Se
volete avere notizie su locali, concerti
e musica a Roma
"
AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI
BELLO NEL MONDO" Johann
Joachim Winckelmann, 1756
(archeologo
e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica)
"Non
per guadagnar ma per amor del gioco" QUELLI
CHE SIAMO * LA
GIUSTA DISTANZA * NON
DORMO
LA
BUFALA DI ROMA/NAPOLI DEL 31.08.2008 LA
MONTATURA DEI MEDIA DI REGIME SVELATA
(anche) DA RAINEWS24 clicca
qui
e qui IL
BLOG
DI CRISTIANO MILITELLO
Il
sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco
dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo
le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo imprevisti.
"Non
sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà
cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una
volta nel gregge, è
inutile che abbai: scodinzola" (Anton
Cechov)
31
ottobre 2009: e-mail e due articoli per stasera: "Ciao
Lorenzo sono Johannes e ieri ero tra i pochi presenti di Trigoria. Parto
dal fatto che lo striscione con su scritto vergogna, composto da me, Luca
e Matteo, non é stato rimosso dalle forze dell´ordine immediatamente
ma é rimasto sul muretto per piú di un´ora.Senza fare
critiche a nessuno poiché ieri é stato un giorno lavorativo
non ci si puó presentare in dieci per questi mercenari. Noi ci siamo
sempre, muoviamo un numero di tifosi enorme, da Fullham a Palermo
passando per Basilea e Milano. Il nostro tifo é incessante
e loro sono due anni che ci ripagano con figure di merda.Il risultato sbagliato
ci puó stare, il momento negativo anche, ma le figuarcce non ce
le possiamo permettere. Non possiamo far risuscitare squadre come il Livorno,
non possiamo far fare il fenomeno a Sanchez e non possiamo essere quattordicesimi.
Questi da noi chiamati giocatori, quando per me sono soltanto dei mercenari,
devono capire che sul campo vá buttato il sudore.Purtroppo con le
buone non lo capiscono e una contestazione vecchia maniera sarrebbe
servita, approfittandone poi che vicino si é svolto il CDA e dove
era presente la creme della creme della nostra societá da Rosella
Sensi fino a Cristina Mazzoleni. Io credo che questi signori devono passare
un brutto periodo anche se con il Bologna vincono poiché
sono troppi anni che ci danno il contentino. Ieri anche se pochi un chiarimento
ci avrebbe fatto piacere magari anche con i piú contestati che stanno
facendo tutto tranne che impegnarsi:Vucinic, Baptista, Cassetti. Gli altri
non sono da meno ma dico questi perché da loro ci si aspetta di
piú. Da loro peró riceviamo solo indifferenza tanto loro
hanno le macchine e i loro soldi e noi sacrifichiamo stipendi e soldi magari
risparmiati con cura per fare brutte figure come negli ultimi mesi. Noi
ci saremo sempre e loro lo sanno. Ci saremo perché portiamo i colori,
ma non só quanto questa contestazione pacifica possa durare, perché
darci il contentino domenica non basta, stavolta devono tirare fuori le
palle e uscire con la lingua sotto i piedi . Ranieri non deve mettere piú
scuse che la squadra non é la sua, non deve giocare a scarica barile,
é stato chiamato per risolvere una brutta situazione e non per dire
che non ha plasmato la squadra.Con questo finisco un´abbraccio a
tutti e Forza Roma". Altra
mail su Inter/Roma: "Ciao
lorenzo, stavolta non è niente di lungo, solo una personale lamentela
contro il prezzo del settore ospiti per la partita a milano contro l'inter:
30 euro! Ritengo
questo sia l'unico vero e proprio sito di riferimento per noi romanisti
dato che questa società inesistente ai Moratti amici non penso dirà
qualcosa tnt che cosa gliene importa, anzi meglio stasse zitti in questo
caso... Rosella
non è il mio presidente Jacko93". Sul
coro di Udinese/Roma: "ma davvero non conoscevi
il coro argentino ripreso dai romanisti in udinese-Roma? (non
è che non lo conoscevo è che in TV non si era sentito!) E'
un coro che è diventato molto popolare anche in italia, non so chi
siano stati i primi ad importarlo comunque questo è un video impressionante
dello stesso coro cantato dai cavesi (molto più effcace secondo
me senza ritornelli vari): http://www.youtube.com/watch?v=S7Inv49Ghr8". Perché
rimanga agli atti di questo sito:
Parola
agli azionisti: “Ha fatto bene Spalletti ad andare via”, “Dov’è
il fax dell’arabo?”
Al
termine della fase tecnica la parola passa agli azionisti. “Vorrei ringraziare
pubblicamente Luciano Spalletti - ha detto il signor Bruno Quinzi -
che
è stato un signore fino all’ultimo giorno.Vorrei sapere chi ha comprato
gente come Pit, Julio Sergio, Artur e Antunes e venduto giovani come Galloppa,
Curci, Bovo. Ma è possibile che non si trovi un ruolo per un ottimo
allenatore, una persona per bene e romanista come Francesco Rocca?”.
Poi è il turno dell’avvocato Pizzicalia “Ci sono troppe donne
in questo Consiglio di Amministrazione, manca solo Rosy Bindi". Poi
va duro contro Rosella Sensi “Ho smesso di essere romanista quando è
morto suo padre e tornerò ad esserlo quando cambierà la proprietà.
Mi deve spiegare perché è l’unica presidente in serie A a
darsi uno stipendio” infine “Prendete tutti i brasiliani e metteteli
su un volo di solo andata”. Più cauti e senza troppe polemiche
gli azionisti Palermo e Ponziani. “Se non potete più dare soddisfazione
ai tifosi, per favore lasciate la Roma - afferma l’azionista geometra
Ferretti - Non avete più scusanti. Passate la mano; non è
vero che non ci sono compratori”. Poi tocca all’azionista Rossi Massimi
con un attacco duro alla proprietà “Fortuna che è presente
Rosella Sensi, altrimenti sarebbe stato l’ennesimo smacco verso chi vi
finanzia: tifosi e azionisti. Perché il consiglio d’amministrazione
è composto solo da parenti? Papa Borgia era un dilettante in fatto
di nepotismo. E Pippo Marra dov’è? Ci potrebbe spiegare che fine
ha fatto il fax dell’arabo ai tempi di Soros. Chiedo all’attuale amministratore
delegato di dare le dimissioni” conclude poi “La passione della
gente è una cosa seria”. Alle
18:50 riprende l’assemblea ed è il momento delle risposte agli azionisti.
Rosella Sensi lascia la parola alla dottoressa Mazzoleni “All’azionista
Squinzi diciamo che anche la società apprezza le doti del sig. Rocca,
all’azionista Pizzicalà diciamo che anche noi abbiamo rispetto per
i tifosi e che Montali avrà un ruolo che non si sovrappone a quello
degli altri dirigenti: Inoltre precisiamo che per Aquilani sono stati incassati
5 milioni in questo esercizio, altri 10 verranno incassati nella stagione
2010-2011 ed il restante l’anno successivo e che tali cifre verranno destinate
alle spese tecniche. Quanto allo stipendi che riceve la dottoressa Sensi
possiamo affermare che in tutte le società è prevista una
remunerazione per l’amministratore delegato e nell’AS Roma il presidente
prende i soldi come amministratore delegato e tale remunerazione è
in linea se non inferiore a quelle delle altre. Le scelte di mercato vengono
condivise con il restante parte dello staff tecnico. Il mercato della prossima
stagione avverrà in base alla qualificazione o meno alla Champions
League. Qualora non si dovesse raggiungere tale obiettivo gli investimenti
dovranno tener conto dei mancati introiti. Sull’argomento staio la società
sa che si tratta di un percorso difficile ma è consapevole anche
che è di estrema importanza per incrementare gli introiti. La legge
di recente approvazione agevolerà lo sviluppo del progetto. All’azionista.
Ferretti rispondiamo che non è di competenza della società
parlare di potenziali compratori, e che allo stato attuale non ci sono
state offerte in merito. All’azionista
Massimi Rossi rispondiamo che i componenti sono stati eletti secondo le
leggi e che le remunerazioni sono le stesse di componenti del consiglio
di altre società quotate in borsa. Oggi il mister Ranieri non poteva
essere presente per motivi di lavoro, in futuro verrà invitato a
partecipare con noi.” In
conclusione viene approvato il bilancio e viene comunicato che la BdO Celsee
Farina ha è la nuova società che si occuperà della
revisione dei conti. Nelle
repliche degli azionisti Massimi Rossi ribatte “Io avevo chiesto le
dimissioni…”. Rosella Sensi risponde “Non mi dimetto!” Dalla
Gazzetta dello Sport un articolo di una lucidità estrema:
La
Roma sbagliata di Rosella Sensi
«Ho
sbagliato a comunicare poco, questo è l’unico errore che mi riconosco»
: così la dottoressa Rosella Sensi, a Civitavecchia, neppure tre
mesi fa, circoscrisse il suo mea culpa. E’ già una cosa, si potrebbe
dire, ma a rifletterci bene quella parzialissima ammissione era una confessione
di aver capito poco o nulla di quello che stava succedendo alla sua amata
Roma. Neppure il grido d’allarme che Luciano Spalletti ha manifestato a
Trigoria e Villa Pacelli a più riprese, è servito a qualcosa. Un
errore che si è andato ad aggiungere altri errori, tanti, troppi.
Non ci sono stati più investimenti, non si è mai riusciti
a comunicare con un minimo di chiarezza, non si è riusciti a mettere
in piedi uno staff sanitario che potesse ridimensionare un’impressionante
serie di infortuni, non si sono date autonomia e responsabilità
ai principali collaboratori e, soprattutto, si è riusciti nell’impresa
di logorare, consumare, deteriorare il rapporto con quella che è
sempre stata l’unica, grande ricchezza della società giallorossa,
i suoi tifosi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti ma la preoccupazione
maggiore riguarda il futuro, le domande che non trovano risposta, le prospettive
che non ci sono perché una nuova, peraltro non improbabile, mancata
qualificazione alla prossima Champions League, certo non può legittimare
chissà quali investimenti su una squadra che, al contrario, sta
dimostrando di aver bisogno di un profondo rinnovamento.
Il
mercato Soldi
dalla Champions e dalle cessioni dei big ma pochi investimenti di mercato.
E la punta... Gli ultimi cinque anni di gestione virtuosa, hanno un saldo
di mercato inferiore ai 25 milioni di euro, meno di cinque milioni a stagione,
saldo tra l’altro tutto addebitabile alla stagione passata, quella che
portò a Trigoria Julio Baptista, Jeremy Menez e John Arne Riise.
Per una società che per tre stagioni consecutive ha disputato la
Champions League, fatturando una media di 170 milioni, vuole dire aver
investito praticamente nulla, soprattutto pensando che da Trigoria in questi
ultimi anni sono andati via Cassano, Chivu, Mancini e, l’estate scorsa,
Aquilani, cioè il giocatore che era stato dichiarato incedibile
e che era il fiore all’occhiello di quel progetto giovani che è
stato sbandierato come la giusta via per continuare a sognare e vedere
le stelle. Il tutto in anni in cui il bilancio della Roma non è
mai andato in rosso. In
sostanza, è stato un disastro, in alcuni casi, bisogna dirlo per
onestà, anche imprevedibile, come nel caso di Baptista e Cicinho. Basta
un esempio per spiegare: sono anni che tutti evidenziano come alla Roma
servirebbe una prima punta: non è mai arrivata. Anzi sì,
Zamblera, l’ultimo giorno di mercato, preso per la Primavera ma che è
sembrato, volendo scegliere di essere educati, più che altro un’ulteriore
presa in giro. Eppure
c’era Cruz a parametro zero. Ma la bocciatura ha anche un altro aspetto.
Cioè quando non si hanno le risorse per acquistare, si deve saper
vendere per avere il cash da investire. Non si è stati capaci neppure
di questo. Anzi no. Aquilani è stato venduto alla grande, venti
milioni di euro, ma quei soldi sono rimasti a Trigoria.
La
comunicazione Nel’era
di internet anche il sito del club è arretrato. Ma è l’ultimo
dei mali... Comunicazione, questa sconosciuta. Almeno dalle parti di Trigoria
e dintorni. Eppure siamo nell’era della comunicazione, la Roma è
quotata in Borsa, Internet ha dilatato il mercato al pianeta terra, ma
tutto questo in casa giallorossa non sanno neppure cosa sia. Basta dare
uno sguardo al sito ufficiale del club giallorosso per rendersi conto di
quello che stiamo dicendo, un sito che da anni aspetta una riverniciata,
ma pare non ci siano i soldi neppure per questo. E’ un discorso che coinvolge
molto relativamente chi lavora nell’ufficio stampa della Roma, spesso,
dalla responsabile Elena Turra in giù, neppure sono stati messi
al corrente di quello che stava succedendo o di comunicati societari che
sarebbero stati dati alle stampe, come per esempio, per rimanere agli ultimi
giorni, nel caso dell’ufficializzazione dell’ingaggio di Gian Paolo Montali.
Per questi (i comunicati e i consigli) ci sono i collaboratori che sono
sul libro paga (giustamente, per carità, offrono un servizio) della
Roma o di Italpetroli: Enrico Bendoni con la sua società di comunicazione
e Pippo Marra, consigliere d’amministrazione specializzato in lettere ai
tifosi ( e in emiri arabi) che da queste parti hanno fatto epoca (in negativo).
Comunicare, oggi, è fondamentale per qualsiasi tipo di azienda.
Bene, anzi male, la Roma in questi ultimi anni tutto ha fatto meno che
comunicare e, quando lo ha fatto, è stato un disastro. Il risultato
sono le macerie di questi giorni. E non ci sono lettere, magari pure ben
dettate, che possono rimettere insieme i cocci. Anzi non fanno altro che
peggiorare una situazione che definire ai confini della realtà non
è un’esagerazione.
I
tifosi L’autofinanziamento
si regge sui tifosi nei cui confronti però c’è poca chiarezza.
Forse tutti, o quasi, i tifosi della Roma non capiscono nulla. Forse tutti,
o quasi, i tifosi della Roma si sono convinti, chissà perché,
che la gestione societaria più che virtuosa è virtuale. Forse
tutti, o quasi, i tifosi della Roma sono impazziti in gruppo, una specie
di epidemia della follia. Forse. Ma se si prende in considerazione l’altra
faccia del forse, allora bisogna dire che forse tutti, o quasi, i tifosi
della Roma hanno ragione. E ragione vuole dire essere molto preoccupati
per il presente, ma soprattutto per il futuro della magica che
non è più magica, loro unici innocenti di questo scempio
a cui stiamo assistendo, loro che macinano chilometri, loro che sono la
spina dorsale dell’autofinanziamento e di tutti gli stipendi pagati a Trigoria,
compresi quelli della proprietà. Solo chi non vuole vedere, non
può non essersi reso conto dei danni, speriamo non irreversibili,
che questa società ha fatto nei confronti di quella che è
sempre stata l’unica certezza della Roma, i suoi tifosi. A
questa gente non è mai stato spiegato niente, le sono state raccontate
una valanga di falsità, non è mai stata fatta chiarezza su
quello che è e sarà la loro Roma, quasi mai è stata
rispettata. Sarebbero stati pronti anche ad accettare un ridimensionamento,
ma bisognava dirglielo. Ci sono i numeri dell’Olimpico, abbonati e paganti,
a sottolinearlo chiaramente. E quelli che allo stadio ancora ci vanno,
tutti, o quasi, contestano, spernacchiano, insultano, soffrono. Ma il risultato
peggiore, è una sorta di rassegnazione del popolo romanista. A Trigoria
c’è mai stato qualcuno che si sia chiesto il perché? E, invece,
a nostro giudizio è questa la colpa più grave perpetrata
nei confronti della Roma e dei suoi tifosi.
I
collaboratori Dall’addio
di Baldini manca un dirigente che sappia dire no quando necessario. Un
grande capo, la prima qualità che deve avere è quella di
sapersi scegliere collaboratori competenti, preparati, coinvolti ma soprattutto
in grado di dire no al grande capo quando c’è bisogno di dire no.
L’esatto contrario di quello che è accaduto negli ultimi anni a
Trigoria. Un dirigente con queste qualità c’era, il suo nome è
Franco Baldini, in casa giallorossa hanno fatto storia le sue prese di
posizione anche contro quelle che erano le scelte di Franco Sensi. Questo
dirigente, però, ha scelto di dimettersi all’alba dell’era dottoressa
Rosella Sensi, avendo come principale motivazione quella di non poter più
dire di no, o si faceva come gli si diceva, oppure quella è la porta.
Ha scelto la porta, perché signorsì a prescindere non è
mai stato il suo stile. Il risultato, oggi, è che gli attuali dirigenti
anche se devono prendere in prestito Zamblera, devono chiamare Villa Pacelli
o consultarsi con la dottoressa Mazzoleni. E’ l’attenuante più concreta
per Bruno Conti e Daniele Pradè, ma aver accettato questa situazione
è anche una colpa che devono assumersi. Anche se il problema è
a monte. Non avere l’umiltà e la consapevolezza, peraltro assai
facile da capire e comprendere, di sapere che la specificità del
calcio avrebbe dovuto consigliare alla dottoressa Rosella Sensi di delegare
in maniera più concreta, è stata e continua a essere una
colpa senza attenuanti. Circondarsi di collaboratori che non sanno dire
di no quando c’è da dire di no, è un’aggravante, non una
giustificazione perché un grande capo la prima cosa che deve saper
fare è quella di saper scegliere i suoi collaboratori a costo di
sentirsi dire di no. Ah, dimenticavamo. E’ appena arrivato Gian Paolo Montali,
l’ottimizzatore. In attesa di fatti, sospendiamo il giudizio.
Gli
infortuni Infermeria
piena recuperi lunghi e tanti misteri Caso irrisolvibile? L’ultima volta
dell’infermeria giallorossa vuota, si perde nella notte dei tempi. E’ da
qualche anno che ieri Spalletti, oggi Ranieri hanno dovuto fare i conti
con una serie di infortuni, ricadute, misteri che hanno pochi precedenti.
In un anno e mezzo sono stati cambiati tre responsabili dello staff medico
senza di fatto risolvere il problema. Prima il licenziamento di Mario Brozzi,
poi l’addio a Stefano Del Signore ( entrambi hanno portato la società
in tribunale), ma il risultato è rimasto che il problema infortuni
è sempre lì, una costante con cui fare i conti settimana
dopo settimana. Per carità, il calcio di oggi al ritmo di tre partite
a settimana, sta creando una serie di problematiche di difficile soluzione,
ci sono altri club come Juventus e Milan che hanno avuto molti infortunati
in questi ultimi anni, ma a Trigoria quello che non si riesce a risolvere
sono i tempi dei recuperi, le ricadute, i tempi delle diagnosi come per
esempio sul problema di Doni lo scorso anno o, anche, sui guai al crociato
di Cicinho. La società ha provato a risolvere il problema, ma i
risultati non si sono visti. Eppure c’è un nuovo staff medico, da
Villa Stuart si è passati all’ospedale Gemelli, ci sono nuovi fisioterapisti
ingaggiati. Il risultato è stato anche quello che diversi giocatori
hanno preferito andare a curarsi da qualche altra parte. E sono stati proprio
i giocatori a far capire alla società che certe scelte erano state
sbagliate.
30
ottobre 2009 (pomeriggio): inserite diverse
fototifo di Udinese/Roma. Mi si dice
che il nuovo coro è stato ripreso da un canto del Boca Juniors http://www.youtube.com/watch?v=NBf1q3KGWiA Poi,
sempre dedicato a Fabio Capello e a Tony Damascelli, le immagini dell'invasioen
di campo durante Barnsley/Manchester United di qualche giorno fa: si notino
i bambini in tribuna che ridono divertiti e il pubblico di casa che esulta. http://www.youtube.com/watch?v=7MfO_ZEyRvU&feature=player_embedded Altre
interessanti osservazioni trovate qua e là: "Inzò,
sta testa de (snip)
nun se ne va.. e ce stanno altre teste di cazzo di azionisti che ancora
ie dicono brava, vai avanti, tranne un paio che ie dicono de annassene
a fanculo! Alla
fine gli azionisti non contano un cavolo! stanno li a chiede vattene, resta,
perché quello, perché quell’altro.. ma alla fine?? Che succede?
NIENTE! Rimane
sempre una (snip)!
Che ovviamente se sto campionato non arrivi manco 4, l’anno prossimo al
massimo te compri il pulisci-cessi del real madrid (che lo ha scartato
perché non pulisce poi tanto bene!) Mi
sono veramente rotta le palle, perché cazzo non si può fare
qualcosa tutti insieme! Tutti i tifosi a fare la rivoluzione!! 1-
LO STIPENDIO NON TE LO DEVI PRENDERE BRUTTA (snip)
CHE NN SEI ALTRO! CHE DENTRO STA SOCIETà CE STAI TU, TU MARITO,
TU SORELLA, QUELL’ALTRA TU SORELLA, TU ZIA, TU NONNA, TU CUGINA E PIATE
SOLDI SOLO VOI! I SOLDI MIEI NON TE LI VOGLIO DA! (snip)! 2-
LA ROMA È LA ROMA, e non te devi permette de faje fa ste figure
de merda! Perché i giocatori li compri tu, che nun c’hai na lira
e ce compri le merde o nessuno! 3-
VIA PRADè E CONTI CHE NN SANNO FA IL LORO LAVORO! Ma porco due,
so l’unici mongoloidi che non riescono a scovà un fenomeno sconosciuto!
Cazzo, vai, parti verso i più sperduti angoli del mondo, scommetti
che lo trovi un pischelletto anche de 12 anni che è un fenomeno
sconosciuto che lo paghi du lire e te fa diventà grande la squadra??
MA CAZZO I PROCURATORI QUESTO DEVONO FA!!!! No puntà a giocatori
già affermati che te costano l’ira de dio e poi, quando li compramo
noi ovviamente, se rivelano peggio de me quando giocavo nel cortile della
scuola elementare! IO
STO IN CONTESTAZIONE". Inizio
da oggi per tre giorni la pubblicazione di alcune stralci del libro scritto
da Tonino Cagnucci e dedicato a De Rossi che si chiama "Il Mare di Roma",
edito da Limina, 240 pagine costo 18 euro... ecco il primo stralcio: "Una
volta sul giornalino del Cucs, che veniva distribuito in Curva il giorno
della partita (lo stampato più bello mai uscito dai tempi di Gutenberg),
c’era una poesia che l’allenatore Fausto Silipo aveva composto per i suoi
tifosi del Cosenza. Diceva qualcosa di simile: «...verrebbe voglia
di fermare la palla, voi siete gli artisti, noi siam gli attori...».
