"Le
leggi inutili indeboliscono quelle necessarie"
(Louis
C. Montesquieu)
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Se
volete avere notizie su locali,
concerti
e musica a Roma
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"
AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA
DI
BELLO NEL MONDO"
Johann
Joachim Winckelmann, 1756
(archeologo
e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica)
"Non
per guadagnar ma per amor del gioco"
QUELLI
CHE SIAMO
*
LA
GIUSTA DISTANZA
*
NON
DORMO
*
IO
STO CON GLI ULTRAS
|
Radio
Città Aperta 88.90 FM
tutte
le maledette domeniche dalle 19 alle 21
|
Il
sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco
dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo
le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore,
salvo
imprevisti.
"Non
sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà
cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
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"Una
volta nel gregge,
è
inutile che abbai: scodinzola"
(Anton
Cechov)
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|
NO
ALLA TESSERA DEL TIFOSO
|
Come
sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare
AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters
trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della
Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it,
che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/
ed
è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di
creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto,
facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza
e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui
siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno
2010)
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In
giallo, quello che scrive il webmaster
|
In
giallo oro, le vostre e-mail
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In
bianco gli articoli di giornale ed altro.
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1°
novembre 2010: inserita le pagine di Torino/Roma
1965/66 e di Lazio/Roma 1965/66. Nella
stagione 1965/66 inserite anche 6 foto di Roma/Catania.
Aggironamenti un po' a rilento per via di problemi con la linea fastweb.
Non posso per il momento rispondere alle e-mail, anche se le ricevo.
31
ottobre 2010: e-mail: "ciao
lorenzo ieri militello ha descritto in maniera esaustiva cosa sta accedendo
con la tdt.il servizio io puoi trovare qui,in attesa che magari sia messo
pure su you tube http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2010_10_mili30.flv
*
Pare
che all'Olimpico ieri ci sia stata la guerra:
ROMA-LECCE,
Daspo per 27 tifosi
"Quasi
100 tifosi ospiti identificati e daspo per 27 di questi, sequestrata una
bomba carta, 7 petardi, 3 fumogeni e un asta di ferro. Questo il bilancio
dei controlli per la partita Roma-Lecce disputata ieri messi in campo in
sinergia da Polizia e Carabinieri. Alla fine del primo tempo 4 persone
hanno lanciato un petardo sul campo da gioco (come
fanno 4 persone a lanciare un petardo lo sa solo Dio).
Tutti, ripresi dal personale della Questura preposto al sistema di videosorveglianza,
sono stati poi bloccati e identificati all'uscita. Per loro è scattata
la denuncia per lancio di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni
sportive. Per tutti il Questore di Roma ha anche adottato il Daspo. Daspo
e stessa denuncia anche per un altro tifoso leccese, immortalato mentre
accendeva un fumogeno nello stadio. I 97 tifosi ospiti sono stati identificati,
accompagnati negli Uffici di Polizia e ascoltati anche in relazione al
danneggiamento del treno denunciato dal personale di Trenitalia all'arrivo
del convoglio alla Stazione Termini. A carico di tutti è stata redatta
informativa di reato all'Autorità Giudiziaria. Gli agenti hanno
poi accompagnato alla stazione, per il rientro a Lecce, 23 supporter dei
97 fermati, a bordo di bus Atac.
I
tifosi sono saliti sul treno rifiutandosi di comprare il biglietto, determinando
la mancata partenza del convoglio. Le forze dell'ordine allora li hanno
fatti scendere e il treno è partito. Mentre questi venivano accompagnati
al posto di polizia, altri 4 hanno tirato il freno di emergenza interrompendo
la marcia del treno. A quel punto è stato disposto l'accompagnamento
di tutti negli uffici della questura, dove i provvedimenti di daspo sono
stati aggravati".
*
Da
"Newsnotizie":
Vergogna
Derby capitolino: in Tribuna Tevere solo donne, Over 60 ed Under 14
Che
in Italia si rasentasse da tempo il ridicolo in materia di ordine pubblico
durante le manifestazioni sportive era ormai da tempo sotto gli occhi di
tutti ma che si arrivasse al punto di vietare l'accesso in uno stadio secondo
l'età ed il sesso era forse impensabile anche per i più pessimisti.
Invece è esattamente quello che accadrà allo Stadio Olimpico
di Roma il 7 Novembre in occasione del derby Lazio-Roma.
Andiamo
per ordine: inizialmente la Lega aveva decretato, in accordo con il Ministero
dell'Interno, che la stracittadina si giocasse alle ore 15 anzichè
alle 20,45. Dal canto loro Osservatorio e Casms avevano già preannunciato
che avrebbero preso decisioni drastiche per l'accesso al settore di Tribuna
Tevere, quello dove di solito avviene qualche contatto tra le due tifoserie.
Inizialmente si era anche vociferato di un derby in cui potessero accedere
i soli possessori di Tessera del Tifoso, cosa che già di per se
appariva assurda ed immotivata. Ieri invece è arrivata la decisione
ufficiale: sarà aperto a tutti l'ingresso alle due curve ed alla
Tribuna Montemario mentre per accedere in Tribuna Tevere, udite udite,
ci vorranno i seguenti requisiti: tessera del tifoso e vendita libera per
ragazzi al di sotto dei 14 anni, donne ed Over 60. Se il Signor Mario Rossi
quindi compirà l'8 Novembre i suoi 60 anni può scordarsi
il derby, stesso discorso per Claudio Verdi che proprio il 6 Novembre compie
15 anni. Oltretutto perchè le donne si ed i maschi no? Cartesio
direbbe: Sogno o son desto?
Rischia
così di crearsi un precedente a dir poco preoccupante per il nostro
paese. La domanda è la seguente: è possibile impedire a dei
cittadini italiani di accedere in un luogo pubblico in base al sesso ed
all'età? La risposta sta nell'articolo 3 della nostra Costituzione:
Tutti
i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È
compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale
del Paese.
Con
questi presupposti come facciamo ad essere certi che tra uno, cinque o
dieci anni lo stesso criterio non venga usato in altri campi della nostra
vita quotidiana? Penso che non occorra essere poi così illuminati
per comprendere che queste sono decisioni che vanno ben oltre il mantenimento
dell'ordine pubblico durante una partita di calcio che, tra l'altro, dal
1927 all'Aprile 2010 si è sempre giocata con la presenza di entrambe
le tifoserie e, non si scandalizzino i più morali e pudici cronisti
di questo paese, ma gli incidenti avvenuti lo scorso anno nella tanto temuta
Tribuna Tevere prima che ai tifosi sono da imputare a chi ha gestito quell'avvenimento.
Ricordiamo infatti la totale assenza di un cordone di agenti quando gli
incidenti ebbero inizio e la presenza invece di qualche decina di steward
spauriti che (giustamente) non ebbero la voglia di rischiare le botte per
25€. Come la mettiamo? Lega, Ministero degli Interni ed addetti ai
lavori tanto decantano il modello inglese giusto? Bene, siamo tutti d'accordo!
Ma impedire ai tifosi di accedere allo stadio preventivamente e sempre
preventivamente schedarli con una card che da inizio stagione sta solamente
contribuendo a creare disordini e caos negli stadi italiani (vedi ultimi
incidenti a Bologna nella curva San Luca tra bolognesi e juventini non
tesserati), oppure chiudere settori ospiti vietando le trasferte non sembra
neanche lontanamente modello inglese (alzi la mano chi di voi ha mai sentito
o saputo di trasferte vietate in Inghilterra o di accessi discriminati
in base a sesso ed età) ma più verosimilmente repressione
da stato di polizia, in stile Cile di Pinochet. Troppo facile chiudere
le autostrade per evitare gli incidenti, molto più difficile, e
costoso, diffondere una cultura di "cività stradale".
Così
anche noi, nel nostro piccolo, assisteremo al primo apartheid all'italiana
(in fondo il concetto è lo stesso no?). E nessuno si scordi che
lo stadio non è una zona franca ed astrusa dalla vita comune, ma
un semplice laboratorio nel quale durante questi anni si sono sperimentate
forme di repressione poi esportate nella società civile. Tornelli
e Tessera per gli anziani bisognosi docet...
30
ottobre 2010 (sera): in linea le foto di Roma/Lecce.
TAGLIENTE
1- MARONI 0
Il
Questore di Roma disapplica, come moltri altri questori, le direttive di
Maroni e fa entrare gli ultras del Lecce senza tessera del tifoso nel settore
ospiti.
Comunque
sia, i tifosi del Lecce sono stati trattenuti dentro lo stadio fino alle
23.00 perché il Questore Tagliente voleva sapere chi aveva acceso
le due torce nel settore e lanciato il bombone. In assenza di riscontro,
pare abbia diffidato qualcuno a casaccio.
E-mail:
"Ciao
Lorenzo sono Giorgio di Prati. Dopo 10 lunghi anni di militanza in curva
sud quest’anno ho deciso di abbandonare lo stadio per i motivi che tutti
conosciamo. E’ stata una decisione sofferta e dettata dal mio spirito ribelle
che mi rende sempre più orgogliosamente un uomo libero. Il prossimo
7 Novembre abbiamo la grande occasione di voltare le spalle a questo calcio
che non ci merita più.
Lasciamo
vuoto il seggiolino dello stadio e riempiamo di passione la zona antistante.
Tutti all’Obelisco".
Altra
mail: "ciao lorenzo,complimenti per la
vera informazione che ogni volta dai sul tuo sito...
leggevo
oggi i metodi d'acquisto nel 2010 dei biglietti di roma-fiorentina... praticamente
5 minuti di lettura per regole e metodi d'acquisto...
ogni
età un biglietto differente... ed alcune ricevitorie biglietti speciali
che da altre parti non si possono fare,ad esmpio per gli
invalidi
e gli under 14,dove è possibile solo negli as roma store.... media
spettatori as roma 25.000...
ripenso
agli anni 80,quando mio padre la domenica mattina decideva di portarmi
allo stadio...scendeva in edicola e sul corriere dello sport
c'era
il trafiletto della partita con prezzi e metodo d'ascuisto presso i botteghini
dell'olimpico... panino e via allo stadio...
ricordo
un roma-verona con incidenti fuori lo stadio...ma al botteghino fila per
acquistare i biglietti...media spettatori as roma 60.000
tifo,colore,gioia
nell'andare con mio padre all'ultimo minuto,gioia nell'entrare allo stadio
anche se fuori c'era stato qualche incidente...
che
brividi...che emozioni... che dio benedica quei momenti... e che dio benedica
i miei ricordi che ancora mi fanno sorridere nel pensare
al
divertimento che si provava ad andare allo stadio.... le vecchie maniere
non moriranno mai dentro di noi...
ciao
lorenzo, andrea... CAMILLA GIALLOROSSA!".
Ieri
allo stadio per leggere le modalità di acquisto per Lazio/Roma ci
hanno messo 10 minuti! Nessuno ci ha capito nulla! Questi devono fare uhn
decreto legge per vendere i biglietti per una partita!
Ricevo
e pubblico: "Stremato dall'emozione e da
una bronchite che non mi da tregua, voglio comunque FISSARE con questo
strumento alcuni pensieri, alcune situazioni vissute oggi.
No,
stavolta non è una storia "mia" in particolare. Anche se mi ha visto
tra i protagonisti di quel che a fine primo tempo di Roma-Lecce, nell'anno
domini 2010, ha forse segnato una svolta (lo spero nel profondo) nella
storia del tifo recente della Curva Sud. Oggi racconto quello che ho visto
riflesso in tanti.
E'
stato come rispondere ad un istinto primordiale. Un impeto interiore irrefrenabile
nel dar seguito ad un amore, ad un DOGMA che c'è in me da quando
m'hanno fatto romanista. Ventidue anni di Curva Sud da abbonato, il ventitreesimo,
questo, da NON PRIVILEGIATO, sono li a testimoniare il mio attaccamento
a quello che realmente ritengo essere un CREDO. Insieme a me, tante facce
amiche, altrettante sconosciute. Tante segnate dal tempo, dalle battaglie,
che non devono per forza essere state cruente, di scontri o di cariche.
Semplicemente battaglie di idee, di MENTALITA', di voglia di essere l'estremo
sostegno di una fede di un qualcosa che TUTTI indistintamente AMIAMO e
che chiamiamo ROMA.
L'aver
deciso di compattarci, soprattutto noi VECCHI, di unirci, di far gruppo
e virtù, a prescindere da dove si fosse stati fino a pochi secondi
prima della fine del primo tempo, è stato più che altro rispondere
AD UN ISTINTO, che impone, nel momento del bisogno (mai come ora viste
le sorti tecniche della squadra) di fare QUADRATO e di SCHIERARSI.
Nessuna
voglia di protagonismo particolare. Semplicemente, non si poteva andare
avanti così, con una CURVA MORTA, con l'elettro cardiogramma piatto.
Senza cuore, senza dignità....
Via
le remore, via gli indugi..un'occhiata, due parole... TUTTI SOTTO!
E
attenzione, NEL MASSIMO RISPETTO, per quel che mi riguarda, di chi sotto,
nella parte bassa della curva, già c'era e si dannava l'anima per
animare una curva spenta, sull'orlo della morte definitiva.
Certo,
la squadra serve a creare entusiasmo. Coi risultati, col gioco, la curva
riesce ancora a dare CENNI di potenza... ma ora, da troppo tempo, sembra
essere questo un ricordo sbiadito, di tanti, troppi anni fa.
Ora
era il momento di spendersi, di mettersi in prima persona a dare esempio,
a fomentare, a RIANIMARE un corpo esanime, la curva, che subiva... sbattuta
di qua e di la senza capo ne coda, cori che salivano disordinati, senza
compattezza, due tre per volta. Una curva senza identità, rovinata
dalla tessera di Maroni, in balia di un momento tecnico della squadra ASSURDO,
che stava precipitando nell'oblio. Per me e per tutti quelli che come me
ritengono la SUD un TEMPIO, questo non è AMMISSIBILE!!! BASTA! BASTA!
BASTA!
E'
un messaggio, quello che s'è voluto dare stasera, che è indirizzato
a tutti coloro che oggi la popolano, la Curva. A prescindere se in tasca
hanno come me "solo" il biglietto della partita (che poi ho pensato di
sventolare per protesta e me so venuti dietro in tanti...) o quelli che
in tasca hanno l'abbonamento. Se la curva non canta è perchè
ci sono troppe voci latitanti....e non sono SOLO quelle dei "privilegiati"!
Nei
vecchi tempi andati, la SUD è sempre stata un punto di riferimento.
ANCHE E SOPRATTUTTO nei momenti di magra calcistica. Nei momenti bui della
Rometta anni '70 o di Ciarrapico o delle gestioni Sensi in cui ci si è
trovati ad un passo dalla B. Troppo facile e troppo comodo sentirsi LEONI
nei momenti di gloria. La GLORIA, quella vera, passa soprattutto da qui.
Da quello che si sa fare e si PUO' fare, nei momenti bui.
Chiedo
RISPETTO a tutti, tesserati e non, ultras veri o presunti, semplici tifosi
appassionati, persone di passaggio..per quello che è il NOSTRO TEMPIO.
La politica, i soldi delle TV, le gestioni societarie abiette che del tifoso
se ne infischiano e pensano solo a lucrare (17 euro Roma-Lecce....) NON
POSSONO, NON DEVONO PROFANARLO. In Curva ci si va per cantare, per stare
vicini alla squadra e, quando serve, a farla riflettere financo contestandola.
MA MAI E POI MAI DOVRA' PASSARE L'INDIFFERENZA!
In
questa porca vita abbiamo sempre meno spazi di aggregazione, di condivisione
REALE, al di la di questo cazzo di Facebook che pure io sfrutto. Uno degli
ultimi, se non l'ultimo, è la curva. Io e gli altri ci siamo
mossi per difenderlo sto spazio. Per difendere un sentimento, un'idea,
una voglia di stare insieme DIFFERENTEMENTE da quello che vorrebbero imporci.
Noi siamo capaci di spinte MORALI che costoro, avvelenati e drogati dal
potere e dal denaro, NEMMENO SI SOGNANO. Alle nuove generazioni, che troppo
spesso e troppo facilmente si perdono dietro a mode futili e per nulla
costruttive, vorremmo lasciare un consiglio, una indicazione. Non siamo
chissà quale autorità morale, e non abbiamo patenti particolari
per volervi indurre in un cambiamento forzato dei vostri atteggiamenti.
Vi vogliamo solo far riflettere.
Se
non difendete i vostri spazi, ve li portano via. Vi annullano come persone,
vi svuotano della vostra dignità.
Ragionateci
su. Converrete con noi, ormai vecchi e logori, che per talune istanze è
doveroso combattere. Se non volete unirvi, vi chiediamo solo RISPETTO!
A voi, che non cantante che venite per moda, acchitti già per la
serata in discoteca (oggi era di sabato...) che non rispettate e fischiate
i nostri cori, che non condividete il nostro dogma, chiediamo semplicemente
di non osteggiare la nostra fede. Legittimamente, se desiderate vedere
la partita, farvi una canna, pomiciare con la vostra donna, ubriacarvi...ecco..spostatevi
da una parte...nessuno vi dirà nulla. Lasciateci solo il nostro
spazio, la nostra DIGNITA', la nostra ILLUSIONE ROMANTICA.
Su
quella balaustra, oggi, si sono affacciati almeno...ALMENO... 35 anni di
storia della CURVA SUD. Pensavamo che non dovesse più accadere.
Gente come noi, ormai pronta per la "pensione" da curva, diversissima nella
sua composizione, se presa singolarmente, per credo politico, esperienze
personali, formazione culturale, mestieri e ceto d'appartenenza, dovesse
prendere in mano la situazione così apertamente. Se si è
arrivati a questo evidentemente gli errori e le colpe ricadono anche su
noi "vecchi". Quello che però ci ha sempre caratterizzato è
che noi siamo GENTE SEMPRE UNITA NELLA FEDE ROMANISTA. Ebbene, si
sappia: oggi s'è scritta forse una pagina fondamentale nella storia
della nostra Curva. Oggi il sentimento di un popolo è RISORTO, forte,
intenso, come il mare che si ingrossa e tracima, come una scarica elettrica
che rianima un cuore fermo.
OGGI
IL CUORE DELLA CURVA SUD E' TORNATO A BATTERE!
AVANTI
ULTRAS!".
30
ottobre 2010: altri problemi con internet.
Le foto di Roma/Lecce saranno on line
un po' a rilento in serata.
Entriamo
in clima derby. Evidentemente il Prefetto non ha ben riflettuto.
"Nel
giorno del trentaduesimo anniversario della morte di Vincenzo Paparelli,
ecco il Casms partorire una vendita dei biglietti a dir poco discutibile
per la stracittadina del 7 novembre. Tutto libero nelle curve, con una
deroga alla legge (quale legge?)
che prevede l'acquisto del settore ospiti ai soli possessori della tessera
del tifoso. Vendita libera anche in Monte Mario. Vero e proprio caos in
tribuna Tevere, settore in cui di solito vengono a contatto le due tifoserie.
Ebbene, per evitare gli scontri arriva la discriminazione per sesso ed
età: se sei avanti con l'età o sei una donna allora tutto
ok, altrimenti resti fuori. Giusta la possibilità per gli abbonati
in Tevere dei due club di accedere, così come quella che privilegia
under 14 e disabili. Molto iniqua, al limite dell'incostituzionalità,
la scelta di far entrare senza limitazioni gli over 60 e le donne. Rapido
calcolo, la tribuna contiene 19 mila spettatori, poco meno di 4 mila sono
gli abbonati laziali compresi quelli di sud e distinti est che saranno
spostati. Altrettanti quelli della Roma che potranno acquistare il tagliando:
totale 8 mila spettatori con l'aggiunta di over 60, donne e under 14 che
molto difficilemente satureranno il settore. Un derby con ampi spazi vuoti
sugli spalti, una cartolina desolante per la città.Perdipiù
in tribuna Tevere non potranno accedere i possessori della tessera del
tifoso. Perchè le donne sì e gli uomini no? Perchè
chi ha compiuto 60 anni sì e chi magari invece li compie il giorno
dopo no? Senza dimenticare il danno economico che avrà la Lazio
adesso e la Roma nel derby di ritorno. Ma questo aspetto passa in secondo
piano rispetto ad una Tevere che si annuncia semivuota. Oggi con la prelazione
per gli abbonati dovrebbe partire la vendita, ma ci sono ancora parecchi
punti interrogativi".
Quindi
pure chi ha la TdT non può entrare in Tribuna Tevere! Da ridere!!!!
*
Blasco:
"Tribuna
Tevere riservata a:
-
ragazzini fino a 14 anni
-
signori dai 60 anni in su
-
appartenenti al gentilsesso
Che
dire? Dopo le discriminazioni territoriali, adesso anche d'eta` e di sesso!
E
se un ragazzino di 15 anni vuole andare allo stadio? E se un uomo di 59
anni vuole andare allo stadio?
Se
10 anni fa (non un secolo fa) fossero stati adottati questi provvedimenti
prima di un derby sarebbe scoppiata la guerra civile.
Io
continuo a restare fuori, il derby degli amici di Maroni non mi interessa
nemmeno un po'".
Ancora:
"Ciao
Lorenzo, secondo me al derby dovremmo restare tutti fuori..Curva Sud e
Curva Nord.. e
dare
a Maroni, televisioni, Lega, ecc. lo spettacolo che meritano. Fabrizio".
Direi
che sono d'accordo. Ma non a casa. Fuori.
*
Spiati:
"Ciao
Lorenzo, sapevamo gia di essere controllati in pieno stile Orwelliano senza
nessun tipo di tutela della privacy, bhè adesso la notizia è
diventata ufficiale http://espresso.repubblica.it/dettaglio/la-polizia-ci-spia-su-facebook/2137277
la
cosa piu incredibile è che questo controllo può essere effettuato
su tutti i profili anche se non ci sono indagini in corso per reati commessi
dagli utenti...ma è legale lorè? e poi una riflessione: nessuno
ha mai fissato un limite tra quello che è il controllo per ragioni
di sicurezza e quello che poi prende le forme di un controllo/repressione
di massa indiscriminato, questo da ampio margine e termini di giustificazione
ai "tutori" dell'ordine per infiltrarsi a piacimento nella vita di ognuno
di noi con tutti i mezzi che loro ritengono opportuni per avere un controllo
sociale che ormai è diventato normalità non solo nei regimi
totalitari ma anche nelle cosiddette repubbliche del mondo che chiamiamo
civilizzato! Io lorè per fortuna lavoro in Africa e non ho facebook,
quando esco da lavoro nessuno sa mai dove sono e cosa faccio e non c è
manco una telecamera che mi riprende o la polizia che mi ferma in macchina
il finesettimana per farmi l'etilometro, non hai idea di quanto mi senta
più libero rispetto a quando sto in Itaglia...un saluto, Stefano".
29
ottobre 2010: il dissenso non è ammesso
in Italia:
"Lorenzo
il casms è riuscito a vietare la trasferta ai blucerchiati nonostante:
-
non abbiamo mai fatto alcun casino quest'anno;
-
idem i cesenati;
-
tra noi e i cesenati i rapporti sono distesi/sereni.
questa
credo senza dubbio sia la risposta di maroni alla lettera degli utc...
ed
è anche la risposta alla sorpresa in "serbo"...
ciò
è l'ennesima dimostrazione che:
1-
il dissenso non è accettato quindi viene censurato e imbrigliato
da ogni appiglio burocratico (succede già per alcuni giornalisti
specie in rai...)
2-
la tifoseria blucerchiata organizzata, in particolar modo gli utc, si stanno
comportando benissimo. dobbiamo continuare così perchè questa
rappresaglia (stile quella occorsa alla nazionale dopo le parole di De
Rossi) sancisce il loro malessere".
Al
riguardo, la Sampdoria tutela i suoi tifosi, chissà quando Rosy
dirà qualcosa per noi....:
"giovedì
28 ottobre 2010
L’U.C.
Sampdoria comunica che il Casms ha deciso, in data odierna, che in merito
alla vendita dei tagliandi per la gara Cesena-Sampdoria in programma domenica
31 ottobre 2010 non potranno assistere i tifosi ospiti della Sampdoria
perché "la vendita dei biglietti sarà vietata nelle loro
province" (escluso i possessori della tessera del tifoso). Sulla questione,
le parole del direttore generale Sergio Gasparin:
«In
attesa di comunicazioni ufficiali da parte della Prefettura di Cesena,
che chiarisca definitivamente la nota del Casms sulle modalità di
vendita dei tagliandi, ritengo che la decisione presa dall’Osservatorio
sia assolutamente intempestiva.
A
tre giorni da una gara, che a mio avviso non presenta nessun problema di
ordine pubblico, impedire adesso la trasferta ai nostri tifosi, con modalità
di rimborso ancora non definite non fa che ingenerare perplessità
sulla gestione delle gare da parte degli organi competenti.
Considerando
inoltre che con il ponte di Ognissanti parecchi nostri sostenitori avevano
organizzato visite di piacere in Romagna, mi sembra che questo provvedimento
sia tardivo e frettoloso.
Non
escludo che in tanti possano ugualmente recarsi presso l’impianto sportivo
cosa che mi preoccupa notevolmente in quanto potrebbero verificarsi problemi
agli accessi dell’impianto.
Mi
preme ricordare come i nostri tifosi in passato abbiano dato prova di enorme
civiltà e responsabilità, basta ricordare i 20mila tifosi
a Roma in finale di Coppa Italia e gli innumerevoli elogi ricevuti in quell’occasione
da più parti per il comportamento esemplare degli stessi.
Ho
evidenziato l’intempestività del provvedimento nelle sedi opportune
e spero vivamente che l’Osservatorio stesso possa rivedere al più
presto tale decisione».
Pensieri
di Livio:
"Ognuno
ha dentro di se la risposta, ognuno fa quello che sente di fare..... In
ogni ambito sociale o in ogni comunità ce chi è disposto
a barattare la propria coscienza con la scelta più semplice... ce
chi non si pone neanche il problema (ce la tessera? me la faccio e entro!).....ce
chi schifa il sistema e vuole combatterlo da dentro (compro il biglietto
e rovino la vita a chi ha dissacrato un luogo sacro).... Ce poi chi è
ancora più oltransita e non ritiene di
rendersi
complice mischiandosi con gente che non vorrebbe mai al suo fianco (resto
fuori)........ e credo ci sia anche una buona parte che non vede proprio
luce, stanca e schifata della situazione che ha proprio abbandonato il
contesto, sta a casa o dove vuole e solo quando vuole va, ma ormai non
è più il
suo
mondo perchè si ritiene tradito! Non è mai facile fare la
cosa giusta, talvolta basterebbe fare quello che il cuore ci comanda, mettere
in primo piano
quello
che ti stanno togliendo per riacquisure quella dignità e credibilità
che dentro ognuno di noi sta svendendo al peggior offerente....
Quanto
si è disposti a sacrificare del nostro per raggiungere la meta prefissa?
Credo
che in base a come ognuno di noi si risponde a questa domanda si potrà
quantificare l'impatto e la forza della contrapposizione alla reppressione,
reppressione
che anello dopo anello ci incatenerà al palo senza via di fuga.......
sta a noi decidere quando come e quale anello della catena
spezzare.......non
abbiamo bisogno delle chiavi del lucchetto abbiamo gia tutto quello che
ci serve.......una coscienza! Grazie per lo spazio e per lo
sproloquio!".
Luca:
"Ciao
Lorenzo, entrando in clima derby, ti invio l'indirizzo dal quale si possono
sentire le ultime dichiarazioni di E.Reja riguardanti la vita dello spogliatoio
bianco/blu/celeste/azzurro:
http://www.youtube.com/verify_age?next_url=http%3A//www.youtube.com/watch%3Fv%3DLZ_kik-WVao
A
presto, Luca".
Post
Parma/Roma: "domenica a ritorno da
Parma primo autogrill chiuso per motivi di sicurezza ...al ragazzo che
era con me chi si è fatto la tessera del tifoso gli ho detto"vedi...con
la tdt hai lo sconto del 15%negli autogrill...sfruttala!!!"
Viviamo
in un´era dello stadio virtuale. I nuovi tifosi nascono in un paese
globale, non hanno confini territoriali, scelgono in base a quello che
vedono e cercano il campione. Rosella Sensi
28
ottobre 2010: Bologna/Juventus, botte in curva
San Luca ma Maroni questi episodi non li conta. Non sono mai esistiti!
Ordine
pubblico in Serbia per Stella Rossa/Partizan: colore e calore sugli spalti
e nessun incidente. Maroni prenda nota.
http://www.youtube.com/watch?v=O9d41VVJNyI
E-mail:
"Caro
Lorenzo,Amici,Ultras,Tifosi,Tesserati,TesseratiUltras,Disertori di settori,TifosiUltrasTesseratiDisertori,
la
mia e una risposta all'email di andrea:dice che" la situazione CURVA SUD
secondo me è diventata imbarazzante..."allora secondo me,la situazione
era gia imbarazzante prima de sta famosa tessera e il fatto di cantare
con i" COMPLICI tesserati è uno smacco che la storia della nostra
curva non poteva permettersi e non doveva!!!"e solo un alibi per mascherare
una situazione che e gia precipitata anni e anni fa,e di smacchi ne ha
ricevuti anche di piu imbarazzanti la sud,che cantare con i tesserati esempio:
http://www.asromaultras.org/0809milanroma_milan2-roma3_striscione_defalchi.jpg
credo che sul tema smacchi non ci si altro d aggiungere,quindi la maschera
finalmente e venuta via.
"combattiamo
per noi e per il futuro delle nuove generazioni!!!" Non ne vedo il motivo
di lottare per gente che verra dopo di noi che fondamentalmente non gli
interessa nulla ,se voglio davvero lotteranno come abbiamo lottato noi
e chi prima di noi o come si suon dire AIUTATI CHE DIO TI AIUTA!"può
ritrovare forza e storia proprio ABBANDONANDOLA..."certo ora perche
la fatto un manipolo di tifosi giallorossi lo devono fare tutti,e magari
andare in un settore pieno di famiglie e creare tensioni su tensioni senza
un perche logico e magari andando ad imbruttire ad un padre di famiglia
che giustamente paga il biglietto per vedere la partita seduto rischiando
un daspo a gratis.noto con estremo dispiacere che i cori contro i tesserati
e la tessera vanno man mano diminuendo....!!!Vedi ti sei risposto
alla frase"combattiamo per noi e per il futuro delle nuove generazioni!!!"Se
non lottano loro perche dovremmo farlo noi per loro??? Sul Derby sento
tante persone che dicono "Rimanemo Fuori"o"Io Rimango Fuori"sono pronto
a scommettere che saranno tutti dentro!!!
Altra
mail: "Ciao Lorenzo ti sto scrivendo spesso
di questi tempi ma diciamo che il tuo sito mi da un punto di riferimento
quotidiano , soprattutto per il vedere le diverse voci di diverse realtà
che si oppongono alla tessera, e di vedere come altre persone agiscono
riguardo la famigerata carta.
Premessa
io allo stadio non ci entro (per ora) , e me ne resto fuori all'obelisco,
perchè sento questa scelta come dovuta. Per prima cosa non
voglio stare in una curva con tesserati(neanche li commento perche è
inutile, io penso che un ROMANO che si fa tesserare da un LEGHISTA andrebbe
espulso da Roma), e quei 2 euro in piu li trovo veramente infami, una vessazione
verso qualunque non possessore della tessera (se tu lo sai magari, sono
imposti dalla legacalcio o ce lo fa la cara rosella di sua volontà?
è una cosa che mi sono sempre chiesto), ergo non comprero mai un
biglietto che in quanto non tesserato dovrò pagare piu caro.
Per
coloro che dicono " si ma tanto la fuori so solo na 40ina" semo pochi qua
semo pochi la , beh o si entra , e si subisce le vessazioni imposti dal
caro ministro dell'interno, o si sta fuori , radio, birre, borghetti, torce
, pochi ma buoni, a divertirsi , aspettando che vengano tempi migliori
(magari a marzo cadono sti qua al governo e forse cambia qualcosa).
PERO
NON VE METTETE DAVANTI A SKY, PERCHE FATE SOLO IL LORO GIOCO.
e
comunque provate tutti a venire fuori all'obelisco, è ovvio che
se ognuno dice "tanto fuori so pochi è inutile aggregarsi" il nostro
numero non crescerà mai !! e comunque spero che al derby saremo
tantissimi dando una prova di valore in un momento cosi importante per
la stagione e la Roma, che ahimè, sta passando un po in secondo
piano vista la situazione attuale. Grazie di tutto Luca".
A
proposito di derby:
Sulla
base di campo testaccio ecco a voi "campo varmontone" Pè fasse dù
risate poco prima der derby e ricordà a sti burini da dove vengono!
"Trattore
acceso ovile chiuso
oggi
la lazie deve giocà
dentro
allo stadio de varmontone
tutte
le pecore che stanno a pascolà
sò
li burini delle campagne
e
pè la lazie vanno a tifà
pè
'nderby perso ma quante lagne
pè
er 5 a 1 state ancora a rosicà
Cò
Ballotta che sta già in pensioneee
Nesta
sanno tutti che 'nricchioneeee
poi
ce sta er ceco pavel nedved cò favalli e cò grandoni
pure
loro sò ricchioniiiii
poi
ce sta di canio capitanoooo
fa
er coatto ma è napoletanoooo
rocchi
pandev e gascogne l'imbriacone
cò
lotito che è 'ncojone
PAOLO
NEGRO Pè segnàààà
a
varmontone giù cor trattore
nessuna
squadra ce vorrà annàààà
ogni
partita 'na mietituraaaa
ogni
laziale e bono solo a pascolàààà
sei
nata prima, stai sempre a dì
ma
11 anni de serie B
er
tuo obiettivo solo gufàà
e
quanno vinci manco vai a festeggiàààà
quanno
che comincia la partitaaaa
ogni
burinotta se fa arditàààà
strilla
"forza lazie" a tutto spiano
cò
'npar de caciotte 'nmano
perché
c'ha er core paesano
questa
è la tua storia e nun è tutto
mamma
mia lazià quanto sei brutto
siete
li piu tristi e complessati
co'
mezza italia gemellati
ma
che sète nati a fà???
LAZIO
LAZIO VAFFANCULO!!!!!
Udinese/Palermo
Palermitani
non tesserati nella stessa tribuna degli udinesi
|
Parma/Roma
|
27
ottobre 2010: ho dei problemi con fastweb,
quindi ho qualche rallentamento negli aggiornamenti. Supplisco con mezzi
di fortuna. Era ovviamente previsto che il Ministro Maroni decretasse il
successo della tessera del tifoso. Era l'unica cosa su cui non avevo dubbi,
oltre all'ineluttabilità della morte quale termine della vita umana.
Come giustamente mi vien fatto notare:
"Su
un libro che ho letto sui mondiali in Argentina era riportata una scritta
fatta da chi si opponeva alla dittatura militare: “ci pisciano addosso
e la stampa dice che piove” Si adatta molto al nostro contesto".
Esatto.
La stampa, al 95%, è contenta così. Noi però facciamo
informazione, e ai giornalisti-velinisti che non hanno il coraggio di rivolgere
una sola domanda al Ministro leghista, ecco qui qualche osservazione.
LA
DISFATTA DEL VOSTRO DECRETO:
2°
lettera aperta al ministro degli interni Roberto Maroni.
Signor
Maroni,
eccoci
qui a scriverle la seconda lettera aperta, la seconda di quella che immaginiamo
essere una lunga serie...Dopo Italia-Serbia abbiamo ritenuto giusto portare
alla sua attenzione la chiara dimostrazione d' incompetenza dimostrata
da chi si fa garante dell' ordine pubblico (quindi lei per primo). Sia
sincero, non avete fatto una bella figura. Manco a farlo apposta, domenica
sera ci è stata servita un' ulteriore opportunità di dimostrarle
che quello che andiamo sostenendo non è assolutamente frutto della
nostra fantasia, anzi. La nostra Sampdoria giocava a Milano, contro l'Inter,
stadio Giuseppe Meazza. Noi, essendo non tesserati, abbiamo deciso di seguire
i nostri colori acquistando i tagliandi per il terzo anello rosso dato
che, come lei ben sa, il settore ospiti è OFF LIMITS per i tifosi,
come noi, senza tessera. Il programma "Tessera del Tifoso" d' altronde
parla chiaro, giusto? La circolare del 14.08.2009 firmata da lei stesso,
dichiara che "a decorrere dal 1 gennaio 2010 le società potranno
vendere o cedere a qualsiasi titolo i tagliandi riservati ai settori ospiti
esclusivamente ai possessori della tessera del tifoso". Fin qui tutto chiaro.
Allora sia così gentile da spiegarci come è stato possibile
che oltre 400 Sampdoriani NON TESSERATI, noi compresi, abbiano assistito
alla partita Inter-Sampdoria dal settore ospiti. Si, ha capito bene, settore
ospiti. Ma come, il settore ospiti non era riservato ESCLUSIVAMENTE ai
"possessori della tessera del tifoso"? Nella nostra incredulità
abbiamo anche provato ad ottenere una spiegazione, ma le risposte fornite
dagli "addetti alla sicurezza" sono state tanto sintetiche quanto patetiche;
"decisione presa dalla questura", "per motivi di ordine pubblico siamo
costretti a mettere tifosi tesserati e non tesserati nello stesso settore".
Fateci capire bene, non siete in grado di mantenere l' ordine e quindi
vi rimangiate tutto ciò che avete detto, scritto e firmato poco
più che un anno fa? Dové sono finiti i vostri proclami, le
vostre dure prese di posizione? Pochi giorni fa, lei stesso ha dichiarato
che la tessera del tifoso è "un programma che funziona, che porta
risultati e ci dà grande soddisfazione". Le dà grande soddisfazione
sapere che 400 tifosi senza tessera siano stati posizionati nel settore
ospiti del Giuseppe Meazza su disposizione della questura a dispetto della
stessa circolare che lei ha emanato? A noi, che non siamo ministri ma persone
semplici, tutto ciò appare a dir poco surreale e al limite del tragicomico.
Le ricordiamo che siete stati proprio voi ad imporci biglietti nominali,
posti numerati, ed entrate dedicate. Tralasciamo per una volta il fatto
che state rapidamente svuotando gli stadi (la verità è davanti
agli occhi di tutti) e mancando di rispetto ai fondamentali diritti di
qualsiasi libero cittadino Italiano. La verità è che noi
domenica abbiamo acquistato il biglietto per il terzo anello rosso (per
altro più caro di quello per il settore ospiti) e la vostra incompetenza
ha fatto si che fossimo "dirottati" proprio dove a priori non potevamo
andare per vostra stessa decisione. Sappiamo bene che non ammetterà
mai che la tessera del tifoso è chiaramente un fallimento, per lei
sarebbe uno "smacco" troppo grande da digerire, specialmente di fronte
all' opinione pubblica Ma, quanto meno, le chiediamo di farsi un bel esame
di coscienza e di guardare in faccia alla realtà: il vostro progetto
non è destinato a fallire, è già fallito.
Alla
prossima....
Ultras
Tito Cucchiaroni
*
Ancora:
"Pinuccio
Milli: avvocato penalista. Nel 1981 fondava con altri tre amici il gruppo
CUCN (Commando Ultrà Curva Nord) dando il via al tifo organizzato
a Lecce.
Da
sempre attento alle vicende giallorosse ed a tutto ciò che gli ruota
intorno.
Colgo
l'occasione e trovo spunto da un articolo apparso su lecceprima.it, ripreso
integralmente dal più noto sito ultras italiano (asromaultras.org)
per commentare e criticare lo stato delle cose a Lecce in ordine al tanto
discusso problema della violenza e dei devastanti effetti provocati dall'introduzione
della tessera del tifoso.
Tutti
hanno visto allo stadio o letto sui sopra menzionati siti, ma anche sul
nostro pianetalecce.it (ammirabile il pezzo di Diego Frigino), che domenica
in Curva Sud si è sfiorato lo scontro tra opposte tifoserie del
Lecce e del Brescia.
Premessa
sia il fatto che i tifosi bresciani, notoriamente (soprattutto a chi ha
il compito di organizzare il servizio pubblico di sicurezza) non stinchi
di santo e "nemici acerrimi" della tifoseria del Lecce, sparsi ovunque
nello stadio (in tribuna est, nel settore ospiti, nella sud inferiore e
superiore e addirittura in centrale) e soprattutto senza controllo e sorveglianza
adeguata, hanno cercato di vendicare un precedente storico di quasi vent'anni
orsono che li vide protagonisti sempre in curva sud in cruenti scontri
con i tifosi leccesi.
Questo
a Lecce lo ricordano tutti e se si fosse chiesto, prima della gara, al
primo tifoso della Sud a caso se avesse avuto piacere a stare al loro fianco
la risposta sarebbe stata "perché non ci stai tu?". Li capisco,
eccome. Stiamo parlando degli occupanti un settore tranquillissimo (la
curva sud) dove vengono fatti confluire i bambini con genitori al seguito
e le scolaresche indicate dal Provveditore degli Studi su convenzione con
l'Us Lecce Spa e non quindi di tifosi belligeranti e pericolosi.
Dall'altro
lato invece bastava vedere il video su lecceprima.it per capire chi fossero
coloro che erano venuti da Brescia. Gente devota allo scontro fisico e
pronta a creare, come in effetti poi è accaduto, panico e ansia
tra gli sprovveduti tifosi leccesi che non credevano ai loro occhi quando
vedevano il tifoso bresciano insultare, provocare, tentare di rompere il
cordone di 6 stewards, subito corroborato dall'arrivo di forze dell'ordine
in tenuta anti-sommossa. Insomma creare i presupposti per una giornata
di violenza.
Ringraziamo
le Forze dell'Ordine, per il loro efficace e tempestivo intervento, se
questo non è accaduto. Ma una domanda nasce spontanea. Ci voleva
tanto FARE PREVENZIONE MONITORANDO L'ARRIVO DEI TIFOSI BRESCIANI PER POI
CONVOGLIARLI COATTIVAMENTE NEL SICURO SETTORE OSPITI?
Mi
si obietterà ma il Ministro Maroni ha "previsto senza imporre in
forza di norma di legge" (perché di questo si tratta in quanto il
provvedimento dell'agosto 2009 indirizzato a Prefetti e Questori era un
mero provvedimento amministrativo quale una circolare interna e per questo
inottemperabile senza essere passibile di omissioni di atti di ufficio
o reati similari) che ai tifosi senza tessera deve essere impedito l'accesso
al settore ospiti.
