'ultras può ancora considerarsi tale oggi giorno? Oggi che non
si può andare in trasferta, non si possono fare coreografie, non
si può fare il tifo liberamente... secondo me se volessimo essere
veramente radicali non bisognerebbe boicottare Milano ma non seguire più
questo sport. Neanche all'Olimpico. Non bisognerebbe neanche fare i cori
'Ovunque andrai saremo...'. Tuttavia la strada intrapresa dalla 'Sud' si
è rivelata giusta per ora ed uno zoccolo duro si è ricreato
nella parte bassa e sicuramente se potremo andare a Milano il merito sarà
anche il nostro che non abbiamo smesso un solo giorno di schierarci contro
questo schifo che è diventato il calcio nel 2011. Io a Milano vado
nonostante tutto, perchè di dargliela vinta non ho nessuna intenzione!
Francesco, tifoso non tesserato".
*
Pierpaolo:
"Quindi
si poteva fare qualcosa. Quindi
si poteva evitare di accettare supinamente tutti i divieti. Quindi
chiedo al signor Montali che non da ieri è dirigente della Roma:
perchè diamine hai aspettato l'ULTIMA trasferta per muoverti? L'ultima,
di mercoledì sera. L'ultima,
la trasferta più inflazionata, quell'inter-Roma di cui credo la
gran parte dei romanisti abbiano la NAUSEA Questo
sarebbe il regalo per cui ringraziarlo? Dopo
una stagione del genere, dovrei apprezzare che mi concedono questa ultima
fottuta trasferta che richiede un fottuto giorno di ferie a meno di ammazzate
e improbabili orari di lavoro? Io
volevo andare a Lecce, a Bari, a Udine, a Verona col Chievo, a Bologna
chenonsenepuòpiùchecelavietino, a tutta questa serie di trasferte
che non hanno SERI motivi di ordine pubblico Perchè
le altre la scusa ce l'hanno almeno Perchè
queste le hanno praticamente vietate solo a noi o quasi solo a noi Abbiamo
accettato in questi anni che certe trasferte ormai non ce le consentono Abbiamo
accettato di prendere i resti piuttosto che stare a casa Ma
questa, pur non essendo Siena-Roma coi pullman della digos, è una
presa per il culo colossale Cioè
io devo ringraziare il casms che a stagione finita mi fa andare a milano Io
ormai ero sulla linea andatevene a fanculo e godetevi i seggiolini vuoti E
ora mi dicono: abbiamo scherzato, basta che qualcuno muova il culo e cambiamo
idea Dipende
da noi? Dobbiamo
comportarci bene? Ma
sti grandissimi cazzi Che
veleno".
*
Terza
posizione: il tifoso della Roma non residente nel Lazio (categoria che
per il leghista Maroni e i suoi esecutori non esiste): "
Ciao Lorenzo, ti torno a scrivere sempre per quanto riguarda la semifinale
di coppa italia inter\roma. Oggi ero andato per prendere il biglietto (non
essendo residente nel lazio, ma a bologna) ma il settore ospiti lo vendono
solo a chi ha la tessera. Quindi uno non residente nel lazio e senza tessera
non può andare nel settore ospiti, ma solo in mezzo alle merde neroazzurre..mha...
Secondo te\voi faranno un settore per i tifosi romanisti non residenti
nel lazio?? Oppure in che settore si metteranno i tifosi nn residenti nel
lazio e senza tessera?? Comunque speriamo che aprano la trasferta a tutti!!
NO ALLA TESSERA! Francesco".
Da
Lecce:
DASPATO,
MA ERA UNO SCAMBIO DI PERSONA!!! ODISSEA
DI UN TIFOSO GIALLOROSSO COLPEVOLE DI AVERE TROPPO CALDO
La
vicenda di cui è stato protagonista un tifoso del Lecce avrebbe
del paradossale se non fosse che purtroppo è abbastanza ricorrente
in Italia. Il nostro amico che chiameremo Pincopallino, proprio perchè
sarebbe potuto succedere a chiunque, decide di seguire il Lecce nell'ennesima
trasferta e precisamente quella in cui il Lecce gioca a Vicenza, una partita
che vede l'esodo dei tifosi giallorossi, e che può sancire la matematica
promozione della squadra salentina nel campionato di serie B 2010-2011.
La partita si gioca nel maggio dello scorso anno, il Lecce pareggia, rimanda
la festa promozione e Pincopallino torna a casa, stanco ma felice per l'ultima
trasferta dell'anno.
11
mesi dopo Pincopallino viene convocato dalla questura della sua città
di residenza che non è Lecce, ma una città del centro Italia.