Prima di entrare per la prima volta in una partita in serie A, a Reggio
Calabria, Daniele De Rossi passò tutto il tempo in panchina a guardare
la curva della Reggina. Tra le tantissime tipologie di tifosi si possono
distinguere due macro-categorie: quelli che guardano il campo e quelli
che guardano la curva. I secondi sono quelli che già si potrebbero
definire ultrà. In questo senso il bambino che viene accompagnato
per la prima volta allo stadio, quando entra e resta per sempre innamorato
di quello che prepotentemente gli arriva agli occhi, è un ultrà.
Quando il bambino era bambino (Daniele doveva ancora compiere due anni),
durante un derby la Sud divenne il mare, con strisce di stoffa arancio-giallo-rosse
orizzontali tenute con dei bastoni in modo tale da sembrare delle onde.
Impossibile non guardarla. In ogni esistenza che si possa chiamare umana
c’è stato almeno un momento in cui è stato più importante
quello che faceva la gente, il mondo, la collettività, l’Africa,
la stella cometa piuttosto del lavoro, del risultato, del portafoglio,
dell’anagrafe, del supermercato. Bomboni o non bomboni... «la gente
ci amava e questo è l’importante». È il momento in
cui si va oltre al dare e all’avere, si va oltre il circolo economico della
domanda e della risposta, attiene piuttosto all’amore, o anche al suo contrario,
comunque a un sentimento smisurato. Ultrà, appunto. Se il calcio
è speciale è perché ai suoi innamorati questi momenti
capitano più spesso e più facilmente contemporaneamente rispetto
al resto degli esseri umani, è così che succede di riprovare
quel rarissimo, oramai, sentimento di comunità (in fondo, a parte
a Comune di Parigi e la Sud di Roma quali altri precedenti si possono ricordare
nella storia della cosiddetta civiltà occidentale?). In ogni discorso
e in ogni pensiero di Daniele De Rossi c’è questo sentimento. Come
un vecchio ritornello che nessuno canta più: "Il mio amore
per la Roma nasce prima di aver cominciato a giocare in questa squadra,
e lontano da questa squadra io non mi ci vedo. Non sarei altrettanto felice
a giocare con un’altra squadra, che la Roma compri o non compri campioni.
Io gioco per la Roma, non per la società. Non sapete Roma che significa:
la Roma è un orgoglio". Il momento in cui tutto questo è
stato più evidente è stato dopo che un derby è finito
0-0 invece di come doveva finire". 30
ottobre 2009: due articoli di rilievo dal
sito Ultraschierico segnalati da Gabriele:
27/10/09
- Udinese - Roma. Mercoledì
28 ottobre, stadio Friuli di Udine, ore 20.45, si gioca Udinese Roma.
Credo che i motivi per urlare un bel MANNAGGIA A ***** in relazione a sta
giornata de campionato siano molteplici.
Motivo
numero 1 Francesco
Totti si è operato. In una normale società di calcio, con
uno staff
medico decoroso e senza dirigenti che te prendono per il culo avremmo tutti
detto che l'operazione è una cosa da poco e che tra pochi giorni
il Capitano sarebbe di sicuro tornato a disposizione. Invece MANNAGGIA
A ****** ci
tocca assistere per l'ennesima volta al recupero con le dita incrociate, sperando
che i tempi relativamente brevi di cui si è parlato non si raddoppino
o triplichino sentendoce dì: "vabbè, ma mica si possono prevedè
con certezza certe cose...". Questo è vero, ma è altrettanto
vero che dicevate che non se doveva operà, che ci volevano solo
due settimane per il rientro; è altrettanto vero che il ginocchio
in questione è quello già operato. Mortacci vostri ci state
massacrando l'unico campione che ci è rimasto e ve dovemo pure dire
grazie. Mortacci vostri nartra volta.
Motivo
numero 2 Oggi
la AS Roma ha comunicato ufficialmente di aver affidato a Gian Paolo Montani
il ruolo di Coordinatore Generale dell¹Area Sportiva. Alla domanda:
"Come sono i rapporti con Pradè e Buno Conti? Si dice che possono
sorgere dei contrasti con loro...", Montali ha risposto: "Io sono appena
arrivato. Credo che sia normale. All¹inizio, quando arriva una persona
nuova in un gruppo di lavoro, c¹è sempre qualche perplessità.
Poi, su una persona che arriva da vent¹anni di pallavolo e soltanto
tre di calcio, è legittimo e giusto che sia così." A
me invece me pare che non è normale manco per il cazzo che questo
arriva e trova i colleghi perplessi. MANNAGGIA ******* ma se un bar me
prende a fà il barista perchè mai alla cassiera e a quella
che pulisce i cessi je dovrebbe rode il culo? Le cose sò due. O
perchè sanno che non sò bono manco a fà un cazzo de
caffè oppure perchè c'hanno paura che je lo butto al culo
e da un momento all'altro inizio a batte gli scontrini pe conto mio e a
pulì le tazze del cesso de nascosto de notte. In ogni caso me pare
che qualcosa nun vada, vaffanculo.
Motivo
numero 3 Incontriamo
per l'ennesima volta de fila na squadra che viene da un momento de merda
(3 sconfitte di fila per l'Udinese) e che deve fà contro de noi
la partita della vita, MANNAGGIA *********. Ci presentiamo a Udine senza
Totti, Pizarro, Menez, Burdisso e Riise. Di Totti non parlo. Ma Pizarro
e Menez sono gli unici due giocatori che attualmente nella merda generale,
nella mancanza totale de agonismo de sta Roma, possono arzà un pò
de caciara (onore a) e tentà de fà qualcosina. E Burdisso
è l'unico difensore decoroso che abbiamo. E allora MANNAGGIA *******. Per
fortuna però girando qua e là per i siti internet che parlano
della Roma leggo pure una notizia positiva: ANSA
Live: "Aquilani domani contro l'Arsenal possibile esordio con il Liverpool"
MANNAGGIAA********* !!! Probabile
formazione (4-3-3) Handanovic; Basta, Coda Zapata, Pasquale; Inler,
D'Agostino, Asamoah; Sanchez, Floro Flores, Di Natale.
28/10/09
- UDINESE-ROMA-2-1 Ho
seguito questa partita alla radio senza alcun entusiasmo dato che l'ho perso
visti i risultati di questa Roma da 1 anno a sta parte. L'ho
seguita solo perchè non c'avevo un cazzo da fare e alla fine una partita
della Roma te fà svoltà la serata. Così
mi sono messo la radiolina sul comodino del letto e sentivo la partita sdraiato. All'inizio
la Roma pare in palla ma c'era da aspettarselo, al primo tiro l'udinese
fa gol. La
Roma raddrizza la partita sul finire del tempo, 1-1 con De rossi, Carlo Zampa
urla che il pareggio è strameritato. A
me me viè quasi da ride. Alla
fine del primo tempo la pubblicità mi annoia e così mi addormo
senza accorgermene. Mi
risveglio che è il 30° del 2° tempo, e dico "chissà
quanto stanno... vabbè... ma alla fine che cambia?". Poco
dopo buttano fuori uno dell'udinese e non capisco dalla radio se si chiama
Vasta, Basta o Pasta. Tra
di me me dico "Ma come cazzo se chiama questo?...vabbè...sti cazzi". Poi
Zampa dice che stanno 1-1 e che siamo 10 contro 10. Tra
di me dico "Ah...allora hanno buttato fuori uno della Roma mentre m'ero
addormito...chissà chi sarà...vabbè, ma alla fine...che
cazzo me frega ?". Poi
l'udinese fa 2-1 e un pò me rode er culo,tra dime dico "E mò
invece de esse
undicesimi in classifica ...mò semo quindicesimi". Poi
vucinici se magna un gol tanto pe cambià e poi finisce la partita. I
cronisti della radio sò tutti mosci come se pensavano che la Roma quest'anno
dovesse vince lo scudetto e invece è quindicesima. Io
dico "Credevo de arrivà decimo e invece sò quindicesimo,
mò c'è lo scontro
salvezza col bologna". Meno
male che Ranieri doveva fà parlà i fatti. Ha
sbagliato tutto doveva dire "Noi faremo parlare le chiacchere". Altra
cazzata di ranieri in settimana ha detto"questa squadra non è mia". Complimenti
ranieri, già te stai a fà li cazzi tua. chinellato
*
Commenta quest'articolo * Commento
di: Kent - email: - data:28/10 23:53 stiamo
quasi alla frutta...e ranieri è il dolce... Commento
di: lloyd - email: - data:29/10 0:12 si
ma dopo il dolce ci sono gli amari e caffè.porco +++ che agonia Commento
di: er notaro - email: - data:29/10 0:22 ancora
una volta piamo gol. ancora una volta deconcentrati e molli. ancora una
volta una espulsione evitabilissima. ancora una volta MANNAGGIA A *****. onore
a CHINELLATO che con questo articolo m'ha fatto vive no spaccato de vita
del romanista. Commento
di: pallino - email: - data:29/10 0:24 Da
inizio campionato so convinto che arrivamo 10. Vedemo. La
frase di Ranieri comunque non mi scandalizza, è vero sta roma non
è sua, e manco di Spalletti infatti è telato. Sta Roma è
della scimmia, è na squadra che riflette la stronzaggine di quella
sanguisuga. Sanguisuga
incapace tra l'altro: 283 mln de Soros mo vojo vede chi te li da' e nel
frattempo te so aumentati pure i buffi. Troia schifosa.
Aggiunti
alcuni resoconti per Udinese/Roma. Nella
seconda pagina dedicata a Francesco Rocca, inserita
una splendida intervista dopo l'infortunio. Sempre
su Udinese/Roma, Sergio mi invia l'Mp3 di
questo nuovo coro:
"Alè
Alè Alè La Roma La
SUD non ti lascerà mai sola In
casa e in trasferta grida ancora Alè
Alè Alè La roma Oh-Oh
Oh-Oh Oh-Oh Oh-Oh Dai
Roma vinci per noi"
Luca
mi segnala: "Si e' concluso ieri nel primo
pomeriggio con 8 condanne e 4 assoluzioni, il processo a carico di 12 tifosi
delle squadre genovesi Sampdoria e Genoa che il 23 settembre del 2007 si
diedero appuntamento varie ore prima del derby "della Lanterna" dando vita
ad una rissa che coinvolse centinaia di persone. Grazie ad alcuni filmati
e fotografie furono riconosciute e denunciate per rissa, lancio di oggetti
pericolosi e danneggiamento, 23 persone. Di queste nove patteggiarono il
25 maggio scorso. Le restanti 12 persone scelsero di andare a giudizio.
Oggi il giudice Lucia Vignale ha condannato 3 persone per i tre reati contestati
con pene che vanno da 9 mesi e un anno e due mesi, e 5 solo per rissa,
con pene che vanno da 3 a 6 mesi (uno di questi, incensurato, dovra' pagare
solo un'ammenda di 200 euro). Quattro persone sono state assolte. ------------------- ovviamente
hanno preso tutti il daspo, compresi i quattro assolti che ora credo potranno
fare ricorso in tribunale per farselo togliere. ti
domando, in casi del genere secondo te è possibile chiedere i danni
morali ed esistenziali o no? qualcuno in passato ha già provato
questa strada? mi
pare assurdo essere privati della libertà e poi provare di essere
innocenti senza che nessuno paghi per questo errore... grazie". Non
è possibile chiedere danni. Anche se forse sarebbe il caso di iniziare
a percorrere anche questa strada per i casi più eclatanti. Il
fatto è che il processo serve per accertare la verità. Ma
se si viene assistiti male si rischia molto ed è per questo che
il sistema è ingiusto: alla fine solo chi paga e ha avvocati di
fiducia ha garanzie superiori, a meno che non abbia la fortuna di trovare
qualche avvocato d'ufficio molto professionale.
1976/77 Coppa
Disciplina E
nessuno rompeva i coglioni.
Domenico
Maggiora, ottobre 1976
Chinellato,
1976/77
1976/77 Prati
con le braccia alzate e
Musiello
1976/77
Intervista
di Roma Giallorossa a Gian Paolo Montali: "Gian
Paolo Montali. Una vita nello sport. Non certo un uomo di calcio, è
vero, ma che nel calcio ha avuto la sua maggiore notorietà e successo.
Nella Juventus era l’unico personaggio di sport che c’era nel club: un’esperienza
di tre anni che ha fatto tornare ai fasti di un tempo la società
bianconera. Gentilmente il neo dirigente della Roma, poche ore dopo la
sua nomina, si concede alla rivista “Roma Giallorossa”, a diffusione gratuita
allo stadio Olimpico in occasione di Roma-Bologna, per presentarsi ai tifosi.
Ecco un estratto dell’intervista. E’
vero che Daniele Pradè potrebbe lasciare la Roma? “Non
è assolutamente vero. Come non è vero che Corvino potrebbe
arrivare alla Roma. Lo posso smentire tranquillamente”. Molti
hanno detto: “Era meglio acquistare dei giocatori che assumere Montali...”.
Lei al riguardo cosa ha da dire? “Capisco
perfettamente lo spirito dei tifosi. Ma come si fa a comprare dei giocatori
se non si consolida prima lo stile della società? Si devono fissare
degli obiettivi, la cosiddetta “mission”. Questa cosa, invece, deve far
pensare ad un progetto di pianificazione della società e vedrete
che pian piano faremo le mosse che dovremo fare”. Un’altra
domanda che si pone il tifoso giallorosso è la seguente: Montali
è della Juventus? Ci scusi ma la domanda è d’obbligo... “Io
della Juventus? Ho lavorato da professionista per tre anni alla Juventus
ed è stata la mia fortuna professionale. Non c’era modo migliore
di entrare nel calcio se non con un ruolo molto preciso come la mia mansione
precedente. Ero l’unico uomo di sport nella Juventus. Mi sono occupato
per tre anni del cambiamento della Juventus dal punto di vista sportivo.
Tardelli, ad esempio, è durato un anno. Io invece sono rimasto tre
anni... La mia fede calcistica? Io sono nativo di Parma, quindi calcisticamente
tifo per la mia città. Non credo che per questa cosa me ne farete
mica una colpa? (ride, ndr) Assolutamente
no. Ma deve sapere che Roma è una città particolare e tutto
viene preso troppo sul serio... “Devo
essere sincero? Condivido anche questi dubbi che ha la tifoseria nei miei
confronti. A me piacciono le sfide. Sarà anche una mia sfida personale
dimostrare che invece si può fare bene. Intanto i tifosi vogliono
una società molto razionale, che parli chiaro e sia precisa. Io
ho queste caratteristiche e quindi insieme a Pradè e Conti cercheremo
di creare questo stile molto chiaro e preciso e di incanalare la vita societaria
verso i canali dell’eccellenza”. Un
ultima considerazione che si sente di dire ai tifosi? “Io
non sono abituato ad andare nei posti per partecipare. E nemmeno per gli
stipendi. Grazie a Dio non ne ho bisogno” 29
ottobre 2009: in costruzione la pagina di
Udinese/Roma.
Terminata la stagione
1976/77.
CALCIO:
TESSERA TIFOSO; PERDUCA E STADERINI (RADICALI) MANIFESTAZIONE ULTRA' 14/11
PER RISPETTO DELLA COSTITUZIONE
Dichiarazione
di Marco Perduca, Senatore Radicale eletto nelle liste del Pd e Mario Staderini
del Comitato nazionale di Radicali italiani: "La
manifestazione indetta per il 14 novembre prossimo da parte di tutte le
tifoserie va ben oltre la critica alla tessera del tifoso, è una
mobilitazione nazionale per il rispetto della Costituzione. Cercheremo
per quanto possibile di sostenere anche questa fase popolare di opposizione
alle misure annunciate a ferragosto da parte del Ministro Maroni che a
oggi non son state tradotte in norme certe. A tal proposito nei prossimi
giorni torneremo a sollecitare una risposta alle quattro articolate interrogazioni
parlamentari in merito a cui il Viminale non risponde da due mesi. Compatibilmente
coi lavori del VIII Congresso di Radicali italiani - che si terrà
a Cianciano dal 12 al 15 novembre e al quale sin d'ora invitiamo una delegazione
dei manifestanti - cercheremo anche di essere presenti, perché
cittadini (e tifosi), alla mobilitazione per il rispetto dei diritti di
tutti gli italiani di poter assistere alle manifestazioni sportive senza
l'obbligo di registrazione o anti-costuzionali bandi a vita. Come
già dimostrato nei mesi scorsi, i tifosi son capaci di manifestazioni
pacifiche, siamo certi che per il 14 si possa arrivare anche ad arricchirle
con la nonviolenza." Luca:
"Ciao
Lorenzo, riguardo la notizia del "ritorno" degli hooligans i Inghilterra
qui, oltre la cronaca, c'è anche una riga di commento che stamperei
in fronte al caro Fabio Capello:" 28
ottobre 2009 (pomeriggio): nella pagina delle
interviste
di Agostino Di Bartolomei, inserita una intervista dal titolo "Bartolomei
in trincea". A
proposito della desolazione dello Stadio Olimpico, un articolo dell'inizio
della stagione 1975/76 e una foto del 1976/77:
Su
Capello e Damascelli: Ciao Lorenzo, quest'articolo
e' fresco fresco..ha ragione Fabio Capello in Inghilterra non succede nulla,il
modello inglese e' modello inglese... Ops..questa partita e' stata giocata
il 27 Ottobre 2009! Adesso mi aspetto un altra intervista di Tony Damascelli
( STENDIAMO UN VELO PIETOSO SUL PERSONAGGIO) Saluti Alessandro 28
ottobre 2009: vi ricordate i tremendi fatti
di Verona/Cavese? Bene, andate al 6
febbraio 2008 e poi tornate sulla pagina degli aggiornamenti. Bene,
in data odierna: 8 cavesi assolti su 8 imputati x non aver commesso il
fatto. Analogamente è finita per Hellas Verona/Treviso: 3 trevigiani
assolti su 3 imputati per non aver commesso il fatto. Ricordate i tifoli
dei giornalai? Dopo
di che, moltissime e-mail con titolo "ci risiamo", relative alla morte
di Stefano Cucchi, di cui hanno parlato tutti i giornali: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_ottobre_27/geometra_morto_carcere_foschi_frignani-1601923197905.shtml Poi
un articolo de Il Giornale che commenta le esternazioni di Fabio Capello:
Il
j’accuse di Capello: «Gli hooligans siete voi»
27/10/2009
- di ilgiornale ; Fonte: http://www.ilgiornale.it di
Tony Damascelli Sostiene
Fabio Capello che la civiltà sportiva, quella calcistica in particolare,
penalizzi l’Italia e trovi invece la propria credibilità e conferma
in Inghilterra e Spagna. Porta a conforto di questa che non è un’opinione
ma è realtà accertata quotidianamente, la sua esperienza
nella Liga con il Real Madrid e, attualmente, alla guida della nazionale
inglese. «In Italia comandano gli ultrà, fanno ciò
che vogliono. Diciamo basta striscioni e gli striscioni ci sono sempre
(gli
striscioni non sono vietati e non mi risulta qualcuno abbia detto - se
non Aldo Biscardi e la sua gente - "basta striscioni").
Diciamo basta con gli oggetti in campo e tirano di tutto (Capello
è rimasto indietro nel tempo... in Italia non si tirano più
oggetti in campo da diversi anni ormai)
- osserva il ct inglese -. In Spagna si vive il fenomeno calcio con
grande rispetto, le famiglie possono andare allo stadio portando i bambini.
È un altro mondo. Quando allenavo il Real Madrid uno spettatore
mi tirò una palla di carta. Ma fu subito individuato ed allontanato.
In Spagna c’è grande disciplina: i pullman delle squadre si fermano
tra la gente e non succede assolutamente nulla. In Inghilterra la gente
ha voglia di andare allo stadio perché va a vedere le partite in
tranquillità. E gli stadi sono pieni, come in Spagna e in Germania,
mentre in Italia il declino di pubblico è evidente (incredibile:
questo individuo pensa che il calo di pubblico sia dovuto agli striscioni
e agli ultras!). Ma per raddrizzare le
cose basterebbe avere il coraggio di applicare le leggi (difatti
le applicano, mamma mia quanti luoghi comuni....).
All’estero ammirano l’Italia per i risultati, non per l’organizzazione». Non
è il caso di essere patriottici. Semmai è il caso di prendere
atto, di sottoscrivere e di provare imbarazzo, se non vergogna. Il calcio
italiano è davvero ricattato dagli ultrà, il calcio campione
del mondo sul campo, quattro volte, attraverso due secoli, meritatamente
e trionfalmente, è un calcio ai confini dell’Europa e terzomondista
per educazione, abitudini, privilegi e protezioni. È il calcio del
meraviglioso pubblico, è il calcio dei feddayn, dei drughi, degli
alcolici, delle brigate, degli ultras, tutti bastardi senza gloria (bastardi
senza gloria? Avrà visto l'ultimo di Quentin Tarantino!) che
circuiscono i calciatori, ricattano i dirigenti dei club, spaventano il
tifoso cosiddetto normale, spacciano droga e impongono la loro legge che
è violenza pura, sfruttando anche il mercato dei gadget, delle magliette,
dei biglietti che porta loro migliaia di euro. E'
fantastico sentire tutto questo discorso generalista da Tony Damascelli,
che scrive su Il Giornale. Prima scriveva per l'Indipendente, ma venne
licenziato per giusta causa, in relazione alla nota spese dei Mondiali
statunitensi. Secondo l' amministrazione, le cifre per i trasferimenti
in aereo da New York a Los Angeles risultavano di molto superiori alle
tariffe in corso, come ricorda il Corsera
del 28 settembre 1994. Il
nome di Tony Damascelli compare mentre, affabile, conversa con Luciano
Moggi commentando Fiorentina-Bologna (1-0) in cui De Santis ammonisce Petruzzi,
Nastase e Gamberini (i primi due saltano per squalifica la Juve). Damascelli:
“Oh, comunque De Santis ha fatto il delitto perfetto, eh? Eh, c’abbiamo
i tre difensori del Bologna squalificati!”. Moggi:
“Ma perché, chi c’avevano loro diffidato”. Damascelli “tutti e tre!”.