Perché
allora il Questore di Milano (e non di Canicattì) vedendo orde di
tifosi iuventini sparsi a San Siro ha ordinato per ordine pubblico di fargli
dirottare tutti nel settore ospiti benché privi di tessera del Tifoso?
E come mai tale esempio è stato seguito da altri questori per casi
omologhi (i torinisti a Pescara, i varesini a Torino, gli stessi Bresciani
a Bari) ???
La
verità è sempre una sola. A Lecce si imita il modello Tagliente,
quello che prevede inflessibilmente il rispetto meticoloso (e per questo
oramai asfissiante ed insopportabile) di ogni cavillo giuridico-legislativo
(basterebbe rammentare le multe di 300 euro comminate ai soliti mirati
noti personaggi della Curva Nord "per essersi appoggiati alla balaustra
detto volgarmente cornicione nel solo intento di fare tifo (cit.)".
Ulteriore
riflessione. E ai bresciani che nel video erano tutt'altro che impegnati,
come i colleghi opposti, che sedere civilmente al posto assegnato saranno
comminate le multe?
Attendiamo
tutti impazienti sperando di non ritrovare il nulla così come accadde
al famigerato Lecce-Bari di tre anni fa allorchè i tifosi baresi
armati di bombe carta entrarono indisturbati in curva sud, appesero striscioni
offensivi e gettarono le bombe sui disabili senza che loro venisse torto
un capello benché a distanza di un anno, in conferenza stampa, gli
organi inquirenti replicarono a domanda di un giornalista "stiamo indagando"
(vedi video su salentowebtv.it)
Restiamo
speranzosi in attesa che venga normata tale materia (è in Commissione
nel Senato un progetto di legge ad hoc) e che si pronunci il Tar Lazio
su ricorso di oltre 500 tifosi in relazione all'illegittimità del
famigerato art. 9 nonché, giacchè ci siamo, che il Garante
della Privacy emetta un chiaro e giusto provvedimento in materia di tutela
della riservatezza personale e altro.
Una
cosa è certa. Dopo solo poche giornate è stato acclarato
il fallimento del metodo repressione e tolleranza zero voluto dal duo Manganelli-Maroni.
I
risultati sono sotto gli occhi di tutti, nonostante ridicoli spot televisivi
andati in onda che hanno visto protagonisti ignari bambini e scomodando
persino Hulk: i settori ospiti sono vuoti, il rischio di pericolosi contatti
aumenta sempre di più, la gente scappa via dallo stadio schifata
di dover subire pressioni e repressioni, chi decide di fare casino lo fa
più di prima ma si è spostata nel tempo e nello spazio (vedi
Napoli-Liverpool) .
Insomma
un disastro ed un fallimento facilmente annunciato. Come cantava Cocciante
"era già tutto previsto…" … e noi tifosi (mi ci metto in testa io)
lo avevamo capito da tempo, malgrado i maldestri tentativi di ingannare
le coscienze della gente …
La
Gente ha capito quali e quanti errori si sono commessi e si continuano
a commettere tanto da sospettarci sopra. Personalmente non posso credere
che qualificate ed intelligenti persone non capiscano che tutto sia loro
crollato addosso. Capisco il tenere duro per giochi politici ma qui è
in ballo la sicurezza pubblica e, se vogliamo, anche il destino del calcio
italiano, ricordando che è pur sempre un'industria nel panorama
economico di questo Paese.
Nonostante
le manfrine contrabbandate per Verità dai giornali di regime, la
Gente ha riflettuto, capito e deciso (25% di calo abbonamenti e 30% di
biglietti!) perché siamo in piena era internet e tutti sanno tutto
in un decimo di secondo. Questo viene troppo spesso dimenticato. Che dire?
Odio la violenza e per questo ringrazio Dio di avermi illuminato e convinto
di non mettere più piede in uno stadio da oltre due anni.
*
Su
Inter/Sampdoria, quello che i giornalisti non chiedono al Ministro Maroni
che fa proclami:
"senza
tessera del tifoso in centinaia abbiamo acquistato lo stesso settore rosso
a 23euro. una volta lì siamo stati fatti entrare nel settore azzurro
ospiti (che costava 15euro) insieme a coloro che hanno la tessera (bancomat)
del tifoso.
abbiamo
chiesto a chi gestiva l'ordine pubblico di poter raggiungere il settore
per cui avevamo acquistato i biglietti.
ci
è stato detto che per motivi di ordine pubblico preferivano tenerci
dentro al settore ospiti.
straordinario!!!
si
impone una carta di credito dicendo che è per la sicurezza,
e
poi quelli che gestiscono la sicurezza,
per
motivi di sicurezza ti fanno entrare con quelli col bancomat.
sono
sicuro: non ci sono parole... troppo da ridere :-)
e
ora si chiede pure il rimborso di quei 8euro dall'inter incassati a sproposito".
*
E-mail
su Lazio/Cagliari: "Ciao Lorenzo, inutile
rinnovarti i complimenti per il sito. Una piccola precisazione, la maggior
parte degli ospiti aveva comprato i biglietti tra distini nord e curva
sud. Piccola curiosità, alzando gli occhi, mi sono accorto di due
belle telecamere, una delle quali puntata praticamente in faccia (vedi
foto anche se la prospettiva rende giustizia), un caso???".
No, in realtà le telecamere sono state apposta già dal 2007!
*
Altra
e-mail: "Ciao
Lorenzo Sono Pietro ...Ti Volevo Mandare Questa Piccola Intervista (via
sms!) a uno Dei Capi Stewart di Milano
Un Bulgaro (tifosissimo della Roma tra l'altro! ) che ho conosciuto a milano
un paio di anni fa...è solo da tradurre perche il suo italiano non
è buonissimo però ti fa capire come stanno le cose a milano
e cosa pensano gli stewart e anche la polizia di questa tessera maledetta:
tanto
ce vediamo quado goca roma con milan..
tanto
ora vengono tutti con tessera e senza tessera entrano tutti...
con
samp sono venuti 600 persone senza tessera..
e
sono entrati un altro setore e poi li abbiamo fato entrare a setore ospiti...
ah
quindi li mettono tutti nel settore ospiti ?
si
e particamente quell maronie un colione...perche con quell testera crea
solo cassini e problemi..
noi
la tessera non l'abbiamo fatta...
ma
nessuno non la fato..
solo
quelli paliachi lo fano..
nessuno
di veri tifosii non lo fa...
ma
a voi steward vi crea problemi questa cosa della tessera? era meglio prima
quando tutti andavano nel settore ospiti?
si
perche ora dabbiamo devidere il grupi ...poi finalmente tutti tifano una
scuadra...
ma
ci sono piu casini tra tifoserie dentro lo stadio ora ? ci sono momenti
di tensione? tipo a inter-juve
ma
va sucedera...solo che ora dabbiamo fare dopio lavoro...per stesi soldi..
quindi
l'idea di maroni è una cazzata? ma i poliziotti che dicono della
tessera? ci hai parlato?
ance
e loro dicono che e una cazzata...
che
ti hanno detto? che è una fatica in piu?
nessuno
serveva sto testera ma tutti sano che a tuo paese ci sono tanti cose strane
loro penzano che è dopio lavoro e che in ingiltera e germania tifosi
stanno insieme a hooligan non divsi diceno che è inutile
*
Andrea:
ciao lorenzo ho deciso di scrivere sul tuo sito perchè la situazione
CURVA SUD secondo me è diventata imbarazzante.....
le
aspettative di una nuova era per quanto riguarda la compatezza dei gruppi
e di chi cane sciolto come me....si aspettava dopo un estate di convegni....manifestazioni....ritiro
abbonamenti....si è piano piano sciolta come neve al sole....!
andare
in curva e cantare insieme ai COMPLICI tesserati è uno smacco che
la storia della nostra curva non poteva permettersi e non doveva!!!
apprezzo
la scelta degli ultras roma di restare fuori....ciò che speravo
potesse accadere a tutti noi....3000 fuori ogni domenica e non 100!!!
come
dici tu la sud è dove gli ultras avrebbero trovato posto.....e la
sud ormai non ha più senso con i tesserati tra i piedi....la
sud come la
intendiamo
noi non esisterà più.... la sud secondo me....può
ritrovare forza e storia proprio ABBANDONANDOLA....1000, 2000, 3000
"ULTRAS" ...che cantano in un altro posto tutti insieme...e solo noi....!!!
quest'anno la roma come squadra va in secondo piano rispetto alla mia e
nostra battaglia....di libertà...che
>
combattiamo per noi e per il futuro delle nuove generazioni!!! ps: noto
con estremo dispiacere che i cori contro i tesserati e la tessera
vanno man mano diminuendo....!!! andrea
Derby:
"bisogna
restare a casa e ascoltarsela per radio,boicottare ora o accettare per
sempre ,purtroppo non ci sono altre soluzioni...ultras no profit".
Più che a casa, me la posso ascoltare per radio anche fuori lo stadio,
oppure vedermela in Distinti Nord!
26
ottobre 2010: beccato all'autogrill di Modena
dopo Parma/Roma... Serse Cosmi!
*
Qualche
e-mail: "Ciao Lorenzo, ti scrivo questa
mail non per la desolazione che quest'anno accompagna le partite
della
nostra Roma.E ce ne sarebbe da dire....!
Puoi
credermi o no,ma da quest'estate ho indirizzato la mia causa alla lotta
alla tessera del tifoso,e bene o male che fosse andata la stagione non
solo non mi sarei piegato, ma avrei aderito alle inizative contro.
Quindi,d'accordo
con molti altri sensibili alla situazione,credo che il derby rappresenti
una buona occasione per mostrare che uno stadio/teatro (in una partita
stroicamente incandescente come il derby di Roma) FACCIA PENA A CHIUNQUE!
Anchè
se non ho ben capito come sarà la vendita dei biglietti per il derby,
ho deciso di seguirlo,se riuscirò,ma comunque all'esterno dello
stadio.
1.perchè
senza ultras laziali con cui confrontarsi ( a livello canoro ).non ho lo
stesso stimolo.
2.perchè
per una partita che vedo da quando sono piccolo,tra curva sud e trib.Tevere
non chiederò il permesso a nessuno per entrare in "un cantuccio"
di settore.
3.perchè
a parte le cazzate,come i teppisti co sto famoso "machete" (che è
lo stesso da 10 anni) credo che l'olimpico senza il tifo organizzato delle
due curve che colorano e scaldano l'incontro,riesca a svegliare anche
i dormienti,che non si rendono conto che stiamo rapidamente e chiaramente
(per chi vive le vicende d strada) tornando alla dittatura.All'eliminazione
di qualsiasi forma di contrapposizione a un modello uniforme,e che lo stadio
è un banco di prova.
Qualsiasi
problema nascerà sarà affrontato sempre nella stessa maniera
(come è stato sempre fatto).
Demonizzazione
mediatica,emarginazione sociale,regime repressivo. Solo vorrei dire ai
"privilegiati",che si rendano conto che sono complici di questo schifo!
Perche
gente che ha assitito a centinaia di Derby quest'anno non potra accedere
allo stadio e questo sarà anche grazie a loro.E che se vinceremo
la battaglia o no,saranno sempre visti come traditori di una mentalità
e uno stile di vita che ha fatto la storia. MEGLIO FUORI DA UOMO LIBERO
CHE DENTRO DA BURATTINO !".
*
Altra
e-mail: "Ciao Lorenzo, sono Giuseppe. Ti
scrivo per la prima volta per farti i complimenti per il sito, per il lavoro
che fai e per le campagne che porti
avanti.
A questo proposito volevo segnalarti questa raccolta di firme (di cui ti
giro il link http://www.petizionionline.it/petizione/un-numero-per-la-giustizia/1731
) per richiedere che poliziotti e simili esibiscano un numero identificativo
sulla divisa. Spero che anche attraverso il tuo sito sia possibile sensibilizzare
le persone su questa tematica. buon lavoro e ancora complimenti".
Disegno
di legge TdT:
"Ciao
Lorenzo, l'esame previsto dopodomani, mercoledì 27 ottobre, presso
la competente commissione del Senato, della legge sulla TdT sarà
molto interessante. Anzi, ad essere più precisi, sarà molto
interessante per noi esaminare i politici e come si schiereranno su tale
questione. Sappiamo che tanti politici "se farebbero pure sparà
'n porta", pur di essere eletti. Coloro, dunque, cui interessa solo arrivare
o confermare il seggio, sarà bene che si facciano due conti: il
primo è che i tifosi sono tanti, alla maggior parte dei quali la
TdT non piace né piacerà mai, e - soprattutto - sono elettori;
il secondo conto, per così dire, dovrebbe afferire al fatto che
i tifosi, oltre votare essi stessi, hanno ovviamente una famiglia, dei
genitori, mogli / mariti, figli, parenti, fidanzate / fidanzati, amici
ecc., di modo che non si andrà lontano dal vero stimando che i voti
"tifosi" potrebbero in tal modo facilmente raddoppiare. Terremo, dunque,
gli occhi aperti, così alle prossime elezioni sapremo bene per chi
votare e soprattutto per chi non votare... C'è solo la ROMA! Livio"
*
Atletico
Roma/Foggia: "Non sanno neanche organizzare
una partita di Lega Pro o Serie C chiamatela come vi pare,sabato con 3
amici volevamo andare a vedere il Foggia di Zeman al flaminio contro l'Atletico
Roma. Non e' stato possibile perche' hanno messo in vendita i biglietti
ad un solo botteghino dico un solo botteghino ad una certa ora ha chiuso
dicendo ABBIAMO FINITO I BIGLIETTI...vergogna vergogna tanta gente tanti
tifosi del Foggia che si erano fatti km e km, a me non costava nulla..ci
andavo solo per vedere una bella partita. Questa e' la situazione..fermo
restando che il Flaminio e la zona
intorno
e' in una situazione a dir poco fatiscente ( a sto' punto datelo in mano
a qualche cooperativa ) non sono capaci neanche di organizzare una partita
di C e volevano Euro 2016...!!! Saluti Alessandro".
Ancora
Atletico Roma/Foggia: "Ciao Lorenzo, chi
ti scrive è un tifoso del Foggia residente a Roma.
Sabato
si è disputata al Flaminio la partita in oggetto ed io come altri
tifosi di Roma, ho acquistato il biglietto tranquillamente, senza restrizioni.
Ho potuto acquistare quello di tribuna, ma non quello di settore ospiti,
riservato ai possessori di tessera del tifoso.
Premetto
che il biglietto l’ho pagato 18,50 Euro, mentre sul sito dell’Atletico
Roma il prezzo riportato era di 15,00.. Io l’ho acquistato mercoledi, pagandolo
di piu’, perché improvvisamente quelli dell’Atletico Roma (Ciaccia
e Co.) si sono accorti che stavano vendendo molti biglietti ed in corsa
d’opera hanno aumentato il prezzo…
Il
mio era di tribuna centrale…ma nella tribuna centrale non si poteva accedere
perché tutti i sostenitori del Foggia sono stati dirottati in Tribuna
scoperta, CHI AVEVA TRIBUNA LATERALE, CHI CENTRALE, CHI CURVA …
Il
resto, con la tessera, in curva …
Ma
non è finita, per entrare un’ora di fila, con un solo cancello aperto
per circa 2.500 tifosi ospiti…
4
CONTROLLI biglietto – documento – perquisizione…nel giro di 100 mt con
altra perdita di tempo…
Ma
non è finita…alla fine della partita, nonostante eravamo la maggior
parte di Roma ci hanno fatto aspettare chiusi dentro lo stadio per circa
un’ora… Con persone anziane, bambini al seguito…E alla fine i piu’ furbi
per andare via dallo stadio hanno dovuto scavalcare le recinzioni del Flaminio,
davanti agli occhi degli agenti di Polizia…che se la ridevano !!!
Tutto
questo x vedere una semplice partita di calcio…SENZA TIFOSI DI CASA….PERCHE’
L’ATLETICO ROMA NON HA TIFOSI….c’erano solo 100 ragazzini della scuola
calcio… Un saluto".
Credo
sia ormai chiaro che Maroni e soci (anzi, e mandanti), intenda scoraggiare
i tifosi dall'andare allo stadio e, soprattutto, in trasferta...
*
Lazie/Cagliari:
settore ospiti deserto,, cagliaritani che hanno preso altri biglietti in
Monte Mario...
*
Brescia/Udinese...due
foto che la dicono lunga sugli stadi del futuro voluti da Maroni:
Brescia/Udinese
Settore
ospiti con autorizzati dal Ministro
|
Brescia/Udinese:
Ultras
udinesi in Tribuna insieme ai bresciani
|
Repressione
anche nel volley: "Ciao Lorenzo,sai che
ti seguo sempre e ultimamente non sono intervenuto,anzi ti avevo mandato
1 mail x sapere cosa rischiavo se mettevo in ambito europeo la pezza CONTRO
MARONI&SKY e se la metteva un mio amico in campionato( visto che io
non entro e a malincuore la sento x radio la partita o la vedo nei centri
commerciali GRATIS tipo roma est).
ieri
sono andato a vedere la M ROMA VOLLEY(vsto che seguo quando posso un po
di sport diversi dal calcio e tifo per la squadra della mia città)e
ho pensato
di
portarmi un cartoncino colorato(stile tifoso volley o stile occasionale
per farsi inquadrare) e un pennarello,e all interno del palazzetto andando
in bagno
ho
voluto scriverci NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO. Entrato e preso il mio posto
dopo aver regolarmente pagato l'accesso, ho esposto nella curva di casa
questo striscione(visto che conosco i ragazzi del gruppo) subito una persona
che si QUALIFICA COME DIRIGENTE M ROMA VOLLEY mi dice che DEVO TOGLIERE
IL CARTELLONE.
Sicome
io non sono il tipo che si impaurisce,dico che io posso liberamente dopo
aver pagato il biglietto esprimere 1 mio giudizio personale come riportato
dall art.21 della COSTITUZIONE ITALIANA. Mi vede molto calmo e mi dice,che
in effetti se posso fargli la cortesia di levarlo, io parlo con i ragazzi
del gruppo e per evitare ritorsioni nei loro confronti (visto che non c'entrano
nulla) decido di spostarmi di settore e andare verso la tribuna dove siede
il presidente MEZZAROMA (primo o uno dei primi ad adottare la Tdt) subito
vengo preso e controllato a vista nemmeno fossi il criminale piu ricercato
d'italia, tutte le guardie che gestiscono ordine pubblico(?)sono
vicino a me.Qua metto una lunga parentesi per far vedere come siamo in
italia, ieri nella pallavolo c'erano 1200 persone ad assistere al match
con una 50 di ospit.Noi non abbiamo un vero gruppo ultras come a calcio,
sono dei ragazzi che amano la pallavolo e seguono la roma in casa e quando
possono in trasferta e sono ragazzi tranquillissimi con molte ragazze al
seguito quindi non ce problema di ordine pubblico e per di piu sono si
e no 10 unita,verona sembra il chievo quindi capiamo di cosa stiamo parlando
e se aggiungiamo che si tratta di palllavolo...... beh ieri cerano 2 camionette
di carabinieri,volanti della polizia credo per un totale di almeno 50 forza
del(dis) rdine che noi paghiamo PER NON FARE NULLA! fine parentesi torniamo
a noi, tengo tutt il tempo stile british questo cartellone fregandomene
della partita,arriva piu volt un funzionario capo a chiedermi perche avevo
questo striscione su cosa centrasse con una partita di pallavolo ecc ecc
e io rispondo a modo. Detto cio mi dice che lui non puo farci nulla ma
se continuo a tenere lo striscione in vista(nella curva era piu in vista
ma me lo hanno fatto spostare) mi DEVE IDENTIFICARE. sapendo che puo benissimo
farlo (o no?) do subito la mia patente nella speranza che non trascorrano
ore inutili e x fortuna un ragazzo vicino me che seguiva la vicenda mi
appoggia e mi dice che per qualsiasi problema mi puo aiutare ma nela speranza
che non facciano come gli pare e che mi portano in questura a buffo. Cosi
non è stato(fortunatamente.....la normalita)mi ridanno la patente
e mi lasciano protestare in modo tranquillo. Detto questo pero perche a
me devono identificarmi,farmi spostare posto e a chi tiene "GIULIETTA E
A ROMA XXXXXX TRASFERISCITI QUA!!" no??? secondo quale principio?vedendo
che sto semplicemente areggendo un cartello? perche hanno fatto tutta questa
scena? ancora meglio perche la gente che avevo attorno vedendo me tranquillo
mi davano solidarieta e dicevano che stavano esagerando(e io dicend....vengo
dal mondo del calcio non stanno faceno nulla dovreste vedere come ci trattano
la, anche se qualche poliziotto non vedeva l'ora della mia reazione secondo
me dalla faccia...) come sempre DEBOLI CON I FORTI FORTI CON I DEBOLI.
Io controllato a vista ed identificato mentre al Marassi entrò di
tutto in quel settore ospiti di ItaGlia-Serbia. Sperando nuovamente di
tornare a vedere la Pallavolo,il basket e il rugby cn questi cartoncini
colorati(da occasionali) con tanta altra gente insieme. Invadiamo gli altri
sport di questi cartelli quando SONO VISTI NELLE DIRETTE TELEVISIVE. a
Presto D.F. sempre forza Roma da un ragazzo che non sta entrando ad ogni
partita in casa(cmpionato,coppe e varie)perche non è secondo ai
privieggiati e non si merita questo trattamento dal A.S Roma. che sara
presente in champions e coppa Italia(trasferte) e non fara trasferte italiane.RESISTIAMO
E NON CI TESSERIAMO
Juventus/Lecce:
"Sono
residente a Bologna, ma di origine salentina e titolare di regolare tessera
del tifoso con l’unione sportiva Lecce. E vorrei fare delle segnalazioni.
In realtà ancora non sono in possesso della tessera vera e propria,ma
della ricevuta rilasciata al momento della richiesta,che però la
sostituisce a tutti gli effetti,come specificato su tutti i siti delle
società di calcio.
Mi
chiedo. Una persona, soggetta a Daspo, fa comunque la richiesta della tessera.
Le viene rilasciata comunque la ricevuta della richiesta, perché
non penso che chi prende la richiesta sappia del Daspo a cui la persona
è soggetta. Quando la stessa persona va a comprare il tagliando,
presentando la ricevuta di richiesta, riesce a comprare il biglietto,perché
la ricevitoria che lo emette si sincera solo che l’acquirente ne sia in
possesso non potendo sapere dalla ricevuta se lo stesso possa o meno comprarlo.
Quindi
già qui la tessera non servirebbe al suo scopo: evitare che le persone
soggette a Daspo vadano in trasferta. Fino a quando la ricevuta continuerà
ad essere valida per evitare questa contraddizione?
Vado
avanti con le mie segnalazioni.
Deciso
di seguire la mia squadra in trasferta a Torino,mi reco in una ricevitoria
autorizzata del circuito Lis-Ticket, per compare il tagliando dedicato
al settore ospiti. Mi viene chiesta la tessera. Gli presento la ricevuta.
Non mi viene fatto il biglietto perché, secondo il titolare della
ricevitoria, è obbligatoria la tessera. Gli faccio presente che
è la ricevuta originale rilasciata dalla stessa società e
che dappertutto e scritto che sostituisce la tessera fino a quando al richiedente
non arrivi quella originale. Non vuole sentire ragione, dicendo che non
mette a rischio la sua licenza di commerciante.
Il
giorno dopo mi reco presso un’altra ricevitoria autorizzata e riesco a
comprare il biglietto senza nessun problema. Come fa a funzionare lo strumento,
se nemmeno gli addetti al lavoro sanno come funziona?
Mi
reco allo stadio ed entro nel settore ospiti. Sono a conoscenza che all’esterno
dello stadio ci sono tifosi ospiti senza tessera o senza biglietto. Ad
un quarto d’ora dall’inizio della gara li fanno entrare, sistemandoli in
un piccolo spazio affianco al settore ospiti, in cui noi eravamo, però
in tribuna, in mezzo ai tifosi di casa, circondati da una decina di steward.
Secondo
voi non è poco sicuro?
Viene
di nuovo a mancare lo scopo della tessera: la sicurezza. A dieci minuti
dalla fine della partita, il megafono avvisa gli occupanti del settore
ospiti di rimanere nel loro settore fino a nuovi ordini, come sempre. Però,
mi sono chiesto: ma quali tifosi ospiti? Come faranno a tenere dentro gli
ospiti sistemati in tribuna?
Finisce
la partita. Incredibilmente, i tifosi ospiti della tribuna, escono dall’impianto
insieme ai tifosi di casa con la possibilità di entrare in contatto
sia dentro che fuori lo stadio. Ma non era proprio questo che si voleva
evitare? Viene di nuovo meno lo scopo della tessera: la sicurezza. Gli
occupanti del settore ospiti, non più di cinquanta, sono stati tenuti
dentro allo stadio fino alle 17.30. Abbiamo avuto uno scambio di opinioni
con le forze dell’ordine che erano appena fuori dall’impianto. Anche loro
non si spiegavano una situazione simile. Cosi com’è la tessera sarebbe
solo una presa in giro".
Ma
va!
Guardate
poi cosa è accaduto in Lecce/Brescia!
LO
STADIO COME UN CAMPO DI BATTAGLIA. GRAZIE, TESSERA
Centinaia
di tifosi bresciani lasciati liberi in Curva Sud, “grazie” alla tessera
del tifoso, controverso e folle strumento che funziona esattamente al contrario:
alimenta le situazioni di pericolo
LECCE
- Potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravioletti, ma noi
siamo l’Italia, non fantascienza, quindi non ce n’è bisogno. C’è
uno spot andato in onda per diverso tempo, che, lungi dall’informare su
cosa sia la tessera del tifoso, tenta di fare leva sulle corde del cuore.
Alcuni bambini, simbolo del domani che insegue un sogno formato pallone,
corrono su un campo, formulando semplici frasi, pillole di psicologia spicciola
bagnate nel calice dell’ovvietà, in cui s’inneggia ad “uno stadio
più bello, dove tutte le persone sono amiche e nessuno è
nemico di nessuno”. Si punta dritto all’emotività, aggirando la
ragione, senza fornire una definizione ben precisa di cosa sia lo strumento
in questione.
“Tessera
del tifoso, il futuro è nelle tue mani”. Il messaggio che si vuol
far passare è che serva a combattere la violenza, senza però
spiegare come. Ma siccome è uno spot istituzionale, lo spettatore
medio con scarso spirito critico, rischia di essere indotto a credere che
non possa essere altrimenti, che non ci possano essere equivoci. Inutile
dire che manca qualsiasi riferimento alla sua vera essenza, il business.
Ma, suvvia, cerchiamo di essere elastici. Se gli affari di qualcuno coincidessero
con la sicurezza di tutti, si potrebbe persino soprassedere per pura ragion
di stato. Siamo l’Italia, appunto. Abbiamo dato i natali a Machiavelli,
non ci scandalizziamo per così poco.
Il
problema è che le soglie della sicurezza, con questo perverso strumento,
si sono notevolmente abbassate. La tessera del tifoso è l’ennesima
barzelletta tragicomica, forse la peggiore degli ultimi anni, di questo
Paese sempre più grottesco, sempre più fantozziano, sempre
più lontano dal resto di un’Europa moderna, sempre più medievale.
Riesce, infatti, laddove falliscono persino gli hooligans che hanno messo
a segno negli anni le imprese più temerarie: creare i presupposti
per situazioni di puro panico negli stadi. Si offre ai cani sciolti, su
un piatto d’argento, la chiave di qualsiasi stadio. “Ecco, prendete, è
vostro”. Come dire: funziona esattamente al contrario.
Roba
da raccontare in viaggio ad amici stranieri, per stupire la platea e strappare
i fatidici: “Dai, non ci credo”. E invece il lato comico, l’abbiamo visto
più volte negli ultimi mesi (quello che il grosso della stampa non
vi racconta, lo trovate sui forum dei tifosi) e l’abbiamo saggiato di persona,
oggi, durante Lecce-Brescia, quando le due tifoserie sono venute in stretto
contatto. Gomito a gomito. Occhi negli occhi. Insulti su insulti. Ma non
c’è che da aspettare, come sempre, in questo Paese cieco e che piange
sempre dopo: quello tragico arriverà, prima o poi, se qualcuno non
uscirà dalla sua campana di vetro per mettere fine a questa follia,
tanto più grande, perché pasciuta sotto l’egida delle istituzioni.
Altrimenti, a chi daremo la colpa? Ai serbi, anche questa volta?
Eppure,
era tutto preventivato. Ecco un passaggio, da un articolo pubblicato sulle
nostre colonne in tempi non sospetti: “Sapete quale scenario si prospetterà?
Una parte (esigua) in un qualsiasi settore dello stadio a stretto contatto
di gomito con i tifosi avversari, un’altra (altrettanto esigua) nel settore
ospiti, la stragrande maggioranza davanti alle tv”. (lecceprima.it/articolo.asp?articolo=20740,
28 maggio 2010). Non dite che non vi avevano messo in guardia.
E
dunque, ecco gli sguardi preoccupati dei tanti anziani della Curva Sud,
tutti rintanati nelle retrovie, quando hanno gettato l’occhio sulla destra,
scorgendo centinaia di ultras bresciani pascolare liberamente, manco fossero
al “Rigamonti”. Un po’ sopra, un po’ nel parterre. Altri, a quanto pare,
erano sparsi in diversi settori e solo un gruppetto si trovava dove si
doveva trovare, a rigor di logica: nel settore ospiti. I tesserati, appunto.
Perché è qui, la molla schizofrenica che governa questo sistema
senza né capo né coda: hai la tessera? Settore ospiti. Non
ce l’hai? Ti mescoli ai tifosi di casa. “Se non la smettete, prendo il
telefono e chiamo Hulk”, recita il bimbo nella pubblicità. Solo
un personaggio di fantasia si potrebbe evocare, in una situazione così
bizzarra.
Un
esiguo e preoccupato cordone di steward (cordone, si fa per dire) ha diviso
le fazioni, più per scena che per altro. Cosa non si fa per guadagnare
la pagnotta. Mentre nel frattempo, da una parte e dall’altra sono iniziati
i convenevoli di rito. Se vedete gente che gesticola, nel video e nelle
foto, non pensiate male. Sono i bresciani che invitano i leccesi a prendersi
il caffè insieme. Dall’altra parte, i leccesi, signorili come sempre
(tanto che abbiamo dovuto staccare l’audio…), replicano che il caffè
devono offrirlo loro, agli ospiti. Ironia della sorte, è stato proprio
all’ora del caffè, cioè nell’intervallo tra primo e secondo
tempo, che s’è rischiato il peggio. Perché sotto, accanto
al bar, gli ultras bresciani si sono ritrovati davanti a tanti salentini,
gli uni accanto agli altri, e allora il desiderio di offrirselo a vicenda,
quel dannato caffè, è diventato quasi incontenibile.
Fuor
di metafora, le forze dell’ordine hanno gestito la situazione con professionalità.
Cordoni di carabinieri, poliziotti e finanzieri hanno bloccato i bresciani,
senza mai perdere la calma, e semmai sedando gli animi e facendo scudo
con i propri corpi per evitare il contatto con i salentini. Ma può
essere sempre così? Cos’accadrà, quando arriveranno tifoserie
più numerose e agguerrite? E non c’era l’intento, all’origine, di
abbattere i costi dei dispositivi di sicurezza straordinari? Quello che
non è chiaro, comunque, è perché, di fronte ad una
situazione ribollente, con tentativi di rottura dei cordoni di sicurezza,
lo scoppio di una bomba carta lanciata dagli stessi bresciani (fortunatamente
sulla pista) ed il contatto corpo a corpo quasi avvenuto e comunque possibile
in qualsiasi momento, non siano giunti dall’alto ordini di trasferimento
dei tifosi lombardi nel settore ospiti. Gradoni quasi deserti che attendevano
solo di essere occupati. Tanto più che la Sud è un settore
popolare, dove vanno intere famiglie, costrette, per l’ennesima volta (e
sì, perché al “Via del Mare” i precedenti non mancano) a
battere ritirata.
Un
esempio su tutti, per capire di cosa stiamo parlando. Durante Inter-Juventus
della sesta giornata, i sostenitori bianconeri sono stati spostati proprio
per motivi d’ordine pubblico. Tessera o non tessera. Perché la sicurezza
dei cittadini sopravanza qualsiasi norma. Ma la sensazione (non vorremmo
sbagliarci) è che a Lecce la norma venga fatta rispettare in maniera
pedissequa, contro ogni evidenza. Con il rischio che tifosi, magari qualche
malcapitato, o appartenenti alle forze dell’ordine, finiscano per rimanere
seriamente feriti.
Ma
in questo mondo è necessario ragionare per logica e prevedere ogni
incognita sulla base dell’esperienza. E non bisogna certo avere doti divinatorie
per capire che chi viene da fuori, deve occupare il settore ospiti, punto
e basta. Un assunto tanto banale, quanto inattaccabile nella sua ferrea
razionalità. Ed è inutile prenderci in giro. Lo stadio, con
la tessera, è diventato un posto molto meno sicuro del passato.
Finché le cose rimarranno così, evitate di portarci mogli,
fidanzate e soprattutto bambini. Perché potrete chiamare Hulk all’infinito.
Non arriverà mai.
Cliccando
qui trovate pure il video...
http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=23516
24
ottobre 2010: la pagina di Parma/Roma
on line tra poco. Mi si dice di uno spiacevolissimo episodio all'albergo
della Roma, dove vi erano alcuni tifosi, tra cui due diversamente abili
in attesa di una foto con i calciatori della Roma. Abbastanza frettolosamente,
infatti, la Sig.ra Fioravanti, dopo aver concesso ai giocatori di scattare
qualche foto con i tifosi che potevano muoversi, li abbia mandati via lasciando
i due tifosi in carrozzina senza la possibilità di avere una foto
ricorso. Solo l'intervento di qualche noto tifoso romanista ha fatto sì
che Totti, informato della cosa, uscisse dall'ascensore e si recasse dai
due tifosi, compensando la magra figura rimediata a seguito di una palese
mancanza di sensibilità dimostrata da chi, in quel momento, rappresentava
la dirigenza.
23
ottobre 2010 (sera): notizia importante:
SENATO:
MERCOLEDì 27 RELAZIONE SUL DISEGNO DI LEGGE SULLA TESSERA DEL TIFOSO!
Ci
sono voluti 2 anni e mezzo di incubazione per partorire l'intero progetto
e ulteriori 2 mesi di necessarietà (spacciata per obbligo di legge!)
per acquistare abbonamenti e biglietti da stadio. Ma ora sembra che qualcuno
si sia finalmente ricordato che in Italia esiste pure il Parlamento. E
che l'adozione di provvedimenti come la Tessera del Tifoso devono passare
il vaglio delle camere prima di essere adottati.
Prova
del nove per i nostri politici!
MERCOLEDì
27 OTTOBRE 2010 in Senato la settima "Commissione permanente Istruzione
pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport" discuterà
del disegno di legge sulla Tessera del Tifoso. Poi la palla passerà
alla Camera dei Deputati.
Relatore
in Commissione il Senatore Paolo Barelli (PDL).
Intanto
il TAR del Lazio si pronuncerà a Dicembre sull'incostituzionalità
dell'art. 9 della L. 41/07 (DASPO a vita) e il Garante della privacy sull'ipotesi
di uso scorretto del trattamento dei dati personali da parte della società
(di calcio) emittenti della nuova fidelity card.
Siamo
alla finestra: vedremo cosa ne uscirà fuori...
Maurizio
Martucci
Ooooh,
adesso vedremo chi è che vota cosa. Tutti i politici che voteranno
verranno inseriti su questo sito al fine di verificare il loro grado di
democraticità!
Nel
frattempo:
Mi
si chiede: "Che differenza che c'è
tra uno che lancia una bottiglia ed un altro che spara un lacrimogeno ad
altezza uomo(min 2.21)?!?
Che
differenza che c'è tra uno che lancia una bottiglia ed un altro
che spara un lacrimogeno ad altezza uomo(min 2.21)?!?
http://www.youtube.com/watch?v=M68aoR_lq6k
Se
è per questo anche a 4.42.... Semplice: nel primo caso può
essere al limite tentate lesioni, nel secondo caso tentato omicidio.
Segnalo
l'uscita di Rivista Romanista:
22
ottobre 2010: dopo la richiesta inviata all'UEFA
di 0-3 anche per l'Italia, la UEFA ha fatto cancellare da Youtube il video
indicato nella lettera.
Purtroppo
per loro è stato salvato qui.
Pronto per essere ricaricato.
Palermo/Lecce
Leccesi
senza tessera a Palermo.
Altri
30 U.L. non sono entrati insieme ai palermitani
|
Palermo/Bologna
Autorizzati
da Maroni nel settore ospiti.
In
alto gli ultras in mezzo ai tifosi di casa
|
|
E-mail:
"ciao
lorenzo, ti rinnovo i complimenti per il tuo sito che da 10 anni mi fa
compagnia,ogni notte mi vedo e rivedo le foto e mi rileggo gli scritti
dei bei tempi che furono,quello a cui siamo arrivati adesso noi non lo
avremmo prospettato neanche nella peggiore delle ipotesi fino a 7-8 anni
fa,rileggo su alcuni resoconti del 2003/2004 frasi del tipo "ma che faranno
adesso...ci metteranno un chip"....bhe,'...lo hanno fatto.....provo un
immenso dispiacere...e' come se mi avessero levato una delle gioie piu'
belle per me,vivere la domenica,adesso andro' sicuramente a basilea poiche'
almeno in europa possiamo rivivere un po' la gioia della trasferta... anche
se questo calcio moderno che e' andato a braccetto con la repressione mi
deprime ancora di piu',volevo dirti che per quanto riguarda la trasferta
di parma per chi volesse andare il biglietto lo puo' fare tranquillamente
allo stadio o ancora meglio se si reca a parma in qst giorni senza farsi
abbindolare dal listicket.it,io personalmente sono contrario,poiche' se
a parma vai nel settore dei parmensi saresti dovuto andare anche a napoli
nel settore dei napoletani cosi come in tutte le partite,spero che quest'anno
al derby succeda il finimondo con i ragazzi della nord e quelli della tevere
in monte mario che si staccano e vanno verso i laziali nella nord...cosa
possibilissima dal momento che la monte mario a differenza della tevere
nn sara' ne' militarizzata e nn ci saranno ostacoli per arrivare ai distinti,ti
giuro mi auguro che tutto questo succeda,mi auguro che tutto il gruppone
che era in tevere al derby lo scorso aprile con tutti gli ex asru vada
in monte mario per rivivere un po' di anni 70-80 e per buttare merda su
maroni...io la penso cosi,no alla tessera!! ti saluto ricordando un eloquente
striscione bisl ai tempi di "progetto ultra",di quando si parlava di cooperazione
fra ultras e questure,bha visto come ce l'hanno messo nel c.... sono fiero
di essere stato nella sud che e' sempre stata antagonista a queste collaborazioni,questo
striscione che deve darci forza e farci rigenerare in questi tempi bui
recitava..."PER CHI LO AVESSE DIMENTICATO FARE L'ULTRAS E' REATO....".........un
abbraccio forte lorenzo continua con il tuo sito che e' un focolare di
speranza per gente come noi.....". Un
tempo fare l'ultras non era reato. Ora purtroppo sembra essere così!
Per quanto riguarda Parma: ripeto sempre che non è paragonabile
a un Catania/Roma. Se viene posta una limitazione geografica per acquistare
i biglietti, è quasi impossibile andarci. Se non viene posta è
invece possibile andarci, senza avere la TdT. Il problema morale ci sarebbe
stato se i biglietti per Napoli/Roma fossero stati aperti a tutti, ma non
era così.
Manu:
"Ciao
Lorenzo, sono un ex abbonato e frequentatore della Curva Sud. Ti scrivo
in merito allo scempio della tdt. Avrei voluto farlo altre volte ma non
ho mai trovato il tempo o le parole, e lo faccio solo ora perchè
ritengo che la strategia (se c'è) di protesta contro la tessera
mi sembra sempre meno efficace e penso che un'occasione per dare un segnale
importante sia il prossimo derby del 7 novembre.
Ti
premetto che non solo non ho rinnovato l'abbonamento perchè non
ho voluto sottostare alla tessera, ma dall'inizio della stagione non ho
messo più piede in uno stadio di calcio. Il dolore per non poter
essere lì a sostenere la Roma e il senso di impotenza mi creano
un grande sconforto, tanto che a malapena riesco ad esultare per un gol
della Roma. Tuttavia sono convinto che l'unico metodo sensato per contrastare
la tdt è non cedere al ricatto ma boicottare l'intero sistema, arrecando
un danno economico e di immagine. A coloro i quali hanno sottoscritto la
tessera perchè asseriscono di non avere nulla da nascondere, voglio
ricordare tutto ciò che abbiamo dovuto subire negli ultimi anni:
inasprimento
continuo delle pene, muro di berlino in sud con la parte laterale divisa,
telecamere in grado di effettuare primi piani su ogni persona, riduzione
di molti posti dell'olimpico in particolare nelle curve, steward, prefiltraggi,
precancelli e trincee tutto intorno allo stadio, tornelli, divieto di fumogeni
megafoni tamburi e strumenti di tifo, curva sud spaccata a metà
dalla scala gialla, impossibilità di avvicinarsi allo stadio senza
biglietto, biglietti nominali comprabili prima con fotocopia del documento
e poi solo con l'originale, divieto di trasferte, divieto di bottigliette,
daspo sempre più diffusi anche per fatti non violenti come lo scavalco,
partite a porte chiuse o per soli abbonati, fax alla questura per gli striscioni,
divieto di portare tutto ciò che non sia ignifugo, parcheggi tolti,
partite nei giorni e negli orari più assurdi.
Ed ora lo scempio della tdt, con l'umiliazione delle file assurde e dei
prezzi maggiorati per i non tesserati.
Ha
senso continuare ad andare allo stadio in queste condizioni?
Se
tutto ciò fosse stato fatto da un giorno all'altro lo avremmo accettato
così passivamente? Se un tifoso di curva di 5 o 6 anni fa avesse
saputo tutto questo come avrebbe reagito? Se la libertà viene limitata
poco alla volta, cisi deve comunque porre un limite, un punto oltrepassato
il quale la situazione non è più tollerabile. Se non si pone
un limite si accetta tutto e si diventa schiavi. Come un cappio avvolto
attorno al collo che si stringe poco a poco fino al soffocamento. Si tratta
solo di stabilire qual è questo punto: perme il limite si è
oltrepassato con la tdt, non sono disposto a piegarmi oltre.
