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ATTENZIONE: ho dei problemi con FTP per www.asromaultras.org , un po' meno per www.asromaultras.it.
Anzi, ora ho problemi pure con il .it (il sito "pesa" troppo... mi dicono che devo organizzarlo in sottocartelle, ma ci metterei un anno...)
Comunque sia, se non trovate aggiornamenti su uno dei due siti guardate l'altro.
30 settembre 2009: diversi i temi, come al solito...
Iniziamo con questa cosa veramente incredibile:

Anzitutto credo si tratti di un errore: credo abbiano ritirato la licenza, il che è una cosa diversa.
Se veramente hanno fatto un daspo di 5 anni al Presidente dell'Akragas per la dedica della vittoria all'amico, presunto boss mafioso:
a) il daspo è totalmente illegittimo e ho già scritto al Presidente dell'Akragas offrendogli consulenza gratuita;
b) dovrebbero dare il daspo quinquennale anche al nostro Daniele De Rossi per una dedica di qualche tempo fa.
*
TESSERA DEL TIFOSO
Interrogazione a risposta scritta del senatore Marco Perduca
Al Ministro dell’Interno

PREMESSO 

- che  dal 1989 è vigente una disciplina speciale per le manifestazioni sportive che ha introdotto nel nostro ordinamento specifici provvedimenti di prevenzione (cd Daspo) e specifiche fattispecie penali;
- che la legge 4 aprile 2007, n. 41, (“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 febbraio 2007, n. 8, recante misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche”), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 5 aprile 2007, dispone, al primo comma dell’art. 9 (“Nuove prescrizioni per le societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio”) che “E' fatto divieto alle società organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio, responsabili della emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso, di cui al decreto ministeriale 6 giugno 2005 del Ministro dell'interno, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 30 giugno 2005, di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive”;

CONSIDERATO

- che dopo 20 anni di applicazione della legislazione speciale in materia di manifestazioni sportive sia opportuno conoscere il quadro della situazione complessiva, comprensiva sia dei provvedimenti di polizia che di quelli della magistratura, nonché l'impegno per lo Stato nell'assicurare l'ordine pubblico;
- che è notorio come gli stadi italiani per molti anni non abbiano rispettato le norme di sicurezza, tanto che il 21 aprile 2009 il presidente della LegaPro ha dichiarato “Abbiamo 15 stadi a norma in Prima Divisione e 10 in Seconda Divisione, speriamo di risolvere il problema della sicurezza negli stadi con la tessera del tifoso”;
- che, durante l’audizione del settembre 2008 al Senato, il Ministro dell’Interno ha dichiarato “Gli stadi di calcio sono quasi tutti a norma, chi non lo è ha avuto deroghe, ma io ho sospeso tutte le deroghe. Già dalla prossima giornata di campionati negli stadi non a norma non si svolgeranno partite. Si è dato il tempo necessario per mettersi a norma, se lo stadio non è a norma, la partita si gioca da un'altra parte o a porte chiuse”;
- che il questore di Parma il 29 agosto 2009, dopo che la partita Parma-Catania era stata autorizzata con ordinanza d’emergenza dal Sindaco non essendo lo stadio Tardini a norma, ha dichiarato “lo strumento dell'ordinanza si può usare solo in via eccezionale e una volta, altrimenti tutti potrebbero evitare gli adeguamenti di sicurezza. Bisogna fare quello che prescrive la legge, altrimenti il prefetto dovrà prendere provvedimenti";

CHIEDE DI CONOSCERE:

- con riferimento al periodo dal 1989 ad oggi, quanti cittadini italiani siano stati destinatari di provvedimenti Daspo, quanti di essi debbano ancora scontare tale provvedimento, quanti siano stati i denunciati per reati “da stadio”,  quanti siano i cittadini condannati con sentenza per reati da stadio e quanti i cittadini che hanno patteggiato la pena per medesima tipologia di reati; quanti siano i destinatari  di una diffida ai sensi dell'articolo 6, comma 1, ultimo capoverso della legge 401/89;
- se il Ministro è a conoscenza di quanti provvedimenti daspo siano stati annullati dalla magistratura dal 1989 ad oggi; di quante denunce per fatti commessi in occasione di manifestazioni sportive abbiano avuto, dal 1989 ad oggi, come esito nei processi di primo grado la condanna del denunciato, quante l'assoluzione, quante siano ancora in corso;
- i dati relativi all’impiego delle forze dell’ordine nel corso della stagione 2008/2009 nell’ambito della gestione dell’ordine pubblico nelle manifestazioni sportive, con particolare riferimento alla media degli agenti utilizzati per ciascun fine settimana a livello nazionale nella passata stagione e la media della stagione in corso, nonché i dati relativi all’impiego delle forze dell’ordine nel corso delle stagioni precedenti;
- quante partite, nel corso della stagione 2008/2009, siano state oggetto di provvedimenti di limitazione dell’accesso agli stadi emanati con ordinanza prefettizia, nonché nel campionato in corso;
- quanti e quali siano gli stadi di serie A, B e Lega Pro che non rispettano le norme di sicurezza per l’esercizio degli impianti sportivi definite dal decreto ministeriale del 18 marzo 1996 e sue modificazioni, nonché le altre norme previste dall’ordinamento, e per quali motivi sono state eventualmente concesse delle deroghe e quali provvedimenti il Ministro intende adottare a riguardo. 
 

Interrogazione a risposta scritta del senatore Marco Perduca
Al Ministro dell’Interno

PREMESSO 

- che in occasione della partita Siena-Roma, tenutasi il 13 settembre 2009, il Prefetto di Siena con ordinanza del 7 settembre 2009 ha assunti le seguenti disposizioni: a) vendita dei biglietti del settore ospiti ai soli tifosi individuati dalla società As Roma; b) vendita dei biglietti del settore ospiti presso le ricevitorie individuate a Roma d’intesa con la Questura; c) vendita dei biglietti degli altri settori ai soli residenti nella provincia di Siena; 
- che l’A.S. ROMA ha comunicato sul proprio siti e mediante i principali organi di informazione che, “in relazione alla gara Siena - Roma in seguito alla determinazione del CASMS del 7 Settembre 2009 e ai successivi disposti concordati con la Questura di Roma, sarà possibile accedere al settore Ospiti dello Stadio “Artemio Franchi – Montepaschi Arena” di Siena” solo a chi, avendo acquistato il biglietto per la partita attraverso specifiche modalità, avesse viaggiato, pagando 10 euro, con i pulmann predisposti dalla medesima società sportiva;
- che  la legge 4 aprile 2007, n. 41, (“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 febbraio 2007, n. 8, recante misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche”), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 5 aprile 2007, dispone, al primo comma dell’art. 8 che “è vietato alle società sportive corrispondere in qualsiasi forma, diretta o indiretta, a soggetti destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n, 401, o di cui alla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive, sovvenzioni, contributi e facilitazioni di qualsiasi natura, ivi inclusa l'erogazione a prezzo agevolato o gratuito di biglietti e abbonamenti o titoli di viaggio. E' parimenti vietato alle società sportive corrispondere contributi, sovvenzioni, facilitazioni di qualsiasi genere ad associazioni di tifosi comunque denominate. Con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, sono definite, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le modalità di verifica, attraverso la questura, della sussistenza dei requisiti ostativi di cui al comma 1 per i nominativi comunicati dalle società sportive interessate.”;
- che un cittadino disabile residente a Roma si è visto ritirare, a seguito dell'ordinanza del Prefetto di Siena, l'accredito per il “settore disabili” che in precedenza la società Siena calcio aveva assicurato, e che per tale motivo non ha potuto andare alla partita in quanto le sue condizioni fisiche non gli consentivano di andare nel “settore ospiti” e di viaggiare con le modalità imposte;
- che risultano essere stati presenti alla partita, nel settore di tribuna, dirigenti della As Roma, tra cui l'attuale direttore sportivo;
 

CHIEDE DI CONOSCERE:

-  se sia compatibile con l'articolo 8 della legge 4 aprile 2007, n. 41, nella parte in cui  “vieta alle società sportive di corrispondere contributi, sovvenzioni, facilitazioni di qualsiasi genere ad associazioni di tifosi comunque denominate”, l'organizzazione da parte di una società calcistica dei pulmann per il trasferimento dei propri tifosi verso la città dove si giocherà la partita;
- se corrisponde al vero, come comunicato dalla As Roma, che il CASMS abbia prescritto alla medesima di rilasciare il biglietto della partita solo a chi si sarebbe recato a Siena mediante i pulmann organizzati dalla società, modalità non prescritta dall'ordinanza del Prefetto di Siena;
- per quale motivo di ordine pubblico un cittadino disabile pur non residente nella provincia dove si gioca la partita non possa assistere alla medesima nel settore disabili, e se il Ministero intende comunicare alle Prefetture di tenere conto nelle loro ordinanze restrittive dell'acquisto dei biglietti della specificità di alcune categorie di cittadini, come ad esempio in i disabili, i cittadini non italiani, i cittadini tifosi della squadra di casa che risiedono in altra provincia;
- se la presenza in un settore diverso da quello ospiti da parte dei dirigenti della squadra in trasferta (non residenti nella provincia dove si gioca la partita) non costituisca violazione dell'ordinanza prefettizia che vieta la vendita di biglietti per altri settori ai cittadini non residenti nella provincia.


IL TESTO DELLA DISCUSSIONE AVANTI LA 
COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI
PDF


MP3
Interrogazione a risposta scritta del senatore Marco Perduca
Al Ministro dell’Interno

PREMESSO 

- che  dal 1989 è vigente una disciplina speciale per le manifestazioni sportive che ha introdotto nel nostro ordinamento specifici provvedimenti di prevenzione (cd Daspo) e specifiche fattispecie penali;
- che la legge 4 aprile 2007, n. 41, (“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 febbraio 2007, n. 8, recante misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche”), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 5 aprile 2007, dispone, al primo comma dell’art. 9 (“Nuove prescrizioni per le societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio”) che “E' fatto divieto alle società organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio, responsabili della emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso, di cui al decreto ministeriale 6 giugno 2005 del Ministro dell'interno, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 30 giugno 2005, di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive”;
- che con il Decreto del Ministero dell'Interno del 15 agosto 2009 sono state definite, ai sensi dell'articolo 9, comma 2 della legge 41/07, “ le modalità di verifica, attraverso la questura, della sussistenza dei requisiti ostativi di cui al comma 1 dei nominativi comunicati dalle società sportive interessate”;
- che con la determinazione n. 27 del 17 agosto 2009, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha determinato che, a partire dal campionato in corso, le società di calcio devono garantire la disponibilità della tessera del tifoso, strumento approvato dall’Osservatorio il 23 aprile 2008 quale modalità di attuazione del citato articolo 9 della legge 41/2007, che prevede il nulla osta preventivo da parte della questura ai fini del rilascio da parte delle società di calcio;
- che con medesima determinazione n. 27 l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive chiariva che “sono temporaneamente escluse dal programma quelle persone condannate per reati da stadio anche con sentenza non definitiva, fino al completamento dei 5 anni successivi alla condanna medesima” e che “la tessera del tifoso non può essere, altresì, temporaneamente rilasciata a coloro che sono attualmente sottoposti a DASPO, per tutta la durata del provvedimento stesso”;
- che sul modulo di richiesta della tessera del tifoso, pubblicato sul sito del Ministero dell’interno nella pagina dell’Osservatorio sulle manifestazione sportive, è previsto che il cittadino richiedente deve autocertificare “di non essere destinatario di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n, 401 (divieto di accesso ai luoghi ove si disputano manifestazioni sportive),  di non essere sottoposto alle misure di prevenzione di cui alla legge 27 dicembre 1956, n. 1423”, nonché di non essere stato comunque condannato anche con sentenza non definitiva per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive ( e quindi senza il limite temporale dei 5 anni indicato nella determinazione n. 27 dell'Osservatorio )
- che sul modulo di richiesta della tessera del tifoso messo a disposizione dalla Lega Calcio Pro è previsto che il cittadino richiedente deve autocertificare, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 74 D.P.R. 445/2000, “di non essere stato destinatario di DASPO ( provv. Art.6 Legge 401/89 - misure di prevenzione), di non essere sottoposto a misure di prevenzione ai sensi della L. 1423/56, di non essere stato condannato ( anche con sentenza non definitiva) per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive”;

CONSIDERATO 

- che la legge 4 aprile 2007, n. 41 in nessuna sua parte menziona la tessera del tifoso ne un preventivo nulla osta generalizzato da parte della questura, ponendo in capo ai club un divieto di vendita dei biglietti a determinati soggetti, peraltro non facendo distinzioni tra spettatori di “casa” e spettatori “ospiti”;
- che il  Decreto del Ministero dell'Interno del 15 agosto 2009 in nessuna sua parte menziona la tessera del tifoso ne fa distinzioni tra spettatori di “casa” e spettatori “ospiti”, individuando nella data di inizio della stagione calcistica 2009/2010 il termine a partire del quale si applicano le disposizioni;
- che l’articolo 9 della citata legge, letteralmente esclude dalla possibilità di ottenere titoli di accesso agli stadi soggetti che, anche nel remoto passato, siano stati destinatari di un d.a.spo.  ovvero abbiano subito una condanna – anche solo di primo grado – per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive, circostanza che appare in contrasto con diverse norme costituzionali atteso che provvedimenti di tale tipo possono essere stati adottati anche più di dieci anni orsono;
- che l’interpretazione restrittiva fornita dalla determinazione del 17 agosto 2009 dell’Osservatorio non appare conforme alla legge, rispetto alla quale è gerarchicamente subordinata, e ciò nonostante non sembra essere sufficientemente esaustiva, atteso che il soggetto che è stato condannato negli ultimi 5 anni per reati “da stadio”, ha nella normalità dei casi già scontato – per il medesimo fatto – la misura interdittiva del d.a.s.po, che, è noto, viene normalmente emesso sulla base della semplice denuncia ex art. 6 comma 1 della legge 401/89;
- che la ratio legislativa prevede il nulla osta della questura quale verifica delle condizioni che escludano la pericolosità attuale del soggetto richiedente;
- che il terminale C.E.D. del Ministero dell’Interno tiene conto solo dei c.d. “precedenti di polizia”, senza dar conto dell’esito di eventuali procedimenti penali e della sorte dei daspo;
- sul quotidiano La Gazzetta sportiva è apparso un articolo in cui si riportava 10 euro quale costo medio per il rilascio della tessera del tifoso, e che la stessa sarà utilizzabile anche per una seirie di servizi commerciali che nulla hanno a che vedere con gli obblighi di legge, tra cui anche l’utilizzo come carta di credito;

CHIEDE DI CONOSCERE:

- perché non è stato previsto, anziché un sistema di controllo generalizzato da parte delle questure, una modalità che consenta di controllare solo i soggetti cui non possono essere venduti i biglietti, ad esempio attraverso la comunicazione da parte della questura alle società calcistiche dell’elenco aggiornato delle persone cui è fatto divieto di accesso allo stadio; 
- se è attualmente operativo il sistema informatico che, ai sensi dell’articolo 3 del Decreto del Ministero dell'Interno del 15 agosto 2009, deve consentire i collegamenti tra la questura e le società calcistiche ed i concessionari del servizio di vendita dei biglietti ai fini del rilascio del nulla osta, ed in caso contrario se ed in quale modo oggi avvenga la verifica dei requisiti ostativi nella vendita dei titoli di accesso allo stadio, sia per il settore ospiti che gli altri settori dello stadio;
-  perché la “tessera del tifoso” è stato definita obbligatoria dal Ministero dell’Interno nonostante il Decreto del Ministero dell'Interno del 15 agosto 2009 individui differenti modalità per verificare la sussistenza dei requisiti ostativi alla vendita dei biglietti di una partita di calcio;
- come mai, visto che l’articolo 9 della legge 41/2007 non fa distinzione tra biglietti del settore “ospiti” o biglietti per gli altri settori dello stadio, la “Tessera del tifoso” è obbligatoria solo per l’acquisto dei biglietti del “settore ospiti”;
- se in occasione delle partite tra Genoa e Sampdoria, Inter e Milan, Torino e Juventus, Roma e Lazio, i tifosi della squadra ospite dovranno avere la tessera del tifoso;
-  quale modalità vengono oggi adottate per assicurare la verifica da parte della questura dei requisiti ostativi nel caso della vendita di biglietti per i settori diversi dal “settore ospiti, nonchè se il Ministero prevede di rendere obbligatoria la “Tessera del tifoso”, a partire dalla stagione 2010/2011, anche per i settori diversi da quello “ospiti”;
-  se possono ottenere il nulla osta della questura per il rilascio dei biglietti i cittadini che si trovino nelle seguenti condizioni: a) essere stati destinatari di un provvedimento di Daspo interamente scontato; b) essere stati destinatari di un daspo annullato per illegittimità; c) aver subito una condanna – anche non definitiva – negli ultimi 5 anni per reati da stadio ed aver scontato il daspo comminato per il medesimo episodio; d) aver subito una condanna da stadio di già espiata; e) essere sottoposto a misure di prevenzione ai sensi della L. 1423/56; f) aver patteggiato la pena in un processo per reati da stadio; g) essere stato destinatario di un daspo della durata di tre mesi; h) essere stato destinatario di una diffida ai sensi dell'articolo 6, comma 1, ultimo capoverso della legge 401/89;
- in base a quale norma non può essere rilasciata la tessera del tifoso, o anche un titolo di accesso agli stadi, alla persona sottoposta alle misure di prevenzione di cui alla L. 1423/56;
- le ragioni per le quali si preveda eventualmente di considerare tra i motivi ostativi al rilascio del nulla osta l’aver subito una condanna per reati da stadio, con o senza il limite temporale quinquennale, qualora il daspo sia stato già scontato per quel fatto e dunque cessata la presunzione di pericolosità del soggetto;
- con quali modalità è assicurato il diritto di coloro che sono stati assolti nei procedimenti penali o hanno avuto il daspo sospeso o revocato da parte dell’autorità giudiziaria amministrativa a far accertare l'assenza di motivi ostativi;
- chi sia il soggetto abilitato a comunicare al cittadino il diniego del nulla osta, se tale provvedimento contiene le relative motivazioni, nonchè quale sia il rimedio giuridico esperibile dal cittadino avverso il diniego illegittimo di rilascio della tessera del tifoso a seguito di mancato nulla osta della questura; 
- se per le partite relative alle competizioni internazionali i tifosi stranieri dovranno avere la tessera del tifoso e, in caso contrario, se si intendono adottare per le partite ritenute a rischio le medesime limitazioni che si adottano per le partite tra squadre italiane;
 

- se il Ministero interverrà 
? per proporre al Parlamento la modifica dell’articolo 9 della legge 41/2007 nelle parti palesemente incostituzionali, a cominciare dal riferimento anche a chi ha subito provvedimenti daspo e condanne già scontate;
? per far uniformare e modificare i modelli per la richiesta della tessera del tifoso predisposti da Lega Calcio ed Osservatorio, che obbligano i cittadini di autocertificare circostanze contraddittorie, tra cui di non essere sottoposto a misure di prevenzione ai sensi della L. 1423/56, mentre non prevedono il riferimento ai cinque anni dalla condanna come invece fa la determinazione del 17 agosto 2009 dell’Osservatorio ;
? per chiarire che la suddetta Tessera del tifoso non può costituire un aggravio economico per il cittadino, e deve quindi essere rilasciata gratuitamente dalle società calcistiche anche senza prevedere obbligatoriamente l’utilizzo a fini commerciali diversi dall’acquisto dei biglietti di calcio.
 

STADIO
http://www.youtube.com/watch?v=4VCAiO0KllY
"Stadio Franco Sensi.... e chi l'ha deciso? Perchè no Dino Viola o Agostino?!?
Senza parole.
Perchè non fai un sondaggio sul tuo sito per vedere cosa dice la gente? (io ho provato sul mio, vediamo che esce fuori)
un saluto marco".
*
SCOMPARSE:
"ciao lorè, in merito alla scomparsa di Matteo Bonetti ti aggiorno, anche se saprai già tutto forse e avrai visto anche i manifesti in giro per la città...
la camera ardente sarà allestita nella sala consiliare del II municipio in via Diredaua dalle ore 18,30 di martedi 29 alle ore 14 di mercoledì 30, mentre i funerali si svolgeranno mercoledì stesso alle ore 15 nella chiesa di Sant'Emerenziana in via Lucrino, sempre zona quartiere africano fra via Libia e viale Tripoli, ti allego il link da google maps"
http://maps.google.it/maps?layer=c&q=roma&z=14&utm_campaign=it&utm_medium=ha&utm_source=it-ha-emea-it-sk-svn&utm_term=via%20roma


29 settembre 2009: nella pagina di Catania/Roma, aggiunte delle fotografie scattate da Danilo di Siracusa.
Ricevo e pubblico questo comunicato della curve dell'Arezzo e della Cremonese:
«I gruppi organizzati della Curva Sud di Arezzo e quelli della Curva Sud di Cremona comunicano che domenica metteranno in scena una civile protesta di dissenso nei confronti della "tessera del tifoso".
Le due tifoserie, pur non essendo legate da nessun rapporto di amicizia, ritengono opportuno continuare a sensibilizzare tutti i cittadini e tifosi sull'iniquità di questo provvedimento.
Nei primi 11 minuti di partita, i tifosi delle curve resteranno seduti ed in silenzio (come qualcuno vorrebbe che diventassero gli stadi dal 2010 in poi…). Allo scoccare del dodicesimo minuto, il dodicesimo uomo in campo, cioè i tifosi si alzeranno e cominceranno ad intonare i soliti cori di incitamento verso le rispettive compagini, in un tripudio di bandiere e colori.
Questo è lo stadio che vogliamo e che cercheremo di difendere ad ogni costo, altrimenti passeremo le nostre domeniche a teatro.
Sicuri che questa breve, ma significativa, protesta scuoterà gli animi anche dei più scettici nei confronti degli ultras, precisiamo che andremo avanti nella nostra battaglia contro la "tessera del tifoso" e quindi la morte del calcio, concepito come sport popolare e momento di aggregazione sociale.»
Curva Sud "Lauro Minghelli" Arezzo
Curva Sud Cremona
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!
Cosenza:
Un articolo intervista interessante di Giovanni Tarantino (Secolo d'Italia, 26 settembre 2009):
"Un altro calcio è possibile. «Un altro calcio esiste già» e tiene fortemente in considerazione il tifoso, la cultura popolare del tifo e la sua funzione di conservazione della memoria storica delle società. Un calcio che è «cultura e storia innanzitutto» e in quanto tale è agli antipodi dei tentativi di «destrutturazione del tifo organizzato» – la citazione per quanto triste è testuale – attuata da qualche tempo da ministro dell’interno Roberto Maroni.
Guardare a questo modello di calcio, a detta di molti, è doveroso: ne vale della salvaguardia della genuinità dello stesso e della possibilità di continuarlo a considerare come uno sport. La pensa così anche Anthony Weatherill, un signore inglese sin dalla nascita addentro alle vicende calcistiche – è nipote di Sir Matt Busby, leggendario allenatore del Manchester United, squadra per la quale fa il tifo Weatherill – ideatore della «vera» Carta del Tifoso, uno strumento che, in prima istanza, tendeva ad anteporre la necessità di appartenenza dei supporters al proprio club e che teneva conto delle esigenze di che antepone la passione per il calcio a tutto il resto, successivamente storpiata e stravolta nell’accezione maroniana, che le ha fornito il nuovo appellativo di tessera e che ne vuole fare uno strumento di controllo, schedatura e in definitiva di repressione. Quella che oggi viene ostracizzata in tutte le curve, e non solo, unite al motto di «No alla tessera del tifoso».
Ma facciamo un passo indietro. «Quando alcuni anni fa cominciai ad osservare il fenomeno del tifo con occhi da imprenditore – afferma Weatherill –, alcune cose rimasero subito impresse nella mia mente. La prima era una grande passione che si manifestava nei modi più svariati, da parte di uomini di ogni età e di ogni ceto sociale. Tanto da far definire il calcio come la liturgia laica della domenica, con i suoi riti e le sue varie fedi. La seconda era il tifo: rispetto a quando seguivo il calcio da bambino stava andandosi sempre più trasformando in modo radicale. Erano entrati in maniera prepotente la televisione e il marketing a regolare la vita dei vari campionati di calcio. Il calcio diventava, in conseguenza a ciò, sempre più oggetto di consumo, almeno secondo chi lo gestiva. La terza era il progressivo scollamento, a causa della seconda trasformazione, da parte dei tifosi dalla vita della propria squadra . I calciatori non erano più idoli che incarnavano una storia e dei colori sociali, ma delle semplici star. Quasi fenomeni da concerto rock, più che atleti su cui lenire le  fatiche quotidiane e colorare i  sogni. Risultato? Gli stadi italiani, che quando io ero bambino erano quasi sempre pieni, andavano sempre più svuotandosi. Tutto diventava sempre più televisivo, più fenomeno  da stadio di piccole frange violente in cerca di una qualche identità perduta. Mi accorsi in modo definitivo, dopo qualche tempo, che mancava il racconto, mancava la storia».
Una considerazione condivisa da molti, nell’analisi del calcio moderno. Non mancano tuttavia gli esempi di chi prova a riportare all’attenzione certi aspetti valoriali del mondo del calcio: certi aspetti del mondo ultras che esortano a sostenere la maglia come icona della tradizione del proprio club. Si può pensare anche all’operato di Action Now-Play old style, l’associazione no profit che da tempo cerca di fare filtrare il concetto di Fair play – del quale è stato eretto a simbolo il Subbuteo – nel mondo delle istituzioni, malgrado le resistenze dei privati che investono nel calcio e che non comprendono l’importanza di un programma di educazione al Fair play. Educare e non reprimere: un concetto che ancora oggi chi detiene il potere del calcio non riesce ad afferrare. Del resto, è sotto gli occhi di tutti, la militarizzazione degli stadi italiani.
Ma il tentativo di Weatherill non si ferma di fronte alle difficoltà: «Ogni progetto, anche sul piano imprenditoriale deve avere alla base una buona idea commerciale, ha sì una buona dose di cinismo, ma deve avere anche un cuore filosofico da cui partire. E deve avere anche un minimo di codice etico che la regoli. Altrimenti l’imprenditore diventa solo un semplice capitano di una nave con la patente corsa: un pirata, insomma. I tifosi hanno cominciato a vedere alcuni imprenditori e dirigenti che si succedevano alla guida delle società di calcio: come dei pirati. E un giorno hanno scoperto che loro stessi, i tifosi, erano il bottino.   E da questa crisi di fiducia che parte l’idea della Carta del Tifoso. Da questo mondo che è cambiato così all’improvviso da far riporre nel cassetto le passioni più genuine. Il calcio televisivo è sempre più consumato, parlato, ma sempre più in deficit. Noi rappresentiamo una maggioranza silenziosa».
Così Mr Weatherill comincia a girare l’Italia in lungo e in largo, per ben quattro anni, parla con i tifosi, con gli ultras, e si accorge che anche le rivalità più profonde hanno delle origini storiche e culturali che si sono nel corso degli anni manifestate anche attraverso il calcio.
«In un contesto che è figlio dell’Italia dei guelfi e dei ghibellini – afferma ancora Weatherill – ho scoperto storie come quella della rivalità tra città come Cava e Salerno, che distano pochi chilometri ma che si sono sviluppate urbanisticamente entrambe con convergenze verso l’esterno per evitare il contatto, forte è la rivalità tra i due comuni». Ecco da dove provengono le rivalità calcistiche. Da qui l’idea di base: «La Carta del Tifoso potrebbe essere il punto di partenza di ogni racconto. Ognuno aveva una storia da raccontare, un’esigenza da venire soddisfatta. Questi tifosi credono al progetto Carta del Tifoso, credono alla loro Carta del Tifoso. Non credono alle varie carte che alcune società di serie A hanno emanato in questi giorni. I tifosi non vogliono che la carta sia un banale biglietto elettronico per entrare allo stadio, o uno scontato biglietto del tram o per un museo che magari non hanno alcun interesse a visitare. Tutto questo, ai loro occhi, sa solo di controllo delle loro mosse, più che di una concreta possibilità di veicolare la passione per i loro colori.  I tifosi che hanno creduto al  progetto della Carta sono la maggioranza, e non meritano di essere ancora una volta presi in giro da chi ha solo pensato di rubare un’idea, per applicarla poi male.  Se c’è una cosa che ci sta insegnando quest’ultima grave crisi economica è che l’etica deve tornare ad avere un posto di primo piano in tutti i progetti imprenditoriali. La  Carta del Tifoso  non può essere a disposizione di  ambizioni ambigue . La Carta del Tifoso, qualsiasi Carta del Tifoso, non può essere fatta senza una collaborazione e una presenza attiva dei tifosi. Sarebbe un controsenso».
2009/10 Benevento/Varese
Da Firenze: "rilancio con la cerimonia in pompa magna con tanto di titolo "abbiamo tolto le recinzioni"
 quando invece han tolto solo la rete SOPRA i plexiglass..che restano al loro posto, sporchi come non mai, e che impediscono la visuale alle prime file (se stessero sedute come LORO vogliono...) ecco qua

per altre foto:
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/calcio/stadio-firenze/1.html
Nooooo! Che è, uno scherzo?
Anche io ho fatto una torta senza cioccolata, eccola qua:

Come sarebbe a dire "ma questa è una torta al cioccolato" ???? Che non lo vedete il fiorellino giallo?
Sempre su Fiorentina/Liverpool (chissà perché hanno chiesto il gemellaggio proprio al Liverpool, mah): "ciao lorè, ancora complimenti per il sito e naturalmente per la battaglia contro la carta del tifoso.ti scrivo per commentare la mail sulla patita fiorentina-liverpool dove dice che la polizia non si farà vedere più di tanto se non nel caso di necessità.bhè che dire,quanta civiltà nel signor tagliente,si è scordato però di dire che i tifosi inglesi di sicuro faranno i bravi non perchè la tatcher ha dato loro un colpo di bacchetta magica e gli hooligans sono diventti boyscout o perchè il questore di firenze gli darà la massima fiducia come fa il buon padre con il suo bravo pargolo e loro la ricambieranno andando a messa a santa maria novella ma bensì perchè ricorderanno quante botte hanno preso dalla polizia italiana in  almeno 20 anni di trasferte italiche.quindi basta per favore con la fandonia noi facciamo i bravi così voi vi comportate bene perchè è risaputo che prima di adottare provvedimenti così civili vi siete lasciati andare ad efferatezze se non maggiori ma almeno uguali a chi in molte occasioni può aver sbagliato".
Europei 2016, grazie per la risposta:
"Il Campionato europeo di calcio 2016, o Euro 2016, sarà la quindicesima edizione del massimo torneo continentale. Si terrà tra giugno e luglio del 2016. La canditura ospitante verrà scelta il 27 maggio 2010. Vi parteciperanno 24 squadre nazionali.
Saluti, P.
Ti lascio tutto il link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Campionato_europeo_di_calcio_2016". OK, quindi per l'inizio dell'anno nuovo bisogna avvisare l'UEFA della questione italiana.
Stadio: "Ciao Lorenzo. Leggendo anche altre mail che ti arrivano sullo stadio nuovo, sono pienamente d'accordo sul fatto che non dovrebbe essere chiamato Franco Sensi. Come hai detto tu e anche un altro ragazzo, io lo intitolerei o ad Agostino o a Dino Viola, ma io ho un piccolo grande sogno nel cassetto...che lo stadio della Roma possa essere intitolato ad Antonio De Falchi, per ricordare chi, per i propri colori, ha perso la vita. Un pò come hanno in mente di fare i laziali intitolando il loro stadio a Gabriele....che ne pensi? Un forte abbraccio...SENSI VATTENE! Max". Sarebbe la cosa più giusta e perciò irrealizzabile.
Fantastica disposizione per i biglietti di Roma/Napoli. Dal sito ufficiale della Roma:
"Per questa gara il Prefetto della Provincia di Roma, facendo seguito alla determinazione del CASMS del 24 settembre 2009, ha disposto i seguenti provvedimenti:
-       Chiusura del settore Ospiti;
-       Accesso allo stadio ai soli abbonati A.S. ROMA per l’attuale stagione calcistica, non destinatari di provvedimenti di cui all’art. 6 della L. 13.12.1989 n. 401 come successivamente integrata;
-       Possibilità, da parte delle persone di cui al punto precedente, di acquisto di n. 2 tagliandi solo per i residenti nella provincia di Roma, previa presentazione di una fotocopia del documento di identità;
-       Vendita dei tagliandi, esclusivamente presso le ricevitorie LIS Lottomatica della sola provincia di Roma   secondo le procedure sopra indicate;
-       Incedibilità dei titoli;
-       Chiusura delle vendite dei tagliandi alle ore 19.00 del giorno precedente la gara.
Gli abbonati A.S. Roma per l’attuale stagione calcistica potranno acquistare i tagliandi con le limitazioni sopra indicate presentando obbligatoriamente all’operatore il proprio abbonamento, il proprio, valido documento di identità e una fotocopia dello stesso e il valido documento d’identità per ogni intestatario di ciascun titolo richiesto".
Benedetto Nostro Signore, questi pensano che un soggetto diffidato che ha l'abbonamento vada allo stadio? E, soprattutto, lo deve ricordare il Prefetto?
Ogni giorno sono sempre più stupito.


28 settembre 2009: e-mail molto interessanti:
RAZZISMO
Ciao Lorenzo,
visto che ne hai accennato nei tuoi ultimi aggiornamenti, credo che bisogna mettere le cose in chiaro e far capire che sta storia del razzismo è una balla della quale non frega niente a nessuno. La settimana scorsa ci sarebbero stati (non ho guardato niente, quindi per coerenza uso il condizionale) i cori razzisti a Cagliari contro Eto'o. Solita indignazione, solite dichiarazioni "la partita andava fermata, le direttive Uefa, l'arbitro si deve assumere..." e così via. Solo che sul Messaggero la FIGC ha dichiarato che "in caso di razzismo, stop solo su ordine delle autorità di sicurezza". Ovvio, nessuno vuole prendersi la responsabilità di fermare il business domenicale per il razzismo, e ci si fermerebbe (condizionale ancora d'obbligo...) solo su ordine della polizia o qualcosa di simile, cioè invocando l'ordine pubblico, per il quale nessuno può dire nulla, e si gioca allo scaricabarile. Aridaje con le fregature... Come volevasi dimostrare, sono tutte balle, a nessuno frega niente del razzismo. Ma d'altronde, in Italia è tutto regolare: si vuole far credere che è immorale e disonesto discriminare una persona attraverso il colore della sua pelle, ma se io, che sono campano, vado a Treviso o a Verona, e mi becco del terrone bastardo, del sottosviluppato, e le invocazioni ad altre eruzioni del Vesuvio o dell'Etna, beh allora lì è tutto regolare. Non c'è proprio di che sorprendersi, anche perché bisogna riconoscere che c'è un noto partito politico che fa dell'istigazione a queste cose e dell'antimeridionalismo la sua bandiera, anzi si fonda proprio su questo risentimento della gente. In più, porta un botto di voti. Innanzitutto dovrebbero esporre la loro concezione di razzismo. La gente non riesce a capire da sé che se io do del negro a Balotelli, non è perché ce l'ho con i neri, ma è una provocazione come le fa lui, e a partita finita il libro si chiude, e sarebbe cosa identica per il terrone bastardo del trevigiano: ogni volta farne un caso socio-politico fa calar le palle anche perché oramai ha perso credibilità, viste le norme della FIGC. In definitiva penso che se il razzismo serva per criminalizzare i tifosi e dipingere gli stadi come zone di terrore, lì se ne usa e abusa, ma se bisogna veramente fare un gesto forte e dimostrare che è una cosa seria beh quello no perché si ferma il circuito di soldi, e se bisogna dire alla Padania di finirla col loro antimeridionalismo ancora meno perché un botto di voti verrebbero cestinati. Evidente corto circuito.
Poi sulle domande dei giornalisti e il giornalismo in genere, lasciamo perdere; preferiscono farsi cagare in faccia da Bourinho senza metterselo contro dandogli pane al pane, per non perdere vendite o ascolti. Ma cazzo, siamo in Italia, calcisticamente possiamo romperli tutti, e ci facciamo mettere i piedi in faccia da questo qua, anche perché ci sarebbero palate di opportunità per zittirlo. Io non ce l'ho con lui che approfitta della situazione e della sudditanza, ma con loro che ci fanno credere che ci troviamo di fronte ad un fenomeno. Capisco che bisogna vendere e il 70% degli italiani tifa per gli strisciati, ma farne addirittura un caso sociologico gonfia le palle, anche perché se le stesse identiche cose le dicesse, chessò, Mazzarri, allora il trattamento sarebbe certamente ben diverso. Penso che anche i giornali e le trasmissioni nazionali potrebbero fare da traino verso quella cultura sportiva che tanto invocano, iniziando con l'evitare di alimentare le solite polemiche del cazzo, e parlare per esempio in modo serio della ripartizione dei diritti TV. È un corto-circuito identico al come viene trattato ed esposto il razzismo. In conclusione, mi sembra evidente che certe cose vanno tenute nascoste, altre vanno diffuse e a tutti va bene così, sia a chi diffonde "l'informazione", sia a quelli che si informano in questo modo che sono evidentemente soddisfatti. Da parte mia, oramai, non vedono più né una lira né una visita sui loro siti da perlomeno 6 mesi, quando ho preso definitivamente coscienza che il giornalismo sportivo italiano è irreversibilmente da fogna e mi sono ritenuto palesemente e definitivamente insoddisfatto.
Saluti, Vincenzo
I simboli probiti dalla UEFA: in Italia sono ormai diversi anni che non vengono esposti ma i giornalisti non se ne sono ancora accorti.
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TESSERA DEL TIFOSO E MARONI
Dopo le dichiarazioni (penso di stamattina) di Maroni è chiaro che più si va avanti e maggiormente diminuiscono le certezze. Non era complicato, bastava leggersi il progetto di legge e che qualche esperto gli spiegasse l'ABC del problema con tutte le giuste contraddizioni per capire  che non poteva che andare così.
Basterebbe ricordare a Maroni che fa parte di un governo che ha come partito di maggioranza il PDL (popolo dlele libertà), quali libertà rappresenti un partito che si taccia tale con queste leggi CENSORIE non si sa. La legge semmai dimostra il contrario, Popolo del divieto. E' inutile ridire che in Italia non solo per il calcio ma per tutti i problemi INGIGANTITI dall'opinione pubblica è sbagliato approcciarsi con divieti assurdi, anticostituzionali e che non portano a nulla.
E' il concetto di fondo che è sbagliato, non si possono chiudere le strade per evitare gli incidenti  e così via, innumerevoli sono gli esempi che in questo spazio abbiamo sempre fatto ed hai fatto da anni. La protesta ed anche qualche politico che ha giustamente peronato la causa a qualcosa hanno portato, forse si lascerà la tessera o carta del tifoso solo per  settori ospiti anche nei prossimi anni. Sarà carino vedere quel che succederà quando per esempio negli anni futuri 30 romanisti muniti di tessera del tifoso andranno a Catania, o viceversa 30 catanesi faranno visita a Roma. Di questi esempi ne potremmo fare a centinaia, basta scorrere le cronache degli ultimi 20 anni e conoscere le criticità tra tifoserie.
Questi pseudo politici non sanno o fanno finta di non sapere che dentro gli stadi Italiani negli ultimi 10 anni NON SUCCEDE ASSOLUTAMENTE NULLA, anzi una curva o un settore ospiti sono molto più sicuri di una tribuna monte mario, e chi va nelle rispettive monte mario in trasferta in tutti gli stadi d'Italia lo può tranquillamente confermare. A loro serve esclusivamente fare la legge che ritengono gli porti popolarità e voti, spesso PROVVEDIMENTI POPULISTICI DESTINATI A FALLIRE tanto quelli che vanno in trasferta e conoscono i fatti su 52 milioni di abitanti quanti sono? Se arriviamo al 2% è grasso che cola. Se oggi prendete 1.000.000 d'Italiani ed intervistandoli gli si chiede  cosa pensano del provvedimento spiegandolo sommariamente come stanno facendo da anni,  il risultato sarà che il 98% degli intervistati è d'accordo con il provvedimento. Dovrebbe essere un segnale importante il coro dei distinti contro la curva in Roma Fiorentina, anche chi in qualche maniera conosce il fenomeno e partecipa all'avvenimento calcio da un settore popolare oramai e' circuito.
Una delle più grandi fandonie è che questa legge serve per avvicinare le famiglie allo stadio oltre naturalmente ad eliminare o far diminuire gli incidenti da stadio. Negli stadi attualmente (quasi deserti) principalmente ci vanno solo i malati come noi, calcisticamente parlando,  visto che le famiglie non hanno ne soldi ne voglia di farsi prendere per il culo ed andare in stadi fatiscenti a seguire uno sport truccato.
Pensa che situazione carina si presenterà quando 150 romanisti muniti di tessera o carta del tifoso, in partica quelli di Siena meno la metà che immagino non se la senta, vanno a Napoli. Sarà da divertirsi nel vedere i media come copriranno le guerre che domenicalmente ritorneranno VISTO CHE CI HANNO SPIEGATO LA FAVOLETTA CHE CON LA TESSERA DEL TIFOSO per i suoi possessori tutte le trasferte sono aperte. Voglio vedere poi a fine prossima stagione quando Maroni snocciolerà i dati sui feriti tra le forze dell'ordine,  destinati a crescere inevitabilmente, come commenterà. Probabilmente farà come in modo preciso e puntuale facevano negli anni passati, TARACCONDA I DATI e sputtanati dalle tue piccole ricerche che donavi a tutti noi pubblicandole in questo splendido spazio. E' chiaro che per chi conosce le dinamiche da stadio che spesso tutto va liscio perchè all'arrivo di una determinata tifoseria l'altra non ha certo voglia ed intenzione di attaccarla pena una sonora scoppola, ma la tessera del tifoso potrà fare miracoli ........  resuscitando i morti. Bravo Maroni!!
P.S. Mi sono dimenticato di dirti che purtroppo Maroni ed i politicanti di oggi sono frutto della superficialità del cittadino Italiano dei ns tempi, che è vero  viene preso in giro quotidianamente da una stampa composta da pupazzi e non da giornalisti (naturalmente non tutti ma la maggioranza purtroppo) e per capire meglio una news è obbligato ad informarsi da solo, di certo possiamo dire che chi ha voglia di conoscere come stanno realmente le cose, su molti argomenti, compreso "Tessera del Tifoso"  QUESTO E' POSSIBILE.
La politica decisa dai sondaggi come lo share comanda le TV,  ha creato quest'incredibile modo di governare (oramai attuato dal suo ideatore numero uno - Berlusconi, ma anche da tutti gli altri). Il cittadino Italiano (superficiale e disinformato) è felice di provvedimenti del genere. Questo è il grande problema. In paesi diversi dal ns la chiara privazione della libertà SAREBBE COMBATTUTA IN MANIERA DIVERSA dalla massa PER UNA SEMPLICE QUESTIONE DI PRINCIPIO e non solo da chi è dentro il fenomeno calcio come succede in Italia.

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ABETE E GLI EUROPEI DEL 2016
Ciao lorenzo,
ho appena finito di sentire l'intervista fatta ad abete da skysport24.Gli argomenti trattati,oltre alla nazionale,son stati la candidatura dell'italia agli europei del 2016 e la tessera del tifoso. Per quanto riguarda la candidatura agli europei gl'è stato detto che la UEFA nei suoi parametri non vuole le barriere tra un settore e l'altro dello stadio e tra spalti e campo,eliminazione del biglietto nominativo e la copertura di tutti i settori degli stadi.
La sua risposta noi siamo l'unico paese dove gli stadi hanno barriere e non sono di proprietà delle società di calcio, a parte la juventus. Che il biglietto nominativo ce l'abbiamo solo noi e nessun altro paese europeo. In più,riferendosi all'assegnazione persa per quelli del 2012,ha detto che il nostro piano organizzativo era migliore di quello dell'Ucraina-Polonia, ma siccome eravamo sotto commissariamento per Calciopoli abbiamo perso.
Onestamente non so a che gioco stanno giocando,ma a mio parere queste non sono risposte di un presidente di federazione,anzi non sono proprio risposte!
Per quanto riguarda la tessera del tifoso, anche qui ha dato una NON-RISPOSTA dicendo che siamo l'unico paese europeo ad averla e che se non fossero successi tutti gli episodi negl'anni passati non sarebbero arrivati ad attuare biglietto nominativo e tessera del tifoso. In più ha specificato che non è una restrizione per i tifosi la tessera ma bensì un privilegio e vantaggio.Quindi anche lui ha scaricato tutta la colpa su quella parte della tifoseria che pioggia,vento,neve,km,costi alle stelle,lavoro etc. continua a riempire le curve e a seguire la propria squadra in ogni dove. Saluti,P.
Ma, soprattutto, ha dato risposte che contraddicono il diktat dell'UEFA.
Qualcuno mi può far sapere quando la UEFA deciderà di assegnare gli Europei del 2016?
Ho intenzione di preparare un libro bianco - da inviare ovviamente alla stessa UEFA - che spieghi cosa sta accadendo in Italia e che quindi non è opportuno che gli vengano assegnati gli Europei del 2016.
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NOME DELLO STADIO:
ciao Lorenzo, volevo esprimere un pensiero sulla questione stadio, più specificatamente sul nome che avrà. ormai sembra tutto pronto per la presentazione di questo progetto, ancora c'è da chiarire chi lo finanzierà e sopratutto a chi apparterrà l'impianto, se alla AS Roma, alla famiglia sensi oppure a qualche sponsor che si incaricherà di costruirlo. con tutti sti punti oscuri, sembrà però che l'unica certezza riguardi il nome, ovvero stadio franco sensi. premetto che non so d'accordo e ora te spiego i motivi: inanzitutto la signora rosella ha fatto questa scelta, senza dare una piccola voce ai propri tifosi (in questi ultimi tempi da tifoso mi sento proprio l'ultima ruota del carro)!!!! per come la penso io lo stadio della AS Roma deve avere un nome inerente o alla città o ancora meglio alla squadra, quindi sono contrario agli stadi personalizzati. ma se proprio fossi obbligato a scegliere una persona per intitolare lo stadio non prenderei di certo in considerazione un presidente, forse un giocatore. nel nostro caso un Di Bartolomei!!!! francamente il presidente sensi l'ho contestato per anni, l'ho criticato e non me vergogno a dillo l'ho anche insultato e ho sempre sperato, finchè era in vita, che lasciasse la Roma. è vero che grazie a lui ancora sto a gode per uno scudetto de otto anni fa, però da qui a intitolargli uno stadio me sembra troppo. è come se lo dovessimo intitolare a un giocatore e scegliessimo del vecchio perchè co la lazie segnava sempre, non c'ha significato. a rigurado io ancora non ho sentito lamentele, dimme te se so l'unico matto che la pensa così. ti saluto e grazie dello spazio. PER SEMPRE ROSELLA VATTENE!!!
Non sei affatto matto, almeno per me. Spero vivamente che lo stadio non sia titolato a Franco Sensi, per le stesse ragioni che hai detto tu.
Non credo che Sensi sia stato il presidente migliore, almeno non quanto qualcun altro del passato.
Anche io, personalmente, lo dedicherei ad Agostino Di Bartolomei, o lo chiamarei Stadio della Lupa o qualcosa del genere.
Se proprio deve essere intitolato a un presidente, che sia intitolato a Dino Viola, visto che ha vinto uno scudetto e 5 coppe Italia in dodici anni mentre Franco Sensi, in quindici anni, ha vinto uno scudetto, due coppe italia e due supercoppa italiane.
Se poi i soldi ce li mette solo Rosella, può fare quel che crede.
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CATANIA
Ciao Lorenzo, ovviamente non ero a Catania grazie al divieto, ma mi preme fare alcune considerazioni:
possibile che gli stadi di Catania/Siena/Parma/Livorno/Reggio Calabria/Palermo, siano a norma di legge? E’ possibile che per noi (parlo in generale di chi segue la propria squadra) oltre alla beffa di non poter andare in trasferta ci venga appioppato quelle rare volte che l’osservatorio ritenga sia il caso,  un prezzo per il settore ospiti da “Bernabeu” per uno stadio da 3a categoria? Perche’ la Sig.ra Sensi invece di organizzare le gite a Siena non si batte per questo tipo di situazioni, visto che e’ anche vicepresidente di lega (carica a mio avviso data ad HOC - sono assolutamente d'accordo - per tenere buoni e servili i rapporti con le grandi del nord..)??
Ambiente Catania: e’ possibile che ogni volta che si va in Sicilia sponda Etnea dobbiamo sentire poi che ci sono state pressioni fatte da persone estranee alla squadra contro i nostri giocatori? E’ Possibile che la Dottoressa Sensi non faccia nulla per impedire che steward e tifosi a bordo campo, siano liberi di aggredire i nostri calciatori o giornalisti e impiegati della Roma e farla franca, senza avere ammende o multe il giorno dopo?? Se non ricordo male, per una monetina lanciata dalla “nostra” tribuna M. Mario, abbiamo passato anni con pesanti sanzioni e multe sulle spalle.. .
Tifosi Ospiti:  questa e’ un’altra delle cose che non capisco (anzi che non concepisco..).. a Roma abbiamo “ospitato” Juventini e Viola e puntualmente ospitiamo tifoserie ostili.. come mai questo divieto e’ valido solo per noi??.. gli Interisti invadono Parma (trasferta vietata lo scorso anno) e si scontrano contro Polizia e tifosi di casa e nessuno da risalto alla notizia, anzi da + parti si e’ gettata acqua sul fuoco.. I Gobbi lanciano bombe carta a ripetizione in Nord e nessuno fa nulla o peggio nessuno dice nulla.. ma quando ci sara’ giustizia vera nel nostro paese???
 Squadra: ancora una volta hanno dimostrato (TUTTI) di non meritare la nostra amata maglia. Hanno dato per scontato che il Catania fosse in crisi peggiore della nostra, ma cosi non e’ stato. La tanto sbandierata “mentalità” aggressiva osteggiata dopo la Fiorentina si e’ rivelata vana e priva di fondamenta visto che i nostri “stagionali” (oramai li definisco cosi i nostri giocatori), non hanno neanche le palle (e qui salvo Burdisso, voto 10 per la cattiveria) di litigare in campo e difendersi uno con l’altro.. . Scusami dello sfogo ma dopo tanti anni di stadio e trasferte, questo anno sembra essere uno dei piu’ bui e non vedo luce.. . Ciao. Mauro.
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FIORENTINA/LIVERPOOL
Il questore Francesco Tagliente al Corriere Fiorentino: “Dico ai tifosi inglesi che noi gli stendiamo il tappeto rosso e che avranno quindi il dovere morale di rispettare la città. Avremo un rapporto diretto: abbiamo messo a disposizione dei tifosi una mail e un numero di telefono per raccogliere le loro segnalazioni. Il divieto di vendita per asporto e somministrazione in centro e a Campo di Marte? In passato c’è stato il divieto assoluto. Ma gli inglesi in queste occasioni amano bere. C’era il rischio che arrivassero già ubriachi, o con i pullman carichi di alcol, allora ho proposto al prefetto di consentire la somministrazione 'assistita' degli alcolici. I tifosi del Liverpool potranno bere in trattoria o al ristorante, dove c’è una situazione più controllata, anche grazie agli esercenti. È una scommessa. Gli inglesi non sono abituati ad esibire il documento o ad avere il biglietto nominale(ah davvero, pensavo che in Italia avessimo seguito il modello inglese!) e allora abbiamo aumentato i varchi per il prefiltraggio. Esordio europeo del settore ospiti senza barriere? Non vogliamo che venga lanciato nulla in campo o che ci siano invasioni (che a Firenze, come in tutta Italia, mancano dai tempi di Cavallo Pazzo più o meno...). Non militarizzeremo la zona dello stadio, di divise ne vedranno poche, ma se dovessero presentarsi situazioni che richiedono il nostro intervento la nostra tolleranza sarà inesistente”.