Come ricorda la Gazzetta dello Sport, è appena il caso di ricordare
che alcuni programmi avevano il potere/compito di rafforzare alcuni concetti,
facendo emergere ciò che più faceva comodo. I protagonisti
erano: Luciano Moggi (d.g. Juve), Fabio Baldas (commentatore televisivo
ed ex arbitro), Aldo Biscardi (giornalista), accusati di essersi adoperati
“perché, attraverso il condizionamento di talune trasmissioni televisive
(ad esempio, "Il Processo di Biscardi", che va in onda su La7) o di singoli
giornalisti o commentatori (Ignazio Scardina, Giorgio Tosatti, Ciro Venerato,
Franco Melli, Lamberto Sposini, Gianni Di Marzio, Tony Damascelli, Mauro
Sandreani), venissero favoriti gli interessi del sodalizio. Fonte: http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2006/05_Maggio/13/intercettazioni.shtml Del
resto Tony Damascelli odia gli ultras perché ha paura che dicano
la verità. Spulciando
qua e là, mi sono ricordato che il Damascelli venne sospeso per
4 mesi dal Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
Giornalistopoli:
sospeso per 4 mesi Tony Damascelli
"Dopo
Biscardi, Melli e Sposini e' stata oggi la volta di una altro famoso giornalista
sportivo, Tony Damascelli, ad essere sospeso per 4 mesi dall'Ordine dei
Giornalisti della Lombardia a causa dei suoi legami con l'ex direttore
sportivo della Juventus, Luciano Moggi. La
decisione e' stata presa ieri nel corso della seduta tenuta ieri dal Consiglio
dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia sulla base di un articolo pubblicato
ad aprile dalla rivista "L'Espresso" relativo a calciopoli e particolarmente
agli stretti legami che intercorrono tra Damascelli e Moggi. "Le risultanze
acquisite - si legge nella nota diffusa a proposito dall'Ordine - hanno
messo in luce un particolare rapporto di amicizia esistente tra Damascelli
e Moggi come affiora dalle conversazioni tra i due intercettate dai militari
dell'Arma Benemerita". http://italia.pravda.ru/news/italia/11-10-2006/3432-0 Le
lezioni di morale, quindi, le dà Tony Damascelli e, per non sembrare
partigiano, ecco qui il link
che contiene anche le sue difese avanti il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti
che, evidentemente, non hanno avuto buon esito, vista la disposta sospensione. Ma,
a questo punto con il cuore leggero, continuiamo nella lettura dell'articolo
del Damascelli: Ci
sono le leggi, ma la loro applicazione, come in altre vicende altrettanto
gravi, è episodica, a volte plateale e demagogica. Tornelli, tessera
magnetica, videocamere, stewards, sarebbero soluzioni importanti e decisive
se il cittadino ne avesse rispetto e così i politici chiamati a
legiferare e a votare. In Inghilterra il governo Thatcher scelse di svoltare
sul problema degli hooligans con la ricostruzione degli impianti fatiscenti
e leggi ad hoc per il football come il processo per direttissima (che
esiste anche in Italia ed è espressamente previsto per i reati da
stadio, cfr. art. 8 bis legge 401/89) e il
carcere addirittura all’interno degli stadi (in
Italia ci sono le cellette in ogni Commissariato e, allo stadio Olimpico,
c'è il posto di Polizia della Monte Mario che ne è dotato).
In Spagna non è stata necessaria una normativa specifica ma in questi
due Paesi l’osservanza della legge fa parte dell’educazione civica (materia
abolita a scuola senza provocare cortei e okkupazioni), delle abitudini
sociali e civili dei cittadini: basta osservare un qualunque stadio da
Madrid a Siviglia, da Londra a Liverpool, per rendersi conto di quanta
e quale differenza ci sia con i nostri impianti decorosi nelle sedicenti
tribune autorità, vere latrine aperte all’anarchia in tutti gli
altri settori. Lo
stadio è di tutti e di nessuno, il linguaggio e il comportamento
sono la conseguenza di una indisciplina generale, collettiva che si manifesta
in politica, nelle dispute religiose, nei dibattiti televisivi (sic!),
nelle riunioni condominiali. Chi contesta le parole di Capello lo fa per
puro spirito chauvinista, per una sorta di protezione dei privilegi ma
dimentica che i dirigenti dei grandi club sono costretti a girare e a frequentare
gli stadi, seguiti dalla scorta, contestati, insultati, minacciati, proprio
perché gli ultras sono più forti, vincono la loro partita,
perché bruciano cassonetti, bloccano le squadre negli spogliatoi,
addirittura impongono la sospensione di una partita (il derby tra Roma
e Lazio), mettono a fuoco una città, dopo la morte di Sandri, hanno
un tam tam tecnologico e pratico che li lega e li raggruma nelle manifestazioni
violente così come li divide quando c’è di mezzo la partita
e il tifo. Abbiamo
perso la possibilità di ospitare i prossimi europei di calcio anche
per l’immagine sporca che offriamo ad ogni appuntamento (mica
per Calciopoli e per gli stadi orripilanti...),
viviamo di passione e di volgarità, anche tra gli addetti ai lavori,
giornalisti compresi (chissà se si
autoesclude), pensiamo di crescere esibendo
i titoli ottenuti a livello nazionale e internazionale ma siamo come i
nuovi ricchi, cafoni con il caviale sulla tavola, maleducati ma con il
portafoglio gonfio. Abbiamo esportato i cervelli della scienza e dello
sport e siamo costretti a convivere con la feccia, una partita di pallone
è diventata la zona franca per qualunque gesto (questo
luogo comune è uno dei più fantastici: non ce la faccio neanche
più a replicare). Fabio Capello ama
l’Italia ma un po’ meno gli italiani. Qualcun altro illustre due secoli
fa, era D’Azeglio, pensava e diceva le stesse cose, senza andare allo stadio.
Non è cambiato niente, con un pallone in campo. By
Tony Damascelli! Da
Parma, arriva poi questo comunicato, che farà rabbrividire il Tony:
No
al ddl 1881
Mentre
ultras e tifosi sono distratti dall’ultima misura punitiva e lucrativa
a danno di chi vorrebbe andare allo stadio: la cosiddetta “Tessera del
Tifoso”, in Parlamento sta proseguendo il suo iter la proposta di legge
n. 1881 “Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione
degli impianti sportivi”. Un titolo piuttosto fuorviante, giacché
il ddl 1881 è finalizzato a costruire e a finanziare tante cose,
commerciali; residenziali; a privatizzare gli impianti sportivi pubblici
esistenti e a modificare le destinazioni d’uso di aree pubbliche, per favorirne
lo sfruttamento extra-sportivo. Un affare gigantesco, capace di far impallidire
le speculazioni di Italia ’90. E infatti costruttori e palazzinari sono
da tempo attorno al mondo del pallone, in attesa di una legge ad hoc che
gli renda le cose ancor più facili; una legge che gli consenta di
mettere le mani su beni comunitari, di stravolgerne la natura, e di cementificare
con finanziamenti pubblici. Il paradiso della speculazione. Mentre il nostro
Paese riduce la spesa per i suoi servizi più essenziali e indispensabili
(scuola, ricerca, sanità, sicurezza e giustizia, tanto per fare
qualche esempio) li trova per opere dannose, utili solo ad arricchire una
classe imprenditoriale del tutto parassitaria. Opere destinate ad impoverire
il Paese e le sue comunità, privandole di beni, di territorio (da
sacrificare a nuovo cemento), e soprattutto di spazi sociali e popolari
(gli stadi e le aree che li circondano) a favore di strutture commerciali
e consumistiche (i nuovi complessi polifunzionali). La
Tessera del Tifoso, alla luce di queste politiche, appare come un’arma
per annientare i gruppi sociali delle Curve e, al contempo, per distrarli.
L’obbiettivo è il business più sfrenato, da perseguire attraverso
la “destrutturazione” dei corpi sociali del tifo (Gruppi ultras e clubs),
affinché lo stadio (trasformato in complesso polifunzionale privato)
sia vissuto in modo assolutamente individuale e commerciale, senza organizzazioni
indipendenti capaci d’esprimere dissenso, affinché l’unica voce
sia quella delle S.p.a. che lo occupano. Roberto
Maroni, ministro dell’Interno, parlando di come “destrutturare” i gruppi
ultras, ha dichiarato “che è più facile agire in altri Paesi,
dove gli stadi sono di proprietà delle società di calcio
che li possono organizzare nel migliore dei modi” (nota 1). Roberto Massucci,
V. Questore Agg. della Polizia e segretario dell'Osservatorio Nazionale
sulle Manifestazioni Sportive, ha spiegato meglio il discorso: “Fin’ora
i gruppi ultrà sono l'unico tipo di aggregazione allo stadio. Io
però credo che sia giunto il momento di una nuova community di tifosi
ufficiali che faccia capo alla società sportiva” (nota 2). Privatizzare,
per disgregare meglio, per andare oltre la Tessera. Propositi speculativi,
che per affermarsi non esitano a ricorrere a misure repressive, avente
carattere anti-sociale e anti-popolare, per cui le uniche forme d'aggregazione
non dovranno nascere spontaneamente dalla gente, ma essere imposte e pilotate
dall'alto: ovvero dalle ditte del pallone, secondo precise direttive delle
forze di polizia. Si sta cercando di alterare i processi naturali di aggregazione
sociale, per sostituirli con qualcosa che vi assomigli all'apparenza, ma
di tutt'altra natura. A
pagina 4, della relazione che introduce il testo del ddl 1881 si legge:
“Lo stadio potrà svolgere un’importante funzione di aggregazione
sociale, diverrà uno spazio accogliente, da vivere tutta la settimana,
adatto a tutta la famiglia. Sarà dotato di cinema, ristoranti e
attività commerciali di vario genere. E’ noto che le aziende sono
attratte dalle strutture sportive (stadi, centri polifunzionali eccetera)
in quanto ritenute ottime ‘location’ per intrattenere rapporti con la propria
clientela. […]”. Ristoranti, cinema, negozi e attività commerciali,
non sono centri di aggregazione sociale, ma luoghi deputati alla spesa
che non stimolano la vita di gruppo. Dire che sono adatti alla famiglia
non è essenzialmente errato (tutti devono fare la spesa per soddisfare
i propri bisogni) ma è estremamente preoccupante quando li si propone
come luoghi per trascorrere il tempo libero, facendo trasparire una mentalità
che sembra considerare le famiglie come gruppi eterogenei di clienti, da
indirizzare al consumismo più sfrenato, e non come i nuclei umani
alla base della nostra società, che dovrebbero realizzarsi come
persone imparando a stare insieme. Ammassamenti di persone nello stesso
luogo non significano aggregazione sociale. Aggregazione sociale è
conoscersi, parlarsi, confrontarsi, condividere progetti, collaborare alle
stesse attività, imparare a vivere le dinamiche di gruppo. Questa
“confusione” non stupirebbe troppo su documenti confindustriali, inorridisce,
invece, letta su documenti della Camera dei Deputati, firmati da onorevoli
di vari partiti, eletti in nome del popolo di questo Paese. Purtroppo il
supporto a queste politiche, come ormai accade sempre più spesso,
è assolutamente bipartisan. Tra i vari firmatari figurano esponenti
del Partito Democratico, del Popolo delle Libertà, dell’Unione di
Centro, e anche uno dell’Italia dei Valori. Nella
critica agli stadi italiani contemporanei, contenuta nella relazione che
introduce il ddl, si legge che gli “impianti esistenti sono costruiti senza
requisiti di polifunzionalità, non sono integrati nel tessuto sociale”
(relazione sul ddl 1881, nota 3), come se il non essere polifunzionali
(dotati di strutture commerciali) ne impedisse l’integrazione nel tessuto
sociale. Ma è vero proprio il contrario: gli stadi attuali sono
nel cuore delle comunità e favoriscono l’aggregazione (attraverso
la pratica sportiva e le dinamiche del tifo e delle curve) e quindi la
creazione di un tessuto sociale vero, che non può essere confuso
con le concentrazioni umane che possono realizzarsi nei centri commerciali.
Sentir parlare di mancata integrazione degli stadi nel tessuto sociale,
da parte di chi vorrebbe agire “trasferendo gli stadi fuori dalle città”
(relazione, nota 4), ovvero delocalizzandoli nelle periferie, appare estremamente
contraddittorio. E infatti, al di là di certe asserzioni aleatorie,
nel concreto si punta a realizzare un certo tipo di stadio: lo “stadio
produttivo”. “Stadio «produttivo» significa, dunque, stadio
che produce reddito, ovvero «polifunzionale» (complesso sportivo
comprendente spazi destinati ad attività diverse da quella sportiva”
(relazione, nota 5) per cui la produttività dell’impianto si intende
in senso economico e privato, e non in senso sociale e collettivo. In tale
ottica il fatto che gli stadi siano “tutti sottoposti a vincoli urbanistici
e monumentali” (relazione, nota 6), è presentato come un fatto negativo,
e non come il modo migliore per conservare e perpetrare il patrimonio comune
e la sua natura. La
ricetta per il business si compone di “nuovi strumenti normativi e agevolazioni
amministrative” e di “una partecipazione pubblica in termini di contributi
a sostenere l’investimento privato” (relazione, nota 7). Ovvero: aggirare
le tutele pubbliche e regalare soldi dello Stato ai privati per opere inutili
e dannose. Tutto alla faccia delle tanto pubblicizzate leggi di mercato,
per cui lo Stato dovrebbe fare solo da spettatore in campo economico; ma
forse tali dogmi sono solo un pretesto, da usare contro la gente comune
quando osa rivendicare i propri diritti più fondamentali. La
proposta di legge 1881 punta a fare tutto in tempi molti brevi. Si fonda
su un “un piano triennale di interventi straordinari” (ddl 1881, nota 8)
da predisporsi “entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente
legge” (ddl 1881, nota 9) dopo aver analizzato gli studi di fattibilità
presentati da istituzioni locali, federazioni e società sportive.
Gli enti locali che vorranno aderire a tale piano triennale dovranno presentare,
“entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, lo
studio di fattibilità” (ddl 1881, nota 10). Fare tutto, e alla svelta,
per apparire belli e puntare ad un nuovo business, ovvero: ad “organizzare
un evento sportivo di una certa rilevanza, [come] potrebbero essere i Campionati
di calcio (del 2016)”; sono queste le parole testuali con cui si conclude
la relazione introduttiva alla Proposta di legge (a pagina 5). Organizzare
gli Europei di calcio potrebbe e dovrebbe essere positivo, per tutta la
nazione. Già solo il candidarsi potrebbe essere un’occasione di
crescita e sviluppo, per tutti. Sono gli ultras e i tifosi, per primi,
che vorrebbero che gli stadi italiani diventassero più confortevoli,
più accessibili (anche economicamente), con una migliore visibilità,
con la possibilità di tifare ed esprimersi liberamente, con i lavori
di manutenzione che vengono eseguiti regolarmente, senza gabbie e tornelli,
e senza biglietti nominali (la Uefa ci ha già criticati in merito,
visto che non esistono in nessun altro Paese del mondo!). Così come
sarebbe positivo, per tutti, incrementare le strutture di base, per facilitare
la pratica sportiva. Ma invece, una proposta di legge che dice d’essere
finalizzata a “favorire lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica
sportiva per i soggetti di ogni età e tra tutti gli strati della
popolazione” (ddl 1881, nota 11), si occupa di tutt’altro. Come
esempio di “stadio produttivo” è citato lo stadio inglese “Emirates”
dell’Arsenal, eretto ad Ashburton Grove, che “ha generato nella sua prima
stagione sportiva un incremento del 110 per cento dei soli incassi” (relazione,
nota 12). Non si citano però i prezzi applicati in tali struttura,
estremamente proibitivi per una buona fetta di tanti “strati della popolazione”.
Abbonarsi ai Gunners costa infatti 1.156 euro nei posti più economici
(nota 13). Una vera e propria selezione economica e sociale. La
cosa più curiosa è che i maggiori club inglesi, nonostante
i loro giganteschi complessi polifunzionali e le mille attività
che curano, abbiano i conti comunque in rosso. E guidano la graduatoria
proprio il Chelsea e il Manchester United, le società più
ricche e famose (nota 14). Se privatizzando e realizzando nuovi complessi
polifunzionali (e magari anche mille altre speculazioni) “I ricavi derivanti
dagli stadi potrebbero riequilibrare le voci di entrata dei club della
serie A di calcio” (relazione, nota 15) non è affatto detto che
i conti di tali società migliorerebbero. Chi vive al di sopra delle
proprie possibilità (come fanno spesso tanti club) finisce comunque
in passivo. Non crediamo comunque sia compito dello Stato quello di “riequilibrare”
le voci di entrata delle S.p.a. del pallone, tanto meno usando il denaro
e il patrimonio pubblico. Vale
la pena ricordare che l’impianto “Emirates” è stato costruito senza
sovvenzioni pubbliche e nel 2007 ha fatto schizzare il passivo del club
degli Artiglieri a 262 milioni di sterline. Un debito a cui si sta cercando
di far fronte con un piano immobiliare (crisi permettendo), ovvero con
la vendita di migliaia (sic) di appartamenti, costruiti attorno al nuovo
stadio e dove prima sorgeva Highbury (lo storico stadio dell’Arsenal).
Odore di mattone e speculazione, che qui da noi, nel Paese del cemento
depotenziato, dei terremoti lievi che radono al suolo intere città,
di Punta Perotti, dei vincoli violati, dei condoni e degli abusi, suona
estremamente pericoloso. E infatti, tornando in Italia e parlando di nuovi
impianti, risulta già che “Se si prendono i dieci progetti più
dettagliati, la somma delle aree interessate ai ‘nuovi stadi’ è
pari a 1.920 ettari: metà del territorio, per capire, su cui si
produce tutto il vino della Basilicata” (nota 16). A Roma, ad esempio:
“Su 600 ettari (la città di Amalfi) di proprietà del suocero
Mezzaroma (costruttore) e accatastati come agricoli, Lotito vuole edificare:
il nuovo stadio Delle Aquile” (nota 17), uno “stadio” che è in realtà
una nuova città. Si parla addirittura di “una nuova stazione, un
nuovo svincolo autostradale, un approdo in battello sul Tevere”. E ovviamente:
“Sulla collina (che ha vincoli paesaggistici) Lotito immagina una cementata
di villette” (nota 18) . Le
aree che comprendono gli stadi italiani sono destinate allo sport, a tutela
dell’interesse pubblico. Ma il ddl 1881 ha pensato anche a loro. E infatti
all’art. 6, comma 4, in tema di “Ristrutturazione e privatizzazione di
impianti sportivi pubblici esistenti” leggiamo che: “Nell’atto di cessione
dell’impianto ai fini della ristrutturazione dello stesso, il comune deve
specificare le destinazioni d’uso, anche in variante alle destinazioni
d’uso esistenti, degli impianti sportivi e delle aree funzionali e pertinenziali,
al fine di consentire l’utilizzo e lo sfruttamento economico quotidiano
e continuativo degli impianti e delle aree medesimi.” Ovvero: ci si potrà
costruire quasi di tutto. Ma
a chi serve tutto questo cemento? A pagina 4 della relazione introduttiva
alla Proposta di legge 1881 leggiamo che saremmo noi a guadagnarci, ovvero
la “collettività, […] si avvantaggerebbe sia per la riduzione, se
non addirittura per l’annullamento, dei costi per la gestione dell’impianto,
sia per la riqualificazione della propria area urbana”. Ma i costi per
la gestione degli stadi pubblici dovrebbero già spettare a chi ha
le relative concessioni, ovvero le S.p.a. del pallone. La collettività,
attraverso questa legge, perderebbe il proprio patrimonio, e si vedrebbe
trasformare spazi sociali e aree verdi in zone di proprietà privata
destinate al consumo e alla cementificazione. O, se si preferisce, per
adattarli agli: “sfruttamenti commerciali” (relazione, nota 19). I
personaggi che stanno cercando di imporre la Tessera del Tifoso sono gli
stessi, in moltissimi casi, che supportano la tesi dei nuovi impianti.
Non è un caso. Le due cose lavorano in sinergia. La “Tessera del
Tifoso” è la prima arma speculativa e repressiva per colpire e distrarre
i Gruppi del tifo (soprattutto quelli che non piegano la testa al potere)
in attesa di “destrutturarli” definitivamente con un nuovo sistema calcio
anti-sociale e anti-popolare, dove l’aggregazione vera sarà annientata.
Per questo si continuano ad adottare misure che hanno evidenti contraddizioni
economiche (biglietti nominali, divieti di trasferta, limiti alla vendita
dei biglietti, Tessera del Tifoso, ecc.), giacché svuotano gli stadi.
Perché il business (che il ddl 1881 vuole realizzare) è indipendente
dai tifosi. E’ nell’appaltare, nel lottizzare, nel costruire, nel vendere,
e nel gestire attività fondamentalmente aliene al tifo e ai tifosi,
all’evento sportivo, e anche allo sport. Si parla infatti di “attività
commerciali, ricettive, di svago, del tempo libero, di servizio, nonché
ad insediamenti residenziali o direzionali” (ddl 1881, nota 20). Se poi
gli spalti (all’interno dei complessi commerciali) saranno pieni o vuoti,
sarà un dato economicamente trascurabile, giacché il loro
business deriverà fondamentalmente da altre strutture. Un business
che vuole arricchire qualcuno, ma alle spalle di tutti gli altri, come
accade di sovente nel nostro Paese. Si
vuole sfruttare il mondo del calcio per una gigantesca speculazione, trasformandolo
in qualcosa di completamente diverso. Un qualcosa dove il tifoso non sarà
più centrale ed essenziale, ma assolutamente secondario. I tifosi
dovranno trasformarsi in clienti, o semplicemente andarsene, trasformandosi
in clienti televisivi. Al
progetto di stadi privati per clienti selezionati, opponiamo il concetto
di stadio di tutti e per tutti. Contro
repressione e speculazione, contro la Tessera del Tifoso (che calpesta
diritti civili e garanzie costituzionali), contro progetti che vogliono
impoverire la collettività (dal punto di vista economico e sociale),
invitiamo tutti a mobilitarsi. La
natura comunitaria e sportiva degli stadi italiani va preservata. Ultras
liberi
Note 1.
Corriere dello Sport, 24 settembre 2009; 2.
Adnkronos, 28 settembre 2009; 3.
Relazione sul ddl 1881. Pagina 2, righe 23-25; 4.
Relazione sul ddl 1881. Pagina 2, prima e seconda riga della colonna di
destra; 5.
Relazione sul ddl 1881. Pagina 3, righe 9-13; 6.
Relazione sul ddl 1881. Pagina 2, righe 41-42; 7.
Relazione sul ddl 1881. Pagina 3, righe 27-28 e 30-32; 8.
Proposta di legge 1881; art. 3, comma 1. Pag. 8; 9.
Proposta di legge 1881; art. 3, comma 1. Pag. 8; 10.
Proposta di legge 1881; art. 3, comma 3. Pag. 9; 11.
Proposta di legge 1881; art. 1. Pag. 6; 12.
Relazione sul ddl 1881. Pagina 4, righe 9-11 della colonna di destra; 13.
“Arsenal, quanto ci costi” del 4 marzo 2008, di Simona Marchetti per la
Gazzetta dello Sport; 14.
“C’era una volta l'Inghilterra” del 9 gennaio 2009, di Roberto De Ponti
per il Corriere della Sera; 15.
Relazione sul ddl 1881. Pagina 4, righe 3-5 della colonna di destra; 16.
“Calcio, la febbre dei nuovi stadi un maxi affare da sei miliardi” del
30 settembre 2009, di Corrado Zumino per La Repubblica; 17.
ibidem; 18.
ibidem; 19.