Mi
chiedo ora come una forma di protesta così blanda come entrare allo
stadio, tifare come se niente fosse e ogni tanto fare qualche coro contro
la tessera possa portare a qualcosa. Dopo 7 giornate, guardando molte partite
di serie A, non sembra nemmeno che il tifo italiano sia in protesta! A
mio avviso l'unico tentativo è disertare, e in particolare partite
importanti in mondovisione come il derby. Penso che lo stadio vuoto con
le curve deserte, oltre a creare un danno economico, abbia un impatto molto
più forte rispetto ad ogni altra forma di protesta, che probabilmente
non verrebbe nemmeno accennata dai mezzi di "informazione". Questo è
il mio pensiero, comunque per quanto mi riguarda quest'anno sicuramente
non metterò piede in alcuno stadio. Scusa per la lunghezza, e grazie
per quello che fai ! Manu".
Altre
considerazioni: "Ciao Lorenzo, ti scrivo
per 2 motivi...il primo è lo schifo che c'era martedì allo
stadio, non è possibile trovare in Curva Sud cinesi, turisti e ragazzi
che cercano il posto del biglietto...dove sono tutti i tifosi della Roma,
quelli veri??Io sono contrario alla tessera, ovviamente non l'ho fatta,
però preferisco occupare il mio seggiolino piuttosto che lasciarlo
a certa gente e ritengo che così dovrebbero fare tutti perchè
tanto fuori sono in 40 quindi significa che gli altri stanno tutti davanti
a Sky, bè allora stanno facendo la cosa più sbagliata che
potevano fare! La seconda cosa riguarda il derby: sto sentendo che in molti
non acquisteranno il biglietto per lasciare lo stadio ai soli tesserati
e far vedere che senza di noi il calcio è morto...allora io posso
essere d'accordo ma pensiamoci bene perchè a partite come il derby
penso che ci voglia poco a rimpiazzarci e riempire cmq lo stadio e a questo
punto MEGLIO NOI CHE LORO! non so tu cosa ne pensi, spero che i gruppi
facciano un comunicato per fare chiarezza, perchè ripeto o tutti
fuori o tutti NOI dentro!!! NO ALLA TESSERA e NO AGLI OCCASIONALI, TESSERATI,
TURISTI IN CURVA SUD. RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA CURVA FIN QUANDO CI SARà
POSSIBILE. ti lascio con una curiosità, ho sentito alla radio che
la curva A del napoli ha fatto zero tdt... se così fosse onore a
loro nonostante la rivalità perchè in quanto a compattezza
e a mentalità stanno avanti. Un saluto Valerio RXX".
Sul
derby credo che chi non ha la TdT non possa fisicamente andare in Sud né
in Tribuna Tevere. Bisogna quindi trovare delle alternative: restare fuori,
andare in Nord o in Monte Mario.
Da
La Repubblica, in molti mi avete segnalato l'articolo:
L'ANALISI
Il
fallimento del nostro calcio
La
nazionale precipitata al sedicesimo posto del ranking mondiale, le Under
fuori da tutto, delusioni in Champions e perderemo un posto. Stadi sempre
vuoti: ma nessuno fa nulla
di
MAURIZIO CROSETTI
SONDAGGIO:
Di chi la colpa?Il calcio italiano è scivolato sempre più
giù, sempre più in fondo, e quasi non se n'è accorto.
Come un malato che ignora i sintomi e pensa che guarirà comunque,
è solo questione di tempo. O, peggio, come gli ex sani convinti
che certe sventure possano capitare solo agli altri.
Nell'anno
del teorico paradosso di un' Inter campione d'Europa e che continua a vincere
senza neppure un italiano in campo, il nostro calcio è fuori da
quasi tutto, e anche un po' fuori di sè. E' stato preso a calci
ai mondiali, una sconfitta umiliante, ma neppure quell'esperienza è
bastata per tornare alla realtà (la nostra nazionale è precipitata
al sedicesimo posto nel ranking mondiale). Il nostro calcio è cancellato
dall'Europa dei giovani e dalle prossime Olimpiadi: qualcuno aveva scelto
Casiraghi come tecnico dell'Under 21, scaricando Claudio Gentile senza
nessun motivo, favorendo invece amicizie e rapporti personali. Il risultato
l'abbiamo visto, e da ieri (ma sempre troppo tardi) l'inadeguato Casiraghi
non è più il tecnico degli azzurrini.
Gli
stadi si svuotano, abbiamo inventato la grottesca tessera del tifoso che
scheda gli onesti ma facciamo entrare la peggior teppaglia, italiana e
straniera, in qualunque stadio. Ultima conferma: Italia-Serbia, una vergogna
che in un Paese normale avrebbe fatto saltare un ministro, o almeno un
questore, invece qui va sempre tutto bene e la colpa è di un fax
serbo.
Se
fuori dal campo facciamo pena, e talvolta ridere (abbiamo anche perso
l'organizzazione degli Europei: visto cos'è accaduto a Marassi,
per fortuna l'abbiamo persa), i nostri club prendono sberle ovunque (le
ultime sono ancora stampate sulla pelle di Milan e Roma), c'è un
processo (Calciopoli) che invece di chiarire ingarbuglia e confonde, e
nella classifica delle nazionali di tutto il mondo siamo precipitati al
sedicesimo posto: e non è che si valga molto di più di quella
posizione.
Quasi
certamente perderemo un posto in Champions League: bene, così eviteremo
altre figuracce, però è umiliante essere scivolati tra quelli
che contano poco o niente. Questa, grosso modo, la situazione del calcio
italiano. Eppure, forse perché siamo in Italia, neanche un dirigente
è saltato, neanche uno ha avuto il buongusto di dimettersi. Il primo
che dovrebbe farlo è proprio il presidente federale Abete, ma questi
sono politici e non li schioda neppure un terremoto. La base, come si dice,
viene sconfitta, umiliata e offesa, ma il vertice è molto più
giù di quel sedicesimo posto. Cambiare davvero, magari?
*
Altro
articolo:
L’Europa
ci osserva: anche a Madrid striscioni contro la Tessera del Tifoso
Quando
una voce di protesta si alza oltralpe è segno che anche l'Europa
si è resa conto in quali condizioni versa il calcio nostrano. Non
fossero bastati gli ultimi scellerati anni di gestione dello sport più
popolare del Belpaese dall'inizio di questa stagione sono stati già
due i fatti eclatanti che hanno contribuito a metterci in cattiva luce
agli occhi di Uefa e Fifa, oltre che del resto dei supporters del vecchio
continente. Parliamo ovviamente della "famigerata" Tessera del Tifoso e
dei "celeberrimi" avvenimenti di Genova di una settimana fa che hanno contribuito
a mettere a nudo tutte le carenze strutturali nonchè organizzative
del nostro sistema calcio.
In
occasione della partita di ieri giocata al Santiago Bernabeu di Madrid
tra i padroni di casa del Real ed il Milan di Allegri è così
comparso uno striscione nella curva delle Merengues esposto dal gruppo
principale, gli Ultras Sur. Tale striscione appoggiava la lotta intrapresa
dalla quasi totalità delle curve italiche contra la Tessera del
Tifoso. Un simile episodio si era già verificato a Monaco di Baviera
durante la prima giornata della Champions League, quella che vedeva impegnate
all'Allianz Arena il Bayern e la Roma, in quell'occasione un grosso striscione
riportante la scritta "No alla tessera del tifoso" aveva campeggiato sulla
balaustra della curva bavarese per tutta la durata del primo tempo.
Nei
mesi scorsi anche i principali organi calcistici mondiali (su tutti Platini
in qualità di presidente della Uefa) si erano detti completamente
contrari a questo oggetti di schedatura preventiva avvertendo il nostro
paese su come, finanche verrà gestito in questa maniera l'ordine
pubblico durante le manifestazione sportive, sarà praticamente impossibile
la concessione di qualsiasi importante rassegna calcistica internazionale,
a cominciare proprio dai tanto invocati Campionati Europei.
Ministero
dell'Interno, FIGC e società sono quindi avvertite, l'intera Europa
ci osserva e ci giudica. Ovviamente e giustamente male.
20
ottobre 2010: le foto di Roma/Basilea
sono in linea.
Da
L'Arena: "DOVE STA IL BUON SENSO? Saranno
i miracoli della tessera del tifoso. Da qualche partita in tifosi avversari
invece di andare in Curva Nord occupano una parte della Tribuna Est. E
i problemi non mancano mai...
2010/11
Verona/Alessandria
E-mail:
"Ciao
Lorenzo, ti scrivo per segnalarti che esiste una promozione Trenitalia
("autunno") che permette di acquistare biglietti per tratte nazionali a
19
E (39 per frecciarossa). Ho provato a prendere i biglietti per Parma, ma
erano già finiti, però li ho trovati per Verona (05/12 Chievo-Roma)
a 19 E all'andata e altrrettanto al ritorno.La promozione scade l'11 Dicembre,
e oltre alla trasferta di Verona, in tale periodo ci sono anche Juve-Roma
e Palermo-Roma.
E'
una buona occasione! Saluti non-privilegiati!".
Qui
c'è il video di Striscia la Notizia di ieri:
http://tv.repubblica.it/copertina/stadi-controlli-inefficaci-l-inchiesta-di-striscia/55040?video
Sempre
su Repubblica, Spycalcio di Fulvio Bianchi:
http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2010/10/19/news/stadi_denuncia_striscia-8214310/?ref=HRERO-1
Ammesso
e non concesso che si riuscirà a vedere il derby, così come
è avvenuto dal 1927/28 al 2009/10, una proposta di Valerio:
"Suggerirei
tramite il tuo sito civile a chi voleva armarsi di mazzafionda professionale
per il dì 7 novembre di adottare misure meno drastiche e a tutela
del povero rapace che sempre animale è pora bestia. Cercare in via
segreta dei richiami per aquile (negozi di caccia e specializzati) e quindi
entrare (a questo punto chissà in quale settore) armati di soli
fischiettini appunto ben nascosti. All'iniziare del veleggiare della pora
Olimpia partirà un sonoro e sottotraccia richiamo da più
parti che la farà impazzire e volare via dall'olimpico. Questo è
il sogno. Questo è l'obbiettivo. Sette novembre, dove fuggono le
aquile. Cerca amatori se puoi e li ne vedremo delle belle".
Se riesco a entrare prima di andare allo stadio vado in un negozio di caccia.
Esiste un "richiamo" specifico per far perdere la bussola al pennuto?
*
Boicottaggio
della Nazionale: "Ciao Lorenzo, ho deciso
di non andare più allo stadio con queste disposizioni vigenti
ed avevo perso la speranza di poter un giorno tornarci da libero cittadino.
Il
giorno di Itaglia - SERBIA qualche barlume di speranza mi è tornato.
Questo governo, come quello precedente non ammetterà mai di
aver
svuotato gli stadi e rimpolpato le pay-tv, quindi non farà mai dietro-front.
L'unica
speranza è una imposizione da parte dell'Uefa. I Serbi hanno mostrato
all'Europa ed al Mondo di cosa sono incapaci la classe politica e le forze
dell'ordine della nostra Repubblica dittatoriale delle banane. ( e pensare
che ci siamo presentato per Euro 2012-2016 ) Dobbiamo ringraziarli. Ci
hanno mostrato il modo. Colpiamo la nazionale, rappresentanza del nostro
paesotto, Fischiamola , insultiamola, deridiamola, tifiamo contro, non
facciamola giocare. Il danno di immagine sarà difficilmente digerito
da chi ci impone leggi stupide e se ne compiace dicendo che le cose vanno
meglio. Dopo tutto della nazionaletta chi se ne frega. ci squalificano?
sti cazzi, ci tolgono le coppe ? sti cazzi. Un giocattolo quando è
rotto o si aggiusta o si butta".
19
ottobre 2010 (pomeriggio): le foto di Roma/Basilea
on line stanotte.
Calcio,
tessera del tifoso: il sindaco di Piacenza «Maroni, la tessera non
serve a nulla»
Martedì
19 Ottobre 2010 08:58
La
tessera del tifoso continua a far discutere sulla sua effettiva efficacia.
Il sindaco di Piacenza Roberto Reggi ha inviato al ministro Roberto Maroni
una lettera per ribadire la sua opinione sull'inefficacia della tessera.
Sabato, ha spiegato, il Piacenza affronterà l'Atalanta. E in vista
di «una partita di quelle considerate a rischio» Reggi esprime
le sue preoccupazioni sul clima di incertezza nel quale i tifosi saranno
costretti a seguire l'incontro.
Reggi
spiega che la card è stata sottoscritta dai tifosi perbene (sic!)
mentre
chi non l'ha fatta è perché o aspira a contrastare le scelte
politiche del Governo o vuole continuare a esercitare indisturbato la propria
azione di molestia (sic!).
Il risultato, aggiunge, è che chi ha la tessera va nei settori riservati
agli ospiti e chi non ce l'ha va dove vuole. Le «già vessate
Amministrazioni comunali», continua Reggi, «si vedono costrette
a impiegare risorse ulteriori, per condurre e accompagnare le tifoserie
che non hanno accettato le regole, sino all'ingresso dei settori occupati
dai sostenitori locali. È come portare i lupi in mezzo agli agnelli».
Reggi
invita il ministro dell'Interno a intervenire considerando che prefetti
e questori «hanno le mani legate dalle disposizioni vigenti»
e lo richiama alle sue responsabilità in caso dovessero verificarsi
disordini. «Non possiamo rimanere in silenzio ad aspettare»
conclude il sindaco, «né tanto meno gli enti locali possono
permettersi di impiegare risorse che non hanno, per risolvere problemi
di competenza statale».
19
ottobre 2010: iniziamo con Parma/Roma:
"Ciao
Lorenzo, ho provato ad acquistare i biglietti di Parma Roma tramite
il sito internet listicket...e ho scoperto che qualsiasi settore dello
stadio compresa una "poltronissima" da euro 230,00 non è più
disponibile, quindi alle ore 12.30 di Domenica lo stadio Tardini di Parma
sarà completamente esaurito...ma chi volete prendere per il c...!
NON POTETE FERMARE IL VENTO".
Diciamo
che è un po' come i pullman dei genoani....
Poi:
"Ciao
Lorenzo, per me Parma è tutta una trappola. Sui giornali uscirà
qualche notizia inventata (danneggiamento treni, disastri dei non tesserati
al seguito) per poter aumentare le limitazioni al derby (gli serve la scusa).
E ti dirò...perchè dargli ste soddisfazioni? Io neanche ci
andrei al derby....neanche se aprissero i cancelli gratis. Alle tv e tutto
quello che gira intorno al calcio moderno gli servono gli attori...gli
serve il pubblico...la cornice...sennò il "prodotto" si svaluterebbe.
Al derby Lazio-Roma ci lascerei solo i tesserati. Lazio-Roma con lo stadio
semivuoto sarebbe una grande dimostrazione. Un esempio".
A
proposito del derby, interrogazione urgente dei Radicali Italiani al Ministro
dell'Interno:
Al
Ministro dell’Interno
Interrogazione
urgente a risposta scritta del Senatore Marco Perduca
Premesso
che
-
Il prossimo 7 novembre si disputerà la partita di serie A Lazio-Roma;
-l’Osservatorio
per le manifestazioni sportive, con determinazione n 41 assunta il 13 ottobre
2010 al termine di una riunione iniziata alle 17.30, ha dichiarato la partita
Lazio-Roma “connotata da alti profili di rischio” e per questo ha rinviato
“ alle valutazioni del Comitato di Analisi per la
Sicurezza
delle Manifestazioni Sportive, ai fini della individuazione di adeguati
provvedimenti per la restrizione nella vendita dei tagliandi;
-il
CASMS, con determinazione n 40/2010 assunta il 14 ottobre al termine di
una riunione iniziata alle ore 11.00, per la gara Lazio – Roma si è
determinata nel senso di “valutata positivamente la decisione della Lega
A di far disputare il derby in orario pomeridiano, il Prefetto di Roma,
sentito il Questore, è pregato di valutare la possibilità
di adottare la seguente prescrizione: vendita di un solo tagliando
per ciascun spettatore per il settore ospiti; accesso alla Tribuna
Tevere in via esclusiva ai soli possessori della “Tessera del Tifoso”.
Considerato
che
-nell’odierno
campionato al settore ospiti possono avere accesso esclusivamente i titolari
della cd tessera del tifoso mentre agli altri, a meno di lmitazioni decise
dal Prefetto, è concesso l’acquisto dei tagliandi di altri settori;
-il
settore ospiti, durante le partite giocate in casa dalla Lazio, corrisponde
al settore distinti sud lato tribuna Monte Mario;
-
riservando la Tribuna Tevere ai soli possessori della tessera del tifoso,
anche ammettendo che tutti acquistassero il biglietto, non solo il settore
sarà semivuoto ma migliaia di tifosi giallorossi avrebbero come
unica alternativa l’acquisto dei tagliandi di Tribuna Monte Mario (con
prezzo intorno ai 100 euro) oppure i più economici tagliandi di
Curva e Distinti Nord;
Interroga
il Ministro per sapere:
-
Se non ritiene inadeguato il numero di ore trascorso tra la determinazione
dell’Osservatorio e quella del Casms al fine di un accurata valutazione
del caso;
-
Quali settori dello Stadio Olimpico siano ricompresi nella dizione “settore
ospiti” utilizzata dal CASMS nel caso della partita Lazio-Roma e se a tale
settore potranno accedere solo i titolari della cd tessera del tifoso;
-
se l’acquisto dei biglietti per accedere ai settori Curva sud e Distinti
sud-lato Tribuna Tevere sarà necessario essere titolari della cd
tessera del tifoso;
-
se per gli altri settori dello stadio, Tribuna Monte mario, Curva Nord
e Distinti Nord, sono previste limitazioni all’acquisto esclusivamente
ai titolari della tessera del tifoso oppure la vendita è libera
ai tifosi di entrambe le squadre;
-
in che modo ritiene di gestire l’afflusso allo stadio dei tifosi della
Roma non possessori della cd tessera del tifoso;
-
se ritiene di dover limitare l’accesso allo stadio ai soli abbonati e possessori
della cd tessera del tifoso;
-
se non ritiene che il miglior modo per gestire l’ordine pubblico in occasione
di Lazio-Roma non sia non applicare la disciplina della tessera del tifoso,
consentendo la vendita libera in tutti i settori ed organizzando un cordone
di sicurezza di forze dell’ordine in Tribuna Tevere.
*
Notizie
dal mondo:
Lucchese-Pisa:
pisani in motorino contro la tessera del tifoso
Nessun
incidente nell’atteso derby di Prima Divisione Lucchese-Pisa, finito 1-1.
A preoccupare le forze dell’ordine era l’arrivo degli ultras pisani sprovvisti
di tessera del tifoso che, quindi, non sarebbero potuti entrare allo stadio.
Loro a Lucca volevano esserci comunque, anche solo per intonare qualche
coro da fuori. E così è stato. Tutto è cominciato
qualche giorno fa. Fuori dall’Arena Garibaldi è stato appeso uno
striscione che annunciava: “Tutti a Lucca senza tessera”. I pisani, così,
hanno portato avanti la protesta degli ultras italiani contro la tessera
del tifoso.
Chi
ne è sprovvisto non può accedere ai settori ospiti. I ribelli
stanno aggirando la norma comprando biglietti per gli altri settori mischiandosi
così ai tifosi locali. Non sempre, però, è possibile,
a causa delle restrizioni nelle partite più a rischio, come appunto,
questo derby.
Per
gli ospiti non tesserati, dunque, vedere il derby era impossibile. Gli
ultras del Pisa, però, non sono rimasti a casa. E così Lucca
è stata invasa da un corteo rumoroso e colorato di motorini. Le
due città sono vicine e non è la prima volta che i tifosi
si sono mossi in scooter per la trasferta. I circa duecento nerazzurri
sono stati sistemati in zona Macelli, fuori dalle mura che circondano la
città. I pochi provvisti di tessera sono stati accompagnati fino
allo stadio Porta Elisa, dove si sono aggiunti agli altri tifosi intanto
arrivati con auto e tre pullman.
Agli
ultras non tesserati è stato concesso un corteo, a partita iniziata,
lungo la circonvallazione fino allo stadio. Si sono fermati all’esterno
del settore ospiti e hanno intonato i loro cori. Dopo dieci minuti del
secondo tempo le forze dell’ordine li hanno scortati fino a Pisa. Si sono
persi, così, il boato della curva est quando il Pisa, al 92?, ha
segnato il gol del pareggio.
Tutto
è filato liscio, grazie al servizio d’ordine dei 200 poliziotti
e alla maturità dimostrata dagli ultras del Pisa. L’unica nota stonata
è stato l’arresto di sei tifosi della Lucchese, tra i 18 e i 24
anni, trovati in possesso di grossi petardi che avrebbero voluto utilizzare,
probabilmente, per creare disordini
*
Sampdoria/Fiorentina
(tra l'altro mostrata stasera in TV da "Striscia la Notizia":
"Sig
ministro abbiamo in serbo una bella sorpresa". Questo è il testo
dello striscione di protesta esposto dagli Ultras Tito Cucchiaroni in Gradinata
Nord nel corso dell'intervallo della partita Sampdoria-Fiorentina, finita
con la vittoria per 2-1 dei blucerchiati. La scritta è rivolta al
ministro dell'interno Roberto Maroni, in merito agli episodi di violenza
che si sono verificati martedì e che hanno portato alla sospensione
la gara Italia-Serbia.
E'
stato creato una sorta di finto pupazzo raffigurante Ivan "Il terribile"
e sono stati esposti alcuni stendardi che rimproverano il fatto che i tifosi
serbi sono riusciti ad entrare allo stadio armati di cesoie, fumogeni,
petardi, bengala ed altri oggetti contundenti e loro non possono più
introdurre bandieroni, megafoni, tamburi ed altri strumenti di tifo. Tutto
questo, ovviamente, si è svolto in maniera colorita ma totalmente
pacifica.
Inoltre,
rimarchiamo le lunghissime code ed i lunghissimi disagi ai varchi di prefiltraggio
riservati a coloro i quali sono in possesso della Tessera del Tifoso. Numerosi
tifosi blucerchiati hanno manifestato il propio dissenso in maniera verbale,
lanciando alcune provocazioni nei confronti di steward e forze di polizia.
Ovviamente, anche in questo frangente, il tutto si è svolto pacificamente,
senza nessuna conseguenza sull'ordine pubblico.
Infine,
in Grandinata Sud, sono stati esposti numerosi striscioni per ricordare
il 17esimo anniversario della scomparsa di Paolo Mantovani, storico presidente
della Sampdoria dello scudetto.
*
Cesena/Parma:
i più attenti avranno notati i parmensi in tribuna, nel settore
"di casa", con il settore ospiti praticamente vuoto:
Il
calcio che non c'è più
2010-10-18
11:03:00 di Antonio Boellis
Un
bambino di tre anni e la madre minacciati dai tifosi del Cesena
(della Tribuna, dotati della tessera del tifoso, n.d.L.)
perché Zaccardo, il padre del bambino, ha “osato” esultare davanti
ai loro occhi; l'arbitro insultato per tutti i 90 minuti (anche quando
prende decisioni giuste); gli ultras del Parma senza “Tessera del Tifoso
fianco a fianco con gli avversari; all'esterno dello stadio nessun parcheggio
per le auto, se non quello per giornalisti e addetti ai lavori; il divieto
di portare ombrelli sugli spalti; e nel viaggio di ritorno il rischio di
incrociare tifoserie rivali negli autogrill.
E'
la fotografia variopinta di un calcio assurdo e pieno di restrizioni che
fa la lotta agli ultras e trasforma gli stadi nel peggior posto dove passare
una tranquilla domenica pomeriggio. Un posto dove è vivamente sconsigliato
portare la famiglia. Non che in passato il mondo del calcio abbia regalato
storie da “tarallucci e vino”, ma oggi la situazione è degenerata.
Non ci sono più regole se non quelle imposte dal Ministero dell'Interno.
Non c'è più rispetto per gli avversari, dentro e fuori dal
campo. Tutti protestano per qualcosa, compresi i dirigenti che a fine partita
fomentano la rabbia dei tifosi, contestando gli arbitri e rivendicando
meriti – o vittorie – che il campo non gli ha dato.
Questo
è il calcio moderno, tralasciando l'aspetto televisivo, perché
questo è un altro argomento delicato che meriterebbe un ampio approfondimento.
A
noi interessa sottolineare la bruttezza degli stadi e di molti tifosi italiani,
come a Cagliari dove la partita è stata sospesa per per tre minuti
a causa dei cori razzisti contro Eto'o. Bruttezze che passano dall'inefficienza
delle forze dell'ordine nel fronteggiare gli ultras serbi a Genova (stadio
Marassi), i quali dopo aver bevuto ettolitri di alcool sono riusciti a
sospendere una partita per cause (politiche) con il calcio nulla hanno
a che vedere.
E
così, davanti a questo scenario barbaro, rischia di passare inosservato
uno striscione nostalgico dei tifosi del Parma, esposto ieri allo stadio
Manuzzi di Cesena: “I Boys salutano Lugaresi ultimo presidente di un calcio
che non c'è più”. Già, il calcio farcito di romanticismo,
di giocatori simbolo, di sfottò mai fuori dalle righe e rispetto
degli avversari. Quel calcio che senza dirette tv affascinava e portava
allo stadio centinaia di migliaia di persone ogni domenica, figli compresi,
i quali giocavano la loro partita di calcio alle spalle delle tribune,
sul cemento, sognando di diventare un calciatore famoso.
Ancora
su Cesena/Parma: "Gli spettatori erano
14.292 di cui solo una stretta minoranza tra le fila del Parma. Si segnala
la presenza di un centinaio di tifosi emiliani che contesta la tessera
del tifoso. Hanno trovato posto tra i distinti separati con un triplice
cordone di steward dal resto della tifoseria".
Benevento/Taranto:"Giornata
piacevole, con oltre 3.500 spettatori di fede giallorossa sulle gradinate
del Santa Colomba. Settore ospiti con circa 5/6 encomiabili tifosi jonici,
effetto questo della mai digerita tessera del tifoso".
Cagliari/Inter:
"Un
interista: “Facciamo i complimenti a Maroni che con la sua tessera del
tifoso di merda non mi ha permesso di andare nel settore ospiti ma invece
mi ha permesso di andare in un settore assieme ai tifosi del Cagliari con
i quali ho avuto ripetutamente degli scambi di insulti“.
*
Minatori
salvati in Cile, gira questa mail:
"Se
fosse successo in una miniera italiana, le cose sarebbero andate così:
1°
giorno: tutti uniti per salvare i minatori, diretta tv 24h, Bertolaso sul
posto.
2°
giorno: da Bruno Vespa plastico della miniera, con barbara palombelli,
belen e Lele Mora.
3°
giorno: prime... difficoltà, ricerca dei colpevoli e delle responsabilità:
BERLUSCONI: colpa dei comunisti; DI PIETRO: colpa del conflitto d'interessi;
BERSANI: ... ma cosa ... è successo?? BOSSI: sono tutti terroni,
lasciateli la'; CAPEZZONE: non è una tragedia è una grande
opportunità ed è merito di questo governo e di questo premier;
FINI: mio cognato non c'entra.
4°
giorno: TOTTI: dedicherò un gol a tutti i minatori.
5°
giorno IL PAPA: faciamo prekiera a i minatori ke in qvesti ciorni zono
vicini al tiavolo!!
6°
giorno: cala l'audience, una finestra in Chi l'ha visto e da Barbara d'urso
che intervista i figli dei minatori: "dimmi, ti manca papà?'"
dal
7° all 30esimo giorno falliscono tutti i tentativi di Bertolaso, che
viene nominato così capo mondiale della protezione civile. Dopo
un mese, i minatori escono per fatti loro dalla miniera, scavando con le
mani. Un anno dopo, i 33 minatori, già licenziati, vengono incriminati
per danneggiamento del sito minerario. Ma è successo in Cile....
ci siamo salvati!!!
18
ottobre 2010 (pomeriggio): ecco cosa è
successo ieri per Sampdoria/Fiorentina:
"Circa
300 ultras viola non tesserati che si riconoscono nel Parterre di Curva
Fiesole sono giunti ieri, domenica 17 ottobre, con un treno di linea a
Genova in possesso di regolari biglietti di Gradinata Nord acquistati nel
capoluogo ligure nei giorni precedenti. Ad aspettarli decine di poliziotti
in tenuta antisommossa e i bus dell'azienda municipale. I funzionari della
questura comunicano loro che saranno posti all'interno del settore ospiti,
nonostante il biglietto di gradinata acquistato da uomini liberi ed in
perfetta sintonia con le leggi e i decreti emanati dall'Ottimo Ministro
degli Interni, il pregiudicato, BOBO MARONI. Suscitando le vivaci ma civili
proteste degli ultras i cui cori contro tessera e repressione rimbombano
sotto le volte di Brignole, mentre i viaggiatori normali solidarizzano
e annuiscono per nulla intimoriti ma anzi divertiti dal colore e dal calore
degli ultras.
Naturalmente
gli ultras viola non tesserati non accettano questa omologazione visiva
con gli altri tifosi viola presenti nel settore ospiti superiore, che rispettano
in quanto tifosi viola, ma dei quali non condividono la scelta di tesserarsi,
e giunti a Marassi con le porte dei bus aperte, iniziano una estenuante
trattativa con i funzionari presenti, sventolando semplicemente i loro
regolari biglietti di Gradinata Nord ed esigendo che vengano rispettate
le leggi dello Stato. Nello stesso luogo dove tre giorni prima si era consumata
l'ennesima farsa mediatica e dimostrazione di incapacità e dilettantismo
nella gestione dei 1000 serbi guidati da Ivan il terribile da parte di
Osservatorio, Ministero degli Interni, Polizia e servizi segreti.
I
funzionari della questura di Genova si arrampicano sugli specchi, vaneggiano
di errore di comunicazione, di un fantomatico fax della società
Sampdoria mai arrivato che, resasi conto della vendita di circa 300 tagliandi
a residenti fiorentini e toscani nel settore Nord a stretto contatto con
tifosi doriani tesserati e la delegazione Ultras Tito non tesserata trasferitasi
in Nord per protesta, allarmata ha chiesto alla questura genovese di dirottare
anche i viola non tesserati nel settore.
I
viola rimangono quindi per circa mezz'ora fuori dall'impianto di Marassi,
con l'evidente imbarazzo dei funzionari dell'ordine pubblico che ammettendo
l'ennesima dimostrazione di pressappochismo all'italiana nella squallida
vicenda della tessera del tifoso, pregano gli ultra viola di accomodarsi
nel settore inferiore della gabbia.
Dopo
aver preteso di essere dislocati anche visivamente in maniera differente
dai viola tesserati, gli ultras vengono fatti entrare nel settore inferiore,
quello di Ivan per intenderci, da un ingresso di Tribuna Nord separato
dai tesserati viola. Naturalmente al termine di meticolose e surreali perquisizioni.
Se si considera cosa è stato consentito di fare entrare ai serbi
martedì sera.
Entrati
nel settore, i 300 ultras viola non tesserati si compattano, lanciano slogan
contro tessera, repressione, Maroni e di reciproca solidarietà con
gli Ultras doriani non tesserati, con applausi all'esposizione dell'esilarante
pupazzone di Ivan, cori ironici che rivendicano la libertà di Ivan
e un incessante e commovente fino al 90° sostegno agli indegni undici
in campo, con conclusiva e liberatoria prima vera e propria contestazione
alla Famiglia Della Valle il cui disimpegno è specchio della situazione
tragicomica della squadra ultima in classifica dopo quasi dieci anni e
della società allo sbando.
Ora
dovrebbero essere i tifosi viola tesserati a protestare presso gli organi
competenti e le società Fiorentina e Sampdoria, per essere stati
costretti a sottoscrivere ignobili carte di credito del tifoso con l'assicurazione
di trattamenti preferenziali e condizione necessaria per poter seguire
la squadra in trasferta. Quando in realtà arbitrariamente questure
o dirigenti decidono di invalidare il decreto a seconda delle contingenze.
Noi la nostra lotta la continuiamo con orgoglio e determinazione e siamo
sicuri che qualora fossimo andati in Nord non ci sarebbe stato alcun problema,
se non verbale e di rivalità sportiva, a convivere con i doriani.
Una
domenica all'italiana. Anomalie patetiche e dilettantismo di chi gestisce
l'ordine pubblico che devono essere divulgate e mese a conoscenza dei cittadini
che basano la loro informazione esclusivamente su quello che i media raccontano.
E questa storiella nessun media di sistema ve l'avrebbe raccontata mai.
Solo gli ultras vincono sempre.
Noi
Non Tesserati Curva Fiesole Firenze. Uniti si vince!".
http://www.dodicesimouomo.net/12uomo/news-curva-fiesole/594-comunicato-noi-non-tesserati-samp-fiorentina.html
*
Parma/Roma:
"Ciao
Lorenzo, Volevo sapere se qualcuno si recava a Parma senza tessera visto
che la vendita non è delimitata solo alla regione, quindi i biglietti
"liberi" possono essere tranquillamente acquistati o su internet o ad una
ricevitoria, l'unico problema è quale settore acquistare, tutte
le tifoserie che si sono recata a Parma senza tessera si sono posizionati
nella curva opposta a quella principale vicino al settore ospiti...in attesa
di tue notizie saluti romani! NO alla TdT".
Si può andare senza tessera nel settore accanto a quello ospiti,
vale a dire la Curva Sud.
Sempre
su Parma/Roma: "Ciao lorè, volevo
sapere cosa pensi tu per domenica prossima, ti piace più l'idea
di andare in massa a parma comprando biglietti per la tribuna o una loro
curva, come hanno gia fatto altre tifoserie, aggirando così l'obbligo
della tessera del tifoso e causando problemi a chi ha voluto questa tessera...oppure
preferiresti non esserci proprio domenica con il parma in segno anche di
protesta contro l'orario della partita che è alle 12:30?".
Credo che in questi casi ognuno decida per sé. Se il biglietto si
può acquistare senza TdT non vedo alcun problema ad andare come
fanno le altre tifoserie, ma questo è un punto di vista personale.
Su
Parma/Roma inizia l'ostruzionismo anche al di là delle decisioni
del CASSASASSSSSSMSSS: "buongiorno lorenzo,
l'altro giorno ho provato a reperire un biglietto di curva sud per parma
direttamente dal sito della listicket, solo un paio d'ore dopo la messa
in vendita dei biglietti della partita di domenica, e già non erano
più disponibili... come faccio a comprare un settore diverso da
quello ospiti? vorrei andare.. buona giornata paco".
Peggio per loro. Al limite si arriva lì presto e lo si reperisce
in zona, così manco sapranno quanti romanisti ci vanno.
18
ottobre 2010: allarme derby. Ecco la determinazione
n. 40 del CASASSSAASSMMSSSS:
Ora,
si chiede di sapere:
a)
qual è il "settore ospiti"? Quando la Lazio gioca in casa sono i
distinti lato Monte Mario. I romanisti con la TdT potranno andare solo
in quel settore oppure si avrà un ampliamento del settore ospiti
fino a comprendere la Curva Sud e i Distinti Sud?
b)
se il settore ospiti è solo limitato ai distinti lato Monte Mario,
per accedere alla Curva Sud sarà invece sufficiente comprarsi un
biglietto di Curva Sud?
c)
per la Monte Mario, la Curva Nord e i Distinti Nord vi è la vendita
libera?
d)
in considerazione del fatto che non è possibile operare distinzioni
in base alla provincia di residenza, sarà quindi possibile per i
tifosi della Roma acquistare biglietti per il settore Monte Mario e per
i settori Curva Nord e Distinti Nord o anche l'accesso ai settori Monte
Mario, Curva Nord e Distinti Nord verrà limitata ai possessori della
TdT?
e)
in quale settore si pensa di convogliare i numerosi tifosi della Roma che
non intendono sottoscrivere la Tessera del tifoso e che comunque tenteranno
in tutti i modi di assistere alla partita?
f)
qualora i tifosi della Roma non dotati di tessera del tifoso dovessero
decidere di acquistare, del tutto legittimamente, i tagliandi per il settore
Distinti Nord o per la Curva Nord, vista gli scarsi abbonamenti tra i tifosi
della Lazio, come si pensa di tutelare l'ordine pubblico?
*
Sampdoria/Fiorentina:
Visto
che sono loro quelli che han dato lo spunto per "se i ragazzi sono uniti
non saranno mai sconfitti": Sham69 in concerto sabato 30 ottobre @ Locanda
Atlantide (San Lorenzo).
Quando
l'Osservatorio non esisteva...:
1989/90
Cremonese/Roma
|
1989/90
Italia/Bulgaria
a Cesena
|
1982/83
S.P.A.L./Roma
(coppa
Italia)
|
17
ottobre 2010: in linea la pagina di Roma/Genoa.
Chiudiamo
con i commenti su Italia/Serbia con i restanti articoli che mi sono stati
segnalati:
Dopo
Genova sorge spontanea una domanda:
possibile
che in Italia nessuno trovi il coraggio per dimettersi?
"Ci
siamo persi le litanie, lo stracciamento delle vesti da parte dei soliti
professionisti televisivi impegnati nel commentare quanto successo a Genova
ieri sera. Ce li siamo persi per un motivo semplice. Eravamo lì,
a Marassi, e abbiamo visto con i nostri occhi, senza i filtri più
o meno voluti delle telecamere. Ce li siamo persi fortunatamente. A quanto
ci hanno riferito, i commentatori, tra le perle di saggezza regalate, hanno
persino sostenuto che le tre dita alzate dei serbi volevano significare
che rischiavano la sconfitta per tre a zero e non il loro classico saluto
che sta a significare Dio, Patria, Famiglia. Non ci siamo persi però
il tentativo penoso di scaricare le responsabilità per quanto successo.
Che sono enormi e che, nulla levando alla criminale ferocia dei supporter
serbi, cadono sui gestori dell’ordine pubblico. Stiamo parlando di una
gara clamorosamente fallita sotto tutti i punti di vista.
A
partire dalla scelta del campo, quello di Genova, assolutamente inadeguato
sia per quanto riguarda l’ubicazione che per la struttura del settore ospiti.
Chi era a Genova ieri sera non ha nemmeno per un minuto pensato che potesse
essere giocata la gara. Il settore ospiti era strapieno, al punto da mettere
in dubbio il fatto che tutti i serbi avessero un regolare biglietto. Dentro
era entrato di tutto. Bengala, raudi, mazze, tronchesine. Questo mentre
negli altri settori gli steward chiedevano agli italiani di gettare il
tappo delle bottigliette. In campo, a distanza di pochi secondi, è
iniziato a volare di tutto, con alcuni supporter a cavalcioni dei vetri
di protezione che iniziavano a tagliare la rete che impedisce il lancio
degli oggetti in campo. Di polizia, sul terreno, nemmeno l’ombra. Ci sono
voluti almeno quindici minuti perché i responsabili dell’ordine
pubblico si rendessero conto che gli steward in campo potevano fare ben
poco se non ferirsi, come è successo, con alcuni degli oggetti lanciati.
Il tutto era stato preceduto dal vero e proprio caos provocato in centro
nel pomeriggio e per il quale lo stesso sindaco del capoluogo ligure si
era lamentato con il questore. Tutto sotto controllo, la risposta del numero
uno dell’ordine pubblico. Si è visto. E si è continuato a
vedere per ore sino a notte fonda. Quello che era chiaro è che,
una volta dentro lo stadio, con controlli assenti, era impossibile andare
avanti e persino intervenire. Lo sparuto gruppo di poliziotti mandato in
campo è sembrato composto da vittime sacrificali agli occhi delle
telecamere: forse pensavano potessero fermare i serbi con lo sguardo esponendoli
agli insulti e al lancio di oggetti. Erano impossibilitati a fare tutto.
A caricare nel settore sia per la sproporzione (a proposito, non bevetevi
la panzana di chi dice che su circa duemila persone erano solo pochi gli
scalmanati, del resto è politicamente scorretto generalizzare, si
sa), sia perché non c’erano vie di fuga. Caricare avrebbe potuto
voler dire mettere a repentaglio la vita dei poliziotti, dei serbi e degli
altri tifosi dei settori accanto. C’erano davvero i presupposti per un
dramma. E giusto per completare il quadro sulla gestione dell’ordine pubblico
a un certo punto, in preda alla totale improvvisazione, è stato
pensato di annaffiare i serbi con gli idranti forse per aprire la strada
a una carica. I pompieri hanno steso gli idranti, poi è arrivato
il contrordine. Non solo. Al piano di sopra altri tifosi serbi hanno provato
a sfondare la barriera in vetro di separazione con la tribuna centrale.
Un tentativo che è andato a un soffio dal riuscire. I tempi di reazione
delle forze dell’ordine? Circa dieci minuti. Dopo circa dieci minuti in
quel settore dello stadio è arrivato un drappello di carabinieri.
Poche decine. La sensazione, confermata, dalla necessità di chiedere
immediati rinforzi da Milano e Torino, è che l’evento sia stato
sottovalutato e a poco vale lo scaricabarile sulla polizia serba. Non lo
diciamo solo noi. Ecco uno dei primi lanci Ansa di ieri sera: “Non sono
in gran numero gli agenti allo stadio. Anzi tra loro spicca una signora
commissario in giubbino con paillettes, pantacollant e stivali tacco 9:
alla quale prudentemente fanno mettere un casco in diretta tv mentre i
suoi colleghi provano a fronteggiare inutilmente i tifosi che con cesoie
continuano a tranciare la rete di protezione del campo”.
Disarmanti
le parole che abbiamo udito da un poliziotto disperato fuori Marassi che
levandosi il casco chiedeva agli italiani presenti: “Ve lo chiedo da operaio:
vi prego, almeno voi andatevene, non sappiamo più cosa fare”. Eppure
si sta tentando con la solita operazione mediatica mostrata in altre circostanze
di mettere in luce l’evitata invasione di campo, oppure che l’incappucciato
a capo degli ultrà è stato arrestato in nottata (dopo avergli
fatto fare di tutto). O ancora che erano criminali veri e propri e che
poteva andare anche peggio. E invece è stato tutto tardivo, nonostante
per capire chi fossero queste persone bastasse andare su google; per sapere
che hanno ammazzato dei tifosi bastava leggere i giornali; per comprendere
che era una partita a rischio altissimo per i rapporti che gli italiani
hanno con tutte le tifoserie dell’ex Jugoslavia era sufficiente conoscere
un minimo la storia dall’avvento di Tito in poi; per non parlare di quanto
accaduto solo pochi giorni fa in Serbia nella gara precedente dell’Europeo
e per le strade di Belgrado. La realtà è una sola i serbi
non volevano far giocare la partita. E ci sono riusciti. Hanno vinto loro
questa volta. E di questo dovrebbero tenere conto chi aveva responsabilità.