27 settembre 2009: oltre all'esaltante Catania/Roma, qualche e-mail, qualche articolo e qualche riflessione sui temi "caldi" del momento.
Iniziamo con dua articoli di Maurizio Galdi della Gazzetta dello Sport, in ordine cronologico:
La tessera del tifoso in Parlamento
Domani l' audizione di Maroni. Nell' ultima stagione 229 gare giocate senza pubblico
Meno incidenti ma siamo il Paese più a rischio
La Tessera del Tifoso approda in Parlamento. Domani il ministro dell' Interno Roberto Maroni sarà ascoltato alla Commissione Affari costituzionali del Senato. Deve illustrare i motivi che hanno spinto a renderla obbligatoria dal 1° gennaio 2010. Infatti incidenti, feriti, denunce hanno avuto un calo notevole nell' ultima stagione, ma ci sono state anche 229 partite giocate senza tifosi ospiti.
Nella stagione 2008-09 gli incontri con feriti sono passati dai 209 della stagione 2004-05 (picco storico) a 74; i feriti da 265 a 77 nelle stesse stagioni; i Daspo attivi fino a oggi sono 4.077. Insomma il ministero dell' Interno avrebbe di che essere soddisfatto del suo lavoro (poteva anche avere come risultato zero, se solo avesse vietato tutte le partite agli ospiti, vecchio sogno di Berlusconi risalente al 1995). Sono anche diminuiti gli agenti impiegati e quelli feriti.
Allora perché volere a tutti i costi la Tessera del tifoso? (per soldi, è ovvio! Qualcuno può farmi sapere gentilmente Banca Intesa a chi fa riferimento?)
La situazione Italia In questa pagina sono riassunte le situazioni dei quattro Paesi europei dove il calcio è importante come in Italia: lì, la violenza è stata quasi del tutto debellata. La situazione più difficile era quella inglese, ma il Regno Unito ha trovato le ricette giuste e il fenomeno è stato di fatto estirpato (non direi, e chi segue questo sito lo sa bene... lì si fa come per la guerra in Afghanistan: gli incidenti non vengono troppo enfatizzati - West Ham/Millwall a parte - come i morti in guerra, che sono superiori di dieci volte alle perdite italiane).
Da noi le cose, anche se migliorate sono ancora allarmanti: le diciassette bombe carta esplose domenica all' Olimpico di Roma, i cori razzisti di Cagliari, gli incidenti per Frosinone-Reggina (per citare le ultime) mostrano ancora una visione dello sport poco «civile».
Certo se la Tessera del Tifoso viene vissuta solo come una limitazione e uno strumento di controllo, l' Italia - nel confronto con le altre realtà europee - potrebbe sembrare troppo severa nei controlli (sembrare? Siamo l'unico paese in cui vengono vietate le trasferte, l'unico paese che ha i biglietti nominativi, l'unico paese che non prevede la vendita di biglietti allo stadio, l'unico paese che introduce una discriminante geografica per l'acquisto dei biglietti... debbo continuare? E dove stanno i giornalisti che si lamentano delle violazioni della Costituzione in altri settori della vita civile? Dove stanno?). Ma se analizziamo i vari esempi scopriamo che tutti i principali club europei hanno le loro «fan zone»: (già, ma senza nulla osta della Questura!) sui siti ci si registra, si riceve in cambio una tessera con foto, un kit del perfetto tifoso, agevolazioni.
Le due squadre finaliste dell' ultima Champions League hanno dei «soci» fidati che le seguono dovunque: Barcellona e Manchester hanno fornito al Viminale l' elenco completo dei tifosi al seguito a Roma per la finale.
* * * NO AL RAZZISMO Ecco i simboli da abolire allo stadio Simboli proibiti. La Uefa ha inviato alle Federazioni una guida con la simbologia razzista e xenofoba da abolire da qualsiasi stadio. In pratica l' arbitro, se dovesse vedere esposto uno di questi simboli, potrà sospendere e concludere la partita (ma non lo farà, per motivi economici, di cui sono schiavi. Sarei poi curioso di vedere la lista. La bandiera della Padania del ministro Maroni è da considerarsi xenofoba? Queste sono le domande da fare, cari giornalisti che vi lamentate della mancanza della libertà di stampa! Fanno bene a togliervela, tanto - tranne pochi - ve la siete già autolimitata!). Saranno poi i club a pagare per atti di questo tipo. Una battaglia che da oltre un anno è stata intrapresa anche dalla Fifa.
* * * L' Europa sta meglio La sicurezza ai club
INGHILTERRA
Controlli rigidi per le trasferte (GIANCARLO GALAVOTTI LONDRA)
In guerra con gli hooligan dalla strage di Bruxelles 1985, l' Inghilterra resta il modello per il calcio sicuro. Ma tra le tante leggi e misure protettive la tessera d' identità del tifoso non c' è. Anzi, nel Regno Unito non c' è neppure la carta d' identità per i cittadini. Alcune società di calcio operano forme di tesseramento dei tifosi a scopo commerciale (offerte marketing, biglietti, ecc.), comunque facoltative. I biglietti della Premier League non sono nominativi, ma il monitoraggio della folla negli stadi consente l' identificazione dei violenti in tempi brevi. I biglietti sono venduti direttamente dalla società e dalle agenzie autorizzate. I grandi club di Premier hanno una quota abbonati anche del 75% della capienza, quindi i tagliandi restanti vanno esauriti presto, con priorità per i tifosi tesserati. Per le trasferte la Premier limita la disponibilità per i tifosi ospiti al 4-5% del totale (a esempio: 3 mila su 60 mila posti all' Arsenal), in un settore specifico dello stadio. Chi prende biglietti in un settore diverso viene ricollocato o espulso dagli steward se crea problemi. Sono circa 3 mila gli hooligan interdetti dall' ingresso negli stadi, per un numero variabile di anni. E per i violenti c' è anche il divieto di espatrio per le partite all' estero (come vediamo, quindi, tutto il contrario dell'Italia di Maroni).
SPAGNA
Cancellati i gruppi ultrà Ora stadi sotto controllo (FILIPPO MARIA RICCI MADRID)
In Spagna la questione della sicurezza negli stadi è sotto controllo, fatti salvi episodi isolati che vengono puniti con qualcosa di simile al Daspo. Gli ultrà sono un' entità numericamente ridottissima e in via d' estinzione (in realtà in Spagna non c'è mai stato un grande movimento ultras), i tifosi in trasferta vanno poco (infatti in Spagna non sono mai andati in trasferta come in Italia), salvo casi particolari come i derby e le partite del Real a Pamplona e Bilbao. Se al Bernabeu gli Ultras Sur hanno ancora a disposizione un piccolo settore, Laporta ha sbattuto fuori i Boixos Nois dal Camp Nou tanto da essere minacciato insieme alla sua famiglia. Ovvio, dunque, che non ci siano tessere del tifoso né biglietti nominativi: uno è libero di andare allo stadio, sempre che riesca a trovare i biglietti che restano in vendita anche il giorno della gara. Le tessere da socio di Barcellona e Real permettono, invece, di votare nelle elezioni presidenziali e garantiscono prelazioni sulla vendita dei biglietti delle coppe e sul resto delle attività sociali. Ma non sono correlate alla vendita dei ticket della Liga.
In conclusione, tutto il contrario dell'Italia.
GERMANIA
Tifosi scortati dagli steward MARCO DEGL' INNOCENTI MONACO
In Germania c' è solo un luogo dove è stata introdotta una specie di «tessera del tifoso». E' il caso dell' Amburgo che ha adottato il biglietto nominativo in via sperimentale quest' anno (e che c'entra la tessera del tifoso?). Non è un deterrente contro i tifosi violenti (già, chissà perché allora è stato spacciato per tale in Italia qualche anno fa, con tutti i gionalisti che dicevano "Sì sì, è contro i tifosi violenti!"), ma serve a evitare bagarinaggio o acquisizione di biglietti in modo non conforme via Internet.
I biglietti si possono acquistare facilmente tramite il contingente di quelli che vengono inviati alle società in trasferta dai club ospitanti oppure recarsi direttamente ai botteghini dello stadio in cui si svolge la partita e acquistarli, se ancora disponibili. Non ci sono, invece, limitazioni per i tifosi organizzati che vogliono seguire la propria squadra in trasferta: i viaggi (in bus o treno), vengono organizzati dagli stessi club, che fanno accompagnare i tifosi dai rispettivi «Fanbeauftragten» (ovvero, gli addetti ai tifosi), che conoscono perfettamente l' universo del tifo e i personaggi potenzialmente difficili. Collaborano coi club e la polizia anche in caso di identificazione per provvedimenti punitivi. Ma sono anche le società, sovrane nel disporre l' accesso allo stadio, a poter ingiungere il divieto di entrare ai tifosi ritenuti violenti. La pena è di un anno (da noi 5). Ovviamente, la polizia può chiedere alle società di emanare il provvedimento di proibizione di accesso agli stadi a carico di singoli tifosi.
In conclusione, tutto il contrario dell'Italia.
FRANCIA
Biglietti nominativi per le gare a rischio ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI
In Francia in genere i biglietti non sono nominativi, ma i club possono decidere diversamente a seconda delle partite. Per quelle a rischio possono essere introdotti biglietti nominativi. Nessuna restrizione per l' acquisto di biglietti che possono essere comprati da singoli tifosi in trasferta direttamente allo stadio. Per i gruppi di tifosi, è il club che garantisce la vendita. Agli ospiti spetta il 5% dei posti disponibili, fino a un massimo di duemila unità. Il club in trasferta deve assicurare il servizio d' ordine fin dentro lo stadio con uno steward ogni 50 tifosi e informare la società ospite del tipo di mezzi utilizzati per il viaggio. Per le partite più a rischio, le prefetture possono imporre altri limiti o annullare treni speciali affittati dai club. I tifosi violenti possono essere condannati al divieto di accesso negli stadi per tre mesi o a presentarsi in commissariato per la durata di una partita (da noi 5 anni).
In conclusione, tutto il contrario dell'Italia.
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Maroni e la tessera «Basta gruppi ultrà»
Nonostante i continui solleciti e le messe in mora, le società, tranne due, non hanno fatto granché confidando nei rinviiIl ministro dell' Interno spiega in Senato i dettagli dell' operazione: «Il via nel 2010 è già una proroga»
MAURIZIO GALDI (Gazzetta dello Sport)
ROMA La platea è privilegiata: la Commissione affari costituzionali del Senato. È qui che il ministro dell' Interno Roberto Maroni gioca la carta a sorpresa: «Sì è vero l' articolo 9 della legge Amato va cambiato, ma sono sicuro che le determinazioni che ha emanato l' Osservatorio, e che io ho avallato, cancellano ogni dubbio sulla legittimità della tessera del tifoso». Ed è vero. Gli avvocati che nelle scorse settimane erano stati chiamati dai tifosi per esaminare la direttiva, proprio su quell' articolo 9 avevano perplessità (direi che erano stati netti). «Non esistono condanne a vita», si infiamma Maroni (prima esisteva, prima che mettesse mano all'art. 9, peraltro ancora immutato).
Tre sono i punti che andavano chiariti e il ministro li richiama in aula alla Commissione: «Dalla concessione della tessera sono temporaneamente escluse le persone attualmente sottoposte a Daspo o ad altre misure come la sorveglianza speciale. Per reati da stadio o per episodi per i quali sia stato già dato il Daspo il periodo di 5 anni di divieto di concessione della tessera deve tenere conto di quello già scontato per il Daspo stesso (punto da chiarire); infine in caso di assoluzione o revisione totale o parziale del Daspo, i motivi ostativi sono considerati immediatamente decaduti».
Se le precisazioni sulle modalità di concessione della tessera possono sembrare un' apertura verso la tifoseria organizzata, Maroni vuole subito precisare: «Io ho fatto parte da giovane di una tifoseria organizzata di una nobile decaduta, il Varese, ma per me partecipare al gruppo era una momento di festa, di gioia, non un momento che serviva a organizzare una trattativa con la società per ottenere privilegi, biglietti gratis, eccetera. Da questo punto di vista dico che è giusto destrutturare questi gruppi che fanno pressioni sulle società e che hanno determinato negli anni passati azioni di violenza» (pago oro per una foto di Maroni ultras del Varese!).
E dopo i tifosi, le società. Maroni annuncia di voler andare dritto per la sua strada: dal 1° gennaio la tessera ci sarà anche se le società sollevano obiezioni. «Io ho già fatto una gentile concessione alle società, spostando il termine a gennaio. Voglio sottolineare che la tessera non è stata introdotta da me, ma da chi mi ha preceduto (cioè da Amato, che però non ha introdotto la tessera: ha solo detto che i biglietti dello stadio non potevano essere venduti a determinati soggetti, un divieto ancora più ampio) e nell' aprile del 2008 è stata fatta la prima presentazione alle società. Da allora, nonostante i continui solleciti, le messe in mora, esse non hanno fatto granché, tranne due, confidando nell' italica tendenza a rinviare la scadenza». Ma lancia anche un messaggio affinché la legge sugli stadi sia approvata in fretta: «Non posso chiedere alle società di garantire la sicurezza in impianti nei quali loro vanno un solo giorno a settimana e giusto per il tempo della partita». Il Casms Intanto il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive (Casms) ha previsto la chiusura del settore ospiti dell' Olimpico per Roma-Napoli del 4 ottobre e dello stadio di Verona per Chievo-Atalanta di domenica. Inoltre sono stati chiusi il settore ospiti di cinque partite della Lega Pro.
Sempre sulla "tessera del tifoso": notare che ora la chiamano "carta del tifoso" perché il nome "tessera del tifoso" è stato sottoposto a copyright da Anthony Wetherill (basta digitarne su gogle il nome per vedere di cosa si parla).
Comunque sia, è il caso di fare il punto della situazione.
La battaglia sull'art. 9 è stata la chiave di volta per far sì che l'opinione pubblica, sollecitata con una massiccia campagna informazione "dal basso", si accorgesse del problema.
E' ovvio che si sia iniziato dall'art. 9 perché la sua illegittimità è incontestabile e quindi nessuno avrebbe potuto dir qualcosa al riguardo.
Ora cche l'opinione pubblica si è finalmente resa conto della mostruosità della tessera del tifoso, saranno le tifoserie a dover decidere se proseguire la lotta contro la tessera del tifoso per tutti gli altri aspetti non criticabili giuridicamente ma da un punto di vista sociale, etico, umano.
A titolo esclusivamente personale, sono contro la tessera del tifoso a prescindere, e se il prossimo anno per abbonarmi dovrò sottoscrivere la tessera, beh, vorrà dire che dopo 30 anni non sarò più abbonato alla Roma e mi prenderò i singoli biglietti.
Quindi, chi la contesta anche dal punto di vista etico, ha un solo modo per continuare la battaglia e, probabilmente, vincerla:
NON FACENDOLA.
Solo il mancato introito economico - anzi, ancor di più, solo un consistente danno economico - potrà portare al fallimento della tessera in questione.
Del resto, qual'è il problema?
L'Osservatorio potrà solo continuare a vietare le partite a rischio, con la UEFA - che credo si informi della situazione italiana - che dopo aver tolto gli Europei del 2012 non vede l'ora di togliere all'Italia pure quelli del 2016.
Per le partite non a rischio il biglietto per il settore ospiti si può acquistare anche senza tessera, visto che nessuna legge prevede il contrario.
Il sacrificio sarà solo per le partite a rischio, per le quali non si potrà accedere al settore ospiti e per le quali dovranno continuare a tirar fuori limitazioni geografiche di cui forse l'UEFA non è a sufficiente conoscenza.
Visto che dal prossimo anno per fare l'abbonamento sarà necessario fare anche la tessera del tifoso, giocoforza gli abbonamenti diminuiranno e non aumenteranno. Magari non di molto, ma quelle mille persone di mentalità che preferiranno acquistare il biglietto, invece che sottostare a una specie di imposizione ci saranno pure.
Quindi il fallimento della tessera del tifoso è nelle mani dell'unico elemento che può attuarlo:
il tifoso.
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Qualche domanda che mi avete inviato: "una domanda ma quando maroni dice "'Chi e' stato colpito da Daspo ha comunque commesso un reato abbastanza grave, ma finito il tempo della diffida - ha spiegato - potra' avere la tessera. " non dice una fandonia? Per aver commesso un reato, non ci vuole una condanna? Per il Daspo no......". Diciamo che è poco informato. Il 99,9% delle questure italiane diffidano sulla base di una denuncia o, sempre più spesso, anche SENZA che vi sia una denuncia e quindi SENZA che vi sia un reato. Anche questa innovazione è frutto della Legge Amato. Ne parlammo in passato.
Quindi, per rispondere alla tua domanda:
o Maroni non lo sa, ed allora è il caso che si informi;
o Maroni lo sa, e quindi ha detto una cosa un po' più che inesatta ai giornali (che si guardano bene dal porgli domande...!).
Ancora: "ciao lore'.. perdonami, ma qui ogni giorno sembra aggiungersi un piccolo tassello per il favoloso puzzle Maroni & co. che finalmente condurrà l'Italia in un'era senza problemi.. tagliando per sempre L'UNICO VERO PROBLEMA DEL PAESE.. NOI
Ore 18:21 raisport (rai2), Maroni intervistato ci dice che dal prossimo anno l'abbonamento verrà rilasciato SOLO ai possessori.. ops, agli iscritti alla black list.
Ciò significa che pur non facendo la discussa tessera a gennaio, saremmo comunque COSTRETTI a sottoscriverla nella prossima estate.. quindi non varrà più per il "Solo Settore Ospiti Dello Stadio Olimpico" bensì, PER OGNI SINGOLO RAGAZZO CHE PER FEDE, PER RISPARMIARE O PER MILLE ALTRI MOTIVI VORREBBE RINNOVARE QUELLA TESSERINA DI PLASTICA PER MOLTI DI INESTIMABILE VALORE..".
In realtà non saremo costretti.
Io, per esempio, l'abbonamento non me lo farò e mi comprerò il biglietto.
La "costrizione" - siamo in un Paese libero no? - è per le Società.
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Sul punto, Stefano: "Sottoscrivo quanto postato da te oggi. Penso quello di quest’anno sia l’ultimo abbonamento. Se questo e’ il calcio che vogliono, io non ne faccio piu’ parte".
 
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Frosinone/Torino:
"volantino distribuito in curva e protesta effettuata con bare in cartone contro la tessera del tifoso Da qui il volantino:"
FROSINONE DICE NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
Noi, una storia da raccontare.
Ci si dava appuntamento. Ci si incontrava.Si preparavano gli striscioni insieme, con il più bravo sempre pronto a trasformare in grafica ogni pensiero.
Si andava dalla pirotecnica. Si compravano i fumogeni.La domenica si andava allo stadio, sempre e solo la domenica. Si entrava insieme.
Gomito a gomito.Qualcuno usava il megafono, guidava cori d’amore per quella maglia giallo blu nel campo e la curva rispondeva. Forte. Compatta. Unita.
Un boato assordante capace allo stesso tempo di intimorire l’avversario in campo e guidare i Leoni alla vittoria!
Come non ricordare le coreografie con il Latina, i botta e risposta, gli striscioni goliardici capaci di caratterizzare un derby da serie A anche se pur sempre giocato in serie minori.Cancellate tutto. Fate pulizia. Niente fumogeni. Niente megafoni. Niente striscioni. Niente domeniche, ma martedì, venerdì, sabato e un biglietto da timbrare per entrare.
Gesto tanto simile e fin troppo usuale per chi ogni giorno passa le sue ore in fabbrica ed ogni settimana attende la sua febbre a 90.
Siamo andati avanti. Imperterriti, nonostante tutto.
Chi lancia i cori ha mani più grandi e voce più forte. Chi vuole cantare, canta ancora. Nessun silenzio, nessuna privazione.
Certo alcuni ci hanno lasciato, perché vedere morire un proprio fratello su un’autostrada ed essere additati comunque come criminali, non è proprio quel che ci si aspetta dalla Dea Giustizia.Ma ai signori che vedono nel tifoso il cancro del mondo, tutto questo non basta.
Oggi si parla di Articolo 9, di tessera del tifoso. Nemici certo, della passione del calcio, nemico ancor di più, il ragazzo della curva che non vuol sentire, il “distinto” che pensa “non mi interessa”, l’uomo in tribuna che resta indifferente.
Nemici non da combattere, ma da informare.Mi rivolgo a te “distinto” e te “uomo della tribuna”, che avrai pensato di sentirti esonerato dalla diffida e dalla tessera del tifoso, perché tanto, in fin dei conti, tu quelli che cantano e fanno cori nemmeno li conosci.
E tanto meglio se vengono diffidati.
Ma non è così. Da domani, da Gennaio precisamente, tu vedrai diffidato il tuo amico che va in curva perché ha dimenticato di rispettare il posto a lui assegnato, o semplicemente perché non ha voglia di star seduto ma preferisce stare in piedi.
E tu ragazzo della “curva”, anche tu. In fondo non sei mai stato diffidato. E quindi la cosa non ti riguarda. Perché è bene ricordare che se qualcuno ha ricevuto una diffida negli ultimi 5 anni lo stadio gli verrà vietato.
Immagina una curva silente, composta, seduta o vuota, senza chi lancia i cori e priva del gruppo sempre lì in mezzo, come un mediano di spinta, a
spingere il cuore al di là dell’ostacolo.Pensaci. E’ questo il calcio che ti piace?
Noi rivogliamo poter cantare, urlare, usare il megafono, il tamburo, essere puniti per gli errori che facciamo, ma non criminalizzati e ricercati come panacea di tutti i mali.
La Tessera del tifoso farà morire la passione, allontanerà la gente dallo stadio e alimenta il cervello del “menefreghista” a ragione per luoghi comuni.
Non vi illudete signori, anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti!
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Taranto:
"VORREI SEGNALARVI QUESTO LINK...TUTTA L'ITALIA DEVE CONSOCERE COSA STA ACCADENDO AGLI ULTRAS TARANTINI...UN SALUTO ULTRAS DA TARANTO VI RINGRAZIO SE LO GIRATE SUL VS. SITO, GRAZIE RAGAZZI http://www.tarantosupporters.com/index.asp?id=3900
 
 

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Maroniworld: le assurdità:
E-mail da Lanciano: "Gli abbonati potranno acquistare, presso le ricevitorie autorizzate e sino alle ore 19 del giorno precedente l'incontro, due tagliandi da destinare a persone residenti nella provincia.
Scusa Lore, io sono abbonato ma vivo a Lanciano in provincia di Chieti....... ho diritto ad acqistare 2 tagliandi??????
Ed i beneficiari dove devono risiedere????????
CREDO CHE FARO' UNA DOMANDA DI INTERPELLO DISAPPLICATIVO EQUIPARABILE A QUELLO PER LE SOCIETA' DI COMODO??????????............siamo veramente alle comiche".
Poi: "Ciao Lorenzo, Ti scrivo dalla Svizzera. Io e la mia ragazza voremmo venire a Roma. Il destino dice, che quel fine settimana c'è Roma - Napoli (snip). Ho letto le modalità di aquisto del biglietto. Per noi stranieri proprio non c'è possibilità di vedere la Magica? Tanti saluti e grazie per il tuo sito eccezionale. Raffael". Nel magico mondo incantato dell'O.N.M.S. e del CASASASASMMMAASSSS purtroppo l'opzione non è prevista. Solo i residenti a Roma possono avere il magico tagliando.

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Poi: "Le dichiarazioni del Ministro dell'Interno, Roberto Maroni: "Sono tutte fandonie. Non mi risulta che chi è colpito da Daspo non possa più
ottenere la tessera del tifoso. Chi è stato colpito da Daspo ha compiuto un reato abbastanza grave, ma una volta finito il tempo della diffida potrà avere
la tessera".  ...lorè, tu ci capisci qualcosa? sarebbe una buona notizia, un'ottima notizia, ma questi è bene facciano pace col cervello".
Io purtroppo capisco perfettamente! Già ho risposto nei vari aggiornamenti. Se fossero state fandonie non ci sarebbe alcun bisogno, come dice Maroni, di modificare l'art. 9. E comunque, se un tifoso ha un daspo, già non può andare allo stadio: quindi qual'è il problema? Mica può andare in trasferta o fare l'abbonamento!
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Continuate ad evidenziare le assurdità che capitano negli stadi!
Vedete che in Parlamento quaclosa si muove:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=431634
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"carissimo Lorenzo stavo leggendo i vari interventi su Roma - Fiorentina senza dilungarmi troppo, la cosa che risalta subito è l'imborghesimento dell' ultras gente che ricorda il Commando ma che del CUCS non sa nulla e va be fino a qui ci siamo abituati . Ma come si puo'  accettare che venga cantato il coro del film ULTRA' che noi contestammo molto e dico molto ,come si fa a cantare un coro di un film che ha provato a sputtanarci , e non e vero che tale pseudo film venne boicottato solo da qualche gruppo ma da tutti ,tu che hai la possibilità spiega il perchè non si debba cantare questo coro per favore
ti saluto ostinatamente TEPPA LIFE".
Quel film venne boicottato perché il regista diede una immagine della tifoseria romanista mostrandola come sguaiata oltre misura.
In tanti anni di curva non ho mai visto comportamenti come quelli iniziali tenuti da Claudio Amendola, che impersonava il protagonista.
Questa è la ragione per la quale, alla prima del film, venne anche svolto un volantinaggio. I motivi sono più che sufficienti, ma evidentemente la memoria è labile.
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Una riflessione ampia sul fenomeno ultras.
"Caro Lorenzo,
ti scrivo in merito alla discussione che si è generata in seguito alla partita Roma Fiorentina, ma cercherò di offrire una riflessione più generale sulla situazione presente del movimento ultras.
Premetto che non sono scandalizzato (ma nemmeno un po’) dal lancio di petardi né dalla strategia del “picchetto” messa in atto dai gruppi della Sud per garantire la riuscita della protesta.
Né ho molto da ridire sulla piena condanna della tessera del tifoso che te e molti altri avete argomentato in questi mesi.
Il fatto, però, che moltissimi tifosi della Roma si siano risentiti della conduzione politica della protesta deve, necessariamente, stimolare una riflessione più profonda.
Cosa sono gli Ultras oggi, e cosa sono stati negli ultimi anni? Non ho intenzione di attingere né dalla storiografia di parte, notoriamente retorica e agiografica, né da quella polemica e assoluta, spesso prerogativa del potere.
Tuttavia concorderai con me che il cosiddetto “movimento ultras”, lungi dall’essere un movimento coeso e unitario, può essere studiato e analizzato con sufficiente approssimazione solamente attraverso le azioni ad esso ascrivibili, i suoi messaggi più o meno espliciti, il suo rapporto con la società.
E non puoi disconoscere il fatto che questi messaggi e questo rapporto sono stati spesso enfatizzati e talvolta resi mitici dagli stessi ultras attraverso l’utilizzo massiccio della retorica: “le domeniche da leoni, gli striscioni rubati, il rispetto e l’onore, la gioventù della curva ecc” (assolutamnente sì. Solo che un tempo - quando non c'era internet - rimanevano nel sottobosco, con la rivoluzione comunicativa la sottocultura ultras è divenuta evidente a tutti).
Per rimanere agli ultimi anni, la retorica ultras ha promosso un messaggio molto chiaro ed esplicito, riassumibile nella nota proposizione: “No al calcio moderno”.
Ebbene, sono convinto che sia stato proprio questo slogan, ribadito un po’ tutte le domeniche in tutti gli stadi d’Italia, a togliere credibilità all’intero movimento.
Secondo me gli ultras hanno ottenuti la loro tanto agognata specificità e il loro ruolo preminente nella grande società del calcio proprio grazie all’avvento del calcio moderno. Siamo tutti concordi nel ritenere che la nuova era del calcio sia iniziata con l’ingresso sulla scena di Silvio Berlusconi e sappiamo bene che una delle prime iniziative da egli intraprese come presidente del Milan fu quella di “comprare” la curva a suon di quattrini e privilegi. Dopo di lui, molti (o tutti) hanno seguito l’esempio (in realtà non è così. Ciò è avvenuto in poche curve) . Il che non significa che tutti gli ultras d’Italia fossero “a libro paga” (espressione che oggi piace molto), né che l’intera cultura del movimento fosse subordinata alle logiche del potere e del denaro; tuttavia possiamo dire con certezza che quasi tutte le curve d’Italia intrattenevano rapporti di tipo economico con le società di calcio (no Davide, in realtà questo non è vero. Ciò è accaduto in un numero ristretto di casi, senz'altro significativi ma pur sempre ristretto)..
Mentre le famiglie e gli “occasionali” abbandonavano gli stadi, sostituendoli con la pay tv, rimanevano sugli spalti, in casa e in trasferta, quasi solo i fedelissimi, gli ultras , veri padroni delle curve e del tifo. Questa unicità non è stata una resistenza, e gli ultras non erano vittime, bensì beneficiari del grande cambiamento (non sono affatto d'accordo. Quando ero in curva non venni affatto beneficiato dal cambiamento, tanto che il nostro esordio fu con uno striscione "Colpevoli di voler tifare Roma" e una serie di seccature che neanche ti sto a dire, tra cui vi furono, sin da subito, offerte di pullman, biglietti ecc. ecc. alle quali venne risposto con un secco "grazie, non mi serve". La maggior parte degli ultras sono stati danneggiati dal cambiamento, visto che la libertà che avevano un tempo non esisteva più).
Trasferiamo tutte queste vicende sul campo di Roma, osservatorio privilegiato di tutto il processo.
Soffermiamoci sulla Lazio. Con l’avvento di Cragnotti, capitalista dall’occhio e lungo e dai metodi innovativi, ha avuto inizio sia una stagione di successi sportivi e grandi soddisfazioni per i laziali, sia una stagione di grande cuccagna per gli Irriducibili. Con Cragnotti, il gruppo degli Irriducibili non solo ha tratto una grande visibilità in concomitanza con i risultati sportivi della squadra (anche in Europa), ma ha cominciato a intrattenere rapporti che definirei osmotici con la società Lazio.
Addirittura a un certo punto Cragnotti ha appaltato il merchandising della sua società agli Irriducibili, divenuti ormai una azienda vera e propria, con un mercato e un bilancio da difendere.
Da un punto di vista meramente socioeconomico, possiamo dire che è stato l’apogeo, il culmine dell’esperienza del movimento ultras italiano? Si ricordino la curva piena, tutta vestita con il materiale ufficiale del gruppo e un rapporto bilaterale e paritario con la società calcistica d’appartenenza.
E non solo: anche i rapporti con la società civile e con i partiti politici erano floridi e produttivi (si ricordi il sostegno alla candidatura di Fini a sindaco di Roma) (come detto, ci sono state situazioni di questo tipo, ma dire che ciò è avvenuto per tutto il mondo ultras mi sembra non esatto. Il calcio moderno avvantaggia solo chi ha interessi economici. Sotto tutti i profili e finché non si pestano i piedi a chi sta troppo in alto).
So bene che la filosofia ultras più genuina rigetta e condanna vicende e atteggiamenti come questi, però quella storia era la storia di un’intera curva, ovvero di un intero movimento ultras (dispiegandosi questo sempre in autonomi contesti locali) che ha poi fatto scuola in tutta Italia (beh, non è così: la maggior parte delle curve italiane, al contrario, non ha seguito questa linea).
Ma ad un certo punto le cose sono cambiate radicalmente: Cragnotti si è rovinato e ha lasciato la Lazio in mano a dei curatori fallimentari e in generale è avvenuto un riflusso economico generale che ha costretto l’intero sistema a rivedere i suoi conti e i suoi rapporti con l’esterno.
Soprattutto, a Roma, è arrivato Claudio Lotito. Questi ha acquistato la Lazio spalleggiato dalla curva, e non è azzardato presumere che, durante le trattative di acquisizione, le avesse promesso dei futuri privilegi. Ai quali, come detto, gli Irriducibili, e soprattutto i loro leader, erano da tempo abituati.
Sarà stato per la sua gestione maniacale dei conti, o per le sue asperità caratteriali o ancora per una prodigiosa capacità di prevedere gli sviluppi del calcio, ma Claudio Lotito, una volta presidente della Lazio, ha immediatamente chiuso i rubinetti dell’approvvigionamento della curva. Subito. Inaspettatamente.
Lotito deve aver calcolato che nella sua gestione oculata (ripeto, fino alla mania) delle finanze aziendali non c’era spazio per gli ultras. Oggi, e a cominciare da allora, quasi tutti gli introiti di una società di calcio provengono dalla vendita dei diritti televisivi. Molto meno viene dalla vendita dei biglietti e da tutto l’indotto dell’ambiente stadio (soprattutto quando non è di proprietà).
Non ho ancora capito se questo significa che l’interesse di un presidente sia quello di svuotare gli stadi e inchiodare i tifosi alla tv (forse sì), ma sicuramente la nuova realtà penalizza e alleggerisce il peso contrattuale delle curve.
Totalmente spiazzati, gli Irriducibili hanno risposto con le più patetiche manifestazioni di isteria e aggressività che si ricordino nel movimento: minacce fisiche al presidente, mobilitazione totale della stampa locale e delle radio, addirittura una pseudo-cordata di imprenditori ungheresi capitanata da Giorgio Chinaglia.
Avevamo creduto tutti, dimmi se sbaglio, che una tale mobilitazione di un intero sistema di potere e d’opinione contro un uomo solo al comando avrebbe portato ad una facile e rapida vittoria.
Abbiamo atteso la caduta di Lotito, per mesi, anni, invano. Lotito, forte del suo carattere autoreferenziale e un po’ folle e soprattutto di una situazione economico-politica a lui favorevole, ha vinto; gli Irriducibili hanno perso. I loro capi sono finiti in galera.
Le radio locali hanno alzato bandiera bianca e, ancor più sorprendente, molta gente è tornata allo stadio, facilitata dalle agevolazioni della società (quello della Lazio è per una specie di caso a parte, dove il precedente Presidente era il primo a volere questo, non vi erano forme ricattatorie. Lo stesso Cragnotti mi disse che per lui il botteghino era l'1% del bilancio e quindi non è che aveva problemi a dare dei biglietti gratis).
A quel modello si sono ispirati in molti (su 300 tifoserie, di quali e quante curve parliamo?); certo, resistono ancora segni della tendenza opposta: Berlusconi si compra ancora, e con una certa regolarità, i suoi tifosi. Non è strano, per uno che non si sa rinnovare in nessun campo della vita. O Rosella Sensi, che tenta di comprarsi la curva con i  pullman privati (e la curva li ha rifiutati!). Lascio a voi il giudizio sul suo operato.
Mentre la presente situazione si delineava, le innumerevoli intemperanze degli ultras a livello nazionale proseguivano: hai ragione, non più (e forse molto meno) degli anni prima. Eppure in modo sufficiente, vista la nuova situazione, per far dire al mondo del calcio (società e associazioni di categoria) e al mondo della politica (in modo del tutto trasversale: le prime leggi della nuova ondata antiultras sono di Amato, se non sbaglio) che il movimento doveva sparire nella sua interezza e senza nessuno scrupolo. Sono spariti: striscioni, megafoni, aste delle bandiere, trasferte. Sono apparsi: tornelli, steward e tessera del tifoso, intesa come la soluzione finale del problema. Non si può dire che tutto questo non abbia avuto effetto: anzi, io credo abbia affossato quasi del tutto la forza le curve.
Significa che a questa ondata repressiva gli ultras non hanno saputo, o potuto, rispondere. Di certo era quasi impossibile: sono stati lasciati da soli.
Oggi la mobilitazione del movimento ultras contro la tessera del tifoso mi sembra il colpo di coda di una cultura ancora piena di fascino, che non si rassegna a morire, tenta di riformarsi, ma che in realtà è agonizzante.
Agonizzante e però anche perseverante vittima dei suoi errori: non è colpa di nessuno se la curva sud in questi anni ha prodotto leader del "calibro" di ****  e *****; in più l’altra sera il suggestivo effetto di una curva vuota è stata pagata col definitivo disamore di una consistente parte dei tifosi romanisti, anche non “occasionali”.
Se la vicenda ha generato tanto scontento significa che non è stata gestita bene dai suoi fautori; bene il picchetto, ma nessuno si è premurato di spiegarne i motivi e di includere le persone nella protesta?
Lorenzo, come puoi rivendicare dei diritti individuali in nome della Costituzione, della Democrazia e al contempo argomentare che in curva vale la legge del più forte e se non ti stanno bene le sue decisioni “te piji le pizze” (semplice: io prendo atto di una situazione che esiste da sempre, non dico che sia giusta. Del resto il rispetto della Costituzione lo si deve pretendere in primis da chi ci governa, perché loro rappresentano le istituzioni. Io, ad esempio, rappresento solo me stesso e quindi posso anche delinquere salvo poi pagarne le conseguenze. Il rappresentante istituzionale, invece, non può delinquere perché rappresenta lo Stato)?
Delle due l’una: o il movimento (per una volta coeso) si batte per i suoi diritti innestandosi in una lotta più generale per la democrazia e la difesa della Costituzione, per esempio sfruttando la mano tesa dei Radicali, oppure dispiega la sua forza in campo aperto contro i poteri forti.
Solo che per ottenere le specifiche concessioni da questi poteri, soprattutto se in deroga ad un impianto nazionale repressivo e antidemocratico, occorre avere un certo peso contrattuale che mi sembra il movimento non abbia.
Spero di essermi espresso chiaramente, aspetto la tua risposta. D.G.
Ti sei espresso benissimo. La scelta non sta al sottoscritto ma a chi ancora vive sul campo il movimento.
La democrazia e la Costituzione non la devono fare rispettare gli ultras, perché gli ultras altro non sono che cittadini uguali agli altri.
Che se sbagliano devono pagare come tutti i cittadini.
E, sinceramente, non credo sia opportuno innestarsi in una "lotta per la democrazia" con gli esempi istituzionali che abbiamo, sia da una parte sia dall'altra. Così come è inmutile e controproducente "dispiegare la forza in campo aperto": più utile, in modo autonomo, cercare di essere libero: se imponi la tessera non me la faccio.


25 settembre 2009: Ora che da un punto di vista legislativo le cose vanno un pochino meglio, più che mai
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
Tutto sommato le precisazioni che sono state fatte non sono una vittoria, ma semplicemente un atto dovuto che dimostra da quale parte stava la ragione:
si può considerare una vittoria ottenere il rispetto della Costituzione?
Quindi anche con queste modifiche la tessera in questione non è in sé e per sé né digeribile né accettabile.
Per come è stata illustrata la tessera in questione, il problema non è più solo l'art. 9.
Maroni ritiene la tessera del tifoso la chiave di volta per disgregare le realtà delle curve.
Questo è più che sufficiente per dire no a prescindere.
L'equazione è semplice:
MARONI: la tessera del tifoso farà scomparire le curve come è avvenuto per l'Emirates Stadium
TIFOSO DI CURVA: no alla tessera del tifoso.
Per finire, su questa fantomatica tessera per il tifoso e non del tifoso, le novità vengono dette pian piano.
Fino a l'altro ieri era stato detto che sarebbe servita per potere andare a vedere le partite a rischio.
Oggi viene invece detto che dalla prossima stagione si potrà fare l'abbonamento solo se si sottoscrive questa benedetta tessera (a pagamento).
Per me, quindi, questa è l'ultima stagione da abbonato all'A.S. Roma.
Se potrò, acquisterò il biglietto per le singole partite, se non potrò, mi adatterò volta per volta alla situazione che trovo.


24 settembre 2009 (sera) : attenzione.
Fermo restando che la tessera del tifoso non me la faccio comunque, alla fine l'Osservatorio ha riconosciuto che i tifosi avevano ragione.
Ieri, 23 settembre, "Tenuto conto dei quesiti pervenuti da alcune Questure della Repubblica all’Osservatorio, quale organo di consulenza tecnico – amministrativa del Ministro dell’Interno, circa la possibilità di valutare se, in relazione ad una interpretazione sistematica della normativa di settore,
sia possibile rendere più coerente l’applicazione degli artt. 8 e 9 della Legge 8 febbraio 2007 n.8, come convertito con la legge 4 aprile 2007 n.41", è stata varata la determinazione n. 33 che, finalmente, chiarisce che:
Interpretazione degli artt. 8 e 9 del dl 8 febbraio 2007 n.8,
come convertito con la legge 4 aprile 2007 n.41
Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive
Determinazione dell’Osservatorio nr. 33/2009 del 23 settembre 2009
I competenti uffici del Dipartimento, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, la Lega Nazionale Professionisti e la Lega Pro, ognuno per la parte di propria
competenza, sono invitati a dare la massima diffusione, a livello territoriale, dei seguenti criteri di applicazione dell’ art 8 (rectius: art. 9) del dl 8 febbraio 2007 n.8,
come convertito con la legge 4 aprile 2007 n.41, riferibile al programma tessera del tifoso:
-  sono temporaneamente escluse dal “programma” le persone attualmente sottoposte a DASPO ovvero ad una delle misure previste dalla legge 27/12/56 n.1423 (c.d. misure di prevenzione);
- nei casi in cui siano state riportate condanne, anche in primo grado, per reati c.d. da stadio - per episodi per i quali sia stata già comminata la misura del DASPO – il periodo di 5 anni di divieto di accesso al programma deve tenere conto di quello già scontato per il DASPO stesso;
- in caso di intervenuta assoluzione o revisione totale o parziale del provvedimento del DASPO, i motivi ostativi siano considerati immediatamente decaduti.
La presente sostituisce in parte quanto contenuto al riguardo nel secondo punto della determinazione nr. 27 del 17 agosto 2009
http://www.osservatoriosport.interno.it/allegati/determinazioni/2009/osservatorio_33.pdf
Se, quindi, si è resa necessaria questa nuova "interpretazione", ferma restando la necessità di fondo di modificare l'art. 9 (ammessa finalmente anche da Maroni), possiamo dire che si è ormai sulla buona strada per adeguare questo strumento perlomeno a parametri di correttezza costituzionale.
Fermo restando che l'avversione ideologica alla "tessera del tifoso" in sé e per sé rimane.
C'è solo un aspetto che deve essere ulteriormente chiarito.
Il primo aspetto va giuridicamente bene: non può avere la tessera chi ha un daspo in corso. Ci sarebbe molto da dire sui sorvegliati speciali, visto che la legge non prevede l'esclusione ma quando capiterà un caso simile ci penseranno i giudici;
Il terzo aspetto va anche giuridicamente bene, perché chiarisce cosa accade in caso di assoluzione o revisione del daspo.
Solo il secondo aspetto dovrebbe essere meglio precisato: se io ho scontato interamente un daspo di due anni, ma poi il processo non me lo fanno immediatamente ma termina, chessò, a distanza di 5 anni, da come è stato scritto sembra che io non posso avere la tessera del tifoso per tre anni (5, meno i 2 che ho scontato).... ci debbo però riflettere con casi pratici.
Detto questo, visto che la determinazione è del 23 settembre, è evidente che le proteste dei tifosi erano MOTIVATE e non immotivate, anche perché sembra che Maroni, come detto, abbia riconosciuto la necessità di metter mano al famoso articolo 9.
*
Da Tuttosport:
TORINO, 24 settembre - Partirà tra due settimane una campagna per sensibilizzare gli appassionati di calcio sulla Tessera del tifoso. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso di un'audizione alla commissione Affari Costituzionali del Senato. Su questa iniziativa, ha osservato Maroni, «si registra una criticità da parte delle società, gran parte delle quali mi hanno detto 'siamo d'accordo, ma non siamo in grado di attuarla, quindi ce la devi imporrè». L'esperienza delle squadre che l'hanno attuata però, ha aggiunto, «dimostra che la Tessera è un investimento sulla sicurezza, per la fidelizzazione dei tifosi, che è solo un vantaggio». Per farlo capire bene, ha proseguito, «ho in programma una campagna di sensibilizzazione che partirà tra due settimane per rendere noti ai tifosi quali sono i vantaggi della card ed invitarli a richiederla». «Sono convinto - ha affermato il ministro - che è necessario proseguire su questa strada. La Tessera è la vittoria del tifoso vero, non violento e l'iniziativa mira a riportare negli stadi famiglie e non chi va motivato da altri scopi, come violenza e contestazioni».

I dati delle prime tre giornate del campionato di calcio «inducono a ritenere che il rischio di una recrudescenza della violenza negli stadi rimane attuale e concreto: c'è infatti, rispetto alla stagione scorsa, un lieve incremento degli incontri con feriti, dei feriti tra i civili e dei denunciati. L'attenzione quindi - ha aggiunto il ministro - va sempre tenuta alta e vanno trovate nuove vie per garantire massima sicurezza, dentro e fuori gli stadi».

Il mondo ultras è contrario alla Tessera del tifoso, ma si tratta di un'opposizione «del tutto immotivata» (non era affatto immotivata se il 23 settembre il Ministero degli Interni ha ulteriormente "interpretato" l'art. 9 dicendo, in buona sostanza, che i tifosi avevano ragione a lamentarsi!). Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. La Tessera, secondo il ministro, «è una svolta culturale: con la direttiva emanata lo scorso 14 agosto, abbiamo introdotto l'obbligo delle società a rilasciarla a chi la richiede e, a partire da gennaio, i sostenitori potranno sequire la propria squadra in trasferta solo se in possesso della card. Il titolare potrà godere di procedure veloci, sia per l'acquisto di biglietti, sia per l'accesso allo stadio; usufruirà poi di eventuali promozioni offerte dalla società».

La Tessera, ha proseguito Maroni, «non potrà essere rilasciata a chi è sottoposto a Daspo, a chi ha avuto condanne per reati da stadio negli ultimi cinque anni, a chi è sorvegliato speciale. Solo in questo casi - ha sottolineato - la card non potrà essere rilasciata e questo è un punto importante, perchè ci sono contestazioni da parte delle tifoserie e dei loro legali». La vera interpretazione alla norma che regola i requisiti che devono avere i titolari della Tessera, ha osservato, «l'abbiamo data con due delibere dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive, in cui è stato chiarito che la durata del Daspo già scontato viene scomputata dal quinquennio di sospensione successivo alla condanna per reati da stadio. Ciò - ha aggiunto - fa venir meno la gran parte delle opposizioni alla Tessera da parte delle tifoserie organizzate (già, ma la seconda delibera è stata fatta il 23 settembre e quindi l'opposizione era motivata). Se questa materia per i tifosi non esistono condanne a vita».

*
Dall'agenzia di stampa "Il Velino":
Calcio, Maroni: Non ci sono condanne a vita per i tifosi
Roma, 24 SET (Velino) - "Non esistono condanne a vita per i tifosi". Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, parla in commissione Affari costituzionali del Senato della "Tessera del tifoso" e chiarisce: "Se si e' stati colpiti da Daspo (cioe' il divieto di entrare allo stadio, ndr), una volta scontata la condanna si puo' tranquillamente ottenere la tessera". Le polemiche che arrivano dal mondo del tifo organizzato, quindi, sono "immotivate". Chi protesta, dice
Maroni, segue solo delle "fandonie". Non solo. Il titolare del Viminale annuncia altre novita': "In attesa di modificare l'articolo 9 della legge 41 del 2007 (e quindi le proteste dei tifosi non erano immotivate, visto che chiedevano proprio di modificare l'art. 9!) proprio ieri (e quindi il 23 settembre: le proteste sono avvenute PRIMA di quella data!) e' stata emessa una delibera dell'Osservatorio. Abbiamo chiarito la legge in vigore: se il Daspo finisce, viene annullato o revocato decade immediatamente il divieto di avere la tessera del tifoso". In caso di assoluzione in sede processuale, poi, il Daspo cessa di essere attivo. Se invece il questore emette un Daspo, ad esempio di cinque anni, e chi ha commesso un reato da stadio aspetta tre anni per affrontare un processo - in cui viene ad esempio condannato a sei mesi - deve scontare solo altri due anni di divieto di recarsi allo stadio (questo punto va chiarito: se il daspo è di un anno, lo sconto e poi aspetto tre anni per il processo? A questo punto, dopo la condanna, da quel che dice Maroni potrei avere subito la tessera e quindi non avrebbe senso il discorso dei 5 anni dopo la condanna). Poi, se vuole, a quel punto puo' anche richiedere la tessera. Che, rimarca Maroni, "non viene ovviamente rilasciata a chi ha una condanna in corso o ai sorvegliati speciali".


24 settembre 2009 (pomeriggio): interessante questa dichiarazione di Maroni:
Roma, 24 set - Non corrisponde al vero la notizia che chiunque sia stato colpito da Daspo non potra' ottenere la Tessera del tifoso. Lo ha chiarito oggi il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni definendo l'indiscrezione ''una fandonia''. ''Non mi risulta che chi e' stato colpito da Daspo non possa piu' ottenere la tessera del tifoso'' ha spiegato il responsabile del Viminale prima della sua audizione in Commissione Affari Costituzionali del Senato dove ha riferito proprio sulla tessera del tifoso. ''Chi e' stato colpito da Daspo ha comunque commesso un reato abbastanza grave, ma finito il tempo della diffida - ha spiegato - potra' avere la tessera. Chi dice il contrario, dice menzogne. Il nostro obiettivo - ha concluso - e' dare garanzie a chi vuole andare a vedere la partita e farlo tranquillamente''.
Veramente Maroni ha chiarito assai poco e le fandonie risiedono altrove:
l'art. 9 della legge 41/2007 non è una "notizia".
E' un fatto.
Se a Maroni non risulta, semplicemente si legga l'art. 9.
Oltre a ciò, si rilegga i presupposti del daspo: non è necessario avere commesso un reato "abbastanza grave" visto che può essere diffidato persino chi non è stato denunciato e quindi non ha commesso alcun reato.
Oltre a ciò può anche essere diffidato (e viene diffidato), ad esempio, chi ha acceso un fumone a scopo folkloristico, chi ha scavalcato un vetro, chi per due volte nella stessa stagione non si è seduto al proprio posto. Altro che "reati abbastanza gravi".
E in ogni caso, "aver commesso" significa che ci dovrebbe essere stata una condanna: la legge invece consente di diffidare sulla base di una denuncia o anche senza denuncia!
Io dico il contrario e non dico menzogne, perché sono sostenuto da un fatto inequivocabile: la legge.
Se poi Maroni deciderà di chiudere un occhio sull'art. 9 è tutt'altro discorso.
Sarà lui che disapplicherà la legge.
Chi dice il contrario, dice menzogne.


24 settembre 2009: in costruzione la pagina di Palermo/Roma. Inseriti molti altri resoconti (in giallo più chiaro) relativi a Roma/Fiorentina nella pagina 2.
PER TUTTI: il dominio www.asromaultras.it, dopo più di dieci anni, verrà dismesso in quanto l'eccessiva grandezza del sito blocca il server. Per ora l'unico sito aggiornato sarà il www.asromaultras.org.
Ricevo e pubblico questa e-mail da Brescia:
Ill.mo Ministro degli Interni

p.c. Presidente della Repubblica
p.c. Presidente del Consiglio
p.c. Ministro di Giustizia
p.c. Sindaco di Brescia
p.c. Prefetto di Brescia
p.c. Questore di Brescia
p.c. Sindaco di Verona
p.c. giornali e tv

                                        scrivo questa lettera alla vigilia dell’anniversario di una data che mi ha cambiato la vita: il 24 settembre del 2005.
Mi presento: sono Paolo Scaroni, abito a Castenedolo, piccolo paese della provincia di Brescia. 
Ero un allevatore di tori. 
Ero un ragazzo normale, con amicizie, una ragazza, passioni, sani valori -anche sportivi- e la giusta curiosità. Facevo infatti molto sport e viaggiavo quando potevo.
Ero soprattutto un grande tifoso del Brescia.
Una persona normale, come tante, direbbe Lei.

Oggi non lo sono più (per la verità tifoso del Brescia lo sono rimasto, sebbene non possa più vivere la partita allo stadio com’ero solito fare: cantando, saltando, godendo oppure soffrendo).

Tutto è cambiato il 24 settembre del 2005, nella stazione di Porta Nuova a Verona. 
Quel giorno, alla pari di migliaia di tifosi bresciani -fra i quali molte famiglie e bambini- avevo deciso di seguire la Leonessa a Verona con le migliori intenzioni, per quella che si preannunciava una sfida decisiva per il nostro campionato di serie B. Finita la partita, siamo stati scortati in stazione dalla polizia senza nessun intoppo o tensione. Dopo essermi recato al bar sottostante la stazione, stavo tornando con molta serenità al treno riservato a noi tifosi portando dell’acqua al resto della compagnia (era stata una giornata molto calda ed eravamo quasi tutti disidratati). Tutti gli altri tifosi erano già pronti sui vagoni per fare velocemente ritorno a Brescia. Mancavano pochi minuti ed i binari della stazione erano completamente deserti. Cosa alquanto strana visto il periodo, l’orario e soprattutto la città in cui eravamo, centro nevralgico per il passaggio dei treni. 
Improvvisamente, senza alcun preavviso o motivo apparente, sono stato travolto da una carica di “alleggerimento” del reparto celere in servizio quel giorno per mantenere l’ordine pubblico e picchiato a sangue, senza avere nemmeno la possibilità di ripararmi. Sottratto al pestaggio dagli amici (colpiti loro stessi dalla furia delle manganellate), sono entrato in coma nel giro di pochissimo e quasi morto.
Dopo circa venti minuti dall’aver perso conoscenza sono stato caricato su un’ambulanza -osteggiata, più o meno velatamente, dallo stesso reparto che mi aveva aggredito- e trasportato all’ospedale di Borgo Trento a Verona. Lì sono stato operato d’urgenza. Lì sono stato salvato. Lì sono tornato dal coma dopo molte settimane. Lì ho passato alcuni mesi della mia nuova vita. Una vita d’inferno.
Nel frattempo la mia famiglia, in uno stato d’animo che fatico ad immaginare, subiva pressioni e minacce affinché la mia vicenda mantenesse un basso profilo. 
Ai miei amici non andava certo meglio, nonostante tutti gli sforzi per far uscire la verità. 
Ovviamente, alcune cose di cui sopra le ho sapute molto tempo dopo la mia aggressione. Il resto l’ho scoperto grazie al lavoro del mio avvocato. 
Dalla ricostruzione dei fatti e tramite le tante testimonianze, emerge un quadro inquietante, quasi da non credere; ma proprio per questo da rendere pubblico.
In seguito  alle gravissime lesioni subite, presso la Procura della Repubblica di Verona è iniziato un procedimento a carico di alcuni poliziotti e funzionari identificati quali autori delle lesioni da me subite. Nonostante il Giudice per le Indagini Preliminari abbia respinto due volte la richiesta d’archiviazione, il Pubblico Ministero non ha ancora esercitato l’azione penale contro gli indagati.
Mi domando per quale ragione ciò avvenga e perché mi sia negata giustizia.
Oggi, dopo avere perso quasi tutto, rimango perciò nell’attesa di un processo, nemmeno tanto scontato, considerati i precedenti ed i tentativi di screditarmi. Oltretutto i poliziotti erano tutti a volto coperto, quindi non identificabili (com’è possibile tutto questo?), sebbene a comandarli ci fosse una persona riconoscibilissima. 
Dopo le tante bugie e cattiverie uscite in modo strumentale sul mio conto a seguito della vicenda, aspetto soprattutto che mi venga restituita la dignità.
Ill.mo Ministro degli Interni, sebbene la mia vicenda non abbia destato lo stesso scalpore, ricorda un po’ le tragedie di Gabriele Sandri, di Carlo Giuliani, ed in particolare di Federico Aldrovandi (accaduta a poche ore di distanza dalla mia), con una piccola, grande differenza: io la mia storia la posso ancora raccontare, nonostante tutto.
Le dinamiche delle vicende sopra citate forse non saranno identiche, ma la volontà di uccidere sì, è stata la medesima. Altrimenti non si spiega l’accanimento di queste persone nei miei confronti, soprattutto se si considera che non vi era una reale situazione di pericolo: era tutto tranquillo; ero caduto a terra; ero completamente inerme. Ma le manganellate, come descrive il referto medico, non si sono più fermate. 
Forse, ho pensato, oltre alla vita volevano togliermi anche l’anima.
Per farla breve, in pochi secondi ho perso quasi tutto quello per cui avevo vissuto -per questo mi sento ogni giorno più vicino a Federico- e senza un motivo apparente. Sempre ovviamente che esista una giustificazione per scatenare tanta crudeltà ed efficienza.
Le mie funzioni fisiche sono state ridotte notevolmente, e nonostante la lunga riabilitazione a cui mi sottopongo da anni con molta tenacia non avrò molti margini di miglioramento. Questo lo so quasi con certezza: l’unica cosa funzionante come prima nel mio corpo infatti è il cervello, attivo come non mai. Dopo quattro anni non ho ancora stabilito se questa sia stata una fortuna.
Ho perso il lavoro, sebbene abbia un padre caparbio che insiste nel mandare avanti la mia ditta, sottraendo tempo e valore ai suoi impegni.
Ho perso la ragazza.
Ho perso il gusto del viaggiare (il più delle volte quelli che erano itinerari di piacere si sono trasformati in veri e propri calvari a causa delle mie condizioni fisiche), nonostante mi spinga ancora molto lontano.
Ho perso soprattutto molte certezze, relative alla Libertà, al Rispetto, alla Dignità, alla Giustizia e soprattutto alla Sicurezza.
Quella sicurezza che Lei invoca ogni giorno, e tenta d’imporre sommando nuove leggi e nuove norme a quelle già esistenti (fino a ieri molto efficaci, almeno per l’opinione pubblica).
Peccato però che queste leggi non abbiano saputo difendere me, Federico, Carlo e Gabriele dagli eccessi di coloro che rappresentavano, in quel momento, le istituzioni.
Ill.mo Ministro degli Interni, alcune cose mi martellano più di tutto: ogni giorno mi domando infatti cosa possa spingere degli uomini a tanto. Non ho la risposta.
Ogni giorno mi domando se qualcuna di queste tragedie potesse essere evitata. La risposta è sempre quella: sì.
A mio modesto parere, ciò che ha permesso a queste persone di liberare la parte peggiore di sé è stata la sicurezza di farla franca. 
Sembra un paradosso, ma in un Paese come il nostro in cui si parla tanto di “certezza della pena”, di “responsabilità” e di “omertà”, proprio coloro che dovrebbero dare l’esempio agiscono impuniti infrangendo ogni legge scritta e non, disonorano razionalmente la divisa e l’istituzione rappresentata, difendono chi fra loro sbaglia impunemente. 
Ill.mo Ministro degli Interni, dopo tante elucubrazioni, sono giunto ad una conclusione: se queste persone fossero state immediatamente riconoscibili,  responsabili perciò delle loro azioni, non si sarebbero comportate in quella maniera ed io non avrei perso tanto. 
Le chiedo quindi: com’è possibile che in Italia i poliziotti non portino un segno di riconoscimento immediato come accade nella maggior parte delle Nazioni europee?
Ill.mo Ministro degli Interni, io non cerco vendetta, semmai Giustizia.
Mi appello a Lei ed a tutte le persone di buon senso affinché questi uomini vengano fermati ed impossibilitati nello svolgere ancora il loro “dovere”. 
Chiedo quindi che si faccia il processo e nulla sia insabbiato.
Cordiali saluti.
Paolo Scaroni, vittima di uno Stato distratto.

Contatti:
paolopaesa@alice.it
cellulare: 335-5332735
telefono fisso: 030-2732284
studio legale Mainardi: 030/44138

E-mail: "Ciao Lorenzo, una considerazione sui numeri di maglia: Rimpiango i numeri dall'1 all'11 ed è fastidioso vedere numeri strambi senza significato sulle maglie dei giocatori, in più penso che l'usanza di rimuovere il numero di maglia appartenuto ad un grande calciatore al termine della sua carriera aggravi ulteriormente la situazione. Già la Roma non ha più un numero 6, appartenuto ad Aldair, poi quando Totti lascerà non avremo neanche più un numero 10 in campo... Se questa pratica fosse stata portata avanti da tempo non avremmo più un numero 7 (Conti) e lo stesso numero 10 sarebbe già stato rimosso (da Di Bartolomei o in seguito da Giannini). Penso che se proprio piace rimuovere la maglia che lo si faccia solo per alcuni anni, riproponendo poi quel numero. Che ne pensi? Tommaso". Sono assolutamente d'accordo. La moda del ritiro della maglia per me è una idiozia. Anche perché avrei piacere di tornare con i numeri da 1 a 11.
Altra e-mail: "In relazione al commento di tale Mauro pubblicato alla sottopagina 2 di Roma - Fiorentina, i ragazzi della parte bassa della Curva Nord intendono precisare di non aver mai partecipato alla citata "manifestazione di Tor di Quinto" e che mai prenderanno parte a manifestazioni, cortei, aggregazioni istituzionali od istituzionalizzate.".
Frosinone/Reggina: "Ciao Lorenzo, allora qualche settimana fa c’ avevano vietato Mantova e non si capisce perche visto che non li vedevamo dal 1966.
Hanno lasciato via libera per noi a frosinone senza ricordare che 21 anni fa uno dei nostri perse un occhio nelle pietrate durante gli incidenti e a reggio sono 21 anni che cantiamo torneremo a frosinone etc etc.
Guarda caso ieri ci aspettavano con le pietre e il finale è noto.
Il camms è sempre piu inutile. Ciao d".
Protesta ad Andria:
http://www.curvanordcosenza.com/trasferte/2009-2010/andria_cosenza/imagepages/image1.html
Torna in edicola "Il Romanista":
"Cari lettori del "Romanista",
nell'ultimo numero lo avevamo promesso: arriverà un giorno, uguale e contrario a quel 1 marzo ultimo numero del "Romanista", nel quale ci faremo quattro risate, invece di commuoverci. Bene, quel giorno è finalmente arrivato. Da venerdì "Il Romanista" in qualche modo rinascerà per la seconda volta, tornando in edicola nella veste di prima. Con una veste grafica nuova, contenuti più "alti" per far sentire la nostra voce, come la pensiamo, che opinione abbiamo. In qualche modo saremo uguali a prima e allo stesso tempo diversi da prima, con l'idea che la Roma si ama e quando serve si discute.
Molto, di tutto questo, lo si deve alla grinta di chi non ha mollato, nonostante le avversità dovute al mancato sblocco di una parte dei contributi ai quali pensiamo di aver diritto. E' una storia che sta andando avanti, e quando finirà ve ne renderemo conto. Ma moltissimo dipende anche dalla vicinanza dei lettori, che in questi mesi non è mai mancata, e della quale vi ringrazio veramente di cuore. Lo testimonia la pagina della posta, una di quelle cui teniamo di più, che è rimasta anche se in versione virtuale sul Web. Di mail ne sono arrivate ugualmente a migliaia, il sito è rimasto sempre attivo, chi ci amava ha aspettato a lungo questo momento. Ora chi andava solamente in edicola, ritroverà il giornale di prima. Chi si collegava e leggeva via internet, ritroverà anche il giornale via Web.
Gli abbonamenti in essere al momento della sospensione, naturalmente, verranno prorogati per tutta la durata della stessa. Come avevamo promesso.
Dunque, grazie a chi ci ha creduto, a chi ha aspettato, a tutti. E appuntamento a venerdì. In edicola.
Stefano Pacifici
http://www.ilromanista.it".
Stadi, un articolo di "Carta":



23 settembre 2009: ho ricevuto molte e-mail su Roma/Fiorentina, anche di risposta alle prime inviate che ho pubblicato nella pagina principale e quindi ho dovuto creare la pagina 2.
Passiamo alle vostre segnalazioni:
"Ciao Lorenzo, so che sei molto impegnato in questo periodo. Se hai tempo ti chiedo di prestare attenzione e se puoi diffondere l'ennesimo abuso alla memoria di Gabriele. Ti invio le foto del settore ospiti di Frosinone - Padova , partita in cui le forse del "ordine" sono entrate nel settore ospiti per togliere degli striscioni "GIUSTIZIA PER GABRIELE". Ti ringrazio dell'attenzione, Valentino (ultras della Lazio). Grazie e complimenti per il sito, oltre i colori!
Poi, un argomento più esterofilo:
"Buongiorno Lorenzo,
hai avuto modo di vedere il derby di Manchester???
Me lo sono seguito a Londra (come al solito ero andato a vedere il Millwall).
A parte il risultato spettacolare, devo segnalarti che il modello inglese continua a funzionare: una decina di arresti allo stadio, un'altra decina in giro per la città e, dulcis in fundo, un giocatore del City che ha preso a destri in faccia un invasore di campo...
CHE SPETTACOLO...  Massimetto"

Curiosità da Palermo:
"ciao lorenzo domenica in occasione di Palermo-Roma (?) sono tornato a Palermo.comprando il giornale locale ho trovato  quest'articolo.Domanda tecnica:Questi consiglieri non rischiano il  DASPO? (certo, ma siccome sono consiglieri comunali il questore di Palermo non glielo farà. Se lo avessi fatto tu, te lo avrebbe fatto. Del resto questa è l'Italia. Per i critici: il populismo cessa di essere tale se dice la verità) Ricordo male o era previsto anche per chi rivendeva i bigletti  a prezzi maggiorati? P.S non riesco a capire se l'articolo è leggibile.Se ti interessa  pubblicarlo per intero te lo rimando a dimensioni originali"

Quanto siete polemici:
"http://www.sienaclubfedelissimi.it/site/dettaglioNews.aspx?K=573
Primo, nun se fanno mai li cazzi loro; secondo, so spioni pure su internet"
Da San Benedetto del Tronto:
Ciao Lorè, sono Daniele il tifoso di San Benedetto del Tronto.
Il campionato alla fine è iniziato anche per noi, eccellenza maledetta, il presidente ha speso tanti soldi (in proporzione alla categoria), e alla quarta partita abbiamo solo 4 punti, che sfiga. La situazione generale è più tranquilla, sembra essere tornati ai fantastici campionati di inizio 2000, biglietti che sembrano quelli del cinema, torcie e fumogeni a go-go, tamburi, megafoni, bandieroni, però la depressione che ti dà l'affrontare squadre come Real Metauro, Castelfrettese, Cingolana, dio che tristezza. Purtroppo il dover affrontare squadrette di paese ha portato anche alla prima diffida, se vogliamo sopravvivere in queste categorie dovremmo calarci leggermente nella categoria altrimenti sarà la fine...
Ti ho allegato 3 foto, una per ogni partita che abbiamo disputato fin'ora (tranne quella di oggi), ovvero le trasferte di montegranaro e real metauro, e in casa serale contro il piano san lazzaro Un saluto da San Benedetto, ed un in bocca al lupo per tutto ed anche per la Roma! Daniele

Real Metauro/Sambenedettese

Montegranaro/Sambenedettese

Sambenedettese/Piano San Lazzaro
Da Nocera:
"Ciao Lrz
Sono Fabrizio di www.tuttiallostadio.it
Ti mando un comunicato preso dal sito dell’ASG Nocerina.
COMUNICATO STAMPA
La ASG NOCERINA,
in relazione a quanto deciso dai gruppi della Sud di Nocera Inferiore i quali, unitamente ad altre tifoserie di tutta Italia, domenica 20 settembre daranno luogo ad uno sciopero del tifo per tutta la durata del primo tempo della partita per protestare contro l’introduzione della Tessera del tifoso, esprime la propria solidarietà a tutto il mondo ultras molosso che vede messa in discussione la sua stessa ragione di esistere condividendo il loro pensiero in difesa della propria passione. Purtroppo anche la tifoseria Nocerina, insieme alla stessa società rossonera, sarà sottoposta alla nuova normativa anti-violenza per rendere gli stadi più sicuri. Pur condividendo e sostenendo l’importante azione finalizzata sconfiggere la violenza negli stadi, l’augurio nostro è che ci sia spazio per qualche correttivo per non colpire indiscriminatamente tutta la tifoseria. D’altra parte siamo certi che la passione dei nostri tifosi non si fermerà davanti ai provvedimenti adottati facendo sentire ancora più forte il loro incitamento ed il loro sostegno ai colori rossoneri.
IL PRESIDENTE GIOVANNI CITARELLA
L'ho sempre detto che la piramide casca se gli fai crollare la base... la base sono le società di Lega Pro, che campano solo con i biglietti e che hanno un pubblico che per la metà, forse più, è di ultras...
Passiamo agli stadi:
"Caro Lorenzo, girovagando nel web sono incappato in questo articolo tratto da Tuttosport: http://j1897network.com/blog/nuovostadiodellajuventus/. Si parla del nuovo stadio della juve, esaltandone la zona vip con seggiolini da 6.000€ l'anno e addirittura "piccoli monolocali dai quali seguire la partita coccolati da ogni lusso immaginabile" che sono già affittabili con prezzi dai 50 ai 150.000€ a stagione. Gli acquirenti sarebbero aziende che per farsi belle con soci e clienti, offrirebbero loro la possibilità di vedere le partite importanti in questi settori privilegiati.
La notizia a mio parere è la conferma che la guerra che il sistema sta facendo agli ultras, ha tra i suoi scopi principali quello di rendere lo stadio un luogo esclusivo, destinato a gente facoltosa e snob che non vuole essere infastidita dal suono dei tamburi e dall'odore dei fumogeni (e l'hanno già ottenuto) né turbata da cori osceni, gestacci o petti nudi (ci arriveranno presto).
Da qui, con la scusa della sicurezza, tutti i nuovi provvedimenti per complicare l'accesso allo stadio e il conseguente crollo degli abbonati (15.000 in meno in serie A dice la Gazzetta di oggi): cosa importa alle società di avere qualche migliaio di poveracci in meno in curva, se in tribuna vip si vendono abbonamenti da 150.000??
Nei tuoi interventi hai più volte sostenuto la necessità di costruire nuovi stadi di proprietà dei club (è chiaro che auspico stadi diversi da quello che siti tu, improntati a concetti sociali...: non posso certo essere d'accordo con queste operazioni capitalistiche! Il mio stadio ideale, l'ho sempre detto, è senza copertura, senza seggiolini, esposto alle più dure intemperie: in questo modo operi una selezione naturale), e sono molti ormai in Italia a pensarla così. Molte delle vostre ragioni sono chiaramente condivisibili, ma io personalmente sono spaventato dall'idea di uno stadio che sia un luogo esclusivo come un circolo del tennis, e preferisco tenermi i nostri stadi fatiscenti, umidi e scomodi ma popolati di gente vera, di tifosi di calcio, e non di personaggi che vanno allo stadio come se fossero alla Scala o al GP di Montecarlo, che se ne fregano se la partita è Roma-Lazio, Milan-Inter o Juve-Chelsea, sono lì solo per poter dire "io c'ero", che parcheggiano sotto la tribuna ed entrano senza far file ai tornelli e senza mostrare documenti e che nei loro palchetti possono maneggiare magnum di champagne e magari tirarsi una riga in tutta tranquillità, mentre tu vieni perquisito fin nelle mutande e devi lasciar fuori la bottiglietta di plastica.
Continuiamo la nostra battaglia per la libertà, ma io comincio seriamente a temere che l'unico futuro per gli ultras sia negli sport minori, dove minori sono anche gli interessi e il marciume. Saluti, Ugin
Chiudiamo con due foto: a sinistra il botteghino aperto di Basilea nella partita con la Roma, a destra la bella protesta dei cesenati contro la tessera del tifoso.
Botteghini aperti a Basilea, anche per il settore ospiti


22 settembre 2009: inserite foto e resoconti di Roma/Fiorentina.