Sorpreso per la convocazione Pincopallino si reca all'appuntamento dove
gli viene notificato un daspo di 3 anni con firma, emesso dalla questura
di Lecce. Infatti il nostro signor Pincopallino era stato identificato
su una foto (che riprendeva l'intera curva giallorossa e apparsa su un
sito di tifosi), mentre cantava ed incitava la squadra stando a cavalcioni
sulla ringhiera. Ora molti sorrideranno di questa accusa, ma purtroppo
chi vive e tifa Lecce sa perfettamente che la questura locale, seguendo
alla lettera le direttive del ministero dell'interno, non tollera un simile
comportamento. Potremmo pubblicare milioni di foto che dimostrano come
in qualsiasi stadio d'Italia stare seduti a cavalcioni sulla balaustra
non comporta alcun problema, chiedere alla sig.ra Polverini, governatore
della regione Lazio. Ma torniamo al nostro amico tifoso, immaginate
il suo stupore di fronte a questa accusa quasi ridicola soprattutto perchè
sa perfettamente di non essere mai stato a cavalcioni su quella benedetta
ringhiera. Gli viene quindi mostrata la foto malefica che lo inchiodava
alle sue responsabilità. Per sua fortuna, al signor Pincopallino
viene permesso di recuperare tramite internet una foto che lo ritrae a
Vicenza. Ed è a questo punto che qualcosa comincia a vacillare,
infatti comincia ad apparire chiaro a tutti come difficilmente il ragazzo
sulla ringhiera possa essere il nostro amico, almeno una 20 i kg di differenza,
la sciarpa non è la stessa, così come diversi sono i pantaloni.
E quindi cosa avrà portato a questo scambio di persona? Bè
i due avevano in comune solo una cosa: Essere a dorso nudo (come almeno
altri 3-400 tifosi). Ovvio che il questore locale non potesse procedere
con la formalizzazione del daspo ed il signor Pincopallino ha potuto tirare
un grosso sospiro di sollievo.
Il
nostro amico Pincopallino è stato fortunato, ha potuto dimostrare
facilmente la sua innocenza, ma, lungi da noi qualsiasi illazione, per
quella partita tanti tifosi hanno pagato con una diffida e tanti di loro,
troppi, aspettano ancora di avere giustizia!!! (leccegiallorossa.net)
*
Dal
Brasile: "RIO DE JANEIRO, 2 MAG - Ancora
violenza e lutti nel calcio brasiliano. Dopo il morto (un ragazzo di 18
anni), i molti feriti ed i 102 arrestati di ieri, negli incidenti che hanno
preceduto la stracittadina di Rio tra Vasco e Flamengo (la squadra di Ronaldinho
ha poi vinto ai rigori, aggiudicandosi il suo 32/mo titolo carioca), c'e'
stata una vittima anche a Goiania, capitale dello stato del Goias. Ieri,
per il torneo regionale, era in programma il derby tra Vila Nova e Goias,
al termine del quale ci sono stati scontri fra le opposte tifoserie. Il
bilancio di questi incidenti e' di un morto, il 19enne Kaio Lopes, ucciso
a colpi di arma da fuoco sparatigli da due moto a bordo delle quali viaggiavano
dei tifosi del Vila Nova. Lopes e' morto per un colpo che lo ha centrato
alla nuca, secondo quanto hanno reso noto le forze dell'ordine". 2
maggio 2011 (pomeriggio): inserite alcune
foto e un resoconto di Bari/Roma. "Ciao
Lorenzo, è da poco uscita questa intervista a Montali che sta tentando
di convincere il CASMSSMSMSMSM ad autorizzare la trasferta di Milano: http://www.laroma24.it/archivio/42254/coppa-italia-montali-al-casms-il-viminale-ha-dato-la-disponibilita-ora-aspettiamo-l-ufficialita.html
Penso che questo signore meriti un plauso, senza trionfalismi si intende,
ma almeno un plauso per essersi mosso in nostro favore, cosa che Rosella
(snip)
non ha mai fatto... Francesco, non tesserato" Leggiamola:
"Da
circa mezz'ora il direttore operativo della Roma, Gian Paolo Montali, si
trova presso il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni
sportive (Casms) del Viminale. Il dirigente giallorosso nei giorni scorsi
si era schierato apertamente contro la decisione del Casms che aveva disposto
il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella regione Lazio per
la semifinale di ritorno di Coppa Italia, in programma allo stadio San
Siro di Milano il prossimo 11 maggio. Montali, che aveva definito il divieto
«inaccettabile e discriminatorio», aveva chiesto «ufficialmente
che questa decisione sia rivista, e all'Inter la disponibilità di
allestire lo stadio di San Siro in modo tale da poter ospitare i tifosi
della Roma». All'uscita
Gian Paolo Montali si è intrattenuto con alcuni cronisti rilasciando
queste dichiarazioni: "Faccio
molto affidamento sulla decisione del Casms. C'è disponibilità
di dare un ulteriore chance ai nostri tifosi. Aspettiamo l'ufficialità
ma credo che ci siano i presupposti per concedere la trasferta".