Troppo facile vietare la trasferta ai tifosi ospiti senza tessera di Fortitudo
Fabriano - Biagio Nazzaro Chiaravalle o di Forza e Coraggio – Turris. Onori
e oneri si suole dire. In Italia è proprio impossibile assistere
all’assunzioni di responsabilità seguite dalle dimissioni? E poi
ci chiediamo perché le istituzioni affondano. E’ una palude. Una
terribile palude. Ieri sera era a Genova. Vicino al fiume Bisagno.
Fabrizio
Vincenti". http://www.gazzettalucchese.it/news_view.php?idart=12620
*
Gianni
Mura su "La Repubblica" di oggi:
Incredibilmente,
dopo anni, il quotidiano di Scalfari si accorge del problema Ministro dell'Interno...
ancora su Repubblica (M. Bracconi)
L’astrologo
Maroni
Sabato
16 ottobre, ore 18.00. I manifestanti della Fiom sono tantissimi. Riempiono
piazza San Giovanni. Qualcuno, scaramantico, incrocia ancora le dita in
vista del deflusso. Ma già si capisce che la tanto temuta guerra
metropolitana non ci sarà.
Per
tutti, anche per Maroni, è tempo di bilanci.
Il
ministro non ha alzato nemmeno un sopracciglio alla vigilia di una partita
ad altissimo rischio, e gli hanno messo a ferro e fuoco lo stadio.
Poi ha lanciato drammatici e ripetuti allarmi prima della manifestazione
della Fiom, dove invece non è successo un buco di nulla.
Con
spirito fazioso si potrebbe sogghignare soddisfatti, magari ricordando
quanto previsto dallo stesso Maroni sull’asse Pdl-Lega sicuro trionfatore
alle prossime elezioni.
Invece,
un ministro dell’Interno che infila una previsione sbagliata in fila all’altra
dovrebbe preoccupare.
Il
terrorismo internazionale esiste, l’estremismo politico pure, il nazionalismo
balcanico anche. Affidare l’ordine pubblico all’opportunità
politica del momento, o peggio all’oroscopo, non è il modo migliore
per proteggerci.
Aldo
Grasso sul Corriere della Sera (arrivano tardi ma arrivano):
Se
i commentatori perdono la testa
La telecronaca
di Italia-Serbia: Collovati e Dossena hanno alzato i toni perso la trebisonda
Una
modesta proposta: vorrei invitare il ministro degli Interni, il capo della
Polizia e il generale dei Carabinieri a fare un pensierino su Beppe Dossena
e Fulvio Collovati come esperti di guerriglia urbana. Fatte le debite proporzioni,
esecrata la follia dei teppisti serbi (senza dimenticare di ringraziare
la polizia serba per aver loro permesso di passare la frontiera), constatato
che fra giocatori e allenatori serbi che si esibiscono in Italia il mito
della Tigre Arkan non passa, la mancata telecronaca di Italia-Serbia s'inscrive
a pieno titolo nella serata storta di Genova.
Ai
microfoni c'erano Marco Mazzocchi (il capo spedizione), Bruno Gentili (il
telecronista) e i nostri due ex calciatori, pronti a intervenire con le
maniere forti. A un certo punto Collovati ha suggerito di rinchiudere in
curva i serbi per tre giorni (immaginiamo senza cibo e acqua), magari trasformando
Marassi nell'Estadio Nacional di Pinochet o nella Guantanamo della Lanterna.
E, per non essere da meno, Dossena ha suonato la carica: «Colpiamoli!».
Certo,
non era facile descrivere e commentare quelle immagini, ma il quadrumvirato
ha facilmente perso la trebisonda e, in una sorta di coesione ideologica,
ha cominciato ad alzare i toni. Quando Stankovic e altri giocatori sono
andati davanti agli ultrà e hanno applaudito e fatto il segno delle
tre dita, i quattro hanno cominciato a lasciarsi andare alla libera interpretazione:
applaudono in senso ironico, no, applaudono per solidarietà, no,
applaudono per calmarli, no, è il 3 a 0 a tavolino. Era sufficiente
che Mazzocchi, che aveva davanti un computer, consultasse Wikipedia per
evitarsi figuracce e capire la gravità del gesto degli ultranazionalisti
cetnici. Ma in quel momento bisognava fare altro: per esempio pilotare
il povero bordocampista Aurelio Capaldi: «Avvicinati a...»,
«Guarda c'è Valentini...», «Cerca di...».
Per
fortuna, ristabilito l'ordine, Gentili ha potuto chiamare la pubblicità.
Così sia".
16
ottobre 2010 (pomeriggio): notizie dal regime:
(Il
Romanista-P.Bruni) Non c’è l’ufficialità, ma sembra essere
stato sventato il pericolo di vedere stasera i tifosi genoani senza biglietto,
nelle immediate vicinanze dell’Olimpico. Quelli che dovessero venire, avrebbero
l’occasione di manifestare. Ma lontano dallo stadio. La Prefettura, anche
attraverso un costante monitoraggio della situazione, sarebbe riuscita
a prevenire quello che sarebbe stato un pericolosissimo esodo. Specie
nel giorno in cui Roma sarà invasa da una serie di manifestazioni.
Sul fronte giallorosso, per quanto riguarda il botteghino, invece, non
c’è stato alcun colpo di scena dell’ultima ora: stasera si arriverà
a contare circa 30.000 spettatori. I tagliandi saranno in vendita fino
alle 18 nei Roma Store e fino alle 20.45 nelle ricevitorie Lis Lottomatica
e al Gran Teatro, in viale di Tor di Quinto. Prezzi a partire da 15 euro
(in Curva). Agevolazioni per le donne e gli over 65, gli under14 potranno
entrare gratis (soltanto in Tevere) seguendo il consueto iter: accompagnati
da una persona fino al quarto grado di parentela, autocertificazione e
tessera del tifoso per entrambi.
Già,
ma come?
"Erano
circa 150 che sarebbero andati a Roma senza tessera del tifoso, non per
andare allo stadio, ma per sostenere a “distanza” il Genoa e senza provocare
incidenti. Ma stamane per i 60 che avevano affittato un pullman la sorpresa:
la ditta ha comunicato che il mezzo era “rotto”. I tifosi andranno
lo stesso nella capitale. Il guasto del pullman, per i tifosi è
quantomeno sospetto: «è stato posto un limite alla libertà
di movimento delle persone senza alcun diritto di farlo» dicono i
tifosi.
I
rapporti e il modo di agire, aggiungono i tifosi, sono stati corretti,
come dimostrato ancora di recente con la trasferta a Milano. A Roma non
avremmo provocato alcun incidente e non ne provocheremo alcuno, aggiungono.
Perché il gruppo comunque appare intenzionato a muoversi lo stesso.
Controllata la stazione di Brignole, ma non dovrebbe essere utilizzato
il treno per il trasferimento. La trasferta a Roma sarebbe stata una protesta
«civile contro i provvedimenti restrittivi. Il ministro Maroni colpisce
non gli ultras o qualche fetta particolare del tifo, ma i tifosi in generale.
Tifosi siamo e vorremmo essere definiti come tali e non stiamo commettendo
alcun reato». Il guasto al pullman è stato comunicato questa
mattina attorno alle 8. I tifosi che contestano la “tessera del tifoso”
sospettano, nemmeno troppo velatamente, che si sia trattato di una “scusa”
e che ci siano state pressioni da parte delle autorità per non fare
partire il gruppo di tifosi del Genoa. Ma ci sarà, sul tema generale
della “tessera” anche un ricorso al giudice. Lo conferma sulla pagina di
Face book anche Roberto Scotto, uno degli esponenti storici della tifoseria
del Genoa e della Gradinata Nord: « Non ho molta voglia di parlare
in questi giorni e ve ne sarete accorti. Mma oggi e’ successo che qualcuno
ha fatto pressione alla ditta dei pulman che doveva portare a Roma pacificamente
quelli senza tessera e hanno di fatto impedito un diritto democratico..
Non volevamo entrare a andare a Roma magari all’hotel dei giocatori...e
invece all’ultimo, in modo che non avessimo tempo di organizzarci, ci hanno
detto che i pulman non ci sono.. perché rotti... Bene penso che
sia arrivato il momento di fare qualcosa contro questo regime che nega
anche i diritti fondamentali fosse stato altro che manifestare il nostro
dissenso alla tessera.. Ora ci servono avvocati che sappiano cosa fare..
Se questa che non è neanche unoa legge o un decreto ma una circolare
del ministero, ci sarà un modo di farla giudicare da un giudice
terzo...Troviamolo..» ".
*
Lo
stipendio di Rosy:
Alla
Questura di Genova è arrivato l'effetto Ivan, visto che danno disposizioni
anche per i tifosi ospiti non possessori della tessera del tifoso.
Abbiamo
quindi due settori ospiti per stadio. Mah.
|
1974/75
Roma/Cesena,
la Sud al gol di Prati
|
Mail
di Pier:
"Ciao,
sulla questione della tessera vorrei aggiungere che al di là di
tutte le critiche sul merito si moltiplicano anche quelle sul piano pratico.
Io vivo al nord e in tre ore potrei raggiungere Basilea per godermi la
partita. Poniamo che io abbia la tessera, valendo come carta di credito
dovrei poterla caricare e comprare comodamente il mio biglietto via internet.
Invece no. Dovrei necessariamente recarmi all'unico Roma Store abilitato
a venderli e la Roma aggiunge che mi sconsiglia agire in modo diverso.
Ma come? E allora perchè fare una carta di credito se poi non posso
usarla per comprare i biglietti??????? Nel 2010 io sia con sia senza
tessera sono costretto a farmi 1200 km invece di 300. E' allucinante. E
soprattutto perchè farsela questa benedetta tesssera se poi non
ci sono vantaggi di questo tipo? Proverò a comprare il biglietto
online malgrado la Roma me lo sconsigli a Presto pier".
Rivista
Romanista: "L'Ultima Violenza...è
il titolo di ben 5 pagine di articolo scritto da Emanuela De Frate su Rivista
Romanista di questo mese. Parla del calo spettatori a Roma e in Italia
e di come la tessera del tifoso ne sia la causa. E' citato Asromaultras.org
ben due volte :-)
Me
ne avevano parlato bene della Rivista Romanista, è il secondo numero
di seguito che compro e mi hanno sorpreso uno più dell'altro sia
per gli articoli contro la tessera del tifoso che per quelli contro i poteri
forti del calcio e sono collegati anche a myroma; inoltre sul sito www.rivistaromanista.it
è possibile leggere i numeri arretrati gratuitamente on-line".
16
ottobre 2010: tifoserie sempre più
infuriate:
Curva
Nord: Nonostante tutto.... TUTTI A LUCCA!
Domenica
in occasione del derby di Lucca la Curva Nord “Maurizio Alberti” si recherà
davanti al settore ospiti del Porta Elisa per essere ugualmente presente,
anche se fuori dallo stadio. Pur non potendo entrare, a causa dell’assurdità
della tessera del tifoso, cercheremo di essere lo stesso vicini alla squadra
per questa importante partita.
Vogliamo
essere
accanto al Pisa nel derby, anche se fuori dalla Curva ospite, curva che
per tante partite, anche nel recente passato, ci ha visti protagonisti
di tifo e coreografie memorabili e che ora ci viene negata per una legge
discriminante e anticostituzionale.
Il
ritrovo per la carovana di motorini e macchine è ALLE 11,30 DAVANTI
ALLA NORD.
Anche
se dovremo star fuori dallo stadio, ci auguriamo che i tifosi partecipino
ugualmente alla trasferta, memori anche dello spettacolare corteo in motorino
dell’ultima Lucchese-Pisa.
CURVA
NORD “MAURIZIO ALBERTI”
*
Dal
blog di Beppe Grillo:
"C'erano
una volta la tessera fascista, la tessera del pane, la tessera di partito,
la tessera a punti di Tremorti per i morti di fame, la tessera del tifoso.
Da martedì sera, Maroni, ha inaugurato la nuovissima "tessera del
tifoso serbo". Una tessera patinata, con da un lato le tre dita cetniche
e dall'altro i bombardieri italiani in volo su Belgrado ai tempi di D'Alema.
La tessera dà diritto a un ricco pre partita con lanci di fumogeni,
pestaggio dei passanti e scontri selvaggi con la Polizia, a un ingresso
libero allo stadio senza controllo dei biglietti, a cesoie, pugnali, tirapugni,
coltelli e lanciarazzi da usare per incoraggiare la propria nazionale durante
il gioco.
Boss(ol)i
si è detto entusiasta dell'iniziativa: "I serbi sono un grande popolo,
andai a portargli le medicine quando c'e' stata la guerra". Che medicine
gli avrà mai portato? Cialis, Viagra? Per Boss(ol)i quelli allo
stadio non erano propriamente serbi "Che c'entra quelli sono tifosi". Se
uno fosse stato serbo e basta non l'avrebbe passata liscia, ma se era serbo
e anche tifoso allora poteva permettersi qualche coltellata e un paio di
petardi esplosivi sul portiere. E' il tifoso che è in lui che agisce,
non il serbo. Ivan Bogdanov, l'energumeno incappucciato di duecento chili
che ballava sulla recinzione, è solo un nome di fantasia. I più
attenti avranno riconosciuto Roberto Calderoli mentre bruciava la bandiera
del Kosovo islamico.
A
Belgrado sono in corso incontri bilaterali con Trota Bossi e i nazionalisti
serbi per introdurre in Serbia la "tessera del tifoso padano". E' una questione
di reciprocità. La speciale tessera darà diritto ai padani
negli stadi serbi a fischiare l'inno, fare a pezzi la bandiera italiana
(o a pulircisi il culo), cantare "Ho un sogno nel cuore: bruciare il tricolore",
dipingere il simbolo del Sole delle Alpi con spray verde lega le scuole
circostanti e a un'invasione di campo di Borghezio. Il gemellaggio in futuro
potrà portare al ritorno della Grande Serbia e della Grande Padania
unite in un fronte comune. I serbi di nuovo a Sarajevo e a Zagabria e le
ronde padane in Istria e Dalmazia, sulle spiaggie a caccia di vucumprà.
Maroni
sta valutando l'introduzione di una tessera secessionista del tifoso, da
quello irlandese dell'IRA al tifoso basco dell'ETA. Maroni, primo tifoso
padano tesserato, avrà diritto in trasferta a qualche morso alla
caviglia della polizia ospite".
*
Gianluca,
sulla stella di David vietata da Maroni ai Tottenham: http://www.corrieredellosport.it/calcio/champions_league/2010/10/15-133658/Inter-Tottenham%2C+vietate+le+bandiere+con+stella+di+David
http://www.tottenhamhotspur.com/news/articles/travel-advice-inter-milan-141010.html
Chi
prende certe decisioni dev'essere un genio, a persone normali non verrebbe
mai in mente di non far entrare bandiere del genere! L'Italia va a rotoli!
Gianluca"
*
Il
derby cancellato da Maroni e soci:
"Ciao
Lorenzo,
è
da oggi che ricevo telefonate in merito al derby...pare che la Tevere sia
chiusa agli spettatori non tesserati...ma non riesco a trovare la notizia.
Se
fosse vera perchè non ce ne andiamo tutti in curva nord??? Ci sto
seriamente pensando, se riesco a trovare conferma di questa disposizione
assurda della Tevere. In fondo quel settore me lo lasciano libero!".
Ecco
qui la notizia: http://www.corrieredellosport.it/3/2010/10/14-133538/Casms%3A+Derby+alle+ore+15%3F+Lega+ha+scelto+giustamente
Già
su Facebook c'è l'evento "Boicotta il derby del tesserato": http://www.facebook.com/event.php?eid=169406603069908
L'enigma
infatti è: tutti in non tesserati fuori lo stadio o tutti in Curva
Nord?
*
Enrico
da Milano: "Ciao Lorenzo, dopo Italia-Serbia
ho avuto un solo pensiero: se maroni avesse le palle andrebbe al Parlamento
Europeo e all'Uefa, davanti al suo amichetto Platini per chiedere l'introduzione
della Tdt europea, e per proporre il modello italiano. Secondo il quale
una partita come
Italia-Serbia
andrebbe giocata a porte chiuse, o senza i tifosi ospiti, o senza quelli
nati nei giorni pari, oppure senza quelli residenti fuori dalla Liguria
ad eccezione di quelli con il cognome che inizia con la lettera H, con
la vendita dei biglietti vietata il giorno della partita.....insomma scene
di vita quotidiana per i tifosi italiani, un po' meno per il resto del
mondo.
E
sai perchè non lo fa? Perchè prima gli farebbero una pernacchia
di 45 minuti e poi lo rinchiuderebbero in un manicomio. Viva l'Italia!
Sempre Forza Roma, un caro abbraccio da Milanocittàdimerda. Enrico".
Stefano:
"LA
FAMOSA GESTIONE VIRTUOSA:
Roma,
bilancio in profondo rosso: vendere giocatori o indebitarsi con le banche
ROMA
(14 ottobre) - La bozza di bilancio dell'As Roma che sarà discusso
nell'assemblea del 28 ottobre presenta un patrimonio consolidato negativo
per 13,2 milioni di euro e attese per un 2010-2011 ancora in rosso. La
società dovrà dunque scegliere se fare cassa con la cessione
di calciatori o bussare alle porte delle banche per contrarre nuovo debito.
Nella
sezione dedicata alla prevedibile evoluzione della gestione del bilancio
si legge infatti che «sulla base delle
informazioni attualmente disponibili e in assenza di eventi di carattere
straordinario, ovvero di operazioni di campagna trasferimenti che potranno
o dovranno essere implementate, si prevede che l'esercizio 2010-2011 si
chiuderà con una significativa perdita, rendendo peraltro necessarie
eventuali operazioni di finanziamento per far fronte al negativo andamento
prevedibile per l'esercizio». Il rosso
del patrimonio consolidato e le previsioni degli amministratori sono enfatizzati,
con una nota, anche nella relazione dei revisori contabili che, peraltro,
non contiene rilievi al bilancio.
La
società ha chiuso lo scorso esercizio con una perdita consolidata
di 22 milioni di euro e una situazione finanziaria negativa (8,5 milioni
di indebitamento finanziario netto, a fronte una posizione finanziaria
netta positiva per 20,8 milioni nel 2008-2009).
La
causa principale è la mancata partecipazione alla Champions league
costata 26 milioni di ricavi in meno (scesi da 161 a 137 milioni) e un
aumento delle perdite da 1,5 a 22 milioni. «I
ricavi ed i risultati economici prevedibili per l'esercizio 2010/2011 beneficeranno
della partecipazione all'Uefa Champions League, in luogo della Uefa Europa
League, ma risulteranno negativamente influenzati dagli effetti derivanti
dall'entrata in vigore della normativa sulla commercializzazione dei diritti
audiovisivi, in forma collettiva», segnala
il bilancio della società presieduta da Rossella Sensi, remunerata
con 1,1 milioni di euro nel 2009-2010.
A
ciò si aggiunge una «campagna
trasferimenti estiva» che «è
risultata non in linea con i prefissati obiettivi aziendali»
provocando sia la «contrazione dei proventi
derivanti dalla gestione del parco calciatori, significativamente ridotti
rispetto ai corrispondenti valori conseguiti negli esercizi precedenti»
sia «l'impossibilità di ridurre
i costi operativi relativi al personale tesserato».
In
flessione anche gli abbonamenti, «negativamente
influenzati dall'impatto prodotto sulla tifoseria»
dalla tessera del tifoso, e scesi dai 24.861 di un anno fa ai 18.617 della
stagione in corso. Tutti fattori che, si legge nel bilancio, influiranno
«negativamente» sull'esercizio 2010-2011 lasciando presagire
una chiusura ancora in rosso.
«Non
sono in corso trattative dirette con alcun potenziale acquirente
- comunica intanto Italpetroli in merito al processo di dismissione della
As Roma- L'advisor Rothschild sta procedendo,
secondo la tempistica programmata, nelle attività propedeutiche
alla selezione di potenziali acquirenti. Sono in corso di definizione gli
accordi di riservatezza con i soggetti potenzialmente interessati».
*
Ancora
sui fatti di Genova, due interessanti articoli su Rinascita: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=4388
http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=4396
Poi,
da Il Messaggero:
Serbia:
il match con l'Italia va ripetuto,
non
avete fatto nulla per evitare incidenti
Il
presidente della Federcalcio serba chiederà all'Uefa
di
far rigiocare la partita e accusa la polizia italiana
ROMA
(15 ottobre) - La Federcalcio della Serbia chiederà all'Uefa la
ripetizione della partita contro l'Italia, valida per le qualificazioni
di Euro 2012, sospesa dopo 7 minuti martedì scorso a Genova per
motivi di ordine pubblico. Lo ha detto il presidente della federazione,
Miroslav Karadzic, nel corso di una conferenza stampa. «Il prossimo
18 ottobre - ha detto Karadzic - ci incontreremo con il presidente dell'Uefa
Michel Platini e con i componenti del Consiglio, e chiederemo loro che
la partita venga rigiocata».
«I
padroni di casa sono responsabili per l'organizzazione - dice Karadzic
- Secondo il protocollo della Uefa, chi ospita un evento deve fare il possibile
per prevenire incidenti. Noi abbiamo fatto ciò che dovevamo, abbiamo
sollecitato l'attenzione dell'Italia sul rischio di disordini. Le autorità
italiane non hanno fatto nulla per prevenire gli incidenti nonostante i
nostri avvertimenti. Non hanno fatto nulla dopo aver assistito ai disordini
nell'immediata vigilia della partita. La reazione della polizia italiana
è stata debole». Il numero 1 della federcalcio serba giudica
«infondate» le critiche relative ai mancati controlli preventivi
che Belgrado avrebbe potuto eseguire. «Chiunque sia in possesso
di un passaporto ha il diritto di acquistare un biglietto e di viaggiare.
In questo caso, per assistere ad una partita di calcio».
Lezione
di democrazia.
15
ottobre 2010: pensavo che con Italia/Serbia
si fosse raggiunto il top, invece no:
"ciao
Lore, si legge che per il derby la vendita biglietti Tevere sia riservata
ai soli tesserati.....bene spostiamoci tutti in Montremario...............
Francesco
da Lanciano".
Esatto.
Il CASSASASMSSSSS ha disposto che i biglietti per la Tribuna Tevere siano
destinati ai soli tesserati!!!! Non essendo in grado di tenere divise due
tifoserie, così come si è fatto dal 1927 ad oggi, svuotano
la Tribuna Tevere.
Tuttavia,
perché andare In Monte Mario? Perché dare 120 euro a Lotito?
Io
me ne vado in Curva Nord.
Il
calcio è tornato normale ed è ovviamente possibile vedere
la partita accanto ai simpatici cugini biancocelesti, giusto?
Andiamo
tutti in Curva Nord con i cugini per tifare tutti insieme, gioiosamente
per le nostre squadre?
*
Articolo
di Stefano Faccendini:
Grazie
Ivan – di Stefano Faccendini
Pubblicato
da thepeoplesgame su 14 ottobre 2010
Non
voglio entrare in questioni politiche, soprattutto relative ad una situazione
cosi’ complicata come quella balcanica, ma limitarmi ad osservazioni relative,
in qualche modo, al mondo del calcio, che poi cosi’ semplice non e’.
Mi
interessa poco sapere chi sia Ivan, se era animato da motivi politici,
se era pericoloso oppure no, se quel suo eccitamento mentre ondeggiava
sul plexiglass era naturale o era strafatto, se la bravata sia stata fatta
per la platea infinita e mondiale di Youtube e attrezzi simili oppure per
l’album di famiglia.
Mi
basta vedere che un tipo, apparentemente armato e non solo di cattive intenzioni,
minaccioso ma non troppo furbo, sarebbe bastata un po’ meno vanita’ e una
maglietta a maniche lunghe per coprire i tatuaggi che hanno facilitato
il suo riconoscimento e reso inutile il passamontagna, sia entrato in Italia,
a Genova e allo stadio e abbia fatto quello che gli pare mentre gli si
facevano piu’ foto che nel giorno del suo matrimonio.
Non
so che guai passera’ Ivan, se la fedina penale pubblicata e’ vera, niente
di cui debba preoccuparsi troppo, ma noi gli dobbiamo qualcosa come paese
e come tifosi.
Ivan,
piu’ o meno accompagnato, ha dimostrato che secchiate di stronzate siano
state tirate addosso all’opinione pubblica finora per celare i veri motivi
dietro il lancio della TdT. Ha evidenziato come la repressione sistematica
di striscioni come “Ciao Mamma” perche’ non autorizzati non sia una misura
antiviolenza ma una scusa per imporre un autorita’ cieca e stupida. Ha
messo in risalto come le reazioni delle FdO non siano dettate da un’organizzazione
interna ben precisa, da un intelligence come la chiamano ora, ma dal capriccio
del momento. Per molto meno in passato, soprattutto con il resto dello
stadio ormai sfollato, in quel settore sarebbero piovuti quintali di lacrimogeni
ma quanto succede regolarmente con i tifosi italiani non poteva essere
trasmesso mondovisione in una partita UEFA. I panni sporchi, si sa, si
lavano in famiglia.
“Non
ci avevano avvertito”, poveri, che tenerezza… la prossima volta magari
una cartolina al Ministero degli Interni sarebbe gradita. Eppure non troppo
tempo fa i tifosi dell’Hajduk Spalato avevano seguito lo stesso schema
nella capitale. Erano arrivati indisturbati a Piazza di Spagna, imbrattato
di scritte qualche muro e monumento, spaventato qualche negoziante e gente
in pausa pranzo e poi si erano diretti allo stadio. Spalato, Balcani, ex
Jugoslavia…ricorda qualcosa?
Invece
niente. Nonostante si sappia che per le partite della nazionale si muovano
piu’ famiglie del solito, nulla e’ stato fatto per garantire l’ordine e
gli spettatori interessati solo alla gara. Mentre magari alla famiglia
di Sestri Levante veniva richiesto di buttare il tappo della bottiglia
d’acqua frizzante del figlio 12enne, Ivan faceva un corso di taglio e cucito
con la rete di protezione.
Ma
dov’e’ la logica? Dov’e’ la coerenza? Ma soprattutto, dov’e’ la vergogna?
E
basta anche con il piagnisteo della paura dei giocatori, mostrate due dita
di coraggio e rigiocatela a porte chiuse o in Svizzera se vi sentite piu’
sicuri, elemosinare il 3-0 non vi fa onore. Se e’ vero che i disordini
sono stati creati dai Serbi e’ altrattanto vero che la macchina dell’organizzazione
messa in piedi da “Bobo il pianista” non ha funzionato e la responsabilita’
e’ da dividere.
E’
bastato un Ivan piu’ incazzato del solito per far vedere a tutti che statistiche
e dati sulla diminuzione degli incidenti sono immondizia. Gli unici veri
sono quelli sul crollo delle presenze sugli spalti nei giorni in cui Ivan
e’ sul divano di casa sua a Belgrado o ovunque esso viva.
Con
la scusa di prevenire una violenza che esistera’ sempre quando decidera’
di comparire hanno annientato un mondo fatto di ideali, colore, voce e
passione.
Non
vogliono tifosi, solo clienti e il cliente ha sempre ragione. Pure Ivan.
Viva
l’Italia.
*
E-mail:
"nn
se se hai notato quando hanno arrestato ivan, un simpatico personaggio
che urlava "non lo menate" come a cercare di evitare una prassi consolidata...".
Altra
mail: "Non ti scrivevo da un bel pò
di tempo ma ciò non vuol dire, come molti altri, che non abbia mai
smesso di leggere i tuoi aggiornamenti.
Ti
invio questa metafora della rana bollita trovata in rete e che sintetizza,
a mio avviso, perfettamente la situazione attuale:
"Immaginate
un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana.
Il
fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano.
Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua
a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più
di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa.
L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole,
ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta
e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in
cui la rana finisce -semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse
stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo
di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.
Questa
esperienza mostra che – quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente
lenta – sfugge alla coscienza e non suscita – per la maggior parte del
tempo – nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta. Se guardiamo
ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, ci
accorgiamo che stiamo subiamo una lenta deriva alla quale ci abituiamo.
Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore 20, 30 o 40 anni fa, a
poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi – ci disturbano
solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle
persone. In nome del progresso e della scienza (e della sicurezza aggiungo
io), i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità
della persona, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla
felicità di vivere, si effettuano lentamente ed inesorabilmente
con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute.
I
foschi presagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle
reazioni e delle misure preventive, non fanno altro che preparare psicologicamente
il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche.
Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura i
cervelli che non riescono più a discernere. A pensare con la loro
testa. Quando ho annunciato queste cose per la prima volta era per domani.
Adesso, è per oggi. Allora se non siete come la rana, già
mezzo bolliti, date il colpo di zampa salutare, prima che sia troppo tardi."
STAMO
QUASI BELLI CHE BOLLITI LORE'!
Inutile
(nel senso che sono cose che già si sanno) parlare della buffonata
architettata ad hoc pè itaGlia-SERBIA, inutile ribadire concetti
espressi centinaia de vorte...quando saremo bolliti sarà troppo
tardi pè lamentasse ma almeno noi (quelli con ancora un cervello
e ne sono altamento convinto) lo saremmo stati a testa alta o quantomeno
dopo gli altri...
Nel
frattempo continuo a godermi quel poco di libertà che mi rimane
andando in Sud quando è possibile e gridando con ardore il mio dissendo
a questo sistema.
Saluti
Loré
LAZIO
MERDA!".
COMUNICATO
DEL GRUPPO “Cv 1920” DELLA GRADINATA POPOLARE CIVITAVECCHIA
Abbiamo
deciso di scrivere questo comunicato per un motivo di chiarezza. Oggi c'e'
chi ama definirsi ultras anche nel contraddittorio, e a noi nelle contraddizioni
non c'e' mai piaciuto stare. Con umiltà e realismo diciamo la nostra
con l'esperienza diretta avuta nella nostra gradinata e negli stadi che
ci hanno ospitato.
Partiamo
da un punto fondamentale: essere ultras per noi allo stadio significa organizzare
coreografie, accendere torce e fumogeni, esporre striscioni, sfottò
campanilistici, confrontarsi con le altre tifoserie con le mani e con le
gambe senza oggetti estranei al proprio corpo, utilizzare il megafono per
coinvolgere tutto il settore, andare in trasferta con i mezzi pubblici
gratis per permettere a chi non ha soldi di andare in trasferta, non sottostare
ai biglietti nominativi e ne tantomeno come oggi alla tessera del tifoso.
Oggi tutto questo non si può più fare!
Ebbene
si! Siamo rimasti orgogliosamente indietro negli anni ottanta come mentalità,
ma almeno con la nostra coerenza e lealtà rimaniamo puliti e puri
dal circo che oggi si vede nel mondo calcistico e negli stadi.
Oggi
lo spirito della contraddizione in molte realtà continua a diffondersi
soprattutto nelle nuove leve con mitomania. Molti in Italia oggi tendono
ad immedesimarsi nelle “firm” Inglesi facendo arricchire chi oggi in Inghilterra
scrive libri di avventura sul loro passato o chi fa addirittura film. Bene
tutto questo è ridicolo facendo creare un giro di business come
avviene nel calcio moderno, tra l’atro chi diffonde il modo di vestirsi
“casual” o fa stendardi con le raffigurazioni delle marche degli indumenti,
fa grossa pubblicità a multinazionali plurimiliardarie e poi si
tende a dire che si e' contro il sistema economico del calcio degli stadi
e della pay-tv.
Il
casual in quegli anni era una scelta tattica di imboscamento, oggi in Italia
e' moda.
La
repressione si e' ormai inasprita pesantemente al punto di uccidere, come
e' accaduto purtroppo a Gabriele Sandri, assassinato l’11 novembre del
2007 in un autogrill ad Arezzo, Sergio Ercolano tifoso del Napoli ucciso
ad Avellino, Matteo Bagnaresi, tifoso del Parma, investito da un pullman
che trasportava un club juventino dove l'autista, preso dalla psicosi che
trasmette la stampa e la tv sugli ultras, pensa bene di investirlo. Ma
le vittime, anche se non mortali, continuano ad esserci. Come Paolo Scaroni
di Brescia che ha problemi fisici perenni dopo essere stato massacrato
da agenti nella trasferta di Verona. La lista e' lunga se si va indietro
nel tempo e abbiamo imparato che la giustizia in questo paese e' solo una
parola...
A
contribuire alla repressione è stato anche il fatto che nel mondo
ultras dal novanta in poi ci sia stata una sorta di decadenza riguardante
la lealtà, passando così all'uso delle lame, che per noi
rimane una cosa estranea alle curve e alle gradinate oltre che una vigliaccata.
C'e' chi pensa che sia la legge della strada, pur dimenticando che nella
strada, in alcune realtà, si sparano pure. Quindi dovremmo andare
allo stadio con le pistole?
Una
vittima che ricordiamo e' Vincenzo Spagnolo, ultras della gradinata nord
di Genova, accoltellato da una mano vigliacca il 29 gennaio 1995.
La
decadenza nel mondo ultras c’è stata anche grazie al fatto che alcuni
gruppi hanno iniziato a collaborare con le società di appartenenza
concordando i treni per le trasferte, accordandosi anche per i biglietti,
gestendo servizi dello stadio, creando catene di negozi in franchising
e faxando gli striscioni. Tutto questo per noi non ha fatto altro che infangare
quei valori di un codice non scritto.
Il
nostro motto è essere non apparire, e da tifosi seguiremo i nostri
colori, essere ultras è tutta un'altra cosa e lo racconteremo ai
nostri nipoti. Essere ultras e' una cosa da trattare con i guanti per noi,
ma nel mondo di oggi ci si sporcherebbe sicuramente, e quindi lo conserveremo
dentro.
Abbiamo
scelto di fare questo comunicato perché crediamo che il capitolo
ULTRAS in Italia sia ormai chiuso, e alle soglie del 2011 noi del gruppo
Cv 1920, senza tanti giri di parole e con umiltà, non abbiamo vergogna
a dire che non ci sentiamo più ULTRAS, ma bensì TIFOSI della
nostra squadra e della nostra città.
SEMPRE
AL FIANCO DEL CIVITAVECCHIA CALCIO, i tuoi tifosi.
CV1920
.
14
ottobre 2010 (pomeriggio): ancora su Italia/Serbia:
"Caro
Lorenzo, io penso che siano così tante ed evidenti le disfunzioni
e le incongruenze in fase di preparazione e gestione dell’evento, sorvolando
poi sull’impreparazione di coloro i quali hanno avuto modo di descrivere
i fatti in diretta nazionale sulla Rai che, il punto principale, Non sia
tanto sui contenuti e/o sulle motivazioni dei Serbi, sulle quali si può,
Ovviamente, Avere Idee diverse, quanto sul NULLA, Storico/Politico/Sociale,
nel quale sguazzano in questi casi le Istituzioni, certi “giornalai”, ed
il loro “popolino”… del quale Non Farò Mai parte, e del cui giudizio,
francamente… Me Ne Frego!!! Giuliano".
Simona
da Firenze: "Buongiorno,ho letto alcuni
articoli sul tuo sito riguardo alla questione serba. Nulla da dire sulla
perenne ignoranza di certi telecronisti che già in altre occasioni
avevano avuto modo di dimostrare.
Giusto
spiegare i vari motivi per cui i serbi non vogliono l'Europa e dare una
chiave di lettura sulla serata di Genova. Ma noto, guardandomi intorno,
una
certa
idolatria nei confronti di quell'Ivan e dei suoi affiliati.
Tutte
le guerre, per qualunque motivo vengano dichiarate, a mio modesto parere
sono ingiuste perchè sappiamo benissimo che la vera vittima è
sempre il popolo civile.
Che
i Serbi nutrano rancore verso chi li ha bombardati è normale, per
lo stesso motivo però non noto rancore degli italiani verso chi
gli ha distrutto intere città. Detto questo, a nessuno viene in
mente di ricordare anche lo scempio bosniaco perpetrato da Arkan e i suoi
scagnozzi? Non una guerra, ma un vero genocidio.
Massacri,
stupro etnico sistematico, l'orrore che neanche in un film si riuscirebbe
a trovare.
Non
vorrei si tentasse di giustificare quanto accaduto a Genova e si tentasse
pure di fare di questo Ivan l'eroe di Serbia, personaggio per altro che
sarà
sicuramente
manovrato dall'alto, perchè i vari Ivan fanno comodo quando serve.
Non è un'accusa, solo la sollevazione di un dubbio. Saluti".
E-mail:
"Berlusconi:
l'Italia non ha NESSUNA colpa (no un pochetto, mezza. una piccola parte,
no: NESSUNA!)
Maroni:
evitato un altro Heysel (suggerisco al ministro di portare rispetto ai
morti dell'Heysel e di non dire baggianate)
Bossi:
quelli sono i tifosi, i serbi sono un grande popolo (no comment)
questo
è il nostro governo
chissà
perchè invece l'uefa ci multa deridendoci ("e voi volevate organizzare
gli europei?'")
tutta
da leggere l'intervista al tifoso serbo a pagina 5 del corriere della sera,
perifdamente messa sotto le dichiarazioni del min dell'interno".
Qualche
altro commento: "Quando io seguo il Verona
in trasferta, polizia carabinieri e forze dell’ordine varie ci attendono
come se arrivassero i lanzichenecchi; e ormai vi assicuro che la nostra
‘popolazione’ da trasferta è poco più che quella di un campo
profughi, donne vecchi e bambini. Arrivano, invece, 1800 serbi e questi
cascano dalla nuvole o dal classico albero del pero: “c’era un fax, non
c’era il fax, erano solo 200, non ci hanno avvisati, abbiamo evitato una
strage” Patetici, incompetenti, dilettanti. Adesso si inventeranno la tessera
del tifoso estero che viene in Italia".
Ancora:
"IN
ITALIA CI TOCCA FARE FILE PER PRENDERSI UN BIGLIETTO, CI TOCCA FARE FILE
PER ENTRARE ALLO STADIO CAUSA TORNELLI, CI OBBLIGANO A MANDARE DEI FAX
IN QUESTURA PER FARE ENTRARE UNO STRISCIONE CON SCRITTO FORZA SAMPDORIA,
CI VIETANO TAMBURI E MEGAFONI, LA SERA DELLA PARTITA ITALIA SERBIA HANNO
FATTO TOGLIERE LE MAGLIE E LE SCIARPE DELLA SAMP O DEL GENOA PER MOTIVI
DI ORDINE PUBBLICO E POI NEL SETTORE OSPITI ENTRAVA DI TUTTO, BENGALA,
FUMOGENI, CESOIE …
no
alla tessera del tifoso maroni dimettiti".
Dal
Riformista:
Disastro
Viminale
di
Massimiliano Gallo
Crisi
diplomatica. Maroni: abbiamo evitato una strage. Ma perché il ministero
che ha inventato la tessera del tifoso ha lasciato arrivare quattrocento
ultras nello stadio di Marassi?
Certo,
se ci fosse stato il passaporto del tifoso tutto questo non sarebbe accaduto.
Non l’ha ancora detto il nostro ministro dell’Interno Roberto Maroni, però
probabilmente lo farà a breve. La serataccia di Genova, con la partita
Italia-Serbia interrotta dopo sei minuti di gioco per le violenze dei tifosi
ospiti, ha lasciato il segno.
E
ormai è un caso internazionale. Con responsabilità, gravi,
da parte delle autorità di Belgrado, ma anche delle forze dell’ordine
italiane che non sono riuscite a garantire il regolare svolgimento di una
competizione sportiva. Il gioco al rimbalzo delle responsabilità
tra i due Paesi è già cominciato. Mentre l’Uefa ha aperto
un’inchiesta. E per ora l’unico condannato è un diciottenne incensurato
tifoso del Genoa che si è beccato tre mesi per direttissima.
Roma
contro Belgrado, dunque, il giorno dopo la notte di guerriglia a Genova
che è terminata con nove ultrà serbi arrestati e sedici feriti
. Il ministro Maroni non ha dubbi: le forze dell’ordine hanno evitato una
strage, una serata in stile Heysel. Sulla stessa lunghezza d’onda, ovviamente,
il portavoce di questo singolare organismo che va sotto il nome di Osservatorio
sulle manifestazioni sportive, che risponde al nome di Roberto Massucci:
Un intervento nel settore ultras - dice - avrebbe potuto comportare conseguenze
assai peggiori». E ha denunciato «smagliature» nel sistema
informativo tra le autorità italiane e quelle serbe. Che pure hanno
presentato le scuse ufficiali al nostro ministro degli Esteri Franco Frattini.
Dove
ci sia stato l’errore qualcuno - probabilmente l’Uefa - lo stabilirà.
Resta il fatto che quella offerta martedì sera a Genova non è
stata certo una prova da ricordare da parte della polizia italiana. Possibile
che solo a cose avvenute Maroni si chieda: «Come mai Belgrado ha
consentito a questi violenti di arrivare in Italia?» Non ci poteva
pensare prima? Certo, le responsabilità sono quantomeno condivise.
E ascoltare a Radio24 l’ambasciatrice serba in Italia Sanda Raskovic dichiarare:
«Ho sentito parlare di un fax con l’informazione e l’avvertimento
di teppisti in arrivo dalla Serbia che avrebbero potuto creare problemi»,
come si trattasse di una di passaggio che ha orecchiato qualcosa mette
un po’ i brividi. «Non voglio giudicare nessuno - prosegue la diplomatica
- e dire che la polizia ha commesso un errore. Ma dico che che i nostri
agenti avrebbero dovuto controllare meglio quando i nostri salivano sul
pullman e i vostri perquisirli meglio all’ingresso dello stadio».
E invece non è stato fatto né l’uno né l’altro. Se
a questo aggiungiamo quel che ha detto Slobo, uno dei capo-tifosi serbi
intervistati all’esterno della Questura di Genova, il quadro è completo.
«I razzi di segnalazione - questo il racconto dell’ultrà -
li abbiamo acquistati nei negozi di nautica di via Gramsci, li abbiamo
messi nella cintura dei pantaloni sotto la maglia e siamo entrati allo
stadio senza problemi». E il Maroni serbo, Ivica Dacici, che è
anche vicepremier, si chiede come sia potuto accadere che «un piccolo
gruppo di tifosi sia riuscito a influenzare la sospensione della partita».