Relazione sul ddl 1881. Pagina 5, righe 19-20 della colonna di destra; 20.
Proposta di legge 1881; art. 2 comma b. Pag. 7. Sempre
sulle dichiarazioni del miliardario Capello:
Tagliente
(Questore Firenze): "Calcio schiavo degli ultras? Qui non è così"
27/10/2009 Il
questore di Firenze Francesco Tagliente, intervenendo nel seminario dell'Ussi
per i giornalisti sportivi toscani per parlare della tessera del tifoso,
ha risposto indirettamente all'accusa, lanciata ieri da Fabio Capello,
che aveva parlato di "calcio italiano in mano agli ultras". "Non si può
generalizzare sull'argomento - ha spiegato Tagliente - A Firenze non è
così, perché in questa città è stato portato
avanti un progetto, avviato dall'Osservatorio, fortemente voluto dal capo
della polizia, che ha portato a togliere le
reti dal settore ospiti, a far sì che
le forze dell’ordine si siano allontanate sempre di più verso il
centro della città. La tifoseria, inizialmente scettica, ha avviato
un dialogo e costruttivo con il questore e le autorità. Firenze
è una realtà vista come modello nel calcio internazionale.
Parlo per Firenze; in altre realtà i problemi di sicurezza ci sono.
Nelle piazze dove esistono queste criticità bisogna dare le risposte
date dall'Osservatorio e dal Ministero negli ultimi tempi; però
serve tempo". Ma
uno dei temi di dibattito delle ultime ore a Firenze è stata la
presenza di alcuni tifosi napoletani, domenica scorsa, nei settori maratona
e tribuna. "I mille e duecento tifosi napoletani presenti domenica allo
stadio sono stati sistemati nei settori dove avevano comprato il biglietto,
perché la limitazione della vendita era stata fatta solo per i cittadini
campani, sostenitori del Napoli - ha spiegato il questore di Firenze
- E' chiaro che si possano creare situazioni di conflittualità
ma lì dove ci sono state queste situazioni, noi daremo presto situazioni
chiare. A parte dei momenti di tensione in Fiesole, per un tifoso viola
scambiato per un supporter napoletano, tutto è stato tenuto sotto
controllo. Chi ha scavalcato la recinzione
dello stadio domenica scorsa ha ricevuto un
Daspo di cinque anni dagli stadi". Io
non ho capito ma 'ste recinzioni le hanno tolte o no? La
cronaca comunque dice che
Due
tifosi del Napoli aggrediti da alcuni supporter della Fiorentina
25/10/2009 Due
tifosi del Napoli sono stati aggrediti da alcuni supporter della Fiorentina
dopo la partita giocata al 'Franchi'. Lo rende noto la questura. L'episodio
è avvenuto in via Mamiani, vicino allo stadio. I due tifosi del
Napoli sono stati portati in ospedale, al pronto soccorso, ma al momento
non sono state precisate le loro condizioni. La polizia spiega che sono
in corso accertamenti sulla dinamica. Sembra comunque, dai primi riscontri,
che i fiorentini avrebbero aggredito i due tifosi alla vista delle sciarpe
del Napoli che gli stessi avevano addosso. Per
finire:
Cinque
anni di squalifica per il
presidente dell'Akragas Sferrazza
aveva dedicato la vittoria della sua squadra a Nicola Ribisi, arrestato
con l'accusa di essere il nuovo capofamiglia di Palma di Montechiaro
Gioacchino
Sferrazza, il patron dell'Akragas calcio, squadra di Agrigento che milita
nel campionato di Eccellenza, è stato squalificato per cinque anni
dalla Commissione disciplinare della Federcalcio che ha accolto la richiesta
avanzata dal procuratore federale Stefano Palazzi. La
squalifica arriva dopo le polemiche scaturite dalla dedica che Sferrazza
fece, dopo la vittoria della sua Akragas sull'Arenella (campionato eccellenza),
«all'amico fraterno Nicola Ribisi», arrestato pochi giorni
prima con l'accusa di essere il nuovo capofamiglia di Palma di Montechiaro.
La Commissione disciplinare, sempre per lo stesso caso, ha anche inflitto
un punto di penalizzazione alla squadra. (Ag). Sul
punto mi si chiede: "SCUSA,
MA COME SI GIUSTIFICA QUESTA SQUALIFICA DI 5 ANNI?SO CHE LA GIUSTIZIA SPORTIVA
è DIVERSA DA QUELLA PENALE\CIVILE, MA MI SEMBRA FOLLE.. COSA HA
FATTO QUESTO PRESIDENTE? HA DEDICATO LA VITTORIA A UN TIZIO ARRESTATO (NEANCHE
CONDANNATO).. ALLORA GALLIANI NON DOVREBBE ESSERE RADIATO QUANDO DEDICA
LA VITTORIA A BERLUSCONI CHE è STATO CONDANNATO, PRESCRITTO ETC.? E
POI LA PENALIZZAZIONE ALLA SQUADRA??!!? SPIEGAMI TU CHE IO NON CAPISCO
CIAO". E'
solo perché è il Presidente dell'Akragas che gioca in Eccellenza.
Fosse stato in serie A gli avrebbero detto bravo. E
comunque non mi risulta che i parlamentari vengano sospesi per cinque anni
quando mostrano la loro solidarietà ai loro colleghi che vengono
arrestati. Il
punto di penalizzazione, poi è talmente ridicolo da essere incommentabile. 26
ottobre 2009: aggiunte altre foto di Roma/Livorno.
Inserite foto di Milan/Roma, resoconti
di Fulham/Roma. Grazie per il biglietto
di Milan/Roma. Dal
sito della Roma: Udine:
"Ciao
Lorenzo volevo approfittare del tuo spazio per pubblicare un annuncio per
quanto riguarda Udine-Roma, all'andata andrei col treno, ma il ritorno
è un pò un problema causa orari e prezzi del treno, quindi
se c'è qualcuno con 2 posti in macchina per il ritorno mi contatti
all'email ivo90_@hotmail.it
ovviamente ci dividiamo spese di benzina e autostrada grazie per lo spazio,
saluti!". Una
mail da Domenico: "Sono un tifoso, normalissimo,
che vista l'età (62 a dicembre) vedo la mia squadra del cuore, da
quando avevo 6 anni, in TV. Fino a 35/36 anni andavo quando potevo in curva
o al massimo ai distinti. Ma
non ho mai visto una Squadra così molle, come ieri, in vita mia.
Il livorno ha fatto due o tre azioni veloci e ci ha infilato come il burro.
Noi quasi non correvamo... o abbiamo corso poco e con una difesa arroccata,
come quella del Livorno, con 11 persone dentro (o tutti dietro) l'area
dove vai? e anche se arrivi al tiro, come puoi sbagliare come ha fatto
Perrotta, Vucinic, Menez....? E
non mi spiego perché. Se leggo i nomi dei giocatori, non posso presupporre
che questa squadra sia inefficiente come ieri ha dimostrato. Se consideri
che l'allenatore viene da una scuola romanista, ha giocato non male in
squadre buone, che la passata stagione conduceva la Juventus (odiata da
tutti romanisti), ma che comunque fa della velocità e la possanza
fisica uno dei suoi primi credo, e che quindi ha assimilato una delle poche
cose buone della squadra nel nord, non posso proprio pensare che questo
sia il miglior risultato possibile. E poi Ranieri, non ha allenato solo
la Juve (per non sarebbe neanche una referenza), ma squadre importanti
come il Chelsea, etc, etc E
poi tutti questi infortuni: ci risiamo? Da
tifoso, preoccupato per quello che ho visto, perchè ama la propria
squadra, mi chiedo, ma che succede? Lo scorso anno quando la Roma era senza
Totti, ma con Spalletti, la Roma ha tirato fuori anche delle buone partite. Quest'anno
sono entrati in crisi profonda, MEXES, BAPTISTA, VUCINIC, TADDEI, PERROTTA,
CASSETTI e anche giocatori come BRIGHI, DE ROSSI, non stanno dando il meglio.
Forse il Pizarro é uno dei pochi su cui contare, oltre Totti, che
ha però i soliti guai. Ma
che succede? Mi piacerebbe proprio capire..... Ormai, l'anno come si profila,
sarà peggio dello scorso. Ma io spero sempre che questa squadra
si riprenda e faccia vedere che non è finita. Un Vs affezionato
tifoso....". Mi
avete poi segnalato le esternazikni di Fabio Capello, quello che chiamava
Trigoria "Terronia" e che è fuggito a gambe levate dalla nostra
città, di notte: "FIRENZE
- "In Italia comandano gli ultrà". L'accusa pesante al calcio italiano
non arriva da qualche dirigente straniero, ma da un allenatore nostrano.
Si tratta di Fabio Capello, attuale Ct della nazionale inglese, presente
a Coverciano per il seminario "Il calcio e chi lo racconta". "Purtroppo
gli ultrà fanno tutto quello che vogliono. Allo stadio si può
insultare tutto e tutti". L'ATTACCO
DI DON FABIO - "In Spagna c'è grande rispetto, le famiglie vanno
allo stadio con i propri bambini, è un altro mondo - afferma Capello
ricordando la sua esperienza al Real Madrid -. Una volta uno spettatore
mi tirò una pallina di carta e fu subito buttato fuori. Gli stadi
in Spagna sono di proprietà e quindi possono essere strutturati
come si vogliono. In Inghilterra - continua il Ct inglese - gli stadi sono
pieni, c'è voglia di andarci, non succede mai niente (sic)
e gli steward svolgono un ruolo perfetto. Mi
rammarico molto di quanto sta succedendo in Italia, il declino sarà
sempre più evidente, basterebbe solo applicare la legge. Bisogna
prendere una decisione da parte delle autorità e da parte dei club
affinché la gente torni allo stadio e affinché gli stadi
siano più accoglienti". Poi una battuta sul caso Cassano. "In un
certo senso il mio tormentone l'ho anch'io ed è Owen, quindi io
mi tengo il mio e Lippi si tenga il suo. La nazionale italiana? Non mi
ha mai affascinato come questa avventura in Inghilterra". LA
REPLICA DI PETRUCCI - Secca la replica del presidente del Coni, Gianni
Petrucci. "Comandano gli ultrà? Assolutamente no. Capello ha allenato
in Italia, sono un suo amico, e non mi va che quando si è all'estero
si danno dei giudizi sul proprio paese. Sono dichiarazioni che non mi entusiasmano
e che lasciano il tempo che trovano. E' facile parlare dall'alto". ABETE
RESPINGE LE ACCUSE - Sulla stessa linea d'onda del numero uno del Coni
c'è anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete. "Alcune volte
l'immagine che si trasferisce del nostro tifo può essere tale da
confondere il comportamento di pochi, col comportamento di tanti. I risultati
dimostrano che gli episodi di violenza sono diminuiti. La tessera del tifoso
è una opportunità importante per le stesse società,
Se colori i quali hanno problemi con la giustizia non sono d'accordo non
è un problema". Abete risponde a Capello anche sulla dichiarazioni
che non ha mai pensato di allenare gli azzurri: "Penso che per un allenatore
italiano non ci sia maggiore soddisfazione di guidare la nazionale. Era
stato contattato Capello? No, non mi risulta, la decisione del dopo Donadoni
è stata quella di puntare al tecnico che ci ha fatto vincere i mondiali". Sempre
di Fabio Capello, ecco un'altra esternazione: "In
Italia comandano gli ultras: non dovevano entrare gli striscioni, tante
cose non dovevano essere fatte ma vedo che continuano ad essere fatte.
Qui da noi ci sono le leggi e non vengono applicate. Non capisco perché
ci sono tanti tifosi a cui viene proibito di assistere alla partita per
colpa di questi personaggi. In Spagna e in Inghilterra vedo stadi pieni,
famiglie con bambini: qui no, qui c'è qualcosa che non va. Bisogna
prendere decisioni drastiche, cioè avere il coraggio di applicare
le leggi che ci sono. Anche i giudici devono averlo". Mi
scuso per Fabio Capello. Non sa di cosa sta parlando. Anzitutto in Italia
gli striscioni non sono vietati e quindi se entrano è perché
sono permessi. Secondo punto: le leggi ci sono e vengono applicate. Anche
con troppa pignoleria. Se poi non capisce per quale ragione viene proibito
a molti tifosi di assistere alla partita per colpa di questi personaggi,
gli rispondo che le proibizioni attuali sono frutto, per la maggior parte,
di oniriche fantasie di chi decide i divieti. Per finire, i giudici applicano
la legge e lo vedo tutti i giorni. Capello pensi all'Inghilterra. Vendite:
"Ciao
Lorenzo, per motivi vari vendo abbonamento in Curva Sud a nome di donna
a €100 o scambio con Curva Nord. Per interessati contattare 338 2730543
o email fairplayfan@hotmail.it
Giulia. Grazie!". Da
Sportpeople, Anno 6 Numero 29 16 0ttobre 2009, mi vengono segnalati questi
articoli: Editoriale:
Chi non terrorizza...Si respira un insolito clima di terrore in Italia,
un terrore più artefatto che reale, un terrore psicologico col quale
stanno facendo
ammalare la gente impaurendola e fomentandola a caccia delle streghe più
varie. Creato
il giusto clima di delirio sociale e sociologico, stanno appropinquandosi
ad infilare supposte sempre più grandi nel deretano del popolo (apparentemente)
sovrano e, nel nome della tanto sbandierata sicurezza, lo stanno privando
man mano della libertà, poi del proprio potere più di quanto
la delega del voto già faccia, poi degli spazi, poi della voce,
poi delle idee, poi dell’identità fino a privarlo di ogni barlume
di speranza e di quel minimo che
sia degno di essere definito “vita” e che sia davvero tale, oltre il ciarpame
tecnologico, televisivo e materiale in genere, col quale rimpinzano le
nostre esistenze per illuderci che siano vere e non già scritte
e decise da loro, dall’alto. Hanno iniziato a schedare gli zingari e a
nessuno interessava. Hanno continuato prendendosela con i lavavetri e i
writers e nemmeno in quel caso interessava. Poi è stata la volta
dei manifestanti al G8, poi quelli contro le discariche, poi addirittura
i cortei di pensionati e invalidi manganellati e mai nessuno che dice niente
perché crede di non esserne coinvolto. Il
cancro però continua ad avanzare e si sta mangiando tutto: non chiudiamo
gli occhi, spegniamo le loro tv e riaccendiamo i cervelli e la rabbia popolare.
Sì, popolare, perché non è una guerra di “rossi” o
“neri” ma di chi comanda e chi il potere lo subisce sempre più spesso,
sempre più ingiustamente. Questa che segue è una storia successa
sei mesi fa che un amico ha trovato la voglia e il coraggio di raccontare
e a cui noi diamo orgogliosamente voce: non perdiamo mai la capacità
di indignarci, non facciamoci ghettizzare, smettiamo le nostre stupide
guerre tra pidocchiosi, continuiamo
a perseguire quella strada intrapresa dopo la morte di Gabbo che ci ha
fatti riscoprire nella nostra essenza comune di ultras, di giovani sulle
stesse strade, di cittadini con gli stessi problemi e riprendiamoci gli
stadi e le nostre vite. Giustizia per i 38 di Cagliari e basta allo Stato
dittatoriale di Polizia!
*
Liberi
Pensieri: Giustizia per i 38 di Cagliari Sono
passati sei mesi da quel 5 aprile 2009, il giorno della famosa "scolaresca
di Messina aggredita dagli Sconvolts". Ed è giusto ritornare su
quei fatti... Quella
domenica si giocava Cagliari-Catania, con due tifoserie con rapporti "non
molto chiari". Dalla nave proveniente da Civitavecchia, verso le dieci
scende un gruppo di ragazzi, una quindicina circa. Vengono fermati all'esterno
del porto e affermano con tono provocatorio di essere siciliani. Poco dopo
qualcuno di loro, senza che fosse stato intimorito, mostra la carta d'identità
per dimostrare di essere di Messina. Parlando tranquillamente con i ragazzi
cagliaritani, affermano che stanno facendo il tirocinio nella Grimaldi
(non si ricordano neanche che la loro nave è la Tirrenia, dato che
a Cagliari non opera la compagnia napoletana) e di volersi recare nella
curva cagliaritana, visto il loro forte odio verso la tifoseria catanese.
I cagliaritani li invitano a lasciar perdere perché non è
proprio il caso, e si allontano senza che nessuno li abbia mai toccati.
Il gruppo di messinesi, incuranti dei consigli, gira
indisturbato nella zona del porto, ripensando forse al desiderio di vedere
la partita dalla curva Nord e finisce che, verso le undici, incontrano
qualcuno di sbagliato. C'è una rapidissima colluttazione sinché
gli studenti scappano rifugiandosi dentro una libreria di Via Roma. Qui
parlano con qualcuno degli inseguitori,
viene a galla l'incomprensione, ci si scusa a vicenda e tutto sembra tornato
alla normalità. Più
tardi, i tifosi cagliaritani iniziano ad arrivare allo stadio, probabilmente
inconsapevoli di quanto successo in città due ore prima. I primi
ad arrivare sono trentotto persone che vengono immediatamente circondate
da otto camionette, dalle quali scendono un centinaio di uomini tra poliziotti,
carabinieri e
finanzieri. Parte una specie di rastrellamento. Tutti i presenti (tra i
quali anche tifosi non ultras che scendevano dalle macchine appena parcheggiate,
che aspettavano il panino nei chioschi, ecc.) vengono spinti in un angolo.
I dirigenti della Questura e della Digos prendono i documenti ai presenti
e, tutti in tenuta antisommossa con il manganello ben pronto, spingono
i trentotto increduli… …all'interno
delle camionette, senza dare nessuna spiegazione. Sono
le ore 13 di domenica e le camionette corrono a sirene spiegate in Questura. Intorno
alle ore 14, nei parcheggi interni di Via Amat, il gruppo di cagliaritani
viene fatto schierare davanti al palazzo. Un poliziotto in borghese passa
davanti ai ragazzi in fila e chiede il nome a cinque persone. Il tutto
risulta quasi comico se non fosse così assurdo: dovrebbe essere
un riconoscimento ma il poliziotto non ha né auricolare né
cellulare e sorge il sospetto che chieda i nomi a caso in una sorta di
strategia del terrore. Qualcuno dei presenti, di nascosto dato che è
stato vietato l'uso dei cellulari, chiama l'avvocato. I legali accorsi
vengono mandati via dal Vice Questore Vicario, in quanto nessuno dei ragazzi
è in stato di fermo ma si sta solo svolgendo un'identificazione. Intanto,
intorno allo stadio continuano a girare le camionette che cercano, con
le porte aperte, non si sa bene chi o cosa. Sicuramente non hanno trovato
niente, dato che nessun altro è stato portato in Questura. La
polizia sfonda la porta della sede degli Sconvolts e la perquisisce alla
ricerca di bombe, catene, spranghe e bastoni. Ovviamente fanno un buco
nell'acqua e trovano solo aste di bandiera, oggetto normalissimo per un
tifoso. In Questura, appena finisce la partita, viene effettuato
un secondo riconoscimento:
i trentotto presenti si trovano di nuovo in fila nel piazzale, con il solito
poliziotto in borghese, questa volta munito di cellulare, che passa lentamente
davanti al gruppo fermandosi di tanto in tanto a chiedere al malcapitato
di turno le generalità. Questa volta ci sono i ragazzi di Messina
affacciati alle finestre del terzo piano della Questura, che indicano i
ragazzi riconosciuti tra i presenti all'aggressione. Come sia possibile
farlo con certezza a circa venti metri di altezza, con i ragazzi cagliaritani
a più di cento metri più avanti, resta ancora un mistero.
Ogni "riconoscimento" dura una decina di minuti e se ne conteranno altri
tre. Poi i trentotto cagliaritani vengono fatti salire cinque alla volta
in un ufficio per sottoporsi al famoso rito dello "specchio magico". Tale
rito consiste nel far passare dietro un vetro i "presunti" responsabili
della… …aggressione ma, contrariamente a quanto dovrebbe avvenire, non
ci sono avvocati della difesa a controllo, non ci sono persone con similitudini
fisiche e fisionomiche a quelle degli accusati e ad essi mischiati, in
modo da testare l’assoluta certezza del riconoscimento. Il classico "riconoscimento
all'italiana" insomma, degno del più tragicomico dei film. Una volta
che tutti i trentotto hanno terminato questo folle rito, vengono fatti
risalire sulle camionette con direzione ignota. Si pensa che la destinazione
sia il carcere di Buoncammino, ma le camionette si fermano poche centinaia
di metri prima, negli uffici della Digos di Cagliari. Sono
le ore 19. Qui viene cercato un telefono cellulare tra i presenti che,
a quanto pare, sarebbe stato rubato a una delle persone aggredite. Negli
uffici della Digos inizia una ulteriore procedura di identificazione, ovvero
impronte digitali e foto segnaletiche per tutti, due alla volta. Qualcuno,
di nascosto, riesce a usare ancora il cellulare per chiamare "fuori" e
si scopre così che il Vice Questore Vicario ha già tenuto
una conferenza stampa affermando che i responsabili sono stati presi e
saranno tutti e trentotto arrestati. Si possono quindi facilmente immaginare
gli stati d'animo negli uffici della Digos... L'identificazione
dei trentotto ragazzi finisce alle 22, quando vengono fatti salire sulle
camionette. La destinazione non è però il vicino carcere,
ma nuovamente la Questura. Alle ore 23.30 i primi ragazzi tornano
in libertà . Vengono restituiti a tutti i documenti e consegnato
un foglio. A
quanto si legge, erano stati portati in questura perché, ad un normale
controllo di ordine pubblico, si erano rifiutati di dare le generalità,
oppure queste erano da ritenersi false, quando invece l’unica cosa falsa
è proprio tale accusa. Gli ultimi ragazzi escono quando si sta per
arrivare alle ore 01, dopo cioè dodici ore, stremati da quest'incubo
infinito. Intanto alla tv fioccano le "notizie". Si parla di "invasati
che danno pugni gratuiti, 40 delinquenti con volti coperti da sciarpe e
cappucci, che hanno aggredito una scolaresca in gita in città, con
spranghe, catene e bastoni, che hanno cercato di investirli con uno scooter,
lasciando a terra un professore con gravi problemi cardiaci e rubando a
quest'ultimo pure il… …telefono cellulare". Il giorno dopo le notizie si
sprecano, con i giornali che titolano a caratteri cubitali "38 arrestati"
salvo far retromarcia il giorno seguente, scrivendo in un minuscolo trafiletto
"il giudice non ha consentito agli arresti per mancanza di prove e il telefono
cellulare, che si pensava rubato, risulta effettivamente di proprietà
del ragazzo accusato".