Quanto
sarebbe importante avere a fianco i tifosi a Milano? "Moltissimo,
innanzitutto perchè ci siamo battuti per farli venire e abbiamo
fiducia. Diamo una chance ai nostri tifosi di dimostrare di cosa sono capaci".
Potrebbe
diventare un precedente? "Dipende
dai tifosi perchè l'osservatorio vigilerà".
Come
è stato spiegato il divieto precedentemente imposto? "Ci
è stato fatto vedere un curriculum dei nostro tifosi relativo a
quest'anno. Ma la disponibilità del Casms è totale anche
perchè ci sono state occasioni in cui i nostri tifosi sono stati
impeccabili".
Ha
delle sensazioni positive? "Solitamente,
se non ho l'ufficialità non sono mai ottimista, ma oggi credo proprio
che i nostri tifosi potranno venire a Milano. Poi se i comportamenti saranno
negativi, dipenderà solo da loro". Curriculum
relativo a quest'anno? E che c'entra con il rischio di una singola partita?
O la partita è a rischio o non lo è. Altrimenti
basta dire che la tifoseria della Roma è pericolosa (e allora è
pericolosa SEMPRE) e chiudere tutte le trasferte all'infinito. E
soprattutto, se la tifoseria della Roma è pericolosa, e non la singola
partita, per quale motivo ci fanno giocare in casa a porte aperte? Se,
a prescindere, si è pericolosi, allora si dovrebbe impedire a 30mila
romanisti di affollare ogni 15 giorni l'Olimpico! E
siccome su questo sito non ci sono quaquaraqua, andiamo a vedere, con la
collaborazioen di Vincenzo, la classifica attuale della Coppa Disciplina,
con riferimento esclusivo ai comportamenti disdicevoli dei tifosi:
La
Juventus, la cui tifoseria si è dotata di tessera del tifoso, è
prima. Eppure non incontra limitazioni geografiche ad ogni trasferta. Già
questo dato basta per dimostrare scientificamente come la TdT sia una sostanziale
idiozia e per rispondere alle domande di cui siopra, che dimostrano solo
un accanimento nei confronti della tifoseria giallorossa per aver detto
NO alla tessera. Quindi,
c'è fame di Roma e tutti si sono battuti perché Milano sia
"aperta" ma... Prendere
tutto quel che viene o disertare lo stesso?
*
Roma/Milan,
sarà a rischio? Vieteranno l'acquisto dei biglietti? La giocheranno
a porte chiuse? "Durante
Milan-Bologna, dalla curva, più volte si è innalzato nell'arco
della partita, il coro: "Tutti a Roma alè". Fin da subito la partita
di sabato contro i giallorossi è stata indicata dai tifosi del Milan
come quella dove chiudere, in maniera definitva, i giochi per lo scudetto
e pare che sia pronto un esodo di massa verso la capitale per festeggiare
lo scudetto. Nelle prossime ore, con grande probabilità, le ricevitorie
autorizzate dall'A.S. Roma alla vendita dei tagliandi verranno prese d'assalto".
Sempre
Milan/Roma: "cosa importante visto i risultati
de oggi....forse e' il caso che qualcuno muova il culo per andare a trigoria
a spiegare alle signorine che domenica quelli nun vengono a festeggia'
qui, non DEVONO festeggia' qui... ricordamoje chi so.... e
cerchiamo di far arrivare il messaggio anche lontano da Roma che non e'
il caso che vengano a festeggiare qui...". 2
maggio 2011: invito chiunque abbia fotografie
del vuoto del San Nicola di Bari per l'incontro ad elevato profilo di rischio
Bari/Roma
ad inviarmele. Sulla
vergogna di Bari/Roma, Massimiliano Guerra di LaRoma24: "LAROMA24.IT
- Sembra passata un’eternità da quando i tifosi della Roma scesero
a Bari per invadere pacificamente il San Nicola nel 2001. La situazione
in campo era simile a quella che andrà in scena domenica sera: la
Roma di Capello, prima in classifica e che si apprestava a vincere il suo
terzo Scudetto, affrontava il Bari di Eugenio Fascetti da tempo condannato
alla retrocessione. Circa 25000 tifosi giallorossi presero “possesso” del
San Nicola, che per tre quarti era tutto giallorosso. Una trasferta indimenticabile
che vide il trionfo della Roma sul Bari ma soprattutto vide il trionfo
dei supporters giallorossi con una festa che anticipò di qualche
settimana quella del terzo scudetto. Sembra
passata un ‘eternità anche dalla scorsa stagione quando la Roma
di Claudio Ranieri si presentò a Bari seconda in classifica a pochi
punti dall’Inter capolista. Era il sabato prima di Pasqua e i giallorossi,
che erano nel pieno della rimonta, vennero accompagnati nel capoluogo pugliese
da 12000 tifosi che credevano nel sorpasso. La Roma vinse 0-1 con gol di
Vucinic continuando nel suo sogno Scudetto. Anche in quella occasione fu
una festa del tifo romanista con i tifosi della Roma che occuparono l’intera
Curva Sud del San Nicola sostenendo la squadra per tutti i novanta minuti. Domenica
sera invece sarà una partita totalmente diversa perché lo
scenario in cui si svolgerà il match non avrà niente a che
vedere con il recente passato: Tra divieti e prezzi esorbitanti domenica
sera il settore ospiti del San Nicola resterà praticamente deserto.