Comunque
sia andata, insomma, è stato un insuccesso. Grave per chi, come
Maroni, ha fatto della sua battaglia contro la violenza negli stadi il
suo fiore all’occhiello. Ovviamente è molto più facile risolvere
il problema degli incidenti stradali vietando la circolazione. Ed è
quello che la premiata coppia Maroni e Manganelli hanno messo in atto da
noi, rendendo sempre più accidentato il percorso che un povero cristo
deve compiere per poter assistere a una partita di calcio (una volta bastava
avere i soldi per comprare il biglietto, bei tempi). E così la prima
volta che la polizia si ritrova a dover fronteggiare un problema - serio,
senza dubbio - va in crisi. E non sa far altro che assistere impotente
allo spettacolo per poi agire nottetempo all’uscita dallo stadio.
La
polemica si è trasferita da Marassi a Montecitorio. Il Pd ha chiesto
al ministro dell’Interno come siano potuti entrare allo stadio gruppi violenti
e armati di spranghe, bastoni e petardi di vario genere, il capogruppo
dell’Idv alla Camera Donadi si è spinto fino a chiedere le dimissioni
del ministro. Di fatto c’è che la partita non si è giocata
e che abbiamo rimediato una figuraccia di quelle che non si dimenticano.
Da
Il Romanista:
Michele
Baldi: «Il ministro si deve dimettere»
IL
ROMANISTA - I tafferugli dell’altra sera? Il segno più evidente
del fallimento della politica del ministro Maroni, in fatto di tifo. Una
politica che ruota intorno alla tessera del tifoso e che ha evidenziato
tutti i suoi limiti davanti alle immagini desolanti del Marassi. A contestare
duramente il titolare del Viminale è il leader del Movimento per
Roma Michele Baldi, che chiede le dimissioni del ministro Maroni e aggiunge:
«Già a caldo avevo detto una cosa molti adesso hanno preso
a ripetere. La responsabilità è del ministro Maroni, che
deve assolutamente dimettersi. Non ci vogliono chissà quali servizi
segreti - ha aggiunto il leader del Movimento per Roma - per capire cosa
poteva accadere. Bastava guardare History Channel o leggersi un libro di
storia per immaginare quale attenzione internazionale si poteva ottenere».
Michele Baldi si chiede «a cosa serve l’Osservatorio. Siamo alla
solita arroganza del potere. Forte coi deboli e debole coi forti. È
bastato un branco di belve inferocite, facilmente prevedibili, per mettere
a soqquadro una città e dare quello spettacolo, arrivando a far
sospendere una partita. E poi si fa la morale ai tifosi, con storia della
tessera del tifoso e colpevolizzare persino ragazzini che non c’entrano
niente». Baldi poi fa un parallelismo con i tragici fatti del G8
di Genova: «Questa storia mi ha ricordato tanto i black block, che
non furono toccati, mentre gli studenti che dormivano furono manganellati.
Tutto questo -ha aggiunto - non sono cose che si possono imputare alle
forze dell’ordine ma a chi gli ordini li dà».
*
Ugin:
"Caro
Lorenzo, un paio di settimane fa ti avevo inviato la mia recensione di
Stella Rossa - Jagodina per la pagina del groundhopping.
Non
so perchè hai deciso di non pubblicarla (per carità il sito
è tuo e ci pubblichi quello che vuoi, però detto tra noi
ci sono rimasto un po' male..) (come
già detto privatamente, non ho ricevuto nulla!)
comunque
oggi la cosa è tornata d'attualità quando ho ricevuto da
un amico un sms che diceva "quando penso che tu sei andato nella curva
della Stella Rossa in mezzo a quegli elementi li, mi sa che sei pazzo se
non incosciente". E invece io in mezzo a quegli elementi (o "bestie" come
li definisce la gazzetta in prima pagina) mi ci sono trovato benissimo
e ho passato un tranquillo pomeriggio di festa corredato da tante torce
e bomboni e senza il minimo pericolo. La situazione a Genova era diversa,
ma non posso fare a meno di pensare che etichettare le persone in questo
modo è una cosa abietta tipica dei nostri pennivendoli e del pensiero
standardizzato che loro stessi creano e rafforzano".
Ma
lasciamo la parola a Maroni:
Ivan
Bogdanov, il capo ultrà serbo arrestato, chiede scusa all'Italia
«Rischi
sottovalutati dall'Interpol serba»
Maroni:
«Il capo degli hooligan va incriminato per tentata strage».
Belgrado: arrestati altri 19 teppisti
MILANO
- L'Interpol di Belgrado ha sottovalutato i rischi della trasferta degli
ultrà serbi. Lo sostiene il ministro dell'Interno, Roberto Maroni.
«Il messaggio che abbiamo ricevuto dall'Interpol di Belgrado - ha
spiegato Maroni durante una conferenza stampa in prefettura a Padova -
parlava di cento tifosi che sarebbero partiti per Genova per assistere
all'incontro di calcio, divisi in due gruppi. E si riservavano di comunicare
ulteriori notizie nel caso fossero sopraggiunte» (la
cosa bella è che nel CASMSSSSMMMSSS - organo creato proprio per
le manifestazioni sportive - abbiamo persino i servizi segreti!!! Lo sapeva
tutta l'Italia che va allo stadio che i serbi avrebbero fatto casini....!).
Quanto alle critiche ricevute dal Viminale, il ministro ha detto di avere
le «spalle larghe» e per questo «ci rido sopra».
In particolare, Maroni ha fatto riferimento alle dichiarazioni del sindaco
di Genova, Marta Vincenzi: «Dal sindaco - ha detto - sono stato accusato
in modo comico di essere responsabile di tutto. Dico in modo comico perché
contemporaneamente il sindaco ha elogiato l'operato delle forze dell'ordine,
dicendo che la colpa è del ministro. Allora, quando si arrestano
i mafiosi non è merito del ministro ma delle forze dell'ordine,
quando succede l'incidente non è colpa delle forze dell'ordine ma
è colpa del ministro». Intanto il capo degli hooligans serbi,
che ha chiesto «scusa all'Italia e agli italiani», ha spiegato,
per tramite del proprio avvocato, che la guerriglia inscenata allo stadio
Ferraris prima della partita Italia-Serbia «è stata una protesta
contro la Federazione di calcio serba».
«TENTATA
STRAGE» - In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, lo stesso Maroni
ha ribadito che «abbiamo rischiato un Heysel 2 e la professionalità
delle nostre forze dell'ordine l'ha impedito». Per il ministro il
capo degli hooligans serbi, Ivan Bodganov, dovrebbe ora essere «incriminato
per tentata strage» (da avvocato qual
è, il Ministro Maroni dovrebbe sapere che il reato di tentata strage
non esiste....http://it.wikipedia.org/wiki/Strage).
Quanto alle posizioni Uefa, «sono tentato di ribattere all'Uefa e
a Platini quando si disse contrario alla tessera del tifoso: se in Europa
fosse in vigore il sistema italiano, Daspo più tessera, non sarebbe
successo nulla». Nel campionato italiano, infatti «c'è
un filtraggio severo, entra solo qualche striscione innocuo». Mentre
nel caso di Genova «c'era un gruppo numeroso e violento che faceva
pressione e rendeva difficile il filtraggio, l'ingresso allo stadio rischiava
di diventare una carneficina», senza contare che «la logistica
di Marassi non aiuta» perché «non c'è una zona
adatta al prefiltraggio quando si verificano condizioni critiche».
ULTRÀ
ARRESTATI - Nel frattempo, la polizia serba ha arrestato 19 hooligans,
tra i responsabili degli incidenti di Genova. Lo riferiscono media serbi.
I primi pullman con a bordo fans serbi hanno iniziato ad arrivare alla
frontiera tra Croazia e Serbia mercoledì sera, e sono stati perquisiti
dalla polizia per cinque ore, riferisce il canale televisivo di Belgrado
B92. La decisione di inviare un robusto contingente di poliziotti alla
frontiera in attesa dei pullman dei tifosi è stata presa al Consiglio
nazionale di difesa, presieduto dal capo dello Stato Boris Tadic, riferisce
ancora il canale. B92 aggiunge che i 19 arrestati sono stati portati nella
vicina località di Sremska Mitrovica. Organi d'informazione croati
inoltre riferiscono che la polizia croata ha accompagnato i pullman per
i 400 chilometri percorsi fino al confine serbo, senza consentire ai veicoli
di fermarsi.
Dunque
Maroni parla di un fax serbo in cui si parlava di cento tifosi.
Eppure
il Sottosegretario Mantovano dice che «La
polizia serba ha inviato un fax nel quale non si faceva alcuna menzione
di possibile rischio». Lo ha dichiarato il sottosegretario agli Interni,
Alfredo Mantovano, riguardo alle polemiche dopo gli incidenti di Genova
legati alla partita di calcio Italia-Serbia. «Per evitare che accada
anche il 10% di quello che è successo è indispensabile la
collaborazione tra Paesi. Nel fax della polizia serba si parlava di
1300 tifosi in arrivo, tutti provvisti di biglietto. Successivamente
hanno comunicato che sarebbero arrivati con mezzi propri e quattro autobus.
Poi gli autobus sono diventati nove nelle comunicazioni, nella realtà
sono stati molti di più. E i 1.300 tifosi, se così li possiamo
chiamare, sono diventati in realtà 1.800. Insomma la prevenzione
che comincia a monte è impossibile se le informazioni mancano o
sono incomplete» (fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=122731&sez=HOME_INITALIA).
100
o 1300? Chi mente? Indovinate un po'!
*
Con
uno scarno comunicato gli ANR annunciano lo scioglimento.
Comunicato
ufficiale ANR Catania
In
data 05/10/2010 dopo 10 anni di attività L'ANR Associazione
Non Riconosciuta
comunica
ufficialmente lo scioglimento del gruppo. Ci ritrovate nelle strade.....
Pierantonio:"Per
non tralasciare nessun discorso : Naguib Sawiris, magnate egiziano delle
telecomunicazioni, uno degli uomini più ricchi del mondo ha dichiarato:
«Sono stato molto vicino all´acquisto della squadra di calcio
della Roma, avevo raggiunto un accordo sulle condizioni della vendita
della società con i dirigenti di Unicredit. Ma all´ultimo
momento loro si sono tirati indietro senza motivo e l'affare è sfumato»
Bisogna considerare che lo stralcio dell'articolo qui sopra riportato non
arriva da una fonte troppo attendibile : "il romanista". Però i
dubbi li avevamo già da prima ... Viva l'Italia !!!".
*
Roma/Genoa,
la tessera del tifoso continua a provocare problemi:
14
ottobre 2010: abbiamo l'onore di finire sull'ANSA:
CALCIO:
ULTRA' ITALIANI SUL WEB, ORA MARONI SI DIMETTA/ANSA DOPO FOLLIA SERBA:
'SISTEMA HA FALLITO,TESSERA TIFOSO NON SERVE'
(AGGIORNA
E SOSTITUISCE SERVIZIO DELLE 14.36) (ANSA) - ROMA, 13 OTT - Ivan il terribile,
l'uomo nero. Sembra il personaggio di un film, un eroe dei fumetti, invece
e' il protagonista degli scontri allo stadio Marassi di Genova per Italia-Serbia.
Ivan Bogdanov, 30 anni, capo degli ultra' della Stella Rossa, e' infatti
il volto che la gente associa ormai agli incidenti che hanno impedito il
regolare svolgimento della gara valida per le qualificazioni ad Euro2012.
Gli ultra' italiani, pero', nel 'serbo mascherato' hanno riconosciuto un
uomo che e' riuscito a rivelare le falle del sistema dell'ordine pubblico
italiano. Il mondo della tifoseria organizzata italiana, dal nord al sud,
colpito duramente dall'introduzione della 'tessera del tifoso' voluta fortemente
dal Ministro Maroni, ha osservato con attenzione le scene di Marassi e
attraverso la rete ha espresso il proprio punto di vista. "Perche' noi
sotto il diluvio non possiamo avere l'ombrello e i serbi sono entrati con
le tronchesine? Perche' a noi ci controllano pure nelle mutande e quelli
erano pieni di fumogeni e bomboni? A noi in trasferta ci fermano, ci scortano
con i pullman e ce li controllano. Possibile che si fidassero ciecamente
dei bravi tifosi serbi?" le domande che alcuni ultra' si pongono sul
forum del sito 'asromaultras.org'.
"In
un paese medio chi ha gestito la partita dovrebbe dimettersi - le considerazioni
di molti tifosi -. Siamo stanchi dei soprusi che noi romani dobbiamo
soffrire rispetto a chi allo stadio tutt'oggi porta tamburi e fumogeni".
Il malcontento per il modo in cui sono stati gestiti gli incidenti di Genova
trova poi ampio spazio: "A forza di vietare le trasferte, si sono dimenticati
come si fa ordine pubblico. In Italia sono buoni solo a proibire le partite
di C1, a levare gli striscioni, a inserire le tessere del tifoso".
In molti chiedono "le dimissioni di Maroni per l'incompetenza dimostrata
in merito alla carente e sottovalutata organizzazione per garantire la
sicurezza e l'incolumita' di tutti i presenti". Sulla stessa lunghezza
d'onda un altro commento che chiede a Uefa e Fifa di sanzionare pesantemente
non solo la Serbia, ma anche l'Italia "per il ridicolo servizio d'ordine
che si ritrova. Un tifoso serbo e' diventato protagonista della serata
per aver fatto quello che voleva (tagliato le reti, tirato fumogeni, sfottuto
le forze dell'ordine) sulla vetrata, senza che nessuno lo fermasse. Il
nostro paese deve imparare che l'ordine pubblico va gestito quando ce n'e'
bisogno, invece di vietare trasferte e giocare a porte chiuse perche' potrebbe
succedere qualcosa. E poi, quando succede veramente qualcosa, ecco i risultati...".
La rabbia delle tifoserie organizzate italiane riempie poi anche la community
di 'vivereultras.net': "Se Ivan avesse fatto quelle cose in una normale
partita di campionato l'avrebbero preso a manganellate", e ancora,
"possibile
mai che sia entrato con delle tronchesi e con mezza dozzina di bengala?
E a noi non fanno portare dentro le chiavi di casa o i tappi delle bottigliette
d'acqua'. La prossima volta prima di vendere biglietti ai serbi
obbligateli a sottoscrivere la tessera del tifoso. Onore a chi ha violentato
il sistema del calcio italiano". Insomma, per tutta quella fetta di
tifosi che si sono schierati contro le norme restrittive volute quest'anno
dal Ministero dell'Interno, Ivan Bogdanov e' l'uomo della provvidenza,
quello che ha fatto saltare il sistema. Per lui e' gia' stata creata una
pagina 'facebook' cui hanno aderito oltre 1400 persone, lasciando post
come "onore a Ivan, ogni gruppo ultra' in Italia dovrebbe avere uno come
te" e "sei un grande, da solo hai messo in discussione le leggi dello stato
italiano e quelle di Maroni.onore al Re di Marassi". A rappresentare il
punto di vista dei club e' invece il presidente della Lega di Seria A,
Maurizio Beretta, che ha voluto sottolineare come "purtroppo per noi la
serata di ieri non afferma un concetto nuovo: contro la follia degli ultra'
serve repressione sulla responsabilita' personale, le societa' di calcio
non c'entrano". "La verita' e' che parlare in questi casi di ultra' di
una squadra o di un'altra non ha senso - le parole del numero uno di via
Rosellini -. Contro questo modo di fare occorre perseguire gli atteggiamenti
individuali, prendere questi signori e metterli in galera con condanne
esemplari. Per la prevenzione e' necessaria l'immediata approvazione del
decreto legge sulla violenza e della legge sugli stadi". (ANSA). Y90 13-OTT-10
18:58 NNN
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IVAN
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|
|
Si
noti all'estrema sinistra il sequestro, illegittimo,
di
"no alla tessera del tifoso" (ma anche di "Giustizia per Uros")
|
Uros
|
Valerio:
"Aprite
Gli Occhi!
Stadio
Olimpico, tifosi italiani: prefiltraggio, prima perquisizione, poi tornello,
identificazione e seconda perquisizione.
Stadio
Marassi, tifosi serbi: armi proprie e improprie sugli spalti.
E
nel mondo in tv cosa vedono? Tifosi italiani: brava gente, tifosi serbi:
banditi.
Credete
che la polizia si sia scordata di fare le perquisioni? O che gli agenti
abbiano avuto paura?
O
forse è più ragionevole pensare che ad un Ministro degli
Interni conviene mostrare che non solo la tifoseria italiana non è
violenta, ma anzi rispetto a quella di altre nazioni sembra un pubblico
da teatro?
E
secondo voi al derby perchè non hanno messo celerini in Tribuna
Tevere tra romanisti e laziali? Si sono scordati anche questo?
Oppure
non era ancora entrato in vigore il regime della tessera del tifoso, e
altri scontri tra tifosi avrebbero solo accelerato il suo arrivo?"
*
Da
Genova:
La
disfatta di Genova: lettera aperta al ministro degli interni Roberto Maroni.
Signor
ministro, lei non ama parlare con gli ultras, come ha più volte
dichiarato. Tuttavia, noi che ultras lo siamo dal 1969, che amiamo questo
modo di vivere il calcio e il calcio stesso di un amore viscerale, vogliamo
parlarle con queste righe.
Vogliamo
chiederle qualcosa a proposito della disfatta di Genova. Un manipolo esiguo
di tifosi serbi ha tenuto in scacco la polizia presente allo stadio, apparsa
talmente impreparata da improvvisare dei comici balletti sotto il settore
ospiti, costringendo l'uefa a sospendere la partita.
Da
assidui frequentatori degli stadi italiani, da anni ormai super militarizzati,
dove ogni domenica viene vietato a molti tifosi di poter assistere al calcio
in base ad un lavoro di intelligence che vale evidentemente solo per i
tifosi italiani, dove non si lesinano manganellate anche gratuite, non
potevamo credere ai nostri occhi e come noi i tanti, troppi che allo stadio,
in Italia, non vanno più, proprio perché stremati, svuotati
della passione, repressi. Ci piacerebbe ci rispondesse, senza retoriche
o numeri elaborati. Quelli veri, impietosi glieli diamo noi: in vent'anni
anni gli stadi italiani hanno perso più della metà degli
spettatori, l'inizio di questa stagione presenta ancora un calo ulteriore
rispetto alla scorsa, che già fu disastrosa.
Ministro:
gli stadi sono vuoti, di gente e di passione, ne prenda atto, è
sotto gli occhi di tutti. Colpa degli ultras, ci sembra già di sentire
la risposta di rito. E noi diciamo: non è che la gente si è
stufata? Delle schedature, di dover comprare nelle banche i biglietti,
a prezzi folli, di stare in coda ai tornelli. Oppure, ed è il caso
del quartiere Marassi della nostra città, di trovarsi plotoni di
agenti in assetto antisommossa sotto casa, di perdere il posto auto, di
non potere comprare una bottiglia di vino, o di olio nei giorni ormai quasi
quotidiani delle partite.
Davanti
alle scene di ieri tutto questo sembra ancora più vano, assurdo,
offensivo. La disfatta di Genova è la disfatta di un modo di intendere
la sicurezza negli stadi che dura da vent'anni, da governi di ogni colore,
e che si basa sulla repressione. Presentare gli stadi vuoti come un successo
di questa linea, ne convenga, è poco serio.
Noi
da anni portiamo avanti proposte concrete che riteniamo degne di attenzione:
libera vendita dei biglietti fino al giorno della partita, a prezzi popolari
per i settori ritenuti tali, forze dell' ordine realmente preparate e riconoscibili
mediante matricola visibile su casco e divisa. Alla repressione ci avete
già pensato, con diffide, arresti in flagranza differita, chiusure
e militarizzazioni degli stadi... che però, come si è visto
ieri, non mantiene la sicurezza che promette.
Ultras
Tito Cucchiaroni Sampdoria
dal
sito www.ultrastito.it sezione news
*
Splendido
articolo su "La Padova Bene":
ITALIA
0 SERBIA 1
|
IVAN
|
Nel
1999 la Serbia era sotto i bombardamenti della Nato... si parla di qualcosa
come 600 bombardamenti aerei al giorno... Buona parte dei quali provenienti
dall'Italia, che pure all'epoca era retta (vabbè si fa per dire)
da un governo di centrosinistra, che però non fece nulla di diverso
da ciò che avrebbe fatto un governo di centrodestra: ricevettero
l'ordine (americano) di entrare in guerra, e da bravi leccaculo ci si misero.
Qualche anno più tardi, il Kosovo dichiarò la propria indipendenza,
con l'appoggio ovviamente degli USA e dei loro fidi servitori italioti...
Basterebbero questi due avvenimenti per capire perchè gli italiani
non siano affatto benvisti dai Serbi, a maggior ragione dai più
nazionalisti.
Qualcuno
però si porrà la domanda: vabbè, ma la politica cosa
centra col calcio? Dovreste porla a quel signore in foto, saprebbe spiegarsi
bene... E ad ogni modo, lo sport è sempre stato veicolo di messaggi
anche politici (il pugno alzato al cielo da Smith e Carlos in segno di
protesta contro l'apartheid americano alle Olimpiadi in Messico nel 1968
non ha insegnato nulla? e la strage del "Settembre Nero" a Monaco nel 1972
nemmeno?), quindi si presume che una qualsiasi persona dotata di cervello
avrebbe pensato a Italia-Serbia come ad una partita a rischio. E magari
conoscendo le "doti" degli ultras serbi, avrebbe fatto preparare
un cordone di sicurezza adeguatamente preparato ed attrezzato (anche numericamente)
per contenerli. Ma siamo in itaGlia, dove otto anni fa sono riusciti a
far disputare la partita con la Slovenia a Trieste... possiamo aspettarci
che qualcuno ne capisca qualcosa!?!
Detto
questo, i Serbi hanno armato decisamente un bel casino per le strade di
Genova, prima soprattutto ma anche dopo la partita... Dentro lo stadio
tuttavia hanno fatto niente di più niente di meno che una gran sceneggiata:
semplicemente non volevano che la partita si giocasse, e sono riusciti
prima a ritardarla di un'ora, e poi a farla sospendere definitivamente
dopo pochi minuti di gioco. La cosa che lascia basiti è che ci sono
riusciti con una facilità disarmante, quasi comica. Nessuno scontro
frontale, solo un fitto lancio di oggetti, qualche torcia e qualche bombone,
un personaggio poco raccomandabile (ma pur sempre uno!) che ha preso per
il culo un'intero stadio da sopra la vetrata di Marassi. Ed interminabili
minuti a sfidare la polizia, quasi ad invitarli ad entrare, cosa che ovviamente
i nostri "eroi" si sono ben guardati dal fare... Con questi presupposti,
una ventina d'anni fa non si sarebbe mai dovuto giocare, nemmeno da queste
parti!
Ora,
quando si parla di violenza negli stadi, si parla pur sempre di un problema
a cui bisogna trovare una soluzione. Essendo io un tifoso, dal punto di
vista istituzionale faccio parte a tutti gli effetti del "problema", quindi
è un pò assurdo che vada io a proporre la "soluzione" (anche
se sono convinto, riuscirei a fare molto meglio delle "menti pensanti"
che decidono sulla pelle di tutti senza sapere un cazzo di niente...),
tuttavia da tifoso ignorante e becero quale sono qualche domanda me la
sono posta:
1)
Visto e considerato che in Italia ci hanno imposto con la scusa della sicurezza
prefiltraggi e tornelli, qualcuno mi spiega come hanno fatto i serbi a
portarsi dentro un armamentario pirotecnico degno di Fuorigrotta a Capodanno
e addirittura un trancino per tagliare la rete che delimita la gabbia (ovviamente
l'intenzione non era quella di invadere il campo, anche perchè penso
che se l'avessero voluto fare l'avrebbero fatto senza incontrare resistenza,
detto proprio schiettamente)
2)
In una partita del campionato italiano, la Celere sarebbe entrata nel settore
senza tanti problemi e senza tanti complimenti verso donne e bambini, facendo
cessare
sul nascere le interperanze, oppure più probabilmente mettendola
sul corpo a corpo con le conseguenze che tutti conosciamo. Più o
meno quello che fecero in quel famoso Roma-Manchester United qualche anno
fa. Come mai ieri si sono guardati bene dall'intervenire? Escludendo già
per principio la risposta che "hanno voluto pensare all'incolumità
di tutti i tifosi presenti" (ho visto in svariate occasioni di quanto effettivamente
siano preoccupati dell'incolumità di chi non centra nulla, e l'hanno
visto tutti durante il G8 proprio a Genova...), non è che magari
anche gli "eroi di blu vestiti" si sono fatti due conti ed hanno capito
che un conto è spaccare la testa a qualche ragazzino o a qualche
famigliola ed un'altro è vedersela con degli ultranazionalisti serbi?
"Forti coi deboli" funziona sempre, ma mai al contrario...
3)
Vedendo il vetro sfondato da una transenna di quelle posizionate nell'anello
superiore di Marassi, mi è venuto in mente che quel tipo di transenne
(fatte a ferro di cavallo per intenderci, non come quelle lunghe dell'Euganeo)
spesso non sono fisse ma si possono sfilare... Mi ricordo che quello stesso
modello di transenne a Bari nel 1994 si sfilavano che era un piacere...
A nessuno è venuta l'intelligente idea di toglierle?
4)
Al prossimo Italia-Serbia cosa faranno? Maroni obbligherà i serbi
a fare la tessera del tifoso oppure l'Osservatorio consentirà la
trasferta solo ai serbi residenti in Italia?
La
Serbia ha giocato decine di partite all'estero, ed i tifosi sono sempre
quelli, incazzosi ed incazzati con tutti. Quando gli girano le palle, sono
capaci di gesti come quello del prepartita di oggi, quando hanno ferito
il loro portiere titolare tirando pietre al pullman della loro squadra
(portiere che fra l'altro è passato dalla Stella Rossa al Partizan...
insomma hanno fatto veramente il cazzo che volevano!). Tuttavia ovunque
le partite si sono sempre disputate regolarmente. Ovunque tranne in itaGlia,
appunto. E la partita di questa sera racchiude tutto: vent'anni di politiche
repressive nei confronti del tifo organizzato (che tuttavia non hanno insegnato
alla polizia italiana ad affrontare situazioni delicate), stadi costruiti
vent'anni fa e già obsoleti, disorganizzazione da mangiaspaghetti,
proclami su tessere del tifoso e stadi più sicuri... A questo punto
direi che sono significative le parole di Masucci, nientepopodimeno che
il Capo dell'Osservatorio. Questo signore è quello che vieta le
trasferte in Italia:
"Eravamo
consapevoli che fosse una partita a rischio, ma un comportamento di questa
aggressività era da tempo che non si verificava. Una tifoseria così
non doveva arrivare qua. Andavano fermati dalla legislazione serba
(qualcuno spieghi a questo genio che in Serbia non esiste una vera e propria
legislazione contro i tifosi, men che meno una banca dati! Chi li doveva
fermare, mia nonna?). E qui non c’era nessuno
della polizia serba. Sebbene non avessimo informazioni che qualificassero
i tifosi serbi così ad alto rischio come abbiamo poi visto, tenendo
conto di precedenti relativi alla Serbia, il piano operativo era comunque
calibrato ad una partita ad alto rischio
(Non avevano informazioni? Bastava farsi un giro su youtube, si capiscono
tante cose...). Questo non significa comunque
polizia in campo, come invece è poi dovuto avvenire. Sapevamo comunque
che sarebbero stati in tanti. Già nel pomeriggio in centro a Genova
abbiamo dovuto favorire l’afflusso allo stadio dei tifosi per evitare che
facessero danni in città (insomma,
non riuscivano minimamente a controllarli). Il controllo è
stato accurato nella misura in cui può esserlo su 2000 persone in
poco tempo (infatti si è visto...). Non
abbastanza per evitare che portassero con loro oggetti pirotecnici(La
butto la: i serbi hanno fatto un bel casino all'esterno dello stadio, giusto
il tempo di creare un diversivo alla polizia per poi sfondare in massa
i cancelli, è andata così?). La
nostra sicurezza è riuscita comunque a scongiurare che entrassero
in campo: i tifosi serbi non volevano far giocare la gara
(no, i tifosi serbi non volevano entrare in campo: diversamente l'avrebbero
fatto senza problemi. L'hanno dimostrato giocando per quasi un'ora con
la polizia italiana, come il gatto col topo...). Il
delegato Uefa ha poi deciso di far cominciare la partita quando la situazione
è migliorata. Poi i lanci di fumogeni sono ricominciati, del resto
la tifoseria serba era ostile anche ai calciatori della loro squadra, che
hanno cercato di calmarli. Un retroscena: all’atto della partenza del pullman
serbo dall’albergo i tifosi hanno tentato di aggredire i giocatori lanciando
dentro un fumogeno. Il portiere è accusato di un cambio di maglia
non condiviso dai tifosi, poi vedremo se ci sono altre ragioni. La decisione
finale di interrompere definitivamente la partita l’ha poi presa l’arbitro,
che riteneva non ci fossero le condizioni di sicurezza per spettatori e
giocatori".
Questi
sono quelli che vi vietano le trasferte, cari ragazzi. Gente che non sa
nemmeno come è fatto uno stadio. Gente che "non si immaginava che
i serbi fossero tanto turbolenti". Probabilmente non si aspetterebbero
nemmeno che israeliani e palestinesi si odiassero da tanto che vivono nel
mondo delle nuvole. In itaGlia hanno gioco facile: vietano le trasferte,
chiudono gli stadi e buonanotte. Ma nelle partite internazionali non funziona
così, ed ecco che danno dimostrazione di tutta la loro totale incompetenza.
A Roma, come a Genova. Domanda: avete ancora dei dubbi sul perchè
non ci danno gli Europei?
Gli
altri invece sono quelli che vi sequestrano l'accendino, che vi fanno storie
per i tappi delle bottiglie, che se hanno la giornata cattiva vi impediscono
di entrare con la vostra sciarpetta o con la maglietta con scritto "ultras".
E che se alzate la voce o protestate vi sbattono dentro. Manganello e manette,
il loro rimedio. Ma solo contro di voi: quando trovano gente con argomenti
un attimo più seri diventano degli agnellini...
Infine
i veri fenomeni, i vari giornalisti e commentatori TV che parlano seduti
in uno studio. Mi chiedo se ci siano mai andati allo stadio. Ah, pardon,
c'è la violenza e loro non ci possono andare! Ma non commenterò
i loro piagnistei sui "bambini che stanno vedendo un pessimo spettacolo"
(ormai quella è vecchia, ed è noto a tutti che un bambino
ne vede di molto peggiori per TV o a scuola) e nemmeno le loro esortazioni
alla Polizia affinchè entrasse per far "piazza pulita dei Serbi"
(auguri!). Mi è bastato vedere il momento in cui Stankovic si è
portato sotto il settore seguito da tutta la squadra, applaudendo e facendo
poi il segno delle tre dita, che altro non sarebbe che il saluto dei cetnici,
ultranazionalisti serbi, con le tre dita che stanno a significare approvazione,
sostegno ed appartenenza... Il telecronista era convinto che gli stesse
dicendo che rischiavano di perdere 3-0 a tavolino!
Quanto
basta per rendersi conto che in itaGlia NON SI E' MAI VOLUTO CAPIRE UN
CAZZO DI NIENTE!
Per
il resto bella partita, peccato che abbia vinto la Serbia...
http://millenovecentodieci.blogspot.com/2010/10/italia-0-serbia-1.html
*
Domande
da rivolgere al mondo: "ha piu' dignita'
un giornalista come Amedeo Goria che con un ricatto sessuale offre un posto
da valletta alla poveraccia di turno e che da smascherato continua a lavorare
ed esprimere pareri in tv piuttosto che vergognosamente sparire oppure
quei serbi che ieri per la prima volta dopo 11 anni hanno potuto affrontare
faccia a faccia l'esercito di uno stato che a loro avviso vigliaccamente
li ha bombardati dal cielo? c'e' piu' dignita' in un cesare prandelli che
si lamenta che e' stata rovinata la festa ai bambini italiani e che sicuramente
non conosce un cazzo di quello che i bambini serbi hanno sofferto per colpa
delle nostre bombe e del nostro uranio impoverito oppure c'e' piu'
dignita' in un serbo che cova dentro un sacrosanto sentimento di rabbia
nei confronti di chi i suoi bambini,i suoi fratelli e i suoi nipoti li
ha uccisi?fa piu' schifo l'indifferenza e l'ignoranza dei nostri giornalisti(le
tre dita vogliono dire 3-0 a tavolino per Mazzocchi) nei confronti della
storia e della sofferenza di un popolo distante da noi poche centinaia
di kilometri oppure l'indifferenza e l'ignoranza "dell'orco IVAN" un uomo
che e' cresciuto con l'odio che noi, sereni e benpensanti italiani, gli
abbiamo sganciato dal cielo?
C'e'
piu' onesta' in quella gente che ieri ha cercato di far prevalere le proprie
rivendicazioni sociali,politiche e religiose perfettamente consapevole
del modo strumentale con cui veniva utilizzata una vetrina sportiva oppure
la uefa che nel tentativo di mascheare i loro unici interessi economici
ha cercato di far giocare a tutti i costi la partita?
E'
piu' civile un popolo che ha bisogno di sapere in modo morboso le modalita'
esatte con cui una povera ragazza e' stata uccisa e violentata dallo zio
oppure un popolo che nonostante gli anni di guerra,le bombe e tutti gli
sporchi giochi geopoliitici e' riuscito a rimanere fiero ed unito?
IVAN
IL TERRIBILE non e' solo un mostro che i benpensanti demonizzano o il ribelle
che gli ultras piu' beceri prendono ad esempio,quell'uomo cosi violentemente
sopra le righe e' qualcosa che,malgrado la sua apparente indifendibilita',ci
dovrebbe far riflettere su tante cose. tommaso".
Bellissima
analisi.
Commenti
ovunque, ma quelli intelligenti solo sui siti "ribelli":
"Ciao
Lorenzo, ti invio come spesso capita un' articolo interessante dal blog
LaRagnatela.tk (come sempre vicino all' ambiente ultras) sui fatti di Genova
tra Italia e Serbia. Come si evince dall' articolo il calcio centra poco,
non si è trattato ne di ultras, ne di teppismo, bensì di
una vera e propria battaglia politica. Saluti e lunga vita a chi crede
in un ideale!
IL
SENSO DI UNA PARTITA
Serbia e dintorni
Dietro
il “3” indicato dal gentleman sulla balaustra, corrisposto dai giocatori
serbi, c’è molto, c’è un intero capitolo di storia contemporanea
serba. Dietro la bandiera albanese bruciata e sfregiata dagli Jugoslavi
c’è una posizione nazionale e politica. Persino nei tatuaggi del
gentleman i più attenti hanno potuto scorgere una chiave di lettura
degli episodi scatenati a Genova.
Ma
andiamo per ordine. Per i tifosi slavi, non si è trattato solamente
di una trasferta per vedere la nazionale serba e questo lo abbiamo capito.
Ma allora cosa c’è dietro?
C’è
un senso di rivalsa, una rivincita, anche solo ostentata, del nazionalismo
serbo e dei suoi simboli. I serbi hanno ancora in mente la guerra del Kosovo
nel ’97-’99, e ancor prima i bombardamenti di Belgrado nel ’95 e la cessione
dei territori della vecchia Jugoslavia con la successiva nascita di Croazia,
Slovenia, Bosnia erzegovina. Il calcio ed il tifo organizzato hanno dato
voce ieri, come in altre occasioni, a questo senso di appartenenza. L’umiliazione
delle Serbia divisa nel ’95 non è stata digerita ancora a fondo
dai serbi e figuriamoci lo smembramento di due territori considerati parte
della Serbia come Montenegro e Kosovo. I bombardamenti NATO del ‘95 e la
successiva invasione delle forze internazionali del Kosovo non hanno fatto
altro che rafforzare l’asse minoritario dell’ etnia albanese, che si organizzò
in un gruppo clandestino, l’ UCK sostenuto dalle forze statunitensi ed
europee. “Le democrazie occidentali sono entrate in guerra per dimostrare
che la convivenza tra diversi gruppi nazionali è possibile. Ma hanno
involontariamente provocato una doppia pulizia etnica: quella dei kosovari
di origine albanese nella prima fase del conflitto, quella dei serbi di
origine kosovara immediatamente dopo le ostilità. Hanno creato un
Kosovo più omogeneo e lo hanno staccato di fatto dalla Jugoslavia.”
(Sergio Romano, La Pace perduta) Ecco spiegato il disprezzo per gli albanesi,
lo sfregio verso il loro simbolo nazionale. “Kosovo è Serbia” diceva
uno striscione scritto in perfetto italiano ieri a Genova e la posizione
politica dei Serbi di ieri è chiarita ancor più dal 3 indicato
anche dai calciatori: 3 che sta per “Dio, Patria; Famiglia” o meglio “Serbia,
Bosnia, Montenegro” slogan e saluto dei Cetnici della Tigre Arkan (al secolo
Zeljko Raznatovic, ex-leader ultrà della Stella rossa di Belgrado..)
capo di un controverso gruppo paramilitare serbo che agì durante
la guerra in Croazia dal 1991 al 1995.
L’Europa
e le superpotenze non hanno imparato molto dalla storia; non è bastato
l’esempio della prima guerra mondiale scatenata proprio da un episodio
in Serbia, non è servito combattere il nazional-comunismo di Tito,
non è servito aver diviso e umiliato l’ex Jugoslavia di Milosevic.
L’Europa si è assicurata così, aderendo al piano scellerato
della NATO e di fatto alla politica americana, nuovamente una potenziale
“polveriera” nei Balcani. Dividere l’ex-Jugoslavia in tante piccole repubbliche
autonome non ha favorito la coesione e la politica liberale, ma la nascita
di tanti piccoli nazionalismi locali in competizione tra loro in un momento
storico in cui è necessario far crescere il ruolo dell’Europa. Pensateci,
è curioso come a livello politico si consideri europeo lo stato
di Israele (area continuamente instabile) o la Turchia, ma non i territori
Jugoslavi e non si faccia nulla per integrarli alle politiche comunitarie.
Insomma,
ci sarebbe molto da dire ma ci basti ricordare in ultima analisi che fu
proprio dall’Italia che partirono i raid NATO durante la guerra del Kosovo
(la decisione fu presa dall’allora governo d’Alema), come sorprendersi
quindi che i tifosi serbi di ieri si siano comportati in questo modo in
casa nostra? Il calcio rappresenta un grandissimo palcoscenico popolare,
alla portata di tutti, che attraversa trasversalmente tutte le classi sociali;
il calcio, come sempre, cela dietro una semplice maglia una motivazione
ideale. I tifosi serbi hanno agito scaltramente mettendo a segno un’operazione
di comunicazione politica esemplare ed irripetibile.
Solamente
per inciso, in conclusione, una nota di colore. Si noti che il "gentleman"
di ieri ha tatuato sull’avambraccio destro la data 1389 (foto numero 9
su Repubblica.it), ovvero l' anno della Battaglia della Piana dei Merli,
l' odierno Kosovo. La battaglia della Piana dei Merli è considerata
dai serbi uno degli eventi più importanti della loro storia, fonte
di gran parte del loro sentimento nazionale. La battaglia e la sorte dei
cavalieri cristiani divennero il soggetto di molta poesia epica medievale
serba, parte della quale composta presso la corte della vedova di Lazar,
Milica. Il principe Lazar venne canonizzato dalla Chiesa ortodossa serba. |
IVAN, foto n.
9
|
Queste
in sintesi, secondo noi, gli aspetti passati in secondo piano oggi ma che
sono la sostanza di ciò che è accaduto ieri a Genova.
Kosovo
è Serbia, Serbia è Europa. Il messaggio è chiaro e,
purtroppo per loro, anche l’esito: Serbia matematicamente quasi fuori da
Euro 2012!
di
Tony Arzenta
http://la-ragnatela.blogspot.com/2010/10/il-senso-di-una-partita.html
Ragazzi,
questo è il giornalismo, non quello che leggete sui giornali di
regime.
*
Da
Ultrasblog:
SERBI
CONTRO IL CALCIO MODERNO
Mentre
scrivo aumenta il numero di caschi blu feriti a Genova, Marassi è
ostaggio delle orde serbe, Sconcerti spara cazzate a reti unificate con
i suoi colleghi Rai. Perchè, ha ragione Domenico, il dato meno confortante
di stasera è l'ignoranza oserei definire "gelminiana" di questa
gente, sbirri e
pennivendoli,
davanti al fenomeno ultras balcanico che, faccio un esempio, Supertifo
ha illustrato magistralmente.
Ma
gli sbirri e i pennivendoli non leggono Supertifo nè Ultrasblog.
Male, perchè noi non ci stupiamo e voi, sbirri e pennivendoli, invece
siete lì a schivare razzi e a dare interpretazioni strampalate su
striscioni e saluti tradizionali dei giocatori serbi alla loro Curva. Siete
ignoranti, non vi informate, pontificate sul nulla e non fate i compiti
a casa. Io ne so molto più di voi, valgo più di voi, perchè
io studio e voi no, io mi informo e voi no, io sono curioso e voi presuntuosi,
io intelligente e voi teste di cazzo. Come il miles gloriosus di Plauto
vantate imprese mai compiute, fate ridere quando aprite bocca e non sapete
neanche dove si trovi Belgrado, quante sofferenze abbiamo creato in quella
terra bombardandola nel 1999, quanti lutti, quante macerie, quante vittime
innocenti per un pompino del compagno D'Alema al "democratico" Clinton.
Vi stupite se ci odiano e noi non ci stupiamo della vostra ignoranza.
Questa
serata ve la ricordere a lungo e a lungo non dimenticherete mai di essere
diventati una barzelletta in mondovisione. Così, oltre a noi, tutto
il mondo vi riderà appresso. Ultras liberi!"
*
Altri
commenti: "sicurezza...del business negli
stadi,mo c'hanno la scusa http://www.laroma24.it/index.php?show=article&artid=29156
http://www.youtube.com/watch?v=E3Xn-1YcDvg
SCONTRI E DEVASTAZIONI in questo video dove sono? si ripete Termini 2008...
http://www.youtube.com/watch?v=B0vt4XJS7mY
qua si parla di 2000,ma non erano 500?
comunque
l'immagine di ieri sera di massucci distrutto in volto che non sapeva che
pesci prendere non se batte".
*
Nel
frattempo, fioriscono i gruppi su Facebook:
http://www.facebook.com/pages/Maroni-Dimettiti/125126067540897
http://www.facebook.com/pages/Ivan-Bogdanov/167467499934809
*
Dalla
Serbia: http://unaltrocalcio.wordpress.com/2010/10/13/sramota-la-non-partita-che-rimarra-nella-storia-vista-da-vicino/
E-mail:
"Lorenzo,
ti scrivo dopo un pò di tempo per parlare di tifo. Che ormai su
questo sito e non per colpa tua ovviamente, è diventato un argomento
minimale. In Italia il movimento ultras ha subito tanti e tali colpi che
quello che era il motivo per cui è nato, appunto tifare, ha perso
quasi del tutto senso. Oggi l'ultras deve intendersi di leggi, avere
una visione complessa dello stato e dell'apparato repressivo, fare campagne
di comunicazione, cercare insomma di sopravvivere.
