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5 ottobre 2006: mi è arrivata questa e-mail: "Io sono un ragazzo romano e romanista, due anni fà sono stato sottoposto a daspo per una accusa di cui io non ero assolutamente colpevole, la sera del fermo sarà stata la terza volta che andavo allo stadio! non avevo nemmeno mai ricevuto una multa, praticamente un esempio di ragazzo a modo, nonstante ciò mi sono beccato due anni di diffida e come se ciò non bastasse sono stato costretto a recarmi in commissariato a firmare e tutto ciò nonstante le forze dell'ordine non avessero nessun filmato foto o prova che io potessi essere colpevole, mi sono semplicemente trovato per sbaglio vicino ad un gruppo di ragazzini che lanciavano degli oggetti in direzione della p.s. Specificando che non vengo da una famiglia ricca questo malfatto mi ha recato non pochi problemi visto che ho dovuto spendere milioni di avvocato!  visto che ho letto negli aggiornamenti che la diffida e di sè un
provvedimento illegale, volevo sapere se c'era una possibilità che io mi possa riscattare perchè veramente penso che ciò che mi è accaduto non lo digerirò mai. Grazie". La diffida, come già spiegato, non è un provvedimento illegale. E' il più chiaro esempio di quella "legalità illegittima" di cui a volte si è parlato. Chi viene semplicemente denunciato viene diffidato. Se poi viene assolto, a distanza di anni, tanti saluti: ormai la diffida te la sei fatta. Vi assicuro che non sono pochi i casi in cui questo avviene. Esiste però una legge fatta dal Parlamento e più volte votata e rivotata dai governi di qualsiasi colore, per bieco populismo e calcolo elettorale. In Inghilterra la diffida la dà solo il giudice e non un questore. Il giudice è neutro, il questore non può esserlo!
Detto questo, il ragazzo che mi ha scritto mi ha detto anche che ha finito di scontare la (ingiusta) diffida ed è tornato a seguire la Roma, in casa e in trasferta. Questa è la migliore risposta che si può dare finché qualche persona illuminata capirà che è il caso di modificare questa legge.
Passando ad altro, mi scrive Damiano: "Ciao lorenzo, ti scrivo xkè ho saputo una brutta notizia riguardo alla maglia (se così la si può definire) di champions usata dalla Roma. La diadora dopo aver visto il tessuto scadente della maglia ha deciso di farne una identica riproduzione ma con tessuto differente, inoltre ha anche sostituito i pantaloncini rossi in neri... (così diventiamo l'Alessandria.... se le stamo a fà tutte, prima er Venezia Mestre, poi l'Olanda, mo' l'Alessandria.... n.d.L.) ora mi chiedo perchè per le competizioni esterne al campionato dobbiamo cambiare la maglia? (vedi lo scorso anno coppa italia e coppa uefa)... le voci che girano riguardo a questa cosa non so se siano vere resta comunque il fatto che noi tifosi ci dobbiamo dare una mossa! Perchè la Sud non si unisce e fa una bella protesta contro la diadora?? Basta una semplice coreografia, uno striscione ecc... qualsiasi cosa basta che la roma non continui a giocare in europa con questa maglietta di un colore indefinibile. ALLA ROMA I COLORI DELLA SUA TRADIZIONE!". Come già spiegato, chi deve mettere i paletti alla Diadora è l'A.S. Roma, visto che è la Società ad aver scelto la prima maglia per la Champions. Sarà pure un dettaglio visto che siamo primi in classifica e bla bla bla, ma da perfezionista quale sono mi chiedo come si possa anche solo pensare una cosa del genere! La risposta, come già detto, può essere solo una: quella di boicottare l'acquisto di quelle maglie ma anche fare capire a Rosella che avremmo piacere di vedere la Roma con i nostri colori sempre e, a maggior ragione, in campo internazionale.
Nella pagina di Rieti/Roma di precampionato, aggiunti due videotifo.


4 ottobre 2006: mi ero ripromesso di non tornare più sull'argomento, ma visto che mi ha scritto un coetaneo, ritengo giusto pubblicarne l'e-mail:
"Come al solito sei stato molto preciso e puntuale nello spiegare il fenomeno bomboni, vorrei aggiungere anche che:
- è illegale privare i tifosi che vanno in trasferta della loro libertà cosa che capita molte volte sopratutto a chi utilizza treni o pulman
- è illegale come tu  sai meglio di me la diffida, in quanto contrasta le più elementari norme giuridiche visto che viene data senza nessuna condanna e prima di un regolare processo
- è illegale picchiare persone a caso da chi dovrebbe essere tutore dell'ordine ed invece diventa uno dei principali artefici d'incidenti
- è illegale sparare i lacrimogeni come te più volte hai scritto in quanto vietati dall'europa stessa ed ancor più illegale spararli ad altezza uomo
- è illegale che personaggi come Galliani sotto diffida trattino giocatori tipo Oliveira
- è potremmo continuare a lungo .....
Allora per tutti i tifosi della Roma che hanno deciso di assistere alla partita nel loro posto con il figlio magari a 16 file di differenza (e guai a non farlo senno commetterebbero le stesse cose che loro dicono di combattere), per coloro che decidono di rimanere per l'intera partita seduti senza mandare a quel paese l'arbitro o tifosi avversari evitando quindi di scatenare atteggiamenti violenti negli altri tifosi,  cosa illegale, per coloro che quando vedono i DVD della AS Roma o la domenica sportiva dopo averli visti mandano e mail di protesta per la visioni di spettacoli coreografici spesso messi in copertina ed in bella mostra .....
Per tutte queste persone campioni di coerenza che hanno un comportamento lineare come sopra descritto (per me non ne esiste neanche uno!!!) se vi fermate a riflettere a cosa serve la vostra legalità quando chi dovrebbe vigilare su di voi da' il cattivo esempio?
Allora cari tifosi normali impauriti dalla squalifica del campo o dalle multe state tranquilli rilassatevi mettetevi comodi e riflettete, a Roma Empoli perchè c'erano solo 40.000 spettatori? per le torce e per i bomboni?
Ma voi lo sapete che 30 anni fa si andava allo stadio 5 ore prima, gli stadi non erano coperti, ci si inzuppava se pioveva e nonostante tutto c'erano 80.000 spettatori?
Ma voi sapevate che succedeva in quelle curve, sapevate quello che succedeva 10 anni dopo, 20 anni dopo? Adesso sembra di stare in chiesa a confronto possono venire tutti in curva e stare tranquilli senza avere nessun tipo di problema, negli ultimi anni se ci sono state 4 risse in curva e grasso che cola, 20 anni fa ce ne erano 4 a partita!!! (sei stato generoso... io me ne ricordo una decina a partita... ce passavamo il tempo a guardare le risse in Sud, n.d.L.)
Gli stadi sono vuoti per colpa del famigerato calcio moderno (Legge Pisanu in primis) e per colpa di coloro che sentendo radio tv o semplicemente tifosi parlare alla radio si spaventano e decidono di non venire più allo stadio per fantomatici problemi inesistenti, oggi chi vuole vivere l'evento tranquillamente nel 99% dei casi non avrà nessun tipo di problema.
Allora per tutti coloro che si fanno tutte queste paranoie cominciassero a riflettere su tutte le vere problematiche del calcio che il tifoso subisce e comincino a pensare come facevano (e faccio io personalmente ancora oggi) quasi tutti 20 anni fa,
che siamo tutta una famiglia con caratteri differenti con modi diversi di  vivere l'AS Roma  ma sempre della stessa famiglia pronti a gridare tutti insieme per la ns amata squadra
DAJE ROMA DAJE"
Lettera di Pucci al Guerin Sportivo, 1978: 150 fumoni, pensa che multa!
1983/84 Inter/Austria Vienna
Muretto CUCS dopo Paparelli
I Fedayn inizio fine anni '70, a Firenze
Basilea/Werder Bremen 2005/06: i tifosi del Werder protestano contro la maglia arancione


3 ottobre 2006: a volte l'inserimento di alcune foto che gentilmente mi mandate rimane indietro. Mi scuso di questo ma il tempo è quello che è, le notizie si susseguono e a volte è impossibile stare dietro a tutto. Per rimediare a un paio di mancanze. inserita la pagina 5 di Siena/Roma dello scorso anno e la pagina 2 di Roma/Inter di questa stagione. Siccome Francesco ha scattato un centinaio di foto in questa partita, chi volesse vedere le altre può cliccare su questo sito ove le ha caricate. Inserita anche la pagina 5 di Inter/Roma finale coppa Italia dello scorso anno. Poi altre 18 foto di Roma/Strasburgo dell'anno scorso e diverse di Inter/Roma Supercoppa.
2006/07 Partizan Belgrado/Groningen: gli ultras del Groningen, amici di Gioventù Romana
P38 e saluto: con la par condicio siamo a posto


2 ottobre 2006 (pomeriggio): tanto per chiarire....
C’è un punto fermo dal quale partire: siamo tutti romanisti.
Un po’ come dire che l’unico dato certo della vita umana è il nascere dalla propria madre e il dover un giorno morire.
Possiamo quindi anche accettare il fatto che – nell’ambito della tifoseria che segue costantemente la Roma – si sia tutti romanisti allo stesso modo, chi va allo stadio e chi non ci va, chi va in trasferta e chi va solo in casa, chi va in Tribuna Monte Mario e chi in Curva, chi la partita se la sente per radio o chi la guarda alla pay per view.
Il “romanismo”, però, si esprime in diversi modi, a secondo del carattere e dello stile di vita che le persone assumono negli anni: volendo estremizzare, ad una decisione sbagliata dell’arbitro c’è chi lancia una bottiglietta in campo e chi dentro di sé mormora “perbacco, che svista”. Nelle posizioni intermedie c’è chi semplicemente lo manda a quel paese.
Personalmente divido i tifosi della Roma in tre sole categorie:
- quelli che hanno una mentalità “di curva”;
- quelli che non ce l’hanno e 
- quelli che la tollerano. 
Chi ha una mentalità di curva, non necessariamente vi si siede, non necessariamente va allo stadio, non necessariamente va sempre in trasferta, ma semplicemente accetta le regole base della curva, formate nel tempo da chi la curva la vive o l’ha vissuta da quando è nato il fenomeno ultras.
Al contrario, non necessariamente chi siede in curva ne possiede la mentalità.
Si dirà: “E chi lo decide qual’è la mentalità di curva?”
La risposta è semplice e incontestabile: lo decidono i fatti.
La Curva Sud - e non altri settori dello stadio, ove si concentrano i tifosi più moderati - è divenuta famosa nel mondo per essere stata maestra nel tifo, dagli anni ’70 ad oggi.
Quindi, per "mentalità di curva", si deve necessariamente fare riferimento a quegli elementi che l'hanno resa famosa e dissimile (senza offesa) dalla curva del Chievo, quella con meno sanzioni disciplinari.
Curva Sud: colorata, chiassosa, festosa, arrabbiata, a volte criminale, a volte paladina di bontà.
Al di là di come si è espressa nel tempo, partita per partita, la Curva Sud ha avuto un dato rimasto costante: è stata sempre – parzialmente - nell’illegalità, per come concepita dallo Stato attraverso le sue leggi.
Ora, chi non ha una mentalità di curva nel senso indicato più sopra, non ha certo contribuito a rendere la Curva Sud famosa:
- o è stato neutro rispetto alla sua storia, rappresentando a volte addirittura un ostacolo (quelli che non hanno mentalità);
- o l'ha appoggiata nei momenti facili per abbandonarla in quelli difficili (quelli che la tollerano).
Volendo partire da un anno simbolo, il 1977, chi ha buona memoria ricorderà i moralisti benpensanti che criticavano i tamburi “spaccatimpani" e quei deficienti che, in piedi, sostenevano per 90° la squadra.
Bene, quelli di allora sono gli stessi che oggi ce l’hanno con i petardi “spaccatimpani” e che “fanno prendere le multe alla società”.
Alcuni di questi, romanisti quanto il sottoscritto ma borghesi nel senso più becero del termine, dicono che – essendo illegali – non dovrebbero trovare spazio.
Ed allora, nel premettere che i petardi mi hanno sempre dato fastidio per.... l’estemporaneità e la violenza del botto fine a se stesso, vorrei far notare che è anche illegale:
- non stare seduti al proprio posto;
- seguire la partita in piedi;
- accendere torce e fumoni;
- insultare l’avversario o l’arbitro;
- fare striscioni o cori offensivi;
In pratica tutto ciò che, in uno con ciò che è lecito e "politically correct" e cioè tifare per la propria squadra, ha reso famosa la Curva Sud.
Cari signori, vi ricordate le torciate degli anni ’80? Ve lo ricordate il coro “devi morire”? Ve li ricordate i cori contro i laziali e contro le altre squadre?
Beh, non si potevano fare neanche allora, e anche allora fioccavano le multe, solo che nessun giornale le pubblicizzava. Non siamo primi nella “classifica delle multe” solo da 5 anni. Lo siamo da sempre. 
E se l’evoluzione dei costumi deve portare a cercare di far attenuare le multe per la Società ma il prezzo da pagare è la scomparsa del tifo organizzato, so perfettamente con chi stare. E il prezzo dell'abbonamento comprende pure le multe, visto il servizio reso.
C’è però qualcuno della mia stessa squadra - così vicino, così lontano - che dice “un’altra multa per il bombone”.
Allora, se il problema di questo qualcuno è 
LA LEGALITA'
allora il paladino della stessa allora deve anche esser contro:
- lo stare seduto in posti che non siano il proprio, visto che è illegale;
- lo stare in piedi in curva o altrove durante la partita, visto che è illegale;
- lo sventolare bandiere più grandi di un metro, visto che è illegale;
- l’accensione di torce e fumoni a scopo folkloristico, visto che è illegale;
- il coro di insulto all’avversario, visto che è illegale;
- l’insulto diretto all’arbitro, visto che è illegale,
e via dicendo.
Peraltro - su questo saremo tutti d’accordo -, spero che chi la pensa così voglia essere “legale” a tutto tondo, non potendo dire “La torcia sì, il bombone no”, perché altrimenti si ricade nella categoria del gusto personale del “a me piace il bombone e a me la torcia”.
Se, invece, il problema di questo qualcuno sono le
MULTE ALLA SOCIETA'
allora questa persona deve necessariamente anche essere contro:
- torce e fumoni, in quanto la Società viene multata anche per questa ragione;
- gli insulti all’avversario sotto forma di coro o striscione, visto che anche questi portano multe (scordatevi i cori sugli juventini, quindi);
- l’apposizione degli striscioni sopra, ad esempio, i simboli di Champions League, anch’esso foriero di multe.
Nel primo caso, il paladino della legalità a tutti i costi non può permettersi di fare distinzioni e, seguendo il suo modo di ragionare ci sarebbe (stata) una sola conseguenza: FAREBBERO TUTTI SILENZIO.
La Curva Sud, per come è celebrata ora nel mondo, non sarebbe mai esistita, perché priva del fascino un po’ proibito che è ed è stato una vera e propria calamita per i giovani, e non esisterebbe neanche oggi. 
Un Roma/Colonia 1982/83, tanto per dirne una, non sarebbe mai esistito.
Roma/Colonia, 1982/83
Nel secondo caso, siamo invece di fronte all’espressione più becera dell’”opinione pubblica”, che non riesce a capire che le ragioni delle multe sono le più disparate e che l’intero sistema delle multe, esistente da sempre, altro non è che uno dei modi per consentire alla stessa Lega Calcio di sopravvivere. E che quindi se ci si lamenta per il bombone, ci si deve necessariamente lamentarsi anche per torce e fumoni e via dicendo. 
Invece queste persone sono le stesse dell’ “Anvedi che spettacolo” all’ennesima torciata della Curva Sud, come se in questo caso non ci fosse una bella multa da 15.000 € da parte dela Lega Calcio.

Ancora, nel primo caso siamo di fronte ad una categoria rispettabilissima di tifosi della Roma che sono l’esatto opposto di coloro che hanno una mentalità di curva e con i quali non ho nulla in comune se non l'essere tifoso della Roma.
Si tratta di tifosi con i quali la Curva Sud non sarebbe mai stata quello che è stata e tanto mi basta per dichiararmi radicalmente e fieramente opposto.

Nel secondo caso siamo invece di fronte ad una categoria di tifosi senz'altro rispettabile per il fatto di tifare per la Roma ma assai meno rispettabile a livello di coerenza. E di questa categoria diffido allo stadio come nella vita.

Nei confronti di entrambe le tipologie di tifoso, quindi, chi si riconosce in una certa mentalità di curva non può che essere contro e non varranno 1000 dibattiti a risolvere la questione.

Certo, mi rendo conto che tutto quello che ho appena scritto ha un punto debole, costituito dalla terza categoria dei tifosi: il tifoso "normale" o anche "filocurvarolo" può anche tollerare i comportamenti non legittimi della curva ma teme, o non tollera, che qualche atto irresponsabile possa portare, chessò, alla squalifica del campo e al conseguente danneggiamento della stessa Roma, il che potrebbe apparire un controsenso.
La risposta da parte di chi la pensa come il sottoscritto non può che essere una e si condensa nel motto, senz'altro radicale, "giusto o sbagliato, è la mia patria": la Curva della Roma, per come è stata e per come riesce a mantenersi, riesce a trasmettere forza alla squadra. Con i tifosi "silenti", questo non potrebbe accadere o accadrebbe in misura minore. Se accade, quindi, qualche deprecabile incidente di percorso, fortunatamente raro (e comunque accaduto diverse volte anche negli anni non ultras), dico che purtroppo è lo scotto da pagare per continuare ad avere una curva calda e appassionata ed i conseguenti riflessi positivi sul campo di gioco.
Per finire, scendendo nel personale, debbo dire che pur sedendo ormai "comodamente" in Tribuna Tevere, rimango me stesso: quando scoppia un petardo mi viene da fare “olè”, come si faceva negli anni ’80 e come TUTTI in curva facevano negli anni ‘80. E ieri quella fumogenata, ILLEGALE E CHE PORTERA’ MULTE ALL’A.S. ROMA, mi è piaciuta tantissimo. Che posso farci se mi piace?
Parto, come sempre, dall’opposto a differenza di chi accetta supinamente ciò che gli viene imposto, compresa la “legalità illegittima”. Visto che queste leggi ferree sono imposte dallo Stato, i cui parlamentari sono proprio quelli che vogliono – per fine di lucro – smantellare le “curve sociali” e trasformare gli stadi in comodi e costosissimi teatri riservati ai ceti più abbienti come in Inghilterra, chi ha una concezione diversa ha tutto il diritto di disobbedire, pagandone se del caso le conseguenze.
Infine, vorrei anche ricordare che lo Stato, per attuare questo piano, si muove principalmente in base a ciò che dice l’opinione pubblica. 
E l’opinione pubblica si forma in un solo modo: tramite giornali, radio e televisioni di maggior diffusione.
Quindi, per rispondere a chi chiede “se ne può parlare?”, dico che sì, se ne può parlare, ma che in un periodo di forte repressione, è meglio prima parlare di tutto il resto e poi, quando il marcio sarà svanito, sollevare questioni che danno solo un’altra mazzata a chi sta in curva cercando di resistere al lento stritolìo del calcio moderno.
Stritolìo del quale non sarò mai complice, anche al difficile costo di non parlarne.



2 ottobre 2006: terminata la pagina 50 di memorabilia ed iniziata la pagina 51. Pensieri preoccupati: "ciao lorenzo qulache giorno fa ho letto sul corriere dello sport una piccola notizia che mi ha fatto veramente preoccupare.....cioè la possibilità che la roma rinnovi di altri quattro anni il contratto con la diadora....quanto di attendibile c'è in questa notizia??possibile che una squadra come la nostra non riesca a trovare uno sponsor tacnico che sia al nosro livello??chiedo informazioni a te che seguendo spesso il tuo sito..". Personalmente spero solo che una mente illuminata all'interno dell'A.S. Roma ponga dei paletti ancora più netti rispetto a quelli di quest'anno.

1° ottobre 2006 (sera): inserita la pagina di Roma/Empoli.

1° ottobre 2006: visto che sto scannerizzando proprio quelle annate de Il Calcio Illustrato, ogni tanto capita di imbattersi in qualche bella foto non relativa alla Roma... La prima ha 70 anni ed è relativa ad Italia/Norvegia, Olimpiadi 1936 di Berlino, la seconda riguarda i mezzi per combattere la nebbia negli anni '30, la terza riguarda una tifosa di Lecco, la quarta è invece più capitolina:
1935/36 Leva calcistica romana
Trovo poi decisamente ridicola la polemica che ho avuto modo di leggere su "Il Romanista" (ripresa da "L'Unità") e relativa al DVD abbinato al "rivale" Corriere dello Sport ogni lunedì con la storia della Roma. L'unica analisi seria che ho avuto modo di leggere è stata quella di Massimo Izzi che, non a caso, ha scritto ottimi volumi sulla nostra squadra. Ed in effetti, a lui come al sottoscritto, ha dato molto più fastidio vedere abbinate immagini di epoche sbagliate al relativo commento che non ascoltare commenti di altra natura, dei quali si può lamentare qualche imprecisione ma non certo la buona fede di chi li ha incisi. Debbo dire che, nel guardarlo, ero assai più interessato nel sentire le storie di Giorgio Carpi e di Fasanelli che nel leggere appendici storiche scritte da chi non ha il titolo per farlo... Evidentemente esistono persone che pensano che la Storia si impari attraverso tre minuti di un DVD della Roma, il che dovrebbe fare riflettere sulla considerazione che le stesse hanno del popolo italiano. Su questa falsariga, impariamo la Storia guardando queste foto della stagione 1934/35, della stagione 1935/36 e della stagione 1937/38.
Mi ha poi scritto un'azienda italiana di Genova, lamentando lo scarso interesse dell'A.S. Roma per un prodotto brevettato a livello internazionale e da loro distribuito che potrebbe invece avere ampio spazio commerciale in Italia. Si tratta di "Fanbrush", uno stick multicolore che si utilizza per disegnare sul volto i colori della squadra del cuore. Naturalmente  ho spiegato che i tifosi radicali detestano le facce dipinte e gli ho consigliato a chi rivolgersi, ma segnalo comunque l'uscita del prodotto perché credo che realmente possa avere una riuscita tra i tifosi moderati e tra i bambini. Visitate quindi il sito www.fanbrush.it per saperne di più, tenendo presente che il distributore per l'Italia è la Multiitaly (www.multiitaly.it).


30 settembre 2006: tanto per chiarire alcune particolarità del sito: nella pagina "aggiornamenti" metto solo i lavori piùsignificativi. Molto spesso aggiorno altre pagine inserendo una o due foto senza segnalarlo. Se quindi non vedete le foto che mi avete mandato nell'immediatezza, ogni tanto tornate a visitare la pagina che vi interessa, perché pian piano metto tutto. Questione maglie color topo. Un amico mi faceva giustamente notare che in sé e per sé la maglia in questione non è brutta, ma che la rende brutta l'effetto antiestetico del sudore. Sono parzialmente d'accordo, nel senso che ritengo accettabile la maglietta in questione (se si risolvesse il problema del sudore) solo quale TERZA maglia, da usare in modo assolutamente residuale e non come PRIMA maglia di Champions League. Vedere il Valencia che gioca in bianco e noi con quello strano colore ci rende decisamente RIDICOLIin Europa, altro che unici!  E la Diadora cero non fa una bella figura: ma non fanno una prova per vedere che effetto fa il sudore sulle maglie? Come contraltare debbo invece dire che l'effetto sudore sulla prima maglia la rende praticamente perfetta. Un'aggiustatina al giallo (che dovrebbe essere giall becco d'oca e non arancione) e si siamo (magari se si tornasse pure ai calzettoni rossi con bordo giallo...).

29 settembre 2006: altre e-mail: "Ciao Lorenzo, questa maglia è proprio brutta, non c'è che dire, ho scritto alla Diadora e alla Roma. Dovremmo farlo tutti. Alla Diadora evidentemente non bastavano i pallettoni sulle maniche, una serie di maglie dal dubbio gusto e vestiario sportivo della roma annesso. Stavolta dopo aver quasi azzeccato la prima maglia, forse perché è proprio nella loro natura, non hanno saputo restistere all'Orrendo, al Cattivo Gusto Dilagante, al Pacchiano, vero marchio della Diadora. E se tornassimo alla semplice Lacoste rossa di un campionato degli anni '70?". Inserite 8 foto di Valencia/Roma.
Grazie Cinzia Lamiaroma.it


28 settembre 2006 (pomeriggio): qualche e-mail ricevuta: "Ciao Lorenzo, per motivi di lavoro ho assistito alla partita da casa e ancora sono vergognato.
Non per il risultato, intendiamoci, ma per quelle orrende maglie. Possibile che in europa non sanno che colori abbiamo? Possibile che accordi tra diadora e la "mia" società debbano renderci ridicoli? io, tanto per iniziare boicotterò a vita la diadora e nel limite del possibile questa società, che oggi più che mai sono convinto che non ci rappresenta! Solidarietà e onore ai cinque ragazzi di valencia! Federico". Che dire?
"Ciao Lorenzo, sono indignato per quella specie di maglia con cui scende la Roma in  Europa. Ogni anno e' la stessa buffonata, sono 10 anni che in Europa non giocamo con la nostra Maglia. Un anno modello fantino, un'altro tipo Arsenal... e mo' sto pigiama che se bagna come un pannolino. Ieri cromaticamente era piu' logico giocare con la nostra prima  divisa, e' invece no contro le regole FIFA tutte e due le squadre avevano maglia chiara  (va be'quel pigiama dopo due secondi diventa scuro), e calzoncini scuri. Ormai in Europa non sapranno quale sono i nostri colori. E lo stesso  vale per i nostri figli. Non riesco a capire quale logica di marketing ci sia a cambiare ogni  anno la maglia quando giocamo in Europa. Il Real Madrid che e' di sicuro il club che vende piu' maglie al mondo ha due maglie e  rispetta
la propria storia e tradizione. Le maglie sono due e bastano  e avanzano, rossa bordi gialli, e  bianca bordi giallo-rossi, la Maglia e' come la bandiera, quindi sacra e merita rispetto. Anche  con il Monaco si poteva giocare con la maglia bianca, calzoncini rossi  e  calzettoni bianchi. Non riesco a capire come la voce del Popolo Romanista, la Curva Sud   non abbia fatto uno striscione e nessuna protesta per questa pagliacciata. Penso che questo merita piu' striscioni di protesta e sciopero del tifo molto piu' di qualsiasi altro argomento. Pero' forse anche in curva ormai non sanno piu' quali sono i nostri  colori (primo striscione Ultras Romani, blu con scritta gialla con tanto di  coreografia giallo-blu, Figli della Lupa, arancione con scritta nera, ....) (per fortuna però in curva lo si è capito! n.d.L.). Lorenzo per favore cerca di far alzare una protesta che vada oltre il tuo sito. A me piacerbbe una curva vuota per tutto un primo tempo con solo le  nostre due maglie giganti, e uno striscione: "LA MAGLIA E' SACRA, QUESTA E' NOSTRA TRADIZIONE". Forse qualcuno capirebbe??? Un saluto, Guglielmo Londra PS: anche nella partita piu' importante che abbiamo mai giocato in  Europa giocammo,
con una seconda maglia inedita bianca con bordi rossi, senza un ombra  di giallo". Beh, comunque abbiamo pure capito che oltre a fare schifo, manco porta fortuna!
CHI COMPRA LA MAGLIETTA COLOR TOPO E' DELLA LAZIO!


28 settembre 2006: in costruzione la pagina di Valencia/Roma. Ultim'ora: 5 tifosi romanisti arrestati a Valencia e cariche della polizia nel settore giallorosso prima della partita. Per protesta i tifosi della Roma hanno ritirato tutti gli striscioni e non hanno fatto il tifo.
NO ALLA MAGLIA COLOR TOPO
Dopo di ciò: "Ciao Lorenzo, volevo sollevare una questione a proposito dei nuovi cartelloni pubblicitari luminosi che hanno sistemato sul perimetro del campo. Devo dire che l'altra sera, a Roma-Inter, ho notato quanto siano di disturbo per chi vede la partita: specialmente per chi, come me, è abbonato in curva sud lato Monte Mario (e immagino ancor peggio per chi lo è in curva sud), risulta in taluni momenti impossibile capire quello che succede nei paraggi della porta opposta: quando vanno "in onda" pubblicità con un abbagliante sfondo bianco (paiono fotoelettriche), il pallone naturalmente scompare alla vista di noi sventurati di turno. Ora, è ormai qualche anno che i cartelloni luminosi hanno preso il posto di quelli tradizionali, ma mai come quest'anno mi hanno colpito per la loro invasività. Non sarebbe il caso di fare in merito una segnalazione alla società? (Sulla cui efficacia magari possiamo anche essere poco speranzosi, ma tentar non nuoce)
Torniamo sulgi abbonamenti:
ciao lorenzo,
ti iscrivo per quanto riguarda la questione di chi perde gli abbonamenti.
Credo, che i tornelli siano dotati semplicemente di lettori di codice a barre.
Per esperienza di lavoro so che i codice a barre anche se fotocopiati non perdono informazioni..quindi prima di smarrire l'abbonamento facendo una fotocopia anche solo del codice a barre si entra tranquillamente(infatti la lettura dell'abbonamento serve a non fare entrare con lo stesso abbonamento piu persone come prima con la vidimatura accadeva). Ora.. prima di dirlo lo dovrei provare..ma credo che non ci siano problemi!
Mattia"
Cercasi romanisti in Olanda: ti scrivo come tramite per mio cugino Alessandro, 22 anni, che è andato da poco a Nimega (Nijmegen) in Olanda, con l'Erasmus a studiare.  Essendo un grande tifoso, e lamentando una carenza in generale di italiani, romani, ma soprattutto romanisti, e di locali per vedere la Roma, mi ha fatto richiesta di scriverti un appello. Lui si trova a Nijmegen, ma avrebbe modo di spostarsi anche a Arnhem, Den Bosch o Utrecht. Se qualche romanista in terra d'Olanda, da quelle parti, volesse contattarlo per vedersi assieme le partite, ti lascio la mia mail, italianjob17@gmail.com, chiunque fosse interessato puo mettersi in contatto con me, e provvederò a girare all'interessato il tutto.empre Forza Roma e grazie ancora dell'interessamento!"


27 settembre 2006: qui sotto, una foto che mi hanno mandato... scusate per i pochi aggiornamenti ma sto scannerizzando dei vecchi Calcio Illustrato.
La formazione di tutti i tempi?

26 settembre 2006: inserite le foto di Parma/Roma. Qui sotto, ecco la situazione dei tabelloni pubblicitari a Roma/Inter nella parte bassa della Tribuna Tevere:
I tabelloni pubblicitari impediscono di vedere e giustamente si tenta di spostarli.


25 settembre 2006: in costruzione la pagina di Parma/Roma. Però, questo decreto Pisanu!
Scontri tra tifosi Samp e Perugia
Pullman si fermano per caso nello stesso autogrill sull'A14 (ANSA) - ANCONA, 24 SET - Scontri si sono verificati tra tifosi della Sampdoria e del Perugia nella stazione di servizio Chianti Sud, sulla A14. Due i feriti. I tafferugli sono iniziati dopo che i pullman delle due tifoserie hanno casualmente fatto tappa, lungo i rispettivi tragitti, nella stessa stazione del tratto autostradale marchigiano. Intervenuta la polizia, i pullman sono stati fatti ripartire per le proprie destinazioni.
Parma-Roma: scontri tra tifosi
Tafferugli fuori dallo stadio prima della partita (ANSA) - 
PARMA, 24 SET - Un breve tafferuglio, subito sedato dalle forze dell'ordine, e' scoppiato pochi minuti prima dell'inizio di Parma-Roma. Lungo uno dei viali adiacenti allo stadio Tardini, gruppetti di opposte tifoserie sono venuti a contatto. La sfida si svolge in un clima di tensione a causa di alcuni precedenti accaduti negli anni passati, in particolare a quello del febbraio scorso quando un tifoso del Parma fu accoltellato (in modo non grave) da un gruppo di romanisti.
Scontri Catania-Messina: 3 arresti
Questore Capomacchia, 'sembrava di essere in Libano' (ANSA) - 
CATANIA, 24 SET - Tre arresti e 28 tifosi del Catania fermati per accertamenti: questo il bilancio degli scontri tra polizia e tifosi dopo Catania-Messina. La polizia e' stata costretta a lanciare i lacrimogeni dopo che alcuni seguaci della squadra etnea hanno lanciato bombe carta contro le forze dell' ordine. Gli ultras hanno danneggiato lo stadio e distrutto i bagni. "Sembrava di essere in Libano", ha commentato il questore di Catania Michele Capomacchia.
Scontri davanti Olimpico, 10 feriti
Cinque appartengono a forze dell'ordine, fermate 3 persone (ANSA) - 
ROMA, 24 SET - Dieci persone, di cui 5 appartenenti alle forze dell'ordine, sono rimaste ferite in scontri davanti all'Olimpico prima di Lazio-Atalanta. Gli incidenti si sono verificati quando due gruppi di tifosi dell'Atalanta, scesi da un pullman, hanno cominciato a scagliarsi contro i passanti, tifosi biancocelesti, lanciando oggetti. Pronto l'intervento della polizia, che e' dovuta ricorrere a una carica per far risalire sul pullman i tifosi. Feriti 5 tifosi dell'Atalanta e 5 poliziotti. Tre i fermati.


24 settembre 2006: dunque, non avendo la possiilità di farlo personalmente, Manuel mi ha pregato di ringraziare tutti quelli che hanno mandato offerte per Maria Noemi. Ho inserito molti nomi che mancavano in una pagina apposita.

23 settembre 2006: guardate che chicca che mi ha mandato Romano:


22 settembre 200: terminata la pagina 50 di memorabilia con 6 nuovi biglietti rari (grazie Gabriele). Qualche leggero problema in Palermo/Catania... ma meno male che ci sono ibiglietti nominativi! Su Alexa.com il sito occupa il posto n. 299.336.

21 settembre 200: on line le foto di Roma/Inter. Notiziola: "ROMA - Il consiglio dell'ordine dei giornalisti del Lazio ha sospeso Aldo Biscardi, Franco Melli, Lamberto Sposini per la vicenda emersa dall'inchiesta su Calciopoli. La sospensione, decisa dall'Ordine nelle riunioni tenutesi martedì e mercoledì, è di sei mesi per Biscardi, di 4 mesi per Melli e di tre mesi per Sposini".


20 settembre 2006 (pomeriggio): le foto di Roma/Inter, dopo l'una. Mi scrivono: "Ciao lorenzo, qualcuno puo' avvisare rosella sensi che il fax a Trigoria non funziona e percio' non e' possibile mandare il fax per il cambio nominativo tessera/biglietto nel caso non si possa andare allo stadio stasera? Non vorrei che grazie alle norme Pisanu venisse sequestrata la tessera e multato l'amico a cui l'ho prestata!". Inserite moltissime foto inedite nella stagione 1933/34, ormai completa!
1933/34 Argentinos Juniors/Racing
Arsenal/Aston Villa 1933/34


20 settembre 2006: ricevo e pubblico:
PORTA LA BANDIERA
IN OCCASIONE DELLA PARTITA ROMA-INTER DI MERCOLEDI 20 SETTEMBRE 2006,
INVITIAMO TUTTI I TIFOSI GIALLOROSSI DELLA CURVA SUD A PORTARE OGNUNO UNA BANDIERA
IN MODO CHE LA CURVA SIA COLORATA E VIVA PER TUTTI I 90 MINUTI...
E SOPRATTUTTO NON DIMENTICATE LE CORDE VOCALI A CASA.
FORZA ROMA!
CURVA SUD ROMA 1973


19 settembre 2006 (pomeriggio): inserita la pagina 3 di Siena/Roma.

19 settembre 2006: inserite altre foto di Siena/Roma nella pagina 2. Scusate i pochi aggiornamenti (ne ho moltissimi da fare con delle belle cose) ma stasera mi vedo Miss Italia.
E' della Roma

18 settembre 2006: on line la pagina 2 di Siena/Roma.

17 settembre 2006 (sera): on line la pagina di Siena/Roma. Qui sotto, una chicca che finirà nelle pagine di testaccio: la leva calcistica del 1934 allo Stadio Testaccio. Nell'ultima foto in basso a sinistra, si vede una rarissima e inedita foto di Zì Checco, guardiano di Campo Testaccio.



16 settembre 2006: Mi sa che ste maglie hanno fatto inc*****à tutti!
Ciao, Lorenzo, fin dalla presentazione della maglie mi aveva colpito la bruttezza e l'estraneità di questa usata per la C.L., speravo, tuttavia, che venisse usata saltuariamente o per partite considerate (a torto) minori (tipo quella, infame, mezza gigia, mezza verde, indossata in un Roma-Siena di Coppa Italia - 1-2, tra l'altro - di un paio d'anni fa). Temo anch'io ci siano grosse responsabilità della società in questa scelta. Le motivazioni espresse dalla Diadora sono risibili: "Dovendo esportare in Europa l'immagine di una città che ha dominato il mondo per anni, abbiamo pensato al bronzo, simbolo delle armature dei gladiatori". Chi glielo ha chiesto di esportare l'immagine della città nel mondo? Roma, poi, non ha certo bisogno di buzzurri della Marca Trevigiana per farsi conoscere. Figuriamoci! Il bronzo dei gladiatori è un'altra scemenza: di questo passo si potrebbero fare maglie bianco azzurre, come il cielo che ha visto le imprese delle legioni, o marroni, come la cacca che facevano gli imperatori di Roma! Oro vecchio e porpora per la prima maglia, bianca con guarnizioni oro vecchio e porpora per la seconda! (ne basta due sole!). Boicottiamo tutti i prodotto Diadora! Rosella, o chi per te: basta trovate bislacche, che infangano la nostra tradizione e ci rendono ridicoli! Piergiorgio. Non è l'unico: "Ciao Lorenzo, ti riporto qui di seguito l'intervista intera fatta al capo dell'ufficio marketing della Diadora. Come dicevi tu la colpa della scelta è della società, lo conferma lui stesso, anzi dice che è stata Rosella Sensi in persona a scegliere quelle maglie orribili per la Champions, definendole le divise PIU' ELEGANTI D'EUROPA!!!....Da questo punto di vista mi sento ancor più preso per il culo!! Di seguito ti invio l'intervista e ti allego un'immagine fatta da me da erigere a simbolo della campagna contro queste obbrobriose maglie!!!!". La polemica prosegue: "Ciao LZ, sono Marco e ho già scritto ieri a proposito della vergogna delle maglie...E' vero che è qualcuno (chi?!) all'interno della Roma a decidere partita x partita la casacca da indossare ma è anche vero che non credo non esistano clausole o accordi sottobanco per far sì che la Roma indossi una "cosa" indegna durante la partita! Quante partite abbiamo giocato nella nuova Champions? Finora 31 e quante volte con una maglia degna di tale nome? 0!!!
Saluto con amarezza le parole di Bordin (sperando de salutà pure la sua azienda a fine campionato) che ha spiegato la scelta del bronzo che vuole omaggiare le tradizioni di Roma: allora l'anno prossimo togliemo la Lupa e ce mettemo l'aquila perchè tanto erano il simbolo delle nostre legioni...Ma che vordì? Parola de Gelindo Bordin nato nel 1959 a Longare (qua n'antro punto interrogativo sarebbe d'obbligo).
C'era una volta...un'azienda che ha avuto l'onore e la bravura di fare le più belle maglie della storia GIALLOROSSA (no grigia): Ennerre (io ci metto pure la Robe di Kappa n.d.L.) che fine hai fatto?
Un saluto da Marco, NOI NON SIAMO L'ALESSANDRIA!  Mirko le maglie della Roma addirittura le colleziona, ed è quindi titolato ad esprimere il suo parere:  "Ciao Lorenzo,tutto bene? Aggiungo la mia mail alle altre, in merito alla vergognosa scelta da parte della societa' (c'e' una societa'???) di aver pensato di mandarci in giro per l'Europa con le maglie color bronzo (che poi bronzo non e'). Purtroppo, dal 5 maggio 2006, giorno della presentazione delle nuove maglie allo stadio Flaminio, gia' si sapeva che la societa' avrebbe deciso di scendere in Champion's League con quella maglia. In effetti, la grigia
non e' mai stata una terza maglia, come poteva eeserlo la verde del 2005, la nera del 2002 o la blu del 2000.... Purtoppo gia' 2 anni fa la Diadora propose quelle maglie scandalose, strette, avvitate, manica al gomito e dai colori assurdi, bordate di assurdo, anche se di base bianche e nere, per giocare in Champion's.
Il problema: la scelta e' stata fatta da Rosella Sensi, con quale criterio non si sa! Forse pensando che, vista la bellezza (non si sono certo sprecati) della prima maglia rossa, sarebbe andato tutto a posto, i tifosi sono stati accontentati, quindi, andiamo in Europa con una cosa innovativa.
Non hanno capito che a noi delle cose innovative e tecnologiche, non ci importa un bel niente. Noi, come tutte le squadre, TUTTE, vogliamo indossare la prima maglia, rossa bordata di giallo, in casa, in Coppa Italia, in Coppa Uefa e in Champion's, SEMPRE, quando i colori dell'avversario in trasferta ce lo permettono. La nuova maglia grigia, avra' anche portato bene,dopo un 4-0,  ben venga un'altro giretto sul campo con questa maglia.
Pero', facciamo si che le maglie particolari, vengano usate esclusivamente per delle occasioni particolari, come gia' ricordato da qualcuno, l'Adidas blu usata contro il Monaco, o l' Asics verde indossata contro lo Slavia Praga.... (ed infatti ce le ricordiamo tutti e ce le compreremmo pure! n.d.L.)
Direi, ancora una volta di farci sentire, visto che la campagna a sostegno dei nostri colori sociali ha funzionato e non poco. Anche se ormai, credo, che anche per quest'anno e' andata cosi, non penso si possa cambiare maglia a competizione iniziata....
Mirko - www.asromashirt.it
Riprendo, da Il Romanista:
Dottor Mambelli (amministratore delegato Diadora, ndr), la maglia color bronzo ha fatto discutere. Molti dicono che il sudore, con il passare dei minuti, si impadronisce della divisa. Come si è arrivati a questa colorazione? «Abbiamo pensato all'immagine di Roma nel suo complesso e non soltanto alla Roma come squadra, che pure teniamo nella massima considerazione. Dovendo esportare in Europa l'immagine di una città che ha dominato il mondo per anni, abbiamo pensato al bronzo, simbolo delle armature dei gladiatori. Riteniamo che possa rappresentare al meglio anche la forza caratteriale di Francesco Totti, che martedì ha dato un saggio della propria bravura con un gol meraviglioso». (ecco la deviazione mentale: dovendo esportare in Europa l'immagine di Roma decidono di non farlo con la maglia storica che porta i colori DI ROMA e non solo DELLA ROMA, ma di crearne una nuova.... Un po' come dire: invece di far vedere a un danese la foto del Colosseo je porto la foto de casa mia per simboleggiare Roma! n.d.L.).

C'è chi pensa che il colore si discosti molto dallo storico giallorosso che simboleggia la storia di questa società. Come risponde a questa critica? «Dico soltanto che c'è stata piena identità di vedute con la società e con Rosella Sensi in particolare quando è stato scelto il color bronzo per la prima maglia della Champions League. Per i motivi che ho spiegato prima e per un fatto puramente estetico, ritengo che la Roma sia la squadra più elegante della competizione (L'estetica non può distruggere la tradizione. Se così fosse domani potremmo vedere il Papa vestito Armani invece che con la papalina! n.d.L.). Facendo zapping fra i canali martedì non ho visto maglie così belle come quella lanciata contro lo Shakhtar» (de gustibus, diceva quello che leccava la carta vetrata, n.d.L.).

Molti hanno criticato il fatto che, con il passare dei minuti, il sudore crea uno strano "effetto-sudoku" sulla maglia. «I tessuti che utilizziamo sono gli stessi delle altre maglie che abbiamo preparato per il campionato, ossia di primissima qualità. Riguardo alle tracce di sudore, effettivamente questo effetto si crea. Il fatto che le maglie siano traspiranti determina un'uscita quasi immediata del sudore all'esterno e un'asciugatura rapida dello stesso. Da parte nostra, comunque, c'è massima disponibilità su tutto. Due anni fa, ad esempio, era stato sbagliato il disegno sulle maglie della Champions ed è stato subito corretto dopo le critiche ricevute».

Nelle ultime settimane si erano diffuse alcune voci che parlavano di un calo delle vendite di Diadora e di una presunta volontà di rivedere il contratto di sponsorizzazione tecnica con la Roma. È vero? «Ci siamo trovati una situazione, ereditata dalla precedente gestione, che ha richiesto sacrifici notevoli. Stiamo attraversando un 2006 irto di difficoltà, create da altri. Siccome i risultati di una politica aziendale di un certo tipo si vedono nel medio-lungo e non nel breve termine, soltanto nel 2007 potremo raccogliere quanto seminato. In ogni caso, i risultati commerciali sia in generale che nella Roma in specifico sono ottimi, con diminuzione dei costi, stabilizzazione di vendite e crescita in prospettiva già nel 2007 molto solide, a partire dalla stessa Roma. Stiamo investendo molto meglio di prima cercando di capitalizzare».

Sempre da Il Romanista:
Caro direttore, noto con soddisfazione che la AS Roma, nonostante sia intercorsa la recente sentenza di condanna del Giudice di Pace, persiste nel negare la possibilità del rilascio del duplicato dell’abbonamento “consentendoti” però di acquistare (peraltro solo a via Appia) il biglietto per ogni singola partita.
 Martedì ho smarrito allo stadio (sono ancora tra quelli che ci vanno) il portafoglio in cui tenevo il mio abbonamento di Sud. Ieri ho contattato l’AS Roma. Dopo essere passato per quattro interlocutori che alla mia domanda: «Che devo fare?» sono, al massimo, riusciti a rispondermi: «Non lo so», sono riuscito finalmente a parlare con qualcuno che ha potuto rendermi edotto della situazione.
 In sintesi: mi è stato riferito che l’AS Roma non rilascia duplicati, che la mia unica “speranza” di riavere, senza ulteriori esborsi, il mio posto è quella che venga bloccato il mio vecchio abbonamento (previo invio tramite fax della denuncia fatta presso la P.S.), cosa peraltro difficile se, come accaduto sabato scorso, i fantomatici tornelli, o meglio, il lettore ottico degli stessi non sarà utilizzabile (il mio settore è il 17L) costringendo a ricorrere alla vecchia tecnica della foratura della tessera…..
 Ho ovviamente accennato alla sentenza di cui sopra, ma mi è stato riferito che la stessa riguardava solo il caso specifico e alla mia obiezione relativa al suo valore di precedente mi sono sentito rispondere che se ne avessi la voglia potrei certamente intentare causa ma che, in ogni caso, la politica societaria non è cambiata in materia.
 C’è però un risvolto positivo nella vicenda come detto: a fronte della modica cifra di 270 Euro (ovviamente da sommare ai 235 che ho gentilmente elargito a Luglio rinnovando, peraltro in prelazione) avrò comunque diritto (!) al biglietto per ogni singola partita.
 In attesa di decidere sul da farsi noto con grande piacere come la Società si sforzi sempre più per avvicinarsi alle esigenze e ai problemi di quegli ingrati dei tifosi che poi, addirittura, protestano e reclamano per vedersi riconosciuto un proprio diritto…..
 P.S. Chissà, ove decidessi di non ricorrere alle vie legali, potrei contribuire con i miei 270 Euro ai famosi e imminenti (dall’anno scorso) rinnovi contrattuali dei vari Chivu, Mexes, Mancini. Potrei, in effetti, contribuire a permettere di "continuare a vedere le stelle"…..

Riccardo ha avuto una idea fantastica a livello commerciale! Basta co' sta lupa! Il topo è carinissimo e in Europa non ce l'ha nessuno come simbolo. E basta pure co' sto giallo... 
Vi giuro che sto ricevendo solo e-mail di questo tipo, in cui i tifosi si lamentano della scarsa attenzione della Società: qualche problema ci sarà ma purtroppo non credo ci sia nessuno nell'ambito societario che rivesta una funzione FONDAMENTALE: il rapporto con i tifosi e la soluzione dei problemi pratici con chi da anni ed anni porta soldi alla Società e che oggi, solo perché sovrastato dalle TV, non è più minimamente considerato:
"sono Luigi Cabrera in "arte come romanista" Gigino Giallorosso. Il suo nominativo ed indirizzo di posta mi è stato fornito da un altro grande tifoso romanista che mi ha indirizzato, indicandomi Lei, come persona sensibile alle problematiche dei tifosi di calcio.
Le scrivo a nome mio e di tutti i portatori di handicap motorio affinchè possa fornirci qualche soluzione che ci permetta assistere alle partite della nostra squadra senza penalizzare ulteriormente, con le modalità di acquisto dei biglietti, la nostra già difficoltosa partecipazione.
Da grande tifoso romanista ho riscontrato con enorme dispiacere la scarsa sensibilità dell'Asroma per noi, portatori di handicap, che anziché avere dei canali preferenziali per l'acquisto dei biglietti siamo enormemente penalizzati da una organizzazione di vendita che ritengo totalmente inadeguata nei nostri confronti.
E' già assurdo constatare che l'acquisto via web, che sarebbe l'alternativa più logica ed evidente per i portatori di handicap, viene negata a chi ha necessità più di chiunque altro di questo tipo di servizio, ma che si arrivi addirittura alla limitazione dell'acquisto dei biglietti ai solo 6 punti dei Romastore (difficilmente accessibili) non solo risulta una misura aberrante ma altamente discriminatoria. Siamo l'unica categoria di tifosi che non possono acquistare i propri biglietti in qualsiasi Ricevitoria Lotto! Una vergogna!
Spero che lei possa fare qualcosa per noi in modo che l'Asroma modifichi la modalità di vendita dei biglietti per "non deambulanti" ed agevolare così l'acquisto ai portatori di handicap motorio.
In attesa delle sue notizie, la saluto cordialmente
Gigino Giallorosso
  FORZA ROMA". Ecco, questa è un'altra delle cose da evidenziare all'opinione pubblica giallorossa: possibile che nel 2006 non si riesca ad agevolare chi è più sfortunato? Rinunceremmo NOI TUTTI a quelle offerte da babbei abbinate all'abbonamento per avare il diritto ad una duplicazione dell'abbonamento smarrito o ad acquistare con facilità un biglietto anche se portatore di handicap?


15 settembre 2006: mi sto vedendo West Ham United/Palermo e noto che il West Ham United, come prima maglia in Coppa, ha quella storica. Siccome noi siamo dei provinciali schiavi di una casa di abbigliamento e, a volte, della scarsa sensibilità di chi dirige la Società, non possiamo giocare con la maglia rossa con i bordi gialli in Champions League. La scelta delle maglie color topo è della AS Roma! Non si tratta, infatti, della terza maglia, ma della PRIMA maglia scelta per la Champions! Ben poteva la Roma mettere quella storica come prima maglia, e quella color topo come maglia di (estrema) riserva.
Ecco la prova: questo qui sotto è il programma della Champions League distribuito ai giornalisti, con la foto della squadra: la A.S. Roma aveva sin da subito l'intenzione di giocare la Champions League con delle divise da topo! In Europa non sanno manco quali sono i nostri colori! Le mie figlie l'altro ieri mi hanno chiesto quale squadra giocava, come quando vedono er Milan o la Sampdoria!
Carlo è chiaro sul punto: "Ciao a tutti i Romanisti, volevo un attimo ritornare sul discorso maglia di martedi sera in Champion's. Oltre all'orrore di essere rappresentato in Europa con divise di colore arancione,nero,verde,bronzo vorrei segnalare un altro problema ancora più deprimente...
I bambini, quelli che si avvicinano al calcio e soprattutto alla Roma, non sanno di che colore sia la loro squadra del cuore o peggio ancora credono
che sia di tutti i colori tranne che giallo-rossa...Andateglielo a spiegare voi ai bimbi che la Roma gioca con la maglietta grigia perchè cosi il
merchandising cresce... CARLO". Nella pagina 50 di memorabilia (che presto dividerò in sezioni), inserito, grazie a Gabriele, il programma di un'amichevole che mancava: Manchester City/Roma del 26.05.1980, giocata in U.S.A.. Inserita la pagina 2 di Roma/Shaktar.
Da Repubblica.it:
 
SPY CALCIO di Fulvio Bianchi
Che fine ha fatto il decreto Pisanu?
Stadi e sicurezza, una storia italiana
E' finita all'italiana anche la storia degli stadi. Ricordate il decreto Pisanu? Bene, entro fine agosto tutti i club, oltre i 10.000 spettatori, dovevano mettersi in regola con tornelli e stewards. Ma siccome i Comuni, proprietari degli stadi, sono in bolletta e i club di calcio non hanno alcuna intenzione di tirare fuori i soldi per la sicurezza (meglio comprare
un giocatore), ecco che per fare partire il campionato è stata concessa una proroga sino al 31 dicembre. La prima, perché poi i prefetti possono allungare almeno sino a fine stagione. Una buffonata. E peggio per i pochi (fessi) che si sono messi in regola. Giustamente il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, è infuriato dopo aver speso parecchi milioni di euro per mettere a norma lo stadio Comunale-Olimpico. "Chiedo formalmente al ministro
Amato - ha detto Chiamparino di non disporre un'ulteriore proroga della deroga. In tre mesi e mezzo tutte le società hanno tutto il tempo per realizzare le opere necessarie. E se invece si decide che il decreto Pisanu non va bene lo si modifichi, ma non è accettabile fare le cose all'italiana, una proroga alla deroga sarebbe peggio di un condono". Anche il Coni ha speso molti milioni di euro per l'Olimpico. Altri stadi pronti sono il Barbera di Palermo e Marassi a Genova. Per quanto riguarda gli altri impianti, ci sono ancora gravi carenze. Soprattutto per quanto riguarda i tornelli. A San Siro manca anche la recinzione esterna, a Firenze, Udine e Verona ci sono problemi soprattutto di tornelli. Ma il decreto Pisanu, comunque, ha avuto una sua efficacia, anche se, per mancanza di soldi, ci sono ancora carenze negli stadi: per quanto riguarda gli incidenti, infatti, al Viminale ritengono che i risultati ottenuti siano straordinari. Gli stadi ora sono più sicuri, anche grazie ai biglietti nominativi. Ma la battaglia contro i violenti continua. Oggi si terrà al Ministero degli Interni la seconda riunione della stagione dell'Osservatorio per la manifestazioni sportive, presieduto dal dottor Francesco Tagliente. Presenti anche rappresentanti di Figc e Lega. "Anche se i dati della passata stagione sono stati buoni (ricordiamoci che sono sempre da prendere con beneficio di inventario! n.d.L.), non si deve mai abbassare la guardia", ci ha detto Tagliente.  E da domenica ispezione Uefa per Euro 2012 Si chiama "Official Site Visits": è l'ispezione dell'Uefa nelle nazioni candidate per ospitare gli Europei del 2012: i dirigenti provenienti da Nyon, Svizzera, sono già stati in Polonia-Ucraina e dal 17 settembre saranno in Italia. Prima visita a Roma (17 e 18), poi nell'ordine le altre città candidate (Napoli, Palermo, Bari, Udine, Torino, Milano e Firenze).
Conclusione venerdì prossimo. L'Uefa non solo visionerà gli stadi, con i progetti di ristrutturazione, ma anche un albergo e un campo di allenamento. Previsti anche incontri con sindaci e autorità comunali e provinciali. I dirigenti Uefa sono sei, a Roma si recheranno anche alla sede Rai di Saxa Rubra. La prossima settimana, ultima ispezione in Ungheria-Croazia. Poi verranno tirare le somme. L'Italia resta superfavorita: il governo e anche il commissario Guido Rossi ci credono molto. L'8 dicembre l'assegnazione da parte dell'esecutivo Uefa. 


14 settembre 2006 (pomeriggio): proseguono le proteste contro la maglia Diadora color topo di martedì. Ecco qui qualche commento: Kapitano: "Pure a Romoletto gli avevano messo quella maglietta! e infatti più che un lupo sembrava un sorcio...Come l'ho visto ho capito subito che avremmo messo quello schifo...Inguardabili... L'avranno capito da soli che sono da modificare: non penso che la Diadora voglia presentare maglie che quando uno entra per sostituire un altro ha la maglietta (per il sudore) di colore diverso!! Scandaloso. E visto che ci dovranno metter mano rigiriamogli subito tutte le mail... magari cambiano anche il colore! Saluti". Monta la polemica... Simone: "Pensavo di sognare...tutta la fatica che ci abbiamo messo io mio fratello e te con il tuo sito per riavere la nostra maglia..  la diadora aveva esaudito tutto facendo una maglia finalmente degna dei nostri colori... ogni giorno a tutte le persone facevo i complimenti  per la maglia dalla prima alla seconda POI L'INCUBO... 12 Settembre 2006 ore 20:45 ma come si fa a far giocare i  giocatori mercenari con la maglia della CREMONESE. ci fosse stato uno che ha protestato?". Marco: "Ciao LZ.... E vabbene che abbiamo vinto 4-0 e goduto della sconfitta  di Capello&Cassano(Hiji de puta) ma non dobbiamo far passare in second'ordine la questione maglietta. Possibile che in tutti questi anni di sponsorizzazione Diadora si intestardisca a non voler capire che nessun Romanista sano di mente compra le magliette verdenere stile Venezia, quella arancione stileOlanda, quella grigia stile MinnieTopolino....??? Tanto più che anche quelle bianche con bordi rossi (comunque storiche) sono poco vendute o almeno, da quel che vedo, mi sembra sia così. E gli stranieri in vacanza che entrano negli AS ROMA STORE in cerca di un ricordo calcistico della squadra della Capitale cosa preferiscono comprare? Una maglia con colori che portino subito a identificare non solo la Roma ma anche la città (abbiamo i colori dell'Impero Romano...Vediamo di sfruttarli!) o una maglia che non so neanche definire??? Nel periodo-Nakata tanti giapponesi venivano allo stadio con le maglie giallorosse, tra l'altro sempre firmate Diadora...Qualcosa significhera? A fine anno scade il contratto con la Diadora: e se si mettesse sotto contratto un'azienda sportiva magari meno conosciuta ma Romana? Magari sarebbero in grado di capire le esigenze di noi tifosi!!! Cosa ne sanno a Treviso dei Romanisti?". Fabrizio: "Ciao lorè, in merito alla risposta della RAI anche io ne ho ricevuta una  in merito alla medesima forma di protesta sul caso Moggi (magara mori oggi). Non so se quella che hai pubblicato negli aggiornamenti è la versione integrale che hai ricevuto (sì, lo è, n.d.L.) ma nel mio caso oltre ad aver ricevuto nella prima parte una risposta identica alla tua, nella seconda parte mi si risponde ad un mio interrogativo posto (per mia ammessa ignoranza sull'argomento) sul tipo di investimento che viene fatto con gli introiti del canone TV. Nonostante tutto mi ha fatto piacere ricevere una risposta nel giro di un giorno e comunque ho avuto la sensazione che la mail fosse stata letta e seppur si è utilizzato una parte di testo preconfezionata (comunque si da una notizia sui prossimi passi in merito della RAI quindi è ovvio il copia e incolla) nel complesso ho ricevuto la risposta e i chiarimenti che desideravo ricevere. Per quanto riguarda la maglia ho letto su repubblica di oggi un articolo nel quale viene chiarito da parte di non so che responsabile Diadora che il colore della maglia dovrebbe essere bronzo in onore al colore dei gladiatori, in tal senso posso dirti che come terza maglia la soluzione cromatica (dal risultato peraltro pessimo) mi può stare anche bene, data la spiegazione la scelta fatta sembra avere una ratio, ma presentarla come prima maglia in campo europeo mi lascia perplesso per non dire altro. Se ti ricordi bene molto tempo fa (nemmeno tanto) contro il Monaco giocammo una partita sfortunatissima con una maglia blu e in quel caso fu giusto usare la terza maglia poichè il monaco aveva le divise bianco-rosse, lasciando stare se la maglia fosse bella o brutta il fatto è che, nonostante la sconfitta e il non riutilizzo della stessa, la maglia ebbe un buon successo sia nelle vendite e cmq sia nella memoria collettiva dei tifosi, questo per dire che secondo me un prodotto particolare (come la maglia bronzo) venderebbe addirittura meglio se non fosse inflazionata ma bensi se fosse una chicca, da partita unica. Forse mi sbaglio (no, non ti sbagli: se fosse una maglia unica la comprerei pure, visto che è la maglia di Champions League non me la compro, n.d.L.) ma io nel mercato ci lavoro e so che un prodotto si vende con la giusta strategia che non sempre è forzare lo stesso agli occhi della gente, a testimonianza secondo me che l'altra figlia di Ciccio Sensi che si occupa di marketing della società secondo me ne capisce meno di quanto la sorella Rosella capisca di comunicazione. Vabbè lorè te saluto e scusa se ogni volta che te scrivo so più prolisso de mi socera!!
Ribadisco quel che ho detto ieri: la Diadora è responsabile per la brutta creazione, ma è la Roma che presenta le maglie alla UEFA e decide con quale maglia scendere in campo.
Questa la risposta della Diadora:
"Gelindo Bordin, medaglia d'oro nella maratona di Seul 1988, 
oggi direttore del marketing dell'azienda veneta, spiega: "La scelta del
colore, il bronzo, è un omaggio alla classicità di Roma. Quest'anno si
voleva privilegiare la tradizione: e se le maglie giallorosse hanno
riproposto il design di tanti anni fa, con la terza casacca (eh, no! Non è la terza casacca! E' la casacca scelta per la Champions League! n.d.L.) si voleva riproporre il colore della Roma antica. L'effetto sudore è invece dovuto alla tecnicità dei tessuti, che trasportano subito all'esterno l'umidità.
Dal punto di vista della salute, è un bel vantaggio. Il calcio è sport, non 
una sfilata di moda (ce lo dice proprio lui che negli anni passati ha fatto fare le sfilate di moda con le maglie della Roma, n.d.L.). La scelta del colore è stata concordata con la società (già, con la stessa Rosella Sensi. Scusate, non ho nulla di perosnale con lei, che tra l'altro è anche simpatica ma io posso capire un Gelindo Bordin, ex corridore che della Roma non sa nulla al pari della Diadora, non il massimo esponente della Roma! n.d.L.) e quella della tecnologia è stata supportata da una serie di test. Rispetto alle maglie giallorosse e bianche il sudore si nota di più e stiamo pensando a possibili varianti per attenuare l'effetto. Non solo: faremo subito un sondaggio di mercato per valutare il gradimento del pubblico" (penso sia ormai inutile il sondaggio... n.d.L.).
Questa la risposta della Roma:
Per finire, abbiamo finalmente chiarito definitivamente il mistero dei martelli incorciati dello Shaktar: "Ciao Lore', so' Eldar, romanista dal Kazakistan (Almaty). E' la prima vorta che te scrivo xke avete creato confusione coi martelli incrociati dello Shakhtar. Nun hanno niente da ffa' ne' col West Ham ne 'con lo stile skin. Nn e' artro che er simbolo professionista dello Shakhtar (che vor di' "Minatore") sin dai tempi sovietici (anni 60) - http://fc-shakhter.narod.ru/simbols.html".
Mi viene poi segnalato da Gianluca che i biglietti per i disabili sono acquistabili solo nei Roma Store, con le ovvie difficoltà per raggiungere i punti vendita, soprattutto da parte di chi ha problemi di deambulazione: potrebbe l'A.S. Roma risolvere questo problema?
In sette anni e mezzo di sito, poi, questa è la prima volta di una richiesta del genere:
"Ciao inizio a scusarmi subito per l'argomento che stò per intraprendere che non ha tanto a che vedere con il calcio (fino ad un certo punto però he).
Sono la mamma di una delle 100 finaliste aspiranti miss italia mi chiamo Giovanna e mia figlia Francesca Meniconi.Ora sono venuta a conoscenza che quei juventini (gobbacci maledetti)si stanno muovendo molto bene pubblicizzando una loro tifosa tramite il loro giornale  tutto sport.Ora io essendo tifosa ROMANISTA dalla nascita e mia figlia idem con patatine ho pensato bene di chiedere una mano a tutti voi perchè sò che l'affetto,il sostegno e il calore che cè in curva sud tra tifosi giallo rossi è indescrivibile.La prima serata di miss Italia ci sarà come ospite il nostro SUPER PUPONE (tra l'altro il sogno di mia figlia era quello di parlarci almeno  una volta e credo che a questo punto lo esaudirà).
Comunque ho allegato la loncandina che hanno fatto al nostro paese,magari anche per sapere chi state aiutando (se vorrete)
Vi ringrazio e mi scuso nuovamente del disturbo causatovi,e dell'argomento non propio innerente all'ambito di questo sito.Cordiali saluti Giovanna
Per qualsiasi informazione lascio I miei recapito telefonici:
 Tel 057875xxxx cell. 347038xxxx". Qui sotto c'è la foto della fanciulla, evitate di mandarmi le solite duecento richieste di matrimonio.



14 settembre 2006: nella pagina 50 di memorabilia inserite altre chicche. Su RAI1 mi sono visto "Mercoledì da Campioni", dedicato alle coppe europee: che la RAI avesse capito che la gente vuole prima vedere i gol e poi, in caso, sentire le chiacchere, visto che non si può fare l'una di notte per vedere tutti i gol della Serie A?
1938/39, Ambrosiana Inter/Roma


13 settembre 2006 (pomeriggio): tutti abbiamo notato la maglia orrenda con cui ha giocato la Roma ieri.... noi giallorossi con la maglia grigio topo che si bagnava di sudore, quegli altri che dovrebbero essere arancioni e neri con la maglia bianca e i pantaloncini neri... Se non ci fossero stati i tifosi e la TV non si sarebbe neanche capito quali squadre erano! Ecco - nella protesta generale - qualche e-mail al riguardo: "Ciao, sono tifoso della Roma e seguo il tuo sito da anni... qualora la cosa sia passata inosservata, vi prego, per favore fate qualcosa (voi che avete grande seguito) per la maglie anche ieri offerte in champions league.. NON SE NE PUO' PIU' DELLA DIADORA!!!!!!!!!!! Colori e tradizioni sono altra cosa che evidentemente la suddetta non è in grado di tradurre!! Incredibile, ma evidentemente la campagna passata per quanto di portata notevole ha portato risultati parziali! Grazie Andrea forza Roma". Dopo di che è la volta di Riccardo: "Caro Lorenzo, Quest'anno pensavamo di averla scampata, dopo le numerose polemiche degli anni passati nei confronti della Diadora, sembrava che lo sponsor tecnico avesse finalmente capito la lezione e fosse venuto incontro alle esigenze dei tifosi romanisti. Purtroppo ieri sera mi sono accorto che non è così, anche quest'anno ci ritroviamo a giocare nei campi migliori d'Europa con una maglia che non è la nostra...anche quest'anno i nostri avversari non sapranno quali sono i nostri colori. Spero vivamente che quel pijama improponibile utilizzato nella prima partita di Coppa sia solo la terza divisa e non la prima utilizzata nel corso di tutta la competizione, non posso sopportare ancora di vedere i miei giocatori entrare in campo con una divisa color grigio topo e che per giunta dopo due minuti diventa subito "pezzata" regalandoci un effetto a dir poco "antiestetico". Cos'altro dobbiamo fare per far capire alla ditta trevigiana che vogliamo che la Roma giochi con i colori della Roma?!?!? Ciao e forza Roma!!".
Poi tocca a Federico: "Ciao lorenzo volevo portare alla tua attenzione la solita questione della maglia. va detto che quest'anno la diadora è riuscita a fornirci una divisa, che io ritengo anche molto bella, che finalmente rispetta la tradizione della roma però non trovo per niente giusto vedere la Roma giocare una partita di champions in casa ed indossare la divisa grigia, che non c'entra popo niente! io credo che dobbiamo farci sentire in merito ed ottenere di vedere giocare la roma in champions all'olimpico con la divisa rossa e quando è possibile anche in trasferta. ieri serata fantastica in SUD SEMPRE FORZA ROMA FEDERICO. Anche Claudia chiosa: "Ciao lorenzo, Entro allo stadio poco prima della partita e subito vedo tutto nero, anzi grigio.... Come si può la prima in champion league(che brutto nome...) a roma, con una squadra che gioca in bianco, indossare quell'orrenda divisa? Ci vuole più rispetto per le tradizioni, cazzo! Della prova della sud, che dire... Claudia".
Sul punto non posso che essere d'accordo: la Diadora ha fatto un ottimo passo avanti accontentando, con la prima e tutto sommato anche con la seconda divisa, le aspettative dei tifosi della Roma. Se il prossimo anno, oltre a far tornare i calzettoni della Roma rossi e gialli (è proprio la Diadora ad aver modificato il colore dei calzettoni sin dal 1997/98) evitassero l'arancione in favore di un giallo tipo quello delle bandiere del Comune di Roma (ma, ancor più, di Roma) sarebbero quasi perfette. Resta da capire per quale ragione sia così drammatico trovare una divisa decente per quella che dovrebbe essere solo una terza maglia. In realtà il pigiama Upim visto ieri non è la terza maglia, ma la divisa scelta per la Champions League, nella speranza che qualcuno se la compri. Dubito che, dopo averne visto le sembianze e la qualità asciugasudore qualcuno lo faccia, ma la colpa non è solo della Diadora. Chi sceglie la divisa per la Champions League è la stessa A.S. Roma, che ben può indicare quella rossa. E' la stessa Roma che sceglie, quando la squadra gioca in trasferta o in Champions, quale divisa adottare tra quelle "depositate" in Lega o alla Uefa. Ora, io non so se la Roma ha chiesto alla Uefa di giocare anche con la divisa rossa. Se non lo ha fatto, vuol dire che la Roma non ha capito nulla in generale in ordine ai desideri dei tifosi (e la cosa non mi sorprende vista la considerazione che ha per essi, caso Grassetti docet); se viceversa ha chiesto alla Uefa di poter giocare sia in rosso sia con il pigiama color topo di ieri, allora PER QUESTA PARTITA chi ha scelto la divisa non ha capito cosa desiderano i tifosi (scusate.... un lapsus, volevo dire i clienti.... ah no, questa è roba del passato, ora la Roma ci chiama "stakeholders"!). Ancora non si è capito CHI in seno alla società decide la maglia con cui giocare, ma ricordatevi che se vedrete la Roma giocare con la maglia color topo contro l'Inter, la colpa è della Società e non della Diadora (che comunque l'ha pensata: se avesse fatto una terza divisa più decente il problema sarebbe minore).
Per quanto riguarda la farsa MOGGI/VENTURA, la RAI mi ha risposto: "Con riferimento alle modalità della partecipazione di Luciano Moggi al programma "Quelli che il calcio", il Direttore Generale incontrerà nei prossimi giorni il Direttore di Raidue Antonio Marano e Simona Ventura, anche per riaffermare la volontà di garantire, in ogni circostanza, e soprattutto con riferimento a vicende di particolare impatto sulla pubblica opinione, la corretta, completa ed equilibrata rappresentazione di situazioni e personaggi. Distinti saluti. Contact Center ScriveR@i".
Mi è stato poi segnalato un articolo su "Il Romanista" di oggi in cui Rosella Sensi direbbe che manca il dodicesimo uomo: ho letto l'articolo pronto a criticare una simile affermazione, ma ho constatato che in realtà non dice questo e che il titolo dato all'articolo (esiste purtroppo una regola giornalistica che sarebbe ora finalmente di cambiare per la quale chi fa il titolo non è chi ha scritto l'articolo) è ingeneroso: rispondendo a una domanda Rosella Sensi diceva semplicemente che pur capendo le perplessità e le critiche dei tifosi si auspicava la loro partecipazione.


13 settembre 2006: on line le foto di Roma/Shaktar.

12 settembre 2006: per le foto di Roma/Shaktar saranno on lione verso mezzanotte e mezza. Un altro gruppo storico si scioglie: l'Onda d'Urto della Sambenedettese. Giusto darne notizia perchéha ha avuto una grande continuità negli anni.

11 settembre 2006: ho fatto il mio dovere acquistando il biglietto per Roma/Shaktar. Certo che 41 euro per una Tevere Laterale sono veramente eccessivi. Tra l'altro il presso è 38 euro + 3 euro di prevendita. E' la solita storia: perché devo pagare la prevendita se è obbligatorio acquistare il biglietto prima? Se lo comptro al Roma Store invece che alla Lottomatica, qual'è il costo? C'è la prevendita?
Su questo sito si possono inviare e-mail alla RAI: http://www.rai.it/ScriveRai/0,10289,,00.html Vista la vergognosa pseudointervista da parte di Simona Ventura a Luciano Moggi, credo sia necessaria un'alzata di scudi.


10 settembre 2006: per la prima volta in 71 anni, la ben conosciuta Fiera Internazionale di Salonicco ha visto il discorso introduttivo del Primo Ministro sospeso e lo stesso Primo Ministro costretto a fuggire da una uscita secondaria. Questo perché 6-7000 tifosi del PAOK hanno protestato contro il sistema sportivo del Paese e la gestione approssimata del club. Dalla parte opposta c'erano 1000 agenti delle forze speciali, dei quali alcuni convocati apposta per l'evento da Atene. Sono state attaccate anche diverse banche ed un negozio Vodaphone ed i fatti hanno avuto una larga copertura mediatica. Qui di seguito qualche video e delle foto inviate da Kostas:
http://www.youtube.com/watch?v=NZhrLcSl74o
http://www.youtube.com/watch?v=zXVEjKWNG_c
http://www.youtube.com/watch?v=HXX9jesfBrI
Inserite sei foto di Pescara e il biglietto.
Dopo di che, dopo aver visto il maiale dalla Ventura, è necessario pubblicare questo comunicato per non dimenticare gli altri maiali:
"Lettera aperta a tutti gli sportivi e appassionati
Domani (ieri n.d.L.) inizia una nuova stagione calcistica. Parte il Campionato di Calcio 2006/2007 e il Genoa Cricket and Football Club S.p.A., la più antica società italiana, si accinge ad affrontarlo - dopo aver espiato lo scorso anno una durissima penalizzazione - con il più genuino spirito sportivo e con nuove motivazioni.
In questa circostanza, riteniamo occorra da parte di tutti i protagonisti del calcio – e per parte nostra fermamente assumiamo - un rinnovato impegno al rispetto delle regole, alla probità e alla rettitudine comportamentale, alla lealtà e correttezza, nel nome dello sport giocato.
E’ una dichiarazione che rendiamo – squadra, tecnici e dirigenti tutti – non solo verso i nostri supporter e tifosi, ma verso tutti gli appassionati di questa bellissima disciplina sportiva. Con l’orgoglio e la convinzione di essere, in passato come oggi, una realtà importante del settore, che ha fortemente contribuito, attraverso i suoi 113 anni di storia, alla crescita e alla diffusione, nonché al prestigio del calcio italiano nel mondo. Forti dell’ineguagliabile sostegno di centinaia di migliaia di “genoani nel mondo” che, siamo certi, da sempre hanno condiviso questi valori.
Ma è anche l’occasione – senza nulla chiedere e senza interesse alcuno, se non quello di lasciare ogni giudizio alla libera opinione di chi ci legge – per una doverosa riflessione sulla stagione dei “processi sportivi”.
Non vogliamo reclamare sconti o riparazioni; la pena, giusta o ingiusta che fosse, è stata integralmente espiata dal Genoa e il suo destino sportivo, è affidato ai risultati che saprà conseguire sul campo.
Desideriamo soltanto rompere il silenzio quasi generale – salve poche voci di attenti e indipendenti commentatori – sul confronto tra il caso del Genoa, nell’estate 2005, e quello delle Società coinvolte nei processi di questa estate. A distanza di un anno è risultato incomparabilmente diverso l’atteggiamento degli organi competenti, dei media e di numerosi rappresentanti istituzionali.
Ecco, allora, una sintesi comparativa degli elementi salienti dei fatti, per come si sono succeduti a 12 mesi di distanza.
CASO GENOA 2005
CALCIOPOLI 2006
Caso Genoa 2005:
La Procura di Genova rende disponibile all’Ufficio Indagini della FIGC gli elementi acquisiti nel giro di pochi giorni (disputa incontro Genoa-Venezia: 11 giugno 2005; trasmissione degli atti: 23 giugno 2005)
Calciopoli 2006:
Le Procure di Torino e di Napoli rendono disponibili agli organi della FIGC gli elementi acquisiti molti mesi dopo dalla loro acquisizione e dopo che si è da lungo tempo conclusa la stagione sportiva interessata
Caso Genoa 2005
La Procura di Genova consegna gli elementi acquisiti direttamente all’Ufficio Indagini della FIGC, nella persona del suo capo, Gen. Pappa
Calciopoli 2006
Le Procure di Torino e Napoli rimettono gli elementi acquisiti rispettivamente al Presidente e al Commissario Straordinario della FIGC
Caso Genoa 2005
L’Ufficio Indagini della FIGC, sotto la direzione del Gen. Pappa, intraprende immediatamente e conclude le proprie indagini nel volgere di pochi giorni
Calciopoli 2006
L’Ufficio Indagini della FIGC - sempre sotto la direzione del Gen. Pappa - ricevuti dal Presidente della FIGC gli elementi acquisiti dalla Procura di Torino, lascia trascorrere 6 mesi senza trasmettere alcuna relazione alla Procura Federale
Caso Genoa 2005
Al dibattimento davanti alla CAF partecipano dieci giudici della medesima, mentre solo cinque compongono il Collegio che pronuncia la decisione, senza alcun previo provvedimento comunicato agli incolpati circa la composizione del Collegio Giudicante
Calciopoli 2006
La composizione del Collegio giudicante è stata previamente e pubblicamente determinata con comunicato stampa del 22 giugno 2006
Caso Genoa 2005
Nelle decisioni non si tiene in alcun conto, ai fini della determinazione della pena, della storia sportiva del Genoa, la più antica società d’Italia, vincitrice di 9 scudetti e di una Coppa Italia
Calciopoli 2006
La storia sportiva della Juventus viene valutata dalla Corte Federale come ragione di mitigazione della pena
Caso Genoa 2005
Allorché il Genoa ricorre alla procedura arbitrale presso la Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport presso il Coni, la FIGC, nella persona dell’allora Presidente dott. Carraro, si oppone, eccependone l’inammissibilità
Calciopoli 2006
La FIGC e il CONI riconoscono anticipatamente l’ammissibilità del procedimento arbitrale ed anzi auspicano che sia questa la strada che le società coinvolte percorrano
Caso Genoa 2005
Il TAR Lazio, sezione terza ter, con provvedimento a firma del Presidente dott. Corsaro in data 12 agosto 2005, afferma il difetto assoluto di giurisdizione di qualunque giudice dello stato in materia di illecito disciplinare sportivo
Calciopoli 2006
Il TAR Lazio, sezione terza ter, con provvedimento a firma del Presidente dott. Corsaro in data 22 agosto 2006, afferma la rilevanza statale, e quindi la giurisdizione amministrativa dello Stato, in materia di illecito disciplinare sportivo
Caso Genoa 2005
Il ricorso al TAR del Genoa viene sanzionato dalla FIGC con ulteriori penalizzazioni, per l’eliminazione delle quali la FIGC pretende che il Genoa rinunci ad ogni azione anche in sede di arbitrato presso la Camera Arbitrale del CONI
Calciopoli 2006
Quando la Juventus ricorre al TAR, tutti auspicano la concessione di sconti di pena al fine di indurre la medesima Juventus alla rinuncia al ricorso
Questi sono soltanto alcuni, tra i più evidenti, degli elementi di disparità di trattamento che la comparazione tra i due casi, a pochi mesi di distanza, rivela. A ciò si aggiungano altre valutazioni di sgradevoli e personali attacchi di dubbio gusto ai vertici della Società, una sistematica campagna mediatica sviluppata da alcuni autorevoli operatori, e, fatto non secondario, una valutazione sostanziale: il risultato sul campo oggetto dell’accusa di illecito sportivo contestato al Genoa Cricket and Football Club nell’estate 2005 (vittoria del Genoa sul Venezia per 3-2), si manifestò, ex post, ininfluente ai fini della conquista della promozione in Serie A dello stesso Genoa.
Lasciamo al giudizio obiettivo dei veri sportivi la valutazione della sproporzione tra la pena inflitta al Genoa nell’estate 2005 e quelle inflitte a Juventus, Fiorentina, Lazio, Milan e Reggina. E riaffermiamo, per il futuro, l’auspicio dell’eguaglianza di fronte alle regole, perché senza la consapevolezza della necessità di rispettarle nessun rinnovamento, nessun risanamento può essere realizzato.
Ci auguriamo, con questa lettera, di riuscire a consegnare al futuro una più equa e corretta rivisitazione di alcuni fatti della storia recente del calcio in Italia.
Forti della considerazione - e lo affermiamo con orgoglio - che il destino sportivo del Genoa Cricket and Football Club, condiviso da oltre cent’anni da milioni di veri sostenitori e amanti del calcio, nella buona e nella cattiva sorte, è stato e sarà solo quello conquistato sul campo.
E consapevoli che nel futuro del calcio in Italia, noi ci saremo.
Genoa Cricket and Football Club S.p.A.
Ancora sul tema dal calcio moderno distrutto dal denaro: ecco qui i tifosi dell'Amburgo che protestano contro la decisione di intitolare il loro stadio, il Volkspark, al solito colosso americano AOL.

Per finire, ricorderete il caso di Paolo, l'ultras bresciano finito in coma dopo Verona/Brescia dello scorso anno. Ricorderete anche che la Questura di Verona aveva smentito che fosse stato picchiato dagli agenti. Bene, non era vero (della serie: "perché non i tifosi non credono quando il Prefetto dice che non è vero?"). Il procedimento è stato archiviato solo perché non si è riusciti ad identificare gli agenti responsabili del pestaggio. A quanto, come nei paesi più evoluti, i numeri sui caschi delle forze dell'ordine?
Venerdì 8 Settembre 2006 (Il Giornale di Brescia)
La procura chiede l’archiviazione dell’inchiesta sul pestaggio di
Paolo Scaroni nel dopo Verona-Brescia
Ultrà in coma, caso chiuso
Ma le conclusioni del pm confermano la tesi dei tifosi
Un «pestaggio» destinato a restare impunito. La Procura di Verona ha
chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sugli scontri fra ultrà e polizia dopo la 
partita di campionato fra Verona e Brescia del 24 settembre 2005.
Durante gli scontri alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, rimase
gravemente ferito Paolo Scaroni, 29enne residente a Castenedolo che
seguiva la trasferta con lo storico gruppo ultrà Brescia 1911. Il tifoso ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale di Verona, dopo
alcune settimane di coma farmacologico indotto venne operato alla testa
per rimuovere un grumo di sangue. Infine sette mesi di riabilitazione nel centro specializzato di Negrar in provincia di Verona. Solo dallo scorso aprile è tornato a casa. Un calvario percorso con coraggio e il tenace sostegno degli amici della Curva Nord. Le indagini condotte dal sostituto procuratore scaligero Pier Umberto Vallerin non sono nel frattempo riuscite a risalire ai presunti colpevoli. Non perchè il fatto non sia effettivamente avvenuto, anzi sul fatto che sia stato commesso un «efferato pestaggio» come si legge negli atti della richiesta di archiviazione e come sempre sostenuto dagli ultrà bresciani presenti agli scontri, gli inquirenti non hanno
dubbi. Il problema è che mancano nomi e cognomi degli autori: nessuna
immagine o filmato utile a identificarli, tantomeno testimonianze dirette. Neppure quella di Paolo che due mesi fa è stato ascoltato dal magistrato che si è recato personalmente nella sua abitazione di Castenedolo.
Lì dove la mamma gli sta a fianco ogni istante senza lasciarlo mai solo per seguirlo nella delicata terapia di riabilitazione. «A lungo con violenza. Prima mi hanno picchiato. Dopo sono caduto per terra - ha raccontato l’ultrà al pm che prima di chiudere l’inchiesta ha voluto attendere pazientemente che Paolo Scaroni si riprendesse -. Ho battuto la testa e sono precipitato nel buio. E non ricordo più nulla».
L’inchiesta dunque arriva al capolinea fissando comunque alcuni postulati in una vicenda scandita dalle «verità» diametralmente opposte della questura di Verona e degli ultrà.
I tifosi della Curva Nord-Brescia 1911, hanno sempre sostenuto che la
polizia avrebbe premeditato un piano di guerra contro i tifosi bresciani. A Verona si sarebbe consumata secondo gli ultrà biancazzurri una vera e propria aggressione: a farne le spese sarebbe stato Paolo Scaroni. Accuse alla polizia, accompagnate da una serie di filmati girati con i telefonini e dalle testimonianze degli altri ultrà meticolosamente raccolte da Ennio Buffoli, legale della famiglia del 29enne. Completamente opposta la versione della questura scaligera che teorizzò che Paolo fosse stato colpito da un sasso lanciato dai suoi amici in direzione dei poliziotti. Sempre nella versione della poliza si parlò di una ferita compatibile con le dimensioni di un cubetto di porfido. Una tesi «smontata« dal referto del pronto soccorso e dalle conclusioni dell’inchiesta che ha appurato come i traumi siano stati
causati da «gravi e ripetute percosse». Non un’incidente insomma ma un
pestaggio. Quello che da sempre ha sostenuto l’avvocato Ennio Buffoli.
Purtroppo però non basterà a risalire ai colpevoli.


9 settembre 2006: inserita la pagina di Roma/Livorno.

8 settembre 2006: leggiamo queste statistiche ufficiali della Lega Calcio. La Lega Calcio ha inserito queste drammatiche statistiche sul suo sito, dimenticando di indare i responsabili dello sfacelo: la stessa Lega Calcio, la F.I.G.C. e, per ciò che riguarda il calo degli spettatori, anche il Decreto Pisanu. Nonostante la Serie B sia arrivata al livello minimo di spettatori, continuano a farli giocare di Sabato perché lucrano con i diritti TV, a scapito degli spettatori. Lo stesso è per la serie A. Il calo di spettatori non importa perché, anzi dara il là per costruire nuovi stadi più piccoli: come si vede la percentuale d'occupazione dei posti in Inghilterra è eccellente. La piccola conseguenza è però una: leggetevi il prezzo dei biglietti Oltremanica.... e capirete come lo stadio del futuro è degli yuppies.

Gli spettatori medi per gara di tutte le società

Gli spettatori dal 1999/00 al 2004/05

Spettatori medi per gara dal 1962/63 al 2004/05

Spettatori medi per gara dal 1962/63 al 2004/05 (Serie B)

Percentuale occupazione stadi europei

Costo biglietti
 

Prezzo medio biglietto in Europa
 


7 settembre 2006 (pomeriggio): sempre riguardo agli abbonamenti: "Lorenzo a proposito di Statalismo nell’organizzazione commerciale dell’AS ROMA ti segnalo che sono tra quelli che ho sperimentato l’abbonamento via numero verde con addebito su carta di credito. Sorvolando sul fatto che per un abbonamento in tevere laterale il servizio prevede 30 euro di commissioni (!!!!) la cosa simpatica è che mi sono dovuto recare 3 volte ad un AS Roma Store per poterlo ritirare ricevendo tre dinieghi con la seguente motivazione “ oggi nun lo potemo fa va a provà a n’artro punto vendita”. Al terzo NIET, ed avendo già ricevuto l’addebito della carta ho dovuto minacciare di chiamare il 113 per accertare l’impossibilità di ricevere quanto pagato e per denunciare per appropriazione indebita l’AS ROMA in quanto a fronte dei soldi già versati era sostanzialmente impossibile ricevere l’abbonamento. Solo a quel punto il “solerte statale” si è messo al telefono con un altro “collega statale” e (dopo altre 50 obiezioni e richieste di documenti quali modulo di richiesta abbonamento, documento di identità, tessera dell’anno scorso, modulo di ritiro firmato prima di ricevere la tessera nuova) sono entrato in possesso della tesserina. Morale: nun i’annava de lavorà !!!!! Certo la Sensi non centra niente ma la Roma avrà pure un Direttore Generale, un responsabile Marketing qualcuno che presiede a questi aspetti, oppure hai ragione tu c’è…… ma un dirigente ….statale pure lui. Marco". Beh, consolati: puoi essere estratto per il "Trigoria day"!
Riguardo l'altra questione, leggere per credere:
Il provvedimento del Questore di Torino
Per tradurre: l'art. 6 ter è quello che proibisce la detenzione (o anche l'accensione) di articoli pirotecnici negli stadi. La legge sulla violenza negli stadi non prevede che la contestazione di questo articolo sia motivo di D.A.SPO. per una ragione molto semplice: poiché il D.A.SPO. va applicato a persone pericolose, solo il lancio pericoloso qualifica come soggetto pericoloso chi lo fa. La Questura di Torino lo sa (in realtà lo sa anche la Questura di Roma), tanto che - come potete vedere a sinistra - una volta preso atto che il ragazzo era stato assolto per il lancio della torcia e condannato solo per la sua accensione, ha immediatamente provveduto a revocarla. Contemporaneamente la Questura di Roma diffidava altri tifosi giallorossi. Ed il dott. Tagliente dell'Osservatorio Nazionale delle manifestazioni sportive metterà in una statistica tutti!
Per chiudere: la legge è uguale per tutti, le questure no!
Vi segnalo poi il sito http://www.asromashirt.it/ curato da Mirko, che colleziona maglie della Roma.


7 settembre 2006: oggi sono in vena polemica (come sempre del resto). Iniziamo dall'A.S. Roma, che nel suo abbonamento mi mette formule come "giocatore per un giorno", "giornalista per un giorno", "supertifoso casalingo" e cose simili, piange per la più misera campagna abbonamenti dell'era Sensi ma poi, di fatto, mette i bastoni tra le ruote di chi cerca di abbonarsi. Una mia cara amica, già da anni abbonata, si è sposata qualche anno fa. Già lo scorso anno fece la formula "pacchetto famiglia" insieme al marito, presentando il certificato di matrimonio. All'epoca nessun problema. Oggi, ultimo giorno di abbonamento, è andata al Roma Store di Piazza Colonna portando lo stato di famiglia, dal quale risulta lo status di coniugata, perché il concetto di "famiglia" scritto nel Codice Civile prevede l'unione di due persone. Avendo la residenza altrove, ancora presso casa della madre, e pur avendo dimostrato tale status, non ha avuto la possibilità di rinnovare l'abbonamento. Proprio come potrebbe accadere un qualsiasi Ministero. Sta di fatto che l'A.S. Roma è una Società (non statale, nonostante i suoi dipendenti non lo capiscano) che forse dovrebbe imparare la parola "fidelizzazione". Sono proprio queste le ragioni che portano a volte alle fatali contestazioni nei confronti della dirigenza: se stanno sempre in bianco, il motivo si vede anche da queste piccole cose. Altrimenti chiamiamo la squadra Torpedo Roma, la rendiamo ministeriale ed allora tutti i giochetti burocratici sono ammessi!
Passiamo ad altro. Ricorderete il caso del tifoso giallorosso denunciato e diffidato a Torino  in occasione di Juventus/Roma di Coppa Italia per aver acceso una torcia. Bene, lo stesso potrà anche tornare allo stadio in quanto la Questura di Torino ha riconosciuto che la semplice accensione della torcia non è motivo di diffida, ma solo di denunzia penale. Sorprende, quindi, che la Questura di Roma - che conosce sufficientemente la normativa in quanto già in passato il sottoscritto ha curato questioni simili proprio con la Questura di Roma - abbia inviato una diffida di un anno e senza firma (quando il cliché è di tre anni con firma) ad altrettanti tifosi giallorossi per la medesima ragione. Quando ci si chiede il perché dell'attrito tra tifoseria organizzata e forze dell'ordine, ecco qui - in parte - la risposta. Il problema è che ogni questore che arriva in questa città la pensa a modo suo, ripartendo da zero, senza considerare ciò che è ormai acquisito, forse pensando che diffidando - pur non potendolo giuridicamente fare - tre persone per una manifestazione folkloristica ottenga un risultato positivo. Purtroppo per la collettività, iniziative di questo tipo hanno l'effetto diametralmente opposto. Fare una cosa del genere proprio prima di Roma/Livorno, peraltro, non è certo prova di lungimiranza!
Pubblico poi questo comunicato:
COMUNICATO STAMPA
Giacinto Facchetti, un amico dei  bambini
SOS Villaggi dei Bambini partecipa al dolore per la scomparsa del Presidente dell’Inter donando la t-shirt “6 villaggi per il 2006” ad AIRC.
La maglia sarà all’asta su e-bay.
Milano, 6 settembre 2006 – Una perdita incolmabile per il mondo dello sport e della solidarietà.
SOS Villaggi dei Bambini partecipa al dolore per la scomparsa di Giacinto Facchetti e aderisce alla richiesta della famiglia donando all’Associazione per la Ricerca sul Cancro (Airc) la maglietta “6 villaggi per il 2006” autografata dal Presidente dell’Inter il 9 maggio scorso in occasione della conferenza stampa di lancio della Campagna Umanitaria Ufficiale dei Mondiali di Calcio 2006. La t-shirt sarà messa all’asta online su e-bay a partire dal 15 settembre e tutti i proventi devoluti all’Airc. Giacinto Facchetti è stato un grande campione dello sport ed  anche un grande amico dei bambini, dei bambini dei Villaggi SOS. Il 9 maggio scorso, in veste di delegato dalla FIFA, Facchetti aveva partecipato alla conferenza stampa di lancio della campagna “6 villaggi per il 2006”  e in quell’occasione consegnò a Marcello Lippi il certificato ufficiale di nuovo ambasciatore FIFA per SOS Villaggi dei Bambini, sottolineando il forte sodalizio che lega lo sport alla solidarietà e raccontando l’importanza della partnership che dal 1995 lega la Federazione Calcistica Internazionale all’Associazione SOS Villaggi dei Bambini. Un progetto per la promozione della cultura dello sport e della solidarietà e a sostegno dei bambini soli, orfani o abbandonati nei paesi in via di sviluppo.
Per informazioni:
Ufficio Stampa SOS Villaggi dei Bambini – Onlus
Chiara Parisi
Tel. 02-55231564
e-mail: chiara.parisi@sositalia.it
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SOS Villaggi dei Bambini è un’organizzazione internazionale, non governativa, di assistenza all’infanzia in difficoltà. Presente in 132 paesi e con 7 Villaggi in Italia, accoglie oltre 60.000 bambini soli, orfani, abbandonati o in affido e aiuta un milione di persone grazie alle altre strutture SOS. Attualmente SOS Villaggi dei Bambini conta su 457 Villaggi SOS, 346 Case del Giovane, 269 Scuole Materne, 192 Scuole SOS, 117 Centri Professionali, 285 Centri Sociali SOS, 5 Centri Medici SOS, 9 Programmi di Emergenza. In Italia l’Associazione è stata costruita nel 1963 e i Villaggi SOS sono presenti a Trento, Morosolo (VA), Saronno, Mantova, Vicenza, Roma, Ostuni (BR).
Chiara Tuscano
Responsabile Web
SOS Italia Villaggi dei Bambini Onlus
via Sile, 15 - 20139 Milano
Tel. (+39) 02.55231564 Fax. (+39) 02.56804567
www.sositalia.it "



6 settembre 2006 (pomeriggio): ricevo, con preghiera di pubblicazione, la seguente e-mail: "Ciao lorenzo, è dagli anni 90 che sono abbonato senza mai saltare un anno allo stadio, senza mai saltare una partita in casa anche se malato. Da ragazzino ho iniziato ad essere della roma quando a porta portese giravanole prime sciarpe con su scritto -tifare è un dovere di tutti e riuscirci è un onore di pochi-. C'era ancora la fossa, i wild kaos, le bna, le brigate gialloblu' sia di verona che di modena, i ragazzi della maratona, i drughi bianconeri. Non andiamocene anche noi.
Da inizio estate ci sono stati: prima l'ennesima sconfitta a milano in coppa italia, poi il caso calciopoli, poi il mondiale, poi la supercoppa persa con onore (dei tifosi al seguito). Ora il campionato ricomincia da roma-livorno. Non ci sono piu' nemmeno le bal. Roma Livorno mi fa venire in mente molte cose.
La Prima è che se la roma non c'ha tanto calore addosso va a finire che fa un campionato di merda. La seconda è che questa di solito viene definita una "partita ad alto rischio". la terza è che purtroppo sono stati venduti troppi pochi biglietti per una prima in casa. La quarta è che non si parla della partita.
Si, non legano affatto. L'ultima, che funge da premessa, è che pagano sempre i soliti, non sempre gli stessi. Il dramma è che i soliti adesso siamo diventati tutti. Oramai è diventato scorretto essere tifoso anche tirando un coriandolo. Ma non se ne parla di Roma-Livorno. L'ultimo Roma-Livorno ha avuto strascichi a livello europeo per parecchi giorni. Non voglio vedere compagni livornesi pestati dalla polizia e non voglio vedere arrestato nessun romanista.
Non ci voglio essere. Non voglio assistere all' autoeliminazione, in un campionato che per di piu' è frutto soprattutto delle bugie. Mi presenterò la domenica successiva con la voglia di vincere il campionato rimanendo pulito. Abbassiamoli noi i riflettori, perchè sono proprio i tifosi la parte piu' lesa del calcio moderno. veri ultras merce rara". Non ho ancora parlato di Roma/Livorno, pur avendo ricevuto diverse e-mail in proposito. Come tutti sappiamo, il match è "a rischio" per le note ragioni legate soprattutto alla simbologia politica. Il mio pensiero l'ho già espresso lo scorso anno ed anche in una chiaccherata con Riccardo Luna de "Il Romanista": se si analizza la questione da un punto di vista sociologico è purtroppo inevitabile che la partita possa avere una deriva politica, che non dovrebbe esserci ma che se non si vuol fare la figura di Alice nel Paese delle Meraviglie bisogna aspettarsi, in misura più o meno accentuata. Non credo che si arrivi agli striscioni tipo quelli esposti lo scorso anno, ma probabilmente ci saranno, nella curva della Roma, bandiere orientate politicamente, così come dall'altra parte ci saranno segni diametralmente opposti. E' anzi facile che di simboli ce ne siano di più dalla parte giallorossa che da quella livornese, visto che è più facile controllare 1500 tifosi in trasferta che non 15.000 tifosi di casa. Chiariamo anche un'altra questione, visto che mi sono arrivate e-mail al riguardo. Le simbologie vietate sono solo quelle che fanno riferimento ad organizzazioni vietate dalla legge. Per tale ragione, senz'altro la falce e martello è ammessa, così come - contrariamente a quello che pensa la maggioranza delle persone ed anche la Lega Calcio che ne sanziona l'esposizione - la croce celtica. Non altrettanto si può dire, invece, per la svastica, sicuramente proibita. Questo è un discorso puramente tecnico perché tutti sanno che assai spesso le questure hanno diffidato anche per l'esposizione di croci celtiche al fine di calmare l'opinione pubblica e quindi chi dovesse sventolare simbologie "discusse" anche se non illegali, sa bene il rischio che corre in caso di identificazione. Per il resto, voglio anche precisare che non è "colpa" dei livornesi se ogni volta si ripresenta questa situazione. La colpa, per la professione che svolgo, è una cosa ben precisa. La colpa è di chi commette un reato. Un reato può essere però suscitato dall'atteggiamento altrui: se giro per Roma e picchio il primo Tizio che incontro per strada, per soddisfare la mia sete di violenza, sono colpevole e subirò una pena grave. Se giro per Roma e picchio una persona che mi manca di rispetto, sono egualmente colpevole ma le circostanze hanno ampliato e dato impulso ad una condotta che probabilmente non avrei tenuto se nessuno mi avesse mancato di rispetto. Si dirà: "Ma l'esposizione della bandiera con la falce e martello non è una provocazione, trattandosi di simbolo assolutamente legittimo". Certo che il simbolo è assolutamente legittimo, tuttavia non può essere negato che è pur sempre un simbolo che sta all'estrema sinistra e che quindi, lecito o non lecito, comporta per default la reazione della parte opposta che pur senza interpretare la cosa come vera e propria provocazione, ci tiene a far sapere a chi gli sta di fronte di pensarla diversamente. Non potendoglielo dire a voce, visti i 200 metri che lo separano dall'antagonista, glielo comunica con un simbolo, non ascoltabile ma senz'altro visibile. Quindi, cerchiamo di non essere ipocriti.
La gravità, per come la vedo io, non sta nel fatto che un ragazzo di estrema sinistra o di estrema destra sventoli simboli (politicamente) estremi ancorché del tutto legittimi o ai limiti della legittimità, ma nel fatto che un tutore delle forze dell'ordine, e quindi rappresentante dello Stato "democratico", all'ingresso glieli sequestri in assenza di una normativa precisa.
Il problema, in realtà, è che l'opinione pubblica ritiene che determinate simbologie siano proibite, quando invece non lo sono: il comune sentire - o perlomeno il sentire della maggioranza delle persone - non è invece tradotto in una norma. E se la norma apparentemente c'è, la stessa è interpretata dai giudici nel modo più favorevole. Il tutto si risolve, quindi, in una ulteriore illegalità, costituita da interventi non corretti da parte della Questura che però è quasi "costretta" a prendere, pena la carriera del Questore stesso.
Per come la vedo io, insieme con il giurista tedesco Paul Johann Anselm Ritter von Feuerbach, "Nullum crimen, nulla poena sine praevia lege poenali", Nessun crimine, nessuna pena se non vi è una legge preventivamente entrata in vigore: dovrebbe essere compito dei parlamentari che si ingozzano alla bouvette di varare provvedimenti legislativi al riguardo e chi si lamenta dovrebbe prima lamentarsi con se stesso e poi con loro, non con il ragazzino che sventola ciò che non piace!
Quindi i livornesi non sono "colpevoli" di nulla. Hanno fatto la scelta, liberissima, di collocare la loro passione politica prima della passione calcistica, o comunque di ritenerle intrinsecamente connesse. Questa scelta radicale fa sì che le tifoserie con una componente ultras, ma non solo, di destra colgano l'occasione per provocare ed ostentare le simbologie di riferimento. Trovo la cosa perfettamente naturale da un punto di vista fenomenologico, pur senza avallarla. Quello che è certo è che non si può a priori escludere, Sabato, la presenza di simboli proibiti, soprattutto sotto forma di bandiere, piccole e facili da occultare. Detto questo, spero di vedere 15.000 bandiere giallorosse e 1500 amaranto.


6 settembre 2006: e così, grazie a Romano Quadrani, la raccolta delle tessere della Roma è ininterrotta dal 1952/53 sino ad oggi. La tessera che mancava, tra l'altro del settore curve, mi è stata da lui mandata, oltre a un azione della campagna azionaria del 1969. Altre foto di Pescara che, a quanto pare, si è tramutata in una vera battaglia tra romanisti e pescaresi, con gli juventini che evidentemente si stavano preparando per la trasferta di Rimini! Lino mi manda un resoconto...russo: "Visto che questa estate sono stato un mese a Mosca, ti faccio un breve resoconto del tifo moscovita...in particolar modo di quello dello Spartak..! Come prima cosa ti voglio dire che anche lì sono arrivati gli Irriducibili S.p.a., non ci crederai ma i cd degli Irriducibili venivano venduti anche fuori lo stadio della Dynamo Mosca (dove tra l'altro gioca Lima!). Il bello arriva quando addirittura vedo un ragazzo russo la maglietta degli Irriducibili, una vergogna... a saperlo la Dynamo non la andavo a vedere allo stadio! Per quanto riguarda lo Spartak Mosca ti dico che assomiglia molto alla Roma. Lo Spartak è la squadra del popolo, quella con il miglior tifo! Purtroppo il calcio ancora non è molto seguito in Russia, ma da una parte è meglio così... perchè allo stadio in questo modo ci và chi è veramente attaccato alla maglia..! Il tifo è molto buono, cantano sempre, ma soprattutto hanno un'ottima intensità di cori e battimani! Per quanto riguarda la loro mentalità ti posso dire che sono molto violenti, e che sono i più cattivi di Russia. Lo stadio è pieno di polizia, forze speciali ed esercito...sembra di essere in guerra! Comunque il movimento Hooligans/Ultras in Russia stà pian piano crescendo, e soprattutto ha ottime possibilità!"
La curva dello Spartak
Dopo il gol
Antonio mi manda questo doveroso saluto a Leandro Cufré, uno di quei giocatori che senz'altro avremmo piacere di vedere spesso nella nostra Roma: "Ciao Leandro, volevo ringraziarti da tifoso per il contributo che hai dato nei tre anni in cui hai vestito la maglia giallorossa. Il tuo apporto non è stato tanto quello tecnico che nessuno del pubblico romanista pretendeva da te; infatti in ogni tuo errore nessuno aveva il coraggio di fischiarti, perché tu hai sempre dato la dimostrazione di cosa significhi onorare la maglia, dare tutto per la propria squadra, agire sempre con grandissima determinazione, senza mai avere cali di motivazione e di ardore, rimanendo sempre un umile combattente.
Questo tuo comportamento rarissimo nel calcio di oggi ha trasformato i fischi e lo scetticismo iniziale in applausi scroscianti. Ti sei guadagnato l’affetto di un pubblico esigente che però quando vede che stai lottando con tutte le tue forze per la Roma, è capace di innalzarti come un idolo.
E’ stato triste vedere che la società ti ha considerato come un giocatore di cui “liberarsi” per incassare denaro o per sfoltire la rosa, perché tu hai dato talmente tanto in così poco tempo, che meritavi di chiudere la carriera qui; lo volevi tu stesso, ricordo le tue frasi dopo Fiorentina-Roma 1-1 della scorsa stagione. Avevi detto: “Voglio rimanere a vita nella Roma”.
Qualunque sia il motivo per cui sei stato ceduto, non sarà mai così nobile da renderti giustizia, e sappi che noi tifosi ti siamo grati per il cuore che hai messo in ogni istante delle tue partite della Roma. Potevi diventare un idolo alla Tommasi te lo assicuro, ma qualcuno non te lo ha permesso.
Ma, almeno per me e per tutti i veri tifosi, sarai sempre ricordato come uno dei pochi personaggi veramente umili in questo calcio di incontentabili.
Antonio Altavilla".
Lazio/Roma 0-2 2005/06
In ordine ai biglietti, per chi mi chiedeva ove fosse possibile acquistare gli stessi fino all'orario di inizio della partita (visto che nonostante il moralmente ineccepibile Pisanu non ci sia più, nessuno del nuovo governo si prende la briga di cancellare questa disposizione idiota...), rispondo che si può fare alla biglietteria Gran Teatro di Viale Tor di Quinto. Sappiamo bene come l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive raccoglie i dati sugli incidenti negli stadi perché è stato oggetto di un'apposita inchiesta tuttora leggibile in cima a questa pagina. Per questo ho immediatamente cercato un riscontro a quanto letto sul sito dell'ANSA: "- ROMA, 5 SET - Meno feriti, tafferugli da stadio in diminuzione, almeno in serie A. Lo dice il rapporto dell'Osservatorio nazionale del Viminale. Un miglioramento che arriva ad un anno dall'introduzione negli stadi del decreto Pisanu antiviolenza del giugno 2005. La scorsa stagione gli incontri con tifosi finiti all'ospedale sono stati quasi la meta' rispetto all'anno precedente: da 74 sono scesi a 42 (e i feriti da 128 a 84). Con B e C1, feriti in calo da 338 a 261". Sono quindi andato sulla pagina dedicata all'Osservatorio predetto, sul sito della Polizia di Stato: tutto è fermo al 2003/04. I dati non sono quindi riscontrabili e non si sa da dove siano stati presi né c'è la possibilità di paragonarli agli anni precedenti. Visto che abbiamo dimostrato per tabulas la fallacità degli stessi, consentitemi di dubitare, fortissimamente dubitare.... Ogni volta che leggo i dati forniti dal Dott. Tagliente mi viene in mente il vecchio motto di Decimo Giunio Giovenale:"Qui custodiet custodes" (chi controlla i controllori?). Nel caso di specie la risposta è semplice: il custode controlla se stesso.
So anche che arrivo tardi, ma desidero spendere un ricordo per Valerio Marchi, sociologo 50enne e con passato di curva che è morto improvvisamente un mese fa. Se si legge il suo ultimo lavoro "Il derby del bambino morto", la cui analisi altro non è che l'arringa difensiva servita su un piatto di argento per i noti fatti del derby sospeso, si capirà che il medesimo è stato un profondo conoscitore del nostro mondo che ha saputo superare le barriere ideologiche per cercare la verità. Sarebbe stato comodo per lui comportarsi come altri illustri sociologi ed invece non lo ha fatto. Di questo gliene va dato atto.


5 settembre 2006: inserita la pagina di Juventus/Roma di precampionato. Inserito nella pagina dei canti il coro adottato da tutta Italia con una cronistoria in inglese con varie interviste sulla sua origine.. I biglietti per Roma/Shakhtar Donetsk di martedì sono in vendita da domani alle 10.00. Curve a 15 euro.


4 settembre 2006: inserite le foto del biglietto di Roma/Catanzaro della stagione 1982/83 (mancava, grazie Massimo!) e alcune fototifo di Valencia/Roma di precampionato. Sono riuscito a trovare 8 foto di Roma/Timisoara precampionato. Mi chiedono: dove si può vedere la Roma a Bratislava?

31 agosto 2006: allora... inserita la pagina di Inter/Roma di Supercoppa. Inserito il calendario della nuova stagione. Una ragazza si dovrà recare per un anno di dottorato all'estero e non potrà utilizzare l'abbonamento (distinti Sud). Vorrebbe rivenderlo, anche se con uno sconto, visto che la legge Pisanu crea noiosi problemi di accreditamento settimanali: chiede quindi 300 euro invece dei 365 ufficiali. Questa la e-mail: antonio.mussino@uniroma1.it.
Dopodiché, visto che già in due mi avete scritto di avere smarrito la tessera....:
Stella Rossa/Milan 2006/07
Questo significa che, in caso di furto o smarrimento, la prima cosa da fare è scrivere una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno all'A.S. Roma chiedendo non tanto la duplicazione dell'abbonamento quanto la restituzione della somma versata. Se non viene restituita (o se il costo non verrà defalcato dal nuovo abbonamento che andrete a sottoscrivere), si va dal Giudice di Pace di Roma il quale ordinerà alla società di restituire i soldi, quantunque sia auspicabile che non si debba arrivare a tanto.

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