Intanto i ragazzi messinesi, che dopo mezz'ora dall'aggressione si stavano
facendo intervistare dalle televisioni sarde senza nessuna lesione apparente
(come si può verificare anche in un video messo subito su Youtube,
dal titolo "Aggressione scolaresca siciliana 5 aprile 2009"), riprendono
la nave di domenica sera, mentre il professore parte il giorno dopo. Il
tutto a dimostrare quanto (davvero poco) gravi fossero le ferite. Quantomeno
strano, visto che quindici persone sarebbero state aggredite da quaranta,
armate di spranghe, catene e bastoni... Mercoledì 8 aprile, a ventisette
dei trentotto fermati arrivano le diffide, tutte per tre anni. Sono stati
tutti riconosciuti con certezza come partecipanti all'aggressione, accusati
di lesioni gravi e violenza, e per due di questi anche tentata rapina.
Dal venerdì 17 iniziano ad arrivare anche i “Fogli di Via Obbligatori”
da Cagliari. Tradotto: per tre anni, questi ragazzi non possono entrare
nel Comune di Cagliari, e considerando che quasi tutti sono residenti in
paesi nell'arco di 5 chilometri
dal capoluogo, o comunque ci lavorano, è una cosa assurda. Sono
passati sei mesi e nessuno ha ancora ricevuto denunce, accuse dirette o comunicazioni
varie, oltre a ciò che c'è scritto nella diffida e nel foglio
di via. Secondo delle voci, sia il professore della scolaresca che gli
alunni avrebbero sporto denuncia contro ignoti, in quanto gli aggressori
(indicati in una decina) avevano i volti coperti da sciarpe e cappucci.
Solo un alunno avrebbe fatto denunce precise, riconoscendo ventisette persone.
Come sia possibile passare da "una decina" a ventisette, e soprattutto
riconoscere con certezza persone coperte resta un mistero. Qualcuno, credendo
nella giustizia, ha fatto ricorso al TAR della Sardegna (con relativa spesa
di 500 euro per ogni esposto), ricevendo in cambio una risposta vaga (né
ragione né torto, dato che le indagini erano ancora in corso). In
effetti risultava un po’ difficile fare ricorso entro 60 giorni per difendersi
da un provvedimento amministrativo emanato dal Questore, senza sapere neanche
bene di cosa si è accusati... Da
poco quattro persone sono riuscite a farsi scagionare da tutte le accuse
(e ci mancherebbe altro). Durante "l'aggressione" uno di questi stava giocando
nel relativo campionato di calcio (e il referto dell'arbitro l'ha dimostrato),
gli altri tre (residenti a 90 km da Cagliari) erano in un locale della
loro zona (come sono riusciti a dimostrare grazie alle telecamere a circuito
chiuso del posto). Incredibile è la posizione di tre degli
accusati: i ragazzi si trovavano all'interno dell'aeroporto di Cagliari-Elmas
quando succedevano "i fatti" in Via Roma, eppure non possono dimostrarlo.
I filmati a circuito chiuso dell'aeroporto risultano misteriosamente spariti,
strano in periodi in cui si parla tanto e quotidianamente di sicurezza,
terrorismo, ecc., ecc. Penso sia finalmente ora di dare un po’ di giustizia
a questi ragazzi... Terminiamo
con una intervista del 1976-77: 25
ottobre 2009: inserita la pagina di Roma/Livorno.
Aggiunte altre foto nella pagina di Fulham/Roma
ed aggiunta la pagina 2. Ho trovato
solo una foto del settore ospiti di Milan/Roma:
qualcuno sa dove trovarle? E qualcuno ha il biglietto? Ditemi
voi se non è da idioti tenere chiuso il settore ospiti e far sì
che almeno 600 tifosi del Napoli reisdenti nella zona si mettano in tribuna,
separati dai Fiorentini solo da stewards! "(ANSA)
- FIRENZE, 25 OTT - Un tifoso del Napoli arrestato per resistenza a pubblico
ufficiale e altri 4 denunciati per scavalcamento di recinzione. E' successo
questo pomeriggio in occasione della partita al 'Franchi', Fiorentina-Napoli.
Sia per l'arrestato sia per i quattro tifosi del Napoli denunciati, tra
cui un 17enne, e' scattato il Daspo, con durata da un minimo di 2 ad un
massimo di 5 anni. Per la partita Fiorentina-Napoli era rimasto chiuso
il settore ospiti". 24
ottobre 2009: inseriti alcuni resoconti di
Milan/Roma
e qualche foto di Fulham/Roma. Poi
passiamo a Roma/Livorno: "(LaRoma.net)
- Roma-Livorno chiusura del settore ospiti e vendita limitata ai soli residenti
della Regione Lazio. Questo quanto stabilito dalla Prefettura di Roma su
indicazione del CASMS, che ha individuato la partita di domenica a forte
rischio incidenti. Come spesso succede in questi casi a pagare sono soprattutto
i cittadini per bene, ovvero coloro che allo stadio vanno per tifare e
sostenere la propria squadra del cuore. E' il caso di Michal, giovane tifoso
giallorosso che vive in Repubblica Ceca, ma attualmente a Roma per vedere
da vicino i suoi beniamini, che solitamente segue dalla lontana Praga. Tutto
inutile però, questo a causa delle restrizioni che gli impediscono
l'acquisto del biglietto. Potete immaginare da voi la sua delusione quando,
al Roma Store abilitato alla vendita dei biglietti,ha scoperto che anche
domenica sarà obbligato a seguire la Roma in tv nonostante lo stadio
Olimpico, questa volta, sia realmente a portata di mano. Ogni commento
è superfluo. Di fondo resta un problema che va risolto quanto prima. Intanto
Michal, domenica, resterà fuori... ". Ancora:
"Ciao
Lorenzo! Ti scrivo per raccontare quello che sta succedendo ad un'amico
corso tifoso della Roma come mè che quest'anno sta in Italia , lavora
a Gaeta. Già per Roma-Napoli non ha potuto comprare un biglietto
per le ragione che sapiamo tutti... Ieri
è andato a Roma solo per prendere un biglietto per Roma-Livorno
(3 ore di treno andata + ritorno). Nei negozi Roma store Piazza Colonna
e via Appia Nuova non hanno voluto fare il biglietto perchè non
è residente Romano!! Lui ha spiegato che abita a Gaeta ed che è
un tifoso della Roma ma come la sua residenza principale è a Bastia
(scritto sul suo documento francese) , hanno rifiutato... Ha
chiesto spiegazione provando di stare calma ed hanno risposto : "è
così per quanto i tifosi de livorno non possano venire allo
stadio" Lui è partito deluso e triste... Ma che vergogna!!!!!!!!!!!!!
Io lo avrei dato il mio abbonamento in curva volentieri ma quest'anno non
ho rinnovato per contestare sta dirigenza che ci sta prendendo in giro
secondo mè.. Sto
ragazzo è solo , conosce quasi nessuno , ma stare vicino a
Roma ed alla Roma li da morale ma adesso sta deluso perche scopre che in
questo paese succedono cose vergognose... Il suo sogno sta diventando incubo...
Se qualcuno può fare qualcosa per lui llascio la mia mail: petrupa@wanadoo.fr Grazie
Un saluto dalla Corsica, Petrupa". Poi:
"Da
prendere con le pinze ma un mio amico mi ha girato 'sto pezzo preso da
un forum, tu ne sai niente? subito ho pensaro fosse propaganda elettorale
però non si sà mai e te ne chiedo un commento. ciao e grazie
di tutto" "Non
esistono ancora atti ufficiali, ma il Viminale avrebbe pronunciato nei
giorni scorsi un sì storico. Quello alle coreografie. Nei nostri
stadi torneranno bandieroni, tamburi e ci saranno meno vincoli per gli
striscioni. Solo i fumogeni resteranno al bando. È una controrivoluzione
culturale per il Ministero dell’Interno e un passo avanti sulla strada
del dialogo tra Stato e ultras, che - udite, udite - è già
iniziato. Anche se in sordina. A fari spenti. Il primo frutto sarà
la modifica, con un disegno di legge, della legge Amato: chi ha scontato
un Daspo o una condanna per reati connessi a manifestazioni sportive potrà
acquistare biglietti e tessera del tifoso. Come giustamente ricordava ieri
il senatore del Pdl Andrea Augello, cofirmatario del ddl, «questa
è l’unica legge italiana che mantiene il principio della damnatio
memoriae ». Dannazione della memoria. Un indelebile marchio di colpevolezza
per chi in passato abbia commesso un errore. Spieghiamo. Il
primo passo è stato quello di concentrare l’attenzione del Senato
sull’articolo 9 della legge 41/2007. Vi dice niente? È la legge
Amato, che spesso è accompagnata dalla sottolineatura "legge anti-violenza".
Come se le altre fossero a favore. Porta la firma dell’allora Ministro
degli Interni, che dopo l’omicidio a Palermo dell’ispettore Raciti varò
un autentico giro di vite, culmi- N nato in un decreto poi convertito nella
legge 41. L’articolo 9 prevede che chi è stato punito con un Daspo
(il provvedimento del Questore che vieta l’accesso agli stadi) o è
stato condannato «anche con sentenza non definitiva» per un
reato commesso durante una manifestazioni sportiva non possa acquistare
o ricevere «titoli di accesso». Biglietti o tessere del tifoso,
è la stessa cosa. La legge non specifica nemmeno il limite temporale
del Daspo. Con
le regole attuali, un daspato sarebbe privato a vita della tessera del
tifoso. È il motivo numero uno dell’antipatia delle nostre curve
verso la carta. LA
RIFORMA L’Adcs ha ottenuto che il senatore (e giurista) del Pdl, Domenico
Benedetti Valentini, si facesse firmatario di un disegno di legge, che
è già stato presentato alla Commissione Affari Costituzionali
del Senato e che è stato illustrato ieri alla stampa. Nel nuovo
articolo 9 si specifica che il Daspo deve essere «in atto».
Solo in quel caso non si possono acquistare biglietti o ricevere la tessera
del tifoso. Nel caso delle condanne, i tagliandi si possono invece comprare
se il soggetto condannato negli ultimi cinque anni per reati da stadio
ha già scontato un Daspo per lo stesso episodio. Complicato? Il
principio è: se ho pagato per la mia colpa (con il Daspo), perché
devo pagare un’altra volta? LE
COREOGRAFIE L’Adcs è andata oltre. In un incontro avuto sette giorni
fa con Ieva e Massucci, rispettivamente numero uno e due dell’Osservatorio,
ha chiesto il ritorno delle coreografie negli stadi. La risposta è
stata: «Sì a tamburi e striscioni, no ai fumogeni ».
Ieva si è fatto vivo due giorni dopo con l’associazione. Garantendo
che le promesse saranno mantenute". Sulla
questione ho abbastanza il polso della situazione: il Governo si è
accorto - ed era difficile che non se ne accorgesse - del problema rappresentato
dall'art. 9 e, pressato anche da interrogazioni parlamentari, ha "interpretato"
l'art. 9 con la determinazione del 23 settembre. Un senatore della maggioranza,
vicino all'Associazione dei Consumatori Sportivi, ha presentatl una proposta
di legge di modifica dell'art. 9, che sta andando avanti, nel senso che
più volte è stato indicato su queste pagine. Per
quanto riguarda striscioni e strumenti da tifo, le uniche non limitazioni
riguardano gli stadi sotto i 7500 posti, novità ancora non recepite
da alcune questure locali. Per gli stadi sopra i 7500 posti, non mi risulta
ci siano cambiamenti in atto, anche se la rivisitazione della prima disposizione
post-Raciti sarebbe ormai opportuna. Altra
notizia interessante: "già
che ci sono ti mando anche questo che è cosa certa, già pubblicato
su boysparma e tratto da Rumors & Risparmio del 15-10-09". "La
Lega Calcio comunica http://www.lega-calcio.it/media/CS_32.pdf i
dettagli per i diritti televisivi delle prossime due stagioni di serie
A e B. la novità di maggior rilievo è un nuovo anticipo:
un match alle ore 12.30 "in
linea con le esigenze di fuso orario e di palinsesti televisivi delle emittenti
extra europee". (strano
non abbiano detto che sia per "favorire l'accesso allo stadio da parte
delle famiglie in danno dei teppisti", di solito il copione prevedeva questo...
uhm proprio vero che il mondo cambia) 840
partite fra serie A e B, play off e play out di B, interviste e immagini
salienti, anticipi e posticipi nonchè la novità più
abominevole: l'anticipo domenicale delle 12.30. La
Lega Calcio non fa tutto da sola, si avvale di Infront (società
con sede in svizzera che vive non di solo calcio ma di eventi sportivi
in genere). Il
presidente della Lega Calcio dichiara: "Ci
attendiamo una forte competizione per aggiudicarsi tale pacchetto e reputiamo
che la copertura mediatica del calcio italiano raggiungerá livelli
record nel mondo". (parole
strappate a De Coubertin) Quello
di Infront italy: "(..)
Non escludiamo di considerare un'ulteriore segmentazione dell'offerta dopo
le prime due stagioni, in base ai risultati che raggiungeremo". (in
effetti un anticipo al sabato alle 18.00, uno al sabato alle 20.30, uno
alla domenica alle 12.30, uno alla domenica alle 20.30 solo per la serie
A pare poco anche a me.... a cui si aggiungono quelli per la serie B che
onestamente nel dettaglio mi sfuggono da quanto è spezzatone, mi
sembra giochino venerdì, sabato e lunedì. E poi ci sarebbero
pure le coppe, certo quello è un altro bando ma sempre di calcio
in tv si tratta, martedì mercoledì e giovedì). Domando: Ma
se alla partita delle 12.30 lo "stadio sacrificale di turno" fosse deserto,
il prodotto varrebbe di meno? Io
credo di sì. Sono convinto sia così. Tutti sappiamo che è
così altrimenti l'allenamento del Real Madrid cioè il semplice
gesto tecnico interno al campo verde come diritto televisivo varrebbe di
più di una qualsiasi partita di campionato. Mi
domando se su questo boicottaggio ci sia spazio per lavorare... ma gli
unici che possono organizzare qualcosa sono gli ultras.. (vedi che torna
buono criminalazzarli e distruggerli?) Inoltre
contesto l'opportunità economica di millemila spezzatini con indigestione
di offerta. DOMANDA
E OFFERTA REGOLANO IL PREZZO. Se
con una partita incassi 10 non è affatto scontato che con 10 partite
incassi 100. Anzi!! E' molto probabile che a medio termine finirai per
incassare un totale sempre di 10. Nel
brevissimo effettivamente un incremento degli introiti lo registrerai ma
sarà effimero, un fuoco di paglia che si ripercuoterà con
risultati negativi nel lungo termine. E'
così per le zucchine, i funghi, i pomodori, il latte, le pesche,
i cellulari, le auto ecc. ecc. come per le partite. Il
prezzo al kg (o a evento) del prodotto diminuisce se ne aumenti a dismisura
l'offerta. Se l'OFFERTA ECCEDE LA DOMANDA. Ma
guardate, sono cose che potete constatare voi stessi andando a fare compere:
se una merce è rara costerà molto e viceversa. Poi
c'è anche il problema che in questo caso crei assuefazione nel consumatore,
gli togli la voglia e gli metti la nausea: lo porti a stufarsi dunque a
rigettare. Accadrà statene certi, accadrà perchè sono
leggi economiche non opinioni. Capisco
il business tv legato all'Asia con la partita all'ora di pranzo da noi
= ora di cena per loro, ok lì dal punto di vista televisivo-economico
non si può eccepire (se noi ce ne stiamo...) però dovresti
togliere qualcosa per fare posto a quello, non ha senso spezzettare oltre. Sono
convinto il singolo evento renderebbe di più togliendo un pò
di calcio in pay-tv e il valore complessivo sarebbe del tutto analogo.
Avresti però il vantaggio considerevole di mantere un costante appetito/interesse
nei clienti. Creare
l'evento che tiri significa vendere un qualsivoglia prodotto a piccole
dosi senza saturare il mercato tanto che si tratti di merce quanto di "sport". Ai
tempi in cui venne introdotto il posticipo faceva fin figo giocare di notte,
l'attesa della massa cresceva e lo stadio si riempiva come le poltrone
nei bar o nei salotti. Oggi siamo al rigetto. E continuano ad aumentare
l'offerta... incredibile! Incredibile
come mentre lo fanno pensano già che tempo un paio d'anni dovranno
aumentarla ulteriormente; in effetti vien da dire, pure loro avranno realizzato
che tra due anni la stessa identica disgustosa offerta varrà di
meno. Riflessione
calcistica di Francesco (inserita tardi per i problemi tecnici che ho avuto): "Ciao
Lorenzo, per una volta alcune considerazioni calcistiche. Secondo il mio
parere il campionato della Roma si conclude domenica a san siro con l'epilogo
che tutti sappiamo. Vorrei precisare questa affermazione che a molti potrebbe
sembrare piuttosto pessimistica. Allora,
per tanti anni ho giocato a calcio in squadre dilettantistiche e a volte
succedevano cose come quelle che capitano regolarmente alla nostra amata
squadra (arbitri incapaci, partite dominate e poi incredibilmente perse
e via dicendo). Beh, regolarmente al verificarsi di questi eventi seguiva
un periodo più o meno lungo di scarsi risultati, più per
depressione che per mancanza di forza della squadra. Tu mi dirai probabilmente
che per i professionisti miliardari dovrebbe essere diverso, ma prima di
essere questo sn comunque uomini, è questo il problema. Certe sconfitte
ti restano dentro e ti mangiano il cervello cm un tarlo permanente. A riprova
di tutto ciò potrei elencarti partite di questo tipo soprattutto
ai tempi di zeman..anche col milan guarda caso..o la roma di capello del
primo anno che dopo 6 mesi di campionato ad altissimi livelli, macchiati
però da alcune incredibili ed immeritate sconfitte, arrivò
sesta cn un oganico da primi tre posti. La roma del 2003, sempre di capello,
distrutta dagli arbitri per buona parte del campionato perdeva regolarmente
poi anche le partite "regolari", arrivando 8a(!!!) cn un organico da scudetto. Magari
una volta tanto le cose cambieranno, mah... Francesco 23
ottobre 2009: ho purtroppo avuto dei problemi
tecnici con il caricamento dei files. Speriamo che tutto sia ora a posto. In
costruzione la pagina di Fulham/Roma,
poi recupererò il terreno perduto. 19
ottobre 2009: in costruzione la pagina di
Milan/Roma. Cose
d'altri tempi:
Giugno
1977
1977/78
17
ottobre 2009: inserita la pagina di Anziolavinio/Roma. 16
ottobre 2009: due cene consecutive e gli aggiornamenti
latitano! Iniziamo
con Rimini: Proseguiamo
con Agostino e il 1979/80. Poi ho inserito alcune foto nella stagione 1977/78. 14
ottobre 2009: leggete questa notizia. L'aspetto
più orripilante della cosa non è tanto il fatto che un poliziotto
possa essere un hooligan (in ogni categoria ci sono persone che commettono
reati e la polizia non è certo immune) quanto che dopo essersi comportato
come tale abbia cercato di farla franca dicendo "sono un poliziotto"!
Annuncio:
"Ciao
Lorenzo per un fraintendimento cho un biglietto in piu per lo stadio per
la partita fulham-Roma ti chiedo di pubblicare questa email.per chi è
interessato er prezzo è quello di vendita niente lucri la mia email
è ultras_no_profit@hotmail.it".
*
Poi:
"Ciao
Lorenzo, non so se lo sapevi, ma la nostra squadra partecipa alla Superleague
Formula, un campionato automobilistico dove varie società calcistiche
sponsorizzano un team. Perché
non se ne parla? Da quanto risulta su wikipedia molte squadre hanno un
canale ufficiale dove far seguire le gare, però a me interessa pure
sapere il risvolto economico di questa storia... Secondo me sono soldi
buttati... Ti
mando un po' di link nel caso volessi documentarti. Inutile dire come la
macchina della Roma, ahimè, sia una delle più brutte... Andrea http://it.wikipedia.org/wiki/Superleague_Formula http://www.superleagueformula.com/superleague/Clubs/AS-Roma". Sullo
stesso tema: "Ciao Lorenzo, ti invio un
interessante link, l'ennesiomo scenpio di una passione, il calcio moderno
ha raggiunto un livello assurdo e io vomito..e la nostra società
è piena di buffi http://it.wikipedia.org/wiki/Superleague_Formula". Oh
mio Dio, ma cosa è questa cosa????
*
Milan/Roma:
"ciao
lorenzo,stamattina ho preso i biglietti nella filiale di savigliano(cn)
quindi credo che qualunque filiale in italia li venda. Saluti,P.".
Interessante
questo articolo che spiega perché i Sensi non sono filantropi:
Lubrano:
"I Sensi non ci hanno rimesso. Se vendono, rientrano di tutto" Domenica
11 Ottobre 2009 12:31
(Il
Romanista) - E’ stato al servizio di Franco Sensi dal ’93 al 2000. Consigliere
di amministrazione e avvocato della Roma, oltre che luminare del diritto
amministrativo, ordinario alla Luiss ed ex presidente dell’Ordine degli
avvocati di Roma, Filippo Lubrano, 70 anni, qualche giorno fa ha preso
carta e penna e ci ha scritto: «Caro Direttore, vorrei chiarire certi
problemi della dirigenza della Roma, che sulla Roma non dovrebbero ricadere».
Perché Rosella Sensi dice: «Papà non ha mai preso dalla
Roma, ma ha sempre dato». Invece, Lubrano non pensa che alla fine
i Sensi ci rimetteranno nulla. Quando lo incontriamo, via Parenzo brulica
di aspiranti dottori in Giurisprudenza. Alla Luiss è quasi l’ora
del brunch, mica del pranzo. LA
RICOSTRUZIONE La sua ricostruzione abbraccia la gestione societaria nel
periodo in cui è stato nel cda romanista. Ovvero, fino al 2000.
Fino all’ingresso della Roma a Piazza Affari. Uno spartiacque fondamentale.
«Sensi ha comprato la società per 100 miliardi (50 per liquidare
Ciarrapico, 50 a Mezzaroma, ndr). Diciamo che poi ne ha spesi altri 150
fino al 2000. Perfetto. Con la quotazione della Roma, Sensi ha immesso
sul mercato 13 milioni di titoli, il 29% del pacchetto azionario. E ha
così incassato 170 miliardi di lire. Denaro che è andato
parzialmente a reintegrare gli investimenti degli anni precedenti. Ma non
solo, e qui arriviamo al passaggio chiave. Quotando la Roma, l’intero pacchetto
azionario è stato valutato 554 miliardi. Detratti i 170 miliardi
acquistati dal mercato, ai Sensi è rimasto un valore in azioni di
oltre 300 miliardi (384, per la precisione, ndr)». Azioni che si
sono deprezzate quasi subito. «Ma solo per i piccoli azionisti -
avverte Lubrano -, non per la proprietà. Per i Sensi, i due terzi
della Roma valgono sempre la stessa cifra. Ovvero, più di 300 miliardi
di lire. Che poi sono quasi 200 milioni di euro». Spieghiamo. È
chi vende che fissa il prezzo. Chi vuole la Roma, deve spendere il valore
che nel 2000 era stato determinato per i due terzi dei Sensi. Appunto,
380 miliardi. «Intendono recuperare - sottolinea Lubrano - il più
possibile. Vendendo a un prezzo superiore ai 200 milioni di euro, la famiglia
rientrerebbe ampiamente di tutto quello che ha speso per la Roma». ITALPETROLI
«Qui sta passando l’idea che i Sensi si siano rovinati per la Roma».