Io
negli anni 80 erano giovane e le rare volte che andavo allo stadio ero
accompagnato (e di certo non in curva). Ricordo però il tifo di
allora e senza fare paragoni privi di signficato, quella che mi sembra
la differenza sostanziale sia il divertimento. La gente tifava, cantava,
faceva macello non perchè lo imponesse il codice ultrà,
o altre pippe mentali. Ma perchè si divertiva.
Oggi
cantare, sventolare una banidera o dare il benvenuti a roma a qualche tifoseria
ospite sono atti "politici" che pertanto, non essendo più spontanei,
vengono praticati da un numero limitato di persone. Una piccola elite
che non viene compresa dal grosso della gente.
Questa
premessa per venire al punto.
Fra
i vari link che hai postato nel tempo di tifoserie estere, soprattutto
dell'est europeo o sudamericane, si nota invece come tifare sia ancora
un atto genuino, popolare, semplice.
Detto
poi francamente credo che gli spettacoli come quelli che si ammirano negli
stadi greci, serbi, turchi, polacchi o argentini qua non si siano
mai visti neanche ai tempi di massimo splendore. Certo, se non ci
fossero stati i gruppi ultra italiani negli anni 80 molte delle tifoserie
oggi super toste dell'est neanche esisterebbero. Per certi versi hanno
trovato la strada gia tracciata e con un contesto sociale adatto, hanno
avuto gioco facile a raggiungere certe vette impressionanti.
Due
parole mi va di spenderle anche per i giapponesi e gli altri asiatici
che ogni tanto hai postato. Apparentemente insuperabili. Ma a me non piacciono
affatto. Mi sembra che abbiano preso alcuni aspetti del tifo nostrano
e li abbiano reinterpretati in una chiave meccanicistica che snatura il
senso dell'essere ultra o anche semplice tifoso. Un intera curva che ripete
a pappardella per novanta minuti i cori di un tipo, o che si muove all'unisono,
è un immagine splendida se spontanea ma là sembra un esercitazione
militare! quasi stiano facendo i compiti. Forse in società
così ordinate anche il tifo diventa una catena di montaggio.
Infine
vorrei avanzarti una richiesta. Gli splendidi video di tifo che inserisci
negli aggiornamenti perchè non li raggruppi in una sezione apposita,
qualcosa tipo l'attuale groundhoppig ma dedicata al meglio che si vede
in giro per il mondo? Dato il grigiore degli stadi italiani, vedere spettacoli
come quelli del san lorenzo o del poznan riconcilia con il mondo dell curve.
Anche se sempre più lontane.
un
caro saluto ".
Analisi
perfetta. Quel che dici è tutto vero. E' anche vero che dovrei creare
una sezione apposita per i video che vengono pubblicati e che voi stessi
segnalate, che spesso sono la crema della crema. Il tempo è tiranno...
se un'anima pia si va a vedere gli aggiornamenti e mi manda i link la faccio!
*
Passiamo
a Roma/Genoa:
<<La
Tifoseria del Genoa senza tessera del tifoso ha deciso di andare sabato
a Roma. Riteniamo che il comportamento tenuto nelle precedenti trasferte
sia un motivo più che valido per esercitare il nostro diritto di
cittadini liberi di poter assistere alla partita, quindi andremo a Roma
con i pullman e anche solo fuori dall'Olimpico ma ci saremo». «Questa
è una battaglia sui diritti fondamentali che non si possono avere
solo in virtù di una tessera - concludono nel comunicato - e sostenere
il Genoa 1893 è il nostro unico scopo quindi vi invitiamo tutti
a venire con noi. Liberi di tifare Genoa»".
*
Torniamo
a un famoso Bologna/Chievo....:
"BOLOGNA
(13 ottobre) - A più di 14 anni dai fatti, in appello, è
arrivata l'assoluzione per quattro ultras (uno del frattempo è deceduto)
che erano stati condannati in primo grado in abbreviato a pene fino a 3
anni e 4 mesi perchè accusati di aver partecipato al raid razzista
contro alcuni immigrati avvenuto a Bologna il 2 giugno 1996, durante i
festeggiamenti per la promozione dei rossoblù in serie A. Nel blitz
fu accoltellato un immigrato algerino di 26 anni, poi finito all'ospedale
in prognosi riservata, salvatosi dopo settimane di ospedale.
L'assoluzione
decisa dai giudici della Corte d'Appello di Bologna, con la formula di
non avere commesso il fatto e revoca della condanna al risarcimento del
danno pronunciata nei loro confronti, riguarda xxxxx, xxxxxx (che è
deceduto), xxxxx e il romano xxxxxx (quel giorno arrivarono da Roma ultras
del gruppo Opposta Fazione a festeggiare con i bolognesi). Per il quinto
imputato, xxxxxx, ritenuto il capo del gruppo ultras rossoblù Mods,
la condanna è stata ridotta a due anni e quattro mesi. Altri 10
ultras erano stati assolti in primo grado nel processo con il rito ordinario,
altri due avevano patteggiato la pena davanti al Gup.
Uno
degli imputati oggi assolti, xxxxxxx - che, come gli altri, aveva trascorso
un periodo agli arresti - in questa vicenda aveva perso anche un appartamento.
La sentenza di primo grado aveva previsto un risarcimento immediatamente
esecutivo di 80 milioni e lui dei condannati era l'unico a possedere un
bene, una casa a Baricella, nel bolognese. L'immobile venne messo all'asta
per provvedere al risarcimento. Ora ci sono dubbi sulla possibilità
di farsi restituire il risarcimento: non si sa dove sia l'immigrato accoltellato
a cui andò il denaro.
Gli
avvocati. «Non vi erano prove dirette nei confronti di xxxxxxx -
ha detto il difensore, avv.Antonio Cappuccio - nessuna parte offesa, nessun
testimone è stato in grado di indicarlo come protagonista di un
episodio di aggressione (la precedente condanna era basata esclusivamente
a titolo di concorso). Finalmente la Corte d'Appello di Bologna ha reso
giustizia a xxxxxx che ha dovuto pagare anche in termini economici una
responsabilità inesistente. Si è trattato solo di un teorema:
la sua colpa era l'essersi recato al Bar Gianni per i festeggiamenti del
Bologna in A». Soddisfatto anche l'avv. Matteo Murgo, che ha difeso
xxxxxx: «Siamo profondamente soddisfatti della sentenza assolutoria
che pone fine a un lungo calvario giudiziario durato 14 anni e che dapprima
con l'assoluzione (con formula piena) di xxxxxxx, ha oggi restituito giustizia
anche al fratello xxxx con l'assoluzione di secondo grado».
*
Da
Parma (cui è probita la trasferta di Cesena per i non tesserati):
13
ottobre 2010: troppo impegnati. Erano troppo
impegnati ad imporre il divieto di vendita dei biglietti per i residenti
nella provincia di Lodi per la partita di hockey su pista Pordenone 2004/Amadori
Sporting Lodi per ricordarsi che c'era Italia/Serbia....
Fantastico
Gianni Cerqueti (credo) che, in preda ad un orgasmo non provato neanche
per un gol in rovesciata al 90' di Gianni Rivera, ci fa sapere che il saluto
con le tre dita dei giocatori serbi ai tifosi voleva dire che avrebbero
perso 3-0!
Gabriele,
sul punto: "i giocatori serbi vanno ad
applaudire ironicamente i tifosi e mostrano le tre dita come per dire che
perderanno 3 a 0 a tavolino"
si
come no... http://en.wikipedia.org/wiki/Three-finger_salute
ciao
lorè. gabriele ceccano
Da
Repubblica:
Genova,
Maroni sotto accusa
La
Serbia critica la polizia italiana
Il
vicepremier di Belgrado: "Preparativi non sono stati fatti bene, un gruppo
non eccessivamente numeroso di tifosi è riuscito a far sospendere
l'incontro". Ma il titolare del Viminale si difende: "Abbiamo evitato la
strage". Il Pd: "Come hanno fatto i teppisti ad arrivare in Italia?".
E l'Idv chiede le dimissioni
ROMA
-"Abbiamo evitato una strage" giura il ministro dell'Interno Roberto Maroni.
Per il titolare del Viminale, che stamattina ha incontrato il capo della
polizia Antonio Manganelli, dopo gli scontri di ieri sera a Genova per
Italia-Serbia, non c'è alcuna "responsabilità della
polizia italiana". Anzi, "non intervenendo pesantemente, ha evitato una
strage". Dalla Serbia arrivano le scuse del governo e la promessa,
per bocca del ministro degli Esteri Vuk Yeremic, di adottare "misure radicali
nei confronti dei criminali che hanno provocato gli incidenti". Promessa
ribadita in una telefonata con il titolare della Farnesina, Franco Frattini.
Ma per il ministro dell'interno e vicepremier serbo, Ivica Dacic, i preparativi
per la partita non stati fatti bene anche perché un gruppo non numeroso
di tifosi ha fatto sospendere la partita. Parlando a Belgrado, Dacic ha
osservato che l'intervento della polizia italiana avrebbe potuto essere
molto più efficace, e che non si doveva permettere l'ingresso allo
stadio a tifosi in possesso di oggetti vari, cosa questa che a Belgrado
non sarebbe mai avvenuta.
Ma
Italia-Serbia è ormai un caso politico. E Maroni finisce sul banco
degli imputati. Il ministro si difende ma il Pd gli chiede "di capire come
sia stato possibile che questo gruppo di violenti sia potuto giungere in
Italia, a Genova e dentro allo stadio con tutto il corredo di armi improprie
senza che nessuno sia stato in grado nè di fermarli, nè di
isolarli e nè di disarmarli. Ancora una volta ieri lo sport è
stato sconfitto dalla violenza. Qualcuno deve spiegare perché".
Massimo
Donadi, presidente dei deputati dell'Italia dei Valori si spinge oltre
e chiede le dimissioni di Maroni: "Dopo la notte di guerriglia e devastazione
di Genova il ministro dell'Interno ha il dovere di rassegnare le proprie
dimissioni. La pericolosità dei tifosi serbi è nota in tutta
in tutta Europa, si sa che sono organizzati in gruppi paramilitari ed hanno
avuto ruoli terribili nel corso delle guerre balcaniche. Nonostante tutto
questo gli e' stato permesso di entrare in Italia con l'intenzione di devastare
una citta'. Nessuno, quindi, ci venga a dire che si e' trattato di fatti
imprevedibili. Solo la professionalità delle forze dell'ordine ha
impedito incidenti ancora piu' gravi e vittime".
Per
Paolo Cento, della segreteria nazionale di Sinistra ecologia e libertà,
"quanto accaduto ieri a Genova in occasione di Italia-Serbia dimostra il
fallimento del modello Maroni sulla sicurezza negli stadi. "Da una parte
norme speciali inutili e liberticide come la tessera del tifoso, dall'altra
l'incapacità in una partita internazionale di prevenire una manifestazione
violenta e nazionalista facilmente prevedibile ed uno stadio in cui 200
nazionalisti serbi hanno potuto far entrare di tutto".
Furioso
anche il sindaco di Genova Marta Vincenzi. "Per conto mio questa è
una responsabilità soprattutto del ministro Maroni. Il fatto che
non si riesca a mettere in atto una prevenzione che impedisca a 400 persone
di mettere a fuoco una città, questo qualcuno me lo deve spiegare"
dice il primo cittadino.
Il
centrodestra, invece, si schiera con il ministro. "Solidarietà a
lui e alle forze di polizia" arriva dal ministro della Difesa, Ignazio
La Russa. E questa mattina sono arrivate anche le scuse dell'ambasciatore
serbo che ha definito una vergogna quanto accaduto ieri sera a Genova.
(13 ottobre 2010)'. Beh, è semplice.
A forza di vietare le trasferte dei tifosi, si sono dimenticati come si
fa ordine pubblico. Erano 500, non 50.000.
Una
mail: "IN QUALITA' DI CITTADINO ITALIANO
E A NOME DELLA CITTA' DI GENOVA NEL RISPETTO DI TUTTI I CITTADINI LIGURI
E ITALIANI SI CHIEDONO LE DIMISSIONI DEL MINISTRO MARONI PER L'INCOMPETENZA
DIMOSTRATA IN MERITO ALLA CARENTE E SOTTOVALUTATA ORGANIZZAZZIONE
PER GARANTIRE LA SICUREZZA E L'INCOLUMITA DI TUTTI I PRESENTI ALLO STADIO
E NON SOLO DELL'INCONTRO DI CALCIO ITALIA SERBIA DEL 12-10-2010 DISPUTATASI
AL MARASSI. GLI EVENTI DI IERI HANNO PORTATO ALLA LUCE ED EVIDENZIATO IN
MANIERA INCONFUTABILE L'INCOPENTENZA MINISTERIALE DEL PERSONAGGIO MARONI
E L'INUTILITA' DEL COMITATO CREATO PER GARANTIRE LA SICUREZZA NELLE MANIFESTAZIONI
SPORTIVE, MANIFESTANDO L'INCAPACITA' DELLE PERSONE STESSE CHE CI LAVORANO".
Giorgio:
"Ciao
Lorè, quello che è successo ieri è assolutamente vergognoso.
Ancora una volta si è dimostrato quanto Roma sia penalizzata rispetto
agli altri stadi d'Italia. Perchè io sotto il diluvio non posso
avere l'ombrello e questi sono entrati con le tronchesine? Perchè
a me controllano pure il pacco e questi erano pieni di fumogeni e bomboni?
In un paese medio chi ha gestito la partita dovrebbe dimettersi. Sono stanco
dei soprusi che noi romani dobbiamo quotidianamente soffrire a differenza
di chi allo stadio tutt'oggi porta tamburi e fumogeni. Se questa Curva
ha ancora una dignità, o almeno un'identità, dovremmo rifiutarci
di entrare se perquisiti. A disparità di trattamento rimaniamo fuori.
Purtroppo ci facciamo sempre prendere per il culo e la differenza si vede.
Perchè i PAO l'anno scorso non sono stati praticamente perquisiti?
A noi in trasferta ci fermano, ci scortano i pullmann e ce li controllano.
Possibile che si fidassero ciecamente dei bravi tifosi serbi? Non so te,
ma io me so rotto il cazzo. Saluti, Giorgio.
P.S.
Tutti al derby primavera, ormai ci rimane quello".
Con
una significativa mail dal titolo "so già venuto tre volte", Stefano
mi riporta:
"Eppure
qualcosa è andato storto. In Eurovisione si è potuta ammirare
l'ennesima debàcle di un sistema di controllo che altri non è
che propaganda di regime, dati fasulli, repressione fine a se stessa e
mancanza di reale conoscenza della res calcistica e geopolitica. Possibile
che nessuno dei responsabili dell'ordine pubblico fosse a conoscenza che
solo tre giorni fa gli ultras nazionalisti di Stella Rossa e Partizan hanno
messo a ferro e fuoco la capitale serba durante il Gay Pride, scontrandosi
con le forze dell'ordine e creando incidenti gravissimi con arresti e feriti?
Possibile che nessuno ricordasse che solo dieci anni or sono l'Italia,
insieme alla Nato, per decisione dell'allora Premier Massimo D'Alema era
complice nel bombardamento di Belgrado, vicenda forse consacrata al rito
collettivo dell’oblio nel nostro Paese, recidivo nel dimenticare, ma altresì
ferita ancora sanguinante dalle parti di Belgrado? Per tacere della vicenda
Kosovo e della posizione che l’Italia tiene nella medesima. Possibile che
nessuno di questi signori era a conoscenza della storica rivalità
che muove le tifoserie slave nei confronti di quella Italiana, e del fatto
che ogni match fra squadre slave e quella azzurra diviene occasione per
manifestazioni ultranazionaliste (2002 a Trieste, 2007 Palermo, i fatti
di Sofia del 2008, la svastica umana di Livorno etc etc, nda)? Ma si sa,
è difficile barattare l'inequivocabile delle immagini televisive
con le surreali statistiche di adesione plenaria alla tessera che vengono
diramate tramite i telegiornali di regime e la stampa genuflessa ogni settimana.
E' difficile dire che tutto va bene, sostenere che le tue regole sono giuste
e redditizie, che gli ultras italiani sono tutti delinquenti, quando basta
un energumeno incappucciato con un paio di pinze in mano a scardinare la
montagna di pressappochismo, menzogne e ipocrisie che voi chiamate ordine.
Eh
si. Proprio una brutta giornata, signor Ministro... Saluti da Genova".
Come
detto, troppo impegnati a vietare Sanremese/Casale.
Io
l'avevo detto: se non sono in grado di far giocare regolarmente, con entrambe
le tifoserie, Sanremese/Casale, come possono organizzare Italia/Serbia?
Sulla
stessa linea la mail che pubblico: "ma
perche Massucci, questore e prefetto di genova non vanno a dirigere il
traffico a Spotorno?
Il
responsabile sicurezza del Viminale ha avuto il coraggio di dire (pagina
3 del Corsera) "la polizia serba non ci ha dato segnali di allarme"
Ora,
a parte che non è vero, perchè Belgrado aveva mandato un
rapporto riservato ben preciso, ma dico:
ci
prende per il culo?
ma
due giorni fa al gay pride i 130 poliziotti serbi feriti negli scontri
a belgrado non li ha visti solo lui?
e
due anni fa quando vennero in coppa i serbi con la samp dov'era?
ma
di che parla?
tutti
buoni a proibire le partite di C1 in Italia e a levare gli striscioni e
a inserire le Tessere del tifoso (che in Europa sono inapplicabili
e infatti esistono solo qui da noi).
In
europa esiste la libera circolazione dei cittadini, volenti o nolenti.
E
l'incredibile arroganza dei responsabili che hanno FALLITO, che dovevano
fare UNA cosa, e l'hanno fatta MALE, lasciando scorrazzare dal giorno prima
serbi ubriachi, ma nonostante cio' "le cose potevano andare peggio e la
situazione non è degenerata"
Ah
sì?
non
me ne ero accorto.....
ora
però noi che abbiamo un OSSERVATORIO all'uopo per queste cose, unici
al Mondo, andremo subito a proibire Cittadella - Sassuolo
Vincenzo:
"ciao
lorè, non ho voglia di commentare il comportamento dei serbi.
dico
solo che se l'uefa o la fifa dovranno fare delle sanzioni, mi auguro con
tutto il cuore che sanzionino pesantemente anche l'italia, per il ridicolo
servizio d'ordine che si ritrova.
i
serbi hanno fatto quello che gli pareva, al centro di genova, allo stadio,
fuori lo stadio, contro i propri giocatori, hanno fatto sospendere la partita.
parte di loro è stata fermata solo dopo tutti i danni possibili
e immaginabili.
un
tifoso serbo è diventato protagonista della serata per aver fatto
quello che voleva (tagliato le reti, tirato fumogeni, sfottuto le guardie)
sulla vetrata, senza che nessuno lo fermasse.
meriteremmo
veramente l'esclusione dalle competizioni internazionali per qualche anno,
club o nazionale che sia, almeno forse questi imparerebbero che l'ordine
pubblico va GESTITO quando ce n'è bisogno, invece di vietare trasferte
e giocare a porte chiuse perchè potrebbe succedere qualcosa, perchè
poi quando succede veramente ecco i risultati...".
Angelo:
"Buongiorno
Lorenzo, ti scrivo anche oggi per commentare la situazione di ieri a Genova:
Naturalmente
l'unico vero commento che aspetto è quello (se ci sarà) sul
tuo, sito visto che del commento dei vari buffoni della TV me ne frego!
Intanto
visto che sono uscito,vorrei sapere se hanno mandato in diretta l'intervista
a Palombo, che ancora una volta a ribadito la sua opinione sulla TDT.
Poi
il modo con cui è stata enfatizzata una scena che,chi frequenta
gli stadi di calcio e in alcuni paesi anche di altri sport (Grecia),ha
visto e rivisto.La contestazione attuata dagli ultras serbi sicuramente
ha un motivo.Non dico che vada giustificata,ma che prima di etichettare
come teppisti, delinquenti,che,esprimono vilolenza gratuita,si potrebbe
provare a informarsi sul perchè.
Un
noto commentatore radio,F.F. (formellese)subito dopo la partita ha paragonato
4 torce (perchè di questo si è trattato ) all'Heysel.
Peccato
che abbia dimenticato di dire,che all'Heysel nonostante la tragedia,non
potenziale,ma purtroppo realmente accaduta,l'UEFA ha permesso lo svolgimento
della gara.
Forse
sarò etichettato anch'io,ma sinceramente,a parte il teppismo gratuito
all'esterno,a me gli ultras serbi SONO PIACIUTI!Spero che chi ha voce in
capitolo si renda conto che il noto Osservatorio è forte contro
i deboli,e non è in grado di provvedere alla sicurezza,o meglio
tranne eliminando il problema alla radice.Se ieri fosse stata Genoa-Roma,il
problema non si sarebbe verificato,perchè noi restavamo a casa,come
da qualche anno,troppe volte succede.
Bel
modo di risolvere i problemi!...perchè non il coprifuoco alle 21.00
?...così la notte non succede niente! Per quanto riguarda il messaggio
per noi "curvaroli" ,di vecchia,o recente data,almeno per quanto riguarda
me,l'unico messaggio che ho ricevuto,conferma la mia e-mail di ieri sulla
coesione e l'unità di intenti.
Non
parlo assolutamente di atti violenti,soprattutto perche non considero tali
il lancio di 2 torce,ma di una dimostrazione che i padroni del calcio siamo
sempre noi che ci mettiamo soldi (tanti),volontà e sacrifii.
LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI ! Un saluto Ang.88
Alessio:
solo
qualche domanda: erano tesserati? se non lo erano ma lo fossero stati?
daspo a stankovic tesserato italiano? una "unica" serata di
calcio,
di sport e di sociale... ciao, alessio".
Imm:
"daspo
per i telecronisti: suggerivano di forzare il blocco,e di dribblare gli
stuwart. ...e famola na raccolta firme!!! imm".
Domande:
"Ciaoo
mitico lorenzo mi chiamo guido, volevo solo farti una rapidissima domanda
: sono piu' sbruffone io se dico che angelina jolie ed irina shayk non
erano un granche' e le ho lasciate senza problemi a brad pitt e cristiano
ronaldo, oppure e' piu' sbruffone il ministro dell' interno
mozzicatore di caviglie bobo maroni quando dice che grazie alla polizia
italiana ieri sera ( prima della partita italia - serbia ) e' stata evitata
una strage ?? No, cosi', giusto per avere un' idea !! Ciaoo e grazie sempre
per tutto quello che fai !!
*
Virgilio:
"GOLIARDIA
CONTEMPORANEA ...http://www.youtube.com/watch?v=b7fbttk4GZU&feature=related
COS'E'
SUCCESSO MINISTRO....ADESSO FACCIA LA TESSERA DEL PIRATA !!!!".
*
Il
creatore della scala gialla chiosa su una radio romana:
"Achille
Serra: "A che serve la tessera del tifoso? E' inutile, gli incidenti avvengono
all'esterno"
“A
che cosa serve la tessera del tifoso, spero che qualcuno possa spiegarmelo
prima o poi.” Queste le parole di Achille Serra, ex prefetto di Roma, intervenuto
durante la trasmissione Febbre a 90 in onda su Centro Suono Sport. “Io
non posso spiegare il senso perchè sono il primo a non capirlo,si
da già il nome per acquistare il biglietto quindi...E’ una cosa
ridicola e inutile visto che gli incidenti non avvengono dentro gli stadi
ma sempre all'esterno”
Concordo,
ma se avvengono all'esterno, per quale motivo, all'epoca, impose la scala
gialla al centro delle curve?
Altra
mail: "Ti scrivo perche' le immagini della
protesta in Germania mi hanno veramente colpito e mi hanno fatto ricordare
che gli italiani hanno cio' che si meritano ... e purtroppo non mi riferisco
solo alla situazione del nostro calcio !!! (anche se scoraggiato sono ansioso
di vedere come si evolverà la storia Mythos-Maroni, in altri paesi
europei si sarebbe già dovuto dimettere)
Tralasciando
certi discorsi, attendo che il campionato entri più nel vivo e che
ci siano partite come il derby, dove i nontesserati che nn troveranno posto
in curva o distinti chissà dove si andranno a collocare ... In generale
sono curioso di vedere come reaggiranno i media e a chi daranno la colpa,
dopo partite decisamente più sentite di queste di inizio campionato,
dove tifosi di opposte fazioni si potranno gustare lo spettacolo gomito
a gomito come già è successo ... MAH ... Intanto continuerò
a restare fuori dallo stadio a protestare all'obelisco, e sinceramente
pensavo ci sarebbe stata più gente.
Saluti,
un ex-abbonato".
Luca:
"Ciao
Lorè arrivano anche i primi capi d'abbigliamento con tecnologia
RFID che con la scusa di farci rimorchiare ci controllano in ogni nostro
spostamento, si stanno divulgando sempre più questi strumenti di
controllo delle masse!
http://www.pragmatiko.it/2010/09/27/angeldevil-touch-il-jeans-diventa-social/".
Da
Basilea: "Ciao Lorenzo come l'anno scorso
il tifo organizzato basilese (inferno) non verrà a Roma. Sarebbe
stata obbligatoria una registrazione del nome e indirizzo (roba da big
brother). Spero che per voi questo non accada venendo a Basilea. Ciao e
grazie per il tuo immenso lavoro. Saluti dalla Svizzera".
12
ottobre 2010: e-mail: "Ciao
a tutti, sono Nicola ed abito ormai da tempo a Firenze. Ho seguito sino
ad ora con distacco le polemiche sulla TDT e sul Sistema calcio in generale
ma, avendo deciso domenica di andare a vedere Pisa-Taranto, voglio raccontarvi
la mia disavventura.
Calendario
alla mano, all'inizio del campionato mi sono detto: "Quest'anno ci gustiamo
qualche trasferta vicina a Firenze del magico Taranto: Pisa, Viareggio
e Lucca".
Prima
occasione la trasferta a Pisa e decido di andarci con mio figlio di 5 anni.
Partenza in auto, tranquilla, alle ore 13:00 ed arrivo a Pisa dopo circa
un'ora. Parcheggio in zona gradinata verso le 14:15 e mi incammino verso
lo stadio. Arrivato, chiedo agli steward dove fare i biglietti e mi dicono
che l'unica biglietteria aperta è quella lato tribuna. Giro pazzesco
perché, già lo stadio è in mezzo alla città,
ma con tutti le cancellate ed i prefiltraggi arriviamo dalla parte opposta
alle 14:40. E dire che, in condizioni normali, avremmo impiegato non più
di 2-3 minuti. La passeggiata è stata allietata dall'incrocio con
il gruppo di tifosi rossoblu, scortati da preoccupatissimi poliziotti,
servita a bere un sorso di Raffo gentilmente offerta ed a far imparare
a mio figlio il coro: "No alla tessera del tifoso !".
Comunque,
per farla breve, il risultato è che mi hanno risposto che l'UNICA
biglietteria aveva già chiuso alle 14:00 e che non ci sarebbe stata
nessuna possibilità di entrare allo stadio. Motivazione: "I biglietti
sono nominali e, se si fanno troppo tardi, i tornelli non li riconoscono".
Ma siamo scemi ? Con tutta la tecnologia che c'è dovrebbe essere
meglio e invece hanno fatto peggio !
Ho
provato a trovare una soluzione alternativa: - ho chiesto al baracchino
degli accrediti dove alle 15:00 giacevano almeno un centinaio di ingressi
gratuiti che sarebbero rimasti lì ma niente;
-
ho cercato di incrociare gruppi di tifosi per cercare di infilarmi ma ormai
era troppo tardi ed erano tutti dentro;
-
ho provato chiedendo pietà ad uno steward del settore ospiti che
aveva capito il "dramma" vedendo la faccia sconsolata di mio figlio ma
niente.
Insomma,
non c'è stato verso di entrare allo Stadio. Allora ho detto a mio
figlio, dato che la Torre di Pisa è a due passi dallo stadio, che
avremmo svoltato la giornata a gita culturale e lui mi ha risposto: "Pisa
fa schifo, me ne voglio tornare a casa !".
Voi
mi direte: "Scemo tu che sei andato allo sbaraglio senza sapere come ormai
funzionano le cose. Avresti dovuto farti il biglietto prima o partire tre
ore prima da casa".
Forse
avete ragione ma a me, memore di tutte le domeniche passate allo stadio
con mio padre (compresa qualche trasferta ed i viaggi fuori Taranto quando
lo Iacovone era in fase di trasformazione), questa situazione sembra sconcertante.
Ma quali famiglie allo stadio se poi quando ci sono non le fanno entrare?
Potrebbe
essere che ci abbiano scambiato per due "pericolosi sovversivi": un bambino
di 5 anni ed il padre con busta con la focaccia ed i tarallini da usare
come armi improprie. Mah ! La dimostrazione di questa gestione è
l'ennesimo stadio semivuoto.
Onestamente,
e chiudo in maniera retorica, non mi riconosco più in questo sistema.
Anche alle multe inique ed alle decisioni permalose (come le multe) della
società dell'ultim'ora.
Scusate
lo sfogo e, almeno per le prossime, sarò preparato data l'esperienza.
Un
abbraccio ai tifosi rossoblu Nicola".
*
E-mail
di Ale: "Noi ammettiamo le colpevolezze
con 2 Milioni di risarcimento mentre in grecia...."
*
Quando
il giornalista abdica al proprio ruolo e diviene un velinista: questo l'articolo
de "La Nuova Ferrara", poi la lettera di un medico chirurgo:
Spettabile
redazione di "La Nuova Ferrara",
in
riferimento al vostro articolo pubblicato sull'edizione odierna nell'inserto
sportivo, mi preme fare alcune precisazioni.
In
realtà i salernitani presenti fuori lo stadio erano circa 200-250,
e per la loro intera permanenza a Ferrara si sono limitati a protestare
più o meno civilmente contro l'ennesimo sopruso perpetrato ai loro
danni. Il tutto è avvenuto soprattutto senza nessun momento di tensione
e di frizione, nè con l'opposta fazione estense che anzi ha dimostrato
solidarietà e piena condivisione e con i quali ci siamo affabilmente
intrattenuti soffermandoci sulla progressiva deriva del calcio, nè
tantomeno con le forze dell'ordine in tenuta antisommossa, che per lo meno
si sono guadagnate la classica pagnotta in un'opera di "prevenzione" che,
ovviamente, sarebbe stata del tutto superflua se non fosse stata introdotta
la sedicente tessera del tifoso per meri interessi economici e commerciali,
mascherandola come panacea di tutti i mali (mi sembra ormai evidente infatti
che NON riporta gli spettatori sugli spalti, ma come ieri li mantiene fuori
e soprattutto NON risolve il problema della violenza negli stadi, in quanto
paradossalmente aumenta i rischi e i pericoli di contatto anche in settori
come i distinti e le tribune, normalmente sicuri).
Non
c'è stato inoltre nessun tentativo di forzare o di entrare senza
pagare, anzi, eravamo anche disposti ad un esborso sicuramente più
esoso rispetto a quello richiesto per accedere al settore ospiti da privilegiato
tesserato. Tuttavia le forze dell'ordine, forse a conoscenza degli atavici
problemi di disoccupazione e precariato che affligono il meridione, hanno
giustamente pensato di venirci incontro facendoci risparmiare qualche euro,
permettendoci così di sbarcare il lunario per qualche altra settimana.
Mi
rincresce inoltre smentire l'ingresso di salernitani non tesserati nello
stadio: si trattava semplicemente della numerosa colonia di salernitani
trapiantati nella regione Emilia-Romagna, ai quali il signor Prefetto di
Ferrara, nella sua infinità bontà e nella sua grande lungimiranza,
ha umanamente concesso di godere a pieno dei propri diritti di liberi cittadini
ad una pubblica manifestazione in pubblico luogo. Il resto dei salernitani,
scrivente compreso, ieri in quanto non residente non godeva degli stessi
diritti ed era pertanto cittadino di serie Z, come d'altronde, giova sempre
ricordarlo, più o meno 50 milioni di italiani, inclusi gli spallini
per propria sventura non residenti ed ai quali tutti, per motivi di ordine
pubblico era stato interdetto l'accesso a 3/4 di stadio.
Quali
dunque erano questi motivi di ordine pubblico così gravi ed impellenti
per i quali CASMS e prefettura di Ferrara hanno deciso di sospendere la
fruibilità dei trattati di libera circolazione europea, dei diritti
costituzionali e di leggi specifiche che vieterebbero (il condizionale
è d'obbligo) ogni pratica discriminatoria a buona parte degli italiani?
Abbiamo
già escluso a priori precedenti violenti con la tifoseria locale,
abbiamo visto come, incredibile a dirsi, la convivenza tra ferraresi e
salernitani nello stesso settore è stata non solo possibile ma decisamente
tranquilla e pacifica, resta da analizzare un ultimo aspetto, il fatto
che il tanto temuto esodo dei salernitani fosse stato problematico da gestire
data la capienza ridotta dello stadio a circa 8000 posti, vale a dire la
motivazione ufficiale. Orbene, il dato quello si ufficiale e persino gentiluomo
riporta impietosamente la cifra alquanto modesta di 3314 presenti tra abbonati
e paganti, vale a dire ben al di sotto della metà della capienza
dello stadio. Ammesso e non concesso dunque che a Ferrara si fosse presentato
persino un migliaio di salernitani, gestire uno stadio mezzo pieno (o mezzo
vuoto, a secondo dei punti di vista) non sarebbe stato assolutamente un'impresa
titanica, ma avrebbe richiesto semplicemente un pò di buona volontà
e, cosa a quanto pare decisamente più complicata, un pò di
buon senso.
In
realtà qualche piccolo, insignificante e del tutto trascurabile
reato è stato commesso in questa allegra giornata di poco sport
e molta televisione:
-
abuso di potere;
-
violazione degli articoli 3 e 16 della Costituzione Italiana;
-
violazione dei trattati di libera circolazione europea;
-
uso di strumenti di discriminazione sociale (tessera) e razziale (biglietti
ai residenti), in base all'articolo 41 della Legge n° 40 del 6 marzo
1998.
Ah,
ovviamente nessuno di questa allegra sfilza è imputabile ai 200-250
salernitani che hanno raggiunto la città romagnola...loro purtroppo
hanno la coscienza fin troppo pulita.
Nella
speranza che questa esauriente missiva serva a ristabilire la realtà
delle cose, tenuto conto che il dovere del giornalista è riportare
la realtà dei fatti limitando quanto più possibile le interpretazioni
personali, Vi porgo i miei distinti saluti.
G.
P.
Medico-Chirurgo
Specialista
in Malattie Infettive presso l'Azienda Ospedaliera "D. Cotugno" di Napoli
CTU
del Tribunale di Salerno
Non
avente diritto ad assistere all'incontro di calcio Ferrara-Salernitana
per "motivi di ordine pubblico", in quanto non residente nella regione
Emilia-Romagna o nella provincia di Rovigo.
*
Fantastico
articolo de "Il Giornale". Veramente da ridere!
*
Le
bugie hanno le gambe corte...:
Traverso
(Silp-Cgil): "Maroni ha chiesto più poliziotti negli stadi"
La
Questura di Genova è costretta ad aumentare il numero di poliziotti
durante le partite di calcio sottraendo risorse per altre attività,
mentre le società sportive stanno riducendo la presenza di steward:
lo ha detto stamani il segretario provinciale Silp-Cgil Roberto Traverso
in una conferenza stampa sul taglio ai servizi nei commissariati.
«Invece
di aumentare - ha detto Traverso -, gli steward pagati dalle società
sportive diminuiscono e la questura è costretta ad incrementare
i suoi organici in occasione delle partite. In una recente circolare il
ministro Maroni chiede l'aumento della polizia territoriale intorno agli
stadi non in regola e questo è il caso di quello di Genova».
Traverso ha reso noto che per la partita Italia-Serbia valevole per le
qualificazioni a Euro 2012 che si terrà domani «verrà
mandato un 20% per cento in più di poliziotti».
Dalla
Francia, mi si informa: "In Italia è
fantascenza, purtroppo:
http://www.as.com/futbol/articulo/olympique-marsella-anuncia-podria-boicotear/dasftb/20101011dasdasftb_50/Tes
Riassumendo,
i dirigenti del Marsiglia, dopo la decisione presa dal Ministero degli
Interni francese di proibire l'accesso dei tifosi marsigliesi a Parigi,
per il classico PSG - Marseille, hanno deciso di boicottare la partita
e non presentarsi. Il motivo presentato dai dirigenti dell'OM sarebbe il
seguente: "se non ci sono le condizioni per garantire la sicurezza per
i nostri tifosi, il club stima che non ci sono nemmeno per lo staff, i
giocatori ed i dirigenti. Ci sembra ingiusto stigmatizzare il comportamento
dei nostri tifosi che sono gli unici che soffrono questo tipo di ostracismo
in Francia".
Se
in Italia ci fossero 20 OM non si giocerebbe mai una partita, invece in
Italia ci sono 20 presidenti pecoroni venduti a SKY e maroni (la minuscola
è voluta) che se ne strafregano dei tifosi. Forza Roma Marco".
Sono d'accordo al 101%.
*
Poi
una e-mail: "Ciao Lorenzo, oggi
ti scrivo di prima mattina perchè ascoltando le varie radio romane
mentre venivo a lavoro.
mi
sono imbestialito a sentire alcuni discorsi.Lasciamo perdere la buffonata
dei Leghisti a Roma,sennò vado sul politico e preferisco di NO.
Comunque,per
qualcuno sarò ripetitivo ma io non riesco a ingoiare m...a senza
fiatare! A sentirmi dire che la Roma e la " Società dei Magnaccioni
" che c'è dietro,hanno bisognodei tifosi,e li vogliono riconquistare.Sono
anni che quei due colori,quella curva,e qulle maglie ci hanno conquistato...non
siamo comparsi ieri,dopo la 6 vittoria consecutiva.A Inter-Roma l'anno
scorso eravamo 700' perchè non ci credeva nessuno.Lo sai cosa gli
dico BUFFONI!
Buffoni,senza
valori,senza ideali,facebook dipendenti,GF,De Filippi e cazzate varie.
Detto
questo però mi sento di dire che nessuno,tra quelli con più
carisma si è assunto la responsabilità di prendere una decisione
,radicale per dare un segnale forte.Non contro i tesserati (se non hanno
le palle non possiamo certo fargliele crescere),ma contro il sistema calcio
in generale.
Come
ho già scritto in passato non c'è coesione,cosa che nei momenti
di difficoltà dovrebbe esserci. Alla Manifestazione si diceva "se
i ragazzi sono uniti non saranno mai sconfitti" e poi? Dovè è
finita tutta l'unità di intenti,se la Roma va male tutti allo stadio
e si canta,e la lotta alla Tessera va a farsi benedire.Non vorrete di certo
dirmi che 3/4 cori (tra l'altro abbassati da sky,salvo poi farli ascoltare
quando c'è pronto un servizio negativo o di finta-solidarietà
ai tifosi) siano una protesta utile?
Naturalmente
neanchè lo "scontro frontale " dei Berghem,che ,hanno sempre e cmq
ttt il mio rispetto, alla fine è stato utile.Penso che quando si
faccia riferimento ai gloriosi anni 80' si a livello di stadio che di spirito
di iniziativa,e di lotta sociale per qualsiasi fazione,bisognerebbe anche
evidenziare che non c'è
più
chi ti guida .Da anni ormai ,ho notato in curva e in trasferta che nessuno
si espone,se non per il proprio gruppo e questo non aiuta.Sento sempre
più persone che disgustate non vengono più.
Tra
Roma-Inter,e Roma-Cluji c'è stata una grande differenza perchè
c'erano tutti i gruppi. Boys e Ultras non sono gruppi da poco.Siamo alla
deriva,e il ministro brinda alla nostra faccia! Proiettili di gomma? Ci
provassero... Grazie per la disponibilità,e ti prego non mollare!
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO! An88".
*
Su
questi siti alcune immagini delle manifestazioni di protesta a Berlino
dei tifosi tedeschi contro la repressione capitalistica nei confronti dei
tifosi:
http://erhalt-der-fankultur.blogspot.com/
http://portal.gmx.net/de/themen/sport/fussball/sonstiges/11323950-Demo-fuer-Erhalt-der-Fankultur.html
http://football-blabla.blogspot.com/2010/10/blog-post.html
11
ottobre 2010: inserita la pagina di Roma/Cagliari
1965/66. Inserita la pagina di Roma/Juventus
1955/56 e di Roma/Lazio 1955/56.
Inseriti
molti video, grazie ad Andrea, nella stagione 1952/53.
Poi, un po' di foto di quello che si verifica in Italia con la TdT:
Udinese/Juventus
Juventini
senza TdT
fuori
dal settore ospiti
|
Sampdoria/Udinese
Udinesi
senza TdT
fuori
dal settore ospiti
|
Pescara/Torino
Granata
senza TdT
fuori
dal settore ospiti
|
Milan/Genoa
Genoani
senza TdT
fuori
dal settore ospiti
|
Lecce/Parma
Parmensi
senza TdT
fuori
dal settore ospiti
|
Crotone/Modena
Modenesi
senza TdT
fuori
dal settore ospiti
|
Catania/Cesena
Cesenati
senza TdT
fuori
dal settore ospiti
|
Cagliari/Sampdoria
Doriani
senza TdT fuori dal settore ospiti. Verranno costretti dalle forze dell'ordine
a togliere lo striscione "tifosi non tesserati" e abbandoneranno lo stadio
|
Bari/Brescia
Nel
settore ospiti, in alto i bresciani non tesserati, sotto gli autorizzati
|
Fiorentina/Parma
A
sinistra i parmensi autorizzati, a destra i parmensi non tesserati nella
curva Ferrovia
|
|
|
Cosa
è l'azionariato popolare? MyRoma lo spiega a Testaccio: http://blip.tv/file/4227460
10
ottobre 2010: dunque, in questi giorni ho
avuto poco tempo a disposizione, quindi gli aggiornamenti di oggi, in qualche
parte, potranno essere un po' superati, ma mi spiace non pubblicare e-mail
per le quali si è sprecato tempo a scrivere e notizie che comunque
debbono stare su questo sito....
Allora
iniziamo.
Se
applicasse a se stesso la legge che tanto ama e che con tanto rigore applica
ai tifosi di calcio, dovrebbe subito diffidarsi dal Parlamento italiano
e dimettersi da Ministro dell'Interno... Qui di seguito un articolo pubblicato
da L'Espresso e ripreso da tutti i giornali:
Sulla
questione: "Ciao Lorenzo, forse lo avrai
già letto ma ti invio questo link sul ministro Maroni!!
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=122033&sez=HOME_INITALIA
E
aggiungo che la mia goduria è doppia perché io, purtroppo,
ho lavorato per la famigerata Mythos, prima Mythos spa, poi Mythos arkè.
Mi licenziai dopo circa un anno perché io sono una persona ligia
ed onesta che nulla ha a che spartire con certi (snip)!
Lavorai per loro nel 2004-2005 ma compresi subito che c'era qualcosa di
losco sotto e che erano dei "traffichini" davvero notevoli! Se poi vuoi
toglierti lo sfizio di approfondire chi sono questi della Mythos puoi trovare
informazioni sul sito del Sole24ore oppure digitando su Google "operazione
scacco alla torre"! Sono ormai tre anni che monitoro questo caso perché
è una immensa soddisfazione vedere dei veri e propri (snip)
messi con le spalle al muro e dietro le sbarre, (snip)
che purtroppo ho conosciuto, persone senza scupoli che hanno frodato il
fisco per centinaia di MILIONI di euro!! A questo punto, senza far finta
di scoprire l'acqua calda, credo che un ministro non possa avere contatti
con questi individui e non possa far altro che dimettersi!
Ah,
per la cronaca, sui biglietti da visita che ci obbligavano ad avere, la
Mythos spa faceva scrivere "Mythos è una società di Tronchetti
Provera" non il Tronchetto che si trombava Afef ma il fratello triste e
sfigato!!
E'
una piccola soddisfazione da impiegato medio, ma è pur sempre una
soddisfazione: CHI NON HA NIENTE DA NASCONDERE E' LIBERO...CHI FRODA, IMBROGLIA,
RUBA SI RITROVA DIETRO LE SBARRE!! Ciao Federico".
*
In
Grecia: "a lore' non so perche' ma ho l'impressione
che i tifosi del Paok non abbiano capito esattamente che cos'e' la tessera
del tifoso...
http://www.facebook.com/l/cb29a;www.youtube.com/watch?v=Gohfsqeg04M&feature=related
*
E-mail:
"Caro
Lorenzo ,
Mi
trovo da 3 anni lontano dall Italia, e cerco di seguire comuqnue le sorti
della ROMA e specialmente del mondo ULTRAS che si sta sgretolando irrimediabilmente.OrA
nn sto qui a scrivere fiumi di parole sulla TDT e del suo ideatore o di
chi tutela questa vergogna, ma vorrei dare un piccolo scossone a questo
sito e all ambiente.
Il
problema della TDT per ora dovrebbe essere un po allentato e focalizzarsi
molto di piu sul rendimento della squadra che onestamente e' vergognoso.Qui
nn ci rendiamo conto che stiamo facendo un campionato ignobile, dove tutti
cercano di colpevolizzare tutti, i giornalisti la buttano in caciara ,
l allenatore nn ci scpisce piu niente, totti ora piu di prima fa e dice
cio che vuole dall alto della sua meritata(?) intoccabilita', la presidentessa
si lamenta ma fa sempre parte del sistema e noi tifosi dobbiamo sopportare
le solite interviste scontato dove si rimanda sempre il sogno di gloria
e di riscossa nella partita seguente.Direi che sarebbe ora di fare qualcosa
anche contro una squadra che sembra sfilacciata,ora anche borriello appena
arrivato apre bocca e dice la sua...totti affetto dall sindrome di Peter
Pan pensa che ancora puo essere il DIVINO permettendosi non solo 5 milioni
all anno(sarebbe clamorosoo un panchinaro a quelle cifre) ma anche di non
sedersi in panchina nel momento della sostituzione tirando dritto negli
spogliatoi e poi a casa, spalleggiato da una stampa che nn ha il coraggio
di chiedergli se quello e' veramente un atteggiamento da LEADER .Quindi
ti chiedo cortesemente di smuovere qualcosa anche a livello di rendimento
della squadra, sicuramente lo hai notato ,ma scorrendo negli aggiornamenti
si parla (giustamente) solo della TDT quando lentamente stiamo (ri)diventando
la barzelletta d ITALIA occupando le ultime posizioni......Un abbraccio
e forza roma da molto lontano....".
*
Tifosi
in fuga, un articolo di Repubblica:
Tifosi
in fuga dall'Olimpico
Roma,
è crisi senza fine
L'affluenza
allo stadio è sempre più bassa e va di pari passo con il
pessimo momento tecnico e societario dei giallorossi. Abbonamenti e presenze
ai minimi storici. Persi in media diecimila tifosi dallo scorso anno
di
MATTEO PINCI
La
Sensi ordina il silenzio
ROMA
- Un silenzio stampa imposto, una società in vendita e in crisi
sotto il profilo sportivo e non solo, fiaccata da sempre meno silenziose
guerre interne. Questa la drammatica (sportivamente parlando) immagine
che offre all’occhio dell’osservatore esterno la Roma di oggi. E che non
può non riverberarsi anche sul pubblico. Il crollo degli abbonamenti
– che tra l’altro ha colpito tutta Italia – non è una novità.
Lo è, semmai, la sempre più scarsa affluenza dei tifosi giallorossi
all’Olimpico, passato in pochi mesi da teatro dell’epica sfida tricolore
all’Inter, a desolato specchio di un club sull'orlo del baratro.
IN
FUGA DALL’OLIMPICO – “Vogliamo riportare la gente allo stadio”, era il
motto con cui Ranieri dodici mesi fa, muoveva a Trigoria i primi passi
da tecnico romanista. Missione riuscita soltanto a metà. Perché
dopo l’illusione dell’ultima parte della scorsa stagione, il sogno di uno
stadio sempre pieno è già un lontano ricordo. Non è
bastata la rincorsa all’Inter. Non è bastata nemmeno una campagna
acquisti che ha portato all’Olimpico Borriello, Adriano, Simplicio e Burdisso,
ad evitare la diaspora da stadio. Quattro gare davanti ai propri tifosi
dall’inizio della stagione a oggi. Tre di campionato con Cesena, Bologna
e Inter e una di Champions contro il Cluj. Due vittorie, due pareggi e
nessuna sconfitta: non un bottino ricchissimo, ma neanche da lacrime agli
occhi. Ad assistervi, però, non più di 31 mila 700 spettatori
ogni gara, con il picco di Roma-Inter (38.726, mai così pochi per
questa sfida negli ultimi 13 anni).
MAI
COSÌ MALE – Un’affluenza decisamente al di sotto delle medie del
campionato scorso, concluso con 41 mila spettatori a partita. Facile facile
la differenza: sono sin qui 10 mila i romanisti che hanno abbandonato il
proprio posto sugli spalti a distanza di pochi mesi, da maggio a oggi.
Ma se la rincorsa all’Inter aveva inevitabilmente gonfiato il numero di
“aficionados” nelle ultime gare della scorsa annata, non si può
certo dire lo stesso per la stagione precedente, quando nonostante un campionato
deludente, chiuso al sesto posto, la media di spettatori ogni gara era
di 41 mila e 800 unità. E negli ultimi 5 anni la media sfiora i
40 mila a partita. Parlare di Tessera del tifoso e di contestazione alla
società non basta più. Chi acquisterà il club, oltre
a occuparsi di far quadrare i conti (ahi!), dovrà interrogarsi anche
su come riportare la gente all’Olimpico. E, non è detto che basti
tornare a parlare di stadi di proprietà. La lezione dello scorso
anno è chiara: per riempire la Curva, serve una squadra vincente.
Il
commento di Stefano sull'articolo: "MICA
HANNO CAPITO STI STRONZI CHE NEGLI ANNI 80 e 90 NOI LA SUD LA RIMEPIVAMO
SEMPRE E COMUNQUE…".
E
quello di Gianluca: "per riempire la Curva,
serve una squadra vincente. ????? ma questi gli occhi non li aprono? e
i prezzi dei biglietti? e la tessera? e lo stadio che fa schifo?
senza parole!! Complimenti per il lavoro, continua cosi!".
*
Basilea/Roma,
ricevo e pubblico: "In occasione della
partita di Champions League tra Basilea e Roma il prossimo 3 novembre,
SWISS offre una tariffa vantaggiosa per tutti i tifosi che vogliono seguire
la squadra in trasferta in Svizzera. Tariffa a partire da 223 euro…..Perché
non è concesso nessun 1 in schedina!
In
occasione della partita di calcio di Champions League del gruppo E tra
Basilea e Roma che si terrà allo stadio St. Jakob Park il 3 novembre
con inizio alle ore 20.45, SWISS lancia una tariffa speciale a/r per raggiungere
la città svizzera via Zurigo.
La
tariffa speciale a/r per la partita è di 223 euro scelta appositamente
da SWISS per incoraggiare la squadra ospite a portare a casa un risultato
positivo...perché non sono permesse sconfitte!".
Clicca qui per il PDF.
*
La
grande sòla di Maroni:
E
il Salò va contro le «porte chiuse»
L'ALTRO
CASO. Seconda trasferta senza pubblico per i gardesani: «Per colpe
altrui penalizzano i nostri tifosi»
La
sfida col Renate a Meda ma senza i tifosi in tribuna: «Solo a noi
l'anno scorso hanno chiesto i miracoli»
07/10/2010
Nonostante
sia al comando della classifica con il Savona, la Feralpi Salò è
costretta a nascondersi. Domenica dovrà infatti giocare ancora a
porte chiuse. La gara contro il Renate, penultimo, si disputerà
a Meda, senza l'afflusso del pubblico. In precedenza la compagine nerazzurra
aveva chiesto e ottenuto ospitalità a Monza (ad esempio per l'incontro
col Rodengo) ma stavolta il «Brianteo» non è disponibile.
Da qui la decisione di andare nell'impianto di via Icmesa (nome tristemente
famoso) a Meda: la comunicazione ufficiale è arrivata ieri pomeriggio
dalla Questura.
La
Feralpi non ci sta, e protesta. «In agosto ci siamo dati da fare
- spiega il vicepresidente Giovanni Goffi -, staccando 350 tessere del
tifoso che consentono di acquistare il biglietto in giornata, ai botteghini.
Molti di loro sarebbero andati a vedere la partita in Brianza, considerato
che si tratta di una trasferta non lontana. E, invece, niente: costretti
di nuovo a rimanere a casa. È già la seconda volta che succede,
in sei giornate. Il 5 settembre era capitato a Trezzo sull'Adda. Allora
i nostri sostenitori hanno dovuto disdire in extremis il pullman già
prenotato».
L'amarezza
aumenta pensando al lavoro svolto in fretta e furia l'anno scorso. «Appena
promossi in C2, a metà agosto 2009- continua Goffi-, ci siamo rimboccati
le maniche per adeguare lo stadio Turina, in modo da ottemperare alle disposizioni
della Lega Pro. D'accordo con l'ufficio tecnico del Comune abbiamo messo
i cancelli per le divisorie, creato le vie di fuga e i doppi ingressi per
il pubblico di casa e i tifosi esterni, adeguato e spostato le panchine
ai bordi del terreno, collocato i tavolini per i giornalisti, dotandoli
di prese elettriche, modificata la viabilità, delimitato i parcheggi,
realizzato le linee per i palmari della biglietteria, raggiunto un accordo
con una ditta specializzata per avere a disposizione gli steward. Abbiamo
fatto le corse pur di essere in regola in tempi brevissimi, e mettere il
pubblico nelle condizioni migliori. Adesso invece dobbiamo chiedere
scusa ai tifosi perchè, dopo averli indotti a sottoscrivere la tessera
voluta dal ministro Maroni, non possono vedere la partita».
Che,
priva della cornice, sarà un «quadro» ad affetto e non
regalerà il consueto spettacolo gioioso garantito dai 90 minuti
di calcio.S.Z.
*
Sempre
sulla grande sòla:
Tessera
del tifoso, l'avventura di un abbonato interista
In
qualità di abbonato e sottoscrittore di "Tessera siamo noi" (che
sarebbe la Tessera del Tifoso dell'Inter, che, ad oggi, mi pento amaramente
per aver sottoscritto), ma non ancora detentore (non sono ancora riuscito
a ritirarla in banca), per entrare allo stadio, ho bisogno di un ticket
provvisorio che mi rilasciano alle biglietterie fuori dai botteghini di
S.Siro. Di solito va tutto liscio, tanto che, in occasione di Inter-Bari
(22 settembre) ho dovuto fare solo un minuto di fila ed ottenere il tagliando.
Domenica
scorsa, sera Inter-Juventus, arrivo al botteghino del Meazza verso le ore20.10
e mi accodo in fila. Davanti a me c'erano una quindicina di persone, quindi
non mi preoccupo più di tanto. Ce la farò tranquillamente
ad entrare in tempo per le 20.45. Ad un certo punto, sento dei mormorii:
iniziava a girare voce che i botteghini non riuscissero a stampare i tickets
per problemi tecnici. Da buon saggio, cerco di manenere la calma.
Ore
20.20: la gente comincia ad agitarsi. La procedura
per ottenere il ticket d'ingresso provvisorio prevede la presentazione
al botteghino dell'abbonamento e dei carteggi bancari. Molte persone avevano
già consegnato regolarmente i documenti richiesti dalle ore 18.
Ma i server erano bloccati e la situazione era in fase di stallo. Inizio
ad innervosirmi e ad agitarmi.
Ore
20.25: è il mio turno, mi avvicino
al botteghino, consegno tutti i documenti richiesti e… "Mi spiace, non
posso stampare nulla – dice l'addetta – ma se vuole mi lasci le carte e
vediamo dopo"!
Io:
"Scusa, non ho capito, che vuol dire dopo?
Lei:
"Bisogna aspettare che prima vengano stampati tutti gli altri, poi procediamo
anche con te.
Io:
"Ma che stai dicendo?"
Lei:
"Se vuoi è così. Altrimenti, niente".
Mi
faccio ridare i documenti e cerco un altro botteghino. Ma la situazione
che si respirava non era delle migliori. Vedevo facce rassegnate e sconsolate,
e per di più mancavano ormai solo dieci minuti al fischio d'inizio.
E, dagli altoparlanti dello stadio, lo speaker leggeva le formazioni. Rabbia.
Ore
20.37: Tento il tutto per tutto. Mi presento
ai tornelli senza ticket provvisorio. Parlo con gli incolpevoli steward
che alzano le spalle e mi indicano un responsabile cui chiedere informazioni.
Lo raggiungo, ma appena mi vede arrivare mi dà le spalle e si rinchiude
dietro le porte di ferro.
Ore
20.40: chiamo la polizia. Un'agente mi accompagna
all'ingresso, ma nemmeno la divisa può nulla contro la burocrazia:
anche a lei chiudono le porte in faccia!
Ore
20.50: Siamo già al quinto del primo
tempo, ritorno al primo botteghino per sondare il terreno. Nessuna novità,
i server erano ancora bloccati.
Ore
20.55: la disperazione porta qualcuno ad azzardare
frasi pesanti, tipo: "Ho sentito che alla porta numero 14 (io ero alla
15) ci fanno entrare dritti dritti senza alcun problema". Nemmeno il tempo
di fiatare, mi precipito alla porta 14 ma la situazione che vedo è
sconfortante: tornelli chiusi e ragazzetti di 25 anni con abiti scuri alla
Pulp Fiction, ci voltavano le spalle al di là del plexiglass, incuranti
dei nostri diritti calpestati.
Ore
20.58: se n'è già andato un
quarto d'ora di partita, decido di ritornare alla porta 15, nessuna novità,
ahimè.
Ore
21.08: ritorno alla porta 14 ed inizio ad
inveire contro tutti coloro che erano al di là del plexiglass.
Ore
21.09: si affaccia un addetto, uno dei Pulp
Fiction boys, che con aria di superiorità mi ghiaccia: "Io non posso
fare nulla, se non hai il ticket non puoi entrare". Ed io, con le vene
del collo rigonfie di sangue: "Sono un abbonato, ho tutti e 19 i tickets
già pagati e tu sei un incompetente!!!". Risposta: "Vai alla numero
7".
21.11:
26' del primo tempo, continuo nel mio personalissimo gioco dell'oca e giungo
presso la porta numero 7. Sfiancato, per aver percorso metà perimetro
del Meazza (la porta numero 7 è dalla parte opposta rispetto alla
15). Passo dritto dai controlli, arrivo al tornello, ma… non c'era nessuno
che mi faceva entrare. Anzi, credevo ci fosse il tornello aperto con un
addetto nei pressi della porta. Niente. Il sangue mi sale al cervello.
E' ufficiale, sono imbufalito!
21.20:
35' del primo tempo, ed io fuori da San Siro, nonostante sul mio conto
non ci siano più i soldi che ho pagato per l'abbonamento. Vedo uno
steward, una voce di speranza: "vai al botteghino lì di fronte,
ti stamperanno il ticket per l'ingresso".
21.25:
Alleluja! E' nato! Riesco a farmi stampare il biglietto. E nei dintorni
vedo le stesse persone che erano in fila con me, un'ora prima. Sfioro un
record: sono il penultimo ad entrare a San Siro, quando il primo tempo
è già finito. Arrivo al 3° anello che le squadre sono
già negli spogliatoi. Sono sfinito, ma spero di godermi almeno un
gran secondo tempo.
22.30:
Niente, tutta questa baraonda per uno squallido 0-0. Non so se ridere o
piangere. Mi sento impotente.
*
|
La
tessera del tifoso è una persecuzione
Caro
Direttore,
Le
scrivo per portare la protesta di tanti poveri tifosi del Varese.
Io
come tanti, siamo d’accordo con le innumerevoli norme di sicurezza e la
tessera del tifoso, ma dopo averci schedati, segnalati, fotografati, perquisiti,
stancati, ancora non basta. Ieri sera ai tornelli dello stadio oltre alla
tessera/abbonamento si chiedevano ancora i documenti.
Basta!
E'
possibile che nonostante la foto sulla tessera e la schedatura si debba
ancora chiedere la carta d'identità?
Mi
pare che le forze dell'ordine facciano un ottimo lavoro preventivo per
evitare incidenti, perciò speriamo che questa situazione finisca
al più presto.
Sempre
complimenti per il vostro lavoro. |
La
risposta è semplice: vietano solo per creare disagio e obbligare
a fare la Tdt.
|
|
|
|
*
Pisa/Taranto:
Da
Pisa con consapevolezza
Domenica
a Pisa, qualora ce ne fosse stato bisogno, abbiamo avuto la dimostrazione
pratica che la cosiddetta "Tessera del Tifoso non serve a un beneamato
cazzo ma è solo una sporca speculazione finanziaria".
Parole,
riportate nel virgolettato, vergate non dai soliti "fomentatori di odio"
che danno vita a questo sito di facinorosi bensì da paciosi tifosi
pisani coi quali abbiamo condiviso l' ingresso di gradinata settore C all'Arena
Garibaldi.
La
chiacchierata coi tifosi nerazzurri - dopo aver strabuzzato gli occhi dalla
sorpresa di ritrovarsi gomito a gomito con 400 ultras della squadra avversaria
- è stata cordiale ma ferma: quale sicurezza garantisce la TDT quando
le due tifoserie vengono messe a contatto in maniera così ravvicinata?
Quei
tifosi di casa erano quasi tutti abbonati (quindi tesserati...) e la propaganda
governativa aveva garantito loro più sicurezza con l' introduzione
della TDT. Non solo: una volta dentro il settore un cordone di una ventina
scarsa di stewards era la soluzione escogitata per la sicurezza sbandierata
dalla propaganda governativa.
Tra
tarantini e pisani non è successo nulla. Meno male... qualche speranza
per Benevento la cominciamo a nutrire. A fine gara applausi reciproci e
strette di mano. Senza piaggeria alcuna. Ma è davvero singolare
ritrovarsi coi tifosi di casa a un palmo di naso. Dall' Arena Garibaldi
è partito un messaggio di maturità: le tifoserie unite contro
queste disposizioni cervellotiche partorite dalla mente bacata di chi non
ha mai messo piede in uno stadio. Una maturità che però non
ha trovato l' enfasi che meritava. Qualche accenno qua e là sui
giornali senza tanti sforzi per approfondire una questione che, per chi
scrive, è vitale. Ma davvero questi cialtroni che ci governano pensano
che la sicurezza negli stadi passi attraverso le tifoserie a stretto contatto
tra loro?
Cosa
sarebbe successo se una carica avesse spazzato via quella ventina di stewards?
Saremmo finiti sul TG5 come minimo? E cosa aspettano al Ministero per modificare
quella disposizione delirante? Il morto per dare il colpo definitivo al
calcio sugli spalti?
Quella
di domenica sembrava il classico trappolone: due tifoserie accese... due
piccioni con una fava. Invece ha vinto la maturità. E da queste
colonne vogliamo rimarcare il servizio d''''ordine di Pisa: cordiale, non
invadente ed evidentemente in imbarazzo nel dover svolgere il proprio ruolo
con disposizioni deliranti che cozzano visibilmente con il buon senso.
Petrucci
non capisce le critiche degli ultras sulla TDT. Abete non capisce le critiche
degli ultras sulla TDT. Macalli non capisce le critiche degli ultras sulla
TDT. Manganelli non capisce le critiche degli ultras sulla TDT. Già,
come non si vogliono cogliere le critiche di Platini, della Uefa e degli
stati evoluti d' Europa dove l' aberrante TDT non esiste ma gli stadi sono
pieni, non ci sono barriere e le famiglie affollano per davvero gli spalti.
Questo
è sempre più il Paese dei burocrati avidi avulsi dal contesto:
lo dimostra la multa per lesa maestà al fautore principe della TDT:
Maroni. La libertà di opinione in uno stadio è bandita. Chi
lo decide? Le cariatidi che da sempre governano il pallone tra cui Macalli:
una vita sullo scranno più alto della Lega di C che affonda nei
debiti. Il problema del calcio, ovviamente, sono i cori contro Maroni.
E le famiglie che a frotte dovevano affollare gli stadi grazie all''introduzione
della TDT si sono perse le tracce.
*
Un
articolo tratto da Dodicesimouomo.net:
Ma
NOI ci saremo sempre!
When
they kick at your front door/ How you gonna come?/
With
your hands on your head/Or on the trigger of your gun? (The Clash –
The Guns of Brixton – 1978)
Eh
già, la domanda che si facevano i mai dimenticati Jones e Strummer
è oggi più che mai – metaforicamente – legittima: quando
ci prendono a calci la porta, come andiamo ad aprire, a braccia alzate
o con il dito sul grilletto?
Ecco,
fuor di metafora, oggi noi tifosi come dobbiamo porci di fronte a tutto
quello che ci stanno facendo? E, per di più, viene da chiedersi
se veramente abbiamo chiaro quello che ci stanno facendo? Ma ancor prima,
a ritroso logicamente e psicologicamente, chi siamo?
Siamo
il calcio, quello vero, quello fatto di emozioni e passioni, siamo quelli
che vivono all’infinito 90 minuti, che pensano calcio, vedono calcio, sentono
calcio, vivono calcio. Siamo quelli che usiamo i nostri colori come segno
di identificazione, i nostri inni come colonna sonora di un’intera vita,
le nostre gioie come voglia di vivere, i nostri dolori come momenti di
nero da superare in fretta. Siamo gente che ama alla follia, o meglio siamo
folli che hanno imparato l’amore e lo insegnano a propria volta. Siamo
contagiati e contagiosi, orgogliosamente imperfetti, eroicamente stupidi,
coscientemente incoscienti. Siamo capaci di tutto per niente. Siamo soli
anche in mezzo a migliaia come noi ma ci sentiamo a casa ogni volta che
vediamo i nostri colori. Vinciamo e perdiamo per interposta persona, ma
poi in fondo pensiamo che sono quelli che vanno in campo che giocano casualmente
al posto nostro. Senza di noi crediamo che il mondo non esisterebbe, con
noi il mondo è migliore.
Ma
di fronte a tutto questo, forse proprio per questo, quelli che lentamente
ma inesorabilmente ci hanno strappato il giocattolo dalle mani, hanno cominciato
a darci calci in faccia.
Hanno
rubato le nostre maglie, riempiendole di vergognose patacche; hanno preso
i nostri scarpini colorandoli come a carnevale; hanno drogato le nostre
squadre per vincere senza gloria; hanno cambiato le regole per far contente
le televisioni; hanno comprato e venduto giocatori per strappare le bandiere;
hanno parlato sempre di bilanci ma mai di sogni; hanno silenziato i microfoni
per non far sentire le nostre voci; hanno rovinato gli stadi per arricchire
quattro palazzinari; hanno represso la nostra voglia di vivere spengendoci
i fumogeni; ci hanno levato l’appartenenza sciogliendo i gruppi; hanno
tarpato le ali alla nostra fantasia togliendoci gli striscioni; hanno rovinato
il tempo dell’attesa dandoci parole vuote ogni secondo; hanno spento l’ardore
con gabbie e reti; hanno rovinato i nostri riti laici inventando un calendario
inesistente; hanno trasformato le domeniche in settimane e le settimane
in mesi; hanno fatto diventare tutti campioni tanto che i campioni non
esistono più; hanno voluto ministri poliziotti che colpissero i
tifosi e parlamentari tifosi che gli indicassero chi colpire; hanno sparato
a Gabriele Sandri e hanno detto che era un caso; hanno diviso chi era unito
con tessere per dire chi era bravo e chi no; hanno messo barriere di ogni
tipo per impedirci di andare allo stadio; hanno voluto stadi vuoti per
riempire i divani; hanno messo i tifosi finti per coprire gli stadi vuoti;
hanno fatto tutto questo ed altro e poi hanno cercato qualcun a cui dare
la colpa… E, magicamente, per questo noi eravamo perfetti.
Ma
hanno fatto i conti senza di noi. Siamo tifosi e lo saremo sempre: non
alzeremo mai le mani.
Dodicesimouomo.net
Firenze 7 Ottobre 2010
*
Poi
mi scrive Alberto: "Chi sono i tesserati?
in generale son persone che vanno allo stadio con 3-4 amici, che conoscono
più o meno i vicini di posto, seguono la roma nelle trasferte più
vicine come Perugia o Firenze, e quelle più tranquille come Empoli
o Parma dove si recando per assaggiare le pietanze del luogo; quando la
roma viaggia ai primi posti della classifica si fanno qualche trasferta
in più. Non vengono mai avvistati nelle trasferte italiane pericolose
o più lontane. in europa si recano nell città turistiche
come barcellona, madrid o qualche altra capitale europea famosa, assenti
in quelle pericolose, in quelle più difficili da raggiungere e in
quelle di coppa uefa.
In
casa disdegnano spesso le coppe, in particolar modo la coppa italia, che
è poi la coppa di cui si vantano e per questo ringraziano la presidentessa...
Quest'
anno su 3 trasferte, di 13.000 circa che sono, in totale hanno raggiunto
60 presenze nonostante i prezzi del settore ospiti attualmente siano i
più bassi da circa 10 anni, l'anno scorso solo in quella di cagliari
eravamo il triplo...
Molti
di loro negli anni passati si lamentavano delle bandiere e degli striscioni
che non gli permettevano di vedere la partita, ma sono gli stessi poi che
si vantano di avere la tifoseria più bella del mondo, dimostrando
di non conoscere assolutmante le altre tifoserie italiane o europee; inoltre
postano su facebook foto di coreografie o striscioni, ma nessuno li ha
mai avvistati nella preparazione degli stessi, salvo poi fare orribili
stendardi scritti a bomboletta con frasi ovvie o qualche striscione per
qualche conoscente defunto...
Chiamano
alla radio lamentandosi del clima di tensione in alcuni settori caldi dello
stadio, sostenendo che ciò faccia male in primis alla squadra, eppure
come già detto in queste tre trasferte dove erano quando la roma
aveva bisogno di loro?
Spesso
quando partono cori contro di loro fischiano o ti insultano da lontano,
salvo poi fare i vaghi quando gli si avvicina qualcuno...
Difendono
la presidentessa per l'elemosina che gli concede, non consci che se la
tessera l'avessimo fatta tutti non ci sarebbero stati ne sconti ne partite
regalate, inoltre denotano miopia su molte altre cose...
Quindi
caro tesserato, che ti sei appecoronato ad una circolare leghista, (spqr
che ti ricorda? non ti tocca?), io ti insulterò sempre perchè
con te non ho nulla da spartire e non tiferò a malincuore la mia
squadra perchè dopo tessere, fax, divieto di megafoni e tamburi,
tornelli, diffide, farlo sarebbe da idioti. Spero che ti annoierai allo
stadio e che prima o poi te ne andrai, tanto allo stadio duri per max 5
anni di abbonamento poi avrai cose più importanti fare, mentre noi
ci saremo sempre e a modo nostro....
Finisco
con una riflessione, perchè nessuno dice che magari se ci fossero
stati i tifosi magari la roma avrebbe ottenuto di più in queste
trasferte?
Di
cose sui tesserati ce ne sarebbero da dire, visto che in 15 anni di stadio
un po di esperienza l'ho accumulata ma mi fermo qui, per ora..
Onore
a De Rossi, mio capitano, unica voce fuori dal coro nella vile società
chiamata azienda sportiva roma !
*
Sulla
pappata pagata da noi...: "Complimenti
davvero belle le foto di Renata e Gianni con Bossi, Cota e quel grandissimo
di Gasparri. Che dire, ieri hanno mangiato, bevuto e fatto pace. Poi struggente
davvero il momento di Renata che imbocca Umberto…
Per
me Lorenzo, ieri è morto tutto. Tu lo sai io nn sono Romano però
fossi romano sarei veramente incazzato.
In
primis come contribuente, perché quel pranzo mi piacerebbe saper
quanto è costato e da quale voce di bilancio è stata impegnata
la somma necessaria.
Se
poi ha partecipato anche la Regione Lazio, giurò che farò
un esposto alla Corte dei Conti.
Perché
anche solo 500 € potevano essere date in beneficenza.
Per
nn parlare di quei baldonzi romani con la bandiera della lega tra quella
italiana e romana che inneggiavano alla pace tra i due popoli.
Io
nn dico altro perché ce ne sarebbero di cose da dire, ma mi limito
solo a fare una considerazione.
Ormai
siamo un popolo senza palle e senza rispetto, lo schifo è arrivato
dappertutto.
Termino.
Il luogo della pagliacciata, anzi di dove la merda è arrivata al
culmine, è sul piazzale del comune di roma, dove è presente
e riecheggia la statua di Marco Aurelio (l’imperatore del gladiatore per
intenderci, il padre di Commodo).
Ecco
immagino il grande Marco Aurelio vedere quella scena…un popolo barbaro
che aveva osato offendere Roma, ricevuto in pompa magna dagli attuali governanti
della città eterna in segno di pace e fratellanza… è un po’
come se un padano mi sodomizza mia moglie ed io lo invito a casa mia per
far pace…
Vabbè…l’ennesimo
sopruso….
Alemanno
piccolo uomo…nel senso di statura….
Renata
grande Preseidentessa….
Gasparri…Maurì
a te nn te dico proprio niente…figurate….".
Ancora
sul punto: "nessun comento basta na foto...un
video!!!
http://www.youtube.com/watch?v=rCFjnykFnt0&feature=related
ciao".
Il
tutto commentato musicalmente: "Lorenzo,
Cercando
di dimenticare per un momento – ma uno solo- la situazione della Roma e
quella della Società (sai come la penso...si è avverato quanto
temevo; una debole Rosella è meglio di una Banca peraltro oramai
asservita alla politica ed in particolare alla Lega!), oramai sconcertato,
avvilito ed un po’ rasseganto vito quanto succede a proposito della TdT,
vorrei tornare a quell’osceno spettacolo di indegni rappresentanti politici,
a pranzo nelle piazze della nostra Città, a celebrare un “perdono”
a nome e per conto di chi “perdonare” non vuole e, per il bene della nostra
Città e Cultura, non deve.
Volevo
citare una canzone di Francesco Guccini, intitolata “Cirano” che
oggi mi è “girata” nell’ipod casualmente.
A
parte il credo politico dell’autore più o meno condivisibile (a
me cmq la gente che si “schiera contro”, non dispiace mai), il testo dovrebbe
essere uno di quelli da mettere sui libri di antologia nelle scuole,
sperando che un giorno, da queste tenebre di Regime, sapremo in qualche
modo uscirne fuori;
Godetevi
il successo, godete finchè dura, che il pubblico ammaestrato e non
vi fa paura
E
andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l' ignoranza
dei primi della classe.
....
Gli
orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco e al fin della licenza io non
perdono e tocco
...
Facciamola
finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
Venite
portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
Che
avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate
giù le carte
Tanto
ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto,
assurdo bel paese.
Non
me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere il mio piacere,
io amo essere odiato;
Coi
furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non
perdono e tocco,
Io
non perdono, non perdono e tocco!
un
abbraccio PM".
*
Ancora:
"Bella
Lorè....allo schifo non c'è mai fine......non so se t'è
capitato di leggere l'articolo di QUESTO
(snip).....non
ha neanche il coraggio di firmarsi......ovviamente non voglio fare una
polemica politica, ma il quotidiano in questione è IL GIORNALE.......ti
scrivo solo il titolo.... "lanzie caput mundi e Roma burina. Adesso il
calcio va al contrario" - http://www.romanews.eu/news.asp?pagID=74&newsID=8048
Continua
così e, come al solito, grazie di tutto!!!!! SEMPRE DAJE ROMA DAJEEEEEEEE
Daniele".
*
Modello
inglese, Edo mi segnala: "Gravi incidenti
sono avvenuti al termine di Southampton-Bournemouth, in larga parte causati
dai sostenitori della squadra ospite".
http://www.dailyecho.co.uk/news/8430198.Cherries_fans_blamed_for_clashes_at_Saints_match/
Sempre
in Inghilterra: "Ciao Lorenzo,
guarda
un po’ a che livelli di sorveglianza sociale sono arrivati in Inghilterra.
http://www.corriere.it/cronache/10_ottobre_05/scuole-scanner-marchetti_e7b711f8-d06d-11df-9b01-00144f02aabc.shtml
*
Su
Inter/Juve: ciao lorè, scusa se
ti scrivo questa brevissima mail ma un commento del un gobbo mi ha fatto
uscire dai gangheri.
i
32 gobbi sono stati portati (non ci sono venuti di loro spontanea
volontà, altro che "gestone") al terzoverde che NON è
la curva nord. Anzi, il terzo verde è di fatto un settore ospiti
(quello in cui vai per milan-roma) dal punto di vista strutturale
quindi nonostante i gobbi fossero vicini erano di fatto in una gabbia,
intoccabili. Ed a renderli intoccabili del tutto ci ha pensato la scorta
che li ha portati via da lì (la digos ha capito la cazzata
quando si è accorta che dalla nord erano partiti tutti per andare
a prenderli).
la
cosa da segnalare è questa, la stupidità dei gestori
dell'ordine pubblico. I 32 gobbi erano si carichi ma dire che ci siano
entrati in curva è una cazzata enorme, da mitomane napoletano.
scusami
dello sfogo ma già la mia curva è quello che è (capitolo
doloroso, credimi), se poi iniziano a inventarsi le storielle siamo finiti...
Ancora:
"ciao
lorenzo, ero anche io a inter juve e volevo ribattere al tifoso juventino
tutto eccitato per essere andato nel terzo verde. se è tanto contento
sono felice per lui ma volevo precisare che non è entrato in nessuna
curva, in quel settore ci sono solo famiglie... poi si sono fatti scortare
da un centinaio di celerini stando bene attenti a non uscire dalla loro
protezione. spero che in polonia si diverta di più. ciao e complimenti
per il sito".
7
ottobre 2010: non commento la pagliacciata
che Alemanno ha fatto oggi con Bossi... mi bastano due foto...:
|
"SONO
PORCI
QUESTI
ROMANI"
|
|
*
E-mail:
"ciao
lorenzo,
ti
volevo segnalare quest'articolo.
è
incredibile cosa siano capaci di inventarsi questi giornalisti pur di screditare
gli ultras.
per
far credere la colpevolezza dei detenuti, fanno credere alla gente che
le scritte di solidarietà non siano ad opera di un tifoso del rimini,
ma di un esaltato che nemmeno sa che la data di nascita del rimini sia
1912 e non 1312......
la
fantasia dei giornalisti mi ridere ma al tempo stesso mi spaventa "con
questa fantasia quante notizie false ci possono mettono in testa?"
http://www.romagnanoi.it/News/Romagna/Rimini/Cronaca/articoli/215432/Ultras-la-solidariet-con-errore.asp
Vedo
che tra le risposte hanno già chiarito all'articolista che ha leggermente
travisato la questione.
"Ciao
Lorenzo, ti invio in allegato una foto scattata domenica scorsa durante
un quadrangolare tra squadre di 1°-2°-3° categoria.
La
tifoseria in questione è il “GUPPO CARIOLA”, supporter dell’ ASD
ARCINAZZO ROMANO. Un saluto. Fabio".
E-mail:
"Buongiorno
Lorenzo,
oggi
è arrivata la conferma, se ce n'era bisogno che i "dirimpettai",
gli "incoerenti" ... insomma quelli der gallinaccio col nome greco, dopo
aver dato conferma che non sono romani (dal nome della squadra, sdai colori
ispirati alla Grecia, al nome del pollo), hanno dimostratodefinitivamente
la loro sudditanza al milanese tant'è che si fanno difendere da
loro:
http://www.ilgiornale.it/sport/lazio_caput_mundi_e_roma_burina_adesso_calcio_va_contrario/06-10-2010/articolo-id=478252-page=0-comments=1
Intanto
Alemanno pranza col padre del trota e questi si permettono di scrivere
certi articoli. Lo avesse fatto qualche testata del frusinate o dei castelli
ci poteva anche stare (porelli famoli sognà, visto che j'è
rimasto solo quello), ma dai lombardi ... Saluti Marco
PS:
te pareva? ora tocca di nuovo la persecuzione a Totti ... nun c'è
più religione Forza Roma!"
Inserita
la pagina di Spal/Roma 1965/66 (grazie
ad Andrea).
*
*
Azionariato
popolare ad Ancona:
4
ottobre 2010: e-mail sulle notizia di attualità:
"Ciao
Lorenzo,
Innanzitutto
complimenti per il sito, è davvero speciale!
Ieri
sera sono andato a Inter- Juve e ho comprato un biglietto di terzo anello
rosso pensando che gli ultras bianconeri senza tessera si sistemassero
li.
Con
stupore ho poi visto che tutti i gruppi organizzati della Juve sono entrati
al terzo anello blu ( settore ospiti) e ho provato ad entrarci anch'io
riuscendoci tranquillamente e senza alcuna tessera. Una volta all'interno
ho appreso che la tessera del tifoso era stata sospesa e per evitare
pericolosi contatti neglin altri settori, tutti gli juventini hanno potuto
acquistare senza problemi il biglietto del settore ospiti e senza tessera!
di
juventini organizzati negli altri settori non ce n'erano!!!
Da
notare anche 2 enormi striscioni degli interisti contro la tessera che
sono stati puntualmente censurati dai giornali.
Dicevano
più o meno cosi:
Inter
juve anni 80-90 e 2000 ( con annessa violenza) stadio sempre tutto esaurito
Inter
juve 3/10/2010 ( con annessa tessera del tifoso) biglietti invenduti
il
Secondo:
aro
ministro, oggi settore ospiti aperto a tutti per motivi di ordine pubblico,
quando finirà questa pagliacciata della tua personale crociata?
Mi
piacerebbe tu potessi reperire le foto e inviarle ai giornalisti che evidentemente
erano troppo occupati per darne notizia.
Non
mollare, mantieni il sito sempre in forma! :)
Fra".
Sempre
su Inter/Juve: "Ciao Lorenzo seguo il tuo
sito da un casino di tempo e mi è sempre piaciuto anche se sono
un gobbaccio. Solo dei chiarimenti per ieri sera 20 dei ***** , senza Tessera
, hanno preso i biglietti per il Terzo Verde , Curva Nord , sopra la loro
curva. Gli siamo praticamente entrati
in
curva. Ci hanno tenuti li 15 minuti e poi ci è venuta a prendere
madama che ci ha scortato fino al settore con utta la Curva Nord che vi
voleva acchiappare. Ma nessuno di noi è stato toccato e noi anche
se in 20 eravamo belli carichi.
Abbiamo
fatto un gestone , l adrenalina che avevo ieri non l ho mai provata da
nessun altra parte , forse solo in polonia a dicembre la proverò.
Un
altra cosa voglio farti notare. Ieri oltre al grande gesto , scusa l autoesaltazione
non sono un napoletano :D ma non posso farne a meno, c'è
da
notare la grandissima omertà dei giornali che su sto fatto , chiara
dimostrazione di quanto funzioni bene la tessera del tifoso , nessuno ne
ha
parlato. Incredibile Ciao Lorenzo Avanti Ultras".
Il
volantino distribuito ieri a San Siro.
*
Su
Roma/Napoli: "Ciao lore' a margine de roma
napoli volevo segnalarti il servizio della Ds che inizia subito con una
bella frase ad effetto.....- "partita a porte chiuse per i tifosi romanisti
anche con tessera del tifoso"...con commento ad hoc di Saverio Montingelli.....a
parte la falsita' dell'affermazione nonostante venissero inquadrati quei
dieci cugini dei roma club ma è possibile che la televisione di
regime vada contro il padrone a favore dei decibel d'ascolto???Mentono
sapendo di mentire facendo polemica solamente quando quest'ultima
è falsa e inutile!
poi
in merito alla politica della strategia della tensione usata da Bush per
combattare il mostro islamico e ripresa a quattro mani dai nostri ministri....
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/10/03/news/le_indagini_sono_in_buone_mani_chiariranno_i_dubbi_sulla_vicenda-7665352/index.html?ref=search
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/10/03/maroni-avverte-dopo-belpietro-temo-altri-agguati.html
mi
dispiace ammetterlo ma è questo il paese che ci meritiamo, UN PAESE
DI GOMMA per usare l'aggettivo di un vecchio e caro film di RISI,
dopo i MURI di GOMMA
le
PALLOTTOLE di GOMMA per CITTADINI DALLE MENTI DI GOMMA!!!
AD
MAIORA".
Sempre
su Napoli/Roma: "ciao lorenzo con un biglietto
intestato ad un conoscente napoletano, decido di raggiungere il s.paolo
per seguire la mia roma.innanzitutto vorrei fare una considerazione. sia
a napoli che a roma questa è la partita più sentita sul piano
del tifo ed è un peccato che si debba giocare senza tifoserie ospiti
al seguito. mi chiedo come sia possibile che chi dice di "proteggerci dalla
mianaccia del terrorismo internazionale" non sia neppure in grado di assicurare
l'ordine pubblico per una partita di calcio...lasciamo perdere
lasciamo
perdere anche sulla prestazione della roma, indecente a mio avviso...loro
correvano 10 volte più di noi
passiamo
al capitolo tifo...pochi tesserati nel settore ospiti IGNORATI TOTALMENTE
dal pubblico di casa, giusto così, tutto è filato liscio
come l'olio...
tifo
napoletano per me senza eguali in italia: la curva A è spaventosa,
compatta e canta dall'inizio alla fine...senza mai tirare il fiato...devo
ammettere che a napoli è stato fatto un gran lavoro e la logica
del singolo gruppo viene solo dopo il bene dell'intera curva..cantano tutti
insieme, sono perfettamente organizzati e soprattutto si sostiene la squadra
anche nelle zone laterali della curva
l'altra
curva, la curva B, è in declino secondo me, non sono compatti e
il tifo arriva più che altro dalla sole zone centrali
la
cosa secondo me migliore del tifo napoletano è che il sostegno arriva
da tutti i settori. i distinti non sono come le nostre tribune in cui appena
ti alzi in piedi ti invitano a risederti, in molte zone dei distinti guardano
la partita in piedi e la squadra viene sostenuta con cori ecc quasi si
ci trovasse in curva...pensate che nella tribuna opposta alla mia, che
dovrebbe essere il posto d'elite dello stadio, si sono inventati una bella
coreografia prima della partita con un mega bandierone ...è questo
che crea l'atmosfera particolare a napoli, non ci sono perbenisti del cazzo,
allo stadio si va per sostenere la squadra
prima
di entrare ho fatto un giro intorno allo stadio per vedere un po' l'ambiente:
nei distinti (settore in cui sono entrato) l'ingresso è abbastanza
tranquillo, all'esterno della curva A invece la calca è allucinante,
gente che scavalca da tutte le parti, regna un disordine assurdo...murales
splendidi fuori allo stadio e praticamente in tutta la città
infine
una considerazione che mi ha fatto sorridere...riordando la mia gioventù
senza una lira in tasca, ho finalmente capito che napoli è la città
ideale per chi non ha un euro da spendere....è possibile davvero
vivere anche con le tasche vuote perchè in qualche modo si arrangiono
tutti, e credetemi non è facile perchè si vede che c'è
parecchia povertà in giro!
ad
ogni modo bella esperienza, peccato che un napoli - roma / roma -napoli
senza limitazione possiamo anche dimenticarcelo
FORZA
ROMA".
De
Laurentis: "Ne ha per tutti Aurelio De
Laurentiis a fine gara. Il presidente del Napoli è infuriato con
la squadra per l’approccio alla gara contro la Steaua Bucarest, è
infuriato con i tifosi ricchi che disertano lo stadio ed è infuriato,
non poteva mancare, con il sistema. Insomma, tutto sembra, fuorché
una conferenza stampa successiva ad un importante successo che lancia il
Napoli nelle zone alte della classifica.
TIFOSI
RICCHI E... POVERI. Una furia, soprattutto quando si parla di prezzi dei
biglietti troppo cari al San Paolo in occasione dei match importanti: “Prima
di tutto non vi rendete conto di quanto costa fare calcio. Dove stavate
quando ho fatto i prezzi a 10 euro e con la Roma le curve a15 euro? Non
si può dare un calcio in bocca a chi, con la fede, ha fatto abbonamenti
a prezzo pieno, il prezzo di favore va a loro. Io ho problemi con quattro
film in lavorazione, il calcio è un gioco da bambini. A me stanno
a cuore i tifosi. Ma dove stanno i tifosi dello stadio? Qui sono piene
solo curve e distinti, dove sono i ricchi, perché stanno a casa?
Perché non optano per la squadra del loro cuore? Sono tutti pantofolai
abbonati a Sky o Mediaset? Io devo capire come si sta trasformando lo spettatore-tifoso
dello stadio. Qui abbonamenti non ne vogliono fare per la tessera del tifoso.
Poi bisogna favorirli e io non posso fare due pesi e due misure per chi
si è abbonato. Io devo cercare di fare sconti in coppa Italia e
coppa Uefa a chi si è abbonato. Se vi faccio vedere la differenza
di certi incassi capirete. Cavani bisogna pagarlo, voi volete una società
con i conti precisi o no? Vogliamo continuare a stare nel gioco che conta
o no?”
Centinaia
di film hanno fatto perdere a De laurentis il contatto con la realtà:
a)
i ricchi stanno a casa perché stanno più comodi;
b)
i poveri riempiono le curve e i distinti, ma con il biglietto perché
di una carta di credito non sanno che farsene.
*
Censura
UEFA:
"Ciao
Lorenzo, ho notato anche io cliccando sul video di youtube di questa pagina
http://ultras.sportlocal.ro/steaua-bucuresti-scc-napoli-europa-league.html
che
il contenuto è stato rimosso perché…….viola il copyright
uefa???????????????????? Da quando la Uefa ha il copyright sulle immagini
girate allo stadio che non comprendono le fasi del gioco? Quindi domani
se faccio un video ad una persona che conosco o se mi faccio ritrarre
allo stadio per avere una foto ricordo e la pubblico sul web la UEFA può
chiedere di farla rimuovere? E’ una delle più grosse aberrazioni
giuridiche mai sentite.
Comunque
trovi alcune immagini qui: http://www.uncoltuitatdelume.net/2010/10/incidente-la-steaua-napoli/
Ciao
Luca".
*
Da
Palermo: "Ciao Lorenzo ti invio la foto
degli 'unici' gruppi della Curva Nord superiore di Palermo che stanno lottando
contro la tessera. I tre gruppi sono BVS ULTRAS - FUSI PALERMO ed EAGLES
CARINI. Naturalmente sono gruppi NON TESSERATI. La foto è
stata scattata in occasione di Palermo-Losanna di Europa League. ciao e
grazie!
3
ottobre 2010 (sera): in costruzione la pagina
di Napoli/Roma.
Ohibò,
com'è possibile? Ma gli interisti non hanno tutti la Tessera del
tifoso?
3
ottobre 2010: la notizia rilanciata ieri da
Massimo Izzi su "Il Romanista" è da far accapponare la pelle:
E'
incredibile come nessuno si sia attivato per evitare questo scempio. Io,
che abito a Roma Nord e non ci passo spesso, manco lo sapevo.
Il
video: http://www.youtube.com/watch?v=sKG4d0UUgCM
*
Passiamo
ai prezzi di Roma/Basilea. Ancora una volta la Tribuna Tevere Laterale
a 53 euro. Famiglia allo stadio in Tribuna Laterale?
53+53+30+30
= 166 euro. Soluzione: Curva Nord. E solo io.
Peraltro
segnalo - e prima o poi qualcuno si dovrà interessare dei "giochetti"
di Lottomatica, che in occasione di Roma/CFR 1907 Cluj diverse persone
si sono sentite rispondere, il giorno della partita, che "La Curva Nord
è esaurita", quando abbiamo visto tutti che era semideserta.
Invito
chiunque si sentisse dare questa risposta anche per Roma/Basilea a segnalare
la questione, in modo da poter realizzare un dossier per inoltrare un esposto
alla magistratura.
*
Un
articolo tratto dal sito di Striscia la notizia e uno da Libero (che peraltro
avevamo già pubblicato negli aggiornamenti di luglio o settembre):
|
|
|
|
La
Gazzetta dello Sport si è svegliata!
|
Il
Corriere dello Sport del 2 ottobre 2010
|
Il
controllo sociale continua...: http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2010/10/01/news/microchip-controlla-i-dipendenti-2441276
Inseriti,
grazie ad Andrea, molti video nella stagione 1948/49,
1949/50
e 1950/51. Iniziati a inserire anche alcuni video
del 1951/52.
Inserita
la pagina di Roma/Brescia 1965/66.
Dopo
Roma/Chelsea 1965/66
|
Dopo
Roma/Chelsea 1965/66
|
Spaziamo
un po' altrove... la cosa mi aveva un po' insospettito... da Repubblica,
sull'attentato a Belpietro:
"Sul
fronte delle indagini, gli inquirenti hanno ora in mano l'identikit dell'aggressore
1 del direttore di Libero, delineato attraverso la testimonianza dell'agente
di scorta A.M.con una certa fatica, dovuta alla concitazione del confronto
con il presunto killer. La sera di giovedi scorso, A.M. lo ha incontrato
per le scale del palazzo della centralissima via del Monte di Pietà
a Milano, dove Belpietro abita. Il killer punta contro l'agente una pistola,
prova a far fuoco ma l'arma si inceppa. A.M. allora lo insegue per le scale
e gli spara tre volte, senza riuscire a impedirgli di dileguarsi. E
per gli inquirenti è davvero un enigma da sciogliere capire quale
via di fuga abbia utilizzato l'aggressore, visto che davanti al palazzo
sostava in auto il secondo agente di scorta a Belpietro e le altre possibili
scappatoie danno su via Borgonovo, dove né occhi umani né
le telecamere hanno rilevato alcunché. In ogni caso, si ritiene
che il presunto killer non sia legato a organizzazioni terroristiche politicizzate
ma sia un "cane sciolto".
Ricordate
Roma/Napoli 2008/09 e la funzione strategica delle notizie?
A
proposito di censure, abbiamo visto come la UEFA censuri Youtube. Però
mi è stato segnalato che il Corriere del Mezzogiorno è riuscito
a salvare il video di una parte degli incidenti e a postarlo sul proprio
sito:
http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/steaua-napoli-incidenti-bucarest/cm-149117
*
Il
volatile biancoceleste... mi viene scritto:
1900
- 1927... ANNO 2010 E' RISUCCESSO... LAZIALI COME BOSSI E LEONIDA!
Ancora
una volta la SS LAZIO rinnega Roma e la romanità, la sua storia
e la sua tradizione millenaria e gloriosa proprio come già successe
nel 1900 e il 1927, NEL 1900 Con la sua fondazione - Andando al di fuori
del nome Roma scegliendo quella della Regione Lazio, la scelta dei colori
della Bandiera Greca omaggio alle Olimpiadi perchè Podistici e un'aquila
che in quel contesto sembrava fosse davvero quella romana... Nel 1927 con
la nascita del progetto Roma Calcio - Rifiuta l'unione di tutte le squadre
romane sotto un unico nome, simbolo e colori per dare a Roma un club degno
di calcio e contrastare quelli del Nord Italia. E nel 2010 invece?? Questa
volta non sono ne Dirigenti Societari Podistici ne Consoli gestori opportunisti
e non romantici a scegliere...
Ma
i suoi tifosi stessi!!!
Ebbene
sì dopo la bella iniziativa presa dal Presidente Claudio Lotito
(anche se non originale perchè copiata del tutto dal Benfica) di
far volare il bellissimo e glorioso rapace che per secoli ha simboleggiato
l'esercito Imperiale Romano cioè la gloriosa Aquila Romana, ecco
intervenire ancora una volta la gente laziale e dissociarsi del tutto dalla
Romanità anche con il loro simbolo a portata di mano, ma come???
Bè
è stato semplicissimo prima si è iniziato dalle proposte
su quotidiani vari per cercare di individuare i 4-5 potenziali nomi preferiti
dai tifosi e poi è bastato fare un referendum sul sito ufficiale
della Lazio, e trovare il nome ufficiale definitivo e degno da dare alla
splendida aquilotta simbolo della squadra, un nome che racchiudesse il
significato, la tradizione e il segno di appartenenza che la Ss Lazio ha
sempre avuto o voluto dimostrare.
ED
ECCO uscire fuori i nomi... OLIMPIA SKEGGIA, VITTORIA e LIBERA, possiamo
dire che l'unico nome che poteva rappresentare un pò di romanità
fosse VITTORIA ma neanche quello è riuscito a passare! FORSE NON
LO SAPEVAMO MA CHE I LAZIALI FOSSERO FAN DI BOSSI CI GIUNGE NUOVA...
Ma
un nome tipo ROMANA? CAPITOLINA? AUGUSTA? IMPERA? GIULIA? AURELIA? ECCETERA
ECCETERA! Gli faceva proprio indifferenza a questi tifosi laziali? Possibile
che l'originalità o un minimo senso di appartenenza non gli viene
proprio dentro il cuore? O magari non se lo sentono proprio! BAH...
Ma
ora viene il bello! Ebbene si! TRIONFA il nome di OLIMPIA... OLIMPIA E'
IL NOME UFFICIALE DELL'AQUILA DELLA SS LAZIO!
Arrivati
a questo punto Vi lasceremo così, leggendo il significato e la storia
del nome stesso della sua tradizione storica e della sua appartenenza e
il valore che aveva per Roma e gli Antichi Romani.
Olimpia
(gr. ???????, pron. Olimbìa) è il nome dell'antica città
greca, sede dell'amministrazione e dello svolgimento dei giochi "olimpici"
ma anche luogo di culto di grande importanza, come testimoniano i resti
di antichi templi, teatri, monumenti e statue, venuti alla luce dopo gli
scavi effettuati nella zona dove la città originariamente sorgeva.
L'origine
degli antichi Giochi olimpici si è persa, anche se esistono molte
leggende circa le loro origini. Il primo documento scritto che può
riferirsi alla nascita delle Olimpiadi parla di una festa con una sola
gara: lo stadion. Successivamente altri sport si aggiunsero alla corsa.
Da quel momento in poi tutti i Giochi divennero sempre più importanti
in tutta la Grecia antica. Le Olimpiadi avevano anche un'importanza religiosa,
in quanto si svolgevano in onore di Zeus, del limpia. Il numero di gare
crebbe fino a venti, e le gare duravano 5 giorni. I vincitori delle gare
erano ammirati e immortalati in poemi e statue, con una corona di alloro
e un pentolone di olio. I Giochi si tenevano ogni quattro anni e il periodo
tra le due celebrazioni divenne noto come Olimpiade. Per tutta la durata
dei giochi venivano sospese le ostilità in tutta la Grecia: questa
tregua era chiamata Ekecheiria. I Greci usavano le Olimpiadi come uno dei
loro metodi per contare gli anni.
La
partecipazione era riservata a greci liberi, maschi, che potessero vantare
antenati greci.
La
necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti comportava che
solo i membri delle classi più facoltose potessero prendere in considerazione
di partecipare.
LE
OLIMPIADI e gli ANTICHI ROMANI
I
Giochi persero gradualmente importanza con l'aumentare del potere romano
in Grecia. Quando il Cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'Impero
Romano, i Giochi olimpici vennero visti come una festa "pagana", e nel
393, l'imperatore Teodosio I, assieme al Vescovo di Milano Sant'Ambrogio,
li vietò, ponendo fine a una storia durata oltre mille anni.
GENTE
DI BUON SENSO E DI GRANDE OBBIETTIVITA' TIRATE VOI LE VOSTRE LIBERE SOMME
SUI GUSTI DEI LAZIALI...
IO
UNA MIA L'HO TRATTA... ED E' QUESTA!
IL
NOME DELL'AQUILA DELLA LAZIO E' IL NOME DI UNA CITTA' GRECA!
MA
NON ERA MEGLIO E PIU' TRADIZIONALE SE L'AVESSERO CHIAMATA "TERRACINA"?
Che
dire.... Questi manco se vedeno i film di Alberto Sordi...:
Mia
cara Olimpia, mettete in pompa, che quel grillaccio del Marchese sempre
zompa!
http://www.youtube.com/watch?v=feNdwFQBxbg
2
ottobre 2010 (pomeriggio): la grande sòla
inizia a preoccupare le massaie...:
INTER
JUVENTUS/ Tessera del tifoso inutile: "Io, nerazzurra abbonata, forse rinuncerò
a Inter-Juve"
sabato
2 ottobre 2010
Riceviamo
e pubblichiamo una lettera di una tifosa interista che racconta le sue
domeniche a San Siro dopo l'introduzione della tessera del tifoso. E in
vista di Inter Juventus...
Caro
Direttore,
stimata
professionista, quasi 40 anni di cui più della metà passati
(1 volta a settimana o 2) sulle gradinate di uno stadio. Prima con lo zio
o la mamma, quando ero una ragazzina, poi con gli amici, il fidanzato e
ora con mio marito. Ho girato tutti i settori dello stadio, da quelli più
belli (quando pagava la mamma), a qualche anno in curva, ora in piccionaia,
perché, ormai, per la curva sono troppo vecchia e i settori migliori
costano troppo. Mi ci sono affezionata al terzo anello, abbiamo il nostro
gruppetto di amici con cui ci si vede una volta a settimana a soffrire
per le sconfitte (ultimamente poche) e gioire per le vittorie. Da quest’anno
la novità della tessera del tifoso. Nessun problema, mi dico, non
ho nulla da nascondere. Anche per il mio lavoro devo avere il casellario
giudiziario vuoto, per cui…
Trafila
in banca, foto, dati anagrafici, nessun problema. Prima partita in casa
di quest’anno. Inter-Udinese. Posizionati, come al solito al 3° anello
rosso (settore 331, fila 7, posto 1). Vediamo, con non poco stupore, un
nutrito gruppo di tifosi dell’udinese nel nostro stesso anello. Cominciamo
a preoccuparci. Torniamo, con la memoria, alla serie di polemiche scatenate
da tutte le curve, prima dell’inizio del campionato e fare due più
due, non è difficile. Devono essere gli ultrà dell’udinese,
quelli che si rifiutavano di fare la tessera del tifoso, per non essere
“schedati”, come dicono loro.
Apprendiamo,
questa volta, con MOLTO stupore, che sì, la tessera del tifoso è
necessaria per entrare allo stadio ma che non è l’unico modo per
entrarci. In sintesi se uno vuole andare in trasferta, nella sua curva,
deve essere in possesso della sopracitata tessera, se non si ha la tessera
si può, tranquillamente, comprare il singolo biglietto della partita
e scegliere un settore in cui accomodarsi e vedere la gara, in mezzo ai
tifosi avversari. I tifosi dell’udinese cantano, gioiscono, soffrono ma
non succedono incidenti. Un sospiro di sollievo e torniamo a casa. Seconda
partita in casa: Inter-Bari Le scene della partita precedente si ripetono.
Tifosi del Bari al 3° anello rosso.
Gruppo
molto numeroso (parlano di 1.000/1.5000 persone), cori, torce accese, stendardi
e striscioni. Numerosi abbonati al settore che occupano i tifosi del bari
“costretti”, per motivi di ordine pubblico, ad abbandonare i loro posti
e spostarsi in altri settori. Anche questa volta va bene. Il Bari perde
sonoramente ma gli ultras si comportano bene, nessun incidente segnalato.
Ce ne torniamo a casa e secondo sospiro di solievo.
Apprendiamo,
questa volta, con MOLTO stupore, che sì, la tessera del tifoso è
necessaria per entrare allo stadio ma che non è l’unico modo per
entrarci. In sintesi se uno vuole andare in trasferta, nella sua curva,
deve essere in possesso della sopracitata tessera, se non si ha la tessera
si può, tranquillamente, comprare il singolo biglietto della partita
e scegliere un settore in cui accomodarsi e vedere la gara, in mezzo ai
tifosi avversari. I tifosi dell’udinese cantano, gioiscono, soffrono ma
non succedono incidenti. Un sospiro di sollievo e torniamo a casa. Seconda
partita in casa: Inter-Bari Le scene della partita precedente si ripetono.
Tifosi del Bari al 3° anello rosso.
Gruppo
molto numeroso (parlano di 1.000/1.5000 persone), cori, torce accese, stendardi
e striscioni. Numerosi abbonati al settore che occupano i tifosi del bari
“costretti”, per motivi di ordine pubblico, ad abbandonare i loro posti
e spostarsi in altri settori. Anche questa volta va bene. Il Bari perde
sonoramente ma gli ultras si comportano bene, nessun incidente segnalato.
Ce ne torniamo a casa e secondo sospiro di solievo.
La
prossima partita in casa è Inter-Juventus. Atmosfera tesa tra le
due tifoserie. Non ci si ama tra interisti e “gobbi”. Già immagino
la quantità di ultras che si assieperanno al 3° anello rosso.
E noi che facciamo? Rinunciamo a vedere una delle più belle partite
dell’anno per non avere come vicini di posto gli ultras juventini? A Torino
non sono mai andata per evitare incidenti di sorta ma ora devo rinunciare
anche a vederla nel mio stadio per lo stesso timore? Tra l’altro per una
partita per cui ho già pagato? Non ho problemi a vedere una partita
seduta accanto ad un tifoso della squadra avversaria ma vederla vicino
a 1.000, 2.000 o 5.000 ultras della squadra avversaria è un po’
differente.
E
se quei 1.000, 2.000 o 5.000 ultras avversari decidessero che non sono
interessati alla partita ma a creare casino? E se gli ultras dell’inter
decidessero che neppure a loro della partita importa molto e volessero
affrontare i rivali? Scendere dalla curva e salire al terzo anello è
un attimo (peraltro senza nessun controllo). La conclusione sarebbe una
“guerra” al terzo anello, in mezzo a gente che è li solo per vedere
la partita. Non sono contraria alla tessera del tifoso, anzi, ma utilizzarla
come si sta utilizzando ora è una follia. Spero solo che si trovi
una soluzione presto. Piuttosto che si consenta l’accesso allo stadio solo
ed esclusivamente con la tessera del tifoso, anche per chi vuole assistere
ad una partita sola. Intanto Inter-Juve si avvicina e noi speriamo che
non succeda nulla.
*
*
A Roma:
"Ciao
Lorenzo, per segnalarti l'assurdo!!! A Luglio malgrado tutto ho fatto la
tdt, quindi con copia della richiesta ho fatto il fatidico abbonamento
(che ti scannerizzo), ad oggi non essendo mai pervenuta la tessera,
ho chiamato la Lottomatica, la quale mi dice che non risulto tra
i richiedenti, quindi hanno perso i dati e mi faranno sapere.
La
questione che ti pongo è: non dovrei essere registrato nel DB del
ministero dell'interno?...e se fossi così, perchè ai tornelli
la mia tessera viene validata ed io passo tranquillamente??sono fuori
legge? Resta inteso che non posso andare in trasferta.......secondo loro!!
Se
per caso puoi aiutarmi, mi farebbe immenso piacere. Ciao".
2
ottobre 2010: tutto va bene, tutto fila liscio.
In Steaua/Napoli accade questo... come sapete il primo confronto europeo
per i Napoletani è andato un po' così, visto che sono stati
sistematicamente aggrediti prima, durante e dopo. La Uefa non solo ha censurato
i disordini in televisione, visto che per i primi venti minuti ci sono
stati lanci di seggiolini e torce, ma sta anche agendo su Youtube, facendo
eliminare i video che mostrano i disordini. Allo stato uno è rimasto,
con i tifosi dello Steaua che bruciano le sciarpe napoletane.
*
Dopo
la Quinta Giornata, ancora in calo gli spettatori negli stadi:
1^
giornata 2010/11: 252.469
1^
giornata 2009/10: 223.829
|
2^
giornata 2010/11: 224.884
2^
giornata 2009/10: 298.200
|
3^
giornata 2010/11: 219.932
3^
giornata 2009/10: 240.796
|
4^
giornata 2010/11: 247.394
4^
giornata 2009/10: 218.923
|
5^
giornata 2010/11: 217.507
5^
giornata 2009/10: 225.043
|
Tot:
2010/11 = 1.162.186
Tot:
2009/10 = 1.206.791
*
Napoli/Roma:
"Ciao Lorè, ti scrivo perchè ieri ho avuto la dimostrazione
che questo paese ha superato la soglia del ridicolo.
Ho
preso due biglietti per la partita di napoli (la loro curva) al loro botteghino
con una fotocopia del documento (tra chi l'accetta, chi non l'accetta...basta
girare un pochino ed avere pazienza, anche qui ogni rivendita applica la
legge sua)
Anche
un bambino che gioca col Paint sa modificare un documento...a cosa serve
la discriminazione territoriale di Maroni?!?
Ovviamente
passerò ai tornelli come sempre senza nessun controllo, e sarà
bellissimo guardarli rosicare dal loro stesso settore.
A
napoli ci sono tanti romanisti e sono sicuro che ci saranno tanti inflitrati
domenica....eventuali casini verranno addossati ai tifosi o a chi ha partorito
questa legge scandalosa?!? Ti allego la scansione di un biglietto, ciao
e sbraniamoli!
*
Sondaggio
lazieli: "L'hanno truccato male il sondaggio..ha
vinto Olimpia, in onore delle olimpiadi e della Grecia come i loro colori...non
se smentiscono mai. Comunque rimane un problema loro, Roma tifa Roma e
non pensa alla lazio!
*
Bresciani
a Roma comunque:
ROMA
DOMENICA
03 OTTOBRE 2010 ORE 15.00
CONFERMATO
L’INCONTRO DI CALCIO:
BIANCHI
vs BLU
Spett.le
redazione,
con la presente Vi chiediamo cortesemente di voler diffondere il seguente
comunicato:
“I
ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 organizzano la partita di calcio
fra amici: BIANCHI vs BLU.
L’appuntamento
è per le ore 15.00 in Piazza Bocca della Verità, una delle
piazze più famose, “sincere” e visitate di Roma.
A
quell’ora inizierà la nostra partita più sentita. Un incontro
“vero”, fatto di passione, sacrificio e sentimenti, per ribadire l’unico
calcio che amiamo.
Un
calcio senza divieti e limitazioni, fatto appunto di emozioni, di valori
e soprattutto di tifosi!
Quella
di domenica prossima sarà anche una partita per “sbugiardare” la
tessera del tifoso, strumento iniquo, discriminatorio e molto, troppo pericoloso.
Rinnoviamo
quindi l’invito ai nostri politici, alla stampa e a chiunque ami il “football”
a partecipare a questa partita forse simbolica, ma di certo “veritiera”.
Oltretutto,
è nostra intenzione verificare la leggenda della “Bocca della Verità”.
Introdurremo infatti la nostra tessera “Cuore della Nord” per verificarne
la validità.
Invitiamo
pertanto il Ministro Maroni (o chi per lui) a fare altrettanto con la tessera
del tifoso.
Per
informazioni tel. 338/3685525 (Diego). ”
RingraziandoVi
anticipatamente per l’attenzione, ci è gradita l’occasione per inviarVi
i nostri più cordiali saluti.
Brescia
1911 Curva Nord
P.S.
Tempo permettendo, in tarda mattinata faremo una visita all’albergo della
squadra, naturalmente per fargli un grosso in bocca al lupo!
P.P.S.
Siamo alla disperata ricerca di un portiere che completi la rosa dei Blu.
Unica referenza richiesta: tifare esclusivamente biancoblu e aborrire la
tessera del tifoso.
*
Mozioni
varie:
Mozione
in Provincia di Roma per chiedere sospensione della Tessera del tifoso
Una
mozione per chiedere la sospensione del provvedimento della tessera del
tifoso e l'apertura di un tavolo tra le società sportive e le tifoserie
per concordare in modo partecipato gli strumenti più adatti a garantire
la sicurezza negli stadi di calcio.
E'
quella approvata oggi dal Consiglio provinciale di Roma. La mozione è
stata presentata dal consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà
e coordinatore del Gruppo Federato della Sinistra in Provincia Gianluca
Peciola. 'La tessera del tifoso e' un provvedimento inutile e anticostituzionale
- ha commentato Peciola - che di fatto rende piu' complicato l'accesso
allo stadio senza pero' risolvere la questione della sicurezza sugli spalti,
visto che gli episodi di violenza piu' gravi avvengono fuori dagli impianti'.
Il promotore dell'iniziativa ha poi ricordato che 'l'introduzione della
tessera sta suscitando la contrarietà di molte tifoserie e gli abbonamenti
alle societa' di serie A sono diminuiti del 15%. Basti pensare alla sola
AS Roma che quest'anno ha registrato un calo di 7 mila abbonati".
*
E-mail:
"Ciao
Lorenzo, sono tifoso di una squadra che milita nel campionato di Eccellenza
che preferisco non dire. Domenica scorsa allo stadio è successo
qualcosa di insolito: per la prima volta una volta varcati gli ingressi
a tutti quelli che volevano sedersi in gradinata "ultras" veniva imposto
di essere fotografati dai Carabinieri, pena l'essere rispediti fuori. Quello
che ti voglio chiedere è se tutto questo è legale, visto
che mi sembra una forma di schedatura senza motivazione dato che di scontri
nella nostra categoria non ne sono mai successi. Che ne pensi?".
Penso
che siamo arrivati ai livelli del Cile o della Cina anni '60.
*
Lettera
MyRoma all'AS Roma su una sòla di Lottomatica:
"Gentile
Presidente,
con
la presente si pone alla cortese Vs attenzione il realizzarsi di un fatto
increscioso a danno dei cittadini e contemporaneamente i tifosi della Roma
a cui la AS Roma dovrebbe essere sensibile. Sono infatti giunte segnalazioni
che Lottomatica, colpevole di emettere errate tessere del tifoso, richiede
ai titolari delle stesse di contattare un numero a pagamento per segnalare
l'accaduto e per porre rimedio visto il valore, anche legale, che tale
strumento dovrebbe avere. Come MyROMA riteniamo inaccettabile che un errore
commesso da Lottomatica venga "pagato" dai tifosi della Roma e pertanto,
prima che qualche associazione dei consumatori noti il fatto ed agisca
come solitamente fanno, vi chiediamo di porre rimedio richiedendo a Lottomatica
di attivare un numero verde gratuito.
Certi
che la Vs sensibilità verso noi tifosi riesca a risolvere il problema,
si rimane in attesa di un cortese e sollecito cenno di riscontro ".
http://www.azionariatopopolareasroma.com/target/lottomatica-sbaglia-i-tifosi-pagano-la-roma-deve-difendere-i-suoi-tifosi.html
Al
riguardo, un articolo de "Rivista Romanista"
UN
CALL CENTER POCO PRIVILEGE
Cosa
succede a chi non ha ancora ricevuto la tessera del tifoso a casa o a chi
l'ha avuta con errori anagrafici? La Roma (tramite Lottomatica) provvederà
a inviarne una nuova. E chi vorrà acquistare biglietti per le trasferte
potrà farlo (salvo parere contrario del rivenditore...) solo con
la ricevuta della card. Richiedere informazioni sullo stato delle pratiche
o segnalare un errore è pratica onerosa. Il numero da chiamare è
il call center Listicket: 892982. Abbiamo provato a contattare il centralino
con l'aiuto di un nostro conoscente ancora privo della tessera. Ha risposto
un messaggio gratuito registrato da Lottomatica con chiarimenti sul prezzo
della chiamata: 1,20 euro al minuto, con scatto alla risposta di 18 centesimi.
Dal momento dell'ok è partito il countdown del credito. A noi è
capitata un'attesa di un minuto scarso, prima di essere messi in contatto
con l'operatrice che ci ha comunicato come la tessera in questione avesse
un errore anagrafico e per questo era stata rinviata corretta il 23 agosto
(il 10 settembre ancora non era arrivata al proprietario). A chiamata conclusa,
abbiamo verificato il credito residuo: Quattro euro per poco più
di tre minuti di chiamata, quasi un terzo del costo della card stessa:
un gran bel Privilege (e.r.)
*
Leghisti
a Roma:
"ciao
Lorenzo... ti scrivevo per condividere con te e con tutti i visitatori
del sito una cosa che io ho scoperto solo oggi..non so da quanto tempo
c'è, non so il perchè c'è, ma da alcune fonti sono
venuto a sapere che in VIA DI GROTTA PERFETTA, 600 ci sta la sede Romana
della "lega nord"... ho chiamato fingendomi un finto padano trasferitosi
a Roma..mi ha risposto una simpatica donzella, e alla mia domanda: " lei
è padana signorina? "
la
sua risposta..." certamente, anche se devo dirle che in sede ci sta anche
gente romana che si sta avvicinando sempre più al nostro partito
"....mi sentivo morire... comunque, fatto sta, che il partito c'è,
e sta li...! così, invece di scrivere ciò che pensiamo
di loro attraverso siti web o sfogarci in rete e con gi amici al baretto...si
potrebbe anche andare li fuori davanti alla loro sede a dirgli quello che
pensiamo noi di loro...UN BEL PRANZO AL SACCO LA DAVANTI, senza fare i
porci però! bhò, era così per dirne una...".
Come mi scrive successivamente chi ha inviato il testo, in quel luogo attualmente
c'è una concessionari d'auto. Evidentemente si sono spostati!
*
Paolo
Cento e la Lega:
Cento:
"Io le scuse di Bossi non le accetto"
L'onorevole
Paolo Cento, presidente del Roma Club di Montecitorio ed ex sottosegretario
all'Economia, è intervenuto ai microfoni di “A Tutto Campo” trasmissione
radiofonica in onda su RadioIES e su Tana Libera tutti su Centro Suono
Sport commentando le tardive scuse ai romani di Umberto Bossi e le parole
del Ministro Sandro Bondi che ha oggi definito Bossi un "galantuomo della
politica italiana".
“Io
le scuse non le accetto! Quello che ha detto è di una gravità
terribile, rischia di infuocare gli animi e il clima di odio incomprensibile.
Mi auguro che i parlamentari romani del centrodestra siano coraggiosi,
non basta fare manifesti in giro per la città. Bossi teme che la
mozione di sfiducia passi alla camera, per questo – continua l'onorevole-
ha chiesto scusa. Noi non dobbiamo curarci delle sue scuse, né tanto
meno delle parole assurde di Bondi. Bisogna fargli capire che Roma è
stanca di questi atteggiamenti, di questi insulti. Ne abbiamo le scatole
piene, per non dire altro. Nelle ore successive a questa sua uscita, ho
detto che a Bossi bisognerebbe dare il Daspo. Significa – spiega l'onorevole-
che va diffidato come personaggio non gradito nella capitale. In maniera
pacifica e rispettosa dell'integrità delle persone, quando si incontrano
leghisti in giro per la città bisognerebbe fargli capire che la
città è stanca delle loro parole. A volte bastano gli sguardi,
nei bar, per la strada....”
Sull'impossibilità
di effettuare integralmente le radiocronache locali della serie A:
“Ritengo
che si possa fare molto. Il parlamento fa le regole in questo paese, per
cui dovrebbe intervenire o per dare un indirizzo interpretando le norme
vigenti, oppure facendo una legge nuova. Nel disegno di legge che è
in discussione sugli stadi, c'è un capitolo che riguarda i diritti
televisivi per cui si dovrà intervenire in quel momento. Nell'immediato
bisogna fare pressione affinchè questa libertà di informazione
venga rispettata”.
Queste
le parole dell'On. Paolo Cento durante la trasmissione 'Tana Libera Tutti'
in onda su Centro Suono Sport 101.5
"Sperano
che la mozione su bossi vada nel dimenticatoio...Roma ha il diritto di
sapere se il parlamento darà contro alla capitale d'Italia. roma
ha una sua autonomia anche politica, se i partiti non sono in grado di
tutelarci, forse ci dobbiamo tutelare da soli. C'è chi fa dell'attacco
quotidiano a Roma il modo per nascondere le sue cose."
Anche
Napolitano avendo la cittadinanza onoraria di Roma dovrebbe parlare...(in
realtà parla solo quando Totti dà i calci a Balotelli!)
"Con
il cluj c'era uno striscione in merito a ciò. Un tifoso che fa uno
striscione si prende un divieto negli stadi di tre anni e il ministro Bossi
nulla."
Perchè
nel centro sinistra non c'è mobilitazione contro la tessera del
tifoso?
"Perchè
nasce tutto da una campagna di disinformazione, nessuno ha il coraggio
di affrontare di petto la questione.. nessuno ha il coraggio di dire che
non serve a nulla. Io sono contro la tessera del tifoso, sono contento
che anche la privacy entri in gioco. Sono convinto che nei ricorsi che
sono stati presentati oltre alle proteste, la partita sulla tessera è
tutt altro che chiusa."
Per
quanto riguarda la questione delle radiocronache delle radio locali...
"Non
c'è stata solo miopia ma anche errata valutazione dei diritti. Tra
i due tipi di radiocronaca non c'è neanche concorrenza, perchè
una è chiaramente di parte, l'altra no. Le radiocronache della Rai
poi sono spezzettate. I due servizi non sono in competizione, chi vuole
sente l'uno o altro. se allo stadio un anno ci sono 50000 persone, quello
dopo 30000 magari l'anno successivo in tanti non rinnovano neanche l'abbonamento
televisivo perchè lo spettacolo diminuisce.. C'è solo il
primato del profitto e dell'economia..."
*
A Cesena
il Sindaco si arrabbia:
Si
palesano i limiti del provvedimento Maroni. Il sindaco Lucchi si lamenta:
"Registrate criticità, che hanno messo in pericolo l’incolumità
di pacifici spettatori". Si uniscono al coro gli abbonati dei distinti:
"Le famiglie tifose della squadra di casa si ritrovano loro malgrado vicine
ai tifosi ospiti più violenti"
CESENA
- Sono servite tre partite casalinghe per capire che la Tessera del tifoso
ha concreti effetti collaterali. Sono bastati una quindicina di napoletani
mescolati ai cesenati nei distinti per evidenziare il più grave
e pericoloso limite del provvedimento: una volta esclusi dalle curve, dove
e come finiscono i tifosi senza tessera? Ovviamente negli altri settori
dello stadio, mescolandosi senza distinzioni con gli altri appassionati,
magari di fede sportiva opposta.
E
così chi si è tesserato per sottoscrivere un abbonamento,
rischia di ritrovarsi durante le partite in mezzo a tanti sostenitori ospiti,
non sempre ben educati, che magari non sono in curva proprio perché
il loro oltranzismo li ha portati a non sottoscrivere la schedatura proposta
dal ministro Maroni.
La
tessera funziona così: se vuoi abbonarti alle partite casalinghe
della tua squadra del cuore, serve la tessera. Se vuoi seguire nel settore
ospiti la tua squadra del cuore, serve la tessera. Il settore ospiti, al
secolo "curva", è il quartier generale del tifo organizzato, frazione
più calda e coreografica delle tifoserie, da sempre ostile alla
tessera del tifoso. Gli ultras che non hanno aderito al tesseramento voluto
da Maroni, non possono quindi entrare nel settore ospiti dello stadio,
ma possono seguire la partita in un qualunque altro settore, per esempio
i distinti, la tribuna o addirittura la curva opposta. Sono le parole dello
stesso sindaco Lucchi a spiegare quindi cosa è successo al "Manuzzi"
in virtù di queste regole:
“Già
nella partita di domenica scorsa (Cesena – Napoli), così come in
quella di domenica 19 settembre (Cesena – Lecce) nel settore Distinti si
è verificata la contemporanea presenza di spettatori delle due tifoserie,
dovuta alla collocazione in quel settore dei sostenitori della squadra
del Napoli non provvisti di “tessera del tifoso”. A fine gara, proprio
a causa della compresenza di contrastanti tifoserie nello stesso settore,
si sono registrate criticità, che hanno messo in pericolo l’incolumità
di pacifici spettatori. In questa situazione sia gli steward sia, soprattutto,
le stesse forze dell’ordine, hanno evidenziato una difficoltà ad
intervenire. E ciò nonostante la grande professionalità sempre
dimostrata, in tutti questi anni, nella gestione dell’ordine pubblico al
Manuzzi”. Questo il corpo del comunicato inviato dal Primo cittadino al
Prefetto.
E
il lamento di Lucchi non è l'unico. Gianluca B., 34enne tifoso di
Ravenna, abbonato nei distinti. "Siamo arrivati allo stadio alle 11.30,
nei nostri posto c'erano seduti 10 napoletani, che una volta sollecitati
si sono spostati appoggiandosi alla balaustra. Hanno visto lì in
piedi tutta la partita, rifiutandosi di andare a sedere nel settore Q a
loro destinato. Ai gol del Napoli questi hanno cominciato con gli sfottò
e a noi, abbonati seduti e pacifici, la cosa non è andata giù.
Questi - prosegue il racconto - hanno iniziato ad offendere fino a quando
tutto il settore non ha preso a fischiarli. A quel punto se ne sono andati".
"Siamo
un gruppo di abbonati del Cesena - scrive Emanuele M. abbonato nei distinti
- e desideriamo evidenziare come in gradinata, grazie ad alcune dilettantistiche
norme sulla tessera del tifoso, le famiglie tifose della squadra di casa
si ritrovano loro malgrado vicine ai tifosi ospiti più violenti.
Durante la partita col Napoli si è rischiato in più momenti
che qualche battibecco degenerasse in una rissa generale, con grave rischio
anche per i bambini. E' veramente assurdo. Chi non ha la tessera (che di
per sè vorrebbe essere espressione della volontà di mettere
ordine negli stadi) deve restare confinato in una zona ben controllata
dello stadio".
E
così i nodi della tessera vengono al pettine, e c'era da aspettarselo.
La soluzione di Maroni per evitare queste commistioni indesiderate di tifosi,
ha previsto limitazioni alla vendita dei tagliandi in caso di partite considerate
a rischio. Un esempio: il 19 settembre si è giocato Roma-Bologna,
e visti i precedenti ai residenti dell'Emilia-Romagna era vietato l'acquisto
del biglietto a Roma. In poche parole, decine di tifosi rossoblu son dovuti
andare al bar per seguire la partita. Cosa succederà quando grazie
a questo decreto fuori dal "Manuzzi" resteranno mille laziali, juventini
o bolognesi? Come si comporteranno questi tifosi? Chiameranno il 1240 per
conoscere un bar vicino, o diranno la loro incontrollati fuori dallo stadio,
ricreando il classico dilemma delle forze dell'ordine: meglio tranquilli
dentro lo stadio, o esagitati fuori?
*
E-mail:
"Finalmente
leggo un titolo di giornale di altri tempi, Sensi deferito/a. E' sempre
stato il motivo principale che mi ha spinto a contestare la nostra presidentina
... Si è spudoratamente sottomessa al palazzo, e non voglio immaginare
che avrebbe detto il padre al riguardo. Comunque non capisco tutti quelli
che cercano di tirar fuori tanti motivi per contestare la presidenza. Il
fatto che sia una marionetta, che tenga prezzi cosi' alti e che sia stato
il presidente di serie A che ha aderito nella maniera piu' rigida alla
tdt mi basta e mi avanza pure ... Poi il pensiero di avere un presidente
straniero che viene qui a fare solo buisness mi fa rabbrividire (anche
se darebbe tanto fastidio ad altri presidenti, motivo per cui non penso
che alla fine arriverà). Vedo sempre meno motivazioni per seguire
la mia amatissima Roma, dove andremo a finire? Probabilmente se stava meglio
quando se stava peggio !!! Saluti, un ex-abbonato
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