Media spettatori della Roma per partita 
nel 1975/76: 49.467
nel 1974/75: 53.935
 

Ed ecco perché i settori ospiti 
vengono tenuti vuoti...
 


21 settembre 2009: in linea le foto di Roma/Fiorentina.

20 settembre 2009 (ore 12.23): è circolata la notizia che i nove tifosi della Roma arrestati siano stati portati dal Commissariato di Polizia al Consolato Generale di Basilea. Bene, la notizia non è vera. Il Consolato Generale d'Italia a Basilea fornirà informazioni non appena il Kriminalkommissariat le fornirà, così come mi è stato riferito dalla gentile funzionaria del Consolato stesso pochi minuti fa.
La legge svizzera prevede che entro 48 ore dall'arresto la polizia svolga le indagini e decida se liberare o meno le persone fermate. Decorso quel termine è il magistrato che deve decidere al riguardo e quindi questo accadrà lunedì. La funzionaria ha anche rassicurato sul trattamento dicendo "siamo in Svizzera, non in Congo".


20 settembre 2009: Basilea/Roma: aggiunte foto. Poche novità per i tifosi arrestati. La legge svizzera prevede 48 ore di detenzione ad opera della Polizia e la successiva presentazione a un magistrato che deve decidere se liberare i tifosi o trattenerli in carcere per un periodo determinato.
Quindi si avranno novità tra lunedì e martedì.
Le foto di Roma/Fiorentina on line a tarda notte.
Comunicato Curva Nord Cosenza:
COMUNICATO CURVA NORD COSENZA ULTRAS: NO alla TESSERA DEL TIFOSO!
La Tessera del tifoso viene presentata come  uno strumento di “fidelizzazione” adottato dalla società di calcio a tutela dei tifosi ma in realtà non è altro che una “schedatura” della Questura attraverso una procedura standard diramata a livello nazionale con apposita direttiva ministeriale. Il progetto, lanciato dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive, si pone l’obiettivo di creare la categoria dei “tifosi ufficiali” ghettizzando i diffidati (persone che  pagano un Daspo in corso o condanne per  reati da stadio negli ultimi 5 anni).
In un paese dove i malviventi (stupratori, assassini, pedofili ecc…)  vengono tutelati con il principio d’innocenza fino al terzo grado di giudizio non capiamo perché un cittadino (che gode di diritti, fino a prova contraria) paghi senza un processo vero che avverrà a pena scontata. Sarà che la giustizia italiana adotta altri codici per il mondo ultras?
Il gruppo Curva Nord Cosenza Ultras, continua la propria battaglia contro questo strumento  repressivo che limita la libertà della persona umana. Dopo essere stato fuori le mura del “San Vito” contro il Verona, comunica che in occasione di Andria – Cosenza, seppur presente nella città pugliese, non accederà allo stadio  "Degli Ulivi".
La protesta  si va ad unire ad altre 170 Curve Italiane che, presenti al raduno di Roma il 5 settembre2009, hanno deciso di lasciare vuoti gli spalti per 45’ minuti.
Noi, pur rispettando questa decisione, decidiamo di astenerci totalmente dall’entrare nello stadio perché  crediamo di colpire quel sistema basato sul guadagno che ha dimenticato cosa significa vivere per un ideale.
In un mondo dove tutto è schierato esiste ancora una parte che si unisce sotto un'unica bandiera. Quest’ultima rappresenta il mondo ULTRAS, fatto di identità, aggregazione e colore.
E  ci scusate se “nella nostra ora di LIBERTA’…impariamo un sacco di cose, in mezzo agli altri vestiti uguali, tranne qual'è il crimine giusto per non passare da criminali”. NO alla TESSERA DEL TIFOSO!
CURVA NORD
COSENZA ULTRAS
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Sul tema, una e-mail giratami da www.lamiaroma.it:
"ciao ragazzi ho saputo che voi domani sciopererete per 45 minuti contro la tessera del tifoso. Chi vi parla è un abbonato alla curva Nord Milano da 8 anni e ho appena sottoscritto io e un mio amico (ex diffidato 5 anni fa) la tessera "Siamo Noi" della società Inter. Il mio amico, vi assicuro per lo meno qui a Milano presso Fc Internazionale, non ha avuto alcun problema, gli hanno proprio risposto sì la puoi sottoscrivere dato che il DASPO (ricevuto per aver
tirato una bottiglia di plastica in campo a Brescia) lo hai GIà SCONTATO. La tessera del tifoso secondo me non sarà una rivoluzione, un telepass per entrare allo stadio, mi hanno detto che non sarà MAI obbligatoria. Serve a rendere piu' agevole l'accesso allo stadio per chi ce l'ha e per entrare in sett. ospiti in trasferta. E non limita la libertà più di tanto perchè se tu vuoi seguire la tua squadra in trasferta puoi andare in un posto vicino al settore ospiti comprando regolarmente il biglietto. Chi ha la tessera entra nello stadio come con un telepass e non sara' controllato, forse chissà questo è anche un bene per evitare code infinite in futuro. Chiaramente questo è il mio pensiero e non voglio imporlo a chi non è d'accordo ciao saluti Andrea CN69".
Come ho già spiegato più volte, l'art. 9 prevede che alcun biglietto possa essere rilasciato a chi ha subito u daspo.
Se a Milano lo hanno rilasciato, è perché - per il momento - è stata recepita la determinazione dell'Osservatorio del 17 agosto 2009 che limita il non rilascio ai daspo in corso e ai condannati negli ultimi 5 anni.
Questo accade alla Questura di Milano. Ma il fatto che la legge - base dica altro, potrà far sì che la questura di Roma la pensi diversamente.
E' per questo che va modificata la norma, non fidandosi delle "sirene" dell'Osservatorio, visto che le determinazioni non possono comunque modificare un articolo di legge. Per le restanti osservazioni ho già risposto negli aggiornamenti del 19 settembre, in ordine alle spiegazioni della Gazzetta dello Sport.
Nel frattempo, i tifosi europei si accorgono di quanto sta accadendo in Italia.... oltre agli stessi tifosi del Basilea, che hanno steso un lungo striscione in tedesco contro la tessera del tifoso, ecco i tifosi del Bordeaux a Torino contro la Juventus:
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Articolo di Gianfranco Giubilo su Il Tempo:
La Capitale dei sogni spezzati
(di GIANFRANCO GIUBILO da Il Tempo) Stasera la Juventus può tentare la fuga, ospitando il Livorno, ma è un panorama che Roma Capitale non riesce, per ora, a intravedere neanche con l'aiuto di un telescopio. Altri problemi da queste parti, toni polemici alti, umori dei tifosi vicino alla depressione,
soprattutto le società nel mirino, ma neanche i tecnici si sentono al riparo da qualche fastidiosa punzecchiatura.
Chiaro come il discorso riguardi soprattutto la Roma, umiliata da una formazione che avrebbe qualche disagio a farsi strada nella nostra Serie B, ma nessuno è tanto superficiale da soffermarsi sull'episodio, le apprensioni sono rivolte sopratutto al futuro.
Non si possono sottolineare i disastri sportivi senza ricondurli onestamente all'origine: una società inetta e senza mezzi, senza strutture, comunicazione a zero, responsabili che si rendono, alla resa dei conti, complici dello sfacelo prodotto dalla presidenza. Che però resta attaccata alla sua produttiva poltrona, che ignora il dilatarsi dei debiti (anzi, l'Italpetroli aumenta gli stipendi dei suoi dirigenti), che snobba la strada della cessione, la più ragionevole se ci fosse un po' di rispetto per la realtà, invece di gonfiare le cifre, magari con l'abbozzo di uno stadio fantasma. Ranieri dovrà mettercela tutta per restituire alla sua schiera un'identità perduta, l'arrivo della Fiorentina non promette nulla di buono.
Sul piano tecnico, molto meno intricata la situazione di una Lazio che avevaavviato al meglio la stagione, e che in Europa ha gettato al vento una
partita dominata a lungo, prima degli sprechi e dei suicidi dei minuti conclusivi. Restano problemi di non agevole soluzione, su tutti l'indispensabile sfoltimento di una rosa troppo ampia, per non parlare del futuro dei dissidenti, che non sono nomi di secondo piano, ma due stelle come Ledesma e Pandev. Ballardini ha lavorato benissimo, resta il punto interrogativo sui cali alla distanza, atletici e di attenzione, che hanno prodotto due sconfitte in pochi giorni. Però, rispetto all'altra sponda del Tevere, le prospettive restano molto, ma molto, più incoraggianti.
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Utilissime regole per la sicurezza negli stadi....:
Incredibile: allo stadio Friuli è vietato esporre
la bandiera del Friuli (e anche il tricolore…)
Solo le bandiere con i colori sociali possono entrare allo stadio. A Udine sono bianconeri. Quindi niente bandiera del Friuli o dell’Italia. E niente striscioni nemmeno quelli celebrativi in onore degli ultras scomparsi. Dopo la tessera del tifoso, la curva ha ricevuto un’altra mazzata dal consueto incontro con le forze dell’ordine. I tifosi dell’Udinese si sentono particolarmente colpiti anche perché sanno che a Udine la Questura non deroga. Il divieto a portare la bandiera del Friuli li colpisce nella loro identità.
La regola dice che non si possono esporre vessilli con colori diversi da quelli sociali. Vero.
A cosa serve una legge simile, in termini di prevenzione della violenza?
Molti diranno che è l’ennesima e inutile regola repressiva.
Tuttavia, volendo conferirle a tutti i costi  un senso, siamo portati a pensare che si voglia evitare l’esposizione di  bandiere dal contenuto politico, e magari discriminatorio, oppure vessilli sottratti a tifoserie avversarie durante azioni bellicose…
Ma non ci vuole tanto a capire che tale norma va interpretata e non applicata pedissequamente! Come sempre, manca il buon senso!
Ad Udine lo stadio si chiama Friuli, come la regione in cui si trova la città. E’  paradossale vietare l’esposizione delle bandiere della regione, all’interno di un impianto sportivo che ne porta il nome.
Privare un’intera tifoseria di un simbolo di appartenenza  gioverà al mantenimento dell’ordine pubblico?
Incommentabile è poi,  il divieto di esporre il tricolore: siamo l’unico paese al mondo in cui esistono restrizioni per l’esposizione della bandiera nazionale!
Per lo meno è  rispettata la par condicio: vietate sia le bandiere regionali, tanto care al ministro Maroni,  che quella nazionale.
Per quanto riguarda l’impossibilità di ricordare i propri amici scomparsi, ne abbiamo già parlato in merito alla vicenda dei laziali a Verona : non si ricordano altri divieti di commemorazione dei defunti nella storia del mondo moderno.
Speriamo che quanto prima si possa tornare ad una situazione di normalità, in questo strano paese…


19 settembre 2009: aggiunte foto e informazioni su Basilea/Roma.
Per quanto riguarda i questi sul codice di procedura penale svizzero che mi sono stati chiesti, ecco qui le parti che interessano...

CODICE PROCEDURA PENALE SVIZZERO
V. Flagranza di reato
Art. 99
1 Chi è sorpreso in flagrante o quasi flagrante reato può essere arrestato da chiunque e deve essere consegnato immediatamente alla polizia, che ne dà subito notizia al Procuratore pubblico.
2 È ritenuto essere in flagrante reato chi è sorpreso sul fatto o viene inseguito dall’offeso o dalle grida del popolo come autore del reato.
3 In quasi flagrante reato è chi in tempo e luogo vicino al reato è trovato avere presso di sé effetti, armi, strumenti, carte ed altri oggetti o segnali valevoli a farlo ragionevolmente presumere autore del reato.

 VI. Notifica dell’arresto
Art. 100
1 L’arrestato deve essere tradotto dinanzi al Giudice dell’istruzione e dell’arresto al più tardi nel giorno successivo alla sua consegna in carcere.
2 Il Giudice dell’istruzione e dell’arresto informa ed esamina l’arrestato sui motivi dell’arresto e sulle accuse elevate contro di lui, decide con nota a verbale circa il mantenimento dell’arresto e la sua durata, avverte l’accusato del diritto di ricorso alla Camera dei ricorsi penali, di avvalersi di un difensore, di chiedere di essere posto in libertà provvisoria e, salvo contrarie esigenze di inchiesta, di avvisare la famiglia.

VII. Decisione del ricorso
Art. 101     La Camera dei ricorsi penali decide entro brevi termini sul ricorso contro l’arresto.

VIII. Durata dell’arresto
Art. 102
1 Tutte le autorità che cooperano nel processo penale sono obbligate a fare in modo che il carcere preventivo non sia protratto oltre il necessario.
2 Il carcere preventivo durante l’istruzione formale può avere la durata di sei mesi.
3 Conclusa l’istruzione formale il carcere preventivo continua entro i termini massimi stabiliti dalla legge per formulare l’atto o il decreto di accusa e per aggiornare il dibattimento.

IX. Proroga del carcere preventivo
Art. 103
1 In casi eccezionali il carcere preventivo può essere prorogato oltre i termini dell’art. 102 per una durata determinata:
a)    dal Giudice dell’istruzione e dell’arresto quando ciò sia necessario per l’istruzione formale o per l’emanazione dell’atto di accusa;
b)    dalla Camera dei ricorsi penali quando ciò sia necessario per l’aggiornamento del dibattimento.
2 L’istanza di proroga, motivata, è presentata dal Procuratore pubblico o dal presidente del Tribunale competente e può essere rinnovata.

X. Esecuzione dell’arresto
Art. 104
1 L’arresto e i trasferimenti dell’arrestato devono essere eseguiti senza pubblicità, molestie o rigore, che non siano assolutamente necessari o inevitabili. Segnatamente l’uso della coercizione fisica deve essere proporzionato nei modi e nei tempi allo scopo e alle circostanze.
2 L’arrestato è di regola separato dai detenuti in espiazione di pena.
3 Egli è sottoposto unicamente alle restrizioni della libertà che sono indispensabili per assicurare lo scopo dell’arresto e per mantenere la disciplina nelle carceri.
4 I colloqui con terze persone sono accordati e disciplinati dal magistrato. La corrispondenza è soggetta a censura, salvo contraria decisione del magistrato.

XI. Anticipazione di pena e di collocamento
Art. 105
1 Compatibilmente con i bisogni dell’istruzione e con le circostanze, l’arrestato è posto in anticipata esecuzione di una pena privativa della libertà, a sua richiesta e previa consultazione con il suo difensore.
2 Analogamente può chiedere di essere trasferito in una casa di salute o di custodia, in asilo per alcoolizzati o tossicodipendenti oppure in casa di educazione al lavoro per accertare l’idoneità al collocamento e per eventualmente anticipare il trattamento.

XII. Revoca dell’arresto
Art. 106
1 L’ordine di arresto deve essere revocato allorché sia tolta la causa che lo ha determinato.
2 Cessa di avere effetto con l’abbandono del procedimento, con la sentenza di assoluzione e con quella di condanna a pena privativa della libertà sospesa condizionalmente o a pena pecuniaria.

B. Libertà provvisoria

I. Principio e condizioni

Art. 107
1 L’arrestato può chiedere in ogni tempo di essere messo in libertà provvisoria.
2 Egli deve essere messo in libertà, quando lo scopo dell’arresto può essere raggiunto con altre misure sostitutive, atte in particolare a garantire che si presenterà in qualsiasi tempo all’autorità competente per il compimento degli atti processuali o per scontare la pena o per l’esecuzione di una misura di sicurezza.
 

II. Istanza dell’arrestato

Art. 108
1 L’istanza è diretta al Procuratore pubblico, il quale l’ammette con immediata esecutività e comunicazione al Giudice dell’istruzione e dell’arresto oppure trasmette entro tre giorni gli atti con il suo preavviso negativo al Giudice dell’istruzione e dell’arresto.
2 Il Giudice dell’istruzione e dell’arresto decide entro tre giorni con nota a verbale, sentito l’accusato o il suo difensore.
3 Dopo l’emanazione dell’atto di accusa e fino all’inizio del pubblico dibattimento, l’istanza è diretta al Giudice dell’istruzione e dell’arresto.
4 Dopo l’inizio del pubblico dibattimento e fino alla crescita in giudicato della sentenza, l’istanza è diretta al presidente della Corte competente.
 

C. Ripristino dell’arresto

Art. 109
1 L’accusato è ricondotto in carcere:
a)    se contravviene agli obblighi previsti dalle misure di cui agli art. 96 e 107;
b)    se dette misure non sono più idonee allo scopo;
c)    se nuove circostanze rendono necessario il suo arresto.
2 Il magistrato che ordina il provvedimento procede come in caso di arresto.

D. Cauzione

I. Modalità

Art. 110
1 La cauzione può essere prestata con deposito di denaro o di altri valori, oppure con garanzie reali o con fideiussione di persone idonee.
2 L’ammontare della cauzione è commisurato alla natura e alle conseguenze del reato, tenuto calcolo delle condizioni economiche e dell’antecedente condotta dell’accusato.

II. Restituzione

Art. 111
1 La cauzione è liberata se cessa la causa per la quale è stata prestata.

2 Chi presta una cauzione in denaro può chiedere che la somma sia fruttifera di interessi, mediante adeguato investimento: in tal caso ha diritto a percepirli periodicamente.

3 La cauzione prestata dall’accusato è restituita nella parte eccedente le spese giudiziarie e la eventuale multa a suo carico.

*
Passiamo al calcio:
"Ciao Lorè,
so' anni che te seguo e ogni tanto te scrivo pure! Oggi me rode! La prendo larga per digerire una prova allucinante dell'AS! Me ricordo che anni fa scrivesti un post memorabile...era 'na partita der cazzo...Piacenza-Roma de coppa Italia...me ricordo quella partita...diluviava...ascoltai i tempi supplementari per radio, e fui felice che la Roma era arrivata ai supplementari, perché prima stavo a suona' con gli amici e almeno, tornando a casa, me so' potuto sentì 30 minuti de radiocronaca. Nel tuo resoconto hai scritto qualcosa del tipo "ho lasciato a casa la ragazza e gli amici mi hanno preso per matto perché de mercoledì andavo a Piacenza per vedere un'insignificante partita de coppa Italia, ma EVIDENTEMENTE QUESTE EMOZIONI NESSUNO ME LE PUO' DA'!"
Ebbene, nun fa una piega! Sacrosanto!
Udine, Bergamo, Brescia, Bologna, Parma, Torino, Genova, Milano...e potrei continua'...le trasferte del nord me le faccio tutte da quando il destino mi ha confinato a Milano per 1.600 euro scarsi al mese. Io, la mia bella laurea in economia, er capo mio che me sta sur cazzo e nun capisce niente...e devo ditte che so' fortunato, perché tanti amici miei manco quello pijano...Ma nun vojo fa' la vittima o fa' 'na predica sociale sugli stipendi bassi de sto paese e sulla crisi economia.
Oggi me rode, e dico solo questo...se io pijo quattro soldi ar mese, però so' fortunato, quei quattro stracciaroli che indossano la nostra maja, nun te sembrano MIRACOLATI?
Me brucia troppo anda' in ufficio e sentimme di' da gente che de carcio nun capisce 'na ceppa, "uè...la rometta ha perso ieri sera...ma che figure ci fate fare in europa?". Finché so' gl'interisti a parla' io riesco a zittirli...ma, onestamente, si me lo dice un milanista che ha vinto 6-7 coppe dei campioni, io che je devo risponde'?
Secondo me una partita se po' vince e se po' perde...è come la vita...vinci o perdi...a volte pareggi pure...ma te devi impegna'...se non artro per rispetto a chi te guarda!
Te faccio un paragone: io per quei 1.600 marci ar mese che guadagno, me impegno, e penso sempre che so' un miracolato, perché tanta gente manco quelli riesce a pija'! Insomma, onoro er mio lavoro e cerco de fallo ar mejo!
Sti stracciaroli che c'avemo in campo nun se meritano niente...e 'sta presidentessa, che se pija 100.000 euro ar mese (così me risulta...) che cazzo fa pe' sudasse 'sti sordi? A me me ce vonno più de tre anni pe' fa ar lordo quanto lei guadagna in un mese...vordì che si lei "lavora" 3 anni, pe' pija' quanto lei a me ce ne vonno 99...e so' sempre un miracolato... pensa gli artri come je stanno...co' le pezze ar culo!
Io voglio rispetto per la maglia, che vordì che i giocatori devono suda' e la presidentessa deve lavora'! Ma lavora' sur serio...tipo anda' a timbra' un cartellino de merda tutte le mattine!
Io co li piedi so' 'na zappa...e in campo durerei 10 minuti a esse' generosi...ma in quei 10 minuti darei l'amina si indossassi 'na maja GIALLO ORO E ROSSO POMPEIANO!
Insomma, er succo è: FUORI LE PALLE PER I GIOCATORI E FUORI ROSELLA DALLE PALLE!
Perdona lo sfogo...avrai perso 5 minuti di tempo a leggermi, che magari avresti potuto impegnare per stare coi tuoi figli, e ti ringrazio veramente! Spero che anche 'sti pischelli viziati se mettano in testa che quanno annamo allo stadio, in casa o in trasferta, noi sacrificamo soldi, affetti, famija, sesso, tutto, pur de segui' quei colori...
scusame...sto troppo avvelenato!
Ciao
er Principe".
*
E-mail: "Intervengo solo per farvi notare che in Germania i supporter della dynamo hanno organizzato una torciata molto particolare che forse in Italia nessuno ha mai fatto, ma non per nostre colpe, si intende.
I ragazzi della dynamo sono riusciti a farsi spegnere le luci dello stadio per rendere più emozionante lo spettacolo pirotecnico!!!! E con questo ho detto tutto, sia sul livello di collaborazione tra società e tifosi, ma soprattutto tra tifosi e forze dell’ordine…(notate ance il lancio di alcune torce in mezzo al campo)
ma ve lo immaginate il ns capo ultras di turno che chiede alla competente questura di spegnere le luci dello stadio per la coreografia?
http://www.dynamo-dresden.de/foto/details.php?image_id=28986
http://www.dynamo-dresden.de/foto/details.php?image_id=28987
http://www.dynamo-dresden.de/foto/details.php?image_id=28988
*
Altra e-mail:
"Ciao Lorenzo
Non sono andato a Basilea ma volevo aggiungere una nota abbastanza brutta che dimostra l'ennesima montatura della stampa nei confronti del movimento ultras, ovvero sul sito Romanews.eu trovo tra le notizie che c'è un certo Roberto Greco, presidente del coordinamento tifoserie ultras (ma che è esiste??!!), che ha dichiarato che le tifoserie organizzate di Roma, Lazio e Genoa avrebbero sospeso qualsiasi attività di sostegno alle loro rispettive squadre per cordoglio nei confronti dei parà morti.
Allora ci sono tre punti che vorrei far notare:
1 Il vero ultras non parla con i giornali dando proprio nome e cognome
2 Non ci sono associazioni che uniscono tutti gli ultras di questo paese forse però cause di fronte alle quali le rivalità vengono accantonate e gli ultras si uniscono
3 Si trattava di parà morti (massimo rispetto per loro come persone che sono venute a mancare dopodichè basta), quindi di persone come le F.D.O fedeli allo stato, quindi sarebbe come dire che quando muore un carabiniere le curve disertano la partita. DISTINTI SALUTI GIACOMO

Questo comunicato stampa si trova su tutti i quotidiani e siti on line.
E' un falso e ci sono cascati tutti come polli.
Non esiste un coordinamento ultras e nessuno conosce il tipo in questione.
E-mail: "Ciao Lorenzo io sono un abbonato di curva sud scambierei il mio abbonamento con un distinto sud lato monte mario. se qualcuno è interessato lascio la mia email daniele.gigli@libero.it   grazie".
Da "La Gazzetta dello Sport":
Tessera del tifoso: ci siamo
Ecco come funzionerà
Dal 1° gennaio sarà obbligatoria per andare in trasferta nel settore ospiti di ogni stadio: molti i vantaggi per i possessori. Si potrà continuare ad acquistare biglietti nominali. Scriveteci i vostri dubbi e commenti nel Di' la Tua di questo articolo e vi risponderemo sul giornale

MILANO, 18 settembre 2009 - Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla tessera del tifoso. 22 domande e le relative risposte per conoscere tutti i risvolti di questa iniziativa.

Cos’è la tessera del tifoso?
È uno strumento di fidelizzazione che identifica i tifosi di un club o della Nazionale. Il rapporto che si instaura con la società sportiva è analogo a quello che ormai il mondo commerciale pone in essere quotidianamente coi suoi migliori clienti quando vende i propri prodotti. Tutti i dati personali comunicati dai tifosi sono conservati solo dalle società sportive e utilizzati (nel rispetto della legge sulla privacy) per promuovere tutte le attività e le agevolazioni offerte ai propri clienti (convenzioni con aziende di trasporto e di ristoro, corsie dedicate, borsellino elettronico e molto altro). L’attività degli organi di polizia, nel progetto della tessera del tifoso, si limita all’esclusivo accertamento di eventuali motivi ostativi e solo per il tempo necessario.
Il tifoso è già "fidelizzato" dal fatto stesso di essere tifoso di una squadra, sin dalla nascita. Le altre imprese hanno bisogno di fidelizzare: quando sono nato non tifavo per la Telecom o per la Barilla.
E non mi risulta che l'opera di fidelizzazione della SMA, ad esempio, passi per il nulla osta della questura.

Com’è fatta?
Come una normale carta di credito, ma dovrebbe avere anche la foto del possessore.
Per una migliore schedatura.

A cosa serve?
A seguire in trasferta la propria squadra ed entrare nei settori «ospiti» dello stadio, ma anche a usufruire di vie di accesso preferenziali ed evitare i controlli ai varchi, per acquistare i biglietti anche al posto del documento d’identità. Molti club la utilizzeranno anche per marketing.
Prima la seguivamo anche senza tessera. Se poi varrà, come dite, per avere varchi preferenziali allo stadio, sarebbe carino sapere a cosa serve se tutti i tifosi in trasferta devono avere la tessera del tifoso. In quel caso non ci potrà essere nessuna preferenzialità ai varchi, visto che tutti hanno la tessera. La verità è che iniziate con le trasferte, poi la imporrete anche per le partite in casa. Se già compro un biglietto con un documento di identità, che devo per legge avere al seguito, che vantaggio ho nell'usare la tessera al posto dalla carta di identità?

Quanto costerà?
Dipende dai club, ma il costo può arrivare a 10 euro come risulta da un’indagine effettuata presso le squadre.
Inizialmente avevano detto che sarebbe stata gratis. E' una bieca operazione commerciale.

Che vantaggi dà la tessera?
Consente di avere percorsi preferenziali all’interno degli stadi, di avere accessi con controlli limitati, sconti su altre manifestazioni organizzate dalle società, sconti in esercizi commerciali convenzionati o per il merchandising, acquisto privilegiato di biglietti per le competizioni internazionali e per i match dell’Italia, percorsi preferenziali anche in caso di gare all’estero. Inoltre è un investimento per i club ed è un’importante opportunità per promuovere il marchio della società tra i tifosi.
Su percorsi preferenziali e accessi limitati già ho risposto. Per quanti riguarda sconti e via dicendo non c'è bisogno della tessera del tifoso, bastano le cards che hanno quasi tutte le società sportive, o gli abbonamenti stagionali.

Chi la può avere? E chi no?
Possono avere la tessera: coloro che non sono sottoposti a Daspo, che non abbiano avuto condanne anche in primo grado per «reati da stadio» negli ultimi 5 anni e che non abbiano misure di prevenzione tipo la sorveglianza speciale.
L'art. 9 della legge 41/2007 dice "che non sono stati sottoposti a Daspo" e, come sapete, non parla di condanne da stadio negli ultimi 5 anni ma solo di "condanne da stadio". In ogni caso, se ho avuto una condanna per reati da stadio, e per quei fatti ho già scontato il daspo, perché non posso avere la tessera del tifoso?

Quando entrerà in vigore?
Già da ora può essere richiesta alle società sportive. Dal primo gennaio 2010 non sarà più possibile seguire la propria squadra in trasferta, nel settore ospiti, senza la tessera.
Dopo di che passerete alle partite in casa, per la stagione 2010/11... perché tutti devono essere obbligati a comprarsi la carta di credito che decide lo Stato.

Fino ad allora cosa succede?
Non cambia nulla. Quindi saranno limitate solo le trasferte per le quali il Casms abbia ravvisato rischi per gli spettatori o i cittadini.

E’ obbligatorio averla per le partite in casa e in trasferta?
No. È necessario averla solo per entrare nel settore ospiti dello stadio. I normali spettatori possono andare in altri settori acquistando un regolare biglietto.
Quali sono gli spettatori normali? Chi non acquista la tessera? Se la partita non è a rischio, io che non ho la tessera devo andare nel settore dove ci sono i tifosi avversari?

Come si richiede? E a chi?
La tessera è rilasciata dalle società sportive e va richiesta al proprio club che, attraverso il proprio sito, segnala le strutture abilitate a rilasciarla e la documentazione necessaria (sicuramente servono le foto).

Cosa serve per ottenerla?
Occorre compilare un modulo e consegnare le foto. Ovviamente, il richiedente, non deve essere stato sottoposto a Daspo, a misure di restrizione, o essere stato condannato negli ultimi 5 anni per reati da stadio.
Non è un modulo. E' una autocertificazione. Chi sbaglia qualcosa, commette reato. I moduli che ho visto on line sono aberranti e inesatti sotto diversi profili. Si rischiano centinaia di processi penali per dichiarazioni mendaci.
Si noti come in questa risposta si scriva che chi la richiede "non deve essere stato sottoposto a daspo". Prima avevano scritto: "non essere sottoposto a daspo". La frase "misure di restrizione" è un non senso. Forse volevano dire "misure di prevenzione": il bello è che in questo caso si sono inventati un divieto, non previsto dalla Legge 41/2007. Come anche detto, l'art. 9 non pèrevede il limite dei 5 anni alle condanne da stadio e difatti il modulo di autocertificazione  sul sito dell'Osservatorio non parla di 5 anni.

Se voglio seguire la mia squadra in trasferta fuori provincia, posso acquistare i biglietti per lo stadio anche se non ho la tessera?
Sì, la tessera non è un’imposizione. Gli spettatori che non vogliono aderire al programma «tessera del tifoso» possono continuare a frequentare gli stadi acquistando un normale biglietto in settori diversi da quello riservato agli ospiti; naturalmente, in questo modo, non godranno dei privilegi derivanti della tessera.
No, mica è una imposizione! E comunque, veramente intelligente: io che non aderisco perché, ad esempio, sono un hooligan, posso vedere la Roma in trasferta ma fuori dal settore ospiti, in mezzo ai tifosi avversari!!!

E se vivo fuori regione?
E’ la stessa cosa. Solo per accedere al settore ospiti è necessaria la tessera. Ulteriori limitazioni potrebbero esserci solo per gare in cui è previsto un rischio per spettatori e cittadini.

Vivo a Novara e sono tifoso del Milan: per andare a San Siro (e per cui fuori regione) mi serve la tessera?
Ecco un caso: no, si può acquistare un biglietto per la partita in casa.

Vivo in Lombardia, sono tifoso della Juve: se vado a Torino mi serve la tessera?
Soltanto se si vuole essere sicuri di essere esentato da eventuali limitazioni.

Sono residente all’estero, ma sono spesso in Italia per lavoro e mi capita di andare allo stadio in città diverse. Devo fare la tessera?
No, non è necessario. Si possono acquistare biglietti per i settori diversi da quello ospiti.
Già, ma se ci sono le limitazioni del CASMS la partita non la vedi. A Roma è pieno di giapponesi fuori lo stadio nelle partite a rischio limitate ai residenti.

Amo seguire il calcio, ma non sono tifoso di nessuna squadra. Posso scegliere casualmente a quale squadra «legarmi» o devo avere una tessera per ogni squadra?
È sufficiente una sola tessera, ma chiaramente ogni club potrà privilegiare i propri tifosi.
E' sufficiente per quella squadra. Se ti fai quella del Milan e un giorno vuoi andare nel settore ospiti del Bari non puoi farlo.

Vado allo stadio con mio figlio minorenne: deve avere anche lui la tessera del tifoso?
No. I titolari della tessera, infatti, possono acquistare fino a 4 biglietti per parenti o amici.
Ah. E come faccio ad acquistare un biglietto del settore ospiti per mio figlio minorenne?
Quindi se io mi faccio la tessera posso acquistare 4 biglietti del settore ospiti per i miei amici?
O vale solo per le partite in casa?
Ma non avevate detto che vale solo per le trasferte?

Sono un volontario. Accompagno un non vedente allo stadio, ma non mi interesso di calcio, devo fare la tessera?
No. Per i portatori di handicap si accede a settori riservati. Se si vuole avere accesso al settore ospiti per le trasferte è obbligatorio anche in questo caso il possesso della tessera.
E se volessi andare nel settore handicap a seguire la mia squadra in trasferta?

Lavoro all’interno dello stadio, devo avere la tessera?
No, basta il pass per gli addetti ai lavori.
Ci mancherebbe.

Se un tifoso vuole acquistare un solo biglietto per un’unica partita, deve comprare anche la tessera del tifoso?
No, a meno che non voglia acquistare un biglietto per una trasferta e accedere al settore ospiti.

La tessera serve anche per assistere alle gare casalinghe?
La tessera deve essere vissuta come un’opportunità. Dal primo gennaio 2010 sarà obbligatoria per seguire la propria squadra in trasferta, ma se si vuole comunque decidere di far parte di un «club» di privilegiati, la tessera sarà utile anche per acquistare senza dover fare le file ai botteghini i biglietti per qualsiasi stadio d’Italia, godere di agevolazioni in tutta Italia, avere varchi preferenziali attraverso i quali si entrerà allo stadio solo inserendo la tessera, sconti in tutti gli esercizi convenzionati, la possibilità di acquistare più biglietti anche se la vendita è limitata a un solo tagliando a spettatore.

Dopo le spiegazioni, più che mai

NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO


18 settembre 2009: in costruzione la pagina di Basilea/Roma.
Nove arresti tra i tifosi della Roma a seguito di scontri con i tifosi del Basilea.
Qui di seguito l'indirizzo web del Consolato Generale d'Italia a Basilea: http://www.consbasilea.esteri.it/Consolato_Basilea
*
Tessera del tifoso:
Weatherill: 'La loro tessera del tifoso? Divide et impera'
Intervista esclusiva al vero ideatore della Tessera del Tifoso
D. Cosa vuol dire essere stato l’inventore della Carta del Tifoso, così imitata e così discussa in queste ultime settimane?
R. Per me è stato come vivere una grande avventura, in cui ho scoperto delle cose che prima immaginavo solamente. Come la grande passione per il calcio, che ancora continua ad animare i tifosi di tutta l’Italia. Non solo i tifosi dei grandi club di serie A o serie B, ma anche quelli della I e II Divisione. E persino quelli dei club dilettantistici. Tutti hanno una grande voglia di partecipazione, di dire la loro sul nostro amato gioco del calcio. Dovunque andavo a presentare l’idea della Carta del Tifoso, trovavo entusiasmo e desiderio di sentirsi uniti sotto la “Dea Eupalla”, come la chiamava il grande e compianto Gianni Brera.
D. La cosa più importante che ha ricavato da questi incontri?
R. Ho pensato che il governo del calcio, il cosiddetto “Palazzo”, poco veramente sa della vita e del retroterra culturale e filosofico dei tifosi.
D. Cioè?
Mi spiego meglio. Anche se per farlo dovrò essere per forza un po’ polemico(cosa che in genere detesto). Io comprendo benissimo le ragioni che hanno portato il ministro Maroni e le forze di polizia, a pensare di utilizzare una tessera per l’ingresso negli stadi. La sicurezza e la salvaguardia dell’incolumità dei tifosi è una cosa importante.  Ovvio come le forze di polizia e il ministro Maroni non hanno, e non sono obbligati ad avere, una conoscenza del mondo del tifo organizzato e non. Non è compito loro avere un contatto diretto con le esigenze dei tifosi. Non sono loro a doverle interpretare. Per questo scopo dovrebbe esserci la FGCI, che ha come suo compito principale la gestione e il monitoraggio continuo di tutte le esigenze delle componenti del gioco del calcio. E’ singolare come la FGCI, per bocca del presidente Giancarlo Abete, non abbia detto nessuna parola sull’evidente disagio (ed uso volutamente questa parola eufemistica) che i tifosi stanno avendo verso la Tessera del Tifoso voluta dal Ministero dell’Interno. Come è possibile che il numero uno dello sport del calcio non stia cercando di mediare tra il ministro e i tifosi? Mi vien da pensare che Giancarlo Abete nulla sa degli umori che attraversano coloro senza il quale nulla esisterebbe nel calcio: i tifosi.
D. E’ un po’ duro in questa sua considerazione…
R. No, mi limito solo a registrare dei fatti ai quali sono legate numerose anomalie. Mi chiedo: perché mancare così di rispetto ai tifosi? Sa cosa sono i tanti vituperati ultrà?
D. Credo di averne un’idea…
R. Gli ultrà (tranne, ovviamente, le loro derivazioni più violente) sono i depositari della storia delle loro squadre. Sono loro che tramandano i racconti e le tradizioni che risalgono, in molte situazioni, a quasi un secolo fa. Sono racconti di passione, di colori, di valori. Ha mai visto, in televisione, dove istintivamente i giocatori guardano non appena sbucano dal tunnel che porta sul campo di gioco? Guardano la curva, dove tutto è esplosione di colori e di memoria. Mi lasci dire che questi tifosi, questi ultrà, non meritano di avere la sensazione di essere schedati come dei volgari delinquenti.  Questa è gente che fa anche delle grandi opere di volontariato, proprio come tifoserie organizzate. Capisce di cosa stiamo parlando? Io credo che una buona legge, debba per forza partire da valori e criteri condivisi. Non puoi far avere la sensazione al cittadino di subire un’evidente ingiustizia e mancanza di rispetto. Questa sarebbe la morte di qualsiasi forma di affermazione di un diritto. Nemmeno un’esigenza di maggior sicurezza può negare l’affermazione di un diritto.
D. Quindi?
R. Quindi una Carta del Tifoso non può che partire dal tifoso. Sono i tifosi che devono organizzarla, strutturarla, proporne l’utilizzo alle autorità competenti per qualsiasi cosa lo ritengano opportuno: biglietto elettronico compreso. La Carta del Tifoso non deve essere ridotta, come sta succedendo in questi giorni, ad un mero mezzo tecnico di controllo. La Carta del Tifoso deve essere un progetto culturale che investe il mondo del tifo italiano. Che non è fatto, tengo a sottolineare, solo dagli ultrà. E un progetto culturale non può, e questo lo capirebbe anche un bimbo, essere proposto dalle forze dell’ordine. Nonostante io comprenda bene le ansie che il Ministro Maroni e le forze dell’ordine hanno nel gestire ogni domenica l’evento calcio.
D.  Dalle sue parole, si sta delineando l’intuizione da dove le è venuta l’idea della sua Carta del Tifoso
R. Infatti. Un’idea viene sempre da un’intuizione. Mi dispiace che molti l’abbiano travisata questa intuizione. Ma mi lasci dire una cosa.
D. Prego.
R. A volte, in questi ultimi giorni, ho pensato di aver perso. Ho ritenuto che avessero preso la mia idea di Carta del Tifoso e l’avessero stravolta, per sempre. Poi ho ragionato e ho capito il grande risultato che comunque ho raggiunto insieme a tutti i tifosi che mi hanno accompagnato in questa avventura. Compresa la Federazione Italiana Sostenitore Squadre di Calcio. La battaglia che ho condotto in tutte le sedi dove ho potuto farlo, ha ottenuto il risultato di preservare i nomi Carta del Tifoso o Tessera del Tifoso.  Nessuna squadra  di calcio potrà usarli. Questi nomi sono registrati e protetti dalla legge e, come giusto che sia, rimarranno per sempre a disposizione dei tifosi. Solo i tifosi potranno avere, spero un giorno sempre più prossimo, un carta che porti il loro nome nell’intestazione. Fosse stato solo per questo, rifarei tutto quel che ho fatto anche da domani mattina.
D. Noto un senso di tristezza nelle sue parole.
R. Sì, è vero. Penso al grande danno che sta procurando questa tessera del tifoso del Ministero dell’Interno: sta dividendo i tifosi. Le divisioni, qualunque tipo di divisione, arrivano sempre dopo che qualcuno ha avuto molta cura di creare confusione.
D. Si riferisce a qualcuno o qualcosa di preciso?
R. Sicuramente sì. Ma non vorrei qui dare l’impressione di voler gettare facile discredito su qualcuno o qualcosa. Mi limito ad una considerazione, a cui pensavo qualche giorno fa. Il calcio è diventato come Michael Jackson, che forse era “morto” da tempo e aspettava semplicemente un cosiddetto “coraggioso” che gli facesse un’iniezione letale.
D. Un po’ forte come paragone…
R. E’ il paragone che la grave situazione merita. Le sembra normale che molte società di calcio siano fallite,  che altre siano sull’orlo del fallimento, che altre ancora siano in mano a delle banche? Per non parlare dei bilanci societari, che sono chiaramente dei porti nelle nebbie. Poi un giorno arriva un tizio che emette una fidejussione falsa, e una società gloriosa fallisce. Perde la sua storia, i suoi sogni, le sue speranze. E questo tizio può far fallire una società di calcio, solo perché ne è il presidente. I tifosi si svegliano un mattino, e trovano i curatori fallimentari davanti agl’armadietti del campo di allenamento della loro squadra del cuore. Rimangono attoniti, sconvolti, arrabbiati. Possiamo fare qualcosa? Si chiedono. Ma dopo qualche istante la risposta diventa scontata e laconica: non possiamo fare niente. Ma è giusto tutto questo? Mi chiedo. Allora, dal giorno dopo, la colpa diventa di tutti e di nessuno. Così succederà quando la tessera del Ministero dell’Interno procurerà ancora più divisioni nel mondo della tifoseria. Mi lasci essere malizioso: a qualcuno forse conviene questo dividi et impera. E non mi riferisco al ministro Maroni, né alle forze dell’ordine.
D. Lei è un fiume in piena, Weatherill.
R. Sono solo amareggiato. Sono anni che lavoro per unire, e si sa quanto sia difficile unire le cose. Poi arriva qualcuno e riesce a distruggere in un attimo quello che faticosamente si è costruito.
D. Ma, ripeto, chi è secondo lei il colpevole?
R. Colpevole è l’ambizione, la voglia di potere. Colpevole è il desiderio di apparire ad ogni costo, di avere posti privilegiati allo stadio. Colpevole è questa voglia di avere a tutti costi una qualunque contiguità con le luci dei riflettori. L’insana voglia di poter dire agl’altri tifosi “io mi sono seduto a cena accanto ad un dirigente di società e al presidente”. La Bibbia dice che ci vuol poco per vendere ciò che ci è più caro per un piatto di lenticchie. I tifosi devono capire che devono ergersi a controparte di queste istituzioni, che hanno portato il calcio ad avere il fiato corto.
D. Cosa ci può dire dei club?
R. I club, sulla vicenda della Carta del Tifoso, hanno raggiunto dei paradossi a dir poco comici. Ho sentito società affermare che vogliono la carta per fidelizzare i loro tifosi. Ma sono matti? I tifosi sono già fidelizzati al loro club! In ogni partita che seguono lo dimostrano! Nemmeno esisterebbero le società se non ci fosse alla base di tutto questa fidelizzazione spontanea dei tifosi ai club per i quali tengono. Ma in quale mondo vivono i dirigenti che fanno queste comiche dichiarazioni?
D. In effetti è un  po’ paradossale questa cosa…
R. Sa quale è la realtà? Questi dirigenti di club nemmeno conoscono i loro tifosi. Se ne servono e basta. Non sanno nulla dei bisogni, dei desideri dei tifosi. Ho conosciuto un tifoso milanista di una provincia remota dell’Italia, ormai anziano, che non aveva mai visto una partita a San Siro. Sarebbe stato il suo sogno aver potuto vedere, almeno una volta nella vita, la sua squadra del cuore giocare nel suo palcoscenico. Quasi gli venivano le lacrime agl’occhi mentre me lo raccontava. Non pensa che sarebbe stato bello se per una volta la società Milan si fosse interessata di lui? Se per una volta avesse speso pochi soldi per portarlo a vedere il Milan a San Siro? Ma il Milan, come società, nemmeno sa di queste cose. E come il Milan, tutte le società non sanno. Solo i tifosi sono a conoscenza di queste storie, che sono storie di passione e di amore. Due cose che hanno reso forti e leggendari tutti i “brand” delle squadre di calcio. La mia idea di Carta del Tifoso è sempre stata quella di favorire l’incontro tra tifosi e società. Devono essere i tifosi a organizzarsi, attraverso questo mezzo straordinario che può essere la Carta del Tifoso, per farsi conoscere dalle società. Per partecipare attivamente alla vita della loro squadra del cuore anche a centinaia di chilometri di distanza. Altro che biglietto elettronico e convenzioni per farsi scontare qualche articolo di largo consumo. Stiamo parlando d’amore, vogliamo capirlo o no? E poi stiamo parlando anche di etica.
D. Come, scusi? Etica?
R. L’ho detto in più di un’occasione. La mia idea di carta prevede un codice etico da rispettare, un codice etico che aiuterà a preservare i valori di cui è portatore il gioco del calcio. Valori che, tengo a precisarlo, fanno parte di tutti gli sport. La punizione, come abbiamo visto anche in questi giorni in Inghilterra a proposito di nuovi scontri tra tifoserie, non è mai stata prevenzione. E’ una favola. Ha mai visto nei Paesi dove vige la pena di morte scomparire i crimini? E’ una domanda talmente retorica questa, che anche i bambini ne conoscono la risposta.
D. Cosa ha intenzione di fare ora?
R. Intanto continuerò a cercare di unire i tifosi, specie quelli silenziosi. Quelli che non hanno mai fatto parte di gruppi organizzati. Che sono la maggioranza. Molti di questi mi hanno dato atti di stima commoventi in questi giorni. Molti, addirittura, sono pronti a sottoscrivere la mia Carta del Tifoso, fidandosi ad occhi chiusi del progetto che in essa sarà contenuto. E si fidano perché hanno capito che questa Carta è veramente la loro Carta. Poi cercherò di portare avanti la battaglia in tutte le sedi possibili e immaginabili. E molte tifoserie organizzate sono pronte ad affiancarmi.
D. Lei per chi tifa signor Weatherill?
R. Per il Manchester United! Sa che mi diceva sempre il nostro grande allenatore (e maggiore artefice del mito dei red devils) Matt Busby, indicandomi i tifosi in fila per entrare allo stadio? “Ricordati che il mio stipendio lo pagano loro. Avrò sempre cura di avere rispetto per loro”. Questa lezione di Matt Busby non l’ho più dimenticata.


17 settembre 2009 (pomeriggio): vedete che l'opera di INFORMAZIONE, di contrasto alla CONTRO-INFORMAZIONE del Ministero degli Interni, serve a qualcosa? E comunque, Rosella, impara su come si sta vicino ai propri tifosi senza fare i pullman statali:
STADI
Anche qui, Rosella, impara: "A proposito di nuovi stadi, la settimana scorsa è stato inaugurato quello dello shaktar dontsk, na squadra de minatori sperduti in culo ai lupi. però guarda che gioiello: http://donbass-arena.com/en/" (seguono insulti a Rosella)
"Inaugurata la Donbass Arena, nuova casa dello Shakhtar Donetsk
Si è tenuta oggi l'inaugurazione della nuovissima Donbass Arena, casa dello Shakhtar Donetsk. Sapevo che sarebbe stato un grande evento e per questo
motivo ho fatto in modo di ottenere il comunicato stampa e alcuni scatti fotografici che potete vedere qui.
L'inaugurazione ucraina è stata firmata dalla K-events. Marco Balich con Lida Castelli e il team K-events, Filmmaster Group, ha ideato e prodotto una
spettacolare cerimonia per il futuristico stadio, a 5 stelle UEFA, che da sabato è divenuto la nuova casa dello Shakhtar, detentore dell'ultima Coppa
Uefa.
Un evento da favola paragonabile a una cerimonia olimpica. Una commistione tra passato e presente, tra tradizione e tecnologia con un unico filo
conduttore: il mondo del calcio. Uno spettacolo di oltre 2 ore, che ha lasciato senza fiato le 50.000 persone che hanno affollato la spettacolare Arena ed i milioni di persone che l'hanno seguita in televisione. La cerimonia si è aperta, alla presenza del Presidente della Repubblica Ucraina, Viktor Yushchenko, del Primo Ministro, Yuliya Timoshenko, e del Leader dell'Opposizione, Viktor Yanukovich, con un omaggio alla tradizione mineraria della regione ospitante, che ha coinvolto oltre 500 volontari che in abiti da minatori hanno dato il benvenuto a tutti i presenti con una energica e ritmatissima coreografia sulle note di un incisione originale di "We will rock you", il brano che i tifosi dello Shakhtar intonano durante gli incontri.
Gli stessi volontari poi si sono esibiti in una book choreography dando forma alla bandiera dell'Ucraina, al logo dello Shakhtar e alla forma dello Stato, mentre un ensemble di 100 cosacchi in abiti tradizionali, ballava sulle note "tecno acid" di un brano originale, nel ribadire la commistione e la fusione di linguaggi che ha caratterizzato tutta la cerimonia.
452 volontari per realizzare ROMKO, il gigantesco calciatore di 40 metri che dopo alcune evoluzioni ha messo a segno un goal che lo stadio ha accompagnato con una vera e propria ovazione. I grandi momenti di spettacolo hanno coinvolto non solo i 1500 volontari ma anche alcuni free styler che
hanno ingaggiato un incontro calcistico tra Alieni e terrestri, e gli sbandieratori italiani della Fisb che hanno omaggiato con 52 bandiere tutte le squadre che hanno partecipato alla Coppa Uefa. Lo spettacolo  è stato anche un susseguirsi di momenti carichi di emozioni come il tributo alla storia del FC Shakhtar con la parata delle All of Fame tra cui l'italiano Nevio Scala, guidata dal quasi novantenne Oleg Zhukov ed accolta dallo stadio con una standing ovation, o come l'ingresso della squadra che ha vinto l'ultima Coppa Uefa. I Calciatori, ad uno ad uno tra le fiamme sono apparsi al pubblico che li ha accolti con applausi scroscianti, da una struttura a forma di diamante  simbolo dello splendore, del valore e dell'unicità del Donbass Arena e della sua squadra. Il Diamante è stato anche il light motive degli incredibili fuochi artificiali che hanno sottolineato il momento in cui Rinat Akhmetov, Presidente del F.C. Shakhtar, ha donato lo stadio a tutti i tifosi. Particolarmente emozionate è stata anche la consegna della Coppa Uefa ad Akhmetov da parte di una poetica ballerina sospesa ad un enorme pallone ad elio che rappresentava un pallone da calcio.
Alla Cerimonia chiusasi con magici fuochi sulle note di "Caruso" di Luciano Pavarotti, hanno partecipato numerose star nazionali ed è stato concluso dal
concerto di Beyoncè, volata apposta dagli Stati Uniti per partecipare all'evento..".
*
MERCHANDISING:
Anche qui, Rosella, impara.
E-mail: "Questi ne 1972 se vennevano i cori dei tifosi della curva; quarant'anni dopo ai roma store l'oggetto che va di più è lo scendiletto co disegnato er pupazzo romoletto. E la gente ancora che se chiede come mai le società inglesi fatturano centinaia di milioni di euro col merchandising. A quando la bamboletta de rosella che allatta. Rosella (snip), vattene".
*
ABBONAMENTI:
Rosy, impara pure qui: http://www.genoacfc.it/index.php?option=com_content&task=view&id=8017&Itemid=31
*
ROMA/FIORENTINA:
"ciao Lorenzo la mia domanda è secca e concisa..nel pieno rispetto di chi vorrà protestare, io sarò libero di entrare senza problemi dall'inizio in Sud
oppure no? credo che in una legittima protesta contro la limitazione dei diritti individuali si debba anche consentire la piena libertà a chi come me vorrebbe entrare dal 1° minuto. grazie ciao".
Un altro pensiero al riguardo, più idelogico:
"La tessera del tifoso, la cui introduzione è solo questione di tempo e di burocrazia, paradossalmente non mi tange più di tanto. Vero, è uno dei tanti metodi di schedatura e controllo delle masse. Come internet del resto, i bancomat, i telepass sulle autostrade e le sim che ognuno di noi ha nel suo o nei suoi telefoni cellulari. Siamo sempre controllati, tutti. Con un programma internet accessibile a chiunque riusciamo a vedere la terra dal satellite e poco dopo sbirciare incuriositi, e perchè no, anche divertiti il portone di casa nostra con un perfetto primo piano. O andare a cercare nel parcheggio la propria automobile, vedere la finestra del proprio ufficio o il muretto della propria comitiva. Non rendendoci conto che se noi, poveri comuni mortali, riusciamo a fare questo, chi sta in alto ora potrebbe tranquillamente dare un'occhiata a me che batto i polpastrelli sulla tastiera o a chi leggerà il mio pensiero sul tuo sito.
Il punto però è un altro, ed è in contrasto a mio modo di vedere con l'immagine di una tifoseria (curva è troppo ghettizzante e riduttivo come termine, perchè non comprende altre correnti di pensiero al di fuori di essa) che da sempre è stata autonoma nelle proprie decisioni. Anarchica e violenta come direbbe qualche muro, di certo libera e spontanea. Guai a giudicare il compito di chi porta avanti questa battaglia. Non l'ho mai fatto e mai lo farò. Ma non mi sento vicino alle altre tifoserie d'Italia. Che siano gli assassini e i dileggiatori del povero Antonio o chi dell'ultras ci ha fatto un mestiere per me non cambia molto. Una protesta unitaria non muterà il corso degli eventi. Che non è nella mera introduzione di questa tessera, ma nella progressiva ed inevitabile scomparsa di fenomeni aggregativi. E su questo noi non possiamo farci nulla. La tessera si farà, e l'ultr as non muore per questo. L'ultras muore perchè la società di oggi è stata costruita in maniera tale da non contemplare spiriti liberi. Muore perchè si è autodistrutto al suo interno. Le leggi repressive hanno un peso indubbiamente specifico, ma se l'ultras muore è perchè nel mondo in cui viviamo l'ultras stesso è estraneo. E' come riportare Conan il barbaro in vita e costringerlo a fare il maggiordomo.
Se proprio devo morire allora, muoio a modo mio. Lontano da proteste unitarie e manifestazioni nazionali. Mantenendo una visione forse arcaica che non mi permette di ritrovarmi, seppur idealmente, a fianco di altri ultras di altre squadre. Pensando ad un modo per rinascere e tirare avanti, ricordando i bei momenti e quelli brutti. Le facce, le voci... Aspettando nel silenzio e nell'anonimato...".


17 settembre 2009: giornata dura ma qualche aggiornamento ho la forza di farlo:
TESSERA DEL TIFOSO:
e-mail: "Ti mando un articolo tratto da uno dei più seguiti blog economico-finanziari (http://www.rumorsrisparmio.blogspot.com/) del 15 settembre 2009".
Chi guadagna dalla tessera del tifoso?
Sul sito della lega pro (ex serie c) abbiamo un elenco di motivi redatti a scopo di incentivare la richiesta di tessera del tifoso, vi risparmio i primi sette punti che non ci interessano in questa sede per quanto siano esilaranti vista la loro demenzialità, concentriamoci piuttosto su:
8. Ottenere una carta di pagamento ricaricabile Visa con un proprio IBAN senza essere vincolati ad un conto corrente bancario; consente di ricevere bonifici, accrediti di stipendio e trasferire in real time denaro da una carta all’altra (card to card);
9. Operare in modo sicuro e veloce ottenendo sempre maggiori servizi e benefici concreti; premi, merchandising, biglietti, convenzioni e scontistica di vario genere;
10. Sostituire il denaro contante: la tessera rappresenta un borsellino elettronico che consente di fare operazioni di varia natura, acquisti online, prelevare contanti, trasferire denaro, ricaricare il telefonino
Dunque per rispondere alla domanda che dà il titolo a questo post iniziamo col dire le banche.
Non a caso già da ora alcune società calcistiche si sono appoggiate a istituti di credito.
Ad essa è favorevole il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Giancarlo Abete, cioè il fratello di Luigi Abete vicepresidente dell'Associazione Bancaria Italiana e presidente della banca romana bnl.
Uno dei due gruppi bancari più importanti del paese è Intesa Sanpaolo (a cui si è appoggiato il Milan, già rilasciate oltre 100mila tessere, e la Fiorentina, quest'ultima tramite la CR Firenze).
Lo stesso istituto è nel patto di sindacato che regge RCS Mediagroup cioè tutta una serie infinita di quotidiani come il Corriere della Sera e soprattutto la Gazzetta dello Sport certamente il più importante giornale sportivo (favorevole anche la rosea? boh, non la leggo..);
ma ad accrescere il business rcsmediagrop ci sono anche periodici, libri, broadcast (importanti radio nazionali e locali), pubblicità, l'agenzia agr (fornisce notiziari e contenuti editoriali a radio, televisioni locali e regionali e a siti internet di primaria importanza nello scenario italiano).
Nello stesso patto di sindacato cito Della Valle visto che abbiamo nominato la Fiorentina, ma è di Mediobanca la quota più significativa.
Mediobanca, dunque citiamo tra gli uomini più importanti di essa Geronzi l'ex patron di Capitalia (ora fusa con Unicredito), uomo e banca che nel calcio sono molto conosciuti visti i rapporti economici con alcuni presidenti (sbaglio se cito parma-tanzi, lazio-cragnotti, roma-sensi?).
Uomo molto vicino a Capitalia era Franco Carraro, uomo che in passato ha fatto un pò di tutto, anche il politico e che recentemente è stato presidente della figc e presidente di mediocreditocentrale, banca facente parte appunto del gruppo Capitalia.
Tornando a Mediobanca nella stessa spa c'è tanta gente nota che ha ruoli di rilievo, da Marina Berlusconi figlia di Silvio (il quale ha una quota azionaria del 2%circa), alla figlia di Salvatore Ligresti lui nel patto di sindacato rcs e curiosamente leggo da wikipedia:
"I suoi avvocati hanno scovato un articolo del codice che fa tornare immacolata una fedina penale sporca: quando siano passati almeno cinque anni dall’espiazione della pena e il pregiudicato «abbia dato prove effettive e costanti di buona condotta». Ha presentato domanda al Tribunale di sorveglianza di Milano, che nel settembre 2005 ha accolto la sua richiesta: ora Ligresti è riabilitato". Domando: ma per i tifosi sarà diverso? così dice l'articolo 9 della legge 41/2007.
Ligresti è anche membro del consiglio di amministrazione del Gruppo Unicredit, dunque torniamo vicini a Geronzi sia per l'affare Capitalia sia perchè Unicredit è socio importante in Mediobanca. che poi a proposito di figlie in carriera, quella di cesare, Chiara Geronzi lavora al TG5.
Ma dicevamo di unicredit, nel cda il presidente è Dieter Rampl (siede anche nel consiglio di sorveglianza di mediobanca) e poi un vicepresidente è Berardino Libonati tra le altre cose consigliere in Telecom e in RCS; un altro doppio consigliere unicredit - telecom italia è Piero Gnudi e avanti via così è tutto un intreccio di partecipazioni e uomini con più cariche. un rompicapo impressionante che vi risparmio ma se avete tempo la quantità di intrecci tra le spa che sto menzionando è davvero intrigante...
Se guardate questi consigli di amministrazione troverete tanti volti noti, tra gli altri ex politici e gente che ha subito condanne o se la è cavata per il rotto della cuffia... della serie se per loro valesse il daspo senza processo e solo sulla base di un'accusa non so quanti cda reggerebbero...
ma dicevo, alcuni hanno subito condanne, condanne vere, mica aver esposto uno striscione non autorizzato.
Comunque dopo aver nominato un pò di banche (qualcuna delle quali più o meno direttamente certamente dalla tessera del tifoso avrà benefici) e i legami con rcs mediagroup è curioso osservare come in rcs troviamo anche il gruppo benetton.
Bene, nell'azionariato di telecom italia troviamo le solite mediobanca e intesa che la controllano assieme ad altri soggetti tra cui la "ex sintonia" del gruppo benetton.
Ora la tecnologia applicata alla tessera del tifoso, sistema rfid per trovare la nostra/vostra collocazione con approssimazione di pochi centimetri è offerta da telecom (per tutti?) stando a quel che ho letto almeno per la ex serie c dovrebbe essere così (vedi tuttomercatoweb).
uU'altra società con dentro i Benetton che forse sarà in affare con la tessera del tifoso potrebbe essere autogrill, "sconti per i tifosi" in viaggio? o magari per restare in famiglia autostrade o grandi stazioni spa, però qui siamo alle ipotesi dunque staremo a vedere.

Insomma ricapitolando possiamo dire che a breve avremo milioni di italiani che pagheranno una tantum (10 euro gli juventini) per essere schedati e per chiedere il permesso alla questura di accedere in luoghi pubblici.
ma i soldi col sistema tessera-del-tifoso-carta-di-credito continueranno ad uscire lentamente ed inesorabilmente dalle tasche degli italiani per altri lidi. pochi spiccioli per volta ripetuti milioni di volte, all'infinito. soldi sicuri di fatto facendo niente visto che una volta partito, il meccanismo fa tutto da solo, o meglio genera introiti da azioni altrui (quelle dei tifosi) e dalla tecnologia.

Poi come è ovvio immaginare da questa card ci saranno società che godranno di benefici indiretti, leggasi le pay-tv che vendono il business calcio a chi sarà bloccato dalla burocrazia.
Oppure davvero qualcuno pensa che un padre di famiglia sia ben lieto di chiedere il permesso al questore per lui e suo figlio?
Senza contare che i costi dei biglietti stadio non caleranno (tanto per dire 26,5euro per il settore ospiti di siena-roma) e ovviamente chi farà la tessera per vedersi una o due partite all'anno dovrà tirare fuori la tantum (10euro a cranio?) dunque per i tifosi tiepidi l'incidenza del costo tessera sarà superiore. (vero che qualcuno la tantum non la chiede, del resto è sicuro di rifarsi dopo).

I media oltre che una cronica difficoltà ad andare contro i centri di influenza del potere politico (la tessera è figlia della coppia amato maroni) in questa occasione sono direttamente coinvolti dal punto di vista economico;

Aspettarsi tutta la verità da loro è un pò come chiedere all'oste se il vino è buono...

Casualmente articoli e commenti ostili alla tessera li troviamo sul guerin sportivo da parte del suo direttore Matteo Marani, e Gianni Mura su Repubblica; soggetti forti ed indipendenti che al massimo possono irritare qualche inserzionista pubblicitario. e chissà che pure loro una certa influenza non l'abbiano, voi trattereste con i guanti i vostri migliori clienti?

*
L'articolo viene segnalato anche da Davide, con una aggiunta:
"ciao lorenzo,dato l'argomento mi sto documentando online, dove ancora si trovano argomenti non censurati...non come i tg, i giornali e altro.
http://rumorsrisparmio.blogspot.com/2009/09/chi-guadagna-dalla-tessera-del-tifoso.html
per quanto riguarda l'argomento costi, ognuno fa come gli pare,da un forum:
"cominciano a trapelare le prime indiscrezioni sulla tessera del tifoso.
Sembra vogliano fare così:
Costa della Tessera, al momento del rilascio: 12 €
Costo del rinnovo annuale: 3 €
La Tessera sarà come una carta di credito ricaricabile, che si potrà usare quindi per fare acquisti di ogni genere, anche on line.
Costo minimo della ricarica al momento della richiesta: 25 €
La carta non potrà mai stare a zero € di credito, altrimenti non sarà utilizzabile!
In pratica, ci sarà una Banca prescelta, che si vedrà di colpo, aperti qualche centinaia di migliaia di Carte di Credito ricaricabili, che in pratica sono una sorta di nuovi conti correnti! (avete capito? Altro che partite a rischio!) Carte di Credito che poi, con il passare degli anni, i possessori avranno tutto l'interesse a tenere attive!"
questo invece da carrarese calcio:
"La Tessera del Tifoso è completamente gratuita. Solo se abilitata anche come Carta di Credito Ricaricabile:
Alla prima ricarica Euro 10,00
Quota annuale seguente Euro 3,00
Funzionalità di ricarica Euro 3,00"
oggi più che mai NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO,ciao davide.
*
STADIO
Ho avanzato seri dubbi, sin da subito, in ordine allo stadio della Roma propagandato da Rosella.
Comunque sia, nell'attesa, una e-mail:
"Ciao Loré! Ti metto un link su cui si possono vedere le foto dell'inaugurazione del nuovo stadio della DYNAMO DRESDEN, squadra di 3. Bundesliga, terza lega insomma. http://ultras-dynamo.de/ud2009/gallery/category/58 Terza lega guarda che stadio, noi la capitale d'Italia c'avemo un rudere...mah...
Un saluto!".
LA PROTESTA DI ROMA/FIORENTINA:
"ciao lorè, sono Parsifal..
vorrei rivolegere a te e a tutti quanti alcuni miei pensieri in merito alla protesta di domenica. io sono sempre stato a favore delle proteste, quando credevo nel motivo della protesta, eppure ho sempre trovato persone che, magari, ad un ROMA - CHIEVO, invece di lasciare la curva vuota, si sono seduti comodamente, più del solito, in curva giusto perche, non se può non vede la partita. bene, io mi sono stufato di questa storia, possibile che a lasciare vuoto il proprio posto siano disposti sempre i soliti?? cioè se le cose che sento sono vere, rischiamo che domenica rimangono vuoti solo i buchi dei gruppi. si fa il suo effetto, ma vuoi mettere a vedere la curva COMPLETAMENTE vuota? e poi scusa, che figura ci facciamo visto che è una protesta nazionale se alcune delle curve più nemiche si dimostrano compatti contro questa tessera dell'ignorante? noi stiamo ancora legati a vole entrà, a vede la partita... ma cazzo, svegliamoci!!! anzi, svegliatevi.. Domenica la curva deve essere VUOTA!!! e quando dico vuota, intendo che non ci deve essere nessuno!!! qualcuno potrebbe obiettare dicendo che bisogna anche rispettare chi vuole entrare.. beh stavolta mi dispiace, da parte mia non sarà così, stavolta chi entra vuol dire che gli sta bene sia questa società (A.S. Roma spa) sia questa società (Italia). e chi entra dovrebbe avere la coscienza di non urlare neanche ROSELLA SENSI VATTENE o simili. perche entrando, dai modo di far capire che ti sta bene la cara Rosella e fai anche capire a livello nazionale che la curva è disunita e quindi debole. TOCCA ESSE UNITI E COMPATTI !!
alla fine di tutto, il mio invito è quello di non entrare. NESSUNO, deve salire quelle scale, anche se la roma è in vantaggio o segna o subisce un goal e va sostenuta. per UNA volta, uniamoci tutti, TUTTI!! Parsifal".
Voce contraria: "ciao lorè te scrivo due righe per sottolineare che, anche se la tessera del tifoso è un abuso nei confronti di tutti noi, non approvo la linea della ormai ex gloriosa CURVA SUD! il comunicato inizia cosi : " in accordo a quanto deciso durante l'incontro nazionale tenutosi il 5 settembre a ROMA, i gruppi della SUD unitamente ad altre tifoserie d' Italia... " UNITAMENTE AD ALTRE TIFOSERIE D'ITALIA ???? NO NO E NO... NON CE SE METTE A TAVOLINO CON GLI ALTRI NON SONO D'ACCORDO... COERENZA NELLA MENTALITà! GRAZIE PER L'ATTENZIONE ROSELLA SENSI VATTENE!".
MUSEO DELLA ROMA
Te ne devi annà: http://stadiebusiness.blogspot.com/2009/09/salta-il-museo-della-roma-non-ci-sono-i.html


16 settembre 2009: Coppa Disciplina: la Roma balza in testa insieme al Genoa.
Un po' di e-mail:
Siena/Roma
"Ciao Lorenzo,
Hai sentito gli infami cori contro De Rossi ieri? se fosse stato Balotelli cosa sarebbe successo? Sarebbe successo che gli davano una giornata a porte chiuse.
La stampa ci avrebbe ricordato quanto siamo razzisti e platini che siamo degli incivili. Succede a De Rossi e nessuno dice niente, enanche un trafiletto, per la gazzetta on line è più importante la clinica per dimagrire di Maradona.
Io sono convinto che i cori allo stadio non debbano essere sanzionati perchè l'intento non è offendere ma quello di mettere in difficoltà l'avversario, però visto che si utilizzano due pesi e due misure e giocare una partita a porte chiuse può falsare un campionato allora ti propongo, non so bene, con quale strumento di fare casino con l'ingiustizia sportiva perchè la cosa non passi sotto silenzio! Ale".
*
"Ciao Lorenzo. Ovviamente non ero a Siena.. ma permettimi una considerazione..
Credo che il fallimento della trasferta sia sotto gli occhi di tutti.. infatti di 1500 tagliandi disponibili solo 250 mi sembra siano stati acquistati.. questo vuol dire che nessuno dei gruppi ha accettato questa imposizione da parte della nostra “cara” presidentessa, quindi ennesimo fallimento per lei.. .
Pero’ ahime questa trasferta ha anche, e purtroppo,  un’altra chiave di lettura .. :
Queste procedure sono state create ad Hoc per mettere in cattiva luce questo tipo di gestione ed esaltare invece la famigerata Tessera del Tifoso che a “loro” avviso semplificherebbe tutto.. (trasferte prenotate regolarmente ed in anticipo/prelazione sui biglietti etc. etc.) e toglierebbe di mezzo una volta per tutte i gruppi ultras per lasciare spazio alle famiglie e ai tifosi occasionali, come quelli visti a Siena, con tanto di stewart al seguito.. .
Ecco perche’ e’ stato importante disertare Siena.. per dare una risposta e creare un’opposizione a tutto questo.. e mi sembra che i gruppi nella totalità ci siano riusciti, quindi un applauso meritato per loro.. .Spero altresì che tutti partecipino compatti alla manifestazione contro la tessera, ultima spiaggia per noi che siamo ancora la parte pulita del calcio.  Ciao. Mauro".
Sono assolutamente d'accordo.
*
BASILEA/ROMA
Finalmente una trasferta come si deve! La prossima vita rimango single...
"Ciao Lorenzo,volevo chiedere se qualcuno è interessato al biglietto per Basilea-Roma settore ospiti(Prezzo di 20 euro) in quanto per problemi che si sono venuti a creare sono impossibilitato a partire.Chi vuole contattarmi questa è la mia email ripple_made@hotmail.com Grazie,saluti".
*
LO STADIO NUOVO
da (ROMAGIALLOROSSA) -
Camiglieri (Open Gate): "Lo stadio? Abbiamo l'incarico e siamo in fase di verifica"
Queste le parole di Tullio Camiglieri, numero uno di Open Gate Italia, la società di public affairs a cui è stato dato mandato dal fondo americano per la costruzione del nuovo stadio giallorosso. “Abbiamo avuto l’incarico pochi giorni fa . Questo fondo d’investimento americano è specializzato in costruzioni di stadi. Gli ultimi stadi sorti in America sono stati costruiti proprio da questa società. Il nome? E’ legato ad una certa riservatezza, ed è costituito da vari soggetti. Per il momento mi riserbo di fare il nome della società”. Alla domanda se l’Open Gate Italia fosse già operativa per verificare
la fattibilità della costruzione dello stadio della Roma, Camiglieri risponde: Questo stadio non sarà uno stadio della Roma, ma sarà uno stadio a Roma.
(SIAMO DUNQUE IN PRESENZA DELLA ENNESIMA SOLA?)
Siamo ancora in una fase esplorativa, siamo in fase di verifica delle eventuali condizioni per la costruzione dello stadio”.
*
Stadio AS Roma, le cifre del Corsport non stanno in piedi
STADI&BUSINESS (SPICCIARIELLO) - Purtroppo - non è cattiva volontà infatti - ancora una volta ci troviamo costretti a dover confutare quanto scrive il giornalista del Corriere dello Sport Guido D'Ubaldo. Ecco cosa scrive:
"Il nuovo stadio della Roma sorgerà su un terreno del 18esimo Municipio. Pare che l'area non sia soggetta a vincoli ambientali, anche se presto ci sarà un incontro con l'Assessore all' ambiente del Comune, Fabio De Lillo. Sono già state superate le verifiche urbanistiche e le analisi preliminari con la sovrintendenza. L'area di 140 ettari si trova sulla destra di via Aurelia, venendo dal centro. Per capire, per chi conosce la zona, di fronte allo storico sfasciacarrozze Calò. Il geometra Coricelli, che ha fatto tutti gli studi sull'area, ha consegnato a Rosella Sensi uno studio di fattibilità che il presidente della Roma si è visto approvare dal sindaco Alemanno e da Piero Marrazzo. Mercoledì il progetto sarà presentato ufficialmente, non martedì giorno in cui è stata convocata una riunione plenaria con i progettisti. Secondo il progetto nelle intenzioni della famiglia Sensi lo stadio dovrebbe arrivare a costo zero, attraverso un'operazione di project financing. La realizzazione dell'impianto sarà affidata a un costruttore che potrà poi tirare su qualcosa come 300 appartamenti. Molti imprenditori romani sono interessati. Edilizia residenziale su quella che è oggi classificata come un'area "agricola non di pregio". Questa zona, situata nel quadrante di Roma Ovest, sarà soggetta nei prossimi anni ad una profonda trasformazione, non dovuta necessariamente alla realizzazione dello stadio.
C'è già un piano per la centralità di Massimina, con un sistema viario completamente modernizzato. Il nuovo stadio, che sarà intitolato a Franco Sensi, sarà un vero impianto per il calcio, i posti saranno confortevoli e la visuale ottima, dalle curve alle tribune. Ci sarà molto da fare e la procedura autorizzativa dovrebbe essere completata in sei mesi. [...]"

Cifre 1. Per lo stadio della AS Roma a Massimina si è parlato di una cifra intorno ai 100 milioni. Allora, consideriamo che ad oggi lo stadio considerato top al mondo è quello dei Dallas Cowboys (NFL), ed è costato 825 milioni di euro. Ed è un qualcosa di incredibile. Parlando di calcio, Wembley è costato 913 milioni, mentre l'Emirates (60.000 posti, quindi misura vicino al possibile nostro) 492 milioni. Di conseguenza uno stadio da 60.000 posti, a 5 stelle, capace magari di ospitare una finale di Champions difficilmente potrà costare molto meno. A meno che non si voglia costruire uno stadio mediocre, e allora bastano i 100 milioni di cui si parla e farlo disegnare dall'architetto Zavanella.

Cifre 2. D'Ubaldo parla di un project financing che porterebbe un costruttore ad avere la possibilità di realizzare 300 appartamenti in cambio della costruzione dello stadio. Considerando un valore medio di 300.000 euro si arriverebbe ad un totale 90 milioni. Che vorrebbe dire regalare alla AS Roma un terreno di 140 ettari, uno stadio con annessi e connessi, per un valore stimato quindi ben superiore a 100 milioni di euro. Fose qualche chiarimento serve... Non crediamo esistano precedenti di stadi a "costo zero". Possibile davvero che la AS Roma non debba tirare fuori un soldo?

Alcuni punti ulteriori da chiarire, importanti visto che la AS Roma è quotata (e di tutte queste chiacchiere che escono la Consob che dice?). Andiamo quindi con le 10 domande, visto che va di moda:

1. La costruzione di uno stadio mediocre non rischierebbe di diventare una palla al piede per la AS Roma, che dal momento della realizzazione dello stesso sarebbe assai difficlmente acquistabile e con una proprietà non certo disposta ad investire su eventuali upgrade dello stadio stesso?
2. Chi si è occupato di fare un business plan - se ne esiste uno - sul nuovo stadio? Quali maggiori revenues per il club sono state prevsite? (Crediamo che agli azionisti interessi non poco, visto il deprezzamento del titolo in questi anni).
3. Che ruolo sta avendo la IMG? E' vero che esiste un contratto già firmato per eventualmente replicare l'operazione che la IMG ha fatto in passato con lo stadio di Wembley (vendita dei posti migliori prima della costruzione dello stadio)?
4. Nel caso, a cosa verranno destinati quei soldi? Ad investimenti sulla squadra?
5. Che ne pensano gli azionisti di dedicare lo stadio a "Franco Sensi" (RIP) rinunciando di conseguenza ad una cifra intorno ai 7 milioni l'anno per i naming rights?
6. Da alcuni sondaggi risulta che circa il 90% dei tifosi della Roma sia contrario all'operazione stadio guidata dalla famiglia Sensi. E' adeguato effettuare un investimento sul futuro di questo genere quando il proprio pubblico è così contrario. La politica - con in testa la campagna elettorale - ha preso in considerazione questo dato?
7. Che ne pensa Unicredit, nei cui confronti la Italpetroli della famiglia ha oltre 350 milioni di debiti?
8. Ci dicono che alla riunione con la Regione fosse presente anche un Angelucci, la nota famiglia delle cliniche, editrice di "Libero" e de "Il Riformista". Se vero, perché era lì? Il suo nome era stato avvicinato a quello della AS Roma a maggio (con successiva smentita). Collaborazione in vista?
9. A quanto ammonteranno gli investimenti in infrastrutture di Comune e Regione? Non risultano infatti collegamenti in ferro diretti verso il nuovo stadio, né Aurelia e Boccea sono in grado di sostenere il maggior traffico.
10. E' possibile che la decisione di costruire di costruire uno stadio venga presa senza che una proposta di progetto sia fatta pubblicamente, vengano resi noti eventuali studi di fattibilità, di impatto economico sul territorio, siano stati effettuati sondaggi sui cittadini dell'area, e così via?
A presto per ulteriori sviluppi.

*
ROMA/FIORENTINA
"Ciao Lorenzo,non so se hai avuto modo di leggere il comunicato della curva sud per la partita di domenica sera contro la Fiorentina.. In pratica si prospetta un altra protesta stile Roma-Chievo dello scorso anno. Da sempre sono stato contro a questo tipo di cose,perchè a mio modo di vedere non sono mai servite a niente. Oltretutto,proprio in un momento cosi delicato della stagione,dove la squadra ha bisogno di sentire il calore di noi tifosi. Sono d'accordo nel combattere la tessera del tifoso,ma che vuoi che glie ne importi ai politici di vedere la curva vuota? Valerio".
La protesta pare sia nazionale e, sotto questo profilo, ha un senso. Del resto i tifosi hanno due modi per protestare: uno civile e uno incivile.
Senz'altro queste forme di protesta vanno accompagnate ad altre, che in tutta Italia si stanno praticando. La prossima sarà informare la UEFA, in modo ancor più dettagliato, di cosa sta accadendo in Italia, visto che si ambisce agli europei del 2016.

1991/92
Roma/CSKA Mosca

1991/92
Monaco/Roma

1991/92
Milan/Roma

1991/92
Cremonese/Roma

1991/92
Roma/Lazio

1991/92
Juventus/Roma

1991/92
Atalanta/Roma

1991/92
Atalanta/Roma


15 settembre 2009 (pomeriggio): ricevo e pubblico:

15 settembre 2009: aggiunte alcune foto di Siena/Roma.
Qualche foto:
a) la UEFA boccia la tessera del tifoso di Maroni e soci; b e c) doriani contro la tessera del tifoso in SampdoriaUdinese; d) l'angolo dell'ironia in Milan/Inter: e) Aston Villa/Birmingham City
     
E-mail: "La sud non e’ andata a siena? Evidentemente l’odio per la sensi e’piu’ forte dell’amore per la roma!che tristezza". Se non ci fossero stati divieti e restrizioni la Sud sarebbe di certo andata a Siena. Ed anche se i pullman non fossero stati della Società. Ed anche se la trasferta non ricordasse deportazioni di antica memoria.
Altra mail: "Dove ce se po iscrive al GRUPPO CARBONARA?". Credo dalle stesse persone del "Gruppo Malandra".
Da più parti mi è stato segnalato questo video girato, sembra proprio direttamente con un cellulare da un poliziotto, riferito ad Acireale/Juve Stabia:
http://www.youtube.com/watch?v=RJ-2LL_hIuo&feature=player_embedded
Lezioni di Storia
Il Mondo a Roma
Sabato 19 settembre ore 23.00
Piazza del Campidoglio
Ingresso libero fino a esaurimento posti
La Roma di Liedholm e Falcao
Lucio Caracciolo
La Roma non è solo una squadra di calcio, ma una passione e uno stile di vita. Centrali nella sua storia sono stati gli anni di Nils Liedholm, il Barone, maestro di calcio, di vita e grande educatore civile.
Tra gli anni Settanta e Ottanta, la Roma di Liedholm e Falcao ha proposto un modello pedagogico che ha coinvolto e mobilitato centinaia di migliaia di romani, fino alla conquista del secondo scudetto (1982-83) e alla finale stregata di Coppa dei Campioni, persa l’anno dopo ai rigori.
A quella radice civile e a quella lezione sportiva, culturale ed esistenziale possiamo tuttora attingere per costruire una Roma migliore. Come squadra e come città.
Lucio Caracciolo giornalista e docente universitario, esperto di geopolitica, dirige la rivista “Limes” che ha fondato nel 1993 ed è editor della “Eurasian Review of Geopolitica Heartland” nata nel 2000.
Basilea/Roma:
"Ciao Lorenzo, se  ti può interessare i biglietti (escluso il settore ospiti) di basilea-roma sono ora in vendita nel sito del Basilea https://ticketing.fcb.ch/
(non serve la tessera del tifoso ma la carta di credito :-) )


14 settembre 2009: In costruzione la pagina di Siena/Roma.
Film:
"ciao lorenzo, sono stato al cinema a vedere l'utlimo ultras, il film di stefano calvagna uscito l'altra settimana...per fortuna non ho pagato perchè avevo un biglietto omaggio, altrimenti ti avrei chiesto aiuto per fare una causa per riottenere i soldi.
Da un regista che ha fatto il lupo (film su luciano liboni) mi aspettavo qualcosa di buono invece, l'aggettivo che mi viene in mente è IMBARAZZANTE.
Recitazione pessima, storia scontatissima e banale in ogni momento, scene in teoria drammatiche che hanno fatto ridere i pochi presenti in sala, già dopo 10 minuti dall'inizio del film la gente ha urlato "damose" e questo ti fa capire tutto.
in un momento cosi brutto per il movimento ultras in italia, si poteva fare molto ma molto di meglio, anzi si poteva fare un film fatto bene, invece sempre le solite risse (oltretutto senza la presenza di un blu in alcuna scena, mai proprio mai, oggi poi...), accoltellamenti, morti, l'ultras con i capelli rasati, l'orecchino, i tatuaggi, sempre rozzo e cafone.
io mi chiedo:chi non conosce il mondo delle curve e va a vedere un film del genere, cosa può pensare???che maroni ha ragione, che la tessera del tifoso è indispensabile,che gli ultras sono il male della società e che vanno eliminati.
aggiungo per finire:ultrà in confronto merita l'oscar, e ti ho detto tutto. ciao davide".

Dal sito della Lega Pro.
Ecco per quale ragione dovremmo fare la "tessera del tifoso".... Dal libretto informativo, credo dovrebbe chiamarla "tessera degli analfabeti".
La tessera comporta per la Società una serie importante di vantaggi, tra cui:
• più spettatori soprattutto nei settori ospiti;
Non è vero. Lo è solo se, con la complicità dell'Osservatorio, i settori ospiti vengono chiusi. 
In ogni caso mi sembra evidente che i tifosi nel settore ospiti sarebbero di più se la tessera non vi fosse e il settore ospiti fosse aperto a tutti;
• disponibilità di un database completo, profilato che consentirà a tutte le società di attivare servizi;
Le tessere stagionali già consentono di avere il database;
• piattaforme tecnologiche che aiuteranno nella fidelizzazione del tifoso, creando convenzioni con i partner per ottenere ovviamente grossi vantaggi
economici;
Il tifoso è già fidelizzato dal fatto di essere tifoso di una squadra di calcio. Sui grossi vantaggi economici (un minimo di eleganza nello scrivere avrebbe suggerito di usare la parola "grandi", oppure "enormi" o anche "cospicui") non ho il minimo dubbio, soprattutto per chi gestisce il carrozzone;
• controllo e profilatura del tifoso sull’utilizzo della carta;
Quindi è una forma di controllo e di tracciabilità del tifoso al fine di fare proposte commerciali. E' quindi una schedatura poliziesca/commerciale.
• servizi di comunicazione realizzati da Lega Pro: volantini, locandine etc. tutto personalizzabile nei loghi e nei colori a supporto della società per
la promozione della tessera del tifoso (spot radio, spot video).
Non si comprende bene: l'idea forse andava sviluppata e spiegata.

I tifosi infatti potranno:
• essere sempre vicini alla propria squadra e portare il proprio calore anche in trasferta;
Lo fanno dal 1898 senza alcuna tessera;
• utilizzare la tessera come mezzo di riconoscimento importante, perché nominativa e con foto;
Mi sembra già esista la carta di identià e il passaporto;
• accesso alle priority line dello stadio;
Manca il verbo "avere", prima della frase. Non mi sembra di avere visto "priority line";
• sconti e vantaggi con i partner commerciali delle società;
Manca il verbo "avere", prima della frase.
• essere titolari di una Card con validità fino a 3 anni;
E allora?
• possedere una carta prepagata con una serie infinita di servizi, tra i quali i pagamenti dei bolletini postali, di tasse e tributi con enti convenzionati, ricariche telefoniche di tutti gli operatori, money transfer card to card, ricariche carte da gioco.
Siamo già pieni di carte di credito e poste pay.
 

Perchè una Società deve promuovere la Tessera del tifoso
Con la Tessera del tifoso la Società sportiva:
1. Permette al tifoso di beneficiare del Libero accesso, previo acquisto di regolare titolo, a tutti gli impianti sportivi a livello nazionale anche in presenza di limitazioni o restrizioni da parte dell’Osservatorio o delle Questure di riferimento;
Iniziamo con la lingua italiana e mi si spieghi perché "Libero" è scritto con la L maiuscola. 
In ogni caso, se si deve acquistare un titolo, l'accesso non è "libero" ma a pagamento.
Più corretto, poi, dire che le limitazioni sono imposte dai prefetti e non da Osservatorio e questure.
2. Diffonde una maggiore consapevolezza di una sana cultura sportiva tra i supporter della stessa squadra e soprattutto con i tifosi delle altre società di Lega;
E perché questo dovrebbe farlo una carta prepagata ricaricabile? In quale modo pratico diffonde questa maggiore consapevolezza?
3. Appaga il bisogno di appartenenza del tifoso, attraverso un maggiore spirito di appartenenza al Club e in particolar modo alla community dei possessori della tessera;
E perché questo dovrebbe farlo una carta prepagata ricaricabile? In quale modo pratico appaga il bisogno di appartenenza più di una tessera stagionale?
4. Aumenta gli spazi su cui dare maggiore visibilità della sua Naming (insieme a quella della Lega e dei Partner del progetto) attraverso l’unicità della Tessera di Lega Pro; la realizzazione di una tessera unica per tutte le società, ma con la personalizzazione in termografia del nome della squadra;
Mah, chissà perché.
5. Instaura un rapporto privilegiato con il tifoso: il sottoscrittore avrà come unico referente un membro della società sportiva, che provvederà a seguire tutta la pratica, dalla consegna dei moduli di adesione fino alla consegna materiale della Tessera del Tifoso presso la sede, oltre che alla comunicazione dei benefici e/o delle opportunità derivanti della stessa;
Questa è veramente da ridere.
6. Garantisce la massima sicurezza sul trattamento dei dati sensibili del sottoscrittore; i dati verranno gestiti dalla società sportiva (che provvederà anche a fornire i vari codici di sicurezza, usernames, passwords ecc);
Beh, sì, la prima cosa che fa la società sportiva è fornirli alla questura! In più se mi faccio una carta del genere e mi becco un daspo, tutte le banche vengono a sapere che sono daspato!
7. è uno strumento tecnologicamente avanzato, completo e flessibile; la tessera contiene 3 tecnologie diverse fra cui un chip, un codice a barre e un sistema Rfid, al fine di poter essere sempre al passo con i tempi;
Era meglio scrivere "tre" e non 3. In ogni caso era necessario un paragrafo a parte, visto che l'incipit rimane quello iniziale: "Con la Tessera del tifoso la Società sportiva... è uno strumento tecnologicamente avanzato, completo è flessibile". L'italiano, ne converrete, lascia a desiderare;
8. Concede la possibilità al tifoso di usufruire di una tessera con un sistema di pagamento comodo e sicuro e senza vincoli di conto corrente bancario dedicato; la tessera è anche una carta di pagamento ricaricabile che può essere usata in tutto il mondo sul circuito Visa, ha un proprio IBAN e non necessita dell’accensione di un conto corrente bancario dedicato;
Siamo già pieni di carte di credito e poste pay.
9. Offre maggiori servizi e benefit al tifoso, concessi a livello locale dalla singola società, a livello nazionale da tutte le altre società di Lega Pro e anche a livello centrale, ovvero godendo dei vantaggi e delle convenzioni favorevoli stipulate direttamente fra la Lega e i propri partner commerciali.
Quali?
10. Stimola l’aumento di appeal della società favorendo l’ingresso di nuovi partner commerciali. La tessera è una carta di servizi e potrà essere utilizzata dagli uffici marketing delle società sportive come una importante Leva di Marketing con la possibilità di sviluppare programmi ad hoc di fidelity e di loyalty, oltre che per promuovere il merchandising ed avviare azioni di direct marketing con i possessori della tessera o di co-marketing con altri partner commerciali;
L'italiano, l'italiano, l'italiano!!!! Se l'incipit, come detto, è "con la tessera del tifoso la Società sportiva", non si può proseguire con "stimola l'aumento di appeal della società". Semmai, "sttimola il proprio aumento di appeal" o, ancor meglio, "stimola il proprio appeal".
Comunque sia, ecco la vera motivazione della tessera del tifoso.
11. Genera valore per sé stessa e per i propri supporter e aumenta le sue risorse finanziarie; con la sottoscrizione e le ricariche la Lega percepirà
dei compensi che poi verranno ridistribuiti alle società in base al numero delle tessere emesse da ciascuna e in base al numero delle transazioni effettuate dai singoli possessori.
Ahhhhhhhhh! Iniziamo dall'italiano? Quando "sé" è accompagnato a "stesso" o a "stessa" si scrive "se", non accentato in modo grave.
Da capire come possa generare valore per i tifosi.
Da qui si comprende che è a pagamento e che il tutto è finalizzato al lucro.

*
"Perchè un tifoso deve sottoscrivere la Tessera del tifoso"
Il tifoso sarà stimolato a sottoscrivere la tessera per:
1. Avere la garanzia di poter seguire sempre la propria squadra del cuore anche in trasferta e anche in presenza di limitazioni o restrizioni da parte dell’Osservatorio o delle Questure di riferimento per le partite considerate rischiose;
Il rischio permane comunque e anche prima potevo farlo. Diciamo che con la complicità dell'Osseravtorio Nazioanle sulle Manifestazioni Sportive create divieti per costringerci ad acquistare una carta prepagata ricaricabile che, lo dite voi stessi, porterà enormi vantaggi economici.
2. Acquisire una maggiore consapevolezza di una sana cultura sportiva, nel rispetto del tifoso avversario;
Non la si acquista con una carta prepagata ricaricabile..
3. Godere del privilegio di far parte di un Club esclusivo, appagando in tal modo il bisogno di appartenenza;
Il senso di appartenenza non è costituito da una tessera. Diversamente dovrei sentirmi parte del supermercato SMA perché ne ho la tessera.
4. Essere possessore di una tessera UNICA con il nome della squadra del cuore e con il logo della Lega Pro che può essere utilizzata su tutto il territorio nazionale senza vincoli geografici;
E' una ripetizione del punto 1 con l'inserimento del "vantaggio" di avere una tessera con due loghi.
5. Rafforzare il suo rapporto con la società, attraverso lo scambio di informazioni, idee e condivisione di progetti utili per la community;
Non vedo proprio in che modo: è una tessera, non un computer interattivo.
6. Contribuire ad una gestione più efficiente della propria squadra facendo privilegiare maggiormente azioni che coinvolgano il tifoso a prescindere dal singolo evento sportivo; giochi, cene sociali, eventi extra sportivi;
Anzitutto, l'italiano lascia a desiderare. Semmai si doveva scrivere "contribuire ad una gestione più efficiente della propria Società", visto che la squadra la gestisce l'allenatore e basta. Stendiamo un velo pietoso, sotto il profilo della lingua che fu di Dante, su "(contribuire) facendo privilegiare maggiormente azioni....". Incomprensibile capire quali siano le azioni che coinvolgono il tifoso a prescindere dal singolo evento sportivo. Se sono i giochi, le cene sociali, gli eventi extrasportivi, andava messo un due punti e non il punto e virgola. In ogni caso se il Milan ha 120.000 tessere del tifoso sarebbe carino come verrà organizzata una cena sociale per 120.000 persone;
7. Essere considerato ed avere opportunità per: premio fedeltà, miglior supporter, visibilità e intervista sulle rivista periodiche da recapitare a tutti i tifosi;
Anche qui l'italiano usato desta perplessità. "Visibilità e intervista sulle rivista periodiche". E' il caso di tornare a scuola, a prescindere dal contenuto: in ogni caso sarebbe carino sapere come si fa ad inserire una intervista su una qualche rivista con la tessera del tifoso;
8. Ottenere una carta di pagamento ricaricabile Visa con un proprio IBAN senza essere vincolati ad un conto corrente bancario; consente di ricevere bonifici, accrediti di stipendio e trasferire in real time denaro da una carta all’altra (card to card);
O mio Dio... Chi ha scritto questo booklet, che scuole ha fatto? Il punto e virgola dopo la prima frase non significa nulla! Andava operata una congiunzione: "...che consenta di ricevere bonifici ecc. ecc.".
Oltre a questo, ecco cosa è veramente la tessera del tifoso. Una carta di pagamento ricaricabile.
Bene, già ne ho una.
9. Operare in modo sicuro e veloce ottenendo sempre maggiori servizi e benefici concreti; premi, merchandising, biglietti, convenzioni
e scontistica di vario genere; 
La prima frase è così vaga che non ha alcun senso, soprattutto se seguita da un punto e virgola e non da due punti.
Se i "maggiori servizi" e i "benefici concreti", infatti, sono "premi, merchandising, biglietti, convenzioni e scontistica di vario genere", è appena il caso di rilevare che il merchandising si paga, così come i biglietti. Gli sconti e le convenzioni le hanno anche le mie normali carte di credito e le tesserine che ciascuna società di calcio già ha.
10. Sostituire il denaro contante: la tessera rappresenta un borsellino elettronico che consente di fare operazioni di varia natura, acquisti online, prelevare contanti, trasferire denaro, ricaricare il telefonino
Questa è veramente una grande innovazione. Mi sembra sia sufficiente all'uopo la mia carta di credito.
Poi: "Ciao Lorenzo sono Ferola e volevo informarti del fatto che dai risultati del nostro sondaggio emerge che la maggioranza dei tifosi romanisti si aspetta da questa stagione il ricongiungimento familiare tra Franco e rosella sensi. Ed è difficile che Franco resusciti. Al secondo posto ci sono quelli che da questa stagione non si aspettano un cazzo.
Intanto come tutti sappiamo è scomparso l'ex ottantacinquenne mike bongiorno, le cui condizioni cerebrali erano critiche da 85 anni. Chi vorreste che fosse il primo a raggiungerlo tra alcuni personaggi dello show business che vi proponiamo? Quelli che si classificheranno ai primi 3 posti, quando moriranno (e non sarà tra molto tempo) passeranno l'eternità a cacare statue di mike bongiorno a grandezza naturale.
Vorrei ricordare a tutti (per far capire che noi non scherziamo) che qualche anno fa un sondaggio è stato vinto dalla signora Prandelli , e che nel sondaggio successivo ai primi 2 posti si sono piazzati candido cannavò e giorgio tosatti.
Troverete tutto sul sito www.ultraschierico.it
a foco i laziali".


13 settembre 2009: mi scrive il direttivo dei Lupi Roma:
"Ciao Lorenzo...ti scrive il DIRETTIVO dei LVPI ROMA per esporti un fatto che ci è successo questa mattina a TRIGORIA:
QUESTA MATTINA  ABBIAMO AFFISSO UNO STRISCIONE AL PIAZZALE DINO VIOLA(CANCELLO VERDE)(CHE TI HO ALLEGATO ANCHE LA FOTO)NEI RIGUARDI  DELLA GESTIONE DELLA TRASFERTA DI SIENA PER COME SI è COMPORTATA LA SIGNORINA ROSELLA SENSI...MENTRE STAVAMO FINENDO DI DARE L'ULTIMA SCOCCIATA ALLO STRISCIONE CI SIAMO RITROVATI DIETRO UNA PATTUGLIA DELLA POLIZIA CHIAMATA APPOSITAMENTE DA DUE DIRIGENTI DELLA A.S.ROMA.I DUE AGENTNI CI HANNO CHIESTO I DOCUMENTI....IL SOLITO CONTROLLO DI ROUTINE....CI HANNO FATTO TOGLIERE LO STRISCIONE CHE ERA AFFISSO SUL CANCELLONE VERDE....E IN FINE UNA BELLA SEGNALAZIONE.
ECCO COME L'A.S.ROMA SI COMPORTA CON I PROPRI TIFOSI!".

Comunicato:
Tessera tifoso, Perduca-Staderini: i dirigenti di serie A hanno la Tessera del Tifoso?
Per Domenica foto di gruppo
Dichiarazione di Marco Perduca, senatore Radicale eletto nelle liste del PD, e di Mario Staderini, della Direzione nazionale di Radicali Italiani
Roma, 12 settembre 2009
Anche questo fine settimana alcune partite si giocheranno con il divieto di accesso per chi è privo della tessera del tifoso o non risiede nella città ospitante.
Ricordiamo che qualora i dirigenti sportivi delle squadre che giocheranno in trasferta fossero presenti senza la tessera del tifoso o nel settore autorità anziché nel settore ospiti, si potrebbe configurare il reato di cui all’art 650 codice penale.
Invitiamo dunque in particolare i Presidenti ed i direttori sportivi, in particolare di Roma, Cagliari e Bari, a fare una foto di gruppo mostrando la loro tessera del tifoso e chiediamo ai cittadini presenti allo stadio di documentare se li vedranno nel settore ospiti, come i provvedimenti prefettizi sembrano imporre, oppure in tribuna autorità.
Quanto a Siena-Roma, per evitare che si compiano abusi perseguibili dalla magistratura, chiediamo al Ministro Maroni di conoscere se è conforme a legge la notizia diffusa mezzo stampa che vieta ai titolari del biglietto di recarsi a Siena con mezzi propri anziché con il “pulmann di Stato”.
Ad oggi, infatti, non abbiamo trovato alcun provvedimento d’Autorità che ne sia a fondamento.
Da Rovereto:
"Ciao ragazzi siamo Nicola ed Edo di  Rovereto.Ormai ci sentiamo di casa a Roma visto che ormai sciendiamo con buona frequenza per seguire la nostra squadra e proprio causa la Roma abbiamo legato con dei ragazzi fantastici e ogni volta e' come sentirsi a casa per come veniamo trattati.Dimostrazione che Roma e la Roma uniscono anche regioni lontane.Per questa stagione ci siamo abbonati in Nord visto che in Sud non e' stato possibile e comunque anche se non e' proprio il nostro feudo ci faremo sentire ugualmente sostenendo con forza la nostra adorata maglia.Saremo presenti come abbiamo fatto sempre ultimamente con uno stendardo Gruppo TN.Non molleremo mai.ASR tutta la vita.A presto".
Pure io ci avevo pensato...:
"ciao lorenzo, sono un tifoso di Roma, Grosseto, Borgorosso, Pergocrema, Lazio e Napoli...certo non è comune trovare uno come me, però vorrei sapere quante tessere del tifoso dovrò sottoscrivere ed eventualmente vorrei sapere dove posso trovare un portacartedicredito tanto spazioso!
inoltre vorrei sapere perchè nel file di presentazione della tessara del tifoso (http://www.lega-calcio-serie-c.it/it/tessera.htm) c'è una foto di una fantastica trombetta a gas che purtroppo non fanno entrare negli stadi...per un patito di quell'oggetto folkloristico come me è davvero una sofferenza vederlo li e non poterlo portare negli stadi...
vorrei poi sapere se con la tessera del tifoso è possibile raccogliere i punti del GS, dell' UPIM e quelli dell'AGIP...
un saluto, con tutta la mia stima, Edoardo".

Ultimamente il mio tifo sportivo si è annacquato.... Anche io, oltre alla Roma, sono diventato tifoso di Albinoleffe, Hellas Verona, Carpinedolo, Fiorentina, Lecce e Bari.... Mi sa proprio che mi faccio la tessera del tifoso per tutte queste squadre.... e se ci riesco per tutte le restanti squadre di serie A.....
Domande:
"Ciao Lorenzo, so che sei sovraccarico di mail e di lavoro perciò cercherò di essere il più breve possibile.
1) Ho un dubbio...premesso che NON farò la tessera e quindi dall'anno prossimo il mio unico abbonamento sarà quello per Campofelice, volevo sapere se TEORICAMENTE mi facessi questa maledetta tessera poi potrei andare a vedere partite di altre squadre o sono ormai "ufficialmente" un tifoso della Roma?
Visto che qualche volta mi capita di seguire una squadra che milita in C1 (ops...Prima Divisione) ed essendo anche lì obbligatoria sarei impossibilitato dall'andare a vederla? (ahhhhh, saperlo! Se l'Osservatorio informasse... il fatto è che forse non lo sanno neanche loro... basta che le banche la fanno e il risultato (economico) è raggiunto!)
2) Per te è una sorella...per me è una SNIP!
3) ROSELLA, PRADE', MAZZOLENI, MUZZI, MARIA SENSI, BENDONI, MARRA, FIORAVANTI, SNIP, RISNIP, STRASNIP, ULTRASNIP!!!".


12 settembre 2009: anzitutto, un abbraccio anche da parte mia a Romolo e Ivano che stanno passando un momento un po' difficile.
Torniamo a parlare di Roma, nella sua dimensione più storica. Non ricordo più chi mi ha mandato questi due spelndidi articoli del 1984, sul torneo de La Coruna.


11 settembre 2009: e-mail: "ciao lore, ogni tanto ti scrivo, sono l' ex vecchia guardia nucleo marconi cucs anni 80.
Volevo solo trametterti questo modulo per ottenere la tessera del tifoso, scaricato dal sito della lega!
Probabilmente già ne sarai a conoscenza, sono rimasto allibito, e' tipo una post pay, tessera prepagata, con tanto di condizioni d'uso, con cui si potranno
fare acquisti in internet etc.! E poi dicono che non ci sono interessi, che schifo! ciao alfonso".
Sono SOLO interessi con il pretesto della sicurezza!
E comunque, per chi aveva ancora dei dubbi, ecco la prova che l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive dice cose inesatte in ordine a chi non può avere la tessera del tifoso.
Come si vede dal modulo scaricabile dal sito della Lega-Pro (ex Serie C)
http://www.lega-calcio-serie-c.it/it/tessera.htm
l'autocertificazione che dovrebbe firmare il tifoso, non fa riferimento ai daspo in corso, ma a chiunque lo abbia ricevuto, anche in passato.
E per le condanne, non si fa riferimento agli ultimi 5 anni, ma si parla di condanne da stadio e basta. Anche del 1989, quindi.
L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive cosa dice al riguardo?



10 settembre 2009 (pomeriggio): questo video, tanto per stemperare un po', è carino....
http://tv.repubblica.it/copertina/arabia-saudita-beffa-al-93/36697?video
Stasera mi hanno poi invitato su T9 alle 23.00 per la trasmissione di Alberto Mandolesi e Danilo Fiorani... Si parlerà degli argomenti del giorno, così chi vuole può capirne ancora di più.
Tantissimi auguri a Gabriele per la nascita di Maria Vittoria!!!
Una e-mail: "Ciao Lorenzo, era un pò che meditavo l'idea di scriverti, ma ho voluto attendere l'evolversi della situazione in casa nostra. Questo non per esser lucido nell'analisi, perchè ciò a distanza di giorni non si verifica, ma in quanto molti ragazzi che ti hanno precedentemente scritto hanno già detto tutto.
Non volevo parlare di tutte le malefatte, già note, di Rosella, sarebbe inutile e tempo perso. Volevo approfondire un altro discorso e punto il dito, ancora una volta, contro il corriere dello sport e la stampa in generale.
Domenica 6 settembre, l'indomani della contestazione a trigoria, il noto quotidiano sportivo in prima pagina, a caretteri cubitali, scriveva il seguente trafiletto: Rosella Sensi chiede l'autorizzazione per la revoca della chiusura della trasferta a Siena..[...]...e intanto un gruppo di tifosi ieri ha contestato a trigoria. La domanda che mi son posto subito era: Cosa arriverà nella mente di quelle persone che per un motivo o l'altro sono poco informate o addirittura per niente informate?
Il martedì 8 settembre lo stesso quotidiano elogiava la manovra della Sensi, le informazioni sulla contestazione erano sparite, come se non ci fosse mai stata ed infine si augurava che questa proposta avesse un massiccio seguito, in modo tale che sarebbe stata la vittoria della Sensi e dei tifosi, per bene e l'instaurarsi di un precedente storico.
Oggi 10 settembre il giornale dice: poco meno di 500, ma per me 375 persone (fino ad ora) sono meno di 400 o poco più di 350.
In tutto questo non e' che c'è lo zampino della ADNKronos e del suo celebre personaggio?!?
Quello che ho recepito e dimmi te se sbaglio, e' che nessuno deve sapere che Rosella e' contestata. E nel frattempo invece di parlare perchè la gente ce l'ha con questa dirigenza (sia chiaro: non solo con lei!), oggi e' uscito fuori per l'ennesima volta, udite udite: Il progetto Stadio!
Ritornando alla trasferta di Siena, spero che vada come dico io, anche se sò che tra qualche giorno la notizia sarà che i romanisti che non sono andati, sono tutti facinorosi e temendo di esser controllati non si sono recati in Toscana.
Ma la risposta e' tutt'altro che complicata: Voi negate la libertà al popolo e siccome c'è gente ancora dotata di mente propria, a Siena mio caro Pippo, mia cara Rosella, mio caro prefetto, miei cari tutti, andateci voi con i vostri pulmann e con le vostre guardie del corpo.
Riguardo alla Tessera del Tifoso, state attenti: Ci togliete dagli stadi, ci troverete nelle strade. Federico".
Vi stavo dicendo dell'attacco frontale della Gazzetta dello Sport ai tifosi della Roma e alla Roma in sé.
Prima l'articolo su De Rossi-Totti, poi quello sulla mamma con la figlia alla nmanifestazione ed ecco, oggi, che i tifosi della Roma sono paragonati ai somari.
"(Gazzetta dello Sport) - A fine giornata, «scrutinate » le schede arrivate dai botteghini dell’Olimpico, constatata la scarsa affluenza del popolo giallorosso meno di cinquecento tifosi si sono prenotati per Siena, a Rosella Sensi deve essere venuto in mente quel vecchio proverbio: «Vai a far del bene ai somari».
Tutti a casa Lei aveva bussato alla porta del Casms, chiesto e ottenuto che sotto la sua ala protettrice i tifosi potessero partire, convinta in questo mo­do di fargli cosa gradita, con l’obiettivo di recuperare punti nei sondaggi che danno la sua popolarità al minimo storico. Ma i tifosi, almeno quelli che so­litamente seguono la squadra in trasferta, hanno deciso di re­stare a casa: meglio guardarla in tv che andare a Siena sotto la sua ala protettrice. Così, solo cinquecento dei 1.500 biglietti messi a disposizione sono stati prenotati. Un mezzo flop. La decisione dei tifosi spiegata in un comunicato firmato Curva Sud è stata presa «alla luce delle assurde modalità con cui la Roma, in accordo con la Questura, ha organizzato la trasferta, obbligando i tifosi a un estenuante iter burocratico (...). La Curva Sud non parteciperà alla farsa organizzata dalla società di Trigoria». Dunque, sarebbe una questione di civiltà. «Non ci stiamo ad essere schedati», si leggeva nei forum dei tifosi. La stessa ragione per cui i sostenitori della Roma (e non soltanto loro) si oppongono alla tessera del tifoso, di cui dovranno dotarsi dal primo gennaio 2010 se vorranno andare in trasferta.
Incontri Dietro le questioni di civiltà, forse prese a pretesto, c’è però un’insofferenza diffusa nel tifo romanista contro questa proprietà. Chissà come accoglieranno l’operazione stadio: il lancio è atteso nei prossimi giorni, ieri la Sensi ha presentato il suo progetto alla Regione. Tra le iniziative in pro­gress , anche una che coinvolga Totti e Alemanno? Ieri si sono incontrati (dicono casualmente, complice l’appuntamento da un notaio) in una palazzina centrale che ospita la sede della Fondazione Nuova Italia, vicina al sindaco di Roma".
L'articolo non è firmato.
Dopo averlo letto, però, anche a me è venuto in mente un proverbio che mi ha suggerito di non replicare:
A lavà la testa all’asino se sprega lescìa, tempo e sapone.


10 settembre 2009: tanto per rimanere aggiornati....: pare che per Siena si siano riempiti 7 pullman... 7 x 45 (esclusi stewards, agenti del KGB, cecchini, agenti della CIA e del Mossad e agenti dei NOCS) = 315. Circa 315 persone... con qualche poliziotto in borghese e camuffato da tifoso si arriva a 400.
Detto questo, passiamo alle e-mail e alle notizie:
SIENA/ROMA E TESSERA DEL TIFOSO
"ciao Lorè....gia' la questione della tessera del tifoso è uno schifo ma la presa x il culo di siena mi ha fatto proprio sbroccare.....ieri leggendo un comunicato sulla tessera ho avuto un flash di quando due anni fa' ne parlavi e una delle prime cose che hai detto è stata "la tessera sara' gratuita...(vedrete che sara' a pagamento subito dopo..)".xche a questi se li compra chi nn li conosce....anzi se li "vota" chi nn li conosce!...vorrei vede' un giorno stadi vuoti e seggi elettorali vuoti.....xche vorrebbe di' che la gente sè rotta i cojoni di farsi prendere x il culo, ha preso possesso dei propri diritti...se decido che oggi mi incazzo invece di lasciarla passare, forse domani nn me lo buttano nel culo....e invece eccoci qua'...sapevamo quello che sarebbe successo eppure lo abbiamo visto passare davanti,e inermi....io x primo nn ho fatto nulla,sono stato al circo massimo alla protesta,ma naturalmente nn è servita a nulla...sulla trasferta di siena all inizio ho pensato anch io che mi sarebbe piaciuto buttarglielo nel culo,fare il biglietto e andare con la macchina,ma nn abbozzo,3 giorni pe' fa un biglietto!neanche me ce immischio....e mo leggo di 150 davanti i botteghini e chissa quanti saranno sta sera...ma che ve devono fa de piu'?..domenica ve dicono viene allo stadio solo chi dopo lava i bagni e voi ve fate er bijetto!!..ti dico l ultima e ti saluto...prima nn apprezzavo il silenzio della societa' sulle INNUMEREVOLI trasferte vietate...ma questo è peggio...dopo aver venduto trigoria,il marchio dell'AS ROMA,i giocatori "incedibili";adesso si è venduta anche i tifosi....ROSSELLA VATTENE....odio eterno al calcio moderno....Tiziano".
*
"Una finta degna di Cristiano Ronaldo...complimenti a questi Strateghi. Mi sembra ovvio che rinuncerò a Siena come spero molti di voi facciano (LEGGI COMUNICATO CURVA SUD CHE TI SARà SICURAMENTE ARRIVATO).
Caro Lorenzo, alla luce degli avvenimenti che ne dici di lanciare un'idea per tutti i romanisti(VERI) che non andranno (saggiamente) a SIENA?
Perché , munitidi radioline non sentiamo la partita tutti insieme, stile Circo Massimo post-omicidio Sandri? Ovviamente andrebbe bene anche andare tutti a Trigoria o sotto  Montecitorio... VIVA LA LIBERTA'  Un abbraccio e un saluto Niccolò".
*
COMUNICATO STAMPA:
Tessera tifoso, Perduca-Staderini: è un invenzione del Ministero, la legge non ne parla.
Perché schedare tutti se è sufficiente una black list?
Dichiarazione di Marco Perduca, senatore Radicale eletto nelle liste del PD e di Mario Staderini, della Direzione Nazionale di Radicali Italiani

Roma, 9 settembre 2009
Nonostante le tardive smentite del Viminale, la situazione rimane confusa.
L’art 9 della legge 41/07 parla chiaro: i club di calcio non possono vendere biglietti ai cittadini che sono stati nella loro vita oggetto di diffida o di condanna in primo grado per reati da stadio.
Quindi sia ai tifosi di casa che in trasferta.
Sarebbe sufficiente che la Prefettura comunicasse alle società la “black list” con l’elenco dei diffidati per evitare che ad essi vengano venduti i biglietti.
Il Ministero dell’Interno ha preferito invece inventarsi la “tessera del tifoso”, di cui la legge non parla mai, con il suo poliziesco ed inutile  meccanismo del nulla osta preventivo delle questure.
Per capire perché si è scelto di sottoporre a controllo di polizia centinaia di migliaia di tifosi anziché limitarsi a comunicare ai club una black list di poche migliaia, insieme alla senatrice Donatella Poretti abbiamo presentato due interrogazioni al Ministro Maroni, anche per chiedere conto delle interpretazioni contraddittorie della legge che già avvengono in giro per l’Italia.
La vicenda di Siena-Roma è esemplare: il Ministero prima vieta la trasferta e poi la autorizza a condizione di viaggiare con il pulmann pagato dalla AS Roma, nonostante l’art. 8 della legge 41/07 vieti ai club qualsiasi sovvenzione ai tifosi.
Norme cervellotiche ed illiberali non si applicano arbitrariamente, si riformano.

LEGGE 41/07

Art. 8.
Divieto di agevolazioni nei confronti di soggetti destinatari dei provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401.
E' vietato alle società sportive corrispondere in qualsiasi forma, diretta o indiretta, a soggetti destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n, 401, o di cui alla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive, sovvenzioni, contributi e facilitazioni di qualsiasi natura, ivi inclusa l'erogazione a prezzo agevolato o gratuito di biglietti e abbonamenti o titoli di viaggio. E' parimenti vietato alle società sportive corrispondere contributi, sovvenzioni, facilitazioni di qualsiasi genere ad associazioni di tifosi comunque denominate.

Art. 9.
Nuove prescrizioni per le società organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio
1. E' fatto divieto alle società organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio, responsabili della emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso, di cui al decreto del Ministro dell'interno in data 6 giugno 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 30 giugno 2005, di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive.
2. Con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, sono definite, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le modalità di verifica, attraverso la questura, della sussistenza dei requisiti ostativi di cui al comma 1 dei nominativi comunicati dalle società sportive interessate.
3. Alle società che non osservano il divieto di cui al comma 1 e' irrogata dal prefetto della provincia in cui la società ha sede legale la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 20.000 a 100.000 euro. Per quanto non previsto dal presente articolo si applicano le disposizioni della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni.

*
COMUNICATO CURVA NORD COSENZA
"Le leggi anticostituzionali e repressive, emanate dai governi di destra e sinistra, che hanno colpito il mondo Ultras, hanno trovato la loro piena realizzazione nella schedatura di massa chiamata: TESSERA DEL TIFOSO!
Lo strumento voluto dal ministro Maroni viene presentato come un programma di fidelizzazione con la propria società di calcio. In realtà va a ghettizzare chi ha già pagato con un Daspo (divieto ad assistere a manifestazioni sportive) o peggio ancora chi è in attesa di un processo per dei reati di stadio. Anomalie della (in)giustizia italiana.
In parole povere: tutti quelli che hanno ricevuto una diffida, in qualunque anno, per qualsiasi ragione e qualsiasi sia stato l'esito del procedimento penale, non potranno avere la tessera del tifoso e quindi non potranno mai più andare allo stadio !
La TESSERA DEL TIFOSO va a colpire anche il libero cittadino che dal 1 gennaio 2010 dovrà adeguarsi alla schedatura di massa se vorrà seguire la propria squadra del cuore! Tutto questo ci sembra assurdo!
Ricordiamo inoltre che lo stesso Maroni, promotore di questa assurda iniziativa, è stato anch'egli protagonista di episodi violenti per essersi opposto alla perquisizione di polizia del 18 settembre 1996 nella sede del partito in via Bellerio a Milano. “Nel caos, tra gli altri, Maroni avrebbe «afferrato per le gambe e trascinato a terra» due poliziotti.” (Fonte: Corriere della Sera del 11 Novembre 2001, Pag 17) Per quella giornata di scontri tra ispettori della Digos e dirigenti del Carroccio, la quarta Corte d' appello di Milano ha inflitto 4 mesi e 20 giorni di reclusione al ministro Roberto Maroni per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Per protestare contro queste leggi che vedono il male assoluto nell'essere Ultras, in occasione della partita COSENZA - HELLAS VERONA il gruppo Curva Nord Cosenza Ultras rimarrà fuori dallo stadio.
Il nostro mondo fatto di passione e valori sani, senza secondi fini, non viene più rappresentato con il modello che si vuole imporre con questa gestione ottusa del potere.
Ci sediamo dalla parte del torto - per dirla alla Brecht - visto che tutti gli altri posti sono già stati occupati. BEN VENGA IL TORTO SE LA RAGIONE SONO LORO... ULTRAS RESISTIAMO!
CURVA NORD
COSENZA ULTRAS"


9 settembre 2009 (pomeriggio): ricevo e pubblico questo comunicato a firma "Curva Sud":


9 settembre 2009 (mattina): fino a che non iniziano le scuole ho persino la possibilità di fare mini aggiornamenti mattutini, importanti soprattutto quando ci si muove sul filo della cronaca.
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TESSERA DEL TIFOSO
Ed allora, dopo aver riflettuto, mi sono convinto, rileggendo il primo comunicato della Prefettura di Roma che tanto scalpore ha creato, non sia stato affatto un errore, ma un tentativo di vedere le reazioni della tifoseria sulla introduzione della tessera del tifoso.
E' infatti noto che l'art. 9 della legge Amato non riguarda solo la tessera del tifoso, ma tutti i biglietti di accesso.
Le prove generali sono costituite da Siena/Roma dove la dignità umana passa in secondo piano rispetto al desiderio di vedere una squadra.
Basta rileggere il primo comunicato, emesso dopo un incontro con Roma, Lazio e Cisco:
"A partire dal primo gennaio 2010 la tessera del tifoso sarà un documento indispensabile per l'accesso allo Stadio Olimpico".
Non al settore ospiti dello Stadio Olimpico.
"i tifosi potranno fin da subito acquisire tale documento presso le rivendite o le sedi delle società sportive".
Ora, che senso ha una frase del genere scritta non dal Ministero dell'Interno ma dal Prefetto di Roma dopo un incontro con Roma, Lazio e Cisco?
Hanno voluto vedere che reazione ci sarebbe stata. Se non è così, licenziassero chi fa i comunicati stampa.
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E-mail: "ORA LE GUARDIE FANNO PURE GLI SCHERZI. dopo un pomeriggio e tutta la serata ad avvelenarci per questa storia della tessera in funzione dal 1 gennaio. ora ci comunicano che si erano sbagliati che vale solo per il settore ospiti. si divertono i simpaticoni. NO CARD".
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E-mail: "Ciao Lorenzo, Ieri ho fatto qui a Viterbo il biglietto per gli Spandau Ballett del 17 novembre a Firenze, nessun documento da presentare, nessuna limitazione, nessuna tessera della musica necessaria, è cedibile.
Lo scorso anno, a Bologna, io e mia figlia (15 anni), non abbiamo potuto vedere Bologna - Roma perchè non residenti nel comune emiliano..........non sono lo stesso cittadino? è normale tutto ciò?  Ciao e in bocca al lupo per le nostre lotte contro la signora presidentessa".
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Protesta a Torino di ultras di Juventus e Torino contro la presentazione della tessera del tifoso per la Nazionale.
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E-mail: "RITORNO ALLA RADIO...ASPETTANDO IL CARO E VECCHIO STADIO!!!
ANCHE LA RADIO HA BISOGNO DI PRECISAZIONI, INFATTI ANCHE LI' PURTROPPO C'E' IL PIPPONE DI TURNO DA DRIBLARE MA ALMENO LA DOMENICA C'E' IL SERVIZIO NAZIONALE CHE  SI COLLEGA CON TUTTI GLI STADI CON L'IMMANCABILE MUSICHETTA.
BISOGNA DIRE ALLA GENTE DELLO STADIO COSA FARE E' FINITO IL TEMPO DI PENSARE; LO STADIO CE LO STANNO TOGLIENDO MA LA CITTA' E' ANCORA GRANDE ED E' SEMPRE LA NOSTRA. L'ESEMPIO DI QUALCHE ANNO FA AL CIRCO MASSIMO POTREBBE ESSERE UN'AVANGUARDIA PER I 90 MINUTI CHE GIOCHIAMO IN CASA; NO AL CALCIO MODERNO.
UN SALUTO A TUTTI, VIRGILIO".
*
SIENA/ROMA
E-mail: "Appena uscite le modalità per Siena: secondo te se uno prende il biglietto regalando i 10 euro del pullman alla bisognosa famiglia
sensi e poi non si presenta all'appello mattutino con tanto di rivista delle truppe fatto domenica mattina dal generale Di Martino, e si reca a Siena con mezzi propri e seguendo strade alternative, che rischia a livello di denunce, diffide, crocifissioni in sala mensa et smilia? un abbraccio, Ale".
Bah, io la metterei in modo diverso, visto che di diffide ingiuiste ne fanno ogni giorno... Direi che se anche fosse possibile è meglio non mischiarsi con chi andrà a Siena, altrimenti tutta Italia ci riderà appresso.
*
"SALVE LORENZO, BREVEMENTE TI SINTETIZZO IL MIO PENSIERO FORSE UN PO' IMPULSIVO ED ESTREMO;
FINO A CHE LA SITUAZIONE (ricordiamoci che il coltello dalla parte del manico, ovvero gli spettatori, ce l'abbiamo Noi) NON CAMBIA PREFERISCO LA VECCHIA E GOLIARDICA RADIOLINA MAGARI IN COMPAGNIA (ultimamente qualche partita l'ho sentita  PER RADIO e ti assicuro che è proprio Dura)".
*
E-mail: "A.S. ROMA ricorda a tutti i propri tifosi di astenersi dal recarsi a Siena se non ed esclusivamente con le modalità sopra indicate. Anche gli eventuali tifosi che siano in possesso del tagliando d’ingresso ottenuto con la procedura indicata non potranno raggiungere Siena con mezzi propri.
CHE FANNO ME SPARANO SULLE GOMME???".


9 settembre 2009: ATTENZIONE: ho dei problemi con FTP per www.asromaultras.org , un po' meno per www.asromaultras.it.
Se non trovate aggiornamenti su uno dei due guardate l'altro sito.
Notizie da vomitare quest'oggi e le vostre e-mail lo confermano...
Iniziamo da
SIENA/ROMA
che è la cosa che più fa vomitare:
SIENA-ROMA: LE MODALITÀ DI VENDITA DEI BIGLIETTI
L’A.S. ROMA comunica ai propri tifosi che in relazione alla gara Siena - Roma di Domenica 13 Settembre 2009, ore 15.00, in seguito alla determinazione del CASMS del 7 Settembre 2009 e ai successivi disposti concordati con la Questura di Roma, sarà possibile accedere al settore Ospiti dello Stadio “Artemio Franchi, Montepaschi Arena” di Siena esclusivamente con le seguenti modalità.

Dalle ore 12.00 alle ore 18.00 di Mercoledì 9 Settembre 2009, esclusivamente presso i botteghini dello Stadio Olimpico di Roma (lato Monte Mario), sarà predisposta una Lista dei tifosi, nel numero massimo di 1.500 unità, che richiederanno di partecipare alla trasferta. Per accedere a tale Lista sarà necessario esibire per ogni richiedente un valido documento d’identità e consegnare all’operatore una fotocopia dello stesso. Sarà consentita una sola richiesta per persona.

Ove non sussistano motivi ostativi, a partire dalle ore 15.00 fino alle ore 19.00 di Giovedì 10 Settembre 2009, e dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di Venerdì 11 Settembre 2009, esclusivamente presso l’A.S. ROMA STORE di Via Appia Nuova 130 ed esclusivamente dai soli tifosi presenti nella Lista precedentemente acquisita, potranno essere acquistati, al prezzo di € 10,00 cadauno, i Voucher che daranno diritto all’assegnazione di un posto su uno dei pullman predisposti da A.S. ROMA che effettueranno i trasferimenti Roma/Stadio “A. Franchi” di Siena/Roma (modalità, luogo e orario di ritrovo saranno comunicati successivamente). Potrà essere acquistato un solo Voucher a persona dietro esibizione di valido documento di identità e riscontro del nominativo sulla Lista. Tale Voucher non è cedibile. L’acquisto del Voucher per i trasferimenti è necessario ed obbligatorio ai fini dell’acquisto del tagliando d’ingresso allo Stadio.

Dalle ore 10.00 di Venerdì 11 Settembre 2009 e fino alle ore 19.00 di Sabato 12 Settembre 2009, esclusivamente presso le Agenzie TICKETONE che saranno identificate dalla Questura di Roma per questa tipologia di vendita (gli indirizzi verranno comunicati successivamente), potranno essere acquistati al costo di € 26,50 cadauno, i biglietti d’ingresso al settore Ospiti dello Stadio “A. Franchi” di Siena. Potrà essere acquistato un solo biglietto a persona dietro esibizione di valido documento di identità e consegna all’operatore della matrice del Voucher di viaggio precedentemente acquistato presso l’AS ROMA STORE di Via Appia Nuova 130. Documento e Voucher dovranno obbligatoriamente arrecare lo stesso nome. Il tagliando d’ingresso allo Stadio non è cedibile. Nessun biglietto d’ingresso allo Stadio potrà essere rilasciato a coloro che non saranno già in possesso del Voucher per i trasferimenti. Nella prima mattinata di Domenica 13 Settembre 2009 (modalità, luogo e orario di ritrovo saranno comunicati successivamente) tutti i tifosi che abbiano adempiuto a quanto precedentemente comunicato, per potersi comunque veder garantito l’accesso al pullman assegnato dovranno presentare obbligatoriamente al personale A.S. ROMA presente nell’orario previsto, oltre che il proprio documento d’identità, anche il Voucher di trasferimento e il tagliando d’ingresso dello Stadio intestati a proprio nome.

SI RICORDA CHE IN MANCANZA ANCHE DI UNO SOLO DEI TRE ELEMENTI RICHIESTI OPPURE DI DIVERGENZA DEI DATI ANAGRAFICI NON SARA’ CONSENTITA LA PARTENZA PER SIENA.

A.S. ROMA ricorda a tutti i propri tifosi di astenersi dal recarsi a Siena se non ed esclusivamente con le modalità sopra indicate. Anche gli eventuali tifosi che siano in possesso del tagliando d’ingresso ottenuto con la procedura indicata non potranno raggiungere Siena con mezzi propri.
*

E-mail 1: "chi è solo tifoso puo anche andare...la vergogna sarebbe vedere i striscioni della curva a siena! bisogna boicottare".
*
E-mail 2: "Caro Lorenzo, è un bel po che non ti scrivo, sono passati oramai anni dalle ultime foto inviate, ti sto scrivendo da Siena, dove da circa 2 anni vivo per lavoro, sono appena stato "respinto" da un punto vendita per i biglieti, motivo, sono residente a Roma!!!
non ti nego ce ci sono rimasto di m...da, mi è proibito acquistare qualsiasi tipo di biglietto, e quelli per il settore ospiti sono in vendita solo a Roma in dei "selezionati punti vendita autorizzati dalla questura" (testuali parole)! La ragazza (gentilissima tra l'altro, quasi imbarazzata) mi ha fatto leggere il comunicato (credo della questura locale) dove veniva riportata questa restrizione, la cosa inquietante a mio parere è che il biglietto non lo hanno venduto nemmeno ad un ragazzo che era li in fila e residente a Grosseto!!!
Sono andato molte volte a vedere la partita qui a Siena, non necessariamente quando giocava la Roma, da appassionato di calcio e amante dello stadio, e mi chiedo, praticamente io non potrò andare a vedere più una partita? Che sò un Siena Udinese o addirittura un "temutissimo" derby locale di Coppa Italia Siena Grosseto? Ho la bruttissima sensazione di sentirmi un emarginato, impossibilitato ad andare a vedere uno "spettacolo" come lo definiscono i bravi commentatori...
Sono molto amareggiato, abito a 500 metri dallo stadio dove Domenica giocherà la "mia" Roma e non mi fanno andare! Me la vogliono far vedere in TV? In questo momento sto seriamente pensando di disdire il mio abbonamento SKY, non credo che potrò guardare una partita in TV e sentire i rumori dello stadio dalla mia finestra, sembra una pena Dantesca!
Scusa lo sfogo, ma mi sento come se mi avessero privato di un qualcosa di mio, di una mia passione (la Roma ed il calcio in generale) mi sento un cittadino di serie "B", francamente m'è venuta la voglia di mollare questo calcio, dopo 37 anni, forse è il segno di un'inesorabile resa......".
*
E-mail 3: "secondo me a siena dobbiamo andarci tutti con mezzi nostri.
e dimostrare che i divieti per noi non esistono e che per seguire la NOSTRA ROMA non abbiamo bisogni di steward(ma che lavoro è??) ne tantomeno di pullman. andiamo. pure fuori dallo stadio ma andiamoci. NO CARD".
*
Fioriscono i gruppi su Facebook: "Emanuele ti ha invitato a iscriverti al gruppo "CHI VA A SIENA E' UN BOIA DELLA LAZIE" di Facebook.
Per visualizzare ulteriori informazioni e confermare questo invito, segui il link in basso:
http://www.facebook.com/n/?group.php&gid=130304538095&mid=1106008G28f0d8dbG399a31fG6
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E-mail 4: "Lore qui piu se va avanti e più e peggio. Non bastava la pagliacciata della trasferta a siena con pulman messi a disposiziona de Rosella Staffoli & Co., che spero resteranno vuoti perchè NOI NON SIAMO UN ROMA CLUB, ora arriva la notizia della tessera del tifoso obbligatoria dal 1 gennaio.
Ma che se st'anno a inventà? Io ho rinnovato il mio abbonamento il 15 luglio perchè non era prevista nessuna "schedatura preventiva
obbligatoria" almeno per quest'anno, spendendo ricchi 235€ e adesso che  fanno dal 2 gennaio non mi fanno piu entrare? Questi so matti st'anno fomentando la rivolta!!!!!! Preparati a diventare l'avvocato di 6000/8000 persone che non si piegheranno  a questo abuso di potere!!!!!".
Se lo fanno basta anche essere l'avvocato di se stessi, non servono 8000 persone.
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L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e la Signora Staffoli pensano anche ai diversamente abili....
E-mail 5: "ciao lorenzo, sono stefano(barabba). credo ormai ti ricordi a priori di me, ti scrivo riguardo la trasferta di siena. in poche parole io li a siena non
amo mai andare in mezzo al settore ospiti che ci sono sempre un pò troppi 'bruchi' e pasquettari vari, e allora essendo ahimè disabile all' 80% dal
1999 li a siena riesco a farmi fare degli accrediti in tribuna disabili x me e un accompagnatore/trice.
detto qst anche quest'anno mi sono mosso in tempo x avere qst accrediti e cm vedrai dalle email sottostanti tutto ok nonostante il divieto iniziale e poi
il successivo "ammorbidimento" dovuto alla scadalosa presa di posizione della as roma x la trasferta 'sottoscorta'......
poco fa la sorpresa xò, mi chiama la segreteria li del siena calcio e mi fa: "mi scusi signor guidoni ma purtroppo la vendita dei biglietti per i residenti fuori siena è permessa si, ma soltanto nel settore ospiti, e quindi non le possiamo più fornire gli accrediti per il settore disabili xk lei è residente a roma"
io ovviamente dopo un attimo di 'allibbimento' ho fatto notare che io (oltre ad avere già pagato 64 euro di biglietti x la corriera andata e ritorno x me
e la mia ragazza) sono x l'appunto un disabile cmq allo stato dei fatti (seppur nato 'colpevolmente' a roma :D) e quindi mi sembra paradossale che un disabile da solo in tribuna possa creare scompiglio.....in risposta mi è stato risposto che qst è dovuto all'ultima decisione dell'osservatorio e nn era colpa loro (ma allora le email di conferma che mi hanno inviato a cosa servono......"Verba volant, scripta manent" ? :D ). allora ho fatto notare che il comunicato parlava si di tutti i settori, ma non specificatamente del settore disabili.....e mi sono fatto promettere che il comunicato stesso sul sito sarà modificato inserendo fra i settori vietati x i residenti a roma anche il settore disabili......ihihihh :D io t giuro mo spero che ce lo mettono davvero, sarebbe il max, ti giuro creo un gruppo poi....''teppismo disabile'' :D c sentiamo x vedè come evolve sta situazione, cmq http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/calcio/news/2009-09-08_108408308.html
è tutto finito, devo solo trovà quale altro sport seguire, cmq sempre lazio merda fogna de sta città
P.S.: tutte le email scambiate con la segretaria del siena stanno nel file in allegato all'email che t ho mandato prima, ti volevo solo chiedere poi se
era possibile secondo te fare tipo un ricorso contro il siena x riottenere almeno i soldi della corriera, visto che mi hanno appunto dato prima l'ok e
la conferma dei posti nel settore disabile ciao, e grazie come sempre di tutto lorè!".
1 settembre:
Stefano:"Buongiorno, mi chiamo Stefano ***** e vi scrivo come ogni anno per avere info riguardo gli accrediti per disabile per la partita(13 settembre) ac siena-as roma . Volevo chiedere in particolare se potevo già mandare via fax la documentazione necessaria(certificato d'invalidità e modulo scaricato dal vostro sito) e se dovevo aspettare la prossima settimana. In attesa della vostra gentile risposta vi auguro una buona giornata lavorativa, Stefano ****"
Siena Calcio:"Ci può mandare la documentazione già da ora, anche perché i posti a disposizione sono pochi.  Saluti".

4 settembre:
Stefano:"Buongiorno, credo proprio che li a siena io e la mia ragazza alla fine saremo costretti a venire in corriera quindi non le fornirò un numero di targa di una macchina per il parcheggio li al settore disabili perchè appunto non necessario. Tuttavia se per caso ci dovessero essere novità dell'ultima ora le faccio fax, buona giornata, Stefano *****".
Siena Calcio:"OK, non ci sono problemi. Saluti".

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E-mail 6: "A lorè c’ho un veleno talmente grande dentro che ti potrei scrivere pagine. Ma visto che immagino tu sia stracarico di “lavoro” sarò breve e conciso:
1)      Avevi ragione riguardo Siena…c’era qualcosa che non quadrava.
2)      Io sono schifato e non andrò più allo stadio se le cose stanno effettivamente così.
3)      Ringrazio questa società per aver messo in atto un vero e proprio doppiogioco alla KGB: da una parte si impegna a far andare i propri tifosi in trasferta e dall’altra firma un certificato di decesso per gli stessi.
4)      E’ ora di fare qualcosa. MA TUTTI. TUTTA LA CURVA SUD QUANTOMENO. Se le cose stanno effettivamente così, Roma – Juve è stata l’ultima partita che mi sono visto allo stadio. E spero che sia così per tutti. Marco".
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E-mail 7: "Caro Lorenzo, non so se hai già letto la serie di puttanate inerenti le modalità di acquisto dei biglietti per Siena che sono state pubblicate sul sito della A.S. Roma. Il linguaggio e l'esilarante errore ortografico contenuto nel comunicato (Documento e Voucher dovranno obbligatoriamente "arrecare" lo stesso nome) mi fa comunque pensare che il testo sia stato partorito da qualche servo dello Stato vestito in "blu" e non da incaricati della Società. In ogni caso - tralasciando ogni ulteriore commento riguardo l'assurda procedura da seguire per comprare il biglietto, quasi che si trattasse di un trasferimento di pericolosi criminali da una casa di detenzione all'altra - mi domando chi a questo punto voglia veramente andare a Siena a queste condizioni e darla così vinta a queste Istituzioni sempre più nemiche del popolo Ultras (...e non solo di quello) che ci stanno facendo una graziosa concessione e che di fatto vogliono soltanto schedarci. A tale riguardo è oltremodo sospetto che Miss Rosella abbia supinamente ingoiato i divieti di trasferta delle precedenti stagioni per partite ben più importanti di questa e solo ora (dopo la dura contestazione di Trigoria, trasmessa in TV e perciò "reale") faccia vedere di aver perorato la "nostra" causa. Sti cazzi dei suoi pulman di merda e sti cazzi della "lista" e dei "Voucher". Peraltro la presidentessa avrebbe fatto miglior figura a mettere a disposizione i Pulman gratis (come facevano 20 e passa anni fa i Presidenti tifosi Rozzi ed Anconetani...) ed a mettere in vendita il biglietto al suo prezzo reale di € 25,00 (come indicato sul sito del Siena AC) e non ad € 26,50.
E' superfluo sottolineare che - stando così le cose - nessuna persona dotata di un minimo di mentalità Ultras dovrebbe andare a Siena con i pulman (anche per evitare prevedibili prese per il culo). Staremo a vedere. Un Ultrà".
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TESSERA DEL TIFOSO (anche è è frammista a Siena/Roma....):
"Lorè forse in un certo senso non aspettavo altro. O forse no. Ora spero che anche le famiglie vengano a manifestare con noi in piazza. E' la fine. Stadi vuoti , complimenti avete raggiunto il vostro obiettivo. Avevate iniziato con i biglietti nominativi passando per i tornelli, tra divieti di bandiere e megafoni, di coreografie e aste , con fax, trasferte vietate e  tessere: provvedimenti subito pronti a sostituire l'amore e la passione con la burocrazia e la repressione. Non avete sconfitto la violenza. Non avete sconfitto noi. Noi non ci arrenderemo mai.
D'altro canto (ALMENO NOI) avevamo già capito tutto. Adesso la scelta migliore dal 1° gennaio sarebbe quella di arrivare sotto ogni stadio, in ogni partita, in ogni trasferta vietata in 3000 o più , tutti senza TESSERA, anche per le partite in casa. Altrimenti ... beh game over , è la fine.
E' la fine del tifo. E' la fine della libertà. Libertà , che uno acquisisce venendo al mondo e butta al cesso conferendo il potere a chi non lo merita, a chi si occupa di cose che non ha nemmeno mai visto o fatto (cosa aspettiamo a bruciare, in tutta Italia, le tessere elettorali?).
Speriamo che le generazioni future aprino gli occhi presto e non vivano una vita da popolo ignorante e caprone. Anche perché i rischi potrebbero diventare davvero grossi...
E' la fine. Mi sa che butterò il mio abbonamento o mi andrò a vedere qualche partita in categorie più basse. Dal 1° Gennaio (per me) la Roma sarà solo un emozione sentita per radio (eh mica ve lo do il contentino!), una voce, un sussulto, una gioia da non poter vivere in prima persona.
La mia voce per scelta dal 1 gennaio si farà sentire solo fuori dagli stadi. Spero che anche voi facciate altrettanto: non piegatevi , non giratevi dall'altra parte.
 Qui la notizia:
"A partire dal primo gennaio 2010 la tessera del tifoso sarà un documento indispensabile per l'accesso allo Stadio Olimpico. È quanto ha stabilito la Prefettura di Roma. «In applicazione delle recente Direttiva impartita dal Ministro dell'Interno Maroni - si legge in una nota - i tifosi potranno fin da subito acquisire tale documento presso le rivendite o le sedi delle società sportive che, al fine di incentivare l'attuazione di tale misura, stanno vagliando la possibilità di attribuire ai tifosi in possesso della tessera alcuni vantaggi come una distribuzione gratuita fino a fine dicembre 2009 contestualmente provvedendo ad adeguare i dispositivi di controllo presso gli accessi». Chiunque voglia andare a vedere partite di Roma e Lazio, o abbonarsi, sarà quindi obbligato ad avere la 'card', che ora il presidente della Figc Giancarlo Abete vuole introdurre anche per le partite della Nazionale. La Prefettura di Roma precisa con un comunicato che la decisione di rendere obbligatorio il possesso della tessera del tifoso per poter accedere allo stadio Olimpico è stata presa al termine di «un incontro tenutosi ieri in Prefettura, presente il presidente della Figc Abete ed esponenti dell' A.S. Roma, della S.S. Lazio e della Cisco». «È stato raggiunto pieno accordo sulle modalità di attuazione della direttiva - continua la nota - che introduce un ulteriore tassello nel quadro delle misure finalizzate alla sicurezza delle manifestazioni sportive negli stadi>>".
*
Sul punto: "Leggo che dal 1° gennaio 2010 senza la tessera del tifoso (a pagamento) non potremo entrare allo stadio olimpico! Ma non è una truffa verso tutti gli abbonati alla stagione 2009/2010?".
CERRRRRRRRRRRRRRTO che lo è! Io la tessera non la faccio perché non è previsto nel contratto stipulato con l'A.S. Roma in quel di luglio.
ROSELLA ARIDAMME LI SORDI CHE ALLO STADIO CE VIE' ABETE!
Proprio così, lo dico in anticipo prima ancora della e-mail che segue..: "ciao lorenzo,da quanto sta succedendo è palese ormai.la signora sensi rosella con l'ultima mossa si è levata quel fastidioso sassolino dalla scarpa.il futuro sarà così:soltanto i tifosi che seguono la linea di pensiero societaria saranno i benvoluti della a.s. roma spa.con l'istituzione di pulman societari per le trasferte e la adozione della tessera del tifoso,si permetterà l'accesso alle manifestazoni sportive della roma soltanto a quei tifosi che si appecoronano di fronte alla volontà societaria-statale.siamo alla frutta.non si permetterà più alla parte rumorosa di poter guastare il giocattolo calcio dei vari signorotti.se ricordi io ero quello che ti scriveva che la politica va fatta nelle piazze e se questa non è una battaglia politica allora ditemi che c'è di più importante,si perchè qui si sta tentando di eliminare la passione cari signori.ci vogliono di fronte alla televisione.rispondiamo con aggregazione.sentiamoci le partite tutti quanti in una piazza e facciamogli vedere che anche se ci chiudono gli stadi non fermeranno le nostre passioni.il calcio siamo noi e noi non abbiamo bisogno di stadi fatti passare da 5 stelle ma in realtà bombe ad orologeria per la nostra scurezza per aggregarci e divertirsi tutti insieme.meditate,ci vogliono gli uni contro glia altri pronti a scannarci per nulla perchè così più facilmente controllabili,li possiamo combattere soltanto trovandoci, salutandoci e conoscendoci Ciao Lorenzo, Anche noi schedati!!!!".
*
Ma, in extremis....
*
Ore 21.39 dell'8 settembre:
Io dico: VI RENDETE CONTO IN CHE MANI STIAMO?
La Prefettura di Roma, dico, L-A  P-R-E-F-E-T-T-U-R-A  D-I  R-O-M-A, fa un comunicato stampa che è da sommossa popolare e poi in serata precisa una cosa del genere? Ma questi fanno succedere le rivoluzioni e manco se ne accorgono!
Roba da p-a-z-z-i.
E comunque a Lazio/Roma come faremo?
*
Riflessioni:
"I tifosi potranno fin da subito acquisire tale documento presso le rivendite o le sedi delle società sportive che, al fine di incentivare l'attuazione di tale misura, stanno vagliando la possibilità di attribuire ai tifosi in possesso della tessera alcuni vantaggi come una distribuzione gratuita fino a fine dicembre 2009 contestualmente provvedendo ad adeguare i dispositivi di controllo presso gli accessi".
Scusa ma che cazzo vuol dire che ce la dobbiamo anche pagare? Vogliamo provare a fare ricorso contro il provvedimento del prefetto?
Tu che dici? Sono furibondo Ale".
Ah perché non lo immaginavate? Davvero si credeva agli scopi antiviolenza? Questa è SOLO una operazione commerciale.
Bisogna PAGARE per essere privati della libertà. Non credo che Hitler in persona abbia mai fatto questo. Al limite ti faceva fuori, ma mica ti faceva pagare.
E' chiaro che ora si vedrà la disposizione del Prefetto e poi si valuteranno quali provvedimenti adottare.
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Comunicato Stampa Radicali/PD:
Tessera tifoso, Perduca-Staderini: scelta folle. Maroni ha mentito agli italiani.
Faremo disobbedienza civile.
Dichiarazione di Marco Perduca, senatore Radicale eletto nelle liste del PD e di Mario Staderini, della Direzione
Nazionale di Radicali Italiani
Roma, 8 ottobre 2009
Il Prefetto di Roma, secondo cui l'accesso di chiunque allo stadio Olimpico sarà condizionato al possesso della
Tessera del tifoso, smentisce quanto sino ad oggi dichiarato dal Ministro degli Interni.
Il nulla osta della Questura sarà necessario quindi non solo per chi va in trasferta ma per tutti.
Maroni renda pubblica la direttiva di cui parla il Prefetto e spieghi perché sino ad oggi ha mentito agli italiani.
Si tratta di una scelta folle ed immotivata, destinata a creare confusione e pericoli.
È sempre più evidente come l'applicazione delle leggi speciali in materia di manifestazioni calcistiche, già di
per sé fuori dalla Costituzione, sia contraddittoria e caratterizzata da anomale zone d'ombra.
Di fronte al proseguire di scelte irragionevoli da parte di chi vuole, utilizzando norme illiberali, imporre un tifo di
Stato e svolte autoritarie nella società civile , non potremo che porre in essere, da nonviolenti, doverose azioni
di disobbedienza civile.
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AS ROMA
"Ciao Lorenzo, in relazione a questo articolo di romanews, http://www.romanews.eu/news.asp?newsID=333&pag=33&spag=1&rub=8, riguardo al potenziale valore del marchio as roma, volevo chiederti se il marchio è ancora effettiva proprietà di as roma spa oppure è della soccer brand sas come scritto nel video a cui rimandi nella pagina degli aggiornamenti . Nel secondo caso immagino che la Roma non trarrebbe nessun beneficio economico diretto...che andrebbe tutto a favore di quest'altra società di cui sarei proprio curioso di conoscere l'assetto proprietario. Grazie e a presto Matteo".
Da che so io, ma non vorrei sbagliare, anche il marchio non è più di proprietà dell'A.S. Roma S.p.A.... s'è venduta pure la lupa.....
"Dopo nove mesi di gestazione è stata condotta in porto l'operazione di valorizzazione del marchio. E' stata infatti costituita la società in accomandita "Soccer" - affidata alla sorella di Rosella Sensi, Cristina, e ai manager Stefano De Alessi e Edoardo Ottaviani - che gestirà il ramo d'azienda composto da tutte le attività di marketing e merchandising del club giallorosso. Per la As Roma si tratta di una valorizzazione del proprio patrimonio decisiva per riequilibrare definitivamente i conti e sistemare il bilancio. Infatti il ramo d'azienda ceduto è stato stimato oltre 125 milioni di euro (mentre il fatturato complessivo delle singole attività non raggiungeva i 30 milioni)" (notizia del 2007).
*
Replica di P.:
"Io non difendo nessuno vi chiedo solo se in panca o in campo negli ultimi due anni c’era rosella o spalletti e co. E non per questo mi devo sentir dire che ascolto il cronista che immagino sia Marione ma che non sento da mesi oramai, vivendo all’estero, se non dagli “echi” che mi arrivano dai miei amici romanisti con cui parlo di Roma tutti i giorni. non mi vergogno peraltro di dire che non me frega ne de Mario ne de Rossi ne de leggeri; loro con la Roma ce magnano, di certo. Io invece ce rimetto, soldi e salute.
Io non ho interessi personali da difendere come credo ciscuno dei frequentatori del sito di Lorenzo. Vedo il porcaio che ha fato ‘sta dirigenza – non ultima la storia di muzzi-, ma vedo anche quanto ha fatto portando uno scudetto a Roma. Credo anche che moltissimi di noi vengano da una medesima “matrice” –fatta di curva e di passione spesso senza limiti- e credo anche che ‘sta matrice sta per essere rimpiazzata da un’altra più “moderna” e che a me personalmente non piace affatto. Vivo  all’estero come dicevo ma l’abbonamento l’ho rinnovato lo stesso, figurati un po’... e gli ultras oggi mi sembrano così coesi che oggi – ma già da circa metà dello scorso anno-  abbiamo un gruppo ultras in nord, di certo il più cospicuo degli utlimi  20 anni. Bella coesione.... Ricordo poi che c’è una altro che ama parlare di “esigua minoranza”.... proprio quel Lotito che come DiCanio qualche anno fa sta diventando ora l’esempio da seguire...smonta pure le mie convinzioni però fallo con i fatti e non con le “frasi che resero celebri gli uomini”  perchè dire di essere informati lascia il tempo che trova. Io lo sono di certo. Lo sei anche tu, ben venga. Dammi i fatti; dimmi dov’è moggi, sr o jr che sia, dimmi dov’è l’offerta di fioranelli o quella di tacopina, fatecele vedere. Fatemi vedere dov’è la convenienza a non vendere la Roma a parte le favole della “visibilità” che mi dicono a fine mese non ripiani nemmeno una lira dei milioni di debiti. Il problema è che la Roma non la vuole nessuno e/o non se la può permettere nessuno.  Si vende quando c’è uno che compra (io sono d'accordo, ma se non voglio più vedere Rosella, perché per me ormai è peggio di Chinaglia, e anche che la Roma non fallisca posso chiedere che almeno venga nominato un tutore? ;-). Se cacci chi vende, comunque, manca sempre chi compra. Ma tu che sei informatissimo potrai dimostrare il contrario, no? Io della gente che era a via allegri ne conosco, diversa...chi c’era che mi sfugge li di tanto “strano”? ti direi che c’era – al solito- gente “vera” mischiata a quella che di una sciarpa e di un cappellino ne fa solo pura sterile ostentazione. Tu non eri al circo massimo, beh non ho capito qual’è il mio merito ad essere stato li o il tuo a non esserci stato. ‘sta pretesa superiorità da dove ti viene? Dal fatto che non eri al circo massimo...hai capito! O dal fatto che hai fatto pugilato (e in qusto caso posso posso pure darti ragione ;-) e dove hai letto che difendo rosella o i sensi? Leggi quel che ti pare, mi sembra. Ho detto che se ne deve andare. Contesto solo il fatto che oggi stiamo con ranieri in panca e lobont in porta perchè non siamo in champions league, innanzitutto. E che lo scorso anno in campo ci sono andati gli stessi – aquilani compreso- che hanno perso lo scudetto all’ultima giornata dopo però aver perso il derby facendo la figura dei coglioni contro i dilettanti della lanzie...per la lanzie chi segnò ricordamelo... ha segnato rosella, pradè o berhami?...Tu che sei informato dimmelo va’...Venisse qualcuno al posto di rosella, magari! Ma non i pulciari che stanno dietro i 500 di trigoria e che del loro impeto e buona fede (io si, credo nella buona fede di tutti e sono più democratico di te) se ne fanno scudo per distruggere tutto e comperare la Roma fallita così come hanno fatto de laurentiis o della valle. E se poi dici di tifare Roma ma preferisci vederla fallire piuttosto che avere rosella, beh sei tu che tifi per la “società futura che verrà”. Io tifo invece per la Roma! Lorè, chiaramente non pretendo che la replica sia postata; please magari se hai modo avrei piacere gliela potessi girare. Un abbraccio sincero".
*
ROYALIST
"A seguito dei fatti che hanno portato all'abbandono di chi precedentemente occupava il posto che fu del XXI Aprile, il coinvolgimento di diverse persone che abitulamente da anni seguono la nostra amata Roma in casa ed in trasferta ha portato alla nascita dei Royalist. Veniamo tutti da esperienze di curva molto diverse le une dalle altre, accomunate da un unico intento: sostenere strenuamente i nostri colori, la nostra identità, il nostro stile. Royalist (alla base dell'etimologia stessa di Ultras che deriva appunto da Ultra-Royaliste) ambisce ad essere tutto questo: così come alla metà dell'800 si battevano per un ritorno integrale alla monarchia, proiettando questa determinazione nella nostra mentalità, ci battiamo per un ritorno integrale allo stile ed alla mentalità che in passato ha fatto della curva sud un modello unico nel panorama delle tifoserie di calcio". NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO - NOI NON SIAMO SUL LIBRO PAGA, ROSELLA VATTENE".


8 settembre 2009 (pomeriggio): notizie su notizie si accavallano, mail su mail che arrivano... nun ce la faccio quasi a staje dietro!
Iniziamo con una notizia di Repubblica (Roma).
Sembra che la Roma di Rosella Sensi, la Lazie di Lotito e la Cisco di Cisco abbiano dato l'ok per la tessera del tifoso allo Stadio Olimpico.
Sempre dalla notizia semgra che chi non ha la tessera non può entrare allo stadio. Resto in attesa di saperne di più, visto che quanto detto è il contrario di quel che ci dice quotidianamente l'Osservatorio...
Io ho una tessera con cui ho acquistato 17 partite.
Se il 2 gennaio 2010 non mi fanno entrare all'Olimpico, iniziassero a trovarsi il miglior avvocato dello Stato che hanno a disposizione.

Sul punto:
"dal primo gennaio o ci si fa la tessera o non entriamo più allo stadio? ora bisogna prendere una posizione chiara.
o diciamo si a questa tessera e continuiamo ad andare allo stadio. o diciamo no. sinceramente se penso ai soldi che gli ho dato...
però non si può certo dare cosi la vittoria a maroni e co.  soluzioni? NO CARD".
Ancora: "Ciao Lorenzo è con enorme sentimento di rabbia che ti scrivo questa mail di oggi 8 Settembre 2009. Ho appena letto su alcuni siti internet la notizia secondo la quale,  la prefettura di Roma ha comunicato che dal 1° Gennaio 2010 sarà obbligatoria la tessera del tifoso anche per entrare allo stadio olimpico. Il cerchio si è chiuso, e il disegno di lor signori definitivamente completato! Ora, dato che non ho alcuna intenzione di genuflettermi ai voleri di questi personaggi, volevo chiederti se, a tuo parere, in quanto io abbonato dell'AS Roma in tribuna tevere, avrò titolo per chiedere il rimborso per tutte le partite che non andrò a vedere allo stadio a causa del loro abuso. Te lo chiedo perchè a mio avviso mi hanno fatto sottoscrivere il suddetto abbonamento e poi cambiato in corsa le condizioni del contratto stipulato in precedenza con la società. Una società che, dopo aver preso in giro i tifosi con la storia dei pullman per Siena, si è ulteriormente appecoronata dando il benestare alla decisione presa dalla prefettura! Cordiali saluti".
Assolutamente sì. Lo hai già letto sopra. Si trovassero il migliore.
Andiamo avanti: "lorè, la prefettura ha appena detto che chi non avrà la tessera del tifoso il 1 gennaio 2010 non potrà entrare allo stadio olimpico! Mi spieghi com'è possibile? Io a luglio mi sono abbonato allo stadio pagando una determinata cifra, possibile che possano tenermi fuori se non ho la tessera?
Poi un'altra cosa, io studio girisprudenza, diritto pubblico l'ho dato tre anni fa quindi non me lo ricodo bene, ma esistendo degli strumenti di iniziativa legislativa diretta da parte del popolo non si può fare richiesta di abrogazione di una legge con un tot. di firme??? Non si possono sollevare i dubbi di legittimità costituzionale di questa legge ridicola???".
Andiamo avanti:  "Ciao Lorè leggo testualmente che "A partire dal primo gennaio 2010 la tessera del tifoso sarà un documento indispensabile per l'accesso allo Stadio Olimpico. "
Facendo finta che io sia un ignaro appassionato di calcio e che come tale, quest'estate abbia sottoscritto un abbonamento per poter assistere a tutte le partite di campionato dell'AS Roma in programma allo stadio Olimpico, mi metto a cercare tra le condizioni da me sottoscritte al momento del rinnovo e non trovo menzionata alcuna limitazione che mi impedirebbe l'ingresso allo stadio Olimpico a partire da Gennaio. Non volendo io, ignaro appassionato di calcio, sottoscrivere alcuna Tessera del Tifoso, in quanto mi basta la Tessera di Abbonamento all'AS Roma già sottoscritta, mi troverei quindi dal 1 Gennaio 2010 a non poter usufruire di un prodotto già pagato. A questo punto ti chiedo: ma io ignaro appassionato di calcio ho il diritto di rivalermi contro la società che mi ha venduto l'abbonamento non specificando che da Gennaio avrei dovuto sottoscrivere un'altra Tessera per poter accedere alla struttura in cui si svolge l'evento per la cui visione ho pagato in anticipo? E se come me lo facessero tutti gli ignari appassionati di pallone d'Italia cosa accadrebbe? Io in genere per pigrizia non contesto manco le multe e infatti ogni par d'anni c'ho la Gerit alle costole, ma stavolta quasi quasi un pò de tempo lo perdo, che dici se pò fà?".
*
Ancora storture sulla tessera del tifoso:
"Ciao Lorenzo sono Luca ( Luca di Formello per molti amici dello stadio J ) ti riporto una notizia da Tifo-net
Nonostante il divieto di trasferta imposto dal prefetto di Arezzo, un gruppo di ultras del Viareggio ha comunque seguito la squadra a San Giovanni Valdarno contro il Figline. I tifosi viareggini hanno gridato slogan ed esposto uno striscione polemico davanti all'impianto: la protesta si è subito spenta quando la polizia ha minacciato di condurre tutti in commissariato per identificarli e denunciarli. A quel punto gli ultras sono risaliti sulle auto e sono tornati a Viareggio.
“ denunciarli “ per che cosa ? Secondo la legge gli ultras erano punibili ? Come ci si deve comportare in certe situazioni ?
Concludo con siena ROMA . Ho appreso che per la trasferta ci si deve avvalere dei pullman ( scortati dagli steward ) messi a disposizione dalla società altrimenti non si può acquistare il biglietto della partita. RIDICOLO! Approfitto dello spazio per invitare TUTTI i ROMANISTI: grandi, piccoli,vecchi,giovani, ultras , tifosi e simpatizzanti a disertare la trasferta. Forza Roma".
L'unica denuncia possibile è quella per la violazione dell'art. 650 c.p. ("inosservanza dei provvedimenti dell'autorità") qualora il dirigente del servizio di ordine pubblico intimi loro di sciogliersi per ragioni di ordine pubblico e loro non adempiano. Infatti se ne sono andati.
*
SIENA/ROMA:
e-mail: "Notizia delle 11,30: il Siena comunica (sito ufficiale) il vincolo della residenza a Siena e provincia x la vendita di tutti gli altri settori.
temo sia il primo di tanti casi simili e quindi sto per salutare il mio calcio dopo appena 25 anni di passione...".
In realtà è già un anno che adottano questo sistema territoriale che ci riporta indietro di secoli... E' questo il loro modo di gestire l'ordine pubblico ragazzi.
Altra mail: "Ciao carissimo, secondo me questo e' un assaggio di come saranno le trasferte in un prossimo ma quantomai vicino futuro.A siena ci vai dopo il vaglio di questura su un pulmann pagando un pacchetto e posti limitati...I viola,credo, l'anno scorso su imposizione della questura organizzarono la trasferta per Bologna allo stesso modo...naturalmente gli ultimi ultras rimasti a Firenze disertarono(se non sbaglio c'e' anche una foto di uno striscione appeso fuori dal sett.ospiti di Bologna )...Ora io auspico di non vedere nessuno striscione nostro al seguito.....e tantomeno nessun ultras nel sett.ospiti..anche se come dici tu qualcuno su quei pulmann ci andrà.Ciao".
Ancora:
"Buongiorno Lorenzo, Sai che novità c'è??? A Siena non ci vado...non ci vado perchè non accetto regali da parte di chi contesto e che sta facendo del male alla mia squadra...non ci vado perchè io col pullmann non ci viaggiavo neanche quando ero ragazzo...solo treno...
non ci vado perchè...ma te lo immagini un viaggio in pullmann con i poliziotti e gli stuart a bordo???che ho in comune con loro???
e che gli devo dire???
non ci vado perchè io, esattamente come te ed altri ultras nostri coetanei, non ci pieghiamo alle regole e di conseguenza non accettiamo di essere "sottomessi" e controllati!!! Detto questo...se devono prendere il biglietto di tribuna, ci andrò per i beati cavoli miei!!!".
*
Avanti: "Buongiorno Lorenzo, Sai che novità c'è??? A Siena non ci vado...non ci vado perchè non accetto regali da parte di chi contesto e che sta facendo del male alla mia squadra... non ci vado perchè io col pullmann non ci viaggiavo neanche quando ero ragazzo...solo treno...
non ci vado perchè...ma te lo immagini un viaggio in pullmann con i poliziotti e gli stuart a bordo???che ho in comune con loro???
e che gli devo dire??? non ci vado perchè io, esattamente come te ed altri ultras nostri coetanei, non ci pieghiamo alle regole e di conseguenza non accettiamo di essere "sottomessi" e controllati!!! Detto questo...se devono prendere il biglietto di tribuna, ci andrò per i beati cavoli miei!!!".
Un romanista di Siena: "Allora, stamane sono andato al bar sotto casa per comprare I biglietti ma quelli degli altri settori momentaneamente sono venduti solo ai residenti in siena…che pagliacci, lunedì mattina non dicevano niente al riguardo…hanno paura che possano arrivare tanti romanisti, così io che aspetto tutto l’anno sta partita la prendo in culo…".
Sempre Siena/Roma: "VERGOGNA, VERGOGNA....ciao Lorenzo, comincio così perchè queste due parole voglio dedicarle una a rosella sensi e una al camssmsms. cominciamo da quest'ultimo: penso che ormai è chiaro che il casmsmsmsm è un istituzione INUTILE nel mondo sportivo, (vedi roma-genoa dello scorso anno) e ieri ne ha dato un ennesima dimostrazione. prima vieta una trasferta (inspiegabilmente), poi basta che un "presidentino" qualunque va ad "appecoronarsi" un po e magia, divieto rimosso. credibilità pari a zero. riguardo al presidentino, vorrei far notare che la signora rosella sensi negli ultimi due anni in cui la tifoseria della Roma molto spesso non ha potuto seguire la squadra in trasferta, non si è MAI, e ripeto MAI, e lo ripeto ancora MAI opposta ad un ingiustizia simile. e allora mi chiedo, da dove salta fuori tutta questa coscenza???? perchè proprio ora e in queste settimane molto movimentate???? perchè rosella qualsiasi cosa chiede la ottiene????? la risposta è una sola, rosella FA PENA A TUTTI!!!!!!! (vedi il colloquio con letta, vedi moratti per l'acquisizione di burdisso, vedi le ultime dichiarazioni del presidente abete, vedi mediobanaca, vedi geronzi, ecc ecc..). Ecco questo è il presidente della AS ROMA, e visto che personalmente io non mi sento rappresentato da questa persona a siena non ci vado. ora più che mai rosella VATTENE VIA".

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COMUNICATO CURVA FIESOLE:
"Riguardo all'incontro che si è tenuto sabato 5 Settembre 2009 a Roma, i gruppi della Curva Fiesole pur essendo contrari alla tessera del tifoso,
 precisano che: Non abbiamo partecipato e mai parteciperemo ad incontri con tifoserie che non rispettiamo e riteniamo la rovina della mentalità
  Ultras. Tale Domenico Mungo o chiunque ha parlato o parlerà' a nome  della Curva Fiesole e di Firenze senza averne nessun titolo dovrà dare
spiegazioni a tutti noi. Ricordando che il rispetto non si guadagna con le parole ma con i fatti, rispettiamo tutte le tifoserie che si firmano e la pensano come noi".
Non per polemizzare ma tranquillizzo gli estensori del comunicato di cui sopra: ho ascoltato personalmente l'intervento di Domenico Mungo e lo stesso non ha affatto parlato a nome della Curva Fiesole: ha anzi precisato in apertura che non parlava affatto a nome della Curva Fiesole.
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VARIE
E-mail: "Personalmente sono contrario a sottoscrivere petizioni, ma questi stanno veramente rompendo er ***** :
La TV nazionale Rai non garantisce piu' ai giornalisti di Report (rai 3) la copertura legale. Significa che gli inviati di Milena Gabanelli, da sempre attivi nel denunciare le illegalita' e i soprusi che ci circondano, dovranno provvedere di tasca propria alle spese legali cui, da bravi inchiestisti, vanno continuamente incontro.
I sottoscritti firmatari con la presente CHIEDONO alla societa' RAI Radiotelevisione Italiana S.p.A, il ripristino della copertura legale per gli inchiestisti del programma Report, trasmesso su Rai3, al fine di assicurare il libero esercizio della loro professione per arrivare alla verita' e rivelarla agli italiani.
http://www.firmiamo.it/reportnondevechiuderefirmalapetizione
A presto e ancora grazie per tutto cio' che fai. Alessandro".


8 settembre 2009 (mattina presto, ci sono anche altri aggiornamenti): prima di andare a lavorare, visto che l'argomento è attualissimo...:
SIENA/ROMA E VARIE
"ciao lore' me sto a vede un po' de finto pugilato, da vecchio praticante di questo sport, non ritengo il pugilato dilettantistico asolutamente paragonabile a quello professionistico, e' differente prende un gancio con il caschetto e uno senza...
quindi osservo distrattamente e leggo il tuo sito, e mi sono imbattuto nella lettera di "P.;", tralascio il palese e stucchevole tentativo di difendere la sig.ra staffoli, questa ha fatto piu' danni che danni, e c'e ancora gente che la difende, tralasciando chi lo fa' per interessi personali, conduttori radiofonici, ed ex "frequentatori" di curva, il fatto che ci siano ancora "tifosi" che la difendono per me e' un mistero, non me pare se sia mai verificata na cosa del genere, una tifoseria(non mi riferisco agli ultras o gente di curva che mi pare abbiano iniziato la stagione in maniera molto positiva ecompatta), che ha al suo interno una sempre piu' esigua minoranza che e' tifosa prima della societa' poi dell'AS ROMA, io ormai alla buonafede di chi prende le parti di questa dirigenza indegna, non ci credo piu', saro' poco democratico...ma mi interessa poco adesso.
Non mi va di mettermi a smontare tutte le sue convinzioni, peraltro sarebbe molto facile perche' io de sta dirigenza non ne voglio piu' parlare aspetto solo che se levi dalle palle.
1) menziona gli IRRIDUCIBILI, e io non accetto paragoni , evidentemente qualcosa di quel giorno e sulle presenze o meglio su chi era presente gli sfugge
2) io al Circo MASSIMO nun c'ero (manco io), ho cantato SENSI BLA BLA BLA fino a che il padre non si ammalo' e allora subentra il rispetto per una persona anziana e malata, anche se mi ha chiamato STRACCIONE e PREGIUDICATO PAGATO DA MOGGI.
3) mi collego ora al discorso MOGGI forse non tutti sanno che il figlio ALESSANDRO era gia' pronto per affiancare PRADE'  a trigoria se non fosse stata per la decisa iniziativa di qualcuno.
credo che prima di scrivere alcune cose bisognerebbe conoscerle a fondo.
concordo con il lasciate perde le radio e giornalai...magari cominciasse lui, me sembra di ascoltare un noto radiocronista a cui facevo riferimento.
Ora cambio argomento, passo alla trasferta di SIENA, come dici te qualcosa me puzza, piu' de quanto puzza a te lore', se e' vero quanto e' trapelato la societaì dovrebbe mettere a disposizione i pullman per i 1500 tifosi che aquisteranno il biglietto (altro mistero perche pare che solo alcuni punti vendita abituali veranno abilitati alla vendita) con due steward a controllare, io vorrei vedere con il pullmann "popolato" dalle persone che dico io....cosa potrebbero fare i due steward (infatti il tentativo dell'ONMS è l'addomesticamento, della Roma l'ingraziamento).
poi come se fa se parte tutti insieme da trigoria?? pranzo al sacco offerto dall'as roma??
detto questo mi viene da fare alcune considerazioni:
1) a me sembra una maniera soft per testare l'ambiente sull'immissione della tessera del tifoso (esatto).
2) credo che questi 1500 biglietti verranno "indirizzati" anche perche' voglio sperare che nessun gruppo organizzato si presti a questo gioco....le alternative ci sono, premesso che per coerenza io o mi presento ovunque vi e' una trasferta vietata o non mi presento proprio (personalmente io invece la vedo caso per caso: ad es. Siena lo scorso anno - vendita biglietti nella Regione - era possibile, Catania - vendita ai soli residenti - era incredibilmente più difficile), questo esula dal discorso specifico.
3) attenzione perche' domenica secondo me se buttate na cartaccia per terra rischiate la diffida, mi pare una sorta di trappololone ben architettato oltre che un "prologo" alla tessera, me chiedo ora che la societa' si e' mossa in questo senso come fara ad opporsi alle disposizioni del "sor maroni" (PREGIUDICATO), non e' che avessi dubbi visto le ultime uscite della "nana" de villa pacelli sull'argomento.
Aggiungerei che se si è contro la Società, si potrebbe anche apprezzare il gesto e dire "no grazie". E' come se la mia donna mi fa tre anni di scortesia e poi mi offre il gelato. Tanto ci sarà comunque qualcuno che andrà su quei pullman! Personalmente, in trasferta ci vado con i miei mezzi, come dissi anni fa quando stavo in curva e "qualcuno" mi chiese se avevo bisogno di biglietti e pullman. Se non è possibile non ci vado, ma poi ognuno si regola come crede.
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Potenza-Ravenna: la passione batte la burocrazia.
Settembre 7, 2009 di freedomforfans

C’era una volta la cara vecchia serie C1, sfide avvincenti in campi caldi e affollati, soprattutto durante i tanti derby che caratterizzavano la stagione della terza serie. Poi venne il calcio moderno e la composizione su base geografica dei gironi fu miseramente abbandonata: meno derby ma in compenso meno trasferte vietate.

Quest’anno dunque rinunceremo a Cavese-Paganese, Ternana-Perugia e altre sfide calde tra compagini corregionali, in compenso avremo Portogruaro-Real Marcianise oppure Pergocrema-Sorrento… Le trasferte costeranno un po’ di più, non avranno lo stesso fascino ma perlomeno non ci saranno divieti. O no?

No!

Potenza-Ravenna, ultima sfida risalente al 1986 e, ovviamente, nessun problema tra le due tifoserie. Nonostante questo, arriva il divieto per la tifoseria ravennate per “carenze strutturali” dello stadio potentino. Stadio che in estate è stato sottoposto a lavori di adeguamento. Ma allora cosa manca al settore ospiti del Viviani? Pare che la “carenza strutturale” sia niente meno che il non funzionamento di una telecamera a circuito chiuso…

Delusi i ravennati, allibiti i potentini per questo ennesimo divieto imposto alle tifoserie ospiti ( la settimana precedente era toccato agli andriesi). Ma questa volta dalle parole si passa ai fatti. Sui siti delle due tifoserie sono tanti i supporters potentini che invitano i ravennati a seguire comunque la propria squadra, i giallorossi raccolgono l’invito e in 18 raggiungono il capoluogo lucano.

Questo il racconto di un ultras ravennate:

Ciao appena tornato da Potenza. I Lucani sono stati spettacolari nei nostri confronti davvero una cosa mai vista, al nostro arrivo ci hanno accolti con teglie di pizza innaffiate da abbondanti birre. Tutti ci salutavano tutti si presentavano e tutti facevano a gara per far gli onori di casa. L’ingresso è stato abbastanza tosto: fino al “tornello” nessun problema ma poi lì siamo stati intercettati dai dirigenti della questura… dove avete preso i biglietti, chi ve li ha venduti, non potete entrare, adesso mettetevi lì contro la recinzione che vediamo come fare… morale 30 min in riga stile auschwitz davanti all’ingresso con i potentini (anche vecchi dei distinti!) che insultavano i blù… secondo la polizia la trasferta era vietata e non era solamente chiuso il settore ospiti… in realtà non era assolutamente così! i potentini dopo aver minacciato il presidente di lasciare la loro curva vuota qualora non ci avessero lasciati entrare, han sbloccato la situazione in stallo… hanno accompagnato IL LORO PRESIDENTE al nostro cancello che è riuscito a mediare con i poliziotti. Al nostro ingresso è successa una cosa incredibile mai vista e penso mai successa nella storia: tutti gli spalti (tribuna, curva, distinti) si son alzati in piedi come entrasse il papa e ci hanno applaudito. Durante la gara nessun problema anzi più di una volta abbiamo scambiato chiacchiere con gente normalissima dei distinti che erano da noi incuriositi. All’uscita ci hanno offerto addirittura interi polli arrosto ed altri ettolitri di birra. Del risultato onestamente non me ne frega un cazzo mi interessa solo che 2 tifoserie mai viste e mai conosciute, in barba alle assurde decisioni arbitrarie basate su altrettanto assurde leggi, abbiano dato lezioni di civiltà a tutti quanti….

Una bellissima lezione di mentalità ultras, ma soprattutto di civiltà! La passione unisce ciò che la burocrazia divide!

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Uno dei regalini della politica dei prezzi di Rosella Sesnsi, che avevamo abbondantemente previsto:

Abbonamenti, la Roma superata dalla Lazio

Lunedì 07 Settembre 2009 10:38
(GAZZETTA DELLO SPORT) - «Il sorpasso» è un film che Dino Risi girò per le strade di una Roma deserta a Ferragosto. Qui Ferragosto è già passato da un pezzo e Roma non è più deserta. Ma insomma, sempre di sorpasso si tratta. Ed è storico, con un solo precedente datato 2003: la Lazio ha venduto più abbonamenti della Roma.
È la prima volta che accade nell’era Lotito, il sorpasso. La Roma ha chiuso la sua campagna abbonamenti: non è stato ufficializzato il numero esatto, in ogni caso le tessere vendute sono poco meno di 25 mila. La Lazio chiuderà invece oggi i botteghini: il dato prima del weekend diceva 25.800 abbonamenti, dunque almeno un migliaio oltre i cugini. Non è roba da tutti i giorni. La Lazio terminò sopra la Roma in fatto di tessere solo nel 2003: era la squadra di Longo, Baraldi e Mancini, che misero in piedi sconti fino al 30 per cento rispetto alla stagione precedente e una serie di promozioni fuori dal comune per chiudere a quota 41.286, record assoluto della storia laziale. Quell’estate la Roma sui fermò a quota 36.676. Sei anni dopo, la storia si ripete. E ha dell’incredibile: solo due estati fa la Lazio era ferma a quota 14.838. Poi l’anno scorso il boom, grazie a una campagna particolarmente coinvolgente e a sconti per tutte le categorie, il dato finale fu 23.200. E ora ecco un altro incremento, di circa il 10 per cento, merito (anche) dell’effetto Supercoppa.
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Da Calciopress:
Prima Divisione, il calcio dei divieti
(CALCIOPRESS) - Se qualcuno nutriva ancora dubbi sul ghetto mediatico al quale da anni è condannata la Lega Pro (ex serie C) guidata dal presidente Mario Macalli, è ampiamente servito. In un silenzio assordante e nel disinteresse generale si sta infatti delineando, nella Prima Divisione di Lega Pro e già alla seconda giornata di campionato, una situazione che ha dell’assurdo. Cerchiamo di riassumerla.  Cinque partite* saranno giocate senza la presenza delle tifoserie ospiti, per la chiusura dei settori dedicati. Altre due** verranno disputate su campo neutro. Senza contare che, nella prima giornata, ad un’altra gara*** è toccata la stessa sorte.  Ciò significa, in buona sostanza, che quasi la metà delle partite di un campionato che è pur sempre il terzo torneo professionistico italiano sarà giocata in uno stato di emergenza. Per quali ragioni?  La causa non è ricondicibile unicamente al Casms e agli organismi preposti alla tutela dell’ordine pubblico, che continuano a fare come sempre il loro lavoro e a chiudere i settori ospiti bloccando di fatto la circolazione dei tifosi.

Il motivo di questo sconquasso risiede, piuttosto, nella Determinazione numero 17 del 7 aprile 2009, emanata dall’Osservatorio delle Manifestazioni Sportive per definire la messa a norma degli impianti sportivi delle società iscritte alla Prima e Seconda Divisione della Lega Pro.  Il succo del provvedimento (leggetelo qui nella sua interezza, ndr) è che per gli impianti con capienza inferiore a 7.500 posti della Lega Pro è necessario prevedere dall’inizio della stagione calcistica 2009/2010: a) biglietti nominativi; b) sistemi strutturali per la separazione delle tifoserie; c) istallazione di adeguati sistemi di video sorveglianza; d) impiego da parte della Società sportiva di un numero di steward ritenuto idoneo. Resta un mistero glorioso come si sia soltanto potuto ipotizzare che potesse andare rapidamente in porto un provvedimento di così difficile (e costosa) realizzazione - per di più reso noto praticamente a ridosso della nuova stagione agonistica e dunque con tempi di realizzazione strettissimi - in un campionato come quello di terza e quarta serie (ex C1 e C2) nel quale molti dei 90 (novanta!) club iscritti di professionistico hanno davvero poco. Senza tener conto della proverbiale lunghezza italica degli iter burocratici.

Gli impianti, infatti, sono di proprietà dei comuni. Che hanno bilanci alla canna del gas. Come e più di quelli dei malmessi club di Lega Pro. Ciò è tanto vero che il Ministero dell'Interno, date le ovvie difficoltà che le società hanno incontrato per attuare i criteri della determinazione, ha concesso una deroga in cui si stabilisce che il termine fissato per l'ultimazione delle opere viene prorogato al 30 settembre 2009. Quello che succederà dopo è nelle mani di Dio. I tempi restano comunque strettissimi, le casse dei comuni sono vuote e quelle delle società di Lega Pro lo sono ancora di più. Quale logica detti certe strategie non è per niente chiaro e qualcuno ce la dovrebbe spiegare. Resta da domandarsi perché si sia dato il via al torneo in una tale situazione di precarietà. Senza contare che l’inizio dei campionati è stato anticipato  al 23 agosto, per la concomitanza dei Mondiali.  Nessuno, stranamente, protesta. Non gli organi di informazioni, distratti dalle vicende gossippare della serie A e disinteressate perfino alla negletta cadetteria. Non la Lega Pro di Firenze, che pure ha indubbie prerogative di carattere organizzativo in materia. Non i pochi opinionisti che si occupano a tempo pieno della terza serie nazionale. E, ciò che più conta, neppure le società. Che tutto sopportano, senza nemmeno provare a bloccare per un po' di tempo un giocattolo che si sta ormai rompendo e dare alla questione la risonanza nazionale che meriterebbe. Eppure tra le 36 iscritte in Prima Divisione ce ne sono molte di grande blasone e che investono nei loro progetti milioni di euro. Come pensano di tirarsi fuori da quello che i loro tifosi chiamano un “inferno” senza mai muovere un dito? Il fatto è che questo obbrobrio continuiamo a chiamarlo calcio.

Sergio Mutolo - www.calciopress.net

* Como-Varese e Paganese-Cremonese (girone A); Potenza-Andria, Cavese-Pescara e Ternana-Taranto (girone B)

** Alessandria-Pro Patria (girone A); Real Marcianise-Portogruaro (Pinto di Caserta, girone B)

*** Figline-Novara (girone A)

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Comunicato Bologna:


8 settembre 2009: qualche e-mail è stata superata dagli eventi.... Capita quando non riesco a fare aggiornamenti, scusate.
Iniziamo con un comunicato che mi è pervenuto dal gruppo Padroni di Casa:
"In questi giorni numerosi organi di stampa hanno riportato la notizia dell'avvenuta contestazione al nuovo film di Michele Placido sul '68 "Il grande sogno". A rivendicare quest'azione è stato Giuliano Castellino persona assolutamente estranea al nostro gruppo, Noi, infatti, non abbiamo preso parte all'imbrattamento delle locandine pubblicitarie del film, opera del''Associazione, vicina al PDL, "Il Popolo di Roma" di cui Castellino è responsabile. Ribadiamo e auspichiamo che, in futuro, il nome di "Padroni di Casa" non sia più associato a questa persona come, invece, è accaduto in passato.
Il nostro è un gruppo di tifosi della Roma che segue la partita in Curva Sud e non ha nulla a che vedere con azioni di matrice politica".
Padroni di Casa - Curva Sud".
*
SIENA/ROMA
"Nella tarda mattinata odierna, l'A.S. Roma, in relazione al divieto di trasferta a Siena, ha rappresentato al Casms ed all'Osservatorio la disponibilità a realizzare misure organizzative con l'auspicio per i propri tifosi di potersi recare nella cittadina toscana. Gli organismi collegiali, preso atto dell'importante impegno dell'A.S. Roma ad adottare una politica di avvicinamento dei tifosi anche attraverso un percorso virtuoso che va nella direzione di un consolidamento della collaborazione con le istituzioni preposte alla sicurezza degli eventi sportivi, hanno valutato favorevolmente la proposta, indicando alle Autorità di P.S. di Siena le seguenti prescrizioni:
1.vendita dei biglietti per il 'settore ospiti', in numero non superiore a 1.500, ai tifosi romanisti;
2.vendita di tali biglietti presso un numero limitato di ricevitorie individuate a Roma; 3
.vendita dei biglietti degli altri settori dello stadio ai soli residenti nella Provincia di Siena;
4.chiusura della vendita dei tagliandi di tutti i settori alle ore 19.00 del giorno precedente la gara.
5.incedibilità dei titoli".
Ogni decisione, continua il Casms, sarà completata "con misure organizzative, curate dalla Società sportiva, nel rispetto della normativa di settore, per realizzare migliori condizioni di sicurezza per i tifosi".
A mio avviso questa iniziativa della società va salutata OGGETTIVAMENTE come una cosa positiva. Tutto il resto rimane, ma credo sia la prima volta che succede qualcosa del genere in Italia. Quindi ben venga. Che ne pensi?
Penso che c'è qualcosa che mi sfugge.
Il Siena ha posto in vendita i biglietti per i "propri" settori senza alcuna limitazione ai residenti, almeno così sembra:
07-09-2009 10:13
Prevendita Siena - Roma
L’A.C. Siena comunica che dalla mattinata di martedì 8 settembre 2009, saranno in vendita i biglietti per la gara Siena – Roma in programma domenica 13 settembre alle ore 15,00.
I prezzi dei biglietti, al netto dei diritti di prevendita, sono i seguenti:
Tribuna Vip Danilo Nannini € 150,00
Tribuna coperta Danilo Nannini € 135,00
Ridotto € 115,00
Under € 50,00
Gradinata Paolo De Luca € 45,00
Ridotto € 40,00
Under € 14,00
Curva Robur e Curva San Domenico € 25,00
Ridotto € 20,00
Under € 10,00
Ridotti: donne, over 65 (nati entro il 31/12/1944), diversamente abili (invalidità superiore al 75%) e ragazzi nati dal 1/01/1991 al 31/12/1995.
Under: ragazzi nati dal 1/01/1996.
I biglietti possono essere acquistati presso le seguenti rivendite autorizzate della città:

• Fabbri Emanuele& C., Via Pantaneto, 154 – tel. 0577.284352
• Siena Club Fedelissimi, Via Mencattelli, 11 – tel. 0577.236677 (dalle 21.30 alle 24)
• Sogno Siena, Via dei Termini, 54 – tel. 0577/225703
• Tabaccheria Narghilè, Via Aretina, 6 – tel. 0577.247641
• Disco Laser, Via Montanini, 94 – tel. 0577.289340
• Tabaccheria Scacciapensieri, via Orlandi 6 - tel. 0577.334040
• Bar Acquacalda, via delle Province 14 - tel. 0577.51568

La Biglietteria dell’A.C. Siena, situata al sottopassaggio “La Lizza” sarà aperta nelle giornate di sabato 12 settembre, dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 19,00, e domenica 13 settembre dalle ore 10,00 fino alle ore 15,45.

La famosa notizia dei pullman per Siena è uscita sull'ADNkronos di Pippo Marra, che invece non ha dato notizia della contestazione.
Ripeto, qualcosa mi sfugge....
O l'Osserarvorio ha semplicemente preso atto con favore di un interessamento - sicuramente interessato e correttivo rispetto al disinteresse totale serbato in passato -  dell'A.S. Roma ad avere i propri tifosi in trasferta, oppure è una cosa concordata per "smorzare" la pentola a pressione romana, stufa della direzione della propria società calcistica e del fottìo di divieti assurdi imposti da O.N.M.S. e CASASMSAASAMSASASAMSSS.
Resta da vedere in che modo verranno venduti questi biglietti e cos'altro obbligheranno a comprare.
*
ARTICOLI DELIRANTI:
"Ciao lorenzo,
non so se ti è capitato di leggere o ti è stato segnalato l'articolo di Catapano sulla contestazione di ieri. il signor Catapano ha inventato uno scenario surreale su quanto successo ieri, inventando la storia di mamma e figlia piccola alla contestazione,la povera creatua spaventata con tanto io "ho paura" e la sfrontata e
irresponsabile madre che le diceva "zitta" perchè doveva contestare,il tutto in uno scenario che invece di sembrare una soleggiata mattinata romana in cui un migliaio di ragazzi hanno detto "la loro", sembrava un bombardamento a Bagdad. Poi non poteva mancare l'accusa di  razzismo contro Esposito per chiudere.
Vorrei sapere l'email Catapano per spiegargli un pò che non si può  MANGIARE sulla Roma scrivendo libri e articoli inventati.
Notare la differenza clamorosa ed abissale con l'articolo scritto da Angeloni http://www.laroma24.it/?show=article&artid=7672
De Rossi - Totti, questione di feeling
Lunedì 07 Settembre 2009 09:39
(GAZZETTA DELLO SPORT) - Questione di feeling. La settimana romanista ha sancito due assi: Spalletti-De Rossi e Ranieri-Totti. Non è passato inosservato il fatto che Spalletti il giorno dei saluti si sia intrattenuto un quarto d'ora con De Rossi. Le cronache di Trigoria hanno invece messo in evidenza, nei primi giorni di lavoro del nuovo allenatore, i dialoghi tra Ranieri e Totti. I tifosi, a modo loro, hanno ribadito il concetto. Nella contestazione di sabato ci sono stati cori soltanto per Spalletti e De Rossi. Ignorati, al contrario, Ranieri e Totti.

De Rossi in questo momento è forse il calciatore di riferimento dello stordito popolo giallorosso, tormentato dall'agonia societaria e da un disastroso avvio di campionato. De Rossi, peraltro, è sempre stato in sintonia con la Curva Sud, di cui condividerebbe anche le posizioni politiche predominanti. Da questo punto di vista, Totti appare più lontano. Quando prestò la sua immagine per una campagna antirazzismo, fu persino fischiato. E la sua sintonia con l'ex sindaco Veltroni, il democratico Veltroni, andava in direzione contraria rispetto agli orientamenti della curva. Ma sarebbe errato dare eccesivo peso, in questa vicenda, alla politica. Il momento un pò così di Totti è legato alla prestazione deludente con la Juve e al fatto che in questa crisi sia apparso defilato. Stano destino per un giocatore che è il migliore di sempre nella storia della Roma e che ha iniziato la stagione segnando 10 reti. Una vittoria a Siena. magari con un gol del capitano, potrebbe sparigliare la situazione e rilanciare il nuovo asse: Ranieri-Totti.

GAZZETTA DELLO SPORT,
GIU' LE MANI DALLA ROMA!
Roma contestata, "il mercato dov'è?"
GASPORT (CATAPANO) «Mamma, ho paura». Al bambino trascinato per un braccio verso il grosso dei manifestanti importa poco se siano «semplici» petardi o pericolose bombe carta: una, due, tre. Boom, boom, boom. Lui ha paura comunque. «Forza», lo incita la mamma. «Non voglio, ho paura». Lei è spietata: «Non fare il bambino (ma lo è!), non devi mai avere paura». Forse perché è romanista. Chissà se dopo questa mattinata gli passerà la voglia.

Novanta minuti Sembra di stare allo stadio: per la tensione che si respira nell’aria, per gli sguardi incattiviti, per i cori pesanti, per i poliziotti (tanti) schierati in tenuta antisommossa, con caschi, scudi e manganelli pronti a entrare in azione. Non ce ne sarà bisogno, non accadrà nulla che metta a rischio l’ordine pubblico, resterà solo una rumorosa (e volgarotta) contestazione di quattro-cinquecento «avvelenati, soprattutto con la società». Certo, tutto sembra tranne una scampagnata, questi fanno sul serio, anche se l’abbigliamento dei contestatori fa pensare che il grosso, lasciato Trigoria, raggiungerà il mare. Strillano, sparano, accendono fumogeni. Tengono in scacco il piazzale Dino Viola — mentre all’interno del centro sportivo, a pochi metri di distanza, la squadra si allena— per un’ora e mezza.

«Sensi vattene» Ce l’hanno soprattutto con la presidentessa («Tu alla presidenza, noi all’opposizione», diceva il lenzuolo in testa al gruppo). Il tenore degli striscioni, la durezza dei cori, la frequenza delle proteste (la prossima è già fissata per Roma-Fiorentina del 20 settembre) fanno pensare che la frattura con la tifoseria— almeno con questa minoranza rumorosa— sia insanabile, che la società abbia definitivamente perso contatto col proprio «elettorato». Anche le dimissioni di Spalletti (evocato il suo fantasma, come quello di Aquilani, completamente ignorato Ranieri) sono state interpretate come una cacciata, «perché la società non ha fatto mercato e il mister non è stato messo nelle condizioni di continuare». Perfino l’ingresso nelle giovanili dell’«ex laziale» Roberto Muzzi è stato preso a pretesto: «Finalmente c’hai comprato una punta. Grazie Rosella», recitava un cartello.

Citazioni Cori e striscioni contro la presidentessa (ai piedi di una scritta che ironizzava sul suo stipendio— «Non ce magni con 1,1 milioni?» — c’era un piatto di pasta al sugo), il suo consigliori Pippo Marra (accusato anche di essere un tifoso della Lazio), la responsabile economica del club Cristina Mazzoleni e il d.s. Daniele Pradè (invitato a presentarsi al cospetto della folla). Insomma, nel mirino il grosso dell’attuale organigramma giallorosso che si vorrebbe mandare a casa. Ma nemmeno una parola su possibili compratori. Tutto sommato contenuta la contestazione alla squadra, se si eccettuano qualche «tifiamo solo la maglia» e una razzista quanto inutile aggressione verbale al povero Mauro Esposito. Totti non si è fatto vedere e non se lo è filato nessuno. De Rossi, invece, l’unico acclamato. Anche questo, forse, è il segno dei tempi. Raffaele 

AS ROMA
"Ciao Lorenzo, approfitto della tua passione per ringraziare TUTTI i tifosi della ROMA che sabato hanno partecipato alla contestazione a Trigoria, e' importante farsi sentire da oggi in poi devono TORNARE a fare i conti con chi ama questi colori e smaschera gli incapaci di Trigoria che riescono a portare il lazziali addirittura ad allenare una squadra esordienti FORZA ROMA  e organizziamo piu' spesso queste iniziative anche durante le trasferte a cui purtroppo non si potra' seguire la ROMA. Ciao da Stefano".
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"Ciao Lorenzo, lascio a te giudicare se pubblicare o meno questa mia  nuova provocazione….
ma sai a me hanno insegnato che le provocazioni, se  argomentate ed educate, possono aiutare a ragionare…..E comunque mi interessa il tuo parere anche a livello personale.
Adesso che Angelini sta per formalizzare l’offerta attraverso Unicredit – Profumo …… arriveranno i rinforzi del Palazzo  (Mediobanca – Geronzi) …….Italpetroli troverà  improvvisamente le risorse per pagare il debito……..la proprietà rimarrà la stessa ……..alla fine dell’anno arriverà qualche giocatore importante.…. e la Roma quest’anno vincerà sicuramente qualcosa…(su Totti non dico nulla altrimenti metto in difficoltà te e me….ma posso assicurare che ritornerà ad essere il campione che è stato) …..Magari fosse così…..
che ne pensi……..EhEhEh forse sono andato troppo in là con la fantasia????
Speriamo che la prossima  volta che ti scrivo è per parlare solo di football anche se ti confesso che in questo paese ormai tutto è ricondotto a quello che si  chiama “Potere”. Giuseppe".
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"ciao lorè sono felicissimo di vedere che il tuo sito, punto di riferimento mio e di tutti i tifosi della Roma, arrivati a questa situazione disperata, si concentri principalmente sull'inictare quella (snip) a vendere la società. Vi prego esorto tutti i ragazzi ad andare a strillare a Trigoria a quella meggera "VATTENE". Ammiro molto lorè la tua imparzialità anche quando c'è gente che magari ti manda email a favore della tessera del tifoso o della famiglia sensi. Mi dispiace io non ce la faccio, credo che chi difende Rosella non è un tifoso della Roma, al massimo può essere un sadico, una persona che gode nello stare male. Ti giuro che io accetto tutto, passo ore ed ore a litigar anche con i miei migliori amici della Roma su qualsiasi argomento riguardante la nostra squadra, ogni opinione soggettiva la rispetto, rispetto chi mi dice che Totti è ancora uno dei tre migliori giocatori del mondo come chi mi dice che l'età purtroppo si fa sentire anche per lui ed è meno decisivo di una volta e che ci su di lui non si può più fare affidamento. Si pu discutere su tutto e il contrario di tutto, ma chi sta con Rosella, chi quando allo stadio parte il ROSELLA SENSI BLA BLA BLA fischia, santo cielo NON E' tifoso della Roma!
E lorè mi dispiace, ma ti chiedo di convenire con me che se uno è invece, per assurdo, un tifoso della Roma (ed intendo un tifoso vero, quindi informato su ogni questione e quindi sicuramente su chi sono verament Rosella, Pippo Marra e compagnia bella) ed è della parte della Sensi, è OGGETTIVAMENTE, e ripeto OGGETTIVAMENTE UN (snip)!
te vojo bene lorè, so che non te puoi schierà così esplicitamente ma che la pensi come me. FORZA ROMA".
Personalmente, anche in assenza di un compratore, auspico che l'A.S. Roma trovi una soluzione destituendo, come nelle monarchie in cui il re impazzisce, Rosella Sensi. Auspicando che le decisioni le prende il consigliere meno peggio degli altri, laziali esclusi.

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Una e-mail contro la tendenza del momento di P.:
"Tutti a Trigoria….a difesa della fuffa!
Vorrei sapere dove stavano i 500 prodi contestatori di Trigoria quando invece ci rubavano le partite e perdevamo lo scudetto?
Gli IRR erano a via Allegri e hanno fatto cagare sotto il Palazzo che tramite Collina, ordinò il killeraggio della Juve a Perugia e quindi assegnò lo scudo alla lanzie...
E poi cacciata la Sensi, chi arriva? David Rossi? Oppure Galloppa che oggi dice che il problema della Roma è la società?!? Lui una pippa storica...
No no, arriva Angelini quello che vuole metà della Roma versando una cifra che è 2 volte il fatturato lordo del suo gruppo industriale (traduco; ogni hanno ho uno stipendio lordo di mille euro e dico che voglio comperare una azienda per 2000 lire....)
Ma l’offerta di Fioranelli invece dov’è? E quella di Soros? Tacopina...ma ha mai presentato un pezzo di carta – a parte quello per comperare il bologna -?
Oppure Soros si è cagato sotto per il comunicato di Pippo Marra...ma famola finita!
E i Moggi; non dovevano entrare a Trigoria con la GEA? Beh, do’ stanno? Se so cagati sotto pure loro? Pure allora Pippo Marra ha scritto una lettera?
Hanno venduto Chivu, Emerson, Mancini e Aquilani. L’ultimo 10 partite in due anni, Chivu forse 20 e all’inter non sanno nemmeno come è fatto, Mancini fischiato per metà anno a Roma e ha passato un inverno in tribuna a S. Siro, Emerson ha vinto con la Juve di Moggi, quella di Calciopoli, se ve lo foste dimenticati...e Cassano poi....sento mettere nella lista delle cessioni anche quella di Cassano....
L’autofinanziamento, i lease back di Trigoria, la cessione dello sfruttamento del marchio; il prezzo di uno scudetto con Batistuta, Montella, Totti, e compagnia cantante...ingaggi favolosi, irripetibili gli stessi che quel genio di Baldini – lacchè di Capello ma ora altra vittima dei Sensi- ha fatto firmare a gente come Fuser....
Ma al circo massimo perchè non cantavamo SENSI BLA BLA BLA?  (io lo cantavo, pure da prima n.d.L.)
Adesso però pure Baldini è buono per dare addosso ai Sensi, si lui che era talmente all’oscuro della fuga di Capello che ora lavora in UK con lui...
I Sensi devono andare perchè non hanno la forza finanziaria per reggere il momento, d’accordo. Non hanno più futuro ma oggi ci pagano De Rossi, Totti, Pizzarro, Juan. Oppure no è meglio Lotito; ecco via Rossella prendiamo uno come Lotito. Poi appena c’avemo Cribari e Stendardo tutti in piazza a chiede “aridatece Rosella”...o no?
Ma a chi la raccontate che è colpa loro! Spalletti lo scorso hanno ha messo in campo squadre indegne, sempre fuori forma, capaci di giocare bene per un paio di mesi, non di più. Giocatori invedibili, rendimenti pietosi; vogliamo parlare del grande Aquilani, core de Roma, quello che non se doveva toccà! Vi ricordate più di due partite buone del grande Albertone, core de Roma? Vojo vedè quante partite gioca al Liverpool...all’età sua Rooney a Manchester era già in lizza per la scarpa d’oro...Aquilani in UK non sanno nemmeno chi è! La sua partenza farà crollare la Roma, si si, so sicuro...
Il genio di Certaldo lo scorso anno con la stessa squadra dell’anno precedente ha preso 4 schiaffi da chiunque.
Spalletti se ne è andato; bene. Speriamo vadano con lui anche i 7 gol di Manchester tutti i derby persi contro una squadra da interregionale ed il  suo accento toscano. Zeman ha perso 4 derby con una Roma da serie B contro una delle più forti squadre d’Europa ed ancora c’è chi lo manda a fare in culo....però Spalletti no! Pure lui, core de Roma, testaccino come Aquilani, ha onorato la Roma pure quando andava a Parigi a discutere il suo ingaggio con il Chelsea...ma adesso c’è Ranieri. Se farà bene merito dei 500 di tirgoria, se fa male colpa de Rossella...non è così?
Andate allo stadio non a Trigoria.
Tifate per la Roma e damo la sveja a ‘sti infami di giocatori che non danno il fritto da almeno un anno, che stanno sempre male e che sono tutti vittime dei medici e del campo di Trigoria;  ma com’è che De Rossi sia allena a Trigoria da quand’è ragazzino come Totti e se di fanno male stringono i denti, recuperano e giocano? Non sarà mica che agli altri di rischiare e soffrire per la Roma non je ne frega nulla?
Lasciate ‘sta le radio e i giornalari romani, FORZA ROMA, LAZIO MERDA
P.
Ognuno ha le sue opinioni, ovviamente, ma io ribadisco le mie idee e spero ardentemente che, in attesa di una auspicata cessione, Rosella Sensi faccia la mamma a tempo pieno. Come sai, caro P., non ho mai partecipato a queste discussioni "radiologiche".... Io vedo solo una cosa: in serie A ci sta il Chievo, squadra di un quartiere di Verona. Auspico che Rosella vada al Chievo e il Presidente del Chievo venga alla Roma, anche a stipendio!
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TESSERA DEL TIFOSO
"Ciao Lorenzo, seguo da anni il tuo sito e ho trovato un articolo che penso sia interessante... A quanto pare sta diventando di moda tra i pennivendoli (magari alla base c'è pure qualche preclusione politica, ma l'importante è che il messaggio venga divulgato lo stesso) andare contro la tessera del tifoso. Questo articolo è l'editoriale di Matteo Marani dell'ultimo Guerin Sportivo n.35/2009.
"Mi fa piacere che sia intervenuto anche Marcello Lippi in settimana e stavolta non per una banale polemica con Mourinho.
Il Ct si è espresso, ma direi quasi esposto, contro la Tessera del tifoso, dopo che lo avevano fatto Gianni Mura con un articolo esemplare su Repubblica e altri osservatori.
A questo punto non si potrà più dire che sono sempre i soliti ultras ad avercela con questa iniziativa del ministero. Che è la loro inguaribile voglia di violen
za a contrastare il provvedimento.
Certamente i teppisti non mancano tra i protestatari, e spero che qualcuno di loro non offra nuovi argomenti controproducenti nella manifestazione di sabato a Roma, ma il principio deve valere oggi più di qualunque possibile strumentalizzazione. Di mezzo ci sono il buonsenso, la qualità del vivere civile e il rispetto delle libertà. Non bazzecole, non il 4-4-2 o il 4-3-3. Ci stanno la Costituzione e i suoi capisaldi.
Lippi ha parlato di ghettizzazione. E forse ha individuato la parola migliore, benchè forte e vagamente razziale. Registrare e archiviare i nomi dei tifosi, anche di quelli che non hanno sul capo pendenze o reati, ma forse la colpa peggiore di essere tifosi, è un operazione pericolosa. Per la limitazione degli spazi, come ha scritto qualcuno, ma soprattutto perchè rischia per l'ennesima volta di offrire la medicina sbagliata a una malattia grave, riemersa negli ultimi giorni anche dalle parti del West Ham e dell'Inghilterra. Non è con i divieti, le privazioni, i restringimenti e i limiti che si combatte e vince la violenza. In una decina di anni questa politica non ha ripagato. E se sono calati gli incidenti, è calato ben di più il pubblico. Detto en passant, quello migliore e più educato.La conquista va fatta per addizione e non più per sottrazione. Bisogna riportare negli stadi non soltanto le famiglie, feticcio retorico estratto a ogni conferenza-stampa, ma ancor prima il colore, il calore, la passione, puntando sulla competenza del pubblico sugli spalti. Sono gli unici antidoti veri ed efficaci alla distanza. Molti di noi ricordano un modo diverso e più allegro di andare allo stadio. Quando si poteva entrare con una bottiglietta d'acqua per combattere il caldo, con l'ombrello se pioveva, senza file chilometriche ed estenuanti, con la cintura nei pantaloni. Si stava insieme, ci si divertiva e si aspettava la domenica successiva per tornarvi. Come ha scritto Alessandro Vocalelli, direttore del Corriere dello Sport, <<sono lontani i tempi in cui - quattro amici e una macchina a disposizione - si poteva decidere anche il sabato sera di andare a vedere una partita>> (...)".
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Articolo di Liberazione:

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BASILEA/ROMA: I PROBLEMI DI CHI VIVE FUORI ROMA
"Ciao lorenzo, sono pasquale e vivo vicino torino.Ieri sera ho sentito un amico di roma che con altri si recherà a basilea il 17.Vorrei andarci anch'io ma a questo punto nasce il problema biglietto.L'anno passato non so in che occasione non glielo avevano fatto (all'amico mio) per via della fotocopia del documento. Stamattina chiamo l'ufficio clienti dell'asroma e mi danno il numero della biglietteria,da stamane ad ora nessuna risposta,chiamo in continuazione gli asromastore di p.zza colonna e via appia nuova e nessuna risposta da entrambi. Come devo fare se solo con la fotocopia non me lo fanno? un saluto,P.".
La risposta la dovrebbero dare gli ineccepibili Roma Store messi in posa dalla nostra Società.
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POESIE:
"Ciao Lorè, sta situazione è insostenibile e ti chiedo di pubblicare questa poesia. Credo che domani durante la protesta dovremmo leggerla, ed invito tutti quelli che hanno figli a fargliela recitare a Natale perchè tanto a ogni Natale si usano le stesse poesie da 80 anni e sarebbe pure ora di rinnovare il parco poetico".
Oddio mio è impubblicabile. Stupenda ma impubblicabile.


5 settembre 2009: giornata impegnativa oggi...
Ecco foto e filmati della contestazione a Trigoria:
 
 
 
http://www.youtube.com/watch?v=5hA47dj3p7A
http://www.youtube.com/watch?v=2KL1H-XTSJw
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SIENA/ROMA
Incredibilmente, dopo anni di trasferte vietate su cui nessuno ha fattun un fiato...:
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TESSERA DEL TIFOSO
Questo il comunicato stampa diffuso al termine della riunione, approvato da 130 tifoserie:
Tessera del tifoso, Perduca-Staderini: inutile, dannosa e anticostituzionale. Calcio laboratorio per nuove forme di controllo sociale

Dichiarazione di Marco Perduca, senatore Radicale eletto nelle liste del PD e di Mario Staderini, della Direzione di Radicali Italiani.

Roma, 5 settembre 2009 

La “tessera del tifoso” è inutile e dannosa, oltre che anticostituzionale. 
Dunque, per assistere ad una partita di calcio un qualsiasi cittadino dovrà essere previamente schedato e ricevere il nulla osta della Questura. 
Una cosa impensabile in uno Stato liberale di Diritto, ancor più grave considerato che l’autorizzazione sarà negata anche a chi sia stato giudicato innocente nelle aule di tribunale. 
La verità è un’altra: venti anni di leggi d’emergenza e di sospensione della Costituzione hanno trasformato il calcio in un laboratorio dove sperimentare nuove forme di controllo sociale.
E, di fatto, a tutelare gli interessi delle oligarchie che controllano il grande circo calcistico, quarta industria italiana per fatturato.
Noi Radicali della Rosa nel Pugno ci battemmo in Parlamento, da soli, contro l’approvazione della legge Amato, ultimo atto della peste italiana in salsa sportiva.
Chiediamo ora al Ministro Maroni di non arroccarsi in un ottuso statalismo illiberale e poliziesco: occorre una soluzione di continuita' con le politiche sin qui seguite e riportare la disciplina nell'alveo della legalità.

TESSERA DEL TIFOSO, COCHI: “ISTITUZIONI ASCOLTINO IDEE CHE DOMANI ARRIVERANNO DAL RADUNO DI ROMA”
“I tifosi sono una parte importantissima del mondo del calcio e le statistiche sulla violenza negli stadi segnano una parabola discendente anche grazie alla maturità della stragrande maggioranza dei supporter. Le suggestioni, le coreografie, il calore e la passione del pubblico sono la parte più bella, romantica e sana di questo sport, troppo spesso infangato da ben altre questioni. Mi auguro perciò che le Istituzioni ascoltino le idee che domani arriveranno da Roma, sede scelta per il grande raduno dei tifosi organizzati di tutta Italia, sulla “tessera del tifoso”, che potrebbe rivelarsi nel tempo uno strumento che allontana ulteriormente appassionati e giovanissimi dagli spalti, piuttosto che avvicinarli. E uno stadio vuoto, oltre a non convenire a nessuno, sarebbe l’emblema del fallimento del calcio moderno”.
E’ quanto dichiara il delegato allo Sport del Comune di Roma, Alessandro Cochi.



4 settembre 2009 (pomeriggio): gli argomenti sono molti... spero che prima o poi finiscano e che passa tornare ad aggiornare il sito con chiche sulla Roma invece di occuparmi dell'attualità.
Prima di tutto, però, una importante notizia per le tifoserie "minori":
Con questa determinazione del 2 settembre il liberticida O.N.M.S. ha disposto che
2. nota a chiarimento
In relazione a quesiti pervenuti in materia di messa a norma degli impianti in cui si svolgono manifestazioni calcistiche, si precisa che l’intera normativa di
settore si applica a tutti gli stadi con capienza superiore ai 7.500 spettatori, compresa la disciplina relativa alla esposizione di striscioni o di quanto altro ad essi assimilabile , nonché tamburi ed altri mezzi di diffusione sonora.

Ciò significa che se la Roma dovesse giocare una partita in uno stadio con capienza di 6.000 spettatori, possono essere portati tamburi, striscioni, megafoni e trombe senza alcun problema e senza autorizzazione di polizia. Quindi le tifoserie che sono presenti negli impianti minori possono portare tranquillamente striscioni, tamburi e megafoni. Non le torce e i fumoni, perché il loro possessso, se in uno stadio o in zone limitrofe, costituisce reato.

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SIENA/ROMA
Ammazza che profeta che so' stato ieri!
Siena/Roma "vietata".
A parte che, prima o poi, bisognerà andare comunque a fare la solita mangiata, ecco le prime reazioni:
"Caro Lorenzo,
e mo basta! E' veramente sconcertante quello che ha deciso l'Osservatorio in merito a Siena-Roma.
Io sto pensando di andarci ugualmente. Sapresti dirmi come eventualmente posso fare? Da internet non riesco neanche a capire che circuito di biglietti utilizza il Siena! L'unica cosa che mi viene in mente è quella di andare in Toscana e (top secret)...  grazie, Lorenzo".
Valgono i consigli dello scorso anno dati privatamente.
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"non so su che parametri decidono quei capoccioni del CASMS!  Ma ero sicuro che l’avrebbero usato  come pretesto per vietare un’altra trasferta e per decidere che Siena-Roma è una partita a rischio! SENZA PAROLE".
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"E MO?????DACCE CONSIJI UNO PER UNO COME NELLA MASSONERIA!!!!!! P.S. MI PUOI DARE DETTAGLI PER LA MANIFESTAZIONE CONTRO LA TESSERA DEL TIFOSO IO MI SONO PERSO QUELLA DI LATINA VISTO CHE SONO STATO 2 MESI IN OSPEDALE.....VORREI ANDARE A QUESTA GRAZIE DIEGONE PRESENTE".
E' più opportuno essere presenti a quella contro Rosella. Quella di Tor di Quinto è "tecnica" e non è una manifestazione ma una riunione..
*
"Ciao Lorenzo...dopo Genova, vietata anche Siena. Mi pare chiaro il messaggio : o la tessera, o vita impossibile per i tifosi della Roma (...e Rosella dov'è?!?). Intanto gli juventini sono venuti a Roma (menomale...almeno possiamo insultarli), ma a noi faranno andare?
Ed è proprio questo il punto...se a noi dovessero vietare Torino con i gobbi è possibile impostare un ricorso sulla base del fatto che loro non sono stati costretti ad osservare il medesimo divieto? Un saluto, Marco".
Il problema dei ricorsi sono i tempi e i costi, oltre al lavaggio del cervello che anche i giudici hanno mediaticamente subito.
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"Lo sapevo. Dopo quell’episodio dell’anno scorso ero sicuro che l’avrebbero fatto. Non ho più parole.
Io comunque avevo intenzioni di farmi una scorpacciata di salumi di cinta senese, a prescindere dalla partita…..".
Pare che i salumi so' boni, in effetti...!
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"Incredibile Lorè ce l'hanno vietata...lo sai perchè? perchè domenica sera c'è genoa-napoli e hanno paura di scontri sull'autostrada...cioè...io le parole le avevo perse già da tempo....ma ora comincio a pensà davvero de mette qualche bomba...me ispiro all'E.T.A. porca miseria ahò....cmq me ricordo che te 2 anni fa sei andato lo stesso a siena...se c'è qualche trucchetto me lo puoi dire così stavolta non je la do vinta e io e i miei amici andiamo lo stesso...anche a costo de rimane fuori lo stadio....Grazie in anticipo comunque vada....sei sempre er mejo....daje lorèèèè viecce pure te :-)".
Vedi sopra.
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"Oggi 4 Settembre hanno il CAMS ha dato comunicazione del divieto di trasferta per i tifosi romanisti anche per quella di Siena dopo quella di Genova.
La situazione è oramai insostenibile. La prima responsabile di questa situazione è Rosella Sensi e la società in genere. Io volevo esserci a Siena dal momento che vivo a Firenze. Vogliamo lasciare che ci vietino tutte le trasferte da qui alla fine come l'anno scorso? Io a Genova c'ero .. (segue descrizione stratagemma)  mentre altri come me sono rimasti fuori.  Facciamo qualcosa anche nel sito?  Non lasciamo che questa società distrugga l'unico grande amore.
Rosella vattene. Lorenzo".
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"Un'altra stangata imprevedibile,o forse no, dopo tutto ciò che stanno facendo,hanno cominciato col precludere fumogeni e coreografie,per poi passare al divieto delle traferte più "calde" per poi arrivare a precludere "trasferte-passeggiate" come quella di siena...tra 1 pò non potremo neanche entrare all'Olimpico per:"partita in casa vietata"...
facciamo sentire la nostra voce a sti (lo snip lo metto direttamente), non ci ha mai domato nessuno e nessuno ci domerà mai,tutti a siena,riempiamo quello stadio di Giallo Oro e Rosso Sangue,riempiamo quello stadio di voglia di LIBERTA',DI NON REPRESSIONE, DI ULTRAS.....
Ragazzi combattiamo per i nostri ideali...Curva Sud Forte E Romana...Non S'inchina Al Potere.. Dany Sud
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 Da un tifoso della Reggina:
"Ciao Lorenzo, ci hanno vietato mantova reggina. L’ultima partita contro di loro è stata verso il 1966… ma… ciao e forza reggina".
In effetti il liberticida O.N.M.S. prima faceva provvedimenti più motivati, spiegando le ragioni della "rischiosità" degli incontri. Adesso se la cava con un generico "per responsabilità attribuibili ad entrambe le tifoserie", il che - ovviamente non vuol dire nulla e rende sostanzialmente illegittimo il divieto.
Bisognerà aspettare l'occasione buona per colpire giuridicamente, visto che i tempi sono ristrettissimi tra la decisione del libertidica organismo e le partite da disputare.
In ogni caso, rinnovo l'invito ai tifosi della Roma che risiedono nelle città o nelle regioni in cui gioca la Roma. Inviate una e-mail al sottoscritto per monitorare come in effetti avviene la vendita dei biglietti, visto che - al solito - le disposizioni dei prefetti non vengono pubblicizzate: ricordo che quanto sinora letto sui giornali ancora non vale. Il Prefetto di Siena non ha preso alcun provvedimento. Se quindi attualmente i biglietti sono in vendita a Siena, possono essere acquistati (ovviamente quelli di casa).
http://www.seatwave.it/siena-tickets/stagione
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AS ROMA
"BELLA LORè TI SEGNALO ANCHE QUESTI VIDEO
 http://www.youtube.com/watch?v=M21dO3Pl8f4&feature=related FOTOGRAFICO CONTRO ROSELLA SULLA CANZONE DEI CORVI "SONO UN RAGAZZO DI STRADA"
http://www.youtube.com/watch?v=RgNDLMNkzqY&feature=channel FOROGRAFICO CONTRO PIPPO MARRA SULLA BASE "E PIPPO PIPPO NON LO SA"

http://www.youtube.com/watch?v=nowlubEhBz4&feature=related CANZONE FATTA DA BRUSCO CONTRO ROSELLA SENSI (VIDEO VISTO DA 53000 UTENTI)
SPERO CHE SABATO VENGANO PARECCHIE PERSONE ;)".

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MUZZI
In un momento come questo, non può che riempirci di gioia, con centinaia di ex giocatori e tifosi romanisti a spasso, l'acquisto del Laziale Roberto Muzzi per la guida degli esordienti.
Poiché non credo che Rosella sappia che esiste una squadra "esordienti" nell'A.S. Roma, devo pensare che lo stesso sia stato portato dai laziali presenti in società, di cui si auspica la epurazione immediata.
"Giorno Lorè…
Notizia di stamattina è che la roma anzi, la signora staffoli abbia assunto Muzzi Roberto come allenatore delle giovanili (mi sembra esordienti 99)… un altro laziale che mangia alle spalle della società…. Magari ci verrà a dire che è una bandiera e che è simbolo di romanità….
Per le dichiarazioni di ieri… ovvero i tifosi contestano? …Come sempre… che c’è da di??? Iacobs scojonato".
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"...Nacque in piazza della Libertà Muzzi: «Non potevo chiedere di più» «La mia volontà è stata decisiva. Pur di vestire questa maglia ho decurtato l' ingaggio» Ha varcato il cancello di Formello poco dopo le 14,30 accompganato dal procuratore e dal suo papà. Roberto Muzzi è stato accolto da una cinquantina di tifosi che lo aspettavano fuori dal centro sportivo biancoceleste. Il neo acquisto di Roberto Mancini ha coronato il suo sogno: quello di indossare la maglia della Lazio di cui è tifoso fin da bambino. «Il mio ricordo più lontano è quello di una partita vista in curva. In campo c' era Michael Laudrup e mi entusiasmai a vederlo giocare. Oggi mettere questa maglia mi riempie d' orgoglio e mi carica di maggiori responsabilità». Muzzi avrà la maglia numero 18, la stessa che fu di Pavel Nedved, ma oggi all' Olimpico contro Il Lecce, per l' esordio in campionato, non potrà essere a disposizione di Mancini perché non è arrivato il transfer. Erano tre anni che la Lazio seguiva Muzzi ed in extremis si è concretizzato un acquisto voluto fortemente sia dalla società biancoceleste che dal giocatore. «La mia volontà ha pesato tantissimo in questa trattativa. Ho rinunciato anche a dei soldi ma venire alla Lazio era il massimo. Da tre anni aspettavo questo momento, e ora sono contentissimo». Assaporerà il gusto della Champions League. «A 32 anni - continua l' ex attaccante dell' Udinese - non potevo chiedere di più. Per me avere una chance come questa è importante e spero di sfruttarla nel migliore dei modi. Spero di ripagare la fiducia di tutti, soprattutto quella di Mancini e del direttore sportivo Cinquini che hanno insistito fino all' ultimo». Una fede, quella biancoceleste, mai tradita. Anche quando giovanissimo si presentò a Trigoria, quartier generale della Roma. «Ero nel settore giovanile e mi presentai con una medaglietta che raffigurava un' aquila al collo. Ed un giocatore della Roma (Bruno Conti, ndr) mi disse dubito di toglierla (e te che hai fatto?)». Non ha ancora pensato a come vivrà il derby. «Quella è sempre una partita particolare e molto sentita. Ma c' è tempo per pensarci e per prepararla». Ottantasei gol in carriera: l' obiettivo da raggiungere con la maglia della Lazio è chiaro. «Spero di arrivare a quota 100 e di superarla». Intanto la società biancoceleste, che ha protatto fino al 12 settembre la possibilità di abbonarsi, ha toccato 39.500 tessere. P. Pin."
http://archiviostorico.corriere.it/2003/agosto/31/Mancini_spavaldo_Lazio_vincera_scudetto_co_10_030831025.shtml
http://www.laroma24.it/index.php?show=article&artid=3762

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TESSERA DEL TIFOSO
"ciao lorenzo,ti scrivo perchè stavo ora leggendo riguardo al divieto di trasferta emesso dal casms.domani si terrà un incontro con tutti i rappresentanti delle tifoserie per decidere como muoversi contro l'adozione della tessera del tifoso,io mi chiedo ma è possibile che in un era dove tutti mettono la propria immagine sul web,dove chiunque possa comunicare col mondo non si riesce a fare un'azione legale contro queste leggi.io non mi fermo solamente alla recente idea della tessera del tifoso ma guardo indietro anche a provvedimenti a dir poco criminali tipo il daspo "intuitivo"che un questore puo emettere ad un tifoso per i più disparati e ridicoli motivi,cito esempi quali il mancato possesso di un biglietto ferroviario per il ritorno da una trasferta.io mi chiedo ancora ma è possibile che NOI massaie di vigevano siamo arrivati a questo punto?in un era dove chiunque puo fare  media  tramite internet,volantinaggi e quant'altro, non ci si organizza con azioni legali di massa da portare nel caso estremo fino alla corte dei diritti umani contro queste pietose leggi?ora la tessera del tifoso, in passato e presente daspo preventivi,dove vogliamo veramente farli arrivare?stanno attuando nel miglior dei modi il vecchio detto dividi et impera e noi non riusciamo veramente ad accorgercene.quello che io auspico per domani,riunione che molto probabilmente mi vedrà presente,è che si trovi una linea di condotta univoca contro queste leggi che attenzione bene non stanno uccidendo solo il calcio ma stanno gettando le basi per una mostruosa dittatura "democratica".voglio ancora credere che non siamo già in alto mare e che l'unione di molte persone volenterose una volta chiamata  popolo, possano ancora decidere le sorti di loro stesse.ti saluto lorenzo sperando che leggerai la mia lettera e che domani porterai questo messaggio se ti trova d'accordo, alla riunione contro  la tessera del tifoso.simone".
Credo che tra gli argomenti ci sarà anche questo.
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Interessante questa intervista: http://www.toronews.net/?action=article&ID=13923
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VARIE
"1) TOTTI: Parlano i numeri, nessun tipo di accusa regge.
2) ASROMA: I 20 milioni della champions sono sempre stati reinvestiti nel mercato.
3) TESSERA DEL TIFOSO: Sinceramente, che cambia averla o no? Se io non ho fatto niente intendo".
Perdonami Andrea, l'e-mail è talmente schematica che non capisco, a parte il punto 1, cosa intendi dire.


4 settembre 2009: iniziamo con un chiarimento. A Roma ci sono due iniziative alla stessa ora: alle 10.00 sulla questione tessera del tifoso a Spazioroma a Tor di Quinto e, sempre alle 10.00 a Trigoria. Si tenga presente che la riunione sulla tessera del tifoso non è un corteo ma un convegno aperto alle realtà ultras italiane, con rappresentanti di diversi gruppi, che poi riferiranno agli altri tifosi. Questo per dire che per la prima iniziativa non è necessaria una presenza di massa, al contrario della seconda.
c
AS ROMA
Campi di Trigoria
Preoccupazione per la Roma
Claudio Ranieri ed il proprio staff sono molto preoccupati dello stato in cui riversano i campi di Trigoria. La squadra si allena su un terreno in pessime condizioni, già ieri il tecnico di Testaccio scuoteva la testa preoccupato guardando il manto erboso.
L'altro campo in concessione alla prima squadra invece è in fase di ristrutturazione....
Valerio Nasetti
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TOTTI
"Ciao Lorenzo, leggo che a tuo parere De Rossi sia più considerato di Totti come carattere. E' vero che a quel derby Totti non si scagliò contro Di Canio, ma in campo c'era anche Daniele.
A mio parere continuare a fare un paragone tra i due è solo controproducente. Entrambi giocano per la Roma, sono romani e romanisti e sono i migliori al mondo nel loro ruolo. Perchè dover scegliere chi dei due è il migliore?
Da dove viene quest'invidia dei tifosi per Totti? Gli screzi possono esserci anche stati in passato, ma propongo di tenere a mente che nessun altro calciatore potrà fare sportivamente quello che ha fatto Francesco per la Roma.
Tutto il resto è superfluo. Cacciamo Rosella e teniamoci stretti Daniele De Rossi e Francesco Totti, ultimi rappresentanti di un orgoglio. Michele".
Infatti io non scelgo il miigliore tra i due. Mi sembra di aver difeso abbastanza Totti, ma posso anche dire se nella sua carriera c'è stato qualcosa che non mi è piacuto, sottolineando che comunque è una goccia nel mare. E' vero che in quella partita c'era De Rossi, ma oltre ad essere ancora più giovane, non era il capitano. In una situazione di quel tipo, preceduta dagli sbeffeggiamenti di Di Canio proprio a Francesco, era lui che ce doveva annà, non certo Dellas. Ma è una cosa secondaria: sono due eccelsi campioni, con caratteri diversi.
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SIENA
"Ciao lorenzo ti volevo fare una domanda, desidererei una risposta ma non certo che tale lettera venga pubblicata.
Sono preoccupato per la trasferta di Siena, ovvero che il geniale CASMS decida di vietarcela, perdipiù sono andato sia sul sito dell'osservatorio che su quello della Asroma e non riesco a capire i criteri con cui decidano riguardo a quanti giorni d'anticipo avvisino la gente riguardo ai divieti, ai comunicati riguardo la modalità di vendita dei biglietti.
Se potessi rispondermi ti sarei grato, con questa burocrazia rischio di impazzire. Grazie e Buon lavoro".
Visto che la domanda è di comune interesse, la pubblico.
a) non ci sono ragioni perché Siena venga vietata;
b) i criteri con cui opera l'Osservatorio credo non li conosca nemmeno lo stesso Osservatorio.


3 settembre 2009 (pomeriggio): poiché la Roma ha spostato l'allenamento di sabato alle ore 10.00, ricevo e pubblico questo comunicato - con una divertente aggiunta finale che arricchisce il carnet di accuse - in cui la manifestazione a Trigoria viene spostata alle ore 10.00:
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Diverse e-mail:
TESSERA DEL TIFOSO
"Sai quanto ti stimo e fosse per me ti vorrei presidente della Roma pero’ c’e’ una cosa sulla questione tessera del tifoso che condivido solo in parte. Oggettivamente, legalmente e razionalmente il tuo discorso non fa una piega. Io invece la vedo come un problema di principio. Premetto che sono abbonato da x anni, che in passato ho comprato biglietti nominativi (anche se spesso con nomi e documenti di amici perche’ vivo all’estero e poi ho usato quei tagliandoi senza che nessuno controllasse niente ovviamente) e che non ho mai ricevuto diffide o condanne penali. In uno scenario del genere, dovessero apportare le modifiche da te suggerite, io potrei tranquillamente sottoscrivere la famigerata tessera.
Invece mi rifiutero’: non e’ una questione di dati, ce li ha la banca, la palestra, blockbuster, compagnie aeree e siti vari, che mi frega, ma solo di principio. Non trovo giusto dover avere un documento che mi definisca tifoso degno di comprare un abbonamento o un biglietto per una gara in trasferta. Tutto qua. La banca ha i miei dati perche’ voglio un conto e la carta di credito. La Roma ha i miei dati perche’ voglio l’abbonamento. Basta, non serve altro. Se voglio andare a Milano a vedere Milan v Roma mi presento con l’abbonamento della Roma per ritirare il biglietto del settore ospiti e se non sono abbonato con un documento. Punto. No la tessera del ministro pianista ex galeotto che mi da’ l’autorizzaziuone, dall’alto della sua magnanimita’, a viaggiare.
Poi il tipo di tesseramento che ti auguri tu, suddivisione in base alle presenze e alla fedelta’, per gestire la vendita dei biglietti per le partite di cartello e altre cose, e’ un altro discorso che condivido pienamente. Non che chi sta a casa sia meno tifoso in cuor suo di chi va tutte le domeniche, uno non puo’ andare per motivi familiari, economici, lavorativi, di salute, di schifo verso il calcio di oggi, pero’ chi va ogni domenica e infrasettimanale in casa e chi ci mette sopra anche le trasferte, autorizzate e non, e’ giusto che abbia una prelazione. A fasce. Un criterio oggettivo che tutti possano conoscere e che non lasci adito a dubbi o lamentele. Sai che avrai possibilita’ di andare solo se quelli che hanno la prelazione prima di te non andranno e non ci saranno piu’ scene di rivenditori della Lottomatica che aprono le saracinesche e dicono a quelli che hanno fatto la fila tutta la notte che hanno solo tre biglietti da stampare. Pero’ sono due cose diverse. O no? Con infinita stima stefano".
Caro Stefano, ho letto con grande attenzione la e-mail, di cui ti ringrazio.
E' vero, concettualmente la tessera del tifoso ha il problema che dici tu.
Anche ammettendo che venissero apportate le modifiche che riportano la suddetta tessera entro parametri di legalità, per quale motivo dovrei comunque farla? Dovrei in ogni caso essere libero di andare dove mi pare e acquistare un biglietto per qualsiasi settore, compreso quello ospiti.
E' vero.
E' per questo che non voto da anni, ormai.
Due governi, di diverso colore politico - anche se con sfumature sempre meno accentuate - hanno partorito questo mostro, stabilendo che solo chi ha la tessera del tifoso può andare nel settore ospiti, chi non la ha può comunque acquistare un biglietto per altri settori.
Il tuo ragionamento, però, contiene già in sé una sorta di autolimitazione.
Settore ospiti?
Negli anni '80 mica esisteva.
Si andava ove il biglietto costava meno.
Il "settore ospiti" lo creavamo noi.
Da tempo vado dicendo che il settore ospiti è quello che mi ospita e che quindi io posso e devo avere il diritto di comprare il biglietto per qualunque settore.
Quindi, per parte mia e da un punto di vista legale, mi batto perché il rilascio della tessera del tifoso - comunque concettualmente contestata perché nata su imposizione alle società da parte del Ministero dell'Interno - venga per lo meno rilasciata in base a parametri giuridicamente corretti.
Diciamo che cerco di limitare i danni che fanno governi che non ho votato e di cui, quindi, non sono complice in alcun modo.
Se poi verrà modificata la legge e definitivamente varata questa pseudo tessera, io non l'acquisterò comunque ed eventuali partite in trasferta me le andrò a vedere in un settore diverso da quello definito "ospiti", a mio rischio e pericolo, visto che a quel punto non potranno limitare la vendita dei biglietti "di casa" ai residenti nella città o nella regione, perché così danneggerebbero i tifosi delle squadre di altre regioni per l'eternità, in un momento storico in cui i tifosi delle maggiori squadre calcistiche si trovano ovunque.
Il potere lo hanno loro e glielo dà il popolo che va a votare.
Se due governi protetti dai media da loro controllati varano e confermano una legge che l'opinione pubblica drogata dai media condivide, non si riuscirà mai ad eliminarla, ma forse solo a correggerla.
Se poi l'art. 9 verrà modificato nel senso indicato e alla prima partita in trasferta lo Stato si trova il settore ospiti vuoto (per scelta) e quello a fianco pieno di romanisti, allora vorrà dire che abbiamo fatto bingo. Ma sarei anche contento di vedere il settore ospiti pieno di romanistoni e quello affianco di ultras.
*
AS ROMA
Prima voi, poi i giornali:
"Posso proporre un ragionamento sull’attuale situazione societaria della ns amata Roma.
Partiamo dai fatti.
Allora esiste questo famigerato debito contratto da Italpetroli con unicredit di circa 300€.
Italpetroli è proprietaria della Roma calcio. La Roma, quindi, è un asset di Italpetroli.
UniCredit è perfettamente conscia che se vuole rientrare del proprio credito deve massimizzare con la vendita della Roma;
In altri termini, Italpetroli una volta venduta la Roma non ha più nulla di economicamente appetibile e/o commercializzabile come e tanto la A.S. Roma.
Questa cosa la sa benissimo anche la ns altissima presidentessa. In un certo senso è vero che la Roma è sotto schiaffo della UniCredit ma è altrettanto vero il contrario.
Fino ad oggi i vertici della banca Romana erano tendenzialmente tranquilli.
Ed invero, una volta che la Roma si qualificava in champions, i diritti, comunque garantiti dalla semplice partecipazione al primo turno/girone, venivano immediatamente scontati ed il ricavato utilizzato per il pagamento degli interessi del debito, altro che autofinanziamento.
Ora mi si consenta una piccola digressione.
Qualcuno mi deve spiegare questa storia di Italpetroli.
Stiamo parlando di quella che è stata la più grande compagnia italiana di petrolio, petrolio il cui costo ha raggiunto il massimo storico proprio in questi anni!!! 100 $ al barile…un’enormità!!!
Dove per 8 lunghissimi anni l’uomo più potente del mondo è stato un petroliere!!! 300 milioni di € non sono nulla per un petroliere. È una fattura mensile di acquisto di una partita di petrolio….
Non solo, Itapetroli controllava tutta la catena del petrolio: dai magazzini allo stoccaggio alla raffinazione alla distribuzione al commercio al piccolo dettaglio!!!!
Mi dite come ha fatto a ridursi in queste condizioni? Cioè con una gestione normale di Italpetroli, come minimo era proprio Italpetroli che se doveva comprà UniCredit…
Boh, mistero della fede…Lorenzo rispondimi tu….io non ci sono ancora arrivato.
Cmq, tornando a noi.
Quest’anno è accaduto quello che non doveva accadere.
La Roma non si è qualificata alla champions ed addio agli interessi sul debito.
La banca ed i suoi vertici sono in fibrillazione.
Quindi la situazione è satura.
Anche perché più passa il tempo e più la Roma si deprezza.
Un normale cliente sarebbe già stato messo sul lastrico, ma con la Roma che fare???
La Rosella lo sa questo, eccome se lo sa. E da un certo punto di vista è il punto di forza della famiglia Sensi. Io dico, che, umanamente, ha anche ragione.
Voglio vendere la Roma ma con ciò devo chiudere ogni pendenza bancaria.
Altro non aggiungo.
Dico solo alla altissima dottoressa che stava per concludere l’operazione più brillante della sua giovane carriera imprenditoriale vendendo la Roma a Soros ad un prezzo vicino ai 300/320 milioni di €!!!!.
Solo per farvi capire, sembrerebbe che oggi la Roma valga al massimo 200/200 milioni, cioè il prezzo offerto da Angelini.
Però all’epoca c’erano gli arabi che offrivano 100000000000000000000000000000 milioni di € e giustamente ha rilanciato contro Soros lo squalo, ebreo-ungherese….
Ma certi consigli/eri sono pagati per questo……
Ciao lz….
n.b. no davvero su italpetroli mi dai una risposta?
E che risposta ti dò, caro El Divino? L'analisi è perfetta! Non conosco il modo con cui è stata gestita Italpetroli e non ne conosco i bilanci.
So solo che se il sottoscritto dovesse essere chiamato a gestire una compagnia petrolifera, probabilmente la farebbe fallire, non avendo competenze d'azienda e conoscenze di petroli. O quantomeno dovrei avere bisogno di un paio di anni di tempo per impratichirmi.
E' quindi possibile che una società petrolifera vada in rosso, e si regga economicamente sulla Roma.
E qui torniamo alla nostra squadra, che pure è un'azienda - ormai - e non solo un'associazione sportiva.
In una società calcistica moderna ci debbono essere persone competenti e qualche consigliere che sia un autentico romanista, con il compito di essere il consigliere del re.
Ho invece l'impressione che all'interno della Roma ci siano molti incompetenti arroganti (vedi, su tutti, il patetico tentativo di fregare Soros, colui che fece fallire la Banca d'Inghilterra) e almeno due laziali, consiglieri della Sensi, che di sicuro - prima che FINALMENTE se ne vada - ha bisogno di consiglieri a 360° gradi ma non certo di questi consiglieri.
Ma, al di là di questo, ciò che attualmente fa letteralmente infuriare i tifosi della Roma (ed è incredibile che in Tribuna Tevere ci sia ancora gente che le prende le parti, romanistoni della peggior specie) sono le prese per i fondelli.
La tragicomica conferenza stampa bulgara di ieri - che rimarrà purtroppo nella storia dell'A.S. Roma come la colletta del Sistina - ne è l'esempio più evidente.
Alzi la mano chi non ha pensato, sentendo quelle disarticolate parole, "c'è o ci fa?".
Purtroppo, qualunque sia la risposta, la soluzione non può che rimanere la medesima: E' opinione condivisa, credo, che se l'abbronzatissima si presentasse ai tifosi dicendo: "Signori, la situazione è drammatica perché siamo pieni di buffi, non possiamo acquistare nessuno e dobbiamo attraversare un periodo di lacrime e sangue fino a che qualcuno non comprerà la squadra. Vi prometto che non mi inventerò più arabi miliardari e non vedo l'ora di fare la mamma a tempo pieno. Mi dimetto e delego i miei poteri a un consigliere romanista e capace che provvedo subito a nominare", andremmo tutti in fila indiana ad abbracciarla, pregandola, comunque, di sbrigarsi a nominare un sostituto in grado di far funzionare per lo meno quello che già c'è, con una radicale riorganizzazione societaria.
E se il problema è che la società è quotata in borsa, tenga presente che anche le dichiarazioni palesemente inverosimili hanno un effetto deflattivo sul titolo.
Non mi sembra che l'ottimistica e strampalata conferenza stampa abbia fatto salire il valore delle azioni: di recente è salito soltanto quando ci sono stati quei giochetti con i presunti compratori, con relativi guadagni di chi conosceva la verità e poteva acquistare azioni a poco, farle salire di valore e poi rivenderle immediatamente.
Visto che credo di più alla seconda ipotesi, userò un francesismo: NUN CE PIJA' PER CULO.
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Da "Il Tempo":
Da ultimi dei primi a primi degli ultimi
(di MARCO CHERUBINI) Avesse avuto questa freddezza, questa lungimiranza e questa prontezza di riflessi anche sul mercato appena concluso, Rosella Sensi sarebbe riuscita a combinare qualcosa di buono e Spalletti sarebbe al suo posto a prescindere dalle due sconfitte in campionato. Invece l'abilità di mettere sotto contratto - risparmiando rispetto al predecessore - Claudio Ranieri si traduce in altri obiettivi. Il testaccino, romanista doc, è un signore e un gran professionista. Ed è abituato a fare di necessità virtù, a raccogliere eredità pesanti e a preparare nuovi cicli spesso vincenti. È accaduto al Cagliari, alla Fiorentina, al Valencia e al Chelsea.
Il salvataggio del Parma dalla B e la preparazione dell'ambiziosa Juventus attuale sono opera sua. Cacciato dai bianconeri, che poi hanno garantito al suo successore Ferrara, un supermercato da 50 milioni di euro. Un uomo pratico che sa far rendere bene quello che ha a disposizione. La Roma in crisi di risultati ha bisogno ora proprio di questo: umiltà, basso profilo e risultati garantiti. In buona sostanza la decisione della società - è vero, Spalletti s'è dimesso, ma la pistola fumante di questo ciclo morto ammazzato è tutta della Sensi - trasforma la Roma: col tecnico di Certaldo, in memoria di quanto accaduto solo 15 mesi fa a Catania, era diventata l'ultima delle prime. Adesso, con il pragmatico Ranieri, l'uomo del 4-4-2, diventa la prima degli ultimi.
Intesa come il gruppo di squadre che non pensano minimamente allo scudetto, ma nemmeno al secondo o terzo posto. Quelle per le quali il quarto posto, i preliminari di Champions, valgono uno scudetto, quelle che il centro classifica è una cuccia comoda dalla quale far partire il «sogno» di strappare qualcosa di più nobile. La metamorfosi da ultimi dei primi, a primi - si spera - degli ultimi certifica che i bei tempi sono andati. E Spalletti ha avuto il merito di non assistere da complice a questo scempio. Per quattro anni ha fatto il possibile.
Poi, dopo le ultime speranze andate in frantumi, ha salutato tutti e se n'è andato.
Ora una cosa è certa: con questa dirigenza il sogno di lottare da primi tra i primi sarà sempre più una utopia.
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Da "Leggo"
Resta un solo dubbio: è una nave o un pattino?
(di FABIO MACCHERONI)
Testaccino e romanista. Da ragazzo andava in Curva. E, naturalmente, la Roma non si discute, si ama. Chissà quanto avrà sofferto, Claudio Ranieri, in
tutti questi anni: a soffocare la sua anima romanista. E chissà che tormento, qualche settimana fa, quando era addirittura in corsa per la panchina della Lazio, rifiutata a causa di un ingaggio poco...romanista.
Alla Lotito, insomma.
Fin qui il Ranieri che non dice niente, inutile. Poi però è arrivato il Ranieri che t¹aspetti: vedremo una Roma abbottonata, lontana dal gioco di Spalletti (l¹unico elogio al vecchio allenatore è comunque arrivato da lui, quando ha sottolineato che ha fatto vedere il miglior calcio d¹Europa insieme alle solite tre-quattro big). E la prima medaglia che merita, è sul coraggio mostrato nel prendersi una responsabilità gratis: ha sottolineato la bontà dell¹organico. E quindi, se l¹organico è buono, aspettiamo la classifica. Non il gioco che non ha promesso, ma la classifica sì.
Non testaccina ma testarda, invece, la dottoressa Rosella Sensi: va tutto bene. Così dice. A parte la "lingua": a sorpresa si scusa per l¹italiano. Ma
è inglese? (Rosella, in realtà, intendeva scusarsi per il suo pessimo italiano e non perché parlasse in italiano e non in inglese o in un'altra lingua. In effetti diversi problemi di sintassi sono emersi ed anche io ho avuto dubbi in ordine a quale lingua stesse parlando. In questi casi meglio prepararsi un discorso scritto - da altri s'intende - e non andare a braccio). Comunque, in italiano dichiara che ha lavorato bene in questi anni e ha scelto bene l¹allenatore: l¹avrebbe scelto anche il papà, il grande Franco. Poi qualcosa in faccia che sa di amianto: nessuna cessione, dice più o meno. E Aquilani? Si riprende, la dottoressa, e spiega che ci stava arrivando a quel signorino. Però in questa conferenza stampa non si deve parlare di passato. Quel che è fatto è fatto, no?
Verrebbe di paragonare la richiesta a un clima bulgaro, ma presto ci si rende conto che è meglio non parlare del passato e, soprattutto di Spalletti. La dottoressa Sensi infatti si concede appena una riflessione: non si aspettava che abbandonasse la nave così.
Ma quale nave? A malapena un pattino sgangherato. Sul quale sale l¹addetto stampa, la signora Turra, alla quale manca la canotta con su scritto
²salvataggio bagnanti² e ripete il divieto sul passato. Per fortuna Ranieri, chiude con lo slogan di casa-Sensi, dice cioè che bisogna stare «con i piedi
per terra». Lo sapevamo già, bene, ma abbiamo apprezzato.
*
Ancora il Tempo:
Che tristezza l'ingratitudine della proprietà
(di GIANFRANCO GIUBILO) Già esaurito il tempo dei riconoscimenti, dei grazie, dei rimpianti, Spalletti incassa anche l'ultima ingiuria.Che cosa conta la gratitudine per quattro anni da favola? Oppure per un gesto significativo come quello delle dimissioni, istituto poco noto in Italia, con la rinuncia a una manciata di milioni?
Accanto a Claudio Ranieri, nuovo nocchiero, la società ci ha messo la faccia con il suo massimo esponente, la dottoressa Sensi. E si è rivelata una faccia tutt'altro che tenera, anzi bella tosta. Non si sarebbe mai aspettata, ha proclamato imbronciata, che Spalletti «abbandonasse la nave». Il buon cuore degli interlocutori le ha risparmiato lo scomodo accostamento a quelle carrette dei mari che costano la vita a tanti poveretti alla ricerca di uno spiraglio di speranza. Mi perdonerà Claudio Ranieri, amico di antica data, se gli sottraggo il naturale ruolo di protagonista della conferenza stampa, la precedenza tocca alle affermazioni del numero uno romanista, che pensa forse di rivolgersi a una platea di deficienti.
Il mercato? Degli obiettivi programmati «alcuni sono stati raggiunti, altri no». Sulla prima affermazione pesa la tara dei prestiti a costo zero e perfino del generoso obolo di Massimo Moratti, sugli obiettivi non raggiunti (ammesso che esistessero) meglio stendere un velo pietoso. Prima di salutare correttamente, Spalletti aveva forse sperato fino all'ultimo istante in quella famosa prima punta neanche lontanamente intravista. Però, obietta Rosella Sensi, siamo riusciti a non vendere nessuno «eccetto Aquilani, Panucci e Montella». Alla dialettica e alla chiarezza di Ranieri è invece difficile muovere appunti. Si sono avvertite sincerità e convinzione nella celebrazione del gioco di Spalletti, compresa la poco confortante previsione che quello spettacolo «spumeggiante» non si potrà rivedere.
E questo con tutte le doverose cautele sugli indirizzi tattici da parte di un tecnico che ha preso appena contatto con i suoi nuovi discepoli, molti dei quali assenti per esigenze mondiali. Ho molto apprezzato, personalmente, l'iniziativa di inserire nel suo staff Bertelli, un pilastro della gestione Spalletti, che del resto il tecnico romano conosceva bene. Niente proclami, niente promesse di orizzonti di gloria, la garanzia di un impegno convinto per recuperare un gruppo la cui coesione era andata perduta da qualche tempo. L'augurio di buon lavoro è carico di affetto.
*
CALCIO MODERNO
E-mail di Gabriele: "non so se te ne eri accorto con tutto il casino che la marchiciana (snip) sta creando, ma MERCOLEDI 6 GENNAIO CHIEVO - INTER si giocherà alle ore 12.30!!!!!!!".
Ci stiamo inglesizzando... La Befana ringrazia... spero nel rinvio per ghiaccio.


3 settembre 2009: diverse e-mail:
AS ROMA E TOTTI
"Ciao Lorenzo, cercherò di rimanere calmo, ormai non mi sorprendono più nemmeno le dichiarazioni deliranti della nostra cara rosella (chi si stupisce forse non ha ancora compreso la situazione),  ma una cosa non mi va davvero giù. C’è sempre qualcuno e neanche questa è una sorpresa che,forse mosso dall’invidia, forse dalla più semplice stupidità critica il nostro Capitano tirando in ballo di volta in volta gli argomenti più assurdi (“è il terzo azionista della Roma”???). Ora sono davvero stanco di ripetere sempre le stesse cose (cosa rappresenta Francesco Totti,cosa ha fatto per la Roma in 17 anni) perché è avvilente e soprattutto inutile (è come se qualcuno insistesse col dire che la terra è piatta,dovremmo ancora provare a dimostrargli la verità,oppure lo dovremmo lasciar parlare da solo o al limite con gli altri 4 deficienti che la pensano come lui?), per certe persone non c’è speranza. Quello che non sopporto è che queste persone trovino spazio anche sul tuo sito. Non credo tu abbia mai censurato nessuno ed è questa la forza dello spazio che hai creato e che ci hai messo a disposizione, ma se ti inviassi una mail piena di bestemmie cosa faresti? Non credo la pubblicheresti, quindi mi chiedo come mai invece lasci che anche sul tuo sito si possa “bestemmiare” in questo modo! Scusa per lo sfogo, ma come se non bastasse questa situazione frustrante rispunta sempre qualche genio che nei periodi neri non vede l’ora di puntare il dito sul Capitano. Grazie per tutto quello che fai. Fabrizio".
Beh, come dici tu, in dieci anni difficilmente ho censurato qualcuno. Quelle rarissime volte che l'ho fatto, non era per insulti o bestemmie ma per questioni da risolvere all'interno della comunità dei tifosi romanisti. Se censurassi le e-mail contro Totti, sarei del tutto criticabile perché lo spazio non sarebbe più libero e potrei a questo punto censurare qualsiasi cosa a mio piacimento. In realtà si tratta di e-mail di forte critica che lascio aperte al dibattito. Chi non è d'accordo, come te, ha la possibilità di replicare nella più assoluta libertà.
*
Marco: "A lorè. So tornati gli anti-totti. E come te sbaji!!! Visto il periodo che stiamo attraversando è naturale che sia così! D'altronde lo sanno tutti che se
avemo perso co la juve è colpa sua che se mette a fa i colpi di tacco; è colpa sua che si fa fare un miracolo da Buffon; è colpa sua che prende un palo che se
poco poco invece segna viè giù lo stadio e tutti zitti il giorno dopo. E' ovvio che le colpe ricadano su di lui.
Ma poi come se fa a tifà ed osannà uno che è il terzo azionista della Roma, un connivente de Rosetta, Pippo Marra e combriccola. Uno che nella Roma c'ha
solo interessi!! Ma io dico!! Dove sono finiti i tifosi della Roma?
Come se fà ad amare uno che nun è manco più bono a giocà a calcio??? Dimmi tu come si fa!! Fa scappa tutti gli allenatori (chi?) i giocatori (chi?) e si
oppone al fatto che i più forti vengano a Roma (chi?). E' colpa sua cavolo è ora che ce ne accorgiamo! Se Cassano se n'è andato e se alla Roma non so venuti
Pazzini, Mutu, Van Nistelroy (o come se scrive) Messi Eto'o e Ronaldinho è solo ed esclusivamente colpa sua! Gioca in una società che naviga nell'oro, gestita
alla perfezione da una persona seria capace e responsabile che farebbe di tutto e sarebbe prontissima ad accogliere ogni sua richiesta e lui addirittura non si
permette più di chiedere giocatori forti! Ma io dico ci rendiamo conto del tipo di persona nefasta che è costui?? Addirittura neanche si spreca a chiamare il
suo amico Henry e dirgli "Perchè non vieni a Roma Titì? Qui si sta bene, c'è un progetto valido, una società forte e possiamo vincere tutto! Che cazzo stai a
fa al Barcellona?" Che infame fracico sto Totti.
Stiamo parlando di un fracicone che negli ultimi tre anni ha giocato metà delle partite e ha fatto appena 53 gol solo in serie A!! Tre anni fa ha addirittura vinto na scarpa d'oro e la classifica capocannonieri sto scarso leccaculo dei Sensi!!!! Ma stiamo scherzando!!! C'aveva ragione Irti a dì che lui è la rovina della Roma e noi tifosi tutti stupidi ad osannarlo e ringraziarlo...ma che fine abbiamo fatto!!!
O ci rendiamo conto che è un giocatore finito, nonostante abbia fatto 11 gol in 6 partite (ma tanto col kosice e il gent so boni tutti), o non andiamo avanti.
Via Totti dalla Roma e da Roma!!!! Altro che dirigente....
Uno Schifato Marco
P.S. Su una cosa condivido : DOVE SONO FINITI I TIFOSI DELLA ROMA???"
*
Valerio: "Ciao Lorenzo,ti scrivo perchè sono veramente stufo di sentire gente criticare il capitano. Ormai le persone sono in un totale stato confusionale e,dato che ormai dare contro alla società sembra stia passando di moda,danno la colpa a Totti,perchè non spinge rossella a rinforzare la squadra. Premetto che,non penso che se il capitano chieda alla Sensi giocatori forti,debba prima avvertirci,oppure farlo tramite i giornali. Mi ricordo che nella vicenda Mutu lo stesso rumeno aveva detto che Totti lo aveva tempestato di messaggi..quindi di cosa stiamo parlando? E' Totti che non vuole giocatori forti,oppure siamo noi che non abbiamo una lira per comprarli? Ho sentito anche dire persone che addossavano la colpa al capitano perchè alcuni giocatori erano stati costretti ad andare via..stanno forse parlando di chivu,mancini e cassano? Tre mercenari di cui il primo,obbligò la Roma a venderlo all Inter,rifiutando l offerta piu ricca del Barca,il secondo pur di intascare di piu preferisce marcire in panchina,e il terzo che si fece vendere per la misera cifra di 5MLN. Se iniziamo a criticare anche il capitano,credo sia proprio finita.. Tu cosa ne pensi Lorenzo? Valerio Mangolini".
Quel che penso su Totti, personalmente?
Penso che se è il terzo azionista della Roma è interessato, di certo, ad avere un titolo che va a gonfie vele e con Rosella vedo delle belle picchiate in discesa;
Penso che è un giocatore che ha rinunciato a una carriera di vittorie, pur divenendo a Roma più importante del Papa.
Penso che quello che dice lui venga molto ascoltato in ambito AS Roma, ed è normale che sia così;
Penso che se la Roma dei Sensi ha pagato Fabio Junior 30 miliardi, l'ingaggio di Totti sia - sotto questo profilo - proporzionato al suo valore;
Penso che sia il campione calcistico più grande che la Roma abbia mai avuto, almeno fino a quando De Rossi non chiuderà la sua carriera giocando sempre con la Roma.
Penso, come Spalletti, che a volte rompa troppo il (snip) con i colpi di tacco, ma si parla di una goccia nel mare: quando c'è lui in campo il gioco assume tutta un'altra luce.
Per il resto, purtroppo, non sono così addentrato nei meccanismi della Società per sapere se le accuse lui rivolte siano vere o no.
Può darsi che un cambio di proprietà lo preoccupi: l'arrivo di un magnate privo di sentimenti può implicare rivoluzioni notevoli nell'ambito di una società, ma penso anche che sia umano preoccuparsi.
L'unica cosa che mi ha fatto davvero incazzare in passato è stato quando non andò a prendere per la gola Di Canio dopo che ci venne (quasi) sotto la curva al derby, lasciando questo compito a un giocatore straniero. Ed è per questo che De Rossi viene più considerato sotto il profilo del carattere.
*
Luca: "non capisco neanche dal punto di visto umano in che modo spalletti avrebbe abbandonato la nave visto che i giocatori non lo seguivano più... e non potendo cambiare loro avendo gli stessi da 4 anni e nessun potere su di loro che campano di un'anarchia totale conseguenza di questa "società"... spalletti ha scelto l'unica via per dare un senso alla stagione della Roma.... ".  Sì, hai ragione mi sono espresso male: dal punto di vista da tifoso, Spalletti ha fatto bene sia umanamente che professionalmente. Io parlavo del punto di vista di Rosella, che se non lo capisce (solo lei) umanamente, almeno dovrebbe capirlo professionalmente.
*
MANIFESTAZIONI
"lorè scusa se ho capito bene sabato h 10.00 tor di quinto contro la tessera e h 15.00 trigoria contro la presidenza?
c'è una sorta di organizzazione ufficiale? perche le due cose nello stesso giorno a distanza di poche ore potrebbero creare qualche problema.
aspetto un tuo prezioso chiarimento (che sono sicuro sarà utile anche per molti altri) un abbraccio andrea".
No, non c'è alcuna organizzazione ufficiale. Sono due cose del tutto indipendenti.


2 settembre 2009 (pomeriggio): dichiarazione di Rosella Sensi. Sono sempre più allibito.
Rosella Sensi: "Spalletti?
Lo ringrazio, ma non mi aspettavo che abbandonasse la nave in questo momento"
"Umanamente non mi sarei aspettata che potesse prendere questa decisione, abbandonando la nave in questo momento (umanamente no, ma professionalmente? Non gli hai dato NULLA di quello che ha chiesto, cosa avrebbe dovuto fare?). Rispetto le sue motivazioni, evidentemente ha fatto scelte motivate". Lo ha detto il presidente Rosella Sensi a proposito di Luciano Spalletti durante la conferenza di presentazione di Ranieri a Trigoria. "Per me è doveroso fare un particolare ringraziamento a Luciano Spalletti. Noi non abbiamo la memoria corta, dobbiamo ringraziarlo per quello che ci ha fatto vivere", ha detto la Sensi. Le dimissioni "sono state una sua scelta e l'abbiamo rispettata, ne abbiamo preso atto. Lo ringraziamo e lo ringrazieremo".
La campagna acquisti? "E' una campagna acquisti studiata - ha aggiunto la Sensi - ma non abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi (cioè, ci si rende conto di cosa sta dicendo? Non abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi??? E quali obiettivi abbiamo raggiunto???)). Abbiamo fatto rientrare dei giovani. Burdisso e Motta sono stati presi, ma non sono le aspettative dei tifosi. So che non farò contento nessuno. Abbiamo sempre dichiarato che l'autofinanziamento, di cui sono fiera, ci ha fatto raggiungere successi" (già, ma ora l'autofinanziamento non c'è più. C'è la restituzione dei soldi a Unicredit).
"Non sono convinta di aver fatto così male. Non sono contenta di non aver preso la punta, ma la squadra c'era. Sono sicuro di aver consegnato una buona squadra, non abbiamo venduto nessuno di quelli che avevamo dichiarato incedibili, come De Rossi (a: se una persona è incedibile, non ci si può vantare di non aver ceduto nessuno. b) Aquilani era stato dichiarato incedibile. c) se avessi venduto De Rossi avresti dovuto lasciare Roma e l'Italia in meno di trenta secondi). Abbiamo ceduto Aquilani. La squadra potrà fare bene".
*
Sulla medesima dichiarazione, ripresa dal Corsport, Marco:
"Scusa Lorè… sto periodo sto carico a pallettoni… non digerisco manco la citrosodina!
L’introduzione del presidente Rosella Sensi: “Per me è doveroso ringraziare Spalletti. Nel calcio la memoria è corta, ma noi non l’abbiamo corta, lo ringraziamo per le emozioni che ci ha fatto vivere, è stata una sua scelta, dolorosa, ne abbiamo preso atto, lo ringraziamo per quello che ci ha fatto vivere ma sono felice di presentarvi il nuovo mister Claudio Ranieri. È un nome che mio padre ha fatto più volte nel tempo, è la persona che avrebbe scelto lui, ha un’esperienza importante con club italiani ed europei. Non ultimo rappresenta oggi la Roma nelle sue tre persone romane e romaniste. I tifosi sapranno apprezzare e capire, la Roma e la romanità è fondamentale per noi.
Romanità de che? Te contraddici da sola!!! Hai venduto aquilani!!! Fa na cosa… vendi de rossi perché è de ostia!!!
LA STOCCATA - Dopo i ringraziamenti arriva anche una stoccata per Luciano Spalletti. «Posso dire tante cose, rispetto Spalletti e rispetto il nostro rapporto, ci siamo parlati diverse volte e non mi sarei mai aspettata, conoscendo l'uomo, che potesse abbandonare la nave in questo momento però lo rispetto, avrà le sue motivazioni evidentemente, ha fatto le sue scelte, avrà le sue ragioni e noi le rispettiamo».
Dichiarazioni che parlano da sole!
E in più:
IL MERCATO - Una campagna acquisti al di sotto delle aspettative, ma non da buttare secondo Rosella Sensi. «Sicuramente è stata una campagna acquisti studiata (1), anche se non abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi, abbiamo fatto rientrare giovani importanti. Non sono le aspettative che avevano i tifosi per cui qualsiasi cosa dirò non farò contento nessuno, però abbiamo preso giovani, una cosa che secondo me è molto importante (2). L'autofinanziamento ci ha permesso di raggiungere successi (3), non sono convinta di aver fatto così male sono io la prima dispaciuta a non aver preso la punta ma come ha detto Spalletti prendere una punta tanto per prenderla non serve a niente (4). Sono sicura di aver consegnato a Ranieri una buona squadra, non abbiamo venduto nessuno, avevano detto che avremmo smantellato la squadra, sono andati via Aquilani, Montella Panucci, però non sono stati ceduti giocatori come è stato fatto in altre squadre (5). Se qualcuno mi vuole attaccare va bene, ma questa e grosso modo è la squadra che ha fatto bene due anni fa (6)».
Bohh
1) campagna acquisti studiata: mio nipote di 3 anni avrebbe partorito le stesse idee solo perché adesso non gliene frega niente del pallone
2) hai preso guberti e zambrella e dato via il vecchissimo aquilani a fine carriera
3) un anno che non vai in champions ecco come ti ritrovi grazie alla virtuosa scelta dell’autofinanziamento
4) zambrella preso all’ultimo non è una punta? Non è un attaccante preso tanto per prenderlo? Oppure anche per questa grande operazione di mercato si è deciso di aspettare l’ultimo momento per cause ignote???
5) perché sono andati via? È come dire che aquilani è voluto andar via… colpa sua … sto traditore mercenario! Montella? De che stamo a parlà? Sulle altre squadre… io me ne frego se l’altri se vendono tutti io guardo a casa mia… e se devo contà i peli dico che il milan ha venduto kaka ma almeno ha preso Huntelaar… L’inter via Ibra e dentro gente come Eto, Milito, Thiago Motta…
6) Giusto!!! Nel 2001 abbiamo vinto lo scudetto… riprendiamo Candelà, Tommasi, Cafù… aho famo na bella cosa… Dije a Conti se rigioca, chiama pure Pruzzo così de scudetti ne vincemo due!!!

*

E-mail: "Ciao Lorenzo, in questo momento di malinconia per la nostra amata Roma preferivo stare in silenzio ma una lettera che hai ricevuto da un tifoso mi spinge di nuovo a scriverti perché vedo che anche noi tifosi abbiamo delle colpe sulla situazione….
Ma come si fa a difendere Totti e a sparare sulla Sensi!!!!
Ma il tifoso romanista cosa è diventato in questi ultimi anni!!!!! Io non me lo ricordo così….
Ma questi si dimenticano che Totti è il terzo azionista della Roma…quindi in tutto e per tutto connivente
con la famiglia Sensi……..Ma com’è che non chiede più giocatori forti alla proprietà???? Ma com’è che ha giocato la metà delle partite degli ultimi tre campionati??? Se Ibra avesse giocato la metà delle partite dell’Inter avremmo vinto noi il campionato 2007-2008….Quanti so i giocatori e allenatori andati via da Roma per lui?????
Un capitano dovrebbe anche coinvolgere i compagni…..convincere i grossi giocatori a venire a Roma..
Lui cosa ha fatto in questi anni a parte appoggiare i Sensi??????
Ma chi ci invita alle amichevoli per Totti!!!! Vedo la fila!!!!!  Ma quali magliette vendute che i turisti per Roma li vedo tutti con le magliette taroccate grazie al grande merchandising della grande imprenditrice Rosella!!!!!!!! Ma ci rendiamo conto di queste cose o siamo totalmente rovinati!!!!
E’stato un grande giocatore ma i grandi sanno anche come e quando uscire di scena!!!!!!!!
La cosa che mi preoccupa di più è l’ipotesi di lui come dirigente!!!!!
Inoltre voglio ricordare che quando una parte della Curva Sud cantava Rosella Sensi Bla Bla Bla
(e solo una parte della Curva cantava) c’erano molti tifosi che fischiavano!!!
La sera di Roma Juve non li sentivo più!!!!! Dove sono andati a finire!!!!
Sono d’accordo con la manifestazione del 5 Settembre!!! Mi ricordo che il tifoso romanista prima si faceva sentire nei momenti di crisi..come  all’inizio dell’anno dello scudetto  dopo la sconfitta in Coppa Italia con l’Atalanta..ovviamente con civiltà.
Adesso sembriamo tutti appecoronati come la dirigenza che è diventata lo zerbino del Palazzo (Berlusconi…Galliani….Geronzi….magari pure Moggi) almeno si  ottenesse qualche risultato…neanche quello!!!!!
Chiudo con una nota positiva…Ranieri falli scoppià ‘sti giocatori durante gli allenamenti….non guardare in faccia nessuno……rincominciamo da De Rossi e Menez!!!!!!!! Forza Roma Giuseppe".

*
COMUNICATO CURVA NORD PISA
E' da quando il decreto Amato è entrato in vigore che la Curva e l'intera tifoseria viene colpita da assurde restrizioni e, come ormai tutti sanno, questo ha scaturito la nostra protesta che ci è costata una marea di assurde e ridicole diffide.
Questi ultimi mesi sono stati drammatici per la Pisa sportiva, e noi abbiamo fatto tutto il possibile per cercare di evitare il fallimento, trovando addirittura 2 milioni e 700 mila euro, e poi, dopo il tragico epilogo, per contribuire alla rinascita del calcio a Pisa. Tutti questi mesi sono stati conditi da riunioni e confronti con istituzioni, commercialisti, imprenditori, avvocati e tutte le persone che hanno fatto percorso insieme a noi.
Fatta questa premessa torniamo ad oggi. Una volta falliti, trovandoci a giocare nei campetti di periferia o all'Arena contro BOCA PIETRI e compagnia, davamo per scontato che almeno per quest'anno non dovevamo sopportare tutte le assurde norme del decreto. A leggerlo sembrerebbe chiaro che queste ridicole leggi valgono solo per i campionati professionisti... Sembrava chiaro e anche logico. Invece ecco la sorpresa: un cavillo che dà la possibilità, anche nei campionati dilettanti, agli "organi preposti" di decidere ugualmente di attuare il decreto amato. Chiaramente a Pisa gli organi "competenti" hanno pensato "bene" di continuare nella loro repressione. Quindi anche quest'anno nelle "rischiosissime" partite contro Boca Pietri, Borgo a Buggiano, Russi e compagnia saranno vietati striscioni, bandiere, megafoni e i tamburi che in queste partite di coppa italia abbiamo portato ed hanno accompagnato i cori e i battimani generali. Ma guai a portarli in campionato, hanno pensato gli organi preposti...qualche striscione volante o una pericolosa bandiera potrebbe colpire un tifoso del Fosso Ombrone o di Castel Franco Mezzolara!!!!!!........ Decisione ancora più assurda se pensiamo che in altri stadi professionisti, per esempio a Bergamo o Roma, gli organi competenti hanno deciso, giustamente, di non attuare queste ridicole e grottesche norme "antiviolenza". Per assurdo quest'anno vedremo Roma - Lazio con striscioni e tutto il resto e Pisa-Riccione senza niente e con gli organi preposti alla sicurezza pronti a diffidare alla prima bandiera che si alzerà o al primo rullo di tamburo che sentiranno.
Se dopo tutto quello che abbiamo patito, dalle assurde diffide al fallimento, vogliono trovare il modo di farci perdere del tutto la pazienza sono sulla strada giusta perché siamo al culmine e siamo pieni e saturi di queste decisioni assurde, vergognose e mirate solo a farci ulteriolmente incazzare. Come avete visto il vetro in curva nord lo abbiamo tinto di nero azzurro,prima di domenica dovevamo farci la scritta a tutta curva (stile striscione ) "FORZA VECCHIO CUORE NEROAZZURRO" con le pergamene rosso crociate che ricordavano Maurizio dalle parti, Provate ad indovinare come hanno reagito gli organi preposti alla pubblica sicurezza: ci cancelleranno il murales, senza se e senza ma.

Questa è la situazione. Noi siamo al culmine della sopportazione davanti a queste grottesche e ridicole imposizioni. Ci auguriamo anche che tutte le persone con cui in questi mesi abbiamo collaborato per far risorgere il calcio a Pisa ora non facciano finta di niente davanti a questi soprusi anticostituzionali e quanto meno prendano pubblicamente poisizione,

Tutte questo non ha senso ed è palese che non c'entra niente con la proclamata "lotta alla violenza negli stadi", ma anzi serve solo a fare innervosire e scaldare gli animi di una tifoseria già provata da tutto quello che in questi lunghi mesi ha dovuto sopportare.

CURVA NORD MAURIZIO ALBERTI



2 settembre 2009: ULTIM'ORA:

Aggiunte molte foto di Roma/Juventus.
Passiamo alle e-mail:
AS ROMA
"Ciao Lorenzo, ti scrivo in risposta alla e-mail precedente di Jekke riguardo Totti; ragazzi non facciamo confusione. Se ci mettiamo a giudicare anche Totti perdiamo lucidità perché il capitano può giocare più o meno bene (sarà libero di non giocare bene ogni tanto?) ma non diciamo cagate sul resto per favore.
II denaro dato/promesso a Totti è l’unico probabilmente giustificabile a 360 gradi, un’amichevole con Totti all’estero te la pagano 100, senza te la pagano 20 sempre che ti invitano, il merchandising è sulla stessa linea, se viene un turista a Roma che maglia si compra? La mia? Non scendiamo nel demagogico perché è poco produttivo soprattutto in una situazione simile dove necessitiamo di punti fermi e Francesco lo è dal ’92. Che doveva fare andare da quella p… di Rosella e dirgli tranquilla io gioco gratis? Si e poi? Anzi poteva dirgli guarda quanto te serve pe comprà uno? Me vendo un paio de case a Via del Casaletto e ce pagamo l’ingaggio de Cruz…
Totti ce mette la faccia sempre e comunque co Batistuta o co Guberti vicino, questo non dimentichiamolo mai.
Quanto al resto, come dice Spalletti, sono gli “atteggiamenti” e i “comportamenti” che fanno la differenza e sta stronza non capisce un cazzo! Basterebbe che dicesse: “regà nun c’ho na lira e st’anno è così, ho venduto pe ripianà l’1% dei buffi” ma tanto non capisce e soprattutto a malincuore devo ammettere che la lanzie a livello di immagine e di attenzione al tifoso ce da na pista.
Onore a Spalletti che c’ha mannato in giro a gioca a pallone".
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"ecco... mo stamo mejo der cazzo!!!
ok tutti hanno le loro colpe come in ogni storia che si rispetti... ma io sono dell'idea che il pesce puzza sempre dalla testa...
detto questo quest'anno continuerò ad andare e a tifare la maglia... e dico solo una cosa a TUTTO LO STADIO: durante le formazioni quando lo speaker dice "col numero 16 daniele..." o "col numero 10 francesco..."  o "col numero 20 simone..." la risposta dovrebbe esempre essere la stessa: ROMA
sti cazzi de chi la indossa... che tanto li in mezzo nessuno è santo!
detto questo sempre federico e gabriele nel cuore perchè non dobbiamo dimenticare ... queste si che sono vere ingiustizie! Iacobs!!!".
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"Caro Lorenzo, Come la vedi? io nera....Ranieri ha l'alibi di nn aver fatto lui la squadra e la preparazione, la scoietà di essere stata tradita da Spalletti e i giocatori di doversi abituare al nuovo modulo....".
Nera. Anche io.
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E-mail molto lucida:
"Ciao Lorenzo,
inutile disquisire di troppe stonzate. Qui la situazione è umiliante e mi preme di andare al sodo. Puoi ingaggiare anche Freguson, ma con una società simile non serve a niente. La società deve essere forte, decisa, presente, e fare delle scelte. Così tiene tutti sulla corda e tappa eventuali falle. Ma qui non c'è nulla di questo, non ci sono prospettive, non si hanno obiettivi. Non sono diesse, ma è evidente che se ne strafottono. Garrone alla Samp non caccia una lira, ma affida tutto a Marotta che tiene bottega meglio di noi. Perché? Perché si impegna, segue un obiettivo dall'alto e ci costruisce una gestione conseguente. Garrone, dietro, garantisce forza e credibilità. Cìoè, non sono degli straccioni, ma non vogliono buttare soldi. E Marotta fà le cose di conseguenza, cioè ambizioni proporzionali, parametri zeri, una coppia d'attacco da prima pagina come biglietto da visita. Ecco, c'è chiarezza, i tifosi non vengono presi per il culo, e la squadra funziona pure. E da noi? Niente di niente. Ma che cazzo, non è proibito che non venda la società, ma vaffanculo gestiscila bene, abbi rispetto. Se non te ne vuoi occupare ingaggia un AD, gli dai pieni poteri, digli che non vuoi mettere una lira e terrà bottega in conseguenza. Avevano promesso acquisti a Spalletti, e non gleli hanno dati. Ma porco giuda, ci vuole tanto, chessò, a mandare via Doni, incassarne 4-5 milione e far tornare Curci dal prestito? Non sono 5 milioni che ti ritrovi in più? Scegli di rinunciare, chessò a Perrotta, uno dei 17 centrocampisti che abbiamo, e con i soldi che hai totalizzato ci compri uno stopper decente, tuo? Ecco, è quello, non c'è un minimo di impegno e coinvolgimento. Ma Cristo Santo, come è possibile che vengano fuori situazioni proprio da LSD, come un tecnico che (a ragione) ha fatto terra brucita attorno a lui, è spacciato, ma paradossalmente può tirare a campare e aspettare l'esonero che tarda, perché la società non vuole dargli la liquidazione? Elemosinare un ventenne al Lecce? Non c'è senso della vergogna. Che cazzo di intesa e di collaborazione può avere un tecnico con una gestione simile? Come minchia vuoi mandare avanti tutto se non te ne strafotte?
Io la vedo dura. Con le protezioni politiche, e la pressione bancaria allentata, Rosella ha preso tempo, e non ha intenzione di migliorare le cose, spreme il più che può. Penso che in fondo vuole vendere e togliersi ste rogne, ma aspetta lo sblocco dello stadio nuovo, li la società varrà molto di più. I politici di turno la fanno rimanere in sella, ma in cambio la Roma non deve dare fastidio e deve tenersi a disposizione, come per Burdisso, esempio eclatante: Mourinho non lo voleva, l'anno scorso l'argentino ha fatto paura. Ma il contratto di Burdisso scadeva l'anno prossimo, e quindi Moratti non voleva darlo in prestito e perderlo. E qui viene la genialata: gli rinnova il contratto fino al 2012, lo piazza in prestito secco alla Roma, gli paghiamo 3 MILIONI (!!!!!!!!!) di stipendio per intero, e l'anno prossimo, rivalutato, torna a Milano e Moratti intasca qualche milioni di euro dalla cessione. Per questo la Roma non sparirà, ma rimarrà nella mediocrità, e abbiamo le mani legate. Serve, e porta seguito e soldi all'industria pallonara, quindi non può essere fatta fuori, a Roma scoppierebbe una guerriglia urbana. Anche se d'un botto facciamo uno squadrone, serve per la facciata, ma le vittorie sono sempre roba d'altri. 4 secondi posti in manco 10. Le radici sono profonde. Abbiamo visto nel 2006 che i campionati erano manipolati e truccatti. Bene, tutto insabbiato, e tutta la struttura ancora in sella. QUINDI PORCO GIUDA NON MI VENITE A DIRE CHE IL CALCIO E IL CAMPIONATO NON SONO TRUCCATI. È questo che Rosella da in cambio per la sua poltrona. La Roma è una mucca da mungere e se la vuole tenere, ma è anche un busines che ha in mano, un oggetto che mette a disposizione, e perciò glela fanno tenere. Credo che le scempio che fa sia condiviso anche dal resto, conviene a lei che gli stipendi invece di dargli a dirigenti delegati se li pappa lei, e conviene ai suoi protettori che la Roma continua a esistere rimanendo sotto controllo. Non serve aggiungere molto altro, sarebbe una specie di miscuglio tra lo sparare sull'ambulanza e gettare benzina sul fuoco, credo di avere fatto il giro.
Ma non si puô fare niente, da parte nostra? Un boicott, una contestazione, un modo di pressione? Tutti assieme? A Torino, per il toro, sono arrivati a devastare un albergo intero e mezzo centro storico quando volevano Cairo come proprietaro (da verificare, all'epoca ero pischello, ma da parte dei granata non mi sorprenderebbe, e tralascio dove sono finiti con Cairo). Saluti, Vincenzo
*
Ecco l'intervista su Sky di Spalletti:
Partiamo dalle dimissioni
“Sono state una mia iniziativa, la cosa più giusta per il rapporto che ho avuto con la squadre e soprattutto con la città. Rapporto bellissimo e molto intenso”.
Cosa rimane?
“Basta guardare i numeri di collettivo e individuali. Abbiamo ottenuto risultati importanti, mandato un messaggio importante al calcio europeo e mondiale. Totti ha fatto grandissimi numeri sotto l’aspetto dei gol e delle giocate. Se non c’è grande intesa, con staff e dirigenti, se non c’è rapporto professionale e umano riuscire a fare questi numeri, che rimarranno nella storia della Roma penso sia difficile. Il resto sono discorsi per perdere tempo”.
Come è nata l’idea delle dimissioni?
“Questi due risultati hanno fatto la differenza. Ma poi delle cose con la società le ho volute mettere a posto dall’inizio della stagione, ho parlato con la Sensi e non è bastato. Per fare di più dovevo assumermi delle responsabilità, responsabilità che sono racchiuse nel gesto che ho fatto”.
Un gesto non comune rinunciar a due anni di contratto
“Sono convinto che chiunque altro se avesse vissuto la Roma in questo momento avrebbe fatto uguale. Ci si sente avvolti da qualcosa di particolare che è vivere questa città, non bisogna stare a sottolineare il gesto”.
Ricordi?
“Ne porto via molti. Notti bellissime allo stadio. Vittorie bellissime in campionato e in Champions, a Lione, a Madrid e con il Chelsea in casa. Notti illuminate dai riflettori dello stadio in cui la squadra ha giocato grande calcio e tutti hanno dato tantissimo”.
E quello scudetto sfiorato…
“E’ il rammarico più grosso, siamo arrivati davvero vicini. Poi bisognerebbe andare ad esaminare delle cose che sono successe un po’ più in profondità. Ma è un grande risultato, siamo arrivati a contendere un titolo all’Inter che è una grandissima squadra”.
Cosa trova Ranieri?
“Da tecnico preparato e attento quale è avrà guardato quello che è successo in queste due gare, essendo romanista gli stanno a cuore le sorti della squadra, perciò sarà stato attento. Ha visto che la squadra non ha giocato male, anzi. Con il Genoa benissimo. Con la Juve loro ci sono stati superiori, ma gli episodi sono stati determinanti. La Roma poteva andare anche in vantaggio e poteva venire fuori un’altra partita”.
Adesso?
“Avrò tempo per famiglia e figli. Andrò in giro per il mondo a documentarmi, ci sono tecnici bravi, emergenti, voglio vedere come lavorano, studiare le metodologie nuove. Mi fa piacere di aver ricevuto un messaggio di solidarietà di Ferguson che mi ha dato la sua disponibilità per vederlo lavorare la prossima settimana. E poi seguirò le sorti della Roma, che rimane una grande Roma e che avrà il supporto di un grande tecnico come Ranieri”.
Un messaggio ai tifosi?
“Un messaggio carico di affetto. Mi porterò sempre dentro l’inno cantato dai tifosi allo stadio, simbolo dell’amore dei tifosi per la loro squadra. E io sarò lì a cantarlo sempre”.
Marco: "sottolineo questo passo: "Se non c’è grande intesa, con staff e dirigenti, se non c’è rapporto professionale e umano riuscire a fare questi numeri, che rimarranno nella storia della Roma penso sia difficile"
e anche questo: "Questi due risultati hanno fatto la differenza. Ma poi delle cose con la società le ho volute mettere a posto dall’inizio della stagione, ho parlato con la Sensi e non è bastato. Per fare di più dovevo assumermi delle responsabilità, responsabilità che sono racchiuse nel gesto che ho fatto”.
Chiara accusa ad uno staff dirigenziale FANTASMA!!!
e tanto aspettiamo due vittorie e poi se n'è andato il lupo cattivo... sto traditore... era lui il male! e fra due anni stamo da capo a dodici!!! Se dimettesse pure lei st'impiegata del (snip)!

VARIE:
"Caro Lz proporrei di inviare una mail alla redazione di : inforomatiamo@gmail.com.
Il motivo è presto spiegato.
In primo piano sul loro sito c'è un farneticante articolo sulla Curva Sud neanche firmato.
Io mi sono sentito offeso da codesto articolo che getta fango ed ombre sulla Curva intera e mi sembra strano che un sito che si chiami Romatiamo si permetta di denigrare così gruppi e situazioni di cui non è neanche a conoscenza.
Quindi chi come me si è sentito offeso da questo articolo da pseudo-laziali direi, invii una mail di protesta al sopracitato indirizzo.
Un ragazzo della Curva Sud"



1° settembre 2009 (pomeriggio): le dimissioni di Spalletti sono sacrosante. Al di là degli errori tecnici che chiunque può commettere, lo stesso è stata una brava persona con la sola pecca di avere difeso, fin troppo, Vila Pacelli. Da parte mia sono grato a Spalletti che, pur con rose non da scudetto, ci ha dato alcune buone stagioni. L'arrivo di Ranieri è strategico per la presidenza -  spero il più corta possibile, chiunque viene è meglio - di Rosella Sensi: Ranieri è comunque romano e romanista ed ha tutti gli alibi del nuovo arrivato. Lo dicevo già due anni fa, lo ripeto oggi, più che mai
ROSELLA SENSI V-A-T-T-E-N-E
Non importa come, non importa perché, importa quando. Subito. Basta che te ne vai. Meglio un un ruolo da presidente vacante.
E portati dietro pure - tra gli altri - la Mazzoleni e la sua Jaguar.
Qualche e-mail per digerire:
A.S. ROMA
"Ciao Lorenzo,come molti ormai sono sconcertato,frustrato,allibito,incazzato per quanto sta succedendo: Dopo un estate tra un presunto cambio di società,poi assopito dalle smentite perchè lei non vuole vendere e non per un attaccamento legato alla passione(un altra presa per il culo delle tante) ha preso per il culo oltre noi tifosi l'allenatore stesso spalletti non acquistando nessun giocatore da lui richiesto,comprando il convalescente Lobont e l'ignoto Zamblera.Ora pare che sia imminente l'arrivo di Ranieri,ma io dico: Come si fa a sopportare tutto questo???Come???Il bello che c'era gente che quando la si contestava,venivano fischiati...ora vedo che un po tutti abbiano capito quanto sia patetica e ridicola la situazione.Ah tra l'altro mi son scordato si una vicenda che molti non hanno sottolieato:Totti. Non trovo giusto che gli sia stato rinnovato il contratto fino al 2014 a 5 milioni di euro all'anno, sia una mossa tatica per farlo stare buono e zitto? Per me si. Non trovo neanche giusto che un giocatore che ormai sta al tramonto della propria carriera e che si professa simbolo (è sacro quello che ha fatto,ma è anche palese che gli anni si fanno sentire) pretenda queste cifre vista la situaizone economica della società. Con questo chiudo,per fare bene ci vorrà più di un miracolo. Jekke".
Poi: "ciao lorenzo, innanzitutto ti dico che attendevo con ansia il tuo ritorno (tu un po meno immagino, visto che eri in ferie). Il tuo spazio ci è mancato moltissimo in questo deludente fine-estate romano, soprattutto come luogo di scambio di opinioni e di libera informazione. Ma vengo subito al dunque. Non so se ti ricordi, qualche mese fa ti scrissi a proposito di una eventuale cessione di un giocatore della roma, mi pare in quel periodo si parlasse di vucinic, sottolineando il fatto che almeno meta dei soldi derivati dalla cessione, sarebbero finiti nelle tasche di unicredit. Evidentemente ero stato fin troppo fiducioso. "TUTTI" i soldi sono finiti nelle tasche di unicredit. La verità è che la roma è in una sorta di amministrazione controllata e nessuno all'interno della società ha le palle per venircelo a dire. Rosella Sensi non ha alcuna intenzione di privarsi dell'unico asset positivo fra le proprietà di italpetroli, e spera di "tirare a campare" almeno fino alla costruzione dello stadio, col quale spera di risollevare i 400 milioni di euro di debiti di italpetroli. Da parte sua unicredit preferisce continuare a tosare la pecora piuttosto che ammazzarla e vendere la carcassa, almeno per ora. In tutto questo, come al solito, i tifosi fanno la parte dei cojoni, lasciandosi prendere in giro da pinocchiella sensi che parla di colpi dell'ultima ora. Due parole anche sul mister spalletti. Dispiace vedere che vanga messo alla gogna una persona onesta come lui che, al contrario della sopracitata presidentessa, ha sempre messo la proprio faccia in primo piano, anche quando non era parte in causa, invece di nascondersi dietro a striminziti comunicati, tra l'altro in pessimo italiano, come fanno altri. Non credo che abbia responsabilità tecnico/tattiche. E' vero che ha fatto giocare giocatori non in forma (vedi cassetti, taddei e perrotta) ma è altrettanto vero che in panchina non c'erano maicon, snejder, e robben, ma un gruppo di, seppur promettenti, emergenti. La sua unica respondabilità, forse, è stata quella di essere stato troppo ingenuo, di aver abboccato ai proclami della presidentessa e di non aver capito quale fosse il momento giusto per cambiare. personalmente spero che rimanga. saluti Alessio".
Sono perfettamente d'accordo.
Sui comunicati finanziari dell'A.S. Roma che ho pubblicato ieri, c'è l'e-mail della dott.ssa Cristina Mazzoleni. Credo che qualunque tifoso, pardon, cliente, potrebbe chiederle informazioni in ordine ai 20 milioni ricavati per la vendita di Aquilani al Liverpool. Forse sono stati dati direttamente a Unicredit?
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Carino questo articolo di Gianfranco Giubilo su Il Tempo:
Una promessa è una promessa
(di GIANFRANCO GIUBILO - Il Tempo) Se poi l'impegno solenne viene dai vertici di Trigoria, che motivi avrebbe, il popolo romanista librato sulle ali dell'entusiasmo, a nutrire il sia pur minimo dubbio? E dunque la chiusura del mercato non poteva deludere, tre i colpi clamorosi messi a segno dalla dottoressa Sensi: serviranno ad attenuare notevolmente, se non a cancellare del tutto, la randellate del pomeriggio domenicale. Arriva dunque, con apprezzabile anticipo sui tempi previsti, il portiere del quale molto si avvertiva la necessità: è quel Lobont che nel campionato italiano ha fatto una breve comparsata con la Fiorentina, e che la Dinamo di Bucarest ha cortesemente ceduto alle solite condizioni che segnano le operazioni di lusso, vale a dire il prestito «aggratise». Sul doppio colpo, c'è stato un piccolo equivoco, si è pensato che fossero arrivati in giallorosso Zambrotta, un campione del mondo, e Muslera, astro emergente. In realtà nello spogliatoio di Trigoria approderà una sintesi, tale Zamblera. Giovane, «scippato» al vivaio dell'Atalanta da quei cattivoni inglesi del Newcastle, società retrocessa che in questo momento si sta vendendo anche i pali delle porte. Nella passata stagione era stato girato in prestito alla Samp, salvo rapida restituzione al mittente, che infine si è appellato al buon cuore della Roma per trovargli un impieguccio sottopagato.

E qui i fuochi d'artificio annunciati si fermano, anche se era uscito fuori perfino il nome di un pezzo da novanta come Van Nistelrooy, che non appena avvertito il pericolo si è tirato fuori con fulmineo dribbling, stavolta l'elemosina l'avrebbe elargita il Real Madrid, la vergogna non abita qui.

Umana pietà consiglia di non infierire su un presunto approccio per Stellone, che della punta richiesta da Spalletti (in bilico) ha soltanto l'altezza, dalla quale la porta l'ha sempre vista di sfuggita. La pesante sensazione di essere preso per i fondelli, al tifoso romanista, e romano, non è molto gradita, spesso chi ci ha provato, da qualche presidente occasionale a qualche allenatore di passaggio, non si è ritagliato un futuro glorioso. Non si profilano eccezioni.

*
VARIE
Altra e-mail: "Ciao lorenzo,con questa mail vorrei toccare alcuni punti.Ho letto l'intervista che hai pubblicato di Balotelli.Sinceramente pagherei per scendere in campo anche solo 5 min in Roma inter e rompergli una gamba e poi ridergli in faccia.Ma so che questo è impossibile e spero anche se non sono un razzista che tutto lo stadio gli faccia dei BUU ogni volta che toccherà un pallone qualora mourinho abbia le palle di schierarlo.Come detto non per razzismo ma solo x farlo innervosire e per insultarlo visto che è l'unica cosa che possiamo fare(forse!!).Poi ti vorrei segnalare un libro "Tifare contro" di Giovanni Francesio.L'autore dice di essere un ultras ma legendo il libro penso che lo sia stato ma che si sia pentito di quello che ha fatto(forse mi sbaglio).Non voglio fare una recensione ma legendo soprattutto le pagine riguardanti la violenza,gli scontri,la sicurezza e tutte queste cose mi sono sorti dei dubbi.Volevo sapere se possibile se tu o qualcuno che frequenta il sito lo abbia letto e se fosse della mia stessa opinione.Poi vorrei sapere dove erano tutte le persone di Roma-Juve con il kosice sia in casa ke in trasferta.E soprattutto vorrei dire a chi dice che la sud e la nord non abbiano incitato la squadra.Io ero in nord come ormai da un anno e mi sembra ke noi ci siamo sgolati tutta la partita e che anche la sud abbia fatto il suo.Al massimo erano gli juventini ke alzavano un po la voce qnd erano in vantaggio...bah...sarò io che sono strano.Sarò strano anche per chi mi dice che secondo loro la tessera del tifoso sia giusta cosicchè i "violenti" non vengano più allo stadio.Ma io dico:se fai una rapina in un negozio dopo aver scontato al tua pena potrai tornare tranquillamente in quel negozio.E perchè cosi non deve essere per chi commette reati sportivi(se esistono....)?E poi un ultima cosa:ma in Europa League e Champions le squadre che nel 2010 verranno a giocare in Italia dall estero i loro tifosi dovranno avere la tessera o no?un saluto.Federico".
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TESSERA DEL TIFOSO
"Ciao Lorenzo, la riunione che si terrà il 5 settembre ha il titolo "no a questa tessera del tifoso" e non più "no alla tessera del tifoso". Cosa ne pensi?".
Il mio pensiero credo sia abbastanza chiaro. La tessera del tifoso, se varata e gestita dalle società di calcio in modo corretto, privilegiando i tifosi da stadio e consentendo loro di avere agevolazioni di vario tipo non è, per me, un problema.
Varie obiezioni vengono fatte al riguardo.
Il più intransigente -  e non si creda che io sia particolarmente transigente - potrebbe dire tout court "no alla tessera", in quanto i tifosi non hanno bisogno o non debbono essere riconosciuti con tessere.
Il ragionamento è corretto, anche se in base a tale principio si sarebbe dovuto rifiutare, sin da subito, il biglietto nominativo e l'abbonamento stagionale nominativo. Senza contare il fatto che si è costantemente ripresi da telecamere di ogni tipo.
Quindi posso accettare una obiezione simile da chi non ha mai intestato a suo nome un biglietto o un abbonamento. Nel momento in cui lo ha fatto si è autoschedato e quindi - è il mio pensiero - non ha senso sostenere che la tessera del tifoso sia una ulteriore schedatura.
Mi ripeto: siamo già tutti schedati nel momento in cui acquistiamo un qualsiasi titolo di ingresso per lo stadio.
La "tessera del tifoso" in se e per sé doveva nascere dalle società di calcio e non dal Ministero dell'Interno, ed è questo il problema.
Andando al nocciolo del problema, però, questa tessera ha due profili:
il primo profilo è societario, nel senso che la emette la società calcistica tramite una banca o un qualche altro organismo autorizzato, esattamente come i biglietti "normali" e gli abbonamenti stagionali. E' quindi la società calcistica - e non la questura -  che può decidere di quali benefit gode il tifoso e in base a quali parametri.
Ad esempio: Una tessera del genere sarebbe anti-romanistoni ed anti-speculazioni e garantirebbe il sostegno più fedele alla squadra in ogni occasione in base alla meritocrazia e - assai meno - in base alla economicità (certo, si potrebbe sempre dire che chi segue sempre la squadra ha più soldi di chi non lo fa, ma un punto fermo lo si dovrà pur mettere). E' chiaro che questo secondo tipo di modello gestionale mi trova ferocemente contrario, ma questo non dipende dal Ministero dell'Interno o da Maroni: dipende dalle società di calcio per le quali facciamo il tifo. Se i parametri introdotti sono non corretti, io me la prendo con io mio Presidente, perché è lui che li fissa.
Il secondo profilo, invece, è assai più grave e rilevante, incidendo direttamente sulla libertà personale. Ed è questo l'aspetto profilo che mi fa dire "no alla tessera del tifoso" o almeno "no a questa tessera del tifoso".
E' l'aspetto del famoso art. 9 e del nulla osta che deve dare la questura al rilascio della tessera.
Questo è un aspetto che invece va affrontato direttamente con la protesta e la proposta, senza necessità di dialogo diretto con chicchessia per le ragioni già dette negli aggiornamenti precedenti.
Se l'art. 9 viene modificato nel senso richiesto, non vedo altre ragioni di contrasto: quelle che ci saranno devono essere risolte direttamente con le proprie società di calcio.
I diffidati, infatti, già non possono entrare negli stadi e quindi è ovvio - giuridicamente - che non possano avere la tessera del tifoso. Ed è anche normale - sempre giuridicamente - che chi non ha già scontato la diffida per un determinato episodio possa non avere la tessera per cinque anni se condannato in primo grado.
Qualora modificato questo secondo profilo (che attualmente prevede, invece, il non rilascio delle tessera a chi ha avuto un daspo o una condanna per reati da stadio), se la tessera del tifoso viene gestita correttamente dalle società calcistiche nel senso sopra indicate (e purtroppo credo sia difficile a meno di non avere presidenti alla Costantino Rozzi), la vedo persino come uno strumento che impedisce agli occasionali di appropriarsi di privilegi da riservare a chi è più fedele.
Questo è il mio pensiero, fermo restando che posso anche sbagliare o rivedere qualche opinione.
Se qualcuno ha altre ragioni che non ho considerato, è sufficiente che mi scriva, specificando in anticipo - però - se ha mai acquistato un biglietto nominativo o una tessera a suo nome.
In passato mi scrisse un ragazzo che mi disse che non era più andato allo stadio dal momento dell'introduzione dei nomi sui biglietti.
Noi, o almeno io, non ce l'ho fatta e dal monento in cui ho acquistato il primo iglietto con il mio nome impresso sopra, sono sceso automaticamente a compromessi. A lui, quindi, ho dato ragione al 100%. Il corrotto sono io, in questi casi.
O non è così?


1° settembre 2009: inserite le foto di Kosice/Roma, Roma/Kosice, Genoa/Roma ed aggiunte altre foto di Grosseto/Roma e Gent/Roma, oltre a quella di Roma/Al Shabab.
Pare che ieri ai laziali a Verona abbiano fatto levare tutti gli stendardi e i bandieroni con le foto di Sandri e che gli stessi se ne sianio andati.
Grandi colpi di mercato dell'ultima ora (si noti il logo della Roma dimensionalmente errato sul pdf ufficiale)... Una cosa non mi torna (ma forse ho perso qualche passaggio: ma i soldi della cessione di Aquilani (vedi condizioni economiche) dove sono finiti?
A proposito, sul sito ufficiale, cliccando su Uefa Europa League, ci sono ancora i risultati della Champions League dell'anno scorso.
Cliccando sul campionato in corso, c'è il calendario ma non i risultati. C'è però la classifica, anche se i marcatori sono dell'anno scorso.
La Coppa Italia 2009/10, ancora reca (ma solo del primo turno) i risultati dell'anno scorso.
La storia della Roma è ferma alla stagione 2001/02.
Nelle news la squadra dell'MFK Kosice è chiamata costantemente MSK Kosice.
Passiamo alle e-mail, per argomento:
AS ROMA
"Ciao Lorenzo, volevo sapere come mai non hai espresso il tuo giudizio sulla curva ieri. A mio parere non è andata affatto male, visti anche i tempi che corrono e ne ero convinto fino a stamane, poco prima di aver letto dal sito www.romatiamo.net il seguente articolo: "Ma la Curva Sud, che fine ha fatto?"
 "Ci faremo sentire nelle sedi opportune". Recitava più o meno così uno striscione firmato dai Gruppi della Curva in risposta a chi (giustamente) si chiedeva che fine avesse fatto la Sud nel momento in cui, questa estate, c'era da alzare veramente la "voce" contro la Società e la squadra Giallorossa. Eppure, dopo due gare interne di Europa League e una di Campionato, della Curva Sud non c'è più traccia. E' rimasto "solo" lo storico ingresso e 25 mila tifosi che popolano le (ex) gradinate in rigoroso silenzio. O poco più. Surclassati dai meno dei cinquemila tifosi della Juventus dal primo all'ultimo minuto. In pareggio, in vantaggio o in svantaggio, allo Stadio Olimpico, oggi, si sentivano cantare soltanto i tifosi bianconeri. Gli unici a cercare di contrastare l'egemonia juventina era un gruppo di "calorosi" e mai domi supporter della Curva Nord che, nonostante in minoranza, le hanno "suonate" fino a perdere la voce. Cori contro tutti. Presidenza Compresa (e questa volta ad ogni coro contro Rosella NESSUNO, nel resto dello Stadio, si è sognato di fischiare...). La Curva Sud invece sembra aver perso le parole o, più semplicemente, la voce. Dove prima c'era il grande Commando Ultrà ora ci sono soltanto un accozzaglia di bandiere esposte senza logica. Qualche gruppo (poco) conosciuto e più in alto i storici Boys e Fedayn. Due grandi striscioni. Ma sono rimasti soltanto quelli."
Dopo averlo letto un pò sorpreso e perplesso ho notato con ulteriore stupore che neanche tu avevi espresso un guidizio e allora i dubbi mi riempiono la testa: "come è stata la prova della Sud ieri sera"? Lo so argomento (forse) frivolo, ma per me importante. Saluti, Alessandro.
Purtroppo non c'ero! Mi ha tardato l'aereo e non ce l'ho fatta.
I commenti sul tifo di Roma/Juventus sono stati effettuati da alcuni visitatori e, in effetti, sono quasi tutti in contrasto con quanto scritto sul sito in questione.
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"Pare che abbiamo preso Lobont… in prestito gratuito… e che siccome è infortunato rientra pure dopo Doni… Bohhhhhhhhhh
La società dei magnaccioniiiii la società della gioventùùùùùùù …. Magnate e bevete!!!"
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"Sono uno dei 10.000.000 di italiani che non capendo niente si crede CT... per questo umilmente ti chiedo perché, continuando a predicare una ricerca di
equilibri, Spalletti non inizia a cercarli cambiando modulo, magari aggrappandosi al più classico dei 4-4-2? Se i giocatori a sua disposizione sono
questi (ed a mio avviso la rosa non è affatto male) e mancando una vera prima punta dotata di doti fisiche e dinamiche che riescono a sopportare da sola
tutta la fase offensiva, non è più conveniente abbandonare il modulo da lui creato ( e per questo a mio avviso si incarognisce tanto nel volerlo usare ed è
restio ad abbandonarlo ). Sperando che il tuo rapporto col il CT sia tanto schietto da poterti permettere di sollevare certe questioni continuo a sperare in una Roma da 4° posto. Giacomo".
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Gabriele: "Le parole di Rosella Sensi al termine della partita fra Roma e Juventus: "Dispiace moltissimo. La squadra ha giocato bene, ma la Juve ha dimostrato di essere molto forte, peccato. Certo, zero punti dopo due partite sono troppo pochi. Penso, che i ragazzi abbiano dato tutto. Anche oggi, come a Genova, i ragazzi hanno giocato bene. C'è delusione ed è comprensibile. Il portiere è la nota positiva della serata. Mercato? Vediamo domani sera se riusciamo a fare qualcosa". Questa ce pija proprio per il culo...".
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CALCIO INGLESE:
Articolo postato da Stefano: "Sono sicuro che tutti gli appassionati di calcio inglese saprebbero la risposta alla domanda “qual’e’ il club professionistico piu’ antico del mondo”( il Notts County, 1862). Non tutti pero’ darebbero la risposta esatta se la domanda riguardasse invece la squadra professionista piu’ recente formata in Inghilterra. Eppure parliamo di soli cinque anni fa, del 2004. In caratteri romani, MMIV, la data campeggia addirittura sotto lo stemma di questa neonata societa’ calcistica. Lo smarrimento si spiega con la storia alquanto particolare che ha portato alla formazione del Milton Keynes Dons FC, ribattezzato, non senza una vena polemica e un pizzico di disprezzo, Franchise FC.
La data ufficiale di nascita del MK Dons e’ stata decisa in maniera retroattiva grazie alla ragionevolezza eall’impegno profuso dai suoi, seppur recenti, tifosi, alla fine la parte meno colpevole nella lunga e triste saga che ha portato alla nascita della loro squadra e alla scomparsa del Wimbledon FC. Se infatti il club del Buckinghamshire, un giorno molto lontano, potra’ sperare di giocare in tutti gli stadi del Regno Unito senza troppa vergogna, lo dovra’ soltanto a loro.
Nell’Agosto del 2007 sono stati infatti restituiti tutti i trofei ed i memorabilia del Wimbledon FC al municipio di Merton, il quartiere storico dei Dons, dopo il furto legalizzato, e sponsorizzato FA, portato a termine da Pete Winkelman e dal suo consorzio nel 2004. All’epoca del suo interessamento infatti, l’imprenditore musicale con la missione dichiarata di portare il calcio ai bambini della New Town, dichiarava in maniera ostinata che il MK Dons sarebbe stata la continuazione legale e sportiva del WFC. Il piccolo club del sud est di Londra reso famoso dalle gesta di John Fashanu, Dave Bassett, Vinnie Jones, David Beasant, Dennis Wise, Joe Kinnear, Robbie Earle e altri, stava semplicemente traslocando. Come da Plough Lane si era dovuto spostare a Selhurst Park, nel borough di Croydon, cosi’ ora, per sopravvivere, avrebbe dovuto cambiare citta’ e regione, piu’ di 100 km a nord rispetto alla sua zona di riferimento.
Quello che e’ stato piu’ difficile da sopportare per mesi e poi anni, e’ stata proprio questa ottusa difesa dei falsi motivi che avevano portato allo smantellamento di una realta’ sportiva e sociale centenaria per giustificare scopi molto piu’ bassi e venali. Lo spostamento in puro stile franchising americano non avvenne per evitare la scomparsa di una societa’ di calcio in grave crisi finanziaria, come dichiarato in quei tristi giorni, molte sono le squadre che in questi anni sono fallite ma hanno continuato ad esistere con i propri colori, la propria tradizione e i propri tifosi, ma per portare a termine uno squallido affare. Il progetto per il nuovo stadio polifunzionale a Milton Keynes si reggeva sulla possibilita’ di ospitare una squadra che al momento non c’era. Visto che allo stesso tempo il Wimbledon si era rivelato un pessimo affare per due miliardari norvegesi in cerca di adrenalina e senza uno stadio di proprieta’, ecco che persone con nessuna cognizione calcistica si misero insieme per portare a termine un progetto diabolico a cui i massimi organismi del football d’oltremanica invece di porre un veto diedero la benedizione. Una scelta di convenienza, di interesse, e basta.
In seguito pero’ al boicottaggio da parte della grande famiglia dei tifosi di calcio e la contemporanea, rapida crescita, in numeri e popolarita’, dell’AFC Wimbledon, la societa’ fondata dai tifosi dei veri Dons e ripartita dal nono gradino della football pyramid, Winkelman decise di dichiarare loro guerra, accusandoli di aver decretato la fine della loro stessa squadra e vantando diritti sulla storia e sui trofei del WFC, nonostante fosse anche troppo chiaro che l’unica cosa di suo interesse era il posto in classifica, una facile scorciatoia per approdare direttamente alla Football League.
Normale poi che in una citta’ di quasi duecentomila abitanti, l’improvvisa presenza di una squadra professionista attraesse interesse. Vero, molte persone hanno continuato a seguire le varie formazioni di Premier League o di divisioni inferiori limitrofe, ma l’avere una realta’ del genere a portata di mano ha fatto pendere la bilancia dalla parte degli affaristi. Sono arrivati dei buoni allenatori, la squadra ha cominciato a vincere, ad esprimere un buon calcio e lo stadio da 22mila posti, che ha sostituito quello di hockey precedentemente usato, ha cominciato a riempirsi. Lo scetticismo sulla riuscita commerciale di questa manovra burocratico-finanziaria e’ svanito definitivamente di fronte alle migliaia di pseudo appassionati che il 30 Marzo 2008 hanno seguito il MK a Wembley per assistere alla finale, poi vinta, del “Johnston’s Pain Trophy”.
Man mano che i tifosi aumentavano pero’ l’insofferenza contro l’atteggiamento del resto delle tifoserie britanniche ha cominciato a pesare. Ai tifosi del Franchise Fc infatti non fu consentito di entrare nella FSF (Football Supporters Federation) e il loro club ufficiale non fu riconosciuto. Agli occhi del resto dei tifosi il discorso era semplice. La colpa di quanto successo non poteva ricadere su di loro ma avrebbero dovuto prendere una posizione chiara e precisa affinche’ scempi del genere non potessero accadere di nuovo. Si richiedeva un impegno preciso per aiutare a convincere la Football League ad inasprire le regole che vietassero lo spostamento stile yankee di realta’ calcistiche da un posto ad un altro e, soprattutto, si esigeva la rinuncia a qualsiasi trofeo e legame storico con il vecchio Wimbledon FC. Il MK Dons non avrebbe potuto piu’ asserire sul proprio sito che la data di nascita del club fosse il 1889 e di aver vinto la FA Cup nel 1988. Tutto questo non apparteneva a loro, tutto questo non si acquista mettendo semplicemente la firma in fondo ad un contratto. Se volevano essere considerati alla pari di tutti gli altri sostenitori di squadre di calcio, avrebbero dovuto liberarsi da questo fardello, avrebbero dovuto dimostrare di essere finalmente “puliti”.
Finalmente, a testimonianza che i tifosi non sono soltanto clienti, la Football League ha riconosciuto le proprie responsabilita’ e messo dei paletti piu’ resistenti a sostegno delle proprie regole mentre i cimeli del WFC sono tornati finalmente a casa il 2/08/2007.
Il MK Dons e’ ora ufficialmente nato nel 2004 e lo spirito della vecchia Crazy Gang puo’ tranquillamente tornare a vivere attraverso le imprese dell’AFC Wimbledon, lanciato ormai verso le posizioni alte della BS Conference Premier. Finalmente non ci sara’ piu’ bisogno si aggiungere “vecchio” o “nuovo” per specificare di quale Wimbledon si parli perche’ ce n’e’ e ce n’e stato sempre e soltanto uno.
*
West Ham United/Millwall: "Ciao Lorenzo, ti segnalo la pagina del mio forum dove ho inserito foto e video del derby piu' atteso di Londra.
2 ore dopo la fine della partita già avevo pubblicato le foto, quando nessun sito italiano lo aveva ancora fatto. ho inserito i video dell' invasione che avevo caricato sul mio account youtube.  ...youtube mi ha chiuso IMMEDIATAMENTE L' ACCOUNT dietro la richiesta della FA Football association Inglese.
Mi hanno tolto tutti i video personali dello stadio...account chiuso all' istante. senza appello. (il mio account era www.youtube.com/robecat)
Ho comunque caricato i video su imageshack e li ho messi nella pagina del forum.  Puoi vedere la pagina su
http://lostessopunto.forumfree.net/?t=42119839
....mi e' costata cara....
ciao R".
E vabbé, ti ri-registri! Grazie delle foto messe a disposizione di tutti.
Ancora il derby londinese:
Buongiorno Lorenzo,
dopo qualche annetto, si sono incontrati West Ham e Millwall nella Carling Cup...
Ora, a partita conclusa, i resoconti sulla gestione di questo match intitolato, da alcuni amici lato Millwall "scorrerà il sangue per le vie di Londra".
 Il West Ham aveva messo a disposizione del Millwall 3000 biglietti per questa partita...la Metropolitan Police, invece, in un primo momento (idea subito accantonata) aveva pensato di far disputare la partita senza tifosi ospiti; in un secondo momento aveva ridotto il numero dei biglietti a 1500; alla fine sono stati consegnati al Millwall 2300 biglietti. ATTO DI CORAGGIO DELLA POLICE ben sapendo che ciò non avrebbe fermato gli incidenti!!! e non avrebbe fermato i tifosi del Millwall senza biglietto (pare che una parte degli incidenti si sia svolta nella famosa Green Street...da qui...a buon intenditor...)
 Consiglio per Maroni: visto che tanto si vuole prendere ad esempio il calcio inglese, prendessero anche un pò del loro coraggio per le scelte!
 La sagra degli incidenti che sono iniziati intorno alle 18 sulla District Line e proseguiti fino a Upton Park (terreno di gioco incluso!) te la risparmio e ti allego qualche link se tante volte qualcuno volesse saperne di più!
http://www.guardian.co.uk/football/gallery/2009/aug/25/carlingcup-footballviolence
http://theoriginalwinger.com/2009-08-25-west-ham-vs-millwall-carling-cup-highlights-and-fan-violence
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/2606682/Football-fans-stabbed-in-West-Ham-versus-Millwall-clash.html
http://www.timesonline.co.uk/tol/sport/football/article6810191.ece
Sempre sulla stessa partita, ecco cosa scrive Cass Pennant:
http://www.guardian.co.uk/football/2009/aug/27/west-ham-millwall-cass-pennant

Everyone knew West Ham game was going to kick off
As soon as this game was drawn everyone would have given that knowing wink saying:
'Hello, this is going to be a long night'

A certain element smiled when West Ham and Millwall were drawn together, while the rest of football held its head in its hands. When those two teams meet it goes beyond football and the game should not be punching itself on the nose over what happened.

The violence certainly wouldn't have been pre-planned. As soon as this game was drawn everyone would have given that knowing wink saying: "Hello, this is going to be a long night."

Take it from a former member of one of the so-called most organised firms in history, the InterCity Firm, the trouble of the 70s and 80s was never as organised as people thought. It was more a case of like-minded souls thinking the same way.

Today it is very much underground and those who meet via websites and mobile phones really are a small minority. The arrests from these groups are no more than you get at pop concerts, carnivals or any event where crowds gather. It really is under the control of the football authorities, unlike in the 70s and 80s when we, the firms, ran the show. We did what we wanted and were always one step ahead of the authorities.

After Heysel and the Taylor Report the football thug has never enjoyed the same power. Only complacency can give them the maximum effect, as it did on Tuesday night. The violence that happens today is on such a small scale that it has to be organised and it doesn't affect normal football fans on the whole. Violence in the 70s and 80s did not have to be organised because it was the culture and it did affect the game. Now, older and wiser, I can see that we did come close to killing the game.

Anyone who knows the score knows this rivalry goes beyond Millwall football club and West Ham United football club – it is east London versus south London. To back this up you just need to look at the gates.

The biggest crowds any club will draw are their local rivals. But if you look at the history of the "big one" between West Ham and Millwall, the gates have always been low because normal fans know what this game is about and kids, wives and girlfriends will stay away, allowing a lot of young males to take their places. The crowd at the Boleyn Ground on Tuesday night was not what I see as a season-ticket holder – it was as if a section of the East End took its club back.

How different a rivalry it is can be explained in 48 hours. Tottenham is a high-risk game, but their fans were given their full allocation of tickets, pubs could open, traders carried on as normal and the game on Sunday passed off almost without incident. On Tuesday night Millwall's allocation was halved and pubs and shops were boarded up.

What happened was a result of that draw. These teams and their supporters cannot meet and the only way you can solve that and keep the integrity of the competition is to ban away fans.

The police were there in numbers, but it was a very strange atmosphere. Experienced riot police who have seen it all before would normally be more aggressive and act in a no-nonsense fashion. The hate that these two groups of supporters generate was not met with the zero-tolerance that they would normally put into a football game. That special policing was not felt and it was almost like the 70s when that thin blue line was stuck in the middle, doing its best to keep fans apart rather than taking them on and stopping them.

There was a lack of aggression and I'm wondering if the tactics were affected by what happened at the G20 protests and perhaps their hands were tied behind their back somewhat. The police rely on CCTV so much – they can arrest hundreds after the fact and they allow the riots to develop. Either they knew they didn't have the numbers to tackle head-on a crowd hell-bent on trouble, or their tactics have changed and they now allow people to riot and commit the most serious crime possible, then arrest them afterwards on the strength of CCTV footage.

It seemed to me they allowed the riot to develop, to the risk of residents and traders, and it will be interesting to see if they do their policing via CCTV. It's years since the Millwall-Birmingham riots and they are still arresting people on the back of video evidence. I think Tuesday night will keep Crimewatch busy for the next three years.
     

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TESSERA DEL TIFOSO
Lippi:
Lippi boccia la tessera del tifoso
''Non mi piace, sa di schedatura''
Il ct azzurro contrario. "Non mi convince, ghettizza. L'inno non si tocca. In futuro mai più sulla panchina di un club". Coppie gay in nazionale? "Non potrebbero esistere". Il tecnico parteciperà alle primarie del Pd
ROMA - No alla tessera del tifoso, "sì" con riserva alle primarie del partito democratico. E poi ancora sull'inno, sui gay in nazionale ("non ce ne potrebbero essere"). Parla di tutto e di più, Marcello Lippi, intervistato da Klaus Davi durante il programma tv web 'KlausCondicio'.

TESSERA DEL TIFOSO. "La tessera del tifoso in trasferta - ha spiegato Lippi - non mi piace. E' una cosa che ghettizza. Anche se sono il ct della Nazionale, dico sinceramente che, a caldo, questo strumento non mi convince". Anche il nome del dispositivo deciso dal Governo non aiuta: ''A sentire l'espressione 'scheda del tifoso' - ha spiegato Lippi -, mi viene da pensare ai supporter che il sabato sera sono a cena e hanno in mente di andare a vedere la partita il giorno dopo a Milano o a Torino, ma poi non possono farlo perché non hanno la tessera. Diciamo che qualsiasi forma di schedatura non mi piace, tanto meno quella che riguarda i tifosi".

L'INNO NON SI TOCCA - Dopo Cannavaro anche il ct respinge l'idea di cambiare l'inno italiano. ''Ogni volta che sento l'inno di Mameli mi dà una sensazione bellissima, particolare - ha detto Lippi -. Non è per forza legata alla vittoria del Mondiale, perché la sentivo anche prima. Le parole, secondo me, sono molto belle e io non vedo per quale motivo si debba sostituire con il Và Pensiero. Bossi ritiene che debba essere cambiato? Non dico che sbagli, ma io, ogni volta che ascolto le prime note, avverto un qualcosa dentro e provo una bellissima sensazione".

IL FUTURO - Il ct ha parlato anche del suo futuro annunciando che dopo l'esperienza in Nazionale non allenerà altri club. "Lo dico ufficialmente. Dopo l'esperienza della Nazionale non mi vedrete mai più allenatore di club. Mai, anche perché, oggi come oggi, non riuscirei, subito dopo una partita che magari non è andata bene a stare per un'ora e mezza a rispondere alle domande dei vari opinionisti. Non ce la farei: sarebbe più forte di me".

GAY IN NAZIONALE? IMPOSSIBILE. "Due membri della Nazionale di calcio al momento non potrebbero mai avere una relazione alla luce del sole". E' l'opinione di Lippi sul tema dell'omosessualità nel calcio. "Non si tratta di una questione culturale, ma di un meccanismo di interessi con cui una relazione di questo genere entrerebbe in conflitto", ha poi detto dice Lippi al programma. "Siamo l'unica nazione al mondo che ha 4 quotidiani sportivi, per non parlare poi dello spazio che danno quelli politici al calcio: mentre altrove c'è un pezzettino in ultima pagina, in Italia il lunedì ci sono ben 3 o 4 pagine intere, è chiaro ed evidente che gli argomenti vengono affrontati con un interesse superiore, maggiore", afferma Lippi. "Figurarsi come verrebbe affrontato un argomento del tipo di una coppia di omosessuali che giocano a calcio... Anche se dal punto di vista culturale ci fosse buona parte della gente favorevole, la situazione verrebbe comunque strumentalizzata tanto da assumere, alla fine, una connotazione negativa", dice ancora.

"ANDRO' ALLE PRIMARIE DEL PD". "Parteciperò di sicuro" dice Lippi riferendosi alle primarie del Partito democratico, anche se poi il ct mette alcuni paletti. "Il Pd - continua Lippi - sta attraversando una fase dinamica, per cui ritengo che sia importante partecipare attivamente con il mio voto. Mi compiaccio nel vedere il partito impegnatissimo a cercare di trovare un'unità d'intenti, una compattezza, e a incrementare la propria forza. Lo vedo molto determinato in questo grazie anche all'ausilio di forze nuove".

Il ct azzurro dice di aver conosciuto Ignazio Marino ("mi sembra una persona seria" e di non conoscere invece Dario Franceschini. "Nel Pd, conosco anche Veltroni - aggiunge -, che rimane una grande risorsa. Mi sembra una persona molto seria che vive questa sua tradizione familiare con grande orgoglio. Anche se non saprei dire se la sua stagione tornerà". Il tecnico però stigmatizza gli attacchi alla vita privata di Berlusconi. "Anche se posso capire che la gente pensa che un personaggio politico debba rappresentare l'Italia e, perciò, debba dare un'immagine di un certo tipo, mi pare che, in questo caso, ci si sia spinti troppo sul personale. Le fotografie in casa, addirittura, mi sono parse un'intromissione esagerata nel privato".

LA REPLICA DI MARONI . "Ho letto che Lippi parteciperà alle primarie del Pd, adesso capisco perchè la sua squadra predilige la fascia sinistra e non gioca mai sulla destra. A destra il gioco è più concreto, meno chiacchiere e più concretezza". Così, a Cortinaincontra, il ministro dell'interno, Roberto Maroni ha replicato alle parole del ct. Entrando nello specifico che lo riguarda più da vicino, e cioè la tessera del tifoso, il ministro dell'Interno ha aggiunto "Ho parlato poco fa con Abete che mi ha confermato il sostegno della Figc. La voce di Lippi è discordante rispetto alla linea della Figc e credo che ci sarà un chiarimento, perchè la Figc deve parlare una sola lingua, altrimenti diventa il Circo Barnum".
26 agosto 2009

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Gianni Mura su La Repubblica:
Maroni e la tessera contro i tifosi. Per bene.
Occuparsi di sport, di calcio in particolare, ha i suoi lati positivi. Per esempio, potrei rivolgermi al ministro Maroni a proposito della sua direttiva sulle trasferte dei tifosi ignorando altre e più drammatiche trasferte sul Canale di Sicilia. Potrei ma non posso. Solo due considerazioni. E´ ben strano l´atteggiamento di molti leghisti. Si propongono come i più accaniti difensori dei valori dell´Occidente cristiano e appena qualche vescovo o qualche prete dice qualcosa che non gli torna lo mandano brutalmente a scopare il mare (è un modo dire milanese, va inteso come ramazzare l´oceano e, in greco, farebbe parte degli adùnata). Poi (prima regola: negare comunque, o almeno mettere in dubbio) è piuttosto atroce il loro far di conto. I 5 vivi dicono che erano in 73, morti recuperati 14 (vado a memoria). E fanno 19, dove sono gli altri 54? Come se il mare fosse un bancomat, una cassetta di sicurezza, ancora un po´ e gli si chiede la ricevuta. Ma si sa che i conti devono tornare (a casa loro anche loro, così imparano).
[Ma qui si parla di calcio, di altre trasferte. Mi ha stupito il favore con cui le decisioni di Maroni sono state accolte, a parte il mondo degli ultrà (già avvelenato dalla sentenza-Spaccarotella) e Zamparini, che al solito è andato giù piatto parlando di fascismo e Maroni ovviamente ha avuto buon gioco nel rispondergli di leggere qualche libro. Secondo me anche a Maroni non farebbe male leggere qualche libro, non fosse che poi bisognerebbe trovare chi gli spiega quello che ha letto (vedi ´94, decreto Biondi) e si farebbe tardi. In parole povere, per andare allo stadio in trasferta dall´inizio del 2010 sarà indispensabile la "carta del tifoso". Indispensabile in Italia, perché all´estero non sanno cosa sia e già questo potrebbe far sorgere qualche dubbio. Non ci aveva pensato nemmeno la Thatcher, tanto per dire.
[Il ministro, e gli si può credere, ha sbandierato dati interessanti sulla violenza in calo: meno feriti tra i tifosi, tra le forze dell´ordine, meno incidenti. Ma è normale, visti i limiti che già ci sono alle trasferte. Vietandole del tutto, le cifre calerebbero ancora, ma questo paradosso evoca Tacito ("hanno fatto un deserto e l´hanno chiamato pace") e non va bene. Ancora, al ministro (e a chi l´ha preceduto) va riconosciuta l´attenuante di società calcistiche piuttosto inerti (poche le eccezioni) davanti al problema del tifo violento, oppure poco collaborative, spesso propense a scaricare tutto sulle spalle dello Stato. A volte mi succede di sognare un messaggio congiunto alla Nazione (Maroni-Galliani) il cui succo è: statevene a casa, abbonatevi alla pay-tv che vi pare e amen.
[Starsene a casa può essere una scelta o un obbligo. Qualche caso spicciolo. A: sono un turista cinese ( o messicano) in visita a Roma. Posso acquistare un biglietto per il derby? No. B: sono un sardo residente a Milano. Posso acquistare un biglietto per Juve-Cagliari? No, molto spesso la vendita è riservata a chi vive nella provincia in cui si gioca. C: sono un onesto padre di famiglia, parlo il milanese meglio di Bossi e di suo figlio, io di figli ne ho due, posso portarli al derby? No, perché spesso non si può acquistare più di un biglietto a persona. E poi continuano a dire che bisogna riportare le famiglie allo stadio. Ecco, nei tre casi mi sembra di vedere una limitazione alla libertà individuale. Detto in altri termini, e per puro comodo, immaginiamo di dividere i tifosi in bravi e cattivi. I cattivi identificati, in teoria, sono già soggetti a Daspo, quindi schedati e controllati. Ma che bisogno c´è di schedare quelli bravi? Questo è il punto. Mentre i bagarini continuano a fare buoni affari e se ne fanno un baffo del biglietto individuale, mentre i non cattivi, fino a prova contraria, ma un po´ agitati si muovono comunque, poi si vedrà, vorrei che qualcuno mi spiegasse perché un cittadino incensurato, senza precedenti specifici, non è libero di muoversi nel suo paese e di andare allo stadio pagando un biglietto e basta, come si fa nel resto del mondo. Se poi delinque,
 ci pensi la polizia.
[Trattare i bravi da cattivi, tanto sappiamo che sono bravi, non è fascismo, è piuttosto una gestione abbastanza ottusa del potere. Si seppellisce così, senza un fiore, la domenica della brava gente che i coltelli li usa solo in trattoria, prima o dopo la partita. Si colpiscono i diritti di una stragrande maggioranza per limitare gli eventuali danni di un´esigua minoranza. Se questo è normale, ditelo voi. A me non pare. Se la libertà di movimento passa per una schedatura (questo è, né più né meno), a me pare condizionamento di libertà. C´è per caso un costituzionalista che ha qualcosa da dire?
GIANNI MURA
*
Plurisegnalata l'intervsita di Zamparini (visionabile anche su http://www.corrieredellosport.it/Notizie/Calcio/77917/Zamparini:+%C2%ABTessera+tifoso?+Sistema+fascista%C2%BB:
CALCIO: ZAMPARINI, TESSERA TIFOSO LEGGE LIBERTICIDA DA STATO FASCISTA
(ASCA) - Roma, 17 ago - Una legge liberticida da Stato fascista. Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, etichetta cosi' l'iniziativa del
ministero dell'Interno sulla Tessera del Tifoso dopo l'ultimatum al 31 dicembre lanciato dal titolare del Viminale, Roberto Maroni, alle societa'
di calcio di serie A, Serie B e Lega Pro. Se i club non si adegueranno entro la fine dell'anno, ha annunciato Maroni nei giorni scorsi, non potranno
avere tifosi al seguito quando giocheranno in trasferta.
''Tutte le iniziative che vanno contro la liberta' personale sono da sistema poliziesco le trovo un sistema da vecchio fascismo - dice Zamparini in
un'intervista a Cnr Media -: togliere la liberta' a un milione di persone per controllarne cento non va bene. Solo in tempo di guerra si fa il
coprifuoco''. Secondo il patron rosanero la legge e' tutt'altro che chiara: e' ''macchiavellica'' e va ''contro la liberta' personale''. Uno stato
civile, aggiunge Zamparini, colpisce lo stesso i facinorosi ''senza bisogno di questi provvedimenti che sono chiaramente liberticidi. Sono provvedimenti
contro qualsiasi principio''.  Tuttavia questo e' solo il parere personale di Zamparini: il Palermo infatti ''fara' quanto previsto dalla legge''.
*
Dubbi e domande:
"Ciao Lorenzo, in merito alla Tessera  del Tifoso, vorrei innanzi tutto capire come si organizeranno le varie società.
Cosa sarà di noi tifosi non Romani? Come potremmo accedere alle tessera del tifoso?
Io penso che per me che sono foggiano residente a milano e sfegatato Romanista è  arrivato il momento di sentirmi un tifoso di Serie B.
Un tifoso non tutelato.
A pensarci bene tuttavia  non credo vari molto la situazione rispetto agli altri anni nel senso che oggi come ieri non mi sarà data la possibiliutà
(diritto?) di acquistare un tagliando ospite. La partita nei vari settori ospiti comunque l'ho sempre seguita  anche pur non avendo mai in mano un biglietto del settore stesso  e credo che continuero'  a fare così, ma la decisione mi lascia perplesso.
Ed è stata presa da chi mi ha costretto a fare una fottuta tessera tifoso del Milan pur di acquistare un tagliando Milan-Roma del maggio scorso (ovviamente
sono entrato nel settore ospite; cosa vuol dire questo? Che uno 'schedato tifoso milanista come me' è entrato nel settore ospite).
Altra domanda:
Dove sono i ben pensanti che vomitano al sol pensiero che ci possa essere qualcuno (io in primis) che è favorevole  a schedare con tanto di impronte
digitali  i vari extracomunitari (nulla contro quest'ultimi, io non avrei problemi a lasciare le mie impronte digiltali nei vari stati europei) che entrano in Italia ? Perchè nessuna forza politica è dalla parte del tifoso?
Perchè deve esserci qualcuno che deve decidere dove io devo andare, cosa io devo fare, cosa io devo acquistare, dove io devo  posizionarmi, cosa io devo tifare , quale coreografia io devo preparare etc etc mentre nessuno decide come  un potenziale stupratore possa essere facilmente individuato?.
IO NON MI SENTO ITALIANO MA PER FORTUNA O PURTROPPO LO SONO".
*
Persino un parlamentare si è accorto che qualcosa non va:
TESSERA DEL TIFOSO: FIDANZA (PDL); INVITO MARONI A RIVEDERE ART. 9
A seguito delle polemiche di queste ore sulla "tessera del tifoso" rilanciata dal Ministro dell'Interno Roberto Maroni nella conferenza stampa
di Ferragosto, interviene il Parlamentare Europeo del PdL Carlo Fidanza:
"C'e' una parte della norma (l'art. 9) molto confusa e probabilmente ai limiti della costituzionalita'. Vietare la sottoscrizione della tessera del tifoso, e quindi la partecipazione alle trasferte, a chi abbia avuto precedenti per fatti di violenza anche in caso di sopraggiunta assoluzione oppure di piena espiazione della diffida e' una limitazione a vita della liberta' personale che non trova alcun fondamento nel nostro sistema giuridico.
Se pensiamo poi che circa la meta' dei provvedimenti di Daspo emessi dalle autorita' di pubblica sicurezza viene giudicata illegittima e infondata nei
successivi processi, questa norma equivarrebbe a precludere l'accesso agli stadi a migliaia di ragazzi che, in termini di legge, possiamo considerare
innocenti. Per evitare che la norma venga sottoposta a continue e mutevoli interpretazioni da parte dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive e per evitare un inutile acuirsi delle tensioni con le tifoserie organizzate, ritengo opportuno che il Ministero vari una modifica che chiarisca i limiti di applicazione dell'art. 9".
*
Intervista a Maroni:
Ciao Lorenzo,questa intervista mi sembra abbastanza significativa per 2 cose: la prima riguarda i daspati,quindi in pratica secondo quanto leggo,scontato il daspo è possibile farla. la seconda: maroni è pronto a incontrarci il 5 e penso sia la cosa giusta da fare,inutile chiudersi su se stessi d'altronde a noi interessa solo il famoso articolo 9,per il resto siamo già tutti schedati,ben venga la fidelizzazione. sbaglio Lorè?? "Il padre è il capo della polizia Manganelli. Io ho trovato la "pratica" e l'ho portata avanti con convinzione, perché, dopo la morte di Raciti, è il completamento di una serie di misure di maggior controllo per ridurre la violenza negli stadi. I dati dimostrano che le misure coercitive sono efficaci. C'è stato un calo di feriti tra i civili, di fermati, una riduzione dei poliziotti impiegati, che significa risparmio per il contribuente (solita storia: chiudete le autostrade e non ci saranno morti e feriti). C'è un altro aspetto: la Tessera consente di fidelizzare i tifosi e, se i club hanno spirito di iniziativa, possono nascere tanti vantaggi per loro".
  "Marotta è un amico, è di Varese come me. E deve capire che noi agiamo sul fronte della prevenzione. Al Catania dico che è tutto a posto: non c'è preclusione una volta terminato il "daspo" (l'art. 9 dice il contrario: modificatelo). Agli insulti di Zamparini non rispondo, di solito lo faccio con gli avvocati; ma, prima di dire cose strampalate, sarebbe meglio che si rilassasse, prendesse una camomilla e, magari, se parla di fascismo, leggesse qualche libro di storia in più" (Maroni paradossalmente ha ragione: Mussolini non aveva creato alcuna "tessera del tifoso").
  "No, e non accetto intimidazioni. Chi non si adegua subirà le restrizioni annunciate, concordate coi prefetti. E' un malvezzo degli italiani arrivare alla scadenza delle cose e poi chiedere le proroghe. La Tessera è un sistema di buon senso, una vittoria del tifoso vero, del non violento. La direttiva va in vigore".
  "Il tavolo è sempre aperto. Il dialogo è nel mio dna. Ma le voglio premettere una cosa: quando ho incontrato i club di A e B, un solo presidente, e non dico per correttezza quale, si è alzato per dire che era perplesso. Non era quello del Palermo. Anzi, mi hanno invitato a imporre la direttiva. Io sono pronto ad aiutare le società che, per difficoltà reali, non riescono a mettersi in regola. Ma, sia chiaro, niente "no" pregiudiziali. Il mondo del calcio deve fare un po' di autocritica".
  "Perché no? Basta che non mi mettano a ferro e fuoco il Viminale. La protesta contro la Tessera è irragionevole e immotivata. Sono anche disposto a parlare degli striscioni, se si adotta un codice etico che rende superflue le restrizioni. Io sono un tifoso, anzi un fazioso, come diceva Peppino Prisco, ma amo il buon senso e il percorso di legalità è fondamentale".
  "Sono migliorati. Nel '94 ero ministro e ce n'era tanta, coi biglietti nominativi il miglioramento è stato netto".
  "Aumentare i controlli, affidandoli alla polizia che ha competenza, senza ricorrere all'esercito. Io non ho timore di esser visto come il cattivo, ma vorrei che i presidenti che gettano benzina sul fuoco la smettessero con queste dichiarazioni guerrafondaie. Spero sia tutta colpa del caldo estivo. Vorrei aggiungere: non mi si parli di problema economico, la Tessera non impoverisce i club, che fanno fior di contratti ai calciatori e non vogliono spendere per la sicurezza".
  "Bene, sono più di 10 mila. L'esperienza è buona e va avanti".
  "Sulla Tessera ho ricevuto adesione e collaborazione da Galliani e sostegno dal presidente. Sulla squadra sono un po' preoccupato e non solo perché ha vinto il "Berlusconi". Il presidente, che è anche capo del governo, non fa altro che rassicurarmi e, quando lo fa, spesso vuol dire che si rende conto che il momento è difficile. Sa che farei? Richiamerei Arrigo Sacchi, come consigliere: uno come lui serve".
*
Non occorre alcun dialogo con le istituzioni da parte dei tifosi, tantomeno con il Ministro Maroni.
Il dialogo è ammissibile quando si pretende un qualcosa che non spetta di di diritto e che quindi è soggetto a trattativa, come nel caso delle contrattazioni sindacali per il lavoro.
Quando lo Stato crea una legge liberticida e in contrasto con la Costituzione, non si tratta di dialogare, perché non è per gentile concessione che si chiede la riforma dell'art. 9. Lo Stato è perfettamente a conoscenza del perché il "No alla tessera del tifoso", quindi - semplicemente - si modifichi l'art. 9.
Se poi dobbiamo dirla tutta, Maroni è anche miope politicamente: non è infatti vero, come sostenuto nell'intervista, che è Manganelli il "padre" della tessera del tifoso. Il vero padre è l'ex Ministro dell'Interno Amato. Manganelli ha solo deciso di mettere in pratica quella disposizione. La miopìa politica sta nel fatto che Maroni ben potrebbe mettere mano, motu proprio, all'art. 9 per poi scaricare la responsabilità della confusione creata al precedente Governo. Ma evidentemente il concetto è troppo complicato per l'amico di Calderoli. Se non è informato su cosa sia l'art. 9, lo legga, lo interpreti e arriverà da solo alle conclusioni. E' laureato in legge, non dovrebbe essere difficile.
Per il resto, la battaglia informativa, evidentemente, ha raggiunto i suoi scopi, visto che giornalisti e addetti ai lavori hanno avuto subito ben chiara l'operazione liberticida del Ministero dell'Interno, tanto che il CASSASASAMMSMSASAMMA deve operare delle precisazioni, che analizzeremo insieme:
CASMS: Precisazioni sulla tessera del tifoso
Stamane, in forma plenaria, si è tenuta la prima riunione del Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive per la stagione in corso.
L’organismo tecnico ha preso atto e condiviso le precisazioni fornite dall’Osservatorio in merito alla Tessera del Tifoso, sulla quale sono state spesso diffuse informazioni inesatte. Nello specifico:
- non è una schedatura: questa idea e' frutto di disinformazione, non sempre incolpevole. Il rapporto che si instaura con la società sportiva e' analogo a quello che ormai il mondo commerciale pone in essere quotidianamente con i suoi migliori clienti quando vende i propri prodotti. Tutti i dati personali comunicati dai tifosi sono conservati solo dalle società sportive ed utilizzati, come ricordato nell’esempio, per promuovere tutte le attività e le agevolazioni offerte ai propri clienti (convenzioni con aziende di trasporto e di ristoro- corsie dedicate – borsellino elettronico e molto altro). (è vero, siamo già tutti schedati con biglietti nominativi e tessere stagionali) L' attività degli Organi di polizia, nel progetto della tessera del tifoso si limita all’esclusivo accertamento di eventuali motivi ostativi e solo per il tempo strettamente necessario (è proprio questo il punto che continua a non essere chiarito: i motivi ostativi sono contemplati nell'art. 9, che si chiede di modificare: su vuole evitare che ogni Questura faccia come gli pare e he la legge sia uguale per tutti, concetto evidentemente difficilmente comprensibile);
- non è un’imposizione, gli spettatori che non vogliono aderire possono continuare a frequentare gli stadi acquistando un normale biglietto in settori diversi da quello riservato agli ospiti (già, peccato che con l'altra mano lo impediate! Cosa farete per le partite non a rischio? Chiuderete sempre il settore ospiti anche se non vi è rischio? Mi sembra difficile, a meno che non modifichiate la stessa legge!);
- è un investimento per i club - tanto che il programma tessera del tifoso è stato fortemente voluto proprio dagli organi di governo sportivo - ed è una importante opportunità per promuovere il marchio della società tra tifosi e appassionati (e ci deve pensare il Ministero dell'Interno? La verità è che il Ministero dell'Interno, con la sponda anche del precedente governo che ha varato la norma, intende solamente favorire le TV dell'amico Berlusconi e le banche, visto che la tessera altro non è che una carta bancaria prepagata);
- è un importante tassello nelle strategie di prevenzione della violenza per riportare le famiglie allo stadio assicurando loro migliori standard organizzativi e servizi di accoglienza (questa è la più bella, davvero. Mi asterrei quasi dal commentarla: il padre di famiglia tifoso della Roma che è di Forlì e vuole andare a vedere Cesena/Roma non può andare nel settore ospiti ma in mezzo ai tifosi avversari! E sennò, anche per una sola partita, deve fare a tutta la famiglia la tessera del tifosio. Veramente agevole.)
Nella mattinata odierna, per le gare a rischio indicate dall’Osservatorio, il CASMS ha determinato la chiusura del settore ospiti per i seguenti incontri, con esclusione dei possessori della tessera del tifoso:
1. “Como – Varese” (1^ Div.A) del 30 agosto;
2. “Ternana – Taranto” (1^ Div.B) del 30 agosto;
3. “Olbia - Alghero” (2^ Div.A) del 30 agosto, con biglietto singolo per i tifosi dell’Alghero;
4. “San Marino - Carrarese” (2^ Div.B) del 30 agosto;
5. “Figline – Viareggio” (1^ Div.A) del 6 settembre;
6. “Monza - Benevento” (1^ Div.A) del 6 settembre;
7. “Verona Hellas - Cavese” (1^ Div.B) del 6 settembre;
8. “Carpenedolo - Alghero” (2^ Div.A) del 6 settembre;
9. “Vibonese – Siracusa” (2^ Div.C) del 6 settembre.
Il Comitato, inoltre, valutata l’ultima giornata di campionato, nonché il comportamento tenuto nel corso dell’ultima stagione dai supporters del Siracusa, anche lungo le vie di trasporto ferroviario, e del Cagliari, ha giudicato, sulla base di elementi informativi convergenti, le due tifoserie ad alto rischio, invitando sin da ora le Autorità di P.S. interessate a valutare i presupposti per impedire loro le trasferte per le prossime gare in programma.
27 agosto 2009
Beh, in effetti anche a me preoccupava molto Carpenedolo/Alghero. Che buffonata.
Reggina/Arezzo Coppa Italia 2009/2010
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Domanda finale per Maroni:
"Ciao Lorenzo, qua che tipo di tessere hanno intenzione di usare? un saluto"
http://it.notizie.yahoo.com/9/20090819/tit-botte-tra-amministratori-durante-con-8968993_1.html
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Palermo/S.P.A.L.:
"Ciao lorenzo, nei giorni in cui il nostro fantastico ministro fa la voce grossa ecco quanto è successo in occasione di Palermo-SPAL.
A completare quanto scritto sul trafiletto che ti mando in allegato riporto quanto mi hanno detto alcuni amici
a) chi ha comprato il biglietto nelle ricevitorie si vedeva scritto il nome sul biglietto a penna
b) questa cosa ha portato ad una situazione a dir poco strana: al momento di mettere il biglietto nel lettore del codice a barre a chi aveva comprato il biglietto allo stadio spuntava nome e cognome,a chi invece lo ha comprato in ricevitoria spuntava la dicitura "US Città di Palermo"
c) le persone entrate sono un migliaio e non 500
d) molte persone se ne sono andate perchè, secondo quanto mi hanno detto, è arrivata talmente tanta polizia in assetto antisommossa che le persone hanno preferito andarsene.
Se questo è il metodo per riportare le famiglie allo stadio...
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VARIE:
"Ciao Lorenzo, sono Enrico da Milano. Attendo con ansia i nuovi aggiornamenti,  che mi mancano tanto, dal 16 agosto. Tra le tante cose su cui vorrei
dire la mia sulla squadra, la società, la curva..... ho scelto di essere breve e segnalarti solo questa intervista di luglio, che era forse passata un po' inosservata. E' interessante per un breve passaggio sul prossimo Roma-Inter....Mi è venuto in mente il Milan-Roma del 1987 (credo) con tante banane
Chiquita giganti  e quel coro "Mangia la, mangia la, mangia la banana....Gullit scimmione mangia la banana!" Allora nessuno scriveva stronzate sul razzismo o sulla deriva xenofoba, eppure oggi un coro del genere causerebbe la sospensione della partita....stamo messi bene! Poichè non mi risulta che il Sig. Balotelli abbia mai chiesto scusa a Roma e ai Romani per le sue provocazioni, per gli insulti, le linguacce, i tuffi in area di rigore...per me è giusto ripagarlo con la stessa moneta e quindi al prossimo Roma-Inter (e non solo) auspico una grande curva stile '80! Un saluto carissimo e un grazie per lo spazio, ma soprattutto per tutta la passione con cui crei un'opera straordinaria. Enrico".
"Vedrete un nuovo Mario meno istintivo e più uomo"
Intervista al trequartista, in ritiro a Los Angeles con L'Inter. "Il razzismo? Mi viene il nervoso a pensarci.
Il mio problema è che sono un istintivo, ma ora sono cresciuto"
dal nostro inviato ANDREA SORRENTINO

L'estate di Mario è l'America da sbirciare, tra un allenamento e l'altro, e farsela piacere all'istante: "Tutti corrono, fanno sport, curano la forma fisica. Magari anche in Italia fosse così. E che spettacolo le cheerleaders: era la prima volta che le vedevo in vita mia". Prima di Ucla, l'estate di Mario è stata Mondello, gli amici della sua età, rincorrersi coi gavettoni in mano quando fa troppo caldo, il pallone sulla spiaggia, la scialuppa per remare al largo, una nuova fidanzata, Maria Elena, modella. E nessun giornale: "Se in vacanza ne vedo uno lo lancio lontano. L'Inter potrebbe pure vendermi e io non lo saprei". Mario diventa grande (19 anni il 12 agosto) e sa che ora, come e più di prima, lo aspettano tutti al varco. Così si prepara. A modo suo: occhi avidi di curiosità sgranati sul mondo, un po' bambino e un po' uomo, gigante e cucciolo.

Mario, quale Balotelli scopriremo quest'anno?
"Troverete un Mario cambiato. Più maturo. Vedrete. Si cresce, si migliora. Il mio problema è che sono un istintivo, ma sto imparando. Mi sento più sicuro di me. Non bisogna dare importanza a chi è contro di te, ma solo a chi sta con te. Non cadere nelle provocazioni, prima di tutto. Cercare di essere più intelligenti degli altri. Andare oltre l'anormalità, superarla, batterla".

E magari fare un po' di autocritica: certi errori li ha commessi anche lei, no?
"Sono molto autocritico. Ne parlo a casa, rifletto. La mia famiglia è e rimarrà per sempre la cosa più importante che ho. Se però avessi la certezza che pur commettendo gli stessi errori l'Inter potesse vincere campionato e Champions, allora rifarei tutto".

Mario, cos'è il razzismo?
"Non c'è un'altra domanda?".

Non proprio...
"Mi viene il nervoso solo a sentire quella parola. Non voglio ricordare episodi del passato, i cori contro, le multe e le squalifiche per le tifoserie avversarie. Sospendere le partite può servire a qualcosa, sì. Il calcio dovrebbe essere come in Inghilterra. Lì mi sembra che tutto sia più pulito che in Italia, e non riesco a capire perché".

Preoccupato in vista del prossimo Juve-Inter?
"No. Sto aspettando solo una partita: Roma-Inter".

Per fare cosa?
"Un gol, poi una bella esultanza sotto la loro curva. L'ho già pensata e programmata. Sarà una sorpresa. Ma nulla di provocatorio, anzi sarà una cosa simpatica".

Mario e la nazionale.
"C'è l'under 21, un gruppo e un allenatore fantastici, mi sono trovato da dio. Peccato che siamo usciti immeritatamente contro la Germania, ma il calcio è così".

E la nazionale dei grandi, nell'anno del Mondiale?
"Ho idee mie, molto particolari, diverse da quello che pensano tutti. Ma ne devo parlare ancora bene coi miei genitori. Sto aspettando, potrei prendere una decisione che farebbe arrabbiare tanti. Sogno la maglia azzurra come ogni bambino, sono italiano. Certo, se quest'anno facessi schifo e non mi meritassi la convocazione, nulla da dire. Ma se andassi bene e non fossi chiamato, beh, chissà. Ci sto pensando. Forse non ce la farei a prendere quella decisione, perché il mio paese è l'Italia. Solo che a volte, la sera, penso a cosa farei se non venissi chiamato e medito. Il fatto è che su questa cosa sono un po' pessimista".

Sull'Inter, invece, l'ottimismo è doveroso.
"Siamo ancora i più forti in Italia e possiamo vincere la Champions".

Anche contro il Real Madrid che sta comprando chiunque? E se Perez facesse un'offerta anche a lei?
"Non la accetterei, il Real non mi è simpatico. E possiamo battere anche loro in Champions, perché no?".

Lei in finale al Bernabeu contro il Real, ci pensa?
"Ho imparato che i sogni a volte si avverano. Ho vinto già due scudetti con l'Inter e già uno era un sogno. Massì, io al Bernabeu contro Cristiano Ronaldo: gli stringo la mano e gli faccio i complimenti per il Pallone d'oro ... che ha vinto in passato, perché il prossimo lo vinco io, ah ah. È un sogno anche quello, ma si può fare".

Con Mourinho come va?
"Mi ha insegnato l'attenzione in allenamento, anche se a volte mi perdo ancora un po'. Per capire come vado, osservo Mou: se è felice, ok. Se è incazzato allora capisco che devo cambiare. Mi ricordo ancora gli urli quel giorno di Inter-Genoa, mamma mia".

Si vede in un tridente con Ibra e Milito?
"Certo. Io e Ibra alle spalle di Milito possiamo funzionare. Ci sarebbe un altro modo per coesistere, ma non lo dico sennò il mister mi sgrida. Anzi lo dico: il mio ruolo preferito è trequartista".

Con Ibra come va?
"Benissimo, siamo amici, a volte in campo ci mandiamo a quel paese ma poi tutto si aggiusta. Ibra è uno dei tre più forti al mondo, con Messi e Ronaldo. Ma c'è qualche giovane che è anche meglio di loro".

Ossia?
"Due giocano all'Inter, uno al Milan, uno al Lione".

Balotelli, Santon, Pato e chi?
"Benzema".

Ma è andato al Real anche lui.
"Ah sì? E che ne sapevo? In vacanza mica li leggo i giornali".
17 luglio 2009
Come tutti, potrei fare anticipatamente il film di Roma/Inter.
Balotelli è un provocatore nato e questa intervista lo conferma: temo una lunga squalifica del campo.
Scambio abbonamento:
"Ciao lorenzo, spero di riuscire a risolvere il mio problema grazie a te: dispongo di un abbonamento in curva nord, e vorrei scambiarlo con uno in curva sud (sett 18-21). Per chiunque fosse interessato lascio la mia mail, lucab_89@hotmail.com. Ti ringrazio gia da ora, complimenti per il sito! Luca".
Libri:
"Lorè ti scrivo perchè ho appena finito di leggere un libro che è uscito da poco e mi è piaciuto veramente ma veramente tanto ( calcola che lo
ho letto tutto in un pomeriggio ), il libro in questione è La Trasferta di Stefano Faccendini, Edizioni Clandestine, il prezzo è di 10 euro. Il  libro racconta ( seguendo uno stile vagamente "Jhon Kinghiano" ) una trasferta, che poi è l'ultima di campionato nonchè la più importante della stagione. Il libro è diviso in 4 parti ( premetto che in tutto il libro non si fa mai il nome della squadra del protagonista), prima c'è una presentazione dei vari personaggi, con un ottimo ritratto di ognuno di essi che serve a spiegare i vari retroscena, poi ci sono le tre parti del racconto e cioè L'Attesa, La Trasferta, e Il Dopo. In questo
romanzo si toccano varie tematiche, come gli abusi di potere da parte delle forze dell'ordine, i giornalisti "prezzolati", i politici che badano solo ai loro interessi e soprattutto il calcio moderno con tutto quello che gli gira intorno ( partite truccate, pay tv e anche ultras " mercanti" ). E' inoltre molto attuale ( non mancano infatti citazioni alla Tessera del tifoso e all' Osservatorio ) e scorrevole, anche se alla fine gli argomenti trattati sono ben noti a chi frequenta le curve. Interessante è anche il finale e la domanda che alla fine il protagonista rivolge a se stesso. Giovanni".
Quattro risate:
"..su http://www.repubblica.it/2009/06/sport/calcio/maroni-tessera-tifoso/ultras-in-piazza/ultras-in-piazza.html del 16/08/2009 scrivono:
"...Ma non è soltanto la reazione alla tessera a preoccupare gli investigatori: secondo le più recenti analisi del Viminale sono ancora 450 i gruppi ultras violenti di cui 234 politicizzati e, tra questi, 61 (nel 2008 erano 58) hanno forti legami con movimenti di estrema destra e 28 sono vicini a formazioni radicali di sinistra. Si tratta dei "soliti noti": i 'Bisl' (Basta infami solo lame) e 'Tradizione e distinzione' della Roma, i 'Mastiff' del Napoli, la 'Banda noantri' della Lazio, le 'Brigate autonome livornesi', i 'Korps' della Fiorentina, gli 'Irriducibili' dell'Inter, i 'Drunks' del Catania..."
chiedo: "i 'Bisl' (Basta infami solo lame)" ????? (Il gruppo si è sciolto nella stagione 2006/07) "Tradizione e distinzione' della Roma " ????? (Lo striscione è sequestrato) grazie mille per la tua attenzione".
Sempre sulla stessa questione: "Ciao Lorenzo ecco il link del messaggero sulla manifestazione del 5 settembre. Notare verso la fine dell'articolo i presunti gruppi sotto ocntrollo da parte del sism fbi e da james bond ( tra una scopata e l'altra) aaahahahahahah secondo questi ci sono ancora i tdr, bisl, e b.a.l."
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=69776&sez=HOME_SPORT
Per dimostrare che la notizia è vera, ecco uno dei vari articoli usciti:

Che dire? Gli analisti del Viminale sono sempre al passo con i tempi.
Del resto siamo il Paese con più stragi insolute dopo l'Iraq. E questi sono i nostri servizi segreti.
In realtà - non potendo credere a tanta incompetenza - credo sia il solito sistema pro-media al fine di mantenere vivo l'allarme e giustificare azioni "preventive" (leggi tessera del tifoso).

*
PROGETTI:
"Buongiorno,
mi chiamo Walter Campanile e sono il webmaster di DAJEROMA.COM. Dal 6 agosto ho deciso di avviare una campagna su facebook per impostare il
progetto di AZIONARIATO POPOLARE AS ROMA.
Credo nella forza di internet e malgrado il periodo di ferie e malgrado la quasi assoluta assenza di pubblicità stiamo per superare quota 1400
iscritti con l'adesione di ROMA4EVER, portale romanista del MEDIO ORIENTE, con più di 20.000 iscritti.
Il progetto prevede una prima adesione sul gruppo FACEBOOK, poi arrivati ad una quota importante (stimo 100.000 iscritti) realizzeremo un sito dedicato
come hanno fatto i tifosi del Liverpool o quelli del MODENA con cui siamo in contatto e che andremo a conoscere per capirne di più sull'azionariato
popolare.
Vi scrivo per invitarvi a sposare la causa ed il progetto con il vostro sito/magazine il quale risulterà tra gli organi partecipanti al progetto.
Sono a vs completa disposizione per eventuali domande
Walter Campanile
www.dajeroma.com".
Sono appena tornato e approfondirò presto la questione.


31 agosto 2009 (pomeriggio): inserite alcune foto e recensioni di Roma/Juventus.

31 agosto 2009: ferie finite, purtroppo (o per fortuna), dopo Roma/Juventus. Ho ricevuto molte e-mail che cerco di leggere in questi giorni. Le pagine delle partite giocare verranno realizzate a breve.


16 agosto 2009: un breve aggiornamento con le foto di KAA Gent/Roma e Grosseto/Roma.
Sondaggio sul caso Aquilani:
"Dopo aver più volte dichiarato l'incedibilità di Alberto Aquilani, l'A.S. Roma ha dato il via libera al Liverpool per la sua cessione. Un giocatore sfortunato per i numerosi infortuni e per questo incostante, ma che nelle poche partite disputate ha mostrato la prospettiva di essere un grande campione, oltre che un nostro orgoglio perchè cresciuto nel vivaio e tifoso romanista da sempre. La recente operazione alla caviglia prometteva il recupero completo del "Principino" ed invece, ecco che le difficoltà economiche della società lo allontanano in Inghilterra.
Cerchiamo allora di "riunire" il pensiero dei Roma Club o dei semplici tifosi, che possono inviare i propri pareri alla mail info@associazioneitalianaromaclub.it o tramite questo form e che pubblicheremo nella seguente pagina. AssociazioneItalianaRomaClub.it".
Sempre su Aquilani: "aquilani al liverpool non voglio crederci. lorenzo dimmi che si organizzerà qualche protesta seria per questo.
non esiste una cosa del genere. dimmi cosa ne pensi.  preso dalla disperazione, ho pensato addirittura di mandare una mail di protesta (UTILISSIMA!) alla as roma....MA... http://www.asroma.it/List.aspx?Categoria=ITContatti ci sono solo i contatti per i romastore ahah, io non ho più parole..
dove arriveremo...? complimenti come al solito e grazie per tutto quello che fai per noi..ogni giorno!".
Poi: "Ciao Lorenzo, ho appena notato che nel sito della Roma c'è il banner per "diventare" stewart...relativo alla stagione 2008/09. Che pena! E' una piccolezza ma anche l'ennesima dimostrazione che a Trigoria ormai stanno a pezzi!!! Si può biasimare Aquilani??? Saluti e sempre forza Roma.
Paolo". Certo che non si può biasimare Aquilani, viste anche le ultime dichiarazioni in ordine al come è stato curato a Roma...
Io biasimo solo una persona: Rosella. Non basta certo un 7-1 con una squadra che non ha manco i nomi sulla maglietta a farmi cambiare idea.
In effetti i commenti non sono positivi: "Ciao Lorè... sembra che la (snip) e i suoi magici collaboratori oggi abbiano venduto Aquilani al Liverpool...
mi rode il culo!!! Oltre al fatto che i romani degni di questa maglia non dovrebbero essere venduti MAI.... mi rode perchè non possiamo vendere i giocatori forti per poi rimpiazzarli con mezzi giocatori che ci vengono presentati come fenomeni... Lo sai che ho rinnovato a prescindere... ma almeno la chiarezza... staremo a vedere come verrà giustificata questa cessione... mi aspetto una lettera di pippo marra???? o di bendoni?
De rossi non lo vende perchè davvero sarebbe la fine per lei... altro che lotito con la scorta! Baptista? Brighi? Perrotta? Cassetti? Cicinho? Menez? grandi colpi di mercato che abbiamo fatto nel passato recente e intanto vendiamo Aquilani!!!
Tanto a fine mercato prendiamo qualche altro "fenomeno" dal real o dal lecce ... Siamo diventati una succursale!!!
Grazie a tutti per la vostra grande gestione che manco mi ricordo che aggettivi venivano usati in qualche comunicato... complimenti... adesso mi raccomando facciamo esplodere qualche altro giocatore e vendiamo vendiamo!!! Facciamo cassa!!! Sennò chi lo paga il milione di euro a lei, al marito a pippo marra e compagnia bella???  Si togliessero loro lo stipendio per primi STE MERDE!".
Progetto editoriale: "Ciao, Mi chiamo Marco Castellano è sono l'art director della Goalbook,
casa editrice nata con l'apposito intento di realizzare volumi sulla storia delle maglie.
Circa un anno fa ti contattai per avere la mail di Riccardo De Conciliis, il ragazzo che ha realizzato tutti i disegni delle maglie giallorosse che tu pubblichi nel tuo sito. Ci piacerebbe far saper alla tifoseria giallorossa che è in fase di ultimazione un libro che ripercorre la storia giallorossa attraverso tutte le mute indossate dagli albori ai giorni nostri, realizzato con i disegni di Riccardo. E' possibile sul tuo sito informare la tifoseria di ciò?
Progetto editoriale che non ha eguali in Italia, sicuri che possa riscuotere l'apprezzamento di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Roma. Saluti".
Vi saluto con alcuni messaggi arrivati:
"Ciao Lorenzo, prima di tutto FORZA ROMA!!! dopodichè ti chiedo cortesemente di poter pubblicare questo Annuncio:
Mi trovo fuori Roma per lavoro  e non sò se la "nostra" società dia la possibilità di effettuare il cambio posto prima dell'inizio del campionato, come gli anni scorsi. Ho un'abbonamento 2009/2010 Curva Sud ingresso 18, se ci fosse qualcuno interessato lo Cambierei con un 'Ingresso 17 curva Sud (muretto LUPI pe capisse). Per contattarmi questa è la mail lorenzo.pec@gmail.com. Ti ringrazio per tutto quello che fai e continua così, sei una delle poche voci libere, insieme a Sandro e Mauro, nella nostra città. Saluti dalla Korea. Lorenzo".
Sempre scambi: "Ciao Lorenzo, sono Alessandro, ti scrivo per chiederti cortesemente se puoi pubblicare questo mio annuncio. Sono abbonato in curva sud, ma ingresso 16, cerco un abbonamento con ingresso 18/21. Se qualcuno fosse interessato può scrivermi a: stasgrinfia@hotmail.it . Grazie e Forza Roma!".
Poi: "Ciao Lorenzo, chiedo se qualcuno sa darmi un indirizzo di un pub o di un qualsiasi posto dove vedere la Roma a Pattaya(thailandia) visto che per il 20 saro' ancora qui.. Saluti con la Roma nel cuore.ROSELLA SVEJATEEEEEEEEEEE alexxtesta@libero.it
La Roma a Formentera: "Ciao, il 30 Agosto mi trovo a Formentera sai dove posso andare a vedere la partita della Roma? Grazie Ciao Jacopojacopo1981@jumpy.it
Per finire: "Ciao Lorenzo, sono Lindo. Ti volevo chiedere una cosa. Io abito vicino Milano, e visto che il 23 sono libero e non lavoro, andrò a vedere la Roma a Genova (sempre se ce lo permettono!). Non è che c'è qualche altro tifoso della Roma che parte dal capoluogo lombardo!? In modo di non andare da solo e da dividersi così le spese! Se puoi fammi sapere. Grazie capassop@gmail.com
Terminamo con le dichiarazioni del Ministro Maroni sulla tessera del tifoso: lo stesso ha dichiarato che chi non avrà la suddetta tessera dal 1° gennaio 2010 non potrà più andare in trasferta.
Non allarmatevi.
E' possibile che faccia una cosa del genere, ma dubito che ciò possa avvenire senza una riforma della legge antiviolenza.
Attualmente il modo per limitare le trasferte è stato quello della vendita dei biglietti per la partita ai soli residenti e solo se la partita è giudicata a rischio.
La legge attuale nulla dice in ordine al fatto che se non si ha la "tessera del tifoso" non si può andare in trasferta.
Vedremo quello che farà e - se travalica i limiti sanciti dalla Costituzione - ci si rivolgerà ai giudici.
Napoli
Palermo
Catania
Catania


31 luglio 2009: inserite le foto di Roma/KAA Gent.

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