Per l’avvocato è sbagliato accostare la posizione economica di Italpetroli
a quella della Roma. Nella lettera faceva notare: «La famiglia Sensi
non può utilizzare il pacchetto azionario della Roma come difesa
nei confronti delle altrimenti inevitabili azioni esecutive della principale
banca creditrice». Nel tête-à-tête alla Luiss,
il professore è ancora più esplicito: «L’esposizione
debitoria di Italpetroli non dipende certo dalla Roma. Ma da alcuni investimenti
che non si sono rivelati redditizi». Lubrano si domanda: «Se
si fosse trattato di un debitore normale, quanto presto avrebbe fatto Unicredit
ad agire?». NEL
CDA Ma come era stato il rapporto tra Sensi e Lubrano? Burrascoso, ma felice.
Spiega il professore: «Quando subentrò nel 1993, io ero già
nel cda della Roma. Mi ci aveva portato Ciarrapico, all’epoca mio cliente
per l’Ente Fiuggi. Sensi era innamorato della Roma, ma aveva un temperamento
forte. Era un padre-padrone. A volte, procedeva da sé anche in circostanze
in cui sarebbe stato preferibile consultarsi con un esperto. Un esempio?
Il contratto di Felipe Jorge Loureiro era un pezzo di carta scritto a mano
da Franco Sensi, dove veniva stabilita una somma di 50 mila miliardi per
il trasferimento. Un errore, ovvio. Ma il problema era un altro. Sensi
non aveva sentito la necessità di informare nessuno dei suoi avvocati.
E dire che non c’ero solo io nella Roma. Era fatto così».
Il divorzio si consumò tra la fine del ’99 e la primavera del 2000.
«Sensi voleva rendere il cda un organismo a composizione familiare.
Dentro le figlie, fuori gli altri». Sono nove anni che l’avvocato
non ha più nulla a che fare con la Roma. Oddio, qualcosa è
rimasto. Una causa da due miliardi di vecchie lire. «È solo
la parcella per otto anni di lavoro e centodiciannove questioni trattate». 13
ottobre 2009: ad averci tempo si potrebbe
scrivere un libro al giorno con tutte le cose che mi vengono segnalate
e che devo ancora pubblicare... e così, mentre mi vedo - da vero
malato - SPAL/Rimini, ecco qui un po' di e-mail e del materiale interessante. Prima
di tutto, auguri ad Alessandra per i 28 anni compiuti ieri: Poi
iniziamo con una rassegna sulla Coppa Italia
1979/80... vi prego di notare Roma/Ascoli con 75.000 spettatori (71.212
paganti, parliamo del girone eliminatorio), Perugia/Roma con diecimila
in trasferta (l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, grazie
a Dio, all'epoca non esisteva) e, più in generale, vi prego di notare
quanto erano gremiti gli stadi all'epoca.... Giistamente
Marco mi fa notare che nella foto in bianco e nero che ho messo in data
11 ottobre (quella centrale) sono visibili due tifosi che non ci sono più:
Pucci e Zigano. Pucci
sta sul muretto all'altezza della erre di ultrà con il gilet blu
e la camicia bianca che esce da sotto, Zigano con la camicia a scacchi
più a sinistra vicino a uno alto con la borsa a tracolla.
*
Proseguiamo
con una informazione che riguarda l'amichevole Anziolavinio/Roma di mercoledì
14:
ANZIOLAVINIO/ROMA
(LaRoma.net)
- I biglietti per l'amichevole di mercoledi prossimo saranno in vendita
oggi pomeriggio intorno alle ore 17 presso il centro sportivo "Zodiaco"
(scuola calcio dell'anziolavinio) a Via Venere 13 (Anzio) queste le informazioni
raccolte da "LaRoma.net". Il
costo dei tagliandi è fissato a € 10 (interi) e € 5 (ridotti) Passiamo
a Milan/Roma (con qualche e-mail degli ultimi giorni, tanto pòer
far capire i problemi delle persone normali: "Da
tempo aspetto questa trasferta, già organizzata nei minimi dettagli,
già scelti i treni, le ore etc. Temevo
per prima l'osservatorio, ma vedo che il magnanimo Maroni ci lascia andare
pur se con assurde limtazioni ma basta, accontentiamoci che di questi tempi
se vai in trasferta è grasso che cola. Ma
se non è uno deve per forza essere l'altra, ovvero la nostra degna
presidentessa che nonostante l'osservatorio è da mercoledì
che ha preso la sua decisione lei ancora sta la aspettando non si sa cosa.
Oggi torno a casa e leggo l'efficientissimo sito della Roma che riporta:
"La vendita dei tagliandi per il settore ospiti è sospesa in attesa
di ulteriori disposizioni da parte del prefetto di Milano". Allora che
cazzo fai a fare il comunicato, inoltre sembra curioso ma io oltre che
facinoroso della lupa capitolina sono anche uno studente a cui della scuola
importa e non poco e se la vendita dovesse iniziare dopo il lunedi (data
in cui non ho compiti in classe) quindi di martedi e tutti gli altri giorni
non saprei che fare, se disertare per una volta la scuola o affidare l'acquisto
del biglietto a qualcuno... caro Lorenzo, suggerimenti sono accetti. Distinti
saluti". Poi:
"Ciao
Lorenzo.Vlevo chiederti alcune informazioni al riguardo della partita milan-ROMA.Il
biglietto si deve comprare obbligatoriamente a roma nella banca intesa
sanpaolo oppure in altri filiali che si trovano nel lazio?Seconda domanda:
come funziona per il viaggio,ovvero come si organizzano gli altri tifosi?Vanno
con i treni,con le macchine oppure prenotano gli autobus?L'ultima cosa:nel
caso in cui i tifosi prenotano i treni,ecc.. si può contattare o
avere i numeri telefonici per inserirmi?! Grazie mille e forza MAGICA!!!!!!!!". Idem:
"Ciao
Lorenzo hai novità riguardo i tempi e le modalità d'acquisto
per i biglietti per il settore ospiti di Milan-Roma? E
se per caso non ce le avessi sai dove posso ottenerle dato che non mi fido
del sito della Roma? Un saluto Jacko93" Certo
che se non ci si fida di un sito ufficiale stiamo proprio messi male...
del resto anche io non mi fido e le informazioni me le cerco da solo o
grazie a voi. Ecco
quindi le disposizioni del Prefetto di Milano (finalmente c'è un
sito della Prefettura che pubblica questi comunicati):
Giustamente
mi si chiede: ma Maroni se la farà la tessera del tifoso? Chiedo
aiuto a chi se intende... quella sciarpetta in raso che ha al collo , mica
mica, non è di qualche bel gruppo ultras? Se
sì, segnalatemelo!
Le
prime reazioni: "CIAO
LORENZO. HO APPENA LETTO LE DISPOSIZIONI PER MILANO ED ORA VOGLIO
PROPRIO VEDERE SE LA SOCIETA CI PERMETTERA' A NOI TIFOSI DEL NORD DI ACQUISTARE
I BIGLIETTI IN QUALCHE AGENZIA, VISTO CHE LE DISPOSIZIONI DICONO CHE LA
SOCIETA' DOVRA' SCEGLIERE LE AGENZIE IN COLLABORAZIONE CON LE QUESTURE
.NN SE NE PUO' PIU' BASTA MA FATECI VEDERE LE PARTITE E NN ROMPETE IL (snip)
GRAZIE CIAO BEPPE". Già.
Non si è capito quali sono queste agenzie e in quali città
vendono i biglietti. In
effetti mi si chiede, dopo aver letto il comunicato: "ma
stanno rifacendo la porcata di siena?". Non
credo. Questo è il comunicato sul sito del Milan: Settore
Ospiti: I
biglietti di Settore Ospiti sono in vendita da martedì 13 ottobre
presso le filiali Intesa Sanpaolo abilitate alla vendita. Il
costo di ogni singolo tagliando è 14 Euro. In
ottemperanza al decreto prefettizio relativo alla gara Milan-Roma, si ricorda
che ogni tifoso potrà acquistare un solo tagliando e che il medesimo
NON sarà cedibile. Infine,
si ricorda che i biglietti di Settore Ospiti non sono in vendita allo stadio
il giorno della partita. Dove: Presso
qualsiasi filiale delle banche facenti capo al gruppo Intesa Sanpaolo: •
Banca Intesa Sanpaolo •
Cassa di Risparmio del Veneto •
Banco di Napoli •
Banca di Credito Sardo •
Cassa di Risparmio in Bologna (CARISBO) •
Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna •
Banca dell'Adriatico •
Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia http://www.acmilan.com/infopage.aspx?id=87983
*
Passiamo
a Fulham/Roma: "lorenzo...non
ho la prelazione per la gara col fulham a londra.. ma...cavolo... io abito
a londra, c'è un modo per prendere i biglietti secondo te? ti
pare che devo vedermela in mezzo agli inglesi................................!!!!!
help! tra
l'altro sul sito del fulham non trovo i biglietti per il match in vendita.
ovvero ci sono, ma quando ci clicchi ti chiede di registrarti. mi sono
registrato e dopo spariscono. o qualcosa del genere. tu che ne sa piu di
me, sicuramente ne avrai sentite tante...sai aiutarmi in qualche modo?". Anche
nella civile Inghilterra non riescono a prevedere che possa esistere un
tifoso della Roma a Londra. Quindi l'unica soluzione è andare presso
un punto vendita del Fulham e chiedere in quale modo si può prendere
il biglietto per quel settore. Altrimenti prendi quello attiguo, che dovrebbe
essere "misto".
*
Notizia
divertente... evidentemente il signore era rimasto a 30 anni fa, quando
tirare petardi non destava tanto scalpore e, soprattutto, non era reato: NARDO'
- Non va oltre lo 0-0 la squadra di casa con il Lucera in una domenica
pomeriggio che sembra ancora di piena estate. Guastata, in qualche modo,
per il magro risultato che si andava delineando con il Nardò capolista
che non riusciva sbloccare il pareggio. E così lui, ottant’anni
suonati, tifoso del Nardò, ma forse più dei pomeriggi sugli
spalti degli stadi tra i tifosi, tira fuori dal pacchetto di sigarette
un “mephisto”, un petardo che non è certo una stella filante, e
lo fa esplodere. Boom. La
cornice, quindi, è quella dello stadio Giovanni Paolo II di Nardò,
con circa duemila spettatori che assistono alla partita di calcio del campionato
regionale di Eccellenza Puglia. Ma
è proprio all’inizio del secondo tempo che tutti sentono il primo
botto assordante provenire dal settore della gradinata. Spalti affollati,
tifosi per nulla violenti e famiglie con piccoli al seguito, tutti assidui
frequentatori quando in casa gioca il Nardò, la squadra che in questo
momento guarda tutte le altre concorrenti alla promozione dall’alto verso
il basso. Ma
i fragori proseguono. Dopo il primo, arriva il secondo, poi, il terzo.
A quel punto gli agenti di polizia del commissariato locale, già
in servizio sulla gradinata, dopo aver localizzato la zona da cui venivano
fatti esplodere i petardi, si sono diretti da quelle parti e tra il folto
pubblico hanno individuato l’anziano tifoso, l’autore dei lanci esplosivi. E
la certezza che fosse stato proprio lui a dare fuoco ai botti, c'è
stata quando i poliziotti gli hanno trovato addosso un pacchetto di sigarette
al cui interno vi erano altri tre petardi dal nome che è tutto un
programma, “mephisto”, botti che pur se di libera vendita è assolutamente
vietato introdurre all’interno di tutti gli impianti dove si svolgono le
manifestazioni sportive. “E
che male ho fatto” - avrebbe detto l’anziano ai poliziotti - non pensavo
che fosse vietato portare i petardi sugli spalti”. E poi, pare di capire,
che prima di frequentare lo stadio di Nardò, avesse seguito regolarmente
altre partite di categoria inferiore sugli spalti dei campi della provincia
di Bari. L’ottantenne
nel frattempo è stato pertanto denunciato ai sensi della legge contro
la violenza negli stadi e adesso rischia da sei mesi a tre anni di reclusione.
Verrà quindi segnalato al questore di Lecce ed ora rischia il Daspo,
il provvedimento di diffida a presenziare ad incontri di calcio o di altre
competizioni sportive.
*
Tessera
del tifoso: se ne parla anche in Inghilterra, sul giornale "indipendente"
ed "old style" che si chiama "When Saturday Comes" (basta digitarne su
google l'indirizzo per avere info al riguardo. Il titolo è "furto
di identià" ed è corredato da una foto della tifoseria del
Cesena tratta da questo sito.
9
ottobre 2009: un mio ex compagno di scuola,
da sempre ottimo disegnatore e alla ricerca di collaborazioni, mi invia
questa bella vignetta: E-mail:
"Caro
Lorenzo, è tornato il Romanista. E con il romanista è tornato
lui...Mino Fuccillo!! Ne
sentivate tutti la mancanza eh? Io dico, ma perché se il Romanista
è un giornale che parla della Roma e di Roma, questo tizio deve
propinarci ogni volta (oltre ai soliti attacchi a "noi" cattivoni tifosi
di curva, la "vera" colpa di stadi vuoti!), lezioni di morale e argomenti
di attualità di cui veniamo bombardati ogni giorno da 1000 altri
giornali e tv ( Only internet!!)? Je dicessero di fare il suo bell'editorialino
sulla formazione, su come vanno le emorroidi di Taddei e non rompesse il
*****.... Altra info: Ho sentito che a novembre c'è una manifestazione
a Roma contro la tessera del tifoso ma è vero? Su sto sito c'era
scritto oltre alle modalità di iscrizione e anche quelle per ricevere
le magliette del tipo: "no alla tessera del tifoso - curva sud Roma" ,color
rosso con scritta gialla da indossare alla manifestazione (insomma magliette
ad hoc per ogni tifoso di qualsiasi curva).C'era scritto di non portare
colori sociali per ottenere la massima unità d'intenti e così
via. Puoi darmi delucidazioni sull'argomento? E' una bufala o è
vero? Un
grande abbraccio e un saluto. FORZA GENTE RIALZATE IL CULETTO E INVADIAMO
MEDIOLANUM. ps
Che culo che l'hanno consentita Lorè, per Milano siamo riusciti
a pagà 70 euro andata e ritorno con l'aereo...mica male no? Stavolta
spero di mandarti le foto". Caro
Niccolò, come sai sono per la completa libertà di opinione.
E' cosa risaputa la mia totale diversità di vedute con Mino Fuccillo
e anche io trovo fuori luogo alcuni articoli per un giornale che si chiama
"Il Romanista" che, in quanto tale ricomprende chiunque. Del resto non
è Mino Fuccillo che sceglie la linea editoriale e quanto scrive
è di certo apprezzato da chi la pensa come lui. Finché non
si pronuncia - come ha fatto in passato - su cose che non conosce e si
limita a parlare di politica, tutto sommato sono fatti suoi. Anche perché
io sono per l'antipolitica. Però
una dedica voglio farla a tutti quelli che... http://www.youtube.com/watch?v=W9JsiXD_cXY&feature=PlayList&p=ACB98CFF07715E03&playnext=1&playnext_from=PL&index=15 http://www.youtube.com/watch?v=JC3eas4_zWs&feature=related Il
primo video è del River Plate, dove ci sono tifosi meno sofisticati
in materia di torce, pertardi e stadi, il secondo, per par condicio, è
una canzone del Boca Juniors dove un verso fa "todos los borrachos se quiere
matar" (vogliamo uccidere tutti i "borrachos", i tifosi del River Plate):
hanno una curva con 15mila potenziali assassini, eppure io preferiksco
quella a questo mortorio che c'è in tutta Italia. 8
ottobre 2009: iniziamo con Fulham/Roma? "Ciao
Lorenzo, volevo chiedere attraverso il tuo sito se c'è qualcuno
che pur avendo partecipato a minimo 2 trasferte Europee non andrà
a Londra, non usufruendo quindi della prelazione? Se fosse possibile quindi,
chiedo a chiunque si trovi in questa situazione se può far usufruire
me della sua prelazione. Per contattarmi usate il seguente indirizzo mail:
ultrasnofax@live.it,
grazie! Luigi". Sempre
Fulham: "io ho la prelazione per il biglietto
di fulhaM (3 trasferte fatte),mi serve un secondo biglietto,chi dovesse
rinunciare alla trasferta e ha la possibilita di prelazione e puo darmi
una mano mi contatti a elcholo16@tiscali.it
grazie mille". Ci
eravamo fidati troppo del modello inglese! "Caro
lorenzo ti scrivo per raccontarti questa storia e per chiederti consiglio
su come comportarmi. Ho
acquistato due biglietti online (dal sito ufficiale del fulham) per la
partita fulham roma per me e un mio collega prima che la roma li mettesse
in vendita. Ho acquistato quella che loro chiamano mixed end (visto che
a me e al mio collega nun ce ne po frega de meno de sta co l'altri tifosi
della roma) o almeno di solito lo è ovvero la putney end. Ho
pagato ho ricevuto i biglietti a casa poi mi ritrovo questa bella mail
del (snip) "Fulham
FC Ticket
information - Fulham v AS Roma Dear
Supporter, I
write regarding your recent purchase of Fulham v Roma tickets. I
regret that we have now cancelled your tickets for this game as we note
that you have purchased home area tickets although you are based in Italy.
A refund for your tickets has been processed. In
accordance with UEFA regulations and our ticket terms and conditions we
must be careful to ensure segregation of home and away areas and to keep
our home sections free from away fans. We ask that you destroy any
tickets that you have been sent, as the barcodes have now been blocked
and you will not be able to gain entry to the stadium with these tickets. In
order to attend this match we request that you contact AS Roma directly
as they will be managing the sale of all away tickets for the Fulham v
AS Roma match. With
Regards, Sales
Manager/Safety & Security Officer Fulham
FC " (per chi non conosce l'inglese, il Fulham
dice che i biglietti sono annullati e l'importo speso restituito dopo aver
visto che il nostro risiede in Italia) allora
gli ho risposto con queste testuali parole (visto che un po d'inglese me
lo so imparato lavorando in passato li come uno sporco.....) attendendo
i loro fottuti regards..... "Dear
sales manager, i coming in england where i lived, england is a free country
and i m a free man i paid for the ticket and i don't wanna stay with my
fans i wanna sit where i want where is the problem? i will be there with
my workmate not to make trouble but just to watch the match. u got my name
u got my address u got my credit number i got not nothin to hide and maybe
my mate living in uk will come with me and she aint a Roma fan. i wanna
stay between english fan and i wanna be free to do that cos that u wrote
aint democratic. with
regards Francesco xxxxx" a
me non me frega niente io voio entrà nella putney end! tu cosa mi
consigli ? francesco". Sulla
"democraticità" dell'Inghilterra, così come dell'Italia,
avrei molto da dire ;-) Comunque sia, non ci sono consigli attuabili. In
nome della sicurezza anche il Fulham non consente che vi siano deroghe
territoriali. Nel mondo globalizzato, si torna indietro: in Italia all'epoca
dei Comuni, per le partite europee, alle limitazioni nazionali.
*
SOFIA: E-mail:
"Salve, siamo noleggiatori di aerei ad abbiamo diverse disponibilit? per
la trasferta di sofia..sarebbe possibile entrare in contatto con un qualche
centro di coordinamento delle trasferte?? Mail: charter@ganaviation.com
3921335363 guglielmo".
*
RIVISTA
ROMANISTA: E'
il nuovo perdiodico di Daniele Lomonaco, di cui abbiamo la certezza della
fede giallorossa... questa la pagina su Facebook.
MICHELE
FUSCO: "no
lore' questa me la devi spiega....quella è la foto di michele fusco????...e
chi è il baffone che ho insultato x anni tutte le mattine????quello
della birra moretti....cmq gia era noto il personaggio da molte vicende
e l ultima,dopo la quale ho cominciato a boigottare il giornale metro,è
stata quella sul suocero di de rossi....cmq facci sapere chi è il
baffo...un saluto...Tiziano ".
*
TESSERA
DEL TIFOSO: Il
9 ottobre 2009 alle ore 20.30, presso l'Auditorium della Regione di via
Roma n.2 a Pordenone, si svolgerà una conferenza-dibattito sul tema
della "Tessera del tifoso'". La
conferenza, atta a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'argomento, si
pone il fine di spiegare che cos'è e come funzionerà la Tessera
del tifoso. Verranno in particolare analizzati gli aspetti giuridici e
sociali di questo strumento. Verranno
inoltre spiegate le ragioni della contrarietà alla tessera che negli
ultimi mesi hanno creato un fronte del NO, unendo la quasi totalità
dei gruppi Ultras italiani, come poche volte era avvenuto prima. Il
relatore sarà l'avv. Giovanni Adami di Udine, con la collaborazione
di una psicologa specializzata nel settore. Al
termine della conferenza sarà possibile porre domande, in modo da
craere un dibattito il più costruttivo possibile sul tema, nel quale
sarà concessa la parola a chiunque voglia intervenire. Alla
conferenza saranno presenti: dirigenti dell'Udinese Calcio (siamo però
in attesa della conferma ufficale), rappresentanti della tifoseria bianconera,
appartenenti ad altre tifoserie e Gruppi ultras. La
conferenzà sarà aperta a tutti con ingresso libero; sono
perciò, caldamente invitati: autorità, rappresentati locali
della comunità, parlamentari, giornalisti, ultras e tifosi. Ci
teniamo a ribadire che le finalità di questa conferenza, è
quella di capire lo strumento "Tessera del Tifoso", e soprattutto di spiegare
il perchè ci sitamo mobilitando per osteggiarla in tutti i modi
possibili, sempre rimanendo nei termini della legalià e della civiltà
più assoluto. Invitiamo
tutti a partecipare. La
conferenza è organizzata dal gruppo Ultras Udinese 1995, con la
partecipazione di tutti i gruppi della Curva Nord di Udine.
Reggiana/Cosenza:
cosentini fuori lo stadio per protesta *
MINUTO
DI SILENZIO "Ciao
Lorenzo , non riesco a capire perchè non è stato fatto alcun
minuto di silenzio per le vittime in Sicilia , ad eccezione dei campi dove
hanno giocato le squadre siciliane ( Palermo e Catania) , le quali
hanno dovuto chiedere addiritura il permesso alla Lega , non ti pare molto
strana come cosa". In
Italia, dipende sempre da chi muore. Mi
viene poi segnalato questo sito che vende repliche di maglie da calcio
storiche.... apriamo la pagina sulla Roma: http://www.retrofootballclub.com/it/component/virtuemart/?page=shop.browse&category_id=731
CARLO
PETRINI "Ciao
Lorenzo, mi farebbe piacere avere 1 opinione a riguardo. Ho
visto su Current TV(canale 130 sky, tra l'altro secondo me 1 bel canale
di controinformazione) il film/documentario di Carlo Petrini "Centravanti
nato" dove racconta la sua vita tra doping e calcio scommesse. A me è
sembrata 1 persona sincera e anche se sono scettico di natura, alcuni fatti
sono oggettivi, come le condanne del calcio scommesse (tranne la juve ovviamente)
o i malati/morti per sla o malattie connesse)....e d'altronde sarebbe solo
1 ennesimo colpo alla visione romantica che molti hanno del calcio....credo
che leggerò ameno 1 dei suou libri x approfondire... grazie Sergio". Ti
confesso che non ho mai letto i libri di Carlo Petrini, perché se
lo facessi dovrei smettere di seguire il calcio!
*
BOCA
JUNIORS: "Ciao
Lorenzo, bellissimo sito e complimenti di rito. Tanto
livore, tante amarezze...però guarda questo video, guardate questo
video e vi riconciliate con il mondo! LA
12 IN CAMPO - Boca Juniors http://www.youtube.com/watch?v=t6g7HnyGhcM&feature=related Curve
così forse restano un sogno !! ale". 7
ottobre 2009: iniziamo, al solito, con le
e-mail: "Non
ho parole per descrivere certa gente,ho sempre disprezzato chi giudica
senza conoscere certe realta' etichettando gli Ultras con uno degli aggettivi
che tanto piace al sistema,scusalo sfogo ma ti devo far leggere questa
lettera di risposta ad un lettore di Michele Fusco,direttore del giornaletto
"aggratise" Metro LETTORE: Siamo
al punto che le istituzioni sportive si stanno nascondendo pur di non dire
una parola sulla tessera del tifoso. Ma vi rendete conto, è pazzesco?
OTTAVIO MICHELE
FUSCO: Maroni
è vivo e lotta insieme a noi. Sulla tessera del tifoso, mi sento
felicemente appiattito sulle posizioni del ministro degli Interni che proprio
ieri ha ribadito che se le società non presentano una proposta alternativa,
lui andrà avanti come sopra. In questa situazione, segnalerei all’opinione
pubblica due fantasmi del palcoscenico: i signori Beretta e Crimi. Chi
sono costoro? Il primo è il novello presidente di Lega, che sull’argomento
tessera del tifoso non ha voluto rispondere alle nostre domande, il secondo
è il sottosegretario allo Sport del governo Berlusconi. Del quale,
dopo la passerella olimpica in Cina, si sono perse le tracce. Quanto agli
ultras violenti che protestano, si fottano. (Michele Fusco) il
link di questa lettera e' questo http://www.metronews.it/lettere-dei-lettori/la-tessera-del-tifoso.html?mosmsg=Grazie+per+il+tuo+voto%21&Itemid=30457%253Fexp%253D1 Lore'
mandagli una e mail a questo tu che hai una certa diplomazia,che se gli
scrivo qualcosa io istintivamente finisce male,scusa dello sfogo e grazie
come sempre...DANY SUD". Bè,
prima di tutto, fateci caso: "Ottavio" non esiste. La domanda che fa, è
posta dallo stesso Michele Fusco sotto le mentite spoglie di Ottavio. Voleva
dire la sua, nessuno lo ha mai interpellato e quindi si è autoposto
una domanda. Detto
questo, ci occupammo di Michele Fusco nel giugno
del 2007. Leggetevi gli aggiornamenti del 20 giugno, del 21 giugno,
andate avanti e capirete di chi stiamo parlando. Non ha in simpatia i romani
e quindi è, per naturale destinazione, pro-Maroni. Però
scrive per "Metro" Roma e utilizza, non so se lo fa ancor oggi, una foto
che non è la sua. Anche
due anni fa pensai di scrivergli. Ci ho pensato pure oggi. Ma ogni volta
vedo la sua
foto e capisco tutto. Tralasciando
altri aspetti evidenti, credo sia inutile scrivere a chi ha una giacca
a quadri, camicia a righe e cravatta a pallini. Mi
si chiede: "...sbaglio
o secondo il sig. tagliente non c'erano più le recizioni allo stadio
? Daspo
di 5 anni per un tifoso della Lazio 04/10/2009 Daspo
di cinque anni per un tifoso biancoceleste che al termine di Fiorentina-Lazio
ha scavalcato la rete di recinzione del settore ospiti dello stadio, si
è avvicinato al difensore laziale Luciani per avere la maglia, e
che poi, mentre cercava di rientrare sugli spalti, è stato bloccato.
Il tifoso, 34 anni di Latina, è stato portato in questura e nei
suoi confronti è stato emesso un Daspo (Divieto di accesso a manifestazioni
sportive) valido per cinque anni durante cui dovrà presentarsi agli
uffici di polizia tre volte nei giorni in cui si disputeranno incontri
della Lazio. E' stato anche denunciato per scavalcamento delle recinzioni
e invasione del terreno di gioco. In
questa notizia ci sono due cose assurde: a)
la fandonia in ordine al fatto che sono state tolte le recinzioni; b)
5 anni con tre firme a partita per un comportamento non violento. Ricevo
e pubblico: "Le
mando questo link farmi conoscere l'iniziativa messa in atto dai tifosi
Juventini per promuovere la raccolta fondi in sostegno per Vittorio un
bambino di Pistoia affetto da una grave mallatia degenerativa, con la speranza
che possiate pubblicizzare l'iniziativa. ecco
il link dal forum dei tifosi juventini vecchiasignora.com http://www.vecchiasignora.com/index.php?showtopic=114919"
*
Prezzi
biglietti: "Ciao
Lorenzo. Rispondo brevemente a chi si lamenta del prezzo del biglietto
di Roma-CSKA. Sono andato a controllare i prezzi dei biglietti di altre
squadre che giocheranno in Europa League il prossimo 22 ottobre ove questi
siano già presenti su internet. Mi riferisco ai soli prezzi dei
settori popolari, è inutile parlare della tribuna Monte Mario dove,
secondo me, correggimi se sbaglio, la stragrande maggioranza dei biglietti
sono omaggi riservati a sponsor e amici. Bene: Herta-Heereveen 12,5 Euro;
Lazio-Villareal 17 Euro; Benfica-Everton 20 Euro (10 per gli abbonati);
Fulham-Roma (25 Pound i primi 10.000 biglietti, 30 Pound gli altri); Athletic-Nacional
(22 Euro). Come si evince, ritengo che 12 Euro non sia affatto un prezzo
"stellare". Personalmente sarei più contento se il biglietto costasse
ancora meno, è ovvio, ma non credo che un Tifoso possa essere realmente
ostacolato da qualche euro in più. Vado a vedere la Roma da sempre
e quando ne ho la possibilità sostengo tutte le spese del caso per
seguirla anche in partite amichevoli. E' questa la mia priorità.
Se fossi un grande appassionato di teatro del resto, non mi spaventerebbe
di certo spendere 2 Euro in più per uno spettacolo. In seconda analisi
ciò che mi rammarica è leggere critiche al prezzo del tagliando
in relazione alla squadra contro cui si gioca. Personalmente dell'avversario
non mi è mai fregato nulla, sia esso il Cesena al primo turno di
Coppa Italia o il Manchester Utd in Champions League. Per me sono sempre
contati i nostri, mai ho dato peso alla formazione avversaria. Spendo e
continuerò a spendere i miei soldi perchè gioca la Roma e
non perchè gioca contro Messi o Ronaldo. Ritengo che ragionare in
maniera differente abbia contribuito ad allontanare tante persone dallo
stadio (per non parlare poi di Osservatorio, Casms e delle trafile assurde
per l'acquisto di un tagliando...) salvo poi ritrovarle tutte quante insieme
appassionamente agli ottavi di finale contro l'Arsenal. Ecco... lì
non costano tanto i biglietti, lì sì... 20 Euro non è
tanto. File e numeretti alle Lottomatiche, gente accampata nel vero senso
della parola in mezzo alla strada, lamentele alle radio, biglietti che
scompaiono, contro l'Arsenal però devono esserci tutti, costi quel
che costi! Nell'anno del famoso 7-1 contro il Manchester il prezzo del
settore ospiti era, se non erro, di 60 Euro (SESSANTA). Avessi sentito
un fiato. Rimpiango i tempi in cui all'Olimpico c'erano 60.000 Appassionati
che spingevano i nostri verso un misero piazzamento Uefa in partite mediocri
contro Ascoli, Bari o Ancona, in cui contava solo la Roma e non gli avversari
minatori bulgari. E di certo l'ostacolo non erano duemila lire in più...
Andrea".
*
TESSERA
DEL TIFOSO "Ciao
Lorenzo giusto per dirti che oggi al Stadio Sprint cè stato un sondaggio
sulla tessera del tifoso... Siete favorevoli all'introduzione della tessera
del tifoso? Risultato finale : NO al 71 % e SI al 29 % Un saluto e grazie
del grande lavoro che fai per tutti noi". VIsto
che stadio Sprint è seguito principalmente da tifosi, e non anche
dalla massaia di Vigevano, il dato è significativo. Bello
questo video del gol di Martin Palermo del Boca Juniors (di testa da 50
metri e "cascata" dei tifosi del Boca: http://www.ilmessaggero.it/video.php?id=3065 Firenze:
M.
Taglialatela (on. PDL): "Schierarsi
contro la tessera del tifoso è un errore" L'onorevole
napoletano del PDL ha rilasciato alcune dichiarazioni in
diretta radiofonica
03.10.2009
15.19 di Roberto Migliore Fonte:
tuttonapoli.net Marcello
Taglialatela, deputato alla camera dal 2001 e tifoso del Napoli, è
stato intervistato durante "Radio Goal" su Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto
evidenziato da TuttoNapoli.net: "A me capita spesso di seguire il Napoli
in trasferta. Ovviamente quando lo faccio chiamo la FIGC per poter accedere
alla tribuna riservata ai parlamentari. Questa volta mi hanno comunicato
che non era possibile riservarmi il posto perché non ero residente
nel Lazio e venivo colpito del divieto per i tifosi napoletani. Se siamo
ridotti a dover vietare l’accesso allo stadio non solo ad un parlamentare
ma anche ad un tifoso che non ha mai commesso nessun tipo di reato allora
siamo messi male. Per questo motivo credo sia un errore schierarsi contro
la tessera del tifoso perché rappresenta un modo per rispettare
chi vuole andare a vedere una partita con tranquillità. Sono convinto
la tessera del tifoso possa essere positiva se la si riesce ad utilizzare
in modo anche coraggioso: ad esempio bisognerebbe negarla a chi ha commesso
in precedenza reati di un certo tipo".
Calcio/
Perduca: tessera del tifoso non vale per
la casta Il
senatore dei Radicali: "Non vale per parlamentari?"
Roma, 4 ott. (Apcom) - "Pur essendo residente a Firenze, mi trovo seduto
allo stadio Olimpico ad assistere a Roma Napoli per svolgere del 'sindacato
ispettivo'. Infatti, sebbene l'ordinanza del prefetto vietasse l'accesso
ai non residenti a Roma, mi è stato rilasciato un biglietto di tribuna
d'onore in quanto parlamentare, e alle mie spalle, ma in settori ulteriormente
privilegiati vedo, almeno, l'amico Senatore Compagna e i colleghi
De Lillo, Serra e Quagliariello".
Così spiega in una nota il senatore
dei Radicali Marco Perduca. "Mentre
centinaia di migliaia di italiani stanno per essere obbligati alla
tessera del tifoso esiste dunque già una tessera 'di classe' quella della
solita casta. Ministro Maroni, nulla da dichiarare?", chiede Perduca. "Spero
che anche gli altri Parlamentari che oggi all'Olimpico, e moltro presumibilmente
in altri stadi d'Italia assistono a partite in contravvenzione
delle ordinanze prefettizie, si vogliano unire a tutti coloro
che, come i Radicali, ritengono la Tessera del Tifoso un 'obbligo' anti-costituzionale,
anche perché non regolato da legge".
5
ottobre 2009: le foto di Roma/Napoli
on line in serata. Passiamo
alle e-mail: "Ciao
Lorè,ti scrivo per dirti la mia sui presunti cori al gol di Okaka.
Ormai i giornalisti ci marciano su sta cosa dei cori razzisti..io mi trovo
nella parte alta della sud e li non si è sentito nessun "ululato"..
Ieri ho letto che il giocatore correndo verso di noi ha sentito i fischi
di 3-4 persone.. che gli hanno sputato.. Innanzitutto,direi ke è
impossibile sentire le voci di 3-4 persone quando contemporaneamente una
curva intera sta esultando..e soprattutto,come ha fatto a ricevere gli
sputi se si è fermato a piu di 10 metri dalle barrierei?! Il mio
odio verso i giornalisti sale sempre di piu..anche se qualche persona lo
ha fischiato,non c'era bisogno di fare tutto questo casino.. Voglio proprio
vedere cosa diranno dopo Roma-Inter,con Balotelli in campo.. Valerio". Sempre
sul tema: "Grande
Lorenzo , mi rispondi pure all email , pensavo proprio che non mi avevi
calcolato ... spendi molto tempo appresso a questo sito bellissimo ti stimo
molto , comunque in curva gli hanno riservato qualche buuu razzista ,come
è successo quando è entrato 20 minuti finali mi pare contro
la Fiorentina , non tutta la curva .... solo alcuni scemi, penso solo per
il gusto di fare coatti o non sò che , è da 3 anni che sono
abbonato in sud e insultare il giocatore della tua stessa squadra al Gol
proprio mi pare una cosa assurda , non mi era mai capitato . Ciao Lorenzo
Forza Roma". Il
dato di fatto è che sicuramente qualcuno gli avrà riservato
qualche ululato del genere (e chiaramente un giocatore che segna della
Roma, anche se di modesta caratura visto che la colpa è sempre di
chi lo ha comprato o non lo ha ceduto, non merita alcun tipo di insulto,
razzista o meno) così come dall'altro i giornali sono arrivati addirittura
a sentire dei veri e propri cori razzisti, che - lo sappiamo tutti - non
ci sono affatto stati. Purtroppo
molti giornali amano gonfiare i casi e le situazioni, se non per ragioni
parapolitiche, semplicemente per "strillare" la notizia e vendere di più.
E questa - naturalmente - non è informazione ma l'esatto contrario.
Nella storia, infatti, rimarrà che "la Curva Sud ha fatto cori razzisti
ad Okaka", anche se magari si sarà trattato di tre o quattro persone.
*
Prezzi
di biglietti: "Ciao
Lorenzo,ti rispondo dato che Andrea ha risposto a quanto io avevo scritto
in precedenza: Per prezzi stellari di Europa Leagues,perchè Andrea
non mi commenta i 65 euro in monte mario SEMIVUOTA?chi è che c'ha
tutti questi soldi da buttare? Poche persone,i risultati si sono visti
quanto ad affluenza. Stesso discorso per la Tevere, desolata e te Lorenzo
potrai solo che confermare quanto da me detto. I 12 euro sono simbolici,
ovvero una gara del genere doveva venire massimo 10 euro e anzi se veniva
5 euro si riusciva a riempire in primis la sud che non era piena, anzi
e magari a far venire qualcuno in nord,c he vista la scarsa affluenza è
stata chiusa e i pochi paganti spostati nei distinti. Poi parlo di 12 euro,dato
che gli anni scorsi per 15 ci vedevo squadre come il manchester United,
il Valencia...quelli che in curva sono 3 euro, in altri settori diventano
20-30 euro,è tutto ovviamente proporzionato non è certo che
3-5 euro mi cambiano la vita,è una questione di principio e di ovvietà
dato che la politica prezzi e incentivi si rivela fallimentare visti i
numeri dell'affluenza medio allo stadio.Vogliamo le famiglie agli stadi?
Mettessero in vendita dei pacchetti famiglia con annessi incentivi e omaggi
ottenibili con modalità non troppo complese. Io credo che la politica
di adottare prezzi più popolari sia solo che vantaggiosa dato che
magari si fa lo stesso incasso (a mio avviso si aumenterebbe anche in certe
situazioni),ma magari ci sta un colpo d'occhio più decente,dato
che ormai è una tristezza vedere l'olimpico con meno di 30.000
spettatori,cose impensabili 9 anni fa dove per Roma Vicenza ce ne stavano
65.000.E' anche vero che all'epoca la tv satellitare era meno diffusa,non
ci stava la situazione attuale per andare allo stadio,ma proprio per questo
bisognerebbe rendere più vantaggioso per il tifoso che invece si
ritrova a pagare quei prezzi per sedersi su quel letamaio di posti,sporchi
di guano d'uccello e di terra.Se almeno ci fosse il massimo di confort
e pulizia potrei anche non lamentarmi,ma non è così, quindi
dato che ho speso i soldi avrò il santo diritto di trarre le mie
considerate anche dopo aver esposto un dannato ragionamento.Scusa per lo
sfogo,cordiali saluti,Jekke". Sulla
questione: "Se puoi far sapere ad Andrea
che si, 12 euro per una curva per una partita contro una squadra di minatori
bulgari è tanto. Come è tanto 18 euro per i distinti, 30
euro per la tevere laterale, 35 euro per la centrale. I prezzi della monte
mario non li considero: se qualcuno vuole spendere 55 o 65 euro per vedere
la partita lì non è un problema mio. Da quando esiste il
calcio, la congruità del prezzo del biglietto si parametra su quelli
popolari, ragion per cui, andrea, si 12 e 18 euro per curve e distinti
sono un prezzo alto, sopratutto in considerazione dello spettacolo (?)
che è lecito attendersi dalla roma e dalle sue avversarie di europa
league. Saluti romani. No alla tessera del tifoso".
*
Ti
sbattono in galera e la gente ti addita come un appestato, però
- nel calcio assai più spesso che in altre situazioni - accade che....: "Nel
pomeriggio di oggi è stato scarcerato YURI PALAZZO, finora ritenuto
presunto autore del lancio della bomba carta su una jeep dei Carabinieri
in occasione del “Centenario” del Lecce Calcio e per tale motivo ristretto
da oltre quattro mesi tra custodia cautelare in carcere e arresti domiciliari. Il
Gip del Tribunale di Lecce Dott .Ercole Aprile ha ritenuto sussistente
“un dubbio insuperabile ed una situazione di incertezza probatoria” e cio’
alla luce della valutazione di una perizia depositata dalla Difesa con
gli Avv.ti Giuseppe Milli e Renata Minafra che hanno dimostrato che il
Palazzo almeno sette secondi prima del lancio si trovava lontano di almeno
150 / 200 mt dal luogo ove è stato lanciato l’ordigno e pertanto
è oltremodo evidente come il Palazzo deve essere ritenuto completamente
estraneo al reato contestato di tentato omicidio plurimo aggravato. “L’abnegazione
della Difesa che ha dimostrato con indagini autonome l’estraneità
del Palazzo , commentano soddisfatti gli Avv.ti Milli e Minafra, ha permesso
alla Giustizia finalmente di trionfare. A questo punto l’impianto accusatorio
generale del processo ha subito un notevole scossone.”
*
Tessera
del tifoso
CALCIO,RADICALI:
TESSERA TIFOSO? MARONI E' NEL PALLONE
(AGI)
- Roma, 3 ott - "La saga della tessera del tifoso comincia a delinearsi
nei suo aspetti di tragica comicita'. Il Ministro Maroni, e' proprio il
caso di dirlo, e' oramai completamente nel pallone. Dopo avere per mesi
fatto credere che la "tessera" sarebbe divenuta obbligatoria il 1 gennaio
2010 perche' prevista dalle leggi italiane - cosa che non e'- oggi il Ministro
fa sapere che ci potrebbe essere un rinvio di un anno. Viene da chiedersi
se sia lo stesso Roberto Maroni
che solo pochi giorni fa in audizione al Senato tuonava "No passi indietro".
Di sicuro e' lo stesso che un anno fa, sempre in Senato, annunciava lo
stop alle deroghe per gli stadi non a norma, salvo essere smentito dai
fatti. Evidentemente troppe sono le difficolta' per imporre cio' che la
legge non prevede, troppe le contraddizioni e le domande in attesa di risposta.
Come quelle delle interrogazioni parlamentari su cui attendiamo un riscontro.
Nel frattempo, proseguono ordinanze prefettizie irragionevoli e discriminatorie:
in Roma-Napoli, ad esempio, non potra' accedere allo stadio chi non e'
residente nella provincia di Roma. Squadre e buoi dei paesi tuoi, l'ultima
trovata degli inventori del tifo di Stato. Domani proveremo che dietro
questi provvedimenti anticostituzionali
si nasconde anche una visione classista". Lo affermano Marco Perduca, senatore
Radicale eletto nelle liste del PD, e Mario Staderini, della Direzione
nazionale di Radicali Italiani". Devo
dire che Staderini e Perduca stanno facendo un ottimo lavoro, non solo
con le belle parole. Qui
di seguito, un articolo di Fulvio Bianchi su Repubblica e una lettera,
sempre su Repubblica, di un avvocato belga che non potrà andare
a vedere Roma/Napoli pur stando a Roma.
2009/10 Pisa
Ponsacco
2009/10 Cosenza/Lanciano
Coppa
disciplina anche in Svezia, Hammarby saldamente al comando, insidiato dall'AIK: http://www.aftonbladet.se/sportbladet/fotbollsbladet/sverige/allsvenskan/article5897368.ab 3
ottobre 2009: aggiunti diversi resoconti su
Roma/CSKA
Sofia. E-mail:
"Sai
qualcosa di quello che e' successo ieri sera ? E' vero quello che gira
sui vari siti degli ululati verso il nostro giocatore ? alberto 73". Dalla
Tribuna Tevere io non ho sentito un bel nulla. Non
si è capito da dove è venuta fuori questa storia è,
se vera, per quale ragione Okaka avrebbe dovuto negarla. Magari
chi era da quelle parti sa dire qualcosa. Altra
mail: "Ciao
Lorenzo dopo 11 anni di sud posso dire che la situazione è la più
pietosa che ho mai visto/sentito, poi i cori contro Okaka hanno fatto raggiungere
i massimi livelli di imbecillaggine. Sono rammaricato e dispiaciuto di
essere etichettato per colpa di 4 idioti. Ciao Daniele p.s.
non mi è piaciuta la tua uscita sulla consulenza gratuita al presidente
di quella squadra siciliana, insomma ho capito il senso delle tue parole
però la sua dedica è troppo grave e solamente da condannare". Su
Okaka ribadisco quanto detto. Non ne so nulla. Anche
per quanto riguarda il Presidente dell'Akragas, non un passo indietro:
se quanto detto dal Presidente dell'Akragas è grave - e non ne dubito
- è grave anche quanto detto da Silvio Berlusconi, presidente del
Milan, che ha definito eroe un mafioso assassino e anche dal nostro Daniele
De Rossi, per la nota dedica. Se avessero diffidato anche loro - in modo
giuridicamente illegittimo perché non si può essere diffidati
per questo - avrei detto che si trattava di tre diffide giuridicamente
ingiuste. La consulenza gratuita è per il fatto che i nostri eroi
se la prendono sempre con l'ultima ruota del carro e - sai come la
penso Daniele- ce l'ho un po' contro chi è forte con i deboli
e debole con i forti.... In questi casi sto sempre dalla parte opposta. Londra: "Ragazzi
guardate questo link: http://www.corederoma.it/online/?p=19634 COMPLIMENTI
A COREDEROMA.IT LANCIANO". Altra
e-mail interessante: "Ciao lorenzo, non
so se ti è stato gia segnalato questo video che gira su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=AJTNVfITLP8 glielo
dici tu alla barilla che ha fatto una pubblicità che istigava alla
violenza...? AAAAAARGH!!!!
Uno steward corrotto che commette un reato - gravissimo secondo Maroni
- invitando un bimbo a entrare allo stadio senza biglietto! 'Sto
delinquente. Stadio.
Mentre la bufala aleggia nell'aria per far riprendere punti alla dirigenza,
ecco una e-mail sull'Olimpico: "Ciao
Lorenzo, Seguo il tuo sito da sempre e i complimenti per quello che fai
e la passione che metti nel farlo non sono mai troppi...è
la prima volta che
ti scrivo e il motivo lo puoi comprendere dalla foto allegata. Sono abbonato
dal 1985 (Prima in Sud ora in Distinti Sud) e le condizioni in cui noi
"clienti paganti" siamo costretti a seguire le partite sono al limite dell'osceno.
Passi il fatto che la visuale è assurda ma lo stato in cui versano
i seggiolini è a dir poco patetico... come puoi vedere dalla
foto il mio seggiolino e quello vicino sono praticamente coperti da escrementi
di uccello...e questo è così dallo scorso
campionato e neanche il restyling per la finale di Champions è
servito a nulla...ogni domenica (o giovedì :( queste sono le condizioni..
Scusa lo sfogo e sempre Forza Roma Alan". Informazione: "Ciao
Lorenzo, sarai già al corrente del “Fatto quotidiano” di cui sono
fieramente abbonato. Ho (ri)scoperto il piacere di sfogliare un Giornale
che Fa Informazione e il cui sponsor principale sono i suoi lettori (una
logica che dovrebbe essere trasferita alla nostra Roma); è infatti
l’unico giornale nel nostro paese che non prende sovvenzioni pubbliche
(esiste in quanto viene letto/comprato). Senza addentrarmi in discussioni
politiche ti invio un articolo
interessante, siamo al 7° numero e già si è occupato
di doping, Zeman,rapporti Della Valle-Firenze. Nella pagina accanto è
pubblicata per intero la lettera di Paolo Scaroni, che tu stesso hai inserito
negli aggiornamenti qualche giorno fa. Ti
saluto con un commento forse superfluo sul nome dello stadio (ma a parte
alemanno e marrazzo che stanno facendo campagna elettorale,mrs staffoli
ha informato realmente qualcuno del progetto???): se solo penso ad Agostino
me pia il magone, ma se proprio dobbiamo scegliere (tra noi) una persona
bhè allora scelgo uno di noi, Antonio De Falchi. Poi è capace
che lo chiamano Mezza(S)roma Stadium… Resistiamo
Lorè! Con stima Fabrizio". Sui
prezzi di Roma/CSKA Sofia, di cui si lamenta Jekke, risponde Andrea:
"12 euro per una curva in una partita di europa league sarebbe un prezzo
stellare?". Sempre
su Taranto, ecco qui quanto accaduto ai tifosi della Reggiana:
I
Reggiani tifano tranquillamente...
...Però
arrivano i "Maroni boys" che impongono di togliere i terribili stendardi
non autorizzati...
...i
Reggiani vanno in alto, per evitare ogni scontro contro chi non può
mai essere sconfitto...
I
reggiani decidono di andarsene... ITALIA
2009
2
ottobre 2009: in linea le foto di Roma/CSKA
Sofia. Questa
è bella: "Ciao
Lorenzo, non so se hai notato questa intervista rilasciata a fine gara
dalla Sensi che confermano le sue capacità intellettive: Giornalista:
La Curva Nord vuota. Nel nuovo stadio sarebbe andata diversamente. Rosella
Sensi: "Sicuramente mi dispiace quando c'è la stadio vuoto, però
speriamo di vedere più spettatori domenica prossima. I giovani sono
stati la nota positiva di questa serata. Vorrei applaudirli perché
sono importantissimi anche loro". Apparte
che ci stavano dei prezzi stellari per una gara contro un avversario sconosciuto
,che testimonia quanto lei sappia solo aumentare i prezzi e mai diminuirli
e conseguentemente non viene più nessuno allo stadio (stasera 23.000
spettatori circa) Ma
mi vuole spiegare come crede che domenica ci siano più spettatori
se: 1.
La gara è aperta ai soli abbonati,che possono rendersi garanti per
2 tagliandi per papabili acquirenti che devono essere residenti nella sola
provincia di Roma. Ah gli abbonati sono massimo 20.000 2.
I prezzi sono elevati come al solito (Curva nord 18 euro, distinto 28,
tevere 50-60 euro, monte mario 65-70 euro). Mah. Saluti,Jekke". Articolo
su quel che succede a Taranto: (CALCIOPRESS)
Taranto - C’era
lo sciopero del tifo ieri allo Iacovone. L’intento era di protestare contro
le nuove multe elevate nei confronti di alcuni ragazzi della curva nord.
La loro colpa: aver esposto uno striscione con la scritta “Antonello vive”.
Per chi non lo sapesse, Antonello era uno dei trascinatori della curva
scomparso qualche anno fa. La
legge è legge, e nessuno può obiettare che quei ragazzi l’
abbiano violata. Tuttavia esiste il buon senso. Esiste anche una gamma
di violazioni minori, che le autorità di polizia spesso tollerano:
dai parcheggiatori abusivi alla guida senza casco o cintura. E’ evidente
come il mancato rispetto di talune regole possa comportare un costo sociale
ben più alto. Per
quanto ci si possa sforzare, non riusciamo a capire quali conseguenze quello
striscione avrebbe potuto causare alla collettività. Lo comprenderemmo
se lo stesso avesse inneggiato alla violenza, al razzismo o all’intolleranza.
Ma “Antonello vive” è solo un modo per ricordare una persona che
non c’è più. Eppure a qualche ragazzo, l’aver voluto perseverare
quel ricordo è costato 166,00 euro. Ieri
è toccato anche ai pacifici ultras della Reggiana incappare nei
rigori della legge. Improvvisamente, un fitto plotone di agenti del reparto
mobile con in testa i caschi blu, ha fatto la sua apparizione nel settore
ospiti per far rimuovere dei piccoli striscioni. Nessuno
di questi recava frasi offensive o che inneggiassero all’odio. Per quasi
tutta la gara è stato un continuo confronto tra le parti. Solerti
funzionari hanno tallonato tutti coloro che reggessero una pezza per farli
desistere dall’illegalità. Immaginiamo che molti di loro saranno
in seguito mutati o diffidati. Venti minuti dopo l’inizio della ripresa,
i tifosi reggiani hanno abbandonato il settore loro riservato. Il
gesto è stato dapprima salutato, con applausi e slogan, e poi imitato
anche dagli ultras del Taranto. Ma non è tutto. In tribuna, altri
agenti si sono preoccupati di far spostare da un gradone un disabile su
sedia a rotella. Meno male che più tardi il sindaco Stefano si è
adoperato affinché tutti i disabili entrassero sul terreno di gioco. Ci
sfugge la logica di tutto ciò. Perché non tollerare gli striscioni,
visto che non recavano frasi offensive e non c’era stata nessuna manifestazione
di violenza? Persino il presidente D’Addario ha affermato di essere stanco
di taluni divieti e di questa “guerra” che contrappone gli ultras alla
polizia. Non è stato rischioso far entrare un plotone di celerini
in tenuta antisommossa? Non si era detto che la stessa presenza della polizia
in qualche modo, per i più esagitati, potrebbe rappresentare un
incitamento alla violenza? Ma
il problema non è generato dalle forze di polizia, che spesso non
hanno nemmeno i fondi per alimentare i loro automezzi, ed il cui compito
in fin dei conti è far rispettare la legge. Se poi al loro interno,
c’è qualcuno che ha deciso di dare sfogo al suo zelo, multando e
diffidando chi issa innocui striscioni, per questi non possiamo che provare
un sentimento di tristezza. Anche perché i reati gravi non sembrano
diminuire. E se i furti e le rapine, secondo quanto rende noto il Viminale,
calano è forse solo perché la gente è stanca di sporgere
denunce che non avranno seguito. Non
è contro la polizia, tra le cui fila c’è tanta gente seria
e preparata, che vogliamo infierire. Il problema è la politica,
di destra e di sinistra, che si ritrova unita nel promuovere una repressione
a tutto campo il cui obiettivo sembra essere oltre la semplice eliminazione
dei teppisti. Combattere
la violenza negli stadi è, infatti, cosa ben diversa dal voler eliminare
ogni forma di colore ed allegria al loro interno. Il sospetto è
che si voglia allontanare sempre più la gente dagli stadi per favorire
la diffusione delle pay-tv. Non
permettere l’esposizione di striscioni di qualsiasi natura comincia a diventare
un problema serio di democrazia. Lo striscione è uno strumento di
libera espressione e, se non contiene incitamenti all’odio, la sua esposizione
non deve essere vietata o soggetta ad alcuna autorizzazione. Questa legge
va cambiata e subito. Non è un problema degli ultras, ma di tutti
i cittadini che ancora hanno a cuore la libertà di pensiero. La
maggior parte dei quali non si accompagna ad “escort” o tira coca. Antonello
Napolitano di Febbre a 90 per www.calciopress.net 1°
ottobre 2009: le foto di Roma/CSKA
Sofia saranno on line stanotte. Mediaticamente
non conviene al sistema/regime fare sapere alcune cose: Per
chi non conosce l'inglese, in questa notizia viene riferito che il tifoso
accoltellato in occasione di West Ham United/Millwall è morto. Il
modello inglese, però, non può essere scalfito e così
è sufficiente non parlarne, visto che se si cerca la notizia su
altri siti non la si trova. E'
invece divulgata - non esiste un modello serbo - la notizia della
morte di Brice Taton, vittima dell'aggressione dei tifosi del Partizan
Belgrado:
Per
entrambi, R.I.P. Come
vedremo tra poco, non siamo molto lontani da quel che accade in Russia: S.O.S.
Taranto: "Con
un comunicato in diretta tv la Curva Nord conferma quella che era una nostra
anticipazione: non essendoci le condizioni minime per fare tifo perché
vessati da multe e diffide (una pioggia quelle in arrivo e non ancora notificate)
si prenda atto della realtà mortificante in cui, a Taranto, vengono
meno le condizioni minime per fare tifo. La
Nord abdica e consegna gli abbonamenti sottoscritti al presidente D’Addario. Una
decisione dolorosa che rispettiamo. Una scelta difficile ma coraggiosa,
condivisa e maturata in piena consapevolezza, coerenza e onore. Adesso
tocca alla città fare la sua parte: smuovere le coscienze intorpidite
dalla tv, rendere manifesto un disagio avvertito anche dai tifosi cosiddetti
“normali” nei confronti dell’applicazione “sudamericana” delle locali forze
dell’ordine, tempestare di e mail e fax di solidarietà alla curva
le redazioni dei giornali affinché il dibattito in corso sui siti
ematici dei tifosi siano pubblici e sempre più condivisi. La
Nord ha dato tanto in passato alla città di Taranto: adesso è
la città che deve darsi una mossa solidarizzando fattivamente con
quei ragazzi che con abnegazione e sacrificio sostengono il nome della
nostra città ovunque. E non fermarsi. Non
bastano, infatti, le blande dichiarazioni di Sindaco e Presidente della
Provincia. Non bastano due righe su un giornale o un approfondimento televisivo.
Si può e si deve pretendere di più, coinvolgendo ed ampliando
il dibattito anche e soprattutto con chi il confronto lo rifugge perché
non risponde a nessuno delle proprie azioni vessatorie di stampo sudamericano. Parliamo
di questo “caso Taranto”, unico in tutto il panorama sportivo italiano. In
questo momento avvertiamo – fortissimo – il disagio e lo scoramento dei
ragazzi dei gruppi. Mai come adesso è importante far sentire loro
la vicinanza della città; così come sono stati stigmatizzati
gli errori del passato, con maggiore foga e irruenza dobbiamo far sentire
loro quanto è vitale il loro supporto per le fortune del nostro
Taranto. Nella
passata stagione raccogliemmo dei fondi per coprire parzialmente quelle
vergognose e “scientifiche” multe. Perché a pagare – guarda un ò
– sono sempre gli stessi. In questa stagione bisseremo l’iniziativa con
un’iniziativa simpatica che renderemo pubblica a breve. Ma la nostra non
può essere un’iniziativa isolata. Deve ampliarsi e per far ciò
è necessario il contributo fattivo di tutti. Con ogni strumento
necessario, in base alle proprie possibilità. Una
volta accertata la solidarietà e la vicinanza della città
sarà necessario un confronto franco su tutti i fronti con gli ultras
che devono necessariamente aprirsi maggiormente dalle loro legittime posizioni
intransigenti. Ma questo è uno step successivo: questi ragazzi avvertono
il peso della solitudine. Tocca alla tifoseria, questa volta, incitare
la Nord a far tornare il ruggito che tutt’Italia ci invidia. Alla faccia
di chi cerca subdolamente di affossare una delle tifoserie più passionali
d’Italia. AVANTI
CURVA NORD " S.O.S.
San Benedetto del Tronto: "sono
sempre io, Daniele, da San Benedetto del Tronto. Non
sò se l'hai saputo, ma domenica scorsa ci hanno vietato la prima
trasferta di questo campionato. Appena
uscita la notizia siamo rimasti tutti un pò scioccati: quest'anno
ci aspettavamo il divieto per alcune trasferte contro delle rivali, ma
la Maceratese, chi li ha mai visti, chi li ha mai considerati! Alcuni dicono
sia per alcuni fatti accaduti nella trasferta prima, altri perchè
noi Sambenedettesi siamo gemellati con i Civitanovesi, storici rivali dei
maceratesi. Bho non l'abbiamo proprio capito, fatto stà però
che parlando con il mio gruppo di amici da stadio, non c'è stato
alcun dubbio riguardo la nostra presenza in questa trasferta vietata. Fino
alla domenica stessa non sapevamo quanti ne saremmo potuti essere a "sfidare"
il divieto, pensavo pochi, ed infatti è stata con grande sorpresa
quando siamo arrivati allo stadio, che abbiamo trovato un centinaio circa
di altri Sambenedettesi. Abbiamo ripreso le speranze, convinti che visto
il numero ed il fatto che occupavamo l'unica strada di accesso ai distinti(settore
che contiene sia i tifosi di casa che gli ospiti), la polizia avrebbe lasciato
andare e ci saremmo potuti accomodare sui gradoni, pagando il dovuto biglietto.
Ma invece a vietarci l'entrata c'era una fila di poliziotti in asetto antisommossa,
tra i venti ed i trenta elementi, irremovibili, CHE CONTROLLAVANO A CHIUNQUE
ENTRASSE LA CARTA D'IDENTITA PER VERIFICARE L'EFFETTIVA RESIDENZA NELLA
CITTA DI MACERATA! Roba da matti, in uno stadio da 3'000 posti, con i tifosi
di casa che saranno stati si e no circa 400 unità, con i biglietti
che sembravano quelli dei cinema, la polizia controllava la carta d'identità
ad ogni persona che doveva arrivare al proprio settore. E ne sono successe
di cotte e di crude: un signore anziano tifosissimo della maceratese e
con il biglietto già in mano, non è stato fatto passare perchè
aveva residenza a Villa Potenza, paesino a 3-4 chilometri da MC, stessa
sorte per un signore nato sempre a Macerata ma che per motivi di lavoro
ha residenza a Pesaro! Era incedibile. Ma ancora più incredibile
è stato il passaggio degli Ultras Maceratesi affianco a noi, non
un insulto, non una manata, niente di niente: in fin dei conti non abbiamo
mai avuto problemi con loro, quindi non c'era il motivo per cui creare
disordini! Però, la trasferta era stata vietata per un elevato rischio
di scontri con la tifoseria locale! Mentre
la partita era già iniziata, noi stavamo ancora in strada, controllati
dalle telecamere dei poliziotti, iremovibili sulle loro decisioni. Fortunatamente,
il nostro gruppetto ed una quindicina di persone siamo riusciti a posizionarci
su una collinetta da cui si intravedeva la partita, con il benestare della
Digos che ci ha tenuto sott'occhio per tutto il tempo, mentre gli Ultras
hanno deciso di andarsene sfilando per le vie di Macerata intonando qualche
coro. Per
dovere di cronaca la partita è finita 0 a 0, con 3 rigori che non
ci sono stati assegnati, e con un presidente, il nostro, infuriato, che
ha sparato a zero contro la lega: lui la motivazione al divieto di trasferta
l'ha trovata, alla stampa ha detto che noi tifosi non siamo potuti entrare
perchè altrimenti la partita non sarebbe finita al 90', ma sarebbe
proseguita con una caccia all'arbitro ed ai suoi collaboratori, e fà
riflettere tutto ciò, non sembrano accuse sparate a caso... E
pensare che in queste categorie immaginavo un calcio più basilare,
più vecchio stampo, senza imbrogli ma solo con la voglia di giocare
e vincere, ed un ambiente allo stadio molto più libero, più
elastico, senza troppa polizia e senza troppi controlli. Invece non è
cambiato niente, proprio un bel niente! Un
saluto da San Benedetto! Daniele ps= ti ho allegato due foto a riguardo...
Fuori
dallo stadio in attesa del nulla
Corteo
finale
S.O.S.
Angri: "Ciao Lorenzo,non so se ne sai già
a conoscenza. Domenica 27 ad Angri in occasione della partita di serie
D girone H tra Angri-Francavilla gli ultras di casa avevano deciso di realizzare
una protesta pacifica con volantini e striscioni contro la tessera del
tifoso.Sono giunte notizie che i tutori del (dis)ordine hanno sequestrato
il materiale e minacciato gli ultras di non realizzare la protesta. Giunge
una notizia imprecisata che un tifoso sia stato picchiato dalle fdo ed
è di oggi la notizia che sono stati notificati due daspo,credo per
un anno,con la motivazione di striscione irriguardoso ai danni del ministro
(sullo striscione c'era scritto no alla tessera). Vorrei
che mettessi in risalto questa notizia. Se non sbaglio sino ad ora non
si era sentito di diffidati a causa di proteste anti tessera. E'
inoltre risaputo che nella cittadina salernitana negli ultimi tempi ci
sia stata una forte represione e restrizione verso i gruppi organizzati
che hanno portato gli stessi a sciogliersi e ad autosospendersi. Un saluto
Marco". Da
Ravenna: "Ieri
(28/9) ultras di di Bologna, Ravenna, Parma, Geno(v)a, Fano, Fermo, Jesi,
Fortitudo hanno protestato sotto le torri di Bologna contro l'arrivo
di Maroni, invitato d/all'università (giurisprudenza, poi
spostato nell'aula magna) per una pagliacciata sullo sport e sulla
sicurezza che valeva 8 crediti formativi a chi gli batteva le mani.Una
50ina di persone in presidio dietro uno striscione (NO alla tessera
del tifoso). Tantissimi i volantini distribuiti e tantissime le persone
che ci hanno chiesto cosa stavamo facendo. Il
99% ci ha dato ragione e addirittura si è incazzato pensando alle
stronzate che fino adesso ha sentito in tv o letto nei quotidiani! Trovi
un resoconto (giusto per te, per capire com'è andata) poi due
foto e un filmato (ne trovi altri su repubblica o su indymedia che
puoi tranquillamente usare/distribuire) su www.ravenna1913.org
Ciao e grazie per quello che fai. No alla tessera del tifoso info@ravenna1913.org Reggio
Calabria: Il
DASPO al presidente dell'Akragas suscita qualche interrogativo: "e
il daspo al presidente del milan che ha detto che Mangano
era un eroe ?" Direttamente
dall'Uruguay, Mikael mi manda la foto di questo anziano signore del Nacional
con una torcia in mano, reato definito "grave" dal Ministro dell'Interno
Maroni. Una
e-mail di Gianluca: "Ciao Lorenzo, ho appena
dato un'occhiata ai tuoi aggiornamenti. In pratica, da quanto ho capito,
se non sono abbonato o non ho un amico abbonato che mi possa comprare un
biglietto per assistere alla partita col Napoli, non potrò vederla.
A maggior ragione perchè non sono della provincia di Roma e quindi
non saprei neppure dove eventualmente comprarlo. I miei complimenti a sti
stronzi! E a questa società che dovrebbe almeno esercitare il diritto
di difendere i propri tifosi! AS ROMA(società) (snip)!
Perdonami Lorè, ma sto davvero incazzato! Questi non si meritano
nulla! Per
non parlare dello stadio Franco Sensi... AGOSTINO DI BARTOLOMEI, altro
che franco sensi. Ti saluto, Gianluca". Sempre
su Roma/Napoli: Roma-Napoli:
biglietto solo se si conosce un abbonato Ulteriori
restrizioni da parte della Prefettura di Roma per le modalità di
vendita dei biglietti per Roma-Napoli, in programma domenica prossima.
Oltre agli abbonati, i tifosi della Roma potranno acquistare i tagliandi,
soltanto per i residenti nella provincia di Roma, previa presentazione
di una fotocopia del documento di identità e con un abbonato che
si presta da garante. La chiusura della vendita dei biglietti è
prevista alle ore 19.00 del giorno precedente la gara. Lorè
ormai stanno a delirà... senza parole!" Sullo
stadio: "Non
voglio questo stadio.....non voglio spalti attaccati al campo....non voglio
vivere lo stadio 7 gg su 7....non voglio questa presidenza.....non voglio questo
sindaco....non voglio questa presidenza regionale....non voglio che le
mie domande debbano essere fatte da pappagalli e grilli parlanti vestiti
da giornalisti.....voglio
solo che te ne vai......rosella sensi vatteneeeeeeeeeeeeeee (snip..snipp...snip..snip....snipp....snip
snip snip....e poi snip!!!!!!) ciao lorè grazie per lo spazio". Per
finire, aggiunte alcune belle foto di Palermo/Roma.