Nel capoluogo pugliese potranno andare solo i possessori della tessera
del tifoso al “modico” prezzo di 28 euro, mentre sarà vietata la
trasferta a tutti i residenti nel Lazio che non hanno la "privilege card"
. Quella
di Bari è solo una delle contradditorie decisioni che il Casms
ha preso in occasionie delle sfide della Roma in questa stagione: come
non ricordare la trasferta di Verona contro il Chievo vietata ai tifosi
della Roma che non avevano la tessera del tifoso, nonstante pochi mesi
prima gli stessi tifosi giallorossi avevano invaso la città veneta,
sempre civilmente e pacificamente, per spingere la propria squadra
verso il sogno Scudetto. Rimase difficile da comprendere, poche settimane
dopo, allora perchè la trasferta di Milano contro il Milan
fu poi aperta anche ai non tesserati, ben sapendo che tra le due tifoserie
non scorra buon sangue già da diversi anni. A far discutere
è stata anche la decisione, questa di pochi giorni fa, di impedire
ai tifosi della Roma di seguire la squadra giallorossa nel capoluogo Lombardo
per la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l'Inter: un provvedimento
che ha anche scatenato la reazione della Società Capitolina, soprattutto
dopo aver ospitato i tifosi interisti senza restrizioni qualche settimana
fa nella gara di andata. Rimane
la certezza che uno spettacolo come quello del 2001 difficilmente si potrà
ripetere in futuro se ,divieti e restrizioni che stanno letteralmente uccidendo
il tifo in Italia, continueranno ad avere la meglio sul buon senso e sulla
passione dei tifosi. Quella di domenica sera sarà la fotografia
esatta di come il tifo ormai sia stato stravolto in pochi anni lasciando
così praticamente deserti gli stadi e allontanando sempre di più
gli appassionati dal mondo del calcio".
*
Lo
so, me lo avete detto in tanti: "Il Romanista" forse si è mosso
tardi (solo ad inizio stagione, poi troppo silenzio durante il torneo)
ma l'importante è che ora si siano resi conto che le cose non vanno.
L'importante è remare tutti nella stessa direzione.
*
Ottimo
lavoro di Daniele: "Ciao Lorenzo. Ti invio
delle foto in cui metto a confronto le trasferte dell'anno scorso con quelle
di quest'anno, segno che la TdT serve solo ad allontanare i tifosi dalla
propria squadra del cuore. La tessera, come dice "Il Romanista", è
UN OBBROBRIO DA CANCELLARE. Un abbraccio". Si
tratta solo delle trasferte vietate in più rispetto allo scorso
anno.
Bari/Roma
Brescia/Roma
Cagliari/Roma
Chievo/Roma
Inter/Roma
Lecce/Roma
Udinese/Roma
Juventus/Roma
Fiorentina/Roma
In
Germania, invece, dove non c'è la tessera del tifoso imposta dal
Ministero dell'Interno, mi viene segnalato: "che
spettacolo: stadio pieno e curva da brividi. Borussia Dortmund-Hannover:
2/04/2011 http://www.youtube.com/watch?v=SDXMbhMQR1U 1°
maggio 2011: Comunque sia... superiori...
San Lorenzo: http://www.youtube.com/watch?v=oBn_3VsTRzw&feature=player_embedded "Me
lo dijo una gitana me lo dijo con fervor o
largas la marihuana o te vas para el cajon me
lo dijo una gitana y yo no le quise creer yo
le sigo dando al vino a los fasos y al papel una
gitana hermosa tiro las cartas dijo
que San Lorenzo va a ser campeon ya
lo corrimos al globo y no paso nada vamos
a correr a boca que es un cagon"
*
Ascoli-Pescara....
questa è una delle foto più significativa di sempre... Pescaresi
senza tessera nel bosco: