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" AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI BELLO NEL MONDO" Johann Joachim Winckelmann, 1756 (archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica) "Non per guadagnar ma per amor del gioco" |
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Critica al saggio del Prof. Antonio Roversi. |
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Ora,
Carraro è scosso dagli ultimi striscioni che la curva del Napoli
ha esposto nei suoi confronti. La ricetta è quindi semplice: eliminiamo
gli striscioni. Al contrario, ritengo che la ricetta più semplice
sia l'esatto opposto: eliminiamo Carraro.
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Svelato
l'arcano, grazie a Marcello, delle foto di Marco: si trattava di Inter/Roma
1990/91. Questione Maria Noemi:
la cosa si sta muovendo. Oltre a ringraziare per le offerte che sono state
inviate (Manuel vi ringrazia tutti di cuore e dice che non ha parole),
si è mosso anche chi può realmente aiutare la famiglia ad
ottenere ciò a cui ha diritto. Per questo voglio ringraziare le
persone (anche di gruppi consiliari del Comune di Roma e lo stesso Gabinetto
del Sindaco) che si sono messe in contatto con il sottoscritto e che -
concretamente- hanno offerto collaborazione. Il merito è anche delle
radio (grazie anche a "Il mio canto libero", "Te la dò io Tokio"
a David Rossi, ad Antonio De Bortoli e la sua "Oriazi e Curiazi" e a tutte
quelle - mi scuso se non le cito ma non ho avuto modo di ascoltare e parlo
de
relato - che spontaneamente hanno sostenuto un'iniziativa che non può
avere bandiere) e dei siti web che hanno rilanciato la notizia. A breve
ne parlerà anche "Il Romanista", sempre attento a problematiche
sociali. Il sottoscritto prende un impegno preciso: quando la famiglia
di Manuel avrà ripreso fiato, e lo Stato avrà risarcito ciò
che non potrà mai essere risarcito appieno, se i ragazzi della curva
vorranno, Manuel avrà piacere di colorare la Sud con 10.000 palloncini
e il nome di Maria Noemi, come forma di ringraziamento nei confronti di
chi ha nel cuore lo spirito dei fiori trasteverini del "Si stai 'n bolletta,
noi t'aiutamo". Inserita, nella pagina di Vita
vissuta, i ricordi di Giorgio Carpi (io ci ho giocato insieme).
N.B.: www.asromaultras.it è di nuovo operativo. |
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Spopola suo clone: grasso e mangione Una volta il gordo era Ronaldo. Ora, il non invidiabile appellativo è passato ad Antonio Cassano che, nei programmi televisi spagnoli, sta letteralmete spopolando. Non per meriti calcistici, ma per essere ormai noto come "ottima forchetta". Colpa, o merito a seconda dei punti di vista, di Carlos Letre, uno dei più famosi imitatori spagnoli che conduce un programma intitolato "Maracanà 06".. Davanti alle telecamere, Letre si presenta con la maglia del Real numero 19, con un pancione smisurato e un vassoio strapieno di ciambelle al cioccolato. Tutta colpa dei primi giorni spagnoli dell'attaccante barese che, a quanto si racconta, si fece beccare proprio da Letre mentre "gustava" la bellezza di 10 ciambelle al cioccolato. Il suo arrivo sucitò enorme clamore sia in Italia sia in Spagna, ma ad oggi Cassano ha preso confidenza solo con la panchina: 106 giorni spagnoli e appena 484 minuti con due soli gol. Ma in tv ormai è diventato un tormentone. Il suo clone spopola, grasso, mangione e, diciamo, non troppo sagace. Colpa anche del suo conflittuale rapporto con la stampa, visto che raramente si concede ai microfoni e taccuini dei giornalisti. E intanto a Madrid iniziano a scoppiare le prime polemiche sul suo arrivo. Il direttore tecnico del Real, Benito Floro, avrebbe infatti candidamente ammesso: "Io non ho mai chiesto l'acquisto di Antonio Cassano. Avevo in mente un attaccante forte e con altre caratteristiche, ma in quel momento non ce n'era nessuno sul mercato. Prima che Raul e Ronaldo si infortunassero, il club ha deciso di prendere un altro attaccante come Cassano". In poche parole una bocciatura vera e propria che apre ulteriori spiragli di mercato: un ritorno in Italia? Forse, ma attenzione perchè anche da noi la Gialappa's incombe. |
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ãIl
cuscinetto salvagente: un'abile mossa delle autorità fiorentine
per prevenire o rintuzzare i problemi di ordine pubblico di Fiorentina-Roma.
Ma anche un indizio per un sospettuccio. Ad ormai poche ore dal big match
del 2 aprile, si apprende finalmente il numero di tagliandi dello stadio
Franchi lasciati volutamente invenduti. A fare il calcolo, all'ingrosso,
ma con buona precisione, è stato il presidente del Centro Coordinamento
Filippo Pucci, intervenuto ieri a Canale 10 al Ring dei Tifosi. Pucci ha
parlato di circa 3000 biglietti, di cui una parte sono il vero e proprio
"cuscinetto" (l'area che per questioni di ordine pubblico deve essere sempre
lasciata libera) e l'altra una seconda porzione del settore Maratona. Ma
perché lasciare tutto questo spazio libero in una gara certamente
a rischio, ma anche di quasi certo tutto esaurito? La spiegazione va fornita
su due livelli, uno di ordine meramente pratico, l'altro di pura illazione.
Le autorità fiorentine, questa la prima spiegazione, sono decise a prevenire il minacciato esodo da Roma con le varie operazioni di filtraggio (a Roma, presso i caselli dell'autostrada, ai caselli di Firenze etc...), ma preferiscono mantenersi prudenti lasciandosi un'area libera per far entrare al Franchi quella manciata di giallorossi, con o senza biglietto, che dovessero sgattaiolare attraverso i controlli. Per la seconda proviamo a pensare male e quindi a peccare, come insegnava un politico machiavellico e molto romanista, dicendo che le stesse autorità, nella consapevolezza di nulla potere per impedire l'esodo, abbiano già previsto che quei 3000 posti siano graziosamente concessi alla frotta di portoghesi che si troveranno domenica pomeriggio all'esterno del Franchi. Prudenza o tattica rinunciataria quindi? Difficile dirlo, la verità probabilmente alberga nel mezzo. Resta il dato di serietà riguardo all'intervento di ieri del Prefetto di Firenze De Martino. De Martino ha parlato chiaro, dosando fermezza e lungimiranza, un'intervista inappuntabile. Un manifesto d'intenti che non può che essere sottoscritto. Però tra il dire e il fare c'è di mezzo... che siamo sempre in Italia. Quindi, se il prefiltraggio sarà stata cosa fatta ad arte o meno, se insomma vi sia stata la volontà politica di metterlo in atto, lo sapremo solo domenica pomeriggio. In caso affermativo plaudiremo ad un importante precedente, in caso contrario ci diremo che nulla è cambiato. Se i romanisti senza tagliando arriveranno al Franchi e verranno fatti accomodare in quei 3000 posti, non solo i tifosi in Maratona correranno comunque un serio rischio di incolumità, ma sarà la legge dello Stato a risultarne sconfitta. Non ci resta che attendere